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tra nel «materialismo portato all’estremo» la degenerazione di tutti quei valori che<br />
sono invece in grado di rafforzare e dare un senso all’umana presenza nel mondo:<br />
«la nostra vita è diventata un affare, un tempo era una presenza» 7 .<br />
Mignoli, che traeva nutrimento dalle varie letture di poesia, storia, musica o teatro,<br />
oltre che dalla vita stessa, come Simone Weil avvertiva la necessità di «vivere secondo<br />
l’urgere della propria verità» 8 . La riflessione di Mignoli valorizzava infatti le varie<br />
sfaccettature dell’essere umano, attribuendo una «precisa responsabilità civile e<br />
morale» alla società intera. L’altra questione, per l’appunto, riporta al senso di ricerca<br />
della verità di Simone Weil.<br />
Anche per Simone Weil la ricerca della verità è la forza che muove la riflessione e<br />
poi l’azione dell’intellettuale. Ed era attraverso l’attenzione e la scelta della parola<br />
che la Weil si contrapponeva alla forza intesa come violenza: «Mettiamo la maiuscola<br />
a parole prive di significato e, alla prima occasione, gli uomini spargeranno fiumi<br />
di sangue, accumuleranno rovine su rovine ripetendo quelle parole, senza mai ottenere<br />
davvero qualcosa di corrispondente; niente di reale può davvero corrispondere<br />
a queste parole, poiché non significano niente». Argomentazioni in grado di screditare<br />
concetti e parole vuote, che fanno pensare anche al senso della parola per Gobetti,<br />
il quale in una nota apparsa in «Rivoluzione Liberale», il 28 maggio 1922, scriveva:<br />
«Le parole sono una mitica forza. Ma perché lo splendore dei suoni sia potenza,<br />
non deve rimanere gonfia affermazione di astratto simbolo». Le parole spingono<br />
verso la necessità di fare chiarezza. In questo modo il soggetto potrà resistere, come<br />
dirà più tardi Bobbio, alla tentazione di fare una scelta per forza, rifiutando quindi<br />
l’aut aut, la posizione radicale, l’obbligo.<br />
Simone Weil nel suo saggio, L’Iliade o il poema della forza, chiarisce anche bene il<br />
concetto di forza e di miseria dell’uomo, la miseria intesa come l’incapacità di sentire<br />
quanto può essere imponente la forza, che trascina l’essere umano verso i propri<br />
bisogni vitali: «Tale è il potere della forza: tanto grande quanto quello della natura» 9 .<br />
Caterina Arcangelo<br />
7 Ariberto Mignoli, La società per azioni. Problemi - Letture - Testimonianze, Milano, Giuffrè, 2002, tomo I, p. 5<br />
(derivo la citazione ancora da Daniela Marcheschi, Ariberto Mignoli, cit., p. 85).<br />
8 Cfr. Daniela Marcheschi, Ariberto Mignoli, cit., p. 84.<br />
9 Simone Weil, Il libro del potere, cit., p. 12.<br />
<strong>FUOR</strong> <strong>ASSE</strong> 5