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relazione sul conto consuntivo e finanziario 2qo - Dipartimento di ...

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RELAZIONE SUL CONTO CONSUNTIVO E FINANZIARIO 2005<br />

E SULL'ATTIVITA' DEL DIPARTIMENTO<br />

Le finalità del <strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> Scienze Chimiche sono la ricerca scientifica, la<br />

<strong>di</strong>dattica e l’attività <strong>di</strong> promozione nell’ambito della chimica.<br />

La <strong>di</strong>dattica è de<strong>di</strong>cata a tutto il Corso <strong>di</strong> laurea in Chimica ed ai numerosi corsi <strong>di</strong><br />

insegnamento <strong>di</strong> <strong>di</strong>scipline chimiche in altri corsi <strong>di</strong> laurea sia della Facoltà <strong>di</strong> Scienze<br />

che <strong>di</strong> altre Facoltà. Per il Corso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> in chimica, oltre alle lezioni <strong>di</strong> carattere teorico<br />

che si svolgono nelle aule, le quali sono utilizzate anche per il primo anno della laurea<br />

triennale che per il primo anno della laurea specialistica in Scienze ambientali, è<br />

necessario <strong>di</strong>sporre anche <strong>di</strong> attrezzati laboratori nei quali vengono svolte le<br />

esercitazioni <strong>di</strong> 14 corsi <strong>di</strong> laboratorio, uno dei quali per il Corso <strong>di</strong> laurea in Scienze<br />

Naturali. Questi laboratori devono avere una buona dotazione strumentale,<br />

costantemente aggiornata, per immettere <strong>sul</strong> mercato del lavoro neo laureati<br />

qualificati. Sono quin<strong>di</strong> necessari adeguati investimenti sia per le spese <strong>di</strong><br />

funzionamento (reattivi, vetreria ecc.) che per la piccola e me<strong>di</strong>a strumentazione. E’<br />

anche funzionante un’aula informatica per gli studenti che frequentano il <strong>di</strong>partimento<br />

dotata <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci PC e due stampanti. Va anche ricordato che il conseguimento della<br />

laurea quinquennale e <strong>di</strong> quella specialistica in chimica è subor<strong>di</strong>nato all'elaborazione <strong>di</strong><br />

una tesi sperimentale originale e questo richiede la permanenza degli studenti per circa<br />

un anno in uno dei laboratori <strong>di</strong> ricerca, dove sono utilizzati strumentazioni scientifiche<br />

e materiali <strong>di</strong> consumo.<br />

La ricerca scientifica è costituita non solo dal lavoro vero e proprio <strong>di</strong> laboratorio, ma<br />

anche dall'aggiornamento e <strong>di</strong>ffusione dei ri<strong>sul</strong>tati ottenuti. Queste attività richiedono il<br />

mantenimento <strong>di</strong> una buona biblioteca (rinnovo degli abbonamenti alle riviste, acquisto<br />

libri, rilegature ecc), l'organizzazione <strong>di</strong> seminari, conferenze e convegni, la stampa<br />

delle note scientifiche, la partecipazione a convegni sia nazionali che internazionali e<br />

l’ospitalità <strong>di</strong> conferenzieri italiani e stranieri (v. allegati).<br />

A questo proposito vanno rimarcati i recenti ri<strong>sul</strong>tati della valutazione del<br />

CIVR per il triennio 2001-2003. Dei 26 lavori presentati dal <strong>Dipartimento</strong> per<br />

la valutazione al Comitato d’Area dell’Ateneo, 12 sono stati selezionati per la<br />

presentazione al CIVR. Di questi 9 sono stati giu<strong>di</strong>cati eccellenti e 3 buoni,<br />

contribuendo per circa il 20% a posizionare il nostro Ateneo al primo posto<br />

nell’area 15c, Scienze e tecnologie <strong>di</strong> nano/microsistemi, e per oltre il 50% al<br />

secondo posto nell’Area 03, Scienze chimiche. Va anche sottolineato che in<br />

entrambe le aree il ranking del nostro Ateneo è nettamente al <strong>di</strong> sopra del<br />

valore me<strong>di</strong>o nazionale.<br />

L’organizzazione della biblioteca sta subendo notevoli cambiamenti con l'introduzione<br />

massiccia <strong>di</strong> supporti informatici e in rete, in particolare per le riviste scientifiche.<br />

A supporto delle attività istituzionali, il <strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> laboratori <strong>di</strong><br />

spettroscopia ottica; <strong>di</strong> risonanza magnetica nucleare (NMR) che nel 2003, malgrado le<br />

<strong>di</strong>fficoltà finanziarie, è stato potenziato con l’acquisto <strong>di</strong> un nuovo spettrometro<br />

1


multinucleare Jeol EX270 MHz (n.b.: strumento usato);<strong>di</strong> <strong>di</strong>ffrattometria a raggi X, che<br />

grazie ai finanziamenti FIRB è stato potenziato con l’acquisto rateale <strong>di</strong> un detector<br />

KCCD2000 della Bruker-Enraf, che nel 2006 verrà riscattato; e <strong>di</strong> analisi chimica.<br />

Queste attrezzature, utilizzate anche per le attività <strong>di</strong>dattiche, consentono inoltre <strong>di</strong><br />

svolgere attività <strong>conto</strong> terzi.<br />

Il <strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong>spone anche <strong>di</strong> un'officina che, con la non trascurabile attrezzatura,<br />

coopera all'attività generale eseguendo interventi <strong>di</strong> manutenzione sia dell'arredo che<br />

della strumentazione, quest’ultima anche per altre strutture dell’ateneo. La<br />

professionalità del personale consente <strong>di</strong> realizzare prototipi <strong>di</strong> strumenti per eseguire<br />

misure speciali, che non <strong>di</strong> rado vengono acquistati da strutture esterne al<br />

<strong>Dipartimento</strong>.<br />

Il laboratorio d'informatica è <strong>di</strong> supporto al cospicuo parco macchine composto da<br />

server, workstation e personal computer; si occupa della manutenzione della rete locale<br />

(e del suo sviluppo) e della connessione con la rete <strong>di</strong> Ateneo ed Internet; cura<br />

l'interfacciamento della strumentazione per l'acquisizione ed elaborazione dei dati<br />

sperimentali con i sistemi <strong>di</strong> calcolo; si fa carico del funzionamento dell’aula informatica<br />

per gli studenti e gestisce il servizio <strong>di</strong> posta elettronica e il sito Web del <strong>Dipartimento</strong>.<br />

Questo laboratorio <strong>di</strong>venta ogni giorno più importante ed in<strong>di</strong>spensabile.<br />

La Segreteria Amministrativa gestisce tutta la complessa materia<br />

dell’amministrazione finanziaria, or<strong>di</strong>ni d'acquisto, riscossioni, mandati <strong>di</strong> pagamento,<br />

ritenute <strong>di</strong> vario tipo, liquidazioni delle missioni, gestione dei fon<strong>di</strong> ricerca con <strong>di</strong>versa<br />

titolarità ed annualità, inventario; la gestione è sempre più complessa per il continuo<br />

cambiamento <strong>di</strong> normative che non sono sempre esempi <strong>di</strong> semplicità e chiarezza. Dal<br />

2001 il <strong>Dipartimento</strong>, in base a delibera del Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione, si è anche<br />

fatto carico dell’amministrazione del Centro <strong>di</strong> Eccellenza in Biocristallografia (CEB).<br />

Complessivamente tutto il personale tecnico-amministrativo ha espresso de<strong>di</strong>zione e<br />

professionalità nell'espletamento dei vari compiti concorrendo con il personale docente<br />

e/o ricercatore al raggiungimento degli obiettivi prefissati che sono un’efficace azione<br />

<strong>di</strong>dattica e una ricerca competitiva <strong>sul</strong> piano internazionale.<br />

Sulla base della <strong>di</strong>sponibilità finanziaria dell'anno precedente è stato stilato il bilancio<br />

preventivo <strong>di</strong> competenza le cui voci sono in accordo con quanto pre<strong>di</strong>sposto<br />

dall'Amministrazione Centrale.<br />

Seguendo l'in<strong>di</strong>rizzo degli anni precedenti, è rimasta la volontà <strong>di</strong> organizzare una<br />

certa attività seminariale e congressuale, <strong>di</strong> curare il patrimonio della biblioteca, <strong>di</strong><br />

mantenere sempre efficiente tutto il parco strumenti provvedendo, sempre a spese dei<br />

gruppi <strong>di</strong> ricerca, alla loro manutenzione, perché bene comune e in<strong>di</strong>spensabile per<br />

tutta la comunità scientifica, <strong>di</strong> assicurare fon<strong>di</strong> per un buon funzionamento dei<br />

laboratori per gli studenti, dei laboratori <strong>di</strong> analisi chimica, e delle altre strutture<br />

connesse oltre che a provvedere alle necessità del comparto tecnico ed amministrativo.<br />

Nel 2005 a spese del <strong>Dipartimento</strong> è stato rifatto il pavimento dell’aula A2 ed è<br />

stato installato un video proiettore nell’aula A1 al terzo piano dell’e<strong>di</strong>ficio C11.<br />

Sono anche stati adeguati i laboratori al quarto e quinto piano a spese dei<br />

gruppi <strong>di</strong> ricerca interessati nel pieno rispetto delle norme <strong>di</strong> sicurezza.<br />

2


Oltre all’ospitalità nel laboratorio 404 della prof.ssa Ballerini del<br />

<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> Patologia e Fisiologia, verrà ospitata al terzo piano una<br />

sezione del consorzio inter<strong>di</strong>partimentale CIGRA.<br />

Per quanto concerne l'attività seminariale, per evidenti ragioni <strong>di</strong> economia, si è<br />

adottato il consueto criterio <strong>di</strong> invitare i conferenzieri, soprattutto quelli stranieri,<br />

quando per altre ragioni si trovano vicini alla nostra sede universitaria. I compensi ai<br />

conferenzieri sono stati sempre a carico dei fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> ricerca.<br />

Per quanto riguarda il finanziamento della ricerca in generale, anche quest’anno non<br />

c’è stata assegnazione dei fon<strong>di</strong> ex 60%. Tuttavia ogni gruppo <strong>di</strong> ricerca ha avanzato<br />

richieste <strong>di</strong> finanziamento <strong>di</strong> progetti al MIUR (Cofinanziamento PRIN e FIRB), alla CEE<br />

e ad altri organismi nazionali ed internazionali. Il <strong>Dipartimento</strong> gestisce i finanziamenti<br />

concessi per <strong>conto</strong> del richiedente - responsabile, il quale sollecita gli interventi<br />

finanziari più idonei a realizzare il progetto <strong>di</strong> ricerca presentato e rende <strong>conto</strong> all'ente<br />

erogatore della spesa e dei ri<strong>sul</strong>tati conseguiti.<br />

Il periodo concesso per la fruizione <strong>di</strong> molti finanziamenti è poliennale e questo tipo<br />

<strong>di</strong> scadenza giustifica il non completo utilizzo dei fon<strong>di</strong> concessi; va ricordato inoltre che<br />

i finanziamenti non sempre rispettano una rigorosa scadenza e quin<strong>di</strong> è d'obbligo un<br />

prudenziale accantonamento delle risorse. Va notato ancora che i finanziamenti<br />

ministeriali sono con<strong>di</strong>zionati da <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> risorse proprie per il cofinanziamento.<br />

A questo proposito va rilevato che, ad eccezione dei fon<strong>di</strong> PRIN del MIUR, tutti gli<br />

altri consistenti finanziamenti concessi (Fondazione CRT, FIRB, FIRS, progetti europei,<br />

e, sempre più spesso, Enti privati) richiedono notevoli anticipazioni da parte del<br />

<strong>Dipartimento</strong> per poter consentire lo svolgimento del progetto finanziato e la<br />

ren<strong>di</strong>contazione annuale, che a volte deve essere preparata prima dell’accr<strong>di</strong>tamento<br />

dei fon<strong>di</strong>, come è il caso dei progetti FIRB 2001. Questo problema è stato affrontato<br />

dall’Amministrazione Centrale, che si può far carico, oltre che il <strong>Dipartimento</strong>, delle<br />

anticipazioni sempre sotto la responsabilità del Direttore del <strong>Dipartimento</strong>.<br />

Con questa modalità <strong>di</strong> finanziamento, pilotata dall'esterno, al <strong>Dipartimento</strong>, inteso<br />

come un tutto, è lasciata poca libertà <strong>di</strong> scelta d'intervento e <strong>di</strong> progettualità e molte<br />

<strong>di</strong>fficoltà nascono quando vengono richieste partecipazioni finanziarie a interventi <strong>di</strong> un<br />

certo respiro. Si vedano ad esempio il dottorato <strong>di</strong> ricerca e, più recentemente, la<br />

contribuzione al Collegio delle Scienze L. Fonda per l’erogazione <strong>di</strong> borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />

triennali a studenti immatricolati al corso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o in Chimica. Queste ulteriori aree <strong>di</strong><br />

intervento che riguardano la formazione hanno richiesto un impegno <strong>finanziario</strong><br />

notevole rispetto alle <strong>di</strong>sponibilità del <strong>Dipartimento</strong>. Per questo motivo e per il taglio del<br />

75% del FFO sono state intraprese varie iniziative con Enti privati: in particolare la<br />

illycaffè ha finanziato una borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o triennale per studenti immatricolati al corso <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong> in Chimica, ban<strong>di</strong>ta dal Collegio L. Fonda. La convezione è scaduta nel 2005 e sarà<br />

rinnovata anche per il 2006 con modalità <strong>di</strong>verse.<br />

3


ATTIVITA' AMMINISTRATIVA<br />

Sono stati gestiti i seguenti fon<strong>di</strong>, <strong>di</strong>versificati per provenienza, annata e titolarità:<br />

attività commerciale 15 PRIN 03<br />

Centri eccellenza 02 FIRB 07<br />

Fondazioni 02 Enti locali 02<br />

UE 02 Altri fon<strong>di</strong> 25<br />

Accantonamenti 04<br />

Per un totale <strong>di</strong> 62<br />

Sono stati assunti 1417 impegni e 95 accertamenti<br />

(Non è più significativo il numero dei mandati emessi in quanto nel 2005 sono entrati in<br />

produzione i mandati multipli)<br />

Tutta questa attività amministrativa è stata svolta efficacemente grazie<br />

all’impegno del personale amministrativo del <strong>Dipartimento</strong>, anche se<br />

l’organico è attualmente in sofferenza, come ri<strong>sul</strong>ta dal verbale del Consiglio<br />

<strong>di</strong> Amministrazione del 20 luglio 2004, che attribuisce al <strong>Dipartimento</strong> un<br />

in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> scostamento, tra il personale in servizio e quello teorico, <strong>di</strong> –1. La<br />

situazione sarà aggravata dal fatto che da giugno 2006 andrà in quiescenza la<br />

Sig.ra Zanier.<br />

BIBLIOTECA<br />

La biblioteca del <strong>Dipartimento</strong>, grazie al suo ricco patrimonio bibliografico, è una<br />

struttura particolarmente importante per l’attività scientifica del <strong>Dipartimento</strong>. Infatti<br />

<strong>di</strong>spone <strong>di</strong> circa 9000 volumi e provvede al rinnovo degli abbonamenti a oltre 30 riviste<br />

internazionali. E' uno strumento essenziale <strong>di</strong> ricerca e rappresenta un servizio sia per i<br />

ricercatori che per gli studenti nonché per le varie strutture scientifiche presenti a<br />

Trieste e nella Regione.<br />

L'abbonamento allo Scifinder Scholar, unico <strong>sul</strong> territorio regionale e supportato<br />

informaticamente, consente un reperimento più rapido delle informazioni bibliografiche.<br />

Dal 2004 il <strong>di</strong>partimento gestisce questo importante strumento <strong>di</strong> con<strong>sul</strong>tazione<br />

bibliografica per l’Ateneo con collegamenti in rete attraverso postazioni nella biblioteca<br />

del <strong>Dipartimento</strong> e nel <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Scienze Farmaceutiche.<br />

E' attivo un servizio prestiti e con<strong>sul</strong>tazioni riguardante tutto il patrimonio<br />

bibliografico e una sezione <strong>di</strong>dattica con testi per studenti.<br />

Il responsabile della biblioteca, oltre ad effettuare gli or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> acquisto <strong>di</strong> libri e<br />

rinnovo <strong>di</strong> abbonamenti, la catalogazione e l’inventario, i servizi <strong>di</strong> Prestito<br />

Interbibliotecario e <strong>di</strong> Document Dellivery, dal 2003 cura anche l’aggiornamento delle<br />

pubblicazioni del <strong>Dipartimento</strong> per Polaris.<br />

E’ <strong>di</strong>sponibile l’intera collezione dei Chemical Abstracts e la prestigiosa collezione <strong>di</strong><br />

libri <strong>di</strong> chimica antichi della donazione Brunner.<br />

Con rammarico si deve ricordare che anche quest’anno, come avviene<br />

purtroppo ogni anno, non è stato possibile rinnovare gli abbonamenti a<br />

prestigiose riviste a causa della cronica carenza <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> con progressiva ovvia<br />

depauperazione del patrimonio bibliografico.<br />

4


SERVIZIO TECNICO<br />

Il personale dell'area tecnico scientifica ha fornito un concreto supporto sia ai<br />

laboratori <strong>di</strong> esercitazioni degli studenti (complessivamente in me<strong>di</strong>a una quin<strong>di</strong>cina),<br />

essendo spesso presente assieme al docente responsabile dei corsi sia a tutta l'attività<br />

in generale e alla ricerca in particolare. Come ogni anno emergono le consuete <strong>di</strong>fficoltà<br />

dovute all'endemica carenza d'organico conseguente alla sistematica non<br />

riassegnazione <strong>di</strong> posti lasciati vacanti per quiescenza o per altri motivi. Difficoltà che<br />

comunque sono state superate ma con molta sofferenza e buona volontà <strong>di</strong> tutte le<br />

categorie che operano all'interno del <strong>Dipartimento</strong>.<br />

Il laboratorio <strong>di</strong> Microanalisi ha eseguito, per la ricerca e per terzi analisi elementari<br />

e spettroscopiche.<br />

D’accordo con il <strong>Dipartimento</strong> BBCM è stata decisa la centralizzazione del servizio <strong>di</strong><br />

fornitura dell’azoto liquido per tutto il C11. Nel 2004 è stato posizionato all’esterno<br />

dell’e<strong>di</strong>ficio C11 un dewar da circa 1300 litri per la <strong>di</strong>stribuzione dell’azoto liquido, la cui<br />

organizzazione e gestione è affidata ai tecnici del <strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> Scienze Chimiche.<br />

Quest’anno la fornitura dell’azoto liquido è stata estesa anche al <strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong><br />

Patologia e Fisiologia e quello Clinico.<br />

Purtroppo nel 2006 andrà in quiescenza anche il Sig. Pugliese con un<br />

ulteriore contrazione del personale tecnico.<br />

SICUREZZA<br />

L’attività nell’ambito della sicurezza durante l’anno 2005 ha visto concretizzarsi<br />

iniziative maturate negli anni passati e nascerne <strong>di</strong> nuove. Il Regolamento per la<br />

Sicurezza è <strong>di</strong>stribuito a tutte le persone che operano permanentemente o<br />

temporaneamente nel <strong>Dipartimento</strong>. In attuazione dello stesso è stata anche<br />

perfezionata l’organizzazione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti tossici o<br />

nocivi. Questo programma è però messo a rischio dalla non continuità del servizio <strong>di</strong><br />

smaltimento organizzato dall’Amministrazione Centrale. La conseguenza è l’accumulo <strong>di</strong><br />

sostanze chimiche non più necessarie nel <strong>Dipartimento</strong> con il conseguente rischio. E’<br />

stata applicata la normativa antifumo e sono stati nominati i responsabili dell’attuazione<br />

della normativa stessa per i vari locali del <strong>Dipartimento</strong>. A <strong>di</strong>mostrazione dell’impegno<br />

del <strong>Dipartimento</strong> e del suo personale <strong>sul</strong> fronte della sicurezza si ricorda che la Signora<br />

Bisiacchi, addetto alla sicurezza del <strong>Dipartimento</strong>, è rappresentante dei lavoratori per la<br />

sicurezza per il triennio 2003-2006.<br />

Purtroppo la pesante decurtazione del FFO nell’ultimo triennio non ha<br />

permesso <strong>di</strong> potenziare gli investimenti atti a migliorare le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

sicurezza. Inoltre l’e<strong>di</strong>ficio C11 si sta sempre più rivelando inadeguato ad<br />

ospitare laboratori chimici, in particolare con l’impianto <strong>di</strong><br />

riscaldamento/con<strong>di</strong>zionamento che richiederebbe interventi per sanare le<br />

attuali carenze.<br />

5


GRANDI ATTREZZATURE<br />

A questo proposito va messo in evidenza che, sebbene i finanziamenti per progetti <strong>di</strong><br />

ricerca assegnati al <strong>Dipartimento</strong> siano numerosi e, a volte, cospicui questi<br />

finanziamenti – con la sola eccezione negli scorsi anni (pur non senza limitazioni) del<br />

Centro <strong>di</strong> Eccellenza <strong>di</strong> Biocristallografia – non consentono un adeguato aggiornamento<br />

della grande attrezzatura del <strong>Dipartimento</strong>. A questo proposito va sottolineato che nel<br />

2003, con notevole sforzo <strong>finanziario</strong> da parte del <strong>Dipartimento</strong> e <strong>di</strong> numerosi gruppi <strong>di</strong><br />

ricerca, si è dovuto ricorrere all’acquisto <strong>di</strong> strumentazione usata (spettrometro<br />

NMR Jeol EX270) per poter sopperire almeno parzialmente alle crescenti necessità della<br />

ricerca. Ma non si fa ricerca moderna senza strumentazione moderna e adeguata in<br />

molti campi della chimica.<br />

D’altra parte, da molti anni l’Università non ha destinato più finanziamenti per<br />

l’acquisto <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> strumentazioni. Per questi motivi è d’obbligo richiamare l’attenzione<br />

dell’Amministrazione Centrale su questa situazione, che potrebbe riguardare anche altri<br />

Dipartimenti tecnico-scientifici e che con il passare del tempo porterà all’obsolescenza<br />

<strong>di</strong> un patrimonio in<strong>di</strong>spensabile per l’attività <strong>di</strong> ricerca della struttura.<br />

Tenendo <strong>conto</strong> anche del taglio del finanziamento ex 60%, in sostanza le<br />

ristrettezze <strong>di</strong> finanziamenti dell’Università si sono pesantemente ‘scaricate’<br />

<strong>sul</strong>l’attività <strong>di</strong> ricerca.<br />

ATTIVITA' SCIENTIFICA<br />

L'attività scientifica del <strong>Dipartimento</strong> è stata essenzialmente l’evoluzione <strong>di</strong> quella<br />

programmata e sviluppata negli anni precedenti nelle seguenti aree: Chimica Analitica<br />

ed Ambientale, Chimica Teorica, Spettroscopia Molecolare, Chimica Inorganica e Bioinorganica,<br />

Biocristallografia, Chimica Supramolecolare, Chimica dei Materiali<br />

Nanostrutturati, Chimica Organica e Bio-organica, seguendo le linee programmatiche<br />

espresse all'atto dell'approvazione del bilancio preventivo.<br />

Alcuni ricercatori del <strong>Dipartimento</strong> fanno parte del Centro <strong>di</strong> eccellenza per la<br />

preparazione, sviluppo e caratterizzazione <strong>di</strong> materiali e superfici nanostrutturate,<br />

finanziato dal MIUR nel 2004.<br />

L'attività <strong>di</strong> ricerca è stata finanziata da fon<strong>di</strong> regionali, ministeriali MIUR (Prin,<br />

CofinLab e FIRB), dalla Comunità Europea, da Organizzazioni nazionali ed<br />

internazionali, da Enti ed Aziende pubbliche e private, gia acquisiti negli scorsi anni.<br />

Va anche ricordato che dopo la quiescenza del Prof. Calligaris nel 2004, nel 2005 è<br />

andato in quiescenza il Prof. Nar<strong>di</strong>n, con un’ulteriore <strong>di</strong>minuzione dei docenti <strong>di</strong> chimica<br />

inorganica. Nel 2005 è andato in quiescenza anche il Prof. Tauzher.<br />

La ricerca scientifica si articola nell’ambito delle aree <strong>di</strong>sciplinari della Chimica, secondo<br />

le linee <strong>di</strong> ricerca contemplate nel piano annuale delle ricerche del <strong>Dipartimento</strong><br />

allegato al Bilancio preventivo del 2005.<br />

6


CHIMICA ANALITICA ED AMBIENTALE<br />

Attività <strong>di</strong> ricerca: Caratterizzazione e modellamento del particolato atmosferico:<br />

stu<strong>di</strong> elettroanalitici, cromatografici, spettroscopie atomiche, spettromicroscopie con<br />

sorgente <strong>di</strong> luce <strong>di</strong> sincrotrone, modelli <strong>di</strong>spersionali e analisi statistiche.<br />

Stu<strong>di</strong>o <strong>sul</strong> rischio <strong>di</strong> permeazione cutanea <strong>di</strong> tossici industriali.<br />

Stu<strong>di</strong> analitici <strong>sul</strong>le alterazioni del chimismo <strong>di</strong> acque marine e se<strong>di</strong>menti.<br />

Stu<strong>di</strong> computazionali e sperimentali <strong>di</strong> Chimica Tossicologica Ambientale: Quantitative<br />

Structure Toxicity Relationships e valutazioni <strong>di</strong> genotossicità con meto<strong>di</strong> elettroforetici<br />

Bioaccumulo <strong>di</strong> inquinanti persistenti e sicurezza alimentare per prodotti della pesca<br />

costiera.<br />

Partecipanti: Prof. E. Reisenhofer, Prof. G. Adami, Dott. P. Barbieri. Non strutturati:<br />

Dott. E. Maran, (dottoranda), Dott. F. Cozzi, Dott. L. Capriglia, Dott. V. Sicari (borsisti)<br />

Pubblicazioni: 2<br />

Finanziamenti:<br />

PRIN bando 2004: 20300 Euro (comprensivo della quota <strong>di</strong> cofinanziamento)<br />

FIRB bando 2001 finanziamento triennale 2004-2007: 45000 Euro<br />

Regione Friuli Venezia Giulia - Direzione Centrale Risorse Agricole, Naturali, Forestali e<br />

Montagna: 29500 Euro<br />

Società Italiana per l’Oleodotto Transalpino: 45000 Euro (<strong>di</strong>sponibili presso il Centro<br />

Inter<strong>di</strong>partimentale <strong>di</strong> Gestione e Recupero Ambientale)<br />

Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Trieste: 68000 Euro per acquisizione strumentazione<br />

(Centro Inter<strong>di</strong>partimentale <strong>di</strong> Gestione e Recupero Ambientale)<br />

Provincia <strong>di</strong> Trieste: 5000 Euro (<strong>di</strong>sponibili presso il Centro Inter<strong>di</strong>partimentale <strong>di</strong><br />

Gestione e Recupero Ambientale)<br />

Comune <strong>di</strong> Trieste: 27000 Euro (<strong>di</strong>sponibili presso il Centro Inter<strong>di</strong>partimentale <strong>di</strong><br />

Gestione e Recupero Ambientale)<br />

European Synchrotron Ra<strong>di</strong>ation Facility: finanziato esperimento ME820 presso l’ESRF<br />

<strong>di</strong> Grenoble (F), copertura costi sperimentali e rimborso spese per tre ricercatori.<br />

CHIMICA TEORICA<br />

Attivita’ <strong>di</strong> ricerca: -Descrizione <strong>di</strong> processi <strong>di</strong> fotoemissione e fotoassorbimento <strong>di</strong><br />

molecole in fase gassosa e adsorbite su superfici;<br />

-Stu<strong>di</strong> computazionali su struttura elettronica e proprietà <strong>di</strong> molecole e cluster con<br />

meto<strong>di</strong> ab-initio e funzionale densità;<br />

-Sviluppo <strong>di</strong> algoritmi speciali a ridotto costo computazionale e loro implementazione<br />

per il calcolo <strong>di</strong> proprietà molecolari <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni molto estese, sia a livello<br />

ab initio che DFT;<br />

-Sviluppo <strong>di</strong> nuovi algoritmi e loro implementazione in programmi paralleli FORTRAN<br />

per la descrizione del continuo elettronico con meto<strong>di</strong> DFT e TDDFT.<br />

Partecipanti: Prof. G. De Alti, Prof. P. Decleva, Prof. G. Fronzoni, Dr. S. Coriani e Dr.<br />

M. Stener. Non strutturati: Dr. D. Marchesan, Dr. D. Di Tommaso, Dr. R. De Francesco<br />

(dottoran<strong>di</strong>); Dr. D. Toffoli (assegnista INFM).<br />

Pubblicazioni: 17<br />

Finanziamenti: PRIN bando 2004-06: 64700 Euro (incluso cofinanziamento); FIRB<br />

2003-2006b: 110000 Euro; PRISMA (Progetti Ricerca Innovativa in Scienza dei<br />

Materiali) iniziativa <strong>di</strong> INSTM (Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e<br />

7


Tecnologia dei Materiali) 2004-06: 33000 Euro; COST: il gruppo ha usufruito <strong>di</strong><br />

finanziamenti Europei all’interno <strong>di</strong> due <strong>di</strong>stinti gruppi <strong>di</strong> lavoro appartenenti alla COST<br />

Action D26 (Integrative computational chemistry): a) D26/0002/02: “B-spline basis<br />

sets in laser-molecule interactions: ionization, <strong>di</strong>ssociation and active control of<br />

chemical reactions”, 2002-06 b) D26/012/02: “Towards a new level of accuracy in<br />

computations of molecular structure, molecular properties, spectroscopy and<br />

thermochemistry”, 2002-06.<br />

TMR-Marie Curie: partecipazione al Progetto Europeo MC-RTN “NANOQUANT:<br />

Understan<strong>di</strong>ng Nano Materials from the Quantum Perspective”, contratto n. MRTN-CT-<br />

2003-506842, come “associato” al nodo <strong>di</strong> Pisa, Istituto per i Processi Chimico-Fisici del<br />

CNR, 2004-07, Entità 163946 Euro. INFM (National Simulation Center Democritos):<br />

assegno <strong>di</strong> ricerca biennale 2004-06, 37000 Euro.<br />

SPETTROSCOPIA MOLECOLARE<br />

Attivita’ <strong>di</strong> ricerca: Caratterizzazione strutturale e spettroscopica <strong>di</strong> sistemi eterociclici<br />

Partecipanti: V. Galasso, F. Asaro e collaboratori stranieri<br />

-Determinazione della conformazione geometrica preferita <strong>di</strong> composti policiclici, con<br />

arrangiamento sterico a ponte o a gabbia, me<strong>di</strong>ante calcoli accurati ab-initio e DFT.<br />

Riproduzione teorica, me<strong>di</strong>ante calcoli accurati ab-initio e DFT, ed interpretazione<br />

quantitativa <strong>di</strong> parametri spettroscopici NMR (spostamenti chimici e costanti<br />

d'accoppiamento <strong>di</strong> spin-spin nucleare) e fotoelettronici (energie <strong>di</strong> ionizzazione <strong>di</strong><br />

valenza).<br />

Pubblicazioni: 4.<br />

Attivita’ <strong>di</strong> ricerca: Stu<strong>di</strong> SERS e SEIRA dell'interazione <strong>di</strong> composti eterocicliche con<br />

substrati metallici nanostrutturati.<br />

Partecipanti: Prof. Adriano Bigotto, Dr. Barbara Pergolese e collaboratori<br />

dell’Università <strong>di</strong> Firenze (Dr. Maurizio Muniz-Miranda e Prof. Giuseppe Sbrana).<br />

Stu<strong>di</strong> SERS e SEIRA dell'adsorbimento <strong>di</strong> molecole eterocicliche con nanoparticelle<br />

metalliche. Interpretazione spettrale tramite calcoli DFT <strong>di</strong> modelli <strong>di</strong> complessi <strong>di</strong><br />

superficie.<br />

Preparazione e caratterizzazione <strong>di</strong> nuovi substrati costituiti da nanoparticelle<br />

bimetalliche colloidali (Ag/Pd e Au/Pd) atti allo stu<strong>di</strong>o tramite tecnica SERS <strong>di</strong> reazioni<br />

<strong>di</strong> riduzione catalizzate dalla presenza <strong>di</strong> Pd.<br />

Pubblicazioni: 5<br />

Il Professor Bigotto e la Dr. Pergolese hanno collaborato con assiduità con il Dr.<br />

Maurizio Muniz-Miranda dell’Università <strong>di</strong> Firenze effettuando stu<strong>di</strong> SERS<br />

<strong>sul</strong>l’adsorbimento <strong>di</strong> molecole eterocicliche su superfici metalliche <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferente natura<br />

anche al fine <strong>di</strong> monitorare reazioni <strong>di</strong> riduzione catalizzate da substrati metallici<br />

costituti da argento od oro drogati con palla<strong>di</strong>o. In particolare, la Dr. Pergolese ha<br />

ottenuto un finanziamento da parte dalla Comunità europea nell’ambito del progetto<br />

”Access to Research Infrastructures action of the Improving Human Potential Program<br />

(Contract no. RII-CT-2003-506350)” presentando, a titolo <strong>di</strong> group leader, in<br />

collaborazione con il Dr. Maurizio Muniz-Miranda dell’Università <strong>di</strong> Firenze un progetto <strong>di</strong><br />

ricerca dal titolo “Spectroscopic investigations on SERS-active bimetallic substrates”. Lo<br />

scorso maggio il suddetto progetto <strong>di</strong> ricerca è stato svolto con successo presso il<br />

gruppo <strong>di</strong> Spettroscopia Applicata del prof. Gooijer della vrije Universiteit <strong>di</strong><br />

8


Amsterdam. Durante tale permanenza la Dr. Pergolese è stata anche invitata a tenere<br />

una conferenza dal titolo “SERS investigations on the adsorption of heterocyclic<br />

compounds on mono- and bi-metallic colloidal nanoparticles”.<br />

Il Prof. Pellizer e la Dr. Asaro, nell'ambito <strong>di</strong> una collaborazione con l'Università <strong>di</strong> Roma<br />

"La Sapienza" hanno condotto indagini me<strong>di</strong>ante NMR <strong>di</strong> nuclei quadrupolari <strong>sul</strong>le<br />

organizzazioni supramolecolari in sistemi ternari <strong>di</strong> sali <strong>di</strong> aci<strong>di</strong> biliari-acqua-elettrolita e<br />

<strong>di</strong> sali <strong>di</strong> aci<strong>di</strong> bilari-acqua-BSA(albumina <strong>di</strong> siero bovino), che danno luogo<br />

rispettivamente a cristalli liqui<strong>di</strong> e gel.<br />

CHIMICA INORGANICA E BIO-INORGANICA<br />

Tipologia:Catalisi Omogenea e Chimica <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>nazione<br />

Titolo della ricerca: Sviluppo <strong>di</strong> catalizzatori omogenei per la sintesi stereocontrollata<br />

<strong>di</strong> copolimeri CO/olefina<br />

Partecipanti: Dr. Barbara Milani, Dr. Jérôme Durand, Dr. Alessandro Scarel<br />

Descrizione: L’attività <strong>di</strong> ricerca svolta durante l’anno 2005 ha riguardato<br />

principalmente lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> due serie <strong>di</strong> composti organometallici <strong>di</strong> palla<strong>di</strong>o<br />

monocationici, monochelati: serie a, [Pd(CH3)(CH3CN)(N-N)][X] (N-N = phen, 3-sBuphen,<br />

bpy, bbpy (bbpy = (-)-(S,S)-3,3’-(1,2-<strong>di</strong>metiletilene<strong>di</strong>ossi)2,2’-bipiri<strong>di</strong>le), pbpy<br />

(pbpy = (+)-(R)-3,3’-(1-metiletilene<strong>di</strong>ossi)-2,2’-bipiri<strong>di</strong>le; X = PF6⎯, OTf); serie b,<br />

[Pd(CH3)(CH3CN)((S,S)-Pr-BIOX)][X] ((S,S)-Pr-BIOX) = (4S,4'S)-2,2'-bis(4-isopropil-<br />

4,5-<strong>di</strong>idrossazolo); X = OTf (triflato), PF6¯, BArF (BArF = B[3,5-(CF3)2C6H3]4¯ )).<br />

I composti a sono stati stu<strong>di</strong>ati per valutare se l’effetto positivo legato all’uso del<br />

solvente fluorurato, <strong>di</strong>mostrato negli anni precedenti con i complessi bischelati,<br />

<strong>di</strong>cationici [Pd(N-N)2][PF6]2, fosse valido anche per i derivati monochelati,<br />

monocationici, che sono al momento i complessi principe per la sintesi del polichetone<br />

isotattico. Lo stu<strong>di</strong>o della sintesi <strong>di</strong> quest’ultimo tipo <strong>di</strong> polichetone è stato condotto sui<br />

complessi b.<br />

Le reazioni <strong>di</strong> copolimerizzazione CO/stirene promosse dai complessi<br />

[Pd(CH3)(CH3CN)(N-N)][X] sono state condotte in trifluoroetanolo (TFE) e, per<br />

confronto, in <strong>di</strong>clorometano, osservando un aumento <strong>di</strong> produttività <strong>di</strong> almeno 5 volte<br />

passando dal <strong>di</strong>clorometano al TFE, e parallelamente un aumento <strong>di</strong> peso molecolare.<br />

L’analisi dell’effetto del tempo <strong>di</strong> reazione sui parametri della reazione evidenzia la<br />

capacità del TFE <strong>di</strong> aumentare significativamente il tempo <strong>di</strong> vita del catalizzatore, a<br />

<strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> quello che accade in <strong>di</strong>clorometano. I polichetoni ottenuti sono sempre <strong>di</strong><br />

tipo sin<strong>di</strong>otattico.<br />

Lo stu<strong>di</strong>o della chimica <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nazione del legante (S,S)-Pr-BIOX al palla<strong>di</strong>o ha<br />

evidenziato come, a partire dallo stesso precursore [Pd(CH3)(Cl)((S,S)-Pr-BIOX)], a<br />

seconda del controione, si ottengano specie <strong>di</strong>verse.<br />

I complessi b sono stati saggiati come catalizzatori nella reazione <strong>di</strong> copolimerizzazione<br />

CO/stirene, in presenza <strong>di</strong> 1,4-benzochinone. Quando si utilizza come mezzo <strong>di</strong><br />

reazione il <strong>di</strong>clorometano, si ottengono solamente tracce <strong>di</strong> polichetone a causa della<br />

rapida decomposizione del catalizzatore a Pd metallico, inattivo. Invece, usando il TFE,<br />

si realizza un significativo aumento della produttività che, nel caso del complesso con il<br />

BArF come controione, raggiunge il valore <strong>di</strong> 405 g CP/g Pd. Inoltre vi è un evidente<br />

effetto dell’anione <strong>sul</strong>la produttività del sistema. In nessun caso si osserva<br />

decomposizione del catalizzatore, e l’aumento <strong>di</strong> produttività è dovuto ad un aumento<br />

<strong>di</strong> stabilità della specie attiva, legato all’uso dell’alcol fluorurato. I pesi molecolari dei<br />

copolimeri ottenuti sono compresi nell’intervallo 3000 – 4000. La stereochimica <strong>di</strong><br />

9


questi polichetoni è stata caratterizzata tramite spettroscopia 13 C NMR.<br />

Numero Pubblicazioni: 5<br />

Progetti finanziati per il 2005: Tipologia: European Research Training Network<br />

“PALLADIUM”; durata 2002 – 2006; Ente erogante: Unione Europea; Entità<br />

complessiva: 200 000 €; Titolare: Dr. Barbara Milani.<br />

Collaborazioni Internazionali: Il gruppo è inserito nello European Research Training<br />

Network “PALLADIUM” <strong>di</strong> cui la Dr. Milani è il coor<strong>di</strong>natore centrale; fa inoltre parte <strong>di</strong><br />

un working group all’interno dell’Azione COST D17.<br />

Attivita’ <strong>di</strong> ricerca: -Composti antitumorali inorganici.<br />

Partecipanti: Prof. E. Alessio, Prof. E. Zangrando, Dr. B. Serli, Dr. J. Bratsos, Dr. S.<br />

Jedner<br />

Nel corso del 2005 l’attività è proseguita secondo i criteri che hanno portato, negli anni<br />

precedenti, a sviluppare e stu<strong>di</strong>are composti a base <strong>di</strong> rutenio che possiedano proprietà<br />

antitumorali innovative rispetto ai convenzionali chemioterapici a base <strong>di</strong> platino, i quali<br />

esercitano sostanzialmente un’azione citotossica nei riguar<strong>di</strong> del tumore primario.<br />

In particolare, il gruppo ha sviluppato un composto <strong>di</strong> rutenio, denominato NAMI-A,<br />

capace <strong>di</strong> controllare la formazione e la crescita delle metastasi <strong>di</strong> numerose neoplasie,<br />

fino al loro completo azzeramento in numerosi modelli sperimentali. Il NAMI-A ha<br />

recentemente concluso con successo uno stu<strong>di</strong>o clinico <strong>di</strong> tollerabilità e determinazione<br />

della massima dose utilizzabile nell’uomo (Fase 1 su 25 pazienti) presso il Netherlands<br />

Cancer Institute (NCI) <strong>di</strong> Amsterdam. Il NAMI-A, è stato il primo composto <strong>di</strong> rutenio a<br />

raggiungere la fase clinica e anche il primo prodotto antitumorale italiano che negli<br />

ultimi 30 anni abbia superato tale fase. Lo stu<strong>di</strong>o clinico ha evidenziato che il NAMI-A<br />

non ha tossicità ematologica e possiede una bassa tossicità a livello renale, comunque<br />

reversibile anche alle dosi più elevate.<br />

Nel corso del 2005, grazie ai cospicui finanziamenti ottenuti dal Prof. Alessio dal Fondo<br />

Trieste e dalla Fondazione CRTrieste, il DSCH ha intrapreso la sponsorizzazione <strong>di</strong> uno<br />

stu<strong>di</strong>o clinico <strong>di</strong> Fase 1-2 della associazione terapeutica NAMI-A + antiblastico primario<br />

nella terapia <strong>di</strong> un tumore umano altamente metastatizzante, il carcinoma polmonare a<br />

cellule non piccole (NSCLC) che inizierà a breve presso l’NCI <strong>di</strong> Amsterdam.<br />

La ricerca in corso riguarda: i) la progettazione e sintesi <strong>di</strong> nuovi composti <strong>di</strong> rutenio<br />

con attività antitumorale e antimetastatica; ii) lo stu<strong>di</strong>o del metabolismo del NAMI-A in<br />

con<strong>di</strong>zioni fisiologiche e dell’interazione dei metaboliti con biomolecole.<br />

La ricerca è condotta in collaborazione con il gruppo <strong>di</strong> farmacologi del Prof. G. Sava del<br />

<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> Scienze Biome<strong>di</strong>che e con la Fondazione Callerio.<br />

Collaborazioni internazionali: Il gruppo è inserito a livello Europeo nella COST Action<br />

D20,“Metal compounds for the treatment of cancer and viral <strong>di</strong>seases”. Il Prof. Alessio è<br />

Chairman dell’Azione e coor<strong>di</strong>natore <strong>di</strong> un Working Group, comprendente 12 gruppi <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>verse nazioni europee, dal titolo “Design of novel, innovative metal anticancer drugs”.<br />

Pubblicazioni: 3 pubblicazioni su riviste internazionali ed 1 brevetto italiano.<br />

Finanziamenti: Il Prof. Alessio partecipa ad un PRIN, coor<strong>di</strong>nato localmente dal Prof.<br />

G. Sava, che è stato finanziato per il biennio 2004-2006. Nel 2005 la ricerca è stata<br />

finanziata dal Fondo Trieste e dalla Fondazione CRTrieste.<br />

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Attivita’ <strong>di</strong> ricerca: -Sintesi <strong>di</strong> complessi chirali <strong>di</strong> cobalto con ammino aci<strong>di</strong><br />

Partecipanti: Prof. R. Dreos, Prof. G. Nar<strong>di</strong>n, Prof. L. Randaccio, Dr. P. Siega, Prof. G.<br />

Tauzher<br />

I complessi organometallici <strong>di</strong> cobalto con un legante <strong>di</strong> tipo “salen” aventi una<br />

configurazione non planare del legante tetradentato e due leganti unidentati in<br />

posizione cis l’uno rispetto all’altro sono dotati <strong>di</strong> chiralità elicoidale e vengono isolati<br />

come composti racemi. Per reazione con L-isti<strong>di</strong>na si formano miscele <strong>di</strong> prodotti,<br />

probabilmente a causa delle <strong>di</strong>verse possibilità <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nazione dell’amminoacido.<br />

L’aggiunta <strong>di</strong> un secondo complesso <strong>di</strong> cobalto non chirale che coor<strong>di</strong>ni<br />

preferenzialmente l’azoto imidazolico porta alla formazione prodotto cristallino. L’analisi<br />

<strong>di</strong>ffrattometrica ai raggi X ha evidenziato la cocristallizzazione dei due <strong>di</strong>astereisomeri<br />

costituiti ciascuno da un enantiomero del complesso <strong>di</strong> cobalto unito tramite la Listi<strong>di</strong>na<br />

al complesso non chirale. Perciò, in questo caso, l’opposta chiralità del centro<br />

metallico prevale <strong>sul</strong>la identica configurazione del carbonio asimmetrico e i due<br />

<strong>di</strong>astereoisomeri si comportano nei riguar<strong>di</strong> della cristallizzazione come se fossero dei<br />

“veri” enantiomeri. Per reazione degli stessi complessi con DL-isti<strong>di</strong>na si formano invece<br />

quattro <strong>di</strong>astereoisomeri, che sono a due a due enantiomeri. In questo caso, la<br />

cristallizzazione ha portato alla formazione del cristallo racemo costituito da una coppia<br />

<strong>di</strong> “ veri” enantiomeri.<br />

Pubblicazioni: 1<br />

Attivita’ <strong>di</strong> ricerca: Sintesi <strong>di</strong> composti organometallici <strong>di</strong> iri<strong>di</strong>o con leganti azotati, e<br />

loro impiego come catalizzatori <strong>di</strong> polimerizzazione <strong>di</strong> alchini.<br />

Partecipanti: E. Farnetti e N. Marsich<br />

Descrizione: Organoderivati <strong>di</strong> iri<strong>di</strong>o con chelanti azotati sono stati impiegati quali<br />

catalizzatori omogenei per la polimerizzazione stereoselettiva <strong>di</strong> acetileni sostituiti, con<br />

ottenimento dei corrispondenti trans-polieni. Alcuni <strong>di</strong> questi derivati <strong>di</strong> iri<strong>di</strong>o con<br />

fenantroline sostituite sono stati stu<strong>di</strong>ati me<strong>di</strong>ante spettroscopia <strong>di</strong> fotoemissione<br />

elettronica con luce <strong>di</strong> Sincrotrone, in collaborazione con ricercatori dell’ISM-CNR e della<br />

Sincrotrone Trieste: lo scopo <strong>di</strong> tale indagine è la determinazione delle capacità donanti<br />

del legante azotato in funzione della natura e della posizione dei sostituenti <strong>sul</strong> legante<br />

stesso.<br />

Pubblicazioni: 1.<br />

Attivita’ <strong>di</strong> ricerca: -Celle a combustibile<br />

Partecipanti: Dr. C. Tavagnacco, Dr. M. Bevilacqua in collaborazione col gruppo del<br />

Prof. M. Graziani –<br />

ll progetto (dottorato <strong>di</strong> ricerca) e rivolto all’ ottimizzazione delle interfasi<br />

elettrodo/elettrolita ed alla loro stabilità nei sistemi realizzati. E’ stata condotta<br />

un’accurata ricerca bibliografica inerente la composizione, la morfologia, la stabilità e<br />

compatibilità dei materiali utilizzabili nella preparazione dei singoli elementi costitutivi le<br />

celle ad ossi<strong>di</strong> soli<strong>di</strong> (anodo, catodo, elettrolita, interconnessioni); tale valutazione è<br />

volta a permettere l’adeguata scelta dei materiali <strong>di</strong> partenza nel rispetto <strong>di</strong> specifici<br />

requisiti funzionali per le singole componenti, che si esplicitano in termini <strong>di</strong><br />

conducibilità mista per gli elettro<strong>di</strong>, conducibilità ionica per l’elettrolita e <strong>di</strong> tipo<br />

puramente elettronico per le interconnessioni; Tecniche <strong>di</strong> preparazione dei materiali<br />

composti ed assemblaggio della cella.<br />

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Attivita’ <strong>di</strong> ricerca: - Elettrochimica <strong>di</strong> metalloproteine: stu<strong>di</strong>o della <strong>relazione</strong><br />

struttura–reattività nel citocromo c.<br />

Partecipanti: Dr. C.Tavagnacco, Dr. S.Peressini, in collaborazione col gruppo del prof.<br />

M. Borsari <strong>di</strong> Modena<br />

E’ stato stu<strong>di</strong>ato il comportamento elettrochimico del citocromo c <strong>di</strong> cuore bovino ed in<br />

particolare le interazioni solvente-proteina, fondamentali nel determinare il valore <strong>di</strong> E°<br />

delle metallo-proteine e che influenzando sia i contributi entropici che quelli entalpici<br />

all’energia libera del processo <strong>di</strong> trasferimento elettronico Fe(II)/Fe(III). Si è <strong>di</strong>mostrata<br />

l’esistenza <strong>di</strong> due conformeri in equilibrio, <strong>di</strong>pendenti dalla T e che l’interazione con il<br />

solvente e la flessibilità della proteina nei suoi due stati redox tendono ad essere simili,<br />

inoltre l’acquisto <strong>di</strong> un elettrone porta ad un modesto cambiamento conformazionale<br />

della struttura verso una forma più or<strong>di</strong>nata. Si osserva anche una maggiore stabilità<br />

relativa dello stato ridotto rispetto a quello ossidato dovuta alla <strong>di</strong>versa capacità <strong>di</strong><br />

legame dello ione Fe con il legante assiale (metionina 80). La natura del solvente<br />

organico non altera significativamente la conformazione della proteina, ma sono le<br />

proprietà elettrostatiche del mezzo, che <strong>di</strong>pendono principalmente dalla concentrazione<br />

del solvente organico, a influenzare il comportamento elettrochimico della proteina. La<br />

presenza <strong>di</strong> denaturanti (uree) mo<strong>di</strong>fica la struttura proteica ed il suo intorno per<br />

sostituzione delle molecole <strong>di</strong> acqua. Gli stu<strong>di</strong> elettrochimici hanno permesso <strong>di</strong> chiarire<br />

che la proteina si denatura passando attraverso piu’ sta<strong>di</strong> reversibili. Esistono due<br />

conformeri, probabilmente <strong>di</strong>versi per la natura del legante assiale, tra loro in<br />

equilibrio.<br />

Attivita’ <strong>di</strong> ricerca: - Cinetiche <strong>di</strong> sostituzione e stu<strong>di</strong>o elettrochimico in complessi <strong>di</strong><br />

metalli <strong>di</strong> transizione.<br />

Partecipanti: Dr. C.Tavagnacco, Dr. M.Bevilacqua col gruppo dei Prof. Dreos e<br />

Randaccio. Sono state eseguite misure <strong>di</strong> voltammetria ciclica, in cloruro <strong>di</strong> metilene, su<br />

complessi <strong>di</strong>nucleari <strong>di</strong> Co(III) con bis(<strong>di</strong>ossimati) ed aci<strong>di</strong> boronici. I ri<strong>sul</strong>tati ottenuti<br />

mostrano che il complesso monomero originale presenta sempre un potenziale <strong>di</strong><br />

riduzione bi-elettronico più negativo rispetto a quello del <strong>di</strong>mero e tale fatto viene<br />

giustificato dal <strong>di</strong>verso effetto elettron-donatore dei sostituenti assiali verso il centro<br />

metallico. Dipendentemente dal <strong>di</strong>verso effetto elettron-donatore degli aci<strong>di</strong> boronici<br />

presenti, i complessi <strong>di</strong>nucleari subiscono due riduzioni bi-elettroniche consecutive<br />

oppure 1 riduzione tetra-elettronica.<br />

CHIMICA SUPRAMOLECOLARE<br />

Attivita’ <strong>di</strong> ricerca: Sintesi e stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> nanoparticelle metalliche; passivazione della<br />

superficie con monostrati organici, applicazioni in chimica dei materiali e in biochimica<br />

Partecipanti: Prof. L. Pasquato (responsabile), Dr. C. Gentilini (dottorando), Dr. Elena<br />

Zambon (borsita), Dr. Anna Llanes Pallas (borsista), Dr. Massimo Fregonese (borsista).<br />

Nel corso del 2005 sono proseguiti stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> base per la comprensione delle proprietà del<br />

monostrato organico che passiva la superficie <strong>di</strong> nanoparticlle <strong>di</strong> oro. A questo scopo, in<br />

collaborazione con il gruppo del Prof. Lucarini dell'Università <strong>di</strong> Bologna, è stata<br />

utilizzata la spettroscopia EPR per stu<strong>di</strong>are le interazioni tra nitrossi<strong>di</strong> para-sostituiti<br />

benzil idrossialchil con il monostrato <strong>di</strong> nanoparticelle <strong>di</strong> oro solubili in acqua protette da<br />

tioli che presentano una breve catena alchilica, vicino alla superficie <strong>di</strong> oro, e una unità<br />

<strong>di</strong> trietilene glicole monometil etere. Sono state stu<strong>di</strong>ate le interazioni con<br />

12


nanoparticelle <strong>di</strong> oro <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>mensioni. È stato osservato che la solubilizzazione<br />

della sonda nel monostrato <strong>di</strong>pende fortemente dalla <strong>di</strong>mensione della nanoparticella.<br />

In particolare, la costante dell'equilibrio <strong>di</strong> ripartizione aumenta al <strong>di</strong>minuire del<br />

<strong>di</strong>ametro del nocciolo. Questi ri<strong>sul</strong>tati sono stati spiegati considerando il <strong>di</strong>verso<br />

impaccamento dei tioli che formano il monostrato dovuto al <strong>di</strong>verso raggio <strong>di</strong> curvatura<br />

della nanoparticella e quin<strong>di</strong> alla maggiore energia necessaria per rompere i legami <strong>di</strong><br />

Van der Waals da parte della sonda per entrare nel monostrato <strong>di</strong> nanoparticelle con un<br />

<strong>di</strong>ametro del nocciolo <strong>di</strong> 5.3 nm rispetto a quelle con un nocciolo con un <strong>di</strong>amtro <strong>di</strong> 1.6<br />

nm.<br />

Sono continuati gli stu<strong>di</strong> per realizzare proteine artificiali utilizzando il nocciolo <strong>di</strong><br />

nanoparticelle <strong>di</strong> oro come piattaforma per il self-assembling <strong>di</strong> tioli contenenti piccoli<br />

pepti<strong>di</strong> (<strong>di</strong>pepti<strong>di</strong>) che presentano opportuni gruppi funzionali in grado <strong>di</strong> esplicare<br />

attività catalitica. Sono state sintetizzate nanoparticelle <strong>di</strong> oro con un monostrato misto<br />

che presenta <strong>sul</strong>la superficie residui formati da due ammino aci<strong>di</strong> (His-Phe-OH) in grado<br />

<strong>di</strong> idrolizzare esteri carbossilici modello. La presenza <strong>di</strong> più pepti<strong>di</strong> nel monostrato ha<br />

portato ad osservare una cooperatività nel processo idrolitico a pH


tri<strong>di</strong>mensionali costituiti da cromofori organici (in particolare porfirine e<br />

metalloporfirine) e composti <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nazione. Si intendono sintetizzare e caratterizzare<br />

prodotti che possano svolgere utili funzioni foto-indotte, quali trasferimenti foto-indotti<br />

<strong>di</strong> energia e/o <strong>di</strong> elettroni, ossia potenzialmente applicabili alla conversione dell’energia<br />

luminosa in altri tipi <strong>di</strong> energia. Nel corso del 2005 sono stati preparati e caratterizzati<br />

strutturalmente nuovi metallacicli <strong>di</strong> porfirine con geometria non-planare (metallacicli a<br />

scalino) e nuovi addotti multicromoforici con struttura a sandwich, ottenuti<br />

dall’autoassemblaggio <strong>di</strong> metallacicli <strong>di</strong> zincoporfirine con perilieni bisimi<strong>di</strong>. La ricerca è<br />

condotta in collaborazione con il gruppo del professor Franco Scandola dell’Università <strong>di</strong><br />

Ferrara e con quello del professor Frank Würthner dell’Università <strong>di</strong> Würzburg. Sono<br />

stati inoltre sintetizzati e caratterizzati dei nuovi complessi <strong>di</strong> Re(I) e Ru(II) recanti tre<br />

leganti labili (dmso) con geometria facciale da utilizzarsi quali componenti (buil<strong>di</strong>ng<br />

block) potenzialmente adatti alla formazione <strong>di</strong> sistemi supramolecolari tri<strong>di</strong>mensionali.<br />

È iniziato lo stu<strong>di</strong>o della reattività dei due complessi a geometria facciale [fac-<br />

Re(CO)3(dmso-O)3][OTf] e [fac-Ru([9]anoS3)(dmso)3][OTf]2 nei confronti <strong>di</strong><br />

piri<strong>di</strong>lporfirine.<br />

Collaborazioni internazionali: Il gruppo è inserito a livello Europeo nella COST Action<br />

D31 “Organising Chemical Systems with Selected Functions”. Il Prof. Alessio è<br />

coor<strong>di</strong>natore <strong>di</strong> un Working Group, comprendente 9 gruppi <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse nazioni Europee,<br />

dal titolo “Metal-me<strong>di</strong>ated nanoscopic assemblies of chromophores for molecular<br />

electronics, light energy conversion, and molecular recognition”.<br />

Pubblicazioni: 3 pubblicazioni su riviste internazionali.<br />

Finanziamenti: nessuno nel corso del 2005<br />

Attivita’ <strong>di</strong> ricerca: Sintesi e caratterizzazione <strong>di</strong> sistemi supramolecolari assemblati<br />

me<strong>di</strong>ante interazioni covalenti reversibili e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nazione a centri metallici.<br />

Partecipanti: Prof. R. Dreos, Prof. G. Nar<strong>di</strong>n, Prof. L. Randaccio, Dr. P. Siega, Prof. G.<br />

Tauzher<br />

Le organocobalossime, organobis(<strong>di</strong>metilgliossimati) <strong>di</strong> cobalto, sono state estesamente<br />

stu<strong>di</strong>ate come modelli della vitamina B12, ma negli ultimi anni hanno <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong><br />

costituire dei buoni buil<strong>di</strong>ng blocks per la costruzione <strong>di</strong> sistemi supramolecolari tramite<br />

reazione con aci<strong>di</strong> boronici aromatici opportunamente funzionalizzati. I ri<strong>sul</strong>tati ottenuti<br />

hanno <strong>di</strong>mostrato che piccole variazioni nella geometria dei buil<strong>di</strong>ng blocks possono<br />

influenzare profondamente la struttura dei sistemi supramolecolari assemblati a partire<br />

da essi.<br />

Pubblicazioni: 1<br />

Attivita’ <strong>di</strong> ricerca: -Composti supramolecolari <strong>di</strong> porfirine e metalloporfirine.<br />

Partecipanti: Dr. M. Campagnolo, Dr. R. De Zorzi, Prof. S. Geremia, Prof. L. Randaccio<br />

In collaborazione con l’unità <strong>di</strong> Catania è proseguito lo stu<strong>di</strong>o, sia in soluzione che in<br />

fase solida, <strong>di</strong> complessi supramolecolari multiporfirinici non covalenti. L’interazione <strong>di</strong><br />

meso-tetraki(4-N-metil-piri<strong>di</strong>l)porfirina (H2T4) e i suoi derivati metallici (MT4) con<br />

5,11,17,23-tetra<strong>sul</strong>fonato-25,26,27,28-tetrakis(idrossocarbonilmetossi)calix[4]arene<br />

porta alla formazione <strong>di</strong> specie complesse <strong>di</strong> stechiometria e sequenza <strong>di</strong> porfirine<br />

facilmente modulabile. L’unità centrale 1:4 (porfirina/calixarene) funziona da templato<br />

per la formazione <strong>di</strong> specie polimeriche me<strong>di</strong>ante ad<strong>di</strong>zione graduale <strong>di</strong> molecole <strong>di</strong><br />

porfirina sopra e sotto il piano della porfirina della specie 1:4. Sono state così ottenute<br />

14


pile <strong>di</strong> omo- e etero-porfirine sotto controllo stechiometrico e della sequenza del tipo <strong>di</strong><br />

metalloporfirina per particolari scopi. Così sono state <strong>di</strong>segnate e ottenute porfirine<br />

miste, in cui è preve<strong>di</strong>bile un trasferimento <strong>di</strong> elettroni fotoindotto. Analogamente sono<br />

state in<strong>di</strong>viduate alcune applicazioni <strong>di</strong> complessi omoporfirinici come sensori <strong>di</strong><br />

spermina e <strong>di</strong> ioni rame(II), la cui risposta è modulata dalle proprietà elettroniche e<br />

strutturali delle <strong>di</strong>verse specie.<br />

Attivita’ <strong>di</strong> ricerca: -Composti supramolecolari <strong>di</strong> cavitan<strong>di</strong>.<br />

Partecipanti: Dr. M. Campagnolo, Dr. R. De Zorzi, Prof. S. Geremia, Prof. L. Randaccio<br />

In collaborazione con il Prof. Dal Canale dell’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Parma è iniziato<br />

uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> cavitan<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni nanoscopiche che formano gabbie molecolari<br />

me<strong>di</strong>ante la coor<strong>di</strong>nazione a metalli. La struttura cristallina <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi <strong>di</strong> questi complessi<br />

supramolecolari è stata caratterizzata me<strong>di</strong>ante l'utilizzo della luce <strong>di</strong> sincrotrone. La<br />

ricerca <strong>di</strong> complessi supramolecolari con funzioni Host-Guest si è evoluta verso<br />

cavitan<strong>di</strong> monodentati con dei connettori piri<strong>di</strong>nici coor<strong>di</strong>nati a metalli. La struttura<br />

molecolare <strong>di</strong> alcuni <strong>di</strong> questi complessi, determinata me<strong>di</strong>ante RX, ricorda la forma<br />

geometrica <strong>di</strong> una pinza, un mestolo ed un elica a due pale <strong>di</strong> un rotore. Questi<br />

composti sono caratterizzati da superfici concave sfruttabili per la potenziale capacità <strong>di</strong><br />

complessare in modo cooperativo molecole ospiti bifunzionali.<br />

Pubblicazioni: 2<br />

Finanziamenti: FIRB-2001, autonomo, RBAU01HAAA “Modulazione del self-assembly<br />

<strong>di</strong> porfirine. Stu<strong>di</strong>o in soluzione acquosa e in fase solida del ruolo del pH, della forza<br />

ionica, del metallo centrale e delle interazioni host-guest”.<br />

Attivita’ <strong>di</strong> ricerca: -Composti <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nazione a struttura polimerica con proprietà<br />

magnetiche Partecipanti: Prof. E. Zangrando<br />

E’ continuata la collaborazione tra il <strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> Scienze Chimiche <strong>di</strong> Trieste e l’<br />

“In<strong>di</strong>an Association for the Cultivation of Science” (Prof. N.R. Chaudhuri, Calcutta,<br />

In<strong>di</strong>a) <strong>sul</strong>la sintesi, la caratterizzazione, lo stu<strong>di</strong>o delle proprietà <strong>di</strong> nuovi materiali per<br />

possibili applicazioni nell’ambito delle nanotecnologie e della microelettronica. Questi<br />

composti sono costituiti da ioni metallici paramagnetici (e non) della serie <strong>di</strong> transizione<br />

coor<strong>di</strong>nati da leganti organici polifunzionali neutri (bipiri<strong>di</strong>na, ammine, ecc.) e anionici<br />

(ossalato, squarato, ecc.).<br />

Attività <strong>di</strong> ricerca: sistemi supramolecolari: funzioni <strong>di</strong> catalisi, trasporto e sensing.<br />

Partecipanti: Prof. Paolo Tecilla<br />

La ricerca sviluppata nell’ambito <strong>di</strong> questa tematica è concentrata <strong>sul</strong>le funzioni <strong>di</strong><br />

sistemi supramolecolari e in particolare <strong>sul</strong>lo sviluppo <strong>di</strong> catalizzatori idrolitici <strong>di</strong> esteri<br />

fosforici, <strong>sul</strong>lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> ionofori artificiali e <strong>sul</strong>la realizzazione <strong>di</strong> sensori molecolari<br />

fluorescenti. Nel corso del 2005 è continuato lo stu<strong>di</strong>o della catalisi dell’idrolisi <strong>di</strong> esteri<br />

fosforici e del DNA da parte <strong>di</strong> complessi <strong>di</strong> ioni Cu(II) e Zn(II) con leganti triamminici.<br />

I ri<strong>sul</strong>tati raggiunti nel campo dello sviluppo <strong>di</strong> catalizzatori metallici per l’idrolisi del<br />

DNA sono anche stati raccolti in un Feature Article su invito per Chem. Commun. Nel<br />

campo degli ionofori artificiali sono stati investigati sia sistemi a base steroidea che<br />

coniugati calixarene-acido colico. Questi ultimi sistemi si sono rivelati particolarmente<br />

interessanti in quanto la geometria del nucleo calixarenico modula l’attività del sistema<br />

e nel caso del derivato a conformazione 1,3-alternata è stato <strong>di</strong>mostrata la formazione<br />

<strong>di</strong> canali unimolecolari. Nel corso del 2005 è anche proseguita la ricerca nel campo dei<br />

sensori molecolari fluorescenti. In particolare, sono stati sviluppati dei sensori<br />

15


autoorganizzati su nanoparticelle <strong>di</strong> silice molto efficaci nel rilevare lo ione Cu(II). In<br />

questo campo assieme al prof. de Silva della Queen’s University of Belfast si è curata<br />

l’e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> un numero speciale del Journal of Material Chemistry de<strong>di</strong>cato ai sensori<br />

fluorescenti.<br />

Pubblicazioni: 8 lavori. La ricerca ha coinvolto oltre al responsabile della ricerca altri<br />

quattro ricercatori non strutturati (un dottorando e tre laurean<strong>di</strong>).<br />

BIOCRISTALLOGRAFIA<br />

Attivita’ <strong>di</strong> ricerca: Metallo-proteine artificiali.<br />

La proteina de novo DF1 è il modello minimale per le metalloproteine <strong>di</strong>-ferro e <strong>di</strong>manganese,<br />

che utilizzano <strong>di</strong>ossigeno, come la metanomonossigenasi. DF1 è<br />

l’omo<strong>di</strong>merico “four-helix bundle”, costituito da due motivi elica-snodo-elica non legati<br />

covalentemente e che racchiude al proprio interno due centri metallici. Ciascun centro<br />

metallico è coor<strong>di</strong>nato da un residuo isti<strong>di</strong>nico, chelato da un carbossilato <strong>di</strong><br />

glutammato e i due metalli sono legati a ponte da due carbossilati <strong>di</strong> altri due<br />

glutammati. In collaborazione con l’Unità <strong>di</strong> Napoli e del Prof. W. F. Degrado<br />

(Università della Pennsylvania, USA) sono state descritte le strutture dei derivati <strong>di</strong>-<br />

Zn(II) and <strong>di</strong>-Mn(II) del DF1. Sono state anche risolte e stu<strong>di</strong>ate le strutture <strong>di</strong> derivati<br />

<strong>di</strong>-Mn(II) e <strong>di</strong>-Co(II) con varianti <strong>di</strong> questa proteina. Finora sono note 23 strutture a<br />

raggi X <strong>di</strong> varianti <strong>di</strong> DF1 che <strong>di</strong>fferiscono per il tipo <strong>di</strong> ione metallico presente e per la<br />

grandezza della cavità che contiene il centro attivo <strong>di</strong>metallico. Nel caso dei derivati <strong>di</strong>-<br />

Mn(II), con l’aumentare della grandezza della cavità, il numero <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nazione<br />

aumenta da cinque a sei, così come il numero e la polarità <strong>di</strong> leganti esogeni che hanno<br />

accesso nel sito. Nel caso <strong>di</strong> derivati del Co(II) lo ione metallico è pentacoor<strong>di</strong>nato e<br />

non attira nella cavità leganti esogeni. L’esame <strong>di</strong> tutte queste strutture è stato<br />

condotto per determinare le molteplici conformazioni accessibili, il meccanismo<br />

strutturale, che ne permette l’interconversione, e la geometria del sito attivo. Il<br />

principale movimento della catena principale richiede un’inclinazione e uno<br />

scivolamento della prima elica <strong>di</strong> uno dei due monomeri. Il grado <strong>di</strong> scivolamento<br />

<strong>di</strong>pende dalle forze d’impacchettamento e dall’ingombro sterico <strong>di</strong> un residuo<br />

amminoaci<strong>di</strong>co critico, che determina le <strong>di</strong>mensioni (il volume accessibile) della cavità.<br />

La <strong>di</strong>stanza intermetallica è correlata con una torsione dei carbossilati a ponte.<br />

Quest’analisi fornisce una valutazione critica <strong>di</strong> come la conformazione, la flessibilità, e<br />

l’accessibilità influenzino la geometria e le proprietà <strong>di</strong> legame del centro metallico.<br />

Infine i parametri geometrici che definiscono l’insieme delle strutture DF sono state<br />

confrontate con quelli delle proteine <strong>di</strong>-ferro naturali. Le proteine DF tendono ad avere<br />

la cavità abbastanza ristretta, quando confrontate con quelle naturali. Questo può avere<br />

implicazioni <strong>sul</strong>le <strong>di</strong>mensioni e <strong>sul</strong>la possibilità <strong>di</strong> trasformazione del substrato che può<br />

entrare nel sito attivo.<br />

Partecipanti: Prof. S. Geremia, Prof. L. Randaccio<br />

Pubblicazioni: 2<br />

Finanziamenti: Cofin 2003, “Approccio supramolecolare a metalloproteine minimali”.<br />

Attivita’ <strong>di</strong> ricerca:<br />

-Struttura della proteasi da HIV con inibitori.<br />

L'utilizzo nelle terapie anti-HIV <strong>di</strong> nuovi cocktail <strong>di</strong> farmaci contenenti gli inibitori della<br />

proteasi (un enzima essenziale per la maturazione del virus) ha migliorato sia la qualità<br />

<strong>di</strong> vita, sia l'aumento dell'attesa <strong>di</strong> vita delle persone affette da HIV. Tuttavia è noto che<br />

16


la terapia HAART (Highly Active Anti-Retroviral Therapy) che appunto basata su un<br />

cocktail <strong>di</strong> inibitori della trascrittasi inversa e della proteasi <strong>di</strong> HIV, induce resistenza.<br />

Infatti durante il trattamento contro questo virus altamente mutante molto spesso<br />

vengono selezionati ceppi virali meno sensibili agli inibitori che presentano numerose<br />

mutazioni del gene che esprime la proteasi. E' necessario quin<strong>di</strong> lo sviluppo <strong>di</strong> nuove<br />

molecole che blocchino questo enzima nelle sue forme mutate. Recentemente è stata<br />

determinata presso il Centro <strong>di</strong> Eccellenza in Biocristallografia dell’Università <strong>di</strong> Trieste<br />

la struttura tri<strong>di</strong>mensionale della proteasi HIV complessata con un nuovo inibitore<br />

sviluppato e brevettato presso il <strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> Scienze Chimiche dell'Università <strong>di</strong><br />

Trieste. L'immagine a livello atomico ottenuta me<strong>di</strong>ante le tecniche biocristallografiche<br />

del complesso enzima/inibitore ha permesso <strong>di</strong> ottenere importanti informazioni <strong>sul</strong> tipo<br />

<strong>di</strong> interazione esistente tra proteina ed inibitore.<br />

- Catalisi enzimatica in cristalli <strong>di</strong> maltodestrina fosforilasi.<br />

Si è sviluppato un metodo teorico per la simulazione della <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> substrati o<br />

leganti in cristalli proteici al fine <strong>di</strong> ottimizzare i tempi necessari per poter catturare<br />

interme<strong>di</strong> <strong>di</strong> reazione nei cristalli <strong>di</strong> enzimi. In metodo è stato quin<strong>di</strong> applicato per<br />

pianificare degli esperimenti <strong>di</strong> catalisi enzimatica con l'enzima batterico maltodestrina<br />

fosforilasi per indagare <strong>sul</strong> meccanismo catalitico presente nelle fosforilasi. Facendo<br />

svolgere la reazione all'interno <strong>di</strong> un cristallo dell'enzima nei tempi necessari per la<br />

<strong>di</strong>ffusione dei substrati, minimizzando il danneggiamento del cristallo ed utilizzando la<br />

luce <strong>di</strong> sincrotrone, è stato possibile osservare tutti i passaggi chiave della reazione<br />

enzimatica compreso l'interme<strong>di</strong>o <strong>di</strong> reazione ione carbonio-ossonio.<br />

-Cristallizzazione e struttura RX della trancobalammina umana e bovina.<br />

La transcobalamina è una proteina <strong>di</strong> trasporto dei corrinoi<strong>di</strong> presente nel plasma dei<br />

mammiferi che permette l'uptake cellulare della vitamina B12. Le transcobalammine<br />

umana (409 a.a.) e bovina (415 a.a.), con omologia superiore al 70% sono state risolte<br />

cristallizzate e strutturalmente caratterizzate, la TC bovina in due forme cristalline, una<br />

trigonale (2.3 Å <strong>di</strong> risoluzione) e una monoclina (2.0 Å <strong>di</strong> risoluzione), e la TC umana<br />

(3.0 Å <strong>di</strong> risoluzione). La determinazione strutturale ha mostrato che la TC bovina è<br />

costituita da due domini, uno <strong>di</strong> α-eliche, legate da tre ponti <strong>di</strong>solfuro, e uno<br />

prevalentemente <strong>di</strong> foglietti beta. La cobalammina, nella sua forma base-on (il residuo<br />

benzimidazolico della catena nucleoti<strong>di</strong>ca della cobalammina coor<strong>di</strong>nato al cobalto) è<br />

legata fra il dominio ad elica e quello a foglietto e il centro metallico coor<strong>di</strong>na, in<br />

posizione trans al gruppo benzimidazolico, il residuo isti<strong>di</strong>nico 175 <strong>di</strong> un’elica. La<br />

conoscenza della struttura della TC bovina ha permesso anche la risoluzione e<br />

l’affinamento della TC umana, la cui struttura non <strong>di</strong>fferisce significativamente da quella<br />

bovina. La conoscenza della struttura ha in<strong>di</strong>cato interessanti nuove prospettive <strong>di</strong><br />

sintesi più ‘ragionata’ <strong>di</strong> bioconiugati della B12 per l’imaging o per il trasporto <strong>di</strong><br />

antitumorali.<br />

-Struttura <strong>di</strong> cobalammine.<br />

Continuando la collaborazione con il prof. W-Y. Ching è stata calcolata con il metodo del<br />

funzionale <strong>di</strong> densità la struttura elettronica dell’adenosilcobalammina (AdoCbl), e<br />

dell’idrossocobalammina (OHCbl), per la prima volta con tutti gli atomi della molecola.<br />

E’ stata a questo scopo risolta la struttura <strong>di</strong> OHCbl e riaffinata quella <strong>di</strong> AdoCbl.<br />

Il gruppo è inserito nel progetto COST-D21-0008 “Chemistry and biochemistry of the B12<br />

coenzymes”<br />

17


Partecipanti: Dr. M. Campagnolo, Sig. N. Demitri, Prof. S. Geremia, Prof. G. Nar<strong>di</strong>n,<br />

Prof. L. Randaccio, Dr. J. Wuerges<br />

Pubblicazioni: 3<br />

Finanziamenti: FIRB-2001, negoziale, RBNE01TTJW “Elucidazione strutturale <strong>di</strong><br />

bersagli proteici critici per malattie e stu<strong>di</strong>o delle basi molecolari della specificità dei<br />

can<strong>di</strong>dati farmaci”. FIRB-2001, negoziale, RBNE0155LB “Bersagli molecolari in<br />

complessi multiproteici che trasmettono segnali metabolici, proliferativi ed<br />

infiammatori”. Progetto Strategico F.I.R.B. 2003 “Chimica/Farmaceutica”<br />

RBNE03PX83_003 dal titolo “Fol<strong>di</strong>ng e aggregazione <strong>di</strong> proteine: metalli e biomolecole<br />

nelle malattie conformazionali” gestito dal C.I.R.C.M.S.B. Contratto con il C.I.R.C.M.S.B<br />

per l’uso al Consorzio dei <strong>di</strong>ffrattometri RX.<br />

CHIMICA DEI MATERIALI NANOSTRUTTURATI<br />

Attivita’ <strong>di</strong> ricerca: a) Sviluppo e caratterizzazione <strong>di</strong> materiali nanostrutturati per la<br />

produzione e purificazione <strong>di</strong> idrogeno, la fotocatalisi e le celle a combustibile;<br />

b) Stu<strong>di</strong>o computazionale con tecniche atomistiche ed ab initio <strong>di</strong> ossi<strong>di</strong> a base <strong>di</strong> ceria<br />

e della loro interazione con adsorbati <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni.<br />

Partecipanti: Prof. M. Graziani, Dr. P. Fornasiero, Dr. G. Balducci, L. De Rogatis, Dr.<br />

V. Gombac, Dr. N. Hickey, Dr. T. Montini, Dr. G. Vicario.<br />

Sono stati sviluppati nuovi catalizzatori a base <strong>di</strong> ro<strong>di</strong>o per la produzione <strong>di</strong> idrogeno a<br />

partire da idrocarburi e da alcoli. La nanostrutturazione della fase attiva, costituita da<br />

cluster metallici, inseriti in matrici porose, ha consentito una loro efficiente protezione<br />

nei confronti della sinterizzazione, e quin<strong>di</strong> dalla <strong>di</strong>sattivazione.<br />

E’ proseguito lo stu<strong>di</strong>o sui processi <strong>di</strong> purificazione dell’idrogeno progettando<br />

catalizzatori a base <strong>di</strong> cluster d’oro. Tali sistemi sono stati testati con successo nei<br />

confronti delle reazioni <strong>di</strong> conversione del gas d’acqua e <strong>di</strong> ossidazione del CO. Accanto<br />

alla progettazione <strong>di</strong> catalizzatori reali (nanopolveri) è stato effettuato un stu<strong>di</strong>o STM <strong>di</strong><br />

sistemi modello, che ha per ora riguardato la caratterizzazione del supporto, un<br />

monocristallo <strong>di</strong> CeO2(111).<br />

E' stata messa a punto una meto<strong>di</strong>ca ab initio basata <strong>sul</strong>l'Hamiltoniano modello <strong>di</strong><br />

Hubbard (nota come metodo LDA+U) per il trattamento della cor<strong>relazione</strong> degli stati 4f<br />

dell'atomo <strong>di</strong> cerio nei suoi due principali ossi<strong>di</strong>: CeO2 e Ce2O3. Una volta implementato<br />

in un co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> calcolo, il metodo è stato applicato allo stu<strong>di</strong>o dell'adsorbimento <strong>di</strong><br />

idrogeno atomico <strong>sul</strong>le superfici (110) e (111) della ceria (CeO2). Sono state<br />

determinate le configurazioni <strong>di</strong> minima energia dei due stati adsorbiti e la loro<br />

struttura elettronica. Sono state inoltre ottenute le stime (in buon accordo con le<br />

misure sperimentali) delle frequenze <strong>di</strong> stretching dei gruppi ossidrilici superficiali che si<br />

formano in seguito dell'adsorbimento <strong>di</strong> idrogeno atomico nei due casi.<br />

Fotocatalizzatori a base <strong>di</strong> ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> titanio opportunamente drogati sono state impiegati<br />

per la rimozione <strong>di</strong> inquinanti organici presenti in soluzioni acquose. Simulazione delle<br />

proprietà strutturali ed elettroniche <strong>di</strong> titanie drogate con meto<strong>di</strong> ab initio.<br />

Sono stati stu<strong>di</strong>ati materiali nanostrutturati a base <strong>di</strong> LaNixFe1-xO3 quali cato<strong>di</strong> per celle<br />

a combustibile <strong>di</strong> tipo SOFC.<br />

In collaborazione con l’Università <strong>di</strong> Cagliari, è proseguito lo stu<strong>di</strong>o <strong>sul</strong> recupero dei<br />

metalli nobili da marmitte catalitiche esauste. L’attività <strong>di</strong> ricerca svolta ha permesso <strong>di</strong><br />

brevettare un innovativo metodo <strong>di</strong> estrazione del palla<strong>di</strong>o in con<strong>di</strong>zioni blande,<br />

utilizzando reagenti non tossici e non pericolosi, con rese elevate.<br />

18


Pubblicazioni: 6 pubblicazioni su riviste internazionali, 1 capitolo <strong>di</strong> libro, 2 brevetti<br />

estesi all’estero.<br />

Finanziamenti: Nel 2005 i progetti <strong>di</strong> ricerca erano finanziati da FIRB2001, Centro <strong>di</strong><br />

Eccellenza in Nanotecnologie, INSTM, Fondazione Cariverona<br />

CATALISI AMBIENTALE<br />

Attività <strong>di</strong> ricerca: Sviluppo <strong>di</strong> materiali nanostrutturati per processi a basso impatto<br />

ambientale<br />

Partecipanti: Prof. J. Kaspar., Dr. R. Di Monte.<br />

Sono stati focalizzati problemi relativi allo sviluppo <strong>di</strong> catalizzatori nanostrutturati a<br />

base <strong>di</strong> ossi<strong>di</strong> nanocompositi a base <strong>di</strong> Al2O3 e CeO2-ZrO2 ed i loro nanocompositi.<br />

In dettaglio, l’attività svolta ha riguardato: i) effetto <strong>di</strong> nanostrutturazione <strong>di</strong> sistemi a<br />

base <strong>di</strong> CeO2-ZrO2 su parametri strutturali dell’ossido, evidenziando il ruolo della<br />

“particle size” nel mo<strong>di</strong>ficare il parametro <strong>di</strong> cella apparente <strong>di</strong> tali materiali; ii) sistemi<br />

<strong>di</strong> tipo CuOx/ZrO2-CeO2 sono stati utilizzati quali catalizzatori nanostrutturati nella<br />

reazioni <strong>di</strong> ossidazione selettiva <strong>di</strong> CO in presenza <strong>di</strong> idrogeno, uno dei processi critici<br />

nella produzione <strong>di</strong> idrogeno da utilizzare nelle fuel-cells. Lo stu<strong>di</strong>o ha permesso <strong>di</strong><br />

evidenziare una mo<strong>di</strong>fica in situ delle specie catalitiche che con<strong>di</strong>ziona la selettività ed<br />

attività del catalizzatore in funzione dei parametri <strong>di</strong> processo; iii) è proseguito lo<br />

sviluppo <strong>di</strong> materiali a base <strong>di</strong> Al2O3 e <strong>di</strong> nanocompositi <strong>di</strong> CeO2-ZrO2-Al2O3<br />

opportunamente drogati ad alta stabilità termica, al fine <strong>di</strong> un’applicazione brevettuale<br />

PCT.<br />

Pubblicazioni: 4 pubblicazioni su riviste internazionali, 1 brevetto esteso PCT.<br />

Finanziamenti: INCA.<br />

CHIMICA ORGANICA E BIO-ORGANICA<br />

Attivita’ <strong>di</strong> ricerca: -Sintesi e stereochimica organica: Progettazione, sintesi<br />

chemoenzimatiche e reattività <strong>di</strong> butanoli<strong>di</strong>, butenoli<strong>di</strong> e γ-lattami chirali non racemi<br />

Partecipanti: Prof. E. Valentin, Prof. G. Pitacco, Prof. P. Nitti, Dr. F. Felluga, Dr. C.<br />

Forzato, Dr. G. Furlan.<br />

Il lavoro svolto si inquadra nel programma <strong>di</strong> sintesi <strong>di</strong> molecole a possibile attività<br />

biologica enantiomericamente pure con l’utilizzo della metodologia della risoluzione<br />

cinetica enzimatica.<br />

In tale ambito sono state condotte sintesi <strong>di</strong> aci<strong>di</strong> cis e trans 4-metilparaconici nelle<br />

forme enantiopure, attraverso la idrolisi enzimatica dei loro derivati esterei chirali<br />

racemi. Le configurazioni assolute degli stereocentri sono state assegnate tramite<br />

correlazioni chimiche, analisi dei loro spettri <strong>di</strong> <strong>di</strong>croismo circolare e calcoli della<br />

struttura elettronica, che tutte ha portato alla medesima conclusione.<br />

Sempre utilizzando il metodo della risoluzione cinetica enzimatica con α-chimotripsina,<br />

sono stati ottenuti gli aci<strong>di</strong> α-benzilparaconici <strong>di</strong>astereomeri in forma enantiopura, dei<br />

quali è stata determinata la configurazione assoluta me<strong>di</strong>ante meto<strong>di</strong> NMR.<br />

Nell’ambito dell’applicazione <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> chemoenzimatici, sono stati ottenuti, in<br />

entrambe le forme enantiomere, analoghi della Gabapentina, noto antiepilettico,<br />

operando la risoluzione enzimatica <strong>di</strong> precursori γ-nitroesterei, riducendone il nitro<br />

gruppo e operando la ciclizzazione a lattame.<br />

19


Sono stati inoltre sintetizzati entrambi gli enantiomeri puri dell'etil estere della<br />

Pregabalina, GABA analogo, utilizzato per il trattamento <strong>di</strong> certi <strong>di</strong>sturbi neurologici,<br />

anche gravi, in alternativa alla Gabapentina, come pure l’acido (-)–2-carbossi-3pirroli<strong>di</strong>nacetico<br />

(CPPP), importante agonista del recettore N-metil-D-aspartato.<br />

In collaborazione con la dott. Sonia Coriani del nostro <strong>Dipartimento</strong> è stato effettuato<br />

uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> tipo computazionale <strong>sul</strong> calcolo del potere ottico rotatorio dei<br />

<strong>di</strong>astereoisomeri cis e trans degli aci<strong>di</strong> γ-metilparaconici e dei loro corrispondenti esteri<br />

metilici ed etilici, che sono molecole ad elevata flessibilità conformazionale.<br />

L'introduzione dell'effetto del solvente è ri<strong>sul</strong>tato determinante nell'in<strong>di</strong>viduazione dei<br />

conformeri più stabili, in quanto strutture, ri<strong>sul</strong>tanti non stabili in vuoto, ri<strong>sul</strong>tavano<br />

stabili in metanolo. I ri<strong>sul</strong>tati hanno mostrato un buon accordo con quelli sperimentali,<br />

confermando la vali<strong>di</strong>tà del metodo computazionale adottato.<br />

Con ricercatori <strong>di</strong> altre Università, è stato condotto uno stu<strong>di</strong>o approfon<strong>di</strong>to <strong>sul</strong>la<br />

reattività <strong>di</strong> alcune basi <strong>di</strong> Fischer, chirali raceme, con <strong>di</strong>versi reagenti elettrofili, quali<br />

β-nitroenamine, nitroolefine e 1,2-<strong>di</strong>aza-1,3-buta<strong>di</strong>eni. Con le β-nitroenamine sono stati<br />

ottenuti dei coloranti polimetinici, con le nitrolefine sì è avuta ad<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Michael,<br />

mentre con gli 1,2-<strong>di</strong>aza-1,3-buta<strong>di</strong>eni sono stati ottenuti dei derivati spiranici <strong>di</strong> tipo<br />

indolina-<strong>di</strong>idropirrolo, non noti in letteratura, la cui struttura è stata assegnata<br />

me<strong>di</strong>ante misure spettroscopiche NMR e analisi <strong>di</strong>frattometrica ai raggi X, condotta da<br />

un ricercatore dell’Università <strong>di</strong> Siena. Le strutture dei composti sono state <strong>di</strong>mostrate<br />

me<strong>di</strong>ante tecniche NMR.<br />

Sono state effettuate anche nitroalchilazioni <strong>di</strong> litio enolati <strong>di</strong> aci<strong>di</strong> paraconici α-alchil<br />

sostituiti con nitroolefine coniugate, che hanno <strong>di</strong>mostrato una elevata<br />

<strong>di</strong>astereoselettività, fornendo γ-lattoni α,β,γ-trisostituiti <strong>di</strong>astereomericamente puri. Tali<br />

sistemi, in forma esterea, sono stati successivamente trasformati in γ-lattami<br />

α,β funzionalizzati, <strong>di</strong>astereoisomeri puri, per riduzione catalitica del nitro gruppo. Lo<br />

stu<strong>di</strong>o meccanicistico delle reazioni <strong>di</strong> nitroalchilazione degli enolati dei lattoni è stato<br />

effettuato assegnando le configurazioni relative dei sostituenti nei derivati lattamici con<br />

tecniche NMR.<br />

In uno stu<strong>di</strong>o della reattività <strong>di</strong> litio enolati <strong>di</strong> γ-lattami con olefine elettrofile, sono stati<br />

isolati dei nuovi composti eterociclici, i 6-aril-2-benzil-4-oxa-1-oxo-3-metossicarbonil-<br />

2,5-<strong>di</strong>azaindenici, per reazione con β-nitroenamine β-aril sostituite. La struttura <strong>di</strong> uno<br />

<strong>di</strong> tali composti è stata <strong>di</strong>mostrata me<strong>di</strong>ante analisi ai raggi X, effettuati dal prof. Ennio<br />

Zangrando del Centro <strong>di</strong> Eccellenza in Biocristallografia nel nostro <strong>Dipartimento</strong>.<br />

Pubblicazioni: 5.<br />

Finanziamenti: PRIN 2003, 2004.<br />

Attivita’ <strong>di</strong> ricerca: - Sintesi in fase liquida: mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> supporti solubili, in special<br />

modo polietilenglicoli (PEG), ed ottenimento <strong>di</strong> bioconiugati. Messa a punto <strong>di</strong> processi<br />

<strong>di</strong> PEGilazione. Ottenimento <strong>di</strong> nuovi PEG-derivati. Sintesi ed uso <strong>di</strong> multiPEG e nuovi<br />

PEG ortogonalmente protetti<br />

Partecipanti: Prof. G. M. Bonora, Dr. S. Drioli, Dr.M. Ballico La attività svolta ha<br />

riguardato la mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> PEG commerciali e il loro assemblaggio in sistemi multimerici<br />

al fine <strong>di</strong> incrementarne la capacità <strong>di</strong> veicolazione sia <strong>di</strong> piccole molecole organiche che<br />

<strong>di</strong> biopolimeri bioattivi. Inoltre si sono stu<strong>di</strong>ate nuove mo<strong>di</strong>fiche chimiche delle<br />

estremità funzionali dei PEG commerciali per consentire l'ancoraggio <strong>di</strong> molecole<br />

<strong>di</strong>verse <strong>sul</strong>la stessa catena polimerica. Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> funzionalità biologica delle molecole<br />

coniugate (oligonucleopti<strong>di</strong>, pepti<strong>di</strong>, proteine) e <strong>di</strong> impiego dei nuovi PEG nella<br />

20


solubilizzazione e rilascio <strong>di</strong> farmaci hanno rappresentato l'applicazione <strong>di</strong> tali processi.<br />

Pubblicazioni: 2, un brevetto e un capitolo <strong>di</strong> un libro.<br />

Finanziamenti: Therapicon S.p.A., <strong>conto</strong> terzi, 12.000 € (durata 6 mesi). Progetto<br />

Sister - Area <strong>di</strong> ricerca, finanziamento regionale, 11.500 € (durata: 1 anno). PRIN2003,<br />

MIUR, 4.600 €, (durata: 2 anni (II° anno)<br />

Attivita’ <strong>di</strong> ricerca: - Isosteri <strong>di</strong> <strong>di</strong>pepti<strong>di</strong>, peptidomimetici e inibitori <strong>di</strong> proteasi<br />

Partecipanti: Prof. F. Benedetti, Dr. F. Berti, Dr. F. Dinon, Dr. I. Adamo, Dr. P.<br />

Campaner Peptidomimetici che incorporano isosteri <strong>di</strong> <strong>di</strong>pepti<strong>di</strong> contenenti un legame<br />

non idrolizzabile al posto del legame ammi<strong>di</strong>co scissile sono largamente utilizzati come<br />

inibitori <strong>di</strong> proteasi. Il progetto è focalizzato tanto <strong>sul</strong>la messa a punto <strong>di</strong> nuove<br />

metodologie per la sintesi stereoselettiva <strong>di</strong> isosteri <strong>di</strong> <strong>di</strong>pepti<strong>di</strong> contenenti più centri<br />

stereogenici che <strong>sul</strong> loro utilizzo nell’assemblaggio <strong>di</strong> inibitori <strong>di</strong> proteasi aspartiche. 21<br />

Inibitori della proteasi da HIV attivi a livello sub.nanomolare sono stati ottenuti con<br />

questo approccio utilizzando un nuovo isostere del <strong>di</strong>peptide Phe-Pro.<br />

Pubblicazioni: 2<br />

Finanziamenti: PRIN bando 2003: 40000 Euro; FIRB bando 2001: 111000 Euro<br />

Attivita’ <strong>di</strong> ricerca: -Recettori artificiali a struttura pepti<strong>di</strong>ca<br />

Partecipanti: Prof. F. Benedetti, Dr. F. Berti, Dr. L. Di Monte La catalisi con anticorpi<br />

rappresenta un possibile approccio all’ottenimento <strong>di</strong> enzimi artificiali, particolarmente<br />

attraente per la relativa facilità con la quale anticorpi monoclonali possono essere<br />

ottenuti e purificati. Immunizzazione con un analogo dello stato <strong>di</strong> transizione per<br />

l’idrolisi <strong>di</strong> un legame ammi<strong>di</strong>co ha permesso <strong>di</strong> ottenere un anticorpo in grado <strong>di</strong><br />

accelerare <strong>di</strong> oltre 1000 volte la reazione <strong>di</strong> idrolisi della corrispondente ammide. Un<br />

modello <strong>di</strong> omologia ottenuto per questo anticorpo in<strong>di</strong>ca che l’attività catalitica è<br />

dovuta a due residui <strong>di</strong> arginina che stabilizzano l’ossianione interme<strong>di</strong>o. Un’altra<br />

tematica all’interno <strong>di</strong> questa linea riguarda la progettazione <strong>di</strong> siti recettoriali per<br />

piccole molecole organiche attraverso la mo<strong>di</strong>fica selettiva o casuale <strong>di</strong> pepti<strong>di</strong> artificiali<br />

o naturali che assumono strutture altamente organizzate.<br />

Pubblicazioni: 1<br />

Finanziamenti: Contratto Biosensor Technologies: 40000 Euro<br />

L’Allegato A, a testimonianza e misura dell'attività scientifica del<br />

<strong>Dipartimento</strong>, riporta l'elenco <strong>di</strong> 87 note pubblicate su riviste internazionali<br />

con referee e <strong>di</strong> 6 brevetti. Il prestigio delle riviste denota anche la qualità<br />

della ricerca svolta. Questo è il miglior in<strong>di</strong>ce del raggiungimento degli<br />

obiettivi prefissati nel bilancio preventivo, che sono stati ampiamente<br />

raggiunti malgrado l’ulteriore decurtazione del FFO assegnato al <strong>Dipartimento</strong><br />

nel 2005.<br />

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ATTIVITA' DIDATTICA<br />

Come già menzionato, il <strong>Dipartimento</strong> si è fatto carico <strong>di</strong> tutte le spese <strong>di</strong><br />

funzionamento inerenti al Corso <strong>di</strong> Laurea in Chimica e <strong>di</strong> quelle derivanti da<br />

insegnamenti <strong>di</strong> contenuto chimico in altri Corsi <strong>di</strong> Laurea.<br />

Per l'aggiornamento strumentale dei laboratori <strong>di</strong>dattici non c'è stata<br />

assegnazione e sono stati utilizzati anche i fon<strong>di</strong> provenienti dalle risorse per<br />

le supplenze che la Facoltà <strong>di</strong> Scienze ha destinato in parte a questa voce<br />

mentre più cospicue dovrebbero essere le risorse necessarie per un corso <strong>di</strong><br />

laurea basato su numerosi insegnamenti prettamente sperimentali.<br />

Hanno frequentato il <strong>Dipartimento</strong> per un periodo <strong>di</strong> circa un anno 24 studenti per<br />

svolgere la tesi <strong>di</strong> Laurea quinquennale.<br />

Il <strong>Dipartimento</strong> si è fatto carico anche <strong>di</strong> aspetti logistici per altri corsi <strong>di</strong> laurea<br />

ospitando infatti tutti gli insegnamenti del primo anno sia della laurea triennale che<br />

della laurea specialistica in Scienze ambientali ambientali. Inoltre ha ospitato le lezioni<br />

dei corsi <strong>di</strong> Chimica per la Scuola <strong>di</strong> Specializzazione per l’insegnamento nella Scuola<br />

Secondaria.<br />

Il <strong>Dipartimento</strong> è anche sede del Dottorato <strong>di</strong> ricerca in Scienze Chimiche e dallo<br />

scorso anno <strong>di</strong> quello in Scienze Molecolari e ha finanziato, con fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> ricerca, una<br />

delle tre borse <strong>di</strong> dottorato <strong>di</strong> ogni ciclo, così come per tutti i precedenti cicli, per<br />

continuare ad attivare questa importante istituzione. Nel 2005 hanno frequentato 12<br />

studenti <strong>di</strong> dottorato<br />

I dottoran<strong>di</strong> <strong>di</strong> ricerca hanno seguito i corsi <strong>di</strong> insegnamento stabiliti dal Collegio dei<br />

Docenti e hanno tenuto seminari in cui hanno illustrato lo stato d'avanzamento del loro<br />

lavoro <strong>di</strong> ricerca ed hanno partecipato a seminari <strong>di</strong> carattere nazionale ed<br />

internazionale.<br />

L’attività <strong>di</strong> formazione superiore si anche sviluppata con il conferimento <strong>di</strong> 5 assegni<br />

<strong>di</strong> ricerca, 3 co.co.co e 11 borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, tutti a carico dei fon<strong>di</strong> per la ricerca.<br />

ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO E PROMOZIONE<br />

Nell'anno 2005 alcuni docenti e ricercatori del <strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> Scienze Chimiche hanno<br />

svolto attività <strong>di</strong> orientamento e <strong>di</strong>vulgazione delle Scienze presso <strong>di</strong>versi Istituti <strong>di</strong><br />

Istruzione Superiore della nostra Regione. Le tipologie delle attività svolte sono <strong>di</strong> tre<br />

tipi:<br />

1. Seminari tematici<br />

2. Stage<br />

3. visite guidate al <strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> Scienze Chimiche<br />

L'organizzazione dell'attività <strong>di</strong> orientamento svolta e i contatti con le scuole sono stati<br />

tenuti dal Dottor Clau<strong>di</strong>o Tavagnacco e dalla Dott.ssa Barbara Milani.<br />

L'attività svolta è sotto riportata:<br />

Seminari tematici:<br />

1. Le Pile: breve storia, innovazioni e riciclaggio<br />

Dottor Clau<strong>di</strong>o Tavagnacco<br />

Liceo Generale Dante Alighieri <strong>di</strong> Pola<br />

Istituto statale tecnico Galilei- Fermi-Pacassi <strong>di</strong> Gorizia<br />

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2. Luce <strong>di</strong> sincrotrone: proprietà ed applicazioni<br />

Prof. Gilberto Vlaic<br />

ITAS <strong>di</strong> Gorizia<br />

3. Composti antitumorali inorganici<br />

Prof. Enzo Alessio<br />

Liceo Scientifico Grigoletti <strong>di</strong> Pordenone<br />

ITAS <strong>di</strong> Gorizia<br />

4. Le Analisi chimiche ambientali<br />

Prof. Giampiero Adami<br />

Istituto Torricelli <strong>di</strong> Maniago<br />

6. L’idrogeno quale vettore energetico<br />

Prof. Jan Kaspar<br />

Liceo Scientifico Grigoletti <strong>di</strong> Pordenone<br />

7. I cristalli liqui<strong>di</strong><br />

Dott.ssa Fioretta Asaro<br />

Liceo Generale Dante Alighieri <strong>di</strong> Pola<br />

Stage: Gli stage sono stati svolti presso i laboratori del <strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> Scienze<br />

Chimiche.<br />

1. “Tecniche strumentali per la caratterizzazione <strong>di</strong> molecole organiche <strong>di</strong><br />

interesse biologico”<br />

docente Dott.ssa Fulvia Felluga:<br />

2 studenti del Liceo Scientifico M. Buonarroti <strong>di</strong> Monfalcone<br />

2. “Semplici esperienze <strong>di</strong> elettrochimica”<br />

docenti: Dott. Clau<strong>di</strong>o Tavagnacco, Dott. Davide Serena<br />

2 studenti del Liceo Classico Petrarca <strong>di</strong> Trieste<br />

3. “Biotrasformazioni in chimica organica: il caso del lievito da panettiere”<br />

docente Prof.ssa Patrizia Nitti<br />

2 studenti dei seguenti istituti:<br />

Liceo Scientifico M. Buonarroti <strong>di</strong> Mofalcone, Istituto G.R. Carli <strong>di</strong> Trieste<br />

4. “L’analisi ai raggi X e i cristalli: piccole molecole e proteine in 3D”<br />

docenti: Proff. Silvano Geremia, Ennio Zangrando<br />

6 studenti provenienti del Liceo Scientifico M. Buonarroti <strong>di</strong> Monfalcone.<br />

5. “Molecole e luce un connubio a passo <strong>di</strong> danza”<br />

docenti: Prof. Adriano Bigotto, Dott.ssa Barbara Pergolese<br />

2 studenti dell’Istituto Tecnico Industriale “A. Volta” <strong>di</strong> Trieste<br />

Riassumendo complessivamente sono stati tenuti 7 seminari tematici e sono stati svolti<br />

4 stage.<br />

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Oltre alle attività sopra riportate sono state organizzate numerose visite<br />

guidate al <strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> Scienze Chimiche. Tra queste va menzionata in<br />

particolare la visita degli studenti dell’Istituto Torricelli <strong>di</strong> Maniago, che ha<br />

visto la partecipazione <strong>di</strong> circa un centinaio <strong>di</strong> studenti delle classi quarte, che<br />

sono stati impegnati presso il <strong>Dipartimento</strong> per tutta una mattina, durante la<br />

quale hanno potuto sia seguire dei seminari tematici, che visitare i vari<br />

laboratori <strong>di</strong> ricerca, che incontrare il Presidente del Consiglio del Corso <strong>di</strong><br />

Stu<strong>di</strong> in Chimica, Prof. Piero Decleva, e il Direttore del <strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> Scienze<br />

Chimiche, Prof. Lucio Randaccio, che hanno illustrato sia il Corso <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> che<br />

le attività del <strong>Dipartimento</strong>.<br />

Durante quest’anno il Dottor Tavagnacco e il Prof. Alessio si sono occupati della<br />

rie<strong>di</strong>zione del video intitolato “Corso <strong>di</strong> laurea in chimica”. La nuova e<strong>di</strong>zione del video<br />

contiene testi e musiche originali ed è stato interamente prodotto dal servizio televisivo<br />

<strong>di</strong> questo Ateneo. Il video è stato masterizzato su supporto DVD e viene gratuitamente<br />

dato nelle scuole dove si tengono le nostre attività <strong>di</strong> orientamento. E’ visibile nel sito:<br />

mms://servertv.units.it/Filmati/promochim.wmv.<br />

Nel 2005 è stato cofinanziato, con un ac<strong>conto</strong> 8700 euro, il progetto nazionale del MIUR<br />

“Lauree scientifiche. Orientamento degli studenti e formazione degli insegnanti” per la<br />

chimica, localmente gestito dal <strong>di</strong>partimento e coor<strong>di</strong>nato dal Prof. R. Rizzo del<br />

<strong>di</strong>partimento BBCM e a cui partecipano <strong>di</strong>versi docenti e ricercatori del <strong>Dipartimento</strong>.<br />

Infine, nell’anno 2005 è stato approvato e cofinanziato dalla Regione Friuli Venezia<br />

Giulia, per una cifra pari a 5000 €, il progetto “Avvicinare i giovani alle scienze<br />

chimiche” presentato dal Dott. Tavagnacco. Lo scopo del progetto consiste nello<br />

stimolare l’interesse e la curiosità scientifica razionale, in generale, e per la chimica in<br />

particolare, tra gli studenti <strong>di</strong> tutte le scuole elementari e me<strong>di</strong>e della Regione Friuli<br />

Venezia Giulia. Il progetto si concretizzerà attraverso l’organizzazione <strong>di</strong> seminari e<br />

stage, la realizzazione <strong>di</strong> pagine <strong>di</strong>vulgative della scienza <strong>sul</strong>la rete internet e<br />

l’organizzazione <strong>di</strong> un “ChemShow”.<br />

ORGANIZZAZIONE CONVEGNI. SEMINARI E SCUOLE<br />

Con la parziale copertura <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> del <strong>Dipartimento</strong> a ciò destinati e con il concorso<br />

prevalente dei fon<strong>di</strong> per la ricerca, sono stati organizzati 18 seminari su tematiche<br />

inerenti alle attività scientifiche proprie del <strong>Dipartimento</strong> con conferenze per invito<br />

riportate nell’ Allegato B.<br />

PARTECIPAZIONE A CONGRESSI E CONVEGNI<br />

Il Personale del <strong>Dipartimento</strong> ha partecipato a numerosi convegni e congressi<br />

nazionali ed Internazionali nei quali sono stati presentati poster e comunicazioni, tenute<br />

sessioni plenarie ed espletate funzioni <strong>di</strong>rezionali <strong>di</strong> seduta (Allegato C).<br />

COLLABORAZIONI SCIENTIFICHE<br />

Nella sua attività <strong>di</strong> ricerca, il <strong>Dipartimento</strong> ha sviluppato e rafforzato fruttuose<br />

collaborazioni con numerose Istituzioni <strong>di</strong> ricerca sia italiane che straniere come<br />

riportato nell’ Allegato D.<br />

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