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AREA FINANZA<br />
Una ricetta quanto mai attuale:<br />
DIVERSIFICARE<br />
Intervista a Maurizio Cordova<br />
D. Tassi di interesse scesi a livelli negativi, la situazione di<br />
crisi economica e finanziaria mondiale, la difficoltà a capire<br />
termini spesso troppo tecnici, da addetti ai lavori. Come<br />
orientarsi in tutto ciò?<br />
“Questa situazione che vede tassi di interesse scesi a livelli negativi<br />
è chiaramente figlia della crisi economica mondiale che<br />
si è scatenata dal 2008 che poi è culminata nella recessione<br />
generale. La banca centrale, per combattere la deflazione, ha<br />
portato i tassi di interesse a zero o a livelli negativi. Da questa<br />
risposta ne è derivato il paradosso per cui il cliente, solo per il<br />
privilegio di dare dei soldi allo Stato, paga tassi di interesse.<br />
Prima del 2008 le obbligazioni pagavano anche il 4% di interessi,<br />
adesso gli stessi sono scesi a livelli insignificanti”.<br />
D. Chi ha tratto vantaggio da questa situazione?<br />
“Se ne avvantaggiano gli Stati, come ad esempio quello italiano,<br />
che hanno visto ridotti gli interessi da pagare sul debito<br />
a cifre sicuramente inferiori negli ultimi anni. I tassi negativi<br />
sono più appetibili per le banche o comunque per chi è addetto<br />
ai lavori. Ma se dovessi dare un consiglio ad un investitore<br />
privato, un capofamiglia che vuole mettere al sicuro i propri risparmi,<br />
direi senza dubbio, prendendo a prestito un’immagine<br />
molto diretta, di non mettere tutte le uova nello stesso paniere.<br />
Diversificare è la prima regola da seguire.<br />
E soprattutto oggi direi di stare lontani dai titoli a tasso fisso<br />
con scadenza oltre 10 anni a causa dell’alta volatilità”.<br />
Maurizio Cordova<br />
Resp. Area Finanza BVLG<br />
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