N. 28 - parte II - Regione Toscana
N. 28 - parte II - Regione Toscana
N. 28 - parte II - Regione Toscana
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Anno XL<br />
Repubblica Italiana<br />
BOLLETTINO UFFICIALE<br />
della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong><br />
Parte Seconda n. <strong>28</strong><br />
mercoledì,15 luglio 2009 Firenze<br />
Bollettino Ufficiale: via F. Baracca, 88 - 50127 Firenze - Fax: 055 - 4384620<br />
Portineria tel. 055-438.46.22 E-mail:<br />
redazione@regione.toscana.it<br />
Il Bollettino Uffi ciale della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> è pubblicato esclusivamente in forma digitale, la pubblicazione<br />
avviene di norma il mercoledì, o comunque ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità, ed è diviso in tre<br />
parti separate.<br />
L’accesso alle edizioni del B.U.R.T., disponibili sul sito WEB della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, è libero, gratuito<br />
e senza limiti di tempo.<br />
Nella Parte Prima si pubblicano lo Statuto regionale, le leggi e i regolamenti della <strong>Regione</strong>, nonché<br />
gli eventuali testi coordinati, il P.R.S. e gli atti di programmazione degli Organi politici, atti degli Organi<br />
politici relativi all'interpretazione di norme giuridiche, atti relativi ai referendum, nonché atti della Corte<br />
Costituzionale e degli Organi giurisdizionali per gli atti normativi coinvolgenti la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, le ordinanze<br />
degli organi regionali.<br />
Nella Parte Seconda si pubblicano gli atti della <strong>Regione</strong>, degli Enti Locali, di Enti pubblici o di altri<br />
Enti ed Organi la cui pubblicazione sia prevista in leggi e regolamenti dello Stato o della <strong>Regione</strong>, gli atti<br />
della <strong>Regione</strong> aventi carattere diffusivo generale, atti degli Organi di direzione amministrativa della <strong>Regione</strong><br />
aventi carattere organizzativo generale.<br />
Nella Parte Terza si pubblicano i bandi e gli avvisi di concorso, i bandi e gli avvisi per l’attribuzione di<br />
borse di studio, incarichi, contributi, sovvenzioni, benefi ci economici e fi nanziari e le relative graduatorie<br />
della <strong>Regione</strong>, degli Enti Locali e degli altri Enti pubblici, si pubblicano inoltre ai fi ni della loro massima<br />
conoscibilità, anche i bandi e gli avvisi disciplinati dalla legge regionale 13 luglio 2007, n. 38 (Norme in<br />
materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolarità del lavoro).<br />
Ciascuna <strong>parte</strong>, comprende la stampa di Supplementi, abbinata all’edizione ordinaria di riferimento,<br />
per la pubblicazione di atti di particolare voluminosità e complessità, o in presenza di specifi che esigenze<br />
connesse alla tipologia degli atti.
2 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
SEZIONE I<br />
CONSIGLIO REGIONALE<br />
- Deliberazioni<br />
DELIBERAZIONE 1 luglio 2009, n. 34<br />
Legge regionale 27 luglio 1995, n. 83 (Istituzione<br />
dell’Azienda regionale agricola di Alberese). Relazione<br />
previsionale e programmatica anno 2009. Pag. 9<br />
_____________<br />
DELIBERAZIONE 1 luglio 2009, n. 35<br />
Parere ai sensi dell’articolo 11, comma 5, dello<br />
Statuto. Bilancio di previsione per l’anno 2009<br />
dell’Azienda regionale agricola di Alberese. ’’29<br />
- Mozioni<br />
MOZIONE 1 luglio 2009, n. 795<br />
In merito all’emergenza in Somalia. ’’29<br />
_____________<br />
MOZIONE 1 luglio 2009, n. 799<br />
Solidarietà con la lotta democratica del popolo<br />
iraniano. ’’30<br />
_____________<br />
MOZIONE 1 luglio 2009, n. 803<br />
In merito al tragico incidente ferroviario di<br />
Viareggio. ’’30<br />
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO<br />
REGIONALE<br />
- Decreti<br />
DECRETO 2 luglio 2009, n. 14<br />
Fidi <strong>Toscana</strong> s.p.a. Consiglio di amministrazione.<br />
Nomina componenti. ’’32<br />
_____________<br />
DECRETO 7 luglio 2009, n. 15<br />
Fondazione <strong>Toscana</strong> Life Sciences. Consiglio di<br />
indirizzo. Nomina componente. ’’33<br />
SOMMARIO<br />
GIUNTA REGIONALE<br />
- Deliberazioni<br />
DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 574<br />
L.R. 79/98 art. 21. Parere Giunta Regionale al<br />
Ministero dell’Ambiente in merito al Progetto di<br />
adeguamento tecnico funzionale del Molo di Levante<br />
del Porto di Marina di Carrara. Proponente Autorità<br />
Portuale di Marina di Carrara. ’’34<br />
_____________<br />
DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 577<br />
Disposizioni alle Aziende sanitarie toscane<br />
riguardo le modalità di apertura e accesso dei punti<br />
prelievo presenti nel proprio territorio. ’’48<br />
_____________<br />
DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 578<br />
Linee di indirizzo per il governo e lo sviluppo<br />
dell’assistenza specialistica ambulatoriale e per<br />
l’adozione dei programmi attuativi aziendali al fine<br />
di promuovere il diritto di accesso del cittadino e<br />
garantire tempi di attesa definiti. ’’49<br />
_____________<br />
DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 579<br />
Approvazione schema di protocollo di intesa tra<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> e Federsanità Anci <strong>Toscana</strong> per attività<br />
di Osservatorio sulle Società della Salute. ’’55<br />
_____________<br />
DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 580<br />
Nomenclatore degli interventi e dei servizi sociali<br />
della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>: approvazione dello strumento<br />
di classificazione e avvio del percorso di applicazione.<br />
’’59<br />
_____________<br />
DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 581<br />
Modifica alla delibera GR 385/2009 recante<br />
atto d’indirizzo regionale per le modalità di<br />
com<strong>parte</strong>cipazione al costo delle prestazioni di cui<br />
all’art. 14 della LR66/2008 “Istituzione del fondo<br />
regionale per la non autosufficienza”. ’’86<br />
_____________
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 582<br />
Disposizioni in materia farmaceutica relative<br />
all’applicazione dell’articolo 13 della legge 24 giugno<br />
2009, n. 77. ’’86<br />
_____________<br />
DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 584<br />
Modifica D.G.R. n. 487/09 – “Approvazione Piano<br />
Regionale dei corsi di istruzione e formazione tecnica<br />
superiore (I.F.T.S.) 2009”. ’’87<br />
CONSIGLIO REGIONALE<br />
- Dirigenza-Decreti<br />
DECRETO 2 luglio 2009, n. 17<br />
Posizioni organizzative del Consiglio regionale:<br />
Costituzione e indizione avviso interno per<br />
l’attribuzione delle responsabilità degli incarichi di<br />
posizione organizzativa. ’’93<br />
GIUNTA REGIONALE<br />
- Dirigenza-Decreti<br />
Direzione Generale Politiche Formative, Beni e<br />
Attività Culturali<br />
Area di Coordinamento delle Politiche Regionali di<br />
Coesione<br />
DECRETO 25 giugno 2009, n. 3122<br />
certificato il 03-07-2009<br />
Liquidazione oneri ARTEA e determinazione<br />
modalità di attivazione. ’’127<br />
_____________<br />
Direzione Generale Politiche Formative, Beni e<br />
Attività Culturali<br />
Area di Coordinamento Orientamento, Istruzione,<br />
Formazione e Lavoro<br />
Settore Infanzia e Diritto agli Studi<br />
DECRETO 18 giugno 2009, n. 3129<br />
certificato il 06-07-2009<br />
P.O.R. Ob.2 F.S.E. 2007-2013 <strong>II</strong> Asse “Occupabilità”<br />
- Decreto Dirigenziale n. 6773 del 29 dicembre 2008 -<br />
Revoca Voucher assegnatario Olivieri Luca Massimo<br />
e relativa dichiarazione di economia. Modifica dello<br />
stesso Decreto Dirigenziale a favore dell’assegnatario<br />
Voucher Santoriello Cristiano. ’’127<br />
_____________<br />
Direzione Generale Politiche Formative, Beni e<br />
Attività Culturali<br />
Area di Coordinamento Orientamento, Istruzione,<br />
Formazione e Lavoro<br />
Settore Formazione<br />
DECRETO 22 giugno 2009, n. 3132<br />
certificato il 06-07-2009<br />
Ristrutturazione enti di formazione - DD. 6100/2008<br />
Avviso pubblico per la realizzazione di forme di<br />
concentrazione - Valutazione ammissibilità domande<br />
per assegnazione contributi - impegno di spesa. ’’129<br />
_____________<br />
Direzione Generale Presidenza<br />
Settore Sistema Regionale di Protezione Civile<br />
DECRETO 6 luglio 2009, n. 3178<br />
certificato il 08-07-2009<br />
Iscrizione organizzazioni all’Elenco Regionale del<br />
Volontariato approvato con Decreto Dirigenziale n.<br />
2127/08. ’’131<br />
_____________<br />
Direzione Generale Politiche Territoriali e Ambientali<br />
Area di Coordinamento Tutela dell’Acqua e del<br />
Territorio<br />
Settore Ufficio Tecnico del Genio Civile di Area Vasta<br />
FI-PO-PT-AR. Coord.Reg.le Prevenzione Sismica<br />
DECRETO 6 luglio 2009, n. 3192<br />
certificato il 08-07-2009<br />
Delega funzioni all’ing. Maurizio Micillo - Ufficio<br />
Tecnico Genio Civile di Prato. ’’137<br />
_____________<br />
Direzione Generale Politiche Formative, Beni e<br />
Attività Culturali<br />
Area di Coordinamento Orientamento, Istruzione,<br />
Formazione e Lavoro<br />
Settore Formazione<br />
DECRETO 3 luglio 2009, n. 3195<br />
certificato il 08-07-2009<br />
Accreditamento degli organismi formativi - Approvazione<br />
degli esiti dell’istruttoria di accreditamento. ’’137<br />
_____________<br />
Direzione Generale Organizzazione e Sistema<br />
Informativo<br />
Area di Coordinamento Reti di Governance del<br />
Sistema Regio.le e Ingegneria dei S. Inf. e Comunic.<br />
Settore Sistemi Informativi Documentari e Servizi<br />
per l’Accesso al Pubblico<br />
3
4 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
DECRETO 11 giugno 2009, n. 3197<br />
certificato il 08-07-2009<br />
Programma regionale di e-government: e.<strong>Toscana</strong><br />
- Linea 3. Finanziamento di progetti a sostegno<br />
dello sviluppo di attività e servizi offerti nei PAAS.<br />
Variazione enti beneficiari del contributo, relativa<br />
assunzione di impegno ed economizzazione impegni<br />
erroneamente assunti. ’’142<br />
_____________<br />
Direzione Generale Sviluppo Economico<br />
Area di Coordinamento Politiche Industriali,<br />
Innovazione e Ricerca, Artigianato, Resp.Soc. Imprese<br />
Settore Artigianato e Politiche di Sostegno alle<br />
Imprese<br />
DECRETO 29 giugno 2009, n. 3202<br />
certificato il 08-07-2009<br />
Dlgs 112/98 Fondo Unico Regionale per l’industria<br />
Art.11 L598/94 “Aiuti agli investimenti per<br />
l’innovazione tecnologica, organizzativa e commerciale,<br />
per la tutela ambientale e per la sicurezza sui<br />
luoghi di lavoro” Revoca totale all’Impresa “S.D.P.<br />
Srl in liquidazione”. ’’143<br />
_____________<br />
DECRETO 29 giugno 2009, n. 3203<br />
certificato il 08-07-2009<br />
Reg. CE 1260/99 Docup Ob. 2 Anni 2000/2006<br />
Misura 1.2 “Aiuti agli investimenti di piccole imprese<br />
artigiane di produzione e coop.ve di produzione”.<br />
Variazione investimento Ditta Pacchini Andrea<br />
(elenco 5316) e approvazione rendicontazione finale<br />
di spesa (elenco 5314). ’’146<br />
ALTRI ENTI<br />
ALAMEDA S.R.L. - FIRENZE<br />
Valutazione di Impatto Ambientale - Verifica<br />
di assoggettabilità art. 20 D. Lgs 152/2006 e s.m.i. -<br />
realizzazione di un Impianto Fotovoltaico connesso<br />
alla rete elettrica di distribuzione, in loc. Campo al<br />
Pozzo nel Comune di Suvereto (LI). ’’150<br />
_____________<br />
AUTOSTRADE PER L’ITALIA S.P.A. - ROMA<br />
Avviso di invio istanza di verifica di assoggettabilità<br />
ai sensi del D.lgs 152/06 così come modificato dal<br />
D.lgs. 4/08, art. 20 per la realizzazione di un impianto<br />
fotovoltaico della potenza di 201,30 kWp sito presso<br />
via G.Bovio 23, Comune di Calenzano (FI). ’’150<br />
_____________<br />
Avviso di invio istanza di verifica di assoggettabilità<br />
ai sensi del D.lgs 152/06 così come modificato dal<br />
D.lgs. 4/08, art. 20 per la realizzazione di un impianto<br />
fotovoltaico della potenza di <strong>28</strong>0,50 kWp sito presso<br />
via Limite, Comune di Campi Bisenzio (FI). ’’150<br />
_____________<br />
Avviso di invio istanza di verifica di assoggettabilità<br />
ai sensi del D.lgs 152/06 così come modificato dal<br />
D.lgs. 4/08, art. 20 per la realizzazione di un impianto<br />
fotovoltaico della potenza di 1136,72 kWp sito presso<br />
via di Mollaia, Comune di Campi Bisenzio (FI). ’’151<br />
_____________<br />
ENER FREE SAS - Pescia (PT)<br />
Avviso di attivazione procedura di Verifica come<br />
previsto dall’art. 20 D.Lgs. 152/2006 così come<br />
modificato dal D.Lgs. 16 Gennaio 2008 n. 4 per la<br />
realizzazione di un impianto fotovoltaico di potenza<br />
pari a 49,<strong>28</strong> kWp posto su terreno, sito in via<br />
Squarciabocconi 83, località Veneri, Comune di Pescia<br />
Provincia di Pistoia, di proprietà di Ener Free s.a.s. di<br />
Betti Massimo & C. ’’151<br />
_____________<br />
FERMET SERVIZI S.L.R. - MASSA<br />
Verifica di assoggettabilità a Valutazione di Impatto<br />
Ambientale (art. 20, D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i.)<br />
- Ditta FERMET S.r.l. via Casellotto di Sopra, 7 54100<br />
Massa (MS); Località via Frassina n. 51 Carrara<br />
(MS). ’’151<br />
_____________<br />
LINEA COLOR S.R.L. - Vernio (PO)<br />
Realizzazione impianto per la produzione di energia<br />
idroelettrica ad acqua fluente. Fiume Bisenzio,<br />
Comune di Vernio, Loc. Fondagnana. ’’152<br />
_____________<br />
RETE FERROVIARIA ITALIANA S.p.A.<br />
- Direz. Compart.le Infrastruttura - FIRENZE<br />
Ordine di pagamento diretto delle indennità di<br />
espropriazione (art. 26 DPR 327/2001). Ditte soggette<br />
a servitù di elettrodotto nel comune di Vecchiano (PI) -<br />
Cantore Ada - Guidoni Laura - Guidoni Michele. ’’152<br />
_____________<br />
Ordine di pagamento diretto delle indennità di<br />
espropriazione (art. 26 DPR 327/2001). Ditte soggette<br />
ad esproprio nel comune di Vecchiano (PI) - Barsanti<br />
Giuliano e Possenti Doretta. ’’153
SEZIONE <strong>II</strong><br />
- Statuti<br />
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
COMUNE DI CASTELFRANCO DI SOTTO (Pisa)<br />
Modifica degli artt. 16 e 70 dello Statuto comunale<br />
(deliberazione C.C. n. 44 del 26 giugno 2009). ’’ 154<br />
_____________<br />
COMUNE DI CAVRIGLIA (Arezzo)<br />
Modifica all’art. 19, comma 1, dello Statuto comunale<br />
(deliberazione C.C. n. 26 del 26 giugno 2009). ’’ 154<br />
- Decreti<br />
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI<br />
AREZZO<br />
DECRETO DEL SEGRETARIO PROVINCIALE<br />
3 luglio 2009, n. 320<br />
Costituzione di servitù ed occupazione temporanea<br />
di terreni occorrenti per i lavori relativi alla<br />
rete irrigua del distretto 21 sistema Montedoglio<br />
interessante aree agricole nel comune di Civitella<br />
in Val di Chiana e di Monte san Savino. 1^ lotto 2^<br />
stralcio 4^ raggruppamento - pagamento diretto<br />
indennità di asservimento e di occupazione. ’’ 154<br />
- Determinazioni<br />
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI<br />
AREZZO<br />
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />
6 aprile 2009, n. 43<br />
T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche -<br />
variante della concessione di derivazione di acqua<br />
pubblica dal torrente Gravena in Comune di Subbiano<br />
in loc. Il Molino per uso irrigazione attrezzature<br />
sportive e verde privato - Ditta Gentili Rita - pratica<br />
n. CSU1991_00003 ’’ 154<br />
_____________<br />
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />
6 aprile 2009, n. 44<br />
T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche -<br />
rinnovo con variante della concessione di derivazione<br />
di acqua pubblica dal torrente Gravena in comune di<br />
Subbiano in loc. Il Molino della Gravena - Castelluccio<br />
per uso irrigazione, irrigazione attrezzature sportive,<br />
verde privato e servizi igienici - Ditta Gentili Rita -<br />
pratica n. CSU1994_00008. ’’ 155<br />
_____________<br />
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />
7 aprile 2009, n. 45<br />
T.U. sulle acque pubbliche - concessione di<br />
derivazione di acqua pubblica dal torrente Sova<br />
in comune di Bibbiena in loc. La Fornace ad<br />
uso industriale - Ditta Agnolozzi S.r.l. - pratica<br />
CSU2005_00011. ’’ 155<br />
_____________<br />
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />
7 aprile 2009, n. 46<br />
T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche -<br />
rinnovo con variante della concessione di derivazione<br />
di acqua pubblica dal canale maestro della Chiana<br />
in comune di Arezzo in loc. Policiano ad uso irriguo<br />
- Ditta Azienda Agricola Policiano di Orietta Carpi<br />
Bono C. S.a.s. - pratica csu1958_00008. ’’ 156<br />
_____________<br />
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />
7 aprile 2009, n. 47<br />
T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche<br />
- concessione di derivazione di acqua pubblica dal<br />
fosso del Cerfone in comune di Caprese Michelangelo<br />
in loc. Pantano per uso irriguo - Ditta: Busi Maria<br />
Assunta - pratica n. CSU2005_00001. ’’ 156<br />
_____________<br />
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />
14 aprile 2009, n. 50<br />
T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche<br />
- concessione di derivazione di acqua pubblica<br />
sotterranea da due pozzi in comune di Bucine<br />
in loc. Selvaccia ad uso consumo umano - Ditta<br />
Poggio Cennina Immobiliare S.r.l. - pratica n.<br />
ACS2007_00035. ’’ 157<br />
_____________<br />
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />
14 aprile 2009, n. 51<br />
T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche<br />
- concessione di derivazione di acqua pubblica<br />
sotterranea da un pozzo in comune di Terranuova<br />
Bracciolini in loc. Stranuzzoni ad uso consumo umano<br />
e zootecnico - Ditta Benedetti Ruggero - pratica n.<br />
CSA2007_00001. ’’ 157<br />
_____________<br />
5
6 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />
8 giugno 2009, n. 66<br />
T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche -<br />
concessione di derivazione acqua pubblica sotterranea<br />
da un pozzo in comune di Sansepolcro in loc. zona<br />
industriale Alto Tevere ad uso servizi igienici - Ditta<br />
Pastina Marmi - pratica n. ACS2005_00002. ’’ 158<br />
_____________<br />
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />
8 giugno 2009, n. 67<br />
T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche<br />
- concessione di derivazione di acqua pubblica<br />
sotterranea da un pozzo in comune di Terranuova<br />
Bracciolini in loc. Penna ad uso irrigazione verde<br />
privato e servizi antincendio - Ditta Jefil S.r.l. - pratica<br />
n. ACS2004_000058. ’’ 158<br />
_____________<br />
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />
8 giugno 2009, n. 68<br />
T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche<br />
- concessione di derivazione di acqua pubblica<br />
sotterranea da un pozzo in comune di Terranuova<br />
Bracciolini in loc. Poggio Martino ad uso servizi<br />
igienici. - Ditta Prebeton Calcestruzzi S.r.l. - pratica<br />
n. ACS2006_00016. ’’ 158<br />
_____________<br />
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA<br />
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />
26 giugno 2009, n. 1064<br />
S.R. 429 “di Val d’Elsa” - variante alla strada<br />
regionale n. 429 di Val d’Elsa per il collegamento dei<br />
centri abitati di Certaldo e Poggibonsi. Liquidazione<br />
indennità di esproprio e occupazione temporanea<br />
a titolo di saldo alla Ditta catastale espropriata<br />
“Aziende Agricole Lorenzo Gori e figli S.r.l. con<br />
sede in Firenze” proprietaria dei terreni occupati<br />
per la realizzazione dei lavori in oggetto, preventiva<br />
all’emissione del decreto di esproprio per cessione<br />
volontaria dei terreni. ’’ 159<br />
- Disposizioni<br />
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA<br />
DISPOSIZIONE DIRIGENZIALE<br />
13 maggio 2009, n. 632<br />
T.U. 11/12/1933 n. 1775 - acqua sotterranea - Ditta<br />
Agricola Villa Cerna S.s. società agricola - concessione<br />
di derivazione acqua sotterranea ad uso aziendale,<br />
in loc. Montauto nel comune di San Gimignano -<br />
domanda in data 03.06.2008. ’’ 160<br />
- Avvisi<br />
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI<br />
AREZZO<br />
T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche -<br />
domanda in data 19/01/2005 per rinnovo in sanatoria<br />
della concessione di derivazione di acqua pubblica dal<br />
corso d’acqua canale maestro della Chiana in comune<br />
di Arezzo loc. Pratantico per uso idroelettrico - Ditta<br />
I.G.I.E.R. - pratica n. 411/Arno csu2005_00010 id.<br />
I0000569. ’’ 161<br />
_____________<br />
T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche<br />
- domanda in data 30/06/2009 per rinnovo della<br />
concessione di derivazione di acqua pubblica dal<br />
corso d’acqua borro Argella in comune di Cortona<br />
loc. Montanare per uso irriguo - Ditta Az Agr. Frattesi<br />
Patrizia - pratica n. CSU1951_00005. ’’ 161<br />
_____________<br />
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI<br />
FIRENZE<br />
Domanda in data 01/07/2009 per il rilascio della<br />
nuova concessione di derivazione di acqua pubblica<br />
mediante un pozzo ubicato nel comune di Barberino<br />
di Mugello località Case Spedaletto ad uso industriale<br />
- richiedente: ICAP - Sira Chemicals and Polymers<br />
S.p.A. - pratica: concessione nuova n. 3037. ’’ 161<br />
_____________<br />
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA<br />
Domanda di rinnovo e subentro della concessione<br />
di derivazione acqua da un pozzo in loc. Castello<br />
di Capraia nel comune di Sovicille - Ditta Sansoni<br />
Riccardo - pratica PC266. ’’ 161<br />
_____________<br />
COMUNE DI BIENTINA (Pisa)<br />
Piano di recupero di area urbana con contestuale<br />
variante al R.U. di fabbricato denominato “scuola<br />
parificata Maria Assunta Pacini” - adozione. ’’ 162<br />
_____________
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
COMUNE DI CAMAIORE (Lucca)<br />
Approvazione del piano di recupero in località<br />
Lido di Camaiore, proprietà Soc. Helvetia di Carrai<br />
Claudio & C. S.a.s. ’’ 162<br />
_____________<br />
COMUNE DI CAMPAGNATICO (Grosseto)<br />
Approvazione piano di recupero dell’area denominata<br />
“Casa di Carletto”. ’’ 162<br />
_____________<br />
COMUNE DI CAMPORGIANO (Lucca)<br />
Approvazione lottizzazione in Camporgiano capoluogo<br />
ai sensi della legge regionale n. 1 del 3 gennaio<br />
2005 art. 17. ’’ 162<br />
_____________<br />
COMUNE DI CAPALBIO (Grosseto)<br />
Approvazione variante al P.R.G. vigente relativa<br />
ad aree correlate al progetto di ampliamento<br />
dello svincolo tra la S.P. Pedemontana e la S.P.<br />
Valmarina. ’’ 163<br />
_____________<br />
COMUNE DI CASTIGLION FIBOCCHI (Arezzo)<br />
Controdeduzioni alle osservazioni al piano strutturale<br />
e parziale ripubblicazione delle modifiche introdotte<br />
ai sensi dell’art. 17 della L.R.T. n. 1/05 e successive<br />
modifiche ed integrazioni. ’’ 163<br />
_____________<br />
Adozione del piano di recupero di iniziativa<br />
Pubblica “Orti Occhini”. ’’ 163<br />
_____________<br />
COMUNE DI GAVORRANO (Grosseto)<br />
Adozione piano di recupero Poderi Alti. ’’ 163<br />
_____________<br />
Adozione seconda variante al piano di lottizzazione<br />
I Bacini. ’’ 164<br />
_____________<br />
Adozione variante al piano di recupero Costa dei<br />
Pentiti a Giuncarico. ’’ 164<br />
_____________<br />
Adozione variante al piano di recupero Santa<br />
Chiara. ’’ 164<br />
_____________<br />
COMUNE DI LUCIGNANO (Arezzo)<br />
Adozione e di pubblicazione della adozione variante<br />
n. 23/R.U. variante al R.U. con contestuale variante al<br />
di piano di recupero loc. La Selva precedentemente<br />
convenzionato, del comune di Lucignano. ’’ 165<br />
_____________<br />
Adozione e di pubblicazione della adozione<br />
variante n. 26/R.U. per un P.D.R. in loc. La Vescina<br />
con contestuale variante al R.U., del comune di<br />
Lucignano. ’’ 165<br />
_____________<br />
COMUNE DI MARCIANO DELLA CHIANA<br />
(Arezzo)<br />
Avviso di approvazione definitiva e di deposito del<br />
regolamento urbanistico. ’’ 165<br />
_____________<br />
COMUNE DI MONTALCINO (Siena)<br />
Adozione del P.A.P.M.A.A. con valore di P.A.<br />
dell’Azienda Agricola Martoccia di Brunelli Luca in<br />
loc. Podere Martoccia (deliberazione C.C. n. 41 del 26<br />
giugno 2009). ’’ 165<br />
_____________<br />
COMUNE DI MONTECATINI VAL CECINA (Pisa)<br />
Variante al P.R.G per l’apertura di una intersezione<br />
a raso sulla S.R.T. n. 439 in prossimità dell’abitato di<br />
Saline di Volterra. Approvazione. ’’ 166<br />
_____________<br />
COMUNE DI MONTEPULCIANO (Siena)<br />
Piano di recupero Villa Buschetti Ditta Pia Arciconfraternita<br />
di Misericordia - approvazione ai<br />
sensi della L.R. 1/05 art. 69. ’’ 166<br />
_____________<br />
COMUNE DI MURLO (Siena)<br />
Variante al piano strutturale ed al regolamento<br />
urbanistico - adozione ai sensi della L.R. 01/2005 ’’ 166<br />
_____________<br />
COMUNE DI PISA<br />
L.R. n. 1 del 03.01.2005 art. 15 e successivi -<br />
variante al regolamento urbanistico finalizzata alla<br />
semplificazione, razionalizzazione ed adeguamento<br />
delle norme tecniche di attuazione - approvazione<br />
definitiva. ’’ 167<br />
_____________<br />
7
8 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
L.R. n. 1 del 03.01.2005 art. 15 e successivi - adozione<br />
di variante al regolamento urbanistico a seguito della<br />
decadenza delle previsioni a carattere espropriativo<br />
e della perdita di efficacia delle previsioni di piani<br />
attuativi. ’’ 167<br />
_____________<br />
COMUNE DI POMARANCE (Pisa)<br />
Adozione del regolamento urbanistico ai sensi<br />
dell’art. 17 della L.R. n. 1/2005. Proroga termini di<br />
deposito, pubblicazione e per la presentazione delle<br />
osservazioni di cui all’art. 17 comma 2 della L.R.<br />
1/2005. ’’ 167<br />
_____________<br />
COMUNE DI PRATO<br />
D.Lgs 152/06 e smi, art. 20 procedimento di verifica<br />
di assoggettabilità sul progetto preliminare per la<br />
realizzazione di una centrale fotovoltaica presso via<br />
Alessandro Manzoni - via Castruccio con potenza di<br />
picco 993.60 KWp. ’’ 167<br />
_____________<br />
COMUNE DI RIPARBELLA (Pisa)<br />
Adozione il piano attuativo di iniziativa privata<br />
per realizzazione di un complesso turistico ricettivo in<br />
Riparbella località Mandriacce. ’’ 168<br />
_____________<br />
Approvazione del piano attuativo per l’ampliamento<br />
struttura turistico ricettiva esistente in Riparbella<br />
- località Nocolino. ’’ 168<br />
_____________<br />
COMUNE DI SCANSANO (Grosseto)<br />
Procedura di VAS ai sensi della L. 152/2006 e s.m.i.<br />
(in conformità della del. G.R.T. 87 del 9 febbraio 2009<br />
- indirizzi transitori applicativi in materia di Vas e<br />
Via) ai fini degli atti di cui alla L.R. 1/05 “avvio del<br />
procedimento di variante ai sensi dell’art. 15 della<br />
L.R. 1/05” per la localizzazione di una struttura<br />
sanitaria in località Pancole ai sensi dell’art. 4 comma<br />
6 piano strutturale art. 17 ins 2 _ Collacchie nord -<br />
Montorgiali - Pancole - Preselle _ approvato con del.<br />
C.C. 33 del <strong>28</strong> maggio 2008 - presa d atto del rapporto<br />
preliminare e richiesta contributi (delibera C.C. n. 35<br />
del 13/05/2009). ’’ 168<br />
AVVISI DI RETTIFICA<br />
- Avvisi<br />
COMUNE DI CAPANNOLI (Pisa)<br />
Approvazione del piano strutturale del Comune<br />
di Capannoli adottato con delibera di Consiglio<br />
Comunale n. 72/2008 (pubblicato sul B.U. n. 26 del<br />
01/07/200 9 n. 26). ’’ 170<br />
SUPPLEMENTI<br />
Supplemento n. 76 al B.U. n. <strong>28</strong> del 15/07/2009<br />
ALTRI ENTI<br />
A.R.T.E.A. AGENZIA REGIONALE TOSCANA<br />
EROGAZIONI IN AGRICOLTURA<br />
DECRETO 1 luglio 2009, n. 157<br />
Pubblicazione sul B.U.R.T. dell’Albo IAP ai sensi<br />
dell’art. 5 del DPGR del 18 febbraio 2008, n. 6/R<br />
(Regolamento di attuazione del Capo <strong>II</strong> della legge<br />
regionale 27 luglio 2007, n 45 (Norme in materia di<br />
imprenditore e imprenditrice agricoli e di impresa<br />
agricola) e del decreto del direttore n. 48 del 16 aprile<br />
2008.<br />
Supplemento n. 77 al B.U. n. <strong>28</strong> del 15/07/2009<br />
- Statuti<br />
COMUNE DI LARCIANO (Pistoia)<br />
Statuto Comunale. (Modificato con deliberazione<br />
del Consiglio Comunale n. 13 del 30 marzo 2009.
SEZIONE I<br />
CONSIGLIO REGIONALE<br />
- Deliberazioni<br />
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
DELIBERAZIONE 1 luglio 2009, n. 34<br />
Legge regionale 27 luglio 1995, n. 83 (Istituzione<br />
dell’Azienda regionale agricola di Alberese). Relazione<br />
previsionale e programmatica anno 2009.<br />
Il Presidente mette in approvazione la seguente<br />
proposta di deliberazione:<br />
IL CONSIGLIO REGIONALE<br />
Vista la legge regionale 27 luglio 1995, n. 83<br />
(Istituzione dell’Azienda regionale agricola di Alberese),<br />
di seguito denominata Azienda, ed in particolare:<br />
- l’articolo 5, nel quale si dispone che la relazione<br />
previsionale programmatica, la cui redazione è attribuita<br />
all’Amministratore, si compone del piano pluriennale,<br />
del bilancio preventivo, della relazione della situazione<br />
economica e patrimoniale, del piano colturale e di<br />
attività;<br />
- l’articolo 11, con il quale si prevede che la relazione<br />
previsionale programmatica è adottata dalla Giunta<br />
regionale ed è trasmessa al Consiglio regionale per la sua<br />
approvazione;<br />
- l’articolo 12 bis, comma 1, con il quale si dispone che<br />
sulla relazione previsionale e programmatica sia espresso<br />
il parere obbligatorio da <strong>parte</strong> del Comitato consultivo,<br />
istituito ai sensi dell’articolo 12 della l.r. 83/1995;<br />
Richiamate le deliberazioni del Consiglio regionale<br />
24 luglio 2007, n. 77 e 12 febbraio 2008, n. 13, con le<br />
quali sono stati rispettivamente approvati il bilancio<br />
per l’esercizio 2007 e la relazione previsionale e<br />
programmatica per l’anno 2008;<br />
Vista la relazione previsionale programmatica per<br />
l’esercizio 2009, trasmessa dall’Azienda con nota del 9<br />
dicembre 2008;<br />
Rilevato che:<br />
- il Gruppo Alberese, per l’annualità 2009 prevede che<br />
il bilancio consolidato chiuda con una perdita di esercizio<br />
pari a 340.708,00 euro, rispetto a quanto previsto dal<br />
piano pluriennale (euro 80.830,00). Il peggioramento del<br />
risultato (euro 259.878,00) è da imputarsi alla riduzione<br />
dei contributi comunitari ed allo slittamento dei ricavi<br />
previsti dalla attività convegnistica del Granaio lorenese.<br />
Altre voci passive in aumento risultano completamente<br />
assorbite da miglioramenti gestionali, confermando un<br />
sano assetto aziendale;<br />
- nel corso del 2009 si è assistito ad una riduzione<br />
generalizzata nell’entità dei contributi previsti per le<br />
aziende agricole dalle politiche agricole comunitarie,<br />
ed a un incremento, non preventivato, del costo del<br />
lavoro dovuto alla sottoscrizione dei contratti collettivi<br />
di lavoro per il comparto. Complessivamente, a seguito<br />
di verifiche effettuate dall’Agenzia regionale toscana per<br />
le erogazioni in agricoltura (ARTEA), è stata prevista,<br />
rispetto al piano pluriennale di sviluppo, una riduzione<br />
di oltre 217.000,00 euro di contributi, ed un aumento del<br />
costo complessivo del lavoro pari ad euro 102.000,00,<br />
nonostante l’Azienda non abbia aumentato il numero dei<br />
dipendenti;<br />
- un filone, fondamentale per l’ottenimento dei risultati,<br />
è rappresentato dall’attività convegnistica e turistico<br />
ricettiva. Nei primi mesi del 2009 si concluderanno<br />
i lavori relativi a Villa granducale, con conseguente<br />
aumento dei posti letto disponibili per l’ospitalità e<br />
la realizzazione di una sala convegni. In merito alla<br />
ristrutturazione del Granaio lorenese (destinato alla<br />
convegnistica), già in corso dal 2008, si rileva un ritardo,<br />
anche come conseguenza della tromba d’aria del 15<br />
agosto 2008, nell’ultimazione dei lavori, che si prevede<br />
terminino entro il 30 giugno 2009;<br />
- obiettivo importante per il 2009 è lo sviluppo di<br />
azioni mirate per la valorizzazione commerciale delle<br />
produzioni aziendali e l’avvio della commercializzazione<br />
delle referenze biologiche aziendali. Si prevede un<br />
incremento dei ricavi rispetto a quelli preventivati nel<br />
piano pluriennale 2007 – 2010 in questo ambito;<br />
- è stato firmato l’accordo di programma finalizzato<br />
alla soluzione dei problemi sorti a causa dell’erosione<br />
costiera. A seguito di ripetuti allagamenti di aree<br />
pascolative, si sono infatti verificati danni consistenti ed<br />
in <strong>parte</strong> irrimediabili per il recupero produttivo di quelle<br />
aree e per la pineta granducale. L’accordo di programma<br />
ha in progetto: il ripristino dell’argine, la re-installazione<br />
delle porte vinciane sul canale scolmatore parallelo<br />
alla foce dell’Ombrone, i lavori di ripristino della rete<br />
scolante, l’abbattimento e la sostituzione delle piante<br />
morte, il recupero delle superfici a prato-pascolo. Occorre<br />
rilevare che la costruzione del nuovo argine, interamente<br />
ricadente sulla superficie aziendale, comporterà una sua<br />
non trascurabile diminuzione;<br />
- nella gestione delle convenzioni con terzi, positiva<br />
è la conferma delle attività del performance test con<br />
l’Unione nazionale per l’incremento delle razze equine<br />
(UNIRE) e il buon rapporto ristabilito, a seguito della<br />
positiva sentenza del Tribunale amministrativo regionale<br />
(TAR), con il Comando del Centro militare veterinario<br />
(CEMIVET).<br />
- l’Azienda è direttamente impegnata nello sviluppo<br />
del progetto di costituzione del polo di eccellenza per il<br />
cavallo da sella, fortemente voluto dalla <strong>Regione</strong> e dalle<br />
istituzioni locali, sul quale anche l’UNIRE ha ribadito la<br />
propria disponibilità a lavorare;<br />
9
10 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
- nel corso del 2009 si procederà alla stipula di<br />
una nuova convenzione tra l’Azienda e l’Ente Parco<br />
regionale della Maremma, in quanto quella precedente<br />
risulta scaduta;<br />
- il bilancio previsionale 2009 è sviluppato in coerenza<br />
con il piano pluriennale;<br />
Richiamato il parere favorevole del Comitato<br />
consultivo;<br />
Richiamate le relazioni dei Collegi dei revisori delle<br />
società Agricola di Alberese e di Agricola Alberese srl –<br />
Società Agricola, con le quali i collegi prendono atto degli<br />
elementi evidenziati nella relazione dell’Amministratore<br />
ed esprimono parere favorevole all’approvazione dei<br />
bilanci di previsione 2009 delle suddette società;<br />
DELIBERA<br />
1. di approvare, ai sensi dell’articolo 11, comma 1 della<br />
l.r. 83/1995, la relazione previsionale e programmatica<br />
per l’esercizio 2009 dell’Azienda regionale agricola di<br />
Alberese, composta da:<br />
- Relazione dell’Amministratore (allegato A);<br />
- Piano colturale (allegato B);<br />
- Parere del comitato consultivo aziendale (allegato C);<br />
- Note esplicative (allegati D ed E);<br />
- Elenco immobili da alienare (allegato F);<br />
allegati alla presente deliberazione a costituirne <strong>parte</strong><br />
integrante e sostanziale:<br />
Il presente atto è pubblicato integralmente, compresi<br />
gli allegati A, B, C, D E, F, sul Bollettino Ufficiale<br />
della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, ai sensi dell’articolo 5, comma<br />
1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti del<br />
Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2<br />
della medesima l.r. 23/2007.<br />
IL CONSIGLIO APPROVA<br />
con la maggioranza prevista dall’articolo 26 dello<br />
Statuto.<br />
Il Presidente<br />
Angelo Pollina<br />
I Segretari<br />
Giuseppe Del Carlo<br />
Bruna Giovannini<br />
SEGUONO ALLEGATI
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
RELAZIONE DELL’AMMINISTRATORE SULLA SITUAZIONE ECONOMICA<br />
E PATRIMONIALE DELL’ESERCIZIO 2009<br />
La relazione previsionale e programmatica per l’anno 2009 dell’Azienda<br />
Regionale Agricola di Alberese, prevista dall’articolo n. 11 della L.R. 83/95<br />
istitutiva dell’Ente Pubblico Economico, è redatta in coerenza rispetto alle<br />
previsioni sviluppate nel Piano di Sviluppo 2007/2010 approvate dal<br />
Consiglio Regionale, tuttavia apportando modifiche e variazioni di cui si<br />
rende conto nel presente documento.<br />
In particolare, infatti, si sono ravvisati recentemente alcuni mutamenti<br />
significativi, in negativo, nella entità dei contributi previsti per le aziende<br />
agricole dalle Politiche Agricole Comunitarie e un incremento del costo del<br />
lavoro dovuto alla sottoscrizione dei Contratti collettivi di lavoro per il<br />
comparto non preventivato in tale misura. Entrambi i mutamenti, dovuti a<br />
fattori assolutamente esogeni alla gestione dell’impresa, non possono<br />
ovviamente non essere tenuti in considerazione nella stesura della Relazione<br />
Previsionale e Programmatica per l’anno 2009.<br />
Le relazioni che accompagnano i bilanci preventivi dell’Azienda Regionale<br />
Agricola di Alberese e della controllata Agricola Alberese srl, danno conto nel<br />
dettaglio della situazione delle singole Aziende e delle previsioni per il 2009. Il<br />
piano colturale individua le scelte produttive in modo dettagliato.<br />
L’Amministratore intende, con la presente relazione, evidenziare queste<br />
variazioni.<br />
* * *<br />
Contributi<br />
Parimenti a tutte le imprese agricole private, anche l’Azienda Regionale<br />
Agricola di Alberese e la sua controllata Agricola Alberese, possono<br />
beneficiare per la gestione in conto esercizio di alcune provvidenze, e più<br />
nello specifico dei titoli PAC, delle misure che prevedono specifici impegni<br />
gestionali da <strong>parte</strong> degli agricoltori, come ad esempio l’agroambiente, e di<br />
alcune misure a favore dell’allevamento di razze animali autoctone.<br />
A seguito di una riduzione generalizzata delle risorse destinate al comparto,<br />
anche a livello provinciale, di una contrazione dell’importo unitario dei premi<br />
collegati alla gestione delle produzioni biologiche (Agroambiente), nonché,<br />
1<br />
11<br />
ALLEGATO A
12 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
inoltre, della modulazione dei contributi stessi che penalizzano le aziende di<br />
grandi dimensioni con riduzioni progressive sull’erogato, anche Alberese,<br />
come molte imprese private, sarà fortemente penalizzata.<br />
Nel 2009 Agricola Alberese, rispetto alle previsioni del Piano pluriennale di<br />
sviluppo approvato dal Consiglio regionale non percepirà alcun contributo<br />
rispetto ai 50.680,00 € previsti per le misure agroambientali in quanto non<br />
rientrante tra i soggetti beneficiari per carenza di risorse.<br />
Sempre nel corso dell’esercizio 2009 l’Azienda Regionale Agricola Alberese,<br />
per quanto sopra descritto, avrà una riduzione di ben 167.000,00 € rispetto<br />
alle previsioni.<br />
Nel complesso si è prevista, rispetto al piano pluriennale di sviluppo, una<br />
riduzione di oltre 217.000,00 € di contributi. Tale valore è stato stimato sulla<br />
base di verifiche effettuate attraverso l’organismo pagatore regionale ARTEA.<br />
Costo del lavoro<br />
I rinnovi dei Contratti Collettivi di Lavoro del comparto agricolo (operai e<br />
impiegati) nel corso del 2008 sono stati sottoscritti con aumenti che hanno<br />
superato quanto previsto dal Piano pluriennale di sviluppo 2007/2010.<br />
Quindi, nonostante l’Azienda non abbia aumentato il numero dei dipendenti,<br />
ma anzi abbia solo parzialmente sostituito alcune figure andate in quiescenza,<br />
il costo complessivo del lavoro si prevede subirà un incremento di 102.000,00<br />
€ circa.<br />
Convegnistica<br />
A seguito del ritardo nell’ultimare i lavori di restauro conservativo del<br />
Granaio Lorenese, anche come conseguenza del rovinoso evento atmosferico<br />
dell’agosto 2008, cautelativamente si sono dimezzati a 40.000,00 € i ricavi<br />
previsti dalla nuova attività di convegnistica che si intende lanciare nel corso<br />
del 2009. Si prevede infatti che tutti i lavori tesi a rendere funzionale il<br />
granaio non termineranno prima del 30 giugno 2009.<br />
Punto vendita<br />
Così come meglio spiegato nella nota esplicativa si prevede per l’esercizio<br />
2009 un incremento di ricavi ottenuti dal punto di vendita aziendale di<br />
Alberese che si dovranno posizionare a circa 390.000,00 € (+ 20.000,00 €<br />
rispetto alle Previsione del Piano aziendale 2007/2010).<br />
Performance Test Unire<br />
L’importante attività aziendale che prevede l’organizzazione del Performance<br />
Test del Cavallo da Sella Italiano per conto dell’ UNIRE, Ente Tecnico<br />
controllato dal Ministero dell’Agricoltura, nel corso del 2009 prevede ricavi 2<br />
superiori di 20.000,00 rispetto alle Piano Aziendale, attestandosi a circa<br />
480.000,00 €<br />
Distribuzione prodotti alimentari Alberese<br />
Nel corso del 2009 si prevedono incrementi di ricavi di circa 100.000,00 €<br />
rispetto alle previsioni del Piano pluriennale 2007/2010. Tale considerazione
Test del Cavallo da Sella Italiano per conto dell’ UNIRE, Ente Tecnico<br />
controllato dal Ministero dell’Agricoltura, nel corso del 2009 prevede ricavi<br />
superiori di 20.000,00 rispetto alle Piano Aziendale, attestandosi a circa<br />
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
480.000,00 €<br />
Distribuzione prodotti alimentari Alberese<br />
Nel corso del 2009 si prevedono incrementi di ricavi di circa 100.000,00 €<br />
rispetto alle previsioni del Piano pluriennale 2007/2010. Tale considerazione<br />
deriva dal fatto che, supportati dall’andamento 2008, il settore grazie allo<br />
sviluppo di nuovi progetti e accordi ha generato già dall’anno in corso<br />
consistenti incrementi di ricavi rispetto alle previsioni.<br />
L’analisi dei dati sopra esposti mette in evidenza che, nell’Azienda Regionale<br />
Agricola di Alberese, la somma tra i minori ricavi per la convegnistica (-<br />
40.000,00 €) e i maggiori costi per il personale (+100.000,00 €), pari quindi a<br />
circa 140.000,00 €, è perfettamente compensata dal miglioramento<br />
gestionale/commerciale che prevede maggiori ricavi per la stessa cifra. Tutto<br />
ciò conferma la buona gestione aziendale, la validità e l’attualità delle scelte<br />
del Piano pluriennale di sviluppo, approvato nel 2007 dal Consiglio<br />
Regionale.<br />
Tuttavia, questo recupero dovuto al miglioramento gestionale non è però in<br />
grado di compensare il previsto “crollo” dei contributi comunitari stimati in<br />
oltre 217.000,00 € a livello consolidato.<br />
Tale valore, si precisa, è da considerarsi orientativo in quanto la Politica<br />
Agricola Comunitaria è in corso di revisione sia nelle sedi europee che a<br />
livello regionale.<br />
Nella presente Relazione Previsionale e Programmatica, si precisa, è stato<br />
considerato che nel corso del 2009 l’Azienda Regionale Agricola di Alberese<br />
possa accedere ai finanziamenti nel nuovo programma del Piano di Sviluppo<br />
Rurale sulle misure agroambientali. Il 2008 infatti è l’ultima annualità del<br />
precedente bando. Questo aspetto merita di essere sottolineato perché,<br />
qualora non vi siano le risorse necessarie a livello provinciale o l’Azienda<br />
Regionale, in seguito alla definizione dei parametri e dei relativi punteggi<br />
assegnati, non rientri tra i beneficiari dei contributi che comunque, come<br />
abbiamo sopra spiegato, saranno inferiori di 167.000,00 € rispetto all’attuale<br />
bando, andrà certamente fatto uno specifico approfondimento sulla stessa<br />
sostenibilità economica dell’Azienda, così come, purtroppo dovranno farlo<br />
molti altri imprenditori privati.<br />
In base a quanto sopra esposto si prevede che il Bilancio consolidato 2009<br />
chiuda con una perdita di esercizio pari a € - 340.708,00 rispetto a quanto 3<br />
previsto dal Piano pluriennale e cioè a € - 80.830,00 €. Il peggioramento del<br />
risultato, pari a 259.878,00 € è quindi, come sopra illustrato, solo da<br />
imputarsi alla riduzione dei contributi comunitari (217.000,00 €) e dallo<br />
slittamento dei ricavi previsti dalla attività convegnistica del Granaio Lorenese<br />
(- 40.000,00 €). Altre voci in passivo in aumento, come il costo del lavoro (+<br />
102.000,00 €) risultano completamente assorbiti da miglioramenti gestionali, a<br />
conferma comunque di un assetto sano aziendale.<br />
Rapporti Ente Parco della Maremma<br />
L’Azienda Regionale Agricola di Alberese è di fatto la proprietà più grande<br />
che insiste sul territorio del Parco della Maremma e con i suoi 4.600 ettari<br />
rappresenta quasi il 40% dell’intera superficie dell’area protetta. Attualmente<br />
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slittamento dei ricavi previsti dalla attività convegnistica del Granaio Lorenese<br />
(- 40.000,00 €). Altre voci in passivo in aumento, come il costo del lavoro (+<br />
102.000,00 €) risultano completamente assorbiti da miglioramenti gestionali, a<br />
conferma comunque di un assetto sano aziendale.<br />
14 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Rapporti Ente Parco della Maremma<br />
L’Azienda Regionale Agricola di Alberese è di fatto la proprietà più grande<br />
che insiste sul territorio del Parco della Maremma e con i suoi 4.600 ettari<br />
rappresenta quasi il 40% dell’intera superficie dell’area protetta. Attualmente<br />
la Convenzione che regolava i rapporti tra Parco e Azienda è scaduta ed è<br />
indispensabile addivenire, quanto prima, ad un nuovo accordo che riconosca<br />
all’Azienda Regionale il suo ruolo determinante per la fruizione da <strong>parte</strong> dei<br />
visitatori dell’area protetta. Sin dalla costituzione dell’Ente Parco, l’Azienda<br />
Regionale Agricola di Alberese ha reso disponibili a titolo gratuito tutti gli<br />
itinerari, molti dei quali risultano poi a pagamento generando ovviamente,<br />
ricavi per il Parco della Maremma. Non è certo intenzione dell’Azienda<br />
Regionale rimettere in discussione questa prassi ormai consolidata nel tempo,<br />
ma crediamo si debbano impostare nuove relazioni che pongano sullo stesso<br />
piano Azienda e Parco come elementi, ognuno con le proprie peculiarità e<br />
funzioni, che garantiscano nello stesso tempo la tutela dell’ambiente e del<br />
paesaggio e la valorizzazione delle produzioni tipiche e delle tradizioni locali,<br />
in un contesto di sostenibilità economica del sistema. Al riguardo in corso di<br />
elaborazione una prima bozza di nuova convenzione.<br />
Fauna selvatica e danni alle coltivazioni e all’allevamento<br />
Un approfondimento specifico appare necessario rispetto alla forte presenza<br />
di animali selvatici, in particolare ungulati (daini e cinghiali), che provocano<br />
continui danni in tutte le fasi vegetative delle colture agricole (dalla semina al<br />
raccolto) riducendo così in modo sensibile le rese produttive e costringendo<br />
spesso a modificare il piano di coltivazione aziendale per evitare alcune<br />
colture nelle zone più soggette alla presenza di selvatici. La presenza di questi<br />
animali, che ci pare in forte incremento, interessa anche la competizione che<br />
gli stessi selvatici fanno al bestiame allevato (bovini ed equini di razza<br />
maremmana) allo stato brado, riducendo quindi la produzione foraggera del<br />
pascolo a causa di sovrapascolamento e consumando lo stesso fieno e l’acqua<br />
potabile destinata al bestiame aziendale. Oltre ad impostare modalità che<br />
prevedano la liquidazione da <strong>parte</strong> dell’Ente Parco della totalità di questi<br />
danni sistematici (anche prevedendo, diversamente da oggi, un risarcimento<br />
di danni subiti dal bestiame aziendale a causa della competizione alimentare),<br />
è opportuno realizzare e attivare, come tra l’altro avveniva in passato, forme<br />
attive di contenimento della fauna selvatica (specifiche recinzioni, catture,<br />
idonei cancelli ecc).<br />
Lotta all’erosione marina e gestione dell’acqua dolce<br />
Così come già riportato nelle note esplicative, il fenomeno dell’erosione<br />
costiera ha creato notevoli danni all’Azienda Regionale, di fatto sottraendo<br />
più di 100 ettari di pascolo e compromettendo in maniera definitiva altre<br />
importanti superfici un tempo occupate da boschi di pino domestico,<br />
utilizzate anche per la raccolta degli strobili da pinoli. Anche il nuovo argine,<br />
previsto dall’accordo di programma, sarà costruito completamente su terreno<br />
aziendale e, di fatto, escluderà una superficie più ampia rispetto al profilo<br />
dell’argine stesso in quanto l’area antistante la barriera stessa sarà comunque<br />
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costiera ha creato notevoli danni all’Azienda Regionale, di fatto sottraendo<br />
più di 100 ettari di pascolo e compromettendo in maniera definitiva altre<br />
importanti 15.07.2009 superfici - BOLLETTINO un tempo UFFICIALE occupate DELLA da REGIONE boschi TOSCANA di pino - N. <strong>28</strong> domestico,<br />
utilizzate anche per la raccolta degli strobili da pinoli. Anche il nuovo argine,<br />
previsto dall’accordo di programma, sarà costruito completamente su terreno<br />
aziendale e, di fatto, escluderà una superficie più ampia rispetto al profilo<br />
dell’argine stesso in quanto l’area antistante la barriera stessa sarà comunque<br />
occupata o interessata dalla presenza di acqua di mare. Fatta questa premessa<br />
si ritiene opportuno precisare che appare da approfondire la validità tecnica<br />
delle metodologie di bonifica dei terreni oggi interessati dalla presenza di<br />
acque salmastre e un tempo destinate a pascolo. Si tratterà comunque di<br />
intervenire in maniera sistematica per un numero di anni che sarà<br />
presumibilmente superiore a quello previsto nell’accordo di programma. Si<br />
evidenzia pertanto la necessità che anche a livello regionale si proceda a<br />
valutare l’efficacia degli interventi proposti, anche da un punto di vista<br />
agronomico, e a garantire le necessarie risorse per bonificare nel tempo<br />
l’area.<br />
Resta chiaro comunque che anche quando saranno realizzate le prime opere<br />
di contenimento del fenomeno erosivo e si procederà con le prime azioni di<br />
bonifica, l’Azienda Regionale si troverà con una non trascurabile diminuzione<br />
della superficie aziendale, occupata, come si è detto, sia dalle opere di<br />
protezione dal mare che dalle aree di rispetto. In tale situazione l’Azienda<br />
Regionale subirà una limitazione alla possibile crescita della mandria bovina<br />
non disponendo di sufficienti superficie a pascolo.<br />
Sempre con la finalità di mantenere l’allevamento con sistema brado della<br />
vacca e del cavallo maremmano, una peculiarità che rappresenta quasi un<br />
simbolo di questo territorio, l’Azienda Regionale Agricola di Alberese ha in 5<br />
progetto di realizzare un acquedotto aziendale per razionalizzare l’uso<br />
dell’acqua dolce per l’abbeverata del bestiame <strong>parte</strong>ndo dalle tradizionali<br />
pompe a vento. Questo intervento, che richiede un investimento consistente<br />
di oltre 40.000,00 €, è stato inserito in una domanda di aiuto sul PZR (Piano<br />
Zootecnico Regionale). Non si conosce ancora l’esito dell’istruttoria.<br />
Tromba d’aria e Patrimonio immobiliare<br />
In seguito all’evento calamitoso del 15 agosto 2008 l’Azienda Regionale<br />
Agricola di Alberese e, in particolare, il centro aziendale di Spergolaia sono<br />
stati investiti da una rovinosa tromba d’aria che ha procurato notevoli danni<br />
al patrimonio immobiliare. Alberi sradicati, tetti divelti sono solo i più<br />
evidenti segni del passaggio del fortunale. La stessa pompa a vento, simbolo<br />
stesso di accesso al territorio aziendale, è stata completamente distrutta,<br />
letteralmente accartocciata, come pure danneggiato è stato il tetto del granaio<br />
Lorenese appena posto in opera nell’ambito dei lavori di restauro della<br />
importante struttura. Complessivamente i danni subiti sono stati stimati in<br />
oltre 200.000,00 €. Regolarmente l’Azienda, oltre a comunicare formalmente<br />
alla Provincia di Grosseto l’entità dei danni nell’ambito delle procedure per la<br />
richiesta dello stato di calamità, ha attivato la richiesta di risarcimento danni<br />
alla propria assicurazione nominando al riguardo un apposito perito di<br />
fiducia. Il possibile indennizzo assicurativo non appare certo ed è oggi presto<br />
stimare l’entità dello stesso; certamente anche a seguito delle numerose<br />
accezioni sollevate dalla Compagnia assicurativa, l’indennizzo sarà comunque<br />
solo parziale e conseguente a una lunga trattativa al riguardo. In attesa di ciò,<br />
l’Azienda, anche per mettere in sicurezza i locali e adempiere alle ordinanze di<br />
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alla Provincia di Grosseto l’entità dei danni nell’ambito delle procedure per la<br />
richiesta dello stato di calamità, ha attivato la richiesta di risarcimento danni<br />
alla propria assicurazione nominando al riguardo un apposito perito di<br />
16 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
fiducia. Il possibile indennizzo assicurativo non appare certo ed è oggi presto<br />
stimare l’entità dello stesso; certamente anche a seguito delle numerose<br />
accezioni sollevate dalla Compagnia assicurativa, l’indennizzo sarà comunque<br />
solo parziale e conseguente a una lunga trattativa al riguardo. In attesa di ciò,<br />
l’Azienda, anche per mettere in sicurezza i locali e adempiere alle ordinanze di<br />
ripristino emesse dal Comune di Grosseto, ha già realizzato diversi interventi<br />
per un ammontare di € 57.829,87 e impegnato l’Azienda per altri 67.700,00 €<br />
(Tetto granaio Lorenese).<br />
In seguito a questo evento l’Azienda Regionale ha fatto alcune riflessioni in<br />
merito allo stato di conservazione del patrimonio immobiliare assegnato. Già<br />
prima del 15/8/2008 l’Azienda ha dovuto intervenire con urgenza presso un<br />
immobile sito nell’Azienda di Cernaia, con opere di puntellatura e messa in<br />
sicurezza del costo di 4.600,00 euro + iva, al fine di evitare fatali crolli nella<br />
palazzina composta da due appartamenti, assegnati in conformità al contratto<br />
degli operai agricoli a due famiglie di dipendenti aziendali, e da una sala di<br />
riposo/spogliatoio per gli operai. Si rammenta che tali beni (Azienda Cernaia<br />
e Azienda Cemivet) sono condotti dall’Azienda Regionale a seguito di 6<br />
specifiche convenzioni e quindi non sono di proprietà di Alberese. Nello<br />
specifico Cernaia è passata all’Azienda direttamente dalla <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> e<br />
la stessa dovrebbe farsi carico della manutenzione straordinaria.<br />
Molti altri fabbricati aziendali sono stati invece, anche recentemente,<br />
interessati da consistenti interventi di restauro. Tra essi da ricordare la villa<br />
Granducale, le torri costiere, l’abbazia di S. Rabano e , come già sopra<br />
ricordato, il granaio Lorenese.<br />
In linea generale appare evidente compiere un intervento straordinario,<br />
opportunamente programmato nel tempo, da un lato per rendere utilizzabili<br />
per le attività agricole tutti i fabbricati, o porzioni di essi, in precario stato di<br />
manutenzione, e dall’altro per recuperare consistenti volumetrie ricadenti in<br />
azienda attualmente inutilizzate, in alcuni casi anche di pregio architettonico<br />
(complesso ex Enaoli). Ciò consente di arrestare il processo di degrado in<br />
atto e di dotare il settore agricolo di ulteriori immobili ad esso necessari. Non<br />
c’è dubbio che tale operazione sarà resa possibile solo a fronte di risorse<br />
finanziarie adeguate che dovranno essere opportunamente reperite.<br />
Nella realizzazione degli investimenti sopra descritti dovranno essere previsti<br />
interventi nell’ambito delle energie rinnovabili e della bioedilizia.<br />
* * *<br />
Sulla base di quanto esposto l’Amministratore invita il Consiglio Regionale<br />
della <strong>Toscana</strong> ad approvare la Relazione Previsionale e Programmatica per<br />
l’anno 2009 ed i documenti allegati.<br />
Alberese, novembre 2008<br />
IL COMMISSARIO<br />
Dott. Stefano Barzagli
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
PIANO COLTURALE - PREVISIONE ANNO 2009<br />
Azienda Regionale Agricola di Alberese<br />
Ente Agricola Parziali Totali<br />
Economico Alberese<br />
Ha Ha<br />
Grano duro 255,1 255,1<br />
Avena 110,2 110,2<br />
Farro 6,0 42,2 48,2<br />
Girasole 56,0 56,0<br />
Orzo 75,0 75,0<br />
Grano tenero <strong>28</strong>,0 <strong>28</strong>,0<br />
Lino - -<br />
PARZIALI CEREALI 530,3 42,2 572,5<br />
-<br />
546,3<br />
Lupino granella -<br />
Erbaio Avena Veccia -<br />
Sulla foraggio -<br />
Favino granella 33,2 33,2<br />
Medica 116,5 116,5<br />
Erbaio Avena - trifoglio 331,3 44,0 375,3<br />
Erbaio pascolo 157,6 157,6<br />
Lupino granella -<br />
Pascolo naturale 1.074,3 1.074,3<br />
Sorgo foraggio -<br />
Set aside 14,0 14,0<br />
PARZIALI ERBACEE 1.726,8 44,0 1.770,8<br />
-<br />
1.797,0<br />
Pomodoro irriguo -<br />
Carciofi 1,5 1,5<br />
Patate irrigue -<br />
PARZIALI ORTIVE 1,5 - 1,5<br />
-<br />
1,5<br />
Vigneto 52,1 52,1<br />
Oliveto produttivo 112,5 112,5<br />
Oliveto in allevamento 4,0 4,0<br />
Bosco ceduo 29 29,0<br />
Pineta da pinoli (corpo 1) 600,0 600,0<br />
PARZIALI ARBOREE 745,5 52,1 797,6<br />
-<br />
797,6<br />
Vivaio 5,0 5,0<br />
PARZIALI VIVAIO - 5,0<br />
Alberese, Novembre 2008<br />
TOTALE HA 3.147,4<br />
TARE E SUPERFICIE BOSCHIVA 1.446,2<br />
TOTALE HA 4.593,6<br />
ALLEGATO B<br />
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18 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Gruppo<br />
AZIENDA REGIONALE AGRICOLA DI ALBERESE<br />
COMITATO CONSULTIVO<br />
PARERE BILANCIO PREVENTIVO ANNO 2009<br />
Il Comitato consultivo dell’Azienda agricola Regionale di Alberese si è riunito per<br />
esaminare il bilancio preventivo relativo all’anno 2009 .<br />
Il Bilancio è stato illustrato dal Commissario dottor Stefano Barzagli con la<br />
collaborazione del direttore dottor Marco Locatelli.<br />
Il Comitato consultivo ha apprezzato la chiarezza del documento e l’esame puntuale<br />
delle varie problematiche che hanno portato all’impossibilità del conseguimento degli<br />
obiettivi indicati nel Piano Pluriennale 2007-2010.<br />
In particolare sono stati chiesti chiarimenti relativamente ai finanziamenti comunitari per<br />
il settore agricoltura che verranno a mancare nel prossimo anno ed in merito ai maggiori<br />
oneri derivanti dal rinnovo del Contratto di Lavoro per il personale dell’agricoltura. Le<br />
risposte fornite dal Commissario sono state considerate esaurienti e chiarificatrici in<br />
quanto i mancati introiti da contributi per il settore agro-biologico sono stati in <strong>parte</strong><br />
compensati dalla previsione di maggiori ricavi dal settore vendite. Eventuali nuove<br />
strategie da intraprendere per contenere gli effetti negativi del calo dei contributi<br />
comunitari saranno inserite in una revisione del Piano di risanamento e di sviluppo.<br />
Il Comitato ha nuovamente evidenziato la necessità di procedere al rinnovo della<br />
convenzione con l’Ente Parco della Maremma ormai scaduta dal 2005 .<br />
Per quello che riguarda il rinnovo della convenzione con l’Ente Parco il Comitato ha<br />
preso atto che un primo appuntamento tra Commissario e Presidente del Parco ha già<br />
avuto luogo.<br />
In definitiva è stata apprezzato lo sforzo in atto mirato ad aumentare gli introiti<br />
relativamente al settore commercializzazione, in attesa di conoscere l’eventuale revisione<br />
del Piano di risanamento e di rilancio che conterrà i provvedimenti che l’Azienda<br />
intenderà adottare per compensare gli effetti negativi relativi della riduzione dei<br />
contributi comunitari insieme all’aumento del costo del lavoro, preso atto che le<br />
previsioni per il 2009 non sono in linea con il piano industriale per i motivi sopraesposti.<br />
Il Comitato consultivo esprime parere favorevole al bilancio preventivo per l’anno 2009.<br />
Alberese, 20 novembre 2008 IL PRESIDENTE<br />
Marco Stefanini<br />
ALLEGATO C
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
AGRICOLA ALBERESE S.r.l.<br />
Società Agricola<br />
sede: fraz. Alberese – loc. Spergolaia<br />
c.f./p.Iva 01180400531<br />
ALLEGATO D<br />
Bilancio di previsione 2009 – Note esplicative allegate alla Relazione<br />
dell’Amministratore<br />
Agricola Alberese S.r.l.<br />
Agricola Alberese è la società del Gruppo che si occupa delle attività vitivinicole,<br />
agrituristiche e vivaistiche.<br />
Attività vitivinicole – La superficie viticola aziendale, integralmente nell’area DOCG del<br />
Morellino di Scansano, localizzata in località Rispescia e Banditella, si estende su una<br />
superficie di oltre 52 ettari, in incremento rispetto al 2008, avendo acquisito anche la<br />
gestione delle piccole superfici a vigneto prima condotte dall’Azienda Regionale. Nel<br />
corso dell’esercizio 2009, in conformità al Reg. CE 1493/99 e più recentemente al Reg.<br />
CE 479/08 (reimpianto con estirpazione successiva), dopo le sistemazioni, i drenaggi e le<br />
lavorazioni profonde dei terreni avvenute nel secondo semestre 2008, saranno a messe a<br />
dimora le barbatelle di vitigno sangiovese per 5 ettari e predisposta la necessaria<br />
armatura per realizzare un vigneto specializzato ad alta densità (6.500 ceppi ad ettaro)<br />
nella zona di Banditella. Connesso all’intervento, oltre alla realizzazione di un impianto<br />
di irrigazione di soccorso, saranno anche intraprese le necessarie cure colturali tese a<br />
garantire un buon attecchimento delle piante stesse.<br />
Il Piano pluriennale di sviluppo 2007-2010, prevede il posticipo della realizzazione della<br />
nuova cantina in attesa del consolidamento commerciale dell’Azienda. L’Azienda<br />
attualmente ricorre all’utilizzo di alcuni fabbricati di fortuna, alcuni appositamente<br />
predisposti, ubicati presso il centro aziendale di Rispescia per le operazioni di<br />
vinificazione ed invecchiamento dei vini in barriques. I disagi che con una simile<br />
situazione si presentano quotidianamente sono molti e non di poco conto, considerando<br />
che il potenziale viticolo aziendale porta alla lavorazione di un quantitativo annuo di uve<br />
e di vino indicativo, rispettivamente di oltre ql. 2.500 e oltre Hl 1.700, di cui quasi il 70<br />
1<br />
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20 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
% circa a DOCG, oltre ovviamente ai quantitativi di prodotto delle annate precedenti in<br />
giacenza.<br />
L’ipotesi che sta maturando è che un utilizzo dei molti fabbricati esistenti e non più<br />
utilizzati, e quindi in forte stato di degrado, nel centro aziendale di Rispescia possa da un<br />
lato risolvere le problematiche della cantina e dall’altro recuperare un patrimonio edilizio<br />
in <strong>parte</strong> anche di pregio architettonico, altrimenti non utilizzato e destinato nel tempo a<br />
degradarsi irrimediabilmente. Tali ipotesi saranno prospettate alla <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> e<br />
qualora la proprietà decida di destinare all’operazione di recupero del patrimonio edilizio<br />
esistente specifiche risorse si potranno rendere disponibili anche i volumi necessari per<br />
tutte le fasi post raccolta dell’uva, dalla vinificazione, allo invecchiamento,<br />
all’imbottigliamento, allo stoccaggio delle materie prime e del prodotto finito oltre a un<br />
locale di esposizione e degustazione dei vini. Attualmente il Piano pluriennale di<br />
sviluppo prevede per investimenti produttivi nel settore del vino una capacità di<br />
sostenere la spesa di circa 300.000,00 €, somma che si valuta insufficiente comunque al<br />
recupero e messa in sicurezza del Centro aziendale di Rispescia. E’ inoltre prevista<br />
l’acquisizione di una linea di imbottigliamento idonea alla capacità ed esigenze aziendali,<br />
per un importo presunto di 120.000,00 €; tale linea sarà posizionata, nel corso<br />
dell’esercizio 2009 presso alcuni locali nel medesimo centro appositamente ristrutturati.<br />
Nel corso del 2009 pertanto l’Azienda continuerà a vinificare tutta la produzione<br />
aziendale presso l’attuale cantina aziendale e utilizzerà, per il confezionamento le stazioni<br />
mobili di imbottigliamento fino al momento dell’acquisizione della linea di<br />
imbottigliamento. Nel corso del 2009 sono previsti acquisti di barriques per un importo<br />
presunto di circa 30.000,00 €. Inoltre all’interno della voce Investimenti di sostituzione che il<br />
Piano pluriennale prevede per un importo di 50.000,00 €, nel corso del 2009 si prevede<br />
anche l’acquisto di alcuni tini contenitori in cemento e in legno, in modo tale da<br />
aumentare la capacità di cantina, oltre che sostituire macchinari e attrezzature aziendali.<br />
Nel corso del 2009 è previsto uno sviluppo ulteriore della distribuzione commerciale dei<br />
vini aziendali sia sul mercato interno che estero. Per il 2009 si prevedono le seguenti<br />
forme di commercializzazione dei vini:<br />
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15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Docg Morellino di Scansano:<br />
- Barbicato Canale Horeca<br />
- Pellegrone Canale Horeca<br />
- Villa Fattoria Granducale Canale GDO<br />
- Serrata dei cavalleggeri Canale Horeca<br />
- Poggio del Collegio biologico Canale Horeca e specializzati<br />
IGT <strong>Toscana</strong>:<br />
- Vermentino Castelmarino Canale Horeca<br />
- Rosato Scoglietto Canale Horeca/GDO<br />
E’ prevista inoltre la commercializzazione di vino da tavola e di Morellino Docg sfuso.<br />
A supporto dell’azione commerciale è previsto un investimento in azioni di marketing e<br />
promozione di circa 70.000,00 € con il preciso obiettivo di aumentare la notorietà dei<br />
vini dell’Alberese comunicando le nostre tipicità.<br />
Seminativi<br />
Agricola Alberese conduce alcuni seminativi in località Rispescia condotti con il metodo<br />
dell’agricoltura biologica. Oltre alla presenza di un erbaio della superficie di oltre 40 ettari<br />
sono programmati 42 ettari di farro che saranno in <strong>parte</strong> utilizzati nella produzione di<br />
una nuova referenza a marchio Alberese che, dopo l’orzo, implementerà la linea dei<br />
cereali a marchio aziendale e commercializzati dall’Ente Economico.<br />
Attività Agrituristica<br />
Agricola Alberese gestisce tutte le attività agrituristiche del gruppo. Nel corso<br />
dell’esercizio si prevede per questo settore ricavi per circa 132.000,00 €, obiettivo che si<br />
ritiene raggiungibile anche se sarà necessario rendere sempre più flessibile la proposta<br />
aziendale in termini di accoglienza collegandola sempre più ad eventi aziendali e<br />
ricercando nuovi canali commerciali. Tali ricavi, ad esempio, si ritiene possano<br />
beneficiare dello sviluppo del settore della Convegnistica svolto dell’Ente.<br />
Attività vivaistica –<br />
In seguito al contratto di affitto siglato nel 2007 dall’Ente Economico con i Vivai Barbini<br />
di Grosseto che aveva per oggetto il Garden di Rispescia, Agricola Alberese si solleverà<br />
dell’ammortamento della struttura per circa 23.000,00 € e tale onere passerà all’Azienda<br />
Regionale che compenserà questo passivo però con l’incasso del canone pattuito.<br />
Nel corso del 2009 continuerà l’accordo pluriennale di coltivazione attivo dal 2004 con<br />
Vannucci Piante, primaria azienda del vivaismo pistoiese. Il lavoro connesso a questo<br />
accordo, che prevede coltivazioni e i rinvasi, nel corso del 2009 occuperà la totale<br />
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di Grosseto che aveva per oggetto il Garden di Rispescia, Agricola Alberese si solleverà<br />
dell’ammortamento della struttura per circa 23.000,00 € e tale onere passerà all’Azienda<br />
Regionale che compenserà questo passivo però con l’incasso del canone pattuito.<br />
Nel corso del 2009 continuerà l’accordo pluriennale di coltivazione attivo dal 2004 con<br />
Vannucci Piante, primaria azienda del vivaismo pistoiese. Il lavoro connesso a questo<br />
accordo, che prevede coltivazioni e i rinvasi, nel corso del 2009 occuperà la totale<br />
superficie a piazzale e la forza lavoro. Tale attività oltre a garantire una collocazione certa<br />
del prodotto finito sul mercato, ha dimostrato di incrementare la professionalità del<br />
personale impiegato e di portare l’equilibrio tra costi e ricavi. Per quanto riguarda i ricavi,<br />
cautelativamente e in seguito all’andamento dei precedenti esercizi, sono stati ridotti di<br />
15.000,00 € rispetto a quanto previsto dal Piano Pluriennale di Sviluppo 2007/2010<br />
stabilizzandosi su 130.000,00 €.<br />
Settore oleario<br />
Nel corso del 2009 e con l’obiettivo di razionalizzare e semplificare l’operatività<br />
aziendale, l’intera gestione del frantoio passerà all’Azienda Regionale Agricola di<br />
Alberese in quanto già proprietario dell’immobile e degli impianti e conduttore della<br />
totalità degli oliveti.<br />
22 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
PIANO COLTURALE AGRICOLA ALBERESE – ANNO 2009<br />
Agricola<br />
Alberese<br />
Ha<br />
Grano duro<br />
Avena<br />
Farro 42,2<br />
Girasole<br />
Orzo<br />
Grano tenero<br />
Lino<br />
Triticale<br />
PARZIALI CEREALI 42,2<br />
Lupino granella<br />
Erbaio Avena Veccia<br />
Favino granella<br />
Erba medica<br />
Erbaio Avena – trifoglio 44,0<br />
Erbaio pascolo<br />
Pascolo naturale<br />
Set aside<br />
PARZIALI ERBACEE 44,00<br />
Vigneto 52,1<br />
PARZIALI ARBOREE 52,10<br />
Vivaio 5<br />
Alberese 11/2008<br />
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15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
AZIENDA REGIONALE AGRICOLA DI ALBERESE<br />
Ente Pubblico Economico<br />
sede: fraz. Alberese – loc. Spergolaia<br />
c.f./p.Iva 00316400530<br />
Bilancio di previsione 2009 – Note esplicative allegate alla Relazione<br />
dell’Amministratore<br />
Azienda Regionale Agricola di Alberese<br />
ALLEGATO E<br />
L’Azienda Regionale Agricola di Alberese, Ente Pubblico Economico della <strong>Regione</strong><br />
<strong>Toscana</strong>, gestisce direttamente, oltre 3.400 ettari di terreni situati interamente nel Parco<br />
Regionale della Maremma attuando l’allevamento brado, in purezza di razza, dei bovini<br />
e degli equini di razza maremmana. Sono inoltre condotte le aziende denominate<br />
“Cernaia”, “Cemivet”, “ e “Casotto Pescatori” per una superficie di oltre 630 ettari e alcuni<br />
terreni a seminativo tra cui il “Podere Gorizia”. Tra le superfici sopra ricordate, l’Azienda<br />
Regionale coltiva oltre 100 ettari di oliveto produttivo, mentre molto più ampia è l’area<br />
occupata da piante di olivo che hanno ormai perso funzione economica a causa della<br />
localizzazione in aree impervie e assolutamente non meccanizzabili e questi alberi hanno<br />
assunto una prevalente funzione paesaggistica.<br />
In conformità alle direttive della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, l’intera superficie aziendale e<br />
l’allevamento dei bovini e degli equini è gestito con i metodi dell’agricoltura biologica<br />
(Reg. UE 2092/91), facendo dell’Azienda Regionale Agricola di Alberese una delle più<br />
grandi aziende europee condotte con metodo biologico. In considerazione<br />
dell’organizzazione del lavoro, l’Azienda Regionale conterrà nel 2009 le superficie<br />
investite a orticole industriali mantenendo la coltivazione del carciofo per una estensione<br />
di circa 1,5 ettari.<br />
L’Orzo e il Farro saranno inseriti nei progetti di trasformazione a tracciabilità garantita<br />
dei cereali Alberese e proposti, insieme agli altri prodotti dell’Azienda (derivati<br />
pomodoro e Olio extravergine d’oliva, Vino Morellino di Scansano), nel corso del 2009,<br />
nei diversi canali commerciali, in particolare attraverso l’accordo con la PROBIOS, una<br />
primaria azienda di distribuzione <strong>Toscana</strong>, che si prevede potenzierà la penetrazione di<br />
ALBERESE nei mercati esteri e italiani nel canale negozi specializzati.<br />
Alberese conduce con metodi di agricoltura biologica gli oliveti dell’Azienda di Rispescia<br />
e tutti quelli localizzati nelle aree del Parco (Collelungo, Strada degli Ulivi, Romitorio).<br />
1<br />
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primaria azienda di distribuzione <strong>Toscana</strong>, che si prevede potenzierà la penetrazione di<br />
ALBERESE nei mercati esteri e italiani nel canale negozi specializzati.<br />
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Alberese conduce con metodi di agricoltura biologica gli oliveti dell’Azienda di Rispescia<br />
e tutti quelli localizzati nelle aree del Parco (Collelungo, Strada degli Ulivi, Romitorio).<br />
Rispetto alla scarsissima produzione della campagna di raccolta olive del 2007, la<br />
produzione 2008, ad oggi si presenta abbondante e di discreta qualità tale, quindi, da<br />
potenziare il programma commerciale di Olio extravergine IGP e BIO nei diversi canali<br />
commerciali.<br />
L’Ente sospenderà la gestione della piccola superficie coltivata a vigneto biologico,<br />
attualmente posizionata nell’area aziendale vitata pianeggiante a Rispescia per una serie<br />
di problematiche qualitative, nonchè di certificazione e di gestione in cantina delle uve<br />
bio. A medio periodo non si esclude che, in aree più adatte (zona collinare di Banditella),<br />
tale esperienza si possa riprendere.<br />
Per quanto riguarda il settore zootecnico l’obiettivo del Piano è quello di incrementare la<br />
mandria bovina, diminuire la mandria equina, sviluppare attività che valorizzino la carne<br />
di razza maremmana. In questo contesto si prevede il consolidamento e lo sviluppo delle<br />
forniture di capi interi di bovini maremmani aziendali destinate all’Azienda per il Diritto<br />
allo Studio Universitario di Firenze. Particolarmente positivo appare il fatto che anche le<br />
Aziende per il Diritto allo Studio di Pisa e Siena abbiano manifestato interesse per il<br />
Progetto di Alberese che oltre a fornire derrate alimentari aziendali di qualità e da<br />
agricoltura biologica si propone di fare conoscere il luogo di produzione e di connotare,<br />
in un processo di filiera corta e diretta, il prodotto al territorio attraverso la formula della<br />
“Degustazione Ambientale”.<br />
La consistenza prevista al 1/01/2009 della mandria di bovini è di 504 capi, mentre la<br />
consistenza degli equini è di 63 capi.<br />
Una criticità che occorre evidenziare è che la crescita della mandria bovina è comunque<br />
connessa alla disponibilità di superficie a pascolo per attivare nuovi gruppi di monta e<br />
sostenere l’intero carico del bestiame. Purtroppo, come è già noto agli Enti preposti, si<br />
evidenzia negli ultimi anni invece una consistente perdita della superficie pascolativa sia<br />
per le limitazioni degli interventi colturali posti dal Parco, sia a seguito all’allagamento dei<br />
prati pascoli nella zona limitrofa alla foce del Fiume Ombrone con acqua salmastra 2<br />
dovuto alla rottura dell’argine di protezione dal mare. Tale fenomeno di intrusione di<br />
acqua marina superficiale ad oggi non è ancora arginato. Nel corso dei primi mesi del<br />
2009, a seguito alla prevista firma dell’Accordo di Programma, dovrebbe avviarsi una<br />
prima soluzione con una azione tesa a interrompere questo disastro ambientale. E’ infatti<br />
previsto l’avvio dei lavori, coordinati dall’Ente Parco della Maremma e realizzati dal<br />
Consorzio della Bonifica Grossetana, per la costruzione di un argine arretrato rispetto a<br />
quello oggi completamente eroso, interamente realizzato su terreno aziendale, a<br />
protezione dei retrostanti terreni orami salmastri ed un tempo pascoli per il bestiame
2009, a seguito alla prevista firma dell’Accordo di Programma, dovrebbe avviarsi una<br />
prima soluzione con una azione tesa a interrompere questo disastro ambientale. E’ infatti<br />
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
previsto l’avvio dei lavori, coordinati dall’Ente Parco della Maremma e realizzati dal<br />
Consorzio della Bonifica Grossetana, per la costruzione di un argine arretrato rispetto a<br />
quello oggi completamente eroso, interamente realizzato su terreno aziendale, a<br />
protezione dei retrostanti terreni orami salmastri ed un tempo pascoli per il bestiame<br />
aziendale. La realizzazione di questi lavori, pur interrompendo il fenomeno, non<br />
permetterà all’Azienda di recuperare la produttività dei terreni. Si avvieranno infatti<br />
lavori (previsti nell’accordo di Programma) che dovranno essere ripetuti per diversi anni<br />
che prevedono il dilavamento del terreno aziendale salmastro, immettendo l’acqua dolce<br />
accumulata nel canale essiccatore a seguito della realizzazione delle “porte vinciane”.<br />
L’efficacia di questa azione dovrà comunque essere valutata nei fatti non solo dal punto<br />
di vista fisico della “desalinizzazione”, ma anche della fertilità agronomica e comunque<br />
della struttura del terreno. Connessa al fenomeno dell’ingressione dell’acqua marina vi è<br />
anche la gestione del patrimonio forestale, in particolare composto da Pini domestici,<br />
completamente morti a causa del sale. Una corretta gestione forestale prevederebbe che<br />
le piante morte debbano essere abbattute, ma soprattutto smaltite in modo adeguato in<br />
modo tale da escludere la sopravvivenza di fitofagi nel legno che possono pregiudicare<br />
l’intera salubrità della pineta. Si precisa che questa specifica azione non è minimamente<br />
prevista dall’Accordo di Programma e potrebbe quindi costringere l’Azienda ad una<br />
bonifica delle piante morte con un fortissimo peso economico (non previsto nel conto<br />
economico) non sostenuto da nessuna contropartita economica, non avendo valore<br />
commerciale tale legname. Appare opportuno che a livello regionale venissero<br />
approfonditi maggiormente anche gli aspetti di bonifica dell’area agricolo-zootecnica e<br />
venisse garantita la necessaria copertura economica di questi interventi straordinari che,<br />
per essere efficaci, hanno bisogno di un arco temporale di intervento ben più lungo di<br />
quanto previsto dall’Accordo di Programma in fase di sottoscrizione.<br />
Sul piano commerciale anche se la situazione congiunturale riteniamo limiterà la generale 3<br />
capacità di acquisto dei consumatori verso prodotti di qualità di fascia alta, prevediamo,<br />
confortati dalle previsioni di fatturato 2008, invece un incremento dei ricavi di vendita<br />
nel canale GDO e similari come la distribuzione specializzata e le forniture alle mense<br />
universitarie rispetto a quanto previsto del Piano pluriennale di sviluppo 2007/2010. Tali<br />
ricavi si prevede si attesteranno intorno ai 150.000,00 € beneficiando di una crescita<br />
dovuta alla migliore e ad una più ampia distribuzione dei prodotti Alberese.<br />
Anche i ricavi previsti per l’anno 2009 presso il punto vendita di Alberese sono stati<br />
innalzati di 20.000,00 € rispetto alla iniziale previsione del Piano Aziendale 2007-2010<br />
approvato dalla <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, che prevedeva ricavi per € 370.000,00; tale previsione<br />
è a nostro parere sostenibile in funzione degli investimenti effettuati nel negozio<br />
aziendale nel corso del 2008 che hanno portato una razionalizzazione delle superfici dei<br />
locali di vendita ed un incremento delle referenze trattate. Confortano questa previsione<br />
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Anche i ricavi previsti per l’anno 2009 presso il punto vendita di Alberese sono stati<br />
innalzati di 20.000,00 € rispetto alla iniziale previsione del Piano Aziendale 2007-2010<br />
approvato dalla <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, che prevedeva ricavi per € 370.000,00; tale previsione<br />
è a nostro parere sostenibile in funzione degli investimenti effettuati nel negozio<br />
aziendale nel corso del 2008 che hanno portato una razionalizzazione delle superfici dei<br />
locali di vendita ed un incremento delle referenze trattate. Confortano questa previsione<br />
anche i dati di chiusura per il 2008 (250.000,00 € di ricavi), ottenuti nonostante oltre un<br />
mese di mancate vendite a causa della chiusura dei locali per lavori di ristrutturazione.<br />
Il Programma di interventi di ristrutturazione sul patrimonio immobiliare storico,<br />
attualmente in gestione all’Azienda ed in <strong>parte</strong> di proprietà regionale prevede il<br />
completamento delle opere programmate alla Villa Granducale e al Granaio Lorenese. I<br />
lavori previsti alla Villa Granducale si prevede verranno conclusi entro la fine del 2008<br />
anche se nel corso del 2009 andranno reperite risorse ancora da individuare presso la<br />
<strong>Regione</strong>, proprietaria dell’immobile, al fine di realizzare tutte quelle opere di<br />
completamento esterno tese a garantire una adeguata funzionalità come conseguenza<br />
dell’aumento della recettività.<br />
I lavori al Granaio Lorenese invece, anche a seguito dei forti danni alla copertura<br />
provocati dalla tromba d’aria del 15/08/2008 hanno subito un sensibile ritardo e si<br />
prevede si concluderanno entro il primo semestre 2009. In funzione di ciò e a livello<br />
cautelativo i ricavi 2009 previsti per il settore convegnistica sono stati ridotti del 50% e<br />
contenuti quindi in € 40.000,00.<br />
Relativamente alle Convenzioni nel corso del 2009, sarà data continuità al Performance<br />
Test Unire a Grosseto, l’importante evento tecnico nazionale che si svolge con il 4<br />
consueto supporto dell’Azienda Regionale nell’ambito dell’accordo pluriennale con<br />
l’UNIRE. La continuità del Performance Test presso il compendio Cemivet gestito<br />
dall’Azienda ha preso avvio da un Protocollo d’intesa firmato nell’estate 2006 tra<br />
UNIRE, <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> e Azienda Regionale Agricola di Alberese dove si prevede lo<br />
svolgimento per nove edizioni della manifestazione presso le strutture in convenzione e<br />
l’avvio di una collaborazione per la realizzazione del Centro di Eccellenza del Cavallo da<br />
Sella Italiano. Nel corso dell’esercizio 2009 anche in base ad uno studio di<br />
approfondimento commissionato dall’Azienda Regionale con il supporto della Provincia<br />
di Grosseto si ritiene possano essere definite le basi per la successiva realizzazione del<br />
Centro di Eccellenza del cavallo da Sella italiano.<br />
26 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Investimenti<br />
Nel corso dell’esercizio 2009 l’Azienda Regionale valuterà di fare investimenti di<br />
sostituzione, nell’ambito della disponibilità di 180.000,00 € previsti dal Piano pluriennale<br />
di sviluppo 2007/2010, nel potenziamento della meccanizzazione in particolare con<br />
l’acquisizione di una mietitrebbia e nel potenziamento e nella razionalizzazione della<br />
gestione dell’acqua dolce destinata all’abbeverata del bestiame aziendale brado.
Investimenti<br />
Nel corso dell’esercizio 2009 l’Azienda Regionale valuterà di fare investimenti di<br />
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
sostituzione, nell’ambito della disponibilità di 180.000,00 € previsti dal Piano pluriennale<br />
di sviluppo 2007/2010, nel potenziamento della meccanizzazione in particolare con<br />
l’acquisizione di una mietitrebbia e nel potenziamento e nella razionalizzazione della<br />
gestione dell’acqua dolce destinata all’abbeverata del bestiame aziendale brado.<br />
PIANO COLTURALE AZIENDA REGIONALE AGRICOLA DI ALBERESE –<br />
ANNO 2009<br />
Ente<br />
Economico<br />
Ha<br />
Grano duro 255,1<br />
Avena 110,2<br />
Farro 6,00<br />
Girasole 56,00<br />
Orzo 75,00<br />
Grano tenero <strong>28</strong>,00<br />
Lino 0,00<br />
Triticale<br />
PARZIALI CEREALI 530,3<br />
Lupino granella<br />
Erbaio Avena Veccia<br />
Favino granella 33,2<br />
Erba medica 116,5<br />
Erbaio Avena – trifoglio 331,3<br />
Erbaio pascolo 157,6<br />
Pascolo naturale 1.074,3<br />
Set aside 14,0<br />
PARZIALI ERBACEE 1.726,8<br />
Pomodoro irriguo<br />
Patate irrigue<br />
Carciofo 1,5<br />
PARZIALI ORTIVE 1,5<br />
Vigneto in produzione 0<br />
Vigneto nuovo impianto<br />
Oliveto produttivo 112,5<br />
Oliveto in allevamento 4,0<br />
Bosco ceduo 29,0<br />
Pineta da pinoli (corpo 1) 600,0<br />
PARZIALI ARBOREE 745,5<br />
Alberese, Novembre 2008<br />
5<br />
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<strong>28</strong> 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
ALLEGATO F<br />
Relazione Previsionale e Programmatica per l'anno 2009 dell'Azienda Regionale Agricola di Alberese<br />
ELENCO IMMOBILI DA ALIENARE<br />
DESCRIZIONE IMMOBILE IDENTIFICAZIONE CATASTALE NOTE<br />
Fabbricato urbano in Loc. Ex Enaoli - Rispescia Foglio 147 part. 65 sub. 4<br />
Foglio 147 part. 65 sub. 5<br />
Foglio 147 part. 65 sub. 6<br />
Terreno (pineta) Loc. Ex Enaoli - Rispescia Foglio 147 part. 103 per una superficie<br />
indicativa di 16.000 mq.<br />
Terreno in Loc. Alberese Scalo<br />
Foglio 164 part. 41<br />
Foglio 164 part. 338<br />
Foglio 164 part. 337<br />
Fabbricato rurale in Loc. Alberese via dell'Artigliere Foglio 156 part. 76<br />
porzione di area urbana (pertinenza fabbricati già alienati Fg. 157 part. 149 e part. 431 cessione previo frazionamento<br />
agli ex affittuari) agli acquirenti degli immobili<br />
Piazza del Combattente - Alberese ex Azienda Regionale<br />
e al Comune di Grosseto<br />
Terreno in località Casotto Pescatori Fg. 99 Part. 104 <strong>parte</strong>, 105 <strong>parte</strong><br />
84 <strong>parte</strong>, per una superf. di circa 10 ha<br />
Terreno in località Alberese ex orti Fg. 156 part. 10 Concessione trentennale<br />
superf. Ha 00.73.32 per orti sociali<br />
Novembre 2008 IL COMMISSARIO<br />
Dott. Stefano Barzagli
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
DELIBERAZIONE 1 luglio 2009, n. 35<br />
Parere ai sensi dell’articolo 11, comma 5, dello<br />
Statuto. Bilancio di previsione per l’anno 2009<br />
dell’Azienda regionale agricola di Alberese.<br />
Il Presidente mette in approvazione la seguente<br />
proposta di deliberazione:<br />
IL CONSIGLIO REGIONALE<br />
Visto l’articolo 11, comma 5, dello Statuto, che<br />
prevede l’espressione del parere del Consiglio regionale<br />
alla Giunta regionale sui bilanci preventivi degli enti,<br />
delle aziende e degli altri organismi dipendenti dalla<br />
<strong>Regione</strong>;<br />
Vista la legge regionale 27 luglio 1995, n. 83<br />
(Istituzione dell’Azienda regionale agricola di<br />
Alberese);<br />
Vista la proposta di deliberazione al Consiglio<br />
regionale 25 maggio 2009, n. 2, con cui la Giunta<br />
regionale, ai sensi dell’articolo 37, comma 2 dello<br />
statuto, richiede il parere sul bilancio di previsione per<br />
l’anno 2009 dell’Azienda regionale agricola di Alberese;<br />
Visti gli allegati <strong>parte</strong> integrante e sostanziale della<br />
richiesta di parere della Giunta regionale;<br />
DELIBERA<br />
1. di esprimere parere favorevole in merito al<br />
bilancio di previsione per l’anno 2009 dell’Azienda<br />
regionale agricola di Alberese;<br />
2. di trasmettere il presente parere alla Giunta<br />
regionale.<br />
Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino<br />
Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> ai sensi dell’articolo 5,<br />
comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti<br />
del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma<br />
2, della medesima l.r. 23/2007.<br />
IL CONSIGLIO APPROVA<br />
con la maggioranza prevista dall’articolo 26 dello<br />
Statuto.<br />
Il Presidente<br />
Angelo Pollina<br />
I Segretari<br />
Giuseppe Del Carlo<br />
Bruna Giovannini<br />
- Mozioni<br />
MOZIONE 1 luglio 2009, n. 795<br />
In merito all’emergenza in Somalia.<br />
IL CONSIGLIO REGIONALE<br />
29<br />
Ricordata la mozione n. 624 approvata nella seduta<br />
del 23 luglio 2008 a sostegno alla strategia di pace della<br />
“Somali Woman Agenda”;<br />
Considerato che la guerra civile in Somalia,<br />
scoppiata nel 1991, non ha mai trovato una soluzione<br />
definitiva nonostante le due missioni ONU (Unosom<br />
I-1991 e Unosom <strong>II</strong>-1993) e successivamente a causa<br />
della regionalizzazione del conflitto con l’intervento<br />
dell’Etiopia nel 2006;<br />
Tenuto conto che la Somalia, a causa della lunga<br />
guerra, versa in una situazione di grave emergenza<br />
umanitaria con un elevato numero di vittime, sfollati e<br />
profughi soprattutto tra la popolazione civile;<br />
Tenuto conto che in questi ultimi giorni si è riaperto<br />
lo scenario di guerra (bombardamenti e duri scontri a<br />
Mogadiscio) che minaccia la caduta del Presidente in<br />
carica eletto il 31 gennaio 2009 che aveva portato un senso<br />
di speranza e di grandi aspettative nel popolo somalo:<br />
Sheikh Sharif Ahmed, esponente dei moderati islamici,<br />
a capo di un governo di unità nazionale e impegnato a<br />
portare la Somalia alle elezioni entro il 2010;<br />
Tenuto conto, infine, che l’insicurezza della<br />
popolazione civile, sempre più in balia della violenza<br />
dei “signori della guerra”, è crescente anche per il<br />
rischio dell’allargarsi del conflitto alla regione del Corno<br />
d’Africa;<br />
IL CONSIGLIO REGIONALE<br />
SI IMPEGNA<br />
A sostenere ogni iniziativa di solidarietà col popolo<br />
somalo come risposta all’emergenza umanitaria in cui<br />
versa, facendo chiarezza sul concetto di emergenza<br />
perché non sia intesa solo come emergenza immediata<br />
collegata a cibo/medicine/disarmo, ma includa la<br />
continuità dell’erogazione di tutta una serie di servizi<br />
tra loro integrati in un intreccio costruttivo capace di<br />
trovare uno sbocco alle condizioni che hanno prodotto<br />
l’emergenza stessa;<br />
A sostenere quelle azioni politiche finalizzate al<br />
raggiungimento di una pace giusta e durevole fra tutte<br />
le fazioni in lotta, attraverso la soluzione negoziale,<br />
condivisa e non violenta, senza alcun intervento<br />
militare;
30 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
A promuovere il coordinamento delle regioni che<br />
aderiscono alla strategia di pace della Somali Woman<br />
Agend.<br />
Il presente atto è pubblicato integralmente sul<br />
Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> ai sensi<br />
dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella<br />
banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi<br />
dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007<br />
MOZIONE 1 luglio 2009, n. 799<br />
Solidarietà con la lotta democratica del popolo<br />
iraniano.<br />
IL CONSIGLIO REGIONALE<br />
Esprime viva apprensione e forte preoccupazione per<br />
quanto sta avvenendo in Iran, dove, dopo lo svolgimento<br />
delle elezioni presidenziali, che hanno registrato un<br />
massiccio afflusso alle urne, e in seguito all’unilaterale<br />
proclamazione del conseguimento della vittoria da<br />
<strong>parte</strong> dell’ex Presidente Ahmadinejad e la conseguente<br />
contestazione del risultato, considerato non credibile e<br />
viziato da gravi irregolarità, da <strong>parte</strong> dell’opposizione<br />
e da un ampio e determinato movimento di opinione<br />
pubblica, sono andate maturando gravi tensioni e si è<br />
andato creando un clima di grave instabilità;<br />
Ritiene inaccettabile e assolutamente condannabile il<br />
ricorso alla violenza contro i manifestanti, cui più volte,<br />
in forme talora crude ed efferate, hanno fatto ricorso sia<br />
le forze regolari di polizia sia le squadre paramilitari dei<br />
cosiddetti “Basij”;<br />
Condanna in particolare, le uccisioni di uomini e donne<br />
inermi (che i filmati che giungono dell’Iran, sia pure in un<br />
momento di inaccettabile oscuramento dell’informazione<br />
giornalistica, documentano in modo inoppugnabile) e<br />
l’arresto e la detenzione dei dimostranti;<br />
Manifesta viva e convinta solidarietà a coloro che<br />
in Iran si impegnano per il rispetto della legalità, per la<br />
trasparenza della dimensione pubblica, per la democrazia<br />
e i diritti umani, in piena coerenza con le posizioni più<br />
volte unanimemente espresse e votate dall’Assemblea<br />
consiliare;<br />
Conferma pieno appoggio e sostegno alla comunità<br />
iraniana di Firenze e della <strong>Toscana</strong> ed in particolare ai<br />
giovani e agli studenti che si vanno esemplarmente<br />
impegnando in un’opera attiva di informazione<br />
dell’opinione pubblica su quel che nel loro Paese sta<br />
avvenendo e per sostenere la battaglia di libertà dei loro<br />
connazionali in patria;<br />
Assume un coerente impegno di vicinanza e di fattiva<br />
solidarietà con le famiglie delle vittime, impegnandosi ad<br />
attivarsi per studiare e mettere a punto forme di concreto<br />
sostegno alle loro istanze di carattere umano ed etico ed<br />
alle loro necessità di ordine materiale<br />
IMPEGNA<br />
LA GIUNTA REGIONALE<br />
Ad impegnarsi, in tutti gli ambiti e nelle forme<br />
possibili, nel sostenere la lotta per il rispetto dei diritti<br />
umani dei democratici e del popolo iraniano e a mettere<br />
in atto forme concrete di sostegno e di solidarietà con la<br />
società civile di quel Paese e con la comunità iraniana di<br />
Firenze e della <strong>Toscana</strong>;<br />
CHIEDE<br />
AL GOVERNO NAZIONALE<br />
Di non riconoscere la presidenza di Mahmoud<br />
Ahmadinejad finché non siano sciolti i dubbi sulla<br />
legittimità del risultato elettorale, o non si siano svolte<br />
nuove elezioni (come richiesto dal candidato Moussavi<br />
e dall’opposizione democratica), non sia cessata la<br />
repressione e non sia ristabilito un clima di dialogo e di<br />
rispetto della legalità;<br />
AUSPICA<br />
Che l’Unione europea e la comunità internazionale,<br />
pur nel mantenimento della disponibilità al dialogo e al<br />
confronto con la Repubblica islamica iraniana, tengano<br />
ferma la richiesta esigente del ripristino di un clima<br />
di serenità che solo il rilascio degli arrestati, la fine<br />
della repressione e l’apertura reale di un confronto con<br />
l’opposizione può assicurare in quel grande e travagliato<br />
Paese.<br />
Il presente atto è pubblicato integralmente sul<br />
Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> ai sensi<br />
dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella<br />
banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi<br />
dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007<br />
MOZIONE 1 luglio 2009, n. 803<br />
In merito al tragico incidente ferroviario di<br />
Viareggio.<br />
IL CONSIGLIO REGIONALE<br />
Premesso che in data 29 giugno 2009, presso la<br />
stazione ferroviaria di Viareggio, si è verificato un grave<br />
incidente che ha visto uno o più vagoni del treno merci<br />
50325 Trecate-Gricignano contenenti gas GPL deragliare<br />
e poi esplodere, creando così una potente onda d’urto che
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
ha investito molto violentemente la zona circostante,<br />
provocando il crollo di due palazzine, e che ha causato,<br />
secondo il primo e provvisorio bilancio dei vigili del<br />
fuoco, la morte di almeno quindici persone e decine di<br />
feriti, tra cui alcuni attualmente in gravi condizioni;<br />
Considerato che la nota ufficiale di Ferrovie dello<br />
Stato diramata il 30 giugno attribuisce tale tragico evento<br />
al “cedimento del carrello di uno dei primi carri cisterna” e<br />
che “a causa di ciò il carro sarebbe deragliato trascinando<br />
altri quattro carri cisterna (…). Lo svio avrebbe provocato<br />
la fuoriuscita del gas GPL contenuto nella cisterna che si<br />
sarebbe incendiato al di fuori di questa e afferma inoltre<br />
che il treno, che come detto era composto da quattordici<br />
carri cisterna, era trainato da una locomotiva di Trenitalia.<br />
Il primo carro è immatricolato presso la compagnia<br />
ferroviaria polacca PKP, mentre gli altri tredici presso le<br />
ferrovie tedesche (Deutsche Bahn)”;<br />
Rilevato come lo scorso 22 giugno nel tratto Prato-<br />
Bologna due carri di un treno merci contenenti sostanze<br />
chimiche sono deragliati e hanno urtato un intercity,<br />
fortunatamente senza conseguenze per i passeggeri,<br />
provocando però il blocco totale della circolazione lungo<br />
la Firenze-Bologna per ore in entrambe le direzioni e<br />
che inoltre il 6 giugno u.s. sulla linea Genova-Pisa, fra<br />
Migliarino e Pisa-S.Rossore, un carro in composizione<br />
a un treno merci è deragliato e che solo per fortuite<br />
coincidenze non ha prodotto danni a persone;<br />
Considerato come questa sequenza di episodi così<br />
ravvicinati sul territorio toscano e tutti riguardanti<br />
il trasporto merci comporti un’attenta analisi della<br />
situazione e degli investimenti effettivamente posti in<br />
essere da Ferrovie dello Stato in termini di sicurezza e di<br />
manutenzione del materiale rotabile;<br />
Considerato che il decreto legislativo 10 agosto 2007,<br />
n. 162 (Attuazione delle direttive 2004/49/CE e 2004/51/<br />
CE relative alla sicurezza e allo sviluppo delle ferrovie<br />
comunitarie) attribuisce i compiti di vigilanza e di<br />
controllo sulla sicurezza della rete ferroviaria all’Agenzia<br />
nazionale per sicurezza ferroviaria;<br />
Considerato che, alla luce dei fatti avvenuti, il<br />
Presidente della Sesta Commissione consiliare permanente<br />
ha convocato l’Amministratore delegato delle Ferrovie<br />
dello Stato Mauro Moretti per un’audizione urgente in<br />
Commissione sul tema della sicurezza dei trasporti merci<br />
pericolose e in generale sulla scarsa manutenzione dei<br />
trasporti regionali e del materiale rotabile;<br />
Preso atto che il Ministro delle Infrastrutture e dei<br />
trasporti ha già attivato una specifica commissione<br />
d’inchiesta;<br />
31<br />
Esprime la più sentita solidarietà e vicinanza alle<br />
vittime dell’incidente ferroviario di Viareggio, ai loro<br />
congiunti e all’intera città in un momento così doloroso e<br />
difficile ed un sincero ringraziamento ai vigili del fuoco<br />
e ai volontari delle associazioni di protezione civile per<br />
la preziosa opera messa in atto in queste ore a sostegno<br />
delle vittime dell’incidente e della popolazione;<br />
IMPEGNA<br />
LA GIUNTA REGIONALE<br />
Ad attivarsi per quanto di sua competenza, al fine di:<br />
- intervenire presso il Parlamento e l’Agenzia<br />
nazionale per la sicurezza ferroviaria per verificare lo stato<br />
della sicurezza, le procedure di controllo e le modalità<br />
di certificazione del trasporto merci pericolose sulla rete<br />
ferroviaria regionale e nazionale, con particolare riguardo<br />
alle tratte interessanti centri abitati e per intensificare<br />
l’attività di controllo e verifica degli standard di sicurezza<br />
del materiale rotabile dedicato al trasporto merci;<br />
- intervenire su Governo e Parlamento al fine di<br />
sollecitare la massima attenzione relativamente allo<br />
svolgimento di rapide ed esaustive inchieste che,<br />
limitatamente agli aspetti extragiudiziari, accerti le<br />
dinamiche del tragico fatto di Viareggio, le eventuali<br />
inefficienze e responsabilità ad ogni livello e, a seguito<br />
di tali accertamenti, vengano adottate le misure<br />
conseguenti e doverose;<br />
- intervenire su Governo e Parlamento affinché<br />
l’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria venga<br />
dotata degli strumenti e delle risorse originariamente<br />
previsti dal d.lgs. 162/2007 e siano stanziate le risorse<br />
pari a 1,3 miliardi di euro per il rinnovo dei carri merci<br />
previste dal piano dei trasporti;<br />
- intervenire su Ferrovie dello Stato affinché<br />
implementi gli investimenti in termini di sicurezza e di<br />
manutenzione del materiale rotabile;<br />
- intervenire su Governo, Parlamento e Ferrovie dello<br />
Stato affinché:<br />
a) si proceda alla revisione di tutti i carri che<br />
trasportano merci pericolose almeno ogni due anni,<br />
promuovendo altresì la modifica delle norme europee;<br />
b) fino al momento in cui non si sia proceduto alla<br />
revisione, si ponga un limite di velocità<br />
nell’attraversamento dei centri abitati non superiore ai 30<br />
km/h;<br />
c) si riveda il divieto di trasporto di GPL, gas e merci<br />
pericolose sui traghetti nelle “autostrade del mare”;<br />
INPEGNA ALTRESÌ<br />
LA GIUNTA REGIONALE<br />
Ad assumere tutte le iniziative urgenti finalizzate<br />
a dare sostegno alle vittime del tragico incidente<br />
e all’amministrazione comunale di Viareggio per<br />
fronteggiare l’emergenza e per il ripristino delle<br />
condizioni di normalità dell’area e delle infrastrutture
32 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
interessate, a costituirsi <strong>parte</strong> civile nei procedimenti<br />
giudiziari riguardanti l’incidente di Viareggio e, infine,<br />
a riferire al Consiglio regionale in una seduta tematica,<br />
entro trenta giorni, su tutti gli impegni richiesti dalla<br />
presente mozione.<br />
Il presente atto è pubblicato integralmente sul<br />
Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> ai sensi<br />
dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella<br />
banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi<br />
dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007<br />
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO<br />
REGIONALE<br />
- Decreti<br />
DECRETO 2 luglio 2009, n. 14<br />
Fidi <strong>Toscana</strong> s.p.a. Consiglio di amministrazione.<br />
Nomina componenti.<br />
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE<br />
DELLA TOSCANA<br />
Vista la legge regionale 5 giugno 1974, n. 32<br />
(Istituzione di una società di diritto privato a prevalente<br />
<strong>parte</strong>cipazione regionale Fidi <strong>Toscana</strong> S.p.A.);<br />
Visto lo statuto di Fidi <strong>Toscana</strong> s.p.a., di seguito<br />
denominata Società, ed in particolare l’articolo 20 che,<br />
nel disciplinare il consiglio di amministrazione, prevede<br />
che duri in carica un triennio e sia composto, tra gli<br />
altri, da cinque amministratori nominati dal Consiglio<br />
regionale;<br />
Visto l’articolo 32 dello statuto della Società che<br />
prevede i requisiti degli amministratori da nominarsi<br />
nel rispetto dei criteri di onorabilità, professionalità e<br />
competenza definiti dal decreto legislativo 1° settembre<br />
1993, n. 385 (Testo unico delle leggi in materia bancaria<br />
e creditizia);<br />
Richiamato l’articolo 109 del d.lgs. 385/1993 che<br />
definisce i requisiti di professionalità, onorabilità ed<br />
indipendenza degli esponenti aziendali, stabiliti con<br />
il decreto del Ministro del tesoro, del bilancio e della<br />
programmazione economica 30 dicembre 1998, n. 516<br />
(Regolamento recante norme per la determinazione dei<br />
requisiti di professionalità e di onorabilità dei soggetti<br />
che svolgono funzioni di amministrazione, direzione<br />
e controllo presso gli intermediari finanziari, ai sensi<br />
dell’articolo 109 del decreto legislativo 1° settembre<br />
1993, n. 385);<br />
Considerato che il consiglio di amministrazione della<br />
Società è scaduto alla data dell’assemblea convocata per<br />
l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio sociale<br />
chiuso al 31 dicembre 2008;<br />
Vista la legge regionale 8 febbraio 2008, n. 5 (Norme<br />
in materia di nomine e designazioni e di rinnovo degli<br />
organi amministrativi di competenza della <strong>Regione</strong>);<br />
Visto l’elenco degli incarichi pubblicato sul Bollettino<br />
Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> del 24 settembre 2008,<br />
n. 39, ai sensi dell’articolo 5, della l.r. 5/2008, costituente<br />
avviso pubblico per la presentazione delle candidature<br />
per le nomine di cui trattasi;<br />
Viste le indicazioni di candidature pervenute entro<br />
il termine del 14 febbraio 2009 previsto dal suddetto<br />
avviso;<br />
Rilevato che, con nota prot. n. 5040/2.12 del 9 aprile<br />
2009, la documentazione a corredo delle candidature<br />
pervenute nel termine di cui sopra è stata trasmessa ai<br />
soggetti titolari del potere di iniziativa di cui all’articolo<br />
7, comma 5, della l.r. 5/2008;<br />
Ricordato che il consiglio di amministrazione della<br />
Società è scaduto alla data dell’assemblea convocata per<br />
l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio sociale<br />
chiuso al 31 dicembre 2008;<br />
Preso atto che il Consiglio regionale non ha proceduto<br />
alla nomina dei rappresentanti regionali nel predetto<br />
organo nei termini previsti e che ricorrono, quindi, ai<br />
sensi dell’articolo 21 della l.r. 5/2008, le condizioni per il<br />
trasferimento della relativa competenza al Presidente del<br />
Consiglio regionale;<br />
Ritenuto di dover procedere alla nomina dei<br />
rappresentanti regionali nell’organo di cui trattasi per<br />
consentirne il rinnovo;<br />
Viste le proposte di nomina effettuate ai sensi<br />
dell’articolo 7, comma 5, della l.r. 5/2008 dai soggetti<br />
titolari del potere di iniziativa;<br />
Accertata l’idoneità dei signori Bevilacqua Carlo,<br />
Blandi Andrea, Spagnoli Paolo, Valente Luca e<br />
Viciconte Gaetano a ricoprire l’ufficio, in ordine al<br />
possesso dei requisiti nonché della competenza ed<br />
esperienza professionale richiesti in relazione alla natura<br />
dell’incarico;<br />
Preso atto delle dichiarazioni sostitutive dell’atto<br />
di notorietà rese dai signori Bevilacqua Carlo, Blandi<br />
Andrea, Spagnoli Paolo, Valente Luca e Viciconte<br />
Gaetano sotto la propria responsabilità ai sensi<br />
dell’articolo 47 del decreto del Presidente della<br />
Repubblica <strong>28</strong> dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle<br />
disposizioni legislative e regolamentari in materia di<br />
documentazione amministrativa) concernenti l’assenza<br />
delle cause di esclusione, incompatibilità e conflitto di<br />
interesse previste dagli articoli 10, 10 bis, 11 e 12 della<br />
l.r. 5/2008, nonché il possesso dei requisiti di onorabilità,
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
professionalità e competenza definiti dal d.lgs. 385/1993<br />
e stabiliti con il d.m. 516/1998;<br />
Rilevato, dalla documentazione presentata, che tutti i<br />
nominandi sono in regola con le limitazioni per l’esercizio<br />
degli incarichi di cui all’articolo 13 della l.r. 5/2008;<br />
Ritenuto, pertanto, di nominare componenti del<br />
consiglio di amministrazione della Società i signori<br />
Bevilacqua Carlo, Blandi Andrea, Spagnoli Paolo, Valente<br />
Luca e Viciconte Gaetano che, dalla documentazione agli<br />
atti, sono risultati tutti in possesso dei requisiti nonché<br />
della competenza ed esperienza professionale richiesti in<br />
relazione alla natura dell’incarico;<br />
Visto l’articolo 2, comma 2, lettera c), della legge<br />
regionale 8 gennaio 2009, n. 1 (Testo unico in materia di<br />
organizzazione e ordinamento del personale)<br />
DECRETA<br />
1. di nominare componenti del consiglio di<br />
amministrazione di Fidi <strong>Toscana</strong> s.p.a. i signori:<br />
- Bevilacqua Carlo,<br />
- Blandi Andrea,<br />
- Spagnoli Paolo,<br />
- Valente Luca,<br />
- Viciconte Gaetano.<br />
Il presente atto è pubblicato integralmente sul<br />
Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, ai sensi<br />
dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca<br />
dati degli atti del Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo<br />
18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007.<br />
DECRETO 7 luglio 2009, n. 15<br />
Il Presidente<br />
Riccardo Nencini<br />
Fondazione <strong>Toscana</strong> Life Sciences. Consiglio di<br />
indirizzo. Nomina componente.<br />
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE<br />
DELLA TOSCANA<br />
Premesso che:<br />
- in data 2 dicembre 2004 è stata costituita, dinanzi<br />
al notaio Magi, la fondazione denominata “Fondazione<br />
<strong>Toscana</strong> Life Sciences”, con sede in Siena, che si prefigge<br />
di perseguire finalità di ricerca scientifica in vari ambiti<br />
tra cui quello della prevenzione, diagnosi e cura di tutte<br />
le patologie dell’essere umano;<br />
- la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> è uno dei soci fondatori;<br />
Visto lo statuto della “Fondazione <strong>Toscana</strong> Life<br />
Sciences”, di seguito denominata Fondazione, allegato<br />
“B” all’atto del notaio Magi, repertorio n. 34799, raccolta<br />
n. 8009;<br />
33<br />
Visto l’articolo 9 dello statuto che tra gli organi della<br />
Fondazione prevede anche il consiglio di indirizzo che, ai<br />
sensi dell’articolo 11 dello statuto, dura in carica quattro<br />
esercizi ed è costituito da quattordici componenti, uno<br />
dei quali nominato dalla <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>;<br />
Considerato che il mandato del consiglio di indirizzo<br />
in carica, che è stato nominato in sede di costituzione della<br />
Fondazione, è terminato con la riunione convocata per<br />
l’espressione del parere sul bilancio relativo all’esercizio<br />
2008;<br />
Vista la legge regionale 8 febbraio 2008, n. 5 (Norme<br />
in materia di nomine e designazioni e di rinnovo degli<br />
organi amministrativi di competenza della <strong>Regione</strong>);<br />
Visto l’elenco integrativo degli incarichi pubblicato<br />
sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> in data<br />
8 gennaio 2009, n. 1, ai sensi dell’articolo 5, comma<br />
5, della l.r. 5/2008, costituente avviso pubblico per la<br />
presentazione delle candidature per la nomina di cui<br />
trattasi;<br />
Vista l’indicazione di candidatura pervenuta entro<br />
il termine del 14 febbraio 2009 previsto dal suddetto<br />
avviso;<br />
Rilevato che, con nota prot. n. 2737/2.12 del 26<br />
febbraio 2009, la documentazione a corredo della<br />
candidatura pervenuta nel termine di cui sopra è stata<br />
trasmessa ai soggetti titolari del potere di iniziativa di cui<br />
all’articolo 7, comma 5, della l.r. 5/2008 ;<br />
Ricordato che il mandato del consiglio di indirizzo<br />
in carica è terminato con la riunione convocata per<br />
l’espressione del parere sul bilancio relativo all’esercizio<br />
2008;<br />
Preso atto che il Consiglio regionale non ha proceduto<br />
alla nomina del rappresentante regionale nel predetto<br />
organo nei termini previsti e che ricorrono, quindi, ai<br />
sensi dell’articolo 21 della l.r. 5/2008, le condizioni per il<br />
trasferimento della relativa competenza al Presidente del<br />
Consiglio regionale;<br />
Ritenuto di dover procedere alla nomina del<br />
rappresentante regionale per consentire il rinnovo del<br />
predetto organo;<br />
Vista la proposta di nomina effettuata ai sensi<br />
dell’articolo 7, comma 5, della l.r. 5/2008;<br />
Accertata, sulla base della competenza ed esperienza<br />
professionale, l’idoneità della signora Pallini Rita a<br />
ricoprire l’incarico nel consiglio di indirizzo della<br />
Fondazione;
34 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Rilevato, dalla documentazione presentata, che la<br />
signora Pallini Rita è in regola con le limitazioni per<br />
l’esercizio degli incarichi di cui all’articolo 13 della l.r.<br />
5/2008;<br />
Preso atto della dichiarazione sostitutiva dell’atto di<br />
notorietà resa dalla signora Pallini Rita sotto la propria<br />
responsabilità ai sensi dell’articolo 47 del decreto del<br />
Presidente della Repubblica <strong>28</strong> dicembre 2000, n. 445<br />
(Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari<br />
in materia di documentazione amministrativa) con la<br />
quale è attestata l’inesistenza delle cause di esclusione,<br />
incompatibilità o conflitto di interesse previste dagli<br />
articoli 10, 11 e 12 della l.r. 5/2008;<br />
Ritenuto, pertanto, di nominare componente del<br />
consiglio di indirizzo la signora Pallini Rita che, dalla<br />
documentazione agli atti, è risultata in possesso della<br />
competenza ed esperienza professionale richiesti in<br />
relazione alla natura dell’incarico;<br />
Visto l’articolo 2, comma 2, lettera c), della legge<br />
regionale 8 gennaio 2009, n. 1 (Testo unico in materia di<br />
organizzazione e ordinamento del personale)<br />
DECRETA<br />
1. di nominare componente del consiglio di<br />
indirizzo della “Fondazione <strong>Toscana</strong> Life Sciences”, in<br />
rappresentanza della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, per il quadriennio<br />
2009/2012, la signora Pallini Rita.<br />
Il presente atto è pubblicato integralmente sul<br />
Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, ai sensi<br />
dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca<br />
dati degli atti del Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo<br />
18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007.<br />
GIUNTA REGIONALE<br />
- Deliberazioni<br />
DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 574<br />
Il Presidente<br />
Riccardo Nencini<br />
L.R. 79/98 art. 21. Parere Giunta Regionale al<br />
Ministero dell’Ambiente in merito al Progetto di<br />
adeguamento tecnico funzionale del Molo di Levante<br />
del Porto di Marina di Carrara. Proponente Autorità<br />
Portuale di Marina di Carrara.<br />
LA GIUNTA REGIONALE<br />
Vista la Direttiva della Comunità Europea 85/337/<br />
CEE, concernente la valutazione dell’impatto ambientale<br />
di determinati progetti pubblici e privati, così come<br />
integrata e modificata dalla Direttiva 97/11/CE;<br />
Visto il D.Lgs152/06 e successive modifiche e<br />
integrazioni;<br />
Visto il D. Lgs. 4/08;<br />
Visti il D.P.C.M. 10.8.1988, n. 377, concernente<br />
la regolamentazione operativa delle pronunce di<br />
compatibilità ambientale, ed il successivo D.P.C.M.<br />
27.12.1988, concernente le norme tecniche per la<br />
redazione degli studi di impatto ambientale e la<br />
formazione del giudizio di compatibilità ambientale,<br />
nonché le successive modifiche ed integrazioni ai<br />
medesimi decreti;<br />
Vista la L.R. 3 novembre 1998, n. 79 concernente<br />
“Norme per l’applicazione della valutazione di impatto<br />
ambientale” ed in particolare l’articolo 21 che disciplina<br />
la <strong>parte</strong>cipazione della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> alle procedure<br />
di valutazione di impatto ambientale di competenza<br />
statale, attribuendo alla Giunta Regionale la competenza<br />
ad esprimere il previsto parere regionale;<br />
Richiamate le proprie Deliberazioni n. 356 del<br />
2.4.2001 e n. 816 del 04.08.2003, relative rispettivamente<br />
alla attribuzione alla Giunta Regionale della competenza<br />
in ordine all’espressione del presente parere ed<br />
all’istituzione del Nucleo di valutazione dell’impatto<br />
ambientale;<br />
Vista la Deliberazione G.R. n. 87 del 9.2.2009 in<br />
merito agli indirizzi transitori applicativi del D.Lgs.<br />
152/06 nelle more dell’approvazione della legge regionale<br />
in materia di VIA e VAS;<br />
Visto che, con nota del 14.12.2007 assunta al<br />
Protocollo Regionale in data 18.12.2007, la Autorità<br />
Portuale di Carrara ha depositato presso il Ministero<br />
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, il Ministero<br />
per i Beni e le Attività Culturali e la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> il<br />
Progetto e lo Studio di impatto ambientale (SIA) relativi<br />
all’opera di cui trattasi;<br />
Dato atto che il Proponente ha provveduto in data<br />
14.12.2007 alla pubblicazione sui giornali quotidiani “Il<br />
Tirreno” e “La Repubblica” dell’avviso dell’avvenuto<br />
deposito del progetto in esame, nonché in data 1.2.2008<br />
di un avviso di rettifica sui medesimi quotidiani;<br />
Dato atto che il progetto e lo studio di impatto<br />
ambientale sono messi a disposizione del pubblico dal<br />
1.12.2008 al 17.3.2008 presso l’U.R.P. della Giunta<br />
Regionale;
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Dato atto che il procedimento regionale per<br />
l’espressione di un parere al Ministero dell’Ambiente è<br />
stato avviato in data 1.2.2008;<br />
Dato atto che una proposta di richiesta di integrazioni<br />
è stata avanzata dalla <strong>Regione</strong> al Ministero dell’Ambiente<br />
in data 11.4.2008;<br />
Dato atto che il 18.11.2008 si è tenuto un sopralluogo<br />
tecnico presso il sito di progetto;<br />
Dato atto che il proponente, con nota del 1.10.2008<br />
pervenuta al protocollo regionale il 3.10.2008, ha<br />
trasmesso la documentazione integrativa richiesta;<br />
Dato atto che il Proponente ha provveduto a depositare<br />
anche presso le altre Amministrazioni interessate al<br />
procedimento regionale la documentazione presentata<br />
all’avvio del procedimento e la documentazione<br />
integrativa;<br />
Dato atto che, alla data odierna, non risultano<br />
pervenute agli uffici della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> osservazioni<br />
e memorie scritte da <strong>parte</strong> del pubblico relative al progetto<br />
depositato, a seguito della pubblicazione sui quotidiani<br />
del 14.12.2007 e 1.2.2008;<br />
Rilevato che l’intervento di progetto presenta le<br />
seguenti caratteristiche:<br />
- realizzazione di una nuova scogliera con un nucleo<br />
in pietrame scapolo di cava rivestito da una mantellata di<br />
massi naturali e relativo massiccio di coronamento;<br />
- asse della nuova scogliera disposto a circa 40<br />
m dall’attuale muro paraonde al fine di garantire un<br />
adeguato ridosso della strada e del fascio binari (di<br />
successiva realizzazione) rispetto agli eventuali fenomeni<br />
di tracimazione del moto ondoso incidente lungo la<br />
scogliera di protezione;<br />
- demolizione e salpamento della scogliera e del muro<br />
paraonde esistenti;<br />
- demolizione e messa a discarica delle tubazioni<br />
del vecchio “oleodotto FIAT” e del relativo edificio di<br />
servizio in muratura e c .a.;<br />
- rinfianco a tergo della nuova opera a gettata con<br />
materiale inerte di cava;<br />
- realizzazione della rete di smaltimento delle acque<br />
meteoriche;<br />
Visto il parere n. 66 espresso dal Nucleo VIA<br />
nella seduta del 27 aprile 2009, allegato al presente<br />
provvedimento quale <strong>parte</strong> integrante e sostanziale<br />
(Allegato A);<br />
Ritenuto di condividere le conclusioni espresse nel<br />
parere di cui sopra dal Nucleo di valutazione dell’impatto<br />
ambientale, per quanto riguarda le condizioni al cui<br />
rispetto subordinare il parere favorevole della <strong>Regione</strong>;<br />
A voti unanimi;<br />
DELIBERA<br />
35<br />
1) di esprimere, ai sensi dell’art. 21 della L.R. 79/98,<br />
ai fini della pronuncia di compatibilità ambientale del<br />
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e<br />
del Mare, parere favorevole sul Progetto di adeguamento<br />
tecnico funzionale del Molo di Levante del porto di<br />
Marina di Cararra, proposto dall’Autorità Portuale di<br />
Carrara, subordinatamente alle condizioni riportate<br />
nel parere n. 66 espresso dal Nucleo di valutazione<br />
dell’impatto ambientale nella seduta del 27 aprile 2009,<br />
parere allegato al presente atto quale <strong>parte</strong> integrante e<br />
sostanziale (Allegato A);<br />
2) di trasmettere, a cura del Settore “Valutazione<br />
Impatto Ambientale”, la presente deliberazione al<br />
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e<br />
del Mare ed al Ministero per i Beni e le Attività Culturali,<br />
per gli adempimenti di rispettiva competenza;<br />
3) di comunicare altresì, a cura del Settore “Valutazione<br />
Impatto Ambientale”, il presente atto all’Autorità Portuale<br />
di Carrara, per opportuna conoscenza, alla Provincia di<br />
Massa Carrara, al Comune di Carrara, all’ARPAT, e agli<br />
uffici regionali (Settore Energie e Risorse Minerarie,<br />
Ufficio Tecnico del Genio Civile di Massa e di Grosseto,<br />
Settore Tutela e Valorizzazione delle Risorse Ambientali<br />
, Settore Tutela del Territorio e della Costa territorio ,<br />
Settore Tutela delle Acque Interne e del Mare Servizi<br />
Idrici, Settore Viabilità di Interesse Regionale, Settore<br />
Logistica, Porti e Aeroporti, Settore Infrastrutture di<br />
Trasporto Strategiche per lo Stato e la <strong>Regione</strong>, Settore<br />
Aspetti di Governo del territorio nella Pianificazione<br />
e Cave, Settore Indirizzi per il Governo del Territorio,<br />
Settore Tutela dall’Inquinamento Elettromagnetico ed<br />
Acustico e Radioattività Ambientale, Settore Qualità<br />
dell’Aria, Rischi Industriali, Prevenzione e Riduzione<br />
Integrata dell’ Inquinamento, Settore Rifiuti e Bonifiche,<br />
Settore Foreste e Patrimonio agro-forestale, Settore<br />
Sicurezza e Salute sui Luoghi di Lavoro, Settore<br />
Strumenti della Valutazione Integrata e dello Sviluppo<br />
Sostenibile, Settore Programmazione Negoziata e<br />
Controlli Comunitari).<br />
Il presente atto è pubblicato integralmente sul<br />
B.U.R.T. ai sensi dell’art. 5 comma 1 lettera g) della<br />
LR 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi<br />
della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della<br />
medesima LR 23/2007.<br />
Segreteria della Giunta<br />
Il Direttore Generale<br />
Valerio Pelini<br />
SEGUE ALLEGATO
36 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Allegato A<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong><br />
Direzione Generale della Presidenza<br />
Area di Coordinamento Programmazione e Controllo<br />
Settore Valutazione Impatto Ambientale<br />
Nucleo di Valutazione dell’Impatto Ambientale<br />
L.R.79/98 - Deliberazioni della G.R. n. 356 del 2/4/2001, n. 1358 del 10.12.2001 e<br />
n. 816 del 04/08/2003<br />
Seduta del 27 aprile 2009<br />
Parere n. 66<br />
per l’espressione del parere della Giunta Regionale al Ministro dell’Ambiente<br />
ai sensi dell’art.21 della L.R.79/98<br />
Adeguamento tecnico funzionale del Molo di Levante del<br />
porto di Marina di Cararra<br />
Proponente: Autorità Portuale di Marina di Carrara
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Il giorno 27 aprile 2009, alle ore 10.00, nei locali degli uffici della Giunta Regionale in via R. Bardazzi 19,<br />
in Firenze, si è riunito il Nucleo di Valutazione dell’impatto ambientale per l’espressione del parere tecnico<br />
alla Giunta Regionale in merito alla compatibilità ambientale del Progetto di Adeguamento tecnico<br />
funzionale del Molo di Levante del porto di Marina di Cararra, proposto dall’Autorità Portuale di Marina di<br />
Carrara, parere da esprimersi ai fini degli adempimenti regionali di cui all’art.21 della L.R. 79/98, per il<br />
procedimento di V.I.A. di competenza dello Stato.<br />
Sono presenti, oltre al Presidente del Nucleo di Valutazione Arch. Fabio Zita e al Segretario Arch. Alberto<br />
Ugolini, quali componenti del Nucleo stesso, tecnici in rappresentanza degli Uffici di seguito elencati:<br />
della Direzione Generale Politiche Territoriali e Ambientali – A.C. Trasporti e logistica:<br />
- Settore Sistema integrato dei porti, degli aeroporti e della logistica;<br />
della Direzione Generale Politiche territoriali e ambientali - A.C. Prevenzione integrata degli inquinamenti<br />
e programmazione ambientale:<br />
- Settore Tutela dall’inquinamento elettromagnetico ed acustico e radioattività ambientale;<br />
della Direzione Generale Politiche Territoriali e Ambientali - A.C. Tutela dell’acqua e del territorio:<br />
dell’ARPAT:<br />
- Area VIA/VAS/Grandi Infrastrutture di Mobilità.<br />
Sono presenti altresì, in qualità di invitati, i rappresentanti dell’Autorità portuale di Carrara.<br />
Alle ore 11.00, il Presidente del Nucleo, dopo la verifica delle presenze, apre la riunione e, su suo invito, un<br />
rappresentante della Autorità Portuale riassume sinteticamente caratteristiche e finalità del progetto in<br />
esame. La riunione prosegue poi, in assenza dei rappresentanti dell’Autorità Portuale proponente, con<br />
contributi da <strong>parte</strong> degli altri invitati e con la discussione da <strong>parte</strong> del Nucleo, a seguito della quale viene<br />
condiviso il seguente Parere.<br />
IL NUCLEO DI VALUTAZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE<br />
VISTO il D.Lgs.152/06 e successive modifiche;<br />
VISTO il D. Lgs. 4/2008;<br />
VISTA la L.R. 79/98 “Norme per l’applicazione della valutazione di impatto ambientale” ed in particolare<br />
l’art. 21 che disciplina la <strong>parte</strong>cipazione della <strong>Regione</strong> alla procedura di competenza dello Stato;<br />
VISTE le Deliberazioni della G.R. n. 356 del 2/4/2001, n. 1358 del 10.12.2001 e n. 816 del 04/08/2003,<br />
che danno attuazione al citato art .21 della L.R. 79/98, e riguardano l’attribuzione alla Giunta Regionale<br />
della competenza in ordine all’espressione del Parere della <strong>Regione</strong> nei procedimenti di V.I.A. di<br />
competenza dello Stato, nonché l’istituzione del Nucleo di Valutazione dell’impatto ambientale;<br />
VISTA la Deliberazione G.R. n. 87 del 9.2.2009 in merito agli indirizzi transitori applicativi nelle more<br />
dell’approvazione della legge regionale in materia di VAS e VIA;<br />
VISTO che, con nota del 14.12.2007 assunta al Protocollo Regionale in data 18.12.2007, la Autorità<br />
Portuale di Carrara ha depositato presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, il<br />
Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> il Progetto e lo Studio di impatto<br />
ambientale (SIA) relativi all’opera di cui trattasi;<br />
DATO ATTO che il Proponente ha provveduto in data 14.12.2007 alla pubblicazione sui giornali<br />
quotidiani “Il Tirreno” e “La Repubblica” dell’avviso dell’avvenuto deposito del progetto in esame, nonché<br />
in data 1.2.2008 di un avviso di rettifica sui medesimi quotidiani;<br />
DATO ATTO che:<br />
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- il progetto e lo studio di impatto ambientale sono rimasti a disposizione per la consultazione da <strong>parte</strong> del<br />
pubblico da 1.2.2008 fino al 17.3.2008 e non risultano pervenute agli uffici della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong><br />
osservazioni e memorie scritte relative al progetto depositato;<br />
- il procedimento regionale è stato avviato in data 1.2.2008;<br />
- una proposta di richiesta di integrazioni è stata avanzata dalla <strong>Regione</strong> al Ministero dell’Ambiente in data<br />
11.4.2008;<br />
- il 18.11.2008 si è tenuto un sopralluogo tecnico presso il sito di progetto;<br />
- il proponente, con nota del 1.10.2008 pervenuta al protocollo regionale il 3.10.2008, ha trasmesso la<br />
documentazione integrativa richiesta;<br />
- il Proponente ha provveduto a depositare anche presso le altre Amministrazioni interessate al<br />
procedimento regionale sia la documentazione presentata all’avvio del procedimento, sia i chiarimenti<br />
richiesti;<br />
ESAMINATI gli elaborati tecnici comunicati dal Proponente di seguito elencati:<br />
- Progetto approvato dal Consiglio Sup. dei LL.PP.;<br />
- Studio di impatto ambientale articolato nei Quadri programmatico, progettuale ed ambientale;<br />
- Sintesi non tecnica;<br />
- Integrazioni;<br />
RILEVATO che l’intervento di progetto presenta le seguenti caratteristiche:<br />
- realizzazione di una nuova scogliera con un nucleo in pietrame scapolo di cava rivestito da una mantellata<br />
di massi naturali e relativo massiccio di coronamento;<br />
- asse della nuova scogliera disposto a circa 40 m dall’attuale muro paraonde al fine di garantire un<br />
adeguato ridosso della strada e del fascio binari (di successiva realizzazione) rispetto agli eventuali<br />
fenomeni di tracimazione del moto ondoso incidente lungo la scogliera di protezione;<br />
- demolizione e salpamento della scogliera e del muro paraonde esistenti (comprese eventuali armature,<br />
tubazioni, cavidotti e quanto altro presente all’interno e/o al margine del predetto muro), con cernita del<br />
materiale di risulta al fine di recuperare elementi idonei per la costruzione della nuova scogliera e della<br />
zona di colmata (tutto il materiale verrà utilizzato previa verifica del rispetto, relativamente alla sola<br />
frazione granulometrica < 2 mm, dei limiti indicati dalla colonna A della normativa vigente in materia di<br />
bonifica, e previa esecuzione di determinazioni analitiche dell’eluato ottenuto nel test di cessione di durata<br />
24 ore che utilizzi come eluente acqua deionizzata satura di CO2, realizzato sulla frazione > 2 mm, e<br />
successiva verifica della conformità ai limiti della Tabella Acque sotterranee allegata alla vigente<br />
normativa in materia di bonifiche);<br />
- demolizione e messa a discarica delle tubazioni del vecchio “oleodotto FIAT” e del relativo edificio di<br />
servizio in muratura e c .a.;<br />
- rinfianco a tergo della nuova opera a gettata con materiale inerte di cava (tutto il materiale verrà utilizzato<br />
previa verifica del rispetto, relativamente alla sola frazione granulometrica < 2 mm, dei limiti indicati dalla<br />
colonna A della normativa vigente in materia di bonifica e previa esecuzione di determinazioni analitiche<br />
dell’eluato ottenuto nel test di cessione di durata 24 ore che utilizzi come eluente acqua deionizzata satura<br />
di CO2, realizzato sulla frazione > 2 mm, e successiva verifica della conformità ai limiti della Tabella<br />
Acque sotterranee allegata alla vigente normativa in materia di bonifiche);<br />
- realizzazione della rete di smaltimento delle acque meteoriche contraddistinta da caditoie/pozzetti (in c.a.<br />
con griglia in acciaio) allacciate ad una tubazione di raccolta, disposta lungo l’asse longitudinale del molo;<br />
- realizzazione della pavimentazione stradale, al fine di raccordarsi all’attuale quota (+2.50 m l.m.m.) del<br />
piano stradale della “banchina Fiorillo”; nella previsione di procedere alla realizzazione di un pacchetto<br />
stradale definitivo solo dopo la costruzione del fascio binari, detta pavimentazione, del tipo flessibile, è<br />
contraddistinta da uno strato in conglomerato bituminoso su uno strato di fondazione di misto granulare in<br />
stabilizzato di cava compattato;<br />
DATO ATTO che:<br />
- il Settore Valutazione di Impatto Ambientale ha richiesto, con note del 4.2.2008, il parere della Provincia<br />
di Massa e del Comune di Carrara, nonché il contributo tecnico dell’ ARPAT, dell’ Ufficio Genio Civile di<br />
Massa, del Bacino <strong>Toscana</strong> Nord degli altri Uffici regionali interessati;<br />
- sono pervenuti, a seguito delle richieste di cui sopra, pareri e contributi tecnici da <strong>parte</strong> dei seguenti Enti e<br />
Uffici: Comune di Carrara, Provincia di Massa, ARPAT, Settore Sicurezza e salute luoghi di lavoro che
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trasmette il contributo ASL, Bacino Regionale <strong>Toscana</strong> Nord, Ufficio del Genio Civile di Massa Carrara,<br />
Settore Beni paesaggistici; Settore Foreste e patrimonio agroforestale, Settore Tutela e valorizzazione<br />
risorse ambientali, Settore Infrastrutture di trasporto strategiche, Settore Servizio sismico regionale, Settore<br />
Rifiuti e bonifiche, Settore Tutela dall’inquinamento acustico e elettromagnetico;<br />
- sulla documentazione integrativa, il Settore Valutazione di Impatto Ambientale ha richiesto, con note del<br />
16.10.2008 il parere della Provincia di Massa e del Comune di Carrara, nonché il contributo tecnico dell’<br />
ARPAT, dell’ Ufficio Genio Civile di Massa, del Bacino <strong>Toscana</strong> Nord degli altri Uffici regionali<br />
interessati;<br />
- a seguito delle richieste di tali richieste, sono pervenuti pareri e contributi tecnici da <strong>parte</strong> dei seguenti<br />
Enti ed Uffici: Comune di Carrara, Provincia di Massa Carrara, ARPAT, Settore Sicurezza e salute luoghi<br />
di lavoro che trasmette il contributo ASL, Bacino Regionale <strong>Toscana</strong> Nord, Settore Beni paesaggistici;<br />
Settore Foreste e patrimonio agroforestale, Settore Infrastrutture di trasporto strategiche, Settore Tutela<br />
dall’inquinamento acustico e elettromagnetico.<br />
CONSIDERATA l’approfondita discussione avvenuta nel corso della seduta odierna, nella quale sono stati<br />
affrontati tutti gli aspetti relativi agli impatti previsti per l’opera e le relative misure di mitigazione;<br />
DATO ATTO che il proponente è tenuto all’acquisizione degli atti autorizzativi previsti dalla vigente<br />
normativa, che la progettazione e l’attuazione degli interventi previsti deve conformarsi alle norme tecniche<br />
di settore nonché alla disciplina normativa degli atti di pianificazione territoriale, relativamente alle opere<br />
in esame, e che altresì, in relazione alla presenza del SIN, la realizzazione dell’intervento è subordinata alla<br />
certificazione liberatoria o alla certificazione di avvenuta bonifica da <strong>parte</strong> del soggetto competente;<br />
RITENUTO che l’opera di progetto sia da valutarsi compatibile con l’ambiente in cui viene a collocarsi,<br />
previa l’adozione delle misure che sono emerse nel corso dell’istruttoria, e sono state altresì ulteriormente<br />
definite, modificate ed integrate da <strong>parte</strong> del Nucleo nel corso della seduta odierna;<br />
RITENUTO pertanto di proporre alla Giunta Regionale l’espressione di parere favorevole sul progetto in<br />
questione, subordinatamente al rispetto delle prescrizioni e con la formulazione delle raccomandazioni<br />
sotto elencate:<br />
1. Indicazioni degli Enti Locali:<br />
- si ricorda che non potranno essere previste deroghe in riferimento al contingentamento dei viaggi di mezzi<br />
pesanti, almeno per quanto riguarda l’esecuzione di essi durante il periodo invernale;<br />
- per quanto riguarda la fase di cantiere, dovranno essere predisposte bagnature e periodica pulizia del<br />
piazzale interessato dalla movimentazione dei mezzi e dei materiali al fine di ridurre l’emissione di polveri<br />
in atmosfera;<br />
- dovrà essere prevista l’idonea copertura di tutti i mezzi destinati al trasporto di materiale inerte e<br />
polverulento e l’installazione di un apposito sistema di lavaggio dei mezzi in entrata ed in uscita dall’area<br />
di cantiere;<br />
- si ricorda che l’area di interesse dell’intervento previsto dalla realizzazione dell’adeguamento tecnicofunzionale<br />
del Porto di Marina di Carrara rientra nell’area del Sito di Interesse Nazionale, per la quale si<br />
rimanda al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, competente in materia;<br />
- in merito allo svolgimento del monitoraggio della qualità dell’aria, deve essere sentita anche la Provincia<br />
di Massa e Carrara;<br />
- nelle successive fasi progettuali, il Proponente, sentita la Provincia di Massa e Carrara, deve definire nel<br />
dettaglio le misure che saranno adottate in fase di costruzione al fine di evitare la contaminazione delle<br />
acque superficiali da correlarsi a potenziali sversamenti di olii ed idrocarburi dai mezzi di trasporto del<br />
materiale e delle macchine operatrici.<br />
2. Il Proponente, nelle successive fasi progettuali, deve verificare l’idoneità delle strade interessate al<br />
passaggio dei mezzi pesanti con gli Enti proprietari delle stesse in relazione all’accessibilità ed alla<br />
fruibilità.<br />
3.<br />
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3a. Per quanto riguarda i certificati analitici relativi alla caratterizzazione marina dell’area di intervento, si<br />
rimanda all’Autorità competente (Ministero dell’Ambiente) la valutazione di tali dati ai fini dell’eventuale<br />
esclusione della necessità di bonifica per l‘area interessata dall’intervento di adeguamento tecnico<br />
funzionale del molo di levante.<br />
3b. Relativamente all’oleodotto FIAT, si ricorda che i rifiuti prodotti durante tutte le operazioni (anche per<br />
eventuali operazioni di riutilizzo) dovranno essere gestiti a norma di legge.<br />
3c. E’ necessario che nell’area di cantiere siano a disposizione panne assorbenti in grado di essere utilizzate<br />
prontamente in caso di necessità. Riguardo alla torpidità, si richiede che l’intervento sia effettuato<br />
preferibilmente lontano dal periodo di balneazione, per cui si consiglia che le operazioni vengano effettuate<br />
nel periodo autunno-inverno evitando il periodo (1 aprile - 30 settembre) interessato dal monitoraggio delle<br />
acque di balneazione.<br />
3d. Per quanto riguarda il rumore, premesso che vi sono varie parti del porto che consentono una<br />
schermatura efficace, nel caso durante i lavori fossero ravvisate fasi particolarmente critiche dal punto di<br />
vista acustico (a priori non ipotizzabili), si deve intervenire con barriere mobili utilizzando gli spazi a<br />
disposizione nel porto.<br />
3e. Per quanto riguarda in particolare il rumore derivante dal traffico indotto, nelle successive fasi<br />
progettuali devono essere definite le caratteristiche dei mezzi di trasporto da e per l’area e gli orari di<br />
conferimento, tenendo conto dell’attuale situazione di congestione delle strade in funzione degli orari. La<br />
spalmatura del numero di viaggi/giorno sul turno lavorativo può consentire una frequenza massima tale da<br />
permettere il rispetto di tutti i limiti applicabili. Per evitare che, in assenza di specifiche indicazioni, si<br />
abbiano concentrazioni di traffico in determinati orari, la frequenza oraria massima ammissibile deve essere<br />
concordata con il Comune di Carrara e con l’ARPAT.<br />
3f. In considerazione delle incertezze nell’applicazione dei modelli di simulazione utilizzati per la<br />
valutazione dell’impatto acustico, legate sia ai dati di sorgente (potenza sonora, tempo di funzionamento,<br />
localizzazione, ecc..), sia ai dati di propagazione del rumore in un ambiente tipicamente urbanizzato e<br />
quindi molto complesso, si prescrive la presentazione, da <strong>parte</strong> del Proponente l’opera, di un opportuno<br />
piano di monitoraggio del clima acustico nelle varie fasi di cantiere, per la verifica dell’effettivo rispetto<br />
dei limiti di legge, quale si desume dallo studio acustico. Tale piano deve essere concordato con il<br />
Dipartimento Provinciale ARPAT competente per territorio, unitamente ad un protocollo di intervento da<br />
attuare nel caso di evidenziazione, da <strong>parte</strong> del sistema di monitoraggio installato, di un superamento dei<br />
limiti.<br />
3g. Si ricorda che l’eventuale ricorso alle procedure di richiesta di deroga al rispetto dei limiti, di cui alla<br />
Delibera del Consiglio <strong>Regione</strong> n.77/2000 <strong>parte</strong> 3, per particolari fasi dei lavori, deve essere giustificato<br />
(dal Proponente l’opera) e valutato (dall’Amministrazione Comunale competente) caso per caso in<br />
relazione alla durata della deroga stessa e alla possibilità di messa in opera di opportuni interventi di<br />
mitigazione per la protezione dei ricettori eventualmente interessati.<br />
4.<br />
4a. Si ricorda che la gestione degli inerti da costruzione e demolizione dovrà avvenire nel rispetto della<br />
vigente normativa nazionale e regionale.<br />
4b. Per quanto riguarda il riutilizzo dei materiali risultanti dal salpamento dell’esistente scogliera, i<br />
materiali non idonei e qualsiasi tipo di rifiuto eventualmente rinvenuto devono essere rimossi e trasportati a<br />
recupero o smaltimento.<br />
4c. Si ricorda che i rifiuti prodotti in fase di cantiere e di esercizio devono essere recuperati e/o smaltiti<br />
secondo le norme di legge. Devono essere previste aree di servizio per la raccolta dei rifiuti e la raccolta<br />
differenziata proporzionalmente ai rifiuti prodotti. Devono inoltre essere previste eventuali aree di<br />
stoccaggio temporaneo dei materiali provenienti dalle operazioni di demolizione e salpamento.<br />
4d. Relativamente all’utilizzo di materiali recuperabili, si ricordano le disposizioni della L.R. 25/1998 art. 4<br />
e della D.C.R. n. 265/1998.<br />
4e Si ricorda che, qualora in corso d’opera di dovessero presentare problematiche inerenti il ritrovamento di<br />
terreno e/o acque inquinati, devono essere attivate le procedure di messa in sicurezza e bonifica ai sensi del<br />
D. Lgs. 152/2006.<br />
5. Per quanto riguarda gli aspetti sismici, in fase di progettazione esecutiva il Proponente dovrà<br />
implementare il programma di indagini attraverso la realizzazione di indagini geofisiche in foro (prove<br />
down-hole in onde P ed SH), necessarie per la determinazione della categoria di suolo di fondazione, al fine
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
di una corretta stima dell’azione sismica di progetto, in ottemperanza a quanto previsto dalle Norme<br />
tecniche per le costruzioni. Si raccomanda la realizzazione delle suddette indagini geofisiche secondo gli<br />
standard di qualità previsti nelle Istruzioni tecniche regionali, Volume 1B, consultabili sul sito web della<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>.<br />
6. Il proponente, in fase esecutiva, è tenuto a seguire le disposizioni speciali di cui all’Allegato 1, facente<br />
<strong>parte</strong> integrante del presente Parere.<br />
per le motivazioni di cui sopra;<br />
ESPRIME<br />
parere tecnico favorevole sulla compatibilità ambientale del Progetto di adeguamento tecnico funzionale<br />
del Molo di Levante del porto di Marina di Cararra, proposto dall’Autorità Portuale di Carrara,<br />
subordinatamente al rispetto delle prescrizioni e raccomandazioni indicate in premessa.<br />
Alle ore 12.00, non essendovi altro da discutere, il Presidente dichiara conclusi i lavori e scioglie la seduta.<br />
Allegati costituenti <strong>parte</strong> integrante del parere:<br />
Allegato 1 “Disposizioni speciali per le imprese”.<br />
IL SEGRETARIO IL PRESIDENTE<br />
(Arch. Alberto Ugolini) (Arch. Fabio Zita)<br />
41
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Allegato 1<br />
1 - Generalità<br />
DISPOSIZIONI SPECIALI PER IMPRESE<br />
Le presenti disposizioni costituiscono una integrazione alla vigente normativa a cui l’Impresa dovrà<br />
attenersi per lo svolgimento dei lavori e per ogni attività di cantiere.<br />
2 - Disposizioni generali per la prevenzione dell’inquinamento ambientale<br />
Fatte salve le responsabilità civili e penali previste dalla vigente normativa in caso di inquinamento<br />
ambientale, al fine di prevenire al massimo le possibilità di incorrere in tali situazioni eventualmente<br />
connesse alle attività dei cantieri, l’impresa appaltatrice è tenuta al rispetto della normativa vigente in<br />
campo ambientale ed acquisire le autorizzazioni ambientali necessarie allo svolgimento delle attività,<br />
dovrà, inoltre, redigere, preventivamente all’installazione del cantiere, tutta la documentazione informativa<br />
che verrà richiesta dalla Direzione Lavori.<br />
In particolare, l’impresa sarà tenuta a sottoporre alla D.L. una planimetria dettagliata relativa alla<br />
distribuzione interna dell’area di cantiere comprensiva di una descrizione precisa (ubicazione,<br />
dimensionamento e modalità di gestione) degli impianti fissi e di tutti i sistemi necessari per lo smaltimento<br />
controllato degli inquinanti provenienti dalle lavorazioni previste garantendone, nel tempo, la verifica della<br />
capacità e dell’efficacia.<br />
L’impresa sarà, peraltro, tenuta a recepire tutte le osservazioni che deriveranno dalle attività di<br />
monitoraggio ambientale, apportando i necessari correttivi per la riduzione preventiva degli impatti<br />
(ubicazione degli impianti rumorosi, modalità operative nel periodo notturno, ecc..).<br />
L’apertura di ogni area di lavoro dovrà essere preceduta da una valutazione dell’impatto acustico, redatta<br />
secondo le indicazioni del DGR n° 788 del 13.07.99.<br />
Qualora per alcune lavorazioni acusticamente più impattanti sia ritenuto opportuno richiedere<br />
l’autorizzazione in deroga ai limiti di pressione sonora, la ditta non dovrà iniziare tali lavorazioni fino a che<br />
il Comune non avrà rilasciato tale autorizzazione.<br />
Inoltre, l’impresa dovrà, in fase di costruzione, adottare tutti gli accorgimenti atti a ridurre la produzione e<br />
la propagazione di polveri; a tal fine sarà necessario garantire:<br />
� una costante bagnatura delle strade utilizzate, pavimentate e non, entro 100 m da edifici o<br />
fabbricati. Le bagnature non devono provocare fenomeni di dilavamento da <strong>parte</strong> delle acque,<br />
dovuti a dispersione o dilavamento incontrollati;<br />
� un lavaggio dei pneumatici di tutti i mezzi in uscita dal cantiere e dalle aree di approvvigionamento e<br />
conferimento materiali prima dell’inserimento sulla viabilità ordinaria;<br />
� una bagnatura e copertura con teloni dei materiali trasportati con autocarri;<br />
� una costante bagnatura dei cumuli di materiale stoccati nelle aree di cantiere.<br />
Inoltre al fine i limitare i rischi di inquinamento delle falde, l’impresa dovrà adottare i seguenti<br />
accorgimenti:<br />
� eseguire rifornimenti di carburante e lubrificanti ai mezzi meccanici su pavimentazione<br />
impermeabile;<br />
� controllare giornalmente i circuiti oleodinamici dei mezzi operativi;<br />
� adottare idonei sistemi di deviazione delle acque con apposite casseformi al fine di evitare<br />
rilasci di miscele cementizie e relativi additivi per i getti in di calcestruzzo in alveo;<br />
� adottare, per campi e cantieri, apposte vasche di sedimentazione per prevenire possibili<br />
apporti di inerti ai corsi d’acqua o alle falde acquifere.<br />
3 – Disposizioni per l’approvvigionamento idrico
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Per usi potabili, ove previsti, non è possibile l’approvvigionamento idrico con autobotti in quanto l’art. 48<br />
del D.P.R. 303/46 lo consente solo in caso di emergenza idrica.<br />
Con la definizione di un dettagliato bilancio idrico dell’attività di cantiere, l’Impresa dovrà gestire ed<br />
ottimizzare l’impiego della risorsa, eliminando o riducendo al minimo l’approvvigionamento<br />
dall’acquedotto e massimizzando, ove possibile, il riutilizzo delle acque impiegate nelle operazioni di<br />
cantiere.<br />
Per l’impiego di acqua somministrata dall’Ente Acquedotto, l’Impresa dovrà preventivamente comunicare<br />
a tale Ente il proprio fabbisogno; sarà poi tenuta ad osservare le indicazioni e prescrizioni del caso che<br />
l’Ente stesso provvederà a fornire.<br />
In relazione alla eventuale realizzazione di pozzi e depositi di accumulo per l’acqua piovana ed al<br />
pompaggio da un corso d’acqua, l’impresa è tenuta a fornire all’Amministrazione locale competente la<br />
precisa indicazione delle caratteristiche di realizzazione, funzionamento ed ubicazione delle fonti di<br />
approvvigionamento idrico di cui l’Impresa stessa intende avvalersi durante la esecuzione dei lavori.<br />
4 - Disposizioni per la scelta e delle attrezzature<br />
L’impresa è tenuta ad impiegare macchine e attrezzature che rispettano i limiti di emissione sonora previsti,<br />
per la messa in commercio, dalla normativa regionale, nazionale e comunitaria, vigente entro i tre anni<br />
precedenti la data di esecuzione dei lavori.<br />
In particolare si dovrà tenere conto:<br />
della normativa regionale in vigore per l’attività di cantieri stradali di durata superiore a 5 giorni:<br />
� Deliberazione del Consiglio Regionale della <strong>Toscana</strong> n° 77 del 22/2/2000;<br />
� della normativa nazionale per le macchine da cantiere in vigore:<br />
� Decreto Legislativo 4 settembre 2002, n° 262 – Attuazione della Direttiva 2000/14/CE concernente<br />
l’emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all’aperto.<br />
In ogni caso l’impresa dovrà contenere i rumori sui ricettori entro il limite di 70 dB (A) per il periodo<br />
diurno (dalle ore 6.00 alle 22.00) e di 60 dB (A) per quello notturno (dalle ore 22.00 alle 6.00) o secondo i<br />
limiti imposti dal Piano Comunale di Classificazione Acustica approvato dai comuni.<br />
L’impresa dovrà altresì privilegiare, ove possibile, l’utilizzo di:<br />
o macchine movimento terra ed operatrici gommate, piuttosto che cingolate, con potenza<br />
minima appropriata al tipo di intervento;<br />
o impianti fissi, gruppi elettrogeni e compressori insonorizzati.<br />
5 - Distribuzione interna dell’area di cantiere<br />
L’impresa dovrà predisporre, prima dell’inizio dei lavori, un piano, da concordare con gli Enti interessati,<br />
che sviluppi soluzioni atte a minimizzare l’impatto associato alle attività di cantiere (comprese eventuali<br />
limitazioni delle attività) in particolare per quanto riguarda l’emissioni di polveri e l’inquinamento acustico.<br />
L’Impresa stessa, inoltre, è tenuta a seguire le seguenti indicazioni per quanto riguarda l’organizzazione del<br />
cantiere:<br />
� occorrerà localizzare gli impianti fissi più rumorosi (betonaggio, officine meccaniche,<br />
elettrocompressori, ecc.) alla massima distanza dai ricettori esterni;<br />
� occorrerà orientare gli impianti che hanno un emissione direzionale in modo da ottenere, lungo<br />
l’ipotetica linea congiungente la sorgente con il ricettore esterno, il livello minimo di pressione<br />
sonora;<br />
� dovranno essere limitate le sottrazioni dirette di vegetazione compensando eventuali tagli con opere<br />
di ripristino. Per tutti i siti di cantiere posti nelle vicinanze di torrenti o canali si dovranno<br />
prevedere adeguate barriere arboree.<br />
6- Modalità operative<br />
43
44 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
L’impresa è tenuta a seguire le seguenti indicazioni:<br />
� preferenza per le lavorazioni nel periodo diurno;<br />
� imposizione di direttive agli operatori tali da evitare comportamenti inutilmente rumorosi;<br />
� per il caricamento e la movimentazione del materiale inerte, preferenza dell’uso di pale caricatrici<br />
piuttosto che escavatori in quanto quest’ultimo, per le sue caratteristiche d’uso, durante l’attività<br />
lavorativa viene posizionato sopra al cumulo di inerti da movimentare, facilitando così la<br />
propagazione del rumore, mentre la pala caricatrice svolge la propria attività, generalmente, dalla<br />
base del cumulo in modo tale che quest’ultimo svolge una azione mitigatrice sul rumore emesso<br />
dalla macchina stessa;<br />
� rispetto della manutenzione e del corretto funzionamento di ogni attrezzatura;<br />
� nella progettazione dell’utilizzo delle varie aree del cantiere venga privilegiato il deposito<br />
temporaneo degli inerti in cumuli da interporre fra le aree dove avvengono lavorazioni rumorose ed<br />
i ricettori;<br />
� uso di barriere acustiche mobili da posizionare di volta in volta in prossimità delle lavorazioni più<br />
rumorose tenendo presente che, in linea generale, la barriera acustica sarà tanto più efficace quanto<br />
più vicino si troverà alla sorgente sonora;<br />
� per una maggiore accettabilità, da <strong>parte</strong> dei cittadini, di valori di pressione sonora elevati,<br />
programmare le operazioni più rumorose nei momenti in cui sono più tollerabili evitando, per<br />
esempio, le ore di maggiore quiete o destinate al riposo;<br />
� le operazioni di carico dei materiali inerti siano effettuate in zone dedicate sfruttando anche<br />
tecniche di convogliamento e di stoccaggio di tali materiali diverse dalle macchine di movimento<br />
terra, quali nastri trasportatori, tramogge, ecc.;<br />
� i percorsi destinati ai mezzi, in ingresso e in uscita dal cantiere, siano rigorosamente individuati e<br />
delimitati in maniera da minimizzare l’esposizione al rumore dei ricettori. E’ importante che<br />
esistano delle procedure a garanzia della qualità della gestione delle quali il gestore dei cantieri si<br />
dota al fine di garantire il rispetto delle prescrizioni impartite e delle cautele necessarie a mantenere<br />
l’attività entro i limiti fissati dal progetto. A questo proposito è utile disciplinare l’accesso di mezzi<br />
e macchine all’interno del cantiere mediante procedure da concordare con la Direzione Lavori;<br />
� la movimentazione di cantiere di materiali in entrata ed uscita deve essere ottimizzata, con<br />
obbiettivo di minimizzare l’impiego di viabilità pubblica.<br />
7 - Disposizioni generali circa i siti di lavorazione.<br />
L’impresa è tenuta a prestare maggiore attenzione in corrispondenza dei siti dove si concentrano le<br />
lavorazioni che possono produrre effetti inquinanti (cantieri mobili) gestendo con la massima cura le varie<br />
lavorazioni che comportano per loro natura i maggiori impatti (movimentazioni di materiali, scavi,<br />
perforazioni, getti di miscele cementizie, formazione puntuale e provvisoria di depositi).<br />
Per quanto concerne il rumore prodotto dai cantieri mobili, l’Impresa dovrà richiedere la deroga ufficiale<br />
prevista in tali casi per i cantieri che dovessero superare i limiti di normativa e recepire gli eventuali<br />
correttivi che si renderanno necessari a seguito delle previste attività di monitoraggio sia acustico che<br />
atmosferico.<br />
Particolare attenzione dovrà essere posta a tutte le eventuali lavorazioni che riguardano perforazioni e getti<br />
di calcestruzzo in prossimità delle falde idriche sotterranee, che dovranno avvenire a seguito di preventivo<br />
intubamento ed isolamento del cavo al fine di evitare la dispersione in acque sotterranee del cemento a di<br />
altri additivi.<br />
Altresì i medesimi lavori dovranno essere condotti con tutte le cautele necessarie ad evitare sversamenti e<br />
dispersioni di sostanze inquinanti nelle acque superficiali e sul suolo.<br />
8 - Disposizioni circa l’inquinamento da acque reflue<br />
Per l’intera durata dei lavori dovranno essere adottate a cura, carico e sotto la diretta e completa<br />
responsabilità dell’Impresa tutte le precauzioni e messi in atto gli interventi necessari ad assicurare la tutela
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
dall’inquinamento da <strong>parte</strong> dei reflui originati, direttamente e indirettamente, dalle attività di cantiere, delle<br />
acque superficiali e sotterranee e del suolo, nel rispetto delle vigenti normative comunitarie, nazionali e<br />
regionali, nonché delle disposizioni che potranno essere impartite dalle Autorità competenti in materia di<br />
tutela ambientale.<br />
Nei prezzi di appalto l’Impresa dovrà, quindi, considerare i costi provenienti dalla costruzione,<br />
manutenzione e gestione di tutti gli interventi di tutela delle acque, compresi gli impianti di trattamento in<br />
oggetto e di tutti i loro accessori.<br />
In particolare le acque reflue dei cantieri e delle aree di lavorazione, andranno sottoposte a processi di<br />
chiarificazione e depurazione che consentano la loro restituzione in conformità al Decreto Legislativo<br />
152/06. In ogni caso qualsiasi scarico o sversamento dovrà essere autorizzato dall’Autorità competente in<br />
materia.<br />
Al fine di evitare inquinamenti delle acque sia superficiali che sotterrane e del suolo occorrerà tener conto<br />
delle seguenti specifiche:<br />
acque di lavorazione: tutti questi fluidi, ove presenti, risultano gravati da diversi agenti inquinanti di<br />
tipo fisico quali sostanze inerti finissime (filler di perforazione, fanghi, etc.) o chimico (cementi,<br />
idrocarburi e olii provenienti dai macchinari, schiumogeni, etc.) dovranno pertanto essere trattati<br />
con impianti di decantazione o quant’altro necessario per il rispetto della normativa nazionale e<br />
regionale vigente.<br />
acque di piazzale: i piazzali del cantiere, le aree di deposito / accumulo temporaneo dei materiali di<br />
scavo e le aree di sosta delle macchine operatrici dovranno essere dotati di una regimazione<br />
idraulica che consenta la raccolta delle acque di qualsiasi origine (piovane, di dilavamento o<br />
provenienti da processi produttivi) per convogliarle nell’unità di trattamento generale previo<br />
trattamento di disoleatura o a qualsiasi altro trattamento necessario per il rispetto della normativa<br />
nazionale e regionale vigente.<br />
acque di officina: che provengono dal lavaggio dei mezzi meccanici o dei piazzali dell’officina e sono<br />
ricche di idrocarburi e olii, oltre che di sedimenti terrigeni, dovranno essere sottoposti ad un ciclo<br />
di disoleazione prima di essere immessi nell’impianto di trattamento generale. I residui del<br />
processo di disoleazione dovranno essere smaltiti come rifiuti speciali in discarica autorizzata.<br />
acque di lavaggio betoniere e acque di supero dei cls: che contengono una forte componente di<br />
materiale solido, che dovrà essere separato dal fluido mediante una vasca di sedimentazione, prima<br />
della loro immissione nell’impianto di trattamento generale. La componente solida ha una<br />
granulometria che non ne consente il trattamento nei normali impianti di disidratazione<br />
(nastropresse o filtropresse): dovrà essere, quindi previsto, il convogliamento dei residui ad un letto<br />
di essiccamento e prevista una destinazione finale ai sensi della normativa nazionale e regionale<br />
vigente.<br />
Acque nere: dovranno essere presenti, nei cantieri collocati non vicino ai campi, un congruo numero di<br />
servizi igienici e potranno essere utilizzate, per lo smaltimento delle acque nere, fosse Imhoff in<br />
aggiunta ad una subirrigazione (anche fitoassistita) e drenaggio (D.L. 152/06, L.R.T. 5/86 e<br />
D.C.I.M. 4/2/77, L.R. 64/2001) o quant’altro stabilito dall’Autorità competente al rilascio<br />
dell’autorizzazione allo scarico.<br />
L’unità di trattamento generale di acque ed, eventualmente, dei fanghi, dovrà essere adeguatamente<br />
dimensionata per le portate previste in entrata, consentendo l’assorbimento di eventuali picchi di adduzione<br />
e dovrà garantire:<br />
- lo scarico delle acque sottoposte al trattamento secondo i requisiti richiesti dal Decreto Legislativo<br />
152/06;<br />
- la disidratazione dei fanghi dovuti ai sedimenti terrigeni che saranno classificati “rifiuti” e, quindi,<br />
indirizzati verso una destinazione finale in linea con la loro classificazione;<br />
- la separazione degli oli ed idrocarburi eventualmente presenti nelle acque che saranno classificati “rifiuti<br />
speciali” e, quindi, smaltiti a discarica autorizzata.<br />
Occorrerà, inoltre, garantire:<br />
� l’impermeabilizzazione delle aree di sosta delle macchine operatrici e degli automezzi nei cantieri<br />
che dovranno, inoltre, essere dotate di tutti gli appositi sistemi di raccolta del liquidi provenienti da<br />
sversamento accidentale e dalle acque di prima pioggia;<br />
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46 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
� per quanto riguarda gli eventuali getti in calcestruzzo in prossimità delle falde idriche sotterranee si<br />
sottolinea la necessità di attuare tutte le precauzioni al fine di evitare la dispersione sui corsi<br />
d’acqua e sul suolo del cemento e degli additivi.<br />
9 – Rifiuti e bonifiche<br />
L’impresa dovrà garantire la messa in sicurezza degli eventuali materiali di scavo, qualora previsto ed<br />
autorizzato un loro successivo riutilizzo secondo quanto previsto dalla normativa vigente, utilizzando<br />
basamenti pavimentati realizzati in stabilizzato opportunamente rullato e ben compattato di spessore non<br />
inferiore a 20 cm in aree non soggette a bonifica ai sensi del Decreto Legislativo 152/06; l’eventuale<br />
deposito preliminare non deve superare l’anno ed i tre anni la messa in riserva, entrambi debitamente<br />
autorizzati dalla provincia competente.<br />
La messa in riserva di altri rifiuti recuperabili dovrà essere effettuata conformemente ai dettami impartiti<br />
dal D.M. 5/2/98 e s.m.i; mentre i materiali derivanti dall’attività di demolizione e costruzione dovranno<br />
essere gestiti nel rispetto dell’art. n° 4 comma 7 della L.R. 25/98.<br />
Le aree di stoccaggio di materiali inquinanti, intesi come impianti di deposito preliminare e/o messa in<br />
riserva di rifiuti speciali anche pericolosi, dovranno essere progettate sulla base della potenzialità massima<br />
di esercizio prefissata sulla base delle tipologie dei rifiuti che si intende gestire e con gli accorgimenti<br />
necessari.<br />
Durante lo svolgimento dei lavori di manutenzione della viabilità esistente e/o nel caso di dismissione di<br />
strade si servizio, per il ripristino ambientale, la pavimentazione bituminosa (unitamente al suo sottofondo)<br />
dovrà essere completamente rimossa e portata a discarica autorizzata.<br />
10 - Movimentazione dei mezzi ed attività di cantiere<br />
Per la movimentazione dei mezzi di trasporto, l’impresa è tenuta ad utilizzare esclusivamente la rete della<br />
viabilità di cantiere indicata nel progetto fatta eccezione, qualora indispensabile, l’utilizzo della viabilità<br />
ordinaria previa autorizzazione da <strong>parte</strong> delle amministrazioni locali competenti da richiedersi a cura e<br />
spesa dell’Impresa.<br />
Per ridurre al minimo i disagi che si possono creare per effetto del passaggio di tali mezzi, in uscita dai<br />
campi e dai siti di lavorazione dovranno essere installate apposite vasche di lavaggio dei pneumatici.<br />
L’Impresa dovrà assumere tutte le scelte atte a contenere gli impatti associati alle attività di cantiere in<br />
particolare per ciò che concerne la emissione di polveri (PTS), di inquinanti (tipo gli N0x, IPA, fumo nero),<br />
di macroinquinanti (NO2, CO, SO2, HC, PM10) e l’inquinamento acustico.<br />
L’impresa sarà, altresì, vincolata a recepire i correttivi che verranno individuati dalle attività di<br />
monitoraggio ambientale e consentire l’agevole svolgimento delle stesse.<br />
11 – Lavori in prossimità dei corsi d’acqua<br />
Al fine di non interferire con il libero deflusso delle acque che scorrono nei corsi d’acqua interferenti con i<br />
lavori di che trattasi, l’Impresa dovrà garantire la funzionalità di tutti i corsi d’acqua eventualmente<br />
interessati dai lavori.<br />
Nell’eventualità in cui si verifichi la suddetta interferenza, l’impresa dovrà inoltre garantire la funzionalità<br />
degli argini esistenti, anche in situazioni transitorie, sia per quanto riguarda le caratteristiche di<br />
impermeabilità che per quanto attiene alla quota di sommità arginale che dovrà rimanere sempre la<br />
medesima.<br />
L’Impresa dovrà altresì osservare le seguenti prescrizioni:<br />
o si dovrà evitare qualsiasi danno di qualunque natura che possa compromettere il buon regime<br />
dei corsi d’acqua. In particolare, per la salvaguardia della fauna ittica e dell’ambiente<br />
fluviale, dovrà essere limitato al massimo durante i lavori il deflusso a valle dei sedimenti, e
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
dovranno essere previsti accorgimenti finalizzati ad evitare che eventuali malte cementizie, o<br />
materiali equivalenti utilizzati, entrino in contatto con le acque defluenti. In ogni caso,<br />
nell’ottica di prevenire gli effetti di eventi accidentali, si dovranno individuare gli<br />
accorgimenti finalizzati ad eliminare la torbidità indotta dalle lavorazioni;<br />
o nel corso dei lavori si dovranno attuare tutte le precauzioni necessarie affinché l’interferenza<br />
con la dinamica fluviale, dei canali e dei corsi d’acqua, non determini aggravi di rischio<br />
idraulico e pericoli per l’incolumità delle persone e danni ai beni pubblici e privati; l’alveo<br />
non dovrà essere occupato da materiali, né eterogenei, né di cantiere;<br />
o nella realizzazione e nell’esercizio delle opere viarie occorrerà tenere in debito conto<br />
dell’osservanza di tutte le leggi e regolamenti vigenti in materia di acque pubbliche ed<br />
all’eventuale parere ed autorizzazione di altre Autorità ed Enti interessati;<br />
o dovrà, a propria cura e spese, eseguire le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria<br />
delle opere realizzate ed interferenti con la rete idraulica fino al positivo collaudo delle<br />
opere.<br />
47
48 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 577<br />
Disposizioni alle Aziende sanitarie toscane<br />
riguardo le modalità di apertura e accesso dei punti<br />
prelievo presenti nel proprio territorio.<br />
LA GIUNTA REGIONALE<br />
Visto il DPCM 29 novembre 2001, recante<br />
“Definizione dei livelli essenziali di assistenza”, come<br />
modificato dal DPCM <strong>28</strong> novembre 2003, e dal DPCM<br />
5 marzo 2007;<br />
Visto il Nomenclatore tariffario delle prestazioni<br />
specialistiche ambulatoriali di cui alla D.G.R. n.229/1997<br />
e successive modificazioni e integrazioni;<br />
Visto il P.S.R. approvato con D.C.R. n. 53/2008 che<br />
in particolare al paragrafo 3 “Valori, principi e obiettivi<br />
generali” riporta:<br />
“La salute deve essere considerata un diritto per il<br />
singolo cittadino e un dovere della collettività. Questo<br />
concetto richiede una costante interrelazione tra<br />
individuo, sistema delle cure e comunità, sia nella sua<br />
accezione di “istituzione” che nell’ambito più generale<br />
di “convivenza” con conseguente assunzione collettiva<br />
di responsabilità nei vari ambiti del vivere sociale, ivi<br />
inclusi quelli connessi al rispetto dell’ambiente nel quale<br />
viviamo.”;<br />
Ritenuto che la ricerca di buone pratiche, individuali<br />
e collettive, richiede la condivisione di un piano di azioni<br />
e regole per il rafforzamento della volontà collettiva<br />
verso migliori stili comportamentali e verso la qualità dei<br />
servizi erogati;<br />
Valutato che la complessità del percorso assistenziale,<br />
la multidisciplinarietà che caratterizza la maggior <strong>parte</strong><br />
degli atti sanitari, la diversità dei luoghi di cura e di presa<br />
in carico, impongono un forte sistema di relazioni in<br />
grado di presidiare i passaggi di cura e le integrazioni se<br />
non vogliamo che questi diventino elementi di criticità e<br />
frammentazione.”;<br />
Al fine di garantire equità ed accesso ai servizi di<br />
Diagnostica di laboratorio attraverso una omogenea<br />
diffusione sul territorio regionale di buone pratiche legate<br />
all’organizzazione dei punti prelievo;<br />
Considerato che diverse indagini di laboratorio<br />
possono essere effettuate anche su soggetti non a digiuno<br />
o a distanza di poche ore da una colazione leggera,<br />
consentendo un accesso diversificato alla diagnostica<br />
di laboratorio, previa informazione al cittadino da<br />
<strong>parte</strong> dei medici prescrittori e dei servizi di medicina di<br />
laboratorio;<br />
Ritenuto opportuno prevedere che in ciascuna<br />
Azienda sanitaria, uno o più punti prelievo, protraggano<br />
l’apertura e consentano il prelievo ai cittadini interessati,<br />
almeno fino alle ore 11.00 della mattina dei giorni feriali,<br />
fermo restando, in ragione della numerosità degli accessi,<br />
la possibilità dell’azienda di disporre diversamente,<br />
fornendo motivata e formale comunicazione alla<br />
Direzione Generale del Diritto alla Salute e Politiche di<br />
Solidarietà entro e non oltre il 30 luglio 2009;<br />
Considerato, altresì necessario, e dovere della Azienda<br />
sanitaria, garantire l’effettuazione del prelievo a tutti i<br />
cittadini pervenuti nelle strutture dedicate entro l’orario di<br />
apertura previsto per i punti prelievo, indipendentemente<br />
dalla numerosità degli accessi;<br />
Ritenuto inoltre opportuno prevedere che ciascuna<br />
Azienda sanitaria, a partire dal giorno 30 luglio 2009,<br />
provveda a fornire idonea comunicazione agli utenti, in<br />
ordine all’orario di aperture dei punti prelievo;<br />
A voti unanimi;<br />
DELIBERA<br />
1. di disporre, che a decorrere dal 1 luglio 2009, le<br />
Aziende sanitaria toscane prevedano che , uno o più<br />
punti prelievo, presenti nel proprio territorio protraggano<br />
l’apertura e consentano il prelievo ai cittadini interessati,<br />
almeno fino alle ore 11.00 della mattina dei giorni feriali,<br />
fermo restando, in ragione della numerosità degli accessi,<br />
la possibilità dell’azienda di disporre diversamente,<br />
fornendo motivata e formale comunicazione alla<br />
Direzione Generale del Diritto alla Salute e Politiche di<br />
Solidarietà entro e non oltre il 30 luglio 2009;<br />
2. le Aziende sanitarie toscane prevedano che uno o<br />
più punti prelievo presenti nel proprio territorio, anche<br />
in ragione della numerosità degli accessi, protraggano<br />
l’apertura, e consentano il prelievo ai cittadini interessati,<br />
almeno fino alle ore 11.00 della mattina dei giorni feriali,<br />
fermo restando l’onere a carico dell’azienda stessa di<br />
fornire motivata e formale comunicazione alla Direzione<br />
Generale del Diritto alla Salute e Politiche di Solidarietà<br />
in ordine ai residui punti prelievo per i quali l’azienda<br />
dispone diversamente;<br />
3. di disporre che venga sempre garantito<br />
l’effettuazione del prelievo a tutti i cittadini pervenuti<br />
nelle strutture dedicate entro l’orario di apertura previsto<br />
per i punti prelievo, indipendentemente dalla numerosità<br />
degli accessi;<br />
4. di prevedere che ciascuna Azienda sanitaria, a<br />
partire dal giorno 30 luglio 2009, provveda a fornire<br />
idonea comunicazione agli utenti, in ordine all’orario di<br />
aperture dei punti prelievo;
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Il presente atto è pubblicato integralmente sul<br />
B.U.R.T. ai sensi dell’art. 5 comma 1 lett.f della LR<br />
23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della<br />
Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della<br />
medesima LR 23/2007.<br />
DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 578<br />
Segreteria della Giunta<br />
Il Direttore Generale<br />
Valerio Pelini<br />
Linee di indirizzo per il governo e lo sviluppo<br />
dell’assistenza specialistica ambulatoriale e per<br />
l’adozione dei programmi attuativi aziendali al fine<br />
di promuovere il diritto di accesso del cittadino e<br />
garantire tempi di attesa definiti.<br />
Premesso che:<br />
LA GIUNTA REGIONALE<br />
Il Piano Sanitario Regionale 2008/2010, punto 6.9<br />
“Visite specialistiche :un obiettivo di qualità”, definisce<br />
il tema dei tempi di attesa un indicatore della qualità del<br />
sistema sanitario regionale;<br />
La gestione delle liste d’attesa costituisce uno dei<br />
problemi più spinosi nell’organizzazione dei servizi<br />
sanitari e che si tratta di un problema che non può<br />
essere compreso e affrontato isolatamente. Una politica<br />
settoriale sulle liste d’attesa non è in grado di risolvere il<br />
problema, tanto è vero che la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> ha voluto<br />
inquadrare la problematica delle liste di attesa in quella<br />
più complessiva della riorganizzazione dell’assistenza<br />
specialistica ambulatoriale, ponendo l’attenzione su<br />
alcuni elementi caratterizzanti, che sono :<br />
- Il governo della domanda di prestazioni sanitarie<br />
con il fine di collocare il cittadino/a al centro<br />
dell’azione, potenziarne i diritti, la consapevolezza e la<br />
<strong>parte</strong>cipazione.<br />
- Le linee guida ed il Governo clinico che rispondono<br />
all’obiettivo fondamentale del miglioramento della<br />
qualità nel sistema sanitario regionale e rappresentano:<br />
a) lo strumento di governo clinico teso al miglioramento<br />
della pratica clinica e della scelta della massima efficacia<br />
come criterio di erogazione delle prestazioni;<br />
b) un fondamentale percorso informativo/formativo a<br />
supporto di tutte le professionalità.<br />
- La razionalizzazione dell’offerta e la gestione del<br />
sistema degli accessi con l’obiettivo:<br />
a) della semplificazione dei livelli istituzionali e la<br />
migliore definizione dei rispettivi ruoli;<br />
b) dell’effettiva integrazione fra soggetti responsabili<br />
del governo territoriale e della erogazione di servizi,<br />
finalizzata ad obiettivi di salute per la comunità locale;<br />
c) dell’ampliamento delle potenzialità di soddisfazione<br />
49<br />
dei bisogni attraverso il coinvolgimento di nuovi<br />
soggetti;<br />
d) del maggiore radicamento e consenso degli<br />
interventi nelle comunità locali;<br />
- Il centro unificato di prenotazione (CUP) che con<br />
varia intensità nella nostra regione registra attualmente<br />
la presenza di tutte le strutture di erogazione collocate<br />
sul territorio di ogni singola azienda sanitaria siano esse<br />
pubbliche o private accreditate.<br />
- La informazione, la comunicazione e la<br />
<strong>parte</strong>cipazione dei cittadini con la promozione di<br />
strumenti di comunicazione moderni quali i siti web,<br />
il potenziamento di quelli tradizionali come gli Uffici<br />
relazioni con il pubblico, o i cosiddetti “Punti salute” e la<br />
diffusione delle Carte dei servizi.<br />
- I tempi massimi regionali di attesa e gli ambiti<br />
territoriali di garanzia, impegnando le Aziende unità<br />
sanitarie locali a rispettare il tempo massimo previsto<br />
dalla D.G.R. n. 245/2000 (30 giorni) e in una fase<br />
successiva, per le sette visite specialistiche individuate<br />
dalla D.G.R n.143 del febbraio 2006, quello, ridotto, di<br />
quindici giorni; con quest’ultima deliberazione, inoltre, si<br />
è stabilito che, in caso di mancato rispetto di tale termine,<br />
il cittadino ha diritto di essere indennizzato dalla Azienda<br />
sanitaria di residenza. Nel novembre dello stesso anno<br />
la <strong>Regione</strong> ha esteso, con la D.G.R n. 867, l’impegno<br />
delle Aziende Sanitarie al rispetto del tempo di attesa di<br />
30 giorni per le prestazioni di Radiologia scheletrica e<br />
diretta d’organo, di Radiologia tradizionale e di Ecografia,<br />
elencate nell’allegato alla delibera stessa .<br />
Considerato che nelle Aziende sanitarie i<br />
provvedimenti citati, pur nella diversità dei risultati<br />
conseguiti, hanno favorito una crescita significativa,<br />
e progressiva nel tempo, della percentuale delle visite<br />
specialistiche e delle prestazioni radiologiche garantite<br />
rispettivamente entro 15 e 30 giorni dalla richiesta,<br />
con una contestuale diminuzione delle segnalazioni<br />
dei cittadini per il mancato rispetto dei tempi di attesa<br />
previsti;<br />
Rilevato che è invece sempre più frequente, sia da<br />
<strong>parte</strong> di singoli cittadini che delle varie associazioni<br />
degli utenti, la richiesta di prevedere modalità di accesso<br />
semplificate, nel percorso o nei tempi di attesa, anche<br />
per altre visite specialistiche e prestazioni diagnostico-<br />
strumentali quali, nell’area clinica: la visita allergologica,<br />
la visita reumatologica, la visita endocrinologica, la<br />
visita pneumologica, la visita urologica, la visita di<br />
chirurgia generale e nella area diagnostica strumentale:<br />
le prestazioni di Risonanza magnetica, di Tomografia<br />
assiale computerizzata e di Ecocolor-doppler;
50 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Considerato altresì che il monitoraggio continuo<br />
dei tempi di attesa attivato nella nostra regione per<br />
le prestazioni specialistiche cliniche e diagnosticostrumentali<br />
ricordate, evidenzia ancora, in alcune<br />
aziende, criticità più o meno marcate, anche per alcune<br />
delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, visite<br />
specialistiche e diagnostica per immagini comprese nei<br />
provvedimenti regionali sopra citati;<br />
Ricordato che per le prestazioni di Risonanza<br />
magnetica con Delibera n. 655 del 04-08-2008 “<br />
Interventi in materia di governo clinico della domanda<br />
e della offerta delle prestazioni di Risonanza magnetica<br />
“ il Sistema Sanitario toscano si è impegnato a<br />
promuovere l’appropriatezza d’uso della tecnologia<br />
con un progetto originale di governo clinico che da un<br />
lato tendeva a favorire comportamenti “virtuosi” nel<br />
prescrittore, superando la logica di limitazioni “forzose”<br />
della domanda, dall’altro promuoveva, in sinergia,<br />
l’ottimizzazione del sistema di offerta, aumentando sia la<br />
produttività delle tecnologie RM in uso che l’efficienza<br />
economica delle stesse adeguando, con l’introduzione di<br />
RM a bassa intensità di campo, il parco delle tecnologie<br />
disponibili alla complessità della domanda clinica;<br />
Ritenuto che per dare adeguate risposte alle criticità<br />
segnalate, occorra un intervento complessivo e organico<br />
che consolidi le esperienze in atto, già avviate con le<br />
deliberazioni della Giunta regionale n. 143 e n.867<br />
del 2006, per le prestazioni radiologiche cosiddette di<br />
base, e impegni le Aziende sanitarie in un progetto in<br />
grado di agevolare l’accesso dei cittadini ad ulteriori<br />
visite specialistiche ed alle prestazioni di Rm, TC e di<br />
Ecocolodoppler;<br />
Ritenuto che le azioni da realizzare siano raggruppabili<br />
in tre aree di intervento:<br />
a) quella degli interventi finalizzati al consolidamento<br />
dei risultati raggiunti in attuazione delle delibere di<br />
Giunta nn. 143 e 867 del 2006, anche con riferimento al<br />
diritto del cittadino all’indennizzo da <strong>parte</strong> della Azienda<br />
Sanitaria di residenza, qualora non sia rispettato il tempo<br />
di attesa massimo di 15 giorni per alcune specifiche visite<br />
specialistiche e di 30 giorni relativamente alle prestazioni<br />
di Radiologia scheletrica e diretta d’organo, di Radiologia<br />
tradizionale e cardiovascolare con contrasto e di Ecografia<br />
internistica;<br />
b) quella degli interventi dei Comitati di Area Vasta<br />
finalizzati ad assicurare l’ accesso dei cittadini, entro<br />
tempi definiti, alle seguenti ulteriori visite specialistiche:<br />
visita allergologica, visita reumatologica, visita<br />
endocrinologica, visita pneumologica, visita urologica,<br />
visita di chirurgia generale;<br />
c) quella degli interventi dei Comitati di Area<br />
Vasta nella area della diagnostica strumentale per<br />
assicurare l’accesso dei cittadini, entro tempi definiti,<br />
alle prestazioni di Risonanza magnetica, di Tomografia<br />
assiale computerizzata e di Ecocolor-doppler;<br />
Rilevato che dai ripetuti incontri con le aziende sanitarie,<br />
nel corso dei quali sono state attentamente valutate le<br />
specifiche difficoltà riscontrate, è risultato che per far<br />
fronte agli interventi indicati alla lettera a) è necessario<br />
un contributo finanziario regionale di euro 1.500.000, da<br />
ripartire secondo le indicazioni contenute nell’allegato 1,<br />
<strong>parte</strong> integrante e sostanziale del presente atto;<br />
Considerato, con riferimento agli interventi indicati<br />
alla precedente lettera b), che le visite specialistiche<br />
di chirurgia generale e di urologia, in quanto funzioni<br />
specialistiche afferenti alla dimensione aziendale,<br />
debbano essere assimilate alle sette visite specialistiche<br />
previste dalla delibera n.143/ 2006, che pertanto anche<br />
queste debbano essere effettuate entro il tempo massimo<br />
di attesa di 15 giorni almeno in un presidio, pubblico<br />
o privato accreditato, della Azienda di riferimento<br />
dell’assistito e che in caso di impossibilità da <strong>parte</strong><br />
delle Azienda di effettuare la prestazione nei tempi<br />
previsti, debba essere corrisposto al cittadino il relativo<br />
indennizzo;<br />
Considerato, altresì che le visite allergologica,<br />
reumatologica, endocrinologica e pneumologica afferiscono,<br />
per la maggior <strong>parte</strong>, ad attività cliniche proprie<br />
di specialità/funzioni operative, che i piani sanitari da<br />
sempre qualificano di livello regionale e che pertanto<br />
è il livello di Area vasta che rappresenta la dimensione<br />
ottimale di offerta;<br />
Osservato altresì che per quest’ultimo tipo di<br />
prestazioni si registra una domanda in continua crescita<br />
in ragione sia della transizione demografica che<br />
epidemiologica e che pertanto le aziende unità sanitarie<br />
locali incontrano difficoltà nell’organizzare una adeguata<br />
offerta territoriale;<br />
Atteso che la peculiare organizzazione toscana delle<br />
competenze specialistiche, in rete ed in continuità tra<br />
il livello aziendale e regionale, assicura un percorso<br />
assistenziale nel quale questi particolari bisogni trovano,<br />
di norma, una prima risposta clinica all’interno delle cure<br />
primarie e/o della componente specialistica aziendale<br />
consentendo, quindi, di modulare l’efficacia del tempo<br />
di attesa per il primo accesso entro 30 giorni dalla<br />
richiesta;<br />
Ritenuto, quindi, opportuno che la programmazione<br />
dell’offerta delle prestazioni richiamate alla precedente<br />
lett.b) avvenga nell’ambito dell’area vasta di riferimento,<br />
secondo il principio dell’integrazione delle diverse<br />
competenze specialistiche e di quella, in rete, di tutti i<br />
professionisti coinvolti (medici di medicina generale,
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
specialisti ospedalieri e distrettuali, specialisti di<br />
riferimento delle Aziende ospedaliero-universitarie);<br />
Valutato altresì che la programmazione dell’offerta<br />
delle prestazioni richiamate alla precedente lett.b) può<br />
essere anche assicurata, promuovendo, ove necessario,<br />
le opportune relazioni sindacali, con un riorientamento<br />
della medicina internistica ospedaliera delle Aziende<br />
sanitarie locali verso gli ambiti specialistici di interesse,<br />
reumatologico, pneumologico, endocrinologico, allergologico,<br />
o costituendo, ove possibile per la disponibilità<br />
delle competenze specialistiche specifiche nelle<br />
forme associate della Medicina generale, gli stessi<br />
ambiti specialistici nel livello assistenziale distrettuale<br />
o, infine, con l’introduzione della specifica competenza<br />
specialistica nelle dotazioni organiche aziendali;<br />
Considerato, infine, che per gli interventi previsti alla<br />
precedente lettera c) la soluzione emersa dagli incontri è<br />
quella di costituire dei poli radiologici ad alta produttività,<br />
con la disponibilità di almeno una tecnologia Rm ad alta<br />
ed una a bassa intensità di campo, in funzione secondo un<br />
calendario di continuità annuale, festività comprese, con<br />
un orario di servizio che superi le 12 ore giornaliere, di<br />
norma dalle 7 del mattino alle 23 serali;<br />
Atteso che per il raggiungimento degli obiettivi<br />
indicati precedentemente i Comitati di Area vasta sono<br />
stati invitati a produrre specifici progetti di adeguamento<br />
funzionale e tecnologico che a decorrere dal 1 settembre<br />
p.v dovranno assicurare la piena funzionalità dei<br />
Poli radiologici ad alta produttività e la disponibilità,<br />
a decorrere dal 30 dicembre 2009, della rete delle<br />
competenze specialistiche necessaria ad assicurare il<br />
primo accesso per le visite specialistiche di allergologia,<br />
reumatologia, endocrinologia e pneumologia entro trenta<br />
giorni dalla richiesta;<br />
Ritenuto di dover prevedere, per il finanziamento dei<br />
progetti previsti al capoverso precedente, un contributo<br />
massimo di Euro 1.000.000 ripartito tra le diverse aree vaste<br />
secondo le specifiche contenute nella tabella allegata e di<br />
assegnare la responsabilità dell’attuazione, monitoraggio e<br />
verifica dei Progetti alla Direzione generale della Azienda<br />
USL 10 di Firenze per l’Area vasta centro, alla Direzione<br />
generale della Azienda USL 5 di Pisa per l’Area vasta<br />
Nord-Ovest, alla Direzione generale della Azienda USL<br />
8 di Arezzo per l’Area vasta Area vasta Sud-est, secondo<br />
le indicazioni contenute nell’allegato 2, <strong>parte</strong> integrante e<br />
sostanziale del presente atto;<br />
Vista la L.R. n. 71 del 24 dicembre 2008 “Bilancio di<br />
previsione 2009 e bilancio pluriennale 2009/2011”;<br />
Vista la D.G.R. n. 1162 del 29 dicembre 2008 “Bilancio<br />
gestionale 2009 e bilancio pluriennale 2009/2011”;<br />
A voti unanimi;<br />
DELIBERA<br />
51<br />
1. di stabilire che a decorrere dal 30 ottobre 2009, il<br />
tempo massimo di attesa per le visite di chirurgia generale<br />
e di urologia non può superare i quindici giorni;<br />
2. di impegnare i Comitati di Area vasta a presentare<br />
alla Direzione generale Diritto alla salute e Politiche di<br />
Solidarietà, entro il 30 di luglio 2009, specifici progetti<br />
per costituire e rendere operativo, a decorrere dal 1<br />
settembre 2009, in ciascuna Area vasta almeno un Polo<br />
radiologico ad alta produttività, che disponga nello stesso<br />
contesto strutturale di tecnologie Rm ad alta e a bassa<br />
intensità di campo, in funzione secondo un calendario di<br />
continuità annuale, festività comprese, con un orario di<br />
servizio che superi le 12 ore giornaliere, di norma dalle 7<br />
del mattino alle 23 serali;<br />
3. di impegnare i Comitati di Area vasta a presentare<br />
alla Direzione generale diritto alla salute, entro il 30<br />
di luglio 2009, specifici progetti che, con riferimento<br />
alle indicazioni contenute in premessa, prevedano la<br />
costituzione entro la fine dell’anno della rete delle<br />
necessarie competenze specialistiche, per assicurare,<br />
a partire dall’1 gennaio 2010, il primo accesso alle<br />
visite specialistiche di allergologia, reumatologia,<br />
endocrinologia e pneumologia;<br />
4. di attribuire la responsabilità dell’attuazione,<br />
monitoraggio e verifica dei Progetti prodotti alla<br />
Direzione generale della Azienda USL 10 di Firenze<br />
per l’Area vasta centro, alla Direzione generale della<br />
Azienda USL 5 di Pisa per l’Area vasta Nord-Ovest, alla<br />
Direzione generale della Azienda USL 8 di Arezzo per<br />
l’Area vasta Area vasta Sud-est;<br />
5. di assegnare a sostegno delle iniziative di cui ai<br />
punti precedenti l’importo di euro 1.500.000,00 per le<br />
iniziative di cui all’allegato 1) da destinare all’acquisizione<br />
di competenze tecnologiche e professionali nelle forme<br />
contrattualmente previste, dando atto che, a decorrere dal<br />
2010, tali attività dovranno essere garantite attraverso<br />
processi di riorganizzazione di ciascuna Azienda<br />
Sanitaria, e di euro 1.000.000,00 per le iniziative di<br />
adeguamento funzionale e tecnologico di cui all’allegato<br />
2), per complessivi euro 2.500.000,00;<br />
6. di prenotare la spesa complessivamente prevista,<br />
pari ad euro 2.500.000,00, per euro 1.500.000,00 sul<br />
capitolo 24047 del bilancio gestionale 2009 e per euro<br />
l.000.000,00 sul capitolo 24047 del bilancio pluriennale<br />
2009/2011, esercizio finanziario 2010.<br />
Il presente atto è pubblicato integralmente sul<br />
B.U.R.T. ai sensi dell’art. 5, comma 1, lett. f) della L.R.<br />
23/2007, e sulla banca dati degli atti amministrativi della<br />
Giunta Regionale ai sensi dell’art.18, comma 2, della<br />
medesima L.R. 23/2007.<br />
Segreteria della Giunta<br />
Il Direttore Generale<br />
Valerio Pelini<br />
SEGUE ALLEGATO
52 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Allegato 1<br />
RIPARTIZIONE CONTRIBUTO REGIONALE PER LE SINGOLE AZIENDE SANITARIE<br />
AL FINE DI ASSICURARE:<br />
A) Interventi per il consolidamento dei risultati di cui alle Delibere di Giunta n. 143 ( accesso alle 7 visite<br />
specialistiche entro 15 gg o diritto di rimborso) e n. 867 ( RX Scheletrica e diretta d’organo, RX tradizionale,<br />
Ecografia, accesso entro 30 gg o diritto di rimborso ) entrambe dell’anno 2006 ed estensione del diritto di accesso<br />
entro 15 giorni, o diritto all’indennizzo, per le prime visite specialistiche: visita di Chirurgia generale e visita di<br />
Urologia.<br />
Area vasta Nord- Ovest<br />
Azienda Criticità Interventi Contributo assegnato<br />
Azienda USL 1 di<br />
Radiologia Risorse aggiuntive<br />
Massa/Carrara<br />
professionali<br />
€ 83..000<br />
Azienda USL 2 di Visita Ortopedica<br />
Risorse aggiuntive<br />
Lucca<br />
Radiologia<br />
professionali<br />
€ 91.000<br />
A.O.U. Pisana * Ecografia Risorse aggiuntive<br />
professionali<br />
€ 35.000<br />
Azienda USL 5 di Ecografia ed Radiologia Risorse aggiuntive<br />
Pisa<br />
professionali<br />
€ 100.000<br />
Azienda USL 6 di<br />
Radiologia Risorse aggiuntive<br />
Livorno<br />
professionali<br />
€ 143.000<br />
Azienda USL 12 di Visita Ginecologica<br />
Risorse aggiuntive<br />
Viareggio<br />
Ecografia e Radiologia professionali e tecnologie<br />
€ 69.000<br />
Totale AVNO Euro 521.000
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Area vasta centro<br />
Azienda Criticità Interventi Contributo assegnato<br />
Azienda USL 3 di Visita Ortopedica<br />
Risorse aggiuntive<br />
Pistoia<br />
Ecografia<br />
professionali<br />
€ 117.000<br />
Azienda USL 4 di Visite specialistiche Risorse aggiuntive<br />
Prato<br />
professionali<br />
€ 99.000<br />
A.O.U. Meyer * Visita di Ortopedia,<br />
Risorse aggiuntive<br />
Oculistica, Cardiologia<br />
professionali<br />
€ 35.000<br />
ISPO * Mammografia Risorse aggiuntive<br />
professionali<br />
€ 120.000<br />
Azienda USL 10 di Visita Oculistica Risorse aggiuntive<br />
Firenze<br />
professionali<br />
€ 176.000<br />
Azienda USL 11 di Visita ortopedica<br />
Risorse aggiuntive<br />
Empoli<br />
Rx Tradizionale<br />
professionali<br />
€ 94.000<br />
Totale AV Centro Euro 641.000<br />
Area vasta Sud-est<br />
Azienda Criticità Interventi Contributo assegnato<br />
A.O.U. Senese * Radiologia Risorse aggiuntive<br />
professionali<br />
€ 35.000<br />
Azienda USL 7 di<br />
Radiologia Risorse aggiuntive<br />
Siena<br />
professionali<br />
€ 73.000<br />
Azienda USL 8 di<br />
Radiologia Risorse aggiuntive<br />
Arezzo<br />
professionali<br />
€ 138.000<br />
Azienda USL 9 di<br />
Radiologia Risorse aggiuntive<br />
Grosseto<br />
professionali<br />
€ 92.000<br />
Totale AVSE Euro 338.000<br />
Totale complessivamente assegnato: euro 1.500.000<br />
* I contributi erogati alle Aziende Ospedaliero-universitarie ed ISPO ( contrassegnati con asterisco ) sono finalizzati<br />
ad assicurare le prestazioni nell’area specialistica indicata per gli assistiti delle Aziende territoriali di riferimento<br />
secondo la programmazione del fabbisogno concordata con le stesse.<br />
53
54 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Allegato 2<br />
RIPARTIZIONE CONTRIBUTO REGIONALE FINALIZZATO ALLA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI DI<br />
AREA VASTA PER:<br />
B)- Interventi ed iniziative per contenere entro 30 gg il tempo di attesa per l’accesso alla prima visita specialistica<br />
relativamente alla:<br />
Visita allergologica, reumatologica, endocrinologica e pneumologica;<br />
C)- Interventi per l’abbassamento dei tempi di attesa delle prestazioni di RM, TC ed Ecocolor-doppler.<br />
Area vasta Nord- Ovest<br />
Azienda USL 1 di Massa e Carrara; Azienda USL 2 di Lucca; A.O.U. Pisana; Azienda USL 5 di Pisa; Azienda USL 6 di<br />
Livorno; Azienda USL 12 di Viareggio.<br />
Importo complessivamente assegnato Euro 300.000<br />
Il contributo verrà assegnato alle singole aziende sanitarie secondo gli importi specifici previsti<br />
nel Progetto presentato dal Comitato di Area Vasta.<br />
Area vasta centro<br />
Azienda USL 3 di Pistoia; Azienda USL 4 di Prato; A.O.U. Meyer; A.O.U. Careggi; Azienda USL 10 Fir;enze; ISPO;<br />
Azienda USL 11 di Empoli.<br />
Importo complessivamente assegnato Euro 400.000<br />
Il contributo verrà assegnato alle singole aziende sanitarie secondo gli importi specifici previsti<br />
nel Progetto presentato dal Comitato di Area Vasta.<br />
Area vasta Sud-est<br />
A.O.U Senese; Azienda USL 7 di Siena; Azienda USL 8 di Arezzo; Azienda USL 9 di Grosseto.<br />
Importo complessivamente assegnato Euro 300.000<br />
Il contributo verrà assegnato alle singole aziende sanitarie secondo gli importi specifici previsti<br />
nel Progetto presentato dal Comitato di Area Vasta.
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 579<br />
Approvazione schema di protocollo di intesa tra<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> e Federsanità Anci <strong>Toscana</strong> per<br />
attività di Osservatorio sulle Società della Salute.<br />
LA GIUNTA REGIONALE<br />
Vista la L.R. 24 febbraio 2005, n. 40 come modificata<br />
dalla L.R. 60/2008 recante “Disciplina del servizio<br />
sanitario regionale” ed in particolare il titolo V capo <strong>II</strong>I<br />
bis “Società della Salute”;<br />
Vista la L.R. 24 febbraio 2005 n. 41 “Sistema<br />
integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di<br />
cittadinanza sociale”;<br />
Visto il Programma Regionale di Sviluppo 2006-<br />
2010 (PRS), approvato con risoluzione del Consiglio<br />
Regionale n. 13 del 19 luglio 2006, ed in particolare il<br />
paragrafo .2.3 “Coesione e integrazione socio-sanitaria<br />
nella società della salute”;<br />
Richiamato inoltre il Piano Sanitario Regionale<br />
2008-2010 (PSR) approvato con delibera del Consiglio<br />
Regionale n. 53 del 16 luglio 2008, ed in particolare il<br />
paragrafo .3.1;<br />
Richiamato altresì il Piano Integrato Sociale Regionale<br />
2007-2010 (PISR) approvato con delibera del Consiglio<br />
Regionale 31 ottobre 2007, n. 113, ed in particolare il<br />
paragrafo 2.2.1 “Coesione e integrazione socio-sanitaria<br />
nelle Società della Salute”;<br />
Considerato che la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, nell’ambito<br />
della normativa sopra citata, intende perseguire azioni<br />
specifiche di osservazione sulle attività delle Società<br />
della salute, finalizzate a valorizzare le innovazioni<br />
organizzative introdotte con la messa a regime delle<br />
Società della Salute, attraverso la produzione di strumenti<br />
conoscitivi e di supporto per la programmazione delle<br />
politiche socio-sanitarie a livello locale, per la costruzione<br />
di una rete di diffusione delle buone pratiche emerse e<br />
per la <strong>parte</strong>cipazione consapevole delle comunità locali,<br />
delle parti sociali e del terzo settore alla programmazione<br />
dei servizi integrati di salute;<br />
Visti inoltre gli esiti della Conferenza Regionale<br />
delle Società della Salute di cui all’art. 11 della L.R<br />
40/2005, tenutasi il 23 febbraio 2009 ed in particolare<br />
il punto 3 del verbale della suddetta Conferenza, agli<br />
atti di quest’amministrazione, relativo alla Costituzione<br />
dell’Osservatorio sulle Società della Salute toscane<br />
presentata da Federsanità Anci <strong>Toscana</strong>;<br />
Ritenuto opportuno stipulare un Protocollo di Intesa<br />
tra la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> e Federsanità Anci <strong>Toscana</strong>,<br />
55<br />
finalizzato alla realizzazione di azioni progettuali<br />
secondo lo schema allegato “A”, <strong>parte</strong> integrante e<br />
sostanziale del presente atto;<br />
Considerato che per la realizzazione delle finalità e<br />
delle azioni di cui al suddetto protocollo relativamente<br />
all’annualità 2009, la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> contribuirà ai sensi<br />
della delibera della Giunta regionale n. 261 del 6/4/2009<br />
inerente i “Criteri specifici per la concessione di contributi<br />
relativi ai settori attinenti il sistema integrato di interventi<br />
e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale,<br />
in attuazione della delibera G.R. n. 30 del 22 gennaio<br />
2009 “Criteri generali per la concessione di contributi<br />
finanziari in materia sanitaria e sociale e modifica D.G.R.<br />
n. 447/2006 e n. 35/2007”.<br />
A voti unanimi<br />
DELIBERA<br />
1. di approvare lo schema di Protocollo d’Intesa<br />
tra <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> e Federsanità Anci <strong>Toscana</strong>, di<br />
cui all’allegato “A” che costituisce <strong>parte</strong> integrante e<br />
sostanziale del presente provvedimento, per perseguire<br />
azioni specifiche di osservazione sulle attività sulle<br />
Società della salute, finalizzate a valorizzare le innovazioni<br />
organizzative introdotte con la messa a regime delle<br />
Società della Salute, attraverso la produzione di strumenti<br />
conoscitivi e di supporto per la programmazione delle<br />
politiche socio-sanitarie a livello locale, per la costruzione<br />
di una rete di diffusione delle buone pratiche emerse e<br />
per la <strong>parte</strong>cipazione consapevole delle comunità locali,<br />
delle parti sociali e del terzo settore alla programmazione<br />
dei servizi integrati di salute;<br />
2. di dare mandato al Presidente della <strong>Regione</strong><br />
<strong>Toscana</strong> o suo delegato di sottoscrivere, per conto della<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, il Protocollo suddetto;<br />
3. di dare mandato alla competente struttura regionale<br />
di provvedere all’espletamento dei successivi atti<br />
necessari per l’attuazione del protocollo di intesa sopra<br />
citato.<br />
Il presente atto è pubblicato integralmente sul<br />
B.U.R.T. ai sensi dell’articolo 5, comma 1, lettera f)<br />
della legge regionale 23/2007 e sulla banca dati degli atti<br />
amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’articolo<br />
18, comma 2, della medesima legge regionale 23/2007.<br />
Segreteria della Giunta<br />
Il Direttore Generale<br />
Valerio Pelini<br />
SEGUE ALLEGATO
56 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
PROTOCOLLO DI INTESA<br />
TRA REGIONE TOSCANA E FEDERSANITA’ ANCI TOSCANA<br />
La <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> (di seguito denominata <strong>Regione</strong>) con sede in Firenze, Piazza Duomo 10,<br />
Palazzo Sacrati Strozzi, nella persona di ……………………………<br />
e<br />
Federsanità Anci <strong>Toscana</strong> (di seguito denominata “Federsanità”) con sede in Via Roma 99, 59100<br />
Prato, nella persona del legale rappresentante Simone Naldoni;<br />
PREMESSO CHE<br />
a) la L.R. 60/2008 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 “Disciplina del servizio<br />
sanitario regionale” disciplina al titolo V capo <strong>II</strong>I bis le finalità, funzioni, organizzazione e<br />
finanziamento delle Società della Salute;<br />
b) la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, nell’ambito della normativa sopra citata, intende perseguire azioni<br />
specifiche per l’attivazione di un Osservatorio sulle Società della salute, finalizzato a valorizzare<br />
le innovazioni organizzative introdotte con la messa a regime delle Società della Salute,<br />
attraverso la produzione di strumenti conoscitivi e di supporto per la programmazione delle<br />
politiche socio-sanitarie a livello locale, per la costruzione di una rete di diffusione delle buone<br />
pratiche emerse e per la <strong>parte</strong>cipazione consapevole delle comunità locali, delle parti sociali e del<br />
terzo settore alla programmazione dei servizi integrati di salute;<br />
c) Federsanità è interessata al conseguimento degli obiettivi di salute del Servizio Sanitario<br />
Regionale Toscano perché coinvolta in tema di responsabilità sociale, e, soprattutto, perché<br />
impegnata, con il livello nazionale, a sostenere l’efficienza complessiva del SSN anche attraverso<br />
iniziative di integrazione che trovano luoghi privilegiati di attivazione proprio presso i suoi<br />
associati (aziende sanitarie e Comuni).<br />
d) Federsanità proporrà alla <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> progetti annuali da ricondursi ai contenuti del<br />
precedente punto b) da attuare anche con il contributo della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>;<br />
CONSIDERATO CHE<br />
- la messa a regime delle Società della Salute prevista dalla L.R. 40/2005 e succ. mod. e int.<br />
costituisce un importante elemento di innovazione organizzativa al servizio dei cittadini quali<br />
portatori di diritti individuali e collettivi;<br />
- la <strong>Regione</strong> e Federsanità, attraverso l’attivazione di progetti aventi per oggetto l'attività di<br />
Osservatorio sulle Società della salute toscane (di seguito denominato “Osservatorio”),<br />
condividono l’obiettivo di valorizzare le innovazioni prodotte e far emergere le relative buone<br />
pratiche e punti di criticità;<br />
TUTTO QUANTO SOPRA PREMESSO E CONSIDERATO<br />
LE PARTI CONVENGONO QUANTO SEGUE:<br />
Art. 1<br />
La premessa è <strong>parte</strong> integrante e sostanziale del presente protocollo d’intesa.
58 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
- indirizzo delle azioni progettuali dell’Osservatorio SdS;<br />
- comunicazione dei risultati dei progetti in ambito regionale e interregionale;<br />
- raccordo tra l'attività dell'Osservatorio SdS e gli altri soggetti che, a vario titolo, operano<br />
nel settore dei servizi sociali e socio-sanitari.<br />
Art. 6<br />
Comitato paritetico<br />
I soggetti firmatari istituiscono il Comitato Paritetico per la valutazione delle azioni progettuali<br />
dell'Osservatorio sulla Società della Salute. Il Comitato si riunirà con cadenza semestrale o dietro<br />
richiesta di uno dei soggetti componenti.<br />
Il Comitato paritetico si occupa della verifica del presente protocollo, sovrintende allo svolgimento e<br />
all’eventuale implementazione delle attività, ne analizza i risultati ed esprime i relativi pareri sulla<br />
qualità delle stesse.<br />
ll Comitato, che resta in carica per la validità del presente protocollo ed è coordinato dal<br />
Responsabile dell’Area di Coordinamento “Politiche Sociali Integrate” della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> ed è<br />
composto da due dirigenti della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> e da due rappresentanti/amministratori di<br />
Federsanità e da due Direttori Generali di Aziende Sanitarie Locali aderenti a Federsanità.<br />
Art. 7<br />
Disposizione finanziaria<br />
Per la realizzazione delle finalità e delle azioni di cui al presente protocollo relativamente<br />
all’annualità 2009, la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> contribuirà ai sensi della delibera della Giunta regionale n.<br />
261 del 6/4/2009 inerente i “Criteri specifici per la concessione di contributi relativi ai settori<br />
attinenti il sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale, in<br />
attuazione della delibera G.R. n. 30 del 22 gennaio 2009 "Criteri generali per la concessione di<br />
contributi finanziari in materia sanitaria e sociale e modifica D.G.R. n. 447/2006 e n. 35/2007".Le<br />
risorse a carico della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> saranno erogate a Federsanità attraverso successivi atti<br />
amministrativi.<br />
Art. 8<br />
Durata<br />
Il presente Protocollo di Intesa è valido per un anno e potrà essere rinnovato, espressa volontà delle<br />
parti, alla sua scadenza.<br />
Letto, approvato e sottoscritto:<br />
Per la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> Per Federsanità Anci <strong>Toscana</strong><br />
Firenze, lì ………………………<br />
________________________________ ____________________________<br />
________________________________ _____________________________
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 580<br />
Nomenclatore degli interventi e dei servizi sociali<br />
della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>: approvazione dello strumento<br />
di classificazione e avvio del percorso di applicazione.<br />
LA GIUNTA REGIONALE<br />
Vista la legge 8 novembre 2000, n. 3<strong>28</strong> “Legge quadro<br />
per la realizzazione del sistema integrato di interventi e<br />
servizi sociali”;<br />
Vista la legge regionale 24 febbraio 2005, n. 41<br />
“Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei<br />
diritti di cittadinanza sociale” ed in particolare gli artt.<br />
26, 27, 29, 40, 41;<br />
Vista la L.R. 40/05 che, così come modificata con L.R.<br />
60/08, prevede, nell’ambito della zona sociosanitaria, la<br />
costituzione di organismi consortili denominati società<br />
della salute ai fini dell’esercizio delle attività sanitarie<br />
territoriali, socio-sanitarie e sociali integrate;<br />
Visto il Regolamento di attuazione dell’articolo 62<br />
della legge regionale 24 febbraio, n. 41 approvato con<br />
Decreto del Presidente della Giunta regionale 26 marzo<br />
2008, n. 15/r;<br />
Considerato che, per lo svolgimento delle funzioni<br />
di programmazione, di osservazione e di conoscenza<br />
definite e descritte negli articoli della L.R. 41/05 sopra<br />
citati ed anche al fine di realizzare la gestione unitaria e<br />
integrata delle materie indicate dalla L.R. 40/05, il sistema<br />
regionale integrato degli interventi e servizi sociali<br />
necessita di un nomenclatore comune e condiviso;<br />
Considerato inoltre che il nomenclatore degli<br />
interventi e dei servizi sociali risulta necessario per<br />
definire gli ambiti di gestione e di intervento degli<br />
organismi denominati società della salute per quanto<br />
riguarda la materia socioassistenziale;<br />
Rilevata la necessità di dare unitarietà ad alcuni<br />
percorsi avviati sul territorio toscano per iniziativa<br />
dei soggetti locali e volti a classificare il sistema degli<br />
interventi e dei servizi sociali affinchè sia possibile una<br />
gestione informatizzata degli utenti del sistema stesso;<br />
Visto che nell’anno 2004, a seguito del Protocollo<br />
d’Intesa firmato in data 5 febbraio 2004 tra l’Istituto<br />
Nazionale di Statistica e le Regioni e Province Autonome<br />
di Trento e Bolzano, ha avuto avvio l’indagine sulla spesa<br />
relativa ad interventi e servizi sociali dei comuni singoli<br />
o associati:<br />
Dato atto che tale indagine si svolge annualmente<br />
attraverso un questionario concordato tra Istat, Ragioneria<br />
59<br />
Generale dello Stato e Cisis (Centro interregionale per<br />
i sistemi informatici, geografici e statistici) e che tale<br />
questionario offre una classificazione degli interventi e<br />
dei servizi sociali;<br />
Considerato che, nell’ambito del Cisis- Gruppo<br />
Politiche Sociali e a partire dalla classificazione utilizzata<br />
nell’indagine sulla spesa sociale, si sono svolti gli incontri<br />
tra le Regioni per definire uno strumento denominato<br />
“nomenclatore interregionale degli interventi e dei<br />
servizi sociali” che potrà essere di riferimento per tutte le<br />
rilevazioni effettuate in ambito sociale;<br />
Dato atto che la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> ha contribuito<br />
in maniera significativa all’elaborazione, nell’ambito<br />
del Cisis, del documento sopra citato denominato<br />
“nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi<br />
sociali” ed ha attivato all’interno degli uffici competenti<br />
un gruppo di lavoro al fine di garantire il raccordo tra<br />
quanto elaborato a livello nazionale e il contesto operativo<br />
regionale toscano;<br />
Dato atto che il documento elaborato dal Cisis -<br />
Gruppo di lavoro Politiche Sociali è stato approvato in<br />
Commissione politiche sociali il <strong>28</strong>/11/2007 per le parti<br />
“interventi e servizi” e “trasferimenti” ed il 08/10/2008<br />
per la terza e ultima <strong>parte</strong> “centri e strutture”;<br />
Premesso che tale documento risponde all’esigenza<br />
presente sia a livello nazionale sia a livello regionale<br />
e locale di definire in maniera quanto più condivisa ed<br />
omogenea concetti ricorrenti riconducibili al sistema<br />
degli interventi e prestazioni sociali che si configura come<br />
sistema complesso e verso il quale esiste una molteplicità<br />
di approcci che non hanno mai condotto ad una unica<br />
classificazione;<br />
Rilevata la necessità di non apportare sostanziali<br />
modifiche al documento elaborato nell’ambito del Cisis<br />
al fine di garantire uniformità negli strumenti e nel<br />
linguaggio che dovranno essere utilizzati nelle rilevazioni<br />
nazionali;<br />
Rilevato inoltre che il nomenclatore è coerente e<br />
raccordabile con quanto previsto dalla normativa regionale,<br />
nei casi in cui questa stabilisce una classificazione;<br />
Ritenuto utile integrare il “nomenclatore interregionale<br />
degli interventi e dei servizi sociali” nella <strong>parte</strong> dedicata<br />
alla classificazione delle strutture con una scheda di<br />
raccordo tra la classificazione delle strutture prevista<br />
dalla normativa regionale toscana e la classificazione<br />
stabilita nel nomenclatore interregionale;<br />
Premesso anche che, a partire dal nomenclatore e<br />
in una fase successiva all’approvazione e alla prima
60 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
applicazione dello stesso, si potrà avviare un ulteriore<br />
lavoro che produca una classificazione di maggiore<br />
dettaglio delle prestazioni sociali;<br />
Considerato quindi opportuno procedere all’approvazione<br />
del documento, allegato A al presente atto,<br />
denominandolo “Nomenclatore degli interventi e dei<br />
servizi sociali della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>”;<br />
Dato atto che il “Nomenclatore degli interventi e dei<br />
servizi sociali della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>” diventa riferimento<br />
per tutti gli enti convolti nel sistema regionale dei servizi<br />
e degli interventi sociali;<br />
Ritenuto opportuno inoltre individuare nell’elenco<br />
che segue le funzioni che il nomenclatore, in quanto<br />
documento che stabilisce una classificazione di<br />
riferimento, potrà supportare:<br />
- sistema informativo e programmazione,<br />
- rilevazioni e statistiche<br />
- monitoraggio e verifica<br />
Visto che il nomenclatore, nella sua versione<br />
interregionale, è stato presentato ufficialmente con<br />
il seminario svoltosi a Fiuggi nelle giornate del 19<br />
e 20 maggio 2009, con la <strong>parte</strong>cipazione di Istat e del<br />
Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali;<br />
Visto che il documento denominato “Nomenclatore<br />
degli interventi e dei servizi sociali della <strong>Regione</strong><br />
<strong>Toscana</strong>” è stato presentato in sede di Conferenza delle<br />
Società della Salute ed è stato da questa approvato il 27<br />
aprile 2009;<br />
A voti unanimi<br />
DELIBERA<br />
- di approvare il documento allegato A avente titolo<br />
“Nomenclatore degli interventi e dei servizi sociali della<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>” come <strong>parte</strong> integrante e sostanziale del<br />
presente atto quale strumento con cui definire in maniera<br />
condivisa ed omogenea concetti ricorrenti riconducibili<br />
al sistema degli interventi e prestazioni sociali;<br />
- di procedere all’applicazione del “Nomenclatore<br />
degli interventi e dei servizi sociali della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>”<br />
nell’ambito dello svolgimento delle funzioni di:<br />
1. sistema informativo e programmazione,<br />
2. rilevazioni e statistiche<br />
3. monitoraggio e verifica<br />
- di avviare, anche con eventuali ulteriori atti,<br />
iniziative mirate a monitorare l’applicazione del<br />
“Nomenclatore degli interventi e dei servizi sociali della<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>” nel sistema regionale toscano;<br />
- di aggiornare periodicamente il “Nomenclatore degli<br />
interventi e dei servizi sociali della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>”<br />
sulla base degli elementi che potranno emergere dal suo<br />
utilizzo operativo.<br />
Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T.<br />
ai sensi dell’art. 5, comma 1, lett. F della L.R. 23/2007<br />
e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta<br />
regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima<br />
L.R. 23/2007<br />
Segreteria della Giunta<br />
Il Direttore Generale<br />
Valerio Pelini<br />
SEGUE ALLEGATO
Allegato A -<br />
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
IL NOMENCLATORE DEGLI INTERVENTI E<br />
SERVIZI SOCIALI DELLA REGIONE TOSCANA<br />
VERSIONE I – 2009<br />
Parte I Introduzione: identità e finalità<br />
Parte <strong>II</strong> Il contenuto informativo<br />
� caratteristiche dei servizi e degli interventi<br />
� caratteristiche delle aree di intervento<br />
Parte <strong>II</strong>I Le categorie del nomenclatore<br />
Parte IV Le schede per la classificazione di centri diurni e strutture residenziali:<br />
� scheda 1 classificazione dei centri diurni<br />
� scheda 2 classificazione delle strutture residenziali<br />
� scheda 3 raccordo tra la classificazione del nomenclatore e le tipologie di struttura previste dalla L.R.<br />
41/05 e dal regolamento di attuazione dell'art. 62<br />
61
62 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
I – INTRODUZIONE: IDENTITA' E FINALITA'<br />
IDENTITA’<br />
Il Nomenclatore è proposto quale strumento di mappatura degli interventi e dei servizi sociali, attraverso la descrizione e definizione<br />
di tutte le voci desunte confrontando, integrando e raccordando le classificazioni previste per gli interventi e servizi sociali nelle<br />
Regioni.<br />
FINALITA’<br />
Il Nomenclatore si propone di dare un linguaggio comune utilizzabile dai programmatori e dagli operatori, finalizzato anche a<br />
facilitare l’identificazione dei livelli essenziali di assistenza sociale, rendendo possibile il confronto su voci omogenee tra i diversi<br />
sistemi di welfare regionali. Esso costituirà anche la base di riferimento per il Glossario utilizzato nella ”Rilevazione sugli Interventi e<br />
Servizi Sociali dei Comuni singoli e associati”.
<strong>II</strong> - IL CONTENUTO INFORMATIVO<br />
CARATTERISTICHE dei servizi e degli interventi<br />
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
La gamma dei servizi e interventi previsti nel Nomenclatore fa riferimento alle prestazioni a finalità sociale erogate dai Comuni singoli<br />
e associati, così come previsto dalla Legge 3<strong>28</strong>/00. Essa è suddivisa in tre macrocategorie, conformi con quelle previste nella<br />
classificazione europea SESPROS:<br />
� Interventi e Servizi: comprendono le attività relative alla predisposizione di interventi e servizi sociali, realizzati sul territorio o a<br />
domicilio attraverso l'opera di personale del settore sociale.<br />
� Trasferimenti monetari: comprendono sia i contributi economici erogati direttamente agli utenti, sia i contributi erogati ad altri<br />
soggetti perché forniscano servizi con agevolazioni sui ticket, sulle tariffe o sulle rette a particolari categorie di utenti. Rientra in<br />
questa categoria anche l’integrazione (o il pagamento per intero) delle rette per prestazioni residenziali o semiresidenziali<br />
� Centri e strutture residenziali, semi-residenziali o diurne: rientrano in questa categoria le attività e le prestazioni realizzate nei<br />
centri diurni e nelle strutture residenziali o semiresidenziali.<br />
CARATTERISTICHE delle aree di intervento<br />
Nel definire le caratteristiche delle aree di intervento si è fatto riferimento alle indicazioni sull’utenza dei servizi sociali contenute nella<br />
3<strong>28</strong>/2000<br />
Al momento non esiste una classificazione consolidata come quelle usate in sanità per definire il problema-bisogno. Si è scelto quindi<br />
di non modificare sostanzialmente la classificazione proposta per la ”Rilevazione sugli Interventi e Servizi Sociali dei Comuni singoli e<br />
associati” che unisce la variabile età “minori, anziani” con la variabile problema “disabili, adulto in difficoltà ecc.” proponendo solo<br />
alcune modifiche.<br />
63
64 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Le aree sono state così definite:<br />
Famiglia In quest’area rientrano gli interventi e i servizi di supporto alla crescita dei figli e alla tutela dei minori. I beneficiari<br />
degli interventi e dei servizi possono essere donne sole con figli, gestanti, giovani coppie, famiglie con figli, famiglie<br />
monoparentali compresi gli interventi e servizi erogati a famiglie immigrate.<br />
Minori In quest’area rientrano gli interventi e i servizi per i minori mirati sia a supportare adeguatamente la famiglia di<br />
origine sia ad individuare, qualora necessario, forme alternative alla famiglia in collaborazione con l’Autorità<br />
giudiziaria.<br />
Giovani In quest’area rientrano gli interventi e i servizi per i giovani mirati a prevenire i percorsi di devianza, per contrastare<br />
l’emarginazione giovanile e a favorirne la <strong>parte</strong>cipazione alla vita delle comunità locali.<br />
Anziani In quest’area rientrano gli interventi e i servizi mirati a migliorare la qualità della vita delle persone anziane,<br />
autosufficienti e non, nonché a favorire la loro mobilità, l’integrazione sociale e lo svolgimento delle funzioni primarie.<br />
Disabili In quest’area rientrano gli interventi e i servizi a cui possono accedere utenti con problemi di disabilità fisica,<br />
psichica.<br />
Le prestazioni rivolte agli anziani non autosufficienti rientrano nell’area “anziani”.<br />
Dipendenze In quest’area rientrano gli interventi e i servizi rivolti a persone dipendenti da alcool e droghe o per i quali è stato<br />
avviato un percorso di recupero e reinserimento.<br />
Salute mentale In quest’area rientrano gli interventi e i servizi rivolti a persone con problemi di salute mentale.<br />
Immigrati In quest’area rientrano gli interventi e i servizi finalizzati espressamente all’integrazione sociale, culturale ed<br />
economica degli stranieri immigrati in Italia, dei richiedenti asilo e gli interventi per la lotta alla tratta e le vittime dello<br />
sfruttamento della prostituzione (prostituzione coatta).<br />
Emarginazione e disagio In quest’area rientrano gli interventi e i servizi per detenuti, ex detenuti, donne maltrattate, persone senza fissa<br />
adulti<br />
dimora, indigenti, nomadi, e altre persone in difficoltà non comprese nelle altre aree:<br />
senza fissa dimora<br />
detenuti ed ex-detenuti<br />
nomadi<br />
donne vittime di violenza<br />
adulti con grave disagio socio-economico.<br />
Multiutenza In quest’area rientrano interventi e servizi per l’organizzazione e lo sviluppo del sistema (Piani di Zona, Sistemi<br />
Informativi, Formazione, ecc…), nonché le attività di segretariato sociale e le azioni di prevenzione e<br />
sensibilizzazione rivolte a tipologie indifferenziate di utenza.
<strong>II</strong>I – LE CATEGORIE DEL NOMENCLATORE<br />
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Le voci (categorie) che costituiscono l’elenco del nomenclatore sono potenzialmente applicabili a tutte le aree di intervento. Si è scelto<br />
di non fornire una griglia di combinazioni tra le voci (categorie) del nomenclatore che seguono e le aree di intervento precedentemente<br />
elencate poiché le varie possibili combinazioni vengono operate a livello di ambito territoriale con un appropriato adeguamento ai<br />
singoli sistemi organizzativi e di erogazione. Altre combinazioni sono possibili su specifici obiettivi, dalla rilevazione della spesa sociale<br />
alla definizione dei flussi informativi.<br />
CODICE DENOMINAZIONE DESCRIZIONE<br />
A Segretariato sociale, informazione e consulenza per l'accesso alla rete dei servizi<br />
Servizio di informazione rivolto a tutti i cittadini, fornisce notizie sulle risorse locali e sulle prassi<br />
per accedervi, in modo da offrire un aiuto per la corretta utilizzazione dei servizi sociali<br />
A1 Segretariato sociale/porta<br />
unitaria per l'accesso ai<br />
servizi<br />
A2 Sportelli sociali tematici Attività di consulenza e orientamento per specifici target e aree di interventi sociali compresa<br />
tutela legale<br />
A3 Telefonia sociale Servizio di aiuto telefonico rivolto ai cittadini per orientare , informare e favorire la comunicazione<br />
con il sistema dei servizi territoriali<br />
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A4 Centri di ascolto tematici Servizio a bassa soglia per attività di primo ascolto, informazione e orientamento (es. senza fissa<br />
dimora, persone che si prostituiscono, stranieri con problemi di integrazione, problematiche di<br />
disagio sociale … )<br />
B Prevenzione e sensibilizzazione<br />
Interventi di informazione e di sensibilizzazione rivolti a tutti i cittadini, per favorire la conoscenza<br />
dei potenziali rischi sociali<br />
B1 Attività di informazione e<br />
sensibilizzazione:<br />
campagne informative etc.<br />
B2 Attività di prevenzione Interventi di prevenzione di possibili forme di disagio dei cittadini, con lo scopo di assicurare un<br />
miglior livello di vita sul piano fisico ed emozionale<br />
B3 Unità di strada Servizi continuativi finalizzati alla prevenzione del rischio erogati in situazioni che si svolgono in<br />
strada<br />
C Pronto intervento sociale<br />
C1 Pronto intervento sociale Interventi attivati per offrire sostegno a specifici target in situazioni di emergenza sociale, anche<br />
attraverso una unità mobile<br />
D Attività di servizio sociale di supporto alla persona, alla famiglia e alla rete sociale<br />
Interventi di valutazione, ricerca, counseling, presa in carico e progettazione in favore di persone<br />
singole, di famiglie, di gruppi e di comunità, per la prevenzione, il sostegno ed il recupero di<br />
situazioni di bisogno, per la promozione di nuove risorse sociali e per la diffusione di informazione<br />
sui servizi e sui diritti degli utenti.<br />
Interventi finalizzati a garantire a persone singole o a nuclei familiari in stato di bisogno l'accesso<br />
ad una abitazione. In questa categoria rientrano le attività del settore sociale per l'assegnazione di<br />
D1 Servizio sociale<br />
professionale<br />
D2 Interventi di supporto per il<br />
reperimento di alloggi
case di edilizia residenziale pubblica e i servizi di intermediazione per il reperimento alloggi<br />
D3 Servizio per l'affidamento<br />
dei minori<br />
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Attività di supporto per favorire l'accoglienza di un minore in un nucleo familiare qualora la famiglia<br />
di origine sia momentaneamente impossibilitata a provvedervi in modo adeguato, anche in<br />
esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria<br />
Attività volta a proteggere e tutelare la crescita del minore in stato di abbandono attraverso<br />
l'accoglienza definitiva in un nucleo familiare<br />
D4 Servizio per l'adozione<br />
nazionale e internazionale<br />
Servizio di sostegno alla coppia in fase di separazione o già separata, anche con figli minori<br />
Interventi di sostegno alle funzioni genitoriali (anche attraverso colloqui, incontri, titoli sociali..)<br />
Attività di intermediazione e supporto per favorire l'accoglienza, alternativa al ricovero in strutture<br />
residenziali, per individui che non possono essere adeguatamente assistiti nell'ambito della propria<br />
famiglia<br />
di minori<br />
D5 Servizio di mediazione<br />
familiare<br />
D6 Interventi di sostegno alla<br />
genitorialità<br />
D7 Servizio di accoglienza di<br />
adulti e anziani<br />
E Integrazione sociale<br />
E1 Interventi per l'integrazione Interventi finalizzati alla piena integrazione sociale dei soggetti deboli o a rischio di emarginazione.<br />
sociale dei soggetti deboli o Sono incluse per esempio le borse lavoro pensionati e le attività per l’attivazione del servizio di<br />
a rischio<br />
“nonno vigile” se considerato nell’ambito sociale, i corsi di lingua italiana per gli immigrati, ecc.<br />
E2 Attività ricreative di Interventi di utilizzo del tempo libero organizzati per rispondere a bisogni di socializzazione e<br />
socializzazione<br />
comunicazione delle persone in stato di disagio e per promuovere occasioni di incontro e<br />
conoscenza tra italiani e stranieri. Vi è compresa l'organizzazione di soggiorni climatici o termali<br />
rivolte in particolare ai soggetti fragili.<br />
E3 Servizi di mediazione Interventi atti a garantire l’accesso paritario in ambito scolastico, sociale e lavorativo delle persone<br />
culturale<br />
straniere e nomadi<br />
E4 Servizio di mediazione Interventi atti a favorire la gestione di conflitti sociali tra cittadini, a favorire la tolleranza,<br />
sociale<br />
l'integrazione e il vivere civile<br />
F Interventi e servizi educativo-assistenziali e per il supporto all'inserimento lavorativo<br />
Interventi mirati a favorire il processo di integrazione nelle strutture educative e scolastiche dei<br />
minori con problemi sociali (in particolare dei ragazzi disabili e dei minori stranieri)<br />
Interventi di sostegno destinati ai soggetti a rischio di emarginazione e alle relative famiglie, erogati<br />
a domicilio, in strutture o in luoghi di aggregazione spontanea, per il raggiungimento della massima<br />
autonomia personale e sociale<br />
F1 Sostegno socio-educativo<br />
scolastico<br />
F2 Sostegno socio-educativo<br />
territoriale o domiciliare<br />
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F3 Supporto all'inserimento Interventi mirati a incentivare l'inserimento e il reinserimento lavorativo di soggetti disabili o a<br />
lavorativo<br />
rischio di emarginazione<br />
G Interventi volti a favorire la domiciliarità<br />
Servizio rivolto a persone con ridotta autonomia, o a rischio di emarginazione, che richiedono<br />
interventi di cura e di igiene della persona, di aiuto nella gestione della propria abitazione, di<br />
sostegno psicologico, di assistenza sociale e/o educativa a domicilio<br />
Prestazioni socio-assistenziali e sanitarie (cure mediche o specialistiche, infermieristiche,<br />
riabilitative) erogate “a domicilio” a persone non autosufficienti o di recente dimissione ospedaliera,<br />
per evitare ricoveri impropri e mantenere il paziente nel suo ambiente di vita<br />
Forme di solidarietà (anche associative) fra persone fragili (anziani soli, coppie di anziani, disabili<br />
adulti, migranti), ap<strong>parte</strong>nenti allo stesso contesto (condominio, strada, quartiere), finalizzate al<br />
reciproco sostegno da <strong>parte</strong> delle persone medesime nella risposta ai disagi e problemi quotidiani<br />
Interventi tempestivi 24 ore su 24 rivolti a utenti in situazione di emergenza o di improvvisa<br />
difficoltà<br />
Si considerano i benefici economici a favore delle persone non autosufficienti o disabili secondo<br />
l’area di ap<strong>parte</strong>nenza degli utenti. Tra gli altri sono individuabili: VOUCHER = provvidenza<br />
economica a favore di anziani non autosufficienti e disabili, versata solo nel caso in cui le<br />
prestazioni siano erogate da “care giver” professionali. ASSEGNO DI CURA = incentivazione<br />
economica finalizzata a garantire a soggetti anziani non autosufficienti e a disabili gravi o<br />
gravissimi, la permanenza nel nucleo familiare o nell'ambiente di ap<strong>parte</strong>nenza, evitando il<br />
ricovero in strutture residenziali. BUONO SOCIO-SANITARIO = sostegno economico a favore di<br />
persone in difficoltà erogato nel caso in cui l'assistenza sia prestata da un "care giver" familiare.<br />
ASSEGNAZIONI PER PROGETTI finalizzati alla vita indipendente o alla promozione<br />
dell'autonomia personale<br />
G1 Assistenza domiciliare<br />
socio-assistenziale<br />
G2 A.D.I.- Assistenza<br />
domiciliare integrata con<br />
servizi sanitari<br />
G3 Servizi di<br />
prossimità/buonvicinato/gr<br />
uppi di auto-aiuto<br />
G4 Telesoccorso e<br />
teleassistenza<br />
G5 Assegnazioni economiche<br />
per il sostegno della<br />
domiciliarità e<br />
dell'autonomia personale<br />
Interventi rivolti a persone parzialmente non autosufficienti o a rischio di emarginazione<br />
G6 Distribuzione pasti e/o<br />
lavanderia a domicilio<br />
H Servizi di supporto<br />
H1 Mensa sociale Erogazione di pasti caldi a soggetti con un reddito inferiore al minimo vitale e che si trovano in<br />
condizioni disagiate
H2 Trasporto sociale Mezzi di trasporto (pubblici o privati) volti a garantire lo spostamento di persone a ridotta mobilità<br />
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Sono interventi organizzati abitualmente in luoghi prefissati (es, stazione, ecc) dove avviene la<br />
distribuzione, da non confondersi con gli interventi per l'emergenza. (Possono essere effettuati<br />
anche con una unita' mobile)<br />
H3 Distribuzione beni di prima<br />
necessità (pasti, medicinali,<br />
vestiario ecc.)<br />
H4 Servizi per l'igiene personale Disponibilità di docce o locali per provvedere a l'igiene personale di soggetti senza fissa dimora o<br />
che si trovano in condizioni particolarmente disagiate.<br />
I Trasferimenti in denaro<br />
IA Trasferimenti per il pagamento di rette<br />
IA1 Retta per asili nido Interventi per garantire all'utente in difficoltà economica la copertura della retta per asili nido.<br />
Sono compresi i contributi erogati per la gestione degli asili nido al fine di contenere l’importo<br />
delle rette<br />
Interventi per garantire all'utente in difficoltà economica la copertura della retta per i servizi<br />
integrativi. Sono compresi i contributi erogati per la gestione dei servizi al fine di contenere<br />
l’importo delle rette<br />
Interventi per garantire all'utente in difficoltà economica la copertura della retta per centri diurni<br />
IA2 Retta per servizi integrativi o<br />
innovativi per la prima<br />
infanzia<br />
Interventi per garantire all'utente in difficoltà economica la copertura della retta per l’accoglienza<br />
in strutture semi-residenziali.Sono compresi i contributi per il servizio di “Tagesmutter”, qualora si<br />
tratti di un trasferimento a un privato per il servizio offerto<br />
Interventi per garantire all'utente bisognoso la copertura della retta per l’accoglienza in strutture<br />
residenziali.Sono compresi i contributi erogati a strutture residenziali al fine di contenere l’importo<br />
delle rette e, per l’area Famiglia e minori, l’integrazione delle rette per minori ospitati in centri<br />
residenziali<br />
IA3 Retta per accesso a centri<br />
diurni<br />
IA4 Retta per accesso ai servizi<br />
semi-residenziali<br />
IA5 Retta per accesso a servizi<br />
residenziali<br />
IB Trasferimenti per attivazione di servizi<br />
IB1 Contributi per servizi alla Sostegno economico rivolto a persone parzialmente non autosufficienti o a rischio di<br />
persona<br />
emarginazione, che richiedono interventi di cura e di igiene della persona<br />
IB2 Contributi economici per cure Sostegno economico alle persone in difficoltà per spese mediche o, più in generale, per<br />
o prestazioni sanitarie prestazioni sociali a rilevanza sanitaria.<br />
IB3 Contributi economici per Sostegno economico erogato a persone a ridotta mobilità (disabili, anziani), inclusi i contributi per<br />
69
70 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
servizio trasporto e mobilità i cani guida<br />
Sostegno economico finalizzato all'attivazione di percorsi di transizione al lavoro o di servizi<br />
dell'inserimento lavorativo. In questa categoria rientrano borse lavoro, tutoraggio e altre forme di<br />
sostegno.<br />
Contributi in denaro alle famiglie che accolgono temporaneamente minori con problemi familiari<br />
IB4 Contributi economici per<br />
l'inserimento lavorativo<br />
Contributi in denaro alle famiglie che accolgono temporaneamente disabili, adulti in difficoltà e<br />
anziani<br />
IB5 Contributi economici per<br />
l'affidamento familiare di<br />
minori<br />
IB6 Contributi economici per<br />
l'accoglienza di adulti e<br />
anziani<br />
IB7 Contributi per favorire Trasferimenti in denaro, non destinati alla realizzazione di uno specifico servizio, erogati a enti<br />
interventi del Terzo Settore e/o associazioni del privato sociale<br />
IC Integrazioni al reddito<br />
IC1 Buoni spesa o buoni pasto Sostegni economici che consentono di acquistare generi alimentari o consumare pasti negli<br />
esercizi in convenzione<br />
IC2 Contributi economici per i Sostegno economico per garantire all’utente in difficoltà economica il diritto allo studio<br />
servizi scolastici<br />
nell'infanzia e nell’adolescenza; comprese le agevolazioni su trasporto e mensa scolastica<br />
riconosciute alle famiglie bisognose<br />
IC3 Contributi economici erogati Prestiti destinati a fronteggiare situazioni transitorie di lieve difficoltà economica, concessi da<br />
a titolo di prestito/prestiti istituti di credito convenzionati con gli enti pubblici, a tasso zero per il beneficiario, basati<br />
d'onore<br />
sull'impegno dello stesso alla restituzione<br />
IC4 Contributi economici per Sussidi economici ad integrazione del reddito individuale o familiare per sostenere le spese per<br />
alloggio<br />
l'alloggio e per l'affitto e per le utenze<br />
IC5 Contributi economici a Sussidi economici, anche una tantum, ad integrazione del reddito di persone bisognose.<br />
integrazione del reddito<br />
familiare<br />
L Centri e Strutture semi-residenziali<br />
LA -Centri<br />
LA1 Ludoteche / laboratori Le ludoteche sono centri di attività educative e ricreative rivolte a bambini/ragazzi in età prescolare<br />
e di scuola dell'obbligo. I laboratori sono spazi attrezzati per l'integrazione di disabili, anziani,<br />
bambini in difficoltà o persone con disagio<br />
Centri di aggregazione per giovani e anziani nei quali promuovere e coordinare attività ludicoricreative,<br />
sociali, educative, culturali e sportive, per un corretto utilizzo del tempo libero<br />
LA2 Centri di aggregazione /<br />
sociali
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
LA3 Centri per le Famiglie Il centro per le famiglie è un servizio a sostegno dello scambio d’esperienze tra famiglie con figli.<br />
Esso si configura come un contenitore ed un catalizzatore d’opportunità e di risorse della<br />
comunità, per l’assistenza “tra e alle famiglie”. Il personale impegnato nel Centro ha solo un ruolo<br />
di regia, con il compito di coordinare e coadiuvare le attività , che sono svolte con il protagonismo<br />
attivo delle famiglie. Le attività di mediazione familiare e di sostegno alla genitorialità<br />
eventualmente organizzate nel Centro sono classificate nelle voci D5 e D6<br />
LB - Strutture semiriesidenziali<br />
LB1 Asilo Nido Servizio rivolto alla prima infanzia (0-3 anni) per promuovere lo sviluppo psico-fisico, cognitivo,<br />
affettivo e sociale del bambino e offrire sostegno alle famiglie nel loro compito educativo, aperto<br />
per almeno 5 giorni e almeno 6 ore al giorno per un periodo di almeno 10 mesi all’anno. Rientrano<br />
sotto questa tipologia gli asili nido pubblici, gli asili nido aziendali e i micro-nidi e le sezioni 24-36<br />
mesi aggregate alle scuole dell’infanzia.<br />
LB2 Servizi integrativi per la In questa categoria rientrano i servizi previsti dall’art. 5 della legge <strong>28</strong>5/97 e i servizi educativi<br />
prima infanzia<br />
realizzati in contesto familiare. In particolare: spazi gioco per bambini dai 18 ai 36 mesi (per max 5<br />
ore) ; centri per bambini e famiglie; servizi e interventi educativi in contesto domiciliare,<br />
LB3 Centri diurni estivi Centri organizzati per attività ricreative, sportive, educative che si svolgono nel periodo estivo<br />
LB4 Centri diurni Scheda 1 CLASSIFICAZIONE DEI CENTRI DIURNI e SCHEDA 3<br />
M Strutture comunitarie residenziali<br />
Strutture comunitarie comprendenti le colonie, i campeggi, i centri ricreativi a carattere stagionale, i<br />
soggiorni climatici o termali<br />
M1 Centri estivi o invernali con<br />
pernottamento<br />
M2 Area attrezzata per nomadi Area di insediamento per nomadi dotata delle necessarie infrastrutture e dei servizi.<br />
M3 Strutture residenziali Scheda 2 - CLASSIFICAZIONE DELLE STRUTTURE RESIDENZIALI e SCHEDA 3<br />
71
72 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
SCHEDA 1 – CLASSIFICAZIONE DEI CENTRI DIURNI<br />
Tabella 1.A<br />
SCHEDA 1 – CLASSIFICAZIONE DEI CENTRI DIURNI<br />
Codi Denominazione ASSISTENZA Raccordo con la nomenclatura<br />
TARGET UTENZA<br />
Tabella ce 1.A categoria<br />
SANITARIA<br />
delle<br />
M<br />
asse<br />
STRUTTURE SOCIO-SANITARIE MI A IM AN A D U D SAL<br />
gnat Codi Denominazione ASSISTENZA Raccordo DEFINITE con NEL la nomenclatura<br />
Mattone 1 N D MI TARGET ZIA NUTENZA<br />
IS L IP UTE<br />
ce<br />
O U GR<br />
o<br />
categoria<br />
SANITARIA<br />
delle<br />
NI ZI A TI E ME<br />
RI L ATI A/P A BI UM<br />
N NTA<br />
asse<br />
STRUTTURE SOCIO-SANITARIE MI TI A IM AN A NA<br />
LI D TU<br />
D SAL LE<br />
gnat<br />
DEFINITE NEL Mattone 1 N D MI ZIA N IS<br />
I<br />
EL<br />
IP E UTE<br />
O U GR<br />
o<br />
NI NZI<br />
A NTI<br />
NE<br />
ME<br />
RI L ATI A/P A BI ZU<br />
ZN<br />
NTA<br />
TI<br />
A N LI AT<br />
ED<br />
LE<br />
1 Centro diurno socio-educativo 1. NO x<br />
I<br />
E E<br />
per bambini e adolescenti<br />
N<br />
N N<br />
2 Centro diurni socio-sanitario 3.MEDIO- ALTA 8.11. 8.15. 8.3. Servizi 8.19.<br />
x A<br />
Z Z<br />
x A x E x<br />
Centri Centro semiresi- Centro<br />
1 Centro diurno socio-educativo 1. NO diurni per diurno per denziali diurno per x<br />
per bambini e adolescenti<br />
anziani persone per terapia malati<br />
2 Centro diurni socio-sanitario 3.MEDIO- ALTA 8.11. non 8.15. con 8.3. riabilitativa Servizi psichiatrici 8.19.<br />
x x x x<br />
autosuffici Centri disabilità Centro dipendensemiresi- Centro<br />
diurni entiper<br />
diurno per denzialize diurno per<br />
3 Centri diurni con funzione di 2. BASSA anziani persone per terapia malati<br />
x x<br />
non con riabilitativa psichiatrici<br />
protezione sociale<br />
autosuffici disabilità dipenden-<br />
enti<br />
ze<br />
8.3. 3Servizi Centri semiresidenziali diurni con funzione per terapia di riabilitativa 2. BASSA dipendenze<br />
x x<br />
Ha finalità protezione di accoglienza sociale semiresidenziale, trattamento socio-riabilitativo. Accoglie persone tossicodipendenti e alcoldipendenti, anche in presenza di<br />
problematiche psichiche, che abbisognano di una gestione intensiva e, in caso di bisogno, anche specialistica e psico-terapeutica.<br />
8.11.<br />
8.3. Servizi<br />
Centri<br />
semiresidenziali<br />
diurni per anziani<br />
per<br />
non<br />
terapia<br />
autosufficienti<br />
riabilitativa dipendenze<br />
È<br />
Ha<br />
un<br />
finalità<br />
servizio<br />
di<br />
complesso<br />
accoglienza<br />
a<br />
semiresidenziale,<br />
ciclo diurno che fornisce<br />
trattamento<br />
interventi<br />
socio-riabilitativo.<br />
a carattere socio-sanitario<br />
Accoglie persone<br />
agli anziani.<br />
tossicodipendenti<br />
Ha la finalità<br />
e alcoldipendenti,<br />
di prevenire l’istituzionalizzazione<br />
anche in presenza<br />
e<br />
di<br />
il<br />
decadimento<br />
problematiche<br />
psicofisico<br />
psichiche,<br />
dell’anziano,<br />
che abbisognano<br />
di fornire<br />
di una<br />
sostegno<br />
gestione<br />
e<br />
intensiva<br />
sollievo agli<br />
e, in<br />
anziani<br />
caso di<br />
e/o<br />
bisogno,<br />
alle loro<br />
anche<br />
famiglie.<br />
specialistica<br />
È rivolto<br />
e<br />
ad<br />
psico-terapeutica.<br />
anziani con diversi profili di autonomia, in stato<br />
di<br />
8.11.<br />
disagio<br />
Centri<br />
socio-sanitario,<br />
diurni per anziani<br />
residenti<br />
non autosufficienti<br />
presso il proprio domicilio.<br />
8.15.<br />
È un<br />
Centro<br />
servizio<br />
diurno<br />
complesso<br />
per persone<br />
a ciclo<br />
con<br />
diurno<br />
disabilità<br />
che fornisce interventi a carattere socio-sanitario agli anziani. Ha la finalità di prevenire l’istituzionalizzazione e il<br />
È<br />
decadimento<br />
un servizio<br />
psicofisico<br />
territoriale<br />
dell’anziano,<br />
a carattere diurno<br />
di fornire<br />
rivolto<br />
sostegno<br />
a persone<br />
e sollievo<br />
con disabilità<br />
agli anziani<br />
con<br />
e/o<br />
diversi<br />
alle loro<br />
profili<br />
famiglie.<br />
di autosufficienza,<br />
È rivolto ad anziani<br />
che fornisce<br />
con diversi<br />
interventi<br />
profili<br />
a<br />
di<br />
carattere<br />
autonomia,<br />
educativo-<br />
in stato<br />
riabilitativo-assistenziale.<br />
di disagio socio-sanitario,<br />
Ha<br />
residenti<br />
finalità<br />
presso<br />
riabilitativa,<br />
il proprio<br />
educativa,<br />
domicilio.<br />
di socializzazione, di aumento e/o mantenimento delle abilità residue.<br />
8.19.<br />
8.15.<br />
Centro<br />
Centro<br />
diurno<br />
diurno<br />
per<br />
per<br />
malati<br />
persone<br />
psichiatrici<br />
con disabilità<br />
È un servizio territoriale a carattere diurno rivolto a persone con disabilità con diversi profili di autosufficienza, che fornisce interventi a carattere educativoriabilitativo-assistenziale.<br />
Ha finalità riabilitativa, educativa, di socializzazione, di aumento e/o mantenimento delle abilità residue.<br />
8.19. Centro diurno per malati psichiatrici<br />
Struttura territoriale (semiresidenziale) per trattamenti terapeutici, riabilitativi occupazionali e di gruppo della malattia mentale (normalmente ubicato in CSM o<br />
CeSaM)<br />
Struttura territoriale (semiresidenziale) per trattamenti terapeutici, riabilitativi occupazionali e di gruppo della malattia mentale (normalmente ubicato in CSM o<br />
CeSaM)
SCHEDA 2 – CLASSIFICAZIONE DELLE STRUTTURE RESIDENZIALI<br />
Le strutture residenziali sono state raggruppate secondo alcune caratteristiche previste nel DM 308/2001 e integrate con quanto emerso dalle definizioni fornite<br />
dalle Regioni. Esse sono state classificate secondo tre livelli: carattere della residenzialità, funzioni di protezione sociale, assistenza sanitaria. A questi tre criteri<br />
è inoltre associato il descrittore del target di utenza.<br />
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Definizioni di primo livello: Carattere della residenzialità<br />
1• Struttura familiare: di piccole dimensioni, caratterizzata dalla organizzazione di tipo familiare, che riproduce le caratteristiche della vita in famiglia. In caso di<br />
strutture per minori vi è la presenza di una coppia o di uno o due adulti che svolgono funzioni genitoriali.<br />
2• Struttura comunitaria: di dimensioni variabili a secondo dell’area di utenza (di norma superiore a 6-10 posti) è caratterizzata dalla presenza di operatori<br />
assistenziali, socio-sanitari o educatori e da una organizzazione di tipo comunitario.<br />
Definizioni di secondo livello: Funzioni di protezione sociale<br />
1• Accoglienza di emergenza: ha la funzione di rispondere con immediatezza ai bisogni urgenti e temporanei di ospitalità e tutela per evitare l'esposizione a<br />
particolari fattori di rischio, in attesa dell'individuazione di soluzioni più adeguate da <strong>parte</strong> dei servizi sociali territoriali. Vi sono comprese anche le strutture ad<br />
accesso diretto da <strong>parte</strong> dell’utenza.<br />
2• Prevalente accoglienza abitativa: Offre ospitalità ed assistenza, occasioni di vita comunitaria. Può essere rivolta all’accoglienza di immigrati o adulti in<br />
condizioni di disagio o a anziani autosufficienti. In relazione al tipo di utenza fornisce aiuto nelle attività quotidiane, e stimoli e possibilità di attività occupazionali<br />
e ricreativo-culturali, di mantenimento e riattivazione.<br />
3• Prevalente funzione tutelare: comprende Osservazione sociale (Il tipo di protezione da <strong>parte</strong> dei servizi è leggero ed è finalizzato all'osservazione. Ad<br />
esempio: strutture per adulti che, pur non prevedendo un progetto individuale, oltre ad offrire prestazioni specifiche, fungono anche da punto di osservazione per<br />
monitorare ed arginare lo sviluppo della marginalità), Accompagnamento sociale (accoglienza rivolta a utenti che hanno concordato un Progetto di assistenza<br />
individuale e sono in fase di ri-acquisizione dell'autonomia. I tempi di permanenza sono strettamente correlati e funzionali al progetto individuale) e Supporto<br />
all’autonomia (accoglienza in alloggi privi di barriere architettoniche e attrezzati con tecnologie e servizi per offrire una permanenza sicura e funzionale<br />
finalizzata al mantenimento dell’autonomia dell’utente. Ad esempio: alloggi protetti con servizi per anziani o disabili con una buona condizione di autosufficienza)<br />
4• Socio-educativa: tutela ed assistenza educativa di carattere professionale a minori temporaneamente allontanati dal nucleo familiare<br />
5• Educativo- psicologica: assistenza educativa, terapeutica e riabilitativa per i minori in situazione di disagio psico-sociale e con disturbi di comportamento. Ha<br />
finalità educative, terapeutiche e riabilitative volte al recupero psico-sociale ed e’ ad integrazione sanitaria.<br />
6• Integrazione socio-sanitaria: Offre ospitalità ed assistenza, occasioni di vita comunitaria, aiuto nelle attività quotidiane, stimoli e possibilità di attività<br />
occupazionali e ricreativo-culturali, di mantenimento e riattivazione. Viene garantita l'assistenza medica, infermieristica e trattamenti riabilitativi per il<br />
mantenimento ed il miglioramento dello stato di salute e di benessere. Destinata ad accogliere temporaneamente o permanentemente persone anziane non<br />
autosufficienti o adulti disabili.<br />
Definizioni di terzo livello: Assistenza sanitaria<br />
• Assente<br />
• Bassa<br />
• Medio-alta<br />
Target di utenza: MINORI, ADULTI, IMMIGRATI, ANZIANI A/PA: anziani autosufficienti o parzialmente autosufficienti, ANZIANI NA: anziani non autosufficienti,<br />
DISABILI, MULTIUTENZA, DIPENDENZE, SALUTE MENTALE<br />
73
74 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Tabella 2.A – Categorie delle strutture residenziali<br />
Target utenza<br />
Funzione di protezione sociale Assistenza sanitaria<br />
Carattere della<br />
residenzialita'<br />
Codice<br />
categoria<br />
SALUT<br />
E<br />
MENT<br />
ALE<br />
DIPE<br />
NDE<br />
NZE<br />
MUL<br />
TIUT<br />
ENZ<br />
A<br />
DISA<br />
BILI<br />
ANZIA<br />
NI NA 2<br />
ANZIA<br />
NI<br />
A/PA 1<br />
IMMI<br />
GRA<br />
TI<br />
ADU<br />
LTI<br />
MIN<br />
ORI<br />
A 1. familiare 2. prevalente accoglienza 1. ASSENTE x x x x<br />
abitativa<br />
B 1. familiare 3. prevalente funzione 1. ASSENTE x x x x x x x<br />
tutelare<br />
C 1. familiare 4. socio-educativa 1. ASSENTE x x x<br />
D 2. comunitario 1. accoglienza di emergenza 1. ASSENTE x x x<br />
E 2. comunitario 2. prevalente accoglienza 1. ASSENTE x x x<br />
abitativa<br />
F 2. comunitario 3. prevalente funzione 1. ASSENTE x x x x x x x<br />
tutelare<br />
G 2. comunitario 4. socio-educativa 1. ASSENTE x<br />
H 2. comunitario 5. educativa-psicologica 2. BASSA x x<br />
2. BASSA x x x x x<br />
3. MEDIO-ALTA x x x x x<br />
I 2. comunitario 6. integrazione sociosanitaria<br />
L 2. comunitario 6. integrazione sociosanitaria<br />
1<br />
ANZIANI A/PA= autosufficienti o parzialmente autosufficienti<br />
2<br />
ANZIANI NA = non autosufficienti
Tabella 2.B – Categorie delle strutture residenziali raccordate con altre nomenclature di servizi residenziali<br />
Funzione di protezione sociale Assistenza<br />
sanitaria<br />
Carattere della<br />
residenzialita'<br />
Codice<br />
categoria<br />
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Raccordo con la<br />
NOMENCLATURA<br />
DELLE<br />
STRUTTURE PER<br />
MINORI<br />
Raccordo con la NOMENCLATURA DELLE<br />
STRUTTURE SOCIO-SANITARIE DEFINITE NEL<br />
MATTONE 1<br />
A 1. familiare 2. prevalente accoglienza abitativa 1. ASSENTE<br />
3- Alloggio ad alta autonomia<br />
4- Servizi di accoglienza per<br />
B 1. familiare 3. prevalente funzione tutelare 1. ASSENTE<br />
bambino genitore<br />
1- Comunità Familiari<br />
C 1. familiare 4. socio-educativa 1. ASSENTE<br />
6- Comunità multiutenza<br />
D 2. comunitario 1. accoglienza di emergenza 1. ASSENTE 5- Strutture di pronta accoglienza<br />
3- Alloggio ad alta autonomia6-<br />
E 2. comunitario 2. prevalente accoglienza abitativa 1. ASSENTE<br />
Comunità multiutenza<br />
F 2. comunitario 3. prevalente funzione tutelare 1. ASSENTE<br />
G 2. comunitario 4. socio-educativa 1. ASSENTE 2- Comunità socio educative<br />
8.1.<br />
Comunità<br />
educativo<br />
7- Comunità educativo e<br />
riabilitative<br />
psicologica<br />
per<br />
minori/ado<br />
H 2. comunitario 5. educativa-psicologica 2. BASSA lescenti<br />
8.13.<br />
8.18. Residenza<br />
8.23.<br />
Comunità Assistita<br />
8.24.<br />
Comunità<br />
alloggio per<br />
Comunità<br />
alloggio<br />
per anziani<br />
alloggio<br />
AIDS<br />
persone non<br />
per malati<br />
(postconcl<br />
con autosuffici<br />
psichiatrici<br />
amato)<br />
disabilità enti<br />
I 2. comunitario 6. integrazione socio-sanitaria 2. BASSA<br />
(RASS)<br />
8.4.<br />
8.20.<br />
Servizi 8.7. RSA<br />
8.23.<br />
8.14.<br />
8.24. Comunità<br />
residenzial Casa per<br />
Comunità<br />
Residenza<br />
Comunità terapeutic<br />
i per anziani<br />
alloggio<br />
sanitaria<br />
alloggio a<br />
terapia non<br />
AIDS<br />
assistita<br />
per malati residenzial<br />
riabilitativa autosuffici<br />
(postconcl<br />
3. MEDIO-<br />
per disabili<br />
psichiatrici e protetta<br />
dipendenz enti<br />
amato)<br />
(CTRP)<br />
L 2. comunitario 6. integrazione socio-sanitaria<br />
ALTA<br />
e<br />
75
76 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
NOMENCLATURA DELLE STRUTTURE SOCIO-SANITARIE DEFINITE NEL MATTONE 1<br />
8.1. Comunità educativo-riabilitative per minori/adolescenti<br />
Servizio educativo-assistenziale con il compito di accogliere temporaneamente il minore qualora il nucleo familiare sia impossibilitato o incapace di assolvere al<br />
proprio compito. Ha finalità educative e assistenziali volte alla supplenza temporanea del nucleo familiare.<br />
8.4. Servizi residenziali per terapia riabilitativa dipendenze<br />
Ha finalità di accoglienza, trattamento terapeutico-riabilitativo. Accoglie persone tossicodipendenti e alcoldipendenti, anche in presenza di problematiche<br />
psichiche, che abbisognano di una gestione intensiva e, in caso di bisogno, anche specialistica e psico-terapeutica.<br />
8.7. RSA Casa per anziani non autosufficienti<br />
Struttura residenziale per anziani con ridotta autonomia. Ha come finalità l'accoglienza, il supporto alla vita quotidiana, orientata alla tutela dell’autonomia della<br />
persona. Accoglie anziani con ridotta autonomia residua caratterizzati da un bisogno sanitario prevalente.<br />
8.13. Residenza assistita (RASS)<br />
Intensità: bassa<br />
8.14. Residenza sanitaria assistita per disabili<br />
È un servizio residenziale per disabili con limitazioni di autonomia sia fisiche che mentali che sociali, nella cui valutazione multidimensionale (SVAMA / RUG’S /<br />
SOSIA …) risulti comunque inequivocabile l’impossibilità dell’assistenza domiciliare o dell’inserimento in altra struttura per disabili. La struttura è finalizzata a<br />
fornire accoglimento, prestazione sanitaria, assistenza, recupero funzionale a persone prevalentemente non autosufficienti, nonché a perseguire una migliore<br />
capacità di gestione della vita quotidiana e un miglioramento/mantenimento delle abilità residue della persona accolta. È rivolta a soggetti adulti con gravi<br />
limitazioni di autonomia, caratterizzati da un bisogno sanitario prevalente.<br />
8.18. Comunità alloggio per persone con disabilità<br />
È un servizio che accoglie persone adulte con disabilità prive di nucleo familiare o per le quali la permanenza nel nucleo familiare sia temporaneamente o<br />
permanentemente impossibilitata. Ha finalità di accoglienza e gestione della vita quotidiana, orientata alla tutela della persona e allo sviluppo delle abilità residue,<br />
o anche alla realizzazione di esperienze di vita autonoma dalla famiglia. È rivolto a persone disabili adulte.<br />
8.20. Comunità terapeutica residenziale protetta (CTRP)<br />
Strutture territoriali specialistiche residenziali con assistenza continuativa per trattamenti terapeutici/ riabilitativi prolungati e personalizzati della malattia mentale<br />
con un ciclo di erogazione intensivo.<br />
8.21 Comunità alloggio AIDS (postconclamato)<br />
È una struttura territoriale, semiresidenziale e residenziale, per la prosecuzione di assistenza sanitaria e sociale di persone affette da AIDS e patologie correlate,<br />
che presentano rilevanti limitazioni dell’autosufficienza.<br />
8.24. Comunità alloggio per malati psichiatrici<br />
È una struttura territoriale, semiresidenziale e residenziale, per la prosecuzione di assistenza sanitaria e sociale di persone con problematiche psichiatriche che,<br />
terminato il percorso riabilitativo-protetto, presentano parziali livelli di autonomia, e necessitano di sostegno per la gestione della propria autosufficienza, oppure<br />
sono prive di nucleo familiare o sono temporaneamente o permanentemente impossibilitate a permanere nel nucleo familiare.
NOMENCLATURA DELLE STRUTTURE PER MINORI<br />
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
1. Comunità Familiari per minori<br />
Presidio residenziale che accoglie minori di anni 18 e che si caratterizza per la convivenza continuativa e stabile di un piccolo gruppo di minori con due o più<br />
operatori specializzati, che assumono ruoli identificabili con figure genitoriali di riferimento in un percorso socio-educativo, nel rispetto dei bisogni e delle<br />
esigenze rispondenti alle varie fasce di età.<br />
2. Comunità socio educative per minori<br />
Presidio residenziale a carattere educativo, rivolto prevalentemente a preadolescenti e adolescenti sprovvisti di figure parentali idonee a seguirli nel processo<br />
formativo. L’assistenza è fornita da educatori professionali che esercitano in quel contesto la loro specifica professione in forma di attività lavorativa. Ogni<br />
educatore esercita la propria funzione su un piccolo gruppo di ospiti (generalmente inferiore a 12) ed è tenuto a rispettare dei turni lavorativi che garantiscano la<br />
presenza costante di almeno un adulto per ogni gruppo di minori.<br />
3. Alloggio ad alta autonomia<br />
Presidio residenziale di ridotte dimensioni, a bassa intensità assistenziale, accoglie ragazzi con gravi problemi di relazione con le famiglie, o privi delle stesse,<br />
senza valide figure di riferimento e bisognosi di un nuovo rapporto affettivo ed educativo. Accoglie minorenni alle soglie della maggiore età, o giovani adulti (fino<br />
a 21 anni) che presentano disagi esistenziali e nevrosi del carattere, (disturbo alimentare, disturbo comportamentale, disturbo del carattere, alcoolismo,<br />
invalidità, cronicità...), sintomatologia che evidenzia la necessità di un programma di emancipazione dalla famiglia di origine<br />
4. Servizi di accoglienza per bambino genitore<br />
E’ una struttura di accoglienza a tutela del nascituro o del bambino e del suo genitore. Ospita di norma nuclei formati dal bambino e dal suo genitore. E’<br />
caratterizzata dalla presenza di educatori professionali e dalla presenza di spazi idonei per i nuclei accolti.<br />
5. Strutture di pronta accoglienza per minori<br />
E’ una struttura residenziale, per minori in situazioni di emergenza, che provvede alla tempestiva e temporanea accoglienza di essi quando si trovano in<br />
situazione di abbandono o di urgente bisogno di allontanamento dall'ambiente familiare. Il limite massimo dei minori può essere temporaneamente elevato<br />
qualora sia necessario accogliere ragazzi per i quali non sia momentaneamente possibile una alternativa.<br />
6. Comunità multiutenza<br />
È una struttura residenziale con il compito di accogliere persone prive di ambiente familiare idoneo, tra cui temporaneamente anche bambini ed adolescenti di<br />
età compresa tra zero e diciassette anni.<br />
7. Comunità educativo e psicologica<br />
Comunità caratterizzata per la capacità di accoglienza di minori in condizioni di disagio, con gravi problemi comportamentali o patologie di carattere psichiatrico.<br />
La Comunità fornisce prestazioni psico-terapeutiche. Si caratterizza per essere ad integrazione socio-sanitaria.<br />
77
78 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
SCHEDA 3 – RACCORDO* TRA LA CLASSIFICAZIONE DEL NOMENCLATORE E LE TIPOLOGIE DI<br />
STRUTTURA PREVISTE DALLA L.R. 41/05 E DAL REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL'ART. 62<br />
*Di seguito è riportato l’elenco delle tipologie di strutture residenziali, semi residenziali e diurne previste dalla normativa regionale.<br />
Ad ogni tipologia è assegnato un codice (nella colonna codice categoria) che corrisponde a quello della categoria del nomenclatore<br />
interregionale con la quale la tipologia regionale risulta raccordabile.<br />
Le categorie del nomenclatore interregionale a cui si fa riferimento riguardano le voci LB4 (centri diurni) e M3 (strutture residenziali) e<br />
sono definite attraverso propri criteri di classificazione e riportate nella scheda 1 – tabella 1.A e nella scheda 2 - tabella 2.A sopra<br />
descritte.<br />
STRUTTURE SEMI-RESIDENZIALI o DIURNE<br />
Tabella<br />
3.A<br />
normativa per<br />
autorizzazione al<br />
funzionamento<br />
Area di<br />
utenza<br />
Tipologia della struttura Descrizione funzioni<br />
Codice<br />
Categoria<br />
Regolamento regionale<br />
sulle strutture di cui all'art.<br />
21 della L.R. 41/2005<br />
Minori<br />
Struttura semiresidenziale per minori che, per contingenze<br />
familiari e sociali, hanno bisogno di essere sostenuti nel<br />
processo di socializzazione, allo scopo di prevenire o<br />
contrastare esperienze di emarginazione o devianza; fornisce<br />
supporto anche la famiglia del minore, sostenendola nello<br />
svolgimento dei compiti educativi e di cura quotidiani.<br />
Struttura semiresidenziale<br />
per minori<br />
1<br />
Regolamento regionale<br />
sulle strutture in attuazione<br />
della L.R. 41/2005<br />
Disabili<br />
Struttura che accoglie persone con disabilità psicofisica o<br />
plurima per più ore al giorno e per più giorni alla settimana<br />
che necessitano di interventi integrati di carattere<br />
educativo/riabilitativo per il mantenimento e lo sviluppo delle<br />
capacità residue e dei livelli di autonomia raggiunti.<br />
Strutture semiresidenziali<br />
per persone disabili<br />
2
STRUTTURE SEMI-RESIDENZIALI o DIURNE<br />
Tabella<br />
3.A<br />
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
normativa per<br />
autorizzazione al<br />
funzionamento<br />
Area di<br />
utenza<br />
Tipologia della struttura Descrizione funzioni<br />
Codice<br />
Categoria<br />
Regolamento regionale<br />
sulle strutture in attuazione<br />
della L.R. 41/2005<br />
Adulti<br />
Anziani<br />
A/PA<br />
Struttura per accoglienza diurna o notturna di persone senza<br />
fissa dimora con esigenza di soddisfacimento dei bisogni<br />
primari di vita che versano in gravi condizioni di disagio<br />
economico<br />
Strutture di accoglienza<br />
notturna o diurna soggette al<br />
solo obbligo di<br />
comunicazione di avvio<br />
attività<br />
3<br />
Regolamento regionale<br />
sulle strutture in attuazione<br />
della L.R. 41/2005<br />
Anziani<br />
A/PA<br />
Struttura che assicura attività assistenziali diretta a gruppi di<br />
persone anziane in situazioni di disagio o a rischio di<br />
isolamento e di perdita di autonomia o non autosufficienza<br />
per più ore al giorno e per più giorni alla settimana e<br />
garantisce l'alta integrazione fra l'assistenza sanitaria e<br />
l'assistenza sociale<br />
Strutture semiresidenziali<br />
per persone anziane<br />
3<br />
79
80 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
STRUTTURE RESIDENZIALI<br />
Tabella<br />
3.B<br />
normativa per autorizzazione<br />
al funzionamento<br />
Area di<br />
utenza<br />
Tipologia della struttura Descrizione funzioni<br />
Codice<br />
Categoria<br />
Regolamento regionale sulle<br />
strutture in attuazione della<br />
L.R. 41/2005<br />
Anziani NA<br />
Struttura residenziale, che eroga prestazioni socioassistenziali<br />
e ad integrazione socio-sanitaria, destinata<br />
ad accogliere temporaneamente o permanentemente<br />
persone anziane non autosufficienti.<br />
Accoglie persone anziane non autosufficienti<br />
impossibilitate a rimanere presso il proprio domicilio,<br />
che necessitano di protezione diretta ad integrare o<br />
sostituire la limitazione totale e stabilizzata delle loro<br />
capacità.<br />
Strutture residenziali per anziani<br />
non autosufficienti (RSA)<br />
L<br />
Regolamento regionale sulle<br />
strutture in attuazione della<br />
L.R. 41/2005<br />
Struttura residenziale per persone disabili<br />
prevalentemente gravi, con attestazione di gravità, che<br />
eroga prestazioni socio-assistenziali e ad integrazione<br />
socio-sanitaria.<br />
Accoglie persone con disabilità stabilizzata, compresi<br />
gli adolescenti, con riconoscimento di handicap, Disabili<br />
prevalentemente in situazione di gravità, non assistibili<br />
a domicilio, che necessitano di una risposta continuativa<br />
residenziale tesa a mantenere i livelli di autonomia<br />
raggiunti e a garantire un adeguato intervento socio<br />
sanitario di riabilitazione estensiva.<br />
Strutture residenziali per disabili<br />
gravi, con attestazione di gravità<br />
(RSD)<br />
L
STRUTTURE RESIDENZIALI<br />
Tabella<br />
3.B<br />
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
normativa per autorizzazione<br />
al funzionamento<br />
Area di<br />
utenza<br />
Tipologia della struttura Descrizione funzioni<br />
Codice<br />
Categoria<br />
Regolamento regionale sulle<br />
strutture in attuazione della<br />
L.R. 41/2005<br />
Adulti<br />
Struttura residenziale a carattere comunitario per<br />
l’accoglienza di persone a rischio psico-sociale e/o in<br />
condizioni di disagio relazionale, con limitata<br />
autonomia personale, che necessitano di una<br />
collocazione abitativa protetta.<br />
Accoglie persone caratterizzate da disturbi di tipo<br />
relazionale e comportamentale, anche con<br />
problematiche psicopatologiche e ancora interessate, in<br />
via non prevalente, da trattamento a carattere<br />
terapeutico riabilitativo, che non possono essere<br />
adeguatamente assistite presso il loro domicilio e che<br />
necessitano di accoglienza temporanea o permanente, al<br />
fine di favorire il loro graduale reinserimento sociale e<br />
l’acquisizione di progressivi livelli di autonomia.<br />
Strutture residenziali a carattere<br />
comunitario per persone con<br />
rischio psico-sociale o in<br />
condizioni di disagio relazionale<br />
I<br />
81
82 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
STRUTTURE RESIDENZIALI<br />
Tabella<br />
3.B<br />
normativa per autorizzazione<br />
al funzionamento<br />
Area di<br />
utenza<br />
Tipologia della struttura Descrizione funzioni<br />
Codice<br />
Categoria<br />
Regolamento regionale sulle<br />
strutture in attuazione della<br />
L.R. 41/2005<br />
Disabili<br />
Struttura residenziale a carattere comunitario, ad alta<br />
integrazione socio-sanitaria, per l’accoglienza di<br />
persone adulte disabili in stato di dipendenza,<br />
prevalentemente non in situazione di gravità,<br />
denominata Comunità alloggio protetta.<br />
Accoglie persone disabili prevalentemente non in<br />
situazione di gravità, con disabilità stabilizzata e<br />
riconoscimento di situazione di handicap, che, al<br />
termine del percorso assistenziale riabilitativo non sono<br />
in grado di rientrare al proprio domicilio e che<br />
necessitano di assistenza temporanea o continuativa<br />
volta a supportare le parziali capacità di autonomia e di<br />
autogestione, relazionali, sociali e di inserimento<br />
lavorativo.<br />
Strutture residenziali a carattere<br />
comunitario per persone adulte<br />
disabili prevalentemente non in<br />
situazione di gravità (comunità<br />
alloggio protetta)<br />
I<br />
Struttura residenziale per l’accoglienza ed il trattamento<br />
Regolamento regionale sulle<br />
strutture in attuazione della<br />
L.R. 41/2005<br />
Dipendenze<br />
di persone dipendenti da sostanze da abuso.<br />
Accoglie persone che, a seguito del percorso<br />
Strutture per persone con<br />
terapeutico-riabilitativo intrapreso per stati di<br />
dipendenza da sostanze da abuso<br />
dipendenza, presentano condizioni di fragilità<br />
psicologica tali da richiedere adeguato sostegno<br />
relazionale e accoglienza abitativa.<br />
F
STRUTTURE RESIDENZIALI<br />
Tabella<br />
3.B<br />
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
normativa per autorizzazione<br />
al funzionamento<br />
Area di<br />
utenza<br />
Tipologia della struttura Descrizione funzioni<br />
Codice<br />
Categoria<br />
Comunità di tipo familiare, compresi i gruppi<br />
appartamento e le aggregazioni di comunità, con<br />
Regolamento regionale sulle<br />
strutture in attuazione della<br />
L.R. 41/2005<br />
Adulti<br />
Disabili<br />
Multiutenza<br />
Comunità familiari soggette al funzioni di accoglienza a bassa intensità assistenziale, in<br />
solo obbligo di comunicazione di cui sono ospitati fino ad un massimo di otto soggetti<br />
avvio attività<br />
maggiori di età, per i quali la permanenza nel nucleo<br />
familiare sia temporaneamente o permanentemente<br />
impossibile o contrastante con il percorso individuale.<br />
F<br />
Regolamento regionale sulle<br />
strutture di cui all'art. 21 della<br />
L.R. 41/2005<br />
Centro di pronta accoglienza per minori, con funzione<br />
prevalentemente assistenziale e tutelare.<br />
Accoglie persone minori di età, in situazione di<br />
abbandono o in condizione di urgente bisogno di pronto<br />
Minori<br />
accoglimento e protezione da rischi per l’integrità psicofisica,<br />
accolti sulla base di provvedimento e/o intervento<br />
disposto dall’autorità giudiziaria, dalle forze dell’ordine<br />
o dai servizi sociali del comune competente.<br />
Centri di pronta accoglienza per<br />
minori<br />
D<br />
83
84 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
STRUTTURE RESIDENZIALI<br />
Tabella<br />
3.B<br />
normativa per autorizzazione<br />
al funzionamento<br />
Area di<br />
utenza<br />
Tipologia della struttura Descrizione funzioni<br />
Codice<br />
Categoria<br />
Regolamento regionale sulle<br />
strutture di cui all'art. 21 della<br />
L.R. 41/2005<br />
Casa di accoglienza e gruppo appartamento, con<br />
funzione assistenziale ed educativa<br />
Accoglie donne in difficoltà, gestanti e/o madri con figli<br />
minori, che necessitano di tutela e di appoggio nel<br />
Minori<br />
periodo della gravidanza e/o durante i primi anni di vita<br />
Adulti<br />
del figlio e padri in difficoltà con i propri figli. I minori<br />
sono accolti sulla base di provvedimento e/o intervento<br />
disposto dall’autorità giudiziaria, o dai servizi sociali<br />
del comune competente.<br />
Casa di accoglienza e gruppo<br />
appartamento<br />
F<br />
Regolamento regionale sulle<br />
strutture di cui all'art. 21 della<br />
L.R. 41/2005<br />
Minori<br />
Comunità familiare, con funzione socio-educativa,<br />
caratterizzate dalla presenza e dall’attività di due o più<br />
adulti che convivono in modo continuativo e stabile con<br />
bambini o ragazzi fuori dalla propria famiglia di origine<br />
Accoglie persone minori di età per le quali la<br />
permanenza nella famiglia di origine sia<br />
temporaneamente impossibile, con i quali è instaurata<br />
una relazione di tipo familiare da <strong>parte</strong> delle figure<br />
adulte di riferimento che assumono funzioni genitoriali.<br />
I minori sono accolti sulla base di provvedimento e/o<br />
intervento disposto dall’autorità giudiziaria, o dai servizi<br />
sociali del comune competente.<br />
C Comunità familiare
STRUTTURE RESIDENZIALI<br />
Tabella<br />
3.B<br />
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
normativa per autorizzazione<br />
al funzionamento<br />
Area di<br />
utenza<br />
Tipologia della struttura Descrizione funzioni<br />
Codice<br />
Categoria<br />
Regolamento regionale sulle<br />
strutture di cui all'art. 21 della<br />
L.R. 41/2005<br />
Comunità a dimensione familiare, con funzione socioeducativa.<br />
Accoglie persone minori di età per le quali la<br />
permanenza nella famiglia di origine sia<br />
Minori<br />
temporaneamente impossibile, accolti sulla base di<br />
provvedimento e/o intervento disposto dall’autorità<br />
giudiziaria, o dai servizi sociali del comune competente.<br />
Comunità a dimensione<br />
familiare<br />
G<br />
Regolamento regionale sulle<br />
strutture di cui all'art. 21 della<br />
L.R. 41/2005<br />
Accoglie adolescenti di età non inferiore a 16 anni e<br />
giovani fino ai 21 anni, che non possono rimanere o<br />
tornare nella propria famiglia, già accolti in<br />
Minori<br />
affidamento, inseriti nella struttura sulla base di<br />
provvedimento e/o intervento disposto dall’autorità<br />
giudiziaria, o dai servizi sociali del comune competente.<br />
Gruppo appartamento per<br />
adolescenti e giovani<br />
G<br />
85
86 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 581<br />
Modifica alla delibera GR 385/2009 recante<br />
atto d’indirizzo regionale per le modalità di com<strong>parte</strong>cipazione<br />
al costo delle prestazioni di cui all’art.<br />
14 della LR66/2008 “Istituzione del fondo regionale<br />
per la non autosufficienza”.<br />
LA GIUNTA REGIONALE<br />
Vista la legge regionale 41/2005 (Sistema<br />
integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti<br />
di cittadinanza sociale) e in particolare l’articolo 47,<br />
relativo alla com<strong>parte</strong>cipazione degli utenti al costo delle<br />
prestazioni;<br />
Vista la legge regionale 66/2008 (Istituzione del fondo<br />
regionale per la non autosufficienza) e in particolare l’art<br />
7 comma 2 lettera b);<br />
Vista la delibera G.R. n. 385 dell’11 maggio 2009 con<br />
la quale è stato approvato l’Atto di indirizzo regionale<br />
per le modalità di com<strong>parte</strong>cipazione al costo delle<br />
prestazioni, di cui all’art. 14 della L.R. 66/08 ;<br />
Visto in particolare il paragrafo “Soglia di non<br />
esenzione dalla com<strong>parte</strong>cipazione oltre la quale è dovuto<br />
il 100% del costo della prestazione” del citato Atto<br />
d’Indirizzo, che, al secondo punto dell’elenco contenuto<br />
al primo capoverso, prevede: “4 volte l’ammontare del<br />
trattamento minimo della pensione INPS per i servizi<br />
domiciliari di cui alle lettere a) e b) dell’art. 7 comma 2,<br />
(per il 2009 pari a euro 23.826,40)” ;<br />
Visto che nel sopra citato art. 7 comma 2 lettera<br />
b) si parla di interventi per la vita indipendente cioè<br />
di interventi che salvaguardano l’autonomia in senso<br />
generale delle persone;<br />
Considerato necessario precisare che nelle prestazioni<br />
previste dall’art. 7 comma 2 lettera b) non rientrano<br />
i “progetti di vita indipendente”, in quanto trattasi di<br />
progetti che :<br />
- sono funzionali, come previsto dal PISR vigente<br />
(delibera C. R. 113 del 31/10/2007) al punto 7.8.2., al<br />
sostegno dell’indipendenza delle persone con disabilità<br />
grave in situazioni di autonomia di vita o di convivenza<br />
familiare e comunitaria;<br />
- non rivestono carattere assistenziale;<br />
- non richiedono la valutazione dell’UVM di cui all’art.<br />
11 della L.R. 66/08 e di conseguenza l’elaborazione del<br />
Piano di assistenza personalizzato;<br />
Ritenuto necessario modificare l’Atto d’indirizzo,<br />
approvato con la citata delibera GR 385/2009, al fine di<br />
evitare eventuali incertezze in fase della sua attuazione,<br />
sostituendo nel paragrafo “Soglia di non esenzione dalla<br />
com<strong>parte</strong>cipazione oltre la quale è dovuto il 100% del<br />
costo della prestazione” il secondo punto dell’elenco,<br />
contenuto al primo capoverso, con il seguente:<br />
“- 4 volte l’ammontare del trattamento minimo<br />
della pensione INPS per i servizi domiciliari di cui<br />
alle lettere a) e b) dell’art. 7 comma 2 (per il 2009 pari<br />
a euro 23.826,40), fatta eccezione per i progetti di vita<br />
indipendente”;<br />
A voti unanimi<br />
DELIBERA<br />
1. di modificare l’Atto d’indirizzo, approvato con la<br />
delibera GR 385/2009, al fine di evitare eventuali incertezze<br />
in fase della sua attuazione, sostituendo nel paragrafo<br />
“Soglia di non esenzione dalla com<strong>parte</strong>cipazione oltre<br />
la quale è dovuto il 100% del costo della prestazione” il<br />
secondo punto dell’elenco, contenuto al primo capoverso,<br />
con il seguente:<br />
“- 4 volte l’ammontare del trattamento minimo<br />
della pensione INPS per i servizi domiciliari di cui<br />
alle lettere a) e b) dell’art. 7 comma 2 (per il 2009 pari<br />
a euro 23.826,40), fatta eccezione per i progetti di vita<br />
indipendente”;<br />
2. di dare mandato alla competente struttura della<br />
Direzione generale Diritto alla salute di provvedere a dare<br />
la più ampia diffusione alla modifica di cui al precedente<br />
punto 1.<br />
Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T.<br />
ai sensi dell’art. 5 comma 1 lettera f)della L.R. 23/2007<br />
e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta<br />
regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima<br />
L.R. 23/2007.<br />
DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 582<br />
Segreteria della Giunta<br />
Il Direttore Generale<br />
Valerio Pelini<br />
Disposizioni in materia farmaceutica relative<br />
all’applicazione dell’articolo 13 della legge 24 giugno<br />
2009, n. 77.<br />
LA GIUNTA REGIONALE<br />
Visto l’articolo 13 della legge 24 giugno 2009, n. 77<br />
“Conversione in legge, con modificazioni, del decretolegge<br />
<strong>28</strong> aprile 2009, n. 39, recante interventi urgenti<br />
in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici<br />
nella regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e ulteriori
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
interventi urgenti di protezione civile, pubblicata sul<br />
Supplemento ordinario alla “Gazzetta Ufficiale” n. 147<br />
del 27 giugno del 2009 – Serie generale;<br />
Rilevato che il succitato articolo 13 al punto 1, lettera<br />
a), ultimo capoverso, dispone che le Regioni e le province<br />
autonome di Trento e di Bolzano devono adottare le<br />
disposizioni necessarie alle modalità di recupero del<br />
valore degli extra-sconti praticati alle farmacie dalle<br />
industrie farmaceutiche nel corso dell’anno 2008;<br />
Preso atto che il penultimo capoverso, lettera a), punto<br />
1 del succitato articolo 13, dispone che tale recupero<br />
dovrà essere effettuato nell’anno 2009 in due rate annuali<br />
e che detta trattenuta non si applica alle farmacie rurali<br />
con fatturato annuo in regime SSN , al netto dell’imposta<br />
sul valore aggiunto, inferiore a Euro 258.2<strong>28</strong>,45;<br />
A voti unanimi<br />
DELIBERA<br />
Sulla base di quanto in premessa specificato:<br />
1. Le farmacie convenzionate con il Servizio<br />
Sanitario Regionale sono tenute a ridurre l’importo di<br />
loro spettanza, a carico del SSR, derivante dalla Distinta<br />
Contabile Riepilogativa di cui al DPR 371/98, relativa al<br />
mese di ottobre 2009, di una quota pari al 1,4% del valore<br />
derivante dalla somma della spesa lorda per medicinali<br />
erogati, riportata nella Distinta Contabile Riepilogativa<br />
presentata alla Azienda USL nei mesi di maggio, giugno,<br />
luglio, agosto, settembre ed ottobre dell’anno 2009;<br />
2. Le farmacie convenzionate con il SSR sono tenute<br />
a ridurre l’importo di loro spettanza a carico del SSR,<br />
derivante dalla Distinta Contabile Riepilogativa di cui<br />
al DPR 371/98, relativo al mese di dicembre 2009, di<br />
una quota pari a quella riportata nella Distinta Contabile<br />
Riepilogativa del mese di ottobre 2009 di cui al precedente<br />
punto 1;<br />
3. Le farmacie convenzionate con il SSR sono tenute<br />
a rideterminare, in aumento o in diminuzione, l’importo<br />
di loro spettanza a carico del SSR derivante dalla Distinta<br />
Contabile Riepilogativa di cui al DPR 371/98, relativo al<br />
mese di aprile 2010 di una quota pari al 1,4% del valore<br />
derivante dalla somma della spesa lorda per medicinali<br />
erogati, riportato nella Distinta Contabile Riepilogativa<br />
presentata alla Azienda USL relativa ai mesi da maggio<br />
2009 ad aprile 2010 compresi a cui devono detrarre<br />
l’importo delle quote già recuperate di cui precedenti<br />
punti 1 e 2;<br />
4. Le farmacie convenzionate con il SSR riconosciute<br />
rurali che nell’anno 2008 hanno fatto registrare un<br />
87<br />
fatturato annuo in regime di SSN, al netto dell’imposta<br />
sul valore aggiunto, inferiore a Euro 258.2<strong>28</strong>,45, sono<br />
escluse dall’applicazione delle disposizioni di cui alla<br />
presente deliberazione. Le farmacie convenzionate che<br />
intendono avvalersi di quanto disposto dal presente punto,<br />
devono produrre, all’atto della consegna alla Azienda<br />
USL della Distinta Contabile Riepilogativa del mese di<br />
ottobre 2009, autocertificazione attestante il possesso del<br />
requisito per l’esonero.<br />
Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T.<br />
ai sensi dell’art. 5 comma 1 lettera f della L.R. 23/2007<br />
e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta<br />
Regionale ai sensi dell’art.18 comma 2 della medesima<br />
L.R. 23/2007.<br />
DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 584<br />
Segreteria della Giunta<br />
Il Direttore Generale<br />
Valerio Pelini<br />
Modifica D.G.R. n. 487/09 - “Approvazione Piano<br />
Regionale dei corsi di istruzione e formazione tecnica<br />
superiore (I.F.T.S.) 2009”.<br />
LA GIUNTA REGIONALE<br />
Vista la L.R. n. 32/2002 “Testo unico della normativa<br />
della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> in materia di educazione,<br />
istruzione, orientamento formazione professionale e<br />
lavoro”<br />
Visto il Regolamento di esecuzione della L.R. n.<br />
32/2002, ed in particolare gli artt. 81, 82 ed 87;<br />
Vista la D.G.R. n. 137/2003 Approvazione Piano di<br />
Indirizzo Generale integrato ex art. 31 Legge Regionale<br />
26 luglio 2002, n. 32 (Testo Unico della normativa della<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> in materia di educazione, istruzione,<br />
orientamento, formazione professionale e lavoro);<br />
Visti gli artt. 8 e 27 della L.R. n. 44/2003;<br />
Vista la D.G.R. n. 980/2008 con cui si approvano le<br />
modalità territoriali triennali di intervento nel sistema<br />
di Istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) e<br />
costituzione degli istituti tecnici superiori (ITS) nella<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, di cui all’Allegato A) e le Linee guida<br />
per la programmazione dei percorsi del sistema dell’<br />
Istruzione e della Formazione Tecnica Superiore (IFTS)<br />
per il triennio 2007-2010 di cui all’All. B);<br />
Vista la D.G.R. n. 487/2009 “Approvazione piano<br />
regionale dei corsi di Istruzione e Formazione Tecnica<br />
Superiore (I.F.T.S.) 2009” e relativa tabella Allegato A);
88 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Preso atto che è stata rilevata la presenza di errori<br />
materiali nella tabella Allegato A) della succitata<br />
Deliberazione;<br />
Ritenuto necessario pertanto procedere alla modifica<br />
della suddetta tabella Allegato A) disponendone la<br />
sostituzione per intero;<br />
A voti unanimi<br />
DELIBERA<br />
- di modificare la Deliberazione della Giunta regionale<br />
n. 487/2009 (1) “Approvazione piano regionale dei corsi<br />
di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (I.F.T.S.)<br />
2009”;<br />
- di procedere all’ approvazione della tabella allegato<br />
A) <strong>parte</strong> integrante e sostanziale del presente atto<br />
disponendone la sostituzione di quella approvata con la<br />
suddetta delibera;<br />
(1) N.d.r.: Pubblicato sul B.U. n.4 del 24/2009<br />
- di ritenere l’unita tabella Allegato A) <strong>parte</strong> integrante<br />
e sostanziale della presente deliberazione;<br />
- di dare atto che le modifiche apportate alla tabella<br />
Allegato A) non hanno rilievo da un punto di vista<br />
finanziario, non comportando variazione degli importi;<br />
- di inviare il presente atto, a cura della Direzione<br />
Generale Politiche formative, Beni e Attività culturali, al<br />
Ministero dell’Istruzione ed alle singole Amministrazioni<br />
Provinciali per gli spettanti adempimenti;<br />
- di dichiarare che il presente provvedimento è soggetto<br />
a pubblicità ed è pubblicato per intero sul Bollettino<br />
Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> ai sensi dell’art. 5, comma<br />
1 lettera F) della L.R. n. 23/2007 e sulla Banca dati degli<br />
atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art.<br />
18 comma 2 della medesima legge.<br />
Segreteria della Giunta<br />
Il Direttore Generale<br />
Valerio Pelini<br />
SEGUE ALLEGATO
ALLEGATO Tabella A)<br />
PROGETTI IFTS 2009<br />
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
TOTALE<br />
Finanziamento<br />
attività corsuali<br />
Finanziamento<br />
stage estero<br />
Settore Titolo Progetto/Figura professionale Soggetto gestore<br />
Capofila ATS<br />
N°<br />
ord.<br />
Provincia/<br />
Circondario<br />
FSE<br />
ASCOM AREZZO 40.200,00 120.000,00 160.200,000<br />
1 TURISMO Tecnico superiore per organizzazione<br />
e il marketing del turismo integrato<br />
AREZZO<br />
ASSOSERVIZI s.r.l. 57.000,00 120.000,00 177.000,00<br />
Tecnico superiore per<br />
l’amministrazione economico-<br />
2 INDUSTRIA E<br />
ARTIGIANATO<br />
finanziaria e il controllo di gestione<br />
2 97.200,00 240.000,00 337.200,00<br />
Totale<br />
AREZZO<br />
41.600,00 120.000,00 161.600,00<br />
Agenzia per lo<br />
sviluppo Empolese<br />
1 INDUSTRIA E Tecnico superiore per il disegno e la<br />
ARTIGIANATO progettazione industriale<br />
Circondario<br />
Empolese<br />
Valdelsa<br />
2 TURISMO Tecnico superiore per la ristorazione e Agenzia per lo 41.600,00 120.000,00 161.600,00<br />
la valorizzazione dei prodotti territoriali e sviluppo Empolese<br />
delle produzioni tipiche<br />
Valdelsa<br />
2 83.200,00 240.000,00 333.200,00<br />
Valdelsa<br />
Circondario<br />
Empolese<br />
Valdelsa<br />
Totale<br />
Circondario<br />
Empolese<br />
Valdelsa<br />
50.000,00 120.000,00 170.000,00<br />
1 TRASPORTI Tecnico esperto della logistica integrata ISIS “Einaudi-<br />
Ceccherelli”<br />
Circondario<br />
Val di Cornia<br />
1 50.000,00 120.000,00 170.000,00<br />
Totale<br />
Circondario<br />
Val di<br />
Cornia<br />
89
90 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
119.000,00 119.000,00<br />
ASSOCIAZIONE SAN<br />
COLOMBANO<br />
Tecnico superiore per il disegno e<br />
la progettazione industriale<br />
1 INDUSTRIA-<br />
ARTIGIANATO-<br />
MANIFATTURE<br />
2 INDUSTRIA-<br />
ARTIGIANATO-<br />
MANIFATTURE<br />
FIRENZE<br />
Tecnico superiore per la COSEFI 118.000,00 118.000,00<br />
programmazione della produzione e<br />
la logistica<br />
2 237.000,00 237.000,00<br />
Totale<br />
FIRENZE<br />
ASSOCIAZIONE CORALI 10.000,00 120.000,00 130.000,00<br />
1 AGRICOLTURA Tecnico superiore per la sicurezza<br />
e il controllo di qualità delle<br />
produzioni alimentari<br />
GROSSETO<br />
120.000,00 120.000,00<br />
GIANO<br />
AMBIENTE<br />
2 AMBIENTE Tecnico superiore per i sistemi<br />
idrici<br />
2 10.000,00 240.000,00 250.000,00<br />
Totale<br />
GROSSETO<br />
50.000,00 119.500,00 169.500,00<br />
C.I.O.F.S.-<br />
F.P. <strong>Toscana</strong><br />
1 AGRICOLTURA Tecnico superiore della gestione<br />
del territorio rurale<br />
LIVORNO<br />
64.000,00 120.000,00 184.000,00<br />
CSL (Cooperativa Scuola<br />
Lavoro)<br />
2 TURISMO Tecnico superiore per<br />
l'organizzazione e il marketing del<br />
turismo integrato<br />
2 114.000,00 239.500,00 353.500,00<br />
Totale<br />
LIVORNO
I.T.I.S. “E.Fermi” 31.965,00 120.000,00 151.965,40<br />
Tecnico superiore per l'ambiente,<br />
l'energia e la sicurezza in azienda<br />
1 INDUSTRIA E<br />
ARTIGIANATO<br />
LUCCA<br />
Istituto Nautico “Artiglio” 120.000,00 120.000,00<br />
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Tecnico superiore per la produzione<br />
delle navi da diporto<br />
2 INDUSTRIA E<br />
ARTIGIANATO<br />
2 31.965,00 240.000,00 271.965,00<br />
Totale<br />
LUCCA<br />
EUROFORM 40.000,00 120.000,00 160.000,00<br />
1 TURISMO Tecnico superiore per<br />
l'organizzazione e il marketing del<br />
turismo integrato<br />
MASSA<br />
CARRARA<br />
ITALIAINDUSTRIA 60.000,00 120.000,00 180.000,00<br />
2 AGRICOLTURA Tecnico superiore per la gestione<br />
del territorio rurale<br />
2 100.000,00 240.000,00 340.000,00<br />
Totale<br />
MASSA-<br />
CARRARA<br />
I.P.S.I.A. “G.Fascetti” 120.000,00 120.000,00<br />
Tecnico superiore per<br />
l’industrializzazione del prodotto e<br />
del processo/<br />
Tecnico esperto per l’innovazione<br />
1 INDUSTRIA E<br />
ARTIGIANATO<br />
PISA<br />
I.T.C. “C. Cattaneo” 41.600,00 120.000,00 161.600,00<br />
Tecnico superiore per<br />
l’industrializzazione del prodotto e<br />
del processo/<br />
Tecnico qualificato di operazioni di<br />
concia delle pelli<br />
2 INDUSTRIA E<br />
ARTIGIANATO<br />
Totale PISA 2 41.600,00 240.000,00 <strong>28</strong>1.6000,00<br />
91
92 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
1 AMBIENTE Tecnico superiore per i sistemi I.T.S.G. “E. Fermi” 120.000,00 120.000,00<br />
informativi per la gestione<br />
antropica del territorio e<br />
dell’ambiente<br />
1 120.000,00 120.000,00<br />
PISTOIA<br />
Totale<br />
PISTOIA<br />
120.000,00 210.000,00<br />
90.000,00<br />
Istituto Professionale<br />
“Datini”<br />
Tecnico superiore commerciale<br />
per il marketing e per<br />
1 INDUSTRIA E<br />
ARTIGIANATO<br />
PRATO<br />
120.000,00 120.000,00<br />
CSL (Cooperativa Scuola<br />
Lavoro )<br />
l’organizzazione delle vendite<br />
Tecnico superiore per<br />
l'innovazione nel settore moda<br />
2 INDUSTRIA E<br />
ARTIGIANATO<br />
2 90.000,00 240.000,00 330.000,00<br />
Totale<br />
PRATO<br />
EUROBIC TOSCANA SUD 39.600,00 120.000,00 159.600,00<br />
Tecnico superiore per l'ambiente,<br />
l'energia e la sicurezza<br />
1 INDUSTRIA E<br />
ARTIGIANATO<br />
SIENA<br />
CESCOT 39.600,00 120.000,00 159.600,00<br />
2 TURISMO Tecnico superiore per l’assistenza<br />
alla direzione di strutture ricettive<br />
2 79.200,00 240.000,00 319.200,00<br />
Totale<br />
SIENA<br />
TOTALE 22 697.165,00 2.636.500,00 3.333.665,00
CONSIGLIO REGIONALE<br />
- Dirigenza-Decreti<br />
DECRETO 2 luglio 2009, n. 17<br />
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Posizioni organizzative del Consiglio regionale:<br />
Costituzione e indizione avviso interno per<br />
l’attribuzione delle responsabilità degli incarichi di<br />
posizione organizzativa.<br />
IL SEGRETARIO GENERALE<br />
Vista la legge regionale 5 febbraio 2008, n. 4<br />
(Autonomia dell’assemblea legislativa regionale);<br />
Visto il regolamento 11 novembre 2008, n. 7<br />
(Regolamento interno di organizzazione del Consiglio<br />
regionale);<br />
Vista la deliberazione dell’Ufficio di presidenza 14<br />
gennaio 2009, n. 4 con la quale il sottoscritto, ai sensi<br />
dell’articolo 15 dello Statuto, è stato nominato Segretario<br />
generale del Consiglio regionale;<br />
Vista la deliberazione dell’Ufficio di presidenza<br />
20 novembre 2003, n. 30, con la quale, in attuazione<br />
della legge regionale 44/2003 (ora abrogata dalla legge<br />
regionale 8 gennaio 2009 n.1 “Testo unico in materia<br />
di organizzazione e ordinamento del personale ): è stata<br />
confermata la Direzione generale del Consiglio regionale;<br />
sono state costituite, all’interno della Direzione stessa,<br />
quattro aree di coordinamento (area amministrativa;<br />
area per la comunicazione e la rappresentanza; area per<br />
l’assistenza alle commissioni e agli organi consiliari;<br />
area per l’assistenza professionale); sono stati stabiliti i<br />
criteri per la costituzione e la differenziazione delle altre<br />
strutture dirigenziali;<br />
Visto il decreto del Segretario generale 19 dicembre<br />
2003, n. 59 e successive modifiche e integrazioni,<br />
“Articolazione organizzativa della Direzione generale<br />
del Consiglio regionale: costituzione dei settori,<br />
individuazione posizioni dirigenziali individuali nonché<br />
definizione delle relative declaratorie. Attribuzione delle<br />
funzioni/attività alle strutture dirigenziali. Assegnazione<br />
delle posizioni organizzative e modifica delle relative<br />
declaratorie”;<br />
Visto e richiamato l’articolo 9 del Contratto collettivo<br />
nazionale di lavoro del comparto “Regioni – Autonomie<br />
locali”, in data 31 marzo 1999, relativo al conferimento ed<br />
alla revoca degli incarichi per le posizioni organizzative;<br />
Visto e richiamato il verbale di concertazione relativo<br />
allo “Sviluppo e revisione del sistema delle posizioni<br />
organizzative” sottoscritto in data 27 febbraio 2008,<br />
93<br />
che stabilisce, tra l’altro, le modalità di costituzione e<br />
le nuove regole per il conferimento degli incarichi di<br />
posizione organizzativa e prevede, inoltre, la possibilità<br />
di modificare le posizioni organizzative, a seguito di<br />
verifica della coerenza fra la declaratoria della posizione<br />
organizzativa e le funzioni effettivamente svolte, da<br />
effettuarsi nell’ambito della definizione del piano di<br />
lavoro o a seguito di modifiche organizzative;<br />
Visto e richiamato il decreto del Segretario generale<br />
24 aprile 2008, n. 27 recante “Definizione assetto<br />
delle posizioni organizzative del Consiglio regionale<br />
e indizione avviso interno per l’attribuzione delle<br />
relative responsabilità”, con il quale è stato definito<br />
l’assetto complessivo delle posizioni organizzative del<br />
Consiglio regionale, è stato indetto un avviso interno<br />
per l’attribuzione della responsabilità di n. 51 incarichi<br />
di posizione organizzativa ed è stata avviata la relativa<br />
procedura per il conferimento degli stessi;<br />
Richiamato il decreto del Segretario generale 30<br />
maggio 2008, n. <strong>28</strong> recante “Attribuzione degli incarichi<br />
di posizione organizzativa del Consiglio regionale”, con<br />
il quale sono stati attribuiti n. 50 incarichi di posizione<br />
organizzativa;<br />
Richiamati inoltre i decreti del Segretario generale<br />
in data 24 luglio 2008, n. 32 “Avviso interno per il<br />
conferimento della posizione organizzativa ‘Nomine<br />
e assistenza alla Giunta delle elezionì” e in data 8<br />
settembre 2008, n. 33 con il quale è stato attribuito il<br />
relativo incarico;<br />
Richiamati altresì i decreti del Segretario generale<br />
in data 30 marzo 2009, n. 11 “Posizioni organizzative:<br />
modifica della graduazione e conferma dei relativi<br />
incarichi di responsabilità” e in data 14 maggio 2009,<br />
n. 14 “Direzione generale del Consiglio regionale:<br />
Integrazione denominazioni e declaratorie posizioni<br />
organizzative”;<br />
Considerate le innovazioni organizzative derivanti<br />
dalla costituzione di nuovi organismi consiliari, anche<br />
in attuazione dello statuto, dalla citata legge regionale<br />
n. 4/2008 (Autonomia dell’assemblea legislativa), dalla<br />
legge regionale 8 gennaio 2009 n.1 “Testo unico in<br />
materia di organizzazione e ordinamento del personale”;<br />
Ritenuto di dover procedere, a seguito delle citate<br />
innovazioni organizzative, alla costituzione di n. 20 nuove<br />
posizioni organizzative nella direzione del Consiglio<br />
regionale, così come descritte nelle schede costitutive<br />
allegate al presente decreto allegato A1, <strong>parte</strong> integrante<br />
e sostanziale;<br />
Dato atto, altresì, che ad oggi risultano vacanti n.<br />
5 posizioni organizzative e che, a seguito di verifica di
94 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
coerenza della declaratoria e tenuto conto delle modifiche<br />
organizzative derivanti dal riassetto organizzativo in atto,<br />
si rende necessario integrare la declaratoria della posizione<br />
organizzativa vacante “Assistenza per la valutazione<br />
degli atti normativi e delle politiche regionali” (n. 40),<br />
così come descritto nell’allegato A2, che costituisce <strong>parte</strong><br />
integrante del presente atto;<br />
Ritenuto di riepilogare le schede delle n. 5 posizioni<br />
organizzative vacanti, così come descritto nel citato<br />
allegato A2, che costituisce <strong>parte</strong> integrante del presente<br />
atto;<br />
Ritenuto altresì di dover procedere, in applicazione<br />
di quanto riportato in precedenza, all’indizione di un<br />
avviso interno per l’attribuzione delle citate posizioni<br />
organizzative (n. 20 di nuova costituzione e n. 5 vacanti),<br />
allegati A1 e A2 che costituiscono <strong>parte</strong> integrante del<br />
presente atto;<br />
DECRETA<br />
1. di costituire, per i motivi esposti in narrativa, n.<br />
20 nuove posizioni organizzative nella direzione del<br />
Consiglio regionale, così come descritte nelle schede<br />
costitutive allegate al presente decreto allegato A1, <strong>parte</strong><br />
integrante e sostanziale del presente atto;<br />
2. di prendere atto che ad oggi risultano vacanti n.<br />
5 posizioni organizzative e di integrare, a seguito di<br />
verifica di coerenza della declaratoria e tenuto conto<br />
delle modifiche organizzative derivanti dal riassetto<br />
organizzativo in atto, la declaratoria della posizione<br />
organizzativa vacante “Assistenza per la valutazione<br />
degli atti normativi e delle politiche regionali” - così<br />
come descritto nel citato allegato A2, che costituisce<br />
<strong>parte</strong> integrante del presente decreto;<br />
3. di indire, per i motivi esposti in narrativa, un<br />
avviso interno, allegato B, <strong>parte</strong> integrante e sostanziale<br />
del presente atto, per l’attribuzione della responsabilità<br />
delle n. 25 posizioni organizzative, di cui n. 20 posizioni<br />
organizzative di nuova costituzione e n. 5 vacanti ;<br />
4. di precisare che gli incarichi verranno conferiti<br />
con atto del Segretario generale con decorrenza 1 agosto<br />
2009 e avranno durata fino al 31 maggio 2013, fatto salvo<br />
quanto previsto dal verbale di concertazione relativo<br />
allo “Sviluppo e revisione del sistema delle posizioni<br />
organizzative”, sottoscritto in data 27 febbraio 2008.<br />
Il presente atto è pubblicato integralmente sul<br />
Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, compresi gli<br />
allegati A(1 e 2) e B, ai sensi dell’articolo 5, comma 1,<br />
della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti amministrativi<br />
del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma<br />
2, della medesima l.r. 23/2007 (PB.U.R.T.<strong>II</strong>/BD).<br />
Il Segretario Generale<br />
Alessandro Mazzetti<br />
SEGUE ALLEGATO
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
CONSIGLIO REGIONALE<br />
AREA DI COORDINAMENTO<br />
ASSISTENZA PROFESSIONALE<br />
SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 53<br />
SETTORE<br />
ANALISI DELLA NORMAZIONE. BIBLIOTECA DEL CONSIGLIO REGIONALE.<br />
TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />
ORGANICA<br />
DENOMINAZIONE:<br />
Assistenza per la valutazione degli atti normativi e delle politiche regionali (2)<br />
Decr_09_17_avviso_po_All_A1<br />
DECLARATORIA<br />
Assistenza per la verifica dell’attuazione degli atti normativi e per la valutazione delle politiche<br />
regionali. Collaborazione per l’elaborazione di documenti progettuali relativi all’analisi di fattibilità ed<br />
alla valutazione delle politiche settoriali, per la stesura delle schede preliminari e delle analisi di<br />
fattibilità ex ante sulle proposte di legge e di atti a rilevante contenuto normativo e per lo sviluppo di<br />
ricerche ed analisi valutative ex post sull’attuazione delle leggi e sugli effetti delle politiche regionali.<br />
CONFINI CONTENUTISTICI<br />
Costituita per lo svolgimento di attività riferite ad un complesso omogeneo di competenze inerenti<br />
la valutazione delle politiche ed il supporto legislativo non giuridico<br />
COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />
Normativa<br />
Ordinamento regionale di riferimento<br />
Programmazione, monitoraggio e valutazione<br />
Analisi e valutazione ex ante - Modelli, strumenti e tecniche per la definizione del quadro conoscitivo<br />
e la comprensione dei trend evolutivi macro e microeconomici, sociali, territoriali, ….<br />
Analisi e valutazione ex ante - Modelli, strumenti e tecniche di rilevazione, analisi e valutazione<br />
esigenze del territorio (a scala territoriale)<br />
Analisi e valutazione ex ante - Modelli, strumenti e tecniche di analisi degli impatti delle politiche<br />
pubbliche<br />
Tecniche e strumenti analisi di fattibilità e valutazione alternative<br />
Tecniche di progettazione di ricerche valutative<br />
Tecniche e strumenti di monitoraggio e valutazione<br />
95
96 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
CONSIGLIO REGIONALE<br />
SEGRETARIO GENERALE<br />
SETTORE<br />
ASSISTENZA AL CORECOM<br />
SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 54<br />
TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />
ORGANICA<br />
DENOMINAZIONE:<br />
Gestione delle attività del Corecom in materia di risoluzione delle controversie tra utenti e gestori di<br />
comunicazioni elettroniche.<br />
DECLARATORIA<br />
Cura degli adempimenti in materia di conciliazione, ai sensi della Delibera Agcom in materia e<br />
delle ulteriori funzioni delegate connesse, con riferimento alle pratiche assegnate, compresa la<br />
gestione della definizione delle controversie e la redazione delle proposte dei relativi provvedimenti<br />
decisori. Svolgimento delle udienze di conciliazione e produzione dei verbali. Gestione della procedura<br />
informatica e cura di report statistici e di relazioni quali-quantitative sulle attività svolte in materia di<br />
controversie. Cura dei rapporti con l’utenza e con i gestori dei servizi di telecomunicazione. Cura dei<br />
rapporti con l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Attività di raccordo operativo per gli<br />
adempimenti previsti dalle procedure in materia di conciliazioni regolate con delibera Agcom.<br />
CONFINI CONTENUTISTICI<br />
Costituita per lo svolgimento di attività riferite ad un complesso omogeneo di competenze inerenti<br />
la conciliazione delle controversie in materia di telecomunicazioni<br />
COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />
Normativa<br />
Ordinamento comunitario di riferimento<br />
Ordinamento nazionale di riferimento<br />
Ordinamento regionale di riferimento<br />
Principi e tecniche di interpretazione delle norme<br />
Comunicazione e informazione<br />
Tecniche di comunicazione, presentazione e gestione riunioni<br />
Tecniche e strumenti di CRM (Customer relationship management)<br />
Tecnica amministrativa<br />
Tecniche e strumenti di controllo tecnico-amministrativo e auditing su procedure/processi<br />
Tecnologie comunicazione e informazione<br />
Strumenti applicativi informatici di base<br />
Strumenti web (internet e intranet)<br />
Tecniche e strumenti di supporto<br />
Analisi e gestione documentale
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
CONSIGLIO REGIONALE<br />
AREA DI COORDINAMENTO<br />
AMMINISTRATIVA<br />
SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 55<br />
SETTORE<br />
BILANCIO, FINANZE E PROVVEDITORATO<br />
TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />
ORGANICA<br />
DENOMINAZIONE:<br />
Assistenza e consulenza per l’attività contrattuale e le procedure di gara<br />
DECLARATORIA<br />
Attività di assistenza e consulenza amministrativa, giuridica e procedurale alle articolazioni del<br />
Consiglio Regionale in merito all’attività contrattuale e alle procedure di gara, anche tramite la<br />
predisposizione di schemi ed atti tipo. Predisposizione del piano annuale degli appalti, con attività di<br />
raccordo con le articolazioni, in riferimento agli strumenti di programmazione strategica, gestionale ed<br />
economico-finanziaria, con attività di monitoraggio sullo stato di realizzazione e sui costi relativi. Attività<br />
istruttoria, tenuta, aggiornamento e gestione dell’elenco dei fornitori. Gestione delle procedure di gara<br />
del settore di riferimento in materia di lavori inerenti la manutenzione ordinaria e straordinaria, con<br />
attività di raccordo degli adempimenti tecnici e amministrativi volti ad assicurare l’unicità delle<br />
procedure di gara. Cura degli adempimenti inerenti le informazioni dovute agli organismi di controllo e<br />
vigilanza in materia di appalti.<br />
CONFINI CONTENUTISTICI<br />
Costituita per lo svolgimento di attività riferite ad un complesso omogeneo di competenze inerenti<br />
l’attività contrattuale e le procedure di gara.<br />
COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />
Normativa<br />
Ordinamento comunitario di riferimento<br />
Ordinamento nazionale di riferimento<br />
Ordinamento regionale di riferimento<br />
Tecnica amministrativa<br />
Metodi e strumenti di tecnica amministrativa<br />
Tecnica di gestione degli appalti, delle forniture e dei contratti<br />
Tecniche e strumenti di controllo tecnico-amministrativo e auditing su procedure/processi<br />
Contabilità<br />
Contabilità pubblica<br />
Programmazione monitoraggio e valutazione<br />
Tecniche e strumenti di monitoraggio e valutazione<br />
Organizzazione del lavoro<br />
Organizzazione e programmazione delle attività<br />
Tecniche e strumenti di supporto<br />
Analisi e gestione documentale<br />
97
98 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
CONSIGLIO REGIONALE<br />
SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 56<br />
AREA DI COORDINAMENTO<br />
ASSISTENZA ALLE COMMISSIONI E AGLI ORGANI CONSILIARI<br />
TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />
PRESIDIO<br />
DENOMINAZIONE:<br />
Supporto alle attività dei Settori di assistenza alle Commissioni (1)<br />
DECLARATORIA<br />
Supporto al Dirigente per il raccordo delle attività di assistenza alla Commissione di riferimento<br />
funzionale. Collaborazione all’assistenza e supporto di segreteria alle Commissioni speciali e/o<br />
d’inchiesta e per lo svolgimento delle indagini conoscitive di competenza dell’articolazione di<br />
riferimento.<br />
CONFINI CONTENUTISTICI<br />
Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente il supporto di segreteria alla<br />
Commissione di riferimento funzionale.<br />
COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />
Normativa<br />
Ordinamento regionale di riferimento<br />
Tecnica legislativa<br />
Tecniche di drafting<br />
Organizzazione del lavoro<br />
Organizzazione e programmazione delle attività<br />
Comunicazione e informazione<br />
Organizzazione e gestione eventi<br />
Tecniche e strumenti di supporto<br />
Analisi e gestione documentale
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
CONSIGLIO REGIONALE<br />
SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 57<br />
AREA DI COORDINAMENTO<br />
ASSISTENZA ALLE COMMISSIONI E AGLI ORGANI CONSILIARI<br />
TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />
PRESIDIO<br />
DENOMINAZIONE:<br />
Supporto alle attività dei Settori di assistenza alle Commissioni (2)<br />
DECLARATORIA<br />
Supporto al Dirigente per il raccordo delle attività di assistenza alla Commissione di riferimento<br />
funzionale. Collaborazione all’assistenza e supporto di segreteria alle Commissioni speciali e/o<br />
d’inchiesta e per lo svolgimento delle indagini conoscitive di competenza dell’articolazione di<br />
riferimento.<br />
CONFINI CONTENUTISTICI<br />
Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente il supporto di segreteria alla<br />
Commissione di riferimento funzionale.<br />
COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />
Normativa<br />
Ordinamento regionale di riferimento<br />
Tecnica legislativa<br />
Tecniche di drafting<br />
Organizzazione del lavoro<br />
Organizzazione e programmazione delle attività<br />
Comunicazione e informazione<br />
Organizzazione e gestione eventi<br />
Tecniche e strumenti di supporto<br />
Analisi e gestione documentale<br />
99
100 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
CONSIGLIO REGIONALE<br />
SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 58<br />
AREA DI COORDINAMENTO<br />
ASSISTENZA ALLE COMMISSIONI E AGLI ORGANI CONSILIARI<br />
TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />
PRESIDIO<br />
DENOMINAZIONE:<br />
Supporto alle attività dei Settori di assistenza alle Commissioni (3)<br />
DECLARATORIA<br />
Supporto al Dirigente per il raccordo delle attività di assistenza alla Commissione di riferimento<br />
funzionale. Collaborazione all’assistenza e supporto di segreteria alle Commissioni speciali e/o<br />
d’inchiesta e per lo svolgimento delle indagini conoscitive di competenza dell’articolazione di<br />
riferimento.<br />
CONFINI CONTENUTISTICI<br />
Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente il supporto di segreteria alla<br />
Commissione di riferimento funzionale.<br />
COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />
Normativa<br />
Ordinamento regionale di riferimento<br />
Tecnica legislativa<br />
Tecniche di drafting<br />
Organizzazione del lavoro<br />
Organizzazione e programmazione delle attività<br />
Comunicazione e informazione<br />
Organizzazione e gestione eventi<br />
Tecniche e strumenti di supporto<br />
Analisi e gestione documentale
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
CONSIGLIO REGIONALE<br />
SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 59<br />
AREA DI COORDINAMENTO<br />
ASSISTENZA ALLE COMMISSIONI E AGLI ORGANI CONSILIARI<br />
TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />
PRESIDIO<br />
DENOMINAZIONE:<br />
Supporto alle attività dei Settori di assistenza alle Commissioni (4)<br />
DECLARATORIA<br />
Supporto al Dirigente per il raccordo delle attività di assistenza alla Commissione di riferimento<br />
funzionale. Collaborazione all’assistenza e supporto di segreteria alle Commissioni speciali e/o<br />
d’inchiesta e per lo svolgimento delle indagini conoscitive di competenza dell’articolazione di<br />
riferimento.<br />
CONFINI CONTENUTISTICI<br />
Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente il supporto di segreteria alla<br />
Commissione di riferimento funzionale.<br />
COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />
Normativa<br />
Ordinamento regionale di riferimento<br />
Tecnica legislativa<br />
Tecniche di drafting<br />
Organizzazione del lavoro<br />
Organizzazione e programmazione delle attività<br />
Comunicazione e informazione<br />
Organizzazione e gestione eventi<br />
Tecniche e strumenti di supporto<br />
Analisi e gestione documentale<br />
101
102 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
CONSIGLIO REGIONALE<br />
SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 60<br />
AREA DI COORDINAMENTO<br />
ASSISTENZA ALLE COMMISSIONI E AGLI ORGANI CONSILIARI<br />
TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />
PRESIDIO<br />
DENOMINAZIONE:<br />
Supporto alle attività dei Settori di assistenza alle Commissioni (5)<br />
DECLARATORIA<br />
Supporto al Dirigente per il raccordo delle attività di assistenza alla Commissione di riferimento<br />
funzionale. Collaborazione all’assistenza e supporto di segreteria alle Commissioni speciali e/o<br />
d’inchiesta e per lo svolgimento delle indagini conoscitive di competenza dell’articolazione di<br />
riferimento.<br />
CONFINI CONTENUTISTICI<br />
Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente il supporto di segreteria alla<br />
Commissione di riferimento funzionale.<br />
COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />
Normativa<br />
Ordinamento regionale di riferimento<br />
Tecnica legislativa<br />
Tecniche di drafting<br />
Organizzazione del lavoro<br />
Organizzazione e programmazione delle attività<br />
Comunicazione e informazione<br />
Organizzazione e gestione eventi<br />
Tecniche e strumenti di supporto<br />
Analisi e gestione documentale
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
CONSIGLIO REGIONALE<br />
SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 61<br />
AREA DI COORDINAMENTO<br />
ASSISTENZA ALLE COMMISSIONI E AGLI ORGANI CONSILIARI<br />
TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />
PRESIDIO<br />
DENOMINAZIONE:<br />
Supporto alle attività dei Settori di assistenza alle Commissioni (6)<br />
DECLARATORIA<br />
Supporto al Dirigente per il raccordo delle attività di assistenza alla Commissione di riferimento<br />
funzionale. Collaborazione all’assistenza e supporto di segreteria alle Commissioni speciali e/o<br />
d’inchiesta e per lo svolgimento delle indagini conoscitive di competenza dell’articolazione di<br />
riferimento.<br />
CONFINI CONTENUTISTICI<br />
Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente il supporto di segreteria alla<br />
Commissione di riferimento funzionale.<br />
COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />
Normativa<br />
Ordinamento regionale di riferimento<br />
Tecnica legislativa<br />
Tecniche di drafting<br />
Organizzazione del lavoro<br />
Organizzazione e programmazione delle attività<br />
Comunicazione e informazione<br />
Organizzazione e gestione eventi<br />
Tecniche e strumenti di supporto<br />
Analisi e gestione documentale<br />
103
104 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
CONSIGLIO REGIONALE<br />
SEGRETARIO GENERALE<br />
SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 62<br />
SETTORE<br />
ASSISTENZA AL PROCEDIMENTO DEGLI ATTI CONSILIARI E AI LAVORI D’AULA; ASSISTENZA<br />
AL DIFENSORE CIVICO<br />
TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />
PRESIDIO<br />
DENOMINAZIONE:<br />
Attività generali di segreteria e di supporto amministrativo per il Difensore Civico<br />
DECLARATORIA<br />
Attività inerenti la segreteria, l’istruttoria e la predisposizione degli atti amministrativi e contabili.<br />
Assistenza e supporto organizzativo per le relazioni esterne, le attività di rappresentanza e le funzioni<br />
di coordinamento regionale, nazionale e internazionale di competenza del Difensore Civico. Rapporti<br />
con gli uffici del Consiglio e della Giunta regionale. Supporto all’attività di comunicazione istituzionale e<br />
per i rapporti con i media<br />
CONFINI CONTENUTISTICI<br />
Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente il supporto di segreteria e<br />
amministrativo per il Difensore Civico<br />
COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />
Normativa<br />
Ordinamento comunitario di riferimento<br />
Ordinamento nazionale di riferimento<br />
Ordinamento regionale di riferimento<br />
Principi e tecniche di interpretazione delle norme<br />
Tecnica amministrativa<br />
Metodi e strumenti di tecnica amministrativa<br />
Organizzazione del lavoro<br />
Organizzazione e programmazione delle attività<br />
Comunicazione e informazione<br />
Comunicazione interna e comunicazione organizzativa<br />
Tecniche e strumenti di supporto<br />
Analisi e gestione documentale
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
CONSIGLIO REGIONALE<br />
SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 63<br />
AREA DI COORDINAMENTO<br />
COMUNICAZIONE E RAPPRESENTANZA<br />
TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />
PRESIDIO<br />
DENOMINAZIONE:<br />
Attività di supporto all’Autorità regionale per la garanzia e la promozione della <strong>parte</strong>cipazione<br />
DECLARATORIA<br />
Collaborazione all’attività di supporto e assistenza all’Autorità regionale per la garanzia e la<br />
promozione della <strong>parte</strong>cipazione, per l’organizzazione delle attività, la segreteria, l’istruttoria e la<br />
predisposizione dei provvedimenti di competenza e degli atti amministrativi e contabili. Cura dei<br />
rapporti con i competenti uffici della Giunta Regionale.<br />
CONFINI CONTENUTISTICI<br />
Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente il supporto e l’assistenza<br />
all’Autorità regionale per la garanzia e la promozione della <strong>parte</strong>cipazione.<br />
COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />
Normativa<br />
Ordinamento nazionale di riferimento<br />
Ordinamento regionale di riferimento<br />
Principi e tecniche di interpretazione delle norme<br />
Comunicazione e informazione<br />
Tecniche di comunicazione, presentazione e gestione riunioni<br />
Tecniche e strumenti di CRM (Customer relationship management)<br />
Tecnologie comunicazione e informazione<br />
Strumenti applicativi informatici di base<br />
Strumenti web (internet e intranet)<br />
Tecniche e strumenti di supporto<br />
Analisi e gestione documentale<br />
105
106 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
CONSIGLIO REGIONALE<br />
SEGRETARIO GENERALE<br />
SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 64<br />
SETTORE<br />
ASSISTENZA ALLA COMMISSIONE PER LA PARI OPPORTUNITA'. STUDI E RICERCHE<br />
LEGISLATIVE PER LA DIFESA DELLE CATEGORIE SOCIALI DEBOLI<br />
TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />
PRESIDIO<br />
DENOMINAZIONE:<br />
Attività di supporto alla Commissione per le pari opportunità<br />
DECLARATORIA<br />
Collaborazione all’attività di supporto e assistenza alla Commissione per le pari opportunità, per<br />
l’organizzazione delle attività, la segreteria, l’istruttoria e la predisposizione dei provvedimenti di<br />
competenza e degli atti amministrativi e contabili. Attività di studio, ricerca, elaborazione di documenti.<br />
Attività istruttoria, predisposizione e formazione d’atti, pareri e provvedimenti.<br />
CONFINI CONTENUTISTICI<br />
Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente il supporto e l’assistenza alla<br />
Commissione per le pari opportunità.<br />
COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />
Normativa<br />
Ordinamento nazionale di riferimento<br />
Ordinamento regionale di riferimento<br />
Principi e tecniche di interpretazione delle norme<br />
Tecnica amministrativa<br />
Metodi e strumenti di tecnica amministrativa<br />
Organizzazione del lavoro<br />
Organizzazione e programmazione delle attività<br />
Comunicazione e informazione<br />
Comunicazione interna e comunicazione organizzativa<br />
Tecniche e strumenti di supporto<br />
Analisi e gestione documentale
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
CONSIGLIO REGIONALE<br />
SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 65<br />
AREA DI COORDINAMENTO<br />
ASSISTENZA ALLE COMMISSIONI ED AGLI ORGANI CONSILIARI<br />
SETTORE<br />
ASSISTENZA GENERALE ALLA COMMISSIONE DI CONTROLLO, AL CDAL E ALLA CONFERENZA<br />
PERMANENTE DELLE AUTONOMIE SOCIALI<br />
TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />
PRESIDIO<br />
DENOMINAZIONE:<br />
Attività di supporto alla Conferenza permanente delle Autonomie sociali<br />
DECLARATORIA<br />
Supporto al Dirigente per le attività di assistenza agli organismi di riferimento funzionale.<br />
Collaborazione all’attività di supporto e assistenza alla Conferenza permanente delle Autonomie<br />
sociali, per l’organizzazione delle attività, la segreteria, l’istruttoria e la predisposizione dei<br />
provvedimenti di competenza e degli atti amministrativi e contabili. Attività di studio, ricerca,<br />
elaborazione di documenti. Attività istruttoria, predisposizione e formazione d’atti, pareri e<br />
provvedimenti.<br />
CONFINI CONTENUTISTICI<br />
Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente il supporto agli organismi di<br />
riferimento del settore, con particolare riguardo all’assistenza alla Conferenza permanente delle<br />
Autonomie sociali.<br />
COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />
Normativa<br />
Ordinamento nazionale di riferimento<br />
Ordinamento regionale di riferimento<br />
Principi e tecniche di interpretazione delle norme<br />
Tecnica amministrativa<br />
Metodi e strumenti di tecnica amministrativa<br />
Organizzazione del lavoro<br />
Organizzazione e programmazione delle attività<br />
Comunicazione e informazione<br />
Comunicazione interna e comunicazione organizzativa<br />
Tecniche e strumenti di supporto<br />
Analisi e gestione documentale<br />
107
108 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
CONSIGLIO REGIONALE<br />
AREA DI COORDINAMENTO<br />
AMMINISTRATIVA<br />
SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 66<br />
SETTORE<br />
BILANCIO, FINANZE E PROVVEDITORATO<br />
TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />
PRESIDIO<br />
DENOMINAZIONE:<br />
Supporto alla gestione della cassa economale<br />
DECLARATORIA<br />
Attività inerenti la gestione della cassa economale e la tenuta delle relative scritture, per la<br />
gestione del partitario dei fornitori e per la registrazione delle fatture. Gestione degli anticipi e dei<br />
recuperi di missione a consiglieri e dipendenti.<br />
CONFINI CONTENUTISTICI<br />
Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente la gestione della cassa<br />
economale.<br />
COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />
Normativa<br />
Ordinamento regionale di riferimento<br />
Tecnica amministrativa<br />
Tecnica di gestione degli appalti, delle forniture e dei contratti<br />
Rendicontazione<br />
Tecniche e strumenti di controllo tecnico-amministrativo e auditing su procedure/processi<br />
Contabilità, finanza e controllo<br />
Contabilità Pubblica<br />
Gestione economica del patrimonio
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
CONSIGLIO REGIONALE<br />
AREA DI COORDINAMENTO<br />
ASSISTENZA PROFESSIONALE<br />
SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 67<br />
SETTORE<br />
ANALISI DELLA NORMAZIONE. BIBLIOTECA DEL CONSIGLIO REGIONALE<br />
TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />
PRESIDIO<br />
DENOMINAZIONE:<br />
Supporto alla gestione della Biblioteca dell’Identità <strong>Toscana</strong><br />
DECLARATORIA<br />
Gestione delle raccolte e cura delle attività finalizzate all’organizzazione e diffusione<br />
dell’informazione bibliografica riguardante i fondi documentari della sezione Biblioteca dell’identità<br />
toscana, in rapporto agli indirizzi generali di gestione della Biblioteca del Consiglio regionale.<br />
CONFINI CONTENUTISTICI<br />
Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente la gestione della Biblioteca<br />
dell’Identità <strong>Toscana</strong>.<br />
COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />
Normativa<br />
Ordinamento nazionale di riferimento<br />
Ordinamento regionale di riferimento<br />
Comunicazione e informazione<br />
Promozione, informazione ed educazione<br />
Tecniche e strumenti di CRM (Customer relationship management)<br />
Tecnologie comunicazione e informazione<br />
Strumenti applicativi informatici di base<br />
Strumenti applicativi professionali<br />
Tecniche e strumenti di supporto<br />
Analisi e gestione documentale<br />
Gestione e amministrazione del patrimonio<br />
109
110 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
CONSIGLIO REGIONALE<br />
AREA DI COORDINAMENTO<br />
ASSISTENZA PROFESSIONALE<br />
SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 68<br />
TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />
PRESIDIO<br />
DENOMINAZIONE:<br />
Supporto procedurale e documentale alla direzione dell’Area<br />
DECLARATORIA<br />
Supporto alla direzione dell’Area in ordine alle procedure e alle attività interne; cura della<br />
documentazione e degli adempimenti connessi all’archiviazione. Supporto al responsabile dell’Area per<br />
la consulenza e la collaborazione inerente ai profili di legittimità degli atti dirigenziali. Supporto<br />
operativo all’attività di coordinamento dell’Area; cura degli adempimenti di raccordo con i settori interni<br />
all’Area.<br />
CONFINI CONTENUTISTICI<br />
Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente il supporto procedurale e<br />
documentale all’articolazione di riferimento.<br />
COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />
Normativa<br />
Ordinamento nazionale di riferimento<br />
Ordinamento regionale di riferimento<br />
Tecnica amministrativa<br />
Rendicontazione<br />
Organizzazione del lavoro<br />
Organizzazione e programmazione delle attività<br />
Tecniche e strumenti di supporto<br />
Tecniche di segreteria direzionale<br />
Archivistica<br />
Analisi e gestione documentale
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
CONSIGLIO REGIONALE<br />
SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 69<br />
AREA DI COORDINAMENTO<br />
COMUNICAZIONE E RAPPRESENTANZA<br />
TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />
PRESIDIO<br />
DENOMINAZIONE:<br />
Assistenza amministrativa per la comunicazione e la rappresentanza<br />
DECLARATORIA<br />
Assistenza amministrativa per le funzioni inerenti l’articolazione di riferimento; predisposizione atti<br />
amministrativi e loro attuazione; attività istruttoria, di monitoraggio, di verifica e liquidazione<br />
relativamente a progetti ed altre iniziative sostenute dal Consiglio regionale.<br />
CONFINI CONTENUTISTICI<br />
Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente l’assistenza amministrativa per<br />
le funzioni inerenti l’articolazione di riferimento.<br />
COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />
Normativa<br />
Ordinamento nazionale di riferimento<br />
Ordinamento regionale di riferimento<br />
Principi e tecniche di interpretazione delle norme<br />
Tecnica amministrativa<br />
Metodi e strumenti di tecnica amministrativa<br />
Tecniche e strumenti di controllo tecnico-amministrativo e auditing su procedure/processi<br />
Contabilità, finanza e controllo<br />
Contabilità Pubblica<br />
Organizzazione del lavoro<br />
Organizzazione e programmazione delle attività<br />
Comunicazione e informazione<br />
Comunicazione interna e comunicazione organizzativa<br />
Tecniche e strumenti di supporto<br />
Analisi e gestione documentale<br />
111
112 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
CONSIGLIO REGIONALE<br />
SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 70<br />
AREA DI COORDINAMENTO<br />
COMUNICAZIONE E RAPPRESENTANZA<br />
SETTORE<br />
SERVIZI GENERALI DI SUPPORTO<br />
TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />
PRESIDIO<br />
DENOMINAZIONE:<br />
Presidio servizi logistici<br />
DECLARATORIA<br />
Supporto amministrativo ed organizzativo per le funzioni dell’articolazione di riferimento,<br />
relativamente ai servizi di trasporto agli organi consiliari e di vigilanza diurna e notturna e gestione degli<br />
accessi alle sedi consiliari.<br />
CONFINI CONTENUTISTICI<br />
Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente il supporto amministrativo ed<br />
organizzativo per le funzioni inerenti i servizi logistici.<br />
COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />
Normativa<br />
Ordinamento nazionale di riferimento<br />
Ordinamento regionale di riferimento<br />
Principi e tecniche di interpretazione delle norme<br />
Tecnica amministrativa<br />
Metodi e strumenti di tecnica amministrativa<br />
Tecniche e strumenti di controllo tecnico-amministrativo e auditing su procedure/processi<br />
Contabilità, finanza e controllo<br />
Contabilità Pubblica<br />
Organizzazione del lavoro<br />
Organizzazione e programmazione delle attività<br />
Comunicazione e informazione<br />
Comunicazione interna e comunicazione organizzativa<br />
Tecniche e strumenti di supporto<br />
Analisi e gestione documentale<br />
Logistica
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
CONSIGLIO REGIONALE<br />
SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 71<br />
AREA DI COORDINAMENTO<br />
COMUNICAZIONE E RAPPRESENTANZA<br />
SETTORE<br />
COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE, EDITORIA E PROMOZIONE DELL'IMMAGINE<br />
TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />
PRESIDIO<br />
DENOMINAZIONE:<br />
Assistenza per le attività di comunicazione e di promozione dell’immagine<br />
DECLARATORIA<br />
Attività istruttoria e predisposizione degli atti amministrativi e contabili per le materie di<br />
competenza del settore. Supporto al dirigente per la redazione di documenti relativi al personale, alla<br />
privacy, per la definizione dei piani di lavoro, per il raccordo con le strutture interne ed esterne, per la<br />
gestione degli aspetti organizzativi relativi alla realizzazione dei progetti e degli interventi di<br />
competenza del settore, con particolare riferimento alle attività di promozione dell’immagine e di<br />
promozione dei diritti statutari.<br />
CONFINI CONTENUTISTICI<br />
Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente l’assistenza amministrativa ed<br />
organizzativa alla struttura di riferimento.<br />
COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />
Normativa<br />
Ordinamento nazionale di riferimento<br />
Ordinamento regionale di riferimento<br />
Principi e tecniche di interpretazione delle norme<br />
Tecnica amministrativa<br />
Metodi e strumenti di tecnica amministrativa<br />
Tecniche e strumenti di controllo tecnico-amministrativo e auditing su procedure/processi<br />
Contabilità, finanza e controllo<br />
Contabilità Pubblica<br />
Organizzazione del lavoro<br />
Organizzazione e programmazione delle attività<br />
Comunicazione e informazione<br />
Comunicazione interna e comunicazione organizzativa<br />
Tecniche e strumenti di supporto<br />
Analisi e gestione documentale<br />
113
114 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
CONSIGLIO REGIONALE<br />
SEGRETARIO GENERALE<br />
SETTORE<br />
ASSISTENZA AL CORECOM<br />
SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 72<br />
TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />
PRESIDIO<br />
DENOMINAZIONE:<br />
Supporto per lo svolgimento delle attività del Corecom in materia di risoluzione delle controversie<br />
tra utenti e gestori di comunicazioni elettroniche.<br />
DECLARATORIA<br />
Svolgimento delle udienze di conciliazione e produzione dei verbali. Verifica istruttorie relative ai<br />
provvedimenti temporanei in materia di sospensione del servizio. Gestione della procedura informatica,<br />
e produzione di report statistici e relazioni quali-quantitative sulle attività svolte<br />
CONFINI CONTENUTISTICI<br />
Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente la conciliazione delle<br />
controversie in materia di telecomunicazioni<br />
COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />
Normativa<br />
Ordinamento comunitario di riferimento<br />
Ordinamento nazionale di riferimento<br />
Ordinamento regionale di riferimento<br />
Principi e tecniche di interpretazione delle norme<br />
Comunicazione e informazione<br />
Tecniche di comunicazione, presentazione e gestione riunioni<br />
Tecniche e strumenti di CRM (Customer relationship management)<br />
Tecnica amministrativa<br />
Tecniche e strumenti di controllo tecnico-amministrativo e auditing su procedure/processi<br />
Tecnologie comunicazione e informazione<br />
Strumenti applicativi informatici di base<br />
Strumenti web (internet e intranet)<br />
Tecniche e strumenti di supporto<br />
Analisi e gestione documentale
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
CONSIGLIO REGIONALE<br />
SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. <strong>28</strong><br />
AREA DI COORDINAMENTO<br />
COMUNICAZIONE E RAPPRESENTANZA<br />
SETTORE<br />
COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE, EDITORIA E PROMOZIONE DELL'IMMAGINE<br />
TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />
ORGANICA<br />
DENOMINAZIONE:<br />
Ufficio relazioni con il pubblico<br />
Decr_09_17_avviso_po_All_A2<br />
DECLARATORIA<br />
Gestione della comunicazione istituzionale. Rapporti con l'utenza in relazione agli atti e all'attività<br />
del Consiglio regionale. Redazione e diffusione di strumenti informativi, anche telematici, ad uso<br />
interno ed esterno. Gestione e coordinamento redazionale del sito web del Consiglio regionale.<br />
Supporto per il coordinamento organizzativo e procedurale, e per la programmazione delle attività<br />
settoriali di comunicazione e informazione. Gestione dell'indirizzario per la comunicazione degli atti<br />
consiliari di particolare rilevanza.<br />
CONFINI CONTENUTISTICI<br />
Costituita per lo svolgimento di attività riferite ad un complesso omogeneo di competenze inerenti<br />
la comunicazione istituzionale ed i rapporti con l'utenza del Consiglio regionale anche mediante<br />
strumenti informatici<br />
COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />
Normativa<br />
Ordinamento regionale di riferimento<br />
Organizzazione del lavoro<br />
Organizzazione dell’Amministrazione regionale e regolamenti<br />
Organizzazione - Gestione dei progetti<br />
Comunicazione e informazione<br />
Comunicazione istituzionale<br />
Comunicazione interna e comunicazione organizzativa<br />
Promozione, informazione ed educazione<br />
Comunicazione con i diversamente abili o a soggetti con particolari difficoltà<br />
Tecniche e strumenti di CRM (Customer relationship management)<br />
Semplificazione del linguaggio<br />
Tecnologie comunicazione e informazione<br />
Strumenti web (internet e intranet)<br />
Strumenti e tecniche di web communication<br />
Modelli e tecniche di sviluppo di sistemi informativi tramite internet<br />
115
116 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
CONSIGLIO REGIONALE<br />
SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 34<br />
AREA DI COORDINAMENTO<br />
ASSISTENZA ALLE COMMISSIONI E AGLI ORGANI CONSILIARI<br />
SETTORE<br />
ASSISTENZA GENERALE ALLE COMMISSIONI 1^-2^-5^: AFFARI ISTITUZIONALI; AGRICOLTURA;<br />
ATTIVITÀ CULTURALI E TURISMO<br />
TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />
ORGANICA<br />
DENOMINAZIONE:<br />
Assistenza alle commissioni 3<br />
DECLARATORIA<br />
Collaborazione all'assistenza alle Commissioni nelle materie di competenza della stessa. Attività di<br />
studio, ricerca, elaborazione di documenti. Attività istruttoria, predisposizione e formazione d'atti e<br />
provvedimenti per le materie di competenza delle Commissioni. Supporto di segreteria agli organi delle<br />
Commissioni, ivi compresa la verbalizzazione delle sedute.<br />
CONFINI CONTENUTISTICI<br />
Costituita per lo svolgimento di attività riferite ad un complesso omogeneo di competenze inerenti il<br />
supporto organizzativo e l'assistenza alla commissione consiliare di riferimento funzionale.<br />
COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />
Normativa<br />
Ordinamento regionale di riferimento<br />
Tecnica legislativa<br />
Tecniche di drafting<br />
Organizzazione del lavoro<br />
Organizzazione e programmazione delle attività<br />
Comunicazione e informazione<br />
Organizzazione e gestione eventi<br />
Tecniche e strumenti di supporto<br />
Analisi e gestione documentale
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
CONSIGLIO REGIONALE<br />
SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 39<br />
AREA DI COORDINAMENTO<br />
ASSISTENZA ALLE COMMISSIONI E AGLI ORGANI CONSILIARI<br />
SETTORE<br />
ASSISTENZA GENERALE ALLA COMMISSIONE DI CONTROLLO, AL CDAL E ALLA CONFERENZA<br />
PERMANENTE DELLE AUTONOMIE SOCIALI.<br />
TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />
ORGANICA<br />
DENOMINAZIONE:<br />
Assistenza alle commissioni 8<br />
DECLARATORIA<br />
Collaborazione all'assistenza alle Commissioni nelle materie di competenza della stessa. Attività di<br />
studio, ricerca, elaborazione di documenti. Attività istruttoria, predisposizione e formazione d'atti e<br />
provvedimenti per le materie di competenza delle Commissioni. Supporto di segreteria agli organi delle<br />
Commissioni, ivi compresa la verbalizzazione delle sedute<br />
CONFINI CONTENUTISTICI<br />
Costituita per lo svolgimento di attività riferite ad un complesso omogeneo di competenze inerenti il<br />
supporto organizzativo e l'assistenza alla commissione consiliare di riferimento funzionale.<br />
COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />
Normativa<br />
Ordinamento regionale di riferimento<br />
Tecnica legislativa<br />
Tecniche di drafting<br />
Organizzazione del lavoro<br />
Organizzazione e programmazione delle attività<br />
Comunicazione e informazione<br />
Organizzazione e gestione eventi<br />
Tecniche e strumenti di supporto<br />
Analisi e gestione documentale<br />
117
118 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
CONSIGLIO REGIONALE<br />
AREA DI COORDINAMENTO<br />
ASSISTENZA PROFESSIONALE<br />
SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 40<br />
SETTORE<br />
ANALISI DELLA NORMAZIONE. BIBLIOTECA DEL CONSIGLIO REGIONALE.<br />
TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />
ORGANICA<br />
DENOMINAZIONE:<br />
Assistenza per la valutazione degli atti normativi e delle politiche regionali (1)<br />
DECLARATORIA<br />
Assistenza per la verifica dell’attuazione degli atti normativi e per la valutazione delle politiche<br />
regionali. Collaborazione per l’elaborazione di documenti progettuali relativi all’analisi di fattibilità ed<br />
alla valutazione delle politiche settoriali, per la stesura delle schede preliminari e delle analisi di<br />
fattibilità ex ante sulle proposte di legge e di atti a rilevante contenuto normativo e per lo sviluppo di<br />
ricerche ed analisi valutative ex post sull’attuazione delle leggi e sugli effetti delle politiche regionali.<br />
CONFINI CONTENUTISTICI<br />
Costituita per lo svolgimento di attività riferite ad un complesso omogeneo di competenze inerenti<br />
la valutazione delle politiche ed il supporto legislativo non giuridico<br />
COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />
Normativa<br />
Ordinamento regionale di riferimento<br />
Programmazione, monitoraggio e valutazione<br />
Analisi e valutazione ex ante - Modelli, strumenti e tecniche per la definizione del quadro conoscitivo<br />
e la comprensione dei trend evolutivi macro e microeconomici, sociali, territoriali, ….<br />
Analisi e valutazione ex ante - Modelli, strumenti e tecniche di rilevazione, analisi e valutazione<br />
esigenze del territorio (a scala territoriale)<br />
Analisi e valutazione ex ante - Modelli, strumenti e tecniche di analisi degli impatti delle politiche<br />
pubbliche<br />
Tecniche e strumenti analisi di fattibilità e valutazione alternative<br />
Tecniche di progettazione di ricerche valutative<br />
Tecniche e strumenti di monitoraggio e valutazione
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
CONSIGLIO REGIONALE<br />
AREA DI COORDINAMENTO<br />
AMMINISTRATIVA<br />
SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 48<br />
SETTORE<br />
BILANCIO, FINANZE E PROVVEDITORATO<br />
TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />
PRESIDIO<br />
DENOMINAZIONE:<br />
Assistenza amministrativa per le procedure di gara<br />
DECLARATORIA<br />
Assistenza amministrativa e giuridica per la gestione delle procedure di gara; istruttoria, cura dei<br />
controlli, cauzioni e polizze; esecuzione di appalti e servizi di competenza; responsabilità del<br />
procedimento per l'istruttoria degli atti di competenza, da sottoporre all'approvazione del dirigente della<br />
struttura di riferimento.<br />
CONFINI CONTENUTISTICI<br />
Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro in relazione all'assistenza per le<br />
procedure di gara<br />
COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />
Normativa<br />
Ordinamento comunitario di riferimento<br />
Ordinamento nazionale di riferimento<br />
Ordinamento regionale di riferimento<br />
Tecnica amministrativa<br />
Metodi e strumenti di tecnica amministrativa<br />
Tecnica di gestione degli appalti, delle forniture e dei contratti<br />
Tecniche e strumenti di controllo tecnico-amministrativo e auditing su procedure/processi<br />
Organizzazione del lavoro<br />
Organizzazione e programmazione delle attività<br />
Tecniche e strumenti di supporto<br />
Analisi e gestione documentale<br />
119
120 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Decr_09_17_avviso_po_All_B<br />
Avviso interno per il conferimento degli incarichi relativi a n. 25 posizioni<br />
organizzative del Consiglio regionale<br />
Art. 1<br />
OGGETTO<br />
Il Segretario generale del Consiglio regionale indice un avviso interno per il conferimento degli<br />
incarichi relativi a n. 25 posizioni organizzative del Consiglio regionale.<br />
Gli incarichi di responsabilità di posizione organizzativa decorrono dal giorno 1 agosto 2009 e<br />
avranno durata fino al 31 maggio 2013, fatto salvo quanto previsto dal verbale di concertazione<br />
relativo allo “Sviluppo e revisione del sistema delle posizioni organizzative” del 27 febbraio 2008.<br />
Il personale del Consiglio regionale e il personale regionale di ruolo assegnato alle strutture speciali<br />
di supporto al Presidente, ai componenti dell’Ufficio di presidenza, al Portavoce dell’ Opposizione<br />
e ai gruppi consiliari, in possesso dei requisiti, può <strong>parte</strong>cipare alle procedure per l’attribuzione di<br />
tali posizioni organizzative.<br />
Art. 2<br />
REQUISITI<br />
Per <strong>parte</strong>cipare alla procedura di attribuzione dell’incarico è necessario il possesso dei seguenti<br />
requisiti al momento della scadenza dell’avviso (21 luglio 2009):<br />
1) essere inquadrati a tempo indeterminato nella categoria D nei ruoli della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> ed<br />
essere in servizio, o in aspettativa ai sensi del d.lgs. 151/2001, presso il Consiglio regionale o<br />
nelle strutture speciali di supporto di cui all’articolo 1;<br />
2) essere inquadrati nei ruoli della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> nella categoria D da almeno due anni, fatti<br />
salvi precedenti inquadramenti presso altri enti pubblici con incarichi di responsabilità analoghi.<br />
Il personale che, in presenza dei suddetti requisiti, ha un rapporto di lavoro a tempo parziale, deve<br />
avere una forma di part-time che garantisca almeno il 70% dell’orario d’obbligo e tale condizione<br />
deve persistere per tutta la durata dell’incarico di posizione organizzativa eventualmente attribuito.<br />
Art. 3<br />
MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA<br />
Gli interessati in possesso dei requisiti devono presentare domanda di <strong>parte</strong>cipazione e curriculum<br />
professionale rivolti al Segretario generale del Consiglio regionale, redatti in carta semplice<br />
utilizzando esclusivamente i moduli allegati (domanda e curriculum), anche in copia fotostatica.<br />
La domanda deve essere presentata a mano alla segreteria del Segretario generale entro e non oltre<br />
le ore 13.00 del giorno 21 luglio 2009.<br />
Le domande presentate oltre il termine di scadenza sopra indicato sono irricevibili.<br />
Per la consegna delle domande, tenuto conto della scadenza di cui sopra, si fa presente che le<br />
domande sono ricevute esclusivamente dalle ore 9.00 alle ore 13.00 dal lunedì al venerdì,<br />
rilasciando apposita ricevuta.<br />
In calce alla domanda l’interessato deve apporre la propria firma davanti al dipendente incaricato a<br />
riceverla. Anche il curriculum deve essere sottoscritto.
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
In caso di impossibilità di consegnare personalmente la domanda, questa dovrà pervenire alla<br />
segreteria del Segretario generale, entro gli stessi termini, anche a mezzo del servizio postale,<br />
debitamente firmata e corredata di fotocopia di un documento di identità .<br />
I candidati possono presentare, così come previsto nell’accordo del 27 febbraio 2008, domanda<br />
relativamente ad una sola posizione organizzativa tra quelle bandite dal presente avviso. In caso di<br />
presentazione di ulteriori domande si terrà conto esclusivamente della prima, le successive sono<br />
considerate irricevibili.<br />
La domanda è considerata altresì irricevibile nel caso in cui nella stessa si faccia riferimento a più<br />
di una posizione organizzativa o nel caso in cui non sia corredata del curriculum professionale<br />
redatto secondo lo schema allegato all’Avviso.<br />
La domanda e l’allegato curriculum non sono integrabili decorso il termine di scadenza di cui sopra.<br />
Art. 4<br />
ATTRIBUZIONE DELL’INCARICO<br />
Gli incarichi di responsabilità di P.O. sono conferiti dal Segretario generale con atto motivato cui è<br />
allegata la valutazione del curriculum dell’incaricato, tenuto conto dei seguenti elementi :<br />
a) possesso delle competenze tecniche individuate nella scheda di costituzione della PO;<br />
b) esperienza e competenze possedute in rapporto alle attività ed alle funzioni caratterizzanti la<br />
PO in questione nel modo che segue:<br />
� esperienza maturata in <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>;<br />
� esperienza maturata presso altri enti pubblici;<br />
� eventuali precedenti incarichi di responsabilità di PO presso la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> o altri<br />
enti (si deve tener conto sia del fatto che il dipendente abbia già svolto il ruolo di<br />
responsabile, sia delle specifiche tecniche riconducibili alla PO posseduta);<br />
� eventuali precedenti incarichi di responsabilità di struttura presso altri enti;<br />
c) valutazione positiva delle prestazioni previste nell’ultimo piano di lavoro.<br />
In caso di mancanza di domande, oppure nel caso in cui le candidature siano motivatamente ed<br />
oggettivamente ritenute inadeguate, il Segretario generale, sentiti i dirigenti delle strutture, può<br />
decidere di non assegnare l’incarico o di ripetere la procedura.<br />
Art. 5<br />
DISPOSIZIONI FINALI<br />
Il responsabile del procedimento per la procedura relativa al presente avviso è il Dirigente<br />
responsabile dell’Area di coordinamento amministrativa.<br />
Il presente avviso è portato a conoscenza del personale inquadrato nella categoria D a cura della<br />
segreteria del Segretario generale, ed è disponibile presso la segreteria medesima, unitamente alle<br />
schede delle posizioni organizzative per le quali è possibile presentare domanda di incarico.<br />
Il presente avviso è disponibile, oltre che presso la segreteria del Segretario generale, nella banca<br />
dati degli atti del Consiglio regionale.<br />
121
122 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Al Segretario generale<br />
del Consiglio regionale<br />
Il/la sottoscritto/a<br />
MODULO DI DOMANDA<br />
cognome ______________________ nome ________________________<br />
numero di matricola ________________<br />
data e luogo di nascita _________________________________________<br />
comune di residenza ___________________________________________<br />
C.A.P.__________ prov. __________<br />
via/piazza ___________________________________ n. ______________<br />
telefono ________ / ___________________<br />
CHIEDE<br />
di <strong>parte</strong>cipare alla procedura per l’attribuzione della seguente:<br />
P.O. “_________________________________________________________________”<br />
Area __________________________________________________________________________<br />
Settore_________________________________________________________________________<br />
A tal fine, ai sensi degli articoli 46 e 47 del d.p.r. <strong>28</strong> dicembre 2000, n. 445, consapevole delle<br />
sanzioni penali per dichiarazioni mendaci, falsità in atti ed uso di atti falsi ai sensi dell’art. 76 del<br />
citato d.p.r. 445/00, sotto la propria responsabilità<br />
DICHIARA<br />
1) di essere inquadrato a tempo indeterminato nella categoria D da almeno 2 anni nei ruoli<br />
della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, fatti salvi precedenti inquadramenti presso altri enti pubblici con<br />
analoghi incarichi di responsabilità;<br />
2) di essere:<br />
� in servizio (o in aspettativa ai sensi del d.lgs. 151/2001) presso il Consiglio<br />
regionale;<br />
ovvero<br />
� in servizio presso una delle strutture speciali di supporto al Presidente, ai<br />
componenti dell’Ufficio di presidenza, al Portavoce dell’opposizione o ai gruppi<br />
consiliari.<br />
DICHIARA altresì
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
di essere consapevole che per tutta la durata dell’incarico, nel caso abbia un rapporto di lavoro a<br />
tempo parziale, deve essere garantito almeno il 70% dell’orario d’obbligo e che, in caso contrario,<br />
sarà disposta la decadenza dall’incarico.<br />
Si allegano:<br />
- curriculum professionale<br />
- eventuale fotocopia del documento di riconoscimento (qualora il candidato non firmi<br />
la presente domanda davanti al dipendente incaricato a riceverla)<br />
data _________________<br />
firma<br />
_________________________<br />
Firma apposta in presenza<br />
del dipendente incaricato______________________________________<br />
(nome e cognome)<br />
123
124 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
INFORMAZIONI PERSONALI<br />
Cognome e Nome<br />
Matricola<br />
ISTRUZIONE 2<br />
Diploma di maturità<br />
Diploma di Laurea<br />
Abilitazione<br />
Specializzazione<br />
ESPERIENZA LAVORATIVA<br />
NELLA CATEGORIA D 3<br />
Periodo (da – a)<br />
Ente 4<br />
Descrizione delle attività svolte<br />
Competenze tecniche e<br />
comportamentali esercitate 5<br />
CURRICULUM PROFESSIONALE 1<br />
1 Le dichiarazioni rese nel curriculum devono essere effettuate in modo tale da consentirne la puntuale verifica presso<br />
gli enti /soggetti detentori delle informazioni oggetto delle dichiarazioni<br />
2 Per ogni titolo di studio posseduto, indicare nome e sede dell’istituto presso cui è stato conseguito, anno di<br />
conseguimento e votazione riportata. Indicare il diploma di scuola media inferiore solo nel caso in cui sia il più elevato<br />
titolo di studio posseduto, altrimenti tralasciare.<br />
3 Compilare un gruppo per ogni periodo. Riportare tutte quelle esperienze lavorative che hanno attinenza con la<br />
P.O. per cui si presenta domanda, descrivendo l’attività nei suoi punti essenziali e specificandone le relative<br />
competenze tecniche e comportamentali.<br />
4 Nel caso di esperienze lavorative in <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> specificare la struttura dirigenziale di riferimento.<br />
5 Vedi elenco delle competenze comportamentali allegate; Le competenze tecniche sono quelle descritte nella scheda di<br />
costituzione delle P.O.
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
MODALITÀ ORGANIZZATIVE<br />
CARATTERIZZANTI LE<br />
ATTIVITÀ SVOLTE 6<br />
ULTERIORI INFORMAZIONI 7<br />
Data_____________<br />
__________________________________________<br />
(Firma)<br />
6<br />
Indicare la <strong>parte</strong>cipazione a gruppi di lavoro, a progetti ecc, specificandone la materia di interesse e l’eventuale atto<br />
di costituzione.<br />
7<br />
Indicare qualsiasi altra informazione curriculare, solo se pertinente con l’incarico da attribuire.<br />
125
1<strong>28</strong> 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Visti gli artt. 6 e 9 della richiamata L.R. n. 1/2009,<br />
inerenti le competenze dei responsabili di Settore;<br />
Visto il Decreto dirigenziale del Direttore Generale<br />
del 13 novembre 2007 n. 5407, con il quale il sottoscritto<br />
è stato nominato responsabile del Settore infanzia e<br />
diritto agli studi;<br />
Vista la Legge Regionale 26 luglio 2002, n. 32 “Testo<br />
unico della normativa della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> in materia<br />
di educazione, istruzione, orientamento, formazione<br />
professionale e lavoro”, il relativo Regolamento di<br />
esecuzione, emanato con D.P.G.R. del 08.08.2003, n.<br />
47/R, nonché il relativo Piano di Indirizzo Generale<br />
Integrato, approvato con deliberazione del Consiglio<br />
Regionale 20 settembre 2006, n. 93, nei quali vengono<br />
definiti, nell’ambito dell’obiettivo specifico 1.1, gli<br />
obiettivi, le azioni, le priorità e gli strumenti degli<br />
interventi regionali nell’ambito dei servizi educativi per<br />
la prima infanzia;<br />
Visto il proprio Decreto Dirigenziale 27 giugno 2008,<br />
n. 2983, con il quale è stato emanato uno specifico Bando<br />
per l’erogazione di voucher per servizi all’infanzia<br />
accreditati (fascia di età 3-36 mesi) destinati alle famiglie<br />
residenti nei comuni toscani dove è presente la lista di<br />
attesa per l’anno educativo 2008/2009;<br />
Ricordato il proprio Decreto Dirigenziale 29 dicembre<br />
2008, n. 6773, come rettificato dal Decreto Dirigenziale<br />
25 marzo 2009, n. 1410, nel quale è stato stabilito che,<br />
sulle 1119 richieste di voucher presentate dalle famiglie:<br />
• 916 sono state valutate ammissibili;<br />
• 203 sono state valutate inammissibili;<br />
Ricordato che con il sopra citato Decreto Dirigenziale<br />
n. 6773/2008:<br />
- si approvavano l’allegato A, quale elenco delle<br />
richieste di voucher valutate ammissibili, l’allegato<br />
B, quale elenco delle richieste di voucher valutate<br />
inammissibili, e l’allegato D quale elenco dei bambini per<br />
i quali le famiglie hanno richiesto e ottenuto il voucher;<br />
- si prevedeva l’impegno di spesa a favore dei Comuni<br />
presso i quali le famiglie avevano presentato la domanda<br />
di voucher;<br />
Dato atto che con il sopra citato Decreto Dirigenziale<br />
n. 6773/2008, per mero errore materiale, è stata valutata<br />
ammissibile la richiesta di voucher di euro 3.000,00<br />
presentata dalla famiglia del bambino Olivieri Luca<br />
Massimo, nato il 9/4/2006 (Comune di Firenze - numero<br />
progressivo della domanda 67) per la frequenza del<br />
nido d’infanzia “Maghe Magò”, servizio che, da una<br />
successiva verifica, è risultato privo del requisito<br />
dell’accreditamento;<br />
Ricordato come, ai sensi dell’articolo 5 del Bando<br />
di cui al Decreto Dirigenziale n. 2983 del 27/6/2008,<br />
le domande di voucher, per essere valutate ammissibili,<br />
dovevano prevedere il ricorso a servizi educativi per la<br />
prima infanzia (nidi o centri gioco educativi) in possesso<br />
del requisito dell’accreditamento;<br />
Ricordato che con nota del 29/04/2009 (ns. prot.<br />
AOO-GRT 114990/S.50.30) è stato comunicato alla<br />
famiglia del bambino Olivieri Luca Massimo l’avvio del<br />
procedimento di revoca del voucher sopra richiamato, ai<br />
sensi della Legge n. 241/1990 e della L.R. 9/1995, a cui<br />
non è stata data risposta nei tempi ivi previsti;<br />
Ritenuto opportuno pertanto provvedere alla revoca<br />
del voucher di euro 3.000,00 assegnato alla famiglia<br />
del bambino Olivieri Luca Massimo, nato il 9/4/2006<br />
(Comune di Firenze - numero progressivo della domanda<br />
67) e alla relativa dichiarazione di economia sugli<br />
impegni assunti con D.D. n. 6773/2008 così suddivisa:<br />
- capitolo n. 61385 del bilancio regionale 2008 per un<br />
importo pari a euro 1.413,00, con conseguente riduzione<br />
parziale dell’impegno n. 8220;<br />
- capitolo n. 61386 del bilancio regionale 2008 per un<br />
importo pari a euro 1.247,40, con conseguente riduzione<br />
parziale dell’impegno n. 8221;<br />
- capitolo n. 61387 del bilancio regionale 2008 per un<br />
importo pari a euro 258,95, con conseguente riduzione<br />
parziale dell’impegno n. 8222;<br />
- capitolo n. 61387 del bilancio regionale 2009 per<br />
un importo pari a euro 80,65, con conseguente riduzione<br />
parziale dell’impegno n. 8223;<br />
Vista altresì la nota inviata allo scrivente Settore<br />
(ns. Prot. AOO-GRT 136897/S.50.30) da Santoriello<br />
Alfonso, genitore del bambino Santoriello Cristiano,<br />
nato il 23/6/2007, (Comune di Grosseto - numero<br />
progressivo della domanda 43) nella quale si contestava<br />
la motivazione di non ammissibilità della domanda di<br />
voucher riportata nell’allegato B al sopra citato Decreto<br />
Dirigenziale n. 6773/2008, che qui di seguito si riporta:<br />
“La busta nella quale è contenuta la documentazione<br />
del Comune di Grosseto riporta come data del timbro<br />
postale il 17/12/2008; la relativa richiesta di voucher<br />
deve pertanto essere dichiarata non inammissibile ai<br />
sensi dell’art. 7 del bando”;<br />
Ricordato come, sulla base dell’istruttoria operata<br />
dallo scrivente Settore, è risultato che la richiesta di<br />
voucher relativa al bambino Santoriello Cristiano,<br />
trasmessa a mezzo del Comune di Grosseto, riportasse<br />
come data del timbro postale il 17 dicembre 2008;<br />
Ricordato altresì come, ai sensi dell’articolo 7 del<br />
Bando di cui al Decreto Dirigenziale n. 2983/2008, il<br />
plico contenente la documentazione richiesta doveva
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
pervenire allo scrivente Settore a pena di esclusione<br />
entro e non oltre il giorno 22 ottobre 2008, facendo fede<br />
il timbro postale;<br />
Dato atto che, per mero errore materiale, nell’allegato<br />
B sopra citato, nella colonna nella quale è stata motivata<br />
la non ammissibilità di tale richiesta di voucher, sia stato<br />
riportato un testo non corretto, nella <strong>parte</strong> in cui viene<br />
scritto che “la relativa richiesta di voucher deve pertanto<br />
essere dichiarata non inammissibile ai sensi dell’art. 7 del<br />
bando”;<br />
Ritenuto opportuno pertanto confermare la non<br />
ammissibilità della domanda di voucher relativa al<br />
Santoriello Cristiano, nato il 23/6/2007, (Comune di<br />
Grosseto - numero progressivo della domanda 43),<br />
sostituendo il testo riportato nell’allegato B al sopra<br />
citato Decreto Dirigenziale n. 6773/2008 nella colonna<br />
della motivazione come segue:<br />
“La busta nella quale è contenuta la documentazione<br />
del Comune di Grosseto riporta come data del timbro<br />
postale il 17/12/2008; la relativa richiesta di voucher<br />
deve pertanto essere dichiarata inammissibile ai sensi<br />
dell’art. 7 del bando”.<br />
Vista la L.R. n. 70 del 24 dicembre 2008 che approva<br />
il bilancio 2009 e il bilancio pluriennale 2009-2011;<br />
Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 1162<br />
del 29 dicembre 2008 che approva il bilancio gestionale<br />
per l’esercizio finanziario 2009 e pluriennale 2009/11;<br />
DECRETA<br />
- di procedere, per le motivazioni espresse in narrativa,<br />
alla revoca del voucher di euro 3.000,00 assegnato con<br />
il Decreto Dirigenziale n. 6773/2008 alla famiglia del<br />
bambino Olivieri Luca Massimo, nato il 9/4/2006 (Comune<br />
di Firenze - numero progressivo della domanda 67);<br />
- di procedere conseguentemente alla dichiarazione<br />
di economia di spesa per la somma di euro 3.000,00 sui<br />
seguenti capitoli di bilancio:<br />
- capitolo n. 61385 del bilancio regionale 2008 per un<br />
importo pari a euro 1.413,00, con conseguente riduzione<br />
parziale dell’impegno n. 8220;<br />
- capitolo n. 61386 del bilancio regionale 2008 per un<br />
importo pari a euro 1.247,40, con conseguente riduzione<br />
parziale dell’impegno n. 8221;<br />
- capitolo n. 61387 del bilancio regionale 2008 per un<br />
importo pari a euro 258,95, con conseguente riduzione<br />
parziale dell’impegno n. 8222;<br />
- capitolo n. 61387 del bilancio regionale 2009 per<br />
un importo pari a euro 80,65, con conseguente riduzione<br />
parziale dell’impegno n. 8223;<br />
129<br />
- di dare atto per le motivazioni espresse in narrativa,<br />
relativamente alla domanda di voucher presentata dalla<br />
famiglia del bambino Santoriello Cristiano, nato il<br />
23/6/2007, (Comune di Grosseto - numero progressivo<br />
della domanda 43), che, per mero errore materiale,<br />
nell’allegato B al D.D. 6773/2008, nella colonna nella<br />
quale è stata motivata la non ammissibilità di tale<br />
richiesta, sia stato riportato un testo non corretto;<br />
- di confermare la non ammissibilità della domanda<br />
di voucher relativa al Santoriello Cristiano, nato il<br />
23/6/2007, (Comune di Grosseto – numero progressivo<br />
della domanda 43);<br />
- di sostituire il testo riportato nell’allegato B al sopra<br />
citato Decreto Dirigenziale n. 6773/2008 nella colonna<br />
della motivazione come segue:<br />
“La busta nella quale è contenuta la documentazione<br />
del Comune di Grosseto riporta come data del timbro<br />
postale il 17/12/2008; la relativa richiesta di voucher<br />
deve pertanto essere dichiarata inammissibile ai sensi<br />
dell’art. 7 del bando”;<br />
- di trasmettere copia del presente atto alle famiglie dei<br />
bambini Olivieri Luca Massimo e Santoriello Cristiano.<br />
Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T.<br />
ai sensi dell’art. 5 bis comma 1 lett. c) della L.R. 23/2007<br />
e successive modifiche e integrazioni e sulla banca dati<br />
degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi<br />
dell’art. 18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007.<br />
Il Dirigente<br />
Vilmo Chiasserini<br />
Direzione Generale Politiche Formative, Beni e<br />
Attività Culturali<br />
Area di Coordinamento Orientamento, Istruzione,<br />
Formazione e Lavoro<br />
Settore Formazione<br />
DECRETO 22 giugno 2009, n. 3132<br />
Data visto contabile 01-07-2009<br />
certificato il 06-07-2009<br />
Ristrutturazione enti di formazione - DD.<br />
6100/2008 Avviso pubblico per la realizzazione di<br />
forme di concentrazione - Valutazione ammissibilità<br />
domande per assegnazione contributi - impegno di<br />
spesa.<br />
IL DIRIGENTE<br />
Visto quanto disposto dall’art. 2 della LR 1/09 “Testo<br />
unico in materia di organizzazione e ordinamento del
130 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
personale” che definisce i rapporti tra organi di direzione<br />
politica e dirigenza;<br />
Visti gli artt. 6 e 9 della richiamata LR 1/09, inerenti<br />
le competenze dei responsabili di settore;<br />
Visto il decreto del Direttore Generale n. 1959 del<br />
04/05/2009 con il quale il sottoscritto è stato nominato<br />
responsabile del Settore Formazione;<br />
Vista la Legge Regionale 26.07.2002, n. 32 (Testo<br />
Unico della normativa della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> in materia<br />
di educazione, istruzione, orientamento, formazione<br />
professionale e lavoro) e sue successive modifiche;<br />
Visto il Regolamento di esecuzione della LR 32/2002,<br />
approvato con decreto del Presidente della Giunta<br />
Regionale n. 47/R dell’8 agosto 2003 e sue successive<br />
modifiche;<br />
Richiamato il Decreto del ministero del lavoro n.<br />
173/01 con il quale sono stati stanziati finanziamenti<br />
finalizzati alla ristrutturazione degli enti di formazione;<br />
Visto il Decreto Direttoriale n. 95/V/06 del 4 maggio<br />
2006 emanato dal Ministero del lavoro e delle Politiche<br />
Sociali pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 23 maggio<br />
2006, n. 118 relativo alla Ristrutturazione degli Enti di<br />
Formazione e con il quale sono assegnate le risorse alle<br />
Regioni;<br />
Vista la Delibera della Giunta Regionale del 17 marzo<br />
2008, n. 203 avente ad oggetto “ Ristrutturazione degli<br />
enti di formazione. Indirizzi regionali per l’attuazione del<br />
D.D. n. 95/V/2006 emanato dal Ministero del Lavoro e<br />
delle Politiche Sociali. Approvazione”;<br />
Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 968 del<br />
17/12/2007 con la quale si approva il nuovo Sistema<br />
regionale di accreditamento degli organismi che svolgono<br />
attività di formazione in <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>;<br />
Visto il Decreto Dirigenziale n. 6100/2008 che<br />
approva l’avviso pubblico per la realizzazione di forme<br />
di concentrazione tra enti di formazione;<br />
Preso atto che è stata presentata una sola domanda,<br />
in risposta all’avviso pubblico di cui sopra, da <strong>parte</strong> del<br />
nuovo organismo formativo denominato “Astir Forma”;<br />
Viste le risultanze dell’istruttoria di ammissibilità<br />
eseguita dal nucleo di valutazione costituito con ordine<br />
di servizio del Dirigente responsabile del settore;<br />
Visto l’articolo 10 dell’avviso in oggetto che prevede<br />
l’approvazione entro 90 giorni dalla data di scadenza<br />
dell’avviso, un elenco dei soggetti ammessi al contributo<br />
e aventi tutti i requisiti previsti.<br />
Ritenuto di dover procedere all’approvazione delle<br />
risultanze finali del nucleo di valutazione del bando<br />
citato, e verificata la regolarità delle autocertificazioni<br />
prodotte dai soggetti interessati;<br />
Considerato che il contributo deve essere erogato in<br />
un’unica soluzione agli Organismi formativi che abbiano<br />
assolto gli obblighi previsti dall’articolo 12 dell’avviso<br />
pubblico per le forme di concentrazione tra enti;<br />
Ritenuto di impegnare la somma di Euro 20.000,00<br />
sul capitolo 61059 del bilancio regionale 2009, a favore<br />
dell’organismo formativo denominato “Astir Forma”,<br />
a valere sulla prenotazione n. 1 assunta con decreto<br />
dirigenziale 6100 del 09/12/2008, cancellando la<br />
prenotazione della restante somma pari a euro 514.875,11 ,<br />
contestualmente si consideri cancellata la prenotazione n.<br />
1, assunta con decreto dirigenziale 6100 del 09/12/2008,<br />
sul cap. 61304 per l’intera somma di Euro 821.360,26;<br />
Considerato che Trattasi di contributi da inserire<br />
nell’elenco dei beneficiari previsti dal D.P.R. 118/2000;<br />
Vista la Legge Regionale n. 70 del 24/12/2008 che<br />
approva il Bilancio di Previsione 2009 e Pluriennale<br />
2009/2011;<br />
Vista la DGR 1162 del 29/12/2008 che approva il<br />
Bilancio Gestionale 2009 e Pluriennale 2009/2011;<br />
Vista la griglia degli indicatori finanziari inviata<br />
dal controllo di gestione al fine del completamento del<br />
Cruscotto di Governo, se ne deduce per l’attività del<br />
presente decreto il codice nr. 5.1.C.3.;<br />
Vista la LR 23/2007 e s.m.i.;<br />
DECRETA<br />
- di approvare le risultanze finali del nucleo di<br />
valutazione incaricato a svolgere la valutazione delle<br />
domande di Organismi formativi per le forme di<br />
concentrazione;<br />
- di procedere all’erogazione dei contributi assegnati,<br />
previo controllo e verifica della documentazione<br />
necessaria come previsto dall’articolo 12 del bando;<br />
- di impegnare la somma di Euro 20.000,00 a favore<br />
dell’organismo formativo denominato “Astir Forma”,<br />
sul capitolo 61059 del bilancio regionale 2009 a valere<br />
sulla prenotazione n. 1 assunta con decreto dirigenziale<br />
6100/2008, cancellando la prenotazione della restante
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
somma pari a euro 514.875,11 , contestualmente si<br />
consideri cancellata la prenotazione n. 1, assunta con<br />
decreto dirigenziale 6100/2008, sul cap. 61304 per<br />
l’intera somma di Euro 821.360,26;<br />
- di liquidare successivamente con nota di liquidazione<br />
il contributo assegnato al soggetto beneficiario<br />
ammissibile previo controllo e verifica della<br />
documentazione necessaria come previsto dall’articolo<br />
12 del bando.<br />
Il presente atto è pubblicato integralmente sul<br />
B.U.R.T. ai sensi dell’art. 5 comma 1 lettera f) della<br />
LR 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi<br />
della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della<br />
medesima LR 23/2007.<br />
Direzione Generale Presidenza<br />
Settore Sistema Regionale di Protezione Civile<br />
DECRETO 6 luglio 2009, n. 3178<br />
certificato il 08-07-2009<br />
Il Dirigente<br />
Gianni Biagi<br />
Iscrizione organizzazioni all’Elenco Regionale del<br />
Volontariato approvato con Decreto Dirigenziale n.<br />
2127/08.<br />
IL DIRIGENTE<br />
Visto quanto disposto dell’art. 2 della LR 1/09 “Testo<br />
unico in materia di organizzazione e personale” che<br />
definisce i rapporti tra gli organi di direzione politica e<br />
dirigenza;<br />
Visti gli artt. 6 e 9 della richiamata LR 1/09, inerenti<br />
le competenze dei responsabili di settore;<br />
Visto il decreto del Direttore Generale della Presidenza<br />
n. 7087 del <strong>28</strong>.11.2003 con il quale nell’ambito della<br />
Direzione Generale della Presidenza è stato costituito il<br />
settore Sistema regionale di protezione civile;<br />
Visto il decreto del Presidente della Giunta regionale<br />
n. 112 del 04.07.2005 con il quale sono state confermate<br />
le competenze della Direzione Generale della Presidenza<br />
già previste nel decreto P.G.R. n. 203/2003;<br />
Visto il decreto del Direttore Generale della Presidenza<br />
n. 5738 del 27 Ottobre 2005 con il quale alla sottoscritta<br />
è stata attribuita la responsabilità del Settore Sistema<br />
regionale di protezione civile;<br />
131<br />
Vista la legge regionale 29 dicembre 2003 n. 67<br />
“Ordinamento del sistema regionale della protezione<br />
civile e disciplina della relativa attività;<br />
Richiamati rispettivamente l’art. 13 che ha istituito<br />
l’elenco regionale e l’art. 15 della L.r. n. 67/2003 che<br />
rinvia ad apposito regolamento le modalità ed i criteri<br />
per l’iscrizione all’elenco regionale del volontariato in<br />
questione;<br />
Visto il “Regolamento sulle organizzazioni di<br />
volontariato che svolgono attività di protezione civile”<br />
emanato, in attuazione dei citati artt. 13 e 15 della L.r. n.<br />
67/2003, con Decreto del Presidente della Giunta regionale<br />
il 3 marzo 2006, n.7/R e richiamati in particolare:<br />
- l’art. 4 comma 1 e 2, in cui sono specificati i requisiti<br />
che le organizzazioni di volontariato devono possedere al<br />
fine di iscriversi all’elenco;<br />
- l’art. 5 comma 1 che disciplina la struttura dell’elenco<br />
articolandola in una <strong>parte</strong> regionale, ove sono raccolte le<br />
organizzazioni che esercitano attività di rilievo regionale,<br />
e in dieci parti provinciali dove sono riportate le altre<br />
organizzazioni;<br />
- l’art. 5 comma 2 con il quale sono stati indicati i<br />
criteri che dovranno contraddistinguere le attività di<br />
rilievo generale, la cui definizione è comunque rinviata<br />
ad un apposito decreto dirigenziale;<br />
- l’art. 5 comma 3 ai sensi del quale ove l’organizzazione<br />
abbia sezioni operative in più province, ogni sezione è<br />
inserita nella <strong>parte</strong> provinciale di competenza;<br />
Visto il decreto 3 luglio 2006, n. 3232 con il quale è<br />
stata approvata la modulistica per l’iscrizione all’elenco<br />
delle sezioni operative delle organizzazioni di volontariato<br />
di protezione civile e sono state individuate le seguenti<br />
attività di rilievo regionale: attività di soccorso sanitario<br />
riportate all’allegato 2/B del citato decreto n. 3232 e<br />
attività di soccorso e salvataggio di cui alla convenzione<br />
sottoscritta tra <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> e S.A.S.T.;<br />
Visto il decreto dirigenziale n. 2127 del 20/05/08 con<br />
il quale è stato approvato la prima volta l’Elenco regionale<br />
del volontariato di cui all’art. 13 della L.r. 67/2003 e del<br />
DPGR n. 7/R/2006 composto di un Allegato A - Elenco<br />
<strong>parte</strong> regionale e un Allegato B - Elenco <strong>parte</strong> provinciale<br />
diviso per le dieci province di cui si compone la <strong>Regione</strong><br />
<strong>Toscana</strong>;<br />
Viste le domande di iscrizione all’Elenco regionale<br />
presentate dalle Organizzazioni di Volontariato dopo<br />
l’approvazione dello stesso, pervenute all’ufficio e<br />
acquisite agli atti;<br />
Preso atto che a ciascuna organizzazione di<br />
volontariato al momento dell’istruttoria della domanda
132 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
è stato attribuito, così come ad ogni singola sezione<br />
operativa dell’organizzazione, un numero identificativo<br />
riportato rispettivamente nella I colonna (identificativo<br />
della organizzazione) e nella IV colonna (identificativo<br />
della sezione operativa) che dovrà essere riportato nella<br />
richiesta di autorizzazione inviata dagli Enti locali alla<br />
<strong>Regione</strong> ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 14 della<br />
L.r. n. 67/2003;<br />
Preso atto dell’istruttoria svolta sulle domande<br />
presentate dalle Organizzazioni di Volontariato;<br />
Ritenuto di indicare nell’allegato “1” quale <strong>parte</strong><br />
integrale e sostanziale del presente atto le Organizzazioni<br />
di volontariato che hanno positivamente superato<br />
l’istruttoria ai fini dell’iscrizione nell’Elenco regionale<br />
del volontariato ai sensi del citato decreto n. 323/2006;<br />
Ritenuto di procedere all’iscrizione delle Organizzazioni<br />
di Volontariato indicate nell’allegato”1” del<br />
presente atto nell’Elenco regionale del volontariato<br />
approvato con decreto n. 2127 del 20/05/08<br />
rispettivamente:<br />
- nella <strong>parte</strong> regionale dell’elenco del volontariato<br />
(allegato A del decreto n. 2127 del 20/05/08) le<br />
Organizzazioni di volontariato che svolgono attività di<br />
rilievo regionale ai sensi del decreto n. 3232/2006;<br />
- nella <strong>parte</strong> provinciale dell’elenco del volontariato<br />
(allegato B del decreto n. 2127 del 20/05/08 ) le<br />
Organizzazioni di Volontariato che svolgono altre<br />
attività;<br />
DECRETA<br />
1) di procedere all’iscrizione delle Organizzazioni<br />
di Volontariato di cui all’allegato “1” <strong>parte</strong> integrante e<br />
sostanziale del presente atto nell’Elenco regionale del<br />
volontario approvato con decreto n. 2127 del 20/05/08<br />
(1) rispettivamente:<br />
- nella <strong>parte</strong> regionale dell’elenco del volontariato<br />
(allegato A del decreto n. 2127 del 20/05/08) le<br />
Organizzazioni di Volontariato che svolgono le attività di<br />
rilievo regionale ai sensi del decreto n. 3232/2006;<br />
- nella <strong>parte</strong> provinciale dell’elenco del volontariato<br />
(allegato B del decreto 2127 del 20/05/08 le Organizzazioni<br />
di Volontariato che svolgono altre attività.<br />
Il presente atto, soggetto a pubblicazione ai sensi<br />
dell’articolo 18, comma 2 , lett. A) della L.R. 23/2007,<br />
in quanto conclusivo del procedimento amministrativo<br />
regionale, è pubblicato integralmente sulla banca dati<br />
degli atti amministrativi regionali.<br />
Il Dirigente<br />
Cristina Francini<br />
SEGUE ALLEGATO<br />
(1) N.d.r.: Pubblicato sul B.U. n. 25/2008.
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
133
134 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong>
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
135
136 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong>
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Direzione Generale Politiche Territoriali e<br />
Ambientali<br />
Area di Coordinamento Tutela dell’Acqua e del<br />
Territorio<br />
Settore Ufficio Tecnico del Genio Civile di Area Vasta<br />
FI-PO-PT-AR. Coord.Reg.le Prevenzione Sismica<br />
DECRETO 6 luglio 2009, n. 3192<br />
certificato il 08-07-2009<br />
Delega funzioni all’ing. Maurizio Micillo - Ufficio<br />
Tecnico Genio Civile di Prato.<br />
IL DIRIGENTE DELL’UFFICIO<br />
Visto l’art. 9 della legge regionale 8 gennaio 2009<br />
n. 1 recante “Testo unico in materia di organizzazione e<br />
ordinamento del personale”;<br />
Visto il decreto n. 3441 del 01/08/2008 con il quale<br />
il sottoscritto Ing. Giancarlo Fianchisti è stato nominato<br />
Dirigente Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Genio<br />
Civile di Area Vasta Firenze - Prato - Pistoia e Arezzo -<br />
Coordinamento regionale prevenzione sismica;<br />
Visto il contratto collettivo decentrato per il personale<br />
ap<strong>parte</strong>nente alle categorie della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> per il<br />
quadriennio normativo 2002-2005, sottoscritto in data<br />
11.09.2008;<br />
Richiamate la delibera G.R.T. n. 417 del 12 giugno<br />
2006 e la delibera G.R.T. n. 549 del 21 luglio 2008<br />
con le quali la Giunta Regionale ha stabilito i criteri<br />
per l’applicazione dell’istituto della delega di funzioni<br />
dirigenziali di cui all’art. 10 della citata L.R. n. 1/2009;<br />
Dato atto della sussistenza di comprovate ragioni di<br />
servizio, consistenti nella complessità e nell’articolazione<br />
dei procedimenti amministrativi facenti capo al<br />
sottoscritto che suggeriscono l’opportunità ed anche<br />
l’urgenza di utilizzare detto istituto per poter continuare<br />
a garantire la funzionalità dell’ufficio di Prato per quanto<br />
riguarda la firma degli atti amministrativi connessi ai<br />
procedimenti relativi alla difesa del suolo;<br />
Visto il decreto dirigenziale n. 1878 del 30 aprile<br />
2008 con il quale è stato conferito al dipendente Maurizio<br />
Micillo, matricola n. 14<strong>28</strong>5 l’incarico per la posizione<br />
organizzativa n. 68 denominata “Difesa del suolo - sede<br />
di Prato”;<br />
Considerato pertanto opportuno , per quanto sopra<br />
esposto, delegare all’ing. Maurizio Micillo le funzioni per<br />
la firma degli atti amministrativi connessi ai procedimenti<br />
relativi alla difesa del suolo;<br />
137<br />
Preso atto del nulla osta del Direttore Generale delle<br />
Politiche Territoriali e Ambientali;<br />
Ritenuto di conferire la presente delega dalla data<br />
di approvazione del presente atto fino alla data del 30<br />
giugno 2010;<br />
Dato atto che il delegato è in possesso della<br />
competenze professionali e dell’esperienza necessario<br />
per lo svolgimento delle funzioni pertinenti la delega;<br />
DECRETA<br />
1. di delegare al dipendente ing. Maurizio Micillo<br />
matr. 14<strong>28</strong>5, per i motivi espressi in narrativa, le funzioni<br />
relative alla firma degli atti amministrativi connessi ai<br />
procedimenti relativi alla difesa del suolo;<br />
2. di dare atto che la delega di cui al presente<br />
provvedimento a seguito di <strong>parte</strong>cipazione all’interessato<br />
avrà durata dall’approvazione del presente atto fino al 30<br />
giugno 2010;<br />
3. di disporre la <strong>parte</strong>cipazione del presente<br />
decreto a cura del sottoscritto alla Direzione Generale<br />
Organizzazione e Sistema Informativo;<br />
4. di disporre che il presente atto sia pubblicato<br />
integralmente sul B.U.R.T. ai sensi dell’art. 5 comma<br />
1 lett. e) della L.R. 23/2007 e successive modifiche e<br />
integrazioni e sulla banca dati degli atti amministrativi<br />
della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della<br />
medesima L.R. 23/2007.<br />
Il Dirigente<br />
Giancarlo Fianchisti<br />
Direzione Generale Politiche Formative, Beni e<br />
Attività Culturali<br />
Area di Coordinamento Orientamento, Istruzione,<br />
Formazione e Lavoro<br />
Settore Formazione<br />
DECRETO 3 luglio 2009, n. 3195<br />
certificato il 08-07-2009<br />
Accreditamento degli organismi formativi - Approvazione<br />
degli esiti dell’istruttoria di accreditamento.<br />
IL DIRIGENTE<br />
Visto quanto disposto dall’art. 2 della LR 1/09 “Testo<br />
unico in materia di organizzazione e ordinamento del<br />
personale” che definisce i rapporti tra organi di direzione<br />
politica e dirigenza;
138 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Visti gli artt. 6 e 9 della richiamata LR 1/09, inerenti<br />
le competenze dei responsabili di settore;<br />
Visto il decreto del Direttore Generale n. 1959 del<br />
04/05/2009 con il quale il sottoscritto è stato nominato<br />
responsabile del Settore Formazione;<br />
Vista la legge regionale 26 luglio 2002, n. 32 (Testo<br />
unico della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> in materia di educazione,<br />
istruzione, orientamento, formazione professionale e<br />
lavoro);<br />
Visto il decreto del Presidente della Giunta regionale<br />
08 agosto 2003, n. 47/R e modificazioni successive, con<br />
il quale si approva il Regolamento di esecuzione della<br />
legge regionale n. 32/2002;<br />
Vista la delibera della Giunta regionale n. 968 del<br />
17/12/2007 e successive modificazioni, con la quale si<br />
approva la direttiva volta a disciplinare il funzionamento<br />
del sistema regionale di accreditamento degli organismi<br />
che svolgono attività di formazione in <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>;<br />
Visto il decreto dirigenziale n. 1168 del 20/03/2008,<br />
come modificato con decreto n. 5880 del 10/12/2008,<br />
con il quale è stato approvato l’avviso regionale per la<br />
presentazione delle domande di accreditamento;<br />
Richiamato il decreto dirigenziale n. 1206 con il quale<br />
è stato approvato l’avviso pubblico per la realizzazione<br />
di forme di concentrazione tra enti di formazione;<br />
Visto il decreto dirigenziale n. 1868 del 21/04/2008<br />
con il quale è stata indetta la gara per l’affidamento della<br />
gestione del servizio per l’accreditamento degli organismi<br />
di formazione;<br />
Visto il decreto dirigenziale n. 4684 del 25/09/2008<br />
con il quale la suddetta gara è stata aggiudicata alla<br />
società S.C.I. Servizi di consulenza imprenditoriale Sas<br />
di Domenico Ivano Tienforti;<br />
Preso atto degli esiti delle verifiche in loco condotte<br />
da SCI sas sugli organismi formativi le cui domande di<br />
accreditamento, presentate a valere sull’avviso regionale<br />
di cui al citato decreto n. 1168/08, sono risultate<br />
ammissibili;<br />
Dato atto che gli esiti delle suddette verifiche in loco<br />
sono registrati nei verbali sottoscritti dai componenti del<br />
team di valutazione della SCI sas e dal rappresentante<br />
dell’organismo formativo valutato (agli atti dell’ufficio);<br />
Ritenuto con il presente decreto di approvare l’elenco<br />
riportante gli esiti di concessione dell’accreditamento e<br />
relativi punteggi (allegato A) conseguiti da un gruppo di<br />
organismi formativi a seguito dell’istruttoria documentale<br />
e della visita in loco;<br />
Visto il decreto dirigenziale n. 1663 del 20.04.2009<br />
che approva gli esiti dell’istruttoria di accreditamento di<br />
alcuni organismi formativi;<br />
Considerato che nell’allegato A al decreto 1663/2009<br />
sopra citato, è stato riportato, per mero errore materiale,<br />
in corrispondenza del codice accreditamento MS0358<br />
la denominazione errata “Ass.ne Vol. Comunità Monte<br />
Brugiana - Onlus” anziché di quella corretta “Monte<br />
Brugiana Società Cooperativa Sociale - Onlus”;<br />
Ritenuto, pertanto, necessario correggere l’allegato A<br />
al decreto 1663/2009 nel seguente modo:<br />
- codice accreditamento MS0358, organismo<br />
formativo “Monte Brugiana Società Cooperativa Sociale<br />
- Onlus”;<br />
Dato atto che l’ottenimento dell’accreditamento<br />
permette all’organismo formativo di pubblicizzare<br />
se stesso come organismo accreditato dalla <strong>Regione</strong><br />
<strong>Toscana</strong>;<br />
Richiamati infine tutti gli obblighi, divieti, condizioni<br />
contenuti nell’allegato A della DGR n. 968/07, cui sono<br />
soggetti e cui devono attenersi gli organismi formativi<br />
accreditati;<br />
Vista la LR 23/07 e s.m.i.;<br />
DECRETA<br />
- di approvare l’elenco riportante gli esiti di<br />
accreditamento e relativi punteggi conseguiti da un<br />
gruppo di organismi formativi a seguito dell’istruttoria<br />
documentale e della visita in loco;<br />
- di concedere pertanto l’accreditamento agli<br />
organismi formativi che hanno dimostrato di soddisfare<br />
tutti i requisiti minimi previsti dal dispositivo operativo,<br />
così come risultante dall’elenco allegato (allegato A);<br />
- di considerare approvato come <strong>parte</strong> integrante e<br />
sostanziale del presente decreto l’allegato A;<br />
- di correggere l’allegato A al decreto 1663/2009 nel<br />
seguente modo:<br />
- codice accreditamento MS0358, organismo<br />
formativo “Monte Brugiana Società Cooperativa Sociale<br />
- Onlus”;<br />
- di dare atto che solo gli organismi formativi<br />
accreditati dalla <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> possono pubblicizzare<br />
se stessi come tali;
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
- di dare atto che in ogni caso gli organismi formativi<br />
accreditati sono soggetti e tenuti ad attenersi a tutti gli<br />
obblighi, divieti, condizioni contenuti nell’allegato A<br />
della DGR n. 968/07.<br />
Il presente atto è pubblicato integralmente sul<br />
B.U.R.T. ai sensi dell’articolo 5 comma 1, lett.f) della<br />
L.R. 23/2007 e successive modifiche e integrazioni e<br />
139<br />
sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta<br />
regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima<br />
L.R. 23/2007.<br />
Il Dirigente<br />
Gianni Biagi<br />
SEGUE ALLEGATO
140 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Allegato A<br />
MONTE CREDITI<br />
Esito<br />
Codice Denominazione Data audit<br />
Punteggio Punteggio Punteggio<br />
Form. Fin. Form. Ric.<br />
Standard Aggiuntivo Totale<br />
AR0313 LABOR CHMICA SRL 17/02/2009 RA RA 20,00 4,50 24,50<br />
AR0548 Comunità Montana Casentino 01/04/2009 RA RA 20,00 5,00 25,00<br />
FI0506 NUOVA ACEA DI NICOLA BINA S.N.C. 05/03/2009 NR RA 20,00 3,00 23,00<br />
FI0536 IPSSAR "Aurelio Saffi" di Firenze (FI) 15/06/2009 RA RA 20,00 7,50 27,50<br />
FI0549 S.M.S. "Maria Maltoni" di Pontassieve (FI) - Centro Territoriale Permanente 18/06/2009 RA RA 20,00 7,50 27,50<br />
Centro Territoriale Permanente c/o S.M.S. "Arnolfo di Cambio-Beato Angelico" di<br />
FI0553 10/06/2009 RA RA 20,00 7,50 27,50<br />
Firenze (FI)<br />
FI0567 Solosoluzioni 04/06/2009 RA RA 20,00 0,00 20,00<br />
FI0570 I.T.C. "A. Volta" di Bagno a Ripoli (FI) 22/06/2009 RA RA 20,00 10,50 30,50<br />
FI0573 I.S.I.S. "G. Vasari" di Figline Valdarno (FI) 11/06/2009 RA RA 20,00 10,50 30,50<br />
FI0579 I.P.S.S.C.T. "Sassetti Peruzzi" di Firenze (FI) 04/06/2009 RA RA 20,00 10,50 30,50<br />
FI0582 I.I.S. "Ferraris Brunelleschi" di Empoli (FI) 16/06/2009 RA RA 20,00 12,00 32,00<br />
FI0585 I.S.I.S. "A. Checchi" di Fucecchio (FI) 16/06/2009 RA RA 20,00 12,00 32,00<br />
FI0586 Istituto Statale d'Arte di Firenze (FI) 19/06/2009 RA RA 20,00 14,00 34,00<br />
FI0604 Istituto Statale di Istruzione Superiore "N. Macchiavelli" di Firenze (FI) 19/06/2009 RA RA 20,00 10,50 30,50<br />
FI0670 I.T.I.S. - I.P.S.I.A. "Leonardo da Vinci" di Firenze (FI) 10/06/2009 RA RA 20,00 12,00 32,00<br />
GR0590 Istituto Magistrale Statale "A. Rosmini" di Grosseto (GR) 15/06/2009 RA RA 20,00 15,00 35,00<br />
GR0595 Centro Territoriale Permanente di Grosseto (GR) 15/06/2009 RA RA 20,00 15,00 35,00<br />
Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali, Turistici, Grafici,<br />
GR0603 18/06/2009 RA RA 20,00 15,00 35,00<br />
Alberghieri e Sociali "L.Einaudi" Grosseto (GR)<br />
GR0629 Istituto di Istruzione Superiore "B. Lotti" di Massa Marittima (GR) 18/06/2009 RA RA 20,00 7,50 27,50<br />
GR0630 I.S.I.P. "L.da Vinci" - I.S.I.S. "E. Balducci" di Arcidosso - S.Fiora (GR) 17/06/2009 RA RA 20,00 13,50 33,50<br />
LI0581 I.T.N.S. "A. Cappellini" di Livorno (LI) 11/06/2009 RA RA 20,00 7,50 27,50<br />
LI0616 Liceo Scientifico Statale "Federigo Enriques" di Livorno (LI) 11/06/2009 RA RA 20,00 10,50 30,50<br />
LI0652 Istituto Professionale per l'Industria e l'Artigianato "L. Orlando" di Livorno (LI) 12/06/2009 RA RA 20,00 6,00 26,00<br />
LI0662 I.T.I.S. "G. Galilei" di Livorno (LI) 10/06/2009 RA RA 20,00 10,50 30,50<br />
LU0117 Auser Filo d'Argento Viareggio 23/03/2009 RA RA 20,00 0,00 20,00<br />
LU0542 ALERR FOUNDATION 16/02/2009 RA RA 20,00 0,00 20,00<br />
LU0563 I.S.I. "M.Civitali" di Lucca (LU) 12/06/2009 RA RA 20,00 15,00 35,00<br />
LU0564 I.S.I. "S. Pertini" di Lucca (LU) 12/06/2009 RA RA 20,00 15,00 35,00<br />
LU0646 I.T.C. "F. Carrara" di Lucca (LU) 10/06/2009 RA RA 20,00 9,00 29,00<br />
1
Allegato A<br />
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Esito<br />
MONTE CREDITI<br />
Codice Denominazione Data audit<br />
Punteggio Punteggio Punteggio<br />
Form. Fin. Form. Ric.<br />
Standard Aggiuntivo Totale<br />
LU0648 I.T.I.S. "E.Fermi" Lucca (LU) 08/06/2009 RA RA 20,00 9,00 29,00<br />
LU0649 Centro Territoriale Permanente di Lucca (LU) 08/06/2009 RA RA 20,00 9,00 29,00<br />
LU0658 I.P.S.I.A. "G. Giorgi" di Lucca (LU) 08/06/2009 RA RA 20,00 9,00 29,00<br />
PI0<strong>28</strong>9 Formula 27/02/2009 RA RA 20,00 0,00 20,00<br />
PI0340 CASARTIGIANI SERVICE Società Cooperativa 23/02/2009 RA RA 20,00 5,00 25,00<br />
PI0572 I.T.I.S. "Leonardo da Vinci" di Pisa (PI) 09/06/2009 RA RA 20,00 3,00 23,00<br />
PI0583 C.T.P. c/o Istituto Comprensivo "L. Fibonacci" di Pisa (PI) 08/06/2009 RA RA 20,00 7,50 27,50<br />
PI0591 I.P.S.S.A.R. "G. Matteotti" di Pisa (PI) 08/06/2009 RA RA 20,00 10,50 30,50<br />
PI0664 C.T.P. c/o Istituto Comprensivo "A. Pacinotti" di Pontedera (PI) 12/06/2009 RA RA 20,00 12,00 32,00<br />
PO0676 I.S.I.S. Gramsci - Keynes di Prato (PO) 17/06/2009 RA RA 20,00 15,00 35,00<br />
PT0601 I.T.A.S. "D. Anzilotti" di Pescia (PT) 22/06/2009 RA RA 20,00 9,50 29,50<br />
PT0671 I.T.C.S. "F. Marchi" di Pescia (PT) 16/06/2009 RA RA 20,00 9,00 29,00<br />
Università degli Studi di Siena - Centro Universitario per l'Innovazione e la Qualità<br />
SI0559 09/06/2009 RA RA 20,00 5,00 25,00<br />
nelle PP.AA.<br />
SI0562 Università per Stranieri di Siena 09/06/2009 RA RA 20,00 7,50 27,50<br />
SI0587 Centro Territoriale Permanente c/o Istituto Comprensivo Piancastagnaio (SI) 19/06/2009 RA RA 20,00 7,50 27,50<br />
SI0674 I.I.S.S. "A. Poliziano" di Montepulciano (SI) 17/06/2009 RA RA 20,00 7,50 27,50<br />
Legenda: Esiti:<br />
Form.Fin. Formazione Finanziata RA Rilascio di accreditamento<br />
Form.Ric. Formazione Riconosciuta NA Riggetto dell'accreditamento<br />
141<br />
2
142 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Direzione Generale Organizzazione e Sistema<br />
Informativo<br />
Area di Coordinamento Reti di Governance del<br />
Sistema Regio.le e Ingegneria dei S. Inf. e Comunic.<br />
Settore Sistemi Informativi Documentari e Servizi<br />
per l’Accesso al Pubblico<br />
DECRETO 11 giugno 2009, n. 3197<br />
Data visto contabile 01-07-2009<br />
certificato il 08-07-2009<br />
Programma regionale di e-government: e.<strong>Toscana</strong><br />
- Linea 3. Finanziamento di progetti a sostegno<br />
dello sviluppo di attività e servizi offerti nei PAAS.<br />
Variazione enti beneficiari del contributo, relativa<br />
assunzione di impegno ed economizzazione impegni<br />
erroneamente assunti.<br />
IL DIRIGENTE<br />
Vista la Legge Regionale 8 gennaio 2009, n. 1 “Testo<br />
unico in materia di organizzazione e ordinamento del<br />
personale”, articoli 2 e 9;<br />
Visto il decreto n. 7108 dell’1 dicembre 2003, con il<br />
quale il Direttore Generale dell’Organizzazione e sistema<br />
informativo individuava i criteri di differenziazione delle<br />
strutture dirigenziali della propria Direzione Generale<br />
e procedeva alla costituzione e alla differenziazione<br />
dei settori, nonchè alla individuazione delle posizioni<br />
dirigenziali individuali, all’interno della stessa Direzione,<br />
definendone l’articolazione organizzativa e individuando<br />
fra gli altri il Settore Sistemi informativi documentari e<br />
servizi per l’accesso al pubblico;<br />
Visto il decreto n. 5823 del <strong>28</strong> ottobre 2005, con il<br />
quale il Direttore Generale dell’Organizzazione e sistema<br />
informativo definiva l’assetto organizzativo complessivo<br />
delle strutture della Direzione generale Organizzazione e<br />
Sistema Informativo e attribuiva la responsabilità delle<br />
strutture dirigenziali costituite all’interno della propria<br />
Direzione Generale, conferendo fra l’altro al sottoscritto<br />
la responsabilità del Settore “Sistemi informativi<br />
documentari e servizi per l’accesso al pubblico”;<br />
Dato atto che, con delibera n. 917 dell’11 dicembre<br />
2006, la Giunta Regionale definiva i nuovi interventi<br />
volti al consolidamento e all’ampliamento del progetto<br />
originario “e.<strong>Toscana</strong> per l’accesso”;<br />
Premesso che, con Delibera del Consiglio<br />
Regionale n. 68 del 11 luglio 2007, veniva approvato il<br />
Programma regionale per la promozione e lo sviluppo<br />
dell’amministrazione elettronica e della società<br />
dell’informazione e della conoscenza nel sistema<br />
regionale 2007/2010 e che uno dei risultati attesi è il<br />
“potenziamento e qualificazione dell’infrastruttura<br />
organizzativa dei PAAS per l’inclusione digitale”;<br />
Considerato che, con il decreto dirigenziale n. 4045<br />
del 14 agosto 2007, si procedeva ad attuare l’intervento<br />
n. 3 - “Gli utenti ed il portafoglio servizi” previsto nella<br />
delibera n. 917 dell’11 dicembre 2006 sopra citata,<br />
indicendo un “avviso per il finanziamento di progetti a<br />
sostegno dello sviluppo di attività e servizi offerti nei<br />
PAAS con particolare riferimento a categorie di utenze<br />
che soffrono maggiormente del divario digitale e che<br />
necessitano di interventi di inclusione”;<br />
Richiamato il decreto dirigenziale n. 3958 del 27<br />
agosto 2008 con il quale si procedeva ad approvare la<br />
graduatoria contenente l’indicazione di 84 progetti di<br />
tipologia AIL/ATU meritevoli di finanziamento, in risposta<br />
all’avviso indetto con decreto n. 4045 del 14 agosto 2007<br />
per il finanziamento di azioni volte al sostegno e sviluppo<br />
di attività e servizi offerti nei PAAS;<br />
Accertato che, effettuati ulteriori controlli, si rilevava<br />
una errata trascrizione nei nominativi degli enti titolari<br />
del progetto che hanno presentato il progetto stesso, così<br />
come indicato nel verbale allegato sotto la lettera “A”<br />
al presente atto del quale costituisce <strong>parte</strong> integrante e<br />
sostanziale;<br />
Atteso che l’errata trascrizione di cui al precedente<br />
capoverso ha causato l’errata attribuzione del contributo<br />
a comuni non titolari dei progetti presentati, ma<br />
semplicemente partner dei comuni titolari per i progetti<br />
“Paas per tutti” e “Trame di Confine”;<br />
Verificato pertanto:<br />
• che il progetto “Paas per tutti”, presentato dalla<br />
Comunità Montana Media Valle del Serchio e da svolgersi<br />
nei PAAS dei Comuni di Barga, Borgo a Mozzano e<br />
Fabbriche di Vallico, è stato erroneamente associato al<br />
Comune di Barga, mentre doveva risultare la Comunità<br />
Montana Media Valle del Serchio in quanto titolare del<br />
progetto medesimo;<br />
• che il progetto “Trame di Confine” non è stato<br />
presentato dal Comune di Sinalunga, al quale è stato<br />
erroneamente associato, ma dal Comune di Campiglia<br />
Marittima, titolare del progetto medesimo, che,<br />
pertanto, deve essere individuato quale beneficiario del<br />
relativo contributo decretato con il sopra citato decreto<br />
dirigenziale n. 3958 del 27 agosto 2008;<br />
Stimato dunque che occorre, al fine di procedere<br />
all’adeguato e dovuto finanziamento del progetto “Paas<br />
per tutti” presentato dalla Comunità Montana Media<br />
Valle del Serchio e del progetto “Trame di Confine”<br />
presentato dal Comune di Campiglia Marittima, per il<br />
primo, assumere il necessario impegno di spesa per la
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
somma di Euro 4.000,00 sul capitolo 14044 del Bilancio<br />
gestionale per l’esercizio 2009, che presenta la necessaria<br />
disponibilità, e per il secondo rimodulare l’impegno n.<br />
4369/2008 per la quota <strong>parte</strong> di Euro 4.000,00 assegnata<br />
erroneamente al Comune di Sinalunga in favore del<br />
Comune di Campiglia Marittima;<br />
Ravvisata inoltre l’opportunità di procedere<br />
ad economizzare la somma di Euro 4.000,00,<br />
derivante dalla erronea destinazione di tale somma<br />
finalizzata all’erogazione del contributo al Comune<br />
di Barga, per il progetto “Paas per tutti”, diminuendo<br />
contemporaneamente a tal fine l’impegno n. 4369/2008<br />
assunto con il decreto dirigenziale n. 3958 del 27 agosto<br />
2008 dello stesso importo;<br />
Confermato, peraltro, per quanto riguarda gli<br />
stanziamenti finalizzati al finanziamento di progetti<br />
presentati dal Comune di Sinalunga, l’impegno di Euro<br />
4.000,00 destinato al finanziamento del progetto “La<br />
scatola dei servizi!”, così come indicato nell’Allegato<br />
“F” al decreto n. 3958 del 27 agosto 2008;<br />
Vista la L.R. 24 dicembre 2008, n. 70, con la quale<br />
si approvavano il Bilancio di previsione per l’anno<br />
finanziario 2009 e il bilancio pluriennale 2009/2011;<br />
Vista la delibera della Giunta Regionale n. 1162 del 29<br />
dicembre 2008, con la quale si approvavano il Bilancio<br />
Gestionale per l’esercizio 2009 e il bilancio pluriennale<br />
2009/2011;<br />
Vista la L.R. 6 agosto 2001, n. 36 e successive<br />
modificazioni ed integrazioni, che detta norme<br />
sull’ordinamento contabile della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, nonché<br />
il Regolamento n. 61 del 19 dicembre 2001, regolamento<br />
di attuazione della suddetta legge regionale;<br />
DECRETA<br />
- di procedere, per le motivazioni espresse<br />
ed esplicitate in narrativa, all’adeguato e dovuto<br />
finanziamento del progetto “Paas per tutti” presentato<br />
dalla Comunità Montana Media Valle del Serchio e del<br />
progetto “Trame di Confine” presentato dal Comune<br />
di Campiglia Marittima, assumendo, per il primo, il<br />
necessario impegno di spesa per la somma di Euro<br />
4.000,00 (codice gestionale 223600) sul capitolo 14044<br />
del Bilancio gestionale per l’esercizio 2009, che presenta<br />
la necessaria disponibilità, e, per il secondo, provvedendo<br />
all’opportuna rimodulazione dell’impegno n. 4369/2008<br />
per la quota <strong>parte</strong> di Euro 4.000,00 (codice gestionale<br />
223400) assegnata erroneamente al Comune di Sinalunga<br />
in favore del Comune di Campiglia Marittima;<br />
- di procedere altresì ad economizzare la somma di<br />
Euro 4.000,00, derivante dalla erronea destinazione di<br />
143<br />
tale somma finalizzata all’erogazione del contributo<br />
al Comune di Barga, per il progetto “Paas per tutti”,<br />
diminuendo contemporaneamente a tal fine l’impegno n.<br />
4369/2008 assunto con il decreto dirigenziale n. 3958 del<br />
27 agosto 2008 dello stesso importo;<br />
- di confermare, infine, per quanto riguarda gli<br />
stanziamenti finalizzati al finanziamento di progetti<br />
presentati dal Comune di Sinalunga, l’impegno di Euro<br />
4.000,00 destinato al finanziamento del progetto “La<br />
scatola dei servizi!”, così come indicato nell’Allegato<br />
“F” al decreto n. 3958 del 27 agosto 2008.<br />
Il presente atto è pubblicato integralmente sul<br />
B.U.R.T. ai sensi dell’art. 5, comma 1, lett. j), della L.R.<br />
23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della<br />
Giunta regionale ai sensi dell’art. 18, comma 2, della<br />
medesima L.R. 23/2007. È escluso dalla pubblicazione<br />
integrale l’allegato “A”, ai sensi dell’art. 6, comma 2,<br />
della L.R. 23/2007 e della Direttiva approvata con D.G.R.<br />
167/2007.<br />
Il Dirigente<br />
Andrea Castagnini<br />
Direzione Generale Sviluppo Economico<br />
Area di Coordinamento Politiche Industriali,<br />
Innovazione e Ricerca, Artigianato, Resp.Soc.<br />
Imprese<br />
Settore Artigianato e Politiche di Sostegno alle<br />
Imprese<br />
DECRETO 29 giugno 2009, n. 3202<br />
Data visto contabile 01-07-2009<br />
certificato il 08-07-2009<br />
Dlgs 112/98 Fondo Unico Regionale per<br />
l’industria Art.11 L598/94 “Aiuti agli investimenti<br />
per l’innovazione tecnologica, organizzativa e<br />
commerciale, per la tutela ambientale e per la sicurezza<br />
sui luoghi di lavoro” Revoca totale all’Impresa “S.D.P.<br />
Srl in liquidazione”.<br />
IL DIRIGENTE<br />
Visto l’art. 2, comma 4 della legge regionale 8 gennaio<br />
2009, n. 1 “Testo unico in materia di organizzazione ed<br />
ordinamento del personale”;<br />
Vista la legge regionale 8 gennaio 2009 n. 1, sopra<br />
citata, ed in particolare l’art. 9;<br />
Visto il decreto del Direttore Generale n. 5740 del 27<br />
ottobre 2005, con il quale il sottoscritto è stato nominato<br />
responsabile del Settore “Artigianato e politiche di<br />
sostegno alle imprese”;
144 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Vista la Legge 15 marzo 1997, n. 59, recante delega<br />
al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle<br />
regioni e agli enti locali, per la riforma della pubblica<br />
amministrazione;<br />
Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n.<br />
112 concernente conferimento di funzioni e compiti<br />
amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali,<br />
in attuazione del capo I della predetta legge 15 marzo<br />
1997, n. 59;<br />
Visto il decreto legislativo 29 ottobre 1999, n.<br />
443, recante disposizioni correttive ed integrative del<br />
menzionato decreto legislativo n. 112 del 1998;<br />
Vista la L.R. 1 dicembre 1998, n. 87 che recepisce<br />
il citato D.lgs. 112 e in particolare l’articolo n. 16 che<br />
istituisce il “Fondo unico regionale per l’industria” nel<br />
quale confluiscono le risorse statali trasferite, e che al<br />
comma 2 individua nel Piano Regionale dello Sviluppo<br />
Economico l’atto con cui determinare la destinazione<br />
delle risorse del Fondo unico;<br />
Vista la L.R. 20 marzo 2000, n. 35 relativa a<br />
“Disciplina degli interventi regionali in materia di attività<br />
produttive”;<br />
Visto l’art. 11 del decreto legge 29 agosto 1994, n. 516,<br />
convertito in legge, con modificazioni, dall’articolo 1,<br />
comma 1, della legge 27 ottobre 1994, n. 598, che prevede<br />
la concessione di contributi a favore di investimenti per<br />
la ricerca industriale e lo sviluppo precompetitivo, per<br />
l’innovazione tecnologica,organizzativa e commerciale,<br />
per la tutela ambientale e per la sicurezza sui luoghi di<br />
lavoro;<br />
Vista la convenzione del 2 marzo 1995, e successive<br />
modifiche e integrazioni, tra il Ministero dell’Economia<br />
e delle Finanze (già Ministero del Tesoro Bilancio e<br />
Programmazione) e MCC spa che disciplina, tra gli altri,<br />
gli interventi agevolativi di cui alla legge 598/94;<br />
Vista la deliberazione della Giunta regionale n.<br />
1430 del 20 dicembre 1999, che determina i criteri e le<br />
modalità di subentro della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> al Ministero<br />
dell’Economia e delle Finanze (già Ministero del Tesoro)<br />
nella convenzione di cui al capoverso precedente;<br />
Visto il Decreto 4881 del 24 agosto 2004, con il quale<br />
si approva l’atto di transazione tra <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong><br />
e MCC spa, per la gestione della L. 598/94 art. 11<br />
“Aiuti agli investimenti per l’innovazione teconologica,<br />
organizzativa e commerciale, per la tutela ambientale<br />
e per la sicurezza sui luoghi di lavoro” e “Aiuti allo<br />
sviluppo precompetitivo” - bandi 2003 e 2004;<br />
Visto il decreto n. 3137 del 30 maggio 2003, con<br />
il quale si approva il bando per la presentazione delle<br />
domande a valere sull’art. 11 della L. 598/94 “ Aiuti agli<br />
investimenti per l’innovazione tecnologica, organizzativa<br />
e commerciale, per la tutela ambientale e per la sicurezza<br />
sui luoghi di lavoro”;<br />
Visto il decreto n.. 3023 del 19/05/04, con il quale si<br />
approva la graduatoria delle domande ammesse - Altre<br />
aree - a valere sull’art. 11 della L. 598/94 “Aiuti agli<br />
investimenti per l’innovazione tecnologica, organizzativa<br />
e commerciale, per la tutela ambientale e per la sicurezza<br />
sui luoghi di lavoro”;<br />
Visto il decreto n. 1320 del 21/03/2006 , con il quale si<br />
approva la richiesta di erogazione del contributo presentata<br />
dall’impresa “S.D.P. S.r.l”, di cui all’agevolazione di<br />
seguito specificata:<br />
• bando 2003, pos. n. 19300, contributo concesso pari<br />
ad Euro 50.750,00, a fronte di investimenti ammessi pari<br />
ad Euro 178.562,50;<br />
Preso atto che, con nota protocollo n. 14798 del 02<br />
aprile 2009, il soggetto gestore UniCredit MedioCredito<br />
centrale. comunica alla <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> che l’impresa<br />
“S.D.P. S.r.l in liquidazione” come identificata<br />
nell’allegato A, <strong>parte</strong> integrante e sostanziale del presente<br />
atto, non ha pagato la prima rata del piano di rimborso<br />
scaduta il 31/10/2008 relativa al contributo concesso<br />
a valere sulla L. 598/94 di cui al decreto 3137 del 30<br />
maggio 2003 ;<br />
Atteso che da successiva visura camerale, effettuata<br />
dall’ufficio scrivente in data 27.04.2009, risulta che<br />
l’impresa “S.D.P. S.r.l in liquidazione” è stata posta in<br />
liquidazione in data 06/08/08 ed è stato nominato quale<br />
Liquidatore il sig “Cattaneo Giovanni Alberto”, come<br />
identificato all’allegato A, <strong>parte</strong> rilevante e sostanziale<br />
del presente atto;<br />
Visto l’art. 9 del decreto legislativo 31 marzo 1998,<br />
n. 123, il cui comma 1 prevede, in caso di assenza di uno<br />
o più requisiti, ovvero di documentazione incompleta o<br />
irregolare, per fatti comunque imputabili al richiedente<br />
e non sanabili, che il soggetto competente provveda alla<br />
revoca degli interventi;<br />
Visto che il paragrafo Misura dell’agevolazione<br />
dell’allegato A del bando prevede che ai sensi dell’art<br />
72 della legge finanziaria 2003 il 50% del contributo<br />
concesso ed erogato è soggetto a rimborso a partire dal<br />
primo triennio della concessione del contributo stesso<br />
secondo un piano triennale di rientro in rate semestrali<br />
posticipate;<br />
Considerato che ai sensi del paragrafo “Modalità<br />
di rimborso del 50% del contributo in conto capitale
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
concesso ed erogato” dell’allegato A del bando il<br />
mancato pagamento di una rata entro il trentesimo<br />
giorno successivo alla scadenza provoca l’avvio del<br />
procedimento di revoca, per la revoca del beneficio del<br />
termine, con richiesta di rimborso immediato dell’intero<br />
credito residuo del fondo agevolativo;<br />
Considerato che il paragrafo “Revoca dei contributi”<br />
dell’Allegato A del bando prevede la Revoca dei contributi<br />
“nel caso di alienazione, cessazione o distrazione dei<br />
beni oggetto dell’agevolazione nei 5 anni successivi<br />
alla concessione ovvero prima che abbia termine quanto<br />
previsto dal progetto ammesso all’intervento, a meno che<br />
detti beni non siano ceduti nell’ambito di operazioni di<br />
cessione d’azienda o di ramo d’azienda”;<br />
Considerato che il contributo concesso a valere sul<br />
bando 2003 della L. 598/94 è stato finanziato con le<br />
risorse del fondo unico regionale per l’industria;<br />
Ritenuto di applicare gli interessi, ai sensi del comma<br />
4 dell’art. 9 del citato decreto legislativo n. 123/98;<br />
PERIODO TUS GG IMPORTI<br />
Dal al % capitale interessi<br />
07.04.06 14.06.06 2,50 69 50.750,00 239,85<br />
15.06.06 08.08.06 2,75 55 50.750,00 210,30<br />
09.08.06 10.10.06 3,00 63 50.750,00 262,79<br />
11.10.06 12.12.06 3,25 63 50.750,00 <strong>28</strong>4,69<br />
13.12.06 13.03.07 3,50 91 50.750,00 442,85<br />
14.03.07 12.06.07 3,75 91 50.750,00 474,48<br />
13.06.07 08.07.08 4,00 392 50.750,00 2.180,16<br />
09.07.08 14.10.08 4,25 98 50.750,00 579,11<br />
15.10.08 11.11.08 3,75 <strong>28</strong> 50.750,00 145,99<br />
12.11.08 09.12.08 3,25 <strong>28</strong> 50.750,00 126,53<br />
10.12.08 20.01.09 2,50 42 50.750,00 145,99<br />
21.01.09 10.03.09 2,00 49 50.750,00 136,26<br />
11.03.09 07/04/09 1,50 <strong>28</strong> 50.750,00 58,40<br />
08/04/09 12/05/09 1,25 35 50.750,00 60,83<br />
13/05/09 29/06/09 1,00 48 50.750,00 66,74<br />
Vista la deliberazione di Giunta regionale n. 1162<br />
del 29 dicembre 2008 che approva il bilancio gestionale<br />
2009 e pluriennale 2009/2011;<br />
DECRETA<br />
1. di revocare totalmente, per le motivazioni espresse<br />
in narrativa, il contributo concesso con decreto n 1320 del<br />
21 marzo 2006, all’impresa “S.D.P. S.r.l. in liquidazione”,<br />
come identificata nell’allegato A, <strong>parte</strong> integrante e<br />
sostanziale del presente atto, a valere sul bando 2003<br />
della L. 598/94, per un importo pari a euro 50.750,00;<br />
145<br />
Vista la nota prot. n. 114357 del 29/04/09, con la<br />
quale la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, sulla base delle motivazioni<br />
di cui ai punti precedenti, ha avviato il procedimento di<br />
revoca per un importo pari ad euro 50.750,00;<br />
Vista la nota di UniCredit Medio Credito Centrale<br />
di cui sopra con la quale ci viene comunicata che il<br />
contributo è stato erogato con valuta 07/04/2006;<br />
Ritenuto pertanto di dover procedere al la revoca<br />
totale dell’agevolazione concessa sul bando 2003<br />
all’impresa “S.D.P. S.r.l. in liquidazione” per l’importo<br />
di euro 50.750,00;<br />
Ritenuto di dover procedere al recupero del contributo<br />
per euro 50.750,00, relativo al bando 2003,indebitamente<br />
fruito, maggiorato degli interessi per euro 5.414,97,<br />
calcolati secondo le disposizioni vigenti a decorrere dalla<br />
data del 07/04/2006 - giorno di valuta di accredito del<br />
contributo - fino alla data del presente decreto, come di<br />
seguito indicato:<br />
2. di recuperare il contributo indebitamente fruito<br />
dall’impresa “ S.D.P. S.r.l. in liquidazione” accertando la<br />
relativa entrata di euro 50.750,00 sul capitolo 32050/E<br />
del bilancio di previsione 2009;<br />
3. di accertare sul capitolo 32049/E del bilancio di<br />
previsione 2009 le somme dovute a titolo di interessi, per<br />
un importo complessivo pari ad euro 5.414,97 calcolata<br />
per ogni giorno a decorrere dalla data del 07/04/2006 fino<br />
alla data del presente decreto;<br />
4. di incaricare il Settore Contabilità a inviare<br />
all’impresa “S.D.P. Srl in liquidazione” e al liquidatore
146 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
sig. “Cattaneo Giovanni Alberto”, come identificati<br />
nell’allegato A <strong>parte</strong> integrante e sostanziale del presente<br />
atto, apposito avviso, nel quale verrà indicata la somma<br />
totale da restituire, il termine entro il quale provvedere al<br />
pagamento e le relative modalità di versamento;<br />
5. di autorizzare il Settore Contabilità, trascorso<br />
inutilmente il termine di cui al capoverso precedente<br />
senza che le somme siano state incassate, di procedere<br />
al recupero coattivo del credito ai sensi dell’art. 24 del<br />
Regolamento di attuazione della legge di contabilità n.<br />
61/R del 19.12.2001 e s.m.i;<br />
6. di notificare, a cura del Settore “Artigianato e<br />
politiche di sostegno alle imprese” della Direzione<br />
Generale dello Sviluppo Economico, il presente decreto<br />
all’Impresa “S.D.P. S.r.l. in liquidazione” e al liquidatore<br />
sig. “Cattaneo Giovanni Alberto” così come identificati<br />
nell’allegato A, <strong>parte</strong> rilevante e sostanziale del presente<br />
atto;<br />
7. che il presente atto, soggetto a pubblicazione ai<br />
sensi dell’art. 18, comma 2, lett. a) della L.R. 23/2007,<br />
in quanto conclusivo del procedimento amministrativo<br />
regionale, è pubblicato integralmente sulla banca dati<br />
degli atti amministrativi della Giunta regionale.<br />
È escluso dalla pubblicazione integrale l’allegato A<br />
ai sensi dell’art. 6 comma 2 della L.R. 23/2007 e della<br />
Direttiva approvata con DGR 167/2007.<br />
Il Dirigente<br />
Alessandro Compagnino<br />
Direzione Generale Sviluppo Economico<br />
Area di Coordinamento Politiche Industriali,<br />
Innovazione e Ricerca, Artigianato, Resp.Soc.<br />
Imprese<br />
Settore Artigianato e Politiche di Sostegno alle<br />
Imprese<br />
DECRETO 29 giugno 2009, n. 3203<br />
certificato il 08-07-2009<br />
Reg. CE 1260/99 Docup Ob. 2 Anni 2000/2006<br />
Misura 1.2 “Aiuti agli investimenti di piccole imprese<br />
artigiane di produzione e coop.ve di produzione”.<br />
Variazione investimento Ditta Pacchini Andrea<br />
(elenco 5316) e approvazione rendicontazione finale<br />
di spesa (elenco 5314).<br />
IL DIRIGENTE<br />
Visto quanto disposto dall’art. 2 della legge<br />
regionale 8 gennaio 2009 n. 1 “Testo unico in materia<br />
di organizzazione e ordinamento del personale” che<br />
definisce i rapporti tra gli organi di direzione politica e<br />
dirigenza;<br />
Visti gli artt. 6 e 9 della richiamata L.R. 1/09, inerenti<br />
le competenze dei responsabili di settore;<br />
Visto il decreto della Direzione Generale Sviluppo<br />
Economico 5740/2005, successivamente modificato dal<br />
decreto 1446/2007, con il quale al sottoscritto è stata<br />
attribuita la responsabilità del Settore Artigianato e<br />
Politiche di sostegno alle imprese;<br />
Vista la deliberazione della Giunta Regionale n. 1091<br />
dell’8.10.2001 “Regolamento (CE) n. 1260/99 - Presa<br />
d’atto del Docup Ob. 2 Anni 2000/2006 approvato dalla<br />
Commissione europea con decisione C2001 n. 2725 del<br />
27 settembre 2001;<br />
Vista la deliberazione della G.R. 19.11.2001 n. 1257<br />
con la quale sono stati approvati i criteri prioritari per<br />
la valutazione delle domande di ammissione ai benefici<br />
relativi alla Misura 1.2. del Docup Ob. 2 anni 2000/2006<br />
“Aiuti agli investimenti di piccole imprese artigiane di<br />
produzione e cooperative di produzione”;<br />
Preso atto che i Complementi di Programmazione della<br />
Misura 1.2 prevedono quale responsabile della gestione,<br />
attuazione, controllo e pagamenti Artigiancredito<br />
Toscano;<br />
Visto il decreto n. 1237 del 21.3.2002, integrato con<br />
decreto n. 1483 del 5.4.2002, che definisce, a seguito<br />
dell’approvazione dei complementi di programmazione,<br />
il regolamento di accesso alla Misura 1.2. “Aiuti agli<br />
investimenti di piccole imprese artigiane di produzione<br />
e cooperative di produzione” del Docup Ob. 2 Anni<br />
2000/2006, e successive modifiche;<br />
Visto il Reg. CE 800/2008 della Commissione, relativo<br />
all’applicazione degli artt. 87 e 88 del Trattato CE agli<br />
aiuti compatibili con il mercato comune, pubblicato sulla<br />
G.U.C.E. L 214/3 del 9.8.2008;<br />
Visto il decreto dirigenziale 609/2009, che modifica<br />
il bando approvato con decreto dirigenziale 1237/2002<br />
e s.m.i. sopra citato, adeguandolo al dettato del Reg.<br />
CE 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008,<br />
che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con<br />
il mercato comune, in applicazione degli artt. 87 e<br />
88 del Trattato (regolamento generale di esenzione<br />
per categoria), pubblicato sulla G.U.C.E. L 214/3 del<br />
9.8.2008;<br />
Visto il decreto 4063 dell’1.8.2002, con il quale<br />
viene approvata la bozza di convenzione tra la <strong>Regione</strong>
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
<strong>Toscana</strong> ed Artigiancredito Toscano e costituito il fondo<br />
di rotazione previsto dalla Misura 1.2, e successive<br />
modifiche e integrazioni;<br />
Visto il decreto dirigenziale 6503 del 27.12.2007, con<br />
il quale si dispone, tra l’altro, la concessione dell’aiuto<br />
rimborsabile alla Ditta Pacchini Andrea;<br />
Vista la comunicazione di Artigiancredito Toscano<br />
prot. 2009/5316/09/14 del 23.6.2009, agli atti del<br />
settore, con la quale il Responsabile della Gestione<br />
della Misura 1.2 trasmette, a seguito della valutazione<br />
tecnica positiva dei competenti Uffici di Artigiancredito<br />
Toscano sui documenti presentati dai soggetti beneficiari,<br />
atto di variazione per riduzione di investimento della<br />
ditta sopracitata, che passa da euro 451.944,85 a euro<br />
299.836,90, con la conseguente riduzione dell’aiuto<br />
rimborsabile, che passa da euro 271.166,90 a euro<br />
179.902,14, come risulta dall’allegato A al presente atto;<br />
Vista la comunicazione di Artigiancredito Toscano<br />
prot. 2009/5314/09/14 del 23.6.2009, agli atti del settore,<br />
con la quale il Responsabile della Gestione della Misura<br />
1.2 trasmette, a seguito della valutazione tecnica dei<br />
documenti presentati dai soggetti beneficiari e sulla<br />
base di quanto disposto dal Regolamento di accesso al<br />
bando in oggetto, un elenco di rendicontazioni finali di<br />
spesa istruite positivamente, ai fini della erogazione del<br />
contributo in assenza della garanzia fidejussoria, come<br />
previsto dai Bandi in oggetto, come risulta dall’allegato<br />
B al presente atto;<br />
DECRETA<br />
147<br />
- di approvare, per le motivazioni indicate in narrativa,<br />
la variazione dell’investimento della Ditta Pacchini<br />
Andrea, che passa da euro 451.944,85 a euro 299.836,90,<br />
con la conseguente riduzione dell’aiuto rimborsabile, che<br />
passa da euro 271.166,90 a euro 179.902,14, come risulta<br />
dall’allegato A al presente atto;<br />
- di approvare, per le motivazioni indicate in narrativa,<br />
la rendicontazione finale di spesa istruita positivamente<br />
per l’accesso al Regime di aiuto Misura 1.2 “Aiuti agli<br />
investimenti di piccole imprese artigiane di produzione<br />
e cooperative di produzione” - Reg. CE 1260/99 - Ob.<br />
2 e Phasing Out - Anni 2000/2006 - della Ditta Pacchini<br />
Andrea, di cui all’allegato B, che forma <strong>parte</strong> integrante<br />
e sostanziale del presente atto;<br />
- di trasmettere il presente decreto ad Artigiancredito<br />
Toscano per i provvedimenti consequenziali previsti,<br />
compresa la informazione ai soggetti interessati.<br />
Il presente atto, soggetto a pubblicazione ai sensi<br />
dell’articolo 18, comma 2, lett. a) della L.R. 23/2007,<br />
in quanto conclusivo del procedimento amministrativo<br />
regionale, è pubblicato integralmente sulla banca dati<br />
degli atti amministrativi della Giunta Regionale.<br />
Il Dirigente<br />
Alessandro Compagnino<br />
SEGUONO ALLEGATI
148 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Allegato A<br />
Reg. 1260/99 Docup Ob. 2 Anni 2000-2006 Misura1.2 "Aiuti agli Investimenti di imprese artigiane e cooperative di produzione e lavoro"<br />
Aiuto Rimborsabile<br />
modificato<br />
Investimento<br />
modificato<br />
Aiuto Rimborsabile<br />
concesso<br />
Investimento<br />
ammesso<br />
Provvedimento di<br />
concessione<br />
N. Prot. Ragione Sociale Prov. Data presentazione<br />
domanda<br />
€. 179.902,14<br />
1 12/19AR/B PACCHINI ANDREA LI <strong>28</strong>/09/2007 DD. 6503 del 27/12/2007 €. 451.944,85 €. 271.166,90 €. 299.836,90
Allegato<br />
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Reg. 1260/99 Docup Ob. 2 e Phasing Out Azione 1.2 Anni 2000-2006 "Aiuti agli Investimenti di imprese<br />
artigiane e cooperative di produzione e lavoro"<br />
Elenco rendicontazioni finali istruite positivamente<br />
Data di completamento della<br />
rendicontazione Inv. ammesso Inv. rendicontato Aiuto rimb. da erogare<br />
N. Prot. Denominazione Sociale<br />
1 12/19AR/B PACCHINI ANDREA 22/06/2009 € 299.836,90 € 299.836,90 €. 179.902,14<br />
149
150 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
ALTRI ENTI<br />
ALAMEDA S.R.L. FIRENZE<br />
Valutazione di Impatto Ambientale - Verifica<br />
di assoggettabilità art. 20 D. Lgs 152/2006 e s.m.i. -<br />
realizzazione di un Impianto Fotovoltaico connesso<br />
alla rete elettrica di distribuzione, in loc. Campo al<br />
Pozzo nel Comune di Suvereto (LI).<br />
Ai sensi dell’art. 20 comma 2 del D.Lgs 152/2006<br />
e s.m.i. (Norme in materia ambientale), la Società<br />
ALAMEDA srl con sede in Via Caduti di Cefalonia, 76 –<br />
50127 Firenze (FI) informa che:<br />
1. in data 03 luglio 2009 ha presentato presso la<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> – Struttura Operativa Regionale per<br />
la Valutazione d’Impatto Ambientale – la Relazione<br />
Generale di Valutazione Ambientale ed il Progetto<br />
Preliminare relativo alla realizzazione di un Impianto<br />
Fotovoltaico connesso alla rete elettrica di distribuzione,<br />
in loc. Campo al Pozzo nel Comune di Suvereto in<br />
provincia di Livorno;<br />
2. il progetto riguarda la realizzazione di un impianto<br />
a terra, di potenza pari a 1350,30 kWp, che occupa una<br />
superficie di area 2,6 ha circa, e delle necessarie opere a<br />
servizio a rete di servizio per il collegamento della rete<br />
elettrica di distribuzione esistente;<br />
3. la documentazione di cui al capoverso 1 è depositata<br />
presso l’Albo Pretorio del Comune di Suvereto per la<br />
consultazione al pubblico;<br />
4. entro quarantacinque giorni dalla pubblicazione<br />
del presente avviso, chiunque abbia interesse può far<br />
pervenire le proprie osservazioni presso <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong><br />
– Settore V.I.A., via Bardazzi 19/21.<br />
Il Legale Rappresentante<br />
Giacomo Tinti<br />
AUTOSTRADE PER L’ITALIA S.P.A. - ROMA<br />
Avviso di invio istanza di verifica di assoggettabilità<br />
ai sensi del D.lgs 152/06 così come modificato dal<br />
D.lgs. 4/08, art. 20 per la realizzazione di un impianto<br />
fotovoltaico della potenza di 201,30 kWp sito presso<br />
via G.Bovio 23, Comune di Calenzano (FI).<br />
Dati del proponente:<br />
Autostrade per l’Italia S.p.A.<br />
Via Bergamini 50<br />
00159 – Roma<br />
Oggetto:<br />
Impianto fotovoltaico (pensilina parcheggio) da<br />
201,30 kWp c/o Centro Elaborazione Dati - Via G.Bovio<br />
23, Comune di Calenzano (FI)<br />
La documentazione inerente il progetto (progetto<br />
preliminare, definitivo e relazione paesaggistica) è stata<br />
inviata a:<br />
- <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong><br />
- Provincia di Firenze<br />
- Comune di Campi Bisenzio<br />
Eventuali osservazioni dovranno pervenire entro 45<br />
gg dalla pubblicazione del presente avviso a:<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong><br />
Direzione Generale Presidenza A.C. Programmazione<br />
e Controllo<br />
Settore Valutazione di Impatto Ambientale<br />
Via Bardazzi 19<br />
50127 Firenze<br />
Il Responsabile del Procedimento<br />
Alessandro Senatori<br />
AUTOSTRADE PER L’ITALIA S.P.A. - ROMA<br />
Avviso di invio istanza di verifica di assoggettabilità<br />
ai sensi del D.lgs 152/06 così come modificato dal<br />
D.lgs. 4/08, art. 20 per la realizzazione di un impianto<br />
fotovoltaico della potenza di <strong>28</strong>0,50 kWp sito presso<br />
via Limite, Comune di Campi Bisenzio (FI).<br />
Dati del proponente:<br />
Autostrade per l’Italia S.p.A.<br />
Via Bergamini 50<br />
00159 – Roma<br />
Oggetto:<br />
Impianto fotovoltaico (pensilina parcheggio e copertura<br />
edifici) da <strong>28</strong>0,50 kWp c/o Sede Direzionale Palazzo<br />
Fagnoni - Via Limite, Comune di Campi Bisenzio (FI)<br />
La documentazione inerente il progetto (progetto<br />
preliminare, definitivo e relazione paesaggistica) è stata<br />
inviata a:<br />
- <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong><br />
- Provincia di Firenze<br />
- Comune di Campi Bisenzio<br />
Eventuali osservazioni dovranno pervenire entro 45<br />
gg dalla pubblicazione del presente avviso a:<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong><br />
Direzione Generale Presidenza A.C. Programmazione<br />
e Controllo
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Settore Valutazione di Impatto Ambientale<br />
Via Bardazzi 19,<br />
50127 Firenze<br />
Il Responsabile del Procedimento<br />
Alessandro Senatori<br />
AUTOSTRADE PER L’ITALIA S.P.A. - ROMA<br />
Avviso di invio istanza di verifica di assoggettabilità<br />
ai sensi del D.lgs 152/06 così come modificato dal<br />
D.lgs. 4/08, art. 20 per la realizzazione di un impianto<br />
fotovoltaico della potenza di 1136,72 kWp sito presso<br />
via di Mollaia, Comune di Campi Bisenzio (FI).<br />
Dati del proponente:<br />
Autostrade per l’Italia S.p.A.<br />
Via Bergamini 50<br />
00159 – Roma<br />
Oggetto:<br />
Centrale FV (pensiline parcheggio, coperture edifici<br />
ed impianto a terra) da 1136,72 kWp c/o Nuovo Centro<br />
Direzionale Firenze - Via di Mollaia, Comune di Campi<br />
Bisenzio (FI)<br />
La documentazione inerente il progetto (progetto<br />
preliminare, definitivo e relazione paesaggistica) è stata<br />
inviata a:<br />
- <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong><br />
- Provincia di Firenze<br />
- Comune di Campi Bisenzio<br />
Eventuali osservazioni dovranno pervenire entro 45<br />
gg dalla pubblicazione del presente avviso a:<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong><br />
Direzione Generale Presidenza A.C. Programmazione<br />
e Controllo<br />
Settore Valutazione di Impatto Ambientale<br />
Via Bardazzi 19,<br />
50127 Firenze<br />
ENER FREE SAS - Pescia (PT)<br />
Il Responsabile del Procedimento<br />
Alessandro Senatori<br />
Avviso di attivazione procedura di Verifica<br />
come previsto dall’art. 20 D.Lgs. 152/2006 così<br />
come modificato dal D.Lgs. 16 Gennaio 2008 n. 4<br />
per la realizzazione di un impianto fotovoltaico di<br />
potenza pari a 49,<strong>28</strong> kWp posto su terreno, sito in<br />
151<br />
via Squarciabocconi 83, località Veneri, Comune di<br />
Pescia Provincia di Pistoia, di proprietà di Ener Free<br />
s.a.s. di Betti Massimo & C.<br />
Dati del proponente:<br />
Betti Massimo<br />
Via delle Puzzole, 4 località Veneri Comune di Pescia -<br />
51012 PISTOIA<br />
Dati del progettista:<br />
Simoni Massimo<br />
Via dei Masini, 24/A località Marlia Comune di Capannori<br />
– 55014 LUCCA<br />
La documentazione inerente il progetto (progetto<br />
preliminare e studio ambientale) è stata inviata a:<br />
- <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong><br />
- Provincia di Pistoia<br />
- Comune di Pescia<br />
- Comunità Montana Appennino Pistoiese<br />
- A.R.P.A.T:<br />
Eventuali osservazioni dovranno pervenire entro 45 gg<br />
dalla pubblicazione del presente avviso all’indirizzo :<br />
Settore Valutazione di Impatto Ambientale<br />
Direzione Generale e Presidenza Area di Coordinamento<br />
Programmazione e Controllo<br />
c.a. Fabio Zita<br />
Via Bardazzi, 19<br />
50127 Firenze (FI)<br />
FERMET SERVIZI S.L.R. (MASSA)<br />
Il Responsabile<br />
Betti Massimo<br />
Verifica di assoggettabilità a Valutazione di<br />
Impatto Ambientale (art. 20, D.Lgs. n. 152/2006 e<br />
s.m.i.) - Ditta FERMET S.r.l. Via Casellotto di Sopra,<br />
7 54100 Massa (MS); Località Via Frassina n. 51<br />
Carrara (MS).<br />
Ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs n. 152/2006 così come<br />
modificato dal D.Lgs n. 4/2008, si comunica il deposito<br />
c/o la Provincia di Massa-Carrara (MS) Settore Servizi<br />
di Staff della Presidenza, Garante per l’informazione<br />
della documentazione per l’attivazione della Verifica di<br />
assoggettabilità alla Procedura di Valutazione d’Impatto<br />
Ambientale del seguente progetto:<br />
Proponente:<br />
FERMET S.r.l. – Via Casellotto di Sopra, 7 - 54100<br />
Massa (MS) - Localizzazione:<br />
Descrizione sintetica del Progetto:<br />
“centro di raccolta, di trattamento e recupero di<br />
rifiuti costituiti da metalli in genere e veicoli fuori uso,
152 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
commercio di rottami metallici, nonché recupero di<br />
apparecchiature elettriche e di altre tipologie di rifiuti<br />
Luogo di deposito documentazione”:<br />
Provincia di Massa-Carrara (MS) – Settore Servizi<br />
di Staff della Presidenza – Garante per l’informazione dei<br />
Preocedimenti di V.I.A – Piazza Aranci, Palazzo Ducale<br />
– 54100 MASSA (MS)<br />
Termini per la presentazione di osservazioni: 45 gg<br />
dalla data di pubblicazione del presente avviso.<br />
LINEA COLOR S.R.L. - Vernio (PO)<br />
N° DITTE SOGGETTE AD ESPROPRIO<br />
Nel comune di Vecchiano (PI)<br />
1 BARSANTI GIULIANO nato a Pisa il<br />
21/10/1949 CF BRSGLN49R21G702E<br />
Il Legale Rappresentante<br />
Realizzazione impianto per la produzione di<br />
energia idroelettrica ad acqua fluente in loc. Fiume<br />
Bisenzio, Comune di Vernio, Loc. Fondagnana.<br />
Il proponente del progetto è il Sig. Fabrizi Fabrizio.<br />
L’oggetto del progetto è: Realizzazione impianto per<br />
la produzione di energia idroelettrica ad acqua fluente<br />
La localizzazione del progetto è: Fiume Bisenzio,<br />
Comune di Vernio, Loc. Fondagnana<br />
Gli atti della pratica in oggetto nella loro interezza<br />
possono essere consultati presso il Servizio Ambiente<br />
della Provincia di Prato, via Pisano 12 e presso l’Albo<br />
Pretorio del Comune di Vernio, piazza del Comune 20,<br />
per 45 (quarantacinque) giorni consecutivi decorrenti<br />
dalla data di pubblicazione sul B.U.R.T. del presente<br />
avviso.<br />
Entro tale termine chiunque può prenderne visione,<br />
presentando le osservazioni che ritenga opportune<br />
POSSENTI DORETTA nata a Vecchiano il<br />
01/02/1951 CF PSSDTT51B41L702Q<br />
Il Responsabile<br />
Marco Risaliti<br />
RETE FERROVIARIA ITALIANA S.p.A.<br />
- Direz. Compart.le Infrastruttura - FIRENZE<br />
FOGLIO<br />
N°<br />
27<br />
Ordine di pagamento diretto delle indennità di<br />
espropriazione (art. 26 dpr 327/2001) - Ditte soggette<br />
ad esproprio nel comune di Vecchiano (PI) - Barsanti<br />
Giuliano e Possenti Doretta.<br />
DATI CATASTALI<br />
PARTIC.<br />
N°<br />
1810 (ex<br />
1675p)<br />
1808 (ex<br />
1566p)<br />
SUPERFICIE<br />
MQ.<br />
158<br />
127<br />
IL DIRIGENTE<br />
Visto l’Atto di Concessione ministeriale di cui al DM<br />
n. 138-T del 31.10.2000 così come integrato dal DM n.<br />
60-T del <strong>28</strong>.11.2002, con il quale sono stati delegati a<br />
RFI S.p.A., concessionaria dell’infrastruttura ferroviaria<br />
nazionale, i poteri espropriativi ai sensi dell’art. 6 comma<br />
8 del DPR 327/2001 e s.m.i.;<br />
Vista la Delibera n° 79 in data 29 luglio 2004 del<br />
Referente di progetto con la quale è stato approvato il<br />
progetto definitivo e dichiarata la P.U. dei lavori per la<br />
costruzione di un Sottovia carrabile al Km 106+538, di<br />
una strada di collegamento e di un ponte sul fosso della<br />
Bufalina, compresi i raccordi alle viabilità esistenti,<br />
per la soppressione dei Passaggi a Livello posti ai Km<br />
110+221, 111+946 e 113+538 della linea Pisa - La Spezia,<br />
in Comune di Vecchiano (PI);<br />
Vista la richiesta del Responsabile del Procedimento<br />
Espropriativo n° 490 in data 12/05/2009 intesa ad<br />
ottenere l’ordinanza di pagamento diretto delle indennità<br />
d’esproprio;<br />
Viste le dichiarazioni di piena ed esclusiva proprietà,<br />
nonché l’assunzione di ogni e qualsiasi responsabilità in<br />
ordine ad eventuali diritti di terzi prodotte dai proprietari<br />
dei beni da espropriare e la relativa documentazione<br />
comprovante;<br />
Visto il Verbale degli Accordi in data 11/06/2009<br />
con i quali i proprietari hanno condiviso le indennità di<br />
espropriazione;<br />
ORDINA<br />
il pagamento delle indennità definitive di esproprio di<br />
cui al seguente elenco:<br />
SOMME DA PAGARE<br />
Indennità totale € 23.000,00<br />
€ 15.039, per indennità base<br />
€ 1.504,00 per maggiorazioni<br />
€ 6.457, per occ. temp.<br />
Totale da corrispondere: € 23.000,00
15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Dispone inoltre che agli eventuali terzi titolari di diritti<br />
sia data comunicazione del presente provvedimento e<br />
che un estratto venga pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale<br />
della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong><br />
nel cui territorio si trovano i beni da espropriare. Decorsi<br />
30 giorni da tale formalità, senza che siano prodotte<br />
opposizioni da terzi, la presente ordinanza diventerà<br />
esecutiva.<br />
Il Dirigente dell’ufficio per le Espropriazioni<br />
Calogero Di Venuta<br />
RETE FERROVIARIA ITALIANA S.p.A.<br />
- Direz. Compart.le Infrastruttura - FIRENZE<br />
Ordine di pagamento diretto delle indennità di<br />
espropriazione (art. 26 dpr 327/2001) - Ditte soggette<br />
a servitù di elettrodotto nel comune di Vecchiano (PI)<br />
- Cantore Ada - Guidoni Laura - Guidoni Michele.<br />
IL DIRIGENTE<br />
Visto l’Atto di Concessione ministeriale di cui al DM<br />
n. 138-T del 31.10.2000 così come integrato dal DM n.<br />
60-T del <strong>28</strong>.11.2002, con il quale sono stati delegati a<br />
RFI S.p.A., concessionaria dell’infrastruttura ferroviaria<br />
nazionale, i poteri espropriativi ai sensi dell’art. 6 comma<br />
8 del DPR 327/2001 e s.m.i.;<br />
Vista la Delibera n° 461 in data 12 luglio 2005 del<br />
Referente di progetto con la quale è stato approvato il<br />
N° DITTE SOGGETTE A SERVITU’ DI<br />
ELETTRODOTTO<br />
Nel comune di Vecchiano (PI)<br />
1 CANTORE ADA nata a Milano il 04/01/45<br />
C.F. CNTDAA45A44F205J,<br />
GUIDONI LAURA nata a Livorno il 21/11/1973<br />
CF. GDNLRA73S61E625Z<br />
Guidoni Michele nato a Pisa il 18/02/1969<br />
C.F. GDNMHL69B18G702U<br />
Dispone inoltre che agli eventuali terzi titolari di diritti<br />
sia data comunicazione del presente provvedimento e<br />
che un estratto venga pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale<br />
della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong><br />
nel cui territorio si trovano i beni da espropriare. Decorsi<br />
30 giorni da tale formalità, senza che siano prodotte<br />
FOGLIO<br />
N°<br />
DATI CATASTALI<br />
PARTIC.<br />
N°<br />
SUPERFICIE<br />
MQ.<br />
3 20 576<br />
SOMME DA PAGARE<br />
Indennità totale € 1.500,00<br />
Totale da corrispondere: € 1.500,00<br />
153<br />
progetto definitivo e dichiarata la P.U. dei lavori per<br />
la “Costruzione sottostazione elettrica di conversione<br />
a seguito dell’elettrificazione della linea Vada –<br />
Collesalvetti – Pisa. Costituzione servitù di Elettrodotto,<br />
in Comune di Fauglia (PI);<br />
Vista la richiesta del Responsabile del Procedimento<br />
Espropriativo n°504 in data 22/06/2009 intesa ad<br />
ottenere l’ordinanza di pagamento diretto delle indennità<br />
d’esproprio;<br />
Viste l’atto preliminare di costituzione di servitù<br />
di elettrodotto con conduttori aerei firmato in data<br />
30/04/2009 con i quali i proprietari hanno condiviso le<br />
indennità di servitù di elettrodotto;<br />
Viste le dichiarazioni di piena ed esclusiva proprietà,<br />
nonché l’assunzione di ogni e qualsiasi responsabilità in<br />
ordine ad eventuali diritti di terzi prodotte dai proprietari<br />
dei beni da espropriare e la relativa documentazione<br />
comprovante.<br />
ORDINA<br />
Il pagamento delle indennità definitive di esproprio di<br />
cui al seguente elenco:<br />
opposizioni da terzi, la presente ordinanza diventerà<br />
esecutiva.<br />
Il Dirigente dell’ufficio per le Espropriazioni<br />
Calogero Di Venuta
154 15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
SEZIONE <strong>II</strong><br />
- Statuti<br />
COMUNE DI CASTELFRANCO DI SOTTO<br />
(Pisa)<br />
Modifi ca degli artt. 16 e 70 dello Statuto comunale<br />
(deliberazione C.C. n. 44 del 26 giugno 2009).<br />
Art. 16<br />
Composizione<br />
1 - La Giunta è composta dal Sindaco, che la convoca<br />
e la presiede, e da un numero di Assessori che potrà<br />
variare da un minimo di quattro a un massimo di sette, su<br />
decisione del Sindaco. Omissis.<br />
Art. 70<br />
Revisore Contabile Unico<br />
1- Presso il Comune è istituita la fi gura del Revisore<br />
Contabile Unico eletto dal Consiglio Comunale a<br />
maggioranza assoluta dei membri e scelto fra i soggetti<br />
di cui al comma 2 dell’art. 234 del D.Lgs 267/2000.<br />
COMUNE DI CAVRIGLIA (Arezzo)<br />
Modifi ca all’art. 19, comma 1, dello Statuto comunale<br />
(deliberazione C.C. n. 26 del 26 giugno 2009).<br />
IL RESPONSABILE<br />
DELL’AREA AMMINISTRATIVA<br />
AVVISA<br />
che con delibera di Consiglio Comunale n. 26 del<br />
26.06.2009, dichiarata immediatamente eseguibile, l’art.<br />
19, comma 1, dello Statuto Comunale è stato modifi cato<br />
nella maniera che segue:<br />
“La Giunta è composta dal Sindaco, che la convoca<br />
e la presiede, e da un numero di assessori sino al limite<br />
massimo previsto dall’art. 47, comma 1, del D.Lgs. n.<br />
267/2000”;<br />
La disposizione così modifi cata entrerà in vigore,<br />
così come previsto dall’art. 6, comma 5, del D.Lgs. n.<br />
267/2000, decorsi trenta giorni dall’affi ssione all’albo<br />
pretorio dell’ente<br />
Il Responsabile<br />
Donatella Renzi<br />
- Decreti<br />
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE<br />
DI AREZZO<br />
DECRETO DEL SEGRETARIO PROVINCIALE<br />
3 luglio 2009, n. 320<br />
Costituzione di servitù ed occupazione temporanea<br />
di terreni occorrenti per i lavori relativi alla<br />
rete irrigua del distretto 21 sistema Montedoglio interessante<br />
aree agricole nel comune di Civitella in Val<br />
di Chiana e di Monte san Savino. 1^ lotto 2^ stral cio<br />
4^ raggruppamento - pagamento diretto indennità di<br />
asservimento e di occupazione.<br />
IL SEGRETARIO<br />
GENERALE DELLA PROVINCIA DI AREZZO<br />
Omissis<br />
DECRETA<br />
1) Di provvedere al pagamento della somma di Euro<br />
2.006,01= a favore di Biliotti Antonio;<br />
2) Di dare atto che su tale somma non dovrà essere<br />
effettuata la ritenuta del 20% di cui all’art. 11 - comma 7<br />
- della L. 413/91, in quanto trattasi di terreni non ricadenti<br />
nelle zone urbanistiche di cui al comma 5 dello stesso<br />
articolo di legge.<br />
3) Di dare immediata notizia - ai sensi dell’art. 26<br />
comma 7 del D.P.R. 327/2001 - del presente provvedimento<br />
ad eventuali terzi che risultino titolari di un<br />
diritto e di provvedere alla pubblicazione per estratto nel<br />
B.U.R.T. Il provvedimento diverrà esecutivo nel termine<br />
di 30 giorni dal compimento delle predette formalità se<br />
non è proposta da terzi opposizione per l’ammontare<br />
dell’indennità.<br />
- Determinazioni<br />
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE<br />
DI AREZZO<br />
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />
6 aprile 2009, n. 43<br />
Il Segretario Generale<br />
Gabriele Chianucci<br />
T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche -<br />
variante della concessione di derivazione di acqua<br />
pubblica dal torrente Gravena in Comune di Subbiano
15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
155<br />
in loc. Il Molino per uso irrigazione attrezzature - La quantità di acqua da derivare è fi ssata in misura<br />
sportive e verde privato - Ditta Gentili Rita - pratica non superiore alla portata massima di 2,13 litri/sec.<br />
n. CSU1991_00003<br />
destinati ad uso irrigazione, irrigazione attrezzature<br />
sportive, verde privato e servizi igienici;<br />
IL DIRIGENTE<br />
DEL SERVIZIO ACQUE E DEMANIO IDRICO<br />
- La società concessionaria corrisponderà an nualmente<br />
il canone annuo di Euro 92,96 (Euro novanta-<br />
DETERMINA<br />
duevirgolanovantaseicentesimi) calcolato sulla base delle<br />
Deliberazioni di Giunta Provinciale in materia, l’addizionale<br />
regionale istituita con L.R. n. 92/94 di Euro 9,3<br />
(Euro novevirgolatrecentesimi), pari ad 1/10 del canone.<br />
- La quantità di acqua da derivare è fi ssata in misura<br />
non superiore alla portata massima di 1 litri/sec. destinati<br />
ad uso irrigazione attrezzature sportive e verde privato;<br />
- La società concessionaria corrisponderà annualmente<br />
il canone annuo di Euro 92,96 (Euro novantaduevirgolanovantaseicentesimi)<br />
calcolato sulla base delle<br />
Deliberazioni di Giunta Provinciale in materia, l’addizionale<br />
regionale istituita con L.R. n. 92/94 di Euro 9,3<br />
(Euro novevirgolatrecentesimi), pari ad 1/10 del canone.<br />
Estratto del Disciplinare del 25/02/2009 Rep. n. 1145<br />
Omissis<br />
Art. 4<br />
Garanzie da osservarsi<br />
Saranno a carico della Ditta concessionaria eseguite e<br />
mantenute tutte le opere necessarie, sia per attraversamenti<br />
di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese della<br />
proprietà e tutela delle risorse idriche, in dipendenza della<br />
concessa derivazione, in qualunque tempo si manifesti la<br />
necessità delle dette opere.<br />
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE<br />
DI AREZZO<br />
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />
6 aprile 2009, n. 44<br />
Il Dirigente<br />
Leandro Radicchi<br />
T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche -<br />
rinnovo con variante della concessione di derivazione<br />
di acqua pubblica dal torrente Gravena in comune di<br />
Subbiano in loc. Il Molino della Gravena - Castelluccio<br />
per uso irrigazione, irrigazione attrezzature sportive,<br />
verde privato e servizi igienici - Ditta Gentili Rita -<br />
pratica n. CSU1994_00008.<br />
IL DIRIGENTE<br />
DEL SERVIZIO ACQUE E DEMANIO IDRICO<br />
DETERMINA<br />
Estratto del Disciplinare del 25/02/2009 Rep. n. 1144<br />
Omissis<br />
Art. 4<br />
Garanzie da osservarsi<br />
Saranno a carico della Ditta concessionaria eseguite e<br />
mantenute tutte le opere necessarie, sia per attraversamenti<br />
di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese della<br />
proprietà e tutela delle risorse idriche, in dipendenza della<br />
concessa derivazione, in qualunque tempo si manifesti la<br />
necessità delle dette opere.<br />
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE<br />
DI AREZZO<br />
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />
7 aprile 2009, n. 45<br />
Il Dirigente<br />
Leandro Radicchi<br />
T.U. sulle acque pubbliche - concessione di derivazione<br />
di acqua pubblica dal torrente Sova in comune<br />
di Bibbiena in loc. La Fornace ad uso industriale -<br />
Ditta Agnolozzi S.r.l. - pratica CSU2005_00011.<br />
IL DIRIGENTE<br />
DEL SERVIZIO ACQUE E DEMANIO IDRICO<br />
DETERMINA<br />
- La quantità di acqua da derivare è fi ssata in misura<br />
non superiore alla portata massima di 33,34 litri/sec.<br />
destinati ad uso industriale;<br />
- La società concessionaria corrisponderà annualmente<br />
il canone annuo di Euro 1889,16 (Eurotocentoottantanovevirgolanovantasedicicentesimi)<br />
calcolato sulla base<br />
delle Deliberazioni di Giunta Provinciale in materia e<br />
l’addizionale regionale istituita con L.R. n. 92/94 di Euro
156 15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
188,92 (Euro centoottantottovirgolanovantaduecentesimi)<br />
pari ad 1/10 del canone.<br />
Estratto del Disciplinare del 09/03/2009 Rep. n. 1159<br />
Omissis<br />
Art. 4<br />
Garanzie da osservarsi<br />
Saranno a carico della Ditta concessionaria eseguite e<br />
mantenute tutte le opere necessarie, sia per attraversamenti<br />
di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese della<br />
proprietà e tutela delle risorse idriche, in dipendenza della<br />
concessa derivazione, in qualunque tempo si manifesti la<br />
necessità delle dette opere.<br />
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE<br />
DI AREZZO<br />
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />
7 aprile 2009, n. 46<br />
Il Dirigente<br />
Leandro Radicchi<br />
T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche -<br />
rinnovo con variante della concessione di derivazione<br />
di acqua pubblica dal canale maestro della Chiana<br />
in comune di Arezzo in loc. Policiano ad uso irriguo<br />
- Ditta Azienda Agricola Policiano di Orietta Carpi<br />
Bono C. S.a.s. - pratica csu1958_00008.<br />
IL DIRIGENTE<br />
DEL SERVIZIO ACQUE E DEMANIO IDRICO<br />
DETERMINA<br />
- La quantità di acqua da derivare è fi ssata in misura<br />
non superiore alla portata massima di 0,025 mod. destinati<br />
ad uso irrigazione;<br />
- La società concessionaria corrisponderà annualmente<br />
il canone annuo di Euro 12,00 (Euro dodicivirgolazerozero)<br />
calcolato sulla base delle Deliberazioni di Giunta Provinciale<br />
in materia, l’addizionale regionale non è da richiedere,<br />
a norma dell’art. 1 della L.R. n. 92/94, in quan to<br />
inferiore al minimo di legge.<br />
Estratto del Disciplinare del 6/03/2009 Rep. n. 1158<br />
Omissis<br />
Art. 4<br />
Garanzie da osservarsi<br />
Saranno a carico della Ditta concessionaria eseguite e<br />
mantenute tutte le opere necessarie, sia per attraversamenti<br />
di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese della<br />
proprietà e tutela delle risorse idriche, in dipendenza della<br />
concessa derivazione, in qualunque tempo si manifesti la<br />
necessità delle dette opere.<br />
Le condotte per il prelievo dell’acqua potranno essere<br />
sistemate a cavaliere dell’argine ovvero sottopassare questo<br />
in corrispondenza degli esistenti manufatti in muratura.<br />
In ogni caso la ditta concessionaria resta obbligata<br />
ad effettuare a sue spese ed in qualsiasi momento lo<br />
spo stamento delle condotte stesse a semplice richiesta<br />
dell’Autorità Idraulica competente e nel termine da questo<br />
assegnato. In occasione poi della esecuzione di particolari<br />
lavori che interessino l’alveo e gli argini del Canale<br />
Maestro della Chiana la ditta concessionaria è tenuta,<br />
sempre su ordine della predetta Autorità ed a proprio<br />
totale carico, ad allontanare dalle rispettive postazioni sia<br />
le pompe che le condotte ed a sospendere di conseguenza<br />
l’esercizio della derivazione per il tempo strettamente<br />
necessario alla esecuzione dei lavori medesimi.<br />
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE<br />
DI AREZZO<br />
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />
7 aprile 2009, n. 47<br />
Il Dirigente<br />
Leandro Radicchi<br />
T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche<br />
- con cessione di derivazione di acqua pubblica dal<br />
fosso del Cerfone in comune di Caprese Michelangelo<br />
in loc. Pantano per uso irriguo - Ditta: Busi Maria<br />
Assunta. - pratica n. CSU2005_00001.<br />
IL DIRIGENTE<br />
DEL SERVIZIO ACQUE E DEMANIO IDRICO<br />
DETERMINA<br />
- La quantità di acqua da derivare è fi ssata in misura<br />
non superiore alla portata massima di 0,06 litri/sec. destinati<br />
ad uso irrigazione;<br />
- La società concessionaria corrisponderà annualmente<br />
il canone annuo di Euro 12,00 (Euro dodicivirgolazerozero)<br />
calcolato sulla base delle Deliberazioni di Giunta Pro vinciale<br />
in materia, l’addizionale regionale non è da richiedere,<br />
a norma dell’art. 1 della L.R. n. 92/94, in quanto<br />
inferiore al minimo di legge.<br />
Estratto del Disciplinare del 25/02/2009 Rep. n. 1146
15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Omissis<br />
Art. 4<br />
Garanzie da osservarsi<br />
Saranno a carico della Ditta concessionaria eseguite e<br />
mantenute tutte le opere necessarie, sia per attraversamenti<br />
di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese della<br />
proprietà e tutela delle risorse idriche, in dipendenza della<br />
concessa derivazione, in qualunque tempo si manifesti la<br />
necessità delle dette opere.<br />
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE<br />
DI AREZZO<br />
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />
14 aprile 2009, n. 50<br />
Il Dirigente<br />
Leandro Radicchi<br />
T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche -<br />
concessione di derivazione di acqua pubblica sotterranea<br />
da due pozzi in comune di Bucine in loc. Selvaccia<br />
ad uso consumo umano - Ditta Poggio Cennina Immobiliare<br />
S.r.l. - pratica n. ACS2007_00035.<br />
IL DIRIGENTE<br />
DEL SERVIZIO ACQUE E DEMANIO IDRICO<br />
DETERMINA<br />
- La quantità di acqua da derivare è fi ssata in misura<br />
non superiore alla portata massima di 5 litri/sec. destinati<br />
ad uso consumo umano;<br />
- La società concessionaria corrisponderà annualmente<br />
il canone annuo di Euro 320,00 (Euro trecentoventivirgolazerocentesimi)<br />
calcolato sulla base delle<br />
Deliberazioni di Giunta Provinciale in materia e l’addizionale<br />
regionale istituita con L.R. n. 92/94 di Euro 32<br />
(Euro trentaduevirgolazerocentesimi) pari ad 1/10 del<br />
canone.<br />
Estratto del Disciplinare del 17/03/2009 Rep. n. 1166<br />
Omissis<br />
Art. 4<br />
Garanzie da osservarsi<br />
Saranno a carico della Ditta concessionaria eseguite e<br />
mantenute tutte le opere necessarie, sia per attraversamenti<br />
di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese della<br />
157<br />
proprietà e tutela delle risorse idriche, in dipendenza della<br />
concessa derivazione, in qualunque tempo si manifesti la<br />
necessità delle dette opere.<br />
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE<br />
DI AREZZO<br />
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />
14 aprile 2009, n. 51<br />
Il Dirigente<br />
Leandro Radicchi<br />
T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche -<br />
concessione di derivazione di acqua pubblica sot terranea<br />
da un pozzo in comune di Terranuova Bracciolini<br />
in loc. Stranuzzoni ad uso consumo umano e<br />
zootecnico - Ditta Benedetti Ruggero - pratica n. CSA<br />
2007_00001.<br />
IL DIRIGENTE<br />
DEL SERVIZIO ACQUE E DEMANIO IDRICO<br />
DETERMINA<br />
- La quantità di acqua da derivare è fi ssata in misura<br />
non superiore alla portata massima di 0,60 litri/sec.<br />
destinati ad uso consumo umano e zootecnico;<br />
- La società concessionaria corrisponderà annualmente<br />
il canone annuo di Euro 320,00 (Euro trecentoventivirgolazerocentesimi)<br />
calcolato sulla base delle<br />
Deliberazioni di Giunta Provinciale in materia e l’addizionale<br />
regionale istituita con L.R. n. 92/94 di Euro 32,00<br />
(Euro trentaduevirgolazerocentesimi) pari ad 1/10 del canone.<br />
Estratto del Disciplinare del 17/03/2009 Rep. n. 1165<br />
Omissis<br />
Art. 4<br />
Garanzie da osservarsi<br />
Saranno a carico della Ditta concessionaria eseguite e<br />
mantenute tutte le opere necessarie, sia per attraversamenti<br />
di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese della<br />
proprietà e tutela delle risorse idriche, in dipendenza della<br />
concessa derivazione, in qualunque tempo si manifesti la<br />
necessità delle dette opere.<br />
Il Dirigente<br />
Leandro Radicchi
158 15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE<br />
DI AREZZO<br />
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />
8 giugno 2009, n. 66<br />
T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche -<br />
concessione di derivazione acqua pubblica sotterranea<br />
da un pozzo in comune di Sansepolcro in loc. zona<br />
industriale Alto Tevere ad uso servizi igienici - Ditta<br />
Pastina Marmi - pratica n. ACS2005_00002.<br />
IL DIRIGENTE<br />
DEL SERVIZIO ACQUE E DEMANIO IDRICO<br />
DETERMINA<br />
- La quantità di acqua da derivare è fi ssata in misura<br />
non superiore alla portata massima di 0,0038 litri/sec.<br />
destinati ad uso servizi igienici;<br />
- La società concessionaria corrisponderà annualmente<br />
il canone annuo di Euro 92,96 (Euro novantaduevirgolanovantaseicentesimi)<br />
calcolato sulla base delle<br />
De liberazioni di Giunta Provinciale in materia e dell’addizionale<br />
regionale istituita con L.R. n. 92/94 di Euro 9,3<br />
(Euro novevirgolatrecentesimi) pari ad 1/10 del canone.<br />
Estratto del Disciplinare del 15/05/2009 Rep. n. 1202<br />
Omissis<br />
Art. 4<br />
Garanzie da osservarsi<br />
Saranno a carico della Ditta concessionaria eseguite e<br />
mantenute tutte le opere necessarie, sia per attraversamenti<br />
di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese della<br />
proprietà e tutela delle risorse idriche, in dipendenza della<br />
concessa derivazione, in qualunque tempo si manifesti la<br />
necessità delle dette opere.<br />
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE<br />
DI AREZZO<br />
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />
8 giugno 2009, n. 67<br />
Il Dirigente<br />
Leandro Radicchi<br />
T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche<br />
- concessione di derivazione di acqua pubblica sotterranea<br />
da un pozzo in comune di Terranuova Bracciolini<br />
in loc. Penna ad uso irrigazione verde privato e<br />
servizi antincendio - Ditta Jefi l S.r.l. - pratica n. ACS<br />
2004_000058.<br />
IL DIRIGENTE<br />
DEL SERVIZIO ACQUE E DEMANIO IDRICO<br />
DETERMINA<br />
- La quantità di acqua da derivare è fi ssata in<br />
misura non superiore alla portata massima di 0,25 litri/<br />
sec. destinati ad uso irrigazione verde privato e servizi<br />
antincendio;<br />
- La società concessionaria corrisponderà annualmente<br />
il canone annuo di Euro 92,96 (Euro novantaduevirgolanovantaseicentesimi)<br />
calcolato sulla base delle Deliberazioni<br />
di Giunta Provinciale in materia e dell’addizionale<br />
regionale istituita con L.R. n. 92/94 di Euro 9,3<br />
(Euro novevirgolatrecentesimi) pari ad 1/10 del canone.<br />
Estratto del Disciplinare del 15/05/2009 Rep. n. 1203<br />
Omissis<br />
Art. 4<br />
Garanzie da osservarsi<br />
Saranno a carico della Ditta concessionaria eseguite e<br />
mantenute tutte le opere necessarie, sia per attraversamenti<br />
di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese della<br />
proprietà e tutela delle risorse idriche, in dipendenza della<br />
concessa derivazione, in qualunque tempo si manifesti la<br />
necessità delle dette opere.<br />
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE<br />
DI AREZZO<br />
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />
8 giugno 2009, n. 68<br />
Il Dirigente<br />
Leandro Radicchi<br />
T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche<br />
- concessione di derivazione di acqua pubblica sotterranea<br />
da un pozzo in comune di Terranuova<br />
Bracciolini in loc. Poggio Martino ad uso servizi igienici.<br />
- Ditta Prebeton Calcestruzzi S.r.l. - pratica n.<br />
ACS2006_00016.<br />
IL DIRIGENTE<br />
DEL SERVIZIO ACQUE E DEMANIO IDRICO<br />
DETERMINA
15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
- La quantità di acqua da derivare è fi ssata in misura<br />
non superiore alla portata massima di 0,8 litri/sec.<br />
destinati ad uso servizi igienici;<br />
- La società concessionaria corrisponderà an nualmente<br />
il canone annuo di Euro 92,96 (Euro novantaduevirgolanovantaseicentesimi)<br />
calcolato sulla base<br />
delle Deliberazioni di Giunta Provinciale in materia e<br />
dell’addizionale regionale istituita con L.R. n. 92/94 di<br />
Euro 9,3 (Euro novevirgolatrecentesimi) pari ad 1/10 del<br />
canone.<br />
Estratto del Disciplinare del 15/05/2009 Rep. n. 1204<br />
Omissis<br />
Art. 4<br />
Garanzie da osservarsi<br />
Saranno a carico della Ditta concessionaria eseguite e<br />
mantenute tutte le opere necessarie, sia per attraversamenti<br />
di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese della<br />
proprietà e tutela delle risorse idriche, in dipendenza della<br />
concessa derivazione, in qualunque tempo si manifesti la<br />
necessità delle dette opere.<br />
Il Dirigente<br />
Leandro Radicchi<br />
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA<br />
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />
26 giugno 2009, n. 1064<br />
S.R. 429 “di Val d’Elsa” - variante alla strada regionale<br />
n. 429 di Val d’Elsa per il collegamento dei<br />
centri abitati di Certaldo e Poggibonsi. Liquidazione<br />
indennità di esproprio e occupazione temporanea a<br />
titolo di saldo alla Ditta catastale espropriata “Azi-<br />
- Indennità di Esproprio Base €. 65.457,84<br />
- Indennità Triplicata per Cessione Volontaria (I.A.P.) € . 196.373,52<br />
- Indennità per Occupazione Temporanea di<br />
aree preordinate ad esproprio €. 19.546,44<br />
- Indennità di Occupazione Temporanea<br />
di aree non soggette ad esproprio €. 735,78<br />
- Indennità di Occupazione Temporanea<br />
di aree di lavorazione €. 547,23<br />
-Indennità di Occupazione Temporanea<br />
per aree di cantiere €. 42.117,60<br />
- Indennità Integrativa Automatica per divisione dei fondi €. 38.440,92<br />
- Interessi al tasso legale €. 22.796,57<br />
Totale Indennità da liquidare a titolo di saldo €. 320.558,06<br />
159<br />
ende Agricole Lorenzo Gori e fi gli S.r.l. con sede in<br />
Firenze” proprietaria dei terreni occupati per la realizzazione<br />
dei lavori in oggetto, preventiva all’emissione<br />
del decreto di esproprio per cessione volontaria dei<br />
terreni.<br />
IL DIRIGENTE<br />
Omissis<br />
DETERMINA<br />
ai sensi del DPR 327/01 art. 20 co. 11, e art. 24, di<br />
defi nire la procedura espropriativa per la realizzazione dei<br />
lavori di cui all’oggetto mediante emissione di Decreto<br />
di Esproprio con cessione volontaria degli immobili e<br />
di provvedere con quanto previsto dall’art. 26 co. 7 e 8<br />
nei confronti della Ditta Catastale Espropriata dei terreni<br />
occorrenti ai lavori di seguito indicata;<br />
di impegnare la spesa complessiva di Euro. 320.558,06<br />
come di seguito riportato:<br />
quanto a Euro. 320.558,06 in favore della Ditta -<br />
“Aziende Agricole Lorenzo Gori e Figli S.r.l. con sede<br />
in Firenze” proprietà per 1000/1000, C.F. 04029770486,<br />
via delle Bagnese angolo Via delle Romite - CAP 50124<br />
Firenze, al Capitolo 96240 “Lavori S.R. 429 - R.T.” R.P.<br />
dell’anno 2004;<br />
di liquidare previa apposita comunicazione scrit ta<br />
di questo Servizio che non vi è stata proposta l’opposizione<br />
di terzi per il pagamento delle indennità nei 30<br />
giorni successivi alla pubblicazione della presente Determinazione<br />
sul B.U.R.T., in favore delle sopraindicata<br />
Ditta Espropriata la cifra pari a Euro. 320.558,06 come<br />
sotto dettagliata quale totale dell’Indennità di Esproprio,<br />
Occupazione Temporanea di aree preordinate e non ad<br />
esproprio, interessi nella misura del tasso legale,
160 15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
c) di provvedere ai sensi dell’art. 26 co. 7,8 DPR<br />
327/01, alla pubblicazione per estratto della presente<br />
Determinazione sul B.U.R.T., specifi cando che la medesima<br />
diverrà esecutiva con il decorso di 30 giorni dal<br />
compimento delle relative formalità se non è proposta dai<br />
terzi l’opposizione per l’ammontare delle indennità o per<br />
la garanzia;<br />
d) di conferire in relazione al Disciplinare di Incarico<br />
Repertorio n. 563 del 21.12.2007, alla Società di Ingegneria<br />
“Sansone S.r.l. con sede in Firenze” l’incarico inerente<br />
la Trascrizione, Registrazione e Voltura Catastale<br />
presso gli Uffi ci competenti del Decreto di Esproprio in<br />
relazione all’art. 3) Fase 4) del predetto Disciplinare;<br />
e) di prendere atto che l’Amministrazione Provinciale,<br />
pagherà il corrispettivo entro novanta giorni dalla data<br />
della Notula, e che in caso di ritardato pagamento, gli<br />
interessi moratori decoreranno a partire dal 90° giorno<br />
successivo a quello della data della notula;<br />
f) di prendere altresì atto che tali condizioni di pagamento<br />
sono state accettate dal professionista interessato,<br />
come da nota debitamente sottoscritta e conservata<br />
in atti;<br />
g) di precisare che il Decreto di Esproprio sarà emesso<br />
in rappresentanza dell’Ente a fi rma dell’Ing. Galli Fabio,<br />
Direttore d’Area Politiche del Territorio.<br />
h) di prendere atto del Certifi cato di Destinazione<br />
Urbanistica dei terreni interessati dai lavori di cui all’oggetto<br />
rilasciato, dal Comune di Poggibonsi in relazione al<br />
quale si informa l’Uffi cio Finanziario che non trattandosi<br />
di terreni ricadenti all’interno delle zone omogenee<br />
A,B,C,D di cui al D.M. 2.04.1968 defi nite dagli strumenti<br />
o comunque, anche se rientranti nelle predette zone<br />
omogenee, ma all’interno della fascia di rispetto stradale<br />
le Indennità di Esproprio e delle somme equipollenti non<br />
sono soggetti alla ritenuta a titolo di Imposta del 20%<br />
prevista dall’art. 11, comma 7 Legge 30.12.1991 n. 413;<br />
- Il Servizio Finanziario di questo Ente pagherà le<br />
indennità spettante al soggetto interessato dalla procedura<br />
espropriativa in questione subordinandola al decorso di<br />
giorni 30 a partire dalla pubblicazione per estratto della<br />
presente determinazione sul B.U.R.T.<br />
- Il Servizio Finanziario dell’Ente pagherà le indennità<br />
spettanti con le modalità specifi cate dall’interessato riportate<br />
nella dichiarazione di accettazione che sarà inviata<br />
in copia da questo servizio unitamente alla nota<br />
di procedibilità dopo aver ottemperato con quanto previsto<br />
dall’art. 26 co. 7,8 D.P.R. 327/01, al fi ne di poter<br />
procedere con l’emissione del Decreto di Esproprio<br />
attestante già l’avvenuta liquidazione:<br />
Il presente provvedimento è esecutivo dalla data di<br />
apposizione del visto di regolarità contabile da <strong>parte</strong> del<br />
responsabile del servizio fi nanziario, ai sensi dell’art.<br />
151, comma 4, del D.Lgs. 267/2000.<br />
Il presente provvedimento, ai sensi dell’art. 6 del<br />
Regolamento per la disciplina del diritto di accesso ai<br />
documenti amministrativi e della deliberazione G.P. n. 13<br />
del 20.01.2004, è reso pubblico mediante inserimento sul<br />
sito internet dell’Amministrazione Provinciale di Siena<br />
(www.provincia.siena.it), con procedura automatizzata.<br />
Avverso il presente provvedimento può essere proposto<br />
ricorso al TAR della <strong>Toscana</strong> o, in alternativa, al<br />
Presidente della Repubblica entro i termini, rispettivamente<br />
di 60 e 120 giorni dalla data di notifi cazione o<br />
della comunicazione in via amministrativa del presente<br />
atto o da quando l’interessato ne abbia avuto piena conoscenza.<br />
Di impegnare le somme come di seguito dettagliate:<br />
Impegno n. dell’anno Capitolo Articolo Cod. Siope Imp. €<br />
12295 2004 96240 01 2102 € 320.558,06<br />
- Disposizioni<br />
Il Dirigente<br />
Fabio Galli<br />
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA<br />
DISPOSIZIONE DIRIGENZIALE<br />
13 maggio 2009, n. 632<br />
T.U. 11/12/1933 n. 1775 - acqua sotterranea - Ditta<br />
Agricola Villa Cerna S.s. società agricola - concessione<br />
di derivazione acqua sotterranea ad uso aziendale, in<br />
loc. Montauto nel comune di San Gimignano - domanda<br />
in data 03.06.2008.<br />
IL DIRIGENTE<br />
Omissis<br />
DISPONE<br />
- di concedere, salvo i diritti di terzi, alla Ditta Soc.<br />
Agricola Villa Cerna S.s. Società Agricola di Cecchi<br />
Andrea di derivare acqua sotterranea tramite pozzo (Foglio<br />
n. 125 Particelle n. 106) in loc. Montauto del Comune<br />
di San Gimignano (SI) la portata totale di mod. 0,0008
15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
(litri secondo 0,08) di acqua, per una quantità massima di<br />
mc. 2500 annui per uso aziendale.<br />
- La concessione è accordata per la durata di anni 15<br />
successivi e continui decorrenti dal 13.05.2009 subordinatamente<br />
alla osservanza delle condizioni contenute<br />
nel citato disciplinare n. 489 in data 06.04.2009 e verso il<br />
pagamento del canone annuo di Euro 122,16 a decorrere<br />
dal 01.01.2008.<br />
- L’Uffi cio Difesa del Suolo e Risorse Idriche dell’Amministrazione<br />
Provinciale di Siena è incaricato dell’esecuzione<br />
della presente Disposizione.<br />
-il presente provvedimento, soggetto a pubblicazione<br />
ai sensi della L.R. n. 9/95 in quanto conclusivo del procedimento<br />
amministrativo, è pubblicato per estratto sul<br />
Bollettino Uffi ciale della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, ai sensi dell’art.<br />
3 comma 2 della L.R. n. 18/96.<br />
- Avvisi<br />
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI<br />
AREZZO<br />
Il Responsabile<br />
Lorenzo Conti<br />
T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche - domanda<br />
in data 19/01/2005 per rinnovo in sanatoria della<br />
concessione di derivazione di acqua pubblica dal corso<br />
d’acqua canale maestro della Chiana in comune di Arezzo<br />
loc. Pratantico per uso idroelettrico - Ditta I.G.I.E.R. -<br />
pratica n. 411/Arno csu2005_00010 id. I0000569.<br />
La Ditta I.G.I.E.R., con sede in Loc. La Lama in<br />
Comune di Subbiano - ha presentato in data 19/01/2005<br />
domanda per il rinnovo in sanatoria della concessione di<br />
derivazione di acqua pubblica dal corso d’acqua Canale<br />
Maestro Della Chiana in località Pratantico in Comune di<br />
Arezzo per uso idroelettrico, per una portata massima di<br />
moduli 100 di acqua per produrre, col salto di m. 15,70,<br />
la potenza nominale di Kw 596,25.<br />
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI<br />
AREZZO<br />
Il Dirigente<br />
Leandro Radicchi<br />
T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche - domanda<br />
in data 30/06/2009 per rinnovo della concessione<br />
di derivazione di acqua pubblica dal corso d’acqua<br />
borro Argella in comune di Cortona loc. Mon-<br />
161<br />
tanare per uso irriguo - Ditta Az Agr. Frattesi Patrizia<br />
- pratica n. CSU1951_00005.<br />
La Ditta Az. Agr. Frattesi Patrizia con sede in<br />
loc. Montanare (S10) Cortona ha presentato in data<br />
30/06/2009 domanda di rinnovo della concessione di<br />
derivazione di acqua pubblica dal corso d’acqua Borro<br />
Argella in località Montanare in Comune di Cortona per<br />
uso irriguo, per una portata massima di 2 litri/secondo.<br />
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI<br />
FIRENZE<br />
Il Dirigente<br />
Leandro Radicchi<br />
Domanda in data 01/07/2009 per il rilascio della<br />
nuova concessione di derivazione di acqua pubblica<br />
mediante un pozzo ubicato nel comune di Barberino<br />
di Mugello località Case Spedaletto ad uso industriale<br />
- richiedente: ICAP - Sira Chemicals and Polymers<br />
S.p.A. - pratica: concessione nuova n. 3037.<br />
Il Richiedente Mariano Medini in qualità di legale<br />
rappresentante della ICAP- Sira Chemicals and Polymers<br />
S.p.A., con sede in via di Bellavalle 1/2 - Barberino di<br />
Mugello (Codice fi scale 7134250153) ha presentato domanda,<br />
per ottenere la concessione Nuova a prelevare<br />
un quantitativo di 0,8 l/sec pari a 25.229 mc / anno di<br />
acqua ad uso industriale mediante n. 1 pozzo ubicato in<br />
terreno di sua proprietà, posto nel Comune di Barberino<br />
di Mugello, località Case Spedaletto e individuato nei<br />
mappali del N.C.T al pozzo ICAP 4 BIS foglio 124<br />
particella 6;<br />
Presso l’Uffi cio Direzione “Difesa del Suolo e Protezione<br />
Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati<br />
progettuali.<br />
Le osservazioni e opposizioni dovranno pervenire in<br />
forma scritta alla suddetta Direzione entro 30 giorni dalla<br />
data di pubblicazione sul B.U.R.T ovvero entro il termine<br />
indicato nell’atto di pubblicazione all’albo pretorio del<br />
comune di Barberino di Mugello.<br />
Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento<br />
è l’istruttore tecnico Gori Maurizio.<br />
Il Dirigente<br />
Luigi Brandi<br />
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA<br />
Domanda di rinnovo e subentro della concessione<br />
di derivazione acqua da un pozzo in loc. Castello di
162 15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Capraia nel comune di Sovicille - Ditta Sansoni Riccardo<br />
- pratica PC266.<br />
La Ditta Sansoni Riccardo ha presentato in data<br />
05/03/2007 domanda per ottenere il rinnovo ed il subentro<br />
della concessione di derivazione di acqua da 1 pozzo in<br />
loc. Castello di Capraia nel Comune di Sovicille (Fg. 150<br />
P.lla 17) per moduli 0,05 pari a 5 l/sec ad uso Aziendale.<br />
Pratica PC266<br />
COMUNE DI BIENTINA (Pisa)<br />
Il Responsabile<br />
Lorenzo Conti<br />
Piano di recupero di area urbana con contestuale<br />
variante al R.U. di fabbricato denominato “scuola<br />
parifi cata Maria Assunta Pacini” - adozione.<br />
Visti gli atti di uffi cio;<br />
IL RESPONSABILE<br />
DEL SERVIZIO<br />
Vista la L.R.T 3 gennaio 2005, n. 1;<br />
RENDE NOTO<br />
- che con atto consiliare n. 38 del 30 giugno 2009,<br />
dichiarato immediatamente eseguibile, è stato adottato,<br />
ai sensi della L.R.T. n. 1/2005, il Piano di Recupero con<br />
contestuale variante urbanistica al R.U.;<br />
- che la deliberazione sopra citata, unitamente agli elaborati<br />
e ai suoi allegati, resterà depositata presso l’Uffi cio<br />
Urbanistica - Edilizia Privata, posto in p.zza Vittorio Emanuele<br />
<strong>II</strong> n. 53, per 45 (quarantacinque) giorni consecutivi<br />
decorrenti dal giorno di pubblicazione del presente avviso<br />
sul Bollettino Uffi ciale della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>;<br />
- che, nel periodo suddetto, la documentazione potrà<br />
essere consultata dagli interessati presso l’Uffi cio Urbanistica<br />
- Edilizia Privata dal lunedì al venerdì nell’orario<br />
d’uffi cio;<br />
- che chiunque potrà presentare osservazioni scritte,<br />
in carta libera e in triplice copia, che dovranno essere<br />
indirizzate al Responsabile del Servizio Urbanistica -<br />
Edilizia Privata e che dovranno pervenire all’uffi cio protocollo<br />
del Comune di Bientina nel termine perentorio<br />
di 45 (quarantacinque) giorni dalla data di pubblicazione<br />
del presente avviso sul B.U.R.T.<br />
Il Responsabile<br />
Luca Buti<br />
COMUNE DI CAMAIORE (Lucca)<br />
Approvazione del piano di recupero in località<br />
Lido di Camaiore, proprietà Soc. Helvetia di Carrai<br />
Claudio & C. S.a.s.<br />
Vista la delibera di Consiglio Comunale n. 41 del<br />
09.06.2009 con la quale è stato adottato il piano di recupero<br />
in località Lido di Camaiore, via Perasso n. 27,<br />
proprietà Soc. Helvetia di Carrai Claudio & C. S.a.s. con<br />
sede in Lido di Camaiore.<br />
RENDE NOTO<br />
che la deliberazione consiliare di adozione e gli atti<br />
allegati sono depositati nella segreteria generale del<br />
Comune e presso l’Uffi cio del Cittadino piazza S. Bernardino<br />
n. 1, a libera visione del pubblico per un periodo<br />
di 45 giorni consecutivi dalla data di pubblicazione del<br />
relativo avviso sul Bollettino Uffi ciale della <strong>Regione</strong><br />
<strong>Toscana</strong>.<br />
Entro e non oltre tale termine, chiunque può prendere<br />
visione, presentando le osservazioni che ritenga opportune.<br />
Il Dirigente<br />
Roberto Lucchesi<br />
COMUNE DI CAMPAGNATICO (Grosseto)<br />
Approvazione piano di recupero dell’area denominata<br />
“Casa di Carletto”.<br />
IL RESPONSABILE<br />
DELL’AREA URBANISTICA<br />
Vista la L.R.T. n. 1 del 3 Gennaio 2005 e s.m.i. ed in<br />
particolare l’articolo 69;<br />
RENDE NOTO<br />
Che ai sensi dell’art. 69, c. 5 della L.R.T. 1/05, con<br />
deliberazione di C.C. n. 19 del 27/05/09 è stato approvato<br />
il Piano di Recupero dell’Area denominata “Casa di<br />
Carletto” sito in Frazione di Marrucheti.<br />
COMUNE DI CAMPORGIANO (Lucca)<br />
Il Responsabile<br />
Alessio Bruni<br />
Approvazione lottizzazione in Camporgiano capoluogo<br />
ai sensi della legge regionale n. 1 del 3 gennaio<br />
2005 art. 17.
15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
Che con Deliberazione del Consiglio Comunale n.<br />
21 del <strong>28</strong>.4.2009, è stato approvato defi nitivamente la<br />
lottizzazione nel Capoluogo.<br />
COMUNE DI CAPALBIO (Grosseto)<br />
Il Responsabile<br />
Fabio Caproni<br />
Approvazione variante al P.R.G. vigente relativa<br />
ad aree correlate al progetto di ampliamento dello<br />
svincolo tra la S.P. Pedemontana e la S.P. Valmarina.<br />
IL RESPONSABILE<br />
DEL SETTORE TECNICO<br />
Vista la L.R.T. 1/2005 e s.m.i.;<br />
AVVISA<br />
Che con delibera C.C. n. 2 del 09/01/2009 è stata<br />
approvata, ai sensi dell’art. 17 della L.R.T. n. 1/2005<br />
e s.m.i., la variante al P.R.G. vigente relativa ad aree<br />
correlate al progetto di ampliamento dello svincolo tra la<br />
S.P. Pedemontana e la S.P. Valmarina.<br />
Tutti gli elaborati costituenti la variante approvata<br />
sono disponibili presso l’Uffi cio Tecnico Comunale.<br />
Il Responsabile<br />
Giancarlo Pedreschi<br />
COMUNE DI CASTIGLION FIBOCCHI (Arezzo)<br />
Controdeduzioni alle osservazioni al piano strutturale<br />
e parziale ripubblicazione delle modifi che introdotte<br />
ai sensi dell’art. 17 della L.R.T. n. 1/05 e successive<br />
modifi che ed integrazioni.<br />
IL RESPONSABILE<br />
UFF. TECNICO - URBANISTICA<br />
RENDE NOTO<br />
- Che con deliberazione Consiliare Comunale n. 15<br />
dello 14/05/2009 il Comune di Castiglion Fibocchi ha<br />
approvato le controdeduzioni alle osservazioni al Piano<br />
Strutturale;<br />
- Che le modifi che che riguardano le aree di tutela dei<br />
centri antichi e degli aggregati del P.T.C. della Provincia di<br />
Arezzo e, quindi, le modifi che apportate alla tavola C5.4<br />
“attitudine alla trasformazione” nonché agli artt. 51 e 52<br />
delle “Norme Tecniche” sono depositate presso l’Uffi cio<br />
163<br />
Urbanistica, Piazza Municipio n. 1, a libera visione del<br />
pubblico per la durata di 45 giorni consecutivi dalla data<br />
di pubblicazione del presente avviso sul B.U.R.T. ai sensi<br />
dell’art. 17, comma 2 della L.R.T. n. 1/05 e ss.mm.ii.<br />
- Che entro e non oltre tale termine, chiunque può<br />
prenderne visione, presentando le osservazioni che ritenga<br />
più opportune;<br />
- Che la predetta deliberazione in oggetto ed i relativi<br />
allegati sono trasmessi in copia alla Provincia di Arezzo<br />
ed alla <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> ai sensi dell’art. 17, comma<br />
1 della L.R.T. n. 1/05, per le parti sopra richiamate da<br />
sottoporre ad osservazione;<br />
Che garante della comunicazione è il geom. Aldo<br />
Mancini, dipendente del Comune di Castiglion Fibocchi,<br />
uffi cio edilizia, il quale sotto l’allegato “E” della delibera<br />
ha relazionato gli adempimenti compiuti ai sensi dell’art.<br />
20 della L.R.T. n. 1/05.<br />
Il Responsabile<br />
Silvia Parigi<br />
COMUNE DI CASTIGLION FIBOCCHI (Arezzo)<br />
Adozione del piano di recupero di iniziativa Pubblica<br />
“Orti Occhini”.<br />
IL RESPONSABILE<br />
DELL’AREA TECNICA<br />
RENDE NOTO<br />
Che con deliberazione del Consiglio Comunale n. 21<br />
del 02/07/2009 è stato adottato il Piano di Recupero di<br />
iniziativa pubblica inerente l’area di proprietà comunale<br />
denominata “Orti Occhini”, e che lo stesso è depositato,<br />
ai sensi dell’art. 69 L.R. n. 1 del 03.01.2005, presso<br />
l’Uffi cio Tecnico Comunale, per n. 45 giorni dalla data di<br />
pubblicazione del presente avviso.<br />
Chiunque ne abbia interesse potrà prenderne visione<br />
entro e non oltre tale termine, presentando le osservazioni<br />
che riterrà opportune<br />
COMUNE DI GAVORRANO (Grosseto)<br />
Adozione piano di recupero Poderi Alti.<br />
LA RESPONSABILE<br />
DEL SETTORE “URBANISTICA”<br />
Il Responsabile<br />
Silvia Parigi
164 15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
RENDE NOTO<br />
- Che con delibera del Consiglio Comunale n. 13 del<br />
22/04/2009 è stato adottato il piano di Recupero Poderi<br />
Alti, ai sensi dell’art. 69 della legge regionale 03 Gennaio<br />
2005 n. 1;<br />
- che tale delibera, con i relativi elaborati progettuali, è<br />
depositata, nella sede comunale, presso l’Uffi cio Urbanistica,<br />
per quarantacinque giorni consecutivi, decorrenti<br />
dalla data del 15 Luglio 2009, data di affi ssione del presente<br />
avviso all’Albo Pretorio dell’Ente, durante i quali<br />
chiunque ha facoltà di prenderne visione;<br />
- che tutti gli interessati entro il termine perentorio<br />
di 45 (quarantacinque) giorni dalla data del deposito<br />
suddetto, possono presentare a questa Amministrazione<br />
Comunale le proprie osservazioni in triplice copia.<br />
COMUNE DI GAVORRANO (Grosseto)<br />
La Responsabile<br />
Elisabetta Lenzi<br />
Adozione seconda variante al piano di lottizzazione<br />
I Bacini.<br />
LA RESPONSABILE<br />
DEL SETTORE “URBANISTICA”<br />
RENDE NOTO<br />
- Che con delibera del Consiglio Comunale n. 14 del<br />
22/04/2009 è stata adottata la seconda variante al piano<br />
di lottizzazione i Bacini, ai sensi dell’art. 69 della legge<br />
regionale 03 Gennaio 2005 n. 1;<br />
- che tale delibera, con i relativi elaborati progettuali, è<br />
depositata, nella sede comunale, presso l’Uffi cio Urbanistica,<br />
per quarantacinque giorni consecutivi, decorrenti<br />
dalla data del 15 Luglio 2009, data di affi ssione del presente<br />
avviso all’Albo Pretorio dell’Ente, durante i quali<br />
chiunque ha facoltà di prenderne visione;<br />
- che tutti gli interessati entro il termine perentorio<br />
di 45 (quarantacinque) giorni dalla data del deposito<br />
suddetto, possono presentare a questa Amministrazione<br />
Comunale le proprie osservazioni in triplice copia.<br />
COMUNE DI GAVORRANO (Grosseto)<br />
La Responsabile<br />
Elisabetta Lenzi<br />
Adozione variante al piano di recupero Costa dei<br />
Pentiti a Giuncarico.<br />
LA RESPONSABILE<br />
DEL SETTORE “URBANISTICA”<br />
RENDE NOTO<br />
- Che con delibera del Consiglio Comunale n. 12<br />
del 22/04/2009 è stata adottata la variante al piano di<br />
Recupero Costa dei Pentiti a Giuncarico, ai sensi dell’art.<br />
69 della legge regionale 03 Gennaio 2005 n. 1;<br />
- che tale delibera, con i relativi elaborati progettuali, è<br />
depositata, nella sede comunale, presso l’Uffi cio Urbanistica,<br />
per quarantacinque giorni consecutivi, decorrenti<br />
dalla data del 15 Luglio 2009, data di affi ssione del presente<br />
avviso all’Albo Pretorio dell’Ente, durante i quali<br />
chiunque ha facoltà di prenderne visione;<br />
- che tutti gli interessati entro il termine perentorio<br />
di 45 (quarantacinque) giorni dalla data del deposito<br />
suddetto, possono presentare a questa Amministrazione<br />
Comunale le proprie osservazioni in triplice copia.<br />
COMUNE DI GAVORRANO (Grosseto)<br />
La Responsabile<br />
Elisabetta Lenzi<br />
Adozione variante al piano di recupero Santa<br />
Chiara.<br />
LA RESPONSABILE<br />
DEL SETTORE “URBANISTICA”<br />
RENDE NOTO<br />
- Che con delibera del Consiglio Comunale n. 11<br />
del 22/04/2009 è stato adottata la variante al piano di<br />
Recupero Santa Chiara, ai sensi dell’art. 69 della legge<br />
regionale 03 Gennaio 2005 n. 1;<br />
- che tale delibera, con i relativi elaborati progettuali,<br />
è depositata, nella sede comunale, presso l’Uffi cio Urbanistica,<br />
per quarantacinque giorni consecutivi, de correnti<br />
dalla data del 15 Luglio 2009, data di affi ssione del presente<br />
avviso all’Albo Pretorio dell’Ente, durante i quali<br />
chiunque ha facoltà di prenderne visione;<br />
- che tutti gli interessati entro il termine perentorio<br />
di 45 (quarantacinque) giorni dalla data del deposito<br />
suddetto, possono presentare a questa Amministrazione<br />
Comunale le proprie osservazioni in triplice copia.<br />
La Responsabile<br />
Elisabetta Lenzi
15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
COMUNE DI LUCIGNANO (Arezzo)<br />
Adozione e di pubblicazione della adozione variante<br />
n. 23/R.U. variante al R.U. con contestuale variante al<br />
di piano di recupero loc. La Selva precedentemente<br />
convenzionato, del comune di Lucignano.<br />
IL RESPONSABILE<br />
DEL SERVIZIO UFFICIO URBANISTICA<br />
Vista la Deliberazione di C.C. n. 17 del 16.04.2009<br />
con la quale il Consiglio Comunale adottava, ai sensi<br />
del combinato disposto degli artt. 16, 17 e 69 della L.R.<br />
01/05, quanto in oggetto;<br />
RENDE NOTO<br />
che la variante n. 23/R.U. variante al R.U. con contestuale<br />
variante al di piano di recupero loc. La Selva<br />
precedentemente convenzionato è depositata presso la<br />
Segreteria Comunale in libera visione al pubblico per<br />
quarantacinque giorni consecutivi, decorrenti dalla data<br />
di pubblicazione del presente avviso sul B.U.R.T., ovvero<br />
dal 15/07/2009 al <strong>28</strong>/08/2009 in orario di apertura<br />
al pubblico.<br />
Durante il sopradetto periodo chiunque ha la facoltà<br />
di prendere visione degli atti e fare osservazioni.<br />
Possono presentare osservazioni, le Associazioni Sindacali,<br />
gli Enti Pubblici, le Istituzioni interessate ed i<br />
privati cittadini.<br />
COMUNE DI LUCIGNANO (Arezzo)<br />
Il Responsabile<br />
Alessio Bartolozzi<br />
Adozione e di pubblicazione della adozione variante<br />
n. 26/R.U. per un P.D.R. in loc. La Vescina<br />
con contestuale variante al R.U., del comune di Lucignano.<br />
IL RESPONSABILE<br />
DEL SERVIZIO UFFICIO URBANISTICA<br />
Vista la Deliberazione di C.C. n. 20 del 16.04.2009<br />
con la quale il Consiglio Comunale adottava, ai sensi<br />
del combinato disposto degli artt. 16, 17 e 69 della L.R.<br />
01/05, quanto in oggetto;<br />
RENDE NOTO<br />
che la variante n. 26/R.U. per un P.D.R. in loc. La<br />
Vescina con contestuale variante al R.U. è depositata<br />
165<br />
presso la Segreteria Comunale in libera visione al pubblico<br />
per quarantacinque giorni consecutivi, decorrenti dalla<br />
data di pubblicazione del presente avviso sul B.U.R.T.,<br />
ovvero dal 15/07/2009 al <strong>28</strong>/08/2009 in orario di apertura<br />
al pubblico.<br />
Durante il sopradetto periodo chiunque ha la facoltà<br />
di prendere visione degli atti e fare osservazioni.<br />
Possono presentare osservazioni, le Associazioni<br />
Sindacali, gli Enti Pubblici, le Istituzioni interessate ed<br />
i privati cittadini.<br />
Il Responsabile<br />
Alessio Bartolozzi<br />
COMUNE DI MARCIANO DELLA CHIANA<br />
(Arezzo)<br />
Avviso di approvazione defi nitiva e di deposito del<br />
regolamento urbanistico.<br />
Vista la deliberazione n. 60 del 12.12.2008 con cui il<br />
Consiglio Comunale ha adottato il Regolamento Urbanistico<br />
ai sensi dell’art. 17, comma 1 della L.R. 1/2005;<br />
Vista la deliberazione n. 18 del 22.04.2009 con cui il<br />
Consiglio Comunale ha controdedotto alle osservazioni<br />
pervenute e ha approvato defi nitivamente il Regolamento<br />
ai sensi dell’art. 17, commi 4 e 5 della L.R. 1/2005;<br />
Visto l’art. 17, comma 6 della L.R. 1/2005;<br />
SI RENDE NOTO<br />
che la documentazione relativa al Regolamento<br />
Urbanistico resterà depositata presso l’Uffi cio Tecnico<br />
comunale a partire dalla data di inserzione del presente<br />
avviso sul B.U.R.T.<br />
Chiunque ne abbia interesse può prenderne visione.<br />
COMUNE DI MONTALCINO (Siena)<br />
Il Responsabile<br />
Pierfrancesco Prosperi<br />
Adozione del P.A.P.M.A.A. con valore di P.A. dell’Azienda<br />
Agricola Martoccia di Brunelli Luca in loc.<br />
Podere Martoccia (deliberazione C.C. n. 41 del 26<br />
giu gno 2009).<br />
IL RESPONSABILE<br />
DEL PROCEDIMENTO
166 15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
ai sensi dell’art. 69 c. 3 della L.R. <strong>Toscana</strong> 03.01.2005<br />
n. 1 con s.m.,<br />
RENDE NOTO CHE<br />
- con Delibera di Consiglio Comunale n. 41 in data<br />
26.06.2009 immediatamente eseguibile è stato adottato<br />
Programma Aziendale Pluriennale di Miglioramento<br />
Agricolo Ambientale (P.A.P.M.A.A.) con valore di Piano<br />
Attuativo (P.A.) dell’Azienda Agricola Martoccia di Brunelli<br />
Luca in loc. Podere Martoccia;<br />
- gli atti ed elaborati relativi al suddetto P.A. -<br />
P.A.P.M.A.A. saranno depositati presso la Segreteria Comunale<br />
per 45 (quarantacinque) giorni consecutivi, dalla<br />
data di pubblicazione del presente avviso sul B.U.R.T.;<br />
- entro e non oltre il termine suddetto, del 45^ (quarantacinquesimo)<br />
giorno consecutivo dalla pubblica zione<br />
sul B.U.R.T. del presente Avviso, chiunque può prenderne<br />
visione, presentando le osservazioni che riten ga<br />
opportune;<br />
- ai sensi dell’art. 69 comma 2 della L.R.T. n. 1/2005<br />
con s.m., copia degli atti ed elaborati relativi al suddetto<br />
P.A. - P.A.P.M.A.A. sono stati trasmessi alla Provincia di<br />
Siena, Soggetto istituzionale competente di cui all’art. 7<br />
della stessa L.R. n. 1/2005.<br />
Il Responsabile<br />
Fausto De Andreis<br />
COMUNE DI MONTECATINI VAL CECINA (Pisa)<br />
Variante al P.R.G per l’apertura di una intersezione<br />
a raso sulla S.R.T. n. 439 in prossimità dell’abitato di<br />
Saline di Volterra. Approvazione.<br />
IL RESPONSABILE<br />
DEL SERVIZIO<br />
Dato atto che ai sensi dell’art. 208, comma 2, della<br />
L.R. 1/2005 a tutti gli strumenti della pianifi cazione<br />
territoriale che alla data di entrata in vigore della L.R.<br />
1/2005 risultano adottati, continuano ad applicarsi, ai fi ni<br />
della loro formazione, le norme previste dalla L.R. 5/95<br />
così come anche esplicitato dalla deliberazione di G.R. n.<br />
<strong>28</strong>9/2005, punto 1;<br />
Vista la deliberazione di Consiglio Comunale n. 23<br />
del 29.04.2009, immediatamente eseguibile, con la quale<br />
ai sensi dell’art. 40, comma 2, lettera a, della L.R. 5/1995<br />
è stata approvata la Variante al P.R.G. per l’apertura di<br />
una intersezione a raso sulla S.R.T. n. 439 in prossimità<br />
dell’abitato di Saline di Volterra;<br />
Visto l’art. 40, comma 7, della L.R. n. 5/95 e successive<br />
modifi che ed integrazioni;<br />
RENDE NOTO<br />
Che con deliberazione consiliare n. 23 del 29.004.2009<br />
la variante al P.R.G. per l’apertura di una intersezione<br />
a raso sulla S.R.T. n. 439 in prossimità dell’abitato di<br />
Saline di Volterra, è defi nitamene approvata.<br />
L’effi cacia della variante decorrerà dalla data di pubblicazione<br />
sul B.U.R.T. del presente avviso.<br />
COMUNE DI MONTEPULCIANO (Siena)<br />
Il Responsabile<br />
Paolo Di Carlo<br />
Piano di recupero Villa Buschetti Ditta Pia Arciconfraternita<br />
di Misericordia - approvazione ai sensi<br />
della L.R. 1/05 art. 69.<br />
IL DIRIGENTE<br />
Ai sensi dell’art. 69, della L.R. 1/2005 e succ. m.i.<br />
RENDE NOTO<br />
che con deliberazione del Consiglio Comunale n. 59<br />
del 30 giugno 2009, esecutiva ai sensi di legge, è stato<br />
approvato il Piano di Recupero in oggetto.<br />
COMUNE DI MURLO (Siena)<br />
Il Dirigente<br />
Claudia Neri<br />
Variante al piano strutturale ed al regolamento<br />
urbanistico - adozione ai sensi della L.R. 01/2005.<br />
IL RESPONSABILE<br />
DEL PROCEDIMENTO<br />
Vista la Legge Regionale n. 1 del 03.01.2005 e<br />
s.m.i.;<br />
RENDE NOTO<br />
- Che con deliberazione di Consiglio Comunale n.<br />
39 del 30/03/2009 è stata adottata, ai sensi della Legge<br />
Regionale n. 1 del 03.01.2005 e s.m.i., la Variante al<br />
Piano Strutturale ed al Regolamento Urbanistico.<br />
- Che gli atti e gli elaborati relativi alla suddetta<br />
variante sono depositati presso la Segreteria Comunale,
15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
a libera visione del pubblico, per quarantacinque ( 45<br />
gg.) consecutivi, a partire dal giorno di pubblicazione del<br />
presente avviso sul B.U.R.T.<br />
- Chiunque ha facoltà di prendere visione e presentare<br />
osservazioni entro il termine sopra indicato.<br />
COMUNE DI PISA<br />
Il Responsabile<br />
Piero Moricciani<br />
L.R. n. 1 del 03.01.2005 art. 15 e successivi - variante<br />
al regolamento urbanistico fi nalizzata alla semplifi<br />
cazione, razionalizzazione ed adeguamento del le<br />
nor me tecniche di attuazione - approvazione defi nitiva.<br />
Ricordato che con delibera di C.C. n. 77 del 04.12.08,<br />
divenuta esecutiva ai sensi di Legge, è stata adottata la<br />
variante in oggetto.<br />
Accertata la regolarità delle procedure attuate, così<br />
come previste dall’art. 17 della L.R. n. 1/2005;<br />
RENDE NOTO<br />
- che con delibera di C.C. n. 32 del <strong>28</strong>.05.2009, esecutiva<br />
ai sensi di Legge, il suddetto atto è stato ap provato<br />
defi nitivamente;<br />
- gli atti relativi sono stati inoltrati alla <strong>Regione</strong><br />
<strong>Toscana</strong> ed all’Amministrazione Provinciale di Pisa e<br />
restano depositati presso la Direzione Urbanistica, per la<br />
consultazione al pubblico.<br />
COMUNE DI PISA<br />
Il Direttore<br />
Gabriele Berti<br />
L.R. n. 1 del 03.01.2005 art. 15 e successivi - adozione<br />
di variante al regolamento urbanistico a seguito della<br />
decadenza delle previsioni a carattere espropriativo<br />
e della perdita di effi cacia delle previsioni di piani<br />
attuativi.<br />
Accertata la regolarità delle procedure attuate, così<br />
come previste dall’art. 17 della L.R. n. 1/2005;<br />
RENDE NOTO<br />
- che con delibera di C.C. n. <strong>28</strong> del 06.05.2009, esecutiva<br />
ai sensi di Legge, il suddetto atto è stato adottato;<br />
167<br />
- gli atti relativi sono stati inoltrati alla <strong>Regione</strong><br />
<strong>Toscana</strong> ed all’Amministrazione Provinciale di Pisa e<br />
restano depositati presso la Direzione Urbanistica, per la<br />
consultazione al pubblico.<br />
COMUNE DI POMARANCE (Pisa)<br />
Il Direttore<br />
Gabriele Berti<br />
Adozione del regolamento urbanistico ai sensi dell’art.<br />
17 della L.R. n. 1/2005. Proroga termini di deposito,<br />
pubblicazione e per la presentazione delle osservazioni<br />
di cui all’art. 17 comma 2 della L.R. 1/2005.<br />
IL RESPONSABILE<br />
DEL PROCEDIMENTO<br />
Arch. Roberta Costagli, Direttore del Settore Gestione<br />
del Territorio<br />
RENDE NOTO CHE<br />
Con deliberazione consiliare n. 24 in data 16/04/2009,<br />
dichiarata immediatamente eseguibile, è stato adottato il<br />
Regolamento Urbanistico del Comune di Pomarance;<br />
Con deliberazione consiliare n. 45 in data 26/06/2009,<br />
dichiarata immediatamente eseguibile, è stata approvata<br />
la pro roga dei termini di deposito, pubblicazione e per la<br />
pre sentazione delle osservazioni al Regolamento Urbanistico,<br />
per i motivi tutti esposti nella delibera stessa;<br />
In conseguenza di quanto sopra, il suddetto Regolamento<br />
ed i suoi allegati rimarranno depositati pres so<br />
il Servizio Urbanistica ed Edilizia Privata del Co mune<br />
di Pomarance, Via Roncalli, 38 per la durata di 45<br />
(quarantacinque) giorni decorrenti dalla data di pubblicazione<br />
del presente avviso sul B.U.R.T., affi nché<br />
chiunque possa prenderne visione; durante detto periodo<br />
gli interessati possono presentare osservazioni, redatte in<br />
carta semplice, facendole pervenire al Protocollo del Comune.<br />
COMUNE DI PRATO<br />
Il Responsabile<br />
Roberta Costagli<br />
D.Lgs 152/06 e smi, art. 20 procedimento di verifi ca<br />
di assoggettabilità sul progetto preliminare per la<br />
realizzazione di una centrale fotovoltaica presso via<br />
Alessandro Manzoni - via Castruccio con potenza di<br />
picco 993.60 KWp.
168 15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
IL DIRIGENTE<br />
DEL SETTORE MOBILITÀ, AMBIENTE<br />
E GRANDI INFRASTRUTTURE<br />
Visto l’art. 20 del D.Lgs 152/06, come modifi cato dal<br />
Decr. Legisl. 4/2008<br />
AVVISA<br />
Che in esecuzione della del. G.M. n. 232 del 20.05.08<br />
il Comune di Prato propone la realizzazione di una<br />
centrale per la produzione di energia fotovoltaica con<br />
potenza di picco 993.60 Kwp. In Comune di prato, loc. “<br />
Casale” via delle Pantanelle<br />
Il Progetto è consultabile presso il Comune di Prato,<br />
Settore Mobilità, Ambiente e Grandi Infrastrutture, p.za<br />
Mercatale 31 Prato ( tel. 0574-1835625 ).<br />
Il Comune di Prato ha inoltrato alla <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>,<br />
Settore VIA, istanza di avvio di un procedimento di<br />
verifi ca di assoggettabilità del progetto di cui sopra, ai<br />
sensi del citato art. 20 del D.Lgs 152/06, come modifi cato<br />
dal del Decr. Legisl. 4/2008;<br />
Gli atti relativi al procedimento sono consultabili<br />
presso il Settore VIA della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, in Firenze,<br />
Via R. Bardazzi 19/21.<br />
Entro 45 giorni dalla pubblicazione del presente<br />
avviso, chiunque abbia interesse può far pervenire le proprie<br />
osservazioni al Settore VIA della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>,<br />
via Bardazzi 19/21 - 50127 Firenze.<br />
COMUNE DI RIPARBELLA (Pisa)<br />
Il Dirigente<br />
Lorenzo Frasconi<br />
Adozione il piano attuativo di iniziativa privata<br />
per realizzazione di un complesso turistico ricettivo in<br />
Riparbella località Mandriacce.<br />
IL GARANTE<br />
DELLA COMUNICAZIONE<br />
Visto l’articolo 20 della L.R. 3 Gennaio 2005, n. 1<br />
RENDE NOTO E INFORMA<br />
Che con deliberazione consiliare n. 15 del 19 marzo<br />
2009, dichiarata immediatamente eseguibile, è stato<br />
adottato il piano attuativo di iniziativa privata per realizzazione<br />
di un complesso turistico ricettivo in Riparbella<br />
località Mandriacce ai sensi dell’articolo 69 della L.R. 3<br />
Gennaio 2005 n. 1.<br />
Il suddetto piano attuativo rimarrà depositato presso<br />
l’Uffi cio Tecnico Comunale, Piazza del Popolo 1, per 45<br />
(quarantacinque) giorni interi e consecutivi decorrenti<br />
dalla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino<br />
Uffi ciale della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, a disposizione di<br />
chiunque desideri prenderne visione; durante detto periodo<br />
gli interessati possono presentare o far pervenire<br />
al protocollo generale del Comune le proprie eventuali<br />
osservazioni.<br />
COMUNE DI RIPARBELLA (Pisa)<br />
Il Garante<br />
Serena Modric<br />
Approvazione del piano attuativo per l’ampliamento<br />
struttura turistico ricettiva esistente in Riparbella<br />
- località Nocolino.<br />
IL GARANTE DELLA COMUNICAZIONE<br />
Visto l’articolo 20 della L.R. 3 Gennaio 2005, n. 1<br />
RENDE NOTO<br />
E INFORMA<br />
Che con deliberazione consiliare n. 14 del 19 Marzo<br />
2009, dichiarata immediatamente eseguibile, è stato<br />
defi nitivamente approvato il Piano Attuativo per<br />
“am pliamento struttura turistico ricettiva esistente in<br />
Riparbella - località Nocolino” ai sensi dell’articolo 69<br />
della L.R. 3 Gennaio 2005 n. 1.<br />
COMUNE DI SCANSANO (Grosseto)<br />
Il Garante<br />
Serena Modric<br />
Procedura di VAS ai sensi della L. 152/2006 e s.m.i.<br />
(in conformità della del. G.R.T. 87 del 9 febbraio 2009<br />
- indirizzi transitori applicativi in materia di Vas e<br />
Via) ai fi ni degli atti di cui alla L.R. 1/05 “avvio del<br />
procedimento di variante ai sensi dell’art. 15 della<br />
L.R. 1/05” per la localizzazione di una struttura sanitaria<br />
in località Pancole ai sensi dell’art. 4 comma<br />
6 piano strutturale art. 17 ins 2 _ Collacchie nord -<br />
Montorgiali - Pancole - Preselle _ approvato con del.<br />
C.C. 33 del <strong>28</strong> maggio 2008 - presa d atto del rapporto<br />
preliminare e richiesta contributi (delibera C.C. n. 35<br />
del 13/05/2009).<br />
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO<br />
- Vista la Legge Regionale n. 152/2006.
15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
- Vista la deliberazione della Giunta Comunale n. 64 del<br />
05/05/2009, esecutiva, con la quale è stato preso atto del<br />
Rapporto Preliminare redatto dal Responsabile del Servizio<br />
n. 4 per il Territorio, ai fi ni del processo di valutazione integrata<br />
relativo a strumenti e atti di pianifi cazione comunale.<br />
RENDE NOTO<br />
- Che con Deliberazione del Consiglio Comunale n.<br />
35 del 13/05/2009, esecutiva, è stato deliberato di inviare<br />
il Rapporto Preliminare e chiedere contributi ai seguenti<br />
Enti competenti:<br />
- <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>;<br />
- Provincia di Grosseto settore pianifi cazione<br />
- Ato per la risorsa idrica<br />
169<br />
- Che il tempo utile per l’invio dei contributi richiesti<br />
è stato fi ssato in 45 giorni dalla data di pubblicazione<br />
Il Responsabile<br />
Fabio Detti
170 15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />
AVVISI DI RETTIFICA<br />
Parte <strong>II</strong>, la notizia di approvazione del Regolamento<br />
Urbanistico.<br />
- Avvisi<br />
COMUNE DI CAPANNOLI (Pisa)<br />
Approvazione del piano strutturale del Comune<br />
di Capannoli adottato con delibera di Consiglio<br />
Comunale n. 72/2008 (pubblicato sul B.U. n. 26 del<br />
01/07/200 9 n. 26).<br />
IL COMUNE<br />
DI CAPANNOLI<br />
HA RESO NOTO<br />
con pubblicazione sul B.U.R.T. n. 26 del 01/07/2009,<br />
All’oggetto dell’avviso, erroneamente, si leg ge “approvazione<br />
del piano strutturale” anziché “approvazio ne del<br />
Regolamento Urbanistico” mentre nel seguito del testo<br />
di tale avviso viene correttamente ripor tato il riferimento<br />
all’atto di Governo del Territorio interessato.<br />
Pertanto il nuovo oggetto dell’avviso è:<br />
Approvazione del regolamento urbanistico del Comune<br />
di Capannoli adottato con delibera di Consi glio<br />
Comunale n. 72/2008.<br />
Il Responsabile<br />
Maria Antonietta Vocino
MODALITÀ TECNICHE PER L’INVIO DEGLI ATTI DESTINATI ALLA<br />
PUBBLICAZIONE IN VIGORE DAL 1 GENNAIO 2008<br />
Con l’entrata in vigore dal 1 gennaio 2008 della L.R. n. 23 del 23 aprile 2007 “Nuovo ordinamento del Bollettino<br />
Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> e norme per la pubblicazione degli atti. Modifiche alla legge regionale 20 gennaio<br />
1995, n. 9 (Disposizioni in materia di procedimento amministrativo e di accesso agli atti)”, cambiano le tariffe e le<br />
modalità per l’invio degli atti destinati alla pubblicazione sul B.U.R.T.<br />
Dal 17 dicembre 2007 tutti gli Enti inserzionisti dovranno inviare i loro atti per la pubblicazione sul B.U.R.T. in<br />
formato esclusivamente digitale. Le modalità tecniche per l'invio elettronico degli atti destinati alla pubblicazione sono<br />
state stabilite con Decreto Dirigenziale n. 5615 del 12 novembre 2007. La trasmissione elettronica delle richieste di<br />
pubblicazione che hanno come allegato digitale l'atto da pubblicare deve essere inoltrata all’indirizzo:<br />
redazione@regione.toscana.it.<br />
Successivamente l'invio elettronico avverrà mediante interoperabilità dei sistemi di protocollo informatici (DPR<br />
445/2000 artt. 14 e 55) nell'ambito della infrastruttura di Cooperazione Applicativa Regionale <strong>Toscana</strong>..<br />
Il materiale da pubblicare deve pervenire all’Ufficio del B.U.R.T. entro il mercoledì per poter essere pubblicato il<br />
mercoledì della settimana successiva.<br />
Il calcolo per le tariffe di inserzione è determinato in base al numero complessivo dei caratteri, spazi,simboli di<br />
interlinea ecc. di cui è composto il testo da pubblicare. La tariffa unitaria per carattere, spazi ecc. è di Euro 0,010, il<br />
costo per la pubblicazione di tabelle, elenchi, prospetti diversi sarà computato moltiplicando la tariffa unitaria per 2.000<br />
per ogni pagina di formato A/4 anche se le dimensioni delle tabelle, ecc. non dovessero occupare interamente la pagina<br />
A/4 (Euro 20).<br />
Per le inserzioni a pagamento il versamento dovrà essere fatto sul C/C postale n. 14357503 intestato a: <strong>Regione</strong><br />
<strong>Toscana</strong> - Bollettino Ufficiale - via F. Baracca, 88 - 50127 Firenze.<br />
L’attestazione del pagamento dovrà essere inviata via fax al n. 0554384620 contestualmente al materiale da<br />
pubblicare inviato in formato digitale.<br />
L’art. 16, comma 2, della L.R. n. 23/2007 stabilisce che gli atti degli enti locali e degli altri enti pubblici la cui<br />
pubblicazione è obbligatoria per previsione di legge o di regolamento è effettuata senza oneri per l’interessato, in<br />
tal caso nella richiesta di pubblicazione deve essere indicata la norma che la rende obbligatoria.<br />
L’art. 16, comma 3, della L.R. n. 23/2007, stabilisce viceversa che sono soggetti a pagamento gli atti di cui all’art.5,<br />
comma 1, lettere h),i),j),e k), ed in particolare:<br />
1) bandi ed avvisi di concorso e relativi provvedimenti di approvazione;<br />
2) bandi ed avvisi per l’attribuzione di borse di studio, contributi, sovvenzioni, benefici economici e i relativi<br />
provvedimenti di approvazione;<br />
3) i provvedimenti di approvazione delle graduatorie relativi ai procedimenti di cui sopra;<br />
4) gli avvisi di conferimento di incarichi esterni o di collaborazione coordinata e continuativa, ove previsto dalla<br />
disciplina della materia.<br />
Si ricorda che l’art 20, comma 2, della L.R. n. 23/2007 stabilisce che per gli anni 2008 e 2009 i comuni e le<br />
comunità montane della <strong>Toscana</strong> beneficiano di una riduzione del cinquanta per cento delle tariffe di inserzione dei loro<br />
atti sul B.U.R.T.<br />
I testi da pubblicare, trasmessi unitamente alla istanza di pubblicazione, devono possedere i seguenti requisiti<br />
formali:<br />
• testo - in forma integrale o per estratto (ove consentito o espressamente richiesto);<br />
• collocazione fuori dai margini del testo da pubblicare di firme autografe, timbri, loghi o altre segnature;<br />
• utilizzo di un carattere chiaro tondo preferibilmente times newroman, corpo 10;<br />
• indicazione, all’inizio del testo, della denominazione dell’ente emettitore e dell’oggetto dell’atto sintetizzato nei<br />
dati essenziali;<br />
• inserimento nel testo di un unico atto o avviso; più atti o avvisi possono essere inseriti nello stesso testo se<br />
raggruppati per categorie o tipologie omogenee.<br />
Per ogni eventuale chiarimento rivolgersi alla redazione del B.U.R.T. tel. n. 0554384622