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CENERENTOLA coreografia Giorgio Madia ... - Teatro sul Lago

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Cenerentola secondo <strong>Madia</strong><br />

Una vera novità per l’Italia l’acquisizione<br />

della creazione fi rmata <strong>Giorgio</strong><br />

<strong>Madia</strong> per la quale il coreografo<br />

ha vinto nel 2007 il Gold Mask<br />

Critics Award. Il balletto ispirato<br />

all’omonima fi aba di Charles Perrault,<br />

si dipana su musiche di Rossini<br />

tratte dall’omonima opera e arricchite<br />

dalle ouvertures da Guglielmo<br />

Tell, Gazza Ladra, Scala di Seta, Il<br />

Barbiere di Siviglia, L’Italiana in Algeri,<br />

Otello, L’Innocence Italienne,<br />

Semiramide, nonché Sonate per archi<br />

e brani per pianoforte.<br />

Ispirata alla favola di Perrault a cui resta fedele, Cenerentola ha luogo nel fantastico mondo delle favole ma è ambientata negli anni<br />

cinquanta con i clichés di ruoli e opportunità che si rifanno al prosperoso periodo postbellico.<br />

Prima parte<br />

L’antefatto di come la piccola Cenerentola si ritrovi con la matrigna e le sorellastre è svelato da un gioco in controluce e il sipario<br />

si alza nel primo atto dove, in una casa borghese, Cenerentola è vestita esattamente come la carta da parati delle mura domestiche,<br />

proprio per sottolineare il suo status all’interno della famiglia.<br />

I laquees si spartiscono le faccende di casa con Cenerentola e assistono alla tirannia delle due sorelle malefi che che non perdono<br />

nessuna occasione per fare di lei lo zimbello di casa.<br />

La notizia dell’invito al Ballo del Principe invade come un turbinio la casa e le due sorellastre si vedono già quali “principesse” mentre<br />

a Cenerentola viene negato il permesso di partecipare.<br />

Come Cenerentola resta a casa, una fata divertente e sbadata fa la sua comparsa attraverso il camino e poi attraverso la porta. Decide<br />

di aiutare la giovane procurandole una carrozza, cavallo e servitori per raggiungere il ballo, ma avendo dimenticato di fornirle un<br />

abito adatto all’occasione, la raggiungerà subito dopo.<br />

Seconda parte<br />

Al ballo sono presenti tutte le ragazze della buona società, tra cui le due sorellastre le quali non riconoscono Cenerentola che, alla sua<br />

abbagliante apparizione, suscita l’ammirazione di tutti i presenti.<br />

Nel mezzo del ballo, come dal cielo, il principe fa il suo ingresso e, imbattendosi in Cenerentola, non ha occhi che per lei. La coppia,<br />

rimasta sola e come sollevata in una nuvola rosa, si innamora: il mondo ed i suoi abitanti appaiono nani in proporzione. Ma l’orologio<br />

suona la mezzanotte e Cenerentola corre via perdendo una scarpa e ricordando che la magia potrebbe concludersi velocemente come<br />

è iniziata.<br />

Rimasto solo, il principe danza in preda alla disperazione, ma la fata interviene ricordandogli che la scarpa può essere la guida per<br />

il suo amore: lui inizia la sua ricerca.<br />

A casa per Cenerentola è il giorno del sogno, mentre le sorelle tornano ubriache dalla festa e la madre con i postumi di una sbornia.<br />

Arriva tempestivamente il principe e riconosce sotto un paralume la ragazza della quale si è innamorato e, in un vortice fi nale di bolle<br />

di sapone per festeggiare il lieto fi ne, restano solamente le due sorellastre invidiose e gelose.<br />

Nelle foto:<br />

Cenerentola di <strong>Giorgio</strong> <strong>Madia</strong> con il Balletto di Cracovia.<br />

(Nelle foto il Balletto di Cracovia)<br />

Una Cenerentola per Rossini<br />

Quando, la sera del 23 dicembre 1816, Gioachino Rossini ed il librettista Jacopo Ferretti conversero in Cendrillon come soggetto per<br />

la nuova opera da dare in scena soltanto un mese dopo al teatro Valle di Roma, si scelse di rinunciare all’elemento sovrannaturale<br />

dell’archetipo letterario, a favore di un tratto del tutto realistico e comico dei personaggi, peculiare al genere dell’opera buffa.<br />

Tuttavia il segno essenziale di un balletto è certamente il fi abesco, il fantastico. Un cambio di destinazione d’uso che rende necessaria<br />

l’estrapolazione unicamente di alcune parti della Cenerentola rossiniana quali l’Ouverture, il Temporale, la canzone Una volta c’era<br />

un re e il coro O fi glie amabili di Don Magnifi co.<br />

La partitura, diversamente da quanto accade nei balletti tratti dalle opere, qui si compone avvalendosi trasversalmente del catalogo<br />

rossiniano, prende in prestito brani cameristici, dalle sonate per archi alle composizioni per fortepiano, per gli a solo e i pas de<br />

deux creando una sorta di cornice concentrica attorno ai personaggi principali. Ma il materiale musicale più adeguato ed effi cace<br />

al recupero dell’elemento magico della fi aba si ritrova nelle composizioni create da Rossini proprio per attirare l’attenzione, per<br />

generare lo stupore dello spettatore distratto e ad altro affaccendato quale era il frequentatore del teatro italiano del primo ottocento;<br />

quelle in cui il genio pesarese sperimenta nuove sonorità creandosi uno stile inconfondibile: le ouverture. Le “sinfonie avanti l’opera”<br />

de La gazza ladra, Il signor Bruschino, Guglielmo Tell, Il barbiere di Siviglia, L’Italiana in Algeri, con la loro brillantezza, l’acrobazia<br />

virtuosistica, gli effetti comici e parodistici dell’orchestrazione, vestono infatti perfettamente una coreografi a che ci restituisce<br />

quell’ambientazione immaginaria fatta di fate, carrozze, cavalli e scarpette di Perraultiana memoria, in cui alla genialità dei mezzi<br />

espressivi musicali fa eco la stupefacente invenzione coreografi ca di <strong>Giorgio</strong> <strong>Madia</strong>, concorrendo a comporre i frammenti di un<br />

pastiche musicale che trasforma la pièce larmoyante in un balletto celebrativo della magica creatività tout court della poetica rossiniana.<br />

Giuseppe Acquaviva<br />

<strong>Giorgio</strong> <strong>Madia</strong> Classe 1965, studia danza presso la prestigiosa scuola di ballo del <strong>Teatro</strong> alla Scala, diplomandosi nel 1984.<br />

Nel 1983 entra a far parte del corpo di ballo della Scala e dal 1985 è ballerino solista per diverse compagnie di<br />

balletto: Béjart’s Ballet du XXéme Siécle, Bejart Ballet Lausanne, Pennsylvania Ballet e Milwaukee Ballet, San<br />

Francisco Ballet, Aterballetto e Züricher Ballet. Nel 1988 è stato scelto da Nureyev come suo partner nel pas de<br />

deux di Béjart Le Chant du compagnon errant, per la produzione Nureyev and Friends (in tournèe in Europa,<br />

Asia, Australia e Nord e Sud America fi no al 1991). Ha danzato interpretando diversi ruoli in più di 90 produzioni,<br />

lavorando con coreografi di fama mondiale come Alicia Alonso, Maurice Béjart, David Bintley, Nicholas<br />

Beriozoff, Merce Cunningham, Bertrand D’At, William Forsythe, Andy de Groat, Rosella Hightower, Lionel Hoche,<br />

James Kudelka, Hans Van Manen, Peter Martins, Rudolf Nureyev, Roland Petit, Josef Russillo, Heinz Spoerli, Richard Tanner,<br />

Glenn Tetley, Helgi Tomasson e Iorma Uotinen. È stato Maître de Ballet, assistente coreografo e coreografo per il Balletto di Toscana,<br />

il balletto della Komische Oper di Berlino, del <strong>Teatro</strong> di Basilea e del Grand Teatr Łodz. Dal 2003 al 2005 ha ricoperto la carica di<br />

direttore del balletto della Volksoper di Vienna. Ha inoltre vinto i seguenti premi: nel 2006 il Gold Mask Critics Award per la miglior<br />

produzione con La Bella Addormentata, nel 2007 il Gold Mask Critics Award per la migliore direzione con Cinderella e nel 2008 il<br />

Gold Mask Critics Award per la migliore direzione con Les Contes d’Hoffmann.<br />

Nel 2009, oltre a Romeo e Giulietta per il Balletto di Milano, ha creato Chopin Immaginaire per il <strong>Teatro</strong> di Cottbus e una nuova<br />

versione de Il <strong>Lago</strong> dei Cigni per il Festival di Danza di Lodz. Del 2010 sono Minuten Waltz e Chopin à Vienne create per l’Opernball<br />

al <strong>Teatro</strong> dell’Opera di Vienna di cui ha curato le coreografi e per il quarto anno.<br />

Attualmente è diviso tra insegnamento - Professeur invitato alla Compagnia Nazionale di Danza di Nacho Duato in Spagna, ma<br />

anche in Austria, Germania e Israele, nonché docente all’Università Konservatorium di Vienna - e creazioni tra cui una prima mondiale<br />

di OZ (The Wonderful Wizard) per il Balletto di Stato di Berlino e una nuova Fille Mal Gardée per l’Opera di Breslavia. I suoi<br />

spettacoli si possono vedere in molti paesi: Chopin Imaginaire al <strong>Teatro</strong> di Stato di Cottbus, Germania e in Italia al <strong>Teatro</strong> Coccia di<br />

Novara; Il <strong>Lago</strong> dei Cigni, Lo Schiaccianoci, La Bella Addormentata all’Opera di Lodz; Cinderella all’Opera di Cracovia (Polonia);<br />

Opernball all’Opera di Stato di Vienna. Il Balletto di Milano, oltre a Cenerentola il cui debutto è atteso per ottobre 2011 al <strong>Teatro</strong><br />

Comunale di Bologna, continua la tournée di Romeo e Giulietta in Italia e all’estero (Germania, Francia, Spagna, Russia, Danimarca,<br />

Svezia e Giappone).

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