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H<br />
nimal’s ealth IL BENESSERE E LA SALUTE DEGLI ANIMALI<br />
A<br />
Camice bianco<br />
Torsione gastrica<br />
Benessere<br />
La psicologia del gatto<br />
Il pranzo è servito<br />
Snack, come e quando<br />
Non solo dog&cat<br />
La tartaruga d’acqua dolce<br />
Il canarino<br />
Noi e loro<br />
Gli animali e la città<br />
I cani impegnativi<br />
Pensiamo in grande<br />
Ippoterapia<br />
Terza pagina<br />
Peter Coniglio<br />
Pets&kids<br />
Liberi tutti<br />
Stelle a quattro zampe<br />
Astrologia animale<br />
Iniziative bestiali<br />
News dalle Associazioni<br />
Omaggio di<br />
6<br />
10<br />
14<br />
19<br />
28<br />
22<br />
36<br />
30<br />
40<br />
44<br />
46<br />
48<br />
6 10<br />
14<br />
19<br />
22 28<br />
40 44<br />
46<br />
30 36<br />
48<br />
Direttore responsabile<br />
Eleonora Battistella<br />
e.battistella@abcedizioni.it<br />
Coordinatore di redazione<br />
Rita Spangaro<br />
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Animal Health Rivista bimestrale<br />
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n. 230 del 11/07/2013<br />
Prezzo a copia: € 1,30<br />
vendita in abbonamento:<br />
50 copie minimo a numero<br />
Stampa<br />
Graphiscalve S.p.A.<br />
Vilminore di Scalve (BG)
Editoriale<br />
Eccoci dunque al secondo numero di Animal’sHealth.<br />
Abbiamo con comprensibile<br />
emozione seguito il percorso del primo, e<br />
adesso possiamo tirare un respiro di soddisfazione.<br />
La strada è quella giusta: le reazioni ed i commenti<br />
sia dei farmacisti che omaggiano la rivista agli utenti<br />
della loro farmacia, sia del pubblico dei lettori sono<br />
stati così positivi da allargarci il cuore.<br />
Animal’s Health piace, informa, e diverte: era proprio<br />
quello che speravamo accadesse.<br />
Non una rivista strettamente scientifico-divulgativa,<br />
non un messaggio concentrato sul binomio di<br />
riferimento cane-gatto, non solo il racconto della<br />
quotidianità del rapporto con l’animale di casa. Volevamo<br />
offrire un momento di lettura facile ma non<br />
vacua, rilassante ma non banale, istruttiva ma non<br />
pedante, che considerasse anche le tante presenze<br />
diverse che popolano la quotidianità del rapporto<br />
domestico fra esseri umani e animali.<br />
Ed infatti in questo numero vi parliamo sì di cani e<br />
di gatti (alimentazione, patologie, comportamento),<br />
ma anche di canarini, di tartarughine d’acqua, di<br />
cavalli ….. e di libri sugli animali.<br />
Ovviamente siamo ancora al principio della nostra<br />
diffusione: ma le adesioni ricevute e le richieste in<br />
arrivo ci confermano che l’obbiettivo di una nostra<br />
significativa presenza editoriale sul territorio nazionale<br />
è molto prossimo.<br />
Questo numero di <strong>AH</strong> ha peraltro una speciale valenza.<br />
È dedicato a Danilo Mainardi, il più grande<br />
etologo e naturalista italiano contemporaneo, scomparso<br />
l’8 marzo scorso. Esperto sì di animali ma<br />
che soprattutto profondamente li amava, continuamente<br />
li osservava, appassionatamente li studiava.<br />
La nostra Rita Spangaro era in contatto da tempo<br />
con lui, per fissare un incontro per parlare dell’ultimo<br />
suo libro appena pubblicato, “La città degli<br />
animali”, nel quale Mainardi sostiene che le città<br />
del futuro saranno sempre più variamente popolate:<br />
agglomerati di etnie umane diverse, certamente,<br />
ma anche di animali, di razze e specie sempre più<br />
varie.Purtroppo Mainardi ci ha lasciato prima che<br />
questo incontro potesse avere luogo. Ci sembra<br />
giusto rendergli omaggio con l’articolo che lo ricorda,<br />
raccogliendo il suo ultimo pensiero che ci<br />
sottolinea, come sempre, che il rispettoso rapporto<br />
con gli animali è una delle modalità del vivere civile<br />
degli umani.<br />
Contando di ritrovarvi al prossimo numero sempre<br />
più numerosi, care amiche ed amici lettori, per ora<br />
un grandissimo abbraccio e …buona lettura.<br />
Eleonora Battistella<br />
Direttore responsabile<br />
e.battistella@abcedizioni.it<br />
N U M E R O D U E<br />
Pet Foods<br />
Snack: sì o no<br />
al fuoripasto?<br />
ANNOUNO NUMERODUE APRILEMAGGIO 2017<br />
Noi e Loro<br />
Danilo Mainardi:<br />
gli animali in città<br />
Piccoli amici<br />
Canarino<br />
d’amor canterino<br />
Camice bianco<br />
Torsione gastrica<br />
nei cani grandi
camice bianco<br />
Poco dopo il pasto consumato avidamente, all’improvviso il nostro<br />
amicone si accascia, si gonfia, respira affannosamente, cerca di<br />
vomitare ma non ci riesce. In molti casi l’intervento veterinario è<br />
d’obbligo e urgente. Se la malattia comparsa improvvisamente è<br />
la dilatazione-torsione gastrica, ne va della vita.<br />
A cura di Luca Bettini<br />
PILLOLE DI PRONTO SOCCORSO<br />
Evitiamo contorcimenti<br />
Ah 6<br />
La dilatazione-torsione<br />
gastrica mette in<br />
pericolo la vita dei cani<br />
grandi. Come ridurre le<br />
dimensioni del rischio<br />
È<br />
il cane di Shaggy ed è più famoso<br />
del padrone a cui, naturalmente,<br />
assomiglia parecchio.<br />
Entrambi sono dei gran fifoni, non a<br />
caso alla sola apparizione del cattivo<br />
di turno, Scooby Doo e Shaggy sono<br />
presi dal panico e si esibiscono in fughe<br />
spericolate e esilaranti. Spesso<br />
riuscendo, involontariamente, a far<br />
cadere in trappola gli inseguitori. Il nostro<br />
personaggio è un giocoso e simpatico<br />
cagnolone, un Alano marrone,<br />
trasandato e perennemente affamato.<br />
Si abbuffa di continuo su qualsivoglia<br />
pietanza senza il benché minimo ritegno.<br />
Tanto che nel bel mezzo delle<br />
indagini in stile detective story, svolte<br />
assieme ai compagni, viene immancabilmente<br />
distratto dalla vista o dall’odore<br />
di qualsiasi cibaria.<br />
PROBLEMA<br />
PANTAGRUELICO<br />
Peraltro se nel mondo<br />
dei cartoons, dopo fughe<br />
rocambolesche e<br />
per fortuite circostanze<br />
tutto finisce sempre<br />
bene, nel mondo reale<br />
Alani, Retriever o Boxer<br />
che mangiano con voracità<br />
possono purtroppo<br />
andare incontro a una<br />
malattia grave che ne<br />
mette a rischio la stessa<br />
sopravvivenza: la dilatazione-torsione<br />
gastrica.<br />
Questa malattia acuta,<br />
chiamata con sigla inglese<br />
GDV (Gastric Dilatation<br />
- Volvolus) è costituita<br />
da due alterazioni<br />
fisiologiche, almeno in<br />
teoria distinte, ma che il
ORE CRUCIALI<br />
C’è un momento preferenziale per l’insorgenza dei sintomi? Sì, perché la<br />
dilatazione torsione spesso avviene di sera tardi o in piena notte. Per questo<br />
motivo troppi cani ancora muoiono per questa malattia! Se avete un cane di<br />
razza altamente a rischio, sarebbe davvero molto opportuno che dormisse in<br />
casa con voi oppure in un locale monitorato da una telecamera baby-monitor.<br />
NOBLESSE OBLIGE<br />
I cani di razza pura sviluppano la<br />
GDV molto più facilmente rispetto<br />
ai cani derivati da incroci, ecco degli<br />
esempi a parità teorica di taglia.<br />
Grado di rischio di torsione in alcune<br />
razze<br />
ALANO 41,3<br />
SAN BERNARDO 25,3<br />
WEIMARANER 19,3<br />
SETTER IRLANDESE 14,2<br />
GORDON SETTER 12,3<br />
METICCIO 1.0<br />
In generale le razze con torace stretto<br />
e profondo sono quelle in cui è più<br />
facile che si manifesti il problema.<br />
L’età è un altro fattore di rischio: la<br />
malattia è più frequente nei cani di<br />
6-7 anni. Si stima che i maschi siano<br />
colpiti circa il doppio delle femmine.<br />
ne di aria, e anche eccesso di alimenti<br />
e acqua nello stomaco costituiscono il<br />
grilletto che scatena l’attacco. I sinto-<br />
più delle volte si presentano insieme.<br />
La dilatazione dello stomaco determina<br />
spessissimo la successiva torsione,<br />
perciò normalmente è necessario<br />
lo stesso tipo di intervento del veterinario.<br />
Ecco perché la sindrome viene<br />
comunemente denominata “sindrome<br />
della dilatazione-torsione gastrica”<br />
Questa malattia colpisce prevalentemente<br />
cani di taglia medio-grande e<br />
gigante e più in generale i cani che<br />
pesano almeno venti chili. Nei cani<br />
molossoidi la dimensione e la forma<br />
del torace (dove lo stomaco e i suoi<br />
annessi possono ballonzolare troppo),<br />
creano le condizioni in cui può nascere<br />
il problema. Le cause esatte non<br />
sono note, ma si sa che un accumulo<br />
di gas, per fermentazione dei cibi o ingordigia<br />
con conseguente deglutiziomi<br />
possono manifestarsi dopo pochi<br />
minuti o qualche ora dal pasto.<br />
OSSERVANDO LA SFINGE<br />
Nelle fasi iniziali il nostro cagnolone<br />
semplicemente è irrequieto, si nasconde,<br />
guaisce.<br />
Mentre il problema si aggrava il cane<br />
cerca ripetutamente di vomitare senza<br />
riuscirci, spesso il padrone erroneamente<br />
pensa che vomiti, ma in effetti<br />
rigurgita solo saliva, e questo è il sintomo<br />
più importante. Altro campanello<br />
d’allarme è l’addome rigonfio, che a<br />
volte il cane cerca di mordersi o leccarsi.<br />
Picchiettando il ventre si sente<br />
un suono sordo “a tamburo”. Altri brutti<br />
segnali sono la posizione “a sfinge”,<br />
la difficoltà a camminare, le mucose<br />
pallide. Nei casi più gravi il cane può<br />
essere in stato di shock e respira a<br />
fatica. Questi sintomi si possono manifestare<br />
in modo molto veloce, in poche<br />
ore. Cosa sta accadendo? Lo stomaco<br />
si dilata, fino a triplicare il suo<br />
volume, subisce una torsione su se<br />
stesso come una caramella incartata<br />
Ah 7
LENTO PEDE<br />
Per prevenire la GDV è meglio evitare<br />
l’attività fisica intensa (specialmente<br />
salti, corse dietro alla bicicletta,<br />
riporto di oggetti ecc.) subito prima e<br />
tanto meno subito dopo i pasti. Molto<br />
meglio una tranquilla passeggiata.<br />
NEL LORO PICCOLO<br />
Anche i cani non grandi possono<br />
soffrire di GDV, tra quelli di taglia<br />
media lo Shar Pei cinese e il Basset<br />
Hound. I cani piccoli rarissimamente<br />
ne sono colpiti, tranne i Bassotti, per<br />
la conformazione del torace.<br />
e può trascinare nel contorcimento<br />
anche la milza. Normalmente il veterinario<br />
con un dispositivo a tubo cercerà<br />
di far espellere il gas e il materiale<br />
dallo stomaco. Può essere eseguito<br />
un intervento chirurgico (gastropessi)<br />
con lo scopo di fissare saldamente lo<br />
stomaco alla parete addominale destra<br />
per far sì che mai più possa ruotare<br />
su sé stesso e determinare questa<br />
grave crisi.<br />
NOUVELLE CUISINE<br />
Quali sono gli accorgimenti da rispettare<br />
per prevenire la GDV?<br />
1) Dare da mangiare al cane almeno<br />
due volte al giorno: l’unico pasto giornaliero<br />
infatti causerebbe un digiuno<br />
troppo prolungato con insorgenza di<br />
eccessiva fame,.<br />
2) Nutrire il cane separatamente dagli<br />
altri cani e in condizioni di tranquillità.<br />
3) Ritardare il pasto se poco prima<br />
è successo un fatto stressante per il<br />
cane (giro in macchina, litigio, spari<br />
ecc.).<br />
4) Scegliere alimenti molto digeribili,<br />
tra quelli pronti quelli che non contengano<br />
ingredienti grassi tra i primi quattro<br />
dichiarati.<br />
5) Per rallentarne l’ingestione del cibo<br />
è utile scegliere alimenti che abbiano<br />
un discreto volume, per esempio in<br />
grosse crocchette.<br />
6) Sempre per rallentare il pasto un<br />
oggetto posto al centro della ciotola<br />
può aiutare, in quanto il cane è obbligato<br />
a girargli intorno oppure a spostarlo<br />
per mangiare.<br />
7) Alcuni veterinari consigliano ciotole<br />
un po’ rialzate ma non eccessivamente<br />
(10-20 centimetri), sia per il cibo,<br />
sia per l’acqua.<br />
8) L’alimento ideale è un po’ umido,<br />
SHORT RUNNING<br />
La torsione di stomaco è una vera<br />
emergenza di grado estremo. Quanto<br />
prima interverrete maggiore sarà la<br />
possibilità di salvare il vostro cane.<br />
In caso sospettiate il problema, contattate<br />
il veterinario immediatamente,<br />
o meglio se la situazione sembra seria<br />
caricate il cane in macchina e, senza<br />
gli alimenti secchi dovrebbero essere<br />
leggermente reidratati (eventualmente<br />
mescolando le crocchette con un po’<br />
di carne macinata)<br />
9) È consigliabile ridurre gli alimenti<br />
che possono fermentare, come il pane<br />
e in generale i cereali (pasta, riso<br />
ecc.) ed evitare quelli che contengono<br />
acido citrico<br />
10) Rispettare regolari intervalli di<br />
tempo tra un pasto e l’altro e le stesse<br />
dosi di cibo.<br />
11) Non dar da bere grosse quantità<br />
di acqua in una sola volta, specialmente<br />
fredda e possibilmente offrire<br />
l’acqua a distanza dai pasti (un’ora<br />
prima o dopo).<br />
g<br />
telefonare correte da un veterinario o<br />
in un pronto soccorso veterinario. Le<br />
possibilità di sopravvivenza decrescono<br />
enormemente se si interviene più<br />
di un’ora e mezza dopo il manifestarsi<br />
del problema. Se l’intervento del<br />
veterinario fosse tardivo, non si può<br />
escludere la rapida morte del cane.<br />
Ah 9
enessere<br />
Imprevedibile, impertinente, egocentrico, caparbio, misantropo,<br />
combinaguai, codardo, poltrone, supponente… cento qualità<br />
rendono il nostro gatto protagonista di gag imperdibili nel<br />
nostro appartamento. E lo rendono così simile a noi, mentre<br />
ci dibattiamo in un ambiente vitale rigido dal quale vogliamo<br />
evadere almeno con una risata.<br />
A cura di Claudio Almasio<br />
INSIEME IN SALUTE<br />
Psicologia del gatto<br />
Al Walker Art Center, uno stimato<br />
museo e centro studi di arte<br />
contemporanea nel Minnesota rimasero<br />
stupiti di scoprire che un canale<br />
youtube amatoriale aveva rapidamente<br />
generato più audience di quanta non<br />
ne avessero raggiunta in tutta la vita il<br />
grande drammaturgo Jean Cocteau, il<br />
creatore della danza moderna Merce<br />
Cunningham e uno dei<br />
maggiori compositori<br />
del ‘900 John Cage, anche<br />
considerando i tre<br />
assieme. Invece noi non<br />
ne siamo stupiti appena<br />
scopriamo che il canale<br />
condivide filmati dell’essere<br />
più amato dal web,<br />
il più virale, l’unica, la<br />
vera star 2.0: signore e<br />
signori, non ha bisogno<br />
di presentazioni, ecco a<br />
voi il gatto.<br />
MIAO, SMILE, CLICK,<br />
LIKE<br />
Le ragioni di tanto successo?<br />
Il suo comportamento<br />
è fresco, ingenuo<br />
e insieme scaltro, e soprattutto<br />
indifferente al<br />
nostro giudizio. Perciò,<br />
quando combina una<br />
qualche strampalata<br />
Ah 10<br />
Se il cane è l’amico più<br />
fedele dell’uomo, il gatto<br />
è il più divertente.<br />
Ecco perché.<br />
prodezza è involontariamente esilarante<br />
più di un provetto clown. E questo lo rende<br />
l’indiscusso campione dei click e dei<br />
like. Lui ha il suo schema mentale, noi<br />
il nostro e dall’incontro - e scontro- dei<br />
due mondi nasce la magia del sorriso e<br />
del riso.<br />
In effetti il gatto pensa che anche noi<br />
siamo gatti. O almeno che ci dovremmo
LET ME ALONE<br />
In casa il rifugio introvabile<br />
ovvero l’isola felice, serve<br />
per evitare stress da forzata<br />
convivenza con familiari<br />
assillanti: a volte un cane, a<br />
volte noi.<br />
SCENE DI CACCIA GROSSA<br />
Il gatto ama penne, palline,<br />
gomitolini, tappini, foglietti e<br />
oggettini specie se si muovono:<br />
per lui sono prede da cacciare<br />
mostrando un’elasticità del corpo<br />
degna di un disegno animato.<br />
INFORMATIVA SULLA PRIVACY<br />
Noi andiamo in bagno e vorremo<br />
essere lasciati in pace. Del resto<br />
gabinetto, significa stanzino<br />
appartato, dove stare in intimità.<br />
Ma non c’è verso, lui proprio in<br />
quel mentre vuole entrare e stare<br />
lì. Molti hanno ceduto le armi<br />
e hanno messo direttamente la<br />
gattaiola alla porta del bagno, tanto<br />
non c’è verso. Per farlo proprio<br />
contento deve poter sorvegliare<br />
le operazioni di evacuazione.<br />
Disarmante per noi, ovvio per lui.<br />
Il gatto in natura è un solitario, ma<br />
gli capita di dover condividere,<br />
il territorio. In questi casi il gatto<br />
dominante fa i suoi bisogni corporali<br />
in bella vista, in modo che tutti<br />
gli altri possano vedere. Gli altri<br />
gatti, come gesto di accettazione<br />
istintivamente seppelliranno la<br />
loro popò. Noi per lui siamo un po’<br />
imbranati, non riusciamo neanche a<br />
farla per terra in bella vista come si<br />
conviene, ma va bene, per il momento<br />
lui non starà troppo a cavillare.<br />
comportare in modo “normale”, cioè gattesco.<br />
Per lui, che è di indole introversa,<br />
siamo assillanti, ma in fondo gli conviene<br />
tenerci buoni.<br />
Noi non atteggiamoci a superiori! Da parte<br />
nostra abbiamo la tendenza a umanizzare<br />
il gatto, a pensare reconditamente<br />
che sia un cucciolo umano, viziato e impellicciato.<br />
Dato che il gatto sa che dipende da noi<br />
per il cibo, l’acqua e l’apertura dell’uscio<br />
riconosce che noi siamo in qualche<br />
modo i numeri uno nel territorio che condivide.<br />
Spetta quindi a noi ispezionare la<br />
zona e si chiede perché non pattugliamo<br />
il territorio andando a controllare fuori<br />
dall’uscio.<br />
Per lui è necessario e anche seccante<br />
sobbarcarsi il lavoro nostro. E noi ci<br />
lamentiamo pure se lui chiede di uscire<br />
e immediatamente dopo, giustamente,<br />
chiede di entrare. Ah, che strazio abitare<br />
insieme a un gattone indolente e ottuso!<br />
Ah 11
PUNTO DI VISTA<br />
Il gatto che vive all’aperto non cammina solo a terra, ma esplora tutti i<br />
livelli aumentando il suo spazio. Cerca sempre posti ad una certa altezza,<br />
per scrutare l’ambiente circostante da una migliore prospettiva, per tenere<br />
d’occhio il territorio, per individuare potenziali minacce e per balzare su<br />
qualche sventurata lucertola o uccellin<br />
Ah 12<br />
ASCESA E CADUTA<br />
Glielo abbiamo detto mille volte: sul ripiano<br />
della cucina no! E invece rieccolo,<br />
l’impertinente, a saltare con un balzo<br />
dove non dovrebbe e a cercare di curiosare<br />
dentro la zuppiera. Cos’è quello?<br />
La colonna porta CD? Sì, un oggetto da<br />
provare, lui in fondo vuole solo accovacciarsi<br />
là sopra. Le mensole con i vasi di<br />
ceramica dipinta? Un’attrattiva irresistibile.<br />
Facciamo bricolage e abbiamo lasciato<br />
una scala pieghevole aperta? A nostro<br />
rischio e pericolo. Appena voltiamo lo<br />
sguardo il nostro micione ci è già salito.<br />
Poi noi lo vediamo, lo riprendiamo, e lui<br />
si irrita. Ecco fatto, così vorrà scendere<br />
con un balzo e facendo forza sulle zampe<br />
posteriori farà inevitabilmente cadere<br />
la scala, che chiaramente si abbatterà<br />
su tutto quanto abbiamo lasciato sotto o<br />
nelle vicinanze, secchi di vernice e computer<br />
compresi.<br />
Il tutto perché il gatto ha una passione<br />
irrefrenabile e un talento innato per<br />
l’arrampicata, uno sport che coltiva giustamente<br />
per tenersi in forma. Poi per<br />
scendere – in questo è meno dotatoqualcosa<br />
si inventa.<br />
A volte, incredibilmente riesce a salire<br />
in verticale sulle finestre, quasi arrampicandosi<br />
sui vetri e lasciandoci di stucco.<br />
Come farà mai? Poi sembra scivolare…<br />
ma no si aggrappa alla tenda! Appunto,<br />
si lascia cadere con le unghie conficcate<br />
ben bene , facendo a striscioline proprio<br />
la tenda di famiglia, omaggio sacrale della<br />
nonna. Noi rimaniamo in bilico tra la<br />
costernazione e il riso liberatorio. Lui tra<br />
l’indifferente il perplesso.<br />
Cosa sarà mai successo? Sembra volerci<br />
dire. E ha le sue ragioni. Perché il<br />
gatto non si è evoluto per vivere in un<br />
LIKE CARTOONS<br />
La ragione per cui il gatto<br />
ama il cartone è che è ottimo<br />
da graffiare cioè morbido al<br />
punto giusto e trattiene bene<br />
i feromoni (odori) depositati.<br />
Non solo: più piccola è la scatola<br />
di cartone, più il micio proverà a<br />
incastrarvisi, è scientifico. Dipende<br />
dalla temperatura ambientale, per<br />
i gatti quella ideale è africana cioè<br />
di almeno 10 gradi più alta della<br />
nostra e il cartone - specie quello da<br />
imballo - è un perfetto isolante. Più<br />
la scatola è piccola, più aderisce<br />
al corpo, più il freddo. Dov’è il<br />
micio? Cerchiamo nella scatola<br />
più piccola che abbiamo in casa…<br />
appartamento arredato. I mobili sono<br />
solo oggetti d’esercitazione e di scalata.<br />
Modesti attrezzi per la variante indoor di<br />
uno sport che si pratica in realtà outdoor,<br />
per tetti e alberi. Lui si adatta per amor<br />
nostro, più di così cosa vogliamo?<br />
FUORI LUOGO<br />
Cosa sono una grossa casseruola da cucina,<br />
il cestello della lavatrice o il lavabo<br />
del bagno? Posti perfetti per accoccolarsi<br />
e magari sonnecchiare. Noi vogliamo<br />
usare il lavabo? Ci guarda storto. Ma<br />
proprio qui dobbiamo venire a lavare le<br />
mani?<br />
Cosa sono la manica di un grosso giubbone<br />
o la buca di un biliardo? Nascondigli<br />
in cui rifugiarsi. E magari da cui uscire<br />
nel momento più impensato. Ma mai,<br />
mai farsi trovare quando lo si cerca, tranne<br />
all’ora dei pasti, beninteso.<br />
In natura, per le sue dimensioni ridotte,<br />
il gatto non è solo un predatore è anche<br />
una potenziale preda: trovare un rifugio,<br />
destinato al relax o all’isolamento, esprime<br />
un bisogno naturale e istintivo di sicurezza<br />
da ogni minaccia.<br />
Peraltro non è solo questo. Lasciamo in<br />
giro una sporta della spesa o uno zainetto<br />
aperto? E vogliamo che non ci si infili<br />
dentro?<br />
Per le scatole di cartone poi si rasenta<br />
il fanatismo. Noi gli compriamo una
Informazione pubblicitaria<br />
INTERACTIVE GAME<br />
ACUTA OSSERVAZIONE<br />
Quando siamo intenti a guardare il<br />
nostro serial preferito o la partita il<br />
micio si mette davanti e ci ostacola<br />
la visione. Magari tasta anche lo<br />
schermo con le zampine. Proprio<br />
adesso? Che perfido! Oppure ci salta<br />
vicino, mentre stiano lavorando<br />
al computer e osserva il monitor.<br />
La sua espressione interrogativa<br />
sembra anche critica: “eh, no, non<br />
va bene”. Il gatto, che in natura<br />
pratica una caccia all’agguato, è un<br />
grande osservatore. Nota subito se<br />
qualcosa è oggetto di interesse da<br />
parte di altri gatti o altri animali.<br />
Quando scruta pensoso un TV,<br />
un monitor, un pallottoliere<br />
ecc. sta cercando una risposta<br />
alla domanda: perché questi tali<br />
-cioè noi - sono così interessati?<br />
splendida cuccetta griffata, dal design<br />
ultimo grido? Non gli piace, rivuole la<br />
sua vecchia, sgualcita, fetente scatola<br />
da scarpe!<br />
Siamo preoccupati che non si annoi.<br />
Facciamo un consulto tra amici gattofili<br />
per scegliere un regalo di compleanno,<br />
Il gatto quando prova a parlaci in realtà alza un po’<br />
la voce. Cioè miagola, cosa che fa raramente con<br />
altri gatti, che, lo capiscono dal muto linguaggio<br />
corporeo senza difficoltà, senza sbraitare tutte le volte.<br />
Lui miagola perché noi siamo invadenti, cechiamo<br />
continuamente di comunicare e perciò risponde a tono.<br />
scopriamo uno giocattolo scientificamente<br />
progettato, caldeggiato pure dall’American<br />
Association of Feline Practitioners.<br />
Il gran giorno emozionati e raggianti togliamo<br />
dall’imballo il cadeu felino ideale.<br />
Lui lo ignora. E si butta a pesce nella<br />
scatola di cartone. Perché nella benedetta<br />
scatola di cartone lui ci vuole entrare<br />
comunque, anche se è troppo piccola,<br />
anche se è rotta e aperta da diverse parti,<br />
anche a costo di uscire con le zampe<br />
dai due lati, rimanerci dentro col corpo e<br />
finire per portarsela in giro come un cappottino,<br />
anche se c’è scritto sopra “carne<br />
in scatola” o “I hate cats”.<br />
Il gatto in casa è insieme maldestro<br />
e sicuro di se stesso, gran pasticcione<br />
ma assolutamente certo della sua<br />
assoluta superiorità nell’universo, cialtrone<br />
e geniale. Insomma è come noi,<br />
è il nostro specchio. Perché anche<br />
noi ci siamo evoluti biologicamente in<br />
un ambiente libero, non per vivere nel<br />
sistema artificiale che ci siano costruiti<br />
attorno: confortevole, ma angusto e<br />
ambiguo. Grazie amico gatto per ricordarci<br />
cosa significano le nostre pareti,<br />
e che tutti apparteniamo a madre natura.<br />
E per aiutarci a non prenderci fin<br />
troppo sul serio.<br />
g<br />
Linea LabNaTù Pet Care :<br />
Il settore PetCare è cresciuto<br />
del 4%: sono oltre 60 milioni gli<br />
animali che vivono con le famiglie<br />
italiane. La Linea LabNaTù<br />
PetCare è appositamente studiata<br />
per la cura ed il benessere<br />
dei nostri amici animali. I prodotti<br />
non contengono alcool,<br />
coloranti, OGM, PEG e PPG,<br />
parabeni e petrolati. Le nostre<br />
formule di derivazione vegetale,<br />
molto delicate ma efficaci, sono<br />
studiate attentamente per rispettare<br />
la pelle sensibile dell’animale<br />
e mantenere la giusta<br />
idratazione del mantello. Solo<br />
prodotti privi di agenti chimici<br />
nocivi o potenzialmente allergenici,<br />
privilegiando ingredienti e<br />
principi attivi naturali, materie<br />
prime biologiche, biodegradabili<br />
ed eco-compatibili. Un presente<br />
consapevole per un futuro migliore.<br />
Dall’esperienza trentennale di<br />
Zeca nel mercato dei prodotti<br />
naturali per la cura del corpo,<br />
della casa e degli animali, nasce<br />
il progetto LabNaTù:<br />
IL LABORATORIO<br />
NATURALE PER TE.<br />
La filosofia:<br />
• principi naturali e tradizione;<br />
• solo nelle farmacie e nel canale<br />
specializzato;<br />
• rigidi controlli di qualità;<br />
• certificati biologici.<br />
I prodotti della Linea LabNa-<br />
Tù sono certificati biologici da<br />
AIAB, Associazione Italiana<br />
Agricoultura Biologica.<br />
Ah 13
il pranzo<br />
è servito<br />
I nostri amici pelosi, piumati e squamosi sono ghiotti, proprio<br />
come noi. E come noi non riescono a trattenersi. Del resto è<br />
difficile farlo se ogni giorno offriamo loro bocconcini prelibati<br />
e sontuosi banchetti. Ma occorre ricordarlo: un simile regime<br />
dietetico non rispecchia ciò che avverrebbe in natura.<br />
A cura di Ada Paganelli<br />
A OGNUNO IL SUO MENÙ<br />
Snack, sì o no?<br />
Non in tutte le case è facile fare<br />
uno spuntino in santa pace. Ti<br />
accingi a sgranocchiare qualcosa,<br />
magari scartocciando un pacchettino<br />
o una confezione, ed ecco<br />
subito orecchie alzate, occhi sgranati<br />
e nasi in movimento. Basta una<br />
distrazione, questione di un paio di<br />
secondi e… Fido fa un balzo togliendoti<br />
dalle mani il biscotto che hai appena<br />
preso dalla credenza, magari<br />
Ci piace viziarli,<br />
riservando anche a<br />
loro qualche piccolo<br />
fuoripasto speciale. Non<br />
sempre, però, facciamo<br />
loro del bene<br />
addentando anche qualche dito. Felix,<br />
affamato 24 ore su 24, miagola a<br />
squarciagola e corre ad annusare la<br />
ciambellina dolce che ti stai già pregustando,<br />
dandole una simpatica leccatina<br />
nel momento in cui la stai per<br />
addentare. Portobello gira la testa di<br />
lato, la inclina per capire meglio di<br />
che si tratta: una beccatina, in fondo,<br />
si potrebbe anche dare. Insomma, è<br />
una lotta all’ultimo snack.<br />
Ah 14
NON SOLO CIBO<br />
Anche se sembra scontato, lo snack non può sostituire la nostra<br />
dedizione e il nostro affetto: il tempo che passiamo con il nostro pet è la<br />
coccola più preziosa.<br />
5 SPEZZAFAME NATURALI:<br />
• Carote - crude o cotte sono rapide da preparare, regolano<br />
l’intestino, sono antibatteriche, contengono betacarotene,<br />
precursore della vitamina A e migliorano la vista<br />
• Fagiolini - hanno poche calorie, contengono omega-3,<br />
vitamina K e vitamina C<br />
• Yogurt bianco - meglio se di soia, per evitare problemi<br />
con il lattosio: apporta calcio, proteine e probiotici utili alla<br />
digestione ed è piacevolmente fresco nelle giornate calde<br />
• Mela senza semi - ha zero grassi ed è fonte di fibre,<br />
vitamina A e C; inoltre aiuta a tenere i denti ben puliti<br />
• Zucca - contiene fibra capace di migliorare diarrea<br />
e costipazione, è idratante e dà una mano a eliminare le<br />
palline di pelo<br />
Le verdure possono essere cotte rapidamente a vapore per<br />
conservarne i nutrienti, oppure al forno per uno spuntino più<br />
gustoso. Alcune, come cetrioli, zucchine o finocchio sono perfette anche<br />
crude. Come del resto molti frutti, quali papaia, melone, anguria, banana,<br />
frutti di bosco, ecc. Si tagliano a pezzetti e si somministrano a piccole<br />
dosi per evitare di eccedere con i carboidrati. Un’alternativa è proporre<br />
i vegetali frullati, magari con un pochino di cibo già pronto. Anche se<br />
all’inizio può sembrare difficile, offrire a cane e gatto frutta e verdura in<br />
piccole quantità dovrebbe diventare un’abitudine, senza nulla togliere al<br />
fatto che il cane resta onnivoro e il gatto carnivoro. Anzi, a lungo andare<br />
il loro sistema immunitario si rinforzerà, la salute migliorerà, il peso potrà<br />
essere controllato e i problemi della terza età saranno più gestibili.<br />
GIÙ LE CALORIE<br />
Che sia bello far merenda tutti insieme<br />
è fuor di dubbio, ma sarebbe meglio<br />
riservare ai nostri pets spuntini adatti<br />
a loro, evitando che ci implorino, prendano<br />
di mira il nostro cibo e soprattutto<br />
assumano ingredienti nocivi. Senza<br />
dimenticare che i bocconcini extra non<br />
devono essere un’abitudine troppo frequente.<br />
Gli esperti raccomandano che<br />
non si superi il 5-10% delle calorie giornaliere<br />
totali, in considerazione anche<br />
del fatto che molti prodotti già pronti<br />
sono troppo ricchi di grassi e ipercalorici,<br />
con l’aggravante che le etichette,<br />
su questo aspetto, sono spesso poco<br />
chiare. Nel caso si finisse con l’eccedere,<br />
infatti, la stazza del nostro amico ne<br />
risentirebbe, come del resto il suo stato<br />
di salute. L’Association for Pet Obesity<br />
Prevention ricorda che sono sempre<br />
di più gli animali domestici che hanno<br />
chili di troppo. Nel 2016 negli Stati Uniti<br />
il 59% dei gatti e il 54% dei cani era<br />
sovrappeso o obesa. In Italia la Fnovi,<br />
Federazione nazionale ordini veterinari<br />
italiani e la Anmvi, Associazione nazionale<br />
medici veterinari italiani, hanno da<br />
poco condotto una campagna di sensi-<br />
Ah 15
DOPO LA PAPPA… MOVIMENTO!<br />
Limitare gli snack e scegliere ingredienti sani non deve essere una<br />
scusa per diminuire l’esercizio fisico quotidiano. Anche se il premio da<br />
sgranocchiare è abbinato all’esercizio fisico per l’addestramento del<br />
nostro amico, la consueta attività all’aperto o il movimento in genere sono<br />
più importanti che mai per mantenerlo in salute.<br />
IL GATTO NE VA MATTO<br />
Zuppa di carote<br />
(un toccasana per l’intestino)<br />
Ingredienti: carote, acqua, un pizzico di sale.<br />
Fate bollire le carote a pezzetti in abbondante acqua con un pizzico di sale fino<br />
a stracuocerle. Schiacciatele con la forchetta o frullate con un pochino di acqua<br />
di cottura. Potete congelare la zuppa predisponendo già piccole porzioni.<br />
SPUNTINO CANINO<br />
Biscoti alla banana<br />
Ingredienti: 50 g di fiocchi d’avena, 1 banana<br />
Schiacciare con una forchetta una banana ben matura incorporando i fiocchi<br />
d’avena. Disporre il composto a cucchiaiate su una teglia ricoperta con carta<br />
da forno e far cuocere 10’ a 180°.<br />
crea ansia come un temporale, oppure<br />
per far capire al nostro amico che si è<br />
comportato bene, accogliendo in modo<br />
educato un ospite o rispondendo prontamente<br />
a un nostro richiamo. Gli snack<br />
sono particolarmente utili nella fase di<br />
educazione, sia del cucciolo, sia dell’adulto<br />
che è appena stato inserito in famiglia.<br />
Ma possono anche essere usati<br />
per invogliare i nostri beniamini a fare<br />
agility, convincendoli a fare uno slalom,<br />
una passerella o a saltare, allenando<br />
così sia i loro muscoli sia la loro mente.<br />
Quanto alla scelta dell’alimento, si possono<br />
preparare in casa ottime leccornie<br />
o predisporre semplici pezzetti di<br />
cibo light che sia gradito ai nostri pets,<br />
come una rotella di cetriolo per Fido o<br />
un ciuffo di erba gatta per Felix. Oppubilizzazione<br />
sull’importanza di uno stile<br />
di vita sano, individuando nel sovrappeso<br />
uno dei principali fattori di rischio<br />
per l’insorgenza del diabete in animali<br />
di ogni età, sesso o razza. Evidenziando<br />
che l’incidenza della malattia va da<br />
1 su 500 fino a 1 su 100. In caso di<br />
momentanea ingordigia, quindi, meglio<br />
optare per assaggi leggeri, altrimenti ricordiamoci<br />
di ridurre il pasto principale.<br />
IL MOMENTO GIUSTO<br />
Viziare sì, quindi, ma solo di tanto in<br />
tanto e in modo sano. Si può talora<br />
somministrare il premio come ricompensa<br />
dopo un momento poco<br />
piacevole quale l’assunzione<br />
di un farmaco,<br />
come<br />
tranquillante<br />
dopo un episodio<br />
che<br />
Ah 17
NO A GRASSO E FRITTO<br />
Meglio non abituare i nostri amici ad assaggi di grasso<br />
animale o fritture: il rischio è una brutta pancreatite,<br />
che potrebbe essere anche mortale.<br />
re, soprattutto quando si ha fretta o si è<br />
fuori casa, ci si può affidare a prodotti<br />
già pronti a basso contenuto di grassi,<br />
contattando magari i produttori per una<br />
lista completa degli ingredienti. Ricordiamoci<br />
anche che non tutti i nostri cibi<br />
sono adatti a loro. L’American Society<br />
for the Prevention of Cruelty to Animals<br />
elenca gli alimenti potenzialmente tossici:<br />
aglio, cipolla, uva, uvette, avocado,<br />
noci di Macadamia, noce moscata,<br />
frutta con nocciolo, ossa e lische, pomodori,<br />
cioccolato, dolci, alcol, caffè,<br />
tè, sale. Prima di elargire, sempre meglio<br />
controllare.<br />
g<br />
FALLI AL PAPPAGALLO<br />
Ciambellini alla zucca<br />
Ingredienti: 300 g di zucca intera, 20 g di zenzero fresco, 1 mix di erbe<br />
aromatiche miste, 70 g di farine miste (semola di grano duro, grano<br />
saraceno, ecc.), 80 g di semini (semi di erba, di papavero, zucca, girasole,<br />
sesamo, ecc.), acqua q.b.<br />
Frullate la zucca, tritate le erbe con lo zenzero e mischiate il tutto con le<br />
farine e i semi fino a ottenere una palla morbida ma compatta. Stendete<br />
l’impasto e con stampini rotondi create piccole ciambelle. Cuocete in forno<br />
a 200° per circa 15 minuti.<br />
Informazione pubblicitaria<br />
BRIT CARE<br />
una linea di prodotti rinnovati con una novità assoluta:<br />
Grain Free Salmone E Patate<br />
6 nuove formule per soddisfare anche le richieste più esigenti:<br />
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& MEDIUM BREED<br />
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BREED<br />
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Perché Salmone? Rapporto ottimale di amino acidi: aumento dei livelli di Omega 3 – No cereali.<br />
Gli aminoacidi sono i “blocchi” di costruzione dei tessuti muscolari. Il salmone contiene tutti gli amino acidi più importanti<br />
in proporzioni ottimali, il che significa che viene assorbito in modo più efficiente delle proteine comuni. Il salmone contiene,<br />
inoltre, alti livelli di Omega3 acidi grassi (DHA e EPA), che svolgono un ruolo importante nella qualità della pelle e pelo,<br />
nello sviluppo dei sensi, abilità mentale e salute cardiovascolare e del cuore.<br />
UN TRAMPOLINO DI LANCIO DELLA MODERNA NUTRIZIONE<br />
L’eliminazione di cereali, tra cui il riso, è una delle pietre miliari sul percorso per migliorare le proprietà nutrizionali degli<br />
alimenti e garantire una salute di lunga durata e un’eccellente forma fisica. Il principale vantaggio degli alimenti grain free è<br />
il loro basso indice glicemico, che abbassa il rischio di una delle più comuni malattie della società - l’obesità.
non solo<br />
dog&cat 1<br />
Quando si prende da neonata la tartaruga d’acqua è grande poco<br />
più di una moneta ed è opinione diffusa che non crescerà molto;<br />
questo pensiero assolutamente sbagliato arreca due danni<br />
gravissimi alla vostra nuova amica: lo spazio ristretto e il cibo<br />
poco nutriente. Così si ammaleranno e saranno malnutrite.<br />
A cura di Salvatore C. Ghielmi<br />
AMICI DIVERSI<br />
Il gusto lento della vita<br />
Ci sono tartarughe marine, terrestri<br />
e d’acqua dolce. Quelle marine<br />
sono specie protette e non in<br />
vendita, mentre a quelle terrestri occorre<br />
un giardino. Quelle d’acqua dolce sono<br />
quelle che hanno più successo, perché<br />
hanno colori vivaci e possono sembrare<br />
più facili da tenere, ed è di queste che<br />
parleremo. Se vogliamo ospitare una tartaruga<br />
a casa nostra è giusto conoscere<br />
le sue esigenze, altrimenti, anche senza<br />
volerlo, corriamo il rischio di torturare l’animaletto,<br />
che probabilmente si ammalerà<br />
e finirà per morire. Ecco di seguito<br />
le regole per condividere una felice convivenza<br />
con le tartarughe d’acqua delle<br />
quali ci siamo invaghiti.<br />
Allevare e far crescere<br />
sana una tartaruga<br />
d’acqua non è difficile<br />
ma non dovete<br />
assolutamente pensare<br />
che non necessiti di cure<br />
andare “sotto l’ombrellone” per evitare il<br />
surriscaldamento corporeo. Se non potete<br />
collocare l’acquaterrario in una posizione<br />
abbondantemente illuminata dai<br />
raggi del sole, si possono utilizzare lampade<br />
che emettano raggi UV. Le normali<br />
lampade a incandescenza vanno lasciate<br />
accese 12 ore al giorno, insomma non<br />
solo ambiente da spiaggia ma ritmi tropicali!<br />
Del resto le tartarughe d’acqua dolce<br />
vengono da quelle latitudini.<br />
IL CORRETTO HABITAT<br />
Per garantire alle Tartarughe d’acqua una<br />
dignitosa ospitalità domestica, occorre<br />
un acquaterrario che offra la possibilità di<br />
raggiungere agevolmente sia una parte<br />
asciutta (con fondo di ghiaia o di sabbia)<br />
sia la vasca con acqua abbastanza profonda<br />
perché ci si possa muovere, deve<br />
poter fare un po’ di esercizio fisico! La tartaruga<br />
ama i bagni di sole o di luce, che<br />
non sono voluttuari, ma un bisogno primario<br />
perché permettono la sintesi della<br />
vitamina D e la fissazione del calcio e del<br />
fosforo, come può altrimenti costruirsi la<br />
corazza, che è una struttura ossea? Ogni<br />
tanto però, quando ha voglia deve poter<br />
Ah 19
TROPPO INGOMBRANTI<br />
Capita molto spesso che queste tartarughe d’acqua vengano<br />
abbandonate in vasche, laghetti dei giardini o fontane perché<br />
cresciute troppo; oltre ad essere illegale l’abbandono crea<br />
danni all’ecosistema. Se non si può più prendersene cura<br />
meglio cercare un centro di recupero per tartarughe e lasciala<br />
in buone mani.<br />
TARTARUGA AMMALATA?<br />
Questi sintomi devono mettere in allarme sullo stato di salute di un<br />
tartaruga d’acqua:<br />
• rifiuta il cibo<br />
• ha il carapace molle<br />
• ha gli occhi gonfi e con una patina bianca<br />
• presenta lesioni su pelle o carapace<br />
• resta molto tempo ferma in acqua senza nuotare<br />
• nuota inclinandosi da una parte<br />
• non riesce ad immergersi in acqua ma ritorna a galla<br />
• resta molto tempo all’asciutto della zona emersa anche a luci spente<br />
IGENE ACCURATA<br />
Va da sé che il lavaggio delle mani è una<br />
pratica fondamentale per la buona salute<br />
e l’igiene ,che non può essere sottovalutata.<br />
Nel caso delle tartarughe ,<br />
VITA SPERICOLATA<br />
Se la tartaruga vive in una<br />
vasca, per preservarla da ogni<br />
pericolo, assicurarsi che i bordi<br />
della vasca siano abbastanza<br />
alti da evitarle di uscire.<br />
Spesse volte le tartarughe si<br />
aggrappano ai bordi sino a<br />
riuscire ad uscire. In qualsiasi<br />
caso, non porre la vasca in<br />
punti pericolosi, come potrebbe<br />
ad esempio essere il bordo del<br />
balcone. Infatti, se per errore la<br />
tartaruga dovesse uscire dalla<br />
vasca, non ci penserebbe su<br />
due volte a lanciarsi nel vuoto,<br />
in quanto non sono animali<br />
che hanno una percezione del<br />
vuoto: per loro gettarvisi è un<br />
po’ come se si immergessero in<br />
uno specchio d’acqua.<br />
Ah 20<br />
non è solo importante farlo dopo averle<br />
toccate, ma anche prima di qualunque<br />
manipolazione che si effettui su di loro<br />
. La salmonellosi è comunemente associata<br />
alle tartarughe, ad altri piccoli<br />
rettili e animali da cortile, e può essere<br />
trasmessa agli esseri umani da ognuno<br />
di questi animali. Da tempo gli studi di<br />
laboratorio hanno dimostrato che la malattia<br />
non viene trasmessa in senso verticale<br />
da madre a figlio (tramite l’uovo,<br />
per capirci) vale a dire che le tartarughe<br />
non nascono contaminate . Ciò significa<br />
che per ammalarsi devono “ricevere” la<br />
salmonella e quindi potreste essere voi,<br />
contaminati da un’altra fonte, a trasmettere<br />
il batterio ! Anche se la salmonellosi<br />
generalmente non provoca alle tartarughe<br />
problemi tali da farle ammalare, la<br />
patologia può proliferare al punto che<br />
può esservi trasmessa, con conseguenze<br />
molto negative (scaricando la<br />
responsabilità sulle povere incolpevoli<br />
tartarughe!). Quindi prima di maneggiate<br />
le vostre tartarughe, lavarsi le mani!<br />
MANEGGIARE CON CURA!<br />
Sì, tartarughe - beh, forse non tutte<br />
le tartarughe - possono essere carine.<br />
Ma non sono cuccioli e gattini, e<br />
non devono essere continuamente toccate<br />
a meno che non ci sia un motivo<br />
specifico per farlo. Le tartarughe non<br />
sono per definizione animali domestici<br />
, né sono mammiferi o nemmeno uccellini,<br />
che possiedono il concetto di<br />
affetto. Il cervello di una tartaruga non<br />
possiede neppure la struttura associata<br />
con l’affetto! Perciò se vi sembra che<br />
si comportino come se fossero liete di
UN PO’ DI STORIA...<br />
Era e Zeus, avevano mandato Ermes, messaggero degli dei a invitare per la cerimonia<br />
delle loro nozze non solo gli dei ma anche tutti gli esseri umani e gli animali.<br />
Una ninfa, di nome Chelone, non vi partecipò e rimase chiusa nella sua casa in riva ad<br />
un fiume. Ermes, accortosi della sua assenza, infuriato, scaraventò Chelone con tutta la<br />
sua casa nell’acqua. Fu così che Chelone, divenne inseparabile dalla sua dimora e si<br />
trasformò nella tartaruga. L’antica punizione voluta da Zeus è stata espiata.<br />
vedervi e desiderose di contatto, molto<br />
probabilmente stanno solo aspettando<br />
di essere nutrite. La manipolazione non<br />
necessaria può costituire un’eccessivo<br />
stress per la tartaruga, e sottoporla a rischio<br />
di malattie infettive che è meglio<br />
evitare. Limitare la manipolazione della<br />
vostra tartaruga, quindi, ai controlli periodici<br />
della salute, quando è richiesta la<br />
manutenzione del suo habitat, o in una<br />
situazione di emergenza. Le tartarughe<br />
stanno meglio se le trattate come pesci<br />
tropicali , lasciandole muoversi a piacere<br />
a casa loro, nel loro piccolo “carro armato”,<br />
e non spostandole freneticamente<br />
di mano in mano o sul posandole di<br />
continuo pavimento.<br />
ACQUA PULITA<br />
Se lavare i vostri abiti, cambiate le<br />
lenzuola e mantenete la vostra casa<br />
pulita vi sembra ovvio, il minimo che<br />
potetefare per la vostra tartaruga è<br />
quello di mantenere la sua casa assolutamente<br />
pulita, fornendola di un filtro<br />
o mediante frequenti cambi d’acqua.<br />
I CIBI “GIUSTI”...<br />
• pesci d’acqua dolce<br />
interi e crudi<br />
• gamberi crudi<br />
• tarme della farina e lombrichi<br />
• carne bianca e fegato<br />
• radicchio, scarola e crescione<br />
• frutta di rado<br />
• osso di seppia<br />
• mangimi in pellets<br />
Ci sono numerosi sistemi disponibili<br />
in commercio che sono progettati per<br />
fornire una filtro meccanico, biologico<br />
e chimico, e alcuni forniscono una<br />
combinazione di due o tutte e tre le<br />
funzioni. I filtri molto buoni spesso non<br />
sono proprio economici,, ma il costo<br />
di solito ovvia all’alternativa di cambi<br />
d’acqua settimanali o addirittura giornalieri.<br />
L’Igiene scrupolosa peraltro<br />
giocherà un ruolo enorme nel mantenere<br />
la vostra tartaruga (e voi) in buona<br />
salute.<br />
E QUELLI DA EVITARE<br />
• carne tritata<br />
• insaccati<br />
• pasta<br />
• pane<br />
• formaggi<br />
• biscotti<br />
• cioccolato<br />
INDIVIDUARE LA DIETA<br />
Alcune tartarughe sono decisamente<br />
carnivore, mentre altre sono rigorosamente<br />
vegetariane, e altre ancora amano<br />
una dieta che combina elementi di<br />
entrambi gli alimenti. Anche se molti<br />
“diete commerciali” sono del tutto adeguate<br />
come fonte di alimento di base,<br />
ci sono alcune specie di tartarughe che<br />
semplicemente si rifiutano di mangiare<br />
il cibo confezionato Così come ci sono<br />
molti diversi tipi di fonti proteiche, dal<br />
pesce ai grilli ,ai lombrichi e ai topi mignolo,<br />
ci sono altrettanti diversi tipi di<br />
alimenti vegetali appropriati, quali frutta<br />
e verdura, dal cavolo e squash a melone<br />
e indivia. La ricerca di quale tipo di<br />
alimentazione la vostra tartaruga probabilmente<br />
preferisce, sta nel fornire una<br />
vasta gamma di scelte all’interno di tale<br />
alimentazione . Ciò contribuirà a garantire<br />
che tutte le esigenze nutrizionali<br />
della vostra tartaruga siano soddisfatte.<br />
Come per qualsiasi organismo, la malnutrizione<br />
può portare a tutta una serie<br />
di problemi di salute o anche di semplici<br />
disagi: vale la pena di assicurarsi che<br />
la vostra amata tartaruga non sta languendo<br />
su una foglia di lattuga quando<br />
sarebbe ben lieta di banchettare con<br />
pezzettini di pesce.<br />
g<br />
Ah 21
noi e loro<br />
Le città del futuro saranno sempre più popolate: agglomerati<br />
di etnie umane diverse, certamente, ma anche di razze<br />
e specie sempre più varie. Ad affermarlo è stato Danilo<br />
Mainardi, il noto etologo e naturalista da poco scomparso.<br />
A lui un sentito ringraziamento per quanto ci ha insegnato<br />
e per le importanti riflessioni del suo ultimo libro.<br />
A cura di Rita Spàngaro<br />
COMPAGNI DI VITA<br />
Cittadini come noi<br />
Non solo passeri, merli, piccioni<br />
e cornacchie. Ma anche corvi,<br />
gheppi, poiane, gabbiani, cinciarelle,<br />
cinciallegre, pettirossi, codirossi,<br />
verdoni, scriccioli, gazze, civette,<br />
gufi, barbagianni, pipistrelli, aironi,<br />
garzette, germani, gallinelle d’acqua,<br />
coniglietti selvatici, ricci, topolini, ratti,<br />
bisce, lucertole. Talvolta volpi, tassi,<br />
procioni, cervi, nutrie, lupi e cinghiali.<br />
Sembrano troppi? E invece no, l’elenco<br />
potrebbe continuare. Perché in città<br />
(e hinterland) non siamo soli come<br />
pensiamo. Tutt’altro, noi e i nostri pets<br />
siamo decisamente in buona compagnia.<br />
Spesso è solo il nostro antropocentrismo<br />
ad alterare la percezione<br />
che abbiamo del mondo. La convinzione<br />
di essere la specie per eccellenza,<br />
quella che ha più diritti di stare su questo<br />
pianeta, disponendo a piacimento<br />
del territorio e di tutte le altre specie.<br />
Una certezza alquanto bizzarra se,<br />
dando un’occhiata ai numeri, ragioniamo<br />
sul fatto che siamo solo una delle<br />
innumerevoli specie animali esistenti,<br />
attualmente quantificate in 1.397.250.<br />
E la nostra posizione arretra sempre<br />
di più tenendo conto del fatto che ogni<br />
anno si scoprono circa 10.000 nuove<br />
specie. E nemmeno siamo la più numerosa<br />
perché ci battono molti altri<br />
coinquilini. La maggior parte degli animali,<br />
per esempio, sono insetti e tra<br />
Ah 22<br />
Consideriamo gli spazi<br />
urbani solo nostri.<br />
E invece, a guardarci<br />
bene intorno, siamo<br />
circondati…<br />
questi il gruppo più numeroso è quello<br />
degli scarabei. Si è calcolato che tutti<br />
gli insetti del mondo pesino circa 300<br />
volte tanto gli esseri umani.<br />
NON SOLO CIBO<br />
Inevitabile quindi che ogni agglomerato<br />
urbano abbia un proprio patrimonio<br />
di specie selvatiche, stabili o tempora-
VICINI A NOI<br />
“Ben pochi sono i cittadini umani<br />
che immaginano quanta zoologia<br />
sia presente nelle loro città. C’è<br />
un cuore selvatico in ogni realtà<br />
metropolitana da scoprire e<br />
proteggere” (Danilo Mainardi)<br />
BEN ADATTATI<br />
Sinantropi vuol dire “con l’uomo”.<br />
Il termine indica le specie<br />
selvatiche che convivono con<br />
noi condividendo spazi e risorse<br />
disponibili senza per questo<br />
essere dipendenti.<br />
SPROVVEDUTI E DISINFORMATI<br />
Secondo il 5° Rapporto Nazionale<br />
“Animali in Città” 2016 di Legambiente<br />
è basso il livello di conoscenza<br />
della biodiversità animale<br />
che abita sempre più spesso i territori<br />
urbanizzati. Solo il 13,18% dei<br />
Comuni capoluogo italiani, ossia<br />
meno di 1 su 7, ha una mappatura<br />
delle specie animali presenti, e<br />
poco più di 1 Comune su 4 mette<br />
in atto azioni di prevenzione, come<br />
la realizzazione di infrastrutture per<br />
evitare incidenti stradali, che viene<br />
fatta solo nel 6,59% dei casi. Il ritrovamento<br />
da parte dei cittadini di<br />
animali selvatici in difficoltà, feriti,<br />
debilitati o abbandonati non sempre<br />
trova supporto da parte degli uffici<br />
comunali o dell’Asl. Poco più di 1<br />
Comune capoluogo su 2 sa dire a<br />
chi rivolgersi (Asl, associazioni per<br />
nee. Una popolazione non umana discreta<br />
e più o meno silenziosa, almeno<br />
alle nostre orecchie, che ha attentamente<br />
descritto nel suo ultimo libro,<br />
La città degli animali (Cairo Edizioni,<br />
2016) l’etologo e naturalista Danilo<br />
Mainardi, scomparso lo scorso mese<br />
di marzo e che tanto avremmo voluto<br />
intervistare. Mammiferi, anfibi, rettili,<br />
uccelli, invertebrati e, nel caso delle<br />
città sull’acqua, pesci. Animali che si<br />
sono stabilmente insediati vicino a noi<br />
e che vicino a noi passano tutta la vita,<br />
svolgendo il loro ciclo vitale: nascita,<br />
riproduzione e morte. “Arrivano nel<br />
cuore delle città attraverso i cosiddetti<br />
‘corridoi ecologici’, fasce verdi che in<br />
continuità con la campagna, con rive<br />
la protezione degli animali, Polizia<br />
provinciale, Corpo forestale, Polizia<br />
municipale, Vigili del fuoco…)<br />
e solo 1 Amministrazione comunale<br />
capoluogo su 5 fornisce i contatti<br />
per chiamare un centro per il recupero<br />
degli animali selvatici.<br />
di fiumi o bracci di mare convogliano<br />
selvaticità fino al centro urbano”, spiega<br />
Mainardi. “Gli animali sono attratti<br />
dalla disponibilità di risorse, cibo soprattutto,<br />
che richiama una grande<br />
quantità di specie opportuniste, per<br />
esempio ratti, passeri, colombi.” Ma<br />
non è soltanto una questione di cibo.<br />
La struttura stessa della città, con la<br />
sua varietà di siti, presenta allettanti<br />
microhabitat anche per le specie più<br />
esigenti. È la stessa ecologia, ricorda<br />
il naturalista, a insegnarci che un’ampia<br />
varietà di ambienti favorisce una<br />
ricca biodiversità. E questo vale anche<br />
per la città. Vorreste partire per un<br />
safari? Potreste farlo benissimo anche<br />
Ah 23
Informazione pubblicitaria<br />
MIOGATTO PATE’ SUPREME<br />
Sappiamo bene che a volte i gatti sono difficili e si stufano presto<br />
degli alimenti che diamo loro. Miogatto Patè Supreme soddisfa<br />
invece anche i palati più sofisticati, nutrendo in modo completo<br />
il nostro amico a quattro zampe. Miogatto Patè Supreme è un<br />
alimento umido completo, formulato con ingredienti naturali<br />
con un alto valore nutritivo e un’ottima digeribilità, pensato per<br />
i gatti golosi che cercano nuovi sapori. Sappiamo bene che a<br />
volte i gatti sono difficili e si stufano presto degli alimenti che<br />
diamo loro. Miogatto Patè Supreme soddisfa invece anche i palati<br />
più sofisticati, nutrendo in modo completo il nostro amico<br />
a quattro zampe.<br />
La ricetta Miogatto contiene, per ogni referenza, un solo tipo<br />
di proteina di origine animale: solo Agnello, solo Tacchino, solo<br />
Prosciutto e solo Pollo. Il Patè è realizzato interamente con ingredienti<br />
naturali Grain&Gluten Free ed è arricchito con vitamina<br />
E con azione antiossidante, con vitamina B per il buon<br />
a Venezia, a piedi o in vaporetto, assicura<br />
Mainardi. “Pur all’interno di un<br />
sistema antropico e antropizzato, si<br />
aprono molte e impensabili opportunità<br />
per altre specie.” Gli spazi della città<br />
ricalcano spesso quelli naturali ed è<br />
per questo che molti uccelli utilizzano<br />
campanili, facciate di chiese, pareti di<br />
edifici come fossero rupi o scogliere;<br />
rane e rospi prendono possesso di<br />
pozze e piccoli specchi d’acqua; molte<br />
specie diverse tra loro trovano comode<br />
dimore, al sicuro da predatori, in<br />
corrispondenza di tetti, volte, portici,<br />
grondaie, siepi.<br />
INGREDIENTI NATURALI PER GATTI GOLOSI IN COMODE BUSTE MONODOSE<br />
PER IL CANALE SPECIALIZZATO<br />
funzionamento del sistema nervoso e con vitamina H per un<br />
pelo e una pelle sana. Non sono presenti altre fonti di proteine<br />
vegetali. Tutte le carni sono di origine italiana e il prosciutto è<br />
un cotto italiano di alta gamma. Il formato per il mercato specializzato<br />
è di grande praticità: buste monoporzione da 85 gr.<br />
ADATTAMENTO RECIPROCO<br />
Volenti o nolenti, noi ci siamo adattati<br />
a loro e loro si sono adattati a noi. Anche<br />
se nel nostro caso la distrazione<br />
e l’insofferenza sembrano spesso prevalere.<br />
“Un ruolo importante lo gioca<br />
una comune forma di apprendimento:<br />
l’assuefazione”, chiarisce nel suo libro<br />
Danilo Mainardi. “Basta cioè poco perché<br />
qualsiasi animale impari, nel nuovo<br />
ambiente, ciò che è pericoloso e<br />
ciò che non lo è. Ecco allora che perfi-<br />
Ah 24
PIACEVOLI INCONTRI<br />
“Ci piace guardare il merlo appollaiato<br />
su un ramo, scoprire un riccio<br />
in giardino, vedere la flora muraria<br />
che colora e orna vecchie pietre.<br />
Amiamo questa natura che si insinua<br />
intorno a noi.” (Danilo Mainardi)<br />
S.O.S. SELVATICI<br />
In caso di ritrovamento di un animale selvatico ferito o in difficoltà,<br />
è consigliabile chiedere informazioni o aiuto alle sedi<br />
territoriali delle associazioni ENPA, OIPA o LIPU (per gli uccelli).<br />
Poiché la fauna è patrimonio dello Stato, è possibile contattare<br />
la Polizia provinciale competente per il territorio oppure<br />
il Corpo forestale dello Stato al numero unico nazionale 1515.<br />
UNA VITA CON GLI ANIMALI<br />
no la folla che urla, plaude o fischia in<br />
uno stadio, viene in breve tempo sopportata,<br />
se non addirittura ignorata.”<br />
Non che il caos cittadino passi del tutto<br />
inosservato. Gli etologi che studiano<br />
‘bioacustica urbana’ hanno notato<br />
che gli animali riescono comunque a<br />
comunicare ma hanno dovuto adattarsi,<br />
ossia imparare ad alzare il volume<br />
della loro voce. Le cinciallegre,<br />
per esempio, cantano con frequenze<br />
più o meno alte a seconda che vivano<br />
in una zona silenziosa o in una rumorosa.<br />
Anche certe rane hanno dovuto<br />
Esperto sì, ma soprattutto appassionato.<br />
Danilo Mainardi gli animali li<br />
amava, li osservava, li studiava. E<br />
cercava in ogni modo di farli conoscere,<br />
soprattutto per farli apprezzare,<br />
con linguaggio semplice ma<br />
al contempo scientifico, magari con<br />
qualcuno dei suoi famosi disegni,<br />
imbastendo interessanti lezioni sul<br />
loro comportamento anche prendendo<br />
spunto da un fatto di cronaca<br />
o da video diventati virali sul web.<br />
Se n’è andato lo scorso 8 marzo, lasciando<br />
una preziosa eredità a tutti<br />
noi, ma anche disorientamento e<br />
vuoto in chi da lui avrebbe voluto<br />
ancora imparare. Nato a Milano il<br />
25 novembre 1933, Mainardi era<br />
laureato in Scienze biologiche ed<br />
era docente universitario di Zoologia,<br />
Biologia generale, Etologia ed<br />
Ecologia comportamentale, oltre a<br />
essere autore di più di 200 lavori<br />
scientifici, numerosi libri e articoli<br />
divulgativi. Divenuto popolare per<br />
aver affiancato in televisione Piero<br />
Angela, è stato membro e presidente<br />
dell’Accademia Nazionale<br />
delle Scienze e dell’International<br />
Ethological Society e presidente<br />
onorario della Lipu, la Lega per la<br />
protezione degli uccelli. Tra i suoi<br />
più recenti interventi, le ferme dichiarazioni<br />
in difesa del lupo, oggi<br />
nuovamente in pericolo, e della sua<br />
importanza per il mantenimento degli<br />
equilibri naturali.<br />
aumentare il volume della loro voce.<br />
Ma l’adattamento alle caratteristiche<br />
della città non hanno modificato solo<br />
la comunicazione. Anche il comportamento<br />
sociale, il tipo di dieta e gli<br />
espedienti necessari a procurarsi il<br />
cibo hanno subito diversi mutamenti,<br />
differenziando sempre di più, nell’ambito<br />
di una stessa specie, gli animali<br />
che convivono con noi, o sinantropi,<br />
da quelli che vivono ancora fuori dalla<br />
città. Come già alcuni studi hanno<br />
confermato, Mainardi fa notare che<br />
“inurbarsi significa imboccare un diverso<br />
percorso evolutivo che potrebbe<br />
creare una distanza, anche genetica,<br />
fra, diciamo, ‘gente di città e gente di<br />
campagna’.”<br />
FELICE CONVIVENZA<br />
“Spero si ripensi alle realtà urbane andando<br />
oltre l’uomo e si alzi lo sguardo<br />
alle tante specie che compongono la<br />
biodiversità, vegetale e animale, delle<br />
città”, ci ha suggerito il nostro maggior<br />
etologo e naturalista. “Conoscerne la<br />
biologia, l’ecologia, il comportamento<br />
aiuterebbe a gestirle. Educare i cittadini<br />
umani a relazionarsi con questi<br />
speciali concittadini favorirebbe<br />
la convivenza.” Conoscere meglio la<br />
fauna selvatica e imparare a interagi-<br />
Ah 25
Informazione pubblicitaria<br />
I cani ed i gatti che sono affetti da disordini o malattie, spesso sono<br />
sotto regime terapeutico e possono essere più vulnerabili allo stress<br />
ossidativo. L’impatto sulla flora intestinale può essere considerevole<br />
e dannoso e ritardare la remissione o accelerare la progressione delle<br />
malattie. La funzionalità del tratto gastroenterico è fondamentale per<br />
la salute ed il benessere animale.<br />
Il nostro primo obiettivo è di assicurare il peso corporeo ideale dell’animale,<br />
considerato che il 52% dei cani ed il 57% dei gatti sono sovrappeso<br />
o obesi e che questa condizione è strettamente correlata a<br />
fenomeni di infiammazione cronica ed al mancato recupero dell’animale.<br />
Poiché il metabolismo delle proteine richiede un dispendio<br />
energetico maggiore di quello dei grassi, tutti questi alimenti sono<br />
formulati per avere un maggior apporto proteico rispetto alle calorie.<br />
Questo concetto, combinato con una somministrazione di L-carnitina,<br />
permette di ottimizzare il metabolismo e di limitare la perdita<br />
di massa magra.<br />
Il melone liofilizzato, fonte di SOD (Superossido dismutasi), enzima<br />
antiossidante primario prodotto da ogni cellula, agisce come “prima<br />
linea di difesa” controllando la produzione dei radicali liberi. La forza<br />
del melone, ricco di enzima SOD, si basa sulla capacità di stimolare<br />
la produzione endogena di enzimi antiossidanti. L’aumento di<br />
antiossidanti primari limita la formazione eccessiva di radicali liberi:<br />
questo concetto è “la colonna portante” dei prodotti MONGE<br />
VETSOLUTION.<br />
Basato sulle recenti pubblicazioni scientifiche ed in collaborazione<br />
con famosi istituti di ricerca, questo concetto è dimostrato essere efficace<br />
nel supportare gli animali, aumentando la loro resistenza ai<br />
fattori di stress ambientali e fisiologici. Senza dubbio aiuterà i nostri<br />
amici a quattro zampe nella riduzione di un eccessivo stress ossidativo<br />
e nel ristabilire il metabolismo cellulare.<br />
re con gli esemplari che incontriamo,<br />
quindi, non ha per obiettivo unicamente<br />
il quieto vivere. Ripartendo dalla<br />
considerazione che il territorio non è<br />
solo ad uso e consumo dell’uomo, è<br />
necessario per noi umani non solo lasciare<br />
da parte il fucile, ma anche andare<br />
oltre la semplice tolleranza (che<br />
potremmo spesso imparare dai nostri<br />
animali domestici) e comprendere che<br />
il benessere delle altre specie equivale<br />
al benessere della nostra. Che siano<br />
amati o detestati, gli animali che<br />
ci sono accanto sono “in fondo, nostri<br />
concittadini, i cui diritti dipendono dal<br />
nostro rispetto e dalla capacità di gestire<br />
la loro presenza per garantire a<br />
tutti una felice convivenza.” g<br />
Le diete MongeVet Solution sono prodotte con ingredienti 100%<br />
naturali e garantiti no cruelty test.<br />
È importante seguire sempre i consigli e le indicazioni del proprio<br />
veterinario col quale definire insieme la dieta migliore per il proprio<br />
amico.<br />
I prodotti Vet Solution saranno disponibili solo nei migliori negozi<br />
specializzati, farmacie e parafarmacie.<br />
Ah 26
non solo<br />
dog&cat 2<br />
Che abbia le ali per volare (e in gabbia non le possa usare)<br />
è un dato di fatto. Ma se la voglia di accogliere il pennuto è<br />
incontenibile, concediamogli almeno ogni tipo di confort.<br />
Tenendo conto anche della sua natura fortemente sociale.<br />
A cura di Gisella Arioli<br />
AMICI DIVERSI<br />
Canarino d’amor canterino<br />
È<br />
tenerissimo con i suoi occhioni<br />
azzurri e l’aria innocente e<br />
insieme è una piccola peste,<br />
abilissimo nel congegnare trappole e<br />
mettere in situazioni disperate il suo<br />
goffissimo e sfortunato nemico gatto<br />
Silvestro: in una parola “Titti”. Questo<br />
personaggio è diventato agli occhi di<br />
molti il canarino per antonomasia, anche<br />
se è invero una rappresentazione<br />
un po’ riduttiva delle attuali 30 razze,<br />
per contare solo quelle ufficialmente<br />
riconosciute.<br />
UN UCCELLO MODELLO<br />
Il canarino domestico deriva dal canarino<br />
selvatico. Fino a 500 anni fa i<br />
canarini riempivano del loro canto i<br />
sottoboschi, delle isole Canarie, isole<br />
oggi spagnole a largo del Marocco,<br />
note perché approdo estivo di immigrati<br />
clandestini e… dei vacanzieri<br />
cui è stata appioppata una invendibile<br />
multiproprietà. Gli spagnoli sulla<br />
via delle americhe scoprirono su queste<br />
isole un uccellino con una qualità<br />
incredibile per allora. Gli europei<br />
conoscevano per esempio l’usignolo,<br />
che è sì canterino, ma mai in gabbia!<br />
Il canarino, al contrario, vive cantando<br />
in gabbia senza problemi. Anche<br />
se un proverbio siciliano ne sottolinea<br />
forse il vero motivo: “aceddu nta<br />
iagga ‘un canta p’amuri ma canta pi<br />
Ah 28<br />
Richiede qualche<br />
attenzione e ci tiene<br />
allegri col suo canto<br />
ed affetto. Ma non siate<br />
gelosi e regalategli una<br />
musa ispiratrice<br />
raggia” ossia “l’uccello in gabbia non<br />
canta per amore ma canta per rabbia”.<br />
Fatto sta che, in passato, avere<br />
in casa un canarino era un modo per<br />
poter ascoltare una melodia naturale<br />
a basso costo. Principe dei cantori<br />
alati, emette infatti gorgheggi lunghi<br />
e continui e fu subito apprezzatissimo…<br />
anche perché gli MP3 non<br />
erano ancora diffusi! Il canarino, oltretutto,<br />
non ha pretese particolari,<br />
richiede solo alcune attenzioni e cure<br />
amorevoli. È necessario innanzitut-
CARTA D’IDENTITÁ<br />
Il canarino, o Serinus canaria,<br />
è lungo 12,5 cm, pesa circa 20<br />
grammi e in volo ha un’apertura alare<br />
di 23 cm. In natura vive nei boschi<br />
o in zone aperte con vegetazione<br />
sparsa, frutteti o giardini.<br />
SEDOTTI E ABBANDONATI<br />
Non è raro che tra i tanti animali<br />
abbandonati ogni anno ci siano anche<br />
i canarini. Per adottare questi sfortunati<br />
uccellini è possibile contattare la più<br />
vicina sede Enpa - Ente nazionale<br />
protezione animali (www.enpa.it)<br />
to tenere la gabbia in casa durante<br />
la stagione più fredda, e comunque<br />
sempre al riparo dal sole cocente e<br />
dalle correnti d’aria per via della sua<br />
natura delicata. Lo si nutre con cibo<br />
adatto, ossia semi di vario tipo come<br />
miglio, lino o panico, oltre a foglie di<br />
verdura fresche, quali cavolo, cicoria<br />
e spinaci. Bisogna poi tener conto<br />
che non avendo denti, come tutti gli<br />
uccelli, ha assoluto bisogno di un po’<br />
di digestivo come sabbietta o grit, ossia<br />
minuscoli sassolini che lo aiutino a<br />
triturare nello stomaco, dotato di forti<br />
muscoli, il cibo ingerito. È bene non<br />
dimenticare anche il classico osso di<br />
seppia, indispensabile per integrare<br />
nella dieta il calcio e altri micronutrienti<br />
e limare il becco. Il ‘bar’ deve<br />
infine offrire acqua fresca e pulita a<br />
volontà, con l’integrazione, di tanto in<br />
tanto, di una spruzzatina di limone,<br />
oppure di un pizzico di bicarbonato<br />
di sodio, utile anche per la vaschetta<br />
del bagnetto.<br />
LOOK UNISEX<br />
“Titti” è un maschietto oppure una<br />
femminuccia? Anche il personaggio<br />
in realtà è un maschietto (la donna nel<br />
INTESA RIPRESA<br />
Se l’uccello è felice, canta, è vitale<br />
e dinamico, gonfia le piume e se le<br />
pulisce.<br />
Cosa fare quando non canta?<br />
Quando si spaventa, di solito si<br />
appiattisce e stringe le piume<br />
attorno al corpo.<br />
Si può provare allora a<br />
somministrare il cibo con la mano<br />
e a parlare con l’animale con voce<br />
pacata, aiutandolo a superare la<br />
sua natura timida e timorosa: un<br />
approccio che gradualmente farà<br />
nascere in lui fiducia. Durante la<br />
muta invece, è debole e spesso<br />
ammutolisce, ma è normale.<br />
Nel caso in cui abbia la raucedine,<br />
è meglio portare la gabbia in un<br />
ambiente caldo, sospendere i<br />
bagnetti e somministrargli mela e<br />
miele disciolti in acqua.<br />
cartoon si rivolge a lui al maschile).<br />
Comunque la difficoltà nel riconoscere<br />
il sesso è normale nei canarini. Sì, perché<br />
nel canarino non c’è dimorfismo<br />
sessuale. Cioè all’esterno<br />
il piumaggio<br />
non ci indica in nessun<br />
modo la differenza tra<br />
i sessi! Un maschio<br />
generalmente ha un<br />
atteggiamento più<br />
baldanzoso, è più impostato<br />
sul posatoio.<br />
Ma l’unica indicazione<br />
sicura è il canto spiegato<br />
maschio contro<br />
un debole cip-cip della<br />
femmina.<br />
Purtroppo, a lungo si è creduto – e a<br />
volte lo si crede ancora – che il canarino<br />
maschio cantasse solamente se<br />
celibe. Ma si tratta di una convinzione<br />
decisamente errata!<br />
I canarini in natura vivono in coppia<br />
durante la stagione delle cove. I partner<br />
che compongono una coppia si<br />
puliscono le piume a vicenda e dormono<br />
stretti uno con l’altro.<br />
Il piacevole canto del canarino serve<br />
al maschio per marcare il proprio<br />
territorio e attirare e conquistare la<br />
femmina. Quando ha una compagna<br />
vicina, cambia repertorio e le dedica<br />
delle serenate. Comunque il maschio<br />
non regala mai cioccolatini alla sua<br />
bella, il cacao è letale per loro! g<br />
Ah 29
pensiamo<br />
in grande<br />
La relazione tra cavallo e cavaliere è ancestrale e mitica<br />
quanto intima e personale. Nel passaggio dall’immaginario<br />
antico al reale contemporaneo il nobile animale si trasforma<br />
da strumento per combattere ad amico per curare i più fragili,<br />
primi fra tutti i bambini.<br />
A cura di Claudio Almasio<br />
CAVALLI & CO.<br />
Riabilitazione equestre<br />
Oggi sono protagonisti della letteratura<br />
Fantasy, e non mancano<br />
neanche in quella fantascientifica,<br />
come nei romanzi di Philip<br />
José Farmer. Peraltro Euritione, Nesso<br />
e Folo e i loro compagni centauri sono<br />
nati dalla mitologia greca.<br />
Il centauro, creatura con tronco umano<br />
e corpo da cavallo incarna in sé entrambe<br />
le nature: da una parte rappresenta<br />
l’uomo animale, simbolo dell’istinto,<br />
dall’altra è l’educatore capace<br />
di convogliare la forza vitale verso ciò<br />
che è utile. Il più famoso e sapiente dei<br />
centauri era Chirone. Si narra che nella<br />
sua giovinezza Chirone apprese da<br />
Artemide l’arte della guarigione, tanto<br />
che fu lui il maestro di Asclepio, che è,<br />
nel mito, il padre fondatore della medicina<br />
greca.<br />
PER CHI E PERCHÉ<br />
L’origine della medicina occidentale fa<br />
quindi riferimento a un essere per metà<br />
equino, e forse memore della leggenda,<br />
Ippocrate l’iniziatore storico dell’arte<br />
medica, consigliava a chi soffriva di<br />
ansia o insonnia di fare lunghe cavalcate.<br />
Poi ci sono voluti due millenni e mezzo,<br />
prima che nel ‘900, da principio in<br />
Scandinavia e in Inghilterra il cavallo<br />
potesse essere considerato utile nelle<br />
terapie di riabilitazione.<br />
Ah 30<br />
Come e perché<br />
l’ippoterapia può aiutare<br />
le persone con deficit<br />
fisici o psicologici<br />
E finalmente si sono riscoperte le possibilità<br />
curative del nobile animale. I<br />
destinatari della riabilitazione con il<br />
cavallo sono un ampio ventaglio di<br />
persone con problemi sia fisici sia psicologici.<br />
Possono essere sia bambini<br />
sia adulti, ancorché le attese di efficacia<br />
sia sul piano fisico sia su quel-
IN DUE PAROLE<br />
L’Ippoterapia propriamente detta è l’approccio iniziale al cavallo<br />
e si svolge a terra e sull’animale accompagnato da uno o due<br />
istruttori. È la sola attività possibile per i disabili incapaci di condurre<br />
il cavallo autonomamente. La Rieducazione equestre è un’attività<br />
più avanzata: il cavaliere è impegnato nella conduzione attiva del<br />
cavallo, al terapista spetta stabilire il programma.<br />
lo psicologico siano ben maggior per i<br />
più giovani. La riabilitazione pediatrica<br />
col cavallo è possibile dai due anni fino<br />
all’adolescenza. Può essere utile ai<br />
bambini che abbiano menomazioni o<br />
ritardi nello sviluppo neuro-cerebrale.<br />
È molto utilizzata nei bambini con paralisi<br />
cerebrale infantile, un disturbo che<br />
condiziona pesantemente le capacità<br />
motorie e la tonicità muscolare, causata<br />
da un danno al cervello, che si può<br />
verificare per esempio, per un parto<br />
prematuro, un’infezione i della madre o<br />
per un incidente nei primi anni di vita.<br />
Tra le altre malattie per le quali la riabilitazione<br />
col cavallo è utilizzata ci sono<br />
le sindromi dello spettro autistico e la<br />
sindrome di Down. Di recente si sta<br />
iniziando ad applicarla come terapia<br />
palliativa nei malati di sclerosi multipla.<br />
Più in generale è uno strumento utile<br />
per aiutare molte persone con disturbi<br />
motori in genere, specialmente con difficoltà<br />
di coordinazione. Anche disturbi<br />
FINAL BALANCE<br />
Quali sono i benefici fisiatrici di<br />
tutti gli stimoli della riabilitazione<br />
col cavallo? La posizione assunta<br />
dal cavaliere in sella migliora l’allineamento<br />
capo-tronco-bacino che<br />
è spesso compromesso nei bambini<br />
con problemi neuromuscolari,<br />
e nei soggetti spastici favorisce il<br />
rilassamento degli arti. In tutte le<br />
persone migliora l’equilibrio e, a<br />
seconda dell’intensità rafforza il<br />
sistema muscolo-scheletrico, o almeno<br />
migliora il tono muscolare,<br />
in particolare per schiena, bacino<br />
psicologici di carattere comportamentale,<br />
come semplici disturbi della comunicazione,<br />
deficit d’attenzione o disturbi<br />
della condotta, possono trarre<br />
giovamento da un percorso formativo<br />
col cavallo. In questi ultimi casi può<br />
essere considerato un come supporto<br />
alla psicoterapia.<br />
L’attività con il cavallo ha degli effetti<br />
complessi, sotti vari aspetti interconnessi.<br />
C’è un effetto sul piano fisico<br />
che si articola in un aspetto puramente<br />
sensoriale e in uno motorio, ma c’è<br />
anche un rilevante effetto sul piano<br />
psicologico che si articola in diversi<br />
aspetti: emotivo-affettivo, cognitivo e<br />
pedagogico.<br />
Quindi le possibilità di applicazione<br />
sono differenti a seconda delle necessità<br />
del paziente.<br />
Ecco perché esistono differenti iter<br />
terapeutici, che devono essere programmati<br />
su misura sulla base delle<br />
specifiche esigenze personali.<br />
e gambe e aumenta l’ampiezza del<br />
movimento articolare.<br />
PASSI DA GIGANTE<br />
Anche a livello più elementare l’esperienza<br />
con il cavallo offre una grandissima<br />
quantità di stimolazioni neurosensoriali<br />
trasmesse simultaneamente:<br />
• stimolazioni visuo-spaziali ovvero<br />
le luci, i colori e i ritmi dei movimenti<br />
svolti in maneggio portano il ragazzo<br />
a migliorare la sua attenzione visiva e<br />
spaziale<br />
• stimolazioni olfattive, acustiche e<br />
tattili ovvero gli odori e i rumori tipici,<br />
nonché le sensazioni derivanti dal con-<br />
Ah 31
GLI ESPERTI SIAMO NOI<br />
L’ippoterapia o rieducazione<br />
equestre deve essere prescritta dal<br />
Medico Fisiatra o dal Neuropsicologo<br />
infantile. Normalmente la terapia è<br />
eseguita dal Fisioterapista o dallo<br />
Psicomotricista.<br />
YOU ARE WELCOME<br />
I bambini con deficit hanno un<br />
vissuto di frustrazioni. Il cavallo è<br />
esente da ogni forma di giudizio<br />
e pregiudizio, e il bambino<br />
vive la sensazione di essere<br />
completamente accettato.<br />
tatto diretto con l’animale, il suo calore<br />
e le sue reazioni aiutano la presa di coscienza<br />
del proprio corpo, inducendo<br />
nel bambino una migliore organizzazione<br />
della percezione corporea.<br />
Per quanto riguarda più propriamente<br />
la riabilitazione motoria, il cavallo costituisce<br />
una sorta di “prolunga” del<br />
corpo umano. Il rapporto fisico e psicologico<br />
che si sviluppa con il cavallo non<br />
è paragonabile a quello possibile con<br />
dispositivo meccanico o elettrico (ad<br />
esempio un deambulatore).<br />
Questo anche perché la persona affetta<br />
da disabilità neuromotoria sale a cavallo<br />
con particolari accorgimenti, per<br />
consentire la percezione dell’andatura<br />
animale. Dove non arriva il movimento<br />
del malato, va a sostituirsi il passo<br />
dell’animale e ciò è percepito nel punto<br />
nevralgico di contatto tra cavaliere e<br />
cavallo.<br />
Una vantaggio caratteristico dell’ippoterapia<br />
è possibili grazia al modo<br />
specifico di procedere del cavallo. Per<br />
ritmicità, cadenza, etc. l’andamento al<br />
passo somiglia molto a quello dell’essere<br />
umano, per questo l’ippoterapia<br />
è particolarmente indicata nel trattamento<br />
di diverse forme di deficit<br />
motorio: permette di riattivare schemi<br />
motori sopiti in bambini costretti dalla<br />
malattia a muoversi poco e in modo<br />
innaturale.<br />
Non solo, mentre si cavalca, il corpo<br />
umano risponde continuamente<br />
agli stimoli che riceve dal corpo del<br />
cavallo, ad esempio aggiustando<br />
il baricentro del tronco. Il gesto del<br />
cavalcare è un’attività che richiede<br />
una continua capacità non solo di<br />
coordinare i propri movimenti rispetto<br />
a quelli del cavallo ma anche di<br />
imparare a interpretarli e a percepirli<br />
in anticipo di modo da riuscire ad assecondarli<br />
meglio e con più fluidità e<br />
naturalezza.<br />
AMOR DI CAVALIERE<br />
Per quanto riguarda la dimensione<br />
psicologica l’ippoterapia è innanzitutto<br />
una pet therapy che fa leva sui<br />
bisogni affettivi e pratici dell’animale.<br />
Anche il bambino con problemi di relazione<br />
è incuriosito da un essere vivente<br />
grande, possente e “buono”. Il<br />
ragazzo si avvicina al cavallo, creando<br />
con quest’ultimo un legame non verbale,<br />
fatto di sguardi, carezze, vicinanza<br />
fisica e cura reciproca. Il primo passo<br />
è lo stimolo da parte del cavallo, delle<br />
capacità empatiche ed affettive del<br />
bambino. Successivamente, quando è<br />
possibile il ragazzo impara a eseguire<br />
i compiti quotidiani di accudimento<br />
(dall’alimentazione alla pulizia).<br />
Questa partecipazione attiva dei ragazzi<br />
deboli nel mettersi a disposizione<br />
di un essere forte che presenta bisogni<br />
favorisce il senso di utilità e efficacia<br />
personale, quindi l’autostima con tutto<br />
ciò che ne consegue sui fronti dell’iniziativa<br />
autonoma e dell’attenzione e<br />
consapevolezza nello svolgimento dei<br />
Ah 33
IL TIPO GIUSTO<br />
Quali sono le peculiarità del cavallo utilizzato in ippoterapia?<br />
Caratterialmente è fondamentale che il cavallo non sia troppo pauroso,<br />
e nemmeno troppo abitudinario (un limite frequente nei cavalli). Dal<br />
punto di vista fisico i cavalli devono avere delle schiene forti ma non<br />
troppo larghe, avere una buona qualità del passo e saper anche<br />
accettare in groppa due persone.<br />
compiti. In questo senso c’è una funzione<br />
pedagogica dell’attività, che, in<br />
uno scambio bidirezionale tra ragazzo<br />
e cavallo, tende a sviluppare anche<br />
senso di responsabilità e lealtà.<br />
E il vero e proprio montare a cavallo<br />
cosa porta nella psiche? Mette in gioco<br />
la dinamica spontaneità-controllo<br />
o empaticità-razionalità. Da un lato il<br />
ragazzo deve affidarsi ancora alla sua<br />
spontaneità per entrare in relazione col<br />
cavallo, per trovare una sintonia e per<br />
riuscire a comunicare le sue intenzioni<br />
all’animale.<br />
D’altro lato non può abbandonarsi ad<br />
una spontaneità incontrollata quando è<br />
sul cavallo. Deve tenere conto che l’animale<br />
ha le sue intenzioni, ha delle reazioni,<br />
anche imprevedibili, in risposta<br />
alle manovre del cavaliere e agli stimoli<br />
ambientali. Pertanto montare a cavallo<br />
MAMMA, CHE EMOZIONE!<br />
La particolarità del cavallo di essere<br />
un animale gregario, socievole<br />
e sensibilissimo fa sì che sia esso<br />
stesso a cercare risposte e conferme<br />
nel comportamento di chi gli si<br />
muove accanto. Cioè il cavallo coglie<br />
i comportamenti dell’altro sino<br />
a comprenderne le emozioni. Perciò<br />
l’attività equestre è un complesso<br />
gioco di ruoli, che può guidare la<br />
persona con deficit di relazione attraverso<br />
un “dialogo non verbale”.<br />
Il cavallo in natura è una preda, la<br />
sua difesa per eccellenza è la fuga.<br />
Nel rapporto con bambini autistici,<br />
il gioco di avvicinamento e fuga è<br />
utile perché anche la loro psiche<br />
vive frequentemente percorsi caratterizzati<br />
da “movimenti verso” e<br />
“movimenti di allontanamento da”.<br />
E nello stesso tempo la comunicazione,<br />
eliminando tutte le trappole<br />
verbali, rimanda per la sua autenticità<br />
e pregnanza corporea, a quella<br />
tra la madre ed il neonato.<br />
costituisce per il bambino un addestramento<br />
contestuale al bilanciamento<br />
della spontaneità e all’assunzione del<br />
necessario controllo. Lo sviluppo di capacità<br />
di controllo aumenta la fiducia<br />
in sé stessi. Spesso la “battaglia” della<br />
vita fa meno paura se affrontata con un<br />
compagno fidato come il cavallo. g<br />
Ah 34
Noi e loro 2<br />
I tristi episodi di cronaca e la progressiva diffusione di<br />
cani da guardia più “difficili” tengono vivo il dibattito,<br />
ma sostanzialmente ferma la normativa. Molti sperano<br />
nell’effettivo allestimento di corsi e in più obblighi,<br />
come il patentino. Qualcuno in meno pressapochismo<br />
e provincialismo.<br />
A cura di Alessandro Battistella Vernet<br />
CANI IMPEGNATIVI<br />
Per fidarsi di Fido<br />
I<br />
nazisti rappresentano spesso nell’immaginario<br />
della narrativa occidentale<br />
la massima espressione della crudeltà<br />
e della duplice natura dell’uomo.<br />
Clemm e Cane Nero sono appunto i<br />
protagonisti nazisti del romanzo di Elio<br />
Vittorini “Uomini e No”, che evoca l’insanabile<br />
rapporto tra umanità e violenza. I<br />
due usano come strumenti della propria<br />
disumanità i cani Blut e Gudrun, addestrati<br />
ad hoc per sbranare le persone.<br />
C’è una nuova ordinanza<br />
sui cani “pericolosi”.<br />
Peraltro di veramente<br />
inedita c’è la cornice<br />
sociale di un vecchio<br />
problema<br />
È un’atroce assurdità che il miglior amico<br />
dell’uomo, possa diventare un suo<br />
temibile nemico. Questo stesso pensiero<br />
ci coglie a volte quando un fatto<br />
Ah 36<br />
di cronaca nera, imputabile a un cane,<br />
lascia famiglie distrutte dalla disgrazia,<br />
sgomento nell’opinione pubblica e discussioni<br />
a non finire sui social.<br />
MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA<br />
L’estate scorsa era successo al piccolo<br />
Giorgio un bimbo di un anno e mezzo<br />
che, in una villetta di Mascalucia (Catania)<br />
è stato sbranato e ucciso da due<br />
cani, razza Dogo Argentino. È del febbraio<br />
di quest’anno la tragedia sfiorata<br />
a Olgiate Olona (Varese): due bambine,<br />
di 3 e 5 anni aggredite da un pit bull finiscono<br />
in prognosi riservata. In queste<br />
circostanze tutti si chiedono: com’è possibile?<br />
Guardiamo ai numeri.<br />
I dati statistici, elaborati dal Codacons lo<br />
scorso anno, affermano che “ogni anno<br />
si registrano in media in Italia 70 mila
TU VUOI FAR L’AMERICANO<br />
La “lista” delle razze canine più impegnative è contraria al politically correct<br />
e ai principio di non discriminazione razziale canina? In realtà nella quasi<br />
totalità di paesi avanzati, e in molti altri, Cina e paesi islamici compresi, la<br />
legge stabilisce esattamente quali razze richiedono uno speciale patentino<br />
o addirittura sono del tutto bandite dal paese. Eccezione rilevante: gli USA,<br />
dove sono le compagnie assicurative ad avere delle rigorose black list.<br />
A SPASSO CON FIDO<br />
Quando si porta il cane in passeggiata<br />
bisogna usare guinzagli non più lunghi<br />
d 1,50 metri. E i guinzagli allungabili<br />
estesi per quattro metri, vanno bene sì<br />
o no? C’è la consueta soluzione bizantina:<br />
nì, si possono usare, ma rigorosamente<br />
bloccati a 1,50 metri. C’è anche<br />
l’obbligo di portare sempre con sé la<br />
museruola, rigida o morbida, indipendentemente<br />
dalla razza, dalla taglia e<br />
dell’età del cane. Dovete averla con<br />
voi, punto e basta, per evitare sanzioni,<br />
come le catene da neve in inverno,<br />
anche se non sapete montarle. La museruola<br />
non va fatta indossare “di default”,<br />
ma solo là dove esistano rischi<br />
per persone o animali o se le autorità<br />
competenti vi richiedono di farla indossare.<br />
aggressioni da parte di cani a danno<br />
dell’uomo. E nell’ultimo triennio gli episodi<br />
di morsicature con danni fisici rilevanti,<br />
gravi o mortali, sono cresciuti del<br />
10 per cento”. Dietro l’incremento degli<br />
incidenti ci sono i ventimila cani “potenzialmente<br />
pericolosi” che vivono oggi in<br />
Italia, con un incremento del 25 per cento<br />
negli ultimi tre anni. Di certo l’aumento<br />
dei cani da guardia e da difesa non<br />
passa inosservato in alcune regioni. In<br />
certe cittadine del Mezzogiorno talune<br />
razze hanno avuto<br />
un’inusitata larga diffusione,<br />
cambiando<br />
persino il paesaggio<br />
urbano, gli odori, la<br />
natura della sporcizia.<br />
Chi abita in una<br />
casa singola, non necessariamente<br />
sontuosa<br />
come in molti<br />
contesti meridionali,<br />
ne sente il bisogno<br />
per proteggere la famiglia,<br />
in un clima<br />
generale di insicurezza. Un fenomeno<br />
quanto pare favorito dalla crisi economica.<br />
E dal bisogno di possedere a quello<br />
di esibire il passo è breve. Si ostentano<br />
cani “ad alta cilindrata” come le moto<br />
truccate, come le auto con i fari da rally.<br />
CHI SI AZZUFFA<br />
Di fronte a fenomeni i cui effetti indesiderati<br />
appaiono bruscamente la reazione<br />
delle stesse associazioni ambientaliste<br />
e animaliste sono da tempo difformi.<br />
Se l’associazione citata sarebbe a favore<br />
di una normativa più stringente o almeno<br />
di un’applicazione seria di quella<br />
in essere, altre vedono come fumo negli<br />
occhi ogni legge che metta regole rigide<br />
per i cani più difficili. Un cane può essere<br />
più aggressivo di un altro, si sostiene,<br />
ma questo spesso non è dovuto alla<br />
razza dell’animale tanto quanto all’educazione<br />
e alla relazione con il proprietario.<br />
Posizione sostenuta sicuramente<br />
da moltissimi con argomenti validi e in<br />
perfetta buona fede. Certo, limitare la<br />
diffusione di alcune razze da difesa non<br />
favorirebbe i corsi di Mondioring - tenute<br />
sotto l’egida della stessa Enci l’ente nazionale<br />
per la cinofilia- disciplina in cui<br />
il momento clou, quello più spettacolare<br />
delle tre sezioni previste, è quello di<br />
attacchi e morsi. Ecco perché, di fronte<br />
a posizioni delle associazioni spesso in-<br />
Ah 37
IN POLVERE<br />
Il comune di Cave (Roma) ha cercato<br />
riesumare nel suo territorio la black list<br />
dai polverosi archivi amministrativi, ma<br />
a luglio 2016 il TAR gli ha dato torto. In<br />
materia nessuna ordinanza comunale o<br />
regionale prevale su quella del Ministro.<br />
OCCHIO AI CUCCIOLI<br />
Perché i bimbi possono essere attaccati<br />
da alcuni cani? Perché un esserino<br />
debole, che senza controllo strilla per gioia<br />
o piange e si agita, inconsapevolmente<br />
può mandare segnali per loro “strani”<br />
che sollecitano l’istinto predatorio.<br />
conciliabili la politica da quasi un decennio<br />
ha riscoperto un prudente esercizio<br />
da prima repubblica: tirare a campare,<br />
decidendo solo sul minimo indispensabile.<br />
FILE SEARCHING<br />
Ah 38<br />
I comuni e Servizi Veterinari dell’Asl<br />
dovrebbero organizzare corsi per insegnare<br />
ai proprietari di cani come gestirli<br />
e rilasciare un patentino. Il veterinario<br />
libero professionista ha l’obbligo di<br />
segnalare all’Asl cani “impegnativi”.<br />
Spetta poi ai Servizi Veterinari tenere<br />
un registro dei cani impegnativi<br />
e obbligare i proprietari<br />
di cani morsicatori o<br />
aggressivi a seguire i corsi e<br />
stipulare una polizza di assicurazione<br />
di responsabilità<br />
civile, una sorta di ‘’RC-cane”,<br />
che rim¬borserà i danni<br />
che eventualmente il quadrupede<br />
dovesse provocare. Ci<br />
sarebbe poi il divieto di addestramento<br />
a comportamenti<br />
aggressivi. Di fatto i cani<br />
«problematici» o quelli che<br />
hanno già aggredito, rimangono<br />
in gran parte non identificati<br />
o magari tenuti in osservazione<br />
per 10 giorni. Non abbiamo un’anagrafe<br />
canina funzionante in tutta Italia, e<br />
quella dei cani pericolosi non è mai decollata.<br />
Da quasi un decennio una serie<br />
di buoni propositi che sono rimasti per<br />
lo più sulla carta.<br />
IL LUPO PERDE IL PELO…<br />
La «lista nera» dei cani pericolosi (approntata<br />
dal Ministro della salute Girolamo<br />
Sirchia, e mantenuta dal Ministro<br />
Livia Turco) che era entrata formalmente<br />
in vigore nel 2007, aveva suscitato<br />
troppe critiche. Così il sottosegretario<br />
alla Salute Francesca Martini ne fece<br />
piazza pulita nel marzo 2009 con un’ordinanza<br />
dalla validità provvisoria.<br />
Da allora, a fronte di problemi che sembrano<br />
irrisoli, anzi, in crescita, i vari Ministri<br />
della Salute si sono dilettati con<br />
una periodica rispolverata di ordinanze<br />
precedenti, cautamente integrate da<br />
non molte righe di sostanza e dai soliti<br />
abbondanti «Visto l’art..., visto il comma...,<br />
vista l’ordinanza...».<br />
Non fa eccezione l’ultima, quella del 13<br />
luglio 2016 pubblicata sulla Gazzetta<br />
Ufficiale del 7 settembre con cui vengono<br />
prorogate le regole sulla «tutela<br />
dell’incolumità pubblica dall’aggressione<br />
dei cani».<br />
Insomma, ancora una volta gli atletici<br />
cagnoni hanno schivato il colpo: niente<br />
“black list”. Peraltro non scodinzolino<br />
troppo: anche senza lista nera, la differenza<br />
tra norme e situazione “de facto”<br />
rende comunque la situazione non troppo<br />
rosea. In sintesi per le regole in vigore<br />
il responsabile è sempre l’uomo: il<br />
padrone, il dog-sitter, il veterinario sono<br />
tenuti al controllo dell’animale e rispondono<br />
sia civilmente sia penalmente,<br />
dei danni o lesioni a persone, animali<br />
e cose provocati dall’animale stesso.<br />
In questi casi l’antica e accomodante<br />
pratica italica di avere delle norme non<br />
applicate, almeno fino a che fatti gravi<br />
non accendano i fari e facciano scattare<br />
sanzioni, non sembra una soluzione<br />
ottimale. A carico dei genitori del piccolo<br />
Giorgio, proprietari dei dogo Argentino,<br />
l’autorità competente ha dovuto anche<br />
aprire un procedimento…<br />
g
terza pagina<br />
il coniglio<br />
Con la primavera sembra quasi di vedere spuntare due lunghe<br />
orecchie che si muovono veloci tra erba alta, giardini e orti: è il<br />
protagonista di uno dei più grandi successi della letteratura per<br />
ragazzi, le cui scorribande nella campagna inglese sono state<br />
tradotte in 20 lingue e vendute in 80 milioni di copie.<br />
A cura di Ada Paganelli<br />
TENERI PROTAGONISTI<br />
Corri Peter<br />
Piccolo, vivace e disobbediente.<br />
Ma sempre elegante, con tanto di<br />
scarpe e giacchetta azzurra con<br />
bottoni dorati. Peter Rabbit, nato dalla<br />
penna e dalla matita dell’autrice e naturalista<br />
inglese Beatrix Potter, è uno dei<br />
conigli più famosi della letteratura per<br />
ragazzi, ma anche per adulti, ispirato<br />
al coniglietto che la scrittrice ebbe da<br />
bambina, Peter Piper. La sua nascita<br />
ufficiale è il 19<strong>02</strong>, quando per la prima<br />
volta comparve nel racconto pubblicato<br />
con il titolo The tale of Peter Rabbit, ma<br />
successivamente tornò come protagonista<br />
in altri cinque libri usciti tra il 1904 e<br />
il 1912.<br />
LA STORIA COMINCIA<br />
In realtà Peter era nato nell’immaginario<br />
dell’autrice già diversi anni prima, nel<br />
1893, quando Beatrix, nello scrivere una<br />
lettera al figlio malato di una delle sue<br />
governanti, Annie Carter Moore, aveva<br />
pensato di intrattenerlo raccontandogli<br />
una storia su quattro piccoli coniglietti, illustrandola<br />
anche con qualche schizzo.<br />
Si trattava di Flopsy, Mopsy, Cottontail<br />
e Peter, tre sorelline e un fratello che<br />
vivono con la loro mamma in una tana<br />
molto particolare ai piedi di un grande<br />
abete, con tanto di cucina, camere, mobili,<br />
quadri, stoviglie. Insomma, arredata<br />
di tutto punto. E affiancata perfino da un<br />
Ah 40<br />
A 150 anni dalla nascita<br />
della sua ideatrice, il<br />
famoso coniglietto del<br />
Lake District è più in<br />
forma che mai<br />
negozio dove Mrs Rabbit vende articoli<br />
di vario genere. Il papà, che amava<br />
avventurarsi nell’orto di Mr McGregor,<br />
non c’è più: è finito nel pasticcio della<br />
signora McGregor. Una disgrazia tremenda.<br />
Ma Peter, non rendendosi conto<br />
del pericolo, disobbedisce alla mamma<br />
e finisce nello stesso orto, ingolosito dai<br />
numerosi ortaggi. Ne mangia uno dopo
IN TELEVISIONE…<br />
Peter Rabbit è anche una serie<br />
televisiva animata statunitense<br />
prodotta da Nickelodeon e<br />
trasmessa in USA, Inghilterra e<br />
Italia. La seconda stagione, sui<br />
nostri schermi, è ancora inedita.<br />
…E AL CINEMA<br />
Lo scorso dicembre è iniziata<br />
la lavorazione di un nuovo<br />
adattamento animato prodotto<br />
da Sony Pictures Animation<br />
(USA-Australia). L’uscita del film<br />
è prevista per il 23 marzo 2018.<br />
l’altro, fino a sentirsi quasi male.<br />
Nel giardino pieno di ortaggi freschi e<br />
verdi, cominciò<br />
a mangiare lattuga e fagiolini e poi<br />
anche radici.<br />
Sentendosi quindi indisposto, andò a<br />
cercare del prezzemolo.<br />
Ma non ne trovò, scorgendo invece<br />
poco più in là il signor McGregor.<br />
McGregor stava piantando cavoli in<br />
ginocchio, ma appena vide Peter<br />
saltò in piedi, prese un rastrello e lo<br />
inseguì gridando: “Fermati ladro!”<br />
Il terribile spavento lancia Peter in una<br />
corsa da togliere il fiato inseguito da<br />
McGregor, durante la quale perde una<br />
scarpa tra i cavoli e una tra le patate. Ma<br />
non c’è tempo per fermarsi. Anzi, senza<br />
scarpette adesso corre ancora più veloce.<br />
E sarebbe già al sicuro, non fosse<br />
che passando vicino a un arbusto di uva<br />
spina ricoperto da una rete, i grossi bottoni<br />
della sua nuova giacchetta turchina<br />
rimangono impigliati e si ritrova in trappola.<br />
Peter si credette perduto e scoppiò in<br />
lacrime.<br />
Ma alcuni amici passeri sentirono il suo<br />
pianto e volarono da lui<br />
tutti agitati implorandolo di liberarsi<br />
togliendo subito la giacchetta<br />
“Presto, presto, sbrigati! Ecco che arriva<br />
McGregor!”<br />
Il signor McGregor arrivò con un<br />
setaccio<br />
cercando di metterlo sul coniglio per<br />
prenderlo.<br />
Ma Peter si libera appena in tempo, lasciando<br />
dietro di sé la sua giacca. Ricomincia<br />
a correre, fermandosi solo per<br />
fare brevissime pause in nascondigli<br />
improvvisati. Rifugiandosi infine nel capanno<br />
per gli attrezzi, dove salta in un<br />
annaffiatoio inaspettatamente pieno<br />
d’acqua e inizia a starnutire. McGregor<br />
lo sente, piomba sull’annaffiatoio e sta<br />
per prendere Peter quando il piccolo fa<br />
un salto da una finestrella, troppo stretta<br />
per l’uomo, facendo anche cadere tre<br />
vasi di piante. Il coniglio è senza fiato,<br />
trema dalla paura e si siede un attimo<br />
per riposare. Ma si rende<br />
conto di non avere alcuna<br />
idea di quale sia la direzione<br />
da prendere. Inizia a girovagare,<br />
trova una porta in un<br />
muro ma è chiusa. Chiede a<br />
un’anziana topina dove sia il<br />
cancello di uscita, ma lei ha<br />
la bocca così piena di piselli<br />
e fagioli da non riuscire a rispondergli.<br />
Peter piange. Poi<br />
si fa forza e torna nel giardino<br />
a cercare la giusta direzione,<br />
ma è sempre più disorientato.<br />
Della gatta bianca<br />
che osserva i pesci rossi<br />
nello stagno non si fida, così torna verso<br />
il capanno degli attrezzi e sentendo dei<br />
rumori passa sotto un cespuglio, sale<br />
su una carriola e vede subito McGregor<br />
di schiena intento a raccogliere cipolle.<br />
Dietro di lui, in fondo, il cancelletto. Quale<br />
momento migliore per tentare la fuga?<br />
Peter scese piano piano dalla carriola<br />
e iniziò a correre più veloce che poteva<br />
lungo un sentiero dritto dietro i cespugli<br />
Ah 41
www.petpro.it | www.petsonthego.dog
VIAGGIO A TEMA<br />
Per trovare iniziative e feste dedicate a Peter Rabbit, prenotare<br />
visite a Hill Top Farm, la romantica residenza di Beatrix Potter<br />
a Near Sawrey, vedere cartoni animati, ordinare il pupazzo<br />
originale e scaricare lavoretti, giochi interattivi, pagine già<br />
illustrate su cui inventare storie e perfino disegni a tema<br />
pasquale da colorare, il sito ufficiale è www.peterrabbit.com<br />
di ribes nero.<br />
McGregor lo vide ma Peter non lo<br />
guardò neppure.<br />
Scivolò sotto il cancelletto e si mise<br />
finalmente in salvo<br />
nel bosco fuori dal giardino.<br />
Peter corre a più non posso, senza voltarsi,<br />
fino ad arrivare a casa. Una volta<br />
dentro, stremato, si butta a terra per riposare<br />
sulla morbida sabbia della tana.<br />
Mamma Rabbit, che sta cucinando, lo<br />
guarda preoccupata: è il secondo paio<br />
di scarpe e la seconda giacca che perde<br />
in quindici giorni. Ma Peter dorme, non<br />
ha più forze. Non resta che metterlo a<br />
letto con una tazza calda di camomilla.<br />
Domani, come avviene da più di cento<br />
anni, sarà pronto per una nuova avventura.<br />
g<br />
FACCIAMOGLI LA FESTA!<br />
Numerose le iniziative di questi<br />
ultimi mesi per celebrare l’amato<br />
coniglietto e la sua fantasiosa<br />
creatrice, già interpretata da Renée<br />
Zellweger nel film Miss Potter<br />
(2006), nata a Londra 150 anni<br />
or sono, precisamente il 28 luglio<br />
1866 (e morta il 22 dicembre<br />
1943). A cominciare dalla Zecca<br />
Reale d’Inghilterra, che ha voluto<br />
rilasciare un’edizione speciale e a<br />
colori della moneta da 50 pence, cui<br />
è seguita una versione non colorata<br />
per la libera circolazione, che riporta<br />
il nome della Potter, le date di nascita<br />
e morte, e i profili della scrittrice<br />
e di Peter Rabbit racchiusi fra due<br />
rami fioriti. Per ricordare il mondo<br />
immaginario dell’autrice sono state<br />
coniate anche altre monete con<br />
personaggi co-protagonisti delle<br />
sue storie come Flopsy, Mopsy e<br />
Cottontail. Notevoli anche alcune<br />
iniziative editoriali, a dimostrazione<br />
di quanto Peter Coniglio e i suoi<br />
amici siano più vivi che mai: la<br />
pubblicazione, lo scorso settembre,<br />
di una storia inedita della Potter, The<br />
Tale of Kitty in Boots, mai portata<br />
a compimento e scoperta solo<br />
tre anni fa dall’editore inglese Jo<br />
Hanks, ora mirabilmente illustrata<br />
dal disegnatore Quentin Blake, e la<br />
pubblicazione di una nuova storia<br />
ispirata a quelle di Beatrix Potter,<br />
The Christmas Tale of Peter Rabbit,<br />
scritta dall’attrice inglese Emma<br />
Thompson e proposta in Italia<br />
lo scorso Natale da Mondadori.<br />
Ah 43
pets & kids<br />
L’associazione IHP - Italian Horse Protection onlus salva gli<br />
equidi da esperienze di maltrattamento (denunciando<br />
i responsabili), li accoglie, cerca di favorire la loro adozione<br />
e si occupa di sensibilizzare grandi e piccoli al rispetto<br />
di questi animali. Perché, per quanto ci piacciano,<br />
di loro sappiamo ben poco.<br />
A cura di R.S.<br />
PICCOLI FANS<br />
Liberi tutti<br />
Senza sella, staffe, briglie, redini<br />
o ferri sotto gli zoccoli. I cavalli<br />
in natura sarebbero proprio così.<br />
Liberi. Se sei curioso di vedere come<br />
vivrebbero davvero, se fosse loro permesso,<br />
proponi alla tua classe o alla<br />
tua famiglia una gita al Centro di salvataggio<br />
e recupero dell’associazione<br />
IHP - Italian Horse Protection Onlus,<br />
che si trova sulle colline toscane di<br />
Alcuni cavalli del Centro di recupero IHP<br />
Ah 44<br />
C’era una volta un<br />
paradiso verde dove<br />
i cavalli, dopo tanta<br />
sofferenza, correvano<br />
felici e contenti…<br />
CODAROTTA<br />
Montaione (FI). Qui troverai molti cavalli,<br />
tutti provenienti da situazioni di<br />
maltrattamento, che passano le loro<br />
giornate in enormi spazi verdi allo stato<br />
semibrado. Dopo tanta sofferenza<br />
possono finalmente muoversi e correre<br />
a piacimento, pascolare per tutto il<br />
tempo che vogliono e unirsi al branco<br />
dedicandosi a intensi scambi sociali.<br />
Una vera vita ‘da cavalli’, che nemme-<br />
Di Tim Bruno,<br />
Nord-Sud Edizioni, 2016<br />
Un grande capannone. E tante,<br />
tantissime gabbie, ognuna occupata<br />
da un coniglio, ignaro del suo<br />
destino. Solo l’ospite della gabbia n.<br />
51 intuisce il pericolo che si nasconde<br />
dietro alla porta<br />
di metallo<br />
lucente che si<br />
apre e si chiude<br />
e alle intenzioni<br />
dei ‘ditalunghe’<br />
con<br />
camice bianco<br />
che portano via<br />
molti di loro.<br />
Questa è<br />
l’avvincente<br />
storia della sua<br />
fuga.
NATURALMENTE LIBERI<br />
I cavalli in natura sono proprio così, senza sella, staffe, briglie, redini o<br />
ferri sotto gli zoccoli. Come si possono vedere al Centro di salvataggio<br />
e recupero dell’associazione IHP - Italian Horse Protection Onlus, sulle<br />
colline toscane di Montaione (FI).<br />
no sospettiamo. Devi sapere che se in<br />
Italia questi animali sono considerati<br />
‘d’affezione’ come cani e gatti, quindi<br />
da rispettare e amare, non esiste in realtà<br />
una legge che li protegga. E sono<br />
così tra le specie più sfruttate perché<br />
utilizzati in molti ambiti diversi: competizioni<br />
legali, corse clandestine, palii,<br />
maneggi, traino di carrozze, circhi,<br />
trasporti, fino alla macellazione, la vivisezione<br />
e l’uso delle pellicce. Nel cuore<br />
della campagna toscana c’è però<br />
chi si prende cura di loro, riportandoli,<br />
con fatica ma tanta dedizione, in piena<br />
salute fisica e psicologica. Anche<br />
tu potrai coccolarli: osservarli, avvicinarli,<br />
accarezzarli, spazzolarli (sempre<br />
sotto lo sguardo attento dei volontari).<br />
E passare con loro un’indimenticabile<br />
giornata. Ah… non dimenticare di portare<br />
con te qualche mela e qualche carota<br />
per viziarli con un goloso spuntino!<br />
Info: ihp@horseprotection.it, www.horseprotection.it.<br />
g<br />
CANI & GATTI<br />
SOTTO LA LENTE DELLA<br />
SCIENZA<br />
di Antonio Fischetti e Sébastien<br />
Mourrain, Editoriale Scienza,<br />
2016<br />
Perché ai cani in passeggiata<br />
piace tanto annusare? Perché<br />
i gatti si strofinano su di noi?<br />
Come interpretare i miagolii<br />
di Garfield e i movimenti della<br />
coda di Rex? Finalmente un<br />
libro divertente pensato perché<br />
anche i più piccoli imparino tutto<br />
sui quattrozampe più presenti<br />
nelle nostre case. Dagli ultimi<br />
studi scientifici alle indicazioni<br />
pratiche per accudirli al meglio.<br />
BASTA GABBIE<br />
Finalmente una buona notizia per<br />
i nostri amici con lunghe orecchie<br />
e soffice coda: l’Europa ha fatto<br />
un passo avanti per vietare l’uso di<br />
quelle minuscole e soffocanti gabbie<br />
usate negli allevamenti di conigli.<br />
Con 410 voti a favore, 205 contrari e<br />
59 astensioni, lo scorso 14 marzo il<br />
Parlamento Europeo ha votato perché<br />
siano migliorate le condizioni di questi<br />
animali in tutta Europa. La proposta,<br />
presentata da un parlamentare di<br />
nome Stefan Eck, spiana la strada<br />
all’introduzione di leggi che<br />
consegneranno al passato le gabbie<br />
di batteria dove i conigli, animali<br />
particolarmente delicati, passano in<br />
condizioni di forte stress e, spesso,<br />
ferite fisiche, tutta la loro breve<br />
vita. Un risultato importante, quasi<br />
storico, che allevierà notevolmente<br />
la sofferenza a cui sono sottoposti<br />
340 milioni di conigli ogni<br />
anno nel nostro continente. Un<br />
aiuto fondamentale è stato dato<br />
dall’associazione Animal Equality,<br />
che ha filmato e fatto vedere la triste<br />
realtà degli allevamenti e che con<br />
i suoi sostenitori ha inviato oltre<br />
120 mila e-mail agli eurodeputati<br />
invitandoli a votare a favore. Quando<br />
la nostra voce si unisce a quella di<br />
tanti altri si possono ottenere grandi<br />
risultati!<br />
Ah 45
Quattro zampe…<br />
Come su gli umani anche su Fido e Micio gli astri hanno una grande influenza.<br />
La generale vivacità del vostro amico, in aprile<br />
sarà più contenuta, pur godendo nel mese di una<br />
eccellente forma psicofisica. Traete vantaggio da<br />
questo momento di vivacità moderata magari per<br />
fargli seguire un corso educativo adatto alla sua<br />
razza, potrebbe considerarlo alla stregua di un gioco<br />
e decidere di diventare un cane più disciplinato.<br />
Passato un periodo di capricci e di cattivo umore nei<br />
primi giorni del mese, l’amico è di nuovo in forma! Più<br />
attento nella guardia, più rispettoso delle regole, si<br />
renderà una compagnia ancora più piacevole, meno<br />
insofferente e disattento, insomma sarà al meglio delle<br />
qualità del segno. Se si tratta di un nuovo arrivato, è il<br />
momento per insegnargli le regole della casa.<br />
Le qualità del segno, oltre che della razza, del<br />
vostro cane sono esaltate In questo mese, protetto<br />
da pianeti propizi. Il vostro amico, pieno di vitalità<br />
e di energia, sarà al suo meglio: una compagnia<br />
ancora più gradevole, un soggetto superrispettoso<br />
delle regole, un guardiano ancora<br />
più attento e vigile. Un corso di addestramento<br />
potrebbe divertirlo moltissimo.<br />
Aprile un po’ in salita per i cani del segno. E’ facile<br />
che il vostro amico cerchi la solitudine, o abbia scatti<br />
improvvisi di aggressività. Oltre ad essere forse di<br />
malumore, potrebbe soffrire per disturbi di stagione,<br />
razza, età, alimentazione. Interpellate senza<br />
esitazione il veterinario se vi sembra di rilevare disagi<br />
fisici evidenti. In caso di aggressività, ricordatevi<br />
delle norme di sicurezza di legge!<br />
Gli astri gli sono favorevoli, e il vostro cane in<br />
questo mese godrà di ottima salute. Se vi sembra<br />
però un poco giù di tono, portatelo in passeggiate<br />
e lasciatelo fare quello che solitamente lo diverte:<br />
sarà subito in forma. Anche se in genere è di taglia<br />
snella, in questo periodo non eccedete con il cibo:<br />
il sovrappeso è dietro l’angolo.<br />
Un mese eccellete, da dedicare se possibile alle<br />
passeggiate, questo aprile, per il vostro amico, che<br />
si sente in gran forma! Se dà segni di insofferenza<br />
però non forzatelo: essendo un cane che non ama<br />
creare complicazioni, basterà una certa gentile<br />
fermezza per mantenerlo in riga e sempre rispettoso<br />
delle a lui ben conosciute regole della casa.<br />
Marte nel segno, spinge in aprile il vostro amico a<br />
esprimere in allegria e un po’ spavaldamente, come<br />
generalmente non fa, il meglio della sua personalità,<br />
anche dandosi l’aria da primo-attore. Se ritenete<br />
che sia il momento ideale per fargli seguire un<br />
corso adatto alla sua razza, sarebbe positivo che lo<br />
frequentaste anche voi: il vostro legame sarà ancora<br />
più profondo e divertente.<br />
Aprile all’insegna del malumore per il vostro amico<br />
a quattro zampe. E se lui solitamente è di indole<br />
pacifica, l’insofferenza e la reattività saranno ancora<br />
più sorprendenti. Osservatelo, e prima di pensare<br />
che si tratti solo di un modo per avere attenzione,<br />
considerate che potrebbe soffrire di disturbi dell’età<br />
o della razza. Se qualche segno si manifesta, subito<br />
dal veterinario.<br />
Se non l’avete fatto, questo mese potreste iscrivere<br />
il vostro cane ad un corso adatto alla sua razza,<br />
magari seguendolo anche voi, per imparare ad<br />
interagire con lui più facilmente. Perché per lui,<br />
in aprile. la salute è ottima, l’umore conciliante, è<br />
carico di energia, e se la cosa gli viene presentata<br />
come se fosse un gioco, potrebbe persino prestarvi<br />
attenzione in modo ubbidiente!<br />
Anche se la salute è buona, l’umore è un po’<br />
altalenante. Una dolce ma seria fermezza può<br />
comunque essere in grado di controllare le<br />
manifestazioni eccessive del vostro amico, facendolo<br />
correre per scaricare le energie in eccesso.<br />
Ricordate che, essendo di vivace temperamento,<br />
se si sente ostacolato potrebbe mettere un po’ in<br />
subbuglio la casa.<br />
Mese difficile questo aprile per i cani del segno,<br />
come il vostro amico. Potrebbe accusare<br />
disturbi legati all’età, alla razza, o covarne altri<br />
dovuti all’alimentazione e alla stagione, pur non<br />
manifestando sbalzi di umore. Se controllandolo<br />
accuratamente rilevate qualche campanello<br />
d’allarme, una visita dal veterinario potrebbe<br />
essere opportuna.<br />
Aprile per il vostro amico è un mese positivo, nel<br />
quale può esprimere al meglio le caratteristiche della<br />
sua frizzante personalità, facendo allegramente<br />
anche un po’ lo “sbruffone”. Sarebbe il momento<br />
giusto per fargli seguire un corso adatto alla sua<br />
razza e, frequentandolo anche voi, rendere il legame<br />
con lui ancora più intenso e divertente.<br />
Ah 46
tra le stelle<br />
Ecco le “caratteristiche planetarie” dei nostri amici a quattro zampe<br />
Aprile si apre all’insegna della buona salute per i<br />
mici del segno, ed il vostro non farà eccezione! Ed<br />
è anche il momento giusto per rafforzare le regole<br />
del vostro legame: visto che in questo mese la sua<br />
voglia di tenerezza è al massimo, potrete insistere ad<br />
insegnargli quei modelli comportamentali di “civiltà<br />
domestica “che spesso, subdolamente, finge di non<br />
ricordare.<br />
Dopo i primi giorni di aprile che hanno visto micio<br />
capriccioso e scostante, non fatevi “addolcire” dal<br />
suo ritrovato buonumore assecondando la sua<br />
golosità: potrebbe diventare più ciccia che pelo!<br />
Poiché aprile è positivo sia per la salute sia per la<br />
disponibilità, e lasciatevi coccolare…scoprendo<br />
così una dolcezza insospettabile in un amico<br />
solitamente un po’ menefreghista.<br />
In questo mese, micio è di ottima salute e di grande<br />
vivacità. Poiché è di umore eccellente, di una dolcezza<br />
insospettabile addirittura con qualche cosa di<br />
piacevole in più, interessatelo a nuovi giochi e coccolatelo.<br />
Solo se è un nuovo arrivo non esagerate<br />
perché… un vizio dato significa vizio che deve essere<br />
mantenuto: se si tratta, magari, di cibo, rischiate<br />
che il peso lieviti in modo vistoso.<br />
Il rischio di qualche disturbo legato alla salute in<br />
aprile è possibile. Il vostro tenero gatto potrebbe<br />
combinarvi disastri, mettendovi davanti al fatto<br />
compiuto quando meno ve lo aspettate mentre lui<br />
sparisce all’improvviso. Fate attenzione, queste<br />
manifestazioni possono significare una problematica<br />
di salute che, non sottovalutata, potrebbe essere<br />
risolta rapidamente.<br />
L’umore del vostro micio soprattutto nelle seconda<br />
metà del mese, subisce sbalzi continui. Per la felicità<br />
di tutti e due, è opportuno non contrastarlo. Se<br />
vuole stare da solo, non imponetevi, e mettetevi a<br />
giocare con lui solo lui se ve lo fa capire. Nessun<br />
problema di salute, in aprile il micio è in ottima la<br />
forma.<br />
A un micio come lui, che generalmente obbedisce<br />
per convenienza e quando sa di essere osservato,<br />
in questo mese, nel quale sarà di salute ed umore<br />
particolarmente buoni ed in crescendo, sarà<br />
possibile insegnare qualche regoletta di bon ton<br />
della casa, di quelle che proprio non recepisce,<br />
per una convivenza ancora più gradevolmente<br />
armoniosa.<br />
Improvvisamente ostinato, aggressivo o addirittura<br />
apatico, in aprile micio vive un mese “dei momenti<br />
peggiori”. Senza alzare la voce, perché potrebbe<br />
reagire al peggio, prendendosela con oggetti e<br />
persone, mettetelo in riga, accertandovi però che<br />
non ci siano segni di uno stato sofferente. Se avete<br />
un solo dubbio o notate segni inconsueti, non esitate<br />
a consultare il veterinario.<br />
Soprattutto nella seconda metà del mese, micio è<br />
pieno di energia, disponibile e allegro. È il momento<br />
adatto per migliorare il vostro rapporto stabilendo<br />
un’intesa complice e autentica. Poiché non sempre<br />
i suoi miagolii sono manifestazioni sincere di affetto<br />
e non suggeriti dal senso dell’opportunità, potreste<br />
scoprire che sotto l’aria da “io mi basto” nasconde<br />
dei sentimenti veri.<br />
Buona in aprile la salute del vostro micio. L’umore<br />
però è un po’ pazzerello e gli potrebbe insinuare<br />
il gusto di essere capriccioso e magari ribelle. E’<br />
fatto così, e voi lo sapete bene! Affrontate la cosa<br />
con calma e determinazione, fingendo di stare al<br />
suo gioco: appagato, potrebbe desistere dal farvi<br />
ulteriormente innervosire!<br />
In questo mese il vostro micio può soffrire di piccoli<br />
disagi psicofisici che possono renderlo un po’<br />
lamentoso e aggressivo. Controllate attentamente<br />
che non ci siano disturbi in atto, ma mantenete un<br />
comportamento privo di apprensività. Lui, per la sua<br />
salute, necessita di attenzione non di troppi vizi.<br />
Mese di aprile positivo, il micio gode di ottima salute!<br />
Pur appartenendo ad un segno “equilibrato”<br />
potrebbe peraltro coglierlo, inaspettatamente, il desiderio<br />
di trasgredire alla routine. Invece di<br />
alzare minacciosamente la voce, cosa che non lo impressiona<br />
minimante, comportatevi con indifferente<br />
distacco: rientrerà nei ranghi immediatamente!<br />
Per il vostro micio del segno, mese di ottima salute e<br />
di umore quanto mai stabile, piacevole, allegro, coinvolgente.<br />
Momento giusto, ridendo e scherzando, per<br />
insegnare a un soggetto generalmente pigro e obbediente<br />
…per convenienza, qualche regoletta di galateo<br />
domestico, soprattutto di quelle che lo costringono<br />
a non fare, appena possibile, solo i propri comodi.<br />
Ah 47
Iniziative<br />
bestiali<br />
Tra i prossimi appuntamenti organizzati dall’associazione<br />
Vitadacani onlus, anche un picnic primaverile in<br />
compagnia degli animali nel rifugio-santuario<br />
Porcikomodi di Magnago (MI). Giochi, banchi informativi,<br />
materiale di approfondimento, cibo etico: l’appuntamento<br />
è per il 17 aprile, giorno di Pasquetta, alle ore 13.<br />
A cura di Rita Spàngaro<br />
NEWS DALLE ASSOCIAZIANI<br />
Una canzone per te<br />
A<br />
volte si riesce a dare una mano<br />
a chi è più sfortunato nei modi<br />
più impensati. Anche con il testo<br />
di una buona canzone e una chitarra in<br />
mano. È quello che hanno fatto tre ragazzi,<br />
Federico Slaviero, Anna Momini<br />
e Sara Calzavacca, che hanno scritto e<br />
inciso un brano musicale con lo scopo<br />
di far conoscere e aiutare, anche con un<br />
Scaricare un brano<br />
musicale: un semplice<br />
gesto che può dare da<br />
mangiare ai tanti randagi<br />
di un parco-canile<br />
video, la realtà dei cani ospiti del ‘Parcocanile’<br />
di Arese (MI) e di quello di Magnago<br />
(MI), gestiti dai volontari dell’associazione<br />
Vitadacani onlus. Il titolo<br />
della canzone, Run, fa riferimento alle<br />
corse che tanti cani non possono fare<br />
finché il loro destino non cambia. “Run<br />
è quella libertà che si trova negli occhi di<br />
ognuno di loro, Run è la voglia di casa,<br />
Run<br />
FAI LA TUA<br />
DONAZIONE<br />
E SCARICA<br />
SUBITO LA<br />
CANZONE<br />
Ah 48
RIESCI A CAPIRE DAVVERO?<br />
Libertà è sentirsi di nuovo a<br />
casa. Io credo in un mondo che<br />
abbia la forza di rendermi ancora<br />
libero da questa fine. Perché<br />
io correrei, correrei, correrei con<br />
te…” (da: Run)<br />
“BUONA” PASQUA<br />
Perché la Pasqua sia davvero<br />
‘buona’ la LAV, Lega AntiVivisezione,<br />
invita anche quest’anno a non<br />
acquistare agnello: no a cuccioli di<br />
pochi giorni di vita nel piatto. Info:<br />
www.lav.it e cambiamenu.it<br />
di famiglia, di amore”, dicono Federico e<br />
Anna. “Run è lasciarsi alle spalle quella<br />
gabbia e poter finalmente correre liberi”.<br />
Il pezzo, delicato, commovente e orecchiabile,<br />
si può ascoltare e acquistare<br />
tramite una libera donazione sul<br />
sito www.vitadacani.org, sotto la voce<br />
“Come aiutarci”. L’intero ricavato servirà<br />
a sostenere i progetti di Vitadacani<br />
onlus-associazione a tutela dei diritti<br />
animali e, ovviamente, per le cure e il<br />
mantenimento dei cani cui la canzone<br />
è dedicata. Tra i quattrozampe ricordati<br />
dagli autori alla fine del video: “Grigetta,<br />
Maggie, Pinuccio, Pandino, Luther,<br />
Lola, Fascetta, Luna e tutti gli altri cani<br />
invisibili che non hanno avuto la possibilità<br />
di ‘correre’ là fuori ma che hanno comunque<br />
trovato una casa dentro di noi”.<br />
MESSAGGI PER FURIA<br />
Il 6-7 maggio il rifugio Ippoasi Fattoria<br />
della Pace di San Piero a Grado (PI)<br />
ospiterà un seminario che permetterà di<br />
apprendere le basi teorico-pratiche del<br />
massaggio cinese sul cavallo per i più<br />
comuni disturbi. Saranno spiegate le<br />
basi della Medicina Tradizionale Cinese<br />
e del Tuina, insieme di pratiche mediche<br />
che vanno a lavorare sull’individuo<br />
e sulle reali cause della malattia, vista<br />
non più come una semplice ‘sfortuna’<br />
ma come un avvertimento inviato dal<br />
corpo a seguito di uno squilibrio energetico.<br />
L’obiettivo è anche imparare a<br />
manipolare il cavallo in totale sicurezza.<br />
Info: Studio di Medicina Tradizionale<br />
Cinese, francescosaggia@studiodimedicinatradizionalecinese.it,<br />
oppure su<br />
www.ippoasi.org<br />
RUN<br />
Keep your eyes wide open for a<br />
while,<br />
‘cause I could even die for a smile.<br />
Between all the crazy things that you<br />
could find<br />
I need to feel your hand on my side.<br />
Seasons here don’t change the way<br />
I feel,<br />
time goes by and never seems real.<br />
To share a walk or a night on your<br />
side<br />
or heat up your blanket for a while.<br />
‘Cause I’d run, I’d run, I’d run.<br />
Run with you I’d run.<br />
Can you really try to understand<br />
freedom is just like being home<br />
again.<br />
Believing in a world that has the<br />
strength<br />
to set me free again from this end.<br />
‘Cause I’d run, I’d run, I’d run.<br />
Run with you I’d run.<br />
CORRERE<br />
Tieni gli occhi aperti per un po ‘,<br />
perché potrei anche morire per un sorriso.<br />
Tra tutte le cose folli che potevi trovare.<br />
Ho bisogno di sentire la tua mano sul mio<br />
fianco.<br />
Le stagioni qui non cambiano il mio modo<br />
di sentire, il tempo passa e non sembra mai<br />
reale.<br />
Per condividere una passeggiata o una<br />
notte al tuo fianco. O riscaldare la tua<br />
coperta per un po’.<br />
Perchè io correrei, correrei, correrei.<br />
Correre, con te io correrei.<br />
Puoi davvero riuscire a capire.<br />
Che libertà è proprio essere a casa.<br />
Credere in un mondo che ha la forza<br />
di liberarmi ancora da questa fine.<br />
Perché, io correrei, correrei, correrei.<br />
Correre con te io correrei.<br />
E ancora: “Boicotta, Guenda, Veg, Trip,<br />
Drako, Shumi, Vlad, Cucciolo, Nonno<br />
Pitbull, Tacito e tutti i cani oggi felici che<br />
ogni giorno ci danno speranza…” g<br />
Ah 49
UMANI E NON<br />
“Diritti e doveri nella vita degli animali in città. Tutto quello che avresti voluto<br />
sapere e non hai mai osato chiedere”. Il ciclo di appuntamenti organizzati da<br />
Amico Gatto onlus continua il 19 maggio con “Il cane in famiglia”, Biblioteca di<br />
Vimercate (MB), h. 21. Rispondono i veterinari di ATS Brianza, la Polizia Locale di<br />
Vimercate e i veterinari dell’Associazione. www.amicogatto-onlus.org<br />
DON’T SHOP, ADOPT!<br />
“Pensereste mai di scegliere un amico<br />
da un catalogo così come fareste per un<br />
paio di scarpe? Sicuramente no, perché<br />
la sostanziale differenza è che le scarpe<br />
sono un oggetto inanimato scelto in<br />
base a estetica e funzionalità, mentre<br />
un amico è un essere vivente con cui<br />
instaurare una relazione.” È questa la<br />
riflessione che propone l’associazione<br />
Oipa, con testimonial Edoardo Stoppa<br />
di Striscia La Notizia, a chi desidera un<br />
animale domestico. “Troppo spesso la<br />
decisione di prendere un animale è molto<br />
più simile al processo di acquisto di<br />
un paio di scarpe, piuttosto che la scelta<br />
consapevole di scegliere un compagno<br />
di vita.” Il consiglio, Don’t Shop, Adopt!,<br />
è quindi quello di non acquistare un animale,<br />
perché la vita non ha prezzo, ma<br />
4 PASSI A 4 ZAMPE<br />
Atleti a due e quattro zampe per una divertente<br />
camminata di 3 km nel parco<br />
cintato più grande d’Europa: si terrà il<br />
21 maggio la consueta marcia ‘4 Passi<br />
a 4 Zampe’ organizzata da Enpa (Ente<br />
Nazionale Protezione Animali) al Parco<br />
di Monza. L’iniziativa, che prevede<br />
anche la partecipazione di un gruppo di<br />
cani del canile di Monza, non vuole essere<br />
solo un’occasione di incontro ma<br />
anche un modo per riflettere sul fenomeno<br />
degli abbandoni estivi e delle altre<br />
forme di maltrattamento del mondo<br />
animale. Iscrizioni aperte dalle ore 14.<br />
Quota di partecipazione: 10 euro per<br />
cane, comprensiva di bandana Enpa e<br />
altri omaggi. Al termine della camminata,<br />
torte casalinghe e bibite per umani<br />
e acqua fresca e crocchette per cani.<br />
Info: www.enpamonza.it<br />
di andare in un canile e fare conoscenza<br />
con tanti quattrozampe per capire chi<br />
potrà trovarsi meglio con noi. Perché<br />
non sia lui un regalo per noi, ma noi un<br />
regalo per lui. Oipa ricorda inoltre che<br />
per ogni animale acquistato, un cane<br />
del canile perde la possibilità di ritrovare<br />
una vita libera. Info: www.oipa.org<br />
SETTIMANA GREEN<br />
Imparare a cucinare e ad<br />
alimentarsi senza carne, pesce,<br />
latte, formaggi e uova. Almeno<br />
per una settimana. Pensando alla<br />
vita di tutti gli animali, non solo ai<br />
nostri pets. È quanto propone ormai<br />
da qualche anno l’associazione<br />
Essere Animali e che ripropone<br />
quest’anno in occasione della<br />
Settimana Veg, che si svolgerà<br />
dal 22 al 28 maggio. A chi decide<br />
di cimentarsi nell’impresa sarà<br />
inviato un ricettario: un menù<br />
completo, dalla colazione alla<br />
cena, curato da nutrizionisti,<br />
chef e foodblogger, con tanto di<br />
mail motivazionali quotidiane,<br />
consigli e approfondimenti<br />
utili. Info: www.ioscelgoveg.it,<br />
oppure www.essereanimali.org/<br />
settimana-veg<br />
Ah 50