CATALOGO Sandro Chia PER STAMPA PIXARTPRINTING 25aprile2017 copia

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6 maggio - 25 giugno
2017
Galleria D’Arte Moderna e Contemporanea Lorenzo Viani
Palazzo delle Muse - P.zza Mazzini
Viareggio (LU)
gamc@comune.viareggio.lu.it
www.gamc.it
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Catalogo a cura di:
Valter e Simona Rossi
Progetto grafico di:
Nicola Salotti e Laura Fonsa
Nessuna parte di questo catalogo può
essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi
mezzo elettronico, meccanico o altro
senza l’autorizzazione scritta dei proprietari
dei diritti e dell’editore.
© 2017 2RC
fotografie di:
Laura Peres
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Con il sostegno di:
Con il patrocinio di:
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SANDRO CHIA
Edizioni d’Arte
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Giorgio Del Ghingaro
Con grande orgoglio, questa Amministrazione Comunale inaugura la Mostra ”Sei Canzoni di
Sandro Chia, nelle sale della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Viareggio, e apre
ufficialmente, attraverso l’esperienza e la professionalità pluri decennale della Stamperia 2RC di
Valter ed Eleonora Rossi, una nuova attività dedicata alla grafica contemporanea, sia didattica
che laboratoriale, la cui finalità è di condurre giovani ad affrontare, a tappe, un percorso professionale
molteplice e variegato nel mondo della Stampa, del Management e dell’Editoria d’Arte.
Il Libro “Sei canzoni” del Maestro Sandro Chia rappresenta l’esordio dell’attività produttiva presso
il Centro Internazionale della Grafica d’Arte 2RCGAMC, e ha dimostrato che i giovani allievi
accreditati dal Master 2014/2015, sono stati capaci di entrare in una attività produttiva editoriale
con grande responsabilità; Master di Primo livello in “Tecniche e management della Stampa e
dell’Editoria d’Arte” che è stato realizzato dall’Associazione Onlus “Laboratorio 2RC Officina
Contemporaneo”, in accordo e stretta collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Grazie al sostegno della società ARCUS S.p.a. (ora ALES S.p.a.), che ha fortemente creduto e finanziato
questo progetto sin dal suo inizio, dal 6 maggio al 25 giugno 2017 sarà possibile ammirare la
produzione editoriale del “Laboratorio 2RC Officina Contemporaneo”, presso il Centro Internazionale
della Grafica d’Arte 2RCGAMC.
Un esordio che ci auguriamo sia il primo grande contributo per attestare la vocazione di Viareggio,
non solo come centro d’arte contemporanea, ma come città della bellezza e della felicità.
Giorgio Del Ghingaro, Sindaco di Viareggio
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Giovanni Pieraccini
Facendo eco a una famosa affermazione del poeta Pablo Neruda, confesso che ho amato e
amo l’arte, della quale ho fatto, insieme all’attività politica, uno dei riferimenti della mia vita.
Esiste, io credo, una correlazione inscindibile tra arte e politica, poiché senza dubbio l’attività
artistica contribuisce in modo determinante alla crescita delle persone e alla loro libertà individuale.
E quindi è un preciso e ineludibile dovere della politica il provvedere al sostegno e alla
diffusione dell’arte, che va vista anche come un determinante strumento per un modo di
governare evoluto e lungimirante.
Sono lieto, allora, di essere ancora una volta al fianco di un artista d’avanguardia, irrequieto
nelle sue sperimentazioni, capace di sollecitare emozioni positive in chi osserva le sue opere,
padrone di un modo di fare arte che mi sembra anche profondamente etico.
Giovanni Pieraccini, Senatore della Repubblica
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Lo splendore dell’immagine
Achille Bonito Oliva
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Lo splendore dell’immagine
Sandro Chia opera su un ventaglio di stili, sempre sostenuto da una perizia tecnica e da
un’idea dell’arte che cerca dentro di sé i motivi della propria esistenza. Tali motivi consistono
nel piacere di una pittura finalmente sottratta alla tirannia della novità e anzi affidata
alla capacità di utilizzare diverse “maniere” per arrivare all’immagine. I punti di riferimento
sono innumerevoli senza esclusione alcuna: da Chagall a Picasso, a Cézanne, a De
Chirico, dal Carrà futurista a quello metafisico e novecentista, a Picabia.
Ma il richiamo stilistico è subito riassorbito dalla qualità del risultato, all’incrocio tra
perizia tecnica e stato di grazia. La pittura diventa campo dentro cui manualità e
concetto trovano finalmente un equilibrio.
In Chia l’immagine (anche quella iniziale decisamente post-concettuale) è sempre
sostenuta dalla necessità del titolo: L’ombra e il suo doppio (1971) e Immobilità vari aspetti
(1976), di una didascalia o di una piccola poesia dipinta direttamente sul quadro, che
serve a svelarne il meccanismo interno.
Il piacere della pittura è accompagnato dal piacere del motto di spirito, dalla capacità
di integrare il furore della fattura del quadro con il preventivo distacco dell’ironia:
Paradosso della conferenza imprevedibile - chiaro di luna, del 1974, sull’indicibilità
dell’arte. L’opera diventa un circuito mobile di riferimenti interni ed esterni, tutti al servizio di
un’immagine che si offre allo sguardo in una doppia valenza:
come sostanza pittorica e come forma mentale. Nel primo caso l’immagine è appagata dalla
materia che la costituisce, nel secondo caso essa si pone come dimostrazione stupefacente
di una idea: l’arte esiste soltanto se incarnata nel tessuto dell’arte. In Chia l’immagine
è sempre lampante.
La mobilità produttiva di Chia nasce dalla pulsione di aggirare la geometria di ogni
oggetto fissato a una idea del mondo, gelato in uno schema ideologico. Figure comiche
e altre al limite del dramma, timbri forti e leggeri di colori, scorrono incessantemente
sulla superficie del quadro, secondo i dettami di una sensibilità che, come il pavone, fa la
coda, esibendo la capacità di tramutarsi continuamente in un altro stile. Le singole opere
diventano piccoli transiti, soste silenziose nel luogo dello stile, del grande stile, quello che
permette all’artista di trovare identità attraverso il fare.
Il “manierismo” di Chia poggia sulla volubilità dello stile, sulla capacità di cogliere il
veloce corso delle cose e le loro intelligenti e nascoste corrispondenze. La cura del
particolare e di piccole scene denota una coscienza della precarietà, della mancanza
di appigli definitivi che portano l’artista a operare felicemente, senza drammi, sulla mobilità
sensibile della manualità, sull’uso transitorio della pittura. La pittura diventa il piano
inclinato su cui scorrono e transitano le peripezie stilistiche di un immaginario lontano da
ogni eroica fissità.
L’opulenza espressiva di Chia poggia proprio sulla libera oscillazione della sua
pulsione creativa, disinibita e aperta ad ogni recupero, nella considerazione che
il linguaggio e le sue articolazioni non portano dentro l’opera le forme simboliche,
storicamente corrispondenti al loro uso.
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Lo splendore dell’immagine
La temperatura dell’opera non permette alcuna fedeltà, Chia riesce a trasferire e
trasformare alcuni linguaggi eroici delle avanguardie storiche e di altre correnti artistiche,
come il Novecento, nei toni domestici di un fare che ormai ritiene consumato ogni
parametro ed ogni albero genealogico. L’arte è partire dalla catastrofe semantica che
non ha risparmiato nemmeno le avanguardie, approfittare della perdita di significati, per
produrre una sana deriva creativa, pronta a transitare in ogni luogo, luogo comune o proibito.
Molti climi culturali si addensano nell’opera di Chia, senza che egli s’identifichi nel loro uso.
Essa è la conseguenza e lo sbocco di linguaggi storicamente puri che vengono contaminati
attraverso il processo dell’arte. Una deriva di piacere presiede il nomadismo di Sandro
Chia che sfiora molti linguaggi cosmopoliti, dai Fauves ai simbolisti. Eppure un arguto genius
loci presiede l’intero suo lavoro portando le matrici adoperate a confluire nello stato di
grazia di uno stile corposamente italiano.
Il continuo via vai dell’artista negli Stati Uniti non ha modificato il suo trend creativo.
Struggenti sono i ritratti di alcuni compagni di strada nelle scorribande della pittura: De
Dominicis, Schifano, Festa, Boetti, Cucchi.
Chia ribadisce il ruolo della pittura, il suo essere strumento di rappresentazione di una capacità
espressiva dell’artista, fatta di memoria culturale e velocità esecutiva, direttamente
proporzionale alla velocità di vita del proprio tempo che permette sopravvivenza soltanto
alle attività produttive capaci di agire in sintoniacon essa.
Il superficialismo dell’immagine di Chia è il volontario portato di questa mentalità, il
risultato di un immediato impatto della propria produzione con lo spirito del tempo. Per lui
essere moderno significa portare l’immagine ad una sua splendente evidenza, sottrarla al
monopolio del puro sguardo e destinarla all’attenzione di un pubblico che vuole tenere la
memoria sotto il dominio del presente.
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Edizioni d’Arte
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il Viandante
S e g u i a m o i suoi passi per
un’ora o due. LA CARTELLA di
GRAFICHE significa questo:
seguire le tracce del viandante,
intuire il senso dei suoi passi
in un bosco di simboli fuorvianti -
Nel bosco ci sono sentieri sicuri
e sentieri coperti dalla vegetazione
che sembrano interrompersi. Al
VIANDANTE NON RESTA che tracciare coi
Suoi passi un nuovo sentiero dal
destino ignoto sorprendente SPERIMENTALE
il SENTIERO CONDUCE Alla soglia della
immagine alla pagina appena girata
all’odore della stampa STA A NOI VARCARE LA
SOGLIA . Pochi Passi dentro l’immagine e si
è al Sicuro, niente può succedere che non sia
già SUCCESSO, la sorpresa è LEGGERA COME UN
SEGNO UN COLORE in altre parole SI È A CASA
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SiSMOGRAFO
Non so se tra nuvole
irrequiete
vedo figure barocche
ma la mano registra
come fosse un sismografo
linee sinuose onde oblique
oscillazioni per un intricato
disegno bianco e nero
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istruzioni
Bisogna procedere come
un giocatore di scacchi
solitario Bisogna muovere
opportunamente
i propri pezzi e quelli
dell’avversario in maniera
UTILE
allo svolgimento del gioco
e così si fa un disegno
poi lo si colora
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VIANDANTE
Come un viandante che
si vendichi
del rumore del giorno
SPRUZZANDOSI
ACQUA Gelida sul viso
Noi con dita non i n f a n t i l i
dobbiamo cercare, nel fango,
la materia per un nuovo
progetto
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S e n z a Dubbio
nella gabbia che lo
imprigiona
Griglia di linee
colorate
EGLI SI AVVEDE
della necessità di spazzare
via per sempre dal proprio
FIRMAMENTO
il concetto di “N E C E S S I T À ”
in altre parole
REALTÀ E RAGIONE SONO NUBI
Che oscurano il nostro SOLE
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UN RICHIAMO
SE IL PUTTO NON SI VEDE
IL CHERUBINO NON RECEDE
SE IL SANTO NON PROCEDE
IL DISEGNO NON SI VEDE
oh disegno !
oh disegno !
Perchè nascondi il tuo
lato oscuro E
il TUO VERO VOLTO ?
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N o v i z i o
quando guardava dentro
di sé vedeva figure
Stelle - Pietre - nuvole -
Vedeva figure a forma
di nuvola vedeva nuvole
a forma di stella vedeva
figure a forma di pietre
vedeva stelle a forma
di figure e lui Novizio
in gloria al centro
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Ringraziamenti
di Eleonora e Valter Rossi
Era il1987, e da otto anni avevamo aperto casa e Stamperia a New York, in Broome Street;
in questo delizioso loft avevamo collaborato con molti artisti, e proprio in quel periodo avevamo
terminato con un sorprendente “bon a tirèr”, una splendida incisione di Sam Francis: ” Senza titolo 3”.
Un omaggio al suo ultimo figlio “Augustus”, nato da pochi giorni.
Terminato il challange con Sam Francis, iniziammo un nuova incisione con Francesco Clemente:
“Semen”.
Con lui collaboravamo già da tempo, a New York abitava a due blocchi da casa nostra, e ciò
permetteva di lavorare a tutte le ore senza alcuna interruzione; durante queste giornate si parlava
del nostro interesse a conoscere Sandro Chia che aveva anche lui studio a N.Y.
Francesco ci organizzò un contatto.
Ci Incontrammo con Sandro da Omen, un ottimo ristorante giapponese, e finalmente…
sazi, concludemmo con un caffè italiano a casa nostra.
Era un pretesto per dare una risposta alla sua curiosità, che in quel breve incontro, eravamo
riusciti a destare, oltre alla nostra determinazione a poter lavorare con lui.
Ovviamente, aver visto poi dal vero quanto avevamo cercato di spiegare, fu per lui una sorpresa
e per noi una grande soddisfazione; leggemmo nelle sue espressioni e commenti che sottintendevano
il desiderio di dare un seguito a questo primo incontro, e ci lasciammo in quel giorno con la seria
intenzione di vederci al più presto.
Ma così non fu!
Il coinvolgimento fu incessante e totale, un vortice di 26 anni vissuti senza respiro fino al 2013,
quando, durante una splendida serata a casa dei cari amici Carla Fendi e Candido Sperone, mi
soffermai davanti ad un’ opera di Sandro Chia.
Dissi a Carla che mi sarebbe piaciuto incontrare Sandro, per ricondurlo ad una sfida a suo tempo
immaginata (1987), con noi nella nascente “Ateliér” di Viareggio, fortemente voluta da Giovanni
Pieraccini, già nel 2009.
Carla Fendi, con la sua forte positività, collegò subito i due poli così lontani che non aspettavano
altro, “per tante e diverse circostanze”, e bastò un incontro per immaginare un percorso dove i
risultati sono ora evidenti, sfogliando oggi il libro “Sei Canzoni”.
Vogliamo ringraziare Sandro, per averci dato quella fiducia che, man mano, ci ha permesso
d’indagare tecnicamente tra i suoi personaggi, e portare la nostra curiosità a trovare le soluzioni
ideali per dargli quella leggerezza e libertà tecnica a lui consona.
Ringraziamo Carla Fendi per averci dato l’opportunità sopra descritta e Achille Bonito Oliva per
aver voluto scrivere un “saggio” puntuale su Sandro Chia.
Un ringraziamento che viene dal cuore a Vera e Giovanni Pieraccini perché, senza il loro amore
per l’arte e per la loro “Viareggio”, questo libro, probabilmente, non sarebbe mai nato.
Non posso non ringraziare chi ci ha consentito di attivare, sin dal principio, sostenendolo
finanziariamente, il progetto viareggino: la “Nando Peretti Foundation”, la Fondazione “Carla Fendi”,
Arcus S.p.A. (dal 2013 ALES S.p.a.), i tanti cari amici che hanno creduto in noi, in particolare Roberto
della Casa, e quanti di loro si sono iscritti come soci all’ Associazione ”Laboratorio 2RC Officina
Contemporaneo”.
Ringrazio inoltre Francesco Patriarca, ponte competente e insostituibile tra noi e l’artista e, non
per ultimi, Laura Fonsa, Laura Peres e Nicola Salotti per averci seguito con passione in questo
splendido viaggio.
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Introduzione al colophon
L’incisione dei sei soggetti “Sei Canzoni” di Sandro Chia è stata realizzata nello studio 2RC
Edizioni d’Arte a Roma e a Montalcino, nello studio dell’artista, in una vera e stretta collaborazione
tra Sandro Chia, Valter, Eleonora e Simona Rossi in tre anni, dal 2014 al 2017, di intenso e
piacevole lavoro.
Durante questo periodo, a Roma, si sono stampati i bon a tirèr, con l’assistenza di Raffaele
D’Orsogna e Adriano Corazzi che, ancora una volta, dai primordi della Stamperia 2RC, sono stati
presenti “al richiamo”.
La stampa delle sei incisioni è stata realizzata nel “Laboratorio 2RC Officina Contemporaneo”
Associazione ONLUS, presso il “Centro internazionale della Stampa d’Arte 2RCGAMC” di Viareggio.
Nel 2014/15, con il Master di Primo livello in “Tecniche e Management della Stampa e Editoria
d’Arte”, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Firenze, si sono accreditati sei giovani
artisti, tre dei quali, grazie alla generosità della “Nando Peretti Foundation”, hanno ricevuto, nel
marzo 2016, una borsa di studio per un anno di Tirocinio.
Nel programma era stabilito che, oltre al loro lavoro di ricerca artistica nelle varie tecniche di
incisione, si doveva arrivare a poter stampare con modestia, coesione di gruppo e con la massima
responsabilità, edizioni impegnative di importanti artisti contemporanei.
ll primo artista è stato Sandro Chia con il libro “Sei Canzoni”.
La stampa delle sei incisioni è stata terminata il 10 Marzo 2017 con ottimi risultati, dai tre
giovani artisti: Laura Fonsa, Laura Peres, Nicola Salotti.
Gli stessi si sono dedicati anche alla rilegatura del libro per realizzare quanto più possibile nel
“Laboratorio” viareggino, con l’aiuto in questo caso, di Irene Puglisi (inserita nel gruppo, successivamente).
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Il Libro “Sei canzoni”
edito dalla
Edizioni d’Arte
contiene sei incisioni di Sandro Chia
stampate dall’ Associazione Onlus “Laboratorio 2RC Officina Contemporaneo
presso “Centro internazionale della Grafica d’Arte 2RCGAMC” di Viareggio,
carta : Magnani (Pescia) cm 44 x 34,
stampa a più colori (vedi schede pagina 37)
tecnica delle incisioni
maniera E, acquaforte, acquatinta 2RC© , puntasecca,
dimensioni del libro cm 45 x 35,
la copertina: “Impronta d’acido”
immagine ripresa fotograficamente da una carta assorbente, con l’impronta d’acido
assorbito durante la lavorazione della lastra di rame n°4 (colore blu), del sesto soggetto “Novizio ”,
la stessa immagine è stata, poi, realizzata in fotoincisione,
stampata su carta Japon, a 5 colori e applicata su carta Magnani
I testi autografi di Sandro Chia, il testo di Achille Bonito Oliva e quelli didascalici sono
fotoincisi.
Numero di esemplari del libro 75
Composizione della tiratura:
50
esemplari in numeri arabi
X
esemplari in numeri romani
15
in lettere da A a Q, dedicati.
Data della firma del libro 26 Aprile 2017
Edizione numerata, firmata e timbrata a secco con il nuovo logo dell’artista, con il logo a secco della
2RC e con il timbro a secco dell’ Associazione Onlus Laboratorio 2RC Officina Contemporaneo.
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Schede
SISMOGRAFO
maniera (E) 2RC©, acquaforte, acquatinta,
su n. 4 lastre di rame,
dimensioni delle lastre: cm 22 x 22
stampa in 8 colori
carta: Magnani (Pescia)
dimensioni carta: cm 44 x 34
buono di stampa 14 luglio 2014
tiratura:
50 esemplari in numeri arabi,
X prove d’artista in numeri romani,
15 copie dedicate in lettere da A a Q
SENZA DUBBIO
maniera (E) 2RC©, acquaforte, acquatinta.
su n. 5 lastre di rame,
dimensioni delle lastre: cm 27,6 x 20
stampa in 13 colori
carta: Magnani (Pescia)
dimensioni carta: cm 44 x 34
buono di stampa 3 febbraio 2016
tiratura:
50 esemplari in numeri arabi,
X prove d’artista in numeri romani,
15 copie dedicate in lettere da A a Q
ISTRUZIONI
maniera (E) 2RC©, acquaforte, acquatinta, puntasecca.
su n. 4 lastre di rame,
dimensioni delle lastre: cm 27 x 20
stampa in 6 colori
carta: Magnani (Pescia)
dimensioni carta: cm 44 x 34
buono di stampa 15 giugno 2015
tiratura:
50 esemplari in numeri arabi,
X prove d’artista in numeri romani,
15 copie dedicate in lettere da A a Q
UN RICHIAMO
maniera (E) 2RC©, acquaforte, acquatinta, puntasecca.
su n. 5 lastre di rame,
dimensioni delle lastre: cm 26,1 x 21
stampa in 13 colori
carta: Magnani (Pescia)
dimensioni carta: cm 44 x 34
buono di stampa 24 giugno 2016
tiratura:
50 esemplari in numeri arabi,
X prove d’artista in numeri romani,
15 copie dedicate in lettere da A a Q
IL VIANDANTE
maniera (E) 2RC©, acquaforte, acquatinta, puntasecca.
su n. 4 lastre di rame,
dimensioni delle lastre: cm 27 x 20
stampa in 13 colori
carta: Magnani (Pescia)
dimensioni carta: cm 44 x 34
buono di stampa 12 ottobre 2015
tiratura:
50 esemplari in numeri arabi,
X prove d’artista in numeri romani,
15 copie dedicate in lettere da A a Q
NOVIZIO
maniera E 2RC©, acquaforte, acquatinta, puntasecca.
su n. 4 lastre di rame,
dimensioni delle lastre: cm 29 x 20
stampa in 8 colori
carta: Magnani (Pescia)
dimensioni carta: cm 44 x 34
buono di stampa 5 dicembre 2016
tiratura:
50 esemplari in numeri arabi,
X prove d’artista in numeri romani,
15 copie dedicate in lettere da A a Q
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Finito di stampare nel mese di Aprile 2017
da Pixartprinting Spa (Ve)
Edizioni d’Arte
via del Cannone 3 A7
00062 Bracciano (RM)
tel. 066868878
2rcgallery@2rcgallery.com
www.2rcgallery.com
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