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"Progetto Lingue 2000" Legge n. 440/97 - Azione di potenziamento ...

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"<strong>Progetto</strong> <strong>Lingue</strong> 2000"<strong>Legge</strong> n. <strong>440</strong>/<strong>97</strong> - <strong>Azione</strong> <strong>di</strong> <strong>potenziamento</strong> della lingua straniera curricolare e della seconda lingua stranierasperimentale ex art. 278 D.L.vo 2<strong>97</strong>/94 nella scuola me<strong>di</strong>a - anno scolastico 1999-2000PremessaLa Direzione Generale dell' Istruzione Secondaria <strong>di</strong> 1° grado ha attivato nell'anno scolastico 1998-99 l'insegnamentoextracurricolare e facoltativo della seconda lingua comunitaria nella scuola me<strong>di</strong>a finanziato con il "Fondo perl'ampliamento e l'arricchimento dell'offerta formativa" istituito con la legge 18-12-19<strong>97</strong> n. <strong>440</strong>. Le caratteristicheinnovative dell'iniziativa sono state delineate dalla C.M. 304 del 10 luglio 1998 e sostenute dal documento "LineeGuida" messo a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tutte le scuole con la C.M. n. 60 del 10 marzo 1999.Il progetto elaborato per la scuola me<strong>di</strong>a confluisce ora nel <strong>Progetto</strong> lingue 2000 destinato alle scuole <strong>di</strong> ogni or<strong>di</strong>ne egrado (consultabile sul sito http://www.istruzione.it/autonomia/progetti/default.htm) <strong>di</strong>ramato dall'Ufficio delConsigliere Ministeriale per l'autonomia con C.M. 160 del 24 giugno 1999 e le cui procedure <strong>di</strong> attuazione sono statedefinite con C.M. 1<strong>97</strong> del 3 agosto 1999.Per la scuola me<strong>di</strong>a il progetto è finalizzato a:favorire la prosecuzione dei corsi <strong>di</strong> seconda lingua comunitaria iniziati nell'a.s. 1998-99 (<strong>Azione</strong> A);realizzare un ampliamento dell'offerta <strong>di</strong> formazione linguistica con l'attivazione <strong>di</strong> nuovi corsi <strong>di</strong> secondalingua comunitaria (<strong>Azione</strong> B);creare le con<strong>di</strong>zioni atte a favorire il <strong>potenziamento</strong> dell'insegnamento della lingua curricolare e della secondalingua straniera sperimentale ex art. 278 D.L.vo 2<strong>97</strong>/94, raccordando in maniera significativa l'insegnamentocurricolare o sperimentale con l'innovazione extracurricolare(<strong>Azione</strong> C).All'<strong>Azione</strong> C i Provve<strong>di</strong>tori agli stu<strong>di</strong> potranno destinare una parte del finanziamento assegnato alla provincia, dopoaver assicurato la prosecuzione delle attività avviate nell' anno scolastico 1998-99 e l'ampliamento dei corsi <strong>di</strong> secondalingua comunitaria.Con la presente circolare si delineano orientamenti e suggerimenti utili a sostenere i progetti che rientrano nell'<strong>Azione</strong>C.INDICAZIONI PER LE INIZIATIVE DI POTENZIAMENTO (<strong>Azione</strong> C)Finalità generale <strong>di</strong> questa <strong>Azione</strong> è il miglioramento della qualità dell'appren<strong>di</strong>mento delle lingue straniere creando lecon<strong>di</strong>zioni per la trasferibilità dell'innovazione nella realtà e nel contesto delle classi.In particolare, per il <strong>potenziamento</strong> dell'insegnamento della lingua straniera curricolare e/o della seconda linguastraniera sperimentale appare necessario trasferire nelle pratiche <strong>di</strong>dattiche or<strong>di</strong>narie i seguenti elementi <strong>di</strong> innovazione:1. l'assunzione <strong>di</strong> descrittori <strong>di</strong> competenze relativi alle abilità ricettivo-produttive orali e scritte;2. l'organizzazione modulare dell'insegnamento;3. l'impiego sistematico della multime<strong>di</strong>alità integrato nella <strong>di</strong>dattica;4. l'articolazione dei gruppi classe in gruppi <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento numericamente ridotti;5. la certificazione delle competenze acquisite dagli alunni.La scuola definirà le risorse (ore <strong>di</strong> insegnamento aggiuntivo, materiali, software ecc.) necessarie alla realizzazionedelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>potenziamento</strong> e inoltrerà richiesta <strong>di</strong> finanziamento al Provve<strong>di</strong>torato agli Stu<strong>di</strong> secondo lein<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> cui alla C.M. 1<strong>97</strong> del 3 agosto 1999 (ve<strong>di</strong> SCHEDA Allegato 1 punto B6).Ogni progetto <strong>di</strong> <strong>potenziamento</strong> dovrà assumere gli elementi <strong>di</strong> innovazione proposti, che vengono qui <strong>di</strong> seguitoanaliticamente descritti, o nel loro insieme o parzialmente.1. Descrittori <strong>di</strong> competenze


Un progetto <strong>di</strong>dattico <strong>di</strong> <strong>potenziamento</strong> delle abilità ricettivo-produttive orali e/o scritte impone l'in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong>descrittori delle capacità e delle competenze da far acquisire agli alunni: è necessario in<strong>di</strong>care gli aspetti dellacomunicazione che concorrono a definire profili <strong>di</strong> competenze linguistico-comunicative.I documenti elaborati dal Consiglio d'Europa nel campo delle lingue comunitarie, esplicitamente richiamati neldocumento "Linee Guida", forniscono una mappa <strong>di</strong> descrittori all'interno della quale si possono in<strong>di</strong>viduare conprecisione obiettivi <strong>di</strong> <strong>potenziamento</strong> delle abilità linguistiche verificabili.In un percorso <strong>di</strong>dattico "<strong>di</strong> <strong>potenziamento</strong>", si può, ad esempio, adottare una strategia funzionale allo sviluppo <strong>di</strong>competenze parziali nella lingua bersaglio focalizzando una singola abilità. Tale scelta, in sintonia con quanto suggeritonel "Quadro comune europeo <strong>di</strong> riferimento" del Consiglio d'Europa, comporta una ricaduta sul piano della formazionelinguistica generale. Ad esempio, uno sviluppo più articolato della comprensione orale in lingua straniera può farmaturare la consapevolezza delle caratteristiche specifiche dell'oralità anche nella lingua materna; parimenti, il<strong>potenziamento</strong> della comprensione scritta in lingua straniera può sviluppare strategie <strong>di</strong> lettura trasferibili in linguamaterna. L'intervento <strong>di</strong> <strong>potenziamento</strong> può quin<strong>di</strong> trovare correlazioni con la lingua materna e, nel caso in cui glialunni stu<strong>di</strong>no due lingue straniere, anche con l'altra lingua straniera.Per in<strong>di</strong>viduare precisi descrittori delle competenze da potenziare sarà utile riferirsi ai livelli Al/A2/Bl delle LineeGuida nella loro progressione, riconducibili agli obiettivi generali dei Programmi del '79: saper capire ascoltando,saper parlare, saper leggere, saper scrivere.2. Organizzazione modulareNel <strong>potenziamento</strong> dell'insegnamento della lingua straniera curricolare e/o della seconda lingua sperimentale, il ricorsoalla modularità facilita la messa a fuoco delle competenze comunicative che si considerano prioritarie: il modulo deveinfatti essere centrato su elementi specifici e delineare il profilo <strong>di</strong> competenze in uscita.Il progetto pertanto potrà articolarsi in uno o più moduli <strong>di</strong> durata variabile. In ogni caso è necessario che si definiscanocon precisione le competenze parziali da verificare al termine del percorso e che si pre<strong>di</strong>spongano prove <strong>di</strong> verificaoggettive, nonché criteri <strong>di</strong> valutazione dei livelli <strong>di</strong> competenza raggiunti dagli alunni. Un modulo non èadeguatamente progettato se non vengono preliminarmente definite queste componenti essenziali. Esso va inoltrecompletato con l'in<strong>di</strong>cazione dei materiali che si ritengono funzionali agli obiettivi e con una traccia delle situazioni<strong>di</strong>dattiche e delle attività comunicative considerate congruenti.Un modulo può inoltre caratterizzarsi per:le situazioni dí appren<strong>di</strong>mento da attivare: risoluzione <strong>di</strong> compiti comunicativi, percorsi <strong>di</strong> ricerca, autoappren<strong>di</strong>mentoecc.i supporti <strong>di</strong>dattici selezionati: registrazioni orali semi-autentiche, registrazioni autentiche, supportimultime<strong>di</strong>ali ecc.le tecnologie e gli strumenti pre<strong>di</strong>sposti: aula multime<strong>di</strong>ale, semplice registratore, materiale cartaceo ecc.Si apre così un campo <strong>di</strong> ricerca che può condurre ogni scuola, nell'ambito dell'autonomia <strong>di</strong>dattica e organizzativa, ari<strong>di</strong>segnare i curricoli linguistici in relazione ai bisogni dell'utenza e ad innovare le pratiche <strong>di</strong>dattiche. A tal finepotranno risultare utili anche le in<strong>di</strong>cazioni già fornite alle scuole me<strong>di</strong>e con la C.M. prot. 15234 del 22 luglio 19<strong>97</strong>.3. Multime<strong>di</strong>alitàNell'azione <strong>di</strong> <strong>potenziamento</strong> è auspicabile che l'insegnamento si fon<strong>di</strong> su modalità <strong>di</strong>versificate <strong>di</strong> gestione del gruppo<strong>di</strong> alunni (<strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> compiti a piccoli gruppi, tutoraggio tra pari, ecc.) e sulla pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> situazioni <strong>di</strong>lavoro che favoriscano lo sviluppo della capacità <strong>di</strong> autoappren<strong>di</strong>mento (imparare ad imparare).In un'ottica innovativa risulta funzionale attivare itinerari <strong>di</strong>versificati con ricorso ad una pluralità <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong> (au<strong>di</strong>o evideocassette, immagini su supporti vari, CD, registrazioni ra<strong>di</strong>o/televisive, utilizzo <strong>di</strong> Internet e <strong>di</strong> posta elettronica,ecc.), mentre sono da contenere situazioni <strong>di</strong>dattiche <strong>di</strong> tipo frontale ed attività ancorate esclusivamente al libro <strong>di</strong> testo.Specifici momenti <strong>di</strong> autoappren<strong>di</strong>mento guidato possono favorire l'attivazione <strong>di</strong> percorsi in<strong>di</strong>vidualizzati finalizzatiallo sviluppo dell'autonomia dell'alunno e al successo formativo. Pertanto, all'interno delle risorse <strong>di</strong>sponibili,l'organizzazione <strong>di</strong> un Centro <strong>di</strong> autoappren<strong>di</strong>mento, come suggerito nelle Linee Guida, <strong>di</strong>venta una scelta prioritaria.


4. Gruppi <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mentoL'innovazione relativa al gruppo <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento introdotta con la CM 304/98, che assume come destinatari un gruppo<strong>di</strong> 12-15 alunni con omogeneo livello <strong>di</strong> competenza, provenienti anche da classi <strong>di</strong>verse, può essere trasferita nellepratiche <strong>di</strong>dattiche finalizzate al <strong>potenziamento</strong> della lingua straniera curricolare e/o sperimentale.Si tratta <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare, all'interno della singola classe o <strong>di</strong> più classi, gruppi <strong>di</strong> alunni con bisogni omogenei <strong>di</strong><strong>potenziamento</strong> linguistico e formare aggregazioni <strong>di</strong>verse all'interno della stessa classe o tra classi <strong>di</strong>verse.In questa ipotesi si può rendere necessario il ricorso ad un esperto <strong>di</strong> madrelingua (es. lettore) o ad un insegnante internoper ore aggiuntive.I gruppi <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento possono essere organizzati in funzione dello sviluppo <strong>di</strong> competenze parziali relative ad unastessa abilità o ad abilità <strong>di</strong>verse:a) <strong>potenziamento</strong> <strong>di</strong> una stessa abilità: relativamente al saper parlare, le competenze parziali da sviluppare potrannoessere riferite al livello introduttivo per un gruppo <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento e al livello interme<strong>di</strong>o per un altro gruppo (ve<strong>di</strong>descrittori <strong>di</strong> competenze dei livelli Al e A2 nelle Linee Guida);b) <strong>potenziamento</strong> <strong>di</strong> abilità <strong>di</strong>verse: ad esempio, per un gruppo <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento può evidenziarsi l'opportunità <strong>di</strong>assumere dei descrittori <strong>di</strong> competenze parziali riconducibili a saper capire ascoltando (ve<strong>di</strong> livelli A1 e/o A2), per unaltro gruppo <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento l'utilizzo <strong>di</strong> descrittori relativi a saper leggere (ve<strong>di</strong> livelli A1 e/o A2).5. Certificazione delle competenzeLa qualità del <strong>potenziamento</strong> realizzato è documentata sia per gli alunni sia per il consiglio <strong>di</strong> classe dalla certificazioneinterna e/o esterna delle competenze acquisite.Nel caso della certificazione interna, è necessario pre<strong>di</strong>sporre una strumentazione adeguata e documentabile perverificare e misurare i livelli <strong>di</strong> competenza linguistico-comunicativa raggiunti dai singoli alunni a conclusionedell'intervento <strong>di</strong>dattico. A tal fine occorrerà acquisire e/o elaborare prove oggettive <strong>di</strong> verifica coerenti con i descrittori<strong>di</strong> competenze assunti e con il tipo <strong>di</strong> abilità da potenziare. In questo ambito potrà risultare opportuno il ricorso aconsulenze esterne.Nel caso della certificazione esterna delle competenze acquisite, le scuole potranno rivolgersi agli enti certificatori cheoperano a livello internazionale e con i quali potranno realizzare anche forme <strong>di</strong> collaborazione in itinere. QuestoMinistero, che ha in corso con gli enti predetti i contatti necessari per la definizione <strong>di</strong> intese, fornirà in<strong>di</strong>cazioniorientative sui costi.I risultati conseguiti dagli alunni saranno documentati in un Portfolio Linguistico o "Libretto Personale", la cuiconfigurazione potrà essere messa a punto dalla scuola stessa anche in base agli esempi proposti nei documenti delConsiglio d'Europa richiamati nelle Linee Guida.Osservazioni finaliPer quanto riguarda le modalità da seguire per l'attivazione delle Azioni A, B, C e per il loro finanziamento, si rinviaalle in<strong>di</strong>cazioni operative contenute nella C.M. n. 1<strong>97</strong> del 6 agosto 1999 trasmessa dal Consigliere Ministeriale perl'autonomia e alla scheda allegata alla stessa circolare. Per la definizione dei progetti <strong>di</strong>dattici relativi alle singoleAzioni le scuole potranno riferirsi al documento Linee Guida sopra richiamato. Il Gruppo lingue unitario istituito dalProvve<strong>di</strong>tore agli Stu<strong>di</strong> e i Centri Risorse Territoriali potranno all'occorrenza fornire consulenza sul piano <strong>di</strong>datticoorganizzativo.Si fa riserva <strong>di</strong> successive in<strong>di</strong>cazioni riguardo alla formazione del personale coinvolto nel <strong>Progetto</strong> <strong>Lingue</strong> 2000.Ne pregare le SS.LL. <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere la presente circolare tra tutte le scuole me<strong>di</strong>e, si informa che la stessa è reperibile sianella rete INTRANET sia sul sito internet <strong>di</strong> questo Ministero http://www.istruzione.it.

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