differenze nel mondo - Istituto Comprensivo Quintino Di Vona-Home ...
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!<br />
Voi conoscete il Perù?e l’Inghilterra?forse<br />
no,forse si ^_^.<br />
Ho creato questo “articolo”<br />
per incuriosirvi,spero vi piacerà.<br />
La prima differenza tra Inghilterra<br />
e Perù è ovvia: sono di-<br />
L’Italia è sempre stato<br />
un paese di emigranti,infatti<br />
sono molti di<br />
più gli italiani all’estero<br />
che gli stranieri in<br />
Italia. Oggi è diventata<br />
una nazione che<br />
ospita diverse persone<br />
che sono alla ricerca<br />
di un lavoro più<br />
stabile o di condizioni<br />
di vita migliori o semplicemente<br />
della libertà.<br />
Anche <strong>nel</strong>la nostra<br />
scuola ci sono molti i<br />
ragazzi stranieri.<br />
Pensate che ci sono<br />
più di 100 ragazzi, tra<br />
le scuole elementari e<br />
le medie del nostro<br />
<strong>Istituto</strong> <strong>Comprensivo</strong>,<br />
provenienti da diversi<br />
paesi...più altre persone<br />
nate in Italia,ma<br />
con i genitori stranieri<br />
o figli di coppie miste.<br />
PERCHE’ ABBIAMO<br />
CREATO UN GIOR-<br />
NALINO INTERCUL-<br />
TURALE?<br />
Beh, non pensate che<br />
l’abbiamo fatto per<br />
niente; ma l’abbiamo<br />
fatto in parte per divertici<br />
e stare insieme,<br />
ma anche per :<br />
incuriosirvi divertendovi,<br />
ma anche imparando<br />
e arricchendo<br />
la vostra cultura<br />
farvi scoprire “cose”<br />
che forse qualcuno<br />
non sapeva<br />
per poter dare la possibilità<br />
a scolari stranieri,<br />
di raccontare ed esprimere<br />
esperienze<br />
e tradizioni sul proprio<br />
paese/nazione<br />
per valorizzare esperienze,<br />
culture e storie<br />
diverse<br />
per affermare l’identità<br />
culturale di ognuno<br />
di noi<br />
stanti mezzo <strong>mondo</strong>, e non<br />
sono uguali: sì sono umani ma<br />
di colore diverso: (non arancione,viola<br />
o ecc..) in Perù (in<br />
media)sono di carnagione scura<br />
, mentre in Inghilterra sono<br />
“quasi” tutti bianchi come il<br />
LATTE ( e credetemi a volte<br />
per favorire l’incontro<br />
tra persone diverse<br />
per storia e mentalità<br />
per aprire il nostro<br />
sguardo verso nuovi<br />
orizzonti<br />
PERCHE’ DOVRE-<br />
STE LEGGERE IL<br />
GIORNALINO?<br />
Nessuno vi costringe,<br />
però dopotutto potreste<br />
divertirvi quindi<br />
provateci a leggerlo<br />
^.^ perché noi ci abbiamo<br />
lavorato con<br />
impegno<br />
Jenny e Giulia<br />
DIFFERENZE NEL MONDO:Perù – Inghilterra<br />
fa impressione vedere tale<br />
BIANCHEZZA). Entrambi i<br />
paesi hanno una somiglianza<br />
che tutti,in particolare io,non<br />
vorrei mai avere: la divisa.<br />
(continua pag.3)
Immagini dal<br />
<strong>mondo</strong>
" # $ % $$<br />
Le <strong>differenze</strong> invece<br />
sono per esempio le<br />
regole; sì, non sto mica<br />
dicendo che in entrambi<br />
i paesi non ci<br />
siano regole ! solo<br />
che in Inghilterra sono<br />
molto + severe, mentre<br />
in Perù un po’ +<br />
leggere piccolo esempio<br />
:i poliziotti inglesi<br />
se ti beccano<br />
che sputi per terra ti<br />
becchi una bella multa!!!ora<br />
arriviamo ad<br />
un argomento molto<br />
frequente:…IL NATA-<br />
LE!!!<br />
Gli inglesi a Natale<br />
IL MIO PAESE<br />
l mio paese è abbastanza<br />
povero, soprattutto<br />
dove sono nato io. Per<br />
esempio non ci sono<br />
strade larghe abbastanza<br />
per due macchine, ma<br />
solo per una; se qualcuno<br />
si sente male, si deve<br />
fare un’ora di viaggio per<br />
portarlo all’ospedale più<br />
vicino perché <strong>nel</strong> mio paese<br />
ci sono pochi ospedali.<br />
Nascono molti bambini e<br />
dopo le famiglie non riescono<br />
a mantenerli. I<br />
bambini vanno a scuola<br />
la mattina mentre il pomeriggio<br />
devono per forza<br />
andare a lavorare con<br />
la mamma nei campi<br />
perché il loro papà non<br />
riesce a mantenere tutta<br />
la famiglia. Chi lavora<br />
<strong>nel</strong>le fabbriche e i muratori<br />
non guadagnano più<br />
adorano festeggiare<br />
mangiando il christmas<br />
pudding (un<br />
dolce tipico natalizio)<br />
l’unico problemino è<br />
che dopo la pancia ne<br />
risente (per quanto<br />
possa essere buono<br />
) e a volte puoi<br />
rischiare di perderti<br />
tutta LA FESTA! mentre<br />
in Perù si divertono<br />
sulla spiaggia<br />
(dato il fuso orario)<br />
di trecento euro al mese,<br />
perciò non si può<br />
mantenere una famiglia<br />
di sei persone con questi<br />
soldi.<br />
Chi lavora come poliziotto<br />
o è sindaco guadagna<br />
500 euro al massimo<br />
e vive meglio.<br />
Otto anni fa mio papà<br />
ha deciso di venire qui<br />
in Italia perché aveva<br />
trovato lavoro in una<br />
fabbrica e ha fatto subito<br />
i documenti.<br />
Cinque anni fa il mio<br />
papà ha comprato una<br />
nuova casa, <strong>nel</strong> mio paese,in<br />
Albania, dove<br />
sono rimasto con la mia<br />
famiglia e i nonni: mi<br />
trovavo bene, però avevo<br />
il papà lontano e non<br />
potevo vederlo durante<br />
tutto l’anno.<br />
Finalmente, circa tre<br />
anni fa, siamo venuti<br />
qui insieme.<br />
Bandiera del Perù<br />
Bandiera della Gran<br />
Bretagna<br />
Adesso a me piacerebbe<br />
che anche mio<br />
nonno fosse qui con<br />
noi, perché gli vogliamo<br />
bene.<br />
In Albania ci sono dei<br />
bei paesaggi in alcune<br />
zone di montagna, dove<br />
in estate vanno<br />
molte persone; io ne<br />
conosco solo tre, dove<br />
sono andato in estate<br />
a passeggiare con mio<br />
nonno.<br />
Ci sono belle località<br />
anche al mare, con<br />
lunghe spiagge di sabbia.<br />
Insomma: l’Albania è<br />
una bella nazione.<br />
Armir
Mi chiamo Denisa e<br />
sono emigrata dall’Albania<br />
e immigrata in<br />
Italia. Sono una ragazza<br />
socievole e soprattutto<br />
amichevole;<br />
sono mora e ho gli<br />
occhi castani con dei<br />
riflessi verdi, abbastanza<br />
robusta, atletica<br />
e sono molto sincera<br />
<strong>nel</strong>l’amicizia. Sono<br />
in Italia da sei anni<br />
e mezzo e trovo questo<br />
posto molto bello.<br />
Mi sono inserita molto<br />
facilmente <strong>nel</strong>la compagnia<br />
delle amiche e<br />
con tutti quelli che incontro.<br />
Pratico l’atletica<br />
e mi piace tantissimo<br />
fare gare e corse<br />
campestri. Vado ad<br />
allenarmi con le mie<br />
inseparabili amiche:<br />
una si chiama Giulia e<br />
l’altra Erica, loro mi<br />
aiutano sempre a fare<br />
tutto e io voglio loro<br />
molto bene.<br />
Io ho vissuto in Puglia<br />
per tre anni e là<br />
ho frequentato l’ultimo<br />
anno di asilo e le prime<br />
due classi delle<br />
elementari, invece<br />
dalla terza elementare<br />
ad oggi vivo e studio<br />
a Cassano. Ci siamo<br />
trasferiti qui dalla<br />
Puglia perché mio padre<br />
era stato licenziato<br />
dal ristorante in cui<br />
lavorava anche se il<br />
motivo non si è mai<br />
saputo. Quando sia-<br />
$ % $$<br />
mo immigrati in Italia<br />
siamo arrivati in Puglia<br />
perché è la regione<br />
più vicina all’Albania.<br />
Mia mamma, mio<br />
fratello ed io ci siamo<br />
imbarcati in motoscafo<br />
e abbiamo attraversato<br />
il mar Adriatico<br />
e dopo qualche ora di<br />
viaggio siamo finalmente<br />
sbarcati a Foggia<br />
dove c’era mio<br />
padre che ci aspettava<br />
per prendere l’auto<br />
e infine siamo arrivati<br />
a Lesina dove ci siamo<br />
stabiliti in una casa<br />
per quasi tre anni.<br />
Io mi ero inserita<br />
molto bene a Lesina,<br />
era un paesino molto<br />
tranquillo e socievole;<br />
lì conoscevo tutti e<br />
tutti mi conoscevano.<br />
Tutta la gente si comportava<br />
bene, non sono<br />
mai stati sgarbati<br />
con noi , anzi ci hanno<br />
aiutato tantissimo.<br />
In quel paesino c’è il<br />
lago dove si praticava<br />
molto la pesca e quasi<br />
tutti i signori ogni<br />
mattina si alzavano<br />
molto presto e con le<br />
loro reti gigantesche<br />
si imbarcavano per<br />
andare alla loro impresa.<br />
Qualche volta<br />
arrivavano delle notizie<br />
che ci portavano a<br />
fare il giro del lago; io<br />
sono salita su delle<br />
imbarcazioni più di<br />
una volta e vi assicu-<br />
ro che è una cosa<br />
molto bella perché ci<br />
si emoziona molto facilmente<br />
a guardare<br />
la riva e il sole che<br />
tramonta.<br />
La mia città natale si<br />
chiama Kruje. Il mio<br />
paese ha la sfortuna<br />
di essere abbastanza<br />
povero, ma ha la fortuna<br />
di essere molto<br />
bello. A me piace più<br />
l’ambiente dell’Albania<br />
che quello di Cassano,<br />
perché là c’è<br />
tanto verde, praticamente<br />
cammini solo<br />
sull’erba e poi l’aria<br />
non è assolutamente<br />
inquinata perché <strong>nel</strong><br />
mio paese ci saranno<br />
al massimo 20 automobili.<br />
Io avevo un<br />
negozio che purtroppo<br />
non ha potuto andare<br />
avanti perché<br />
non avevamo più soldi.<br />
La mia casa è molto<br />
grande, ha sette<br />
camere, poi ha il giardino<br />
anteriore dove<br />
c’è la stalla per le<br />
mucche il pollaio….<br />
" &<br />
Poi c’è il giardino posteriore<br />
che abbiamo<br />
trasformato in un orto<br />
dove abbiamo coltivato<br />
le melanzane e<br />
l’insalata; c’è persino<br />
una vigna che produce<br />
tantissima d’uva.<br />
Denisa<br />
Chi emigra a volte<br />
deve spostarsi<br />
anche più volte<br />
<strong>nel</strong> paese in cui è<br />
arrivato.
" ' $ % $$<br />
Mi chiamo Blerta, ho 13<br />
anni, vengo dall’ Albania e<br />
sono emigrata in Italia da<br />
qualche anno.<br />
In questa scuola mi trovo<br />
abbastanza bene sia con i<br />
compagni sia con i professori.<br />
In Italia ho tanti parenti:<br />
alcuni a Cassano d’Adda,<br />
alcuni a Piacenza e alcuni<br />
a Torino e sono molto contenta<br />
di averli qua in Italia<br />
perché almeno alcune volte<br />
posso andare a trovarli.<br />
Sono venuta in Italia perché<br />
<strong>nel</strong> mio paese non c’era<br />
molto lavoro, e per cui<br />
là saremmo stati molto<br />
Il Marocco <strong>nel</strong><br />
racconto di una<br />
ragazza arrivata<br />
da questo paese.<br />
peggio.<br />
Io sono Ilham ed ho 13<br />
anni: vengo dal Marocco<br />
del centro nord, Ghuribga.<br />
Ghuribga è una città<br />
abbastanza grande dove<br />
ci si muove liberamente<br />
senza problemi<br />
con nessuno anche<br />
perché tutti stanno fuori<br />
dalle loro case: parlano,confidano<br />
anche i<br />
loro segreti agli amici.<br />
È una città semplice<br />
dove il mercato è aperto<br />
tutti i giorni e le donne ci<br />
vanno ogni giorno anche<br />
due volte a comprare<br />
i vestiti per regalarli a<br />
qualcuno o tenerseli per<br />
loro.<br />
I bambini sono sempre<br />
Il paese dove abitavo, in<br />
Albania, Thumane (kruje),é<br />
un paese piccolo, non lontano<br />
dalle montagne, ma<br />
ricco di attività commerciali.<br />
A Thumame ho quasi tutti i<br />
parenti e compagni della<br />
scuola che frequentavo in<br />
Albania, là sono rimasti i<br />
miei nonni,che vado a trovare<br />
quasi ogni estate e<br />
sono sempre molto contenta<br />
di vederli: presto anche<br />
loro verranno in Italia.<br />
Il papà é qua dal 1998,<br />
cioè da otto anni,<br />
fuori e fanno molto rumore,<br />
ma è nostro dovere<br />
sopportarli insieme<br />
alle macchine e<br />
alle biciclette che passano<br />
per tutto il tempo<br />
suonando.<br />
In Marocco non c’è<br />
nessuno che non sappia<br />
parlare in francese;<br />
anche i bambini prima<br />
della scuola elementare,<br />
vengono mandati<br />
alla scuola francese<br />
per imparare la lingua.<br />
I loro bisnonni hanno<br />
combattuto per la libertà<br />
della nostra nazione.<br />
La case in Marocco<br />
sono molto diverse da<br />
quelle italiane perché<br />
al piano terra viene co-<br />
lui ha fatto i documenti per<br />
portarci in Italia.<br />
A desso la famiglia è riunita:<br />
io, la mamma e mio<br />
fratello siamo qua da tre<br />
anni e mezzo.<br />
Quando sono andata questo<br />
agosto in Albania, ho<br />
visto che la vita è molto<br />
cambiata oggi rispetto a<br />
come me la ricordavo io.<br />
Blerta<br />
struito uno o più garage<br />
per la macchina,<br />
qualche volta un ufficio<br />
oppure un magazzino.<br />
Nella parte centrale<br />
viene costruito un terrazzo<br />
quadrato senza<br />
tetto, fatto apposta<br />
per l’estate, perché ai<br />
bambini piacciono<br />
tanto le piscine,quindi<br />
viene usato anche per<br />
fare il bagno d’estate.<br />
I piatti più famosi in<br />
Marocco sono due: il<br />
cous-cous che si prepara<br />
(cont. P.6)
" $ % $$<br />
con la carne e la zucca;<br />
il tagine, piatto<br />
molto famoso, preparato<br />
con quasi tutti i<br />
tipi di verdura e con<br />
molta carne al centro.<br />
In Marocco ci sono<br />
molti malviventi, ma<br />
sono certamente più<br />
numerose le persone<br />
buone. Per noi i malviventi<br />
sono quelli<br />
che rubano denaro e,<br />
se si trovano in difficoltà,<br />
a volte uccidono:<br />
si trovano soprattutto<br />
nei mercati, ma<br />
solamente alla sera<br />
perché approfittano<br />
del buio.<br />
Le feste che si fanno<br />
per celebrare i matrimoni<br />
si svolgono solamente<br />
di notte, ossia<br />
dalle nove di sera<br />
alle quattro del mattino<br />
seguente.<br />
Esistono due tipi di<br />
matrimoni: quelli in<br />
cui si festeggia con la<br />
musica e la gente balla<br />
e quelli in cui si ascoltano<br />
i versetti del<br />
corano <strong>nel</strong> silenzio<br />
più assoluto, la modalità<br />
tipica di chi è più<br />
fedele alla tradizione.<br />
La maggior parte della<br />
gente però preferisce<br />
festeggiare con<br />
musica e balli.<br />
Il sistema di governo<br />
del Marocco è una<br />
monarchia costituzionale.<br />
Il nostro re deve assolutamente<br />
essere<br />
sposato per avere un<br />
figlio che guidi il paese<br />
dopo la sua morte<br />
e dia a sua volta una<br />
discendenza regale al<br />
paese.<br />
I nomi che vengono<br />
tramandati da padre<br />
in figlio sono Moham-<br />
med e Hasan.<br />
Il re che c’è ora si<br />
chiama Mohammed<br />
ed è il sesto della sua<br />
dinastia che porta<br />
questo nome. Suo figlio<br />
si chiama Hasan<br />
e quando regnerà sarà<br />
il terzo sovrano con<br />
questo nome. Questi<br />
due nomi si alternano<br />
tra loro per non confondersi<br />
tra loro e così<br />
essi assumeranno un<br />
numero d’ordine rispetto<br />
ai loro antenati.<br />
Ilham
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L’Albania era abitata<br />
sin dalla preistoria come<br />
attestato da vari<br />
reperti archeologici. I<br />
progenitori degli albanesi<br />
furono gli Illiri,<br />
popolazione autoctona<br />
che occupava un<br />
territorio assai ampio,<br />
dal Danubio ai Balcani.<br />
Verso il 1000 a.c.<br />
gli Illiri occuparono il<br />
territorio dell’attuale<br />
Albania fondandovi<br />
un regno. Nei secoli X<br />
e XI iniziò il declino<br />
del sistema sociale<br />
schiavistico mentre al<br />
suo posto subentravano<br />
gli elementi caratteristici<br />
del feudalesimo.<br />
I principati locali<br />
guidati dal principe<br />
Gjergj Castriot detto<br />
Skanderbeg che combattè<br />
con successo<br />
contro i Turchi guidando<br />
l’insurrezione<br />
del popolo albanese.<br />
Alla morte di Skan-<br />
! "<br />
derbeg, gli Albanesi furono<br />
travolti dall’ impero<br />
Ottomano, che non aveva<br />
mai cessato di spedire<br />
eserciti guidati dai più<br />
abili pascià turchi.<br />
Hoxha guidò la rinascita<br />
del paese con pugno di<br />
ferro elaborando un costituzione<br />
di forte stampo<br />
stalinista bandendo<br />
la proprietà privata e le<br />
possibilità di professare<br />
una fede liberandosi<br />
senza scrupoli degli invasori,<br />
ricoprì il territorio<br />
di bunker di cemento,<br />
oggi diroccati ricoveri di<br />
nomadi e di animali. Intanto,<br />
la parte più povera<br />
ed esasperata della<br />
popolazione cominciò a<br />
prendere la strada dell’espatrio.<br />
Albanesi 97% Greci2%<br />
Slavi1%.<br />
L’Albania è il paese<br />
più giovane d’Europa<br />
per l’età dei suoi<br />
abitanti. Circa la<br />
metà della popolazione<br />
lavorava <strong>nel</strong>l’agricoltura.L’Albania<br />
è insieme con la<br />
Turchia uno dei<br />
maggiori produttori<br />
mondiali di cromo.<br />
Può contare su ricchi<br />
giacimenti di rame,<br />
nichel e ferro.<br />
Erlind<br />
Bridgemesi:<br />
antico ponte<br />
albanese.
" ) $ % $$<br />
Giovanni Castriota principe<br />
di Kruje era il padre di<br />
Giorgio Castriota ed apparteneva<br />
ad una famiglia cristiana<br />
in un momento storico,<br />
il XV secolo, in cui l’Albania<br />
era in mano ai Turchi.<br />
Giorgio era il più piccolo di<br />
quattro fratelli che vennero<br />
catturati dai turchi, due<br />
vennero uccisi, uno divenne<br />
monaco e Giorgio fu<br />
portato alla corte del sultano<br />
Murad II dove venne<br />
educato alla fede islamica<br />
e gli venne fatta intraprendere<br />
la carriera militare.<br />
Alla corte del sultano si distinse<br />
per capacità ed intelligenza,<br />
parlava perfettamente<br />
il turco, l’albanese,<br />
l’arabo, il greco, l’italiano, il<br />
bulgaro e il serbo-croato.<br />
Dopo una serie di imprese<br />
militari portate a termine<br />
brillantemente <strong>nel</strong>l’interesse<br />
dei Turchi, la fama del<br />
giovane Castriota giunse in<br />
Albania e si iniziò a sperare<br />
in un suo ritorno in patria.<br />
Nel 1443 il sultano diede<br />
incarico a Skanderbeg<br />
di affrontare una coalizione<br />
# #$ %& "<br />
di eserciti cristiani per riprendersi<br />
la Serbia, ma questi,<br />
influenzato dalle suppliche<br />
della sua gente, disattese<br />
gli ordini del sultano decretando<br />
così la sconfitta<br />
turca.<br />
Da quel momento il Castriota<br />
avrebbe lottato per la<br />
causa nazionale albanese.<br />
Nel marzo del 1444, <strong>nel</strong>la<br />
cattedrale veneziana di San<br />
Nicola, un grande convegno<br />
di principi albanesi, proclamarono<br />
Skanderbeg come<br />
loro guida.<br />
Intanto Murad II stava riorganizzando<br />
le sue truppe<br />
che riportarono comunque<br />
una cocente sconfitta.<br />
Il papa Eugenio IV ipotizzò<br />
persino una nuova crociata<br />
contro l’Islam guidata dal<br />
patriota albanese che si<br />
guadagnò i titoli di<br />
“difensore impavido della<br />
civiltà occidentale” e “atleta<br />
di Cristo”.<br />
I Turchi si riorganizzarono<br />
più volte, ma il patriota riuscì<br />
sempre a fermarli anche con<br />
l’aiuto di Alfonso d’Aragona.<br />
Ferdinando I, re di Napoli,<br />
che l’aveva chiamato in suo<br />
soccorso, per dimostrargli la<br />
sua riconoscenza, gli concesse<br />
i feudi di Monte S:<br />
Angelo, Trani e San Giovanni<br />
Rotondo.<br />
Nonostante tutto Maometto<br />
II <strong>nel</strong> 1466 riunì forze imponenti<br />
e mosse nuovamente<br />
contro gli albanesi.<br />
Il doge di Venezia inviò un<br />
suo comandante in aiuto di<br />
Skanderbeg, ma non potè<br />
portare a termine l’incarico<br />
perché questi morì di malaria<br />
<strong>nel</strong> 1468.<br />
Kruje cadde <strong>nel</strong>le mani turche<br />
dieci anni dopo la sua<br />
morte.<br />
Erede di Giorgio Castriota fu<br />
il figlio Giovanni che si rifugiò<br />
insieme a sua madre<br />
presso la corte di Ferdinando<br />
d’Aragona. Nel 1481 Giovanni<br />
Castriota radunò alcuni<br />
fedelissimi e sbarcò a Durazzo,<br />
osannato dal popolo,<br />
ma non riuscì a portare a<br />
termine alcuna impresa perché<br />
i Turchi vanificarono immediatamente<br />
i suoi tentativi.
" * $ % $$<br />
( )<br />
Natale, per noi ucraini,é una festa<br />
molto importante. Nel nostro<br />
paese la maggior parte della popolazione<br />
é”ortodossa”e quindi<br />
celebriamo questa solennità il 6<br />
gennaio, secondo il nostro calendario.<br />
Prima di questa festa ci<br />
prepariamo digiunando per 40<br />
giorni in cui non mangiamo né<br />
carne,né uova,né latticini.<br />
Prima di andare a messa ci riuniamo<br />
con i parenti e ci vestiamo<br />
poi andiamo a messa,tutti assieme<br />
a mezzanotte portando molti<br />
tipi di fiori e li teniamo sotto il<br />
quadro della Madonna,Giuseppe<br />
e Gesù,con acqua. Noi ucraini<br />
non abbiamo sedie e stiamo in<br />
piedi .<br />
La domenica di Pasqua le ragazze<br />
compivano la gaivky davanti<br />
alla chiesa o al cimitero. Ai tempi<br />
dei Pagani la gaivky era eseguita<br />
in boschi vicino all’acqua.<br />
Queste esibizioni di ballerini,<br />
canti, giochi e rappresentazioni<br />
drammatiche, si credeva servissero<br />
ad una funzione magica allo<br />
scopo di richiamare la primavera<br />
e di allontanare l’Inverno.<br />
Con queste danze e canti la<br />
gente cercava di attrarre i buoni<br />
spiriti del risveglio della natura;<br />
in alcune danze i ballerini camminavano<br />
in cerchio imitando<br />
l’orbita del sole <strong>nel</strong> cielo, mentre<br />
in altri casi i gesti mostravano la<br />
continuità della vita sulla terra.<br />
La nostra messa é un rito bizantino-ortodosso<br />
e normalmente dura<br />
tre ore,mentre quella di Natale dura<br />
cinque ore. Durante la messa<br />
stiamo tutto il tempo in piedi mentre<br />
il sacerdote legge molte letture<br />
e l’ assemblea partecipa con canti<br />
e preghiere.<br />
Finita al messa torniamo alle nostre<br />
case dove festeggiamo durante<br />
la notte, consumando insieme<br />
la cena con tutta la propria famiglia.<br />
Il cibo avanzato viene portato,<br />
insieme al parroco, alle famiglie<br />
più bisognose.<br />
Vitaly<br />
'
" $ % $$<br />
Nella tradizione ortodossa,<br />
la Pasqua è fissata secondo<br />
il calendario giuliano anziché<br />
quello gregoriano e<br />
quest’anno verrà festeggiato<br />
il 1° maggio. E’ la festività<br />
religiosa più importante<br />
dell’anno ed è preceduta<br />
dalla quaresima, durante la<br />
quale si cerca di evitare di<br />
mangiare prodotti di origine<br />
animale. Particolarmente<br />
diffusa è la tradizione di dipingere<br />
le uova in famiglia.<br />
La tradizione delle uova dipinte<br />
fa parte di quelle usanze<br />
ereditate dai tempi<br />
antichi e si ritrova oggi associata<br />
ai riti della festa.<br />
L’Ucraina resta uno dei pochi<br />
Paesi in cui è ancora<br />
praticata. Nell’usanza originale<br />
l’uovo,esso stesso<br />
simbolo di sorgente di vita,<br />
serviva di supporto a messaggi<br />
simbolici, espressi<br />
attraverso le decorazioni. I<br />
'* & + ' , Una volta che il motivo pre-<br />
motivi dipinti sulla Pyssanka<br />
esprimono la venerazione<br />
delle forze della natura e<br />
veicolano un augurio di felicità<br />
e di prosperità.<br />
L’uovo decorato associato al<br />
culto solare di primavera e<br />
della Dea Madre, simbolo di<br />
rinascita alla vita ha attraversato<br />
i millenni. Numerose<br />
credenze attestano il potere<br />
magico che si attribuiva alla<br />
Pyssanka: sospesa sulla testa<br />
del malato assicurava la<br />
guarigione. Questo uovo dai<br />
colori e dai motivi straordinari<br />
richiede una esecuzione<br />
minuziosa ed in diverse fasi.<br />
Il principio è il seguente; i<br />
motivi sono disegnati con la<br />
cera d’api,con uno strumento<br />
particolare,una sorta di<br />
stiletto che si bagna <strong>nel</strong>la<br />
cera calda.<br />
scelto è stato disegnato,<br />
l’uovo è messo in una ciotola<br />
di colorante, il più chiaro;<br />
quando si è ottenuta la colorazione<br />
desiderata, l’uovo è<br />
asciugato e certe parte del<br />
disegno sono ricoperte a loro<br />
volta di cera; sono quelle<br />
che resteranno del primo<br />
colore; poi l’uovo è messo<br />
una seconda volta in un bagno<br />
colorante che non penetra<br />
sotto la cera lasciata. Si<br />
mette ancora della cera e si<br />
passa ad una terza ed eventualmente<br />
una quarta colorazione.<br />
Alla fine si mette<br />
l’uovo vicino alla fiamma<br />
della candela per far scogliere<br />
la cera.<br />
Marco eVitaly.
" $ % $$<br />
L’origine del carnevale brasiliano<br />
è totalmente europea. I<br />
festeggiamenti carnevaleschi<br />
datano all’inizio della colonizzazione,<br />
essendo determinati<br />
da una fusione tra il carnevale<br />
di derivazione portoghese con<br />
l’uso delle maschere italiane.<br />
Molti anni più tardi furono introdotti<br />
elementi africani che<br />
concorsero definitivamente al<br />
suo sviluppo e originalità.<br />
Grazie al Portogallo il carnevale<br />
sbarcò a Rio de Janerio<br />
<strong>nel</strong> 1641. In Portogallo il carnevale<br />
non era simile ai riti<br />
ma, una festa di strada a volte<br />
violenta, <strong>nel</strong>la quale si commettevano<br />
abusi e atrocità.<br />
Era comune vedere gli schiavi<br />
neri gettarsi l’un l’altro uova,<br />
farina, arance e resti di cucina<br />
mentre le famiglie bianche si<br />
divertivano a gettare sulle loro<br />
teste secchiate d’acqua sporca.<br />
Fu questo carnevale selvaggio<br />
a sbarcare in Brasile<br />
insieme alle caravelle portoghesi<br />
e ai primi istrioni. Con il<br />
passare del tempo il carnevale<br />
si civilizzò, sostituendo l’utilizzo<br />
di sostanze grossolane<br />
con altre meno fastidiose. La<br />
serpentina di origine francese<br />
giunse in Brasile <strong>nel</strong> 1892. I<br />
Confetes d’origine spagnola,<br />
arrivarono in Brasile <strong>nel</strong>lo<br />
stesso anno. Nell’uso della<br />
musica, tutto era assolutamente<br />
estemporaneo, il carnevale<br />
non possedeva ancora<br />
ritmi o melodie, ma soltanto<br />
<strong>nel</strong>la prima parte del 19° sec.<br />
con l’arrivo dei balli in maschera<br />
di stampo europeo, si<br />
può osservare uno sviluppo<br />
musicale più raffinato. Le maschere<br />
di origine francese e-<br />
rano fatte di cera molto elaborata<br />
oppure di carta, e simulavano<br />
i volti degli animali.<br />
I cortei<br />
A causa della costante repressione<br />
da parte del governo, il<br />
popolo si vide obbligato a disciplinare<br />
le proprie sfilate di<br />
strada adottando l’organizzazione<br />
dei cortei religiosi. Formati<br />
da negri, mulatti e bianchi<br />
di umili origini, l’influenza dei<br />
rituali festivi e religiosi africani<br />
era forte e questa tradizione<br />
unì le generazioni seguenti<br />
<strong>nel</strong>l’abitudine di travestirsi per<br />
il carnevale. <strong>Di</strong> qui sorse l’importanza<br />
che sarebbe divenuta<br />
fondamentale <strong>nel</strong>le future<br />
scuole di samba. Il primo cordao<br />
sorse <strong>nel</strong> 1885 e si chiamava<br />
Flor de Sao Lourenço.<br />
Così come il cordao, il rancho<br />
era una aggregazione carnevalesca<br />
modesta, composta<br />
da persone di basso livello sociale.<br />
Fece la sua 1° apparizione<br />
<strong>nel</strong> carnevale carioca<br />
<strong>nel</strong> 1873. Sfilavano per festeggiare<br />
le festività natalizie il<br />
giorno dell’Epifania. Travestiti<br />
da pastori diretti a Betlemme,<br />
il gruppo percorreva la città<br />
cantando e chiedendo l’ospitalità<br />
alle famiglie. Il corse, lanciato<br />
negli anni precedenti al<br />
1910, era una sfilata di carri<br />
senza copertura, adornati,<br />
condotti da famiglie o gruppi<br />
carnevaleschi che scherzavano<br />
con i passanti o gli occupanti<br />
degli altri veicoli. Coriandoli,<br />
stelle filanti e lanciaprofumi<br />
erano molto utilizzati<br />
per animare le sfilate. La consuetudine<br />
si trasformò in moda<br />
<strong>nel</strong> 1907, quando le figlie<br />
dell’allora presidente Alfonso<br />
Pena, fecero una sfilata con<br />
l’automobile presidenziale,<br />
attraverso il corteo carnevalesco,<br />
andandosi a fermare di<br />
fronte ad un edificio da cui si<br />
godettero tutto lo spettacolo.<br />
C’è chi afferma che il corso si<br />
estinse con l’evoluzione dei<br />
mezzi di locomozione. In verità<br />
vi furono anche altri motivi<br />
legati alla scomparsa del corso:<br />
il traffico congestionato,<br />
l’alto costo della benzina e il<br />
decentramento del carnevale<br />
contribuirono al trasformarsi di<br />
questa in altre forme di manifestazioni.
" $ % $$<br />
Uno dei laboratori del<br />
mercoledì pomeriggio<br />
delle classi prime si è<br />
occupato di trovare<br />
alcuni giochi praticati<br />
in varie parti del <strong>mondo</strong><br />
per riproporli ai ragazzi<br />
italiani durante<br />
la festa dell’Intercultura<br />
che si terrà al parco<br />
Belvedere nei<br />
prossimi mesi. Ne abbiamo<br />
scelti due che<br />
ci sono sembrati più<br />
interessanti per proporveli<br />
qui di seguito.<br />
Le pulci da minigolf<br />
NUMERO PARTECI-<br />
PANTI:<br />
- due o più giocatori<br />
OCCORRENTE :<br />
- Un bottone per ogni<br />
giocatore .<br />
- Una moneta (se siete<br />
poveri in canna puo’ essere<br />
la stessa per tutti i<br />
giocatori ).<br />
Alcuni ostacoli.<br />
DOVE SI GIOCA :<br />
Si svolge su un panno<br />
morbido e sulla lunghezza<br />
di 5 buche.<br />
Come si gioca:<br />
- ciascun giocatore partecipa<br />
alla gara di minigolf<br />
con un bottone personale.<br />
A turno premete<br />
sul bordo del vostro bottone<br />
con una moneta e<br />
fatelo saltare dalla piazzola<br />
di partenza alla buca.<br />
Evitate gli ostacoli :<br />
chi finisce dentro il lago<br />
La lippa<br />
Numero dei giocatori:<br />
Da un giocatore<br />
in su -.<br />
Occorrente:<br />
Una mazza -.<br />
Una lippa -.<br />
COME SI GIOCA:<br />
Mettete la lippa per terra.<br />
Colpite con la mazza la parte aguzza della lippa<br />
in modo da farla “saltare”per aria.<br />
Quando la lippa è a mezz’aria, colpitela<br />
di nuovo con la mazza e mandatela<br />
il più lontano possibile.<br />
vince chi riesce a lanciare la lippa più lontano<br />
di quelle degli altri.<br />
o <strong>nel</strong>la sabbia perde<br />
un tiro e deve ripartire<br />
dal punto precedente<br />
Chi vince :<br />
- vince la sfida a minigolf<br />
chi completa tutto<br />
il percorso, centrando<br />
tutte le buche e col minor<br />
numero di “colpi”.
" # $ % $$<br />
Nella medicina asiatica,<br />
lo zenzero viene considerato<br />
una spezia<br />
"calda", che stimola la<br />
circolazione, rilassa i<br />
vasi sanguigni periferici,<br />
impedisce il vomito, ha<br />
effetto spasmolitico, favorisce<br />
la digestione, è<br />
antiflatulente ed antisettico.<br />
In Cina, la radice<br />
dello zenzero è considerata<br />
un efficace tonico<br />
Yang, il quale serve proprio<br />
per rafforzare le energie<br />
maschili, del fuoco<br />
e della vitalità.<br />
Normalmente il koesisters<br />
viene servito a<br />
temperatura<br />
ambiente con riso, insalata<br />
e pane.<br />
Questo piatto di ag<strong>nel</strong>lo<br />
dolce è mangiato un<br />
giorno dopo l’ interruzione<br />
del digiuno praticato<br />
dai musulmani del<br />
RAMADAN<br />
La cucina in Africa è legata alla figura<br />
della donna. Infatti una donna che non sa<br />
cucinare, non si sposerà mai.<br />
Il grado di seduzione della donna è determinato<br />
dalle sue capacità culinarie: più sa<br />
cucinare più sa sedurre<br />
Il mortaio e il pestello sono il simbolo della<br />
donna, non solo servono per cucinare ma<br />
anche per difendersi. Lo sanno gli uomini<br />
che non devono avvicinarsi ad una donna<br />
arrabbiata che ha in mano il pestello.
" & $ % $$<br />
Vi presentiamo una ricetta tipica<br />
della Gran Bretagna:<br />
PANE ALLO ZENZERO<br />
Ingredienti:<br />
115 g di burro<br />
1 tazza di sciroppo dorato (di<br />
sapore simile al miele ma fatto<br />
con lo zucchero)<br />
1 tazza di zucchero di canna<br />
2 tazze 1/2 di farina<br />
1 cucchiaino di zenzero<br />
1 cucchiaino di spezie miste<br />
1cucchiaino di can<strong>nel</strong>la<br />
1cucchiaino di bicarbonato e 1<br />
tazza di latte.<br />
PREPARAZIONE<br />
Scaldate il forno a 180° C fode-<br />
INVOLTINI EGIZIANI<br />
INGREDIENTI PER 15 PEZZI:<br />
-200 grammi di pancetta affumicata<br />
affettata<br />
-100 grammi di manzo tritata<br />
-mezza cipolla piccola tritata<br />
-10 grammi di mollica di pane<br />
fresco sbriciolata<br />
-mezzo cucchiaino di cumino in<br />
polvere<br />
-sale e pepe nero<br />
-scorza grattuggiata di un’arancia<br />
-un cucchiaino di miele<br />
-succo di un’arancia<br />
rate con della carta da forno e ungete<br />
un grosso stampo per torte. Sciogliete<br />
il burro e lo sciroppo dorato in<br />
un’ ampia casseruola. Aggiungete lo<br />
zucchero e sbattete fino ad ottenere<br />
un composto cremoso. Setacciate gli<br />
ingredienti secchi in una grossa ciotola.<br />
Miscelate in un altro contenitore<br />
il latte con il bicarbonato. Incorporate<br />
il composto di burro e quello del<br />
latte negli ingredienti secchi appena<br />
setacciati. Versate il composto <strong>nel</strong>lo<br />
stampo. Infornate per 1:15 ore.<br />
Questo pane é ottimo se servito caldo<br />
con del burro.<br />
PROCEDIMENTO:<br />
Sistemate le fette di pancetta su di<br />
un tagliere e segnatele dal lato<br />
della pelle per evitare che in cottura<br />
si arriccino, tagliandole poi a<br />
metà;<br />
sminuzzate con l’aiuto di un mixer<br />
la carne, la cipolla, la mollica, le<br />
spezie e la scorza d’arancia fino<br />
ad ottenere un composto uniforme.<br />
Farcite con l’impasto le fette di<br />
pancetta e avvolgete formando<br />
dei piccoli cilindri.<br />
Mettete gli involtini in una teglia,<br />
leggermente unta con olio e bagnate<br />
con succo d’arancia.<br />
Fate cuocere a 200°.
" ' $ % $$<br />
KOESISTER<br />
NGREDIENTI:<br />
-270 grammi di zucchero<br />
di canna,<br />
-100 ml di acqua,<br />
-can<strong>nel</strong>la,<br />
-una fettina di limone,<br />
-30 grammi di burro,<br />
-1 uovo,<br />
-180 grammi di farina,<br />
-1 bustina di lievito,<br />
-olio per friggere.<br />
Hanno collaborato<br />
a questo giornalino<br />
moltissimi ragazzi<br />
della scuola media<br />
italiani e stranieri<br />
accomunati da amicizia<br />
e rispetto<br />
reciproco.<br />
Molti insegnanti<br />
hanno dato la loro<br />
disponibilità a collaborare<br />
in diversi<br />
modi.<br />
La Preside ha sostenuto<br />
l’impegno<br />
di tutti.<br />
Un ringraziamento<br />
particolare a tutti<br />
Durante quest’anno<br />
scolastico si sono tenuti,<br />
presso la scuola<br />
media , tre incontritestimonianza<br />
rivolti<br />
rispettivamente alle<br />
classi seconde, alle<br />
terze ed ai ragazzi del<br />
CCRR.<br />
Il primo di questi incontri<br />
è stato con Astrit<br />
Cela, emigrato in<br />
Italia dal 1991, che ha<br />
raccontato la sua storia<br />
personale, grato a<br />
chi l’aveva accolto<br />
permettendogli così di<br />
inserirsi pienamente<br />
<strong>nel</strong>la società italiana.<br />
Il secondo incontro si<br />
PREPARAZIONE:<br />
Fate sciogliere lo zucchero in acqua.<br />
Aggiungere un cucchiaio di can<strong>nel</strong>la e la fettina di<br />
limone. Portare a ebollizione, poi fatela raffreddare<br />
e togliete il limone.<br />
In una terrina mettete il burro e l’ uovo, battete fino<br />
a rendere il composto cremoso.<br />
Setacciate la farina <strong>nel</strong> composto di burro e uova,<br />
mescolate fino a rendere il tutto omogeneo tirare<br />
la pasta e tagliate 18 quadrati alti almeno un centimetro.<br />
In ogni pezzo fate 2 tagli come se avesse 3 gambe<br />
ma lasciate la base intera.<br />
Piegate le 3 gambe e unitele tra loro, scaldate bene<br />
l’ olio e friggete per 4 o 5 minuti.<br />
Ancora calde tuffatele <strong>nel</strong>lo sciroppo, in preferenza<br />
possono essere servite calde o fredde.<br />
è svolto con Mohammed<br />
Ba, che ha spiegato<br />
ai ragazzi quali<br />
siano i modelli di integrazione<br />
seguiti dagli<br />
USA e dalla Francia<br />
ed i rischi che questi<br />
comportano.<br />
Nessuna integrazione<br />
può avvenire senza il<br />
riconoscimento delle<br />
diverse identità culturali.<br />
Il terzo incontro è stato<br />
con Colette Kitoga,<br />
fondatrice della casa<br />
di accoglienza per i<br />
bambini-soldato congolesi<br />
Mater Misericordiae.<br />
Il racconto della guerra<br />
civile e delle condizioni<br />
in cui vivono i<br />
ragazzi costretti a<br />
partecipare al conflitto,<br />
è stato drammatico,<br />
ma l’opera intrapresa<br />
apre una porta<br />
alla speranza che le<br />
persone accolte possano<br />
concorrere al<br />
bene di altri innocenti<br />
coinvolti <strong>nel</strong>le stesse<br />
vicende.
<strong>Istituto</strong> <strong>Comprensivo</strong> <strong>Comprensivo</strong> “Q. <strong>Di</strong> <strong>Vona</strong> <strong>Vona</strong><br />
Cassano d’Adda<br />
Scuola Media<br />
a. s. 2005/06<br />
Progetto di Intercultura