31.03.2017 Views

AH_02_w

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

H<br />

nimal’s ealth IL BENESSERE E LA SALUTE DEGLI ANIMALI<br />

A<br />

Camice bianco<br />

Torsione gastrica<br />

Benessere<br />

La psicologia del gatto<br />

Il pranzo è servito<br />

Snack, come e quando<br />

Non solo dog&cat<br />

La tartaruga d’acqua dolce<br />

Il canarino<br />

Noi e loro<br />

Gli animali e la città<br />

I cani impegnativi<br />

Pensiamo in grande<br />

Ippoterapia<br />

Terza pagina<br />

Peter Coniglio<br />

Pets&kids<br />

Liberi tutti<br />

Stelle a quattro zampe<br />

Astrologia animale<br />

Iniziative bestiali<br />

News dalle Associazioni<br />

Omaggio di<br />

6<br />

10<br />

14<br />

19<br />

28<br />

22<br />

36<br />

30<br />

40<br />

44<br />

46<br />

48<br />

6 10<br />

14<br />

19<br />

22 28<br />

40 44<br />

46<br />

30 36<br />

48<br />

Direttore responsabile<br />

Eleonora Battistella<br />

e.battistella@abcedizioni.it<br />

Coordinatore di redazione<br />

Rita Spangaro<br />

redazione@abcedizioni.it<br />

Segreteria di redazione<br />

Romina Ferioli<br />

ahsegreteria@abcedizioni.it<br />

Esperti<br />

Claudio Almasio<br />

Alessandro Battistella Vernet<br />

Responsabile marketing<br />

Nicola Saluzzi<br />

Art director<br />

Sebastiano Cogoli<br />

Collaboratori<br />

Gisella Arioli, Luca Bettini,<br />

Federico Bucci, Mauro Carrara,<br />

Lia A. Ferrari, Elena Zambrotta<br />

Mariapiera Gervasoli, Salvatore<br />

Ghielmi, Gianfranco Ridossi,<br />

Giovanni Rossi, Ingrid Strain,<br />

Fotografie<br />

iStockphoto, Shutterstock<br />

Animal Health Rivista bimestrale<br />

Pubblicità<br />

ahpubblicita@abcedizioni.it<br />

Abbonamenti<br />

ahabbonamenti@abcedizioni.it<br />

Editore<br />

Editoriale A.B.C.<br />

Via Fabio Filzi, 23<br />

20124 Milano<br />

Tel. <strong>02</strong>.34934976<br />

Fax <strong>02</strong>.44386677<br />

www.editorialeabc.it<br />

©Copyright Editoriale A.B.C.<br />

Registrazione Trib. Milano<br />

n. 230 del 11/07/2013<br />

Prezzo a copia: € 1,30<br />

vendita in abbonamento:<br />

50 copie minimo a numero<br />

Stampa<br />

Graphiscalve S.p.A.<br />

Vilminore di Scalve (BG)


Editoriale<br />

Eccoci dunque al secondo numero di Animal’sHealth.<br />

Abbiamo con comprensibile<br />

emozione seguito il percorso del primo, e<br />

adesso possiamo tirare un respiro di soddisfazione.<br />

La strada è quella giusta: le reazioni ed i commenti<br />

sia dei farmacisti che omaggiano la rivista agli utenti<br />

della loro farmacia, sia del pubblico dei lettori sono<br />

stati così positivi da allargarci il cuore.<br />

Animal’s Health piace, informa, e diverte: era proprio<br />

quello che speravamo accadesse.<br />

Non una rivista strettamente scientifico-divulgativa,<br />

non un messaggio concentrato sul binomio di<br />

riferimento cane-gatto, non solo il racconto della<br />

quotidianità del rapporto con l’animale di casa. Volevamo<br />

offrire un momento di lettura facile ma non<br />

vacua, rilassante ma non banale, istruttiva ma non<br />

pedante, che considerasse anche le tante presenze<br />

diverse che popolano la quotidianità del rapporto<br />

domestico fra esseri umani e animali.<br />

Ed infatti in questo numero vi parliamo sì di cani e<br />

di gatti (alimentazione, patologie, comportamento),<br />

ma anche di canarini, di tartarughine d’acqua, di<br />

cavalli ….. e di libri sugli animali.<br />

Ovviamente siamo ancora al principio della nostra<br />

diffusione: ma le adesioni ricevute e le richieste in<br />

arrivo ci confermano che l’obbiettivo di una nostra<br />

significativa presenza editoriale sul territorio nazionale<br />

è molto prossimo.<br />

Questo numero di <strong>AH</strong> ha peraltro una speciale valenza.<br />

È dedicato a Danilo Mainardi, il più grande<br />

etologo e naturalista italiano contemporaneo, scomparso<br />

l’8 marzo scorso. Esperto sì di animali ma<br />

che soprattutto profondamente li amava, continuamente<br />

li osservava, appassionatamente li studiava.<br />

La nostra Rita Spangaro era in contatto da tempo<br />

con lui, per fissare un incontro per parlare dell’ultimo<br />

suo libro appena pubblicato, “La città degli<br />

animali”, nel quale Mainardi sostiene che le città<br />

del futuro saranno sempre più variamente popolate:<br />

agglomerati di etnie umane diverse, certamente,<br />

ma anche di animali, di razze e specie sempre più<br />

varie.Purtroppo Mainardi ci ha lasciato prima che<br />

questo incontro potesse avere luogo. Ci sembra<br />

giusto rendergli omaggio con l’articolo che lo ricorda,<br />

raccogliendo il suo ultimo pensiero che ci<br />

sottolinea, come sempre, che il rispettoso rapporto<br />

con gli animali è una delle modalità del vivere civile<br />

degli umani.<br />

Contando di ritrovarvi al prossimo numero sempre<br />

più numerosi, care amiche ed amici lettori, per ora<br />

un grandissimo abbraccio e …buona lettura.<br />

Eleonora Battistella<br />

Direttore responsabile<br />

e.battistella@abcedizioni.it<br />

N U M E R O D U E<br />

Pet Foods<br />

Snack: sì o no<br />

al fuoripasto?<br />

ANNOUNO NUMERODUE APRILEMAGGIO 2017<br />

Noi e Loro<br />

Danilo Mainardi:<br />

gli animali in città<br />

Piccoli amici<br />

Canarino<br />

d’amor canterino<br />

Camice bianco<br />

Torsione gastrica<br />

nei cani grandi


camice bianco<br />

Poco dopo il pasto consumato avidamente, all’improvviso il nostro<br />

amicone si accascia, si gonfia, respira affannosamente, cerca di<br />

vomitare ma non ci riesce. In molti casi l’intervento veterinario è<br />

d’obbligo e urgente. Se la malattia comparsa improvvisamente è<br />

la dilatazione-torsione gastrica, ne va della vita.<br />

A cura di Luca Bettini<br />

PILLOLE DI PRONTO SOCCORSO<br />

Evitiamo contorcimenti<br />

Ah 6<br />

La dilatazione-torsione<br />

gastrica mette in<br />

pericolo la vita dei cani<br />

grandi. Come ridurre le<br />

dimensioni del rischio<br />

È<br />

il cane di Shaggy ed è più famoso<br />

del padrone a cui, naturalmente,<br />

assomiglia parecchio.<br />

Entrambi sono dei gran fifoni, non a<br />

caso alla sola apparizione del cattivo<br />

di turno, Scooby Doo e Shaggy sono<br />

presi dal panico e si esibiscono in fughe<br />

spericolate e esilaranti. Spesso<br />

riuscendo, involontariamente, a far<br />

cadere in trappola gli inseguitori. Il nostro<br />

personaggio è un giocoso e simpatico<br />

cagnolone, un Alano marrone,<br />

trasandato e perennemente affamato.<br />

Si abbuffa di continuo su qualsivoglia<br />

pietanza senza il benché minimo ritegno.<br />

Tanto che nel bel mezzo delle<br />

indagini in stile detective story, svolte<br />

assieme ai compagni, viene immancabilmente<br />

distratto dalla vista o dall’odore<br />

di qualsiasi cibaria.<br />

PROBLEMA<br />

PANTAGRUELICO<br />

Peraltro se nel mondo<br />

dei cartoons, dopo fughe<br />

rocambolesche e<br />

per fortuite circostanze<br />

tutto finisce sempre<br />

bene, nel mondo reale<br />

Alani, Retriever o Boxer<br />

che mangiano con voracità<br />

possono purtroppo<br />

andare incontro a una<br />

malattia grave che ne<br />

mette a rischio la stessa<br />

sopravvivenza: la dilatazione-torsione<br />

gastrica.<br />

Questa malattia acuta,<br />

chiamata con sigla inglese<br />

GDV (Gastric Dilatation<br />

- Volvolus) è costituita<br />

da due alterazioni<br />

fisiologiche, almeno in<br />

teoria distinte, ma che il


ORE CRUCIALI<br />

C’è un momento preferenziale per l’insorgenza dei sintomi? Sì, perché la<br />

dilatazione torsione spesso avviene di sera tardi o in piena notte. Per questo<br />

motivo troppi cani ancora muoiono per questa malattia! Se avete un cane di<br />

razza altamente a rischio, sarebbe davvero molto opportuno che dormisse in<br />

casa con voi oppure in un locale monitorato da una telecamera baby-monitor.<br />

NOBLESSE OBLIGE<br />

I cani di razza pura sviluppano la<br />

GDV molto più facilmente rispetto<br />

ai cani derivati da incroci, ecco degli<br />

esempi a parità teorica di taglia.<br />

Grado di rischio di torsione in alcune<br />

razze<br />

ALANO 41,3<br />

SAN BERNARDO 25,3<br />

WEIMARANER 19,3<br />

SETTER IRLANDESE 14,2<br />

GORDON SETTER 12,3<br />

METICCIO 1.0<br />

In generale le razze con torace stretto<br />

e profondo sono quelle in cui è più<br />

facile che si manifesti il problema.<br />

L’età è un altro fattore di rischio: la<br />

malattia è più frequente nei cani di<br />

6-7 anni. Si stima che i maschi siano<br />

colpiti circa il doppio delle femmine.<br />

ne di aria, e anche eccesso di alimenti<br />

e acqua nello stomaco costituiscono il<br />

grilletto che scatena l’attacco. I sinto-<br />

più delle volte si presentano insieme.<br />

La dilatazione dello stomaco determina<br />

spessissimo la successiva torsione,<br />

perciò normalmente è necessario<br />

lo stesso tipo di intervento del veterinario.<br />

Ecco perché la sindrome viene<br />

comunemente denominata “sindrome<br />

della dilatazione-torsione gastrica”<br />

Questa malattia colpisce prevalentemente<br />

cani di taglia medio-grande e<br />

gigante e più in generale i cani che<br />

pesano almeno venti chili. Nei cani<br />

molossoidi la dimensione e la forma<br />

del torace (dove lo stomaco e i suoi<br />

annessi possono ballonzolare troppo),<br />

creano le condizioni in cui può nascere<br />

il problema. Le cause esatte non<br />

sono note, ma si sa che un accumulo<br />

di gas, per fermentazione dei cibi o ingordigia<br />

con conseguente deglutiziomi<br />

possono manifestarsi dopo pochi<br />

minuti o qualche ora dal pasto.<br />

OSSERVANDO LA SFINGE<br />

Nelle fasi iniziali il nostro cagnolone<br />

semplicemente è irrequieto, si nasconde,<br />

guaisce.<br />

Mentre il problema si aggrava il cane<br />

cerca ripetutamente di vomitare senza<br />

riuscirci, spesso il padrone erroneamente<br />

pensa che vomiti, ma in effetti<br />

rigurgita solo saliva, e questo è il sintomo<br />

più importante. Altro campanello<br />

d’allarme è l’addome rigonfio, che a<br />

volte il cane cerca di mordersi o leccarsi.<br />

Picchiettando il ventre si sente<br />

un suono sordo “a tamburo”. Altri brutti<br />

segnali sono la posizione “a sfinge”,<br />

la difficoltà a camminare, le mucose<br />

pallide. Nei casi più gravi il cane può<br />

essere in stato di shock e respira a<br />

fatica. Questi sintomi si possono manifestare<br />

in modo molto veloce, in poche<br />

ore. Cosa sta accadendo? Lo stomaco<br />

si dilata, fino a triplicare il suo<br />

volume, subisce una torsione su se<br />

stesso come una caramella incartata<br />

Ah 7


LENTO PEDE<br />

Per prevenire la GDV è meglio evitare<br />

l’attività fisica intensa (specialmente<br />

salti, corse dietro alla bicicletta,<br />

riporto di oggetti ecc.) subito prima e<br />

tanto meno subito dopo i pasti. Molto<br />

meglio una tranquilla passeggiata.<br />

NEL LORO PICCOLO<br />

Anche i cani non grandi possono<br />

soffrire di GDV, tra quelli di taglia<br />

media lo Shar Pei cinese e il Basset<br />

Hound. I cani piccoli rarissimamente<br />

ne sono colpiti, tranne i Bassotti, per<br />

la conformazione del torace.<br />

e può trascinare nel contorcimento<br />

anche la milza. Normalmente il veterinario<br />

con un dispositivo a tubo cercerà<br />

di far espellere il gas e il materiale<br />

dallo stomaco. Può essere eseguito<br />

un intervento chirurgico (gastropessi)<br />

con lo scopo di fissare saldamente lo<br />

stomaco alla parete addominale destra<br />

per far sì che mai più possa ruotare<br />

su sé stesso e determinare questa<br />

grave crisi.<br />

NOUVELLE CUISINE<br />

Quali sono gli accorgimenti da rispettare<br />

per prevenire la GDV?<br />

1) Dare da mangiare al cane almeno<br />

due volte al giorno: l’unico pasto giornaliero<br />

infatti causerebbe un digiuno<br />

troppo prolungato con insorgenza di<br />

eccessiva fame,.<br />

2) Nutrire il cane separatamente dagli<br />

altri cani e in condizioni di tranquillità.<br />

3) Ritardare il pasto se poco prima<br />

è successo un fatto stressante per il<br />

cane (giro in macchina, litigio, spari<br />

ecc.).<br />

4) Scegliere alimenti molto digeribili,<br />

tra quelli pronti quelli che non contengano<br />

ingredienti grassi tra i primi quattro<br />

dichiarati.<br />

5) Per rallentarne l’ingestione del cibo<br />

è utile scegliere alimenti che abbiano<br />

un discreto volume, per esempio in<br />

grosse crocchette.<br />

6) Sempre per rallentare il pasto un<br />

oggetto posto al centro della ciotola<br />

può aiutare, in quanto il cane è obbligato<br />

a girargli intorno oppure a spostarlo<br />

per mangiare.<br />

7) Alcuni veterinari consigliano ciotole<br />

un po’ rialzate ma non eccessivamente<br />

(10-20 centimetri), sia per il cibo,<br />

sia per l’acqua.<br />

8) L’alimento ideale è un po’ umido,<br />

SHORT RUNNING<br />

La torsione di stomaco è una vera<br />

emergenza di grado estremo. Quanto<br />

prima interverrete maggiore sarà la<br />

possibilità di salvare il vostro cane.<br />

In caso sospettiate il problema, contattate<br />

il veterinario immediatamente,<br />

o meglio se la situazione sembra seria<br />

caricate il cane in macchina e, senza<br />

gli alimenti secchi dovrebbero essere<br />

leggermente reidratati (eventualmente<br />

mescolando le crocchette con un po’<br />

di carne macinata)<br />

9) È consigliabile ridurre gli alimenti<br />

che possono fermentare, come il pane<br />

e in generale i cereali (pasta, riso<br />

ecc.) ed evitare quelli che contengono<br />

acido citrico<br />

10) Rispettare regolari intervalli di<br />

tempo tra un pasto e l’altro e le stesse<br />

dosi di cibo.<br />

11) Non dar da bere grosse quantità<br />

di acqua in una sola volta, specialmente<br />

fredda e possibilmente offrire<br />

l’acqua a distanza dai pasti (un’ora<br />

prima o dopo).<br />

g<br />

telefonare correte da un veterinario o<br />

in un pronto soccorso veterinario. Le<br />

possibilità di sopravvivenza decrescono<br />

enormemente se si interviene più<br />

di un’ora e mezza dopo il manifestarsi<br />

del problema. Se l’intervento del<br />

veterinario fosse tardivo, non si può<br />

escludere la rapida morte del cane.<br />

Ah 9


enessere<br />

Imprevedibile, impertinente, egocentrico, caparbio, misantropo,<br />

combinaguai, codardo, poltrone, supponente… cento qualità<br />

rendono il nostro gatto protagonista di gag imperdibili nel<br />

nostro appartamento. E lo rendono così simile a noi, mentre<br />

ci dibattiamo in un ambiente vitale rigido dal quale vogliamo<br />

evadere almeno con una risata.<br />

A cura di Claudio Almasio<br />

INSIEME IN SALUTE<br />

Psicologia del gatto<br />

Al Walker Art Center, uno stimato<br />

museo e centro studi di arte<br />

contemporanea nel Minnesota rimasero<br />

stupiti di scoprire che un canale<br />

youtube amatoriale aveva rapidamente<br />

generato più audience di quanta non<br />

ne avessero raggiunta in tutta la vita il<br />

grande drammaturgo Jean Cocteau, il<br />

creatore della danza moderna Merce<br />

Cunningham e uno dei<br />

maggiori compositori<br />

del ‘900 John Cage, anche<br />

considerando i tre<br />

assieme. Invece noi non<br />

ne siamo stupiti appena<br />

scopriamo che il canale<br />

condivide filmati dell’essere<br />

più amato dal web,<br />

il più virale, l’unica, la<br />

vera star 2.0: signore e<br />

signori, non ha bisogno<br />

di presentazioni, ecco a<br />

voi il gatto.<br />

MIAO, SMILE, CLICK,<br />

LIKE<br />

Le ragioni di tanto successo?<br />

Il suo comportamento<br />

è fresco, ingenuo<br />

e insieme scaltro, e soprattutto<br />

indifferente al<br />

nostro giudizio. Perciò,<br />

quando combina una<br />

qualche strampalata<br />

Ah 10<br />

Se il cane è l’amico più<br />

fedele dell’uomo, il gatto<br />

è il più divertente.<br />

Ecco perché.<br />

prodezza è involontariamente esilarante<br />

più di un provetto clown. E questo lo rende<br />

l’indiscusso campione dei click e dei<br />

like. Lui ha il suo schema mentale, noi<br />

il nostro e dall’incontro - e scontro- dei<br />

due mondi nasce la magia del sorriso e<br />

del riso.<br />

In effetti il gatto pensa che anche noi<br />

siamo gatti. O almeno che ci dovremmo


LET ME ALONE<br />

In casa il rifugio introvabile<br />

ovvero l’isola felice, serve<br />

per evitare stress da forzata<br />

convivenza con familiari<br />

assillanti: a volte un cane, a<br />

volte noi.<br />

SCENE DI CACCIA GROSSA<br />

Il gatto ama penne, palline,<br />

gomitolini, tappini, foglietti e<br />

oggettini specie se si muovono:<br />

per lui sono prede da cacciare<br />

mostrando un’elasticità del corpo<br />

degna di un disegno animato.<br />

INFORMATIVA SULLA PRIVACY<br />

Noi andiamo in bagno e vorremo<br />

essere lasciati in pace. Del resto<br />

gabinetto, significa stanzino<br />

appartato, dove stare in intimità.<br />

Ma non c’è verso, lui proprio in<br />

quel mentre vuole entrare e stare<br />

lì. Molti hanno ceduto le armi<br />

e hanno messo direttamente la<br />

gattaiola alla porta del bagno, tanto<br />

non c’è verso. Per farlo proprio<br />

contento deve poter sorvegliare<br />

le operazioni di evacuazione.<br />

Disarmante per noi, ovvio per lui.<br />

Il gatto in natura è un solitario, ma<br />

gli capita di dover condividere,<br />

il territorio. In questi casi il gatto<br />

dominante fa i suoi bisogni corporali<br />

in bella vista, in modo che tutti<br />

gli altri possano vedere. Gli altri<br />

gatti, come gesto di accettazione<br />

istintivamente seppelliranno la<br />

loro popò. Noi per lui siamo un po’<br />

imbranati, non riusciamo neanche a<br />

farla per terra in bella vista come si<br />

conviene, ma va bene, per il momento<br />

lui non starà troppo a cavillare.<br />

comportare in modo “normale”, cioè gattesco.<br />

Per lui, che è di indole introversa,<br />

siamo assillanti, ma in fondo gli conviene<br />

tenerci buoni.<br />

Noi non atteggiamoci a superiori! Da parte<br />

nostra abbiamo la tendenza a umanizzare<br />

il gatto, a pensare reconditamente<br />

che sia un cucciolo umano, viziato e impellicciato.<br />

Dato che il gatto sa che dipende da noi<br />

per il cibo, l’acqua e l’apertura dell’uscio<br />

riconosce che noi siamo in qualche<br />

modo i numeri uno nel territorio che condivide.<br />

Spetta quindi a noi ispezionare la<br />

zona e si chiede perché non pattugliamo<br />

il territorio andando a controllare fuori<br />

dall’uscio.<br />

Per lui è necessario e anche seccante<br />

sobbarcarsi il lavoro nostro. E noi ci<br />

lamentiamo pure se lui chiede di uscire<br />

e immediatamente dopo, giustamente,<br />

chiede di entrare. Ah, che strazio abitare<br />

insieme a un gattone indolente e ottuso!<br />

Ah 11


PUNTO DI VISTA<br />

Il gatto che vive all’aperto non cammina solo a terra, ma esplora tutti i<br />

livelli aumentando il suo spazio. Cerca sempre posti ad una certa altezza,<br />

per scrutare l’ambiente circostante da una migliore prospettiva, per tenere<br />

d’occhio il territorio, per individuare potenziali minacce e per balzare su<br />

qualche sventurata lucertola o uccellin<br />

Ah 12<br />

ASCESA E CADUTA<br />

Glielo abbiamo detto mille volte: sul ripiano<br />

della cucina no! E invece rieccolo,<br />

l’impertinente, a saltare con un balzo<br />

dove non dovrebbe e a cercare di curiosare<br />

dentro la zuppiera. Cos’è quello?<br />

La colonna porta CD? Sì, un oggetto da<br />

provare, lui in fondo vuole solo accovacciarsi<br />

là sopra. Le mensole con i vasi di<br />

ceramica dipinta? Un’attrattiva irresistibile.<br />

Facciamo bricolage e abbiamo lasciato<br />

una scala pieghevole aperta? A nostro<br />

rischio e pericolo. Appena voltiamo lo<br />

sguardo il nostro micione ci è già salito.<br />

Poi noi lo vediamo, lo riprendiamo, e lui<br />

si irrita. Ecco fatto, così vorrà scendere<br />

con un balzo e facendo forza sulle zampe<br />

posteriori farà inevitabilmente cadere<br />

la scala, che chiaramente si abbatterà<br />

su tutto quanto abbiamo lasciato sotto o<br />

nelle vicinanze, secchi di vernice e computer<br />

compresi.<br />

Il tutto perché il gatto ha una passione<br />

irrefrenabile e un talento innato per<br />

l’arrampicata, uno sport che coltiva giustamente<br />

per tenersi in forma. Poi per<br />

scendere – in questo è meno dotatoqualcosa<br />

si inventa.<br />

A volte, incredibilmente riesce a salire<br />

in verticale sulle finestre, quasi arrampicandosi<br />

sui vetri e lasciandoci di stucco.<br />

Come farà mai? Poi sembra scivolare…<br />

ma no si aggrappa alla tenda! Appunto,<br />

si lascia cadere con le unghie conficcate<br />

ben bene , facendo a striscioline proprio<br />

la tenda di famiglia, omaggio sacrale della<br />

nonna. Noi rimaniamo in bilico tra la<br />

costernazione e il riso liberatorio. Lui tra<br />

l’indifferente il perplesso.<br />

Cosa sarà mai successo? Sembra volerci<br />

dire. E ha le sue ragioni. Perché il<br />

gatto non si è evoluto per vivere in un<br />

LIKE CARTOONS<br />

La ragione per cui il gatto<br />

ama il cartone è che è ottimo<br />

da graffiare cioè morbido al<br />

punto giusto e trattiene bene<br />

i feromoni (odori) depositati.<br />

Non solo: più piccola è la scatola<br />

di cartone, più il micio proverà a<br />

incastrarvisi, è scientifico. Dipende<br />

dalla temperatura ambientale, per<br />

i gatti quella ideale è africana cioè<br />

di almeno 10 gradi più alta della<br />

nostra e il cartone - specie quello da<br />

imballo - è un perfetto isolante. Più<br />

la scatola è piccola, più aderisce<br />

al corpo, più il freddo. Dov’è il<br />

micio? Cerchiamo nella scatola<br />

più piccola che abbiamo in casa…<br />

appartamento arredato. I mobili sono<br />

solo oggetti d’esercitazione e di scalata.<br />

Modesti attrezzi per la variante indoor di<br />

uno sport che si pratica in realtà outdoor,<br />

per tetti e alberi. Lui si adatta per amor<br />

nostro, più di così cosa vogliamo?<br />

FUORI LUOGO<br />

Cosa sono una grossa casseruola da cucina,<br />

il cestello della lavatrice o il lavabo<br />

del bagno? Posti perfetti per accoccolarsi<br />

e magari sonnecchiare. Noi vogliamo<br />

usare il lavabo? Ci guarda storto. Ma<br />

proprio qui dobbiamo venire a lavare le<br />

mani?<br />

Cosa sono la manica di un grosso giubbone<br />

o la buca di un biliardo? Nascondigli<br />

in cui rifugiarsi. E magari da cui uscire<br />

nel momento più impensato. Ma mai,<br />

mai farsi trovare quando lo si cerca, tranne<br />

all’ora dei pasti, beninteso.<br />

In natura, per le sue dimensioni ridotte,<br />

il gatto non è solo un predatore è anche<br />

una potenziale preda: trovare un rifugio,<br />

destinato al relax o all’isolamento, esprime<br />

un bisogno naturale e istintivo di sicurezza<br />

da ogni minaccia.<br />

Peraltro non è solo questo. Lasciamo in<br />

giro una sporta della spesa o uno zainetto<br />

aperto? E vogliamo che non ci si infili<br />

dentro?<br />

Per le scatole di cartone poi si rasenta<br />

il fanatismo. Noi gli compriamo una


Informazione pubblicitaria<br />

INTERACTIVE GAME<br />

ACUTA OSSERVAZIONE<br />

Quando siamo intenti a guardare il<br />

nostro serial preferito o la partita il<br />

micio si mette davanti e ci ostacola<br />

la visione. Magari tasta anche lo<br />

schermo con le zampine. Proprio<br />

adesso? Che perfido! Oppure ci salta<br />

vicino, mentre stiano lavorando<br />

al computer e osserva il monitor.<br />

La sua espressione interrogativa<br />

sembra anche critica: “eh, no, non<br />

va bene”. Il gatto, che in natura<br />

pratica una caccia all’agguato, è un<br />

grande osservatore. Nota subito se<br />

qualcosa è oggetto di interesse da<br />

parte di altri gatti o altri animali.<br />

Quando scruta pensoso un TV,<br />

un monitor, un pallottoliere<br />

ecc. sta cercando una risposta<br />

alla domanda: perché questi tali<br />

-cioè noi - sono così interessati?<br />

splendida cuccetta griffata, dal design<br />

ultimo grido? Non gli piace, rivuole la<br />

sua vecchia, sgualcita, fetente scatola<br />

da scarpe!<br />

Siamo preoccupati che non si annoi.<br />

Facciamo un consulto tra amici gattofili<br />

per scegliere un regalo di compleanno,<br />

Il gatto quando prova a parlaci in realtà alza un po’<br />

la voce. Cioè miagola, cosa che fa raramente con<br />

altri gatti, che, lo capiscono dal muto linguaggio<br />

corporeo senza difficoltà, senza sbraitare tutte le volte.<br />

Lui miagola perché noi siamo invadenti, cechiamo<br />

continuamente di comunicare e perciò risponde a tono.<br />

scopriamo uno giocattolo scientificamente<br />

progettato, caldeggiato pure dall’American<br />

Association of Feline Practitioners.<br />

Il gran giorno emozionati e raggianti togliamo<br />

dall’imballo il cadeu felino ideale.<br />

Lui lo ignora. E si butta a pesce nella<br />

scatola di cartone. Perché nella benedetta<br />

scatola di cartone lui ci vuole entrare<br />

comunque, anche se è troppo piccola,<br />

anche se è rotta e aperta da diverse parti,<br />

anche a costo di uscire con le zampe<br />

dai due lati, rimanerci dentro col corpo e<br />

finire per portarsela in giro come un cappottino,<br />

anche se c’è scritto sopra “carne<br />

in scatola” o “I hate cats”.<br />

Il gatto in casa è insieme maldestro<br />

e sicuro di se stesso, gran pasticcione<br />

ma assolutamente certo della sua<br />

assoluta superiorità nell’universo, cialtrone<br />

e geniale. Insomma è come noi,<br />

è il nostro specchio. Perché anche<br />

noi ci siamo evoluti biologicamente in<br />

un ambiente libero, non per vivere nel<br />

sistema artificiale che ci siano costruiti<br />

attorno: confortevole, ma angusto e<br />

ambiguo. Grazie amico gatto per ricordarci<br />

cosa significano le nostre pareti,<br />

e che tutti apparteniamo a madre natura.<br />

E per aiutarci a non prenderci fin<br />

troppo sul serio.<br />

g<br />

Linea LabNaTù Pet Care :<br />

Il settore PetCare è cresciuto<br />

del 4%: sono oltre 60 milioni gli<br />

animali che vivono con le famiglie<br />

italiane. La Linea LabNaTù<br />

PetCare è appositamente studiata<br />

per la cura ed il benessere<br />

dei nostri amici animali. I prodotti<br />

non contengono alcool,<br />

coloranti, OGM, PEG e PPG,<br />

parabeni e petrolati. Le nostre<br />

formule di derivazione vegetale,<br />

molto delicate ma efficaci, sono<br />

studiate attentamente per rispettare<br />

la pelle sensibile dell’animale<br />

e mantenere la giusta<br />

idratazione del mantello. Solo<br />

prodotti privi di agenti chimici<br />

nocivi o potenzialmente allergenici,<br />

privilegiando ingredienti e<br />

principi attivi naturali, materie<br />

prime biologiche, biodegradabili<br />

ed eco-compatibili. Un presente<br />

consapevole per un futuro migliore.<br />

Dall’esperienza trentennale di<br />

Zeca nel mercato dei prodotti<br />

naturali per la cura del corpo,<br />

della casa e degli animali, nasce<br />

il progetto LabNaTù:<br />

IL LABORATORIO<br />

NATURALE PER TE.<br />

La filosofia:<br />

• principi naturali e tradizione;<br />

• solo nelle farmacie e nel canale<br />

specializzato;<br />

• rigidi controlli di qualità;<br />

• certificati biologici.<br />

I prodotti della Linea LabNa-<br />

Tù sono certificati biologici da<br />

AIAB, Associazione Italiana<br />

Agricoultura Biologica.<br />

Ah 13


il pranzo<br />

è servito<br />

I nostri amici pelosi, piumati e squamosi sono ghiotti, proprio<br />

come noi. E come noi non riescono a trattenersi. Del resto è<br />

difficile farlo se ogni giorno offriamo loro bocconcini prelibati<br />

e sontuosi banchetti. Ma occorre ricordarlo: un simile regime<br />

dietetico non rispecchia ciò che avverrebbe in natura.<br />

A cura di Ada Paganelli<br />

A OGNUNO IL SUO MENÙ<br />

Snack, sì o no?<br />

Non in tutte le case è facile fare<br />

uno spuntino in santa pace. Ti<br />

accingi a sgranocchiare qualcosa,<br />

magari scartocciando un pacchettino<br />

o una confezione, ed ecco<br />

subito orecchie alzate, occhi sgranati<br />

e nasi in movimento. Basta una<br />

distrazione, questione di un paio di<br />

secondi e… Fido fa un balzo togliendoti<br />

dalle mani il biscotto che hai appena<br />

preso dalla credenza, magari<br />

Ci piace viziarli,<br />

riservando anche a<br />

loro qualche piccolo<br />

fuoripasto speciale. Non<br />

sempre, però, facciamo<br />

loro del bene<br />

addentando anche qualche dito. Felix,<br />

affamato 24 ore su 24, miagola a<br />

squarciagola e corre ad annusare la<br />

ciambellina dolce che ti stai già pregustando,<br />

dandole una simpatica leccatina<br />

nel momento in cui la stai per<br />

addentare. Portobello gira la testa di<br />

lato, la inclina per capire meglio di<br />

che si tratta: una beccatina, in fondo,<br />

si potrebbe anche dare. Insomma, è<br />

una lotta all’ultimo snack.<br />

Ah 14


NON SOLO CIBO<br />

Anche se sembra scontato, lo snack non può sostituire la nostra<br />

dedizione e il nostro affetto: il tempo che passiamo con il nostro pet è la<br />

coccola più preziosa.<br />

5 SPEZZAFAME NATURALI:<br />

• Carote - crude o cotte sono rapide da preparare, regolano<br />

l’intestino, sono antibatteriche, contengono betacarotene,<br />

precursore della vitamina A e migliorano la vista<br />

• Fagiolini - hanno poche calorie, contengono omega-3,<br />

vitamina K e vitamina C<br />

• Yogurt bianco - meglio se di soia, per evitare problemi<br />

con il lattosio: apporta calcio, proteine e probiotici utili alla<br />

digestione ed è piacevolmente fresco nelle giornate calde<br />

• Mela senza semi - ha zero grassi ed è fonte di fibre,<br />

vitamina A e C; inoltre aiuta a tenere i denti ben puliti<br />

• Zucca - contiene fibra capace di migliorare diarrea<br />

e costipazione, è idratante e dà una mano a eliminare le<br />

palline di pelo<br />

Le verdure possono essere cotte rapidamente a vapore per<br />

conservarne i nutrienti, oppure al forno per uno spuntino più<br />

gustoso. Alcune, come cetrioli, zucchine o finocchio sono perfette anche<br />

crude. Come del resto molti frutti, quali papaia, melone, anguria, banana,<br />

frutti di bosco, ecc. Si tagliano a pezzetti e si somministrano a piccole<br />

dosi per evitare di eccedere con i carboidrati. Un’alternativa è proporre<br />

i vegetali frullati, magari con un pochino di cibo già pronto. Anche se<br />

all’inizio può sembrare difficile, offrire a cane e gatto frutta e verdura in<br />

piccole quantità dovrebbe diventare un’abitudine, senza nulla togliere al<br />

fatto che il cane resta onnivoro e il gatto carnivoro. Anzi, a lungo andare<br />

il loro sistema immunitario si rinforzerà, la salute migliorerà, il peso potrà<br />

essere controllato e i problemi della terza età saranno più gestibili.<br />

GIÙ LE CALORIE<br />

Che sia bello far merenda tutti insieme<br />

è fuor di dubbio, ma sarebbe meglio<br />

riservare ai nostri pets spuntini adatti<br />

a loro, evitando che ci implorino, prendano<br />

di mira il nostro cibo e soprattutto<br />

assumano ingredienti nocivi. Senza<br />

dimenticare che i bocconcini extra non<br />

devono essere un’abitudine troppo frequente.<br />

Gli esperti raccomandano che<br />

non si superi il 5-10% delle calorie giornaliere<br />

totali, in considerazione anche<br />

del fatto che molti prodotti già pronti<br />

sono troppo ricchi di grassi e ipercalorici,<br />

con l’aggravante che le etichette,<br />

su questo aspetto, sono spesso poco<br />

chiare. Nel caso si finisse con l’eccedere,<br />

infatti, la stazza del nostro amico ne<br />

risentirebbe, come del resto il suo stato<br />

di salute. L’Association for Pet Obesity<br />

Prevention ricorda che sono sempre<br />

di più gli animali domestici che hanno<br />

chili di troppo. Nel 2016 negli Stati Uniti<br />

il 59% dei gatti e il 54% dei cani era<br />

sovrappeso o obesa. In Italia la Fnovi,<br />

Federazione nazionale ordini veterinari<br />

italiani e la Anmvi, Associazione nazionale<br />

medici veterinari italiani, hanno da<br />

poco condotto una campagna di sensi-<br />

Ah 15


DOPO LA PAPPA… MOVIMENTO!<br />

Limitare gli snack e scegliere ingredienti sani non deve essere una<br />

scusa per diminuire l’esercizio fisico quotidiano. Anche se il premio da<br />

sgranocchiare è abbinato all’esercizio fisico per l’addestramento del<br />

nostro amico, la consueta attività all’aperto o il movimento in genere sono<br />

più importanti che mai per mantenerlo in salute.<br />

IL GATTO NE VA MATTO<br />

Zuppa di carote<br />

(un toccasana per l’intestino)<br />

Ingredienti: carote, acqua, un pizzico di sale.<br />

Fate bollire le carote a pezzetti in abbondante acqua con un pizzico di sale fino<br />

a stracuocerle. Schiacciatele con la forchetta o frullate con un pochino di acqua<br />

di cottura. Potete congelare la zuppa predisponendo già piccole porzioni.<br />

SPUNTINO CANINO<br />

Biscoti alla banana<br />

Ingredienti: 50 g di fiocchi d’avena, 1 banana<br />

Schiacciare con una forchetta una banana ben matura incorporando i fiocchi<br />

d’avena. Disporre il composto a cucchiaiate su una teglia ricoperta con carta<br />

da forno e far cuocere 10’ a 180°.<br />

crea ansia come un temporale, oppure<br />

per far capire al nostro amico che si è<br />

comportato bene, accogliendo in modo<br />

educato un ospite o rispondendo prontamente<br />

a un nostro richiamo. Gli snack<br />

sono particolarmente utili nella fase di<br />

educazione, sia del cucciolo, sia dell’adulto<br />

che è appena stato inserito in famiglia.<br />

Ma possono anche essere usati<br />

per invogliare i nostri beniamini a fare<br />

agility, convincendoli a fare uno slalom,<br />

una passerella o a saltare, allenando<br />

così sia i loro muscoli sia la loro mente.<br />

Quanto alla scelta dell’alimento, si possono<br />

preparare in casa ottime leccornie<br />

o predisporre semplici pezzetti di<br />

cibo light che sia gradito ai nostri pets,<br />

come una rotella di cetriolo per Fido o<br />

un ciuffo di erba gatta per Felix. Oppubilizzazione<br />

sull’importanza di uno stile<br />

di vita sano, individuando nel sovrappeso<br />

uno dei principali fattori di rischio<br />

per l’insorgenza del diabete in animali<br />

di ogni età, sesso o razza. Evidenziando<br />

che l’incidenza della malattia va da<br />

1 su 500 fino a 1 su 100. In caso di<br />

momentanea ingordigia, quindi, meglio<br />

optare per assaggi leggeri, altrimenti ricordiamoci<br />

di ridurre il pasto principale.<br />

IL MOMENTO GIUSTO<br />

Viziare sì, quindi, ma solo di tanto in<br />

tanto e in modo sano. Si può talora<br />

somministrare il premio come ricompensa<br />

dopo un momento poco<br />

piacevole quale l’assunzione<br />

di un farmaco,<br />

come<br />

tranquillante<br />

dopo un episodio<br />

che<br />

Ah 17


NO A GRASSO E FRITTO<br />

Meglio non abituare i nostri amici ad assaggi di grasso<br />

animale o fritture: il rischio è una brutta pancreatite,<br />

che potrebbe essere anche mortale.<br />

re, soprattutto quando si ha fretta o si è<br />

fuori casa, ci si può affidare a prodotti<br />

già pronti a basso contenuto di grassi,<br />

contattando magari i produttori per una<br />

lista completa degli ingredienti. Ricordiamoci<br />

anche che non tutti i nostri cibi<br />

sono adatti a loro. L’American Society<br />

for the Prevention of Cruelty to Animals<br />

elenca gli alimenti potenzialmente tossici:<br />

aglio, cipolla, uva, uvette, avocado,<br />

noci di Macadamia, noce moscata,<br />

frutta con nocciolo, ossa e lische, pomodori,<br />

cioccolato, dolci, alcol, caffè,<br />

tè, sale. Prima di elargire, sempre meglio<br />

controllare.<br />

g<br />

FALLI AL PAPPAGALLO<br />

Ciambellini alla zucca<br />

Ingredienti: 300 g di zucca intera, 20 g di zenzero fresco, 1 mix di erbe<br />

aromatiche miste, 70 g di farine miste (semola di grano duro, grano<br />

saraceno, ecc.), 80 g di semini (semi di erba, di papavero, zucca, girasole,<br />

sesamo, ecc.), acqua q.b.<br />

Frullate la zucca, tritate le erbe con lo zenzero e mischiate il tutto con le<br />

farine e i semi fino a ottenere una palla morbida ma compatta. Stendete<br />

l’impasto e con stampini rotondi create piccole ciambelle. Cuocete in forno<br />

a 200° per circa 15 minuti.<br />

Informazione pubblicitaria<br />

BRIT CARE<br />

una linea di prodotti rinnovati con una novità assoluta:<br />

Grain Free Salmone E Patate<br />

6 nuove formule per soddisfare anche le richieste più esigenti:<br />

• PUPPY SMALL<br />

& MEDIUM BREED<br />

•JUNIOR LARGE BREED<br />

• ADULT SMALL<br />

& MEDIUM BREED<br />

• ADULT LARGE<br />

BREED<br />

• ADULT GIANT BREED<br />

• SENIOR<br />

& LIGHT ALL BREED<br />

Perché Salmone? Rapporto ottimale di amino acidi: aumento dei livelli di Omega 3 – No cereali.<br />

Gli aminoacidi sono i “blocchi” di costruzione dei tessuti muscolari. Il salmone contiene tutti gli amino acidi più importanti<br />

in proporzioni ottimali, il che significa che viene assorbito in modo più efficiente delle proteine comuni. Il salmone contiene,<br />

inoltre, alti livelli di Omega3 acidi grassi (DHA e EPA), che svolgono un ruolo importante nella qualità della pelle e pelo,<br />

nello sviluppo dei sensi, abilità mentale e salute cardiovascolare e del cuore.<br />

UN TRAMPOLINO DI LANCIO DELLA MODERNA NUTRIZIONE<br />

L’eliminazione di cereali, tra cui il riso, è una delle pietre miliari sul percorso per migliorare le proprietà nutrizionali degli<br />

alimenti e garantire una salute di lunga durata e un’eccellente forma fisica. Il principale vantaggio degli alimenti grain free è<br />

il loro basso indice glicemico, che abbassa il rischio di una delle più comuni malattie della società - l’obesità.


non solo<br />

dog&cat 1<br />

Quando si prende da neonata la tartaruga d’acqua è grande poco<br />

più di una moneta ed è opinione diffusa che non crescerà molto;<br />

questo pensiero assolutamente sbagliato arreca due danni<br />

gravissimi alla vostra nuova amica: lo spazio ristretto e il cibo<br />

poco nutriente. Così si ammaleranno e saranno malnutrite.<br />

A cura di Salvatore C. Ghielmi<br />

AMICI DIVERSI<br />

Il gusto lento della vita<br />

Ci sono tartarughe marine, terrestri<br />

e d’acqua dolce. Quelle marine<br />

sono specie protette e non in<br />

vendita, mentre a quelle terrestri occorre<br />

un giardino. Quelle d’acqua dolce sono<br />

quelle che hanno più successo, perché<br />

hanno colori vivaci e possono sembrare<br />

più facili da tenere, ed è di queste che<br />

parleremo. Se vogliamo ospitare una tartaruga<br />

a casa nostra è giusto conoscere<br />

le sue esigenze, altrimenti, anche senza<br />

volerlo, corriamo il rischio di torturare l’animaletto,<br />

che probabilmente si ammalerà<br />

e finirà per morire. Ecco di seguito<br />

le regole per condividere una felice convivenza<br />

con le tartarughe d’acqua delle<br />

quali ci siamo invaghiti.<br />

Allevare e far crescere<br />

sana una tartaruga<br />

d’acqua non è difficile<br />

ma non dovete<br />

assolutamente pensare<br />

che non necessiti di cure<br />

andare “sotto l’ombrellone” per evitare il<br />

surriscaldamento corporeo. Se non potete<br />

collocare l’acquaterrario in una posizione<br />

abbondantemente illuminata dai<br />

raggi del sole, si possono utilizzare lampade<br />

che emettano raggi UV. Le normali<br />

lampade a incandescenza vanno lasciate<br />

accese 12 ore al giorno, insomma non<br />

solo ambiente da spiaggia ma ritmi tropicali!<br />

Del resto le tartarughe d’acqua dolce<br />

vengono da quelle latitudini.<br />

IL CORRETTO HABITAT<br />

Per garantire alle Tartarughe d’acqua una<br />

dignitosa ospitalità domestica, occorre<br />

un acquaterrario che offra la possibilità di<br />

raggiungere agevolmente sia una parte<br />

asciutta (con fondo di ghiaia o di sabbia)<br />

sia la vasca con acqua abbastanza profonda<br />

perché ci si possa muovere, deve<br />

poter fare un po’ di esercizio fisico! La tartaruga<br />

ama i bagni di sole o di luce, che<br />

non sono voluttuari, ma un bisogno primario<br />

perché permettono la sintesi della<br />

vitamina D e la fissazione del calcio e del<br />

fosforo, come può altrimenti costruirsi la<br />

corazza, che è una struttura ossea? Ogni<br />

tanto però, quando ha voglia deve poter<br />

Ah 19


TROPPO INGOMBRANTI<br />

Capita molto spesso che queste tartarughe d’acqua vengano<br />

abbandonate in vasche, laghetti dei giardini o fontane perché<br />

cresciute troppo; oltre ad essere illegale l’abbandono crea<br />

danni all’ecosistema. Se non si può più prendersene cura<br />

meglio cercare un centro di recupero per tartarughe e lasciala<br />

in buone mani.<br />

TARTARUGA AMMALATA?<br />

Questi sintomi devono mettere in allarme sullo stato di salute di un<br />

tartaruga d’acqua:<br />

• rifiuta il cibo<br />

• ha il carapace molle<br />

• ha gli occhi gonfi e con una patina bianca<br />

• presenta lesioni su pelle o carapace<br />

• resta molto tempo ferma in acqua senza nuotare<br />

• nuota inclinandosi da una parte<br />

• non riesce ad immergersi in acqua ma ritorna a galla<br />

• resta molto tempo all’asciutto della zona emersa anche a luci spente<br />

IGENE ACCURATA<br />

Va da sé che il lavaggio delle mani è una<br />

pratica fondamentale per la buona salute<br />

e l’igiene ,che non può essere sottovalutata.<br />

Nel caso delle tartarughe ,<br />

VITA SPERICOLATA<br />

Se la tartaruga vive in una<br />

vasca, per preservarla da ogni<br />

pericolo, assicurarsi che i bordi<br />

della vasca siano abbastanza<br />

alti da evitarle di uscire.<br />

Spesse volte le tartarughe si<br />

aggrappano ai bordi sino a<br />

riuscire ad uscire. In qualsiasi<br />

caso, non porre la vasca in<br />

punti pericolosi, come potrebbe<br />

ad esempio essere il bordo del<br />

balcone. Infatti, se per errore la<br />

tartaruga dovesse uscire dalla<br />

vasca, non ci penserebbe su<br />

due volte a lanciarsi nel vuoto,<br />

in quanto non sono animali<br />

che hanno una percezione del<br />

vuoto: per loro gettarvisi è un<br />

po’ come se si immergessero in<br />

uno specchio d’acqua.<br />

Ah 20<br />

non è solo importante farlo dopo averle<br />

toccate, ma anche prima di qualunque<br />

manipolazione che si effettui su di loro<br />

. La salmonellosi è comunemente associata<br />

alle tartarughe, ad altri piccoli<br />

rettili e animali da cortile, e può essere<br />

trasmessa agli esseri umani da ognuno<br />

di questi animali. Da tempo gli studi di<br />

laboratorio hanno dimostrato che la malattia<br />

non viene trasmessa in senso verticale<br />

da madre a figlio (tramite l’uovo,<br />

per capirci) vale a dire che le tartarughe<br />

non nascono contaminate . Ciò significa<br />

che per ammalarsi devono “ricevere” la<br />

salmonella e quindi potreste essere voi,<br />

contaminati da un’altra fonte, a trasmettere<br />

il batterio ! Anche se la salmonellosi<br />

generalmente non provoca alle tartarughe<br />

problemi tali da farle ammalare, la<br />

patologia può proliferare al punto che<br />

può esservi trasmessa, con conseguenze<br />

molto negative (scaricando la<br />

responsabilità sulle povere incolpevoli<br />

tartarughe!). Quindi prima di maneggiate<br />

le vostre tartarughe, lavarsi le mani!<br />

MANEGGIARE CON CURA!<br />

Sì, tartarughe - beh, forse non tutte<br />

le tartarughe - possono essere carine.<br />

Ma non sono cuccioli e gattini, e<br />

non devono essere continuamente toccate<br />

a meno che non ci sia un motivo<br />

specifico per farlo. Le tartarughe non<br />

sono per definizione animali domestici<br />

, né sono mammiferi o nemmeno uccellini,<br />

che possiedono il concetto di<br />

affetto. Il cervello di una tartaruga non<br />

possiede neppure la struttura associata<br />

con l’affetto! Perciò se vi sembra che<br />

si comportino come se fossero liete di


UN PO’ DI STORIA...<br />

Era e Zeus, avevano mandato Ermes, messaggero degli dei a invitare per la cerimonia<br />

delle loro nozze non solo gli dei ma anche tutti gli esseri umani e gli animali.<br />

Una ninfa, di nome Chelone, non vi partecipò e rimase chiusa nella sua casa in riva ad<br />

un fiume. Ermes, accortosi della sua assenza, infuriato, scaraventò Chelone con tutta la<br />

sua casa nell’acqua. Fu così che Chelone, divenne inseparabile dalla sua dimora e si<br />

trasformò nella tartaruga. L’antica punizione voluta da Zeus è stata espiata.<br />

vedervi e desiderose di contatto, molto<br />

probabilmente stanno solo aspettando<br />

di essere nutrite. La manipolazione non<br />

necessaria può costituire un’eccessivo<br />

stress per la tartaruga, e sottoporla a rischio<br />

di malattie infettive che è meglio<br />

evitare. Limitare la manipolazione della<br />

vostra tartaruga, quindi, ai controlli periodici<br />

della salute, quando è richiesta la<br />

manutenzione del suo habitat, o in una<br />

situazione di emergenza. Le tartarughe<br />

stanno meglio se le trattate come pesci<br />

tropicali , lasciandole muoversi a piacere<br />

a casa loro, nel loro piccolo “carro armato”,<br />

e non spostandole freneticamente<br />

di mano in mano o sul posandole di<br />

continuo pavimento.<br />

ACQUA PULITA<br />

Se lavare i vostri abiti, cambiate le<br />

lenzuola e mantenete la vostra casa<br />

pulita vi sembra ovvio, il minimo che<br />

potetefare per la vostra tartaruga è<br />

quello di mantenere la sua casa assolutamente<br />

pulita, fornendola di un filtro<br />

o mediante frequenti cambi d’acqua.<br />

I CIBI “GIUSTI”...<br />

• pesci d’acqua dolce<br />

interi e crudi<br />

• gamberi crudi<br />

• tarme della farina e lombrichi<br />

• carne bianca e fegato<br />

• radicchio, scarola e crescione<br />

• frutta di rado<br />

• osso di seppia<br />

• mangimi in pellets<br />

Ci sono numerosi sistemi disponibili<br />

in commercio che sono progettati per<br />

fornire una filtro meccanico, biologico<br />

e chimico, e alcuni forniscono una<br />

combinazione di due o tutte e tre le<br />

funzioni. I filtri molto buoni spesso non<br />

sono proprio economici,, ma il costo<br />

di solito ovvia all’alternativa di cambi<br />

d’acqua settimanali o addirittura giornalieri.<br />

L’Igiene scrupolosa peraltro<br />

giocherà un ruolo enorme nel mantenere<br />

la vostra tartaruga (e voi) in buona<br />

salute.<br />

E QUELLI DA EVITARE<br />

• carne tritata<br />

• insaccati<br />

• pasta<br />

• pane<br />

• formaggi<br />

• biscotti<br />

• cioccolato<br />

INDIVIDUARE LA DIETA<br />

Alcune tartarughe sono decisamente<br />

carnivore, mentre altre sono rigorosamente<br />

vegetariane, e altre ancora amano<br />

una dieta che combina elementi di<br />

entrambi gli alimenti. Anche se molti<br />

“diete commerciali” sono del tutto adeguate<br />

come fonte di alimento di base,<br />

ci sono alcune specie di tartarughe che<br />

semplicemente si rifiutano di mangiare<br />

il cibo confezionato Così come ci sono<br />

molti diversi tipi di fonti proteiche, dal<br />

pesce ai grilli ,ai lombrichi e ai topi mignolo,<br />

ci sono altrettanti diversi tipi di<br />

alimenti vegetali appropriati, quali frutta<br />

e verdura, dal cavolo e squash a melone<br />

e indivia. La ricerca di quale tipo di<br />

alimentazione la vostra tartaruga probabilmente<br />

preferisce, sta nel fornire una<br />

vasta gamma di scelte all’interno di tale<br />

alimentazione . Ciò contribuirà a garantire<br />

che tutte le esigenze nutrizionali<br />

della vostra tartaruga siano soddisfatte.<br />

Come per qualsiasi organismo, la malnutrizione<br />

può portare a tutta una serie<br />

di problemi di salute o anche di semplici<br />

disagi: vale la pena di assicurarsi che<br />

la vostra amata tartaruga non sta languendo<br />

su una foglia di lattuga quando<br />

sarebbe ben lieta di banchettare con<br />

pezzettini di pesce.<br />

g<br />

Ah 21


noi e loro<br />

Le città del futuro saranno sempre più popolate: agglomerati<br />

di etnie umane diverse, certamente, ma anche di razze<br />

e specie sempre più varie. Ad affermarlo è stato Danilo<br />

Mainardi, il noto etologo e naturalista da poco scomparso.<br />

A lui un sentito ringraziamento per quanto ci ha insegnato<br />

e per le importanti riflessioni del suo ultimo libro.<br />

A cura di Rita Spàngaro<br />

COMPAGNI DI VITA<br />

Cittadini come noi<br />

Non solo passeri, merli, piccioni<br />

e cornacchie. Ma anche corvi,<br />

gheppi, poiane, gabbiani, cinciarelle,<br />

cinciallegre, pettirossi, codirossi,<br />

verdoni, scriccioli, gazze, civette,<br />

gufi, barbagianni, pipistrelli, aironi,<br />

garzette, germani, gallinelle d’acqua,<br />

coniglietti selvatici, ricci, topolini, ratti,<br />

bisce, lucertole. Talvolta volpi, tassi,<br />

procioni, cervi, nutrie, lupi e cinghiali.<br />

Sembrano troppi? E invece no, l’elenco<br />

potrebbe continuare. Perché in città<br />

(e hinterland) non siamo soli come<br />

pensiamo. Tutt’altro, noi e i nostri pets<br />

siamo decisamente in buona compagnia.<br />

Spesso è solo il nostro antropocentrismo<br />

ad alterare la percezione<br />

che abbiamo del mondo. La convinzione<br />

di essere la specie per eccellenza,<br />

quella che ha più diritti di stare su questo<br />

pianeta, disponendo a piacimento<br />

del territorio e di tutte le altre specie.<br />

Una certezza alquanto bizzarra se,<br />

dando un’occhiata ai numeri, ragioniamo<br />

sul fatto che siamo solo una delle<br />

innumerevoli specie animali esistenti,<br />

attualmente quantificate in 1.397.250.<br />

E la nostra posizione arretra sempre<br />

di più tenendo conto del fatto che ogni<br />

anno si scoprono circa 10.000 nuove<br />

specie. E nemmeno siamo la più numerosa<br />

perché ci battono molti altri<br />

coinquilini. La maggior parte degli animali,<br />

per esempio, sono insetti e tra<br />

Ah 22<br />

Consideriamo gli spazi<br />

urbani solo nostri.<br />

E invece, a guardarci<br />

bene intorno, siamo<br />

circondati…<br />

questi il gruppo più numeroso è quello<br />

degli scarabei. Si è calcolato che tutti<br />

gli insetti del mondo pesino circa 300<br />

volte tanto gli esseri umani.<br />

NON SOLO CIBO<br />

Inevitabile quindi che ogni agglomerato<br />

urbano abbia un proprio patrimonio<br />

di specie selvatiche, stabili o tempora-


VICINI A NOI<br />

“Ben pochi sono i cittadini umani<br />

che immaginano quanta zoologia<br />

sia presente nelle loro città. C’è<br />

un cuore selvatico in ogni realtà<br />

metropolitana da scoprire e<br />

proteggere” (Danilo Mainardi)<br />

BEN ADATTATI<br />

Sinantropi vuol dire “con l’uomo”.<br />

Il termine indica le specie<br />

selvatiche che convivono con<br />

noi condividendo spazi e risorse<br />

disponibili senza per questo<br />

essere dipendenti.<br />

SPROVVEDUTI E DISINFORMATI<br />

Secondo il 5° Rapporto Nazionale<br />

“Animali in Città” 2016 di Legambiente<br />

è basso il livello di conoscenza<br />

della biodiversità animale<br />

che abita sempre più spesso i territori<br />

urbanizzati. Solo il 13,18% dei<br />

Comuni capoluogo italiani, ossia<br />

meno di 1 su 7, ha una mappatura<br />

delle specie animali presenti, e<br />

poco più di 1 Comune su 4 mette<br />

in atto azioni di prevenzione, come<br />

la realizzazione di infrastrutture per<br />

evitare incidenti stradali, che viene<br />

fatta solo nel 6,59% dei casi. Il ritrovamento<br />

da parte dei cittadini di<br />

animali selvatici in difficoltà, feriti,<br />

debilitati o abbandonati non sempre<br />

trova supporto da parte degli uffici<br />

comunali o dell’Asl. Poco più di 1<br />

Comune capoluogo su 2 sa dire a<br />

chi rivolgersi (Asl, associazioni per<br />

nee. Una popolazione non umana discreta<br />

e più o meno silenziosa, almeno<br />

alle nostre orecchie, che ha attentamente<br />

descritto nel suo ultimo libro,<br />

La città degli animali (Cairo Edizioni,<br />

2016) l’etologo e naturalista Danilo<br />

Mainardi, scomparso lo scorso mese<br />

di marzo e che tanto avremmo voluto<br />

intervistare. Mammiferi, anfibi, rettili,<br />

uccelli, invertebrati e, nel caso delle<br />

città sull’acqua, pesci. Animali che si<br />

sono stabilmente insediati vicino a noi<br />

e che vicino a noi passano tutta la vita,<br />

svolgendo il loro ciclo vitale: nascita,<br />

riproduzione e morte. “Arrivano nel<br />

cuore delle città attraverso i cosiddetti<br />

‘corridoi ecologici’, fasce verdi che in<br />

continuità con la campagna, con rive<br />

la protezione degli animali, Polizia<br />

provinciale, Corpo forestale, Polizia<br />

municipale, Vigili del fuoco…)<br />

e solo 1 Amministrazione comunale<br />

capoluogo su 5 fornisce i contatti<br />

per chiamare un centro per il recupero<br />

degli animali selvatici.<br />

di fiumi o bracci di mare convogliano<br />

selvaticità fino al centro urbano”, spiega<br />

Mainardi. “Gli animali sono attratti<br />

dalla disponibilità di risorse, cibo soprattutto,<br />

che richiama una grande<br />

quantità di specie opportuniste, per<br />

esempio ratti, passeri, colombi.” Ma<br />

non è soltanto una questione di cibo.<br />

La struttura stessa della città, con la<br />

sua varietà di siti, presenta allettanti<br />

microhabitat anche per le specie più<br />

esigenti. È la stessa ecologia, ricorda<br />

il naturalista, a insegnarci che un’ampia<br />

varietà di ambienti favorisce una<br />

ricca biodiversità. E questo vale anche<br />

per la città. Vorreste partire per un<br />

safari? Potreste farlo benissimo anche<br />

Ah 23


Informazione pubblicitaria<br />

MIOGATTO PATE’ SUPREME<br />

Sappiamo bene che a volte i gatti sono difficili e si stufano presto<br />

degli alimenti che diamo loro. Miogatto Patè Supreme soddisfa<br />

invece anche i palati più sofisticati, nutrendo in modo completo<br />

il nostro amico a quattro zampe. Miogatto Patè Supreme è un<br />

alimento umido completo, formulato con ingredienti naturali<br />

con un alto valore nutritivo e un’ottima digeribilità, pensato per<br />

i gatti golosi che cercano nuovi sapori. Sappiamo bene che a<br />

volte i gatti sono difficili e si stufano presto degli alimenti che<br />

diamo loro. Miogatto Patè Supreme soddisfa invece anche i palati<br />

più sofisticati, nutrendo in modo completo il nostro amico<br />

a quattro zampe.<br />

La ricetta Miogatto contiene, per ogni referenza, un solo tipo<br />

di proteina di origine animale: solo Agnello, solo Tacchino, solo<br />

Prosciutto e solo Pollo. Il Patè è realizzato interamente con ingredienti<br />

naturali Grain&Gluten Free ed è arricchito con vitamina<br />

E con azione antiossidante, con vitamina B per il buon<br />

a Venezia, a piedi o in vaporetto, assicura<br />

Mainardi. “Pur all’interno di un<br />

sistema antropico e antropizzato, si<br />

aprono molte e impensabili opportunità<br />

per altre specie.” Gli spazi della città<br />

ricalcano spesso quelli naturali ed è<br />

per questo che molti uccelli utilizzano<br />

campanili, facciate di chiese, pareti di<br />

edifici come fossero rupi o scogliere;<br />

rane e rospi prendono possesso di<br />

pozze e piccoli specchi d’acqua; molte<br />

specie diverse tra loro trovano comode<br />

dimore, al sicuro da predatori, in<br />

corrispondenza di tetti, volte, portici,<br />

grondaie, siepi.<br />

INGREDIENTI NATURALI PER GATTI GOLOSI IN COMODE BUSTE MONODOSE<br />

PER IL CANALE SPECIALIZZATO<br />

funzionamento del sistema nervoso e con vitamina H per un<br />

pelo e una pelle sana. Non sono presenti altre fonti di proteine<br />

vegetali. Tutte le carni sono di origine italiana e il prosciutto è<br />

un cotto italiano di alta gamma. Il formato per il mercato specializzato<br />

è di grande praticità: buste monoporzione da 85 gr.<br />

ADATTAMENTO RECIPROCO<br />

Volenti o nolenti, noi ci siamo adattati<br />

a loro e loro si sono adattati a noi. Anche<br />

se nel nostro caso la distrazione<br />

e l’insofferenza sembrano spesso prevalere.<br />

“Un ruolo importante lo gioca<br />

una comune forma di apprendimento:<br />

l’assuefazione”, chiarisce nel suo libro<br />

Danilo Mainardi. “Basta cioè poco perché<br />

qualsiasi animale impari, nel nuovo<br />

ambiente, ciò che è pericoloso e<br />

ciò che non lo è. Ecco allora che perfi-<br />

Ah 24


PIACEVOLI INCONTRI<br />

“Ci piace guardare il merlo appollaiato<br />

su un ramo, scoprire un riccio<br />

in giardino, vedere la flora muraria<br />

che colora e orna vecchie pietre.<br />

Amiamo questa natura che si insinua<br />

intorno a noi.” (Danilo Mainardi)<br />

S.O.S. SELVATICI<br />

In caso di ritrovamento di un animale selvatico ferito o in difficoltà,<br />

è consigliabile chiedere informazioni o aiuto alle sedi<br />

territoriali delle associazioni ENPA, OIPA o LIPU (per gli uccelli).<br />

Poiché la fauna è patrimonio dello Stato, è possibile contattare<br />

la Polizia provinciale competente per il territorio oppure<br />

il Corpo forestale dello Stato al numero unico nazionale 1515.<br />

UNA VITA CON GLI ANIMALI<br />

no la folla che urla, plaude o fischia in<br />

uno stadio, viene in breve tempo sopportata,<br />

se non addirittura ignorata.”<br />

Non che il caos cittadino passi del tutto<br />

inosservato. Gli etologi che studiano<br />

‘bioacustica urbana’ hanno notato<br />

che gli animali riescono comunque a<br />

comunicare ma hanno dovuto adattarsi,<br />

ossia imparare ad alzare il volume<br />

della loro voce. Le cinciallegre,<br />

per esempio, cantano con frequenze<br />

più o meno alte a seconda che vivano<br />

in una zona silenziosa o in una rumorosa.<br />

Anche certe rane hanno dovuto<br />

Esperto sì, ma soprattutto appassionato.<br />

Danilo Mainardi gli animali li<br />

amava, li osservava, li studiava. E<br />

cercava in ogni modo di farli conoscere,<br />

soprattutto per farli apprezzare,<br />

con linguaggio semplice ma<br />

al contempo scientifico, magari con<br />

qualcuno dei suoi famosi disegni,<br />

imbastendo interessanti lezioni sul<br />

loro comportamento anche prendendo<br />

spunto da un fatto di cronaca<br />

o da video diventati virali sul web.<br />

Se n’è andato lo scorso 8 marzo, lasciando<br />

una preziosa eredità a tutti<br />

noi, ma anche disorientamento e<br />

vuoto in chi da lui avrebbe voluto<br />

ancora imparare. Nato a Milano il<br />

25 novembre 1933, Mainardi era<br />

laureato in Scienze biologiche ed<br />

era docente universitario di Zoologia,<br />

Biologia generale, Etologia ed<br />

Ecologia comportamentale, oltre a<br />

essere autore di più di 200 lavori<br />

scientifici, numerosi libri e articoli<br />

divulgativi. Divenuto popolare per<br />

aver affiancato in televisione Piero<br />

Angela, è stato membro e presidente<br />

dell’Accademia Nazionale<br />

delle Scienze e dell’International<br />

Ethological Society e presidente<br />

onorario della Lipu, la Lega per la<br />

protezione degli uccelli. Tra i suoi<br />

più recenti interventi, le ferme dichiarazioni<br />

in difesa del lupo, oggi<br />

nuovamente in pericolo, e della sua<br />

importanza per il mantenimento degli<br />

equilibri naturali.<br />

aumentare il volume della loro voce.<br />

Ma l’adattamento alle caratteristiche<br />

della città non hanno modificato solo<br />

la comunicazione. Anche il comportamento<br />

sociale, il tipo di dieta e gli<br />

espedienti necessari a procurarsi il<br />

cibo hanno subito diversi mutamenti,<br />

differenziando sempre di più, nell’ambito<br />

di una stessa specie, gli animali<br />

che convivono con noi, o sinantropi,<br />

da quelli che vivono ancora fuori dalla<br />

città. Come già alcuni studi hanno<br />

confermato, Mainardi fa notare che<br />

“inurbarsi significa imboccare un diverso<br />

percorso evolutivo che potrebbe<br />

creare una distanza, anche genetica,<br />

fra, diciamo, ‘gente di città e gente di<br />

campagna’.”<br />

FELICE CONVIVENZA<br />

“Spero si ripensi alle realtà urbane andando<br />

oltre l’uomo e si alzi lo sguardo<br />

alle tante specie che compongono la<br />

biodiversità, vegetale e animale, delle<br />

città”, ci ha suggerito il nostro maggior<br />

etologo e naturalista. “Conoscerne la<br />

biologia, l’ecologia, il comportamento<br />

aiuterebbe a gestirle. Educare i cittadini<br />

umani a relazionarsi con questi<br />

speciali concittadini favorirebbe<br />

la convivenza.” Conoscere meglio la<br />

fauna selvatica e imparare a interagi-<br />

Ah 25


Informazione pubblicitaria<br />

I cani ed i gatti che sono affetti da disordini o malattie, spesso sono<br />

sotto regime terapeutico e possono essere più vulnerabili allo stress<br />

ossidativo. L’impatto sulla flora intestinale può essere considerevole<br />

e dannoso e ritardare la remissione o accelerare la progressione delle<br />

malattie. La funzionalità del tratto gastroenterico è fondamentale per<br />

la salute ed il benessere animale.<br />

Il nostro primo obiettivo è di assicurare il peso corporeo ideale dell’animale,<br />

considerato che il 52% dei cani ed il 57% dei gatti sono sovrappeso<br />

o obesi e che questa condizione è strettamente correlata a<br />

fenomeni di infiammazione cronica ed al mancato recupero dell’animale.<br />

Poiché il metabolismo delle proteine richiede un dispendio<br />

energetico maggiore di quello dei grassi, tutti questi alimenti sono<br />

formulati per avere un maggior apporto proteico rispetto alle calorie.<br />

Questo concetto, combinato con una somministrazione di L-carnitina,<br />

permette di ottimizzare il metabolismo e di limitare la perdita<br />

di massa magra.<br />

Il melone liofilizzato, fonte di SOD (Superossido dismutasi), enzima<br />

antiossidante primario prodotto da ogni cellula, agisce come “prima<br />

linea di difesa” controllando la produzione dei radicali liberi. La forza<br />

del melone, ricco di enzima SOD, si basa sulla capacità di stimolare<br />

la produzione endogena di enzimi antiossidanti. L’aumento di<br />

antiossidanti primari limita la formazione eccessiva di radicali liberi:<br />

questo concetto è “la colonna portante” dei prodotti MONGE<br />

VETSOLUTION.<br />

Basato sulle recenti pubblicazioni scientifiche ed in collaborazione<br />

con famosi istituti di ricerca, questo concetto è dimostrato essere efficace<br />

nel supportare gli animali, aumentando la loro resistenza ai<br />

fattori di stress ambientali e fisiologici. Senza dubbio aiuterà i nostri<br />

amici a quattro zampe nella riduzione di un eccessivo stress ossidativo<br />

e nel ristabilire il metabolismo cellulare.<br />

re con gli esemplari che incontriamo,<br />

quindi, non ha per obiettivo unicamente<br />

il quieto vivere. Ripartendo dalla<br />

considerazione che il territorio non è<br />

solo ad uso e consumo dell’uomo, è<br />

necessario per noi umani non solo lasciare<br />

da parte il fucile, ma anche andare<br />

oltre la semplice tolleranza (che<br />

potremmo spesso imparare dai nostri<br />

animali domestici) e comprendere che<br />

il benessere delle altre specie equivale<br />

al benessere della nostra. Che siano<br />

amati o detestati, gli animali che<br />

ci sono accanto sono “in fondo, nostri<br />

concittadini, i cui diritti dipendono dal<br />

nostro rispetto e dalla capacità di gestire<br />

la loro presenza per garantire a<br />

tutti una felice convivenza.” g<br />

Le diete MongeVet Solution sono prodotte con ingredienti 100%<br />

naturali e garantiti no cruelty test.<br />

È importante seguire sempre i consigli e le indicazioni del proprio<br />

veterinario col quale definire insieme la dieta migliore per il proprio<br />

amico.<br />

I prodotti Vet Solution saranno disponibili solo nei migliori negozi<br />

specializzati, farmacie e parafarmacie.<br />

Ah 26


non solo<br />

dog&cat 2<br />

Che abbia le ali per volare (e in gabbia non le possa usare)<br />

è un dato di fatto. Ma se la voglia di accogliere il pennuto è<br />

incontenibile, concediamogli almeno ogni tipo di confort.<br />

Tenendo conto anche della sua natura fortemente sociale.<br />

A cura di Gisella Arioli<br />

AMICI DIVERSI<br />

Canarino d’amor canterino<br />

È<br />

tenerissimo con i suoi occhioni<br />

azzurri e l’aria innocente e<br />

insieme è una piccola peste,<br />

abilissimo nel congegnare trappole e<br />

mettere in situazioni disperate il suo<br />

goffissimo e sfortunato nemico gatto<br />

Silvestro: in una parola “Titti”. Questo<br />

personaggio è diventato agli occhi di<br />

molti il canarino per antonomasia, anche<br />

se è invero una rappresentazione<br />

un po’ riduttiva delle attuali 30 razze,<br />

per contare solo quelle ufficialmente<br />

riconosciute.<br />

UN UCCELLO MODELLO<br />

Il canarino domestico deriva dal canarino<br />

selvatico. Fino a 500 anni fa i<br />

canarini riempivano del loro canto i<br />

sottoboschi, delle isole Canarie, isole<br />

oggi spagnole a largo del Marocco,<br />

note perché approdo estivo di immigrati<br />

clandestini e… dei vacanzieri<br />

cui è stata appioppata una invendibile<br />

multiproprietà. Gli spagnoli sulla<br />

via delle americhe scoprirono su queste<br />

isole un uccellino con una qualità<br />

incredibile per allora. Gli europei<br />

conoscevano per esempio l’usignolo,<br />

che è sì canterino, ma mai in gabbia!<br />

Il canarino, al contrario, vive cantando<br />

in gabbia senza problemi. Anche<br />

se un proverbio siciliano ne sottolinea<br />

forse il vero motivo: “aceddu nta<br />

iagga ‘un canta p’amuri ma canta pi<br />

Ah 28<br />

Richiede qualche<br />

attenzione e ci tiene<br />

allegri col suo canto<br />

ed affetto. Ma non siate<br />

gelosi e regalategli una<br />

musa ispiratrice<br />

raggia” ossia “l’uccello in gabbia non<br />

canta per amore ma canta per rabbia”.<br />

Fatto sta che, in passato, avere<br />

in casa un canarino era un modo per<br />

poter ascoltare una melodia naturale<br />

a basso costo. Principe dei cantori<br />

alati, emette infatti gorgheggi lunghi<br />

e continui e fu subito apprezzatissimo…<br />

anche perché gli MP3 non<br />

erano ancora diffusi! Il canarino, oltretutto,<br />

non ha pretese particolari,<br />

richiede solo alcune attenzioni e cure<br />

amorevoli. È necessario innanzitut-


CARTA D’IDENTITÁ<br />

Il canarino, o Serinus canaria,<br />

è lungo 12,5 cm, pesa circa 20<br />

grammi e in volo ha un’apertura alare<br />

di 23 cm. In natura vive nei boschi<br />

o in zone aperte con vegetazione<br />

sparsa, frutteti o giardini.<br />

SEDOTTI E ABBANDONATI<br />

Non è raro che tra i tanti animali<br />

abbandonati ogni anno ci siano anche<br />

i canarini. Per adottare questi sfortunati<br />

uccellini è possibile contattare la più<br />

vicina sede Enpa - Ente nazionale<br />

protezione animali (www.enpa.it)<br />

to tenere la gabbia in casa durante<br />

la stagione più fredda, e comunque<br />

sempre al riparo dal sole cocente e<br />

dalle correnti d’aria per via della sua<br />

natura delicata. Lo si nutre con cibo<br />

adatto, ossia semi di vario tipo come<br />

miglio, lino o panico, oltre a foglie di<br />

verdura fresche, quali cavolo, cicoria<br />

e spinaci. Bisogna poi tener conto<br />

che non avendo denti, come tutti gli<br />

uccelli, ha assoluto bisogno di un po’<br />

di digestivo come sabbietta o grit, ossia<br />

minuscoli sassolini che lo aiutino a<br />

triturare nello stomaco, dotato di forti<br />

muscoli, il cibo ingerito. È bene non<br />

dimenticare anche il classico osso di<br />

seppia, indispensabile per integrare<br />

nella dieta il calcio e altri micronutrienti<br />

e limare il becco. Il ‘bar’ deve<br />

infine offrire acqua fresca e pulita a<br />

volontà, con l’integrazione, di tanto in<br />

tanto, di una spruzzatina di limone,<br />

oppure di un pizzico di bicarbonato<br />

di sodio, utile anche per la vaschetta<br />

del bagnetto.<br />

LOOK UNISEX<br />

“Titti” è un maschietto oppure una<br />

femminuccia? Anche il personaggio<br />

in realtà è un maschietto (la donna nel<br />

INTESA RIPRESA<br />

Se l’uccello è felice, canta, è vitale<br />

e dinamico, gonfia le piume e se le<br />

pulisce.<br />

Cosa fare quando non canta?<br />

Quando si spaventa, di solito si<br />

appiattisce e stringe le piume<br />

attorno al corpo.<br />

Si può provare allora a<br />

somministrare il cibo con la mano<br />

e a parlare con l’animale con voce<br />

pacata, aiutandolo a superare la<br />

sua natura timida e timorosa: un<br />

approccio che gradualmente farà<br />

nascere in lui fiducia. Durante la<br />

muta invece, è debole e spesso<br />

ammutolisce, ma è normale.<br />

Nel caso in cui abbia la raucedine,<br />

è meglio portare la gabbia in un<br />

ambiente caldo, sospendere i<br />

bagnetti e somministrargli mela e<br />

miele disciolti in acqua.<br />

cartoon si rivolge a lui al maschile).<br />

Comunque la difficoltà nel riconoscere<br />

il sesso è normale nei canarini. Sì, perché<br />

nel canarino non c’è dimorfismo<br />

sessuale. Cioè all’esterno<br />

il piumaggio<br />

non ci indica in nessun<br />

modo la differenza tra<br />

i sessi! Un maschio<br />

generalmente ha un<br />

atteggiamento più<br />

baldanzoso, è più impostato<br />

sul posatoio.<br />

Ma l’unica indicazione<br />

sicura è il canto spiegato<br />

maschio contro<br />

un debole cip-cip della<br />

femmina.<br />

Purtroppo, a lungo si è creduto – e a<br />

volte lo si crede ancora – che il canarino<br />

maschio cantasse solamente se<br />

celibe. Ma si tratta di una convinzione<br />

decisamente errata!<br />

I canarini in natura vivono in coppia<br />

durante la stagione delle cove. I partner<br />

che compongono una coppia si<br />

puliscono le piume a vicenda e dormono<br />

stretti uno con l’altro.<br />

Il piacevole canto del canarino serve<br />

al maschio per marcare il proprio<br />

territorio e attirare e conquistare la<br />

femmina. Quando ha una compagna<br />

vicina, cambia repertorio e le dedica<br />

delle serenate. Comunque il maschio<br />

non regala mai cioccolatini alla sua<br />

bella, il cacao è letale per loro! g<br />

Ah 29


pensiamo<br />

in grande<br />

La relazione tra cavallo e cavaliere è ancestrale e mitica<br />

quanto intima e personale. Nel passaggio dall’immaginario<br />

antico al reale contemporaneo il nobile animale si trasforma<br />

da strumento per combattere ad amico per curare i più fragili,<br />

primi fra tutti i bambini.<br />

A cura di Claudio Almasio<br />

CAVALLI & CO.<br />

Riabilitazione equestre<br />

Oggi sono protagonisti della letteratura<br />

Fantasy, e non mancano<br />

neanche in quella fantascientifica,<br />

come nei romanzi di Philip<br />

José Farmer. Peraltro Euritione, Nesso<br />

e Folo e i loro compagni centauri sono<br />

nati dalla mitologia greca.<br />

Il centauro, creatura con tronco umano<br />

e corpo da cavallo incarna in sé entrambe<br />

le nature: da una parte rappresenta<br />

l’uomo animale, simbolo dell’istinto,<br />

dall’altra è l’educatore capace<br />

di convogliare la forza vitale verso ciò<br />

che è utile. Il più famoso e sapiente dei<br />

centauri era Chirone. Si narra che nella<br />

sua giovinezza Chirone apprese da<br />

Artemide l’arte della guarigione, tanto<br />

che fu lui il maestro di Asclepio, che è,<br />

nel mito, il padre fondatore della medicina<br />

greca.<br />

PER CHI E PERCHÉ<br />

L’origine della medicina occidentale fa<br />

quindi riferimento a un essere per metà<br />

equino, e forse memore della leggenda,<br />

Ippocrate l’iniziatore storico dell’arte<br />

medica, consigliava a chi soffriva di<br />

ansia o insonnia di fare lunghe cavalcate.<br />

Poi ci sono voluti due millenni e mezzo,<br />

prima che nel ‘900, da principio in<br />

Scandinavia e in Inghilterra il cavallo<br />

potesse essere considerato utile nelle<br />

terapie di riabilitazione.<br />

Ah 30<br />

Come e perché<br />

l’ippoterapia può aiutare<br />

le persone con deficit<br />

fisici o psicologici<br />

E finalmente si sono riscoperte le possibilità<br />

curative del nobile animale. I<br />

destinatari della riabilitazione con il<br />

cavallo sono un ampio ventaglio di<br />

persone con problemi sia fisici sia psicologici.<br />

Possono essere sia bambini<br />

sia adulti, ancorché le attese di efficacia<br />

sia sul piano fisico sia su quel-


IN DUE PAROLE<br />

L’Ippoterapia propriamente detta è l’approccio iniziale al cavallo<br />

e si svolge a terra e sull’animale accompagnato da uno o due<br />

istruttori. È la sola attività possibile per i disabili incapaci di condurre<br />

il cavallo autonomamente. La Rieducazione equestre è un’attività<br />

più avanzata: il cavaliere è impegnato nella conduzione attiva del<br />

cavallo, al terapista spetta stabilire il programma.<br />

lo psicologico siano ben maggior per i<br />

più giovani. La riabilitazione pediatrica<br />

col cavallo è possibile dai due anni fino<br />

all’adolescenza. Può essere utile ai<br />

bambini che abbiano menomazioni o<br />

ritardi nello sviluppo neuro-cerebrale.<br />

È molto utilizzata nei bambini con paralisi<br />

cerebrale infantile, un disturbo che<br />

condiziona pesantemente le capacità<br />

motorie e la tonicità muscolare, causata<br />

da un danno al cervello, che si può<br />

verificare per esempio, per un parto<br />

prematuro, un’infezione i della madre o<br />

per un incidente nei primi anni di vita.<br />

Tra le altre malattie per le quali la riabilitazione<br />

col cavallo è utilizzata ci sono<br />

le sindromi dello spettro autistico e la<br />

sindrome di Down. Di recente si sta<br />

iniziando ad applicarla come terapia<br />

palliativa nei malati di sclerosi multipla.<br />

Più in generale è uno strumento utile<br />

per aiutare molte persone con disturbi<br />

motori in genere, specialmente con difficoltà<br />

di coordinazione. Anche disturbi<br />

FINAL BALANCE<br />

Quali sono i benefici fisiatrici di<br />

tutti gli stimoli della riabilitazione<br />

col cavallo? La posizione assunta<br />

dal cavaliere in sella migliora l’allineamento<br />

capo-tronco-bacino che<br />

è spesso compromesso nei bambini<br />

con problemi neuromuscolari,<br />

e nei soggetti spastici favorisce il<br />

rilassamento degli arti. In tutte le<br />

persone migliora l’equilibrio e, a<br />

seconda dell’intensità rafforza il<br />

sistema muscolo-scheletrico, o almeno<br />

migliora il tono muscolare,<br />

in particolare per schiena, bacino<br />

psicologici di carattere comportamentale,<br />

come semplici disturbi della comunicazione,<br />

deficit d’attenzione o disturbi<br />

della condotta, possono trarre<br />

giovamento da un percorso formativo<br />

col cavallo. In questi ultimi casi può<br />

essere considerato un come supporto<br />

alla psicoterapia.<br />

L’attività con il cavallo ha degli effetti<br />

complessi, sotti vari aspetti interconnessi.<br />

C’è un effetto sul piano fisico<br />

che si articola in un aspetto puramente<br />

sensoriale e in uno motorio, ma c’è<br />

anche un rilevante effetto sul piano<br />

psicologico che si articola in diversi<br />

aspetti: emotivo-affettivo, cognitivo e<br />

pedagogico.<br />

Quindi le possibilità di applicazione<br />

sono differenti a seconda delle necessità<br />

del paziente.<br />

Ecco perché esistono differenti iter<br />

terapeutici, che devono essere programmati<br />

su misura sulla base delle<br />

specifiche esigenze personali.<br />

e gambe e aumenta l’ampiezza del<br />

movimento articolare.<br />

PASSI DA GIGANTE<br />

Anche a livello più elementare l’esperienza<br />

con il cavallo offre una grandissima<br />

quantità di stimolazioni neurosensoriali<br />

trasmesse simultaneamente:<br />

• stimolazioni visuo-spaziali ovvero<br />

le luci, i colori e i ritmi dei movimenti<br />

svolti in maneggio portano il ragazzo<br />

a migliorare la sua attenzione visiva e<br />

spaziale<br />

• stimolazioni olfattive, acustiche e<br />

tattili ovvero gli odori e i rumori tipici,<br />

nonché le sensazioni derivanti dal con-<br />

Ah 31


GLI ESPERTI SIAMO NOI<br />

L’ippoterapia o rieducazione<br />

equestre deve essere prescritta dal<br />

Medico Fisiatra o dal Neuropsicologo<br />

infantile. Normalmente la terapia è<br />

eseguita dal Fisioterapista o dallo<br />

Psicomotricista.<br />

YOU ARE WELCOME<br />

I bambini con deficit hanno un<br />

vissuto di frustrazioni. Il cavallo è<br />

esente da ogni forma di giudizio<br />

e pregiudizio, e il bambino<br />

vive la sensazione di essere<br />

completamente accettato.<br />

tatto diretto con l’animale, il suo calore<br />

e le sue reazioni aiutano la presa di coscienza<br />

del proprio corpo, inducendo<br />

nel bambino una migliore organizzazione<br />

della percezione corporea.<br />

Per quanto riguarda più propriamente<br />

la riabilitazione motoria, il cavallo costituisce<br />

una sorta di “prolunga” del<br />

corpo umano. Il rapporto fisico e psicologico<br />

che si sviluppa con il cavallo non<br />

è paragonabile a quello possibile con<br />

dispositivo meccanico o elettrico (ad<br />

esempio un deambulatore).<br />

Questo anche perché la persona affetta<br />

da disabilità neuromotoria sale a cavallo<br />

con particolari accorgimenti, per<br />

consentire la percezione dell’andatura<br />

animale. Dove non arriva il movimento<br />

del malato, va a sostituirsi il passo<br />

dell’animale e ciò è percepito nel punto<br />

nevralgico di contatto tra cavaliere e<br />

cavallo.<br />

Una vantaggio caratteristico dell’ippoterapia<br />

è possibili grazia al modo<br />

specifico di procedere del cavallo. Per<br />

ritmicità, cadenza, etc. l’andamento al<br />

passo somiglia molto a quello dell’essere<br />

umano, per questo l’ippoterapia<br />

è particolarmente indicata nel trattamento<br />

di diverse forme di deficit<br />

motorio: permette di riattivare schemi<br />

motori sopiti in bambini costretti dalla<br />

malattia a muoversi poco e in modo<br />

innaturale.<br />

Non solo, mentre si cavalca, il corpo<br />

umano risponde continuamente<br />

agli stimoli che riceve dal corpo del<br />

cavallo, ad esempio aggiustando<br />

il baricentro del tronco. Il gesto del<br />

cavalcare è un’attività che richiede<br />

una continua capacità non solo di<br />

coordinare i propri movimenti rispetto<br />

a quelli del cavallo ma anche di<br />

imparare a interpretarli e a percepirli<br />

in anticipo di modo da riuscire ad assecondarli<br />

meglio e con più fluidità e<br />

naturalezza.<br />

AMOR DI CAVALIERE<br />

Per quanto riguarda la dimensione<br />

psicologica l’ippoterapia è innanzitutto<br />

una pet therapy che fa leva sui<br />

bisogni affettivi e pratici dell’animale.<br />

Anche il bambino con problemi di relazione<br />

è incuriosito da un essere vivente<br />

grande, possente e “buono”. Il<br />

ragazzo si avvicina al cavallo, creando<br />

con quest’ultimo un legame non verbale,<br />

fatto di sguardi, carezze, vicinanza<br />

fisica e cura reciproca. Il primo passo<br />

è lo stimolo da parte del cavallo, delle<br />

capacità empatiche ed affettive del<br />

bambino. Successivamente, quando è<br />

possibile il ragazzo impara a eseguire<br />

i compiti quotidiani di accudimento<br />

(dall’alimentazione alla pulizia).<br />

Questa partecipazione attiva dei ragazzi<br />

deboli nel mettersi a disposizione<br />

di un essere forte che presenta bisogni<br />

favorisce il senso di utilità e efficacia<br />

personale, quindi l’autostima con tutto<br />

ciò che ne consegue sui fronti dell’iniziativa<br />

autonoma e dell’attenzione e<br />

consapevolezza nello svolgimento dei<br />

Ah 33


IL TIPO GIUSTO<br />

Quali sono le peculiarità del cavallo utilizzato in ippoterapia?<br />

Caratterialmente è fondamentale che il cavallo non sia troppo pauroso,<br />

e nemmeno troppo abitudinario (un limite frequente nei cavalli). Dal<br />

punto di vista fisico i cavalli devono avere delle schiene forti ma non<br />

troppo larghe, avere una buona qualità del passo e saper anche<br />

accettare in groppa due persone.<br />

compiti. In questo senso c’è una funzione<br />

pedagogica dell’attività, che, in<br />

uno scambio bidirezionale tra ragazzo<br />

e cavallo, tende a sviluppare anche<br />

senso di responsabilità e lealtà.<br />

E il vero e proprio montare a cavallo<br />

cosa porta nella psiche? Mette in gioco<br />

la dinamica spontaneità-controllo<br />

o empaticità-razionalità. Da un lato il<br />

ragazzo deve affidarsi ancora alla sua<br />

spontaneità per entrare in relazione col<br />

cavallo, per trovare una sintonia e per<br />

riuscire a comunicare le sue intenzioni<br />

all’animale.<br />

D’altro lato non può abbandonarsi ad<br />

una spontaneità incontrollata quando è<br />

sul cavallo. Deve tenere conto che l’animale<br />

ha le sue intenzioni, ha delle reazioni,<br />

anche imprevedibili, in risposta<br />

alle manovre del cavaliere e agli stimoli<br />

ambientali. Pertanto montare a cavallo<br />

MAMMA, CHE EMOZIONE!<br />

La particolarità del cavallo di essere<br />

un animale gregario, socievole<br />

e sensibilissimo fa sì che sia esso<br />

stesso a cercare risposte e conferme<br />

nel comportamento di chi gli si<br />

muove accanto. Cioè il cavallo coglie<br />

i comportamenti dell’altro sino<br />

a comprenderne le emozioni. Perciò<br />

l’attività equestre è un complesso<br />

gioco di ruoli, che può guidare la<br />

persona con deficit di relazione attraverso<br />

un “dialogo non verbale”.<br />

Il cavallo in natura è una preda, la<br />

sua difesa per eccellenza è la fuga.<br />

Nel rapporto con bambini autistici,<br />

il gioco di avvicinamento e fuga è<br />

utile perché anche la loro psiche<br />

vive frequentemente percorsi caratterizzati<br />

da “movimenti verso” e<br />

“movimenti di allontanamento da”.<br />

E nello stesso tempo la comunicazione,<br />

eliminando tutte le trappole<br />

verbali, rimanda per la sua autenticità<br />

e pregnanza corporea, a quella<br />

tra la madre ed il neonato.<br />

costituisce per il bambino un addestramento<br />

contestuale al bilanciamento<br />

della spontaneità e all’assunzione del<br />

necessario controllo. Lo sviluppo di capacità<br />

di controllo aumenta la fiducia<br />

in sé stessi. Spesso la “battaglia” della<br />

vita fa meno paura se affrontata con un<br />

compagno fidato come il cavallo. g<br />

Ah 34


Noi e loro 2<br />

I tristi episodi di cronaca e la progressiva diffusione di<br />

cani da guardia più “difficili” tengono vivo il dibattito,<br />

ma sostanzialmente ferma la normativa. Molti sperano<br />

nell’effettivo allestimento di corsi e in più obblighi,<br />

come il patentino. Qualcuno in meno pressapochismo<br />

e provincialismo.<br />

A cura di Alessandro Battistella Vernet<br />

CANI IMPEGNATIVI<br />

Per fidarsi di Fido<br />

I<br />

nazisti rappresentano spesso nell’immaginario<br />

della narrativa occidentale<br />

la massima espressione della crudeltà<br />

e della duplice natura dell’uomo.<br />

Clemm e Cane Nero sono appunto i<br />

protagonisti nazisti del romanzo di Elio<br />

Vittorini “Uomini e No”, che evoca l’insanabile<br />

rapporto tra umanità e violenza. I<br />

due usano come strumenti della propria<br />

disumanità i cani Blut e Gudrun, addestrati<br />

ad hoc per sbranare le persone.<br />

C’è una nuova ordinanza<br />

sui cani “pericolosi”.<br />

Peraltro di veramente<br />

inedita c’è la cornice<br />

sociale di un vecchio<br />

problema<br />

È un’atroce assurdità che il miglior amico<br />

dell’uomo, possa diventare un suo<br />

temibile nemico. Questo stesso pensiero<br />

ci coglie a volte quando un fatto<br />

Ah 36<br />

di cronaca nera, imputabile a un cane,<br />

lascia famiglie distrutte dalla disgrazia,<br />

sgomento nell’opinione pubblica e discussioni<br />

a non finire sui social.<br />

MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA<br />

L’estate scorsa era successo al piccolo<br />

Giorgio un bimbo di un anno e mezzo<br />

che, in una villetta di Mascalucia (Catania)<br />

è stato sbranato e ucciso da due<br />

cani, razza Dogo Argentino. È del febbraio<br />

di quest’anno la tragedia sfiorata<br />

a Olgiate Olona (Varese): due bambine,<br />

di 3 e 5 anni aggredite da un pit bull finiscono<br />

in prognosi riservata. In queste<br />

circostanze tutti si chiedono: com’è possibile?<br />

Guardiamo ai numeri.<br />

I dati statistici, elaborati dal Codacons lo<br />

scorso anno, affermano che “ogni anno<br />

si registrano in media in Italia 70 mila


TU VUOI FAR L’AMERICANO<br />

La “lista” delle razze canine più impegnative è contraria al politically correct<br />

e ai principio di non discriminazione razziale canina? In realtà nella quasi<br />

totalità di paesi avanzati, e in molti altri, Cina e paesi islamici compresi, la<br />

legge stabilisce esattamente quali razze richiedono uno speciale patentino<br />

o addirittura sono del tutto bandite dal paese. Eccezione rilevante: gli USA,<br />

dove sono le compagnie assicurative ad avere delle rigorose black list.<br />

A SPASSO CON FIDO<br />

Quando si porta il cane in passeggiata<br />

bisogna usare guinzagli non più lunghi<br />

d 1,50 metri. E i guinzagli allungabili<br />

estesi per quattro metri, vanno bene sì<br />

o no? C’è la consueta soluzione bizantina:<br />

nì, si possono usare, ma rigorosamente<br />

bloccati a 1,50 metri. C’è anche<br />

l’obbligo di portare sempre con sé la<br />

museruola, rigida o morbida, indipendentemente<br />

dalla razza, dalla taglia e<br />

dell’età del cane. Dovete averla con<br />

voi, punto e basta, per evitare sanzioni,<br />

come le catene da neve in inverno,<br />

anche se non sapete montarle. La museruola<br />

non va fatta indossare “di default”,<br />

ma solo là dove esistano rischi<br />

per persone o animali o se le autorità<br />

competenti vi richiedono di farla indossare.<br />

aggressioni da parte di cani a danno<br />

dell’uomo. E nell’ultimo triennio gli episodi<br />

di morsicature con danni fisici rilevanti,<br />

gravi o mortali, sono cresciuti del<br />

10 per cento”. Dietro l’incremento degli<br />

incidenti ci sono i ventimila cani “potenzialmente<br />

pericolosi” che vivono oggi in<br />

Italia, con un incremento del 25 per cento<br />

negli ultimi tre anni. Di certo l’aumento<br />

dei cani da guardia e da difesa non<br />

passa inosservato in alcune regioni. In<br />

certe cittadine del Mezzogiorno talune<br />

razze hanno avuto<br />

un’inusitata larga diffusione,<br />

cambiando<br />

persino il paesaggio<br />

urbano, gli odori, la<br />

natura della sporcizia.<br />

Chi abita in una<br />

casa singola, non necessariamente<br />

sontuosa<br />

come in molti<br />

contesti meridionali,<br />

ne sente il bisogno<br />

per proteggere la famiglia,<br />

in un clima<br />

generale di insicurezza. Un fenomeno<br />

quanto pare favorito dalla crisi economica.<br />

E dal bisogno di possedere a quello<br />

di esibire il passo è breve. Si ostentano<br />

cani “ad alta cilindrata” come le moto<br />

truccate, come le auto con i fari da rally.<br />

CHI SI AZZUFFA<br />

Di fronte a fenomeni i cui effetti indesiderati<br />

appaiono bruscamente la reazione<br />

delle stesse associazioni ambientaliste<br />

e animaliste sono da tempo difformi.<br />

Se l’associazione citata sarebbe a favore<br />

di una normativa più stringente o almeno<br />

di un’applicazione seria di quella<br />

in essere, altre vedono come fumo negli<br />

occhi ogni legge che metta regole rigide<br />

per i cani più difficili. Un cane può essere<br />

più aggressivo di un altro, si sostiene,<br />

ma questo spesso non è dovuto alla<br />

razza dell’animale tanto quanto all’educazione<br />

e alla relazione con il proprietario.<br />

Posizione sostenuta sicuramente<br />

da moltissimi con argomenti validi e in<br />

perfetta buona fede. Certo, limitare la<br />

diffusione di alcune razze da difesa non<br />

favorirebbe i corsi di Mondioring - tenute<br />

sotto l’egida della stessa Enci l’ente nazionale<br />

per la cinofilia- disciplina in cui<br />

il momento clou, quello più spettacolare<br />

delle tre sezioni previste, è quello di<br />

attacchi e morsi. Ecco perché, di fronte<br />

a posizioni delle associazioni spesso in-<br />

Ah 37


IN POLVERE<br />

Il comune di Cave (Roma) ha cercato<br />

riesumare nel suo territorio la black list<br />

dai polverosi archivi amministrativi, ma<br />

a luglio 2016 il TAR gli ha dato torto. In<br />

materia nessuna ordinanza comunale o<br />

regionale prevale su quella del Ministro.<br />

OCCHIO AI CUCCIOLI<br />

Perché i bimbi possono essere attaccati<br />

da alcuni cani? Perché un esserino<br />

debole, che senza controllo strilla per gioia<br />

o piange e si agita, inconsapevolmente<br />

può mandare segnali per loro “strani”<br />

che sollecitano l’istinto predatorio.<br />

conciliabili la politica da quasi un decennio<br />

ha riscoperto un prudente esercizio<br />

da prima repubblica: tirare a campare,<br />

decidendo solo sul minimo indispensabile.<br />

FILE SEARCHING<br />

Ah 38<br />

I comuni e Servizi Veterinari dell’Asl<br />

dovrebbero organizzare corsi per insegnare<br />

ai proprietari di cani come gestirli<br />

e rilasciare un patentino. Il veterinario<br />

libero professionista ha l’obbligo di<br />

segnalare all’Asl cani “impegnativi”.<br />

Spetta poi ai Servizi Veterinari tenere<br />

un registro dei cani impegnativi<br />

e obbligare i proprietari<br />

di cani morsicatori o<br />

aggressivi a seguire i corsi e<br />

stipulare una polizza di assicurazione<br />

di responsabilità<br />

civile, una sorta di ‘’RC-cane”,<br />

che rim¬borserà i danni<br />

che eventualmente il quadrupede<br />

dovesse provocare. Ci<br />

sarebbe poi il divieto di addestramento<br />

a comportamenti<br />

aggressivi. Di fatto i cani<br />

«problematici» o quelli che<br />

hanno già aggredito, rimangono<br />

in gran parte non identificati<br />

o magari tenuti in osservazione<br />

per 10 giorni. Non abbiamo un’anagrafe<br />

canina funzionante in tutta Italia, e<br />

quella dei cani pericolosi non è mai decollata.<br />

Da quasi un decennio una serie<br />

di buoni propositi che sono rimasti per<br />

lo più sulla carta.<br />

IL LUPO PERDE IL PELO…<br />

La «lista nera» dei cani pericolosi (approntata<br />

dal Ministro della salute Girolamo<br />

Sirchia, e mantenuta dal Ministro<br />

Livia Turco) che era entrata formalmente<br />

in vigore nel 2007, aveva suscitato<br />

troppe critiche. Così il sottosegretario<br />

alla Salute Francesca Martini ne fece<br />

piazza pulita nel marzo 2009 con un’ordinanza<br />

dalla validità provvisoria.<br />

Da allora, a fronte di problemi che sembrano<br />

irrisoli, anzi, in crescita, i vari Ministri<br />

della Salute si sono dilettati con<br />

una periodica rispolverata di ordinanze<br />

precedenti, cautamente integrate da<br />

non molte righe di sostanza e dai soliti<br />

abbondanti «Visto l’art..., visto il comma...,<br />

vista l’ordinanza...».<br />

Non fa eccezione l’ultima, quella del 13<br />

luglio 2016 pubblicata sulla Gazzetta<br />

Ufficiale del 7 settembre con cui vengono<br />

prorogate le regole sulla «tutela<br />

dell’incolumità pubblica dall’aggressione<br />

dei cani».<br />

Insomma, ancora una volta gli atletici<br />

cagnoni hanno schivato il colpo: niente<br />

“black list”. Peraltro non scodinzolino<br />

troppo: anche senza lista nera, la differenza<br />

tra norme e situazione “de facto”<br />

rende comunque la situazione non troppo<br />

rosea. In sintesi per le regole in vigore<br />

il responsabile è sempre l’uomo: il<br />

padrone, il dog-sitter, il veterinario sono<br />

tenuti al controllo dell’animale e rispondono<br />

sia civilmente sia penalmente,<br />

dei danni o lesioni a persone, animali<br />

e cose provocati dall’animale stesso.<br />

In questi casi l’antica e accomodante<br />

pratica italica di avere delle norme non<br />

applicate, almeno fino a che fatti gravi<br />

non accendano i fari e facciano scattare<br />

sanzioni, non sembra una soluzione<br />

ottimale. A carico dei genitori del piccolo<br />

Giorgio, proprietari dei dogo Argentino,<br />

l’autorità competente ha dovuto anche<br />

aprire un procedimento…<br />

g


terza pagina<br />

il coniglio<br />

Con la primavera sembra quasi di vedere spuntare due lunghe<br />

orecchie che si muovono veloci tra erba alta, giardini e orti: è il<br />

protagonista di uno dei più grandi successi della letteratura per<br />

ragazzi, le cui scorribande nella campagna inglese sono state<br />

tradotte in 20 lingue e vendute in 80 milioni di copie.<br />

A cura di Ada Paganelli<br />

TENERI PROTAGONISTI<br />

Corri Peter<br />

Piccolo, vivace e disobbediente.<br />

Ma sempre elegante, con tanto di<br />

scarpe e giacchetta azzurra con<br />

bottoni dorati. Peter Rabbit, nato dalla<br />

penna e dalla matita dell’autrice e naturalista<br />

inglese Beatrix Potter, è uno dei<br />

conigli più famosi della letteratura per<br />

ragazzi, ma anche per adulti, ispirato<br />

al coniglietto che la scrittrice ebbe da<br />

bambina, Peter Piper. La sua nascita<br />

ufficiale è il 19<strong>02</strong>, quando per la prima<br />

volta comparve nel racconto pubblicato<br />

con il titolo The tale of Peter Rabbit, ma<br />

successivamente tornò come protagonista<br />

in altri cinque libri usciti tra il 1904 e<br />

il 1912.<br />

LA STORIA COMINCIA<br />

In realtà Peter era nato nell’immaginario<br />

dell’autrice già diversi anni prima, nel<br />

1893, quando Beatrix, nello scrivere una<br />

lettera al figlio malato di una delle sue<br />

governanti, Annie Carter Moore, aveva<br />

pensato di intrattenerlo raccontandogli<br />

una storia su quattro piccoli coniglietti, illustrandola<br />

anche con qualche schizzo.<br />

Si trattava di Flopsy, Mopsy, Cottontail<br />

e Peter, tre sorelline e un fratello che<br />

vivono con la loro mamma in una tana<br />

molto particolare ai piedi di un grande<br />

abete, con tanto di cucina, camere, mobili,<br />

quadri, stoviglie. Insomma, arredata<br />

di tutto punto. E affiancata perfino da un<br />

Ah 40<br />

A 150 anni dalla nascita<br />

della sua ideatrice, il<br />

famoso coniglietto del<br />

Lake District è più in<br />

forma che mai<br />

negozio dove Mrs Rabbit vende articoli<br />

di vario genere. Il papà, che amava<br />

avventurarsi nell’orto di Mr McGregor,<br />

non c’è più: è finito nel pasticcio della<br />

signora McGregor. Una disgrazia tremenda.<br />

Ma Peter, non rendendosi conto<br />

del pericolo, disobbedisce alla mamma<br />

e finisce nello stesso orto, ingolosito dai<br />

numerosi ortaggi. Ne mangia uno dopo


IN TELEVISIONE…<br />

Peter Rabbit è anche una serie<br />

televisiva animata statunitense<br />

prodotta da Nickelodeon e<br />

trasmessa in USA, Inghilterra e<br />

Italia. La seconda stagione, sui<br />

nostri schermi, è ancora inedita.<br />

…E AL CINEMA<br />

Lo scorso dicembre è iniziata<br />

la lavorazione di un nuovo<br />

adattamento animato prodotto<br />

da Sony Pictures Animation<br />

(USA-Australia). L’uscita del film<br />

è prevista per il 23 marzo 2018.<br />

l’altro, fino a sentirsi quasi male.<br />

Nel giardino pieno di ortaggi freschi e<br />

verdi, cominciò<br />

a mangiare lattuga e fagiolini e poi<br />

anche radici.<br />

Sentendosi quindi indisposto, andò a<br />

cercare del prezzemolo.<br />

Ma non ne trovò, scorgendo invece<br />

poco più in là il signor McGregor.<br />

McGregor stava piantando cavoli in<br />

ginocchio, ma appena vide Peter<br />

saltò in piedi, prese un rastrello e lo<br />

inseguì gridando: “Fermati ladro!”<br />

Il terribile spavento lancia Peter in una<br />

corsa da togliere il fiato inseguito da<br />

McGregor, durante la quale perde una<br />

scarpa tra i cavoli e una tra le patate. Ma<br />

non c’è tempo per fermarsi. Anzi, senza<br />

scarpette adesso corre ancora più veloce.<br />

E sarebbe già al sicuro, non fosse<br />

che passando vicino a un arbusto di uva<br />

spina ricoperto da una rete, i grossi bottoni<br />

della sua nuova giacchetta turchina<br />

rimangono impigliati e si ritrova in trappola.<br />

Peter si credette perduto e scoppiò in<br />

lacrime.<br />

Ma alcuni amici passeri sentirono il suo<br />

pianto e volarono da lui<br />

tutti agitati implorandolo di liberarsi<br />

togliendo subito la giacchetta<br />

“Presto, presto, sbrigati! Ecco che arriva<br />

McGregor!”<br />

Il signor McGregor arrivò con un<br />

setaccio<br />

cercando di metterlo sul coniglio per<br />

prenderlo.<br />

Ma Peter si libera appena in tempo, lasciando<br />

dietro di sé la sua giacca. Ricomincia<br />

a correre, fermandosi solo per<br />

fare brevissime pause in nascondigli<br />

improvvisati. Rifugiandosi infine nel capanno<br />

per gli attrezzi, dove salta in un<br />

annaffiatoio inaspettatamente pieno<br />

d’acqua e inizia a starnutire. McGregor<br />

lo sente, piomba sull’annaffiatoio e sta<br />

per prendere Peter quando il piccolo fa<br />

un salto da una finestrella, troppo stretta<br />

per l’uomo, facendo anche cadere tre<br />

vasi di piante. Il coniglio è senza fiato,<br />

trema dalla paura e si siede un attimo<br />

per riposare. Ma si rende<br />

conto di non avere alcuna<br />

idea di quale sia la direzione<br />

da prendere. Inizia a girovagare,<br />

trova una porta in un<br />

muro ma è chiusa. Chiede a<br />

un’anziana topina dove sia il<br />

cancello di uscita, ma lei ha<br />

la bocca così piena di piselli<br />

e fagioli da non riuscire a rispondergli.<br />

Peter piange. Poi<br />

si fa forza e torna nel giardino<br />

a cercare la giusta direzione,<br />

ma è sempre più disorientato.<br />

Della gatta bianca<br />

che osserva i pesci rossi<br />

nello stagno non si fida, così torna verso<br />

il capanno degli attrezzi e sentendo dei<br />

rumori passa sotto un cespuglio, sale<br />

su una carriola e vede subito McGregor<br />

di schiena intento a raccogliere cipolle.<br />

Dietro di lui, in fondo, il cancelletto. Quale<br />

momento migliore per tentare la fuga?<br />

Peter scese piano piano dalla carriola<br />

e iniziò a correre più veloce che poteva<br />

lungo un sentiero dritto dietro i cespugli<br />

Ah 41


www.petpro.it | www.petsonthego.dog


VIAGGIO A TEMA<br />

Per trovare iniziative e feste dedicate a Peter Rabbit, prenotare<br />

visite a Hill Top Farm, la romantica residenza di Beatrix Potter<br />

a Near Sawrey, vedere cartoni animati, ordinare il pupazzo<br />

originale e scaricare lavoretti, giochi interattivi, pagine già<br />

illustrate su cui inventare storie e perfino disegni a tema<br />

pasquale da colorare, il sito ufficiale è www.peterrabbit.com<br />

di ribes nero.<br />

McGregor lo vide ma Peter non lo<br />

guardò neppure.<br />

Scivolò sotto il cancelletto e si mise<br />

finalmente in salvo<br />

nel bosco fuori dal giardino.<br />

Peter corre a più non posso, senza voltarsi,<br />

fino ad arrivare a casa. Una volta<br />

dentro, stremato, si butta a terra per riposare<br />

sulla morbida sabbia della tana.<br />

Mamma Rabbit, che sta cucinando, lo<br />

guarda preoccupata: è il secondo paio<br />

di scarpe e la seconda giacca che perde<br />

in quindici giorni. Ma Peter dorme, non<br />

ha più forze. Non resta che metterlo a<br />

letto con una tazza calda di camomilla.<br />

Domani, come avviene da più di cento<br />

anni, sarà pronto per una nuova avventura.<br />

g<br />

FACCIAMOGLI LA FESTA!<br />

Numerose le iniziative di questi<br />

ultimi mesi per celebrare l’amato<br />

coniglietto e la sua fantasiosa<br />

creatrice, già interpretata da Renée<br />

Zellweger nel film Miss Potter<br />

(2006), nata a Londra 150 anni<br />

or sono, precisamente il 28 luglio<br />

1866 (e morta il 22 dicembre<br />

1943). A cominciare dalla Zecca<br />

Reale d’Inghilterra, che ha voluto<br />

rilasciare un’edizione speciale e a<br />

colori della moneta da 50 pence, cui<br />

è seguita una versione non colorata<br />

per la libera circolazione, che riporta<br />

il nome della Potter, le date di nascita<br />

e morte, e i profili della scrittrice<br />

e di Peter Rabbit racchiusi fra due<br />

rami fioriti. Per ricordare il mondo<br />

immaginario dell’autrice sono state<br />

coniate anche altre monete con<br />

personaggi co-protagonisti delle<br />

sue storie come Flopsy, Mopsy e<br />

Cottontail. Notevoli anche alcune<br />

iniziative editoriali, a dimostrazione<br />

di quanto Peter Coniglio e i suoi<br />

amici siano più vivi che mai: la<br />

pubblicazione, lo scorso settembre,<br />

di una storia inedita della Potter, The<br />

Tale of Kitty in Boots, mai portata<br />

a compimento e scoperta solo<br />

tre anni fa dall’editore inglese Jo<br />

Hanks, ora mirabilmente illustrata<br />

dal disegnatore Quentin Blake, e la<br />

pubblicazione di una nuova storia<br />

ispirata a quelle di Beatrix Potter,<br />

The Christmas Tale of Peter Rabbit,<br />

scritta dall’attrice inglese Emma<br />

Thompson e proposta in Italia<br />

lo scorso Natale da Mondadori.<br />

Ah 43


pets & kids<br />

L’associazione IHP - Italian Horse Protection onlus salva gli<br />

equidi da esperienze di maltrattamento (denunciando<br />

i responsabili), li accoglie, cerca di favorire la loro adozione<br />

e si occupa di sensibilizzare grandi e piccoli al rispetto<br />

di questi animali. Perché, per quanto ci piacciano,<br />

di loro sappiamo ben poco.<br />

A cura di R.S.<br />

PICCOLI FANS<br />

Liberi tutti<br />

Senza sella, staffe, briglie, redini<br />

o ferri sotto gli zoccoli. I cavalli<br />

in natura sarebbero proprio così.<br />

Liberi. Se sei curioso di vedere come<br />

vivrebbero davvero, se fosse loro permesso,<br />

proponi alla tua classe o alla<br />

tua famiglia una gita al Centro di salvataggio<br />

e recupero dell’associazione<br />

IHP - Italian Horse Protection Onlus,<br />

che si trova sulle colline toscane di<br />

Alcuni cavalli del Centro di recupero IHP<br />

Ah 44<br />

C’era una volta un<br />

paradiso verde dove<br />

i cavalli, dopo tanta<br />

sofferenza, correvano<br />

felici e contenti…<br />

CODAROTTA<br />

Montaione (FI). Qui troverai molti cavalli,<br />

tutti provenienti da situazioni di<br />

maltrattamento, che passano le loro<br />

giornate in enormi spazi verdi allo stato<br />

semibrado. Dopo tanta sofferenza<br />

possono finalmente muoversi e correre<br />

a piacimento, pascolare per tutto il<br />

tempo che vogliono e unirsi al branco<br />

dedicandosi a intensi scambi sociali.<br />

Una vera vita ‘da cavalli’, che nemme-<br />

Di Tim Bruno,<br />

Nord-Sud Edizioni, 2016<br />

Un grande capannone. E tante,<br />

tantissime gabbie, ognuna occupata<br />

da un coniglio, ignaro del suo<br />

destino. Solo l’ospite della gabbia n.<br />

51 intuisce il pericolo che si nasconde<br />

dietro alla porta<br />

di metallo<br />

lucente che si<br />

apre e si chiude<br />

e alle intenzioni<br />

dei ‘ditalunghe’<br />

con<br />

camice bianco<br />

che portano via<br />

molti di loro.<br />

Questa è<br />

l’avvincente<br />

storia della sua<br />

fuga.


NATURALMENTE LIBERI<br />

I cavalli in natura sono proprio così, senza sella, staffe, briglie, redini o<br />

ferri sotto gli zoccoli. Come si possono vedere al Centro di salvataggio<br />

e recupero dell’associazione IHP - Italian Horse Protection Onlus, sulle<br />

colline toscane di Montaione (FI).<br />

no sospettiamo. Devi sapere che se in<br />

Italia questi animali sono considerati<br />

‘d’affezione’ come cani e gatti, quindi<br />

da rispettare e amare, non esiste in realtà<br />

una legge che li protegga. E sono<br />

così tra le specie più sfruttate perché<br />

utilizzati in molti ambiti diversi: competizioni<br />

legali, corse clandestine, palii,<br />

maneggi, traino di carrozze, circhi,<br />

trasporti, fino alla macellazione, la vivisezione<br />

e l’uso delle pellicce. Nel cuore<br />

della campagna toscana c’è però<br />

chi si prende cura di loro, riportandoli,<br />

con fatica ma tanta dedizione, in piena<br />

salute fisica e psicologica. Anche<br />

tu potrai coccolarli: osservarli, avvicinarli,<br />

accarezzarli, spazzolarli (sempre<br />

sotto lo sguardo attento dei volontari).<br />

E passare con loro un’indimenticabile<br />

giornata. Ah… non dimenticare di portare<br />

con te qualche mela e qualche carota<br />

per viziarli con un goloso spuntino!<br />

Info: ihp@horseprotection.it, www.horseprotection.it.<br />

g<br />

CANI & GATTI<br />

SOTTO LA LENTE DELLA<br />

SCIENZA<br />

di Antonio Fischetti e Sébastien<br />

Mourrain, Editoriale Scienza,<br />

2016<br />

Perché ai cani in passeggiata<br />

piace tanto annusare? Perché<br />

i gatti si strofinano su di noi?<br />

Come interpretare i miagolii<br />

di Garfield e i movimenti della<br />

coda di Rex? Finalmente un<br />

libro divertente pensato perché<br />

anche i più piccoli imparino tutto<br />

sui quattrozampe più presenti<br />

nelle nostre case. Dagli ultimi<br />

studi scientifici alle indicazioni<br />

pratiche per accudirli al meglio.<br />

BASTA GABBIE<br />

Finalmente una buona notizia per<br />

i nostri amici con lunghe orecchie<br />

e soffice coda: l’Europa ha fatto<br />

un passo avanti per vietare l’uso di<br />

quelle minuscole e soffocanti gabbie<br />

usate negli allevamenti di conigli.<br />

Con 410 voti a favore, 205 contrari e<br />

59 astensioni, lo scorso 14 marzo il<br />

Parlamento Europeo ha votato perché<br />

siano migliorate le condizioni di questi<br />

animali in tutta Europa. La proposta,<br />

presentata da un parlamentare di<br />

nome Stefan Eck, spiana la strada<br />

all’introduzione di leggi che<br />

consegneranno al passato le gabbie<br />

di batteria dove i conigli, animali<br />

particolarmente delicati, passano in<br />

condizioni di forte stress e, spesso,<br />

ferite fisiche, tutta la loro breve<br />

vita. Un risultato importante, quasi<br />

storico, che allevierà notevolmente<br />

la sofferenza a cui sono sottoposti<br />

340 milioni di conigli ogni<br />

anno nel nostro continente. Un<br />

aiuto fondamentale è stato dato<br />

dall’associazione Animal Equality,<br />

che ha filmato e fatto vedere la triste<br />

realtà degli allevamenti e che con<br />

i suoi sostenitori ha inviato oltre<br />

120 mila e-mail agli eurodeputati<br />

invitandoli a votare a favore. Quando<br />

la nostra voce si unisce a quella di<br />

tanti altri si possono ottenere grandi<br />

risultati!<br />

Ah 45


Quattro zampe…<br />

Come su gli umani anche su Fido e Micio gli astri hanno una grande influenza.<br />

La generale vivacità del vostro amico, in aprile<br />

sarà più contenuta, pur godendo nel mese di una<br />

eccellente forma psicofisica. Traete vantaggio da<br />

questo momento di vivacità moderata magari per<br />

fargli seguire un corso educativo adatto alla sua<br />

razza, potrebbe considerarlo alla stregua di un gioco<br />

e decidere di diventare un cane più disciplinato.<br />

Passato un periodo di capricci e di cattivo umore nei<br />

primi giorni del mese, l’amico è di nuovo in forma! Più<br />

attento nella guardia, più rispettoso delle regole, si<br />

renderà una compagnia ancora più piacevole, meno<br />

insofferente e disattento, insomma sarà al meglio delle<br />

qualità del segno. Se si tratta di un nuovo arrivato, è il<br />

momento per insegnargli le regole della casa.<br />

Le qualità del segno, oltre che della razza, del<br />

vostro cane sono esaltate In questo mese, protetto<br />

da pianeti propizi. Il vostro amico, pieno di vitalità<br />

e di energia, sarà al suo meglio: una compagnia<br />

ancora più gradevole, un soggetto superrispettoso<br />

delle regole, un guardiano ancora<br />

più attento e vigile. Un corso di addestramento<br />

potrebbe divertirlo moltissimo.<br />

Aprile un po’ in salita per i cani del segno. E’ facile<br />

che il vostro amico cerchi la solitudine, o abbia scatti<br />

improvvisi di aggressività. Oltre ad essere forse di<br />

malumore, potrebbe soffrire per disturbi di stagione,<br />

razza, età, alimentazione. Interpellate senza<br />

esitazione il veterinario se vi sembra di rilevare disagi<br />

fisici evidenti. In caso di aggressività, ricordatevi<br />

delle norme di sicurezza di legge!<br />

Gli astri gli sono favorevoli, e il vostro cane in<br />

questo mese godrà di ottima salute. Se vi sembra<br />

però un poco giù di tono, portatelo in passeggiate<br />

e lasciatelo fare quello che solitamente lo diverte:<br />

sarà subito in forma. Anche se in genere è di taglia<br />

snella, in questo periodo non eccedete con il cibo:<br />

il sovrappeso è dietro l’angolo.<br />

Un mese eccellete, da dedicare se possibile alle<br />

passeggiate, questo aprile, per il vostro amico, che<br />

si sente in gran forma! Se dà segni di insofferenza<br />

però non forzatelo: essendo un cane che non ama<br />

creare complicazioni, basterà una certa gentile<br />

fermezza per mantenerlo in riga e sempre rispettoso<br />

delle a lui ben conosciute regole della casa.<br />

Marte nel segno, spinge in aprile il vostro amico a<br />

esprimere in allegria e un po’ spavaldamente, come<br />

generalmente non fa, il meglio della sua personalità,<br />

anche dandosi l’aria da primo-attore. Se ritenete<br />

che sia il momento ideale per fargli seguire un<br />

corso adatto alla sua razza, sarebbe positivo che lo<br />

frequentaste anche voi: il vostro legame sarà ancora<br />

più profondo e divertente.<br />

Aprile all’insegna del malumore per il vostro amico<br />

a quattro zampe. E se lui solitamente è di indole<br />

pacifica, l’insofferenza e la reattività saranno ancora<br />

più sorprendenti. Osservatelo, e prima di pensare<br />

che si tratti solo di un modo per avere attenzione,<br />

considerate che potrebbe soffrire di disturbi dell’età<br />

o della razza. Se qualche segno si manifesta, subito<br />

dal veterinario.<br />

Se non l’avete fatto, questo mese potreste iscrivere<br />

il vostro cane ad un corso adatto alla sua razza,<br />

magari seguendolo anche voi, per imparare ad<br />

interagire con lui più facilmente. Perché per lui,<br />

in aprile. la salute è ottima, l’umore conciliante, è<br />

carico di energia, e se la cosa gli viene presentata<br />

come se fosse un gioco, potrebbe persino prestarvi<br />

attenzione in modo ubbidiente!<br />

Anche se la salute è buona, l’umore è un po’<br />

altalenante. Una dolce ma seria fermezza può<br />

comunque essere in grado di controllare le<br />

manifestazioni eccessive del vostro amico, facendolo<br />

correre per scaricare le energie in eccesso.<br />

Ricordate che, essendo di vivace temperamento,<br />

se si sente ostacolato potrebbe mettere un po’ in<br />

subbuglio la casa.<br />

Mese difficile questo aprile per i cani del segno,<br />

come il vostro amico. Potrebbe accusare<br />

disturbi legati all’età, alla razza, o covarne altri<br />

dovuti all’alimentazione e alla stagione, pur non<br />

manifestando sbalzi di umore. Se controllandolo<br />

accuratamente rilevate qualche campanello<br />

d’allarme, una visita dal veterinario potrebbe<br />

essere opportuna.<br />

Aprile per il vostro amico è un mese positivo, nel<br />

quale può esprimere al meglio le caratteristiche della<br />

sua frizzante personalità, facendo allegramente<br />

anche un po’ lo “sbruffone”. Sarebbe il momento<br />

giusto per fargli seguire un corso adatto alla sua<br />

razza e, frequentandolo anche voi, rendere il legame<br />

con lui ancora più intenso e divertente.<br />

Ah 46


tra le stelle<br />

Ecco le “caratteristiche planetarie” dei nostri amici a quattro zampe<br />

Aprile si apre all’insegna della buona salute per i<br />

mici del segno, ed il vostro non farà eccezione! Ed<br />

è anche il momento giusto per rafforzare le regole<br />

del vostro legame: visto che in questo mese la sua<br />

voglia di tenerezza è al massimo, potrete insistere ad<br />

insegnargli quei modelli comportamentali di “civiltà<br />

domestica “che spesso, subdolamente, finge di non<br />

ricordare.<br />

Dopo i primi giorni di aprile che hanno visto micio<br />

capriccioso e scostante, non fatevi “addolcire” dal<br />

suo ritrovato buonumore assecondando la sua<br />

golosità: potrebbe diventare più ciccia che pelo!<br />

Poiché aprile è positivo sia per la salute sia per la<br />

disponibilità, e lasciatevi coccolare…scoprendo<br />

così una dolcezza insospettabile in un amico<br />

solitamente un po’ menefreghista.<br />

In questo mese, micio è di ottima salute e di grande<br />

vivacità. Poiché è di umore eccellente, di una dolcezza<br />

insospettabile addirittura con qualche cosa di<br />

piacevole in più, interessatelo a nuovi giochi e coccolatelo.<br />

Solo se è un nuovo arrivo non esagerate<br />

perché… un vizio dato significa vizio che deve essere<br />

mantenuto: se si tratta, magari, di cibo, rischiate<br />

che il peso lieviti in modo vistoso.<br />

Il rischio di qualche disturbo legato alla salute in<br />

aprile è possibile. Il vostro tenero gatto potrebbe<br />

combinarvi disastri, mettendovi davanti al fatto<br />

compiuto quando meno ve lo aspettate mentre lui<br />

sparisce all’improvviso. Fate attenzione, queste<br />

manifestazioni possono significare una problematica<br />

di salute che, non sottovalutata, potrebbe essere<br />

risolta rapidamente.<br />

L’umore del vostro micio soprattutto nelle seconda<br />

metà del mese, subisce sbalzi continui. Per la felicità<br />

di tutti e due, è opportuno non contrastarlo. Se<br />

vuole stare da solo, non imponetevi, e mettetevi a<br />

giocare con lui solo lui se ve lo fa capire. Nessun<br />

problema di salute, in aprile il micio è in ottima la<br />

forma.<br />

A un micio come lui, che generalmente obbedisce<br />

per convenienza e quando sa di essere osservato,<br />

in questo mese, nel quale sarà di salute ed umore<br />

particolarmente buoni ed in crescendo, sarà<br />

possibile insegnare qualche regoletta di bon ton<br />

della casa, di quelle che proprio non recepisce,<br />

per una convivenza ancora più gradevolmente<br />

armoniosa.<br />

Improvvisamente ostinato, aggressivo o addirittura<br />

apatico, in aprile micio vive un mese “dei momenti<br />

peggiori”. Senza alzare la voce, perché potrebbe<br />

reagire al peggio, prendendosela con oggetti e<br />

persone, mettetelo in riga, accertandovi però che<br />

non ci siano segni di uno stato sofferente. Se avete<br />

un solo dubbio o notate segni inconsueti, non esitate<br />

a consultare il veterinario.<br />

Soprattutto nella seconda metà del mese, micio è<br />

pieno di energia, disponibile e allegro. È il momento<br />

adatto per migliorare il vostro rapporto stabilendo<br />

un’intesa complice e autentica. Poiché non sempre<br />

i suoi miagolii sono manifestazioni sincere di affetto<br />

e non suggeriti dal senso dell’opportunità, potreste<br />

scoprire che sotto l’aria da “io mi basto” nasconde<br />

dei sentimenti veri.<br />

Buona in aprile la salute del vostro micio. L’umore<br />

però è un po’ pazzerello e gli potrebbe insinuare<br />

il gusto di essere capriccioso e magari ribelle. E’<br />

fatto così, e voi lo sapete bene! Affrontate la cosa<br />

con calma e determinazione, fingendo di stare al<br />

suo gioco: appagato, potrebbe desistere dal farvi<br />

ulteriormente innervosire!<br />

In questo mese il vostro micio può soffrire di piccoli<br />

disagi psicofisici che possono renderlo un po’<br />

lamentoso e aggressivo. Controllate attentamente<br />

che non ci siano disturbi in atto, ma mantenete un<br />

comportamento privo di apprensività. Lui, per la sua<br />

salute, necessita di attenzione non di troppi vizi.<br />

Mese di aprile positivo, il micio gode di ottima salute!<br />

Pur appartenendo ad un segno “equilibrato”<br />

potrebbe peraltro coglierlo, inaspettatamente, il desiderio<br />

di trasgredire alla routine. Invece di<br />

alzare minacciosamente la voce, cosa che non lo impressiona<br />

minimante, comportatevi con indifferente<br />

distacco: rientrerà nei ranghi immediatamente!<br />

Per il vostro micio del segno, mese di ottima salute e<br />

di umore quanto mai stabile, piacevole, allegro, coinvolgente.<br />

Momento giusto, ridendo e scherzando, per<br />

insegnare a un soggetto generalmente pigro e obbediente<br />

…per convenienza, qualche regoletta di galateo<br />

domestico, soprattutto di quelle che lo costringono<br />

a non fare, appena possibile, solo i propri comodi.<br />

Ah 47


Iniziative<br />

bestiali<br />

Tra i prossimi appuntamenti organizzati dall’associazione<br />

Vitadacani onlus, anche un picnic primaverile in<br />

compagnia degli animali nel rifugio-santuario<br />

Porcikomodi di Magnago (MI). Giochi, banchi informativi,<br />

materiale di approfondimento, cibo etico: l’appuntamento<br />

è per il 17 aprile, giorno di Pasquetta, alle ore 13.<br />

A cura di Rita Spàngaro<br />

NEWS DALLE ASSOCIAZIANI<br />

Una canzone per te<br />

A<br />

volte si riesce a dare una mano<br />

a chi è più sfortunato nei modi<br />

più impensati. Anche con il testo<br />

di una buona canzone e una chitarra in<br />

mano. È quello che hanno fatto tre ragazzi,<br />

Federico Slaviero, Anna Momini<br />

e Sara Calzavacca, che hanno scritto e<br />

inciso un brano musicale con lo scopo<br />

di far conoscere e aiutare, anche con un<br />

Scaricare un brano<br />

musicale: un semplice<br />

gesto che può dare da<br />

mangiare ai tanti randagi<br />

di un parco-canile<br />

video, la realtà dei cani ospiti del ‘Parcocanile’<br />

di Arese (MI) e di quello di Magnago<br />

(MI), gestiti dai volontari dell’associazione<br />

Vitadacani onlus. Il titolo<br />

della canzone, Run, fa riferimento alle<br />

corse che tanti cani non possono fare<br />

finché il loro destino non cambia. “Run<br />

è quella libertà che si trova negli occhi di<br />

ognuno di loro, Run è la voglia di casa,<br />

Run<br />

FAI LA TUA<br />

DONAZIONE<br />

E SCARICA<br />

SUBITO LA<br />

CANZONE<br />

Ah 48


RIESCI A CAPIRE DAVVERO?<br />

Libertà è sentirsi di nuovo a<br />

casa. Io credo in un mondo che<br />

abbia la forza di rendermi ancora<br />

libero da questa fine. Perché<br />

io correrei, correrei, correrei con<br />

te…” (da: Run)<br />

“BUONA” PASQUA<br />

Perché la Pasqua sia davvero<br />

‘buona’ la LAV, Lega AntiVivisezione,<br />

invita anche quest’anno a non<br />

acquistare agnello: no a cuccioli di<br />

pochi giorni di vita nel piatto. Info:<br />

www.lav.it e cambiamenu.it<br />

di famiglia, di amore”, dicono Federico e<br />

Anna. “Run è lasciarsi alle spalle quella<br />

gabbia e poter finalmente correre liberi”.<br />

Il pezzo, delicato, commovente e orecchiabile,<br />

si può ascoltare e acquistare<br />

tramite una libera donazione sul<br />

sito www.vitadacani.org, sotto la voce<br />

“Come aiutarci”. L’intero ricavato servirà<br />

a sostenere i progetti di Vitadacani<br />

onlus-associazione a tutela dei diritti<br />

animali e, ovviamente, per le cure e il<br />

mantenimento dei cani cui la canzone<br />

è dedicata. Tra i quattrozampe ricordati<br />

dagli autori alla fine del video: “Grigetta,<br />

Maggie, Pinuccio, Pandino, Luther,<br />

Lola, Fascetta, Luna e tutti gli altri cani<br />

invisibili che non hanno avuto la possibilità<br />

di ‘correre’ là fuori ma che hanno comunque<br />

trovato una casa dentro di noi”.<br />

MESSAGGI PER FURIA<br />

Il 6-7 maggio il rifugio Ippoasi Fattoria<br />

della Pace di San Piero a Grado (PI)<br />

ospiterà un seminario che permetterà di<br />

apprendere le basi teorico-pratiche del<br />

massaggio cinese sul cavallo per i più<br />

comuni disturbi. Saranno spiegate le<br />

basi della Medicina Tradizionale Cinese<br />

e del Tuina, insieme di pratiche mediche<br />

che vanno a lavorare sull’individuo<br />

e sulle reali cause della malattia, vista<br />

non più come una semplice ‘sfortuna’<br />

ma come un avvertimento inviato dal<br />

corpo a seguito di uno squilibrio energetico.<br />

L’obiettivo è anche imparare a<br />

manipolare il cavallo in totale sicurezza.<br />

Info: Studio di Medicina Tradizionale<br />

Cinese, francescosaggia@studiodimedicinatradizionalecinese.it,<br />

oppure su<br />

www.ippoasi.org<br />

RUN<br />

Keep your eyes wide open for a<br />

while,<br />

‘cause I could even die for a smile.<br />

Between all the crazy things that you<br />

could find<br />

I need to feel your hand on my side.<br />

Seasons here don’t change the way<br />

I feel,<br />

time goes by and never seems real.<br />

To share a walk or a night on your<br />

side<br />

or heat up your blanket for a while.<br />

‘Cause I’d run, I’d run, I’d run.<br />

Run with you I’d run.<br />

Can you really try to understand<br />

freedom is just like being home<br />

again.<br />

Believing in a world that has the<br />

strength<br />

to set me free again from this end.<br />

‘Cause I’d run, I’d run, I’d run.<br />

Run with you I’d run.<br />

CORRERE<br />

Tieni gli occhi aperti per un po ‘,<br />

perché potrei anche morire per un sorriso.<br />

Tra tutte le cose folli che potevi trovare.<br />

Ho bisogno di sentire la tua mano sul mio<br />

fianco.<br />

Le stagioni qui non cambiano il mio modo<br />

di sentire, il tempo passa e non sembra mai<br />

reale.<br />

Per condividere una passeggiata o una<br />

notte al tuo fianco. O riscaldare la tua<br />

coperta per un po’.<br />

Perchè io correrei, correrei, correrei.<br />

Correre, con te io correrei.<br />

Puoi davvero riuscire a capire.<br />

Che libertà è proprio essere a casa.<br />

Credere in un mondo che ha la forza<br />

di liberarmi ancora da questa fine.<br />

Perché, io correrei, correrei, correrei.<br />

Correre con te io correrei.<br />

E ancora: “Boicotta, Guenda, Veg, Trip,<br />

Drako, Shumi, Vlad, Cucciolo, Nonno<br />

Pitbull, Tacito e tutti i cani oggi felici che<br />

ogni giorno ci danno speranza…” g<br />

Ah 49


UMANI E NON<br />

“Diritti e doveri nella vita degli animali in città. Tutto quello che avresti voluto<br />

sapere e non hai mai osato chiedere”. Il ciclo di appuntamenti organizzati da<br />

Amico Gatto onlus continua il 19 maggio con “Il cane in famiglia”, Biblioteca di<br />

Vimercate (MB), h. 21. Rispondono i veterinari di ATS Brianza, la Polizia Locale di<br />

Vimercate e i veterinari dell’Associazione. www.amicogatto-onlus.org<br />

DON’T SHOP, ADOPT!<br />

“Pensereste mai di scegliere un amico<br />

da un catalogo così come fareste per un<br />

paio di scarpe? Sicuramente no, perché<br />

la sostanziale differenza è che le scarpe<br />

sono un oggetto inanimato scelto in<br />

base a estetica e funzionalità, mentre<br />

un amico è un essere vivente con cui<br />

instaurare una relazione.” È questa la<br />

riflessione che propone l’associazione<br />

Oipa, con testimonial Edoardo Stoppa<br />

di Striscia La Notizia, a chi desidera un<br />

animale domestico. “Troppo spesso la<br />

decisione di prendere un animale è molto<br />

più simile al processo di acquisto di<br />

un paio di scarpe, piuttosto che la scelta<br />

consapevole di scegliere un compagno<br />

di vita.” Il consiglio, Don’t Shop, Adopt!,<br />

è quindi quello di non acquistare un animale,<br />

perché la vita non ha prezzo, ma<br />

4 PASSI A 4 ZAMPE<br />

Atleti a due e quattro zampe per una divertente<br />

camminata di 3 km nel parco<br />

cintato più grande d’Europa: si terrà il<br />

21 maggio la consueta marcia ‘4 Passi<br />

a 4 Zampe’ organizzata da Enpa (Ente<br />

Nazionale Protezione Animali) al Parco<br />

di Monza. L’iniziativa, che prevede<br />

anche la partecipazione di un gruppo di<br />

cani del canile di Monza, non vuole essere<br />

solo un’occasione di incontro ma<br />

anche un modo per riflettere sul fenomeno<br />

degli abbandoni estivi e delle altre<br />

forme di maltrattamento del mondo<br />

animale. Iscrizioni aperte dalle ore 14.<br />

Quota di partecipazione: 10 euro per<br />

cane, comprensiva di bandana Enpa e<br />

altri omaggi. Al termine della camminata,<br />

torte casalinghe e bibite per umani<br />

e acqua fresca e crocchette per cani.<br />

Info: www.enpamonza.it<br />

di andare in un canile e fare conoscenza<br />

con tanti quattrozampe per capire chi<br />

potrà trovarsi meglio con noi. Perché<br />

non sia lui un regalo per noi, ma noi un<br />

regalo per lui. Oipa ricorda inoltre che<br />

per ogni animale acquistato, un cane<br />

del canile perde la possibilità di ritrovare<br />

una vita libera. Info: www.oipa.org<br />

SETTIMANA GREEN<br />

Imparare a cucinare e ad<br />

alimentarsi senza carne, pesce,<br />

latte, formaggi e uova. Almeno<br />

per una settimana. Pensando alla<br />

vita di tutti gli animali, non solo ai<br />

nostri pets. È quanto propone ormai<br />

da qualche anno l’associazione<br />

Essere Animali e che ripropone<br />

quest’anno in occasione della<br />

Settimana Veg, che si svolgerà<br />

dal 22 al 28 maggio. A chi decide<br />

di cimentarsi nell’impresa sarà<br />

inviato un ricettario: un menù<br />

completo, dalla colazione alla<br />

cena, curato da nutrizionisti,<br />

chef e foodblogger, con tanto di<br />

mail motivazionali quotidiane,<br />

consigli e approfondimenti<br />

utili. Info: www.ioscelgoveg.it,<br />

oppure www.essereanimali.org/<br />

settimana-veg<br />

Ah 50

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!