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Gesù Cristo & Giovanni Battista

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Menla Assisi 2017 23. Juni 2017<br />

MENLA ASSISI<br />

<strong>Gesù</strong> <strong>Cristo</strong> e <strong>Giovanni</strong> <strong>Battista</strong><br />

Il Suo essere simbolizza gli abili mezzi per accogliere la<br />

Luce Divina. Lui è il precursore, il metodo e l’abnegazione<br />

per domare tutti i veleni dello spirito. Da questo punto di<br />

vista, <strong>Gesù</strong> <strong>Cristo</strong> e <strong>Giovanni</strong> <strong>Battista</strong> sono la stessa<br />

persona. Nonostante nei Vangeli vengano evidenziati come<br />

due persone storiche (interpretazione esteriore), dal punto<br />

di vista mistico (interpretazione interiore) <strong>Gesù</strong> <strong>Cristo</strong> e<br />

<strong>Giovanni</strong> <strong>Battista</strong> rappresentano la stessa Essenza.<br />

<strong>Giovanni</strong> <strong>Battista</strong> era selvaggio, feroce e impavido. Portava<br />

una pelliccia sui fianchi e si nutriva di cavallette e miele.<br />

Questo può già essere interpretato come l’annientamento<br />

<strong>Giovanni</strong> 1<br />

26. <strong>Giovanni</strong><br />

rispose loro:<br />

«Io battezzo<br />

con acqua, ma<br />

in mezzo a voi<br />

sta uno che voi<br />

non conoscete,<br />

Claude Diolosa 1


Menla Assisi 2017 23. Juni 2017<br />

dei veleni dello spirito e la liberazione<br />

dagli artigli dell’identificazione.<br />

<strong>Giovanni</strong> <strong>Battista</strong> è molto simile agli<br />

Yogi dello Shiva dell’India meridionale,<br />

che si decisero per una vita di<br />

restrizioni e isolamento e che a loro<br />

volta avevano un’apparenza<br />

terrificante.<br />

Nella tradizione dei Sufi, <strong>Giovanni</strong><br />

<strong>Battista</strong> viene considerato come<br />

l’insegnante di <strong>Gesù</strong> ed emissario di<br />

Dio.<br />

Entrambi si conobbero già dalla loro<br />

infanzia in quanto Maria ed Anna erano<br />

contemporaneamente incinte ed<br />

entrambe erano con grande probabilità<br />

Essene – una comunità spirituale che<br />

rifiutava la vita terrena e viveva in<br />

Qumran.<br />

La gravidanza contemporanea delle<br />

due madri rileva già una comunanza<br />

interiore tra <strong>Gesù</strong> e <strong>Giovanni</strong>. Viene<br />

espresso addirittura in un Vangelo, che in occasione di una<br />

visita di Maria da Anna, <strong>Giovanni</strong> fremé di gioia nel grembo<br />

materno.<br />

Prima accennai<br />

che <strong>Gesù</strong> fu<br />

fecondato dal<br />

<strong>Cristo</strong><br />

Dal punto di vista storico (livello<br />

esteriore) si succedono e <strong>Giovanni</strong><br />

era il precursore di <strong>Gesù</strong> e l’ultimo<br />

profeta. <strong>Giovanni</strong> viene addirittura<br />

considerato come colui che indusse<br />

questa fecondazione cosmica: cioè<br />

l’entrata di <strong>Cristo</strong> nel corpo di<br />

<strong>Gesù</strong>. Questo evento mostra com’era potente e sensitivo<br />

<strong>Giovanni</strong>. Non c’è quindi da meravigliarsi che venga<br />

considerato dai Sufi come il Maestro di <strong>Gesù</strong> e dai mandei<br />

(nazareni) come il vero Messia, l’unto del Signore.<br />

<strong>Giovanni</strong> 1<br />

27. uno che<br />

viene dopo di<br />

me, che è<br />

stato prima di<br />

me, al quale io<br />

non son degno<br />

di sciogliere il<br />

legaccio del<br />

sandalo».<br />

La colomba che discese dal cielo, può essere interpretata a<br />

livello interiore come il terzo occhio. La testa rappresenta il<br />

terzo occhio, le sopracciglia le ali e il corpo il naso.<br />

I testi non sono stati cifrati, ma redatti da persone che<br />

erano fecondate spiritualmente. L’intuizione è umana,<br />

Claude Diolosa 2


Menla Assisi 2017 23. Juni 2017<br />

l’ispirazione invece è divina. Così come alla Pentecoste gli apostoli furono in<br />

grado di comprendere e parlare tutte le lingue, i vangeli furono scritti da<br />

persone che erano ispirate da Dio. L’intero Nuovo Testamento venne<br />

riassunto in quattro canti mistici. Ognuno rappresenta un elemento, un<br />

gruppo etnico e determinate capacità spirituali per far fiorire l’essenza divina<br />

non concettuale.<br />

Tra mistici, i Vangeli preferiti sono quello di <strong>Giovanni</strong> e quello di Tommaso,<br />

recuperato nel dicembre 1945 tra le scritture Nag-Hammadi nel corso di<br />

scavi archeologici. Questo Vangelo apocrifo di Tommaso è una raccolta di 114<br />

affermazioni di <strong>Gesù</strong> (logia) ed ha sicuramente raggiunto un’importanza di<br />

rilievo.<br />

Prima accennai che <strong>Gesù</strong> fu fecondato dal <strong>Cristo</strong>. Un’altra possibilità sarebbe<br />

pure che la benedizione di <strong>Giovanni</strong> guidò il <strong>Gesù</strong> uomo in una<br />

consapevolezza diretta nella natura di Dio e la colomba significò la riunione di<br />

tutti venti dualistici nel canale centrale e la fusione dell’essenza sottile nella<br />

testa.<br />

Il compito di un essere realizzato come <strong>Gesù</strong> <strong>Cristo</strong>, al di là dell’insegnare e<br />

del guarire è quello di concedere ai suoi allievi l’accesso nella natura eterna<br />

di Dio. Ma attenzione, con questo non intendo che un Maestro come <strong>Gesù</strong><br />

<strong>Cristo</strong> possa risparmiare all’allievo il proprio lavoro! Può contribuire ad una<br />

breve visione e può trasferirlo per un momento in uno stato di Samadhi. La<br />

perfezione però deve essere elaborata da ognuno individualmente. Queste<br />

grazie divine sono purtroppo solo delle pietre miliari e finiscono prima o poi<br />

per lasciare spazio alle mistiche notti dell’anima, fino a che la perfezione non<br />

rimuove completamente tutte le nuvole dell’ignoranza.<br />

Se si considera il Nuovo Testamento come un’entità, gli avvenimenti che<br />

vengono descritti sono da percepire decisamente come un percorso di<br />

privazioni e abnegazioni fino all’avvento del Messia e con lui, della chiara e<br />

pura luce divina.<br />

Considerando tutti questi eventi solo come fatti storici (livello esteriore),<br />

sorgono contraddizioni e conflitti a causa delle diverse interpretazioni della<br />

comunità cristiana e della teologia.<br />

A livello interiore l’immagine che se ne ha è olistica e libera da ogni conflitto.<br />

Persone religiose si fanno guerra, perché è nella natura della mente<br />

concettuale, di trovare sempre gli errori nell’altro e di considerare il proprio<br />

Dio, la propria fede, il proprio profeta o Messia l’unico giusto.<br />

I mistici invece siedono insieme, mangiano, cantano canzoni mistiche,<br />

scrivono insieme poesie, senza chiedere a quale religione o fede appartiene<br />

l’altro.<br />

Claude Diolosa 3


Menla Assisi 2017 23. Juni 2017<br />

Il livello esteriore accentua sempre il conflitto e questo rimarrà sempre così<br />

fintanto che, legati all’identificazione con l’io, si continua a desiderare questa<br />

perseveranza.<br />

Nella mistica cristiana, <strong>Giovanni</strong> <strong>Battista</strong> può essere considerato come il<br />

solstizio d’estate e l’inizio dell’oscurarsi della luce.<br />

La sua esecuzione da parte di Erode da il via all’attività di <strong>Gesù</strong> <strong>Cristo</strong> fino<br />

alla sua crocifissione (solstizio d’inverno = oscuramento della luce = eclissi) e<br />

quindi all’inizio della luce ascendente cioè l’equinozio di primavera.<br />

Sulla base del solstizio possiamo riconoscere che entrambi sono indissociabili<br />

e simbolizzano semplicemente fasi diverse dello sviluppo spirituale fino alla<br />

perfezione. Dal punto di vista del buddhismo si potrebbe anche dire che<br />

<strong>Giovanni</strong> <strong>Battista</strong> rappresenta i mezzi abili e <strong>Gesù</strong> <strong>Cristo</strong> la saggezza<br />

massima.<br />

Entrambi sono come le due ali di una colomba, inseparabili – pertanto quindi<br />

questo simbolo anche al Battesimo di <strong>Gesù</strong> sul fiume Giordano. Il colore<br />

bianco simbolizza anche la luce eterna dello spirito, che si manifesta<br />

spontaneamente, quando vengono abbandonati tutti i concetti.<br />

<strong>Giovanni</strong> 1<br />

26. <strong>Giovanni</strong> rispose loro: «Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno<br />

che voi non conoscete,<br />

27. uno che viene dopo di me, che è stato prima di me, al quale io non son<br />

degno di sciogliere il legaccio del sandalo».<br />

Claude Diolosa 4

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