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Mozione_Orlando_Unire_l'Italia_unire_il_PD

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modernizzazione vera delle politiche di territorio. Dobbiamo investire in nuove reti sanitarie e<br />

anche sulla tecnologia sanitaria, data la sua importanza anche come comparto produttivo in senso<br />

lato (farmaceutica, apparecchiature biomedicali e medical device, forniture mediche-sanitarie).<br />

Rafforzare le infrastrutture e le reti sociali: scuole, as<strong>il</strong>i, servizi per la non autosufficienza, strutture<br />

ad alta integrazione socio-sanitaria e di continuità assistenziale, cure primarie e servizi di sanità<br />

territoriale. L’austerity sta comportando <strong>il</strong> rischio di una ulteriore deriva verso un welfare<br />

famigliare e informale. Ma contare sulla sola spesa pubblica è irrealistico. Un ruolo importante può<br />

essere assunto dagli investitori istituzionali, da chi mob<strong>il</strong>ita i capitali pazienti per grandi progetti<br />

sulle infrastrutture sociali. La BEI e <strong>il</strong> FEIS hanno adottato linee di finanziamento comunitarie per<br />

l’innovazione sociale e le imprese sociali innovative. Facciamolo anche noi.<br />

Sradicare in tre anni la povertà assoluta<br />

Il lavoro è un diritto di cittadinanza. E noi siamo per <strong>il</strong> lavoro, per un lavoro di qualità, non un<br />

lavoro purchessia. In Italia ci sono un m<strong>il</strong>ione e mezzo di lavoratori in povertà assoluta e un bacino<br />

tra disoccupati espliciti (r<strong>il</strong>evati dall’Istat), disoccupati impliciti (che non fanno azioni formali di<br />

ricerca di lavoro) e scoraggiati, di circa 6 m<strong>il</strong>ioni e mezzo di persone. A quanti e in quanto tempo,<br />

ragionevolmente, possiamo dare risposte? Ora, alle prese con la grande trasformazione digitale,<br />

agli esclusi cosa offriamo?<br />

Edmondo Berselli nel suo libro-testamento scriveva: “Ecco la parola maledetta: povertà”. Per anni<br />

non l’abbiamo voluta ascoltare, ora siamo obbligati dalla realtà. Un italiano su cinque è a rischio di<br />

povertà (al Sud uno su tre). Le persone in condizione di povertà assoluta sono 4,6 m<strong>il</strong>ioni e sono<br />

aumentate di due volte e mezza rispetto al 2007. Sono famiglie che non riescono a comprare beni<br />

e servizi essenziali (cibo, vestiti, medicine) e vivono spesso in alloggi fatiscenti. L’Italia è l’unico<br />

paese europeo privo di un sostegno universalistico contro la povertà. Il M5S propone una specie di<br />

reddito garantito, superiore al reddito della gran parte degli italiani che lavorano. Il problema non<br />

è solo che questa misura costa troppo (oltre 16 m<strong>il</strong>iardi annui a regime). Il problema è che è<br />

sbagliata. È un disincentivo a cercare lavoro attivamente.<br />

E allora, bisogna per forza inventarsi qualcosa di nuovo? No. Una vasta rete di esperti e di<br />

associazioni che tutti i giorni hanno a che fare con i poveri, l’Alleanza contro la povertà, ha<br />

avanzato la proposta di un Reddito di inclusione sociale (Reis) per le famiglie in povertà assoluta.<br />

Ogni nucleo riceverebbe mens<strong>il</strong>mente una somma pari alla differenza tra la soglia di povertà e <strong>il</strong><br />

proprio reddito (per una famiglia di tre persone, in media: circa 800 euro mens<strong>il</strong>i), e un’offerta di<br />

servizi sociali ed educativi, un percorso di riqualificazione e reinserimento, fatto di servizi, di<br />

formazione, di istruzione per i figli, e così via. Solo così i poveri possono riacquistare dignità,<br />

intravvedere una possib<strong>il</strong>ità di riscatto.<br />

Il governo ha fatto passi importanti con <strong>il</strong> Disegno di legge delega sul contrasto alla povertà, che<br />

introduce <strong>il</strong> Reddito di inclusione. Ma le risorse sono insufficienti e i criteri di accesso restrittivi.<br />

Certo, meglio di quanto sia stato mai fatto prima. Ma non basta. Le risorse stanziate finora, 1,8<br />

m<strong>il</strong>iardi per <strong>il</strong> 2017, coprono (in maniera parziale) una platea di un m<strong>il</strong>ione e mezzo di poveri. Ma<br />

in Italia sono quasi tre volte tanto. Agli altri, come glielo spieghi?<br />

Per aiutare tutti i poveri servono 7 m<strong>il</strong>iardi di euro. Con queste risorse riusciremmo a sradicare la<br />

povertà assoluta. Diamoci un obiettivo, facciamolo in tre anni. Le risorse vanno trovate, come in<br />

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