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Il notevole e indiscusso successo di critica e pubblico della mostra Rubaldo Merello tra divisionismo
e simbolismo, ci fa ben sperare in future simili iniziative pubbliche legate alla valorizzazione
e al corretto inserimento, anche critico, nel contesto nazionale delle opere degli artisti
liguri tra Ottocento e Novecento. Non vi è dubbio infatti che la quasi totale assenza di iniziative
da parte delle istituzioni negli ultimi anni abbia di fatto impedito ad un pubblico più vasto la
possibilità di conoscere e apprezzare le opere degli autori della nostra regione lasciando questo
doveroso ma impegnativo compito alle iniziative delle gallerie private.
Reduce dal buon successo di Antiqua, che come ogni anno ci consente di avvicinare un pubblico
nuovo e quest’anno possiamo dire particolarmente interessato alla nostra attività, la Galleria
Arte Casa presenta, nella LXXVII Mostra Maestri Liguri tra Ottocento e Novecento una nuova e
interessante selezione di opere che siamo certi potrà soddisfare un pubblico sempre più esigente
e particolarmente attento nel valutare l’acquisto solo dei pezzi migliori.
È un percorso iniziato molti anni fa quando in un contesto di mercato frizzante ma più maturo
decidemmo che, anche nell’interesse del collezionista, in prospettiva futura sarebbe stata necessaria
una maggiore attenzione nella scelta delle opere da proporre, con una più profonda
considerazione dei fattori che partecipano alla determinazione dell’importanza di un dipinto o
di una scultura.
Può essere l’acquisto di opere d’arte una forma di investimento? La domanda è delicata e la risposta
difficile. Certamente l’acquisto deve essere dettato dall’emozione e riteniamo che possedere
qualcosa che possa farci quotidianamente emozionare tra le pareti di casa, sia già un ottimo
investimento. Inoltre possiamo testimoniare che le opere migliori hanno sempre avuto, hanno e
avranno anche in futuro, una concreta e soddisfacente possibilità di mercato.
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