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ATUTTOSCHERMOUna commedia umana, sentimentale, che raccontail singolare e appassionato legame tra duepersonaggi totalmente diversi, Antonia e Guido,uniti dal desiderio di diventare genitori. Unfiglio che non arriva e che li porterà inevitabilmente adallontanare le loro vite. Liberamente ispirato al romanzo"La Generazione" di Simone Lenzi, "Tutti i santi giorni" è«un film piccolo e intimo», comeama definirlo il regista Paolo Virzì.Virzì, cosa l'ha colpita del libro?è una travolgente storia d'amore.Il romanzo getta uno sguardoironico e raffinato su un temastruggente.Mi interessano le persone: nellavolgarità del mondo in cui viviamo,questo amore ha qualcosa diveramente autentico. E parlared'amore non è mai facile, si rischiasempre di scivolare su fasullaggini emielosaggini. Ho usato unanarrazione semplice per mettere inevidenza l'autenticità deiprotagonisti, del loro sentimento,per emozionare il pubblico.Nel film però non si affronta solo iltema dell'amore...Anche se il film ha la grazia di una fiaba, ci sono sullosfondo temi complessi, come la fecondazione assistita, lasottovalutazione dei giovani e un certo clima sociale. Hoiniziato la mia carriera raccontando la storia di una coppiasenza figli ("La bella vita” del 1994, ndr) e torno a farlooggi. Non ho mai permesso che i problemi di rilevanzagiornalistica prendessero il sopravvento sul mio verointeresse: le vicende umane. Nonostante le problematicheattuali e il lavoro precario, rimangano elementifondamentali per la costruzione del racconto, lo sfondo inUna città come Romaè complessa, perchémescola fascino einquietudine. Da unaparte cupole etradizione, dall'altrale difficoltà delleperiferiecui i protagonisti si muovono. Nel gelo della societàitaliana ho voluto bene a questa coppia, ho passato dueanni di vita per creare due persone che mi piacessero.Crede sia una coppia verosimile nella realtà?Lui è il più verosimile. Siamo disabituati a percepire cosìcerta realtà, una galleria di maschere grottesche vieneraccontata ogni giorno. Nelle nostre periferie ce ne sonotante di coppie come quelle delfilm.Getta uno sguardo ingeneroso suRoma, la dipinge cattiva, feroceCi sono tante Rome nel film: unatutta cupole, tradizionale,opulenta e incinta, unacontemporanea, di periferia,raccontata con tenerezza. Nonsono manicheo, una città comeRoma è complessa da raccontare, ciho girato due o tre film, mescolafascino e inquietudine.Come ha scelto i protagonisti?Cercavo due giovani alle primeesperienze. Lei, Tony Caiozzo,sembrava del tutto indifferenteall'opportunità che le venivaofferta: recitava come se il cinemanon le interessasse affatto.Suonava in un piccolo pub di Livorno e scrive canzonibellissime, le volevo nel mio film. Mi ha colpito il suoenorme talento, è spiritosa, ci ha portato la sua emotività.Luca Marinelli è romano ma nel film fa il toscano, mi haconquistato la sua finezza, la dolcezza. L'avevo visto ne"La solitudine dei numeri primi" di Costanzo e ne "L'ultimoterrestre" di Gipi (Gianni Pacinotti ndr). Ma è a teatro,nella compagnia del grande Carlo Cecchi, che mi hafolgorato: è un trasformista, sarà uno dei protagonisti delprossimo cinema italiano. •CON LA GRAZIA DI UNA FAVOLAHO RACCONTATO UNA TRAVOLGENTESTORIA D'AMOREPaolo Virzì firma la regia di "Tutti i santi giorni": «Parlare d’amore non è mai facile. Ho usato una narrazionesemplice per mettere in evidenza l'autenticità dei personaggi. Ho voluto bene a questa coppia, non a caso ho passatoun paio d'anni della mia vita per creare due persone che mi piacessero». Nel ruolo di Antonia, Tony Caiozzo: «Di leimi ha colpito l’enorme talento, è spiritosa e ci ha portato la sua emotività». Guido è interpretato da Luca Marinelli:«Mi ha conquistato la sua finezza, la dolcezza. è un trasformista e sono certo che sarà uno dei protagonisti delprossimo cinema italiano»di Betty GiulianiTUTTI I SANTI GIORNIRegia: Paolo VirzìLiberamente ispirato al romanzo "La Generazione" diSimone LenziCast: Luca Marinelli, Federica Caiozzo (in arte Thony)Sceneggiatura: Francesco Bruni, Simone Lenzi, PaoloVirizì.Prodotto con Rai CinemaDistribuzione: 01 DistributionTRAMAGuido è timido, riservato, coltissimo. Antonia irrequieta,permalosa e orgogliosamente ignorante. Lui portiere dinotte appassionato di lingue antiche e di santi. Leiaspirante cantante e impiegata in un autonoleggio. Sivedono solo la mattina presto, quando Guido torna dallavoro e va a svegliare Antonia con la colazione. E tuttii santi giorni fanno l'amore. Sono i protagonisti di unadivertente e romantica storia d’amore vissuta in unametropoli complicata come Roma, con dei vicini dicasa rozzi, allegri e disperati e alle spalle due famiglied'origine che non potrebbero essere più distanti. Unamore che sembra indistruttibile, finché il pensieroostinato di un figlio che non viene non mette in motoconseguenze imprevedibili.22 www.ufficiostampa.rai.itTV RADIOCORRIERE23