SAGRA DEI SANTI ANZOI <strong>2016</strong>
SAGRA DEI SANTI ANZOI <strong>2016</strong> 39 IL FORZIERE DI ROCCIA La Vigolana, un tesoro dato da storia e tradizione Il sole sorge ad est ed è già giorno, la luce arriva a Romagnano, Aldeno e sul Bondone. Noi qui a Mattarello invece dobbiamo attendere ancora, veniamo svegliati più dolcemente e vediamo i primi fasci di luce colpire il Forte Fornas e poi avanzare sul dosso piano piano, con la flemma di chi si è appena svegliato. Ecco la Vigolana, uno <strong>dei</strong> tesori più grandi per noi tutti a Mattarello. La Vigolana, la montagna che ci sovrasta quasi a proteggere il nostro sobborgo, vegliandolo dal Becco della Ceriola. Si potrebbe dire una montagna unica, o meglio, diversa rispetto alle sue più vicine Marzola e Bondone, certamente più austera, più selvaggia, con irti canaloni che scolpiscono i suoi versanti nord: il canalone del “Rio Stanghet” che dalla cima Ceriola solca il pendio fino alle porte del paese, il canalone della “Lavina Granda” e il parallelo della “Val Larga”, che sembrano delle possenti braccia che stringono l’altopiano superiore, da Vigolo e Valsorda fino alla Val d’Adige. Alle sue estremità in quota si ergono come mura pareti e torri che le danno un aspetto imponente, tanto da assomigliare al quelle più note delle Dolomiti. E come nelle Dolomiti anche le sue rocce sedimentarie a strati sono <strong>dei</strong> libri di storia, una storia molto antica, che racchiude i tanti lenti ma imponenti passaggi dell’evoluzione geologica delle Alpi. Una storia nella quale il genere umano è entrato solo recentemente, e sappiamo bene che rispetto ai tempi dell’evoluzione geologica è paragonabile a pochi secondi dell’intero arco di una giornata. I segni lasciati dall’uomo in questa fase più recente, però, hanno contribuito in modo importante a modellare il paesaggio. Questa è la storia che più ci appartiene e della quale non bisogna perdere la memoria. Il genere umano ha saputo convivere nei millenni con un ambiente spesso ostico, nel quale ha saputo integrarsi non senza difficoltà rispettandone i ritmi e le peculiarità. Ora, siamo arrivati ad un bivio e stiamo pericolosamente oltrepassando il limite al quale, fino a poco tempo fa, abbiamo saputo adeguarci. Oggi dobbiamo saper gestire al meglio quanto di buono abbiamo creato nei millenni, infatti, la perfetta integrazione dell’attività agricola con i limiti superiori boschivi come nel tessuto antropico più a valle, è il panorama che tutt’oggi ci offre questo lembo di paesaggio che va custodito come patrimonio di noi tutti. Il lavoro satino, in parte si spende anche per mantenere questo tesoro, fatto di cose concrete come lo è il nostro paese e la sua montagna e di cose più astratte, come le memorie <strong>dei</strong> luoghi. Mantenere tutti i sentieri che la attraversano serve a questo, cosicché tutti possano percorrerla e godere di questi luoghi di natura che per tanto tempo hanno convissuto con l’uomo e la sua attività. Si potrebbe quasi dire che la Vigolana è il forziere di roccia che racchiude un tesoro dato da storia e tradizione, proprie delle comunità che l’hanno vissuta come quella di Mattarello. SAT Mattarello