Pubbliredazionale Biolchim su Informatore Agrario
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Informazione pubblicitaria<br />
Gruppo <strong>Biolchim</strong>:<br />
la Ricerca al servizio<br />
dell’efficacia<br />
<strong>Biolchim</strong> è oggi sinonimo di biostimolanti:<br />
prodotti innovativi sotto tutti i punti di vista,<br />
sia per le materie prime che li compongono<br />
sia per le performances agronomiche che<br />
li caratterizzano. Presente in oltre 75 Paesi<br />
in diversi parti del Mondo ma nata in Italia,<br />
dove si realizzano tutte le fasi del ciclo<br />
produttivo fino al confezionamento finale,<br />
<strong>Biolchim</strong> è un’azienda dove Ricerca e Sviluppo<br />
(R&D) rappresentano l’ingranaggio principale<br />
che muove l’intera attività aziendale.<br />
WIN (Worldwide<br />
Innovation Network)<br />
Il dipartimento R&D è composto da agronomi,<br />
ingegneri, chimici, biotecnologi e biologi<br />
costantemente impegnati nello sviluppo<br />
Livio Trainotti e la collaboratrice Anna<br />
Pavanello presso una delle celle di crescita<br />
del Dipartimento di biologia dell’Università<br />
di Padova<br />
di prodotti e tecnologie innovative. Nell’ambito<br />
del Progetto WIN, il Gruppo <strong>Biolchim</strong><br />
collabora con le più importanti Università e<br />
Centri di Ricerca italiani e stranieri con l’obiettivo<br />
di trasferire in campo le conoscenze<br />
scientifiche acquisite nell’ambito della biologia<br />
e della nutrizione vegetale.<br />
Selezionare materie prime innovative, in<br />
particolare estratti botanici e composti di<br />
origine vegetale in grado di combinare efficacia<br />
agronomica e sostenibilità ambientale,<br />
è un punto chiave per individuare i «biostimolanti<br />
di domani» e per questo <strong>Biolchim</strong><br />
si avvale da diversi anni della collaborazione<br />
del Dipartimento di Biologia dell’Università<br />
di Padova e, nello specifico, del team del<br />
prof. Livio Trainotti: «il nostro lavoro, in<br />
pratica, permette di ottenere dei prototipi<br />
che diventeranno prodotti finiti che dopo
ulteriori test potranno entrare nel catalogo.<br />
L’approccio della nostra Ricerca<br />
di base è infatti mirato ad individuare<br />
le potenzialità biostimolanti di un<br />
prodotto, certificandone la reale<br />
efficacia».<br />
I biosaggi<br />
I biosaggi restituiscono informazioni<br />
essenziali per <strong>Biolchim</strong>, come,<br />
ad esempio, la concentrazione dei<br />
composti biostimolanti di un estratto<br />
vegetale o il corretto intervallo di efficacia<br />
di un composto o, ancora, l’effetto della<br />
miscela delle molecole di un determinato<br />
composto.<br />
Nel laboratorio del Dipartimento, il team<br />
del prof. Trainotti conduce sperimentazioni<br />
e prove <strong>su</strong> tantissime materie prime di<br />
origine vegetale la cui individuazione può<br />
partire anche dalla semplice ricerca bibliografica<br />
– dagli estratti di erba medica all’Arabidopsis<br />
thaliana passando per la Lavanda<br />
angustifolia o macro e microalghe – ma<br />
le metodiche di screening sperimentale <strong>su</strong><br />
queste materie prime permettono di avere<br />
ri<strong>su</strong>ltati attendibili e verificati in tempi estremamente<br />
ridotti: «al nostro Team – sottolinea<br />
Trainotti – vengono affidati materiali<br />
assolutamente anonimi che l’operatore<br />
codifica con test cieco (dove gli operatori<br />
coinvolti non conoscono, appunto, i vari<br />
materiali oggetto di sperimentazione) per<br />
poi procedere ai biosaggi. Operiamo principalmente<br />
tre tipologie di screening, per<br />
verificare l’attività auxino-simile, citochinino-simile<br />
e gibberellino-simile degli estratti<br />
vegetali. Sono test che hanno il vantaggio<br />
di velocizzare molto l’ottenimento dei ri<strong>su</strong>ltati<br />
rispetto a una sperimentazione in<br />
campo, basti pensare che siamo in grado<br />
di testare circa 100 diverse piante per un<br />
singolo saggio, per una singola molecola,<br />
per un singolo dosaggio». Per un saggio<br />
auxino-simile bastano infatti 2-3 settimane<br />
– rispetto ai diversi mesi che sarebbero<br />
necessari in campo – grazie alle celle di crescita<br />
e apparecchiature di alto livello, «ma<br />
la tecnologia non è tutto – aggiunge Trainotti<br />
– la manualità, l’occhio e l’esperienza<br />
dell’operatore, infatti, sono ancora una risorsa<br />
fondamentale in laboratorio».<br />
Prodotti efficaci<br />
e sperimentati<br />
Mettere a disposizione dei propri clienti<br />
prodotti ampiamente studiati e sperimentati,<br />
di cui si conoscono bene dosi e<br />
modalità di impiego, miscibilità ed efficacia<br />
è un valore aggiunto imprescindibile<br />
per <strong>Biolchim</strong>, una garanzia di qualità per<br />
ognuna delle specialità e prodotto del<br />
proprio catalogo.<br />
Per maggiori informazioni:<br />
www.biolchim.it