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01) Introduzione Sociologia Urbana (1)

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SOCIOLOGIA URBANA<br />

A.A. 2<strong>01</strong>5/2<strong>01</strong>6<br />

LEZ. 1<br />

INTRODUZIONE


Un primo sguardo al fenomeno urbano<br />

Come si presentano oggi le città? Qual è la consistenza dei processi di<br />

crescita urbana? Qual è la geografia della crescita?<br />

<strong>Sociologia</strong> <strong>Urbana</strong> 2<strong>01</strong>5/2<strong>01</strong>6 – Luciano Brancaccio<br />

The World’s Fastest Growing Cities<br />

Quali sono le ragioni di una crescita così repentina? Qual è la<br />

consistenza economica delle città?<br />

U.S. Map Re-sized Based on Local GDP Contributions<br />

U.S. Economic Contribution by City


Breve glossario dei fenomeni urbani<br />

Inurbamento. Movimento di popolazione dalle campagne verso le città.<br />

Urbanizzazione. Indica il processo di migrazione verso le città e di<br />

integrazione nei tratti culturali urbani.<br />

Urbanizzazione primaria. Urbanizzazione connessa allo sviluppo<br />

economico e alla conseguente crescita della domanda di lavoro.<br />

Urbanizzazione secondaria. Urbanizzazione non dovuta alla forza di<br />

attrazione dello sviluppo economico: esempio la maggior parte delle<br />

megalopoli del Sud del mondo.<br />

Urbanesimo. Mutamento del sistema dei valori verso il modo di vita urbano.<br />

De-urbanizzazione. Processo di abbandono delle città e del loro stile di vita.<br />

Suburbanizzazione. Processo mediante il quale gli insediamenti rurali<br />

esterni alla città perdono la loro base economica e si trasformano in aree<br />

residenziali della città.<br />

Sprawl urbano. Configurazione urbanistica risultato della diffusione del<br />

tessuto urbano nelle aree circostanti.<br />

Gentrification. Mutamenti urbanistici e sociali delle aree popolari della città a<br />

seguito dell’acquisto di immobili da parte di ceti sociali più ricchi.<br />

<strong>Sociologia</strong> <strong>Urbana</strong> 2<strong>01</strong>5/2<strong>01</strong>6 – Luciano Brancaccio


Di cosa discuteremo durante il corso<br />

‣ Discuteremo le principali teorie degli autori classici sulle origini delle città, sui<br />

tratti della vita urbana e più in generale sul ruolo delle città nel percorso della<br />

modernità (ad es. con le categorie tradizione/modernità; vita rurale/vita urbana).<br />

Lo faremo a partire dai lavori originali degli autori classici. Leggeremo brani delle<br />

loro opere e li assegneremo per discuterne in aula.<br />

‣ Ci soffermeremo, poi, sui problemi di carattere teorico e metodologico di due<br />

scuole che hanno fornito importanti contributi sulle dinamiche del mutamento<br />

sociale nelle città, in differenti contesti geografici e in diversi ambienti teorici (la<br />

scuola di Chicago e la scuola di Manchester).<br />

<strong>Sociologia</strong> <strong>Urbana</strong> 2<strong>01</strong>5/2<strong>01</strong>6 – Luciano Brancaccio<br />

‣ Porremo particolare attenzione alla dimensione empirica dell’analisi, con la<br />

discussione e l’approfondimento di alcune ricerche classiche di sociologia<br />

urbana.<br />

‣ Ci occuperemo di “modelli” di città, in riferimento a diversi contesti storici e<br />

geografici (città della prima rivoluzione industriale, città fordista, città<br />

mediterranea).<br />

‣ Svilupperemo alcuni temi che trovano sede di elezione nelle città, come ad<br />

es. il potere e la politica, l’innovazione, l’economia della conoscenza, il crimine<br />

organizzato (forse).


‣ Discuteremo, infine, degli scenari della globalizzazione e il ruolo delle città<br />

nella crisi dei “paradigmi” di interpretazione novecenteschi.<br />

Il corso richiede una conoscenza di massima del contesto storico<br />

(all’esame non saranno ammesse ignoranze su questo punto).<br />

È vivamente consigliato di rispettare la propedeuticità con il corso di<br />

<strong>Sociologia</strong> generale. Alcuni concetti di base li riprenderemo, altri li<br />

daremo per scontati.<br />

<strong>Sociologia</strong> <strong>Urbana</strong> 2<strong>01</strong>5/2<strong>01</strong>6 – Luciano Brancaccio<br />

Il corso è articolato in 8 moduli, ognuno della durata indicativa di una<br />

settimana (6 ore, due ore per tre giorni) e organizzato attorno a un<br />

tema e alcuni autori di riferimento.<br />

Formeremo dei gruppi di lettura di brani di autori classici, che poi discuteremo<br />

in aula


I moduli saranno (indicativamente) i seguenti:<br />

1) Le origini e le specificità della città occidentale: K. Marx, M. Weber, H.<br />

Pirenne;<br />

2) La vita nella comunità e l’urbanesimo: E. Durkheim, G. Simmel;<br />

3) La città industriale del XIX secolo: F. Engels, C. Booth;<br />

4) La Scuola di Chicago: R. Park, E. Burgess, N. Anderson;<br />

5) La Scuola di Manchester e l’analisi di rete americana: J. C. Mitchell, E. Bott,<br />

M. Granovetter;<br />

6) Le città come società locali: potere, economie di agglomerazione, capitale<br />

sociale: F. Hunter, R. Dahl, A. Bagnasco, C. Trigilia.<br />

7) Modelli di città: città fordista, città mediterranea, post-metropoli: A. Gramsci,<br />

C. Wright Mills, L. Leontidu, P. Perulli.<br />

8) Città, crisi del modernismo e globalizzazione: J. Jacobs, D. Harvey, S.<br />

Sassen, A. Scott.<br />

<strong>Sociologia</strong> <strong>Urbana</strong> 2<strong>01</strong>5/2<strong>01</strong>6 – Luciano Brancaccio


Modalità di accertamento del profitto<br />

‣ Gli esami sono scritti e orali per tutti gli appelli.<br />

‣ Gli scritti consistono in alcune domande aperte con risposta articolata in<br />

una decina di righe.<br />

‣ Gli orali si terranno lo stesso giorno degli scritti.<br />

‣ Alla fine del corso ci sarà una valutazione per i frequentanti che poi<br />

sarà riportata nel primo appello.<br />

<strong>Sociologia</strong> <strong>Urbana</strong> 2<strong>01</strong>5/2<strong>01</strong>6 – Luciano Brancaccio<br />

Testi d’esame<br />

1) Materiali didattici e parti di testo disponibili (di volta in volta al termine<br />

delle lezioni) previa iscrizione al corso nella pagina web del docente;<br />

2) Una monografia a scelta tra le seguenti:<br />

- D. Harvey, La crisi della modernità, Net,Milano, 2002 (o altre edizioni);<br />

- C. Wright Mills, Colletti bianchi. La classe media americana, Einaudi,<br />

Torino,1974 (o altre edizioni).<br />

- A. J. Scott, Città e regioni nel nuovo capitalismo. L’economia sociale delle<br />

metropoli, il Mulino, Bologna, 2<strong>01</strong>1.


Cosa è la <strong>Sociologia</strong> <strong>Urbana</strong>?<br />

È l’ambito della sociologia che si occupa di città. Il discorso è meno banale<br />

di quanto sembri. Il fatto che la <strong>Sociologia</strong> urbana si occupi di città ha una<br />

implicazione in termini di approccio ai fenomeni sociali che la differenzia<br />

dalle altre discipline sociologiche.<br />

<strong>Sociologia</strong> Economica<br />

<strong>Sociologia</strong> Politica<br />

<strong>Sociologia</strong> Industriale<br />

<strong>Sociologia</strong> della Conoscenza<br />

<strong>Sociologia</strong> del Lavoro<br />

<strong>Sociologia</strong> della Comunicazione<br />

<strong>Sociologia</strong> <strong>Urbana</strong> 2<strong>01</strong>5/2<strong>01</strong>6 – Luciano Brancaccio<br />

<strong>Sociologia</strong> <strong>Urbana</strong><br />

Dove sta la peculiarità?<br />

Una sociologia che si occupa di città è una sociologia costretta a fare i conti<br />

con lo spazio geografico e ad evitare la segmentazione funzionale.


La cosa non è scontata, perché la sociologia può anche essere pura<br />

astrazione, riflessione speculativa sul concetto di “società”, costruzione di<br />

modelli generali della vita sociale validi sempre e ovunque.<br />

Ad esempio la sociologia di Talcott Parsons (1902-1979) e lo Strutturalfunzionalismo<br />

<strong>Sociologia</strong> <strong>Urbana</strong> 2<strong>01</strong>5/2<strong>01</strong>6 – Luciano Brancaccio<br />

Proviamo a ragionare su questo “stile di analisi”


Schema AGIL di Parsons<br />

Adattamento<br />

(Organismo<br />

biologico)<br />

Perseguimento<br />

dello scopo<br />

(Sistema della<br />

Personalità)<br />

Sistema di azione<br />

(individuale)<br />

Integrazione<br />

(Sistema sociale)<br />

Mantenimento<br />

dei valori<br />

(Sistema della<br />

Cultura)<br />

T. Parsons, Il<br />

sistema sociale<br />

(1951)<br />

<strong>Sociologia</strong> <strong>Urbana</strong> 2<strong>01</strong>5/2<strong>01</strong>6 – Luciano Brancaccio<br />

Sottosistema<br />

Economia<br />

(Adattamento)<br />

Sottosistema<br />

Politica<br />

(Perseguimento<br />

degli scopi<br />

Sottosistema<br />

Giuridico e<br />

religioso<br />

(Integrazione)<br />

Sottosistema<br />

Famiglia e scuola<br />

(Mantenimento<br />

dei valori)<br />

Lo schema può essere applicato al sistema di azione individuale o alla società nazionale.<br />

Ogni nazione è una società. All’interno di questa, ogni sistema di azione, dal piccolo<br />

gruppo alla intera società nazionale, si articola secondo i quattro imperativi categorici o<br />

prerequisiti funzionali che vengono soddisfatti da altrettante istituzioni (in senso lato). Ma<br />

se ogni sistema di azione, a qualsiasi scala lo si consideri, si articola allo stesso modo, lo<br />

spazio geografico non ha alcun valore, è un elemento trascurabile.


Ci sono poi invece altri approcci sociologici che seguono un diverso stile di<br />

analisi, considerando lo spazio geografico un elemento di fondamentale<br />

importanza per lo studio dei fenomeni sociali.<br />

Per A. Giddens le “società” (termine vago con cui in genere<br />

si individuano le società nazionali) si strutturano nel<br />

tempo e nello spazio articolandosi secondo processi di<br />

regionalizzazione. In una certa misura esse sono “sistemi<br />

sociali” omogenei, ma sono anche “intersezioni” di sistemi<br />

sociali regionali.<br />

<strong>Sociologia</strong> <strong>Urbana</strong> 2<strong>01</strong>5/2<strong>01</strong>6 – Luciano Brancaccio<br />

Il termine “regionalizzazione” per Giddens non indica<br />

una semplice partizione dello spazio geografico, ma<br />

connota sempre la strutturazione della condotta sociale<br />

attraverso il tempo-spazio.<br />

Anthony Giddens (n. 1938)<br />

Che differenza c’è tra partizione dello spazio geografico e regionalizzazione?<br />

Due esempi, tra i tanti possibili, ci aiuteranno a capire meglio: la partizione degli<br />

Stati in Africa (1) e in Medio Oriente (2).


Esempio 1: la partizione degli Stati africani dopo il processo di<br />

decolonizzazione, soprattutto nella zona sahariana, appare come una mera<br />

divisione dello spazio geografico in unità di una certa dimensione.<br />

<strong>Sociologia</strong> <strong>Urbana</strong> 2<strong>01</strong>5/2<strong>01</strong>6 – Luciano Brancaccio


La<br />

diffusione<br />

della lingua<br />

berbera in<br />

Nord-Africa<br />

<strong>Sociologia</strong> <strong>Urbana</strong> 2<strong>01</strong>5/2<strong>01</strong>6 – Luciano Brancaccio<br />

La diffusione della lingua berbera in Nord-Africa individua una<br />

regione a cavallo tra gli Stati dell’Algeria, Libia, Niger, Mali e Mauritania.


Esempio 2: analoga situazione si riscontra in Medio-Oriente dopo la Seconda<br />

Guerra Mondiale.<br />

<strong>Sociologia</strong> <strong>Urbana</strong> 2<strong>01</strong>5/2<strong>01</strong>6 – Luciano Brancaccio


Il Kurdistan è una “regione” che non esiste nelle cartine geografiche<br />

politiche e che si trova a cavallo tra Turchia, Armenia, Iran, Iraq e Siria.<br />

<strong>Sociologia</strong> <strong>Urbana</strong> 2<strong>01</strong>5/2<strong>01</strong>6 – Luciano Brancaccio


Compresa ora la differenza tra partizione dello spazio geografico e<br />

regionalizzazione (secondo la definizione data da Giddens)?<br />

Un esempio di casa nostra: la cosiddetta “Terza Italia”<br />

Nel suo lavoro Tre Italie. La problematica territoriale dello sviluppo italiano<br />

(1977), il sociologo economico Arnaldo Bagnasco individua, fra le regioni<br />

del Nord-Ovest ad antica tradizione di grande industria e le regioni povere del<br />

Mezzogiorno, l’emergere di una “Terza Italia”, quella del Centro - Nord-Est,<br />

caratterizzata da un’economia di piccola impresa e da caratteri sociali, politici<br />

e culturali specifici.<br />

<strong>Sociologia</strong> <strong>Urbana</strong> 2<strong>01</strong>5/2<strong>01</strong>6 – Luciano Brancaccio<br />

L’intuizione si rivelerà fondata. Le regioni del Centro - Nord-est faranno<br />

registrare nel corso degli anni ‘80 un forte dinamismo economico. Oggi<br />

costituiscono il vero baricentro del modello italiano con sistemi locali di piccole<br />

e medie imprese e distretti industriali del “made in Italy” altamente<br />

competitivi.<br />

In altri termini, nel Centro - Nord-Est possiamo notare, secondo la prospettiva<br />

di Giddens, una strutturazione della condotta sociale attraverso il tempospazio.


Ora forse si capisce meglio cosa Giddens intendesse dire quando affermava<br />

che le “società” (le società nazionali o su scala più ampia) non possono<br />

essere considerate come sistemi sociali “omogenei e unificati”.<br />

Piuttosto esse sono soggette a gradi diversi di “sistemicità”. In una certa<br />

misura esse sono “sistemi sociali”, ma sono anche “intersezioni” di più sistemi<br />

sociali. Al loro interno le regioni tendono a intersecarsi e sovrapporsi. Oppure<br />

sono esse stesse, le società nazionali, parte di sistemi sociali più ampi. Pensate<br />

alla UE, e pensate alle aree territoriali italiane e al loro intersecarsi e sovrapporsi<br />

dando vita alla “società nazionale”.<br />

<strong>Sociologia</strong> <strong>Urbana</strong> 2<strong>01</strong>5/2<strong>01</strong>6 – Luciano Brancaccio<br />

La conclusione da trarre da queste considerazioni è che gli aggregati sociali<br />

devono essere considerati nella loro distribuzione spaziale e temporale,<br />

vale a dire nel loro carattere territoriale. L’articolazione spazio-temporale dei<br />

fenomeni sociali produce il concetto sociologico di territorio.<br />

Territorio: spazio attivo socialmente nel tempo<br />

Il territorio da un punto di vista sociologico (non morfologico, topografico,<br />

amministrativo ecc.) è l’insieme dei fenomeni sociali dotati di un certo grado<br />

di sistemicità che si realizzano in un determinato lasso temporale e ambito<br />

spaziale. La sociologia del territorio quindi è lo studio dei fenomeni sociali<br />

articolati nello spazio e nel tempo.


Le città, come le intendono i sociologi urbani, sono esattamente aggregazioni<br />

sociali che si realizzano nel tempo e nello spazio: dunque vanno studiate<br />

tenendo conto di questi elementi.<br />

La <strong>Sociologia</strong> urbana è dunque una disciplina dai confini assai sfumati (più di<br />

quanto possano esserlo la sociologia economica o la sociologia politica), può<br />

essere considerata “la concentrazione selettiva dell’attenzione non su qualche<br />

aspetto particolare della vita sociale ma, piuttosto, sulla dimensione spaziotemporale<br />

o ambientale di tutti gli aspetti che essa presenta. Da questo punto<br />

di vista la <strong>Sociologia</strong> urbana ha una specifica vocazione: essa non deve<br />

dimenticare mai che, quando si parla di società o anche dell’agire sociale […] si<br />

parla di fenomeni che hanno luogo in precisi punti dello spazio e del tempo […]”<br />

(Mela 2002).<br />

<strong>Sociologia</strong> <strong>Urbana</strong> 2<strong>01</strong>5/2<strong>01</strong>6 – Luciano Brancaccio<br />

Ma va anche tenuto presente che la città è una forma sociale peculiare che<br />

presenta comuni caratteristiche contrapposte a quelle della vita rurale . Ad<br />

esempio le domande che si ponevano Durkheim, Simmel, Wirth: cosa accade<br />

(a prescindere da dove e quando accade) quando le aggregazione umane<br />

raggiungono caratteri di densità, eterogeneità e numerosità delle città<br />

moderne? Quali sono le conseguenze sulla vita sociale di questi fattori che<br />

potremmo definire strutturali? In cosa consiste il modo di vita urbano?


Gli assi della <strong>Sociologia</strong> urbana<br />

<strong>Sociologia</strong> <strong>Urbana</strong> 2<strong>01</strong>5/2<strong>01</strong>6 – Luciano Brancaccio<br />

Sull’asse verticale abbiamo gli studi sulla città come forma sociale peculiare,<br />

come esito di un processo storico unitario; sull’asse orizzontale invece gli studi<br />

sulle particolari forme sociali urbane definite nello spazio e nel tempo.


Possiamo distinguere schematicamente quattro nodi teorici della <strong>Sociologia</strong><br />

urbana (senza pretesa di esaustività):<br />

1) Il problema delle origini della città e del modo di vita urbano. La città che si<br />

identifica con la società moderna, la città delle relazioni sociali moderne, la<br />

metropoli di Simmel.<br />

2) La città nei suoi caratteri di autonomia (per es. Weber); qui c’è il filone che<br />

nasce con Weber, si sviluppa con la political economy e affonda le sue basi<br />

anche nel marxismo (la città è il luogo del dominio capitalistico, la città in<br />

termini di strutture e conflitto). La città come attore politico, capace di azione<br />

collettiva. La città come società locale secondo la definizione di Bagnasco.<br />

<strong>Sociologia</strong> <strong>Urbana</strong> 2<strong>01</strong>5/2<strong>01</strong>6 – Luciano Brancaccio<br />

3) La città nelle sue relazioni spaziali interne (Scuola di Chicago); questo è il<br />

filone dell’ecologia umana. La città come spazio, lo spazio è un fattore<br />

sociale importante.<br />

4) La città nei suoi rapporti con altre città e altri territori (Sassen). Qui c’è<br />

anche il tema della città come nodo di reti, la città dei flussi, la città come<br />

territorializzazione di flussi globali, la città come insieme di unità locali di<br />

sistemi globali.


Bibliografia della lezione<br />

Bagnasco A., Le tre Italie. La problematica territoriale dello sviluppo<br />

italiano, Il Mulino 1977.<br />

Bagnasco A., Fatti sociali formati nello spazio, Angeli 1994.<br />

<strong>Sociologia</strong> <strong>Urbana</strong> 2<strong>01</strong>5/2<strong>01</strong>6 – Luciano Brancaccio<br />

Mela A., <strong>Sociologia</strong> delle città, Carocci 2006.<br />

Giddens A., La costituzione della società, Einaudi 1990<br />

Nuvolati G. (a cura di), Lezioni di sociologia urbana, Il Mulino, 2<strong>01</strong>1. In<br />

particolare l’«<strong>Introduzione</strong>».

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