Sangye Menla IT
Sangye Menla non è un rimedio contro il mal di testa o la nausea, ma sradica tramite purificazioni e consapevolezza, l’origine del dolore ovvero l’identificazione...
Sangye Menla non è un rimedio contro il mal di testa o la nausea, ma sradica tramite purificazioni e consapevolezza, l’origine del dolore ovvero l’identificazione...
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www.medizinbuddha.info 7. Oktober 2017<br />
SANGYE MENLA - CHI È COSTUI?<br />
<strong>Sangye</strong> <strong>Menla</strong> e la guarigione spirituale<br />
Avevo appena preso rifugio da Sua Santità il XVI. Karmapa,<br />
Rangjung Ringpä Dorje, quando appresi che esisteva una<br />
pratica di meditazione che aveva un contatto diretto con la<br />
guarigione. Appena sentii il nome del Budda medicinale<br />
“<strong>Sangye</strong> <strong>Menla</strong>” nacque in me il profondo desiderio di<br />
imparare questa pratica, per poter liberare gli esseri dal<br />
dolore e dalla malattia.<br />
„Da questa<br />
meditazione attingo<br />
l’ispirazione per<br />
l’apprendimento,<br />
l’insegnamento e<br />
soprattutto per il<br />
trattamento dei<br />
pazienti.“<br />
Al tempo sapevo molto poco di Buddismo, proprio niente<br />
per essere sincero, tranne che Budda era un principe che<br />
abbandonò tutto e che sperimentò l’illuminazione sotto un<br />
albero. I dettagli ancora non li conoscevo, ma potevo già<br />
sentire così decisamente la forza, la saggezza e l’amore del<br />
Karmapa, che non c’era in me alcun dubbio. Già quando il<br />
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Karmapa mi benedisse a Parigi<br />
sperimentai per la prima volta<br />
l’eternità, l’amore e la compassione<br />
infinite. Vidi come il suo corpo iniziò<br />
a risplendere come il sole e sapevo<br />
con certezza che lui era un Budda.<br />
Non ho mai dubitato del Karmapa e<br />
nemmeno ho cercato un altro Guru.<br />
Nel profondo del mio cuore so che<br />
lui rappresenta la perfezione e lo<br />
spirito di tutti i Budda e lavora solo<br />
per il bene delle creature. Quando<br />
incontrai per la prima volta la XVII.<br />
reincarnazione in Tibet, non<br />
esisteva alcun dubbio in me e<br />
sapevo con certezza, che lui era<br />
quello giusto, cosa che venne poi<br />
confermata più volte dal lignaggio<br />
ed in particolare dal venerabile Tenga Rinpoche.<br />
Ricevetti dal XVI. Karmapa e dall’attuale Karmapa Ogyen<br />
Trinley Dorje più volte la trasmissione (Wang – Abisheka),<br />
la lettura del testo (Lung – trasmissione della parola) e le<br />
istruzioni (Tri) del Budda medicinale. Anche da tanti altri<br />
Rinpoche di alto rango e Lama da tutte le linee del<br />
Buddismo (Kagyu, Nygma, Shakya e Gelugpa) ricevetti le<br />
trasmissioni. Questa meditazione è divenuta parte<br />
„Io so solo che<br />
un percorso<br />
mistico senza<br />
una guida è<br />
quasi<br />
impossibile e<br />
che un amico<br />
spirituale è un<br />
prezioso<br />
gioiello. “<br />
„Il Budda medicinale è<br />
il mio compagno ed<br />
ha molte emanazioni,<br />
una delle quali era<br />
sicuramente Gesù ed<br />
un’altra Padre Pio.“<br />
integrante della mia vita e anche se<br />
non pratico necessariamente ogni giorno la Puja, la<br />
meditazione e la benedizione del Budda medicinale mi<br />
accompagnano sempre nella mia vita quotidiana.<br />
Da questa meditazione attingo l’ispirazione per<br />
l’apprendimento, l’insegnamento e soprattutto per il<br />
trattamento dei pazienti. Ricevo regolarmente ispirazioni<br />
e anche Terma spirituali e medicinali, che si<br />
riconfermano poi attraverso la traduzione o<br />
l’approfondimento di testi. I Terma sono dei testi<br />
nascosti o anche oggetti che vennero nascosti da<br />
Padmasambhava in rocce, alberi, colonne, tempi e laghi<br />
per poi venire riscoperti da un Tertön (una sua<br />
reincarnazione). Io non sono un Tertön e di sicuro neanche una<br />
reincarnazione di Padmasambhava, ma la benedizione del <strong>Sangye</strong> <strong>Menla</strong><br />
lascia sorgere in me con molta facilità testi classici, istruzioni, combinazioni di<br />
erbe e punti di agopuntura come pure altre preziose ispirazioni ed immagini.<br />
Alcuni la chiamerebbero “intuizione”, ma io ritengo di no. L’intuizione indica<br />
l’avvalersi di qualcosa di già imparato e poi parzialmente dimenticato. Da me<br />
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non avviene così. Nel mio spirito o davanti a me appaiono immagini, istruzioni<br />
o suoni che prima mi erano sconosciuti e che spariscono poi altrettanto<br />
velocemente. La mattina presto, prima di svegliarmi completamente ricevo<br />
spesso istruzioni importanti, che devo scrivere immediatamente o raccontare<br />
subito a qualcuno, per non dimenticarle del tutto.<br />
L’elemento più importante della mia diagnosi deriva da visioni (immagini) e<br />
non solo dalla diagnosi del polso e della lingua. Nonostante io abbia imparato<br />
la diagnosi del viso ed altri metodi, ci sono degli attimi in cui sorge qualcosa<br />
nella stanza e la soluzione si rivela davanti a me. Se non appaiono visioni<br />
posso sempre avvalermi dei metodi classici di valutazione per creare un<br />
chiaro quadro energetico del paziente.<br />
Devo tutto ciò alla benedizione del Karmapa e del Budda medicinale ai quali<br />
sono molto grato. Alcuni diranno che sono solo immaginazioni, allucinazioni,<br />
vanità o addirittura malattia mentale. Io so solo che un percorso mistico<br />
senza una guida è quasi impossibile e che un amico spirituale è un prezioso<br />
gioiello. Vedo come tanti sono alla ricerca o cambiano di continuo il maestro o<br />
la dottrina. Non hanno ancora nemmeno assaporato la profondità<br />
dell’insegnamento del maestro e già aspetta la prossima offerta davanti alla<br />
porta. Il Budda medicinale è il mio compagno ed ha molte emanazioni, una<br />
delle quali era sicuramente Gesù ed un’altra Padre Pio. Lo so che ad alcuni<br />
buddisti intolleranti non piacerà il collegamento tra Budda medicinale e Gesù,<br />
ma il fanatismo si trova dappertutto ed anche il buddismo non fa eccezione.<br />
Il potere curativo dello spazio si può manifestare in modi molto diversi ed è<br />
importante rimanere aperti a tutto. Ho incontrato nella mia vita molti grandi<br />
guaritori ed ho anche visto guarigioni miracolose. Per me erano tutte<br />
manifestazioni del Budda medicinale. Anche quando sono dal dentista, molto<br />
teso che cerco inutilmente di convincermi che io non sono questo dente, mi<br />
aiuta vedere il dentista come un Budda medicinale e prego affinché curi il<br />
giusto dente (Italia…) e cioè senza grandi dolori.<br />
Ma chi è il Budda medicinale – <strong>Sangye</strong> <strong>Menla</strong>? La parola <strong>Sangye</strong> indica la<br />
perfezione. Tradotto <strong>Sangye</strong> significa totalmente illuminato oppure lo<br />
sbocciare senza alcuno sforzo della soggettività eterna, della natura di Budda,<br />
che si trova in ognuno di noi.<br />
<strong>Sangye</strong> <strong>Menla</strong> non è un rimedio contro il mal di testa o la nausea, ma sradica<br />
tramite purificazioni e consapevolezza, l’origine del dolore ovvero<br />
l’identificazione. Quante persone ho visto che durante la meditazione si sono<br />
ammalate o hanno pianto per ore, per poi ritrovarsi alla fine del ritiro in uno<br />
stato di pace totale e beatitudine.<br />
La meditazione del Budda medicinale non è cibo leggero e non è un<br />
programma di benessere. Il colore blu è già segno che la sua benedizione<br />
sconvolgerà. Il colore blu rappresenta la trasformazione di schemi di<br />
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aggressione, ira e odio in saggezza speculare. La saggezza speculare<br />
simbolizza l’unione tra la chiarezza e lo spazio. Spazio come potenzialità e<br />
chiarezza come ciò che vi si rispecchia, come l’oceano e le onde. La<br />
benedizione del Budda medicinale è molto dilagante e i ricordi genetici e<br />
cellulari vengono purificati con forza.<br />
<strong>Sangye</strong> <strong>Menla</strong> non è psicoterapia. Qui non si tratta di spostare i mobili o di<br />
ridefinire la superficie abitabile dell’identificazione con nuovi colori e musica,<br />
ma di lasciar fiorire la natura dello spirito e sradicare<br />
così l’origine della sofferenza.<br />
„ Ma chi è <strong>Sangye</strong><br />
<strong>Menla</strong>? La parola<br />
<strong>Sangye</strong> indica la<br />
perfezione.<br />
Tradotto <strong>Sangye</strong><br />
significa<br />
totalmente<br />
illuminato oppure<br />
lo sbocciare<br />
senza alcuno<br />
sforzo della<br />
soggettività<br />
eterna, della<br />
natura di Budda,<br />
che si trova in<br />
ognuno di noi. “<br />
Durante questa procedura i ricordi del karma vengono<br />
distrutti per sempre nel fuoco della saggezza. Dato<br />
che la coesistenza della pace dello spirito e dell’ego<br />
non è possibile, tutti gli schemi abituali devono<br />
essere sacrificati (bruciati) sull’altare di Dio.<br />
Siamo tormentati di ricordi, concetti, dogmi e schemi<br />
abituali. Il libero arbitrio ed il potere decisionale sono<br />
delle finte dell’ego, che può assicurare la sua<br />
esistenza solo nella percezione di tempo e spazio.<br />
Quando vedo che gli allievi nel corso di anni di<br />
meditazione si siedono sempre allo stesso posto o lo<br />
riservano addirittura il giorno prima oppure litigano<br />
per l’alloggio e per paura di non ottenere il posto<br />
ottimale prenotano addirittura un anno prima la<br />
stanza (anche se poi decidono di non venire), mi<br />
chiedo se hanno veramente ascoltato gli<br />
insegnamenti. Penso che scambino un programma di<br />
benessere psichico con l’aspirazione mistica.<br />
Anche nei miei corsi di medicina cinese vedo come gli allievi nel corso degli<br />
anni (sei anni e a volte di più) siedono sempre allo stesso posto e arrivano<br />
addirittura un’ora prima per riservare il loro posto. Alla vista di ciò sono sicuro<br />
che Gesù e Budda abbiano vissuto momenti di disperazione.<br />
Entriamo in una stanza (classe, luogo di meditazione…) che non ci appartiene,<br />
usufruiamo di una sedia o un cuscino ed un posto che nemmeno ci appartiene<br />
e diciamo poi: “Questo è il mio posto!” e diveniamo addirittura aggressivi se<br />
qualcuno per sbaglio prende il “nostro” posto. Lo stesso facciamo con il corpo,<br />
i pensieri e le sensazioni. Crediamo tutto il tempo che siano nostri. Proprio qui<br />
si manifesta la benedizione del Budda medicinale. Il suo compito è di<br />
manifestare l’origine della sofferenza, della contrazione e di far fiorire l’eterna<br />
e luminosa soggettività dello spazio…ma per nessuno!<br />
L’incapacità di distinguere tra la verità eterna e l’illusione delle manifestazioni,<br />
porta l’uomo ad azioni negative con corpo, mente e parole. Quando la forza<br />
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dell’amore si contrae e si<br />
ricollega ai ricordi,<br />
favorisce la resistenza<br />
dell’identificazione e<br />
avvelena lo spirito.<br />
Sullo stesso esempio<br />
funziona l’ego. La<br />
chiarezza dello spazio,<br />
ovvero lo spirito originario,<br />
si avvale di un corpo con il<br />
quale si identifica. Con la<br />
contrazione si manifestano<br />
la paura e il desiderio. La<br />
paura di perdere ciò che si<br />
h a e d i l d e s i d e r i o d i<br />
continuità. Con la paura si<br />
consolida un punto di<br />
partenza (soggetto) mentre attraverso il desiderio di<br />
continuità dà luogo ad un apparente movimento verso un<br />
oggetto. La dualità lascia apparire i fenomeni come esterni,<br />
anche se in effetti avviene tutto nella mente. Anche a livello<br />
relativo i fenomeni si rispecchiano nel cervello e appaiono<br />
così come se fossero fuori di noi. L’ingannevole<br />
manifestazione, che assomiglia ad un sogno, nasce dalla<br />
contrazione, dalla paura e dal desiderio di continuità.<br />
„<strong>Sangye</strong> <strong>Menla</strong> non è<br />
un rimedio contro il<br />
mal di testa o la<br />
nausea, ma sradica<br />
tramite purificazioni e<br />
consapevolezza,<br />
l’origine del dolore<br />
ovvero<br />
l’identificazione.“<br />
Non è di sicuro facile per persone religiose comprendere<br />
questo concetto, cioè quando un’anima si muove alla ricerca di qualcosa che<br />
viene chiamato Dio.<br />
Il Budda medicinale non è una divinità al di fuori di noi e non esiste lo scopo<br />
di divenire blu e di sedere con una ciotola ed una pianta in mano. <strong>Sangye</strong><br />
<strong>Menla</strong> è ciò che noi siamo veramente, quando i veli dell’identificazione e le<br />
catene che ci legano a questa vita vengono definitivamente depurate. Gli<br />
insegnamenti e la meditazione del Budda medicinale portano alla salute<br />
eterna e lasciano fiorire le quattro qualità incommensurabili dell’essere<br />
eterno, cioè la pace/equanimità, l’amore, la compassione e la beatitudine.<br />
Gli insegnamenti del Budda medicinale sono addirittura più antichi del Budda<br />
Sakyamouni, si dice che risalgano a 5000 anni fa. Cercare di definire la vita di<br />
un Budda non ha senso, perché la natura di Budda non ha né tempo né<br />
spazio. Ma per lo spirito attaccato che si definisce tramite tempo e spazio è a<br />
volte utile definire temporalmente le cose. Fatto è che questa dottrina eterna<br />
fu insegnata già prima da altri Budda. Di tutti i mandala e i campi energetici<br />
che furono mai rivelati per il bene di tutti gli esseri sensibili, quello del Budda<br />
medicinale è ancora esistente e percepibile.<br />
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<strong>Sangye</strong> <strong>Menla</strong> e i suoi simboli<br />
<strong>Sangye</strong> <strong>Menla</strong> è di colore blu e simbolizza la trasformazione dell’aggressione<br />
in saggezza speculare. L’eternità manifesta la sua potenzialità attraverso le<br />
cinque saggezze. Come da un cristallo emergono le luci dell’arcobaleno, anche<br />
le cinque saggezze sono la manifestazione della chiarezza dello spazio. La<br />
saggezza speculare simbolizza l’unione di spazio e chiarezza. Spazio ovvero<br />
specchio, come potenziale e chiarezza di ciò che vi si<br />
„Il Budda<br />
medicinale non<br />
è una divinità al<br />
di fuori di noi…“<br />
rispecchia. La saggezza speculare unisce lo spazio e i<br />
fenomeni, come un lago in cui si rispecchiano le<br />
montagne e i boschi. Il Dharmakaya (corpo del Dharma<br />
– saggezza massima) è come uno specchio, che riflette<br />
i fenomeni senza discriminazione e contemporaneamente,<br />
cioè nello stesso momento.<br />
Il Budda medicinale ha un solo viso, perché esiste solo una verità. Indossa le<br />
tre tonache Dharma di un monaco, che simbolizzano i tre corpi di Budda.<br />
Tiene nella mano sinistra nel gesto dell’equilibrio spirituale una ciotola piena<br />
di nettare e nella mano destra una pianta che purifica le 404 malattie causate<br />
dall’ignoranza, dalla cupidigia e dall’ira. La pianta medicinale (Arura) e la<br />
ciotola simbolizzano l’unione di mezzi abili e saggezza.<br />
Ritiri<br />
I ritiri sono di grande importanza per il fiorire nella natura dello spirito, perché<br />
si pratica per diversi giorni da sei ad otto ore insieme a molti amici. Il vivere<br />
insieme può anche essere una purificazione per sé stessi e so da 40 anni di<br />
esperienza con gruppi, che tra i praticanti sorgono talvolta delle tensioni.<br />
Tutto ciò fa parte del programma <strong>Menla</strong> e non si può evitare. Gesù e Budda<br />
ebbero anche problemi del genere con i loro discepoli ed intorno al Karmapa o<br />
al Dalai Lama non succede diversamente.<br />
L’importante non è togliere di mezzo i conflitti, ma servirsi della meditazione o<br />
della saggezza come mezzo per riconoscere che si tratta di proiezioni della<br />
mente e non dello spirito stesso.<br />
Per me il digiuno o altre restrizioni alimentari durante il ritiro non sono molto<br />
importanti. Ognuno può consumare ciò che preferisce, tranne alcool e droghe,<br />
queste sono proibite.<br />
Aiuta l’alimentazione vegetariana o vegana ad accelerare<br />
l’illuminazione?<br />
Budda parlò di rinuncia a ricordi, concetti, dogmi, schemi abituali, ira, odio,<br />
egoismo ecc. e non di rinuncia a proteine animali o sesso. La dieta<br />
vegetariana o vegana sono pure concetti, che si lasciano ben<br />
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commercializzare, ma non hanno nessuna rilevanza per il fiorire della vera<br />
natura dello spirito. Quindi non lo vedo come intralcio se qualcuno mangia<br />
carne o pesce o trascorre la notte in amorevole abbraccio. Finché la<br />
consapevolezza e soprattutto l’identificazione con il Budda medicinale viene<br />
mantenuta durante il ritiro, i voti tantrici non vengono infranti.<br />
Principianti e professionisti<br />
Mi viene spesso posta la domanda se i ritiri siano per principianti e soprattutto<br />
anche per persone che non abbiano mai meditato. La suddivisione in<br />
principianti e professionisti è molto relativa ed in contrasto con la natura della<br />
saggezza eterna, che è sempre presente e si può manifestare in qualsiasi<br />
momento. Non è così che Dio si è sempre manifestato a bambini, contadini e<br />
soprattutto persone semplici? Benché non fossero istruiti come un teologo o<br />
un prete, avevano un cuore così puro, che Dio gli mostrò il suo volto. Persone<br />
che non sono cariche di teoria, di animo semplice e cuore amorevole sono più<br />
ricettive di altre. Per questo vorrei suggerire ad ognuno che senta in sé il forte<br />
desiderio della dimora eterna, di partecipare ad un ritiro. Nessuno deve<br />
sentirsi indegno.<br />
È paragonabile ai miei corsi di medicina tradizionale cinese. Un allievo di buon<br />
cuore che si prende cura del suo vicino e si sente sempre pronto ad aiutare il<br />
suo prossimo, ha per me molto più valore di un altro che sa molte cose ma<br />
non trasmette né amore, né compassione.<br />
Pace e bene da Assisi, Ottobre 2017<br />
Claude<br />
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