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giornalino giugno 2017

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La Direttrice<br />

Cinzia FRASCELLA<br />

Ritrovarvi in questo quarto numero<br />

del nostro periodico per parlare<br />

della questione immigrati, scoppiata<br />

qui a San Giorgio, non è<br />

solo un piacere per me, ma un dovere. Il nostro giornale<br />

ha sempre mantenuto fede all'importanza dei<br />

valori e dei sani principi; impegno sociale, solidarietà,<br />

comprensione ma anche identità, sicurezza, senso<br />

del dovere. Sì, cari lettori, la questione immigrati,<br />

semmai non lo avessimo capito, è tutto questo contemporaneamente<br />

e lo SPRAR lo strumento utile a<br />

garantirlo. Come si può osteggiare un progetto così<br />

importante e serio che garantisce solidarietà, comprensione,<br />

identità, sicurezza allo stesso tempo senza<br />

trovare il coraggio di ammettere che tale avversione<br />

sia solo figlia di una volontà politica?<br />

La nostra associazione "SAN GIORGIO BENE CO-<br />

MUNE" ed oggi Nuove Idee, hanno da subito scelto<br />

di condividere e sostenere la scelta dell'amministrazione<br />

sullo SPRAR e senza alcuna esitazione invita i<br />

cittadini a diffidare di chi chiede una firma contro<br />

l'arrivo degli immigrati, contro la loro accoglienza,<br />

gestione ed integrazione. Fa paura, amici, il protagonismo<br />

politico di qualcuno e fa tremare invece la<br />

ricchezza di bugie con cui si sono prese posizioni a<br />

riguardo da parte del "fronte del no", perché tutto<br />

questo è riuscito a destabilizzare un intero paese.<br />

SIATE SERENI CHE NULLA ACCADRA'!<br />

DAL SENSO DI APPERTENENZA AL SENSO DI IDENTITÀ<br />

“Preside? … un altro progetto?”<br />

“Sì, ma questo è più importante di altri!!! Possiamo dare un’altra opportunità ai nostri ragazzi<br />

di riscoprire ciò che è loro e non lo sanno”.<br />

In una scuola il tempo non è mai abbastanza; si susseguono tante opportunità in forma di<br />

concorsi, progetti, iniziative d’ogni tipo. Aderire a tutte non è possibile.<br />

La proposta di SBC, però, è stata diversa: non tanto sul piano del significato (proposte di<br />

concorsi grafici ne arrivano numerose) quanto sul piano del senso che racchiudeva. È stata<br />

un’opportunità che è andata oltre la possibilità di arricchire l’offerta didattica, dell’insegnamento<br />

delle discipline scolastiche; ha offerto alla scuola la possibilità di svolgere a pieno il<br />

suo mandato: usare l’insegnamento per formare la persona.<br />

Già dal titolo (“S. Giorgio questo sconosciuto”) la proposta dell’associazione SBC ha incontrato<br />

l’interesse della scuola, perché muoveva da un bisogno – la scoperta del territorio –<br />

che per gli alunni poteva rappresentare un’opportunità non solo didattica, ma anche educativa.<br />

Approfondire il tema di S. Giorgio in vista dei festeggiamenti patronali ha consentito<br />

loro, infatti, di ampliare le conoscenze relative al contesto territoriale di appartenenza, ma<br />

non solo. Conoscere quel che ti circonda, che ti è vicino ogni giorno è stato importante per<br />

gli alunni per scoprire ciò che è importante, a cui dare valore. Con un benefico doppio effetto:<br />

uno sociale e uno individuale. Se un alunno conosce la storia, le tradizioni, i monumenti,<br />

il folklore …. del suo paese, ne riconosce la sua ricchezza, dà importanza a ciò che lo circonda,<br />

lo rispetta. E così il senso civico cresce e al contempo cresce la persona che non è<br />

più un singolo, ma sente di appartenere alla collettività con cui condivide quei “valori‟. E in<br />

tal modo aumenta e si rafforza il suo senso di identità. L’alunno che cresce grazie anche a<br />

queste opportunità educativo – didattiche può sviluppare la propria identità. Ecco perché<br />

abbiamo aderito all’iniziativa. L’abbiamo condivisa come un antidoto all’indifferenza, all’inerzia.<br />

Abbiamo condiviso la convinzione che, seppure con un impegno aggiuntivo (per i docenti<br />

e gli alunni), l’idea e lo spirito dell’iniziativa rappresentavano un’opportunità concreta<br />

di FARE, per scongiurare il rischio (sempre incombente) di limitarsi a rilevare e lamentare<br />

ciò che manca. Un grazie sincero a chi ha voluto condividere con noi questa propositività e<br />

l’auspicio che l’occasione si trasformi in prassi consolidata. Per i ragazzi. Per i futuri cittadini<br />

di questo territorio<br />

Dott.ssa Gabriella FALCONE<br />

Preside Istituto Comprensivo G. Pascoli


01 Giugno <strong>2017</strong><br />

LO SPRAR COME<br />

INTEGRAZIONE<br />

Credo che il problema si possa esprimere<br />

in due parole e sia, fondamentalmente,<br />

legato alle nostre paure; non<br />

abbiamo imparato ad affrontare i nostri<br />

preconcetti e così facendo li abbiamo<br />

fatti assurgere al ruolo di METRO DI<br />

GIUDIZIO. Un concetto si forma a seguito<br />

di riflessione e di riflessione sulla riflessione, sulla conoscenza<br />

e non sul sentito dire, si forma nel luogo destinato<br />

all’elaborazione del pensiero.<br />

Non conosco alieni, le persone di cui parlo sono esseri umani,<br />

hanno occhi, naso, bocca, braccia, gambe, insomma hanno<br />

tutto quel che serve perché io le riconosca come simili,<br />

non la pensiamo allo stesso modo? E’ una riconferma della<br />

loro umanità, siamo in sei miliardi a pensarla in un modo diverso.<br />

Questo è quel che penso come essere umano, come amministratrice<br />

della cosa pubblica ho da compiere altre riflessioni,<br />

come amministratrice della cosa pubblica devo rappresentare<br />

attraverso la mia figura i cittadini a cui la cosa pubblica<br />

appartiene, come amministratrice devo parlare, informare,<br />

ascoltare ebbene, non sento d’esser venuta meno al mio<br />

compito.<br />

Ciò che l’Amministrazione Comunale ha fatto, attraverso una<br />

delibera di giunta è stato dichiarare il proprio interesse al<br />

problema null’altro.<br />

E’ adesso inizierà il lavoro di informazione, adesso ci preoccuperemo<br />

di parlare con la popolazione, con i cittadini e solo<br />

dopo saranno, eventualmente, avviate le pratiche dell’accoglienza,<br />

non capisco i toni, i gazebo per la raccolta delle firme,<br />

che cosa firmiamo se non conosciamo i termini del problema?<br />

Come diceva uno slogan pubblicitario dei miei tempi: MEDI-<br />

TATE GENTE, MEDITATE.<br />

Io spero vivamente che ognuno di noi possa meditare, dopo<br />

essersi però informato realmente, e non dia giudizi solo per il<br />

sentito dire.<br />

Dott.ssa Mina Farilla<br />

Assessore Pubblico Spettacolo,<br />

Servizi Sociali e Famiglia<br />

La disinformazione nuoce<br />

gravemente la società.<br />

Siamo ormai nell'era della comunicazione<br />

e sono tante le forme ed i mezzi a nostra<br />

disposizione per apprendere appunto comunicati<br />

ed informarci su svariati argomenti.<br />

Le vicende che si sono susseguite negli<br />

ultimi tempi nel nostro paese ci fanno capire<br />

quanto la parola informazione sia di<br />

estrema importanza, basti pensare a quante volte leggiamo ed<br />

apprendiamo attraverso giornali, riviste, social rimedi e cure<br />

inutili, inesattezze o addirittura gravi informazioni che seminano<br />

nei nostri pensieri ed emozioni panico e allarmismo e detto<br />

ciò ritorno a descrivere appunto tutta la disinformazione che<br />

c'è stata e sicuramente c'è ancora nel nostro paese solo perché<br />

alcuni individui "isolati" che fanno parte della minoranza in<br />

consiglio comunale non hanno capito il ruolo del consigliere<br />

comunale o meglio non vogliono svolgere il compito di consigliere<br />

comunale, che deve essere quello di dare giuste informazioni<br />

riguardo il lavoro amministrativo del comune e non<br />

quello di seminare panico e disinformazione tra i cittadini o<br />

ancora più grave fare in modo che si creino schieramenti tra<br />

chi vuole gli immigrati e chi non li vuole.<br />

Noi come amministrazione comunale abbiamo preso un impegno<br />

con i nostri cittadini che è quello di lavorare per il bene del<br />

nostro paese è questo sarà sempre il nostro obiettivo e invitiamo<br />

i nostri cittadini ad informarsi sempre bene attraverso fonti<br />

che possano dare le giuste informazioni e non da chi si inventa<br />

una raccolta firme, con delle procedure errate, per richiedere<br />

un referendum solo per creare demagogia politica, tra l'altro<br />

il referendum si richiede su un provvedimento già deliberato e<br />

non su una manifestazione di interesse come quella che c'è<br />

stata per il progetto SPRAR con la delibera di giunta. L'informazione<br />

è un diritto di tutti e chi informa ha il dovere di farlo<br />

nel modo migliore possibile.<br />

Marta SIBILLA<br />

Consigliere Comunale<br />

p<br />

p<br />

e


01 Giugno <strong>2017</strong><br />

“2 Giugno 1946 Celebrazione Ricordi e Memorie”<br />

Un nuovo evento organizzato dalla Commissione Pari Opportunità per ricorrenza della festa della<br />

Repubblica.<br />

Il 1° <strong>giugno</strong> <strong>2017</strong> ore 19:00, presso l’Auditorium San Maria Del Popolo in San Giorgio Ionico, si terrà la<br />

premiazione del concorso letterario rivolto agli alunni della scuola prima e secondaria che prevede l’elaborazione<br />

di un testo sull’intervista ad un/una conoscente che abbia espresso il suo voto elettivo nel<br />

referendum del 1946.<br />

Gli elaborati saranno corretti da un’apposita commissione nominata, formata da sette docenti, i quali<br />

provvederanno a selezionare e definire i migliori che verranno poi premiati nella serata del primo <strong>giugno</strong><br />

alla presenza del nostro sindaco Cosimo Fabbiano.<br />

Questo evento è stato realizzato per far conoscere, alle nuove generazioni, una pagina della nostra storia<br />

molto spesso trascurata. Attraverso il concorso letterario, gli alunni hanno avuto la possibilità di elaborare<br />

dei testi intervistando personalmente gli anziani che hanno una buona conoscenza degli eventi<br />

di quel periodo storico.<br />

Vengono quindi messe a confronto generazioni diverse perché vi sia continuità di conoscenza della storia<br />

vera attraverso la testimonianza e le emozioni nei racconti di persone semplici e comuni. Grande<br />

infatti la gioia nel raccontarsi a distanza di decenni: gli anziani diventano i protagonisti.<br />

Nella serata la commissione ha voluto ricordare, anche, un evento storico che il primo <strong>giugno</strong> del 1946<br />

ha prodotto un grande cambiamento: per la prima volta, infatti, in Italia si ha la partecipazione femminile<br />

all’esercizio del diritto elettorale.<br />

Emozione e gioia scorrono nei racconti delle donne intervistate, grande soddisfazione ed orgoglio nel<br />

ricordo di quel giorno: le donne divengono elettrici finalmente libere di decidere, non saranno più semplici<br />

esecutrici di ordini, ma al pari degli uomini, collaboreranno nelle decisioni facendo sentire la loro<br />

voce su tutti quei problemi che riguardano la vita ed il futuro del nostro paese.<br />

Daniela SIMONETTI<br />

Componente Commissione<br />

Consiliare Pari Opportunità


ESPERIENZE DI VITA OSPITA:<br />

E SE ARRIVASSERO I MARZIANI?<br />

Di DINO MICCOLI<br />

Corrispondente “ Il Quotidiano DI Puglia e Basilicata”<br />

“Alla fine sono atterrati. Quelli che abbiamo sempre chiamato<br />

extra-terrestri, alieni, sono arrivati sul nostro pianeta! Il mondo<br />

è sconvolto e nello stesso modo si ritrova il nostro paese. Cosa<br />

accadrà?”. Non credo che potremmo mai ritrovarci a scrivere<br />

un incipit del genere, ma la tentazione di ipotizzare che un giorno<br />

possa davvero accadere questo, è esplosa in realtà in questi<br />

brevi considerazioni che ringrazio SBC volere lanciare nel<br />

dialogo avviato. Cosa diavolo c’entrano i marziani, gli extraterrestri,<br />

gli alieni, in una conversazione intorno al problema (ma<br />

sarà poi un problema?) dei richiedenti asilo? A mio modesto<br />

parere c’è un nesso che chiaramente chiama in causa un pizzico<br />

di fantasia, ironia, ma anche tanta consapevolezza che stiamo<br />

parlando della storia dell’uomo e che in questa, domani,<br />

chissà, potrebbe trovarsi anche la fantastica incognita con cui<br />

abbiamo esordito. Pensiamo, infatti, alla possibilità che altre<br />

vite, ergo altri abitanti o essere viventi, possano esistere su<br />

pianeti scoperti anche di recente. Ma prima di essa, pensiamo<br />

anche all’apertura che la rigorosa scienza ecclesiastica ha fatto<br />

su un Dio creatore che – pur riposando il settimo giorno – non<br />

avrà lesinato energie proprie per crearne almeno in duplice<br />

copia, di pianeti con annessi abitanti! Ebbene: proviamo ad<br />

immaginare cosa potrebbe accadere di fronte ad una situazione<br />

del genere.<br />

I cambiamenti destabilizzano, ma lo sforzo che la storia, vissuta<br />

negli abiti della cronaca (questo è, oggi, ciò che noi viviamo,<br />

pagine di cronaca già salite agli onori della Storia), ci chiede è<br />

quello di leggere le situazioni con occhi attenti e mente lucida,<br />

certo, ma anche con cuore “umano”.<br />

Ed è per questo, che la questione-profughi non può dividerci in<br />

maniera becera. Se non si hanno le fondamenta della conoscenza<br />

e la passione per l’umanità, diventa difficile risolvere<br />

l’apparente conflitto: profughi si, profughi no!<br />

Conoscere i fatti, dopo avere ripercorso a ritroso la storia<br />

dell’Uomo sin dalle origini. Immaginiamo sin da ora gli sberleffi<br />

che i lettori certi del “no” all’accoglienza possano fare leggendo<br />

queste righe! Perché chi esprime il proprio no, cincischiando<br />

dietro alle sigle e ai problemi, agli spauracchi della disonestà,<br />

dietro al sospetto che alle spalle di ogni accoglienza possa<br />

esserci uno sgambetto nasconde l’obiettivo giusto.<br />

Io credo che “vincere facile” e prendersela con quelli che<br />

Frantz Fanon, già nel 1961, definiva “I dannati della Terra”, sia<br />

troppo comodo! La colonizzazione, alimentata dai nazionalismi,<br />

non è invenzione come nell’incipit di questo testo. Per esprimersi<br />

sull’accoglienza bisogna averla testimoniata: come i tanti<br />

uomini delle nostre forze armate, i medici, i soccorritori, le organizzazioni<br />

di aiuto umanitario, i volontari silenziosi, anche<br />

quelli “della domenica” che invece di passare le proprie giornate<br />

nei Resort e nelle Spa hanno preferito rimboccarsi le maniche.<br />

Perché un tempo noi eravamo dall’altra parte. Non mi soffermo<br />

sulla multiculturalità come forma di ricchezza e di bellezza.<br />

Sarebbe noioso per chi non riesce ad ascoltare, vittima di<br />

se stesso e dei propri egoismi. Piuttosto trovo giusto denunciare,<br />

ma con i crismi della discussione e della apertura alla comprensione,<br />

la situazione di tanti italiani che non trovano asilo in<br />

Patria: i nostri giovani che espatriano e che non riescono a<br />

trovare un futuro …a casa, i meno fortunati che si sono ritrovati<br />

senza lavoro, quelli che sbarcano il lunario. E in questo la politica<br />

ha pari colpe e possibilità di rifarsi. Sono questi i punti da<br />

“attenzionare”(come si usa dire tra le “intelligence” nostrane)<br />

perché comunità fiduciose e sicure di se potranno fronteggiare<br />

la minaccia mondiale del terrorismo. E l’aiuto in questo ci verrà<br />

proprio da coloro che si vorrebbe lasciare fuori la porta. Certo<br />

tutto è migliorabile. Ma le Prefetture, lo Stato, il Governo, dobbiamo<br />

pensare che non vogliano farlo? E in questo subentra la<br />

certezza delle Istituzioni. Chi le conosce e le rispetta, le ama.<br />

Può anche criticarle per migliorarle, ma non vanno intaccate.<br />

Le vittime del nostro tempo (è facile pensare a Falcone e Borsellino<br />

e a tanti altri) hanno lottato all’interno. Stare fuori e urlare<br />

contro tutto e tutti non serve. Ma a proposito: come è finita la<br />

notizia di apertura? Beh, i Governi del Mondo si sono consultati<br />

e tutti, neri, bianchi, gialli, hanno deciso di avvicinare prima e<br />

magari accogliere quelli che un tempo erano gli alieni, gli extraterrestri,<br />

i marziani…Si sono chiesti: abbiamo tanto parlato di<br />

loro, vediamo come sono, cosa portano, cosa possono insegnarci.<br />

L’Umanità ha lasciato il posto all’Universalità.


ESPERIENZE DI VITA OSPITA:<br />

I MIGRANTI<br />

Migranti, una questione aperta che sta dividendo parecchio<br />

alcune forze politiche e la stessa comunità sangiorgese.<br />

Pomo della discordia il progetto di adesione allo Sprar<br />

(sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati)<br />

dell’attuale Amministrazione Comunale.<br />

Un progetto assolutamente rispettabile, che già altri Comuni<br />

hanno adottato. Purtroppo l’ente civico ha commesso<br />

un errore di fondo: non confrontarsi da subito con la<br />

comunità (adesso è tardi).<br />

L’adesione allo Sprar è stata approvata solo in giunta senza<br />

discuterne in consiglio comunale. Da qui è nata la protesta<br />

di alcuni cittadini e consiglieri di opposizione che hanno<br />

organizzato, attraverso 30 comitati, una petizione<br />

(superate 1600 firme) per far annullare in auto tutela la<br />

delibera pro Sprar migranti e consentire ai sangiorgesi di<br />

esprimere la loro volontà attraverso un referendum.<br />

L’altro aspetto molto discutibile è quello concernente la<br />

mancanza di strutture idonee e sicure. E qui nascono i<br />

dubbi e le perplessità che hanno fatto scattare la diaspora<br />

sui migranti tra i cosiddetti pro e contro.<br />

Un argomento così importante, cioè l’adesione al progetto<br />

Il consiglio comunale, con il confronto tra tutte le forze<br />

politiche, alla presenza dei cittadini, avrebbe avuto un altro<br />

effetto, un’altra ricaduta. Così come l’aver organizzato<br />

assemblee pubbliche, tavole rotonde, prima e non dopo,<br />

come sta avvenendo in questi giorni.<br />

E sì perché San Giorgio non è nuovo a questo tipo di problema.<br />

Già nel 2011 scoppiò addirittura una rivolta delle famiglie<br />

di un condominio sito in via Moscatelli dove il Comune,<br />

attraverso un proprietario, voleva far alloggiare un numero<br />

considerevole di giovani migranti. Tutti uomini. Ebbene,<br />

le famiglie inviperite impedirono, attraverso un continuo<br />

presidio effettuato davanti all’ingresso del palazzo, lo scarico<br />

delle suppellettili che servivano agli ospiti migranti.<br />

Indesiderati non per razzismo, ma perché in quel condominio,<br />

in pieno paese, non c’erano le condizioni minime di<br />

sicurezza. Che non ha nulla a che vedere con altre cose,<br />

ovvero gli episodi delinquenziali o di natura comportamentale,<br />

sessuale, personale che in ogni paese, grande o<br />

picciolo che sia, si verificano al mondo d’oggi. E che qualcuno<br />

ha tirato in ballo con una<br />

spavalderia da primo della classe, offendendo tutti i sangiorgesi.<br />

Le famiglie esigono innanzitutto sicurezza e tranquillità<br />

nelle proprie case. E allora, come adesso, il Comune non<br />

intraprese assolutamente un rapporto di confronto e dialogo<br />

con i sangiorgesi, informandoli di tutto, e sottoponendosi<br />

anche ai consigli e alle critiche. Ed anche stavolta è<br />

successa la stessa cosa. A prescindere dalla bontà dei progetti<br />

Sprar, che nessuno vuole mettere in discussione giacché<br />

sono stati applicati con efficacia in molti paesi della<br />

Puglia e d’Italia, aiutare e soccorrere chi soffre, chi è stato<br />

veramente perseguitato nel suo Paese, dilaniato dalle<br />

guerre e dalle lotte intestine, resta sicuramente un atto di<br />

grande carità.<br />

Che sia un dovere, sul piano umano e coscienzioso, salvare<br />

il migrante dall’annegamento, siamo concordi, ma quando<br />

dietro a queste operazioni si nascondono altri fini e finalità,<br />

purtroppo solo economiche (di notevole entità e<br />

sfruttamento), solo allo scopo di fare business nei confronti<br />

di questi poveretti, o addirittura vicini alla mafia (in altre<br />

regioni), allora bisogna fermarsi. L’integrazione dei migranti<br />

non spetta solo agli altri. L’esempio, l’aiuto senza<br />

finalità di lucro, quindi gratuitamente, dovremmo darlo<br />

tutti noi in prima persona. Da cristiani. E non possono<br />

sottrarsi amministratori, politici e famiglie ricche dall’aiutare<br />

i nostri simili.<br />

Il migrante può essere un’opportunità di crescita e integrazione,<br />

ma a San Giorgio probabilmente si è registrata una<br />

falsa partenza. Un vulnus. Che al momento non è facile da<br />

colmare ed eliminare.<br />

Le distanze tra l’Amministrazione e i comitati pro referendum<br />

appaiono sempre più elevate.<br />

Di Angelo OCCHINEGRO<br />

Corrispondente “ La Gazzetta del Mezzogiorno”


TEMA DEL 5° SAGGIO DI FINE ANNO<br />

ACCADEMICO 2016/<strong>2017</strong> DELLA<br />

SCUOLA DI DANZA L’ETOILE FORUM<br />

PER DANZATORI E’ DEDICATO ALLA<br />

FAMIGLIA IL TITOLO E’ 24 DICEM-<br />

BRE<br />

La data del saggio è il 24 <strong>giugno</strong><br />

<strong>2017</strong> con inizio spettacolo ore<br />

20.30 presso il Teatro all’aperto<br />

Prof. Romeo Leo di San Giorgio<br />

Ionico.<br />

La famiglia è il primo nucleo della società, è la base della<br />

nazione, il santuario degli affetti, senza famiglia non esisterebbero<br />

né la società, né la nazione, né lo stato. Sia i<br />

giovani sia gli anziani senza una base familiare sono come<br />

relitti in balia della tempesta. La famiglia è, per i giovani<br />

e i ragazzi, il faro della salvezza e il rifugio dei naviganti.<br />

Ogni uomo, infatti, è come un navigante che affronta<br />

pericoli e difficoltà: molti di questi si risolvono in seno alla<br />

famiglia. Là si condividono gioia e amarezze.<br />

Un omaggio da parte mia a tutte quelle famiglie che in<br />

questi 5 anni di attività sul territorio sangiorgese ci hanno<br />

affidato i propri figli e catapultarli nel fantastico mondo<br />

della nobile arte della Danza.<br />

Il tema e il titolo del saggio di fine anno è maturato dalla<br />

peculiarità riconosciutaci, non solo dagli iscritti, ma anche<br />

da chi ci conosce per sentito dire o per chi in qualche modo<br />

ha avuto a che fare con noi come una grande famiglia,<br />

dove al primo posto, come recita una nota pubblicità, ho<br />

sempre messo al primo posto le persone oltre le cose.<br />

Ovviamente, non posso svelare in che modo sarà articolata<br />

la serata, pertanto, approfitto dell’occasione concessami,<br />

per estendere, a tutta la cittadinanza, l’invito gratuito a<br />

partecipare allo spettacolo di fine Anno Accademico, non<br />

nascondo che in me, in questo periodo, è cresciuta anche<br />

una forte emozione per aver raggiunto con l’aiuto di tutti il<br />

nostro primo lustro.<br />

Un caro saluto e un abbraccio a tutti i lettori.<br />

Il Direttore ÉTOILE<br />

Cosimo MOSCAGGIURA (detto MIMMO)<br />

01 Giugno <strong>2017</strong><br />

RISO PATATE E COZZE<br />

Cominciate col lavare e spazzolare bene le cozze, facendo uso di acqua in abbondanza, con un coltellino affilato<br />

apritele, eliminando metà del guscio e recuperando in una scodella il liquido delle cozze, avendo cura di<br />

filtrarlo con un colino. Immergete il riso in acqua tiepida. Tagliate in una ciotola capiente le patate a fette (è<br />

consigliabile immergere le patate in acqua a temperatura ambiente dopo averle pelate ed affettate, perché<br />

non si anneriscano e poi colandole aggiungere gli altri ingredienti nella ciotola) aggiungete la cipolla a fette<br />

sottili (eventualmente utilizzando una mandorlina), pepe, prezzemolo e aglio tritati, olio, formaggio grattugiato<br />

(se preferite un mix di parmigiano e pecorino romano che rende la ricetta più gustosa) e preparate in una ciotola<br />

dei pomodorini privi di buccia e semi (consigliabili i datterini) tagliati a dadini . Disponete nella teglia, unta<br />

con olio, prima uno strato di patate condite ed aggiungete dei pomodorini regolando di sale e pepe e distribuendo<br />

un poco di prezzemolo tritato ed una spolverata di formaggio . Distribuite le cozze a raggiera infine cospargete le cozze<br />

con il riso crudo,avendo cura di strizzare le manciate di riso immerso nell’acqua e di adagiarlo a riempimento dei gusci dei<br />

mitili. Versate nella teglia il liquido delle cozze che darà più sapore e profumo e realizzate un secondo strato di patate, aggiungete<br />

altri pomodori e le cozze, nuovamente il riso, fino ad esaurire gli ingredienti (2/3 strati sono sufficienti). Sull’ultimo strato di<br />

riso sistemare le patate condire con il prezzemolo, i pomodorini, qualche cucchiaio di olio ed infine cospargete col formaggio<br />

grattugiato e col pangrattato. Aggiungete acqua fin sotto lo strato di formaggio e pangrattato. Infornate a 200 °C, proseguendo<br />

la cottura per circa un'ora e posizionando la teglia in basso nel forno. Al termine lasciate riposare 10 minuti prima di servire in<br />

tavola.


01 Giugno <strong>2017</strong><br />

Intervista a Gianni Wers Eligiano – a cura d Barbara Notarangelo<br />

Il nostro paese si sta aprendo pian piano ad altre realtà, non solo locali ma che si estendono<br />

oltre i confini della Puglia.<br />

E’ con noi stasera un artista a 360 gradi, ex ballerino di Tale e Quale Show, appartenente al<br />

gruppo dei Treeboodancers e cultore, appassionato di graffiti Gianni Wers.<br />

Da quanti anni fai questo lavoro?<br />

"Avevo dodici anni quando ho iniziato ballare, il mio approccio alla danza è avvenuto in maniera<br />

naturale, ho visto dei ragazzi nel mio quartiere farlo e mi sono prima incuriosito e poi<br />

appassionato. Dunque ballo da 20 anni di cui 10 in tv".<br />

Come sei stato contattato dalla scuola Étoile forum per danzatori di San Giorgio Jonico?<br />

Da ragazzino venivo a Taranto a fare stage di danza e lì ho incontrato Emanuela Dellisanti<br />

(maestra di videodance della scuola che ha ballato in molti video clip famosi. Ndr ) che mi<br />

ha presentato al direttore dell' Étoile Mimmo Moscaggiura.. L'intesa è stata immediata.<br />

Ormai sono tre anni che fai stage qui a San Giorgio presso l'Étoile, come ti trovi con i cittadini sangiorgesi e con i loro<br />

figli?<br />

Essendo tre anni di mia presenza sul territorio potrei ricevere la cittadinanza "Ad honorem" e poi sono stato accolto benissimo da<br />

voi sangiorgesi. Che dire ... cucinate anche divinamente!<br />

San Giorgio si sta aprendo sempre più, verso nuove realtà e le associazioni collaborano sempre più tra loro dando vita<br />

ad un miglioramento del paese. A proposito di questo, so che sei un cultore e appassionato di graffiti che cosa rappresentano<br />

per te? Credi che essi possano contribuire ad abbellire il paese e a sensibilizzare i cittadini magari riproducendo<br />

temi attuali?<br />

I graffiti sono una forma d'arte di notevole impatto non solo visivo ma anche comunicativo.<br />

Mi sono affacciato al mondo dei graffiti nello stesso momento in cui mi sono avvicinato alla danza e credo che essi si possano<br />

usare come come sviluppatore di creatività e come mezzo di comunicazione, per trasmettere messaggi di utilità sociale.<br />

Cosa pensi del riciclo creativo?<br />

È una cosa molto importante riciclare soprattutto per sviluppare le capacità creative dei ragazzi che devono coltivare passioni e<br />

portarle avanti.<br />

La tua esperienza a Sanremo?<br />

Bellissima esperienza sotto tanti punti di vista soprattutto perché ho avuto modo di conoscere tante persone nuove, raffrontandomi<br />

con loro.<br />

Programmi per il futuro?<br />

Oltre gli stage nelle diverse scuole di danza, in giro per l'Italia, dall' 8 marzo sono in tv nel programma Made in Sud.<br />

Un saluto al presidente e ai membri di SBC?<br />

Un in bocca al lupo a VOI spero che tutto ciò che vogliate si realizzi e sopratutto bravi per ciò che fate...Se vorrete, in futuro, potremo<br />

collaborare insieme, attraverso associazioni romane e napoletane. Anche io ho proposto diversi progetto al Comune di Roma,<br />

attendo esito.<br />

Un saluto ai sangiorgesi?<br />

Ci vediamo presto grazie del calore con cui mi accogliete.


01 Gugno <strong>2017</strong><br />

NASCE LA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE. UNA NUOVA PRIMAVERA SANGIORGESE?<br />

Al Consiglio Comunale si affianca un organo denominato “Consulta Giovanile”, la cui funzione è quella di<br />

farsi portavoce presso le istituzioni amministrative, delle problematiche dei giovani, ma anche delle loro<br />

opinioni o proposte. Questo è stato possibile grazie all’Amministrazione Comunale, in particolare, grazie<br />

all’Assessore allo Sport Cultura e Politiche Giovanili, Luciano Cinieri il quale portando l’idea in Consiglio<br />

Comunale ha ricevuto la piena adesione. La Consulta Giovanile è un organo comunale “apartitico”, cioè<br />

senza nessun simbolo politico, in cui militano giovani dai 18 ai 35 anni ed operano per stessi fini e per il<br />

bene COMUNE affinchè possano dimostrare le loro qualità e mettere in atto il loro diritto al sapere.<br />

La Consulta è composta da un Presidente (Angelo Sessa) da un Segretario (Francesco Cervellera) e da<br />

altri membri che hanno ricevuto le deleghe come: Angelo Restano delegato allo Sport / Cultura e Spettacolo,<br />

Federica Anatilopan delegata ad addetto stampa, Fabio Petrelli delegato Ambiente / Ecologia, Daniele<br />

Melpignano delegato Affari Finanziari, Viviana Raguso delegata Rapporti Istituzioni e Associazioni in<br />

modo da rendere l’organizzazione interna più efficiente possibile. In un momento in cui la realtà giovanile<br />

è in continuo mutamento e le problematiche che la riguardano sono molteplici, la Consulta ha come obiettivo principale,<br />

oltre quello di comprendere le varie funzioni della macchina amministrativa ha anche lo scopo di essere il motore dei giovani,<br />

la loro palestra di vita il quale possano allenarsi e impegnarsi proponendo iniziative e facendo gioco di squadra.<br />

La Consulta sarà l’ennesima novità per la nostra cittadina, proponendo giovani volenterosi e costrutori del domani, per il<br />

futuro del nostro paese, di esso innamorati e promotori di nuove idee brillanti per far crescere San Giorgio<br />

Angelo SESSA<br />

Presidente Consulta Giovanile<br />

L’OROSCOPO DI APRILE<br />

TORO<br />

Secondo l’oroscopo di Paolo Fox : Buone intuizioni e idee nuove<br />

potrebbero portare alla realizzazione di nuovi progetti. Si tratta però<br />

di scelte che devono essere ponderate accuratamente. Infatti<br />

Paolo Fox continua a ribadire che per i nati del segno diventa fondamentale<br />

riuscire a conservare una certa stabilità nella propria<br />

situazione economica. Soprattutto in questa prima parte dell’anno.<br />

Infatti dopo l’estate potrebbe verificarsi una condizione di crisi tale<br />

che potrebbe indurre a rivalutare alcuni aspetti della propria vita professionale.<br />

Ridimensionare le spese, anche alla luce di esigenze nuove, diventa quindi importate.<br />

( rubrica curata da Giusy ALABRESE )

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