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PRENOTA PRIMA = SPENDI MENO e PREZZO CERTO Per prenotazioni effettuate fino a 70 giorni prima della partenza RIDUZIONE del 10% circa su tutte le partenze con AEREI SPECIALI per: MOSTAR (Medjugorje) ad eccezione delle partenze: OR/3 - OR/11 - MX/10 RIDUZIONE dal 5% al 10% circa su tutte le partenze con AEREI di LINEA per: LOURDES, FATIMA, SANTIAGO - POLONIA inoltre... • GARANZIA di PREZZI BLOCCATI (nessun aumento o adeguamento prezzi verrà applicato successivamente alla prenotazione). • ASSICURAZIONE contro le penali in caso di annullamento inclusa nella quota (vedi condizioni polizza pag. 36-37) 6 ATTENZIONE: • I posti vendibili con riduzione PRENOTA PRIMA sono contingentati. • Le prenotazioni si riterranno valide (e conseguentemente verranno applicate le riduzioni previste), SOLO se entro 7 giorni dalla conferma verrà effettuato il versamento dell’acconto del 25% della quota di partecipazione + quota di iscrizione. • Per le partenze previste con AEREI DI LINEA: MERIDIANA, ALITALIA, EL AL, TAP, EASYJET, RYA- NAIR, WIZZAIR ecc...i prezzi pubblicati vengono garantiti per prenotazioni confermate fino a 70 giorni prima della partenza. Dopo tale termine potrà essere richiesto un adeguamento pari a quello applicato dalle compagnie aeree. • Le riduzioni previste per il PRENOTA PRIMA non sono cumulabili con altre facilitazioni e sconti.
Perchè andare a Medjugorje ? 7 PERCHÈ ANDARE A MEDJUGORJE? A questa domanda si potrebbero dare una infinità di risposte, ma la risposta che le sintetizza tutte è una sola: “ Si va a Medjugorje per rispondere ad una chiamata”. Chiamata di cui si è più o meno coscienti o consapevoli e che spesso si manifesta come un impulso irrazionale ad intraprendere questo “Viaggio” del tutto speciale. Lo sanno bene coloro che ci sono andati con le più svariate motivazioni e con tante aspettative, a volte magari deluse, sopratutto per coloro che volevano “vedere” ma non hanno visto nulla di bello o di straordinario, hanno invece sentito... Al riguardo riportiamo un paio di testimonianze significative tra le molte che ci pervengono, da parte di persone che hanno vissuto l’esperienza del pellegrinaggio a Medjugorje e con queste loro testimonianze ci danno la risposta all’interrogativo del “PERCHE’ ANDARE A MEDJUGORJE ?” Non ho visto, ma ho sentito... Sono stato a Medjugorje per vedere...vedere dei segni o delle manifestazioni di un mondo spirituale e soprannaturale che da sempre fa parte del mio bagaglio culturale, ma che anche da tanto tempo ho dato per scontato. A questo mi ha portato la mia professione e la mia preparazione ingegneristica. Ma non ho visto nulla di ciò che senza ben riflettere mi aspettavo. Ho invece sentito. Ho sentito innanzitutto la gratitudine commossa di una mamma che casualmente ho incontrato accanto a me in aereo, la quale dando per scontato una mia fede profonda, mi ha confidato quanto la Madonna aveva fatto per la famiglia di suo figlio, il quale aveva ritrovato la fede e l’unione del suo matrimonio e la salute ritrovata del suo figliolo più piccolo segnato improvvisamente da un tumore devastante. Poi ho sentito la guida che ha scandito ad un certo punto del percorso in pullman dall’aeroporto a Medjugorje: “A Medjugorje non si viene per vedere, ma per ascoltare”. Arrivati a Medjugorje mi ha colpito la testimonianza di un frate francescano che disse: “ Un giorno la Madonna ha parlato al mio cuore. Ero negli anni del liceo, amavo lo sport e anche il lavoro per guadagnare: “Ho bisogno di te...” mi ha sussurrato una mia carissima amica compagna di banco disabile - “mi aiuti a pregare?” Ad un certo punto del Pellegrinaggio, di sera, in una lunga messa in croato, ho ascoltato con una audioricevente la predica tradotta in buon italiano, I pensieri del sacerdote erano distesi, semplici. Parlava di Gesù e di tutti noi. O, meglio, potrei dire di me. Perchè ad un tratto mi sembrava che parlasse veramente a me; “Se guadagnassi il mondo intero e perdessi la tua anima, che cosa avresti guadagnato? E ancora “Cari fratelli, guardate che c’è il rischio di vivere accanto alle persone senza accorgerci di loro e delle loro esigenze, dei loro problemi e delle loro sofferenze”. E neanche a farlo apposta, proprio in quel momento, mia moglie mi prese la mano e io mi accorsi di lei e di un mondo di affetti ormai lontano nel tempo. Il tempo della giovinezza e di un fidanzamento, forse, passati troppo velocemente. Infine, di mia precisa volontà sono andato in un confessionale. E questa volta, ho visto. Ho visto gli occhi buoni, intelligenti e profondi di un giovane sacerdote che mi ha riferito queste parole: “Non si preoccupi ingegnere, nulla è perduto, il Signore le vuole tanto bene”. Francesco Devo la mia salvezza a Medjugorje Devo la mia salvezza a Medjugorje, e non solo quella spirituale, grazie all’autentica conversione del cuore, ma anche a quella fisica perchè, prima del mio primo pellegrinaggio, ero arrivata sulla soglia del suicidio. Andare a Medjugorje è per me come una “ ricarica spirituale”che mi permette di affrontare tutte le problematiche e le difficoltà del nostro vivere quotidiano. Un viaggio all’anno mi basta per fare il pieno di serenità per i 365 giorni successivi! In poche parole Medjugorje è una grande grazia e ringrazio Dio per avermi permesso una simile scoperta. Il ritorno a casa, però, diventa ogni anno sempre più difficile.... Dopo 5 giorni di assoluta pace, tranquillità, serenità, in cui le nostre “croci” vengono letteralmente scaricate dalle nostre spalle, il doversene nuovamente caricare addosso diventa sempre più difficoltoso. Quest’anno ho imparato che andare a Medjugorje è un pò come essere sul Monte Tabor al momento della trasfigurazione di Gesù. Nemmeno i discepoli volevano allontanarsi da quel luogo meraviglioso. Volevano fare delle tende e rimanere lassù. Ma Gesù li ha esortati a scendere, a tornare presto nel mondo e portare a tutti la buona novella. Così, ogni volta che torno alla solita vita, ai soliti problemi ed alle solite difficoltà di tutti i giorni, mi sforzo di parlare quanto più possibile di Medjugorje e di convincere quanta più gente possibile a fare un viaggio in quella santa terra di pace e serenità. Sono quattro anni che vado a Medjugorje ed ho portato con me ogni volta una persona diversa e quasi sempre alla prima esperienza. Spero di poter continuare così perchè le cose veramente belle non si possono tenere per sè; il vero segreto della felicità che Medjugorje trasmette ai nostri cuori è la condivisione... Sonia Eliseo Rusconi con Fra Marinko Sakota Parroco di Medjugorje
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