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COMUNE DI LA SALLE - COMMUNE DE LA SALLEANNO XIV N°2 - DICEMBRE <strong>2012</strong>Le Journal de LA SALLENUMERO PROGRESSIVO: 25Periodico d’informazioneedito dal Comune di La Salle,iscritto nel registro stampa presso<strong>il</strong> Tribunale di Aosta con decreto n. 5<strong>del</strong>l’1 giugno 1999. Spedizione in a. p.70% - D.C. - D.C.I. - Aosta - <strong>numero</strong> 2/<strong>2012</strong>• « LES ANIMAUX : AMITIÉ,NOURRITURE ET TRAVAIL ».IL CONCOURS CERLOGNETORNA A LA SALLE DOPOBEN QUARANTADUE ANNI• CULTURES D’AUTRES PAYS•Nasce a La Salle a 1700 metri di quotaun’aviosuperficie per p<strong>il</strong>oti di montagna


2Dicembre <strong>2012</strong> - n. 25EditorialeLo Concours Cerlognel’è la Féiha di PatouéNo sen le méinoo de l’ecoula e de lamaternella de La Sola, n’en gn’importantacomunicachón a vo fée:Le Journal de LA SALLEPeriodico d’informazione edi to dal Co -mune di La Salle, i scrit to nel registrostam pa pres so <strong>il</strong> Tribunale di Ao stacon decreto n. 5 <strong>del</strong>l’1 giugno 1999.ANNO XIV n. 2 - Dicembre <strong>2012</strong>NUMERO PROGRESSIVO: 25Direttore Responsab<strong>il</strong>eAlberto SpampinatoCommissione diCoordinamento EditorialeAtt<strong>il</strong>io Tampan,Jean-Claude Haudemand,Solange Herren, Luca JaccodCoordinamento redazionale,impaginazione e stampa<strong>il</strong> <strong>Valico</strong> Edizion<strong>il</strong>’Aministrachón réjonale l’a désidoo de porté lo « ConcoursCerlogne » a La Sola lo 15-16-17 méi 2013. Pe qui losuche po lo « Concours Cerlogne » l’è la féiha di patoué. Peno méinoo raprézente l’ocajón pe cognéihe nooufro paìe nooufre tradechón.N’en dza euncomenhià a traa<strong>il</strong>lé pe organizé on spétacleque n’en-pe lo pléizì de vo fée vére lo dechando 18 méi.N’en dza demandó éidzo a coochón de vo pe no contétcheucca la viya de nooufropaì. Totte seutteeunformachón no permettonde apreusté onpetchoù laivro que vo-saide-pel’ocajón de vérele dzoo de la féiha.Mersì a séise que no-zàndza éidjà e mersì atcheu séise que von-peno-z-éidjè. No vo-z-attégnèni mai de méi.Canque a tcheutte.SOMMARIOComune e privati unitiper <strong>il</strong> bene dei v<strong>il</strong>laggi p.4MESADZOPE TCHEU LE SALÉÈNItinerario storico culturaleattorno al Capoluogo pp.6-8Lo Jornal de La Sola pp.I-IVVia Carnesecchi, 13 - 50131 Firenzetel. 055574044 - www.valico.comHanno collaboratoAlunni e insegnanti <strong>del</strong>la Scuola <strong>del</strong>l’Infanziadi Derby e <strong>del</strong>la Scuola Primaria “MicheleLustrissy”; Assessorat de l’Éducationet de la Cul tu re: Lo Gnalèi - Guetsetleungueusteuc co, Erminia Battendier, Elia -na Beneyton, Alma Chabod, Félicie Charrey,Roger Chuc, Franco e Matteo Crestani,Donatella D’Anna, Alessia Di Ad da -rio, Pao la Don net, Daniel Fusinaz, AngelaGiuliani, Jean-Claude Haudemand, SolangeHerren, Federico Izzi, Luca Jaccod,Giulio Marchini, Hélène Marguerettaz,Franco Ottoz, Anna Elge Pascal, Cas sia noPascal, Alessandra Perugi, Agnese Porchiola,Vally Quinson, Romina Scaldaferro, AlbertoSpampinato, Valentina Stefani, Att<strong>il</strong>ioTam pan, Elide Tampan, Ildo V<strong>il</strong>lerin.Nasce a La Salleun’aviosuperficie perp<strong>il</strong>oti di montagna p.5La Salle à manger p.7Attività <strong>del</strong>la Biblioteca p.10Cultures d’autresPays pp.11-12Idee e iniziative <strong>del</strong>Comune per promuoverel’escursionismo pp.13-14Articoli, interventi e letterevanno inviati a: Re da zioneLe Journal de La Salle, ViaCol Se rena, 9 - 11015 La Sallefax 0165861676 - 055574044e-ma<strong>il</strong>: protocollo@comune.lasalle.ao.ito anche info@valicobookshop.com


Dicembre <strong>2012</strong> - n. 25Primo PianoLE “CONCOURS CERLOGNE” TORNA ALA SALLE DOPO QUARANTADUE ANNILe Scuole <strong>del</strong> comunesono già all’opera perprepararsi al Concorso.In cantiere anche unospettacolo a conclusione<strong>del</strong>la Manifestazione euna “Brochure”per <strong>il</strong>lustrareLa Salle alpubblicoAlma nutre con <strong>il</strong>colostro un vitellinoappena nato da unparto gemellare.Nei giorni 15, 16 e 17 maggio 2013si terrà <strong>il</strong> Concours Cerlogne nelnostro comune. Il “Concoursde Patois Abbé Jean-BaptisteCerlogne ” è stato già ospitato una voltaa La Salle nel 1971.Quest’anno per l’importante occasionele Scuole <strong>del</strong>l’Infanzia e Primaria organizzerannoanche lo spettacolo finale<strong>del</strong>la manifestazione, programmatoper sabato 18 maggio 2013. Iltema di quest’edizione <strong>del</strong> Concorsoè “Les animaux : amitié, nourriture,et trava<strong>il</strong> ”.Le insegnanti di entrambi gli ordinidi scuola si stanno adoperandocon lavori, attività, interviste ed elaboratiper la realizzazione <strong>del</strong>la festa,grazie anche alla preziosa collaborazionedi esperti esterni.Inoltre, sarà st<strong>il</strong>ata una brochure perla presentazione <strong>del</strong> comune di La Salle,con disegni, ricerche e materiale variosempre preparato dalle insegnantie dagli alunni <strong>del</strong>la comunità.3Il vitellino è figlio<strong>del</strong>la mucca Odessa,presente a pag. 10 diquesto periodico inuna foto scattataledurante un Concorso<strong>del</strong>le Reines dou Lace.Le Insegnanti


4Dicembre <strong>2012</strong> - n. 25<strong>il</strong> ComuneSperimentata una formula vincenteper abbellire ogni v<strong>il</strong>laggio di La SalleComune e privati si dividono la spesaper la pavimentazione in pietra dialcune strade interne di vari v<strong>il</strong>laggiUn esempio dei lavori diGrassey realizzati dai privati.La via sistemata di Châtelard.L’Amministrazione Comunaleè intervenuta anche nel v<strong>il</strong>laggiodi Challancin con una seriedi lavori realizzati questa voltacon <strong>il</strong> sostegno non dei privatima <strong>del</strong>l’Unione Europeache ha finanziato per intero lasistemazione in accoltellato <strong>del</strong>lastrada di collegamento fraChallancin e Chez-les-Coccoz,<strong>il</strong> rifacimento dei muri e unfontan<strong>il</strong>e nuovo di zecca. I lavoridi Challancin, progettatidall’arch. Gallina, sono statirealizzati dall’impresa Fazzari.L’Amministrazione Comunaledi La Salle ha felicementespe rimentato di recente gli ottimirisultati di una collaborazionestrategica fra pubblico e privatofinalizzata al miglioramento<strong>del</strong>la viab<strong>il</strong>ità interna dei v<strong>il</strong>laggi.E’ stata data infatti la possib<strong>il</strong>itàa privati cittadini residentidi richiedere al Comunela fornitura gratuita di pietreut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>i per realizzare, a regolad’arte, una pavimentazionein accoltellato lungo quellevie interne dei v<strong>il</strong>laggi bisognosedi una durevole e radicale sistemazione.I privati benemeritiche hanno voluto approfittare<strong>del</strong>l’offerta si sono impegnati,da parte loro, al momento<strong>del</strong>la richiesta, a mettere in opera,a proprie spese e secondoprecise indicazioni tecniche,tutto <strong>il</strong> materiale da costruzionefornito gratuitamente dal Comune.Questa originale quantopromettente cooperazione, secondola quale appunto <strong>il</strong> Comunefornisce <strong>il</strong> materiale dacostruzione e <strong>il</strong> privato paga larelativa posa in opera nel propriov<strong>il</strong>laggio, ha dato davvero ifrutti sperati. Stradine perfettamentesistemate e ottimamentearmonizzate con l’ambientecircostante sono nate con questosistema, che è stato inizialmenteideato nel v<strong>il</strong>laggio diGrassey, dove i privati hannoaddirittura pagato di tasca loronon solo la sistemazione <strong>del</strong>lastrada ma anche le pietre <strong>del</strong>lapavimentazione. Il Comune haquindi messo a punto <strong>il</strong> sistemafacendo partire la prima sperimentazionevera e propria nelv<strong>il</strong>laggio di V<strong>il</strong>larisson, dovel’Amministrazione Comunaleha potuto contare sulla preziosacollaborazione offerta dai fratelliJacquemod e da ArmandoCha noine. Come pure nel V<strong>il</strong>laggiodi Morge opere analoghehanno visto la luce grazie allaspeciale partecipazione offertadal signor Cottino. A Châtelard,dov’è stata eccellentementerisistemata la via principale<strong>del</strong> v<strong>il</strong>laggio, c’è stata, oltre all’ottimadisponib<strong>il</strong>ità <strong>del</strong>le famigliePeloso e Bonoldi, anchel’attiva ed entusiasta partecipazionedi tutti gli altri abitanti,primo fra tutti <strong>il</strong> signor Topazioche ha messo in campo tutta lasua esperienza di ottantaquattrennetenace ed energico comeun vulcano attivo!A CHALLANCIN LAVORI FINANZIATI DALL’UNIONE EUROPEAPotenziato <strong>il</strong> collegamento fraChallancin e Chez-les-Coccoz.


Dicembre <strong>2012</strong> - n. 25Associazioni5Campo di volo di La Salle.A Plan Belle Crête, oltre i 1600 metri diquota, possono atterrare e decollare,dopo i lavori di sistemazione <strong>del</strong>l’area,velivoli a carrello biciclo da 2 a 6 postiIl Comune di La Salle, l’AmministrazioneRegionale e l’Ae -ro Club Valle d’Aosta hannoultimato con successo, graziead una fruttuosa sinergia, la sistemazionedi un’ampia superficieerbosa attigua all’area picnicdi Morge per realizzarviun’aviosuperficie, in leggerapendenza, perfettamente adattaal decollo e all’atterraggio divelivoli monomotore leggerida turismo.Si tratta di aeroplani generalmentenoti con <strong>il</strong> nome di Piper,dotati di carrello d’atterraggiobiciclo; possono esserebiposto, quadriposto e addiritturaa sei posti; decollano in discesae atterrano in salita grazieall’ab<strong>il</strong>ità dei loro p<strong>il</strong>oti specializzatinel volo in montagna;possono muoversi sulla pista diMorge praticamente tutto l’anno,perché d’inverno, quando <strong>il</strong>campo di volo è innevato, sonoprovvisti di appositi sci checonsentono di svolgere tutte lePiper Super Cub a La Salle.manovre necessarie. Per realizzarel’aviosuperficie di PlanBelle Crête, che si sv<strong>il</strong>uppa peruna lunghezza di ben 250 metri,è stato necessario innanzituttoprocedere al completo eaccurato spietramento, un’ope -ra zione alla quale hanno provvedutodirettamente i mezzi egli operatori messi a disposizionedall’Amministrazione Regionale.Successivamente l’A e -ro Club Valle d’Aosta si è incaricato,a proprie spese, di liberarel’area da alcune piante isolatesenza compromettere inalcun modo l’assetto e la stab<strong>il</strong>itàdei terreni, i quali sono statisuccessivamente mo<strong>del</strong>lati,sem pre a cura <strong>del</strong>l’Aero Club,per ottenere <strong>il</strong> livellamento finale<strong>del</strong>la pista. Nella prossimaprimavera, inoltre, si provvederàa una rifinitura <strong>del</strong>la coticaerbosa tramite una seminaintegrativa per migliorare ulteriormenteaspetto e prestazioni<strong>del</strong>l’aviosuperficie che si estendealla sinistra <strong>del</strong>l’area picnic(guardandola dal fondovalle),lungo una quota che varia da m1670 a m 1710 s.l.m. Il Comunedi La Salle è estremamente soddisfattodi aver voluto autorizzarecon apposita concessione <strong>il</strong>avori presso Plan Belle Crête,seguendone con attenzione losvolgimento. Una soddisfazionemotivata in primo luogo dalrisvolto turistico <strong>del</strong>l’opera,strettamente legato all’aviazionesportiva di montagna, unadisciplina entusiasmante che inValle d’Aosta ha avuto <strong>il</strong> suopioniere in Corrado Gex, p<strong>il</strong>otae parlamentare che per primo inItalia ottenne una specifica normativavolta ad autorizzare unasperimentazione per l’atterraggiosui ghiacciai. In secondoluogo la soddisfazione è motivatadal fatto che i lavori diMorge vanno a diretto vantaggio<strong>del</strong>l’attività legata agli sporttradizionali, i cui appassionati,Sallereins e non, proprio a PlanBelle Crête svolgono da sempreallenamenti e gare. Naturalmente,così ben sistemata la pistaconsentirà <strong>il</strong> perfetto decolloanche per <strong>del</strong>taplani e parapendii.Insomma, Plan BelleCrête non è relegata all’usoesclusivo di qualcuno, ma èun’area a disposizione di tutti,dove anche <strong>il</strong> pascolo si conc<strong>il</strong>iafelicemente con le attività sportivee ricreative.Chiunque ami <strong>il</strong> volo in montagnae voglia contattare istruttorio p<strong>il</strong>oti, per scuola o turismo,può rivolgersi all’AeroClub Valle d’Aosta che ha sedenello stesso palazzo <strong>del</strong>la ProtezioneCiv<strong>il</strong>e, in località Aeroporton. 6 a Saint-Christophe(tel. 0165262442).A cura di Ildo V<strong>il</strong>lerin


6Torre diChâtelard.Dicembre <strong>2012</strong> - n. 25Tempo liberoA piedi oppure in mountain-bike, fra antichiV<strong>il</strong>laggi e Bellezze naturali, per ammirare icapisaldi storici e monumentali <strong>del</strong> comune.Questo itinerario consente diattraversare alcuni dei v<strong>il</strong>laggiche fanno da corona aVeulla di La Salle e di soffermarsisu alcune emergenze storico-architettoniche<strong>del</strong> territoriocomunale. L’anello si snodadi Jean-Claude HaudemandIl capoluogo di La Salle con <strong>il</strong> suobel campan<strong>il</strong>e, alle cui spallesvetta la Grivola (m 3969 s.l.m.)<strong>il</strong> percorso parte dal Municipio, passa dalla chiesa ottocentescadi San Cassiano, poi da Maison Grassy, (nei cuipressi ha dimorato <strong>il</strong> duca Vittorio Amedeo II, primo Redei Savoia), raggiunge <strong>il</strong> castello medievale di Châtelard,sommità <strong>del</strong>l’itinerario, riscende verso la torre diEcours, costruzione <strong>del</strong> XII secolo, per fare infine ritornoin Centro passando dall’antica via Cesare Ollietti.lungo viab<strong>il</strong>ità comunale, sterratie sentieri e può essere percorsoin tutte le stagioni, eventualmente,in alcuni tratti, conracchette da neve durante l’inverno.La durata complessiva in -dicativa è di 2 ore e mezzo a piedie di 1 ora e 15 minuti per chivuole usare la mountain bike.Dal municipio presso MaisonGerbollier, in origine cascinadei nob<strong>il</strong>i Viard, in seguitotransitata per matrimonio allafamiglia Gerballa originaria diValgrisenche e da questa (mutato<strong>il</strong> nome in Gerbollier) donataal Comune di La Salle, siraggiunge in pochi minuti lapiazza <strong>del</strong>la Chiesa parrocchialededicata a San Cassiano(m 1.001 s.l.m.). La costruzionerisale al 1846-47, quando sirese necessario sostituire <strong>il</strong>precedente edificio di età medievale,ormai inadeguato perdimensioni e caratteristiche architettoniche,e quando, contemporaneamente,per motivisanitari, si trasferì l’allora adiacentecimitero nell’attuale posizionei-caro de Veulla.Dalla retrostante plahe principale,intitolata a Papa GiovanniXXIII, un tempo centro<strong>del</strong>la vita sociale ed economica<strong>del</strong> borgo e dove ogni 13 agostosi svolgono i balli <strong>del</strong>la Badoche,s’imbocca verso ovest lavia centrale intitolata al leadere martire <strong>del</strong>la Resistenza valdostanaÉm<strong>il</strong>e Chanoux. Lungo<strong>il</strong> tragitto, in leggera discesache si percorre sino alla croce<strong>del</strong> pià de Veulla, è possib<strong>il</strong>esoffermarsi, in corrispondenza<strong>del</strong>la fontana coperta, ad osservarela storica Maison Grassy(oggi sede <strong>del</strong>le associazioniculturali e di volontariatodi La Salle, nonché<strong>del</strong>la farmacia) e,poco oltre a sinistra, sipuò leggere l’iscrizioneche ricorda <strong>il</strong> soggiornonel 1711 <strong>del</strong> duca diSavoia Vittorio AmedeoII (<strong>il</strong> primo Re diCasa Savoia, con <strong>il</strong> titoloregio ottenuto nell’anno 1713).Si prosegue per la Croix-des-Prés lungo la strada comunale,con ampia visuale verso <strong>il</strong> MonteBianco e sui terreni coltivati<strong>del</strong> plan di tsanéno, sino allacappella dedicata a Notre-Damede Guérison. Tra prati e vignetisi continua in piano sinoal v<strong>il</strong>laggio di La Clusaz (m 987s.l.m.), dove s’imbocca <strong>il</strong> sentierodi Tsantamerla verso <strong>il</strong> V<strong>il</strong>lairdi Morgex. Il sentiero coincidecon un tratto <strong>del</strong> ru de Colomba,importante risorsa perl’irrigazione <strong>del</strong>la campagna diLa Salle che trae le sue acquedall’omonimo tor rente nel territoriodi Morgex. Dopo circa


Dicembre <strong>2012</strong> - n. 25Tempo libero7Breve itinerario storico-culturaleattorno al capoluogo di La Salle10 minuti s’incrocia <strong>il</strong> ru dimeuleun, le cui acque servonoall’irrigazione dei prati <strong>del</strong> settoreoccidentale <strong>del</strong>la Coha elungo <strong>il</strong> quale si trovavano <strong>numero</strong>simulini e segherie alimentatiad acqua.Da questo punto si risale dolcemente<strong>il</strong> versante lungo unastrada interpoderale ai piedi<strong>del</strong>la torre a pianta circolare chedomina <strong>il</strong> territorio di La Salle.Assieme a poche rovine è tuttociò che rimane <strong>del</strong> castello erettonel 1235 da Rodolfo Grossi,futuro arcivescovo di Tarentaise.I Grossi, che assunsero inquell’occasione la denominazionedu Châtelard, in epocamedievale furono un’im por -tante famiglia nob<strong>il</strong>iare <strong>del</strong>laValdigne, ma i loro possedimentifurono successivamentedispersi tra la Casa di Savoia, isignori d’Avise ed eredi non diretti.Si continua lungo la sterratasino alle prime case di Châtelard,quindi ancora per l’interpoderalea sinistra dapprimapianeggiante e poi in leggera salitanel bosco, fino al quartotornante. Qui ci s’immette inun sentiero che in pochi minuticonduce al v<strong>il</strong>laggio diChâteau (m 1.175 s.l.m.) proprioal riparo <strong>del</strong>l’imponentetorre, dopo un’ora circa dicammino dal municipio.Dopo una breve sosta trascorsaad ammirare <strong>il</strong> castello,s’imbocca una ripida stradaasfaltata in discesa fino alle casedi La Naba. Al bivio si proseguein salita a sinistra fino araggiungere la strada principale<strong>del</strong>la Coha, che si percorreper qualche centinaio di metriin discesa attraversando <strong>il</strong> vallone<strong>del</strong> torrente Goleron eche si abbandona in corrispondenza<strong>del</strong>le case di Chaffieron(m 1.150 s.l.m.). Da qui, infatti,si risale lungo la strada comunalein direzione di Moyes (m1.230 s.l.m.), v<strong>il</strong>laggio che siraggiunge in circa mezz’ora dalcastello. Proseguendo oltre <strong>il</strong>borgo, in salita, si transita neipressi <strong>del</strong> più alto dei vigneti diLa Salle, costituiti dal vitignoautoctono Prié Blanc, da cui siricava <strong>il</strong> vino Blanc de Morgexet de La Salle. Dopo qualchecen tinaio di metri, oltrepassatoanche <strong>il</strong> ru de La Sola, s’imboccain discesa un evidente La Salle… à MangerRAGÙ AROMATIZZATOCOL BLANC DE LA SALLERu di meuleun.INGREDIENTI - 500 grammi di carne bovina magra macinata;1 cipolla bianca abbastanza grande; 60 grammi di concentratodi pomodoro; 500 grammi di passata di pomodoro; 1 bicchieredi vino Blanc de Morgex et de La Salle; olio extra verginedi oliva; sale e pepe.PREPARAZIONE - Mondare e tritare la cipolla, poi farla soffriggereleggermente in 3 cucchiai abbondanti di olio extravergine di oliva. Aggiungere la carne e farla rosolare a fuocomedio rimestando di tanto in tanto, insaporendo con <strong>il</strong> salee un pizzico di pepe. Quando la carne ha cambiato colore,aggiungere <strong>il</strong> vino bianco: lasciare cuocere <strong>il</strong> tutto finché <strong>il</strong>vino non appaia quasi <strong>del</strong> tutto evaporato. A questo puntoaggiungere <strong>il</strong> concentrato di pomodoro e cuocere a fiammaun po’ più alta per 4-5 minuti, rimestando ogni tanto per evitareche la carne si attacchi. Quando la carne ha ben incorporato<strong>il</strong> concentrato, aggiungere infine la passata di pomodoro,aggiustare di sale, abbassare la fiamma al minimo e lasciar cuocerealmeno per un’ora abbondante controllando la cottura. Ilragù aromatizzato con <strong>il</strong> vino di La Salle è ottimo per ac -compagnare la polenta o per condire gli gnocchetti di patate.


8Dicembre <strong>2012</strong> - n. 25Tempo liberoLa Torre d’EcoursNella foto di questa stessa pagina sotto a sinistra:Cappella <strong>del</strong>la Natività e <strong>del</strong>la Visitazione <strong>del</strong>laVergine, citata già in documenti <strong>del</strong>la prima metà<strong>del</strong> XIV secolo. La chiesetta è situata proprio accantoalla Torre d’Ecours, a cui si riferisce questa fotogrande. Nella foto sotto a destra: Un antico scorcio<strong>del</strong>l’attuale via Cesare Ollietti, definita nella cartolina<strong>del</strong>l’epoca la Via principale di La Salle. Moltointeressante è <strong>il</strong> ruscelletto che si vede scorrere nelbel mezzo <strong>del</strong>la strada all’interno di un alveo appositamentecreato con un accurato acciottolato.sentiero nel bosco di latifoglieche in pochi minuti porta aun mulino recentemente ristrutturato.Il sentiero svoltaquindi verso Prariond, da dovein pochi minuti, lungo la comunale,si raggiungono la torred’Ecours e l’omonimo v<strong>il</strong>laggio(m 1.090 s.l.m.). La torrea base quadrata risale al XIIsecolo ed è tuttora in discretostato di conservazione; essa costituivala parte centrale <strong>del</strong> castellodei Des-Cours, famiglianob<strong>il</strong>iare proveniente dallaTarentaise che ebbe notevoleCappella <strong>del</strong>la Natività e <strong>del</strong>laVisitazione <strong>del</strong>la Vergine.prestigio in Valle d’Aosta finoal XIV secolo. Secondo la tradizione<strong>il</strong> figlio più <strong>il</strong>lustre <strong>del</strong>ladinastia fu papa Innocenzo V,nato nel castello Des Cours nel1224, importante teologo domenicanoin Francia e Ponteficein Roma nel 1276.In prossimità <strong>del</strong>l’attigua caratteristicacappella di età medievale,s’imbocca a sinistra <strong>il</strong>sentiero verso <strong>il</strong> v<strong>il</strong>laggio diEcharlod che si raggiunge incirca 15 minuti dopo aver attraversato<strong>il</strong> vallone <strong>del</strong> torrenteomonimo e i prati de lariva. Superate in discesa leprime case, in corrispondenzadi un’edicola votiva si pren<strong>del</strong>a strada verso <strong>il</strong> capoluogo diLa Salle.Transitati presso <strong>il</strong> piccolov<strong>il</strong>laggio <strong>del</strong> Favrey, si giungei-caro de Veulla; dopo aver datoun’occhiata a sinistra versol’antica casa nob<strong>il</strong>iare <strong>del</strong>la famigliaBourdet, si percorre lavia centrale intitolata al comandantepartigiano CesareOl lietti e, in pochi minuti, sirientra sulla piazza centrale.


QUÉMÉA DE LA SOLAAN V N°2 - MAISE DE DJIZEMBRO <strong>2012</strong>NUMÉÓ PROGRÉSSIF: 10SUPPLÉMÀNspésial eun patoé•Lo «Concours Cerlogne » dedeunla Patriya de Jean Domaine•LA PASTORALA


IIDjizembro <strong>2012</strong> - n. 10FrancoprovensalLO « CONCOURS CERLOGNELO GNALÈI - Que ce soitla quantité de pain qu’oncuisait vers la Noël pourse nourrir l’année du rant,que ce soit le pe tit tas derés erves disparates que lesfourmis accumulent pourl’hiver ou bien encore lepe tit trésor en pièces enal liage autrefois conservésous le matelas bourré defeu<strong>il</strong>les de maïs, le motgna lèi (ou gnalet), in traduisible dans d’autres langues, estl’ensemble de la fatigue déployée, de la peine soufferte pourassembler ce qui est précieux, du bonheur intime et dusens de sécurité et de con fiance pour l’avenir qui en dé -coulent. Ainsi, notre gnalèi, composé de paroles et dephrases ja<strong>il</strong>lies de nos champs, de nos prés, de nos vignes, denos bois et de nos rochers, est le réservoir fert<strong>il</strong>isant quiveut alimenter et re vigorer nos anciens parlers pour qu’<strong>il</strong>snous aident encore à mieux comprendre le Pays qui change.GUICHET LINGUISTIQUE. « Lo gnalèi » se propose depublier des textes en patois afin de stimuler tous les lecteursà entrer en contact avec ses collaborateurs : souhaitez-vouscontribuer au trava<strong>il</strong> du guichet pour que votrepatois reste toujours vivant ?Nous sommes à votre disposition pour suggestions, conse<strong>il</strong>s,documentation !Projet financé par la Loi 482/99 portant sauvegarde etsoutien des langues minoritaires historiques.Collaborateur de La Salle pour les traductions :Félicie CharreyTranscription :Guichet linguistiquePhotographies d’antan :Sur concession de la Région autonome Vallée d’Aoste,Archives Assessorat de l’éducation et de la culture.Mise en page :<strong>il</strong> <strong>Valico</strong> <strong>Edizioni</strong>de l’éducachón é de la queulteua de laRejón otonomma Valoou d’Oouha l’a desidoouL’Assessoràde organizéi a La Sola la 51 éima édichón di« Concours Cerlogne ». A l’ocajón de la féiha de hlloouzeua,pi de 4000 méinoo di-z-ecoule valdoténe é di délégachónde Savoué, Valè, Piémón é di « Pou<strong>il</strong>les », avoué<strong>il</strong>euo métre é proféseuo, se retrouom-pe dedeun la patriyadi tsanouéno Jean Domaine. La Sola, donque, paì di patoué,di 15 i 17 de méi 2013.Son pasoou caentedou-z-àn dai can la queméa l’a organizoou«son » premièa concoo, séi de la 9 éima édichón.L’ie l’an 1971 é dai adón bièn de bague l’an tchandjà : lasosiétoou s’è trasformée, é l’ecoula l’a chouù. Lo patoué, lalenva pi predjée dedeun nooufro veladzo d’adón, vouì dèafrontéi de nouo defì a la retsertse d’on role noé<strong>il</strong>o que laipermétèye de survivre.L’Assessorà réjonal de l’éducachón é de la queulteuas’ongadze a mantchaì é a valorizéi nooufra lenva diqueuo ; lo « Concours Cerlogne » l’è renque eua di-zachónproprozée pe poou pédre lo patoué.Méi dequè l’è lo « Concours Cerlogne » ? Pe queunta réizóncontchàn a ateriè on pebleucco todzò pi nombreu ? É,surtoù, comàn féi a poou pédre sa vitalitoou é l’attualitooude son mesadzo ?An miya d’istouareLo « Concours Cerlogne » nai l’an 1963 mersì agn’idoou de René W<strong>il</strong>lien ; la premiée édichón s’è tchauaa Sen-Nicolà lo 18 di mai de jeun.Méi pe queunta réizón René W<strong>il</strong>lien l’a pensoou a onconcoo pe lo patoué ?Métre d’ecoula, écrivèn, fotograffe, René W<strong>il</strong>lien l’a vittocomprai que fa<strong>il</strong>lè contchaì lo tralie euncomenhià de l’AbìJean Baptiste Cerlogne, que l’ayè dedià an boa partiya deASSESSORAT DE L’ÉDUCATION ET DE LA CULTURELo Gnalèi - Guetset leungueusteucco16/18, rue Croix-de-V<strong>il</strong>le 11100 AosteTél. 0165 32413 - Fax 0165 44491Usagers Skype : gnaleig-linguistique@regione.vda.itSite Internet : www.patoisvda.orgSupplémàn spésial eun patoé alLo Jornal de LA SOLAn.25 <strong>del</strong> periodico semestraleLe Journal de La Salle iscritto nel registro stampa <strong>del</strong>Tribunale di Aosta con decreto n.5 <strong>del</strong>l’1 giugno 1999.


Djizembro <strong>2012</strong> - n. 10FrancoprovensalIII» DEDEUN LA PATRIYA DE JEAN DOMAINEsa viya a la valorizachón di patoué é de la queulteua valdoténa.Oncò bièn prèdjà don nooufro veladzo don sise-z-àn,lo patoué comenhioe a denonhiè le premiée marque deféblesse par rapô i transformachón que lo mondo viquichè.On recognéisèn dên que le-z-otre seutta tandanse, RenéW<strong>il</strong>lien l’a donque desidoou, a l’éidzo de M. et Mme Schüle,de lanhiè son projè, on propozèn de tralie de retsertse ihllasse di-z-ecoule élémantée de la Valoou d’Oouha. Detralie on patoué su nooufra siv<strong>il</strong>izachón é su nooufralenva : pe lo premièa coou lo patoué l’è euntroou de magnéeoffisiella don le-z-ecoule valdoténe.Avouéi lo ten lo concoo l’a prai todzò pi d’omportanse :dai l’an 1967/68 l’è ihoou ivèa i-z-méinoo di-z-ecoulemouayenne é dai l’an 1971/72 a sise di maternelle. A partìde l’an apréi lo concoo comenhe a aitchè pi llouèn diconfeun réjonal é ivre son « chapiteau » i délégachón diPiémón, di Valè é de la Savoué. Pe completéi sa mechón,dai l’an 1985/86 lo concoo onvitte oncò le-z-ecoule deCelle San Vito é de Faeto, dae quemée francoprovensale <strong>del</strong>a proveunse de Foggia.Lo concoo l’a todzò tchertchà de valorizéi le particularitooude la queulteua valdoténa que, bièn cheuo, don loten, l’a tchandjà ; é adón se la sosietoou tsandze loconcoo dè tchandjè.Can René W<strong>il</strong>lien l’a imajinoou-lò, la sosiétoou rurallavaldoténa ompléyoe surtoù lo patoué. I dzô de vouì,méimo dedeun le veladzo de montagne, le méinoo patouazànson an raretoou. L’è pe seutta réizòn que lo concoo l’adu tchandjè : de concoo on patoué pe de méinoo patouazànl’è vuu on concoo su lo patoué pe de méinoo que, biènsoèn, prèdzon poou u comprègnon nienca lopatoué. Lo concoo l’a du s’adatéi i tsandzemènde la viya on Valoou d’Oouha pe poou pédreson contatte avouéi la réalitoou é pe contchaìa dzoyé son role propozitif. Don seuttademartse l’Assessorà de l’éducachón é de laqueulteua, on colaborachónavouéi lo « Centre d’études francoprovençales» de Sen-Nicolà,l’a acapoou de noue stratéjiye él’a ongadjà de rezourse uméne Jean Domaineeumpourtante. I dzô de vouìl’organizachón di concoo se prolondze pe to l’an d’ecoula.On comenhe i mai de setembro avouéi le « journées d’information». L’è lo momàn ieui le métre é le proféseuo partesipona on corse ieui, on colaborachón avouéi de-z-espèa,pouon se forméi é se confrontéi su le diféèn probléme quel’attivitoou di concoo comporte. Apréi, on chouèn angreu<strong>il</strong>le propozée tsaque an pe lo « Centre d’études »,ognaon le tralie on hllasse. Le méinoo son onvitoou aontérodjè le paèn, le vezeun, le-z-amì é a betéi onsemblo devioù documàn, de fotografiye, etc. Soèn son organizée devezeutte don le veladzo é de temouèn veugnon a l’ecoula peprèdjè de leuo souvenir.To lo matérielle recou<strong>il</strong>là l’è analizoou, aprofondì é organizooudon lo tralie final que, dên la feun di mai d’avrì,dè ihe consegnà i « Bureau Régional pour l’Ethnologie etla Linguistique » de l’Assessorà. To lo lon di parcoo, sudemanda de l’ecoula, le-z-onségnàn é le méinoo sonchouù di-z-espèa é di-z-animateuo betoou a dispozichónde l’Assessorà (onségnàn de patoué é personelle di Gue -tset Leugueusteucco).La féiha de hllouzeua l’è la conclujón naturella de to loparcoo é se tradouì on tréi dzô de rancontre, d’animachóné de spètacllo ieui lo patoué retroue sa santralitoou don lasosiétoou valdoténa.Photo de gauche: La Salle, école de Cheverel, 1958. Salle de classe avec l’institutrice Anna ElgePascal. De gauche : au dernier banc, Marisa Plat et Renata Farconey ; au deuxième banc,Claudio Fosseret et Sergio Pascal ; au premier banc: ? - Fonds Bérard.Photo de droite: La Salle, école élémentaire, 1954. Travaux d’imprimerie avec l’instituteur LorenzoVa<strong>il</strong>ler. De gauche, debout : Gianni Gerbore, Giulietta Va<strong>il</strong>ler, Marinella Favre (plus enbas), Gino Bonoldi, Piera Gabercel, Ottorino Charrey ; assis : Vittorio Cabrel - Fonds Bérard.


IVDjizembro <strong>2012</strong> - n. 10FrancoprovensalLA PASTORALADe nët eun leumiére,I berdzè l’at paru ;Un andze vin leur dëre :Lo Saveur l’est neissu.Un pouro baou l’est son palatse,Et sat pei de fen in traverCompouson lo deur matelatseDe ci gran Rei de l’univer ;Et din la rigueur de l’iverDe dò trèi lindzo l’est queuver.Berdzé, dei que le s-andzeDi che<strong>il</strong> son descendu,Pe tsanté le lovandzeD’un meinà vouë neissu ;Parten! Parten ! L’est dzà doz’aoure ;Galopen a Bethleen.No verren ci meinà que plaoureDin euna rètse su lo fen.Que ci petsou deit ëtre dzen !Më que l’est pouro in mëmo ten !Quetten noutra cabannaAgnë, feye et maouton ;Beissèn bà din la planaTsertsé ci dzen popon.A ci mèinà din la misére,No fat lei porté de presen,Afin que le jeu de sa méreLo veyen pa todzor souffren.No fat lei porté de creissen,Et de lassë lo tsanon plein.O berdzé, vo lo veide :Ah ! Lo pouro meinà !Din cetta nët se freideSu de fen l’est coutsà.Binque le rei, din l’abondance,Passon leur dzor din le pleisi,L’Infan Jesu, din la souffranceL’at case ren pe se creuvi.Et l’est per nò que vout souffri,Et que vout nëtre din l’oubli.AbbéCerlogneMon Dzeu, v’ei voulu nëtreDin un fran pouro andret !Sensa vitre i fenëtreVo poude avei bien fret.V’ei pe tot tsaat dove bëtsetteQue soufflon contre voutre pià,Et de dò bocon de feissettePouramen v’ëte imma<strong>il</strong>lotà,Afin de reparé lo màQue no s-an fé noutre petsà.Le rei, din leur palatse,Retsertson le s-onneur ;Et l’Infan Jesu catseDin un baou sa grandeur.Son esemplo no fet comprendreQu’in ci mondo n’en a souffri,Et no s-ingadze tseut a prendreLo tsemin dret di paradi.Ci que meprise le pleisi,L’or et l’ardzen, l’est son ami.Perden son eretadzo,Lo premië pére AdanL’at fet, din l’esclavadzo,Plaouré tseut se s-infan.Më pe bonneur vouë vint de nëtreLo Saveur promi dei gran ten.I vin de se fére cognëtreA de berdzé pouro, ignoren.De sa veneuva, achuremen,Lo dzablo l’est pa trop conten.Abbé Jean-Baptiste Cerlogne (1861)


Dicembre <strong>2012</strong> - n. 25Generazioni9FOTO RICORDO Queste 2 foto sono state gent<strong>il</strong>mente fornite dai fam<strong>il</strong>iari di Moïse Pascal, soldato <strong>del</strong>l’8° Reggimento Fanteria che nella foto in altosi trova sulla destra, nella posizione più elevata <strong>del</strong> gruppo ritratto durante <strong>il</strong> diffic<strong>il</strong>e periodo <strong>del</strong>la Prima Guerra Mondiale. Nella foto sotto (apr<strong>il</strong>e 1923)in vece posa, davanti alla chiesa di San Cassiano, la scolaresca <strong>del</strong>la maestra Marie Vittaz; fra i bambini si trova la piccola Yvonne, figlia di Moïse Pascal.


10La Biblioteca Comunale diLa Salle è riuscita a far decollare,con una spesa minima per utentie Amministrazione Comunale,un interessante corso, di 50ore complessive, per la lavorazione<strong>del</strong>la pelle e <strong>del</strong> cuoio.Il successo è stato immediatotanto che <strong>il</strong> <strong>numero</strong> <strong>del</strong>le domanded’iscrizione ha superatoquello massimo di dieci allieviammessi al ciclo di lezioni programmato;la Biblioteca infattisi è subito attivata per valutarela possib<strong>il</strong>ità di affiancare alcorso principale un secondocorso a durata leggermente ridotta,così da soddisfare tutte lerichieste. Si tratta di un progettoquadriennale di formazionesull’apprendimento di quelletecniche di lavorazione artigianaleche mettono in condizionegli allievi di preparare la creazionedi tutta una serie di oggettiin pelle e cuoio, come peresempio zainetti, borse, portafogli,scarpe, cinture. Tant’è veroche le ultime 10 ore <strong>del</strong> corsoprincipale di La Salle sonostate espressamente impostateper realizzare già oggetti destinatiad un apposito spazio allestitoalla 1013 a Fiera di Sant’Orsoad Aosta. L’anno prossimo,per chi avrà partecipatocon profitto al corso di quest’anno,la Biblioteca creerà tuttele condizioni necessarie peraccedere, volendo, ad un livelloavanzato di lezioni, per miglioraree affinare le conoscenze acquisitecon <strong>il</strong> primo corso e cosìvia per quattro anni consecutivi.L’iniziativa è sostenuta dall’Assessoratoalle Attività produttive<strong>del</strong>la Regione AutonomaValle d’Aosta per la quasitotalità <strong>del</strong>la spesa necessaria, inottemperanza alla Legge Regionalen. 2 <strong>del</strong> 21 gennaio 2003che detta norme appunto sulla“Tutela e valorizzazione <strong>del</strong>l’artigianatodi tradizione”. InValle d’Aosta, infatti, questoDicembre <strong>2012</strong> - n. 25<strong>il</strong> ComuneCreazioni in cuoio: in Bibliotecastoria e segreti di un’arte anticaFra le attività <strong>del</strong>la Biblioteca Comunale anche un corsodi cinquant’ore per apprendere l’arte di lavorazione <strong>del</strong>cuoio nell’ambito di un progetto didattico quadriennale.Odessa con <strong>il</strong> suobel collare in cuoio.genere di lavorazione ha origin<strong>il</strong>ontanissime; sono arrivati finoa noi bisacce, otri, borracce, fiaschette,zoccoli di epoca remotissima,ma quel che più importaè <strong>il</strong> fatto che artigiani <strong>del</strong>lepelle e <strong>del</strong> cuoio sono tutt’oggiattivi in Valle con le loro suggestivecreazioni che spaziano dagliaccessori d’abbigliamentoall’oggettistica tradizionale,pro dotti realizzati con ogni curae precisione, basti pensare aibellissimi collari per <strong>il</strong> bestiamedecorati che ogni anno fanno datrofeo alle seguitissime Bata<strong>il</strong>lesde Reines e ai concorsi per premiarele Reines dou lace. La BibliotecaComunale si sta inoltreproficuamente adoperando perpromuovere altri corsi finanziatidal Fondo Sociale Europeoche hanno la gradita caratteristicadi essere totalmente gratuitisia per gli utenti, sia perl’Amministrazione Comunale.Per quest’inverno la Bibliotecaha intenzione di organizzare uncorso per apprendere tecnichedi ut<strong>il</strong>izzo <strong>del</strong> personal computerin relazione alle nuove tecnologie,con particolare riferimentoai nuovi sistemi operativi(le ultime versioni di Linux,<strong>il</strong> fresco d’uscita Windows 8 el’ultima versione <strong>del</strong> sistemaMac Os <strong>del</strong>la Apple) presentisul mercato informatico. Il corsoviene ideato con la collaborazione<strong>del</strong> Consorzio per leTecnologie e l’Innovazione consede ad Aosta; dovrebbe avereuna durata di 30 ore, articolatein tre cicli: 10 ore dedicate al sistemaLinux; 10 riguardanti inveceWindows-8 e 10 ore, infine,aventi per argomento <strong>il</strong> vastomondo Apple. L’obbiettivoè quello di far conoscere al meglioi nuovi sistemi operativiper poterli ut<strong>il</strong>izzare correttamentema soprattutto sfruttandonetutte le potenzialità. Sitratta di un corso rivolto sia aragazzi che ad adulti da tenerenelle ore serali. Sicuramenteverrà organizzato quest’invernoun corso serale per adultidedicato al restauro di oggettivari (utens<strong>il</strong>i, mob<strong>il</strong>i ecc.), coninizio nei primi mesi <strong>del</strong> 2013 econ lezioni tenute dalle 20,30alle 22,30. Data esatta e frequenzasettimanale sono da definirema le persone interessatepossono tenersi aggiornate attraversola sezione news <strong>del</strong>sito ufficiale <strong>del</strong> Comune -www.comune.lasalle.ao.it, oppurechiedendo direttamente inBiblioteca o presso gli Uffici diSegreteria <strong>del</strong> Comune.In primavera la Biblioteca nonfarà mancare l’atteso corso diarrampicata e avvicinamento allanatura per bambini e ragazziorganizzato, come di consueto,con la preziosa collaborazione<strong>del</strong>la società Sirdar di La Salle.Verranno messi a punto anche,fra la fine <strong>del</strong>l’inverno e la primavera2013, due corsi preseralie serali per l’apprendimentorispettivamente <strong>del</strong>la linguafrancese e <strong>del</strong>la lingua inglese.An cora per quest’inverno è partital’organizzazione di un Laboratoriod’Arte che la Bibliotecapropone ai ragazzi fra i cinquee i dieci anni di età, chiamatia partecipare ad incontri pomeridiani<strong>del</strong>la durata di un’oraarticolati in un totale di 10 lezioni.BUON CORSO A TUTTI!• •Date esatte e giorni di frequenzadi CIASCUN CORSOvengono aggiornati sullasezione “NEWS” <strong>del</strong> sitowww.co mu ne.lasalle.ao.it.Per informazioni si possonocontattare an che la BibliotecaCo munale al <strong>numero</strong>0165862559 o gli Uffici diSe gre teria <strong>del</strong> Comune al<strong>numero</strong> 0165861908.••


Dicembre <strong>2012</strong> - n. 25<strong>il</strong> Comune11di Jean-Claude HaudemandEncore une fois, le 2 aoûtdernier, la journée EspaceMont-Blanc du Festival InternationalFolklorique d’Octodure(FIFO) a trouvé son abridans le bourg de La Salle. Esibizione in piazza<strong>del</strong> Ballet FolkloricoGuamanique.


12Dicembre <strong>2012</strong> - n. 25<strong>il</strong> Comune Lors de la 14 ème édition decet te célèbre manifestation, troisgroupes se sont déplacés deMartigny et <strong>il</strong>s ont accompagnéavec leurs danses et leurs musiquesles quelques 500 Sallereinet touristes afflués dans le grandchapiteau installé dans le parcde Maison Gerbollier.Après les salutations de l’Assesseurrégional à l’éducation età la culture M. Laurent Vierin etdu Directeur artistique du Festival,M. Renaud Albasini, unebrève exhibition des Petits Sallereinsa introduit le spectacle.Notre Maire, M. Cassiano Pascala conduit la soirée et présentéles groupes.Tout d’abord l’ensemble PrasetiyaMulya Trisaki de l’Universitéde Jakarta, la capitaled’Indonésie, a proposé son répertoirede danses traditionnellesoù les influences des culturesd’Australie, d’Inde, d’Islamse mélangent.A suivre le Ballet FolkloricoGuamanique provenant deMa nati au Porto Rico a mis enscène des danses et des musiquesqui, si d’un côté rappellent lesracines précolombien nes de l’île,d’autre part sont influencés deGruppi folk per le vie di La Sallela culture espagnole et des sonsapportés par les esclaves d’A -frique qui jadis trava<strong>il</strong> lèrentdans les plantations de canne àsucre d’Amérique centrale.Enfin l’ensemble Naiden Kirovprovenant de la v<strong>il</strong>le deRousse en Bulgarie a réjoui lepublic avec les rythmes rapideset impétueux de ses danses accompagnéesd’un orchestreaux instruments traditionnelsbulgares (cornemuse, tambour)et balkaniques (accordéonset contrebasse). L’événementa bien réussi grâce à la collaborationdes administrateurs,des employés et des ouvriers <strong>del</strong>a Commune de La Salle, ausoutien des Administrations deMorgex et de Pré-Saint-Didieret à la précieuse participation dequelques bénévoles.(J.-C. H.)Le percussioni dei PrasetiyaMulya Trisakinella piazza principale.


Estate, uguale voglia di camminare,voglia di esplorare e conoscere<strong>il</strong> territorio che ci circonda.È questo l’obiettivo che <strong>il</strong> Comunedi La Salle, da 2 anni, si èposto nell’organizzare una seriedi escursioni alla scoperta <strong>del</strong>suo bellissimo territorio, con accompagnamentoda parte di unaguida escursionistica-naturalistica.Eccomi così coin volta inquesto progetto con <strong>il</strong> compitodi organizzare <strong>del</strong>le passeggiaterivolte ai sallereins, ma soprattuttoai turisti che scelgono LaSalle e la Valdigne come destinazione<strong>del</strong>le loro vacanze.Il territorio di La Salle è vastoe spesso ci accorgiamo che è anchepoco conosciuto, soprattuttoquando proponiamo, comef<strong>il</strong>o conduttore <strong>del</strong>le escursioni,la scoperta di alcuni laghi nascosti<strong>del</strong> comune. Ecco allora che,per gli adulti, l’estate <strong>2012</strong> ha riservatodue splendide gite: ai laghidi Dzioule e al lago di Lenteney.Purtroppo <strong>il</strong> tempo bizzarro,che accompagna da alcunianni le estati valdostane, nonha permesso di svolgere una terzagita, programmata all’iniziodi luglio al lago di T<strong>il</strong>lac. Fortunatamente<strong>il</strong> bel sole e le temperaturepiacevoli hanno fatto sìche un bel gruppo di 25 personesi sia avventurato verso le primedue destinazioni. Devo dire chesono molto contenta <strong>del</strong>la bellapartecipazione alle gite, da partedi persone di tutte le età, da ragazzinidi 7 anni a signori di 70:questo sta a testimoniare l’interessesempre crescente verso<strong>il</strong> trekking in generale, appuntoda parte di escursionisti ditutte le fasce di età.• La gita ai laghi di Dzioule preve<strong>del</strong>a partenza dal v<strong>il</strong>laggettodi Jovençan, in fondo al vallonedi Vertosan nel territorio di Avise.Da qui, camminando in sinistraorografica, sul sentiero n.10, si sale verso <strong>il</strong> Col Citrin e, a350 metri di dislivello al di sotto<strong>del</strong> colle, si svolta a sinistra,sul sentiero n. 11, attraversandol’ultimo lembo di bosco di laricicon rododendri. La vegetazionesi fa poi più rada, per lasciar spazioad una bella prateria alpina.Il sentiero taglia <strong>il</strong> costone <strong>del</strong>lamontagna e, raggiunti i ruderi<strong>del</strong>l’alpeggio Berio Blanc (ormaiquasi <strong>del</strong> tutto scomparsi),sale a leggeri tornanti verso uncocuzzolo roccioso. Purtroppo,in questo punto <strong>il</strong> sentiero non èpiù tanto visib<strong>il</strong>e ed è fac<strong>il</strong>e perdersi,mancando l’arrivo ai laghi,ma guardando bene avantisi può prendere come riferimentol’avvallamento che ospitai due specchi d’acqua. Alconfine tra i comuni di La Salle,Avise e Saint-Oyen i laghi diDzioule si presentano come duesplendidi bacini d’acqua, nongrandissimi, incastonati tra lerocce e di un bel colore verdegrigiastro.Il panorama ripaga<strong>del</strong>la fatica accumulata nelle treore che s’impiegano per arrivare:<strong>il</strong> Monte Rosa, la Grivola e <strong>il</strong>Gran Paradiso ci guardano dalontano, mentre <strong>il</strong> Col de Bardspunta all’orizzonte. Si decidedi ritornare a valle proseguendosul sentiero che porta alla sellaerbosa <strong>del</strong> Col de Bard, passandoper <strong>il</strong> Col di Dzioule a quota2.520 m s.l.m. e, all’altezza <strong>del</strong>lebaite <strong>del</strong>l’Or de Fra, si scende asinistra ripiegando nuovamentein un bellissimo Lariceto, conun sottobosco ad Ericacee, casaDicembre <strong>2012</strong> - n. 25<strong>il</strong> ComuneA piccoli passi verso grandi meteSuccesso per le iniziatived’invito all’escur -sio nismo nel territoriocomunale organizzatedal l’Amministrazione.di Hélène Marguerettaz *Lago di Lenteney.di molte pernici e dei particolarissimifagiani di monte, dettian che galli forcelli per la tipicaforma ricurva <strong>del</strong>le penne<strong>del</strong>la coda <strong>del</strong> maschio e notianche per <strong>il</strong> loro caratteristico“rugolio”. Quest’ultimo versosi può ascoltare con piacerecamminando da queste parti almattino presto o al tramonto:nella nostra passeggiata ci sideve accontentare <strong>del</strong>lo scampanellaredi un bel gruppo dimucche al pascolo.• Il lago di Lenteney, dal cantosuo, rimane in un angolo di paradiso<strong>del</strong> territorio di La Salle,forse una <strong>del</strong>le zone più selvagge<strong>del</strong>la Valdigne, a mio avviso,dove corpo e spirito si riappacificanopiacevolmente, ogni voltache si arriva fin lassù. Grazieal permesso r<strong>il</strong>asciatoci dal Comune,si sale con <strong>il</strong> pulmino diSirdar Montagne et Aventure finoal v<strong>il</strong>laggio di Lazey. Da quisi continua sulla vecchia mulattierafino al ponte dove si trova<strong>il</strong> bivio per <strong>il</strong> lago di T<strong>il</strong>lac, perpoi proseguire sulla strada poderale,che in falsopiano ci conducealle baite di La Joux. Ci sitrova sul sentiero n. 5, che piacevolmentes’inoltra in un belbosco di larici e abeti, con unsottobosco umido, caratterizzatoda muschio e felci. Camminarequi mette gioia e porta paceal gruppo: un piccolo scoiattoloattraversa la strada, <strong>il</strong> venticellosoffia tra i rami e regala13una piacevole musica per le nostreorecchie. Si arriva in dueore al Bivacco di Promoud, postotappa <strong>del</strong>l’Alta Via n.2, cheattraversa la Valle d’Aosta daCourmayeur a Donnas. Dopouna breve pausa caffè, si proseguefino al lago, in parte sul sentieroverso <strong>il</strong> colle di Passo Alto,in parte percorrendo una piccolatraccia che, sulla sinistra, portaverso la piana di Lenteney,lungo <strong>il</strong> corso <strong>del</strong> piccolo torrenteomonimo, che scende dall’ormairidotto ghiacciaio pens<strong>il</strong>e<strong>del</strong> Paramont. Il gruppo èestasiato dalla vista <strong>del</strong>la bellissimapiana umida che costeggia<strong>il</strong> bosco tra cespugli di mirt<strong>il</strong>li,già ben maturi. Ecco, allora, chedai vari zaini spuntano piccolicontenitori di plastica e tutti sicurvano a raccogliere i gustosifrutti <strong>del</strong> Vaccinium myrt<strong>il</strong>lus.La sosta pranzo è molto gradevole,tanto che si fatica a volerripartire, ma purtroppo si devetornare a valle e passo dopo passo,tutta la discesa è conquistata.Durante <strong>il</strong> ritorno ci si soffermaa guardare i resti di alcune carbonaie,segno tangib<strong>il</strong>e di un’attivitàormai scomparsa, ma r<strong>il</strong>evantein queste zone fino alsecolo scorso.A piccoli passi d’altronde siraggiungono grandi mete e condivideregioie, fatiche ed emozionicon degli amici, con deicompagni di viaggio è molto piùbello! Grazie a tutti i partecipantie… alla prossima estate!Allegria e divertimento assicuratiper i giovanissimi chesi avvicinano alla Montagna.La GuidaHéléne.Quando i piccoli passi verso legrandi mete si fanno in compagniadi piccoli amici, allora leescursioni si riempiono di su perallegria e di divertimento!


14Dicembre <strong>2012</strong> - n. 25<strong>il</strong> Comune Così, dalla scorsa estate, <strong>il</strong>Comune di La Salle ha deciso dipro porre <strong>del</strong>le attività specificheper i nostri ragazzi. Avvicinarsialla montagna e alle attività avventuroseche vi si possonosvolgere è decisamente più belloin gruppo e con dei professionisti.L’estate <strong>2012</strong> ha visto protagonistidei piccoli, sallereins enon, alle prese con l’arrampicatasportiva e con camminate più omeno impegnative, comprendentipernottamento in tenda ein bivacco. Tra gli appuntamenti:due giorni in tenda verso <strong>il</strong>Col de Bard, due giorni al BivaccoPascal e due giorni con notteal Bivacco Promoud.•La prima avventura è iniziata aluglio, con la scoperta <strong>del</strong>la piccolama impegnativa palestra diroccia di Vedun, grazie all’aiuto<strong>del</strong>la nostra guida alpina Alberto.Tiri su tiri, sotto un sole cocente,i nostri piccoli climbershanno dato <strong>il</strong> meglio di sé, Nicolòin modo particolare. DaVedun ci siamo messi in marcialungo <strong>il</strong> vallone di Vertosan,Avvicinamentoall’arrampicata.Spiedini a 2000 metripresso le Baite di Dzette.raccogliendo legna per <strong>il</strong> fuoco efragoline di bosco per la cena:insomma “piccoli indiani” si organizzano!Decidiamo di piazzare<strong>il</strong> campo base per la nottevicino alle baite di Dzette a quota1.970 m s.l.m. e subito ci organizziamo(che serata, ragazzi!):si montano le tende, si preparala cena, si accende <strong>il</strong> fuocoe via di spiedini arrostiti! Trauna storia e una canzone, vestitida climi artici nonostante siaestate, ci godiamo un cielo stellatoda m<strong>il</strong>le e una notte: Orione,Cassiopea, la Via Lattea el’Orsa Maggiore ci danno labuona notte.Dopo una bella sveglia scanditadalle campane <strong>del</strong>le muccheche escono al pascolo, ci prepariamoper la giornata, destinazione<strong>il</strong> Col de Bard e <strong>il</strong> Montde Bard, prima però bisognasmontare <strong>il</strong> campo, piegare imaterassini e i sacchi a pelo e riprepararelo zaino. Al colle arriviamoappena prima di pranzo;come sempre, giungere finquassù è un’esplosione di panoramimozzafiato: Sua Maestà <strong>il</strong>Monte Bianco ci saluta, <strong>il</strong> GranParadiso ci spia da lontano e lavalle centrale si apre a tappetosotto di noi. Decidiamo discendere a mangiare fino al v<strong>il</strong>laggio<strong>del</strong>l’Arp<strong>il</strong>les, dove ciaspettano alcuni amici. L’avventuranon finisce qua: dopoun bel gelato, ci diamo appuntamentoalla prossima uscita.• La seconda escursione non èstata sicuramente segnata dallafortuna, <strong>il</strong> tempo nuvoloso e adir poco uggioso ci fa tentennaresul partire, ma con i quattrotemerari di questa volta ci mettiamoin cammino lo stesso, carichidi entusiasmo e con gli zainibelli pesanti, verso <strong>il</strong> BivaccoPascal, nel comune di Morgex.Saliamo a Licony partendo daMorge, sul sentiero n. 20-21.Già alle baite di Licony, <strong>il</strong> temposembra peggiorare, ma iquattro piccoli trekkers che miaccompagnano in questa avventurasono dei lesti camminatori:in un tempo relativamente bassoraggiungiamo <strong>il</strong> lago Licony,uno dei più affascinanti specchid’acqua <strong>del</strong>la Valle d’Aosta.Proseguiamo fino al BivaccoPascal, sotto una pioggerellinache si fa sempre più fitta. Menomale che siamo attrezzati, ma leprevisioni vanno peggiorando,anche per <strong>il</strong> giorno successivo,così, dopo una sosta al caldo,con tè bollente e biscotti, decido,a malincuore, di scendere avalle per poter tornare a casa percena, evitando <strong>il</strong> peggio. La discesala facciamo lato Morgex,verso la V<strong>il</strong>lottaz e <strong>il</strong> Da<strong>il</strong>ley, sulsentiero che ha visto all’operagli atleti <strong>del</strong> Grand Tra<strong>il</strong> <strong>del</strong>laValdigne, sentiero sicuramenteimpegnativo, più ripido, ma piùveloce per perdere dislivello.Che giornata! umida a dir poco,ma bella emozionante e divertente:un bravo a Carolina, Niccolò,Chiara e F<strong>il</strong>ippo…• Causa mal tempo ho dovutorimandare l’uscita al BivaccoPromoud, recuperando la duegiorni proprio nelle giornate<strong>del</strong>la festa patronale di San Cassiano,vedendo così la partecipazionesolo di ragazzini-turistiin vacanza e non di giovani <strong>del</strong>posto, giustamente impegnati afesteggiare <strong>il</strong> Santo Patrono. Iltempo questa volta è dalla nostraparte, gli zaini sono benpieni e carichi di roba da mangiareper la cena, <strong>il</strong> morale è altoe <strong>il</strong> gruppo è <strong>numero</strong>so. Appenapartiti l’entusiasmo cresce, la caricaemotiva anche, per qualcunoè la prima volta fuori casain montagna senza fam<strong>il</strong>iari,per altri è <strong>il</strong> proseguimento diun’estate all’insegna <strong>del</strong> trekking(due ragazzini di 7 e 9 annisono appena rientrati da unasettimana di Tour <strong>del</strong> MonteBianco con i genitori). Il BivaccoPromoud sarà la nostra destinazione,ma <strong>il</strong> tema <strong>del</strong>la giornataè la scoperta <strong>del</strong>la fauna locale.Esplorare ed osservare <strong>il</strong>territorio per capire quali animalisono presenti sul posto:cercare impronte, guardare gliescrementi e i resti di pigne rosicchiate,per scoprire di esseredei veri “esperti di cacche”…ma da quanti animali siamo circondatisenza saperlo! Raggiungiamo<strong>il</strong> bivacco nel pomeriggio,siamo soli, apparentemente,ma invece, nell’arco di qualcheora, arrivano a Promoud tantiescursionisti, impegnati sul percorso<strong>del</strong>l’Alta Via n.2, al puntoche, nonostante i 20 posti letto<strong>del</strong>la struttura, ci troviamo adormire in 26. A sacrificarci siamonoi piccoli, che ci adattiamoa dormire in due per letto. Laserata trascorre tranqu<strong>il</strong>la, dopouna cenetta in cui tutti si sonosentiti protagonisti nel prepararequalcosa; a notte fonda decidiamodi avventurarci fuori adosservare le stelle. Come sempre,la vista è spettacolare, dabatticuore, anche i bimbi se neaccorgono da soli.La mattina ci svegliamo quandogran parte dei nostri compagnidi bivacco sono ripartiti, lasciandociperò una bella sorpresa:tre sacchi d’immondizia, chesi aggiungono al sacco nero giàpieno di pattume che altri escursionisti,maleducati e irrispettosi,avevano pensato bene di lasciarein ricordo <strong>del</strong> loro passaggio,sperando che qualcunaltro li avrebbe portati a valle.Con che coraggio, mi chiedo, siabbandonano i rifiuti in un bivacconon custodito?A tutti questi escursionisti dico:VERGOGNATEVI e cerchiamod’imparare, tutti quanti, a riportarea valle quello che siamostati capaci di portare in cima.Così, pervasa da un senso disdegno per la maleducazionedegli escursionisti e di dispiacereverso lo stupendo posto incui ci troviamo, ricco di tanti ricordid’infanzia, mi faccio caricodi tutta quell’immondizia edecido di portarla a valle. Risultato:venti kg di schifezze pesatesulle mie spalle e un piccolo sacchettoper ciascuno sulle spalledei bimbi, che contribuisconocosì a portare a valle <strong>il</strong> tutto. Labuona educazione s’insegna giàda piccoli, in modo che <strong>il</strong> mondo<strong>del</strong> domani sia fatto di personerispettose e coscienti di viverein un posto meraviglioso, cheva assolutamente protetto e salvaguardato.Grazie: vi aspettol’estate prossima!*Guida escursionistica-naturalistica.


Dicembre <strong>2012</strong> - n. 25Generazioni15FOTO RICORDO Le foto di questa pagina sono state messe a disposizione da Erminia Battendier, moglie di Augusto Porchiola <strong>il</strong> quale nella foto inalto è <strong>il</strong> secondo da destra fra i ragazzi in piedi <strong>del</strong>la f<strong>il</strong>a più bassa. Augusto e i suoi coscritti classe 1927 fanno festa con tanto di fisarmonicista e sassofonistaingaggiati per l’occasione. Nella foto sotto, che ritrae negli anni Sessanta la folta classe <strong>del</strong>la maestra Mocheggiani, <strong>il</strong> primo da sinistra nella f<strong>il</strong>a in bassoseduto è proprio <strong>il</strong> figlio di Augusto, Michel Porchiola, a seguire sulla stessa f<strong>il</strong>a ci sono i suoi compagni Luciano Donnet, Patrizia Donnet, Aldina David,Assunta Va<strong>il</strong>ler, Enrico Martinet, Vincenzo Mammoliti; nella f<strong>il</strong>a centrale, da sinistra ci sono: Simona Gerbore, Maria Pesenti, Saverio Coccoz, GiovannaComolli, Corrado Santamaria, Valter Lumignon, Luciano Ferracina, Santina Cabrel, A<strong>del</strong>ina Savio, Aldo Jocallaz; nella f<strong>il</strong>a superiore si vedono:Pia F<strong>il</strong>ippi, Maria Domaine, V<strong>il</strong>ma Udali, N<strong>il</strong>vana Ferracina, Angioletta Chabod, Santo Amato, Ottavio Viscian, Efisio Armand, Giorgio Donnet.


Pubblicazioneprodotta dalComune di La Sallecon l’AssistenzaTecnica Editoriale<strong>del</strong> <strong>Valico</strong> <strong>Edizioni</strong>.www.valico.com

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