15.12.2012 Views

TEGLIO TEATRO FESTIVAL VALTELLINA 2012 - Consuelo Orsingher

TEGLIO TEATRO FESTIVAL VALTELLINA 2012 - Consuelo Orsingher

TEGLIO TEATRO FESTIVAL VALTELLINA 2012 - Consuelo Orsingher

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

I LUOGHI GLI SPETTACOLI E GLI ARTISTI<br />

“I DODICI DIFETTI CAPITALI, MONOLOGHI DI UN CLOWN“<br />

Un clown, appena tornato da un pianeta lontano, decide di raccontare<br />

agli amici le avventure del suo lungo viaggio. Partendo dagli usi e costumi<br />

del popolo di quel pianeta, il clown comincia a creare uno spettacolo,<br />

interpretando i buffi personaggi che ha conosciuto durante il<br />

viaggio. È un pianeta strano: gli abitanti non hanno mai abbastanza<br />

tempo, corrono veloci alla ricerca del metallo rotondo e della carta<br />

pesante, passano i giorni davanti alla scatola della finta vita e in essa<br />

si smarriscono...<br />

Lo spettacolo è nato dalla lettura di “Papalagi”, un libricino dove sono<br />

raccolti i discorsi che il capo delle isole Samoa, tornato da un viaggio<br />

in Europa agli inizi del ‘900, rivolse al suo popolo, mettendolo in<br />

guardia dai “bizzarri” usi e costumi del popolo occidentale. Nonostante<br />

i personaggi risultino esagerati nelle loro manie, gli spettatori<br />

sicuramente si riconosceranno in alcuni aspetti. Lo spettacolo vuole<br />

divertire il pubblico e nello stesso tempo farlo riflettere su alcuni temi<br />

attuali. La canzone “il rap dell’informatico” che viene eseguita durante<br />

lo spettacolo è stata scritta da Giacomo Occhi, la musica composta<br />

da Giuseppe Capozzolo.<br />

GIACOMO OCCHI<br />

Giacomo Occhi, nato nel 1992, ha iniziato<br />

a esibirsi in pubblico fin da piccolo,<br />

come giocoliere, presso la Piccola Scuola<br />

di Circo di Milano. La grande passione<br />

per l’arte, il cinema e il teatro ha spinto<br />

Giacomo a frequentare, durante gli studi<br />

(scuola media Vivaio a indirizzo musicale,<br />

maturità classica), numerosi corsi e laboratori<br />

di teatro e cinema (scuola Paolo<br />

Grassi, teatri Carcano, Franco Parenti e<br />

Filodrammatici). Nel 2003 partecipa allo spettacolo teatrale “8 e ¾”<br />

quale figura di giocoliere con la compagnia “La Stravaganza” diretto<br />

dal maestro e direttore Denis Gaita. Ha debuttato sul palcoscenico<br />

come attore nel 2010 con lo spettacolo “Omaggio a Gaber”, che a<br />

febbraio <strong>2012</strong> ha portato al Piccolo Teatro di Milano in collaborazione<br />

con l’Associazione Onlus Bambini in Romania di Don Gino Rigoldi, il<br />

Comune di Milano e il Piccolo Teatro. Nell’estate del 2011 ha portato<br />

in scena, come attore e regista, “Novecento” di Alessandro Baricco e<br />

ha proposto al pubblico una serata sull’ultimo Canto del Paradiso di<br />

Dante. Ha svolto uno stage di sei mesi (da febbraio a luglio <strong>2012</strong>) in<br />

direzione di scena presso il Teatro alla Scala di Milano.<br />

PALAZZO BESTA <strong>TEGLIO</strong><br />

Palazzo Besta fu la residenza dei facoltosi Besta, presenti in Teglio fin<br />

dal’XI secolo. Osservando il fronte del palazzo, notiamo subito l’orientamento<br />

orizzontale della struttura, marcato dal fregio a rombi graffiati<br />

bianco-neri, che divide a metà la superficie della facciata per tutta la<br />

sua lunghezza. Il cortile interno presenta al centro un pozzo, mentre<br />

sulle pareti si può ammirare un ciclo di pittura monocroma raffigurante<br />

la Storia di Enea.<br />

Al primo piano c’è lo spazioso Salone d’onore, un ambiente spazioso con<br />

caminetto e un ciclo di dipinti raffiguranti il poema dell’Orlano Furioso.<br />

Attraverso la cinquecentesca stüa, raggiungiamo la sala della Creazione<br />

con i dipinti tratti dal libro della Genesi.<br />

Nell’ala ovest, incontriamo una bella sala settecentesca e la sala romana,<br />

affrescata con personaggi ed episodi della mitologia e della storia<br />

IO, ALESSANDRO<br />

Questo monologo nasce dalla volontà di Marco Ballerini di poter proporre al<br />

grande pubblico i testi poetici di Alessandro Manzoni, in particolare gli Inni<br />

sacri: ma, come fare di fronte alla loro difficile fruizione vuoi per l’abbandono,<br />

un po’ generalizzato, della loro lettura nelle scuole, vuoi per il linguaggio, che<br />

risente di una ricerca nuova per il tempo, ma oggi comunque datata, vuoi per<br />

pregiudizi tanto ideologici quanto spesso non verificati, vuoi per un clamoroso<br />

impoverimento culturale, che sembra ostacolo molto faticoso da superare, sia<br />

perché non riconosciuto sia perché presentato con opposti indicatori? Si è pensato,<br />

vista l’audacia dell’idea e la sua carica provocatoria, di seguire una strada,<br />

forse non nuova, “mista di storia e d’invenzione”, facendo diventare partecipe<br />

dell’impresa lo stesso poeta lombardo rappresentandolo quale interprete originale<br />

(questa è invenzione!) dei suoi scritti (questi sono autenticamente suoi),<br />

nel momento di esprimere sentimenti ed emozioni spirituali, proposti in un contesto<br />

che parla di Dio e, in particolare, dell’uomo rivolto a Lui. Non potrebbe<br />

essere proprio la figura di Gesù, tanto presente al nostro poeta, ad emergere<br />

quale esempio definitivo di questa tensione perenne?<br />

Leggere per esteso tutti gli inni composti è, però, un’impresa anzitutto per<br />

questioni di tempo; si è pensato di proporre ampia antologia e di dare spazio<br />

completo a La Pentecoste, cogliendo occasione dall’organizzazione annuale<br />

del festival della letteratura in Valtellina: ospite d’onore, il cardinale Francesco<br />

Coccopalmerio, non estraneo alla genesi di questo lavoro. Nella sistemazione<br />

per una diffusione a mezzo stampa, si sono voluti evitare apparati eccessivi<br />

di bibliografia, sicuri che le pubblicazioni correnti, alcune richiamate, possano<br />

soddisfare eventuale desiderio di studio, anche solo un poco più sistematico,<br />

dell’autore. Si è pensato, però, di annotare alcuni pensieri che orientino all’approfondimento<br />

della sua spiritualità, teologicamente motivata e rigorosamente<br />

esposta con linguaggio poetico, come fu quella di Alessandro Manzoni. Per<br />

le poche indicazioni bibliografiche si tenga presente che le citazioni dei testi<br />

manzoniani sono riprodotte da Opere di Alessandro Manzoni, a c. di Lanfranco<br />

Caretti, Milano, Mursia, 1975-1983, sempre citato con Opere, quando non diversamente<br />

indicato. Le citazioni bibliche sono<br />

tratte da La Sacra Bibbia, C.E.I., U.E.L.C.I., Noventa<br />

Padovana, 2008.<br />

MARCO BALLERINI<br />

Caratterista attivo in Teatro dal 1984, interprete<br />

in commedie in dialetto comasco e no. Nel suo<br />

repertorio classico vanno ricordate le interpretazioni<br />

di Arlecchino nel “Servitore di due padroni”,<br />

Leonardo nelle “Le smanie per la villeggiatura”,<br />

Erode in “Salomè”, Agazzi in “Così è se vi pare”.<br />

di Roma, e da qui raggiungiamo poi la stanza del torrione. Infine ci sono le stanze<br />

d’inverno, due grandi stüe, scaldate da un unico fuoco e aperte sul vasto giardino<br />

sottostante. Al piano terra, negli spazi del corpo di guardia, ora è allestito il museo<br />

“Antiquarium Tellinum”.<br />

LA VIA CRUCIS DI PIETRA<br />

(durata - min. 30)<br />

Regia e Sceneggiatura: Gabriele Di Maulo<br />

Montaggio: Iacopo Zanon<br />

Questo documentario è una raccolta di immagini girate nel corso di<br />

4 anni, tempo occorso per la realizzazione di una monumentale Via<br />

Crucis in pietra di Saltrio, per la Chiesa dedicata a SS. Pietro e Paolo<br />

di Rovello Porro (CO), progettata dall’architetto Paolo Mezzanotte<br />

ideatore del Palazzo della borsa di Milano. L’autore si confronta e si<br />

interroga sul significato profondo della “Passione di Cristo”.<br />

Nel documentario è anche presente un’ inedita e rarissima intervista<br />

allo scultore Francesco Messina poco prima della sua scomparsa,<br />

realizzata dal regista Graziano Paiella. Il Documentario affida molto<br />

della sua capacità di comunicare oltre che alle immagini, alla potenza<br />

evocativa della musica assoluta del grande compositore Ennio Morricone,<br />

che ha seguito con grande partecipazione la nascita di questa<br />

monumentale opera d’arte sacra contemporanea.<br />

GABRIELE DI MAULO<br />

Gabriele Di Maulo è nato a Milano il 14 dicembre 1968. Dopo il Diploma<br />

di Maturità all’Istituto d’Arte di Chiavari, consegue quello di<br />

Scultura presso l’Accademia di belle Arti di Carrara, dove nel 1990 gli<br />

viene conferita una Borsa di Studio per seguire i corsi di Scultura a<br />

Monaco di Baviera all’Akademie der Bildenden Künste.<br />

Per alcuni anni è assistente dello scultore Floriano Bodini presso il suo<br />

Studio di Milano, con il quale collabora alla realizzazione di importanti<br />

opere, tra le quali: il complesso dell’Altare maggiore della Santa<br />

Casa di Loreto, il “Monumento ai Caduti del Lavoro” per la città di<br />

Carrara, il ritratto al “Cardinal Ferrari” nel duomo di Parma, l’Altare<br />

Maggiore per il Santuario dell’addolorata di Rho (MI).<br />

Nel 2009 gli viene conferita la Medaglia d’oro per meriti artistici dalla<br />

“Società Economica di Chiavari” fondata nel 1791.<br />

Nel settembre 2009 viene inaugurata la Via Crucis per la Chiesa dedicata<br />

ai SS. Pietro e Paolo di Rovello Porro. Nel Marzo 2010 le sculture<br />

della Via Crucis in pietra di Saltrio, entrano far parte del circuito delle<br />

visite guidate dei Beni artistici lombardi promosse dal FAI, nello stesso<br />

anno sono pubblicate da Ancora Editrice.<br />

PALAZZO JUVALTA<br />

Il Palazzo JUVALTA trae le sue origini dal tardo medio evo, come dimostrano<br />

le fortificazioni alla base dello stesso e le mura perimetrali del<br />

giardino interno. Nel ‘500 la famiglia Guicciardi ne curò una radicale<br />

trasformazione, innalzandolo di due piani e chiamando a decorarlo famosi<br />

architetti ed artisti dell’epoca quali il Luini e lo Stella. Ai primi del<br />

‘700 (e fino alla fine del secolo scorso), divenne la sede della famiglia<br />

JUVALTA, proveniente dai Grigioni, che ne fece il centro per la coltivazione<br />

di vigneti autoctoni e per la produzione dei pregiati vini che ne derivavano.<br />

Oggi gli eredi, Pietro e Beatrice Sanfelice di Monteforte, hanno<br />

provveduto ad un radicale restauro che ha riportato la dimora ai suoi<br />

antichi splendori, con l’aggiunta di ogni confort, per farne il degno rifugio<br />

di ospiti esigenti capaci di apprezzarne la piace volezza Spia per gli<br />

archeologi. Il suffisso spregiativo ascia/asc avvalora l’arcaicità del luogo.<br />

IL LIBRO DI RUT<br />

Traduzione di Erri De Luca<br />

A cura di Mira Andriolo<br />

Voce narrante Mira Andriolo<br />

Viene chiamato il libro della provvidenza, a noi piace anche pensarlo<br />

come il racconto della possibile convivenza pacifica tra i popoli ma<br />

anche nelle relazioni quotidiane. Protagoniste due donne: Rut la Moabita,<br />

capostipite della discendenza davidica, e Noemi israelita, sua<br />

suocera. Due donne di frontiera, che vivono la frontiera ben diversamente<br />

da come sta accadendo oggi. Fedeltà, riconoscimento, accoglienza,<br />

rispetto, cura, tenerezza, fiducia… sono i passi che i protagonisti<br />

di questo mirabile racconto muovono all’aria aperta.<br />

MIRA ANDRIOLO<br />

Mira Andriolo, attrice, ha conseguito la<br />

sua formazione professionale diplomandosi<br />

nel 1983 presso l’Accademia Nazionale<br />

d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”<br />

di Roma con lo spettacolo di L. Ronconi<br />

“Il Sogno“di Stridberg e completando la<br />

sua formazione frequentando come auditrice<br />

straniera la D.F.F.B. (Accademia di<br />

Cinema e Televisione) di Berlino (Germania).<br />

Ha lavorato fino ad oggi con diversi<br />

registi di fama nazionale tra cui: A. Trionfo,<br />

L.Salveti, Cherif, L.Natoli, L.Ronconi, P.Pierazzini, P. Castagna, M,<br />

Marinuzzi e con grandi interpreti della scena italiana come Marisa<br />

Fabbri, Carmelo Bene, Piera Degli Esposti. Per citare alcune fra le sue<br />

attività ricordiamo la “Voce Scritta” che ha ideato e curato per il Piccolo<br />

Teatro di Milano, un ciclo di incontri e letture-spettacolo di e con<br />

autori contemporanei tra cui: Erri de Luca, Claudio Magris, Roberta De<br />

Monticelli- Abramo Levi, Vincenzo Consolo.<br />

E’ ideatrice e curatrice del progetto: “La Parola Sacra” un ciclo di spettacoli-concerto<br />

sui testi sacri delle grandi tradizioni monoteistiche<br />

per promuovere il dialogo tra le culture. Dal 2007 è direttore artistico<br />

e operatore teatrale di: “Teatro Incontro” progetto di formazione alla<br />

teatralità e alla cittadinanza attiva per i giovani degli Istituti d’Istruzione<br />

Superiore di Sondrio e provincia promosso e organizzato dalla<br />

Fondazione Gruppo Credito Valellinese e dal c.s.v. LAVOPS. Nel 2009<br />

costituisce a Sondrio L’Associazione Spartiacque per la formazione<br />

culturale e teatrale dei giovani.<br />

Chiesa dell’Assunta<br />

San Fedele<br />

“LE SORELLE MATERASSI”<br />

Liberamente tratto dal romanzo di Aldo Palazzeschi<br />

Sono due vecchie zitelle, Teresa e Carolina, ricamatrici e sarte,<br />

che vivono in una vecchia casa della pianura di Firenze,<br />

insieme alla serva Niobe e alla sorella più giovane Giselda,<br />

tornata a vivere con loro dopo il fallimento del proprio matrimonio.<br />

DIANA MANEA<br />

Diana Manea, attrice sondriese ha cominciato ad amare il<br />

teatro fin da quando frequentava le scuole superiori frequentando<br />

i corsi di teatro organizzati allora dal Comune<br />

di Sondrio e, seguendo la sua vocazione, si è poi diplomata<br />

presso il Piccolo Teatro di Milano, il teatro Strehler. E’ impegnata<br />

anche a seguire il laboratorio teatrale degli alunni<br />

del Liceo Scientifico “Donegani” di Sondrio ed ha accettato<br />

con entusiasmo la proposta del Gruppo Donne Artigiane di<br />

insegnare loro l’arte della recitazione per mettere in scena<br />

lo spettacolo dedicato a Gabriella Castellanelli Pozzi, già<br />

presidente del gruppo, scomparsa nel 2009. Tra poco Diana<br />

riprenderà la tournè con lo spettacolo “La resistibile ascesa<br />

di Arturo Ui” di Bertolt Brecht, che la vede accanto a una<br />

vecchia guardia del teatro, Umberto Orsini, rappresentato<br />

anche a Mosca nell’ambito del Festival Europeo del Teatro<br />

ad aprile di quest’anno. Premiato come miglior spettacolo<br />

dell’anno 2011 dall’Associazione Nazionale Critici di teatro,<br />

lo spettacolo ha riscosso un ottimo successo di critica e di<br />

pubblico.<br />

Ponte in Valtellina<br />

CONSUELO ORSINGHER<br />

Cantante, pianista, compositrice, insegnante. Nata nel 1975,<br />

studia regolarmente la musica classica e, dopo aver conseguito<br />

la Maturità Scientifica, si diploma in pianoforte sotto<br />

la guida del Maestro Adalberto Tonini presso il Conservatorio<br />

Nicolini di Novara con ottimi voti. A 19 anni incontra per<br />

caso la musica jazz e se ne innamora. Intraprende così lo studio<br />

della voce iscrivendosi al corso avanzato di canto presso<br />

il C.P.M. di Milano, diplomandosi con il massimo dei voti<br />

dopo aver seguito regolarmente i corsi di Tiziana Ghiglioni,<br />

Francesca Olivieri. R. Cipelli, B. Ferra, D. Michelon. Dal 1997<br />

fa parte del”Trio Darling”: trio vocale con repertorio italiano<br />

e americano, partecipando a diversi programmi televisivi -<br />

Casa per casa (Rete 4); La canzone del secolo e Canzoni sotto<br />

l’albero (Canale 5); Solletico (Rai 1); Mattina in famiglia<br />

(Rai 2); Tappeto volante (Telemontecarlo); ed a tournée in<br />

Corea, Grecia, Francia e Spagna. Nel 1998 è inoltre corista<br />

della Big Band del C.P.M. diretta da Danilo Minotti; comincia<br />

ad incidere jingles pubblicitari (Citroen, Conad…). Dal 1999<br />

fa parte dei”New Day Voice”, gruppo vocale con repertorio<br />

religioso originale (Tra le esibizioni: Piazza San Pietro,<br />

Roma; Duomo, Milano; Palafiori, Sanremo). Non abbandona<br />

mai la musica classica; infatti nel 1999 fonda con la prof.ssa<br />

Marta Menozzi il duo<br />

”Pianotwins” (musica<br />

per pianoforte a quattro<br />

mani con repertorio<br />

del Novecento e Contemporaneo)<br />

facendo<br />

concerti nelle province<br />

di Milano e Sondrio.<br />

Come cantante solista,<br />

si esibisce principalmente<br />

in Lombardia<br />

insieme a numerosi<br />

artisti del jazz: Alessandro Bianchi, Pierluigi Ferrari, Massimo<br />

Scoca, Gino Carravieri, Silvano Borzachiello, Santino<br />

Carcano, Maurizio Signorino, Walter Calloni, Bebo Ferra,<br />

Attilio Zanchi, Giovanni Falzone, Teodoro Curcio, Francesco<br />

D’Auria, Fausto Tagliabue. Dal 1998 affianca all’attività concertistica<br />

l’insegnamento del canto. Inoltre organizza stages<br />

tematici (tecnica vocale, linguaggio jazz, musica d’insieme).<br />

San Giovanni<br />

“IL CORPO SACRO: DANZARE LA VITA”<br />

“E il Verbo si fece Carne”. Questa frase evoca il Mistero<br />

del Corpo, come territorio e luogo del confine<br />

tra Cielo e Terra, tra il Sottile e la Materia. Il<br />

Corpo come luogo fisico dell’Indeterminato, dove<br />

l Acqua diventa Aria, dove si incontrano gli opposti.<br />

Corpo che può essere compreso profondamente<br />

solo dalle’intelligenza del Cuore. “Il corpo<br />

sacro” è una performance, una meditazione, una<br />

testimonianza intima e umile della grandiosità che<br />

ci abita, in ogni attimo, nel Corpo che abitiamo e<br />

che ci rappresenta con fedele Verità ai nostri più<br />

profondi bisogni. Tre quadri scenici. Tre dialoghi<br />

fra danza e musica dal vivo. Una sola tensione:<br />

l’indicibile, il Tempio, la Sacralità del corpo.<br />

VINCENZO ZITELLO<br />

Compositore, concertista<br />

e primo pioniere dell’arpa<br />

celtica in Italia. In concerto<br />

ne utilizza due suonate<br />

in alternanza, l’arpa Celtica<br />

e l’arpa Bardica, due strumenti<br />

di tradizione Gaelica.<br />

Il concerto “TALISMANO” si dipana coinvolgente,<br />

in un crescendo fatto di lirismi, evocazioni, allusioni,<br />

ritmi, vibrazioni e virtuosismiche rapiscono<br />

ed incantano ogni ascoltatore.<br />

CHICCO COTELLI<br />

Valtellinese, inizia a studiare il pianoforte classico<br />

all’età di cinque anni, ma presto si appassiona<br />

alla musica jazz, dapprima sentendo il “dixieland”<br />

e lo swing, poi il blues e il “be bop”. Ha suonato<br />

con Alvin Queen, Sal Nistico, Franco Cerri, Reggie<br />

Johnsson, Tullio De Piscopo, Franco Ambrosetti,<br />

Ray Brown, Billy Hart, Massimo Moriconi etc...<br />

Suona musica classica jazzata con i concertisti<br />

Alessandro Ruggeri (flauto traverso) e Gabriele<br />

Baffero (violino). E’ il pianista del Grand Hotel Bagni<br />

Nuovi di Bormio.<br />

San Sebastiano<br />

ISIDORO E GIULIA TACCAGNI<br />

Padre e figlia, condividono la passione per il canto<br />

e per la musica, che li porta insieme ad esplorare,<br />

al di là delle rispettive specializzazioni professionali,<br />

soprattutto il repertorio del canto popolare.<br />

Dal Lago di Como alla tradizione ebraica, dalla Sicilia<br />

alle ballate piemontesi, alla ricerca delle più<br />

genuine e sincere emozioni dell’animo umano che<br />

nella vocalità spontanea della gente hanno trovato,<br />

nei secoli, la loro più autentica espressione.<br />

GRAZIA LEVI<br />

Nata a Roma, vive a Como dal 1988. Architetto e<br />

critico d’arte, si occupa di ambiente e paesaggio.<br />

Appassionata di floricoltura e florigrafia, studia da<br />

anni i fiori nella pittura e nella letteratura.Collabora<br />

dal 2008 con la rivista mensile “Como & dintorni”,<br />

per cui cura servizi di arte e letteratura ed<br />

una rubrica fissa su storia, leggende, simbologia<br />

e utilizzo dei fiori in giardino, in casa, in cucina.<br />

Sant’Omobono<br />

L’ANTICO MULINO MENAGLIO<br />

L’antico Mulino Menaglio ad acqua con<br />

annessa la pila per l’orzo, è collocato ai<br />

margini del confine comunale di Teglio,<br />

sul torrente Rogna, nella frazione di San<br />

Rocco. La struttura, risalente al XVIII secolo,<br />

è di proprietà del Comune che l’ha<br />

acquistata, ormai in disuso, dagli eredi<br />

dell’ultimo mugnaio Antonio Menaglio,<br />

intravedendone le potenzialità.<br />

Un attento restauro conservativo ha<br />

permesso al mulino di tornare a vivere<br />

e a macinare attraverso la consegna in<br />

gestione all’ “Associazione per la Coltura<br />

del Grano Saraceno di Teglio e dei<br />

Cereali Alpini Tradizionali”, che svolge<br />

un’attività museale di documentazione<br />

delle coltivazioni cerealicole tradizionali<br />

e provvede alla molitura delle piccole<br />

partite di grano saraceno, segale e granoturco<br />

prodotte per autoconsumo dai<br />

piccoli produttori locali.<br />

La struttura dispone, oltre agli spazi<br />

espositivi disposti su due livelli, di un<br />

piccolo fabbricato adiacente al Mulino,<br />

dove una cucina ed un forno permetteranno<br />

di svolgere attività didattico- laboratoriali<br />

con la degustazione di alcuni<br />

prodotti tipici, in un contesto senza pari.<br />

APRICA<br />

Aprica, rinomato centro turistico estivo<br />

ed invernale, è situata a quota 1181 metri,<br />

sull’omonimo passo che collega la Valtellina<br />

alla Valcamonica.<br />

La sua posizione favorevole e l’ambiente<br />

naturale la rendono meta ideale per una<br />

vacanza all’insegna della natura e dello<br />

sport.<br />

Di ottimo livello l’ospitalità e la ristorazione,<br />

con ricettività di ogni tipo, rifugi<br />

e ristori ad ogni quota, centri benessere,<br />

centro congressi e altre infrastrutture<br />

pubbliche e private.<br />

JOHN DOING...<br />

...è un pseudonimo, che non serve a nascondere<br />

ma a rivelare le varie attidudini<br />

di Giovanni Onorato il quale ha iniziato<br />

molto presto a viaggiare per il mondo:<br />

nel 1958 il suo primo viaggio in Giappone<br />

dove si è recato annualmente per<br />

50 anni a volte anche 5 volte l’anno.<br />

Le esperienze di viaggio gli hanno fatto<br />

percorrere vari cammini e visitare tanti<br />

paesi. Da cinque anni si dedica con più<br />

assiduità al fare (doing) sia con materiali<br />

poveri raccolti qua e la che con il fare<br />

digitale. Scrive racconti e poesie ed ha<br />

pubblicato un piccolo libro E SE...<br />

La comunicazione è la base della sua<br />

ricerca ed i riscontri (feed back) nutrimento.<br />

MARIA SILVESTRINI<br />

Diplomata in Pianoforte presso il Conservatorio<br />

G. Cantelli di Novara, vive e<br />

lavora a Parigi. Pianista e collaboratrice<br />

dell’orchesta Piccola Lirica” del Teatro<br />

Flaiano di Roma. Ha lavorato come pianista<br />

per la trasmissione “Arie di Cortile”<br />

su RAI Futura. Numerose le sue attività<br />

concertistiche. È laureata in Lettere Moderne<br />

presso l’Università degli Studi di<br />

Milano.<br />

DIEGO BRAGONZI BIGNAMI<br />

Diplomata presso l’Accadèmie Internationale<br />

de Thèatre di Parigi ed in Canto<br />

Lirico presso il Conservatorio G. Cantellin<br />

di Novara. Filosofo, attore e cantante, è<br />

stato diretto da: Wilson, Manfrè, Siclari,<br />

Sautet. Ha lavorato in diverse produzioni<br />

televisive RAI e Mediaset, anche come<br />

conduttore. Ha vinto l’Unity grammy<br />

Awards con il brano “Dulcis Maria”.<br />

LIVIGNO<br />

Livigno, località al centro delle Alpi dove a<br />

contatto con la natura potrai passeggiare<br />

in tranquillità con la tua famiglia o con<br />

gli amici all’aria aperta fresca e frizzante<br />

e praticare il tuo sport preferito.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!