Sci di fondo - Rivista Vai

gradino del podio è stato Fulvio Valbusa e si
gareggiava ancora in tecnica libera. Cattaneo
aveva dimostrato di essere in ottima forma,
dopo le vittorie a La Sgambeda di Livigno
e alla Jizerska Pedesatka in Repubblica
Ceca, e contava sull’aiuto della squadra. Purtroppo
però non ce l’ha fatta.
La vittoria è andata ancora una volta ad uno
scandinavo, ma non a uno dei fratelli Auckland,
come si prevedeva, ma allo svedese
Jerry Ahrlin. Del resto Anders Auckland non
poteva essere al massimo della sua forma,
dopo avere partecipato alla prova di Coppa
del Mondo a Otepae in Estonia e avere affrontato
un lungo viaggio per essere al via
della gara trentina. Un’ulteriore dimostrazione
dell’importanza della Marcialonga anche
nei Paesi portati più del nostro allo sci di fatica
e della considerazione in cui è tenuta anche
fra i campioni.
Come al solito è stata la tanto temuta salita
della cascata a decretare il vincitore: è su
questa salita infatti che Ahrlin ha staccato i
suoi compagni di fuga Joergen Aukland e
Daniel Tynell. Un po’ deluso, anche se gratificato
dai calorosi applausi del pubblico, il
nostro Cattaneo è stato relegato al quarto
posto. Tutta scandinava anche la lotta per la
vittoria al femminile, dove la non più giovane
norvegese Hilde Pedersen ha vinto il confronto
generazionale con la giovane svedese
Jenny Hanson, terza un’altra svedese Nina
Lintzen. Bisogna arrivare oltre il trentesimo
posto per incontrare un’italiana, la volonterosa
Rita Nones.
Fra questi protagonisti di rilievo e l’ultimo arrivato,
seimila fondisti, ognuno alla ricerca di
un risultato non sempre prettamente agoni-
stico, ognuno con la sua storia. Che è anche
la vera storia della Marcialonga.
Nel più lieve impegno della Marcialonga
Light di 45 km si sono imposti rispettivamente
Nicola Morandini delle Fiamme Gialle
su Marco Müller e Eugenia Bitcougova su
Laura Colnaghi.
La vigilia della gara è stata caratterizzata dai
tradizionali eventi dedicati ai giovanissimi e
alla beneficenza.
Oltre 400 giovanissimi, il “futuro” della Marcialonga
come li definisce il presidente Alfredo
Weiss, si sono dati battaglia nella Mini-
Classifiche
Classifica 70 km
Maschile
1. Jerry Ahrlin 2.56.52; 2.Joergen Aukland 2.57.01; 3.
Daniel Tynell 2.57.06; 4. Marco Cattaneo 2.57.34; 5.
Thomas Freimuth 2.57.38; 6. Audun Laugaland
2.58.20; 7.Espen Harald Bjerke 2.58.41; 8.Rune Muller
2.58.55; 9. Svein Tore Sinnes 2.59.02; 10. Aliaksei
Ivanov 2.59.17.
Femminile
1. Hilde G. Pedersen 3.22.58; 2. Jenny Hansson
3.23.17; 3. Nina Lintzen 3.31.26; 4. Jannicke Ostby
3.33.31; 5. Hege Skari 3.48.07; 6. Unni Oedegaard
3.49.57; 7. Hanne Lilleby 3.51.44; 8. Suvi Karjaluoto
3.55.06; 9. Anette Rustad Nilssen 3.55.15; 10. Tove
Frikstad 4.00.09.
Marcialonga Light - 45 km:
Maschile
1. Nicola Morandini 1.56.49; 2. Marco Muller 2.13.00;
3. Michele Mischkott 2.15.20; 4. Marco Bozzolo
2.22.41; 5. Luca Messina 2.31.01; 6. Michele Coser
2.31.24; 7. Claudio Mueller 2.31.27; 8. Oliver Molly
2.33.34; 9. Antti Niemi 2.35.37; 10. Alberto Vitali
2.36.01.
Femminile
1. Eugenia Bitchougova 2.24.20; 2. Laura Colnaghi
Calissoni 2.34.40; 3. Ester Valle 2.47.20; 4. Lisa Hallberg
2.51.24; 5. Monica Diana 2.56.04; 6. Alicia Kallin
3.12.13; 7. Alma Combacia Clavierias 3.14.24; 8.
Helle Lorentzen 3.16.17; 9. Silke Koenig 3.19.54; 10.
Sofie Waage Skjelfo 3.29.09.
marcialonga: che tutti, indipendentemente
dal risultato, si siano presi sul serio lo dimostrano
i nomi dei primi arrivati, Stefano Zeni
e Veronica Broll, che solo una settimana prima
si erano fatti onore sempre su questa pista
in occasione del Trofeo Topolino.
Nella Marcialonga Stars riservata ai VIP, che
dovevano affrontare una prova con gli sci o
con le racchette da neve si sono presentati
autorità, ex corridori di ogni disciplina, frequentatori
dello spettacolo. Anche loro si sono
divertiti, ma soprattutto si sono sfidati per
uno scopo benefico a favore della Lega per
la Lotta ai Tumori.
VAi
n°371
Sci di fondo 23