Ingegnoli-Catalogo completo 2019
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La storia di <strong>Ingegnoli</strong> – impresa e famiglia, legame<br />
indissolubile – è un grande affresco di<br />
quell’operosità che ha contraddistinto Milano:<br />
una borghesia imprenditoriale moderna, coraggiosa<br />
negli affari, molto “illuminata”, partecipe della vita<br />
sociale e pubblica.<br />
Tracce della famiglia <strong>Ingegnoli</strong> emergono dalla<br />
metà del 1500 (a Sesto Calende). <strong>Ingegnoli</strong> è un cognome<br />
raro e probabilmente deriva da Ingenuiles:<br />
“uomini liberi che coltivano una grande estensione di<br />
terra”. Nel 1817 nasce, a Milano, la “Burdin Maggiore<br />
e Figli”. La famiglia Burdin, nella Savoia francese,<br />
ha, già dal 1700, un’importante attività vivaistica e<br />
decide di espandersi in Italia: prima a Torino e poi a<br />
Milano dove i vivai passano di proprietà a un eccentrico<br />
signore di nome Zanoletti.<br />
Ed è nel 1880 che Francesco <strong>Ingegnoli</strong> (i fratelli<br />
Paolo e Vittorio sono ancora in minore età) acquista<br />
per 75mila lire da Zanoletti i vivai Burdin – che si<br />
affacciano in particolare su corso Loreto, oggi corso<br />
Buenos Aires - impegnando, con grande coraggio, i<br />
beni immobili di famiglia (compresa “la polveriera”<br />
in via San Gregorio 4<br />
dove gli <strong>Ingegnoli</strong> avevano<br />
cominciato a coltivare<br />
le piante).<br />
Nel 1894 viene edificata<br />
la nuova sede<br />
della Fratelli <strong>Ingegnoli</strong>:<br />
il palazzo di Corso<br />
Buenos Aires 54 a Milano<br />
(dove da pochi<br />
mesi, ha trovato casa<br />
il quotidiano “Il Giorno”).<br />
Comincia un periodo di lavoro intenso e grandi<br />
cambiamenti per la famiglia <strong>Ingegnoli</strong>: iniziano i viaggi<br />
all’estero per arricchire con nuove e importanti varietà<br />
la produzione dei vivai. Nel nostro Paese giunsero<br />
varietà di piante e semi fondamentali per la nostra<br />
Oggi<br />
1817-2017<br />
Duecento anni di lavoro<br />
Ieri<br />
agricoltura: peschi, semi da prato, riso, frumenti. Tra i<br />
grandi estimatori dei prodotti <strong>Ingegnoli</strong> ci sono Giuseppe<br />
Verdi (per la sua villa di Sant’Agata) e, durante<br />
il fascismo, anche Antonio Gramsci, in una delle sue<br />
lettere dal carcere, chiede alla sorella Tania di passare<br />
da <strong>Ingegnoli</strong> per comprare delle sementi e farsi<br />
dare il celebre catalogo. <strong>Catalogo</strong> che già dalla fine<br />
dell’Ottocento - nel 1884 nasce la Fratelli <strong>Ingegnoli</strong><br />
successori della ditta Burdin società anonima – viene<br />
stampato in tre-quattro<br />
edizioni e che costituisce<br />
il “motore”<br />
dell’azienda. <strong>Catalogo</strong><br />
che oggi continua ad<br />
essere stampato e diffuso<br />
in circa 200mila<br />
copie. Nel 1938 prende<br />
le redini dell’azienda<br />
Tomaso <strong>Ingegnoli</strong> e<br />
l’attività ricomincia la<br />
sua crescita. Nel 1987<br />
Tomaso <strong>Ingegnoli</strong><br />
lascia l’azienda nelle mani del nipote Paolo e del<br />
pronipote Francesco. A metà degli Anni Novanta la<br />
Fratelli <strong>Ingegnoli</strong> lascia la sede di corso Buenos Aires<br />
e si trasferisce in via Salomone (zona Mecenate) in<br />
uno stabile più moderno e funzionale per l’attività di<br />
vendita con lo sviluppo anche delle<br />
vendite con Internet. Il Garden viene<br />
trasferito in viale Pasubio (4.500<br />
mq. della famiglia Feltrinelli) e costituisce<br />
un punto di riferimento<br />
per la clientela nel centro di Milano.<br />
Nel 2008 muore Paolo <strong>Ingegnoli</strong> e<br />
il figlio Francesco diventa presidente<br />
della società, coadiuvato dalla sorella<br />
Gloria.<br />
Di fronte alla sede di via Salomone<br />
viene creato un più grande Garden<br />
center (6.500 mq.) nel quale si<br />
trasferisce l’attività da viale Pasubio.<br />
La Fratelli <strong>Ingegnoli</strong> continua con<br />
successo la sua storia imprenditoriale.<br />
Federico Sozzani<br />
Veduta della facciata dello Stabilimento di Corso Loreto nel 1896