13.12.2012 Views

fg5 probiotico ad alta stabilita' di pharmextracta

fg5 probiotico ad alta stabilita' di pharmextracta

fg5 probiotico ad alta stabilita' di pharmextracta

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

EFFETTI AVVERSI DA AI{TIBIOTICI<br />

E PARACETAMOLO<br />

PrevenZione e Trattamento con Simbiott'co<br />

Parole chiave Simbiotici Eff'tti o""ti Anrtbiotiti P*o'"t<br />

INTRODUZIONH<br />

Francesco Di Pierro<br />

Direttore Scientifico S J.I.T " Milano<br />

Tutti i farmaci in quanto tali posson-o dar luogo-a<br />

"ff"i i utrr"rri' LiOrganizzu"iott" Mon<strong>di</strong>ale della<br />

Sanità definisce una ieazione avversa da farmaco<br />

.o*" ,trru reazione nociva e indesiderata che si<br />

Àanifesta a dosi terapeutiche, profilattiche o <strong>di</strong>aàitti.fl"<br />

normali. Si iratta petciò <strong>di</strong> un effetto che<br />

ír"'oìJ.il più delle volte, eisere seParato dal beneficioL,<br />

tendènzialmente, deve essere- accettato'<br />

irr q"Étti casi, la reazione awersa è legata al1'azione<br />

otiil.iput" del farmaco nell'organismo' Tipico esem-<br />

;;;;ii-;"ttibile<br />

sonnolenza durante il giomo dovu-<br />

í" "a ,ii t-"""uero assunto Ia sera precedente al<br />

momento <strong>di</strong> andare a letto'<br />

I- effetto indesiderato si può anche presentare come<br />

;;;;;g;t"zione<br />

del nbrmale effetto terap-eutico:<br />

iittt"floi <strong>ad</strong> esempio può causare.una ipoglicemia<br />

(riduzione del glucosio nel sangue) troppo Pronunciata<br />

o gli antiòoagulanti Possono .tutt"t" emorra-<br />

;; ;.É per dosilicinissirne a quelle terapeutiche'<br />

[l t" ;;kà gH effetti indesiderati sono dovuti all'a-<br />

,lottu "lt" ,ri fut*u.o, anche se assunto a dosi cor-<br />

i"i*, p"o esercitare contemPoran:u*,""T<br />

su organi<br />

" uppàruti d.iversi, non solo^quelli sede della malatii".'É"normale'<br />

che, per esempio, un antispastico'<br />

oltre <strong>ad</strong> eliminare il mal <strong>di</strong> pancia' Possa causare<br />

tà".f,u"ru della bocca oppure che un antinfiammaioiio<br />

tofgu il dolore e f infiammaziorte' ma al tempo<br />

stesso póssa dare qualche <strong>di</strong>sturbo gastrico'<br />

Nonosiante la ricerca si sforzi <strong>di</strong> rendere i farmaci<br />

,"*pr" più selettivi, q"9sl9<br />

liPg<br />

qi sPesso/ e<br />

lffet$,<br />

talvòlta èrroneamente; definiti 'collaterali" è ancora<br />

molto frequente'<br />

emaíl f .<strong>di</strong>p ieno @ siit - ít -c ont<br />

Reazioní awerse o Effefrí inilesìderatí<br />

Due una corretfa definizione <strong>di</strong> reazione awersa' che la <strong>di</strong>stingua da effelîo<br />

collaterale, (o effetto seconilario o effetto indesíderata) è piuttoslo <strong>di</strong>fficile e<br />

se tempo fa qualcuno cercò <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenzime le definizioni oggi' mche secon-<br />

do il parere dell'OMS, queste risultauo un pò 'confuse" InnanziÎtr$o alcuni<br />

Auîori non definiscono infatti 1'evento come avrerso' ma come<br />

ind.esiderabile. v',ttso moderno ha cambiato questa definizione' ma delle sud-<br />

tlette opzioni, l'espre ssiote evento awerso è più facile da capire' più breve da<br />

scrivere e più sempiice da pronunciare; tre elementi essenziali per ùna buona<br />

comunicazione. Esperienza awersa'ts Îacome sostanúvo' nega il possibile<br />

suo uso come verbo, a meno che non si desideri essere stupidaBente tauto-<br />

logici <strong>di</strong>cendo che 'il paziente ha sperimentato una esperienza awersa" Gli<br />

ultimi tre termini con<strong>di</strong>vidono un comune errore poiché (spesso erronea-<br />

mente) presuppongono' prcsumono ed assumono ma relazione causaie con il<br />

farrraco. Mentre tutte le reazioli avverse da farmaci sono quin<strong>di</strong> eventi<br />

awersi. non nrtti gli eventl awersi risultmo essere rezioni awerse da farma-<br />

ci.Ilvecchiotefi|neeffettocollateraledafarmacoèspessousatocome<br />

sinonimo<strong>di</strong>unevsntoawerso,cheoggianchel'organizzazioneMon<strong>di</strong>ale<br />

delia Sanità denigra. Si prénda <strong>ad</strong> esempio la morfina' E'noto che la morfila<br />

viene data per alieviare il dolore, così che le sue azioni sui recettori in altri<br />

organi, clre producono costipzione e depressione rcspiratoria' debbono essere<br />

consitlerati come 'effetti collaterali'' Nei primi anni dei secolo scorso' tut-<br />

tavia,lamorfrnae<strong>di</strong>derivatidell'oppioeranoprescrittiprincipalmenteperil<br />

$aftamento della <strong>di</strong>anea e, sebbene non così ftequentemente' gran<strong>di</strong> dosi <strong>di</strong><br />

morfina pet via entlovenosa venivano usate per produrre depressione respira-<br />

toria in pazienti anestetizzati in cui risultava non sufficiente il rilasciamento<br />

muscolare ottenuto con i mezzi impiegati <strong>di</strong> norma' Cosicché' quale era 1'ef-<br />

fetlo ilesidelato e quale .l,efi.etto inclesitlento'? owiamente ciò <strong>di</strong>pende dalla<br />

ragione per 1a quale il famtaco è usato' n':crmtne effetîo secondario dí unfar-<br />

maco, meaffe ancora implica una causalità, potfebbe essere una scelta<br />

migliore e potrebbe spesso fomire una spiegazione logica Per esempro' qum-<br />

do un calcio antagoilsta vlene usato per Íattare f ipefensione' ia cefalea <strong>di</strong><br />

cui ii paziente si lamenta può essere spiegata come un effetto secondario <strong>di</strong><br />

vaso<strong>di</strong>latazione periferica, meccanismo con cui il farmaco agisce'<br />

Ad ogni modo la stmdar<strong>di</strong>zzazione e la comprensione della tenninologia va<br />

oltrelamefapedanteri<strong>ad</strong>eisemantici.Adoggiperòunaposizioneunivoc<strong>ad</strong>i<br />

tutti gli Autori non è stata Presa'<br />

i<br />

l,i<br />

I<br />

1,1<br />

I<br />

i<br />

I<br />

l.<br />

iì<br />

I


30<br />

L<br />

'NTEGRATORE<br />

UI'RIZI0NALE 2007, 1o(3)<br />

Ad ogni modo, qualunque sia la definizione più<br />

precisa parliamo in genere <strong>di</strong> malesseri modesti e<br />

passeggàri che però !osto.,o manifestarsi in modo<br />

grav" ln gruppi <strong>di</strong> persone pre<strong>di</strong>sposte..In taluni<br />

óasi invecé il malessere non è modesto anche se Provocato<br />

da un corretto uíIizzo posologico del farmaco.<br />

Si pensi <strong>ad</strong> esempio agli antibiotici e alla loro<br />

capacità <strong>di</strong> provocare <strong>di</strong>arrea per depauperamento<br />

della flora batterica residente con conseguente inse<strong>di</strong>amento<br />

intestinale <strong>di</strong> ceppi <strong>di</strong> Clostri<strong>di</strong>um dfficile<br />

capaci <strong>di</strong> provocare <strong>di</strong>verticolite ulcerosa, con<br />

d.anno del parenchima intestinale profondo.<br />

Oppure, sèmpre in tema <strong>di</strong> antibiotici, i danni al<br />

parènchim" rènale legato all'impiego, anche coffetio,<br />

<strong>di</strong> alcuni <strong>di</strong> essi (<strong>ad</strong> esempio la comune gentamicina);<br />

o al danno epatico indotto da paracetamolo o<br />

nimesulide.<br />

Esistono poi delle reazioni avverse che non sono<br />

correlate alla dose assunta: in questi casi si Può par-<br />

da patologie il cui decorso potrebbe essere influenzató<br />

negativamente dall'azione del farmaco, o sta<br />

asrnm"ldo altre me<strong>di</strong>cine per le quali l'effetto <strong>di</strong><br />

una potrebbe interferire con l'efficacia dell'altra'<br />

In America sulla confezione <strong>di</strong> alcuni farmaci è<br />

obbligatoria la presenza <strong>di</strong>anblackbox, ttrt riqu<strong>ad</strong>ro<br />

nero,"simile agli avvisi stampati sui pacchetti <strong>di</strong><br />

sigarette, nel quale vengono in<strong>di</strong>cati a chiare lettere<br />

gli effetti coilalerali più dannosi. Tale prowe<strong>di</strong>ment"o<br />

è stato preso dalla Food and Drug Administration,<br />

l'agenzia fèderale statunitense preposta al controllo<br />

della sicurezza e delIa qualità dei farmaci in commercio,<br />

con 1o scopo <strong>di</strong> informare in modo evidente<br />

e semplice sui risclú <strong>di</strong> effetti collaterali sia i pazienti<br />

che'assumono il farmaco, sia i me<strong>di</strong>ci dne 1o prescrivono.<br />

Recentemente un'indagine condotta da ricercatori<br />

<strong>di</strong> Haraard Me<strong>di</strong>cal School (7) si è occupata <strong>di</strong> verificare<br />

se effettivamente i me<strong>di</strong>ci, quando prescrivono<br />

lare <strong>di</strong> reazioni'i<strong>di</strong>osincrasiche', definendo con que- i farmaci, tengono conto delle awertenze riportate<br />

sto termine le reazioni che awengono solo in alcuni nelblackbox el quando ciò non awiene, con che fre-<br />

in<strong>di</strong>vidui e che si ritiene abbiano un'origine congeqrterrza si veriflcano gli effetti collaterali. Lo stu<strong>di</strong>o<br />

nita, o <strong>di</strong> reazioni allergiche, che si <strong>di</strong>fferenziano Éu ptuso in esame le prescrizioni effettuate nel 2002<br />

dalle prime perché si manifestano dopo.un contatto in 5L ambulatori me-<strong>di</strong>ci nell'area <strong>di</strong> Bostory e ha<br />

ripetúto con il farmaco alletgízzante (il paziente ricercato con quale frequenza la prescrizione non<br />

produce anticorpi contro il farmaco stesso)' Questi teneva conto dèlle in<strong>di</strong>cazioni delblackbox, inparh.-<br />

èffetti sono impreve<strong>di</strong>bili, molto spesso gravi e scocolare se riferite a possibili interazioni con altri farnosciuti<br />

al momento delf immissione in cqmmercio maci assunti, con altre patologie presenti o se Ia<br />

<strong>di</strong> un nuovo farmaco.<br />

somministrazione richiedeva il monitoraggio <strong>di</strong><br />

La comparsa <strong>di</strong> effetti indesiderati è owiamente alcuni parametri, come, Per esempio, la funzionalità<br />

statisticàmente più probabile se i farmaci vengono renale o epatica. Dai risultati è emerso che/ su quasl<br />

:uttlizzaf^in modo scorretto o se esistono controin<strong>di</strong>- 325 mila prescrizioni prese in esame dalf indagine,<br />

cazioni al loro impiego in un dato paziente.<br />

circa il 10/" rigaardava farmaci che possedevano un<br />

black box,le'cui indlc azioni venivano ignorate nel<br />

7% dei casi (circa lo 01% del totale). In particolare,<br />

íl 90.6% delle prescrizioni che non tenevano conto<br />

delle in<strong>di</strong>cazioni in black box ignoravano la possibilità<br />

<strong>di</strong> interazioni con le patologie preesistenti, il<br />

26.6% non prevedeva il monitoraggio della terapia<br />

con test <strong>di</strong>-laboratorio, come raccomandato sulla<br />

confezione, e 1133% non teneva conto <strong>di</strong> possibili<br />

interazioni con altri farmaci assunti' Un analisi più<br />

dettagliata dei risultati ha identificato i pazienti ai<br />

quatihaggiormente vengono prgsaitli con-<br />

farmaci<br />

tiawenendo alle in<strong>di</strong>cazioni del black box. Si tratta<br />

<strong>di</strong> donne bianche, con un'età pari o maggiore ai 75<br />

anni e ihe assumono più <strong>di</strong> un farmaco<br />

Il problema degli effetti collaterali è quin<strong>di</strong> enorme<br />

e la letteratura scientifica li congloba nella terminologia<br />

reazioni aaaerce a farmacì (R4|) e la farmaco-rrigilanza<br />

è 1o strumento essenziale per la loro<br />

conoscenza.<br />

Farmacooigilanza (1-6)<br />

Come è ben noto, la farmacovigilanza è l'insieme<br />

delle attività mirate a sorvegliare gli effetti negativi<br />

dei farmaci'dopo'la loro immissione in commercio.<br />

In tale attività il'dopo' è molto importante in quanto<br />

il 'prima', cioè i1 periodo <strong>di</strong> valutazione clinica,<br />

non è in gr<strong>ad</strong>o <strong>di</strong> mettere in luce gran parte degli<br />

eventi negativi che un farmaco può produrre sull'organismo<br />

umano. La f armacovígíIanza svolge<br />

ouin<strong>di</strong> un ruolo essenziale a tutela dei citt<strong>ad</strong>ini, e<br />

cbnsente <strong>di</strong> conoscere gli effetti <strong>di</strong> un me<strong>di</strong>cinale su<br />

un campione <strong>di</strong> pazienti estremamente più ampio<br />

<strong>di</strong> quello uttlizzato in fase <strong>di</strong> sperimentazione clinica.<br />

Come già descritto nella premessa, non esiste quin<strong>di</strong><br />

un farmaco sicuro al 100 al 100. E' sufficiente<br />

infatti leggere il foglietto illustrativo <strong>di</strong> qualsiasi farmaco<br />

peirendersi conto che gli effetti collaterali<br />

possono essere molti, soprattutto se non vengono<br />

àttentamente valutate le controin<strong>di</strong>cazioni' E non si<br />

tratta solo delle evidenti con<strong>di</strong>zioni in Presenza<br />

delle quali il farmaco non dovrebbe essere assunto,<br />

come per esempio gravidanza e allattamento.<br />

Vi sono al contrario casi in cui il paziente è affetto<br />

RAF (8-1e)<br />

Con laumento del consumo dei farmaci registrato<br />

negli ultimi annj, si è verificato parallelamente un<br />

au-mento delle RAF. Queste reazioni sono così


'NIEGRATORE ,oo', 'oo, 31<br />

|{IJIRIZI0NALE<br />

mrmerose da costituire uno dei maggjori prollemi<br />

aituf"t" pubblica nei paesi industrializzati' Si cal-<br />

"otu ittfutti ct.re íl2'8% àella popolazione p19;<br />

,abbia<br />

;;;t"6 RAF nell'ultimo quinquennio e che il3-5%<br />

à"iii"o""ti ospedalieri siano àa mettere in correlazione<br />

con RAF, mentre il' 15-30% dei pazienti osPeializzati<br />

per altri motivi presentino nel corso della<br />

degenza reazioni da farmaci'<br />

i.J i futtoti <strong>di</strong> rischio bisogna considerare il sesso<br />

foiJft"o"""te nelle donne)i l'età (rara nei bambini<br />

ài""ÉU J"rrani, più frequente.tra i 20 e 40 anni)' La<br />

or"rE rru <strong>di</strong> fenomeni altergici a varia eziologia non<br />

'sembru<br />

costituire un fattore <strong>di</strong> rischio: però in caso<br />

<strong>di</strong> rea"ione sembra con<strong>di</strong>zionarne una maggiore<br />

gravità.<br />

te reazioni avverse da farmaci Possono essele cosl<br />

classificate:<br />

L - Reazioni preve<strong>di</strong>bili, dose-<strong>di</strong>pendenti, Piuttosto<br />

ft"q"""ti à ne[a maggior-parti dei casi <strong>di</strong> modesta<br />

gravità <strong>di</strong>stinguibiii a loro volta in:<br />

. óvr<strong>ad</strong>osaggiò o dosaggio normtile troppo a<br />

lungo ptottatto nel tempo: un alto. dosaggio<br />

orriurr"tu effetti tossici (per esempio gli anti-<br />

Lioti"i del gruppo degli aminoglicosi<strong>di</strong> se somministrati<br />

à turrgo e in grande quantità P.ossono<br />

danneggiarel'apparàto u<strong>di</strong>tivo-e i reni);<br />

o effetti codlierali: sóno effetti non desiderati ma<br />

inevitabili, legati all'azione del farmaco (per<br />

esempio sonnólenza da antistaminici);<br />

. effetti secondari, provocati dall'azione prln:]pale<br />

del farmaco (per esempio alterazioni della<br />

hora intestinale in-corso <strong>di</strong> terapia antibiotica);<br />

o interazioni farmacologiche: due o più farmaci<br />

somministrati contemporaneamente possono<br />

potenziare o ridurre la loro azione farmacolo-<br />

!i.u {p"t esempio antiaci<strong>di</strong> e antidolorifici<br />

comPetono Per assorbrmento )'<br />

farmaci sono molteplici, ma le più frequenti sono<br />

o uelle classiche dell-' allergia / pseudo allergia' come<br />

Jrticaria, angioedema, asma, shock anafi\al1o.co<br />

fi"""""ti aiche eruzioni cutanee <strong>di</strong>ffuse morbiliif"i'Ài<br />

o scarlattiniformi, maculo-papule, dermatite<br />

da contatto, eritema fisso, fotodermatiti' Po-tPo-lu/<br />

vasculite. Rare ma gravi le sindromi <strong>di</strong> Lyeil o<br />

;t'tu.totiti epidermica íossica' con bolle simili a quelt"<br />

i"lle usiioni (con elevata mortalità se <strong>di</strong>ffuse su<br />

ampia superficie corporea) e la sindrome <strong>di</strong><br />

Stevens-JoÉnson o'eritema multiforme' con eflJzroni<br />

cutanee a coccarda ed ulcerazioni della mucosa<br />

orale, genitale o anale'<br />

ett . í-tuttfestazioni si possono Presentare a carico<br />

del sangue con riduzione del numero del comPotr"ttti<br />

"íto"scolati determinando <strong>di</strong>minuzione <strong>di</strong><br />

.ì"U"fi tÀ"ti e/ o piastrine e/o globuli bianchi' Sono<br />

í"L"ufutu inoltre reazioni a carico <strong>di</strong> fegato' reni'<br />

;;i;;;, piccoli vasi sanguigru (vasculiti)' malattia<br />

àu ti"to,'tì'tulattie autoimmuni e febbre da farmaci'<br />

Le RAF sono un problema rilevante, anche se raramente<br />

conduconb a morte il soggetto' ma il più<br />

delle volte insegnano al paziente cosa non assumere<br />

mai pir: in futríro' Va sóttolineato inoltre che sono<br />

;;l;";il;*;ttt" ,ut. le sindromi sopra elencate che'<br />

come incidenza percentuale, <strong>di</strong>fficilmente costitui-<br />

'""<br />

;;;;; problema <strong>di</strong> salute pubblica' e si inseriscono<br />

nel famoso dualismo rischio-beneficio che<br />

nella farmaceutica è un po' il male da accettare'<br />

Problemi reali sono invece quelle RAF frequenti e<br />

<strong>di</strong>ffuse perché legate all'ut:.Jizzo <strong>di</strong> un farmaco con-<br />

;;iià;iJ" massiríale, e sPesso figlio della cosiddetta'autome<strong>di</strong>cazione'.<br />

Basti pensare al ricorso a iarmaci<br />

come gli antibiotici e il paracetamolo' soPrattutto<br />

nei *eii iorretttali, per averne un idea'<br />

2 Reazioni imprève<strong>di</strong>bili che sono in.genere in<strong>di</strong>- USO DI ANTIBIOTICI<br />

p""a""ti daila dose (possono verificarsi anche ' FANACETAMOLO TN ITALIA (20-21)<br />

ion dosi molto piccole), sono meno freqrrenti ma<br />

possono provocare qu<strong>ad</strong>ri clinici anche molto Di <strong>di</strong>ffuso tÍlhizzo, paracetamolo e/o antibiotici<br />

Lravi e talvolta mortali. Si <strong>di</strong>stinguono in:<br />

to"o iuig"-"rrt" i*pi"gati nei d-isturbi invernali'<br />

Z ailergia: reazione nella quale è <strong>di</strong>mostrabile un i"fl""""ífi " putu-itflr,eizali e nelle comuni malat-<br />

meccat ismo immunologico/ provocata o meno tie da raffreàdamento, purtroppo anche- quando<br />

da immunoglobuline <strong>di</strong>upoE (IgE) o da iinfo- queste non vengono con certezza complicate da<br />

citi specificàmente sensibilizzati (caso tipico: infezione batterica.<br />

gtl andbloUci della farniglia delle penicilline); Secondo un recente<br />

.<br />

fiseudoallergia;<br />

reazione con manifestazioni<br />

àlitl.h" simiti a quelle dell'allergia <strong>di</strong> tipo<br />

imme<strong>di</strong>ato, ma nelia quale non sono <strong>di</strong>mostrabili<br />

meccanismi immunologici' Spesso viene<br />

utiltzzato anche il termine intolleranza come<br />

sinonimo <strong>di</strong> pseudoallergia (caso tipico: l'aspirina<br />

e gli altri FANS);<br />

. i<strong>di</strong>osinlcrasia; rara, causata da deficit enzimatici<br />

e metabolici geneticamente determinati'<br />

Le manifestazíori cliniche delle reazioni awerse a<br />

'Rapporto nazionale sull'uso<br />

dei farmaci in Italia' curitó dafl'Osservatorio nazionale<br />

sull'impiego dei me<strong>di</strong>cinali del Ministero della<br />

tu"ita, net t'ggg"il 1.6% circ<strong>ad</strong>ella spesa farmaceutica<br />

complessiva era comPosto da antibiotici' e in me<strong>di</strong>a<br />

"utli"u"o prescritte 279 confeziotti og* L00 abitanti'<br />

In turrnirri <strong>di</strong> dosi standard (dosi definite <strong>di</strong>e IDDDI<br />

che rappresentano per ciascuna so.stanza Ia dose<br />

,ru"urràiiu a coprire una giornata <strong>di</strong> terapia<br />

-":1f 1:<br />

dulto), I'ualízzó era pari iZZOOO per 1000 abitanti<br />

<strong>di</strong>e.Pór semplificare, questa misura può essere interpretata<br />

come numero <strong>di</strong> abitanti che assume anti-<br />

I I<br />

r';:-


I I<br />

i:<br />

:<br />

i,.<br />

JZ L'['{IEGRAT0RE |IUTRIIIONALE,oo,,,*,<br />

'#r:-s.s**;Wl<br />

biotici in un giorno qualsiasi. All'uso <strong>di</strong> antibiotici<br />

che si verifica in me<strong>di</strong>cina generale bisogna poi<br />

aggiungere la quota consumata in ospedale, dove si<br />

stima un consumo pari a círca2 DDD per 1000 abitantr<br />

<strong>di</strong>e.I livelli <strong>di</strong> uso più elevati si verificano nei<br />

bambini fino a 5 anni <strong>di</strong> età (circa il 70% úceve<br />

almeno una prescrizione <strong>di</strong> antibiotici all'anno)' I<br />

valori fin qufelencati vanno incrementati <strong>di</strong> circa il<br />

1.5/o per ottenere quelli che sono i numeri aggiornati<br />

aL2006.<br />

Per ciò che conceme il paracetamolo basti solo <strong>di</strong>re<br />

che la spesa complessiva da parte dell'utenza si<br />

aggSra intomo ai 30 milioni € all'anno.<br />

Un comune sentite, 'superficiale' secondo l'opinione<br />

dello scrivente, <strong>ad</strong>debita scarsi o pochi rischi<br />

all'impiego <strong>di</strong> antibiotici (fatta esclusione per l'ormai<br />

accettato depauperamento della flora batterica<br />

intestinale). Questi'pochi rischi' <strong>di</strong>vengono'nulli'<br />

(sempre nel comune sentire) nel caso <strong>di</strong> somministrazioni<br />

<strong>di</strong> paracetamolo... 'così sicure da effettuarsi<br />

anche nel neonato, nella donna in gravidanza e in<br />

allattamento'.<br />

Le cose non stanno così. L antibiotico terapia, a<br />

seconda dell' antibiotico considerato, è responsabile<br />

<strong>di</strong> numerosi danrri potenziali, dal danno polmonare<br />

a quello otologico, da quello epatico a quello renale.<br />

Allo stesso modo il paracetamolo è responsabile <strong>di</strong><br />

gravissime conseguenze al parenchima epatico con<br />

una frequenza <strong>di</strong> eventi molto maggiore <strong>di</strong> quella<br />

che si è portati a pensare, nonché potenzialmente<br />

capace <strong>di</strong> indurre asma in soggetti pre<strong>di</strong>sposti.<br />

REAZIONI AWERSE NO EFFETTI<br />

COLLATERALI DA ANTIBIOTICI (22-27)<br />

v intolleranze determinate da interazioni con altri<br />

farmaci somministrati contemporaneamente.<br />

Di particolare interesse per questa trattazione sono i<br />

punU I e iii. In particolare, per quanto concerne gli<br />

éffetti per tossicità <strong>di</strong>retta prendendo in considerazione<br />

solo quelli che si manifestano in seguito a<br />

somministrazione orale, ritroviamo:<br />

1 esofagiti ed ulcere esofagee dopo somministrazione<br />

orale <strong>di</strong> antibiotici awenuta in posizione supina,<br />

a <strong>di</strong>giuno e senza acqua e con un pH molto<br />

acido (doxiciclina, tetracicline, minociclina, pivmecillinam,<br />

clindamicina ed anche zidovu<strong>di</strong>na);<br />

2 intolleranza gastrica che si manifesta con pesantezza<br />

epigastrica, nausea e vomito' Tali sintomi si<br />

Dossono determinare attraverso meccanismi muliipli:<br />

contatto irritante locale (per esempio nitrofurantoina),<br />

riflesso sul centro emetizzante o liberazione<br />

da parte della mucosa intestinale <strong>di</strong> motilina<br />

endogena (macroli<strong>di</strong> a 14 atomi);<br />

ì malassorbimento con steatorrea si può riscontrare<br />

dopo somministrazioni prolungate a dosaggi<br />

elevati <strong>di</strong> aminoglicosi<strong>di</strong> somministrati per via<br />

orale (neomicina);<br />

I <strong>di</strong>arrea che viene determinata da un complesso<br />

meccanismo nel quale intervengono più fattori:<br />

azione <strong>di</strong>retta irritante sulla mucosa intestinale,<br />

inibizione degli enzimi gastroenterici, forte eliminazione<br />

intestinale per via biliare (per esempio<br />

cefoperazone), azione sulla flora intestinale<br />

(<strong>di</strong>smicrobismo intestinale);<br />

i <strong>di</strong>scromia dentaria, con ipoplasia dello smalto,<br />

che si verifica nei bambini trattati con tetracicline;<br />

í ulcerazioni buccali aftose Possono verificarsi in<br />

seguito a'trattamenti con zalcitabin4 proguanil +<br />

clorodrina, pirimetamin4 foscamet e ketoconazolo;<br />

7 alterazioni gastroenteriche, dose-<strong>di</strong>pendenti, si<br />

I1 numero delle possibili reazioni awerse da antibiotico-terapia,<br />

volendo includere anche gli'effetti<br />

collaterali' e gli'effetti secondari', è assolutamente<br />

enorme. Da un punto <strong>di</strong> vista'<strong>di</strong>dattico' è però possibile<br />

classificare il meccanismo d'insorgenza <strong>di</strong> tali<br />

effetti che può essere <strong>di</strong>viso in <strong>di</strong>verse categorie:<br />

i effetti per tossicità <strong>di</strong>retta, con caratteristiche ben<br />

definite: relazione effetto-dose, riproducibilità e<br />

preve<strong>di</strong>bilità;<br />

ii effetti secondari dovuti alle proprietà farmacologiche<br />

e metaboliche possedute da alcuni antinfettivi;<br />

iii effetti dovuti <strong>ad</strong> azione selettiva degli antimicrobici<br />

sulla flora batterica saprofitica orale, intestinale<br />

e vaginale (<strong>di</strong>smicrobismo) e <strong>ad</strong> accidenti<br />

riscontrano con numerosi antibiotici soprattutto<br />

dopo somministrazione orale; tale evenienza si<br />

,rerifica soprattutto con gli antibiotici che presentano<br />

un assorbimento gastroenterico incompleto<br />

(ampicillina, isoxazolil-penicillina, norfloxacina,<br />

ecc), o con una importante eliminazione intestinale<br />

(ciprofloxacina, miconazolo), o una eliminazione<br />

biliare (cefoperazone, ceftriaxone).<br />

Lintolleranza gastroenterica Può essere ridotta<br />

con un aumento progressivo della posologia giornaliera,<br />

o con il frazionamento della dose giornaliera,<br />

oppure con somministrazione durante i<br />

pasti, o con una formulazione galenica gastroresistente;<br />

8 epatotossicità intrinseca che può essere riscontra-<br />

legati a lisi batterica massiva o Per suPerinfezione<br />

favorita dal <strong>di</strong>smicrobismo (Clostri<strong>di</strong>um<br />

dfficile);<br />

iv reazioni immunologiche <strong>di</strong> tipo I, II, III, IV<br />

secondo Ia classificazione <strong>di</strong> Coombs e Gell, con<br />

le loro caratteristiche <strong>di</strong> impreve<strong>di</strong>bilità, in<strong>di</strong>pendentemente<br />

dalla dose;<br />

ta con:<br />

- tetracicline, rifampicina e rifabutina associate<br />

<strong>ad</strong> altri farmaci che producono metaboliti tossici<br />

<strong>di</strong> questi ultimi (paracetamolo, metil-dopa,<br />

estrogeni, alotano, fenitoina, carbamazepina,<br />

acido valproico) o <strong>ad</strong> altri farmaci potenzialmente<br />

epatotossici: isoniazide, pirazinamide,


ketoconazolo, cotrimossazolo, griseofulvina,<br />

pirimetamina, <strong>di</strong>danosina, zidovu<strong>di</strong>na, ritonavir,<br />

in<strong>di</strong>navir;<br />

- macroli<strong>di</strong> a L4 atomi, soprattutto in associazione<br />

con gli estrogeni;<br />

- isoniazlde da sóla o associata <strong>ad</strong> un altro farmaco<br />

epatotossico, come ketocortazolo, niridazolo,<br />

pérexilina, pirazinamide, alotano, flucitosina,<br />

èflornitin a, albendazolo, ecc';<br />

9 inibizione midollare reversibile con arresto della<br />

maturazione cellulare. Tale evenienza si riscontra<br />

con cloramfenicolo, tiamfenicolo, sulfami<strong>di</strong>,<br />

flucitosina;<br />

10 leucopenie dose-<strong>di</strong>pendenti si riscontrano con le<br />

beta-lattamine;<br />

1,1- trombopenia dose-<strong>di</strong>pendent-e si riscontra con<br />

alcune 6eta-lattamine: (penicillina G, carbossipenicilline,<br />

latamoxef), con la rifampicina, la clindamicina,<br />

alcuni chinoloni e fluorochinoloni;<br />

L2 coagulopatie per alterazione delle piastrine dose-<br />

e te-mpó-<strong>di</strong>pendente, con sindrome emorragica,<br />

potto.o esiere determinate da alcune beta-latta-<br />

^mine (penicillina G, carbossipenicillina);<br />

f'u'nucRm0niNuunonui,",'..<br />

33<br />

ta la barriera <strong>di</strong> resistenza alla colonizzazione<br />

microbica da parte <strong>di</strong> germi resistenti.o patogeni<br />

(aminopenicilfine, ureidopenicilline, c-ef alosPorine'<br />

àtitrauài"itta, cloramfenièolo, tetracicline)' Questo<br />

rischio sarà, per contro, ridotto con gli antibiotici a<br />

spettro ristreìto o che rispettano la flora anaerobia<br />

,iormale, aminoglicosi<strong>di</strong>, penicilline antistafilococciche,<br />

temocillina, monobattami, polimixina-colistina'<br />

alcuni fluo-rochinoloni <strong>ad</strong> assorbimento gastroenterico<br />

completo e con una eliminazíone biliare ed<br />

intestinalà ridotta. Le manifestazioni cliniche delle<br />

alterazioni della flora saprofita sono: colite postantibiotica;<br />

colite acuta psèudomembranosa dovuta<br />

alla selezion e dí Clostri<strong>di</strong>um dfficile resistente/ secletore<br />

<strong>di</strong> enterotossine (A e B)'<br />

REAZIONI AWERSE<br />

ED EFFETTI COLLATERALI<br />

DA PARACETAMOLO (28-46)<br />

L3 trombòsi venose Possono essere<br />

Il paracetamolo (o acetaminofene) è un farmaco<br />

apbartenente alla classe degli antinfiammatori non<br />

favorite daila sie'roid.ei (FANS). Rispettoàd altre sostanze della<br />

rifampicina;<br />

stessa famiglia è scarsamente aggressivo verso Io<br />

14 nefroiossicità si riscontra con aminogiicosi<strong>di</strong>, stomaco edé utilizzato principalmente come antipi-<br />

polimixina-colistina, cefalori<strong>di</strong>ne, tetracicline, retico ed antalgico, non possedendo proprietà antin-<br />

iulfami<strong>di</strong>ci con scarsa solubilità urinaria, v€Incofiammatorie significative'<br />

micina, soprattutto associata <strong>ad</strong> un aminoglico- Un rischio corielato con il suo uíltzzo è rappresenside,<br />

amfotericina B e gentamicina;<br />

tato dalla sua Presenza in <strong>di</strong>versi me<strong>di</strong>cinali, sia<br />

15 ototossicità cocleo-vestibolare può insorgere come unica sostanza che in associazione, e ciò con-<br />

con: cloramfenicolo; zalcitabina; eritromicina, duce spesso al sovr<strong>ad</strong>osaggio involontario' Dosi<br />

azitromicina, claritromicina, metronidazolo, superióri a quattro grammi <strong>di</strong> sostanza al giorno<br />

vancomicina, viomicina, capreomicina, tiaben- (riierito <strong>ad</strong> uir <strong>ad</strong>ulto del peso <strong>di</strong> 80 kg o pit)<br />

9919<br />

dazolo, eflornitina, chinina, praziquantel'<br />

àà*ia"tutu pericolose pei la salute (epatotossicità)<br />

1,6 tossicità car<strong>di</strong>ovascolare: cloramfenicolo, vanco- con effetti pótenzialmente fatali.<br />

micina; penicillina G potassica, amfotericina B' Il paracetàmolo viene metabolízzato infatti dalie<br />

Per ciò che èoncerne invèce gli effetti indesiderati cellule della zona 3 dell'area epatica, dove si trova a<br />

per azione selettiva degli antinfettivi sulla flora concentrazioni elevate il citocromo P450, che tra-<br />

iaorofita normale ftuccale, intestinale, vaginale), va sforma il paracetamolo in N-acetilbenzochinonimi-<br />

se^gnalato come i risultati <strong>di</strong> questa azione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturna, un comPosto molto reattivo e tossico, che colpibo"suila<br />

flora saprofita siano rappresentati dalla sce sopratiutto le proteine epatiche' La tossicità<br />

co\orizzazione <strong>di</strong> parte <strong>di</strong> germi <strong>di</strong>venuti resistenti, della N-acetilbenzochinonimina è strettamente cor-<br />

commensali o provenienti dall'esterno (stafilococco, relata alla presenza sull'anello aromatico <strong>di</strong> due<br />

Clostri<strong>di</strong>um aiYicite, enterococchi, enterobatteri, doppi legarni: uno con l'N e l'altro con 1'O' Anche le<br />

Pseudomonas, Aspergillus, lieviti) con il rischio <strong>di</strong> celiute d'elia zona 1 dell'area epatica, potrebbero<br />

sovrainfezioni da pàrte <strong>di</strong> alcuni <strong>di</strong> essi nel corso coniugare il paracetamolo con glutatione e formare<br />

del trattamento. Questo rischio <strong>di</strong>pende dallo spet- un ghitationé coniugato, facilmente eliminabile' ma'<br />

tro antibatterico (largo o ristretto) dell'antibiotico e poióhé h concentraZione <strong>di</strong> glutatione neile celiule<br />

'dellu<br />

d.alla sua concentraàione nel tratto <strong>di</strong>gestivo' Sarà zona 1 è bassa, agisce principalmente il cito-<br />

quin<strong>di</strong> più alto con gii antiliotici non completl1"lcromo P450 delta zona3. La deplezione praticamentè<br />

assoibiti per via órale (per esempio ampiciliina), te totale delle riserve epatiche <strong>di</strong> glutatione Provoca<br />

con gli antibiotici aventi uno spettro antibatterico una grave epatopatia da stress ossidativo, non con-<br />

largJ o molto largo, e quelli fortemente induttori trastibile a úvelò del singolo epatocita (Fig 7)'<br />

deùe resistenze plàsmi<strong>di</strong>che o aventi una escezione Il paracetamolo, oltre <strong>ad</strong> essere substrato del citoed<br />

una concentrìzione nella saliva o nelle feci, una ..à*o P450, può essele trasformato in un r<strong>ad</strong>icale<br />

forte eliminazione biliare e con uno spettro che libero. Questa reazione è carattetizzata dal fatto che<br />

<strong>di</strong>strugge la flora anaerobia normale che rappresen- il paracJtamolo perde una molecola <strong>di</strong> idrogeno, ed


i<br />

I<br />

l i<br />

ii I l,,<br />

'l<br />

I .*FCRATORF.ITII<br />

Figura 1 Biochimica del danno epatico da pdracetamolo<br />

un elettrone, per cui si va a formare la N-acetilbenzosernichinotti*ittu.<br />

Questo r<strong>ad</strong>icale libero' per<br />

p"i"*ta-i"ne lipidìca induce un danno alle ceilule<br />

della midollare renale.<br />

órruttao si è <strong>di</strong> fronte <strong>ad</strong> un caso <strong>di</strong> potenziale epaàp"tl"<br />

o <strong>di</strong> nefropatia da paracetamolo, o in tutti i<br />

"àii ài awelenamènto, si ititzza come antidoto l'a-<br />

"uiil"it*lttu. Essendo questo il miglior 'veicolo' <strong>di</strong><br />

cisteina, la sua sommi:ristrazione determina f innalzamento<br />

progressivo delle scorte <strong>di</strong><br />

-giutatione<br />

rta"tt" ll quaie si oppone a livello cellulare allo<br />

stress ossidativo indotto da paracetamolo'<br />

Il fenomeno <strong>di</strong> tossicità aPpena descritto è estremamente<br />

comune. Uno stu<strong>di</strong>o clinico ha infatti recentemente<br />

identificato nel sovr<strong>ad</strong>osaggio da paraceta-<br />

Àoto, la principaie causa <strong>di</strong> insufficienza epatica<br />

acuta negii USÀ. t a maggior-parte <strong>di</strong> questi sovr<strong>ad</strong>.osasgi<br />

erano non intenzionali'<br />

Vtl iT"ptoUlema del paracetamolg riguarda<br />

lol<br />

esclusivamente fegatoè reni' Da qualche tempo questa<br />

sostanza è siata messa in relazione con un<br />

aumento del rischio <strong>di</strong> asma bronchiale' La spiegazior,e<br />

risiederebbe nel fatto che il paracetamolo<br />

<strong>di</strong>*iorir." le capacità antiossidanti anche dell'albero<br />

respiratorio; siccome l'asma ha tra le sue concause<br />

lo tttttt ossid,ativo il legame sembrerebbe plausibile'<br />

La natura <strong>di</strong> questo legame è stata anche tecenternu"*<br />

upptofdn<strong>di</strong>ta, .olì comu l'eventuale coinvoleimento<br />

ài "ltt" sostanze usate come antidolorifici<br />

3, u"""*uft"ente, <strong>di</strong> altre malattie respiratorie oltre<br />

liasma. Questi gli scopi <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o cf9 ha recentemente<br />

esaminato ii grande database <strong>di</strong> una delle<br />

più vaste indagini .oidott" perio<strong>di</strong>camente negli<br />

'Stuti<br />

Utiti, Ié' National Health and Nutrition<br />

liamination Suraey-I ricercatori hanno confrontato i<br />

datí relativi al conlumo <strong>di</strong> tre antinfiammatori' oltre<br />

al paracetamolo, aspirina e ibuprofene, con la prer"iru<br />

<strong>di</strong> una <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> bronchite cronica o <strong>di</strong><br />

asma. Inoltre, si è ànche valutato illivello della funzione<br />

polmonare, valutata attraverso la misurazione<br />

del volume espiratorio fotzato in un seconcto<br />

$Évrj,cioe h qlantità d'aria che si riesce a "i!-e-te.<br />

ì" t""ot""ao <strong>di</strong>colpo i polmoni' Tanto più il FEV1 è<br />

úurro, tanto minorè C ú f""'ionalità polmonare' Il<br />

;il; risultato è che tra le malattie descritte e 1'a-<br />

;;;;" e l'ibuprofene non vi sono legami statistici'<br />

ii .o*p"^to, c'è un legame dose <strong>di</strong>pendente tra<br />

;;;àt""lo<br />

e bronchi-te cronica, vale a <strong>di</strong>re che<br />

l'associazione cresce al crescere del consumo del<br />

iutÀu.o, e la <strong>di</strong>fferenza è forte soPrattutto tra chi<br />

"o" "" fa uso e chi ne fa uso tutti i giorni' La stessa<br />

,eluziorre è stata rintracciata con l'asma e con la<br />

ài*ir,,rriot " d.el FEVL. In pratica, il rischio <strong>di</strong> bron-<br />

"ftitu .to"i.u sale del 20'/' nei consumatori più forti'<br />

mentre il rischio <strong>di</strong> asma cresce dell6%'<br />

Ln POTENZIALE RISPOSTA<br />

TERAPEUTICA<br />

Come aPpare evidente da questa trattazione' gran<br />

;;; iói" reazioni awerse,riguardano <strong>di</strong><br />

.farmaci<br />

utílizzo comune/ ritenuti ab6 astanza'sicuri" in<br />

alcuni casi tipici <strong>di</strong> una semPre più <strong>di</strong>ffusa autome<strong>di</strong>cazione.<br />

Trà questi antlbiotici -ed antinfiammatori<br />

"ottot.o"o il 1oìo 'picco' <strong>di</strong> rÍtlizzazione nei mesi<br />

autunnali ed invernali quando più comune è il<br />

ii"otto a terapie per contrastare i '<strong>di</strong>sturbi inverna-<br />

1i'. Tra qrl"rti ricbr<strong>di</strong>amo le malattie da raffredda-<br />

;;; ['e para-influenze), f influenza vera e propria<br />

; tuiù i <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong> natura bronco-polmonare' La<br />

maegior parte <strong>di</strong> questi parte come <strong>di</strong>sturbo <strong>ad</strong><br />

"ri8f?*i^'"irale unicamente contrastato da antiniiu**?oti'tipo<br />

paracetamolo' Ma in alcuni casi<br />

;J;;;"*o<br />

Éotopli.u,ioni <strong>di</strong> natura batterica che'<br />

owiamente, necessitano <strong>di</strong> trattamento antibiotico'<br />

Questo <strong>di</strong>scorso non vuole senza dubbio escludere<br />

ii;E; impiego <strong>di</strong> antibiotici legato alle problemati-<br />

"fr" i?'tf"tti"" ài natura urinario:ginecologica'. prati-<br />

;;t" Pt"sente lungo tutto I'arco temporale dell'anno.<br />

Lu .Utt" me<strong>di</strong>ca (<strong>di</strong> base o specialistica) e il farma-<br />

.itt" i" genele ha ormai strutlurato al suo intemo la<br />

consape"volezza della necessità <strong>di</strong> un trattamento<br />

otoUióU.o (meglio simbiotico) successivo alla teraii"<br />

".tiUi"tìca l"quando si possono verificare <strong>di</strong>sturf,i<br />

int"stittali che vanno àalla <strong>di</strong>arrea alla stipsi'<br />

dalla colite al malassorbimento, con costante Presenza<br />

d.i meteorismo: sen:rza scordare i gravissimi<br />

,b.ni t"guti all'instaurarsi <strong>di</strong> una infezione intesti-<br />

,,ut" au"Clostri<strong>di</strong>um dfficite)' La controprova <strong>di</strong><br />

quanto sopra sta nell'auinento costante del mercato<br />

dei probiotici, come farmaci o integ-ratori'<br />

CoÀe però più volte sottolineato, l'antibiotico terapia<br />

O dìffusàmente causa <strong>di</strong> reazioni awerse che si<br />

inanifestano a livello dei parenchima epatico e renale.<br />

E talvolta coinvolgono anche il tessuto car<strong>di</strong>aco'<br />

Sulla base <strong>di</strong> queste óonsiderazioni l'approccio tera-


L'NIEGRAT0RE |{ÌJWI0NALE,oo','oo,<br />

peutico più corretto è quello <strong>di</strong> far seguire alla teraiiu<br />

ut tiUiotica un trattamento che contrasti il<br />

ààpul.,p"t"mento del1a flora residente e che al<br />

i"*p. àtutto si opponga al rischio <strong>di</strong> epato- , neftoe<br />

car<strong>di</strong>o-tossicità.<br />

In considerazione poi del frequente impiego <strong>di</strong><br />

antinfiammatori con-potenzialità antalgiche ed antiniretiche,<br />

che spesso Èi associa alla terapia antibiotiia,<br />

il post+erapìa dovrebbe anche riguardare iI semore<br />

óinacciató depauperamento delle scorte epati<br />

it't" (t tu più generàlménte tessutali) <strong>di</strong> glutatione'<br />

IJna nuova generazione <strong>di</strong> simbiotici: FGS*<br />

Proprio in accordo con queste esigenze è stato<br />

tu.""'tt"ttt"ttte sviluppato e brevettato un prodotto<br />

simbiotico <strong>di</strong> nuovà generazione che si propone <strong>di</strong><br />

contrastare i danni, aicertati, accertabili e/o potenziali,<br />

tipici della antibiotico terapia e. del trattamenio<br />

con'antinfiammatori non steroidei impiegati<br />

come antalgici ed antiPiretici'<br />

Il prodotto"contiene infatti una miscela <strong>di</strong> 20 miliarai(fO<br />

nel prodotto per l'infanzia) <strong>di</strong> fermenti lattici<br />

(acìdophilis I-I722; casei LC-\I, rhamnosus BCP2lim.'rczgg)<br />

e <strong>di</strong> bifi<strong>di</strong> @reve LMG-P17501, infantis<br />

LMG-P17502. longum LMG-P17500) stabili a temperatura<br />

ambiente e resistenti ai succhi gastrici e a<br />

quelli enterici grazie alla tecnologia (Microcoat R)<br />

impiegata (Fig2).<br />

Otire àtta coi-rponente probiotica descritta' it qry;<br />

àÀtto .ot ti.tt. lu fibra prebiotica nota come GOS<br />

fguhttotigosaccari<strong>di</strong>) (FîS inoltre una miscela <strong>di</strong> elementi (coniugati in modo<br />

au euiu"titne la bio<strong>di</strong>sponíbiiità orale) naturali<br />

.o"fi"i*i <strong>di</strong> enzimi anti-oìsidativi, come la glutations-petossidasi,<br />

Ia superossido<strong>di</strong>smutasi e la catalasi<br />

i-ri, Su, Zn), presenti e metabolicamente attivi in<br />

àedó epaticu dotu contrastano lo stress ossidativo<br />

farmaco-indotto'<br />

iiplàJott. contiene inoltre glutatione ridotto (Fig 4)'<br />

ud'* dosaggio caPace <strong>di</strong> contrastare il depauperamento<br />

che hÀ luogo in sede epatica in conseguenza<br />

del trattamento con paracetamolo'<br />

nfitt" la formulazione contiene licopene e leucociani<strong>di</strong>ne.<br />

Il licopene, carotenoide aciclico facilmente identificabiie'in<br />

natura in quanto costituisce il pigmento<br />

tor* tipi.o del pomódoro, ha una capacità antiossidante<br />

Àolto elevata ed è stato recentemente impiesato<br />

per prevenire e contrastare con successo la<br />

iefrotossiàità da gentamicina' Il suo impiego riporta<br />

a valori plasmalici normali la creatina e l'urea'<br />

ur'*"tttuà dafla gentamicina' Al contrario eleva i<br />

il;ili cellulari <strong>di</strong>"glutatione-perossidasi e catalasi<br />

depauPerati dalla gentamicina'<br />

iJ-fu"L.iuni<strong>di</strong>né, una miscela <strong>di</strong> derivati (dal<br />

Ào.ornuro all'eptamero) catechinici ed<br />

-epicatechinici<br />

esterificati o meno con acido gallico' sono<br />

ampiamente descritte in letteratura Per<br />

ò, che rende il prodotto<br />

u"n simbótico. Nel suo insieme questo simbiotico<br />

rappresenta un valido presi<strong>di</strong>o.per contrastare clinicamente,<br />

come rrportato nella letteratura relativa ai<br />

ceppi specifici impiegati se associati a GOS' il<br />

aóà"pét^mento della flora residente e tutte 1e con-<br />

,"àr"ttr" che tale depauperamento provoca (<strong>di</strong>smi-<br />

"ro'birtr,i, malassorbiinento, <strong>di</strong>arrea, stipsi, meteorismo,<br />

colite, can<strong>di</strong>dosi, vaginiti batteriche, ecc)'<br />

11 prodotto contiene inoltre il complesso vitaminico<br />

B,'fru"ione coenzimatica <strong>di</strong> numerosi enzimi che<br />

iientrano nei metabolismo <strong>di</strong> lipi<strong>di</strong>, gluci<strong>di</strong> e proti<strong>di</strong><br />

Ia Prevenf<br />

igura 3 Fibra GOS: sîruttura e propneta<br />

I salattoligosacctri<strong>di</strong> sono<br />

I cà'tene <strong>di</strong> -galattosio, che<br />

SDostano il pH intesdnale contrastardo I'eccessiva basicità de1 coion'<br />

fónte <strong>di</strong> crescita <strong>di</strong> Patogeni<br />

Costituisconoi]substratonutritiziofondamentaleperl'aumentodella<br />

Èàii J"-"oiti"u-.opii*no colonica cou ridotta produzione <strong>di</strong> gas<br />

tipicamente anche in<br />

sede epatica.<br />

Contiène inoltre la<br />

frazíone vitaminica<br />

nota come anti-ossidante<br />

(A, C ed E) a<br />

suo volta coinvolte<br />

nel contrastare le<br />

cascate ossidative sia<br />

a livello cellulare che<br />

tissutale (fegato e<br />

reni incluso).<br />

*FG5simbiotico<strong>di</strong>nuovagenerazionesviluppatodaVellejaResearch<br />

Sempre in relazione<br />

allo itress ossidaiivo,<br />

P h qru Extr dc t a (Pontenure, PC)<br />

il prodotto contiene<br />

Presentanoctratteristichebiochimichesimiliaglioligosaccari<strong>di</strong>deilatte<br />

materno<br />

(Pontenure, PC), prodotto da SIIT (Trezzano S'{{, MI) e commercializzato<br />

da


36 f,'mrcRmonnf{uTRIZIONALE,''-,,,<br />

zione e il trattamento del danno car<strong>di</strong>aco indotto da<br />

stress ossidativo tramite l'innalzamento della xantino-ossidasi<br />

car<strong>di</strong>aca. Tale efficacia trova anche le<br />

sue ragioni farmacocinetiche in quanto, dopo somministíazione<br />

orale, il prodotto mostra un evidente<br />

tropismo verso le strntt t.e arteriose e il muscolo<br />

caràiaco.<br />

CONCLUSIONI<br />

prendendo in consider azione solo principi attivi<br />

iaratteúzzabi da un profilo <strong>di</strong> sisuezza elevatissi-<br />

Ào, p,.,0 esseîe aliargato e partendo. da queilo che<br />

sono"stati, e che sonó tuttora, i probiotici ed i simbiotici<br />

quando impiegati nella post antibiotico terapia,<br />

può andare ld abbracciare altri ambiti Propo-<br />

'rletdtsi <strong>di</strong> antagonizzarc altre forme <strong>di</strong> danno far-<br />

maco-indotte.<br />

BIBTIOGRAFIA<br />

Lr seguito a terapia antibiotica è consuetu<strong>di</strong>ne del<br />

me<strong>di</strong>èo e del farmacista occuparsi delle conseguenze<br />

negative che tale trattamento ha normalmente in<br />

area iírtestinale: il depauperamento della flora residente.<br />

In realtà la terapia antibiotica, molto trequel:<br />

temente, può essere càusa <strong>di</strong> danni ai parenchimi <strong>di</strong><br />

orsani importanti per le funzioni metaboliche (e<br />

no?r) svolté: fegato, ieni e muscolo car<strong>di</strong>aco' I me<strong>di</strong>ci<br />

e i farmacisÉi sembrano Poco coinvolti a contrastare<br />

tali potenziali conseguenze, probabilmente<br />

anche u "àrrtu <strong>di</strong> mancanza <strong>di</strong> prodotti stu<strong>di</strong>ati e<br />

sviluppati Per questa precisa applicazione'<br />

FrequénteÀentè h terapia antibi.otic.l è concomitante<br />

a-quella con i comuni FANS (molto sPesso Paracetamolo).<br />

In ogni caso, anche considerato singolarmente,<br />

il consùmo (anche in autome<strong>di</strong>cazione) <strong>di</strong><br />

FANS e, in particolare, <strong>di</strong> paracetamolo è molto elevato.<br />

FANS e paracetamolo provocano frequentemente<br />

epatopa-tie e nefropatie anche gravi' Anche in<br />

ouesto iaso lu classe me<strong>di</strong>ca e il farmacista non<br />

sembrano stimolati e/o capací <strong>di</strong> suggerire'antaggnisti'<br />

al rischio da paracetàmolo. Per esempio-la Nacetilcisteina,<br />

farmàco da autome<strong>di</strong>cazione ed intesratore<br />

alimentare (quin<strong>di</strong> estremamente <strong>di</strong>sponibiiu<br />

nell'armamentarió del me<strong>di</strong>co e del farmacista),<br />

pur essendone nota la grande proprietà nel ridurre<br />

it duorro epatico (in quanto apportatore <strong>di</strong> cisteina e<br />

quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> giutatione), gli operatori sanitari non lo<br />

it l:u;rurro<br />

"con 1 wHo (1969)<br />

Drug Monitorin g' The role of the hosPital WHO Technical Report<br />

Seriis 425 Worid Health Organization, Geneva' Switzerland<br />

2 Edwards I& Biriell C (1994)<br />

Harmoniz ation in pharmacovigilance<br />

Drug Saf 70 93-102<br />

3 Nelson KM, Talbert RL (1996)<br />

Drug-reiated hospital <strong>ad</strong>rrissions<br />

Pharmacother aVY 76 7OI-7 07<br />

4 Imbs fL et al (79991<br />

Iakogenie mé<strong>di</strong>camenteuse: estimation de sa prévalence dans<br />

les hòPitaux Publics<br />

finalità preventive per quei soggetti<br />

che con grande frequienza impiegano paracetamolo'<br />

Un nuo'io simbiotiio complesso è stato quin<strong>di</strong> sviluppato,<br />

tenendo in considerazione quanto fin qui<br />

détio, proprio Per Prevenire il depauperamento<br />

defla flàra residèntefper contrastare la tossicità tessutale<br />

degli antibiotici e l'epatotossicità del paracetamolo.<br />

Questo prodotto apre quin<strong>di</strong> la str<strong>ad</strong>a <strong>ad</strong> una nuova<br />

i"."r"rìottu <strong>di</strong> prbdotti ftnalizzati a contrastare le<br />

ieazioni urrrr"rsé da farmaci' Ad oggi un approccio<br />

in tale senso era solo tipico dei centri antiveleni che<br />

sfruttavano conoscenie scientífiche assodate per<br />

formulare antidoti (per esempio N-acetilcisteina<br />

nell'intossicazione da paracetamolo), oPpure era<br />

evidenziabile nel ricorsó ai probiotici somministrati<br />

per rid,urre i danni alla flora residente legati all'impiego<br />

'Og[l <strong>di</strong> un antibiotico.<br />

questo approccio, modulando i dosaggi e<br />

frangais<br />

Thérapie 34 2l-27<br />

5 LazarouJ etalí998)<br />

Incidence of <strong>ad</strong>verse drug reactions in hospitalized Pazients<br />

IAMA 279 1200-1205<br />

6 RawlinsMD,ThomPsonJW(1991)<br />

Mechanisms of <strong>ad</strong>verse drug reactions' In: Textbook of <strong>ad</strong>verse<br />

drug reàctions Davies DM ed, IVth e<strong>di</strong>tion' Oxford<br />

UniversitY Press, Oxford, UK, P 18-45<br />

7 Lasser KE et aI Q006)<br />

Adherence to biack box warnings for prescription me<strong>di</strong>cations<br />

in outPatients<br />

Archlntern Med t66(3) 338-3M<br />

3 1111116 14rfiw (1986)<br />

Monitoring for drug safety 2nd e<strong>di</strong>tion, MTP Press'<br />

Lancaster, IJK<br />

9 RoyerR] (1997)<br />

Mechanism of action of <strong>ad</strong>verse drug reactions: an overview<br />

Pharmacoepidemiol Drug Saf Suppl 3 S43-S50<br />

10 Meyboom nHB et al (19971<br />

Principles of signal detection in pharmacovigilance<br />

DrugSaf 16 355-365<br />

1j. Dukes MNG (1996)<br />

Meyler's side effects of drugs L3th ed, Elsevier Science Publ'<br />

Amsterdam<br />

12 Meyboom Id.HB et al(79961<br />

Characteristics of topics in pharmacovigilance in the<br />

Netherlands<br />

Clin Drug lnrsest 4 207-219<br />

13 gllsngL (1994)<br />

Pharmacoepidemiology 2nd ed,John Wiley & Sons' Chichester<br />

14 AnonYmous (1975)<br />

The committee for the assessment of the biometric aspects of<br />

controlled trials of hypoglycaemic agents<br />

JAMA SPecíalRePort 213 583


15 Committee of Principle Investigators (1978)<br />

A cooperative trial in the primary prevention of ischaemic<br />

heart <strong>di</strong>sease using clofibrate<br />

Br Heart | 40 1069<br />

16 Kimura K (1998)<br />

WHO Data Base on Counterfeit Phatmaceuticals<br />

World Health Organization, Geneva, Switzerland<br />

17 WHO (Department of Essentid Drugs and Other<br />

Me<strong>di</strong>cines) (1999)<br />

Counterfeit Drugs. Guílelines for the deaelopment of measures to<br />

comb at count et'eit drugs<br />

World Health Organizatioo Geneva, Switzerland<br />

18 Conroy S et al Q0O0)<br />

Suwey of unlicensed and off label drug use in pae<strong>di</strong>atric<br />

wards in EuroPean countrles<br />

BMI 320 79-82<br />

19 Phillips DP et al $997)<br />

Increase in US me<strong>di</strong>cation-error deaths between 1983-1993<br />

Lancet 351 643-644<br />

20 Scaglione $ Legnani D, Quintiliani R (1997)<br />

The prescription of injectable cephalosporins<br />

for community-acquired infections in Italy: u<br />

se or abuse?<br />

Recenti Prog Med 88(9) 369-372<br />

21 Moling O, Cairon E, Rimenti G,PiinzaE, Pristerí & Mian P<br />

(2006)<br />

Severe hepatotoxicity after therapeutic doses of acetaminophen<br />

ClinTher 28(5) 755-760<br />

22 RiederM (1994)<br />

Mechanisrns of unpre<strong>di</strong>ctable <strong>ad</strong>verse drug reactions<br />

Drug Saf t1(3) 196-212<br />

23 Kanyok ! Sensakovic JW, Shepherd GM (1994)<br />

Antibiotic allergy: fust confirm, then cope<br />

PatCare 28(19) 21-45<br />

24 Wendel GD |r, Stark BJ, |amison RB et al {1985)<br />

Penicillin allergy and desensitization ilr serious infections<br />

duringpregnanry<br />

N Engll Med 312(19) 1229'1232<br />

25 SanfordlP (1992)<br />

Drug interactions to watch for during anfibiotic therapy<br />

IcritMed 7(3) 450-459<br />

26 Gleckman R (1995)<br />

Antibiotic concerns in the elderly: a clinician's perspective<br />

InfectDis ClinNorth Am 9(3) 575-590<br />

27 Korzeniowski O (1995)<br />

Antibacterial agents in pregnancy<br />

lnfect Dis CIín North Am 9(3) 639-65L<br />

28 Stricker BH, Meyboom RH, Lindquist M (1985)<br />

Acute hypersensitivity reactions to paracetamol<br />

BMI 297 938-939<br />

29 Ellis M, Hay<strong>di</strong>k I, Gilman S et al $989)<br />

Imme<strong>di</strong>ate <strong>ad</strong>verse reaction to acetaminophen in chjldren:<br />

evaluation of histamine release ald spirometry<br />

I Pe<strong>di</strong>atr 114 654-656<br />

30 Van <strong>di</strong>em L, Grillat |P (L990)<br />

Anaphylactic shock induced by paracetamoi<br />

Eur I ClinPharmacol 38 389-390<br />

'I'ilEGRATORE<br />

NUTRIZIONALE2OOT,1O(3) 37<br />

I\-<br />

31 Leung R, Plomley R, Czarny D (1992)<br />

Paraceta mol anaPhYlaxis<br />

Clin Exp AIlergY 22 83I-833<br />

32 Martin JA, Lazaro M, Cuevas M et al $993)<br />

Paracetarnol anaPhYlaxis<br />

CIinExp Allergy 23 534<br />

33 Doan T, Greenberger PA (1993)<br />

Neariy fatal episodes of hypotension, flushing, and dyspnea<br />

ína A7-year-oId woman<br />

Ann AIIergY 70 439-M4<br />

34 Vidal I Perez-Carral C, Gonzales-Quintela A (1997)<br />

Paracetamol (acetaminophen) hypersensitivity<br />

Ann Allergy Asthma Immunol 79 320-321'<br />

35 Sabbah A, Sainte-Laudy J, Drouet M et al (1997)<br />

Reactions anaphylactiques ou anaphylactoides au<br />

paracetamol<br />

Allergy Immunol 29 60-61<br />

36 Ownby DR (1997)<br />

Acetaminophen-induced urticaria and tolerance to ibuprofen<br />

in an eight-Year-old child<br />

I AtlergY Clinlmmunol 99 151-152<br />

37 Galindo PA, Borja j, M:wP et al (79981<br />

AnaphYlafs to Paracetamol<br />

Allergol ImmunoPathol 26 199-200<br />

38 Men<strong>di</strong>zabal SL, Diez Gomez ML (1998)<br />

Paracetamol sensitivify without aspirin intolerance<br />

Allergy 53 457-458<br />

39 Spitz E (1999)<br />

Possible mechanism of paracetamol anaphylaxis<br />

Ann AllugY Asthmalmmunol 82 59t<br />

40 Kumar RK Byard I (1999)<br />

Paracetamol as a cause of anaphylaxis<br />

Hosp Med 60 66-67<br />

41 Oyonrinde OT, Saker BM (2000)<br />

Anaphylactoid reactions to paracetamol<br />

Postgr<strong>ad</strong> Med | 76 501-502<br />

42 Edwards IR, Aronson JK (2000)<br />

Adverse drug reaction; definitions, <strong>di</strong>agnosis,<br />

and management<br />

Lancet 356 1255-1259<br />

43 Settipane R, Schrank P, Simon RA et al $9951<br />

Prevalence of cross-sensitivity with acetaminophen in aspirin<br />

sensitive subiects<br />

I Allergy Clinlmmunol 96 480-485<br />

44 Asero R (1999)<br />

Risk factors for acetaminophen and nimesulide intolerance in<br />

patients with NSAID-induced skin <strong>di</strong>sorders<br />

Ann Allergy Asthmnlmmunol 82 554-558<br />

45 Ostapowicz G, Fontana Rt Schisdt FV, Larson A,<br />

Davernef TJ al Q002)<br />

Result of a prospective study of acute liver failure attT ter.<br />

tiary care centers in the United States<br />

Annlntmt Med 137 947-954<br />

46 McKeever TM, Lewis SA, Smit HA, Burney P, Btitton JR,<br />

Cassano pA et al (2005)<br />

The association of acetaminophen, aspirin, and ibuprofen<br />

with respiratory <strong>di</strong>sease and iung function<br />

Am f Respir Crit Care Med 771(9) 966-971'

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!