08.12.2012 Views

Griffner Pulverbeschichtung GmbH

Griffner Pulverbeschichtung GmbH

Griffner Pulverbeschichtung GmbH

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

40_Verniciatura Industriale_470 giugno 2007<br />

La Rivista del Colore<br />

Cosa fanno gli altri: la <strong>Griffner</strong> austriaca<br />

Depurazione delle acque a ciclo chiuso<br />

in impianti di verniciatura a polveri e<br />

cataforetica<br />

Alessia Venturi<br />

Anver – Vimercate (Mi)<br />

E’ risaputo che l’Italia, in materia di normative<br />

ambientali, è all’avanguardia e ciò contribuisce<br />

a stimolare l’industria in genere,<br />

e quella del trattamento delle superfici in<br />

particolare, ad adottare le ultime tecnologie<br />

impiantistiche al fine di ridurre l’impatto<br />

ambientale, talvolta gravoso per aria e acqua,<br />

delle proprie attività produttive.<br />

Nella vicina Austria, al contrario, la normativa<br />

ambientale non è così stringente eppure<br />

esistono casi di aziende che hanno adottato<br />

la più recente tecnologia impiantistica e i<br />

prodotti chimici e vernicianti a minor impatto<br />

ambientale per eliminare totalmente<br />

le emissioni inquinanti e gli scarichi d’acqua<br />

in fognatura.<br />

Un esempio è la <strong>Griffner</strong> <strong>Pulverbeschichtung</strong><br />

(fig. 1) di Griffen, in Carinzia, una giovane<br />

verniciatura conto terzi a polveri che ha intrapreso<br />

uno sviluppo fulminante dal 1992<br />

a oggi. Partito con otto dipendenti e 300 m 2<br />

coperti di stabilimento, oggi Peter Milavec<br />

– il titolare (fig. 2) – ha oltre 50 addetti e ha<br />

trasferito la produzione, nel luglio 2006, in<br />

una nuova sede con oltre 5.000 m 2 coperti<br />

di produzione, con due linee di verniciatura<br />

a polveri (figg. 3 e 4), una automatica e una<br />

manuale, una moderna linea di cataforesi<br />

(fig. 5) e una terza linea di verniciatura<br />

automatica a polveri in arrivo, da porre in<br />

linea con la cataforesi.<br />

La storia di questa verniciatura – che segue<br />

principalmente il mercato dei profilati<br />

d’alluminio per l’architettura e il mercato<br />

austriaco e sloveno dell’automotive e della<br />

relativa subfornitura – è una storia di scelte<br />

produttive rispettose dell’ambiente.<br />

349<br />

Fig. 1 - La sede della<br />

verniciatura conto terzi<br />

<strong>Griffner</strong> <strong>Pulverbeschichtung</strong> a<br />

Griffen (Austria).<br />

Fig. 2 - Peter Milavec, il<br />

titolare dell’azienda.


350<br />

Fig. 3 - Panoramica della zona<br />

di applicazione dell’impianto<br />

automatico di verniciatura a<br />

polveri.<br />

Fig. 4 - La zona di carico dei<br />

profilati d’alluminio per<br />

architettura.<br />

Fig. 5 - Una panoramica<br />

complessiva della nuova<br />

linea di cataforesi installata lo<br />

scorso luglio.<br />

Fig. 6 - La scocca di una<br />

Mercedes Benz d’epoca in<br />

uscita dal pretrattamento ad<br />

immersione.<br />

Scelte tecnologiche e<br />

produttive a basso impatto<br />

ambientale<br />

“Siamo nati specializzandoci nella verniciatura<br />

conto terzi a polveri – racconta Peter<br />

Milavec - poi abbiamo allargato il nostro<br />

business installando la linea di cataforesi<br />

per aderire meglio alle esigenze del settore<br />

automobilistico (figg. 6-7). Fin dalla nascita<br />

abbiamo optato per cicli produttivi a basso<br />

impatto ambientale, quindi vernici in polvere<br />

a zero emissioni e un pretrattamento<br />

a spruzzo con un prodotto no-rinse esente<br />

cromo, nonostante in Austria non abbiamo<br />

limitazioni in tal senso a livello legislativo.<br />

Il mio obiettivo però, è stato da subito quello<br />

di evitare prodotti tossici e con metalli<br />

pesanti, per cui nel 1996, quando abbiamo<br />

installato il tunnel di pretrattamento ho<br />

optato subito per un prodotto chrome-free,<br />

e siamo così diventati la prima azienda in<br />

Austria ad adottare un simile prodotto.<br />

Adesso che abbiamo installato la linea di<br />

cataforesi, l’ecologia ha ancora una volta<br />

condizionato le mie scelte, per cui ho optato<br />

per l’utilizzo di vernici cataforetiche all’acqua<br />

e per l’installazione di un impianto di<br />

trattamento delle acque a scarico zero di<br />

liquidi”.<br />

La <strong>Griffner</strong>, infatti, ha installato un evaporatore<br />

della Loft (fig. 8 ) di Kirchentellinsfurt<br />

per il trattamento, dopo adeguata neutralizzazione,<br />

di tutte le acque di pretrattamento,<br />

provenienti sia dall’impianto di pretratta-<br />

40_Verniciatura Industriale_470 giugno 2007<br />

La Rivista del Colore


mento a spruzzo delle linee di verniciatura<br />

a polveri, sia dall’impianto di pretrattamento<br />

ad immersione (fig. 9) della linea di<br />

cataforesi.<br />

“Abbiamo deciso di investire in un linea di<br />

cataforesi – spiega Milavec – perché ci consente<br />

di offrire una maggior resistenza alla<br />

corrosione per i pezzi in acciaio e ferro, zincati<br />

e non, e perché ci consente di aderire al<br />

meglio alle specifiche tecniche del comparto<br />

automobilistico. La flessibilità delle nostre<br />

40_Verniciatura Industriale_470 giugno 2007<br />

La Rivista del Colore<br />

linee ci consente di verniciare a polveri con<br />

un’elevata qualità i profilati d’alluminio<br />

destinati al settore architettura (serramenti,<br />

facciate continue e così via), di verniciare in<br />

cataforesi ad immersione i pezzi zincati che<br />

tendevano a “fiorire” con la sola verniciatura<br />

a polveri, ed eventualmente offrire il ciclo<br />

completo cataforesi + polveri. Dal momento<br />

che la problematica maggiore della cataforesi<br />

è il pretrattamento e quindi il relativo<br />

trattamento dei reflui, abbiamo optato per<br />

351<br />

Fig. 7 - La scocca dell’auto<br />

in uscita dalla vasca di<br />

cataforesi.<br />

Fig. 8 - L’evaporatore della<br />

Loft da 500 litri/ora.<br />

Fig. 9 - Le vasche di<br />

pretrattamento ad immersione<br />

a 11 stadi della linea di<br />

cataforesi.


352<br />

Fig. 10 - Un dettaglio dei pezzi<br />

caricati sul carroponte in<br />

ingresso in una delle vasche<br />

di pretrattamento.<br />

Fig. 11 e 12 - La centralina<br />

di comando dell’impianto<br />

di cataforesi e il PLC di<br />

programmazione delle varie<br />

“ricette”.<br />

installare il sistema di trattamento delle<br />

acque della Loft, un impianto compatto e<br />

altamente efficiente. Nonostante i tecnici di<br />

questa azienda siano stati prudenti nel garantire<br />

i risultati prospettati, dal momento<br />

che si trattava di applicare l’evaporatore ad<br />

un impianto complesso con reflui sia acidi<br />

che alcalini provenienti da linee diverse,<br />

abbiamo scelto il loro prodotto perchè ci<br />

davano fiducia; devo dire che sono pienamente<br />

soddisfatto dei risultati. Oggi non<br />

scarichiamo assolutamente nulla nella rete<br />

fognaria e l’acqua depurata viene ricircolata<br />

negli impianti: nonostante la normativa<br />

austriaca non preveda obbligatoriamente lo<br />

scarico zero.<br />

I cicli di verniciatura<br />

Gli impianti della <strong>Griffner</strong> sono molto versatili<br />

e flessibili. La linea di cataforesi ad<br />

immersione può essere utilizzata sia per<br />

applicare la prima mano di fondo per poi<br />

procedere alla finitura a polveri, sia come<br />

mano unica per il rivestimento di acciaio,<br />

alluminio e altre leghe. Ha un pretrattamento<br />

ad immersione (fig. 10) a 11 stadi,<br />

che prevede: sgrassaggio alcalino, doppio<br />

risciacquo, decapaggio acido, passivazione,<br />

40_Verniciatura Industriale_470 giugno 2007<br />

La Rivista del Colore


doppio risciacquo, fosfatazione ai sali di<br />

zinco, doppio risciacquo con acqua di rete<br />

e un ultimo risciacquo con acqua demineralizzata.<br />

Il pretrattamento è molto flessibile,<br />

i pezzi in ingresso vengono valutati e, a<br />

secondo dello sporco e delle condizioni di<br />

ruggine, i tecnici scelgono “ricette” (figg. 11<br />

e 12) diverse, allungando o accorciando la<br />

fase di decapaggio, ad esempio.<br />

I pezzi in uscita dal pretrattamento entrano<br />

nella vasca di cataforesi (fig. 13) dove ven-<br />

40_Verniciatura Industriale_470 giugno 2007<br />

La Rivista del Colore<br />

gono depositati spessori di vernice bicomponente<br />

all’acqua di vario tipo, a seconda<br />

delle esigenze del cliente. Gli spessori variano,<br />

in base alla regolazione della tensione<br />

elettrica, da un minimo di 15-25µm (spessore<br />

normale) a un massimo di 25-45µm.<br />

L’ultima fase, dopo il risciacquo in acqua<br />

demineralizzata, è la polimerizzazione dei<br />

pezzi in forno a 180°C per 20-35 minuti a<br />

seconda dello spessore dei pezzi. Come si<br />

vede dalla fotografia (fig. 14), i pezzi acce-<br />

353<br />

Fig. 13 - Un dettaglio delle tre<br />

vasche di cataforesi: la vasca<br />

di verniciatura a immersione,<br />

la vasca del primo risciacquo<br />

e la vasca di risciacquo a<br />

spruzzo.<br />

Fig. 14 - La pedana semovente<br />

di ingresso nel forno di<br />

polimerizzazione: è visibile<br />

in fondo la cellula intermedia<br />

che preclude ingressi<br />

accidentali nel forno e la<br />

dispersione di calore.<br />

Fig. 15 - Peter Milavec<br />

nella zona dei serbatoi di<br />

stoccaggio dei bagni attivi<br />

esausti e dei risciacqui:<br />

in questi serbatoi<br />

vengono convogliati i<br />

reflui provenienti sia dal<br />

pretrattamento a spruzzo<br />

delle linee a polveri che da<br />

quello ad immersione.


354<br />

Fig. 16 - Il serbatoio del<br />

circuito di neutralizzazione,<br />

con in primo piano, il<br />

decantatore.<br />

Fig. 17 - Un dettaglio del<br />

separatore a coalescenza<br />

anch’esso fornito dalla Loft.<br />

dono al forno direttamente dalla vasca di<br />

risciacquo tramite una pedana automatica<br />

sollevabile, entrano dapprima in una cellula<br />

intermedia per evitare perdite di calore,<br />

poi nella cellula di polimerizzazione vera<br />

e propria.<br />

Trattamento delle acque<br />

Mentre la vasca di fosfatazione ai sali di zinco<br />

è collegata ad una filtropressa che depura<br />

in continuo il bagno, l’eluato demi, i reflui<br />

delle vasche di risciacquo e i bagni esausti<br />

di entrambi i pretrattamenti a spruzzo e immersione,<br />

vengono convogliati nei serbatoi<br />

di stoccaggio da 21 m 3 cadauno, due per i<br />

risciacqui e due per i bagni attivi (fig. 15).<br />

Dai serbatoi entrano nel sistema di neutralizzazione<br />

che consente all’evaporatore di<br />

trattare contemporaneamente reflui acidi e<br />

basici. Dopodiché i reflui neutralizzati entrano<br />

nel decantatore (fig. 16) - che produce<br />

mediamente 25 kg di fango a settimana – e<br />

40_Verniciatura Industriale_470 giugno 2007<br />

La Rivista del Colore


poi nel serbatoio collegato all’evaporatore<br />

da 500 litri/ora. Dopo il ciclo di evaporazione,<br />

il distillato viene convogliato in un separatore<br />

a coalescenza (fig. 17) e ricircolato<br />

nell’impianto.<br />

“Il grande vantaggio che questa azienda<br />

ha ottenuto con il trattamento delle acque<br />

– spiega Klemens Schwienbacher della<br />

Loft – è il ciclo chiuso, che ha consentito<br />

di ottenere le autorizzazioni per andare in<br />

produzione molto velocemente. In questo<br />

modo tutto il ciclo dell’azienda è completamente<br />

a basso impatto ambientale: le<br />

polveri sono prive di emissioni; la cataforesi<br />

40_Verniciatura Industriale_470 giugno 2007<br />

La Rivista del Colore<br />

è base acqua e il trattamento delle acque è a<br />

ciclo chiuso. Nel fornire questo impianto di<br />

trattamento, noi ci siamo occupati di fornire<br />

l’evaporatore, il sistema di osmosi inversa e<br />

di demineralizzazione (fig. 18) per trattare<br />

l’acqua di rete, il separatore a coalescenza,<br />

mentre tubazioni, serbatoi e gruppo di neutralizzazione<br />

sono stati forniti dall’impiantistica.<br />

Abbiamo applicato la nostra filosofia<br />

di semplicità, snellezza ed efficienza, anche<br />

a questo trattamento complesso: i reflui<br />

vengono semplicemente neutralizzati e decantati,<br />

poi passano direttamente nell’evaporatore<br />

a compressione, senza necessità<br />

355<br />

Fig. 18 - L’addolcitore<br />

con le colonne di<br />

demineralizzazione.<br />

Fig. 19 - L’impianto di cogenerazione<br />

che consente<br />

all’azienda di autoprodursi<br />

l’energia elettrica necessaria<br />

per il funzionamento degli<br />

impianti e anche di venderla<br />

alla rete di distribuzione.<br />

Fig. 20 - Il locale di stoccaggio<br />

vernici e prodotti chimici di<br />

pretrattamento: i serbatoi<br />

sono collegati a un circuito<br />

di tubazioni che smistano<br />

i prodotti e li convogliano<br />

nelle vasche corrispondenti,<br />

senza che l’operatore debba<br />

maneggiarli.


356<br />

Fig. 21 - Schema di flusso<br />

dell’impianto del trattamento<br />

delle acque.<br />

di altri sistemi filtranti o dell’aggiunta di<br />

prodotti chimici. “.<br />

Conclusioni<br />

La <strong>Griffner</strong> non si limita a ridurre a zero<br />

l’impatto ambientale delle proprie attività:<br />

ha installato anche un impianto di co-generazione<br />

(fig. 19) con cui si autoproducono<br />

l’energia elettrica necessaria al funziona-<br />

mento degli impianti e con l’energia in eccesso<br />

riscaldano le vasche di pretrattamento<br />

e cataforesi. Inoltre, nonostante utilizzi<br />

prodotti chimici e vernici a basso impatto<br />

ambientale, ha scelto di automatizzare<br />

(figg. 20 e 21), con un circuito di tubazioni,<br />

lo smistamento dei prodotti chimici nelle<br />

rispettive vasche, per evitare agli operatori<br />

di maneggiare questi prodotti.<br />

- Segnare 6 su cartolina informazioni<br />

�������������������������������������<br />

������������������������<br />

������������������<br />

������������������������������<br />

��������������������������������<br />

������������������������������������<br />

�����������������������������������<br />

������������������������������������������������<br />

�����������������������������������������<br />

�����������������������������������������������������<br />

���������������������<br />

����������<br />

�����������������������������������<br />

�������������<br />

������������������<br />

������������������������<br />

40_Verniciatura Industriale_470 giugno 2007<br />

La Rivista del Colore

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!