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ttualità<br />
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Sentirsi protetti<br />
Tra casi di infezioni in aumento e calo dei profilattici venduti,<br />
la diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili è un<br />
problema tutt’altro che risolto. E Coop sceglie, prima, di produrre<br />
un preservativo a marchio e, ora, in occasione della giornata<br />
mondiale contro l’Aids, di lanciarne uno ancora più resistente.<br />
Perché le relazioni intime non diventino pericolose.<br />
n Dario Guidi<br />
Se mai qualcuno pensasse che la diffusione di<br />
corrette informazioni e la messa in atto di comportamenti<br />
che aiutano a prevenire la diffusione<br />
delle malattie sessualmente trasmissibili siano qualcosa di<br />
scontato e già assodato, si sbaglia di grosso. In Italia, infatti,<br />
le cifre parlano chiaro: da un lato aumentano i casi di infezioni<br />
(ne esistono diversi tipi, dall’Hiv alla sifilide ad altre<br />
forme meno gravi) e dall’altro cala il numero di profilattici<br />
venduti che, come spiegano medici ed esperti, sono strumento<br />
fondamentale di prevenzione. Tra il 2015 e il 2016<br />
nelle farmacie le confezioni di profilattici vendute sono scese<br />
di un 6,5% (e già tra 2006 e 2014 si era perso un ulteriore<br />
20%, cioè da 11 a 9,3 milioni di confezioni).<br />
Le relazioni<br />
pericolose<br />
Cifre che indicano la necessità di riprendere<br />
e rilanciare una battaglia,<br />
specie tra i più giovani, che abbini alla<br />
sessualità il binomio informazione e<br />
prevenzione. Del resto gli anni in cui<br />
esplose l’emergenza dell’Aids – parliamo<br />
di fine anni Ottanta –, quando l’opinione<br />
pubblica fu costretta a scoprire<br />
questo problema, paiono lontani. In più<br />
parlare di educazione sessuale nelle<br />
scuole e più in generale nella società è<br />
ancora merce piuttosto rara. «In Italia<br />
si registrano ancora troppe nuove<br />
infezioni da Hiv. Molte persone sono<br />
inconsapevoli di vivere con l’infezione<br />
e continuano a favorirne, loro malgrado,<br />
la trasmissione – dichiara Bruno<br />
Marchini, presidente nazionale di Anlaids<br />
(Associazione Nazionale per la<br />
Lotta contro l’Aids) –. Come Anlaids<br />
operiamo da oltre 30 anni per fermare<br />
la diffusione dell’infezione da Hiv e le<br />
nostre attività si sviluppano in diversi<br />
campi. Sosteniamo la ricerca medicoscientifica,<br />
strumento essenziale per<br />
incrementare la conoscenza della malattia<br />
e per combatterla in maniera<br />
più efficace. Una sempre più efficace<br />
terapia antiretrovirale ha permesso<br />
di controllare la replicazione del virus<br />
Hiv – spiega Marchini –, trasformando<br />
l’infezione in una patologia<br />
cronica. Chi ha una buona aderenza<br />
alla propria terapia antiretrovirale riesce<br />
a ottenere una carica virale non<br />
determinabile e quindi non trasferisce<br />
Hiv. Come associazione abbiamo<br />
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