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Monkey_halloween_2017_Vol2-ilovepdf-compressed

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sulla mano mentre tornava<br />

intorno ad una più grande, ed ognuna di<br />

loro teneva in mano una sorta di fiammella,<br />

silenziosamente al suo posto e un<br />

altro ragazzo si faceva avanti.<br />

come una luce fredda che sgorgava<br />

direttamente dai palmi, senza che<br />

«Il mio nome è N’komo. Avevo nove<br />

anni quando mi hanno messo un<br />

bruciassero né provocasse dolore. Distavo<br />

da loro solo pochi metri, quasi potevo<br />

fucile in mano e mi hanno mandato a<br />

combattere, ma non ho sparato<br />

vedere i lineamenti pallidi e gli occhi<br />

intenti, fissi sulla figura che parlava.<br />

neanche un colpo. Mi ha ucciso la<br />

mannaia di un uomo grande il<br />

doppio di me».<br />

«Questa è una notte magica, la notte<br />

Anche lui ripeté lo strano rituale, e<br />

dell’Ouroboros, il Re Serpente, l’inizio e la<br />

fine, l’eternità, l’immortalità e le perfezione.<br />

altri si fecero avanti.<br />

«Noi siamo Luigi, e Gunther, e Maria,<br />

La notte della luna di ghiaccio, quando<br />

tutto ritorna e chi vuole ascoltare può<br />

e Edwine e… Non sappiamo chi ci<br />

abbia uccisi, siamo morti quando<br />

farlo… è giusto?»<br />

uomini sconosciuti hanno sganciato<br />

dai loro uccelli d’acciaio semi di<br />

Capii in quel momento che le figure erano<br />

bambini, tutti bambini. Ma cosa ci<br />

morte…»<br />

«Noi siamo Yoko, Miko, Misaki, Ami,<br />

facevano su quella collina, al buio? Chi<br />

Takumi… ci ha ucciso un fungo<br />

erano veramente?<br />

Un coro si levò sibilando dagli ascoltatori.<br />

maligno che è scaturito dalla terra e<br />

ha bruciato ogni cosa, a Hiroshima e<br />

«Sisisisisi….»<br />

Nagasaki…»<br />

Il narratore sembrò riprendere fiato.<br />

I bambini continuavano a farsi<br />

avanti e a raccontare le loro storie a<br />

«Allora è venuto il momento delle<br />

testimonianze».<br />

quell’uomo, mentre io sentivo<br />

l’angoscia lacerarmi dentro, come se<br />

Nel silenzio generale vidi un bambino<br />

alzarsi, superare il tratto di prato che lo<br />

fossi stato io a commettere quei<br />

delitti spaventosi.<br />

divideva dall’uomo e restare fermo davanti<br />

a lui. La fiammella che sembrava scaturire<br />

Sembrava che la processione non<br />

dalla sua mano gli illuminava il volto di una<br />

dovesse interrompersi mai, così<br />

come il racconto degli orrori<br />

luce pallida, spettrale.<br />

«Io sono Roberto» disse, «Mi uccise un<br />

commessi dagli uomini, orrori che<br />

tutti noi fingiamo di ignorare ma che<br />

uomo vicino a casa mia, nei giardini. Mi<br />

attirò nel buio e non feci mai ritorno.»<br />

il nostro cuore non può dimenticare<br />

mai.<br />

Aveva parlato con voce atona, profonda. Si<br />

chinò e depose ai piedi dell’uomo il fuoco<br />

Ma infine, proprio prima che ad<br />

oriente cominciasse ad apparire<br />

che teneva sul palmo. La fiamma però non<br />

si spense, continuò ad ardere anche<br />

tenue la luce dell’alba, l’ultimo<br />

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