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CENERENTOLA coreografia Giorgio Madia ... - Teatro sul Lago

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I trent’anni del Balletto di Milano<br />

Via Belletti, 8 - 28100 Novara - Tel. 0321 679756 Fax 0321 030735<br />

Sede legale: Corso di Porta Romana, 132 - 20122 Milano<br />

Uffi cio programmazione e info distribuzione:<br />

Gabriele Scrima 348 3677880 - gabriele@arteatro.it<br />

info@ballettodimilano.it - www.ballettodimilano.it<br />

Attiva nel mondo della danza da trent’anni, la Compagnia<br />

Balletto di Milano, fondata da Renata Bestetti<br />

e Aldo Masella ora Presidente onorario, è andata<br />

sempre più affermandosi tra le realtà nazionali di<br />

alto livello. La Compagnia vanta un nucleo stabile di<br />

danzatori accuratamente selezionati provenienti dalle<br />

migliori scuole e accademie, in grado di coniugare ad<br />

una tecnica impeccabile notevole versatilità ed indubbia<br />

capacità espressiva.<br />

Molti sono i grandi artisti e coreografi ospitati nella<br />

storia della Compagnia tra cui spiccano nomi importanti<br />

del panorama internazionale come C. Fracci, O.<br />

Dorella, A. Ossipenko, S. Manguette, M. Pierin, A.<br />

Molin, G. Iancu, L. Gai, V. Biagi, G. Carbone, M. van<br />

Hoecke, D. Ganio, R. Celiberti, R. Paganini, G. Galante,<br />

L. Savignano.<br />

Punto di svolta nella storia del Balletto di Milano è stata la nomina di Carlo Pesta a Presidente e Direttore Artistico<br />

(1998). Cavaliere Uffi ciale della Repubblica Italiana, Carlo Pesta - diplomato all’Accademia Coreografi ca<br />

del <strong>Teatro</strong> Bolshoi di Mosca e all’Accademia del <strong>Teatro</strong> alla Scala, teatro dove ha svolto un’importante carriera<br />

di danzatore - è una fi gura di spicco del mondo teatrale. Sovrintendente e Direttore Artistico della Fondazione<br />

<strong>Teatro</strong> Coccia di Novara, ha inoltre ricoperto la carica di Direttore Artistico del Festival Pucciniano di Torre del<br />

<strong>Lago</strong> dove per la prima volta ha introdotto la danza (2009), general manager per il <strong>Teatro</strong> Sociale di Mantova<br />

(2007/2010), Presidente dell’A. C. Arteatro e dei Festival “Danza alle Grotte” e “Riccione Danza”. Attualmente è<br />

anche Direttore Responsabile della testata tuttoDanza (dal 1994), con<strong>sul</strong>ente artistico della prestigiosa istituzione<br />

giapponese “JAS - Japan Arts Society”, Presidente della Fondazione Arteatro onlus e professore di Storia della Danza nel Corso di<br />

Laurea Magistrale in Scienze dello Spettacolo, facoltà di lettere e fi losofi a, Università degli Studi di Milano. Nel corso degli anni della<br />

sua direzione, il Balletto di Milano ha portato <strong>sul</strong>le scene nazionali ed internazionali importanti produzioni tra cui La Marchesa von<br />

O., Tango … una rosa per Jorge Donn, Primadonna: le eroine del melodramma, Traviata, La vie de Bohème, Bolero, Amor de Tango,<br />

WoMa, Red Passion e, nel 2009, Romeo e Giulietta in coproduzione con prestigiosissime istituzioni teatrali tra cui la Fondazione <strong>Teatro</strong><br />

Coccia di Novara, la Fondazione <strong>Teatro</strong> Grande di Brescia, il <strong>Teatro</strong> Sociale di Mantova. Tra le tournée internazionali si ricordano<br />

quella in Russia (1999 - Tango … una rosa per Jorge Donn di Denys Ganio) dove per la prima volta una compagnia italiana ha avuto<br />

l’onore di esibirsi al <strong>Teatro</strong> Bolshoi di Mosca ottenendo entusiastici consensi, in Francia sempre con Tango…, Inghilterra, Irlanda,<br />

Svizzera, Russia con Traviata e La vie de Bohème, sino a quella trionfale in Spagna (2010) con Romeo e Giulietta di <strong>Giorgio</strong> <strong>Madia</strong>.<br />

La compagnia è in residenza teatrale presso il <strong>Teatro</strong> Coccia di Novara dove prende parte a tutte le produzioni liriche; ha collaborato<br />

con il <strong>Teatro</strong> Sociale di Mantova e ha collaborato nel 2009 con il Festival Pucciniano di Torre del <strong>Lago</strong> per l’opera Manon Lescaut di<br />

Puccini, coproduzione con il <strong>Teatro</strong> dell’Opera di Nizza. Nel dicembre 2009 ha inoltre collaborato con la Fondazione Carlo Felice<br />

di Genova per la produzione della Vedova Allegra con “I Giovani del Balletto di Milano”. Il 2010 ha segnato anche l’importante<br />

traguardo per quanto riguarda prestigiosissime collaborazioni con gli Enti Lirici. Nel dicembre 2010 il <strong>Teatro</strong> Verdi di Trieste ha<br />

infatti ospitato Romeo e Giulietta di <strong>Madia</strong>, mentre al Comunale di Bologna nell’ottobre 2011 debutterà in prima italiana assoluta<br />

Cenerentola di <strong>Madia</strong>.<br />

Giuseppe Acquaviva - Direttore d’Orchestra<br />

Giuseppe Acquaviva è laureato al D.A.M.S. di Bologna, violinista e direttore d’orchestra. Dopo un’intensa attività<br />

in qualità di violinista, ricopre incarichi artistici e organizzativi presso importanti Teatri ed Istituzioni: Orchestra<br />

CittàLirica, Direzione Scuola Formazione e Sviluppo del <strong>Teatro</strong> alla Scala di Milano, Fondazione Festival<br />

Pucciniano, Fondazione Luciano Pavarotti, <strong>Teatro</strong> Coccia di Novara. Come direttore d’orchestra tra gli eventi<br />

più recenti si annoverano la stagione inaugurale del Grand Theatre NCPA di Pechino con Turandot (2008), Turandot<br />

al il 54° Festival Puccini (2008), la Bohème e il balletto Il <strong>Lago</strong> dei Cigni di P.I. Ciaikovskij con il Balletto<br />

di Mosca al 55° Festival Puccini (2009), la ripresa di Turandot ai teatri Coccia di Novara, Sociale di Mantova e del<br />

Giglio di Lucca (2009). Sempre nel 2009 debutta al <strong>Teatro</strong> Donizetti di Bergamo in Romeo e Giulietta del Balletto<br />

di Milano successivamente diretta anche nel 2010 al <strong>Teatro</strong> EuropAuditorium di Bologna, al <strong>Teatro</strong> Goldoni di Livorno e al <strong>Teatro</strong><br />

Comunale di Trieste. Tra i prossimi impegni, oltre la direzione del balletto di <strong>Giorgio</strong> <strong>Madia</strong> su musiche di Rossini Cenerentola con<br />

il Balletto di Milano, dirigerà le produzioni della Fondazione <strong>Teatro</strong> Coccia di Novara Rigoletto e Boheme.<br />

<strong>CENERENTOLA</strong><br />

anche con orchestra diretta da<br />

Giuseppe Acquaviva<br />

con il contributo di<br />

in collaborazione con<br />

<strong>coreografia</strong><br />

<strong>Giorgio</strong> <strong>Madia</strong><br />

musiche<br />

Gioachino Rossini<br />

scene e costumi<br />

Cordelia Matthes


Cenerentola secondo <strong>Madia</strong><br />

Una vera novità per l’Italia l’acquisizione<br />

della creazione fi rmata <strong>Giorgio</strong><br />

<strong>Madia</strong> per la quale il coreografo<br />

ha vinto nel 2007 il Gold Mask<br />

Critics Award. Il balletto ispirato<br />

all’omonima fi aba di Charles Perrault,<br />

si dipana su musiche di Rossini<br />

tratte dall’omonima opera e arricchite<br />

dalle ouvertures da Guglielmo<br />

Tell, Gazza Ladra, Scala di Seta, Il<br />

Barbiere di Siviglia, L’Italiana in Algeri,<br />

Otello, L’Innocence Italienne,<br />

Semiramide, nonché Sonate per archi<br />

e brani per pianoforte.<br />

Ispirata alla favola di Perrault a cui resta fedele, Cenerentola ha luogo nel fantastico mondo delle favole ma è ambientata negli anni<br />

cinquanta con i clichés di ruoli e opportunità che si rifanno al prosperoso periodo postbellico.<br />

Prima parte<br />

L’antefatto di come la piccola Cenerentola si ritrovi con la matrigna e le sorellastre è svelato da un gioco in controluce e il sipario<br />

si alza nel primo atto dove, in una casa borghese, Cenerentola è vestita esattamente come la carta da parati delle mura domestiche,<br />

proprio per sottolineare il suo status all’interno della famiglia.<br />

I laquees si spartiscono le faccende di casa con Cenerentola e assistono alla tirannia delle due sorelle malefi che che non perdono<br />

nessuna occasione per fare di lei lo zimbello di casa.<br />

La notizia dell’invito al Ballo del Principe invade come un turbinio la casa e le due sorellastre si vedono già quali “principesse” mentre<br />

a Cenerentola viene negato il permesso di partecipare.<br />

Come Cenerentola resta a casa, una fata divertente e sbadata fa la sua comparsa attraverso il camino e poi attraverso la porta. Decide<br />

di aiutare la giovane procurandole una carrozza, cavallo e servitori per raggiungere il ballo, ma avendo dimenticato di fornirle un<br />

abito adatto all’occasione, la raggiungerà subito dopo.<br />

Seconda parte<br />

Al ballo sono presenti tutte le ragazze della buona società, tra cui le due sorellastre le quali non riconoscono Cenerentola che, alla sua<br />

abbagliante apparizione, suscita l’ammirazione di tutti i presenti.<br />

Nel mezzo del ballo, come dal cielo, il principe fa il suo ingresso e, imbattendosi in Cenerentola, non ha occhi che per lei. La coppia,<br />

rimasta sola e come sollevata in una nuvola rosa, si innamora: il mondo ed i suoi abitanti appaiono nani in proporzione. Ma l’orologio<br />

suona la mezzanotte e Cenerentola corre via perdendo una scarpa e ricordando che la magia potrebbe concludersi velocemente come<br />

è iniziata.<br />

Rimasto solo, il principe danza in preda alla disperazione, ma la fata interviene ricordandogli che la scarpa può essere la guida per<br />

il suo amore: lui inizia la sua ricerca.<br />

A casa per Cenerentola è il giorno del sogno, mentre le sorelle tornano ubriache dalla festa e la madre con i postumi di una sbornia.<br />

Arriva tempestivamente il principe e riconosce sotto un paralume la ragazza della quale si è innamorato e, in un vortice fi nale di bolle<br />

di sapone per festeggiare il lieto fi ne, restano solamente le due sorellastre invidiose e gelose.<br />

Nelle foto:<br />

Cenerentola di <strong>Giorgio</strong> <strong>Madia</strong> con il Balletto di Cracovia.<br />

(Nelle foto il Balletto di Cracovia)<br />

Una Cenerentola per Rossini<br />

Quando, la sera del 23 dicembre 1816, Gioachino Rossini ed il librettista Jacopo Ferretti conversero in Cendrillon come soggetto per<br />

la nuova opera da dare in scena soltanto un mese dopo al teatro Valle di Roma, si scelse di rinunciare all’elemento sovrannaturale<br />

dell’archetipo letterario, a favore di un tratto del tutto realistico e comico dei personaggi, peculiare al genere dell’opera buffa.<br />

Tuttavia il segno essenziale di un balletto è certamente il fi abesco, il fantastico. Un cambio di destinazione d’uso che rende necessaria<br />

l’estrapolazione unicamente di alcune parti della Cenerentola rossiniana quali l’Ouverture, il Temporale, la canzone Una volta c’era<br />

un re e il coro O fi glie amabili di Don Magnifi co.<br />

La partitura, diversamente da quanto accade nei balletti tratti dalle opere, qui si compone avvalendosi trasversalmente del catalogo<br />

rossiniano, prende in prestito brani cameristici, dalle sonate per archi alle composizioni per fortepiano, per gli a solo e i pas de<br />

deux creando una sorta di cornice concentrica attorno ai personaggi principali. Ma il materiale musicale più adeguato ed effi cace<br />

al recupero dell’elemento magico della fi aba si ritrova nelle composizioni create da Rossini proprio per attirare l’attenzione, per<br />

generare lo stupore dello spettatore distratto e ad altro affaccendato quale era il frequentatore del teatro italiano del primo ottocento;<br />

quelle in cui il genio pesarese sperimenta nuove sonorità creandosi uno stile inconfondibile: le ouverture. Le “sinfonie avanti l’opera”<br />

de La gazza ladra, Il signor Bruschino, Guglielmo Tell, Il barbiere di Siviglia, L’Italiana in Algeri, con la loro brillantezza, l’acrobazia<br />

virtuosistica, gli effetti comici e parodistici dell’orchestrazione, vestono infatti perfettamente una coreografi a che ci restituisce<br />

quell’ambientazione immaginaria fatta di fate, carrozze, cavalli e scarpette di Perraultiana memoria, in cui alla genialità dei mezzi<br />

espressivi musicali fa eco la stupefacente invenzione coreografi ca di <strong>Giorgio</strong> <strong>Madia</strong>, concorrendo a comporre i frammenti di un<br />

pastiche musicale che trasforma la pièce larmoyante in un balletto celebrativo della magica creatività tout court della poetica rossiniana.<br />

Giuseppe Acquaviva<br />

<strong>Giorgio</strong> <strong>Madia</strong> Classe 1965, studia danza presso la prestigiosa scuola di ballo del <strong>Teatro</strong> alla Scala, diplomandosi nel 1984.<br />

Nel 1983 entra a far parte del corpo di ballo della Scala e dal 1985 è ballerino solista per diverse compagnie di<br />

balletto: Béjart’s Ballet du XXéme Siécle, Bejart Ballet Lausanne, Pennsylvania Ballet e Milwaukee Ballet, San<br />

Francisco Ballet, Aterballetto e Züricher Ballet. Nel 1988 è stato scelto da Nureyev come suo partner nel pas de<br />

deux di Béjart Le Chant du compagnon errant, per la produzione Nureyev and Friends (in tournèe in Europa,<br />

Asia, Australia e Nord e Sud America fi no al 1991). Ha danzato interpretando diversi ruoli in più di 90 produzioni,<br />

lavorando con coreografi di fama mondiale come Alicia Alonso, Maurice Béjart, David Bintley, Nicholas<br />

Beriozoff, Merce Cunningham, Bertrand D’At, William Forsythe, Andy de Groat, Rosella Hightower, Lionel Hoche,<br />

James Kudelka, Hans Van Manen, Peter Martins, Rudolf Nureyev, Roland Petit, Josef Russillo, Heinz Spoerli, Richard Tanner,<br />

Glenn Tetley, Helgi Tomasson e Iorma Uotinen. È stato Maître de Ballet, assistente coreografo e coreografo per il Balletto di Toscana,<br />

il balletto della Komische Oper di Berlino, del <strong>Teatro</strong> di Basilea e del Grand Teatr Łodz. Dal 2003 al 2005 ha ricoperto la carica di<br />

direttore del balletto della Volksoper di Vienna. Ha inoltre vinto i seguenti premi: nel 2006 il Gold Mask Critics Award per la miglior<br />

produzione con La Bella Addormentata, nel 2007 il Gold Mask Critics Award per la migliore direzione con Cinderella e nel 2008 il<br />

Gold Mask Critics Award per la migliore direzione con Les Contes d’Hoffmann.<br />

Nel 2009, oltre a Romeo e Giulietta per il Balletto di Milano, ha creato Chopin Immaginaire per il <strong>Teatro</strong> di Cottbus e una nuova<br />

versione de Il <strong>Lago</strong> dei Cigni per il Festival di Danza di Lodz. Del 2010 sono Minuten Waltz e Chopin à Vienne create per l’Opernball<br />

al <strong>Teatro</strong> dell’Opera di Vienna di cui ha curato le coreografi e per il quarto anno.<br />

Attualmente è diviso tra insegnamento - Professeur invitato alla Compagnia Nazionale di Danza di Nacho Duato in Spagna, ma<br />

anche in Austria, Germania e Israele, nonché docente all’Università Konservatorium di Vienna - e creazioni tra cui una prima mondiale<br />

di OZ (The Wonderful Wizard) per il Balletto di Stato di Berlino e una nuova Fille Mal Gardée per l’Opera di Breslavia. I suoi<br />

spettacoli si possono vedere in molti paesi: Chopin Imaginaire al <strong>Teatro</strong> di Stato di Cottbus, Germania e in Italia al <strong>Teatro</strong> Coccia di<br />

Novara; Il <strong>Lago</strong> dei Cigni, Lo Schiaccianoci, La Bella Addormentata all’Opera di Lodz; Cinderella all’Opera di Cracovia (Polonia);<br />

Opernball all’Opera di Stato di Vienna. Il Balletto di Milano, oltre a Cenerentola il cui debutto è atteso per ottobre 2011 al <strong>Teatro</strong><br />

Comunale di Bologna, continua la tournée di Romeo e Giulietta in Italia e all’estero (Germania, Francia, Spagna, Russia, Danimarca,<br />

Svezia e Giappone).


Via Belletti, 8 - 28100 Novara - Tel. 0321 679756 Fax 0321 030735<br />

Sede legale: Corso di Porta Romana, 132 - 20122 Milano<br />

Uffi cio programmazione e info distribuzione:<br />

Gabriele Scrima 348 3677880 - gabriele@arteatro.it<br />

info@ballettodimilano.it - www.ballettodimilano.it<br />

anche su<br />

CHANSONS<br />

<strong>coreografia</strong> di Adriana Mortelliti su canzoni di Aznavour, Brel, Montand, Piaf<br />

lighting designer Jean Paul Carradori


Il lavoro coreografi co di Chansons è concepito in una successione<br />

di quadri indipendenti e, giocando con gli stereotipi culturali suggeriti<br />

dalla canzone francese pur superandoli, perde ogni connotazione<br />

geografi ca e diventa sfondo di passioni universali alle quali fanno eco le<br />

contaminazioni della poesia urbana contemporanea. Le suggestioni sceniche<br />

evocate da soluzioni tecnologicamente all’avanguardia permettono a ciascuno<br />

spettatore di percepire secondo la propria emotività le storie<br />

“raccontate” <strong>sul</strong> palcoscenico. Storie che parlano d’amore<br />

e di indifferenza, di incontri e di solitudine, di amicizia e di<br />

sentimenti... Di emozioni.<br />

Chansons e chansonniers<br />

Il fenomeno più grosso e culturalmente più accreditato della canzone europea è legato agli chansonniers<br />

francesi. Il fenomeno ha il suo centro nel periodo compreso tra gli anni ‘30 e i primi anni ‘50,<br />

con una ripresa intorno agli anni ‘60. Inizialmente si forma il nucleo dei cantautori, autori di chansons e<br />

chansonniers essi stessi, artisti intellettuali della “rive gauche” che domineranno il panorama culturale della<br />

canzone francese: Leo Ferré, Brassens, Yves Montand, George Moustaki ed ancora Juliette Greco, Barbara<br />

e altri celebri artisti. I testi lirici, poetici ed amorosi, in cui fa capolino la realtà sociale dei quartieri malfamati<br />

prima e successivamente più duri, che parlano di politica, vedono affermarsi autori come Cocteau, Prévert e<br />

Vian che scrivono canzoni per alcuni grandi interpreti, prima tra tutti Edith Piaf. Nata nel 1915, Edith Piaf<br />

è stata la più grande “chanteuse realiste” francese tra gli anni ‘30 e ‘60 e con la sua voce aggressiva e rauca,<br />

a tratti dolcissima, oppure improvvisamente allegra, è stata interprete di canzoni intramontabili come Les<br />

amantes d’un jour, Milord, La vie en rose. Inoltre ha lanciato nel panorama musicale internazionale numerosi<br />

artisti tra cui un altro grande della canzone francese: Charles Aznavour.<br />

Contaminazioni rap<br />

La presenza di Abd Al Malik, artista franco-congolese che privilegia lo stile rap e la slam poetry, è solo apparentemente estranea alla<br />

scelta degli altri interpreti. Rappresenta la voce africana, spesso emarginata, e parla di immigrazione e riscatto sociale, dando valore a<br />

un testo forte di senso e di emozione accompagnato da una musica che supporta e amplifi ca l’intensità della parola. Nel suo percorso<br />

artistico non esita a collaborare con grandi della canzone francese come Jacques Brel e Juliette Greco.<br />

Servizio fotografi co: Carla Moro e Aurelio Dessì<br />

Le canzoni<br />

Hier encore - Charles Aznavour<br />

Heureux avec des riens - Charles Aznavour<br />

Le feutre taupé - Charles Aznavour<br />

Nathalie - Gilbert Bécaud<br />

Les feuilles mortes - Yves Montand<br />

La valse á mille temps - Jacques Brel<br />

Paroles Paroles - Alain Delon&Dalida<br />

Les Bourgeois - Jacques Brel<br />

Vesoul - Jacques Brel<br />

La Boheme - Charles Aznavour<br />

Quand on se promene - Jean Gabin<br />

Ça - Charles Aznavour<br />

Ne me quitte pas - Jacques Brel<br />

Dans te bras - Charles Aznavour<br />

Gibraltar - Abd al Malik<br />

Sur la table - Charles Aznavour<br />

La vie en rose - Edith Piaf<br />

For me formidable - Charles Aznavour<br />

She - Charles Aznavour<br />

Les Comédiens - Charles Aznavour<br />

Je m´voyais deja - Charles Aznavour<br />

Depuis que je suis a Paris - Jean Gabin<br />

Je suis amoreux - Charles Aznavour<br />

Intoxique - Charles Arnavour<br />

Quand elle chante - Charles Aznavour<br />

Je chante - Charles Trénet<br />

Padam... Padam - Edith Piaf<br />

Hier encore - Charles Aznavour<br />

Alors on danse - Stromae<br />

I trent’anni del Balletto di Milano Attiva nel mondo della danza da trent’anni, la Compagnia Balletto di Milano, fondata<br />

da Renata Bestetti e Aldo Masella ora Presidente onorario, è andata sempre più affermandosi<br />

tra le realtà nazionali di alto livello. La Compagnia vanta un nucleo stabile di<br />

danzatori accuratamente selezionati provenienti dalle migliori scuole e accademie, in<br />

grado di coniugare ad una tecnica impeccabile notevole versatilità ed indubbia capacità<br />

espressiva. Molti sono i grandi artisti e coreografi ospitati nella storia della Compagnia<br />

tra cui spiccano nomi importanti del panorama internazionale come C. Fracci, O. Dorella,<br />

A. Ossipenko, S. Manguette, M. Pierin, A. Molin, G. Iancu, L. Gai, V. Biagi, G.<br />

Carbone, M. van Hoecke, D. Ganio, R. Celiberti, R. Paganini, G. Galante, L. Savignano.<br />

Punto di svolta nella storia del Balletto di Milano è stata la nomina di Carlo Pesta a Presidente e Direttore Artistico<br />

(1998). Cavaliere Uffi ciale della Repubblica Italiana, Carlo Pesta - diplomato all’Accademia Coreografi ca<br />

del <strong>Teatro</strong> Bolshoi di Mosca e all’Accademia del <strong>Teatro</strong> alla Scala, teatro dove ha svolto un’importante carriera<br />

di danzatore - è una fi gura di spicco del mondo teatrale. Sovrintendente e Direttore Artistico della Fondazione<br />

<strong>Teatro</strong> Coccia di Novara, ha inoltre ricoperto la carica di Direttore Artistico del Festival Pucciniano di Torre del<br />

<strong>Lago</strong> dove per la prima volta ha introdotto la danza (2009), general manager per il <strong>Teatro</strong> Sociale di Mantova<br />

(2007/2010), Presidente dell’A. C. Arteatro e dei Festival “Danza alle Grotte” e “Riccione Danza”. Attualmente<br />

è anche Direttore Responsabile della testata tuttoDanza (dal 1994), con<strong>sul</strong>ente artistico della prestigiosa istituzione<br />

giapponese “JAS - Japan Arts Society”, Presidente della Fondazione Arteatro onlus e professore di Storia della Danza nel Corso<br />

di Laurea Magistrale in Scienze dello Spettacolo, facoltà di lettere e fi losofi a, Università degli Studi di Milano. Nel corso degli anni<br />

della sua direzione, il Balletto di Milano ha portato <strong>sul</strong>le scene nazionali ed internazionali importanti produzioni tra cui La Marchesa<br />

von O., Tango … una rosa per Jorge Donn, Primadonna: le eroine del melodramma, Traviata, La vie de Bohème, Bolero, Amor de<br />

Tango, WoMa, Red Passion e, nel 2009, Romeo e Giulietta in coproduzione con<br />

prestigiosissime istituzioni teatrali tra cui la Fondazione <strong>Teatro</strong> Coccia di Novara,<br />

la Fondazione <strong>Teatro</strong> Grande di Brescia, il <strong>Teatro</strong> Sociale di Mantova. Tra le<br />

tournée internazionali si ricordano quella in Russia (1999 - Tango … una rosa per<br />

Jorge Donn di Denys Ganio) dove per la prima volta una compagnia italiana ha avuto<br />

l’onore di esibirsi al <strong>Teatro</strong> Bolshoi di Mosca ottenendo entusiastici consensi, in<br />

Francia sempre con Tango…, Inghilterra, Irlanda, Svizzera, Russia con Traviata e La<br />

vie de Bohème, sino a quella trionfale in Spagna (2010) con Romeo e Giulietta<br />

di <strong>Giorgio</strong> <strong>Madia</strong>. La compagnia è in residenza teatrale presso il <strong>Teatro</strong> Coccia<br />

di Novara dove prende parte a tutte le produzioni liriche; ha collaborato<br />

con il <strong>Teatro</strong> Sociale di Mantova e ha collaborato nel 2009 con il Festival Pucciniano<br />

di Torre del <strong>Lago</strong> per l’opera Manon Lescaut di Puccini, coproduzione<br />

con il <strong>Teatro</strong> dell’Opera di Nizza. Nel dicembre 2009 ha inoltre collaborato con<br />

la Fondazione Carlo Felice di Genova per la produzione della Vedova Allegra con<br />

“I Giovani del Balletto di Milano”. Nel 2010/2011 il Balletto di Milano festeggia i suoi<br />

trent’anni di attività e la stagione è principalmente caratterizzata dalla ripresa di<br />

Romeo e Giulietta di <strong>Giorgio</strong> <strong>Madia</strong> per una nuova e prestigiosa tournée in<br />

Italia e all’estero, e il debutto della creazione Chansons con coreografi e<br />

di Adriana Mortelliti. Nell’autunno 2011 è attesa un’altra grandiosa<br />

produzione: Cenerentola di <strong>Giorgio</strong> <strong>Madia</strong> su musiche<br />

di Gioachino Rossini.<br />

Adriana Mortelliti Si è formata presso lo Spid di Milano, l’Accademia delle Belle Arti di Milano e presso SiWiC, Swiss International<br />

Coaching Project for Choreographers diretto da Ismael Ivo. Danzatrice, coreografa, scenografa<br />

e costumista, svolge la sua attività prevalentemente in Germania dove si è trasferita da alcuni anni e dove<br />

collabora, sia come danzatrice che come coreografa, con importanti teatri e compagnie. Nel corso della sua<br />

carriera ha danzato e collaborato con il <strong>Teatro</strong> alla Scala (opera Fra Diavolo dir. Jerome Savary), Movers<br />

Dance Company e Looping Contemporary D.C. di Zurigo, Openhaus di Zurigo, Stadtheater Kempten. Dal<br />

1999 al 2007 ha danzato come solista presso il Ballett Theater di Aussburg ed è stata invitata al Seul Dance<br />

Festival e al Daegu International Dance Festival (Corea del Sud). Parallelamente alla carriera di danzatrice,<br />

dal 1996 ha iniziato un percorso coreografi co con il quale ha inoltre ottenuto prestigiosi riconoscimenti internazionali tra cui:<br />

Japan International Ballet and Modern Competition - Nagoya, Giappone (1996 2° premio, 2002 premio speciale della giuria,<br />

2005 medaglia di bronzo); International Choreographic Competition, Hannover, Germania (2002 premio del pubblico); Choreographic<br />

Competition-PRIX Dom Pérignon 2003-Hamburg Ballet, Germania (2003, fi nalista); International Choreographic<br />

Competition in Modern Dance New York-Burgos, Spagna (2004 secondo premio, 2005 primo premio, 2008 secondo premio<br />

categoria solo). Ha inoltre al suo attivo numerose coreografi e di successo; è assistente alla coreografi a in numerose produzioni e<br />

fi rma i costumi per importanti teatri e compagnie.

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