CATALOGO Sandro Chia PER STAMPA PIXARTPRINTING 25aprile2017 copia
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6 maggio - 25 giugno<br />
2017<br />
Galleria D’Arte Moderna e Contemporanea Lorenzo Viani<br />
Palazzo delle Muse - P.zza Mazzini<br />
Viareggio (LU)<br />
gamc@comune.viareggio.lu.it<br />
www.gamc.it<br />
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Catalogo a cura di:<br />
Valter e Simona Rossi<br />
Progetto grafico di:<br />
Nicola Salotti e Laura Fonsa<br />
Nessuna parte di questo catalogo può<br />
essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi<br />
mezzo elettronico, meccanico o altro<br />
senza l’autorizzazione scritta dei proprietari<br />
dei diritti e dell’editore.<br />
© 2017 2RC<br />
fotografie di:<br />
Laura Peres<br />
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Con il sostegno di:<br />
Con il patrocinio di:<br />
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SANDRO CHIA<br />
Edizioni d’Arte<br />
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Giorgio Del Ghingaro<br />
Con grande orgoglio, questa Amministrazione Comunale inaugura la Mostra ”Sei Canzoni di<br />
<strong>Sandro</strong> <strong>Chia</strong>, nelle sale della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Viareggio, e apre<br />
ufficialmente, attraverso l’esperienza e la professionalità pluri decennale della Stamperia 2RC di<br />
Valter ed Eleonora Rossi, una nuova attività dedicata alla grafica contemporanea, sia didattica<br />
che laboratoriale, la cui finalità è di condurre giovani ad affrontare, a tappe, un percorso professionale<br />
molteplice e variegato nel mondo della Stampa, del Management e dell’Editoria d’Arte.<br />
Il Libro “Sei canzoni” del Maestro <strong>Sandro</strong> <strong>Chia</strong> rappresenta l’esordio dell’attività produttiva presso<br />
il Centro Internazionale della Grafica d’Arte 2RCGAMC, e ha dimostrato che i giovani allievi<br />
accreditati dal Master 2014/2015, sono stati capaci di entrare in una attività produttiva editoriale<br />
con grande responsabilità; Master di Primo livello in “Tecniche e management della Stampa e<br />
dell’Editoria d’Arte” che è stato realizzato dall’Associazione Onlus “Laboratorio 2RC Officina<br />
Contemporaneo”, in accordo e stretta collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Firenze.<br />
Grazie al sostegno della società ARCUS S.p.a. (ora ALES S.p.a.), che ha fortemente creduto e finanziato<br />
questo progetto sin dal suo inizio, dal 6 maggio al 25 giugno 2017 sarà possibile ammirare la<br />
produzione editoriale del “Laboratorio 2RC Officina Contemporaneo”, presso il Centro Internazionale<br />
della Grafica d’Arte 2RCGAMC.<br />
Un esordio che ci auguriamo sia il primo grande contributo per attestare la vocazione di Viareggio,<br />
non solo come centro d’arte contemporanea, ma come città della bellezza e della felicità.<br />
Giorgio Del Ghingaro, Sindaco di Viareggio<br />
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Giovanni Pieraccini<br />
Facendo eco a una famosa affermazione del poeta Pablo Neruda, confesso che ho amato e<br />
amo l’arte, della quale ho fatto, insieme all’attività politica, uno dei riferimenti della mia vita.<br />
Esiste, io credo, una correlazione inscindibile tra arte e politica, poiché senza dubbio l’attività<br />
artistica contribuisce in modo determinante alla crescita delle persone e alla loro libertà individuale.<br />
E quindi è un preciso e ineludibile dovere della politica il provvedere al sostegno e alla<br />
diffusione dell’arte, che va vista anche come un determinante strumento per un modo di<br />
governare evoluto e lungimirante.<br />
Sono lieto, allora, di essere ancora una volta al fianco di un artista d’avanguardia, irrequieto<br />
nelle sue sperimentazioni, capace di sollecitare emozioni positive in chi osserva le sue opere,<br />
padrone di un modo di fare arte che mi sembra anche profondamente etico.<br />
Giovanni Pieraccini, Senatore della Repubblica<br />
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Lo splendore dell’immagine<br />
Achille Bonito Oliva<br />
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Lo splendore dell’immagine<br />
<strong>Sandro</strong> <strong>Chia</strong> opera su un ventaglio di stili, sempre sostenuto da una perizia tecnica e da<br />
un’idea dell’arte che cerca dentro di sé i motivi della propria esistenza. Tali motivi consistono<br />
nel piacere di una pittura finalmente sottratta alla tirannia della novità e anzi affidata<br />
alla capacità di utilizzare diverse “maniere” per arrivare all’immagine. I punti di riferimento<br />
sono innumerevoli senza esclusione alcuna: da Chagall a Picasso, a Cézanne, a De<br />
Chirico, dal Carrà futurista a quello metafisico e novecentista, a Picabia.<br />
Ma il richiamo stilistico è subito riassorbito dalla qualità del risultato, all’incrocio tra<br />
perizia tecnica e stato di grazia. La pittura diventa campo dentro cui manualità e<br />
concetto trovano finalmente un equilibrio.<br />
In <strong>Chia</strong> l’immagine (anche quella iniziale decisamente post-concettuale) è sempre<br />
sostenuta dalla necessità del titolo: L’ombra e il suo doppio (1971) e Immobilità vari aspetti<br />
(1976), di una didascalia o di una piccola poesia dipinta direttamente sul quadro, che<br />
serve a svelarne il meccanismo interno.<br />
Il piacere della pittura è accompagnato dal piacere del motto di spirito, dalla capacità<br />
di integrare il furore della fattura del quadro con il preventivo distacco dell’ironia:<br />
Paradosso della conferenza imprevedibile - chiaro di luna, del 1974, sull’indicibilità<br />
dell’arte. L’opera diventa un circuito mobile di riferimenti interni ed esterni, tutti al servizio di<br />
un’immagine che si offre allo sguardo in una doppia valenza:<br />
come sostanza pittorica e come forma mentale. Nel primo caso l’immagine è appagata dalla<br />
materia che la costituisce, nel secondo caso essa si pone come dimostrazione stupefacente<br />
di una idea: l’arte esiste soltanto se incarnata nel tessuto dell’arte. In <strong>Chia</strong> l’immagine<br />
è sempre lampante.<br />
La mobilità produttiva di <strong>Chia</strong> nasce dalla pulsione di aggirare la geometria di ogni<br />
oggetto fissato a una idea del mondo, gelato in uno schema ideologico. Figure comiche<br />
e altre al limite del dramma, timbri forti e leggeri di colori, scorrono incessantemente<br />
sulla superficie del quadro, secondo i dettami di una sensibilità che, come il pavone, fa la<br />
coda, esibendo la capacità di tramutarsi continuamente in un altro stile. Le singole opere<br />
diventano piccoli transiti, soste silenziose nel luogo dello stile, del grande stile, quello che<br />
permette all’artista di trovare identità attraverso il fare.<br />
Il “manierismo” di <strong>Chia</strong> poggia sulla volubilità dello stile, sulla capacità di cogliere il<br />
veloce corso delle cose e le loro intelligenti e nascoste corrispondenze. La cura del<br />
particolare e di piccole scene denota una coscienza della precarietà, della mancanza<br />
di appigli definitivi che portano l’artista a operare felicemente, senza drammi, sulla mobilità<br />
sensibile della manualità, sull’uso transitorio della pittura. La pittura diventa il piano<br />
inclinato su cui scorrono e transitano le peripezie stilistiche di un immaginario lontano da<br />
ogni eroica fissità.<br />
L’opulenza espressiva di <strong>Chia</strong> poggia proprio sulla libera oscillazione della sua<br />
pulsione creativa, disinibita e aperta ad ogni recupero, nella considerazione che<br />
il linguaggio e le sue articolazioni non portano dentro l’opera le forme simboliche,<br />
storicamente corrispondenti al loro uso.<br />
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Lo splendore dell’immagine<br />
La temperatura dell’opera non permette alcuna fedeltà, <strong>Chia</strong> riesce a trasferire e<br />
trasformare alcuni linguaggi eroici delle avanguardie storiche e di altre correnti artistiche,<br />
come il Novecento, nei toni domestici di un fare che ormai ritiene consumato ogni<br />
parametro ed ogni albero genealogico. L’arte è partire dalla catastrofe semantica che<br />
non ha risparmiato nemmeno le avanguardie, approfittare della perdita di significati, per<br />
produrre una sana deriva creativa, pronta a transitare in ogni luogo, luogo comune o proibito.<br />
Molti climi culturali si addensano nell’opera di <strong>Chia</strong>, senza che egli s’identifichi nel loro uso.<br />
Essa è la conseguenza e lo sbocco di linguaggi storicamente puri che vengono contaminati<br />
attraverso il processo dell’arte. Una deriva di piacere presiede il nomadismo di <strong>Sandro</strong><br />
<strong>Chia</strong> che sfiora molti linguaggi cosmopoliti, dai Fauves ai simbolisti. Eppure un arguto genius<br />
loci presiede l’intero suo lavoro portando le matrici adoperate a confluire nello stato di<br />
grazia di uno stile corposamente italiano.<br />
Il continuo via vai dell’artista negli Stati Uniti non ha modificato il suo trend creativo.<br />
Struggenti sono i ritratti di alcuni compagni di strada nelle scorribande della pittura: De<br />
Dominicis, Schifano, Festa, Boetti, Cucchi.<br />
<strong>Chia</strong> ribadisce il ruolo della pittura, il suo essere strumento di rappresentazione di una capacità<br />
espressiva dell’artista, fatta di memoria culturale e velocità esecutiva, direttamente<br />
proporzionale alla velocità di vita del proprio tempo che permette sopravvivenza soltanto<br />
alle attività produttive capaci di agire in sintoniacon essa.<br />
Il superficialismo dell’immagine di <strong>Chia</strong> è il volontario portato di questa mentalità, il<br />
risultato di un immediato impatto della propria produzione con lo spirito del tempo. Per lui<br />
essere moderno significa portare l’immagine ad una sua splendente evidenza, sottrarla al<br />
monopolio del puro sguardo e destinarla all’attenzione di un pubblico che vuole tenere la<br />
memoria sotto il dominio del presente.<br />
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Edizioni d’Arte<br />
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il Viandante<br />
S e g u i a m o i suoi passi per<br />
un’ora o due. LA CARTELLA di<br />
GRAFICHE significa questo:<br />
seguire le tracce del viandante,<br />
intuire il senso dei suoi passi<br />
in un bosco di simboli fuorvianti -<br />
Nel bosco ci sono sentieri sicuri<br />
e sentieri coperti dalla vegetazione<br />
che sembrano interrompersi. Al<br />
VIANDANTE NON RESTA che tracciare coi<br />
Suoi passi un nuovo sentiero dal<br />
destino ignoto sorprendente S<strong>PER</strong>IMENTALE<br />
il SENTIERO CONDUCE Alla soglia della<br />
immagine alla pagina appena girata<br />
all’odore della stampa STA A NOI VARCARE LA<br />
SOGLIA . Pochi Passi dentro l’immagine e si<br />
è al Sicuro, niente può succedere che non sia<br />
già SUCCESSO, la sorpresa è LEGGERA COME UN<br />
SEGNO UN COLORE in altre parole SI È A CASA<br />
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SiSMOGRAFO<br />
Non so se tra nuvole<br />
irrequiete<br />
vedo figure barocche<br />
ma la mano registra<br />
come fosse un sismografo<br />
linee sinuose onde oblique<br />
oscillazioni per un intricato<br />
disegno bianco e nero<br />
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istruzioni<br />
Bisogna procedere come<br />
un giocatore di scacchi<br />
solitario Bisogna muovere<br />
opportunamente<br />
i propri pezzi e quelli<br />
dell’avversario in maniera<br />
UTILE<br />
allo svolgimento del gioco<br />
e così si fa un disegno<br />
poi lo si colora<br />
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VIANDANTE<br />
Come un viandante che<br />
si vendichi<br />
del rumore del giorno<br />
SPRUZZANDOSI<br />
ACQUA Gelida sul viso<br />
Noi con dita non i n f a n t i l i<br />
dobbiamo cercare, nel fango,<br />
la materia per un nuovo<br />
progetto<br />
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S e n z a Dubbio<br />
nella gabbia che lo<br />
imprigiona<br />
Griglia di linee<br />
colorate<br />
EGLI SI AVVEDE<br />
della necessità di spazzare<br />
via per sempre dal proprio<br />
FIRMAMENTO<br />
il concetto di “N E C E S S I T À ”<br />
in altre parole<br />
REALTÀ E RAGIONE SONO NUBI<br />
Che oscurano il nostro SOLE<br />
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UN RICHIAMO<br />
SE IL PUTTO NON SI VEDE<br />
IL CHERUBINO NON RECEDE<br />
SE IL SANTO NON PROCEDE<br />
IL DISEGNO NON SI VEDE<br />
oh disegno !<br />
oh disegno !<br />
Perchè nascondi il tuo<br />
lato oscuro E<br />
il TUO VERO VOLTO ?<br />
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N o v i z i o<br />
quando guardava dentro<br />
di sé vedeva figure<br />
Stelle - Pietre - nuvole -<br />
Vedeva figure a forma<br />
di nuvola vedeva nuvole<br />
a forma di stella vedeva<br />
figure a forma di pietre<br />
vedeva stelle a forma<br />
di figure e lui Novizio<br />
in gloria al centro<br />
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Ringraziamenti<br />
di Eleonora e Valter Rossi<br />
Era il1987, e da otto anni avevamo aperto casa e Stamperia a New York, in Broome Street;<br />
in questo delizioso loft avevamo collaborato con molti artisti, e proprio in quel periodo avevamo<br />
terminato con un sorprendente “bon a tirèr”, una splendida incisione di Sam Francis: ” Senza titolo 3”.<br />
Un omaggio al suo ultimo figlio “Augustus”, nato da pochi giorni.<br />
Terminato il challange con Sam Francis, iniziammo un nuova incisione con Francesco Clemente:<br />
“Semen”.<br />
Con lui collaboravamo già da tempo, a New York abitava a due blocchi da casa nostra, e ciò<br />
permetteva di lavorare a tutte le ore senza alcuna interruzione; durante queste giornate si parlava<br />
del nostro interesse a conoscere <strong>Sandro</strong> <strong>Chia</strong> che aveva anche lui studio a N.Y.<br />
Francesco ci organizzò un contatto.<br />
Ci Incontrammo con <strong>Sandro</strong> da Omen, un ottimo ristorante giapponese, e finalmente…<br />
sazi, concludemmo con un caffè italiano a casa nostra.<br />
Era un pretesto per dare una risposta alla sua curiosità, che in quel breve incontro, eravamo<br />
riusciti a destare, oltre alla nostra determinazione a poter lavorare con lui.<br />
Ovviamente, aver visto poi dal vero quanto avevamo cercato di spiegare, fu per lui una sorpresa<br />
e per noi una grande soddisfazione; leggemmo nelle sue espressioni e commenti che sottintendevano<br />
il desiderio di dare un seguito a questo primo incontro, e ci lasciammo in quel giorno con la seria<br />
intenzione di vederci al più presto.<br />
Ma così non fu!<br />
Il coinvolgimento fu incessante e totale, un vortice di 26 anni vissuti senza respiro fino al 2013,<br />
quando, durante una splendida serata a casa dei cari amici Carla Fendi e Candido Sperone, mi<br />
soffermai davanti ad un’ opera di <strong>Sandro</strong> <strong>Chia</strong>.<br />
Dissi a Carla che mi sarebbe piaciuto incontrare <strong>Sandro</strong>, per ricondurlo ad una sfida a suo tempo<br />
immaginata (1987), con noi nella nascente “Ateliér” di Viareggio, fortemente voluta da Giovanni<br />
Pieraccini, già nel 2009.<br />
Carla Fendi, con la sua forte positività, collegò subito i due poli così lontani che non aspettavano<br />
altro, “per tante e diverse circostanze”, e bastò un incontro per immaginare un percorso dove i<br />
risultati sono ora evidenti, sfogliando oggi il libro “Sei Canzoni”.<br />
Vogliamo ringraziare <strong>Sandro</strong>, per averci dato quella fiducia che, man mano, ci ha permesso<br />
d’indagare tecnicamente tra i suoi personaggi, e portare la nostra curiosità a trovare le soluzioni<br />
ideali per dargli quella leggerezza e libertà tecnica a lui consona.<br />
Ringraziamo Carla Fendi per averci dato l’opportunità sopra descritta e Achille Bonito Oliva per<br />
aver voluto scrivere un “saggio” puntuale su <strong>Sandro</strong> <strong>Chia</strong>.<br />
Un ringraziamento che viene dal cuore a Vera e Giovanni Pieraccini perché, senza il loro amore<br />
per l’arte e per la loro “Viareggio”, questo libro, probabilmente, non sarebbe mai nato.<br />
Non posso non ringraziare chi ci ha consentito di attivare, sin dal principio, sostenendolo<br />
finanziariamente, il progetto viareggino: la “Nando Peretti Foundation”, la Fondazione “Carla Fendi”,<br />
Arcus S.p.A. (dal 2013 ALES S.p.a.), i tanti cari amici che hanno creduto in noi, in particolare Roberto<br />
della Casa, e quanti di loro si sono iscritti come soci all’ Associazione ”Laboratorio 2RC Officina<br />
Contemporaneo”.<br />
Ringrazio inoltre Francesco Patriarca, ponte competente e insostituibile tra noi e l’artista e, non<br />
per ultimi, Laura Fonsa, Laura Peres e Nicola Salotti per averci seguito con passione in questo<br />
splendido viaggio.<br />
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Introduzione al colophon<br />
L’incisione dei sei soggetti “Sei Canzoni” di <strong>Sandro</strong> <strong>Chia</strong> è stata realizzata nello studio 2RC<br />
Edizioni d’Arte a Roma e a Montalcino, nello studio dell’artista, in una vera e stretta collaborazione<br />
tra <strong>Sandro</strong> <strong>Chia</strong>, Valter, Eleonora e Simona Rossi in tre anni, dal 2014 al 2017, di intenso e<br />
piacevole lavoro.<br />
Durante questo periodo, a Roma, si sono stampati i bon a tirèr, con l’assistenza di Raffaele<br />
D’Orsogna e Adriano Corazzi che, ancora una volta, dai primordi della Stamperia 2RC, sono stati<br />
presenti “al richiamo”.<br />
La stampa delle sei incisioni è stata realizzata nel “Laboratorio 2RC Officina Contemporaneo”<br />
Associazione ONLUS, presso il “Centro internazionale della Stampa d’Arte 2RCGAMC” di Viareggio.<br />
Nel 2014/15, con il Master di Primo livello in “Tecniche e Management della Stampa e Editoria<br />
d’Arte”, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Firenze, si sono accreditati sei giovani<br />
artisti, tre dei quali, grazie alla generosità della “Nando Peretti Foundation”, hanno ricevuto, nel<br />
marzo 2016, una borsa di studio per un anno di Tirocinio.<br />
Nel programma era stabilito che, oltre al loro lavoro di ricerca artistica nelle varie tecniche di<br />
incisione, si doveva arrivare a poter stampare con modestia, coesione di gruppo e con la massima<br />
responsabilità, edizioni impegnative di importanti artisti contemporanei.<br />
ll primo artista è stato <strong>Sandro</strong> <strong>Chia</strong> con il libro “Sei Canzoni”.<br />
La stampa delle sei incisioni è stata terminata il 10 Marzo 2017 con ottimi risultati, dai tre<br />
giovani artisti: Laura Fonsa, Laura Peres, Nicola Salotti.<br />
Gli stessi si sono dedicati anche alla rilegatura del libro per realizzare quanto più possibile nel<br />
“Laboratorio” viareggino, con l’aiuto in questo caso, di Irene Puglisi (inserita nel gruppo, successivamente).<br />
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Il Libro “Sei canzoni”<br />
edito dalla<br />
Edizioni d’Arte<br />
contiene sei incisioni di <strong>Sandro</strong> <strong>Chia</strong><br />
stampate dall’ Associazione Onlus “Laboratorio 2RC Officina Contemporaneo<br />
presso “Centro internazionale della Grafica d’Arte 2RCGAMC” di Viareggio,<br />
carta : Magnani (Pescia) cm 44 x 34,<br />
stampa a più colori (vedi schede pagina 37)<br />
tecnica delle incisioni<br />
maniera E, acquaforte, acquatinta 2RC© , puntasecca,<br />
dimensioni del libro cm 45 x 35,<br />
la copertina: “Impronta d’acido”<br />
immagine ripresa fotograficamente da una carta assorbente, con l’impronta d’acido<br />
assorbito durante la lavorazione della lastra di rame n°4 (colore blu), del sesto soggetto “Novizio ”,<br />
la stessa immagine è stata, poi, realizzata in fotoincisione,<br />
stampata su carta Japon, a 5 colori e applicata su carta Magnani<br />
I testi autografi di <strong>Sandro</strong> <strong>Chia</strong>, il testo di Achille Bonito Oliva e quelli didascalici sono<br />
fotoincisi.<br />
Numero di esemplari del libro 75<br />
Composizione della tiratura:<br />
50<br />
esemplari in numeri arabi<br />
X<br />
esemplari in numeri romani<br />
15<br />
in lettere da A a Q, dedicati.<br />
Data della firma del libro 26 Aprile 2017<br />
Edizione numerata, firmata e timbrata a secco con il nuovo logo dell’artista, con il logo a secco della<br />
2RC e con il timbro a secco dell’ Associazione Onlus Laboratorio 2RC Officina Contemporaneo.<br />
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Schede<br />
SISMOGRAFO<br />
maniera (E) 2RC©, acquaforte, acquatinta,<br />
su n. 4 lastre di rame,<br />
dimensioni delle lastre: cm 22 x 22<br />
stampa in 8 colori<br />
carta: Magnani (Pescia)<br />
dimensioni carta: cm 44 x 34<br />
buono di stampa 14 luglio 2014<br />
tiratura:<br />
50 esemplari in numeri arabi,<br />
X prove d’artista in numeri romani,<br />
15 copie dedicate in lettere da A a Q<br />
SENZA DUBBIO<br />
maniera (E) 2RC©, acquaforte, acquatinta.<br />
su n. 5 lastre di rame,<br />
dimensioni delle lastre: cm 27,6 x 20<br />
stampa in 13 colori<br />
carta: Magnani (Pescia)<br />
dimensioni carta: cm 44 x 34<br />
buono di stampa 3 febbraio 2016<br />
tiratura:<br />
50 esemplari in numeri arabi,<br />
X prove d’artista in numeri romani,<br />
15 copie dedicate in lettere da A a Q<br />
ISTRUZIONI<br />
maniera (E) 2RC©, acquaforte, acquatinta, puntasecca.<br />
su n. 4 lastre di rame,<br />
dimensioni delle lastre: cm 27 x 20<br />
stampa in 6 colori<br />
carta: Magnani (Pescia)<br />
dimensioni carta: cm 44 x 34<br />
buono di stampa 15 giugno 2015<br />
tiratura:<br />
50 esemplari in numeri arabi,<br />
X prove d’artista in numeri romani,<br />
15 copie dedicate in lettere da A a Q<br />
UN RICHIAMO<br />
maniera (E) 2RC©, acquaforte, acquatinta, puntasecca.<br />
su n. 5 lastre di rame,<br />
dimensioni delle lastre: cm 26,1 x 21<br />
stampa in 13 colori<br />
carta: Magnani (Pescia)<br />
dimensioni carta: cm 44 x 34<br />
buono di stampa 24 giugno 2016<br />
tiratura:<br />
50 esemplari in numeri arabi,<br />
X prove d’artista in numeri romani,<br />
15 copie dedicate in lettere da A a Q<br />
IL VIANDANTE<br />
maniera (E) 2RC©, acquaforte, acquatinta, puntasecca.<br />
su n. 4 lastre di rame,<br />
dimensioni delle lastre: cm 27 x 20<br />
stampa in 13 colori<br />
carta: Magnani (Pescia)<br />
dimensioni carta: cm 44 x 34<br />
buono di stampa 12 ottobre 2015<br />
tiratura:<br />
50 esemplari in numeri arabi,<br />
X prove d’artista in numeri romani,<br />
15 copie dedicate in lettere da A a Q<br />
NOVIZIO<br />
maniera E 2RC©, acquaforte, acquatinta, puntasecca.<br />
su n. 4 lastre di rame,<br />
dimensioni delle lastre: cm 29 x 20<br />
stampa in 8 colori<br />
carta: Magnani (Pescia)<br />
dimensioni carta: cm 44 x 34<br />
buono di stampa 5 dicembre 2016<br />
tiratura:<br />
50 esemplari in numeri arabi,<br />
X prove d’artista in numeri romani,<br />
15 copie dedicate in lettere da A a Q<br />
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Finito di stampare nel mese di Aprile 2017<br />
da Pixartprinting Spa (Ve)<br />
Edizioni d’Arte<br />
via del Cannone 3 A7<br />
00062 Bracciano (RM)<br />
tel. 066868878<br />
2rcgallery@2rcgallery.com<br />
www.2rcgallery.com<br />
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