Complimenti per la connessione, su Rai1 alfabeto web senza segreti con il simpatico Nino Frassica
Una tavola per mangiare, un tavolino, un tappeto, un divano dove si sta stretti, qualche fiore. Un interno anonimamente piccolo-borghese, un derivato di Don Matteo ma senza il prete, dove troneggia la vera protagonista: una smart tv. Siamo nel mondo di “Complimenti per la connessione”, striscia in onda su Rai 1 prima di un’altra striscia, “Techetecheté”, striscia su striscia. Insieme, i due programmi fanno un bel pacchetto nella nevralgica, e nervosa, fascia «access prime time».
Una tavola per mangiare, un tavolino, un tappeto, un divano dove si sta stretti, qualche fiore. Un interno anonimamente piccolo-borghese, un derivato di Don Matteo ma senza il prete, dove troneggia la vera protagonista: una smart tv. Siamo nel mondo di “Complimenti per la connessione”, striscia in onda su Rai 1 prima di un’altra striscia, “Techetecheté”, striscia su striscia. Insieme, i due programmi fanno un bel pacchetto nella nevralgica, e nervosa, fascia «access prime time».
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E intanto assai bene comunica Petrolio <strong>su</strong> Rai 1, <strong>il</strong> programma di Du<strong>il</strong>io Giammaria che, partito<br />
dall’evidenza dei beni culturali quali vero «petrolio» italiano, <strong>con</strong>tinua testardamente a realizzare<br />
in-chieste, originali e profonde, ma non deprimenti, frustranti. L’altra sera si è par<strong>la</strong>to di pasta, tra<br />
valore e<strong>con</strong>omico e di immagine. Con importanti problemi legati al<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del<strong>la</strong> qualità made in<br />
Italy, a partire dal<strong>la</strong> base: <strong>il</strong> grano duro e le sofisticazioni. Petrolio, un altro programma dove si<br />
imparano delle cose: ma sarà così sbagliato? Io dico di no.<br />
Fonte: La Stampa