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N. 28 - parte II - Regione Toscana

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Anno XL<br />

Repubblica Italiana<br />

BOLLETTINO UFFICIALE<br />

della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong><br />

Parte Seconda n. <strong>28</strong><br />

mercoledì,15 luglio 2009 Firenze<br />

Bollettino Ufficiale: via F. Baracca, 88 - 50127 Firenze - Fax: 055 - 4384620<br />

Portineria tel. 055-438.46.22 E-mail:<br />

redazione@regione.toscana.it<br />

Il Bollettino Uffi ciale della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> è pubblicato esclusivamente in forma digitale, la pubblicazione<br />

avviene di norma il mercoledì, o comunque ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità, ed è diviso in tre<br />

parti separate.<br />

L’accesso alle edizioni del B.U.R.T., disponibili sul sito WEB della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, è libero, gratuito<br />

e senza limiti di tempo.<br />

Nella Parte Prima si pubblicano lo Statuto regionale, le leggi e i regolamenti della <strong>Regione</strong>, nonché<br />

gli eventuali testi coordinati, il P.R.S. e gli atti di programmazione degli Organi politici, atti degli Organi<br />

politici relativi all'interpretazione di norme giuridiche, atti relativi ai referendum, nonché atti della Corte<br />

Costituzionale e degli Organi giurisdizionali per gli atti normativi coinvolgenti la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, le ordinanze<br />

degli organi regionali.<br />

Nella Parte Seconda si pubblicano gli atti della <strong>Regione</strong>, degli Enti Locali, di Enti pubblici o di altri<br />

Enti ed Organi la cui pubblicazione sia prevista in leggi e regolamenti dello Stato o della <strong>Regione</strong>, gli atti<br />

della <strong>Regione</strong> aventi carattere diffusivo generale, atti degli Organi di direzione amministrativa della <strong>Regione</strong><br />

aventi carattere organizzativo generale.<br />

Nella Parte Terza si pubblicano i bandi e gli avvisi di concorso, i bandi e gli avvisi per l’attribuzione di<br />

borse di studio, incarichi, contributi, sovvenzioni, benefi ci economici e fi nanziari e le relative graduatorie<br />

della <strong>Regione</strong>, degli Enti Locali e degli altri Enti pubblici, si pubblicano inoltre ai fi ni della loro massima<br />

conoscibilità, anche i bandi e gli avvisi disciplinati dalla legge regionale 13 luglio 2007, n. 38 (Norme in<br />

materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolarità del lavoro).<br />

Ciascuna <strong>parte</strong>, comprende la stampa di Supplementi, abbinata all’edizione ordinaria di riferimento,<br />

per la pubblicazione di atti di particolare voluminosità e complessità, o in presenza di specifi che esigenze<br />

connesse alla tipologia degli atti.


2 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

SEZIONE I<br />

CONSIGLIO REGIONALE<br />

- Deliberazioni<br />

DELIBERAZIONE 1 luglio 2009, n. 34<br />

Legge regionale 27 luglio 1995, n. 83 (Istituzione<br />

dell’Azienda regionale agricola di Alberese). Relazione<br />

previsionale e programmatica anno 2009. Pag. 9<br />

_____________<br />

DELIBERAZIONE 1 luglio 2009, n. 35<br />

Parere ai sensi dell’articolo 11, comma 5, dello<br />

Statuto. Bilancio di previsione per l’anno 2009<br />

dell’Azienda regionale agricola di Alberese. ’’29<br />

- Mozioni<br />

MOZIONE 1 luglio 2009, n. 795<br />

In merito all’emergenza in Somalia. ’’29<br />

_____________<br />

MOZIONE 1 luglio 2009, n. 799<br />

Solidarietà con la lotta democratica del popolo<br />

iraniano. ’’30<br />

_____________<br />

MOZIONE 1 luglio 2009, n. 803<br />

In merito al tragico incidente ferroviario di<br />

Viareggio. ’’30<br />

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO<br />

REGIONALE<br />

- Decreti<br />

DECRETO 2 luglio 2009, n. 14<br />

Fidi <strong>Toscana</strong> s.p.a. Consiglio di amministrazione.<br />

Nomina componenti. ’’32<br />

_____________<br />

DECRETO 7 luglio 2009, n. 15<br />

Fondazione <strong>Toscana</strong> Life Sciences. Consiglio di<br />

indirizzo. Nomina componente. ’’33<br />

SOMMARIO<br />

GIUNTA REGIONALE<br />

- Deliberazioni<br />

DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 574<br />

L.R. 79/98 art. 21. Parere Giunta Regionale al<br />

Ministero dell’Ambiente in merito al Progetto di<br />

adeguamento tecnico funzionale del Molo di Levante<br />

del Porto di Marina di Carrara. Proponente Autorità<br />

Portuale di Marina di Carrara. ’’34<br />

_____________<br />

DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 577<br />

Disposizioni alle Aziende sanitarie toscane<br />

riguardo le modalità di apertura e accesso dei punti<br />

prelievo presenti nel proprio territorio. ’’48<br />

_____________<br />

DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 578<br />

Linee di indirizzo per il governo e lo sviluppo<br />

dell’assistenza specialistica ambulatoriale e per<br />

l’adozione dei programmi attuativi aziendali al fine<br />

di promuovere il diritto di accesso del cittadino e<br />

garantire tempi di attesa definiti. ’’49<br />

_____________<br />

DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 579<br />

Approvazione schema di protocollo di intesa tra<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> e Federsanità Anci <strong>Toscana</strong> per attività<br />

di Osservatorio sulle Società della Salute. ’’55<br />

_____________<br />

DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 580<br />

Nomenclatore degli interventi e dei servizi sociali<br />

della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>: approvazione dello strumento<br />

di classificazione e avvio del percorso di applicazione.<br />

’’59<br />

_____________<br />

DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 581<br />

Modifica alla delibera GR 385/2009 recante<br />

atto d’indirizzo regionale per le modalità di<br />

com<strong>parte</strong>cipazione al costo delle prestazioni di cui<br />

all’art. 14 della LR66/2008 “Istituzione del fondo<br />

regionale per la non autosufficienza”. ’’86<br />

_____________


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 582<br />

Disposizioni in materia farmaceutica relative<br />

all’applicazione dell’articolo 13 della legge 24 giugno<br />

2009, n. 77. ’’86<br />

_____________<br />

DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 584<br />

Modifica D.G.R. n. 487/09 – “Approvazione Piano<br />

Regionale dei corsi di istruzione e formazione tecnica<br />

superiore (I.F.T.S.) 2009”. ’’87<br />

CONSIGLIO REGIONALE<br />

- Dirigenza-Decreti<br />

DECRETO 2 luglio 2009, n. 17<br />

Posizioni organizzative del Consiglio regionale:<br />

Costituzione e indizione avviso interno per<br />

l’attribuzione delle responsabilità degli incarichi di<br />

posizione organizzativa. ’’93<br />

GIUNTA REGIONALE<br />

- Dirigenza-Decreti<br />

Direzione Generale Politiche Formative, Beni e<br />

Attività Culturali<br />

Area di Coordinamento delle Politiche Regionali di<br />

Coesione<br />

DECRETO 25 giugno 2009, n. 3122<br />

certificato il 03-07-2009<br />

Liquidazione oneri ARTEA e determinazione<br />

modalità di attivazione. ’’127<br />

_____________<br />

Direzione Generale Politiche Formative, Beni e<br />

Attività Culturali<br />

Area di Coordinamento Orientamento, Istruzione,<br />

Formazione e Lavoro<br />

Settore Infanzia e Diritto agli Studi<br />

DECRETO 18 giugno 2009, n. 3129<br />

certificato il 06-07-2009<br />

P.O.R. Ob.2 F.S.E. 2007-2013 <strong>II</strong> Asse “Occupabilità”<br />

- Decreto Dirigenziale n. 6773 del 29 dicembre 2008 -<br />

Revoca Voucher assegnatario Olivieri Luca Massimo<br />

e relativa dichiarazione di economia. Modifica dello<br />

stesso Decreto Dirigenziale a favore dell’assegnatario<br />

Voucher Santoriello Cristiano. ’’127<br />

_____________<br />

Direzione Generale Politiche Formative, Beni e<br />

Attività Culturali<br />

Area di Coordinamento Orientamento, Istruzione,<br />

Formazione e Lavoro<br />

Settore Formazione<br />

DECRETO 22 giugno 2009, n. 3132<br />

certificato il 06-07-2009<br />

Ristrutturazione enti di formazione - DD. 6100/2008<br />

Avviso pubblico per la realizzazione di forme di<br />

concentrazione - Valutazione ammissibilità domande<br />

per assegnazione contributi - impegno di spesa. ’’129<br />

_____________<br />

Direzione Generale Presidenza<br />

Settore Sistema Regionale di Protezione Civile<br />

DECRETO 6 luglio 2009, n. 3178<br />

certificato il 08-07-2009<br />

Iscrizione organizzazioni all’Elenco Regionale del<br />

Volontariato approvato con Decreto Dirigenziale n.<br />

2127/08. ’’131<br />

_____________<br />

Direzione Generale Politiche Territoriali e Ambientali<br />

Area di Coordinamento Tutela dell’Acqua e del<br />

Territorio<br />

Settore Ufficio Tecnico del Genio Civile di Area Vasta<br />

FI-PO-PT-AR. Coord.Reg.le Prevenzione Sismica<br />

DECRETO 6 luglio 2009, n. 3192<br />

certificato il 08-07-2009<br />

Delega funzioni all’ing. Maurizio Micillo - Ufficio<br />

Tecnico Genio Civile di Prato. ’’137<br />

_____________<br />

Direzione Generale Politiche Formative, Beni e<br />

Attività Culturali<br />

Area di Coordinamento Orientamento, Istruzione,<br />

Formazione e Lavoro<br />

Settore Formazione<br />

DECRETO 3 luglio 2009, n. 3195<br />

certificato il 08-07-2009<br />

Accreditamento degli organismi formativi - Approvazione<br />

degli esiti dell’istruttoria di accreditamento. ’’137<br />

_____________<br />

Direzione Generale Organizzazione e Sistema<br />

Informativo<br />

Area di Coordinamento Reti di Governance del<br />

Sistema Regio.le e Ingegneria dei S. Inf. e Comunic.<br />

Settore Sistemi Informativi Documentari e Servizi<br />

per l’Accesso al Pubblico<br />

3


4 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

DECRETO 11 giugno 2009, n. 3197<br />

certificato il 08-07-2009<br />

Programma regionale di e-government: e.<strong>Toscana</strong><br />

- Linea 3. Finanziamento di progetti a sostegno<br />

dello sviluppo di attività e servizi offerti nei PAAS.<br />

Variazione enti beneficiari del contributo, relativa<br />

assunzione di impegno ed economizzazione impegni<br />

erroneamente assunti. ’’142<br />

_____________<br />

Direzione Generale Sviluppo Economico<br />

Area di Coordinamento Politiche Industriali,<br />

Innovazione e Ricerca, Artigianato, Resp.Soc. Imprese<br />

Settore Artigianato e Politiche di Sostegno alle<br />

Imprese<br />

DECRETO 29 giugno 2009, n. 3202<br />

certificato il 08-07-2009<br />

Dlgs 112/98 Fondo Unico Regionale per l’industria<br />

Art.11 L598/94 “Aiuti agli investimenti per<br />

l’innovazione tecnologica, organizzativa e commerciale,<br />

per la tutela ambientale e per la sicurezza sui<br />

luoghi di lavoro” Revoca totale all’Impresa “S.D.P.<br />

Srl in liquidazione”. ’’143<br />

_____________<br />

DECRETO 29 giugno 2009, n. 3203<br />

certificato il 08-07-2009<br />

Reg. CE 1260/99 Docup Ob. 2 Anni 2000/2006<br />

Misura 1.2 “Aiuti agli investimenti di piccole imprese<br />

artigiane di produzione e coop.ve di produzione”.<br />

Variazione investimento Ditta Pacchini Andrea<br />

(elenco 5316) e approvazione rendicontazione finale<br />

di spesa (elenco 5314). ’’146<br />

ALTRI ENTI<br />

ALAMEDA S.R.L. - FIRENZE<br />

Valutazione di Impatto Ambientale - Verifica<br />

di assoggettabilità art. 20 D. Lgs 152/2006 e s.m.i. -<br />

realizzazione di un Impianto Fotovoltaico connesso<br />

alla rete elettrica di distribuzione, in loc. Campo al<br />

Pozzo nel Comune di Suvereto (LI). ’’150<br />

_____________<br />

AUTOSTRADE PER L’ITALIA S.P.A. - ROMA<br />

Avviso di invio istanza di verifica di assoggettabilità<br />

ai sensi del D.lgs 152/06 così come modificato dal<br />

D.lgs. 4/08, art. 20 per la realizzazione di un impianto<br />

fotovoltaico della potenza di 201,30 kWp sito presso<br />

via G.Bovio 23, Comune di Calenzano (FI). ’’150<br />

_____________<br />

Avviso di invio istanza di verifica di assoggettabilità<br />

ai sensi del D.lgs 152/06 così come modificato dal<br />

D.lgs. 4/08, art. 20 per la realizzazione di un impianto<br />

fotovoltaico della potenza di <strong>28</strong>0,50 kWp sito presso<br />

via Limite, Comune di Campi Bisenzio (FI). ’’150<br />

_____________<br />

Avviso di invio istanza di verifica di assoggettabilità<br />

ai sensi del D.lgs 152/06 così come modificato dal<br />

D.lgs. 4/08, art. 20 per la realizzazione di un impianto<br />

fotovoltaico della potenza di 1136,72 kWp sito presso<br />

via di Mollaia, Comune di Campi Bisenzio (FI). ’’151<br />

_____________<br />

ENER FREE SAS - Pescia (PT)<br />

Avviso di attivazione procedura di Verifica come<br />

previsto dall’art. 20 D.Lgs. 152/2006 così come<br />

modificato dal D.Lgs. 16 Gennaio 2008 n. 4 per la<br />

realizzazione di un impianto fotovoltaico di potenza<br />

pari a 49,<strong>28</strong> kWp posto su terreno, sito in via<br />

Squarciabocconi 83, località Veneri, Comune di Pescia<br />

Provincia di Pistoia, di proprietà di Ener Free s.a.s. di<br />

Betti Massimo & C. ’’151<br />

_____________<br />

FERMET SERVIZI S.L.R. - MASSA<br />

Verifica di assoggettabilità a Valutazione di Impatto<br />

Ambientale (art. 20, D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i.)<br />

- Ditta FERMET S.r.l. via Casellotto di Sopra, 7 54100<br />

Massa (MS); Località via Frassina n. 51 Carrara<br />

(MS). ’’151<br />

_____________<br />

LINEA COLOR S.R.L. - Vernio (PO)<br />

Realizzazione impianto per la produzione di energia<br />

idroelettrica ad acqua fluente. Fiume Bisenzio,<br />

Comune di Vernio, Loc. Fondagnana. ’’152<br />

_____________<br />

RETE FERROVIARIA ITALIANA S.p.A.<br />

- Direz. Compart.le Infrastruttura - FIRENZE<br />

Ordine di pagamento diretto delle indennità di<br />

espropriazione (art. 26 DPR 327/2001). Ditte soggette<br />

a servitù di elettrodotto nel comune di Vecchiano (PI) -<br />

Cantore Ada - Guidoni Laura - Guidoni Michele. ’’152<br />

_____________<br />

Ordine di pagamento diretto delle indennità di<br />

espropriazione (art. 26 DPR 327/2001). Ditte soggette<br />

ad esproprio nel comune di Vecchiano (PI) - Barsanti<br />

Giuliano e Possenti Doretta. ’’153


SEZIONE <strong>II</strong><br />

- Statuti<br />

15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

COMUNE DI CASTELFRANCO DI SOTTO (Pisa)<br />

Modifica degli artt. 16 e 70 dello Statuto comunale<br />

(deliberazione C.C. n. 44 del 26 giugno 2009). ’’ 154<br />

_____________<br />

COMUNE DI CAVRIGLIA (Arezzo)<br />

Modifica all’art. 19, comma 1, dello Statuto comunale<br />

(deliberazione C.C. n. 26 del 26 giugno 2009). ’’ 154<br />

- Decreti<br />

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI<br />

AREZZO<br />

DECRETO DEL SEGRETARIO PROVINCIALE<br />

3 luglio 2009, n. 320<br />

Costituzione di servitù ed occupazione temporanea<br />

di terreni occorrenti per i lavori relativi alla<br />

rete irrigua del distretto 21 sistema Montedoglio<br />

interessante aree agricole nel comune di Civitella<br />

in Val di Chiana e di Monte san Savino. 1^ lotto 2^<br />

stralcio 4^ raggruppamento - pagamento diretto<br />

indennità di asservimento e di occupazione. ’’ 154<br />

- Determinazioni<br />

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI<br />

AREZZO<br />

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />

6 aprile 2009, n. 43<br />

T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche -<br />

variante della concessione di derivazione di acqua<br />

pubblica dal torrente Gravena in Comune di Subbiano<br />

in loc. Il Molino per uso irrigazione attrezzature<br />

sportive e verde privato - Ditta Gentili Rita - pratica<br />

n. CSU1991_00003 ’’ 154<br />

_____________<br />

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />

6 aprile 2009, n. 44<br />

T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche -<br />

rinnovo con variante della concessione di derivazione<br />

di acqua pubblica dal torrente Gravena in comune di<br />

Subbiano in loc. Il Molino della Gravena - Castelluccio<br />

per uso irrigazione, irrigazione attrezzature sportive,<br />

verde privato e servizi igienici - Ditta Gentili Rita -<br />

pratica n. CSU1994_00008. ’’ 155<br />

_____________<br />

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />

7 aprile 2009, n. 45<br />

T.U. sulle acque pubbliche - concessione di<br />

derivazione di acqua pubblica dal torrente Sova<br />

in comune di Bibbiena in loc. La Fornace ad<br />

uso industriale - Ditta Agnolozzi S.r.l. - pratica<br />

CSU2005_00011. ’’ 155<br />

_____________<br />

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />

7 aprile 2009, n. 46<br />

T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche -<br />

rinnovo con variante della concessione di derivazione<br />

di acqua pubblica dal canale maestro della Chiana<br />

in comune di Arezzo in loc. Policiano ad uso irriguo<br />

- Ditta Azienda Agricola Policiano di Orietta Carpi<br />

Bono C. S.a.s. - pratica csu1958_00008. ’’ 156<br />

_____________<br />

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />

7 aprile 2009, n. 47<br />

T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche<br />

- concessione di derivazione di acqua pubblica dal<br />

fosso del Cerfone in comune di Caprese Michelangelo<br />

in loc. Pantano per uso irriguo - Ditta: Busi Maria<br />

Assunta - pratica n. CSU2005_00001. ’’ 156<br />

_____________<br />

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />

14 aprile 2009, n. 50<br />

T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche<br />

- concessione di derivazione di acqua pubblica<br />

sotterranea da due pozzi in comune di Bucine<br />

in loc. Selvaccia ad uso consumo umano - Ditta<br />

Poggio Cennina Immobiliare S.r.l. - pratica n.<br />

ACS2007_00035. ’’ 157<br />

_____________<br />

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />

14 aprile 2009, n. 51<br />

T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche<br />

- concessione di derivazione di acqua pubblica<br />

sotterranea da un pozzo in comune di Terranuova<br />

Bracciolini in loc. Stranuzzoni ad uso consumo umano<br />

e zootecnico - Ditta Benedetti Ruggero - pratica n.<br />

CSA2007_00001. ’’ 157<br />

_____________<br />

5


6 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />

8 giugno 2009, n. 66<br />

T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche -<br />

concessione di derivazione acqua pubblica sotterranea<br />

da un pozzo in comune di Sansepolcro in loc. zona<br />

industriale Alto Tevere ad uso servizi igienici - Ditta<br />

Pastina Marmi - pratica n. ACS2005_00002. ’’ 158<br />

_____________<br />

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />

8 giugno 2009, n. 67<br />

T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche<br />

- concessione di derivazione di acqua pubblica<br />

sotterranea da un pozzo in comune di Terranuova<br />

Bracciolini in loc. Penna ad uso irrigazione verde<br />

privato e servizi antincendio - Ditta Jefil S.r.l. - pratica<br />

n. ACS2004_000058. ’’ 158<br />

_____________<br />

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />

8 giugno 2009, n. 68<br />

T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche<br />

- concessione di derivazione di acqua pubblica<br />

sotterranea da un pozzo in comune di Terranuova<br />

Bracciolini in loc. Poggio Martino ad uso servizi<br />

igienici. - Ditta Prebeton Calcestruzzi S.r.l. - pratica<br />

n. ACS2006_00016. ’’ 158<br />

_____________<br />

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA<br />

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />

26 giugno 2009, n. 1064<br />

S.R. 429 “di Val d’Elsa” - variante alla strada<br />

regionale n. 429 di Val d’Elsa per il collegamento dei<br />

centri abitati di Certaldo e Poggibonsi. Liquidazione<br />

indennità di esproprio e occupazione temporanea<br />

a titolo di saldo alla Ditta catastale espropriata<br />

“Aziende Agricole Lorenzo Gori e figli S.r.l. con<br />

sede in Firenze” proprietaria dei terreni occupati<br />

per la realizzazione dei lavori in oggetto, preventiva<br />

all’emissione del decreto di esproprio per cessione<br />

volontaria dei terreni. ’’ 159<br />

- Disposizioni<br />

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA<br />

DISPOSIZIONE DIRIGENZIALE<br />

13 maggio 2009, n. 632<br />

T.U. 11/12/1933 n. 1775 - acqua sotterranea - Ditta<br />

Agricola Villa Cerna S.s. società agricola - concessione<br />

di derivazione acqua sotterranea ad uso aziendale,<br />

in loc. Montauto nel comune di San Gimignano -<br />

domanda in data 03.06.2008. ’’ 160<br />

- Avvisi<br />

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI<br />

AREZZO<br />

T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche -<br />

domanda in data 19/01/2005 per rinnovo in sanatoria<br />

della concessione di derivazione di acqua pubblica dal<br />

corso d’acqua canale maestro della Chiana in comune<br />

di Arezzo loc. Pratantico per uso idroelettrico - Ditta<br />

I.G.I.E.R. - pratica n. 411/Arno csu2005_00010 id.<br />

I0000569. ’’ 161<br />

_____________<br />

T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche<br />

- domanda in data 30/06/2009 per rinnovo della<br />

concessione di derivazione di acqua pubblica dal<br />

corso d’acqua borro Argella in comune di Cortona<br />

loc. Montanare per uso irriguo - Ditta Az Agr. Frattesi<br />

Patrizia - pratica n. CSU1951_00005. ’’ 161<br />

_____________<br />

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI<br />

FIRENZE<br />

Domanda in data 01/07/2009 per il rilascio della<br />

nuova concessione di derivazione di acqua pubblica<br />

mediante un pozzo ubicato nel comune di Barberino<br />

di Mugello località Case Spedaletto ad uso industriale<br />

- richiedente: ICAP - Sira Chemicals and Polymers<br />

S.p.A. - pratica: concessione nuova n. 3037. ’’ 161<br />

_____________<br />

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA<br />

Domanda di rinnovo e subentro della concessione<br />

di derivazione acqua da un pozzo in loc. Castello<br />

di Capraia nel comune di Sovicille - Ditta Sansoni<br />

Riccardo - pratica PC266. ’’ 161<br />

_____________<br />

COMUNE DI BIENTINA (Pisa)<br />

Piano di recupero di area urbana con contestuale<br />

variante al R.U. di fabbricato denominato “scuola<br />

parificata Maria Assunta Pacini” - adozione. ’’ 162<br />

_____________


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

COMUNE DI CAMAIORE (Lucca)<br />

Approvazione del piano di recupero in località<br />

Lido di Camaiore, proprietà Soc. Helvetia di Carrai<br />

Claudio & C. S.a.s. ’’ 162<br />

_____________<br />

COMUNE DI CAMPAGNATICO (Grosseto)<br />

Approvazione piano di recupero dell’area denominata<br />

“Casa di Carletto”. ’’ 162<br />

_____________<br />

COMUNE DI CAMPORGIANO (Lucca)<br />

Approvazione lottizzazione in Camporgiano capoluogo<br />

ai sensi della legge regionale n. 1 del 3 gennaio<br />

2005 art. 17. ’’ 162<br />

_____________<br />

COMUNE DI CAPALBIO (Grosseto)<br />

Approvazione variante al P.R.G. vigente relativa<br />

ad aree correlate al progetto di ampliamento<br />

dello svincolo tra la S.P. Pedemontana e la S.P.<br />

Valmarina. ’’ 163<br />

_____________<br />

COMUNE DI CASTIGLION FIBOCCHI (Arezzo)<br />

Controdeduzioni alle osservazioni al piano strutturale<br />

e parziale ripubblicazione delle modifiche introdotte<br />

ai sensi dell’art. 17 della L.R.T. n. 1/05 e successive<br />

modifiche ed integrazioni. ’’ 163<br />

_____________<br />

Adozione del piano di recupero di iniziativa<br />

Pubblica “Orti Occhini”. ’’ 163<br />

_____________<br />

COMUNE DI GAVORRANO (Grosseto)<br />

Adozione piano di recupero Poderi Alti. ’’ 163<br />

_____________<br />

Adozione seconda variante al piano di lottizzazione<br />

I Bacini. ’’ 164<br />

_____________<br />

Adozione variante al piano di recupero Costa dei<br />

Pentiti a Giuncarico. ’’ 164<br />

_____________<br />

Adozione variante al piano di recupero Santa<br />

Chiara. ’’ 164<br />

_____________<br />

COMUNE DI LUCIGNANO (Arezzo)<br />

Adozione e di pubblicazione della adozione variante<br />

n. 23/R.U. variante al R.U. con contestuale variante al<br />

di piano di recupero loc. La Selva precedentemente<br />

convenzionato, del comune di Lucignano. ’’ 165<br />

_____________<br />

Adozione e di pubblicazione della adozione<br />

variante n. 26/R.U. per un P.D.R. in loc. La Vescina<br />

con contestuale variante al R.U., del comune di<br />

Lucignano. ’’ 165<br />

_____________<br />

COMUNE DI MARCIANO DELLA CHIANA<br />

(Arezzo)<br />

Avviso di approvazione definitiva e di deposito del<br />

regolamento urbanistico. ’’ 165<br />

_____________<br />

COMUNE DI MONTALCINO (Siena)<br />

Adozione del P.A.P.M.A.A. con valore di P.A.<br />

dell’Azienda Agricola Martoccia di Brunelli Luca in<br />

loc. Podere Martoccia (deliberazione C.C. n. 41 del 26<br />

giugno 2009). ’’ 165<br />

_____________<br />

COMUNE DI MONTECATINI VAL CECINA (Pisa)<br />

Variante al P.R.G per l’apertura di una intersezione<br />

a raso sulla S.R.T. n. 439 in prossimità dell’abitato di<br />

Saline di Volterra. Approvazione. ’’ 166<br />

_____________<br />

COMUNE DI MONTEPULCIANO (Siena)<br />

Piano di recupero Villa Buschetti Ditta Pia Arciconfraternita<br />

di Misericordia - approvazione ai<br />

sensi della L.R. 1/05 art. 69. ’’ 166<br />

_____________<br />

COMUNE DI MURLO (Siena)<br />

Variante al piano strutturale ed al regolamento<br />

urbanistico - adozione ai sensi della L.R. 01/2005 ’’ 166<br />

_____________<br />

COMUNE DI PISA<br />

L.R. n. 1 del 03.01.2005 art. 15 e successivi -<br />

variante al regolamento urbanistico finalizzata alla<br />

semplificazione, razionalizzazione ed adeguamento<br />

delle norme tecniche di attuazione - approvazione<br />

definitiva. ’’ 167<br />

_____________<br />

7


8 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

L.R. n. 1 del 03.01.2005 art. 15 e successivi - adozione<br />

di variante al regolamento urbanistico a seguito della<br />

decadenza delle previsioni a carattere espropriativo<br />

e della perdita di efficacia delle previsioni di piani<br />

attuativi. ’’ 167<br />

_____________<br />

COMUNE DI POMARANCE (Pisa)<br />

Adozione del regolamento urbanistico ai sensi<br />

dell’art. 17 della L.R. n. 1/2005. Proroga termini di<br />

deposito, pubblicazione e per la presentazione delle<br />

osservazioni di cui all’art. 17 comma 2 della L.R.<br />

1/2005. ’’ 167<br />

_____________<br />

COMUNE DI PRATO<br />

D.Lgs 152/06 e smi, art. 20 procedimento di verifica<br />

di assoggettabilità sul progetto preliminare per la<br />

realizzazione di una centrale fotovoltaica presso via<br />

Alessandro Manzoni - via Castruccio con potenza di<br />

picco 993.60 KWp. ’’ 167<br />

_____________<br />

COMUNE DI RIPARBELLA (Pisa)<br />

Adozione il piano attuativo di iniziativa privata<br />

per realizzazione di un complesso turistico ricettivo in<br />

Riparbella località Mandriacce. ’’ 168<br />

_____________<br />

Approvazione del piano attuativo per l’ampliamento<br />

struttura turistico ricettiva esistente in Riparbella<br />

- località Nocolino. ’’ 168<br />

_____________<br />

COMUNE DI SCANSANO (Grosseto)<br />

Procedura di VAS ai sensi della L. 152/2006 e s.m.i.<br />

(in conformità della del. G.R.T. 87 del 9 febbraio 2009<br />

- indirizzi transitori applicativi in materia di Vas e<br />

Via) ai fini degli atti di cui alla L.R. 1/05 “avvio del<br />

procedimento di variante ai sensi dell’art. 15 della<br />

L.R. 1/05” per la localizzazione di una struttura<br />

sanitaria in località Pancole ai sensi dell’art. 4 comma<br />

6 piano strutturale art. 17 ins 2 _ Collacchie nord -<br />

Montorgiali - Pancole - Preselle _ approvato con del.<br />

C.C. 33 del <strong>28</strong> maggio 2008 - presa d atto del rapporto<br />

preliminare e richiesta contributi (delibera C.C. n. 35<br />

del 13/05/2009). ’’ 168<br />

AVVISI DI RETTIFICA<br />

- Avvisi<br />

COMUNE DI CAPANNOLI (Pisa)<br />

Approvazione del piano strutturale del Comune<br />

di Capannoli adottato con delibera di Consiglio<br />

Comunale n. 72/2008 (pubblicato sul B.U. n. 26 del<br />

01/07/200 9 n. 26). ’’ 170<br />

SUPPLEMENTI<br />

Supplemento n. 76 al B.U. n. <strong>28</strong> del 15/07/2009<br />

ALTRI ENTI<br />

A.R.T.E.A. AGENZIA REGIONALE TOSCANA<br />

EROGAZIONI IN AGRICOLTURA<br />

DECRETO 1 luglio 2009, n. 157<br />

Pubblicazione sul B.U.R.T. dell’Albo IAP ai sensi<br />

dell’art. 5 del DPGR del 18 febbraio 2008, n. 6/R<br />

(Regolamento di attuazione del Capo <strong>II</strong> della legge<br />

regionale 27 luglio 2007, n 45 (Norme in materia di<br />

imprenditore e imprenditrice agricoli e di impresa<br />

agricola) e del decreto del direttore n. 48 del 16 aprile<br />

2008.<br />

Supplemento n. 77 al B.U. n. <strong>28</strong> del 15/07/2009<br />

- Statuti<br />

COMUNE DI LARCIANO (Pistoia)<br />

Statuto Comunale. (Modificato con deliberazione<br />

del Consiglio Comunale n. 13 del 30 marzo 2009.


SEZIONE I<br />

CONSIGLIO REGIONALE<br />

- Deliberazioni<br />

15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

DELIBERAZIONE 1 luglio 2009, n. 34<br />

Legge regionale 27 luglio 1995, n. 83 (Istituzione<br />

dell’Azienda regionale agricola di Alberese). Relazione<br />

previsionale e programmatica anno 2009.<br />

Il Presidente mette in approvazione la seguente<br />

proposta di deliberazione:<br />

IL CONSIGLIO REGIONALE<br />

Vista la legge regionale 27 luglio 1995, n. 83<br />

(Istituzione dell’Azienda regionale agricola di Alberese),<br />

di seguito denominata Azienda, ed in particolare:<br />

- l’articolo 5, nel quale si dispone che la relazione<br />

previsionale programmatica, la cui redazione è attribuita<br />

all’Amministratore, si compone del piano pluriennale,<br />

del bilancio preventivo, della relazione della situazione<br />

economica e patrimoniale, del piano colturale e di<br />

attività;<br />

- l’articolo 11, con il quale si prevede che la relazione<br />

previsionale programmatica è adottata dalla Giunta<br />

regionale ed è trasmessa al Consiglio regionale per la sua<br />

approvazione;<br />

- l’articolo 12 bis, comma 1, con il quale si dispone che<br />

sulla relazione previsionale e programmatica sia espresso<br />

il parere obbligatorio da <strong>parte</strong> del Comitato consultivo,<br />

istituito ai sensi dell’articolo 12 della l.r. 83/1995;<br />

Richiamate le deliberazioni del Consiglio regionale<br />

24 luglio 2007, n. 77 e 12 febbraio 2008, n. 13, con le<br />

quali sono stati rispettivamente approvati il bilancio<br />

per l’esercizio 2007 e la relazione previsionale e<br />

programmatica per l’anno 2008;<br />

Vista la relazione previsionale programmatica per<br />

l’esercizio 2009, trasmessa dall’Azienda con nota del 9<br />

dicembre 2008;<br />

Rilevato che:<br />

- il Gruppo Alberese, per l’annualità 2009 prevede che<br />

il bilancio consolidato chiuda con una perdita di esercizio<br />

pari a 340.708,00 euro, rispetto a quanto previsto dal<br />

piano pluriennale (euro 80.830,00). Il peggioramento del<br />

risultato (euro 259.878,00) è da imputarsi alla riduzione<br />

dei contributi comunitari ed allo slittamento dei ricavi<br />

previsti dalla attività convegnistica del Granaio lorenese.<br />

Altre voci passive in aumento risultano completamente<br />

assorbite da miglioramenti gestionali, confermando un<br />

sano assetto aziendale;<br />

- nel corso del 2009 si è assistito ad una riduzione<br />

generalizzata nell’entità dei contributi previsti per le<br />

aziende agricole dalle politiche agricole comunitarie,<br />

ed a un incremento, non preventivato, del costo del<br />

lavoro dovuto alla sottoscrizione dei contratti collettivi<br />

di lavoro per il comparto. Complessivamente, a seguito<br />

di verifiche effettuate dall’Agenzia regionale toscana per<br />

le erogazioni in agricoltura (ARTEA), è stata prevista,<br />

rispetto al piano pluriennale di sviluppo, una riduzione<br />

di oltre 217.000,00 euro di contributi, ed un aumento del<br />

costo complessivo del lavoro pari ad euro 102.000,00,<br />

nonostante l’Azienda non abbia aumentato il numero dei<br />

dipendenti;<br />

- un filone, fondamentale per l’ottenimento dei risultati,<br />

è rappresentato dall’attività convegnistica e turistico<br />

ricettiva. Nei primi mesi del 2009 si concluderanno<br />

i lavori relativi a Villa granducale, con conseguente<br />

aumento dei posti letto disponibili per l’ospitalità e<br />

la realizzazione di una sala convegni. In merito alla<br />

ristrutturazione del Granaio lorenese (destinato alla<br />

convegnistica), già in corso dal 2008, si rileva un ritardo,<br />

anche come conseguenza della tromba d’aria del 15<br />

agosto 2008, nell’ultimazione dei lavori, che si prevede<br />

terminino entro il 30 giugno 2009;<br />

- obiettivo importante per il 2009 è lo sviluppo di<br />

azioni mirate per la valorizzazione commerciale delle<br />

produzioni aziendali e l’avvio della commercializzazione<br />

delle referenze biologiche aziendali. Si prevede un<br />

incremento dei ricavi rispetto a quelli preventivati nel<br />

piano pluriennale 2007 – 2010 in questo ambito;<br />

- è stato firmato l’accordo di programma finalizzato<br />

alla soluzione dei problemi sorti a causa dell’erosione<br />

costiera. A seguito di ripetuti allagamenti di aree<br />

pascolative, si sono infatti verificati danni consistenti ed<br />

in <strong>parte</strong> irrimediabili per il recupero produttivo di quelle<br />

aree e per la pineta granducale. L’accordo di programma<br />

ha in progetto: il ripristino dell’argine, la re-installazione<br />

delle porte vinciane sul canale scolmatore parallelo<br />

alla foce dell’Ombrone, i lavori di ripristino della rete<br />

scolante, l’abbattimento e la sostituzione delle piante<br />

morte, il recupero delle superfici a prato-pascolo. Occorre<br />

rilevare che la costruzione del nuovo argine, interamente<br />

ricadente sulla superficie aziendale, comporterà una sua<br />

non trascurabile diminuzione;<br />

- nella gestione delle convenzioni con terzi, positiva<br />

è la conferma delle attività del performance test con<br />

l’Unione nazionale per l’incremento delle razze equine<br />

(UNIRE) e il buon rapporto ristabilito, a seguito della<br />

positiva sentenza del Tribunale amministrativo regionale<br />

(TAR), con il Comando del Centro militare veterinario<br />

(CEMIVET).<br />

- l’Azienda è direttamente impegnata nello sviluppo<br />

del progetto di costituzione del polo di eccellenza per il<br />

cavallo da sella, fortemente voluto dalla <strong>Regione</strong> e dalle<br />

istituzioni locali, sul quale anche l’UNIRE ha ribadito la<br />

propria disponibilità a lavorare;<br />

9


10 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

- nel corso del 2009 si procederà alla stipula di<br />

una nuova convenzione tra l’Azienda e l’Ente Parco<br />

regionale della Maremma, in quanto quella precedente<br />

risulta scaduta;<br />

- il bilancio previsionale 2009 è sviluppato in coerenza<br />

con il piano pluriennale;<br />

Richiamato il parere favorevole del Comitato<br />

consultivo;<br />

Richiamate le relazioni dei Collegi dei revisori delle<br />

società Agricola di Alberese e di Agricola Alberese srl –<br />

Società Agricola, con le quali i collegi prendono atto degli<br />

elementi evidenziati nella relazione dell’Amministratore<br />

ed esprimono parere favorevole all’approvazione dei<br />

bilanci di previsione 2009 delle suddette società;<br />

DELIBERA<br />

1. di approvare, ai sensi dell’articolo 11, comma 1 della<br />

l.r. 83/1995, la relazione previsionale e programmatica<br />

per l’esercizio 2009 dell’Azienda regionale agricola di<br />

Alberese, composta da:<br />

- Relazione dell’Amministratore (allegato A);<br />

- Piano colturale (allegato B);<br />

- Parere del comitato consultivo aziendale (allegato C);<br />

- Note esplicative (allegati D ed E);<br />

- Elenco immobili da alienare (allegato F);<br />

allegati alla presente deliberazione a costituirne <strong>parte</strong><br />

integrante e sostanziale:<br />

Il presente atto è pubblicato integralmente, compresi<br />

gli allegati A, B, C, D E, F, sul Bollettino Ufficiale<br />

della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, ai sensi dell’articolo 5, comma<br />

1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti del<br />

Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2<br />

della medesima l.r. 23/2007.<br />

IL CONSIGLIO APPROVA<br />

con la maggioranza prevista dall’articolo 26 dello<br />

Statuto.<br />

Il Presidente<br />

Angelo Pollina<br />

I Segretari<br />

Giuseppe Del Carlo<br />

Bruna Giovannini<br />

SEGUONO ALLEGATI


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

RELAZIONE DELL’AMMINISTRATORE SULLA SITUAZIONE ECONOMICA<br />

E PATRIMONIALE DELL’ESERCIZIO 2009<br />

La relazione previsionale e programmatica per l’anno 2009 dell’Azienda<br />

Regionale Agricola di Alberese, prevista dall’articolo n. 11 della L.R. 83/95<br />

istitutiva dell’Ente Pubblico Economico, è redatta in coerenza rispetto alle<br />

previsioni sviluppate nel Piano di Sviluppo 2007/2010 approvate dal<br />

Consiglio Regionale, tuttavia apportando modifiche e variazioni di cui si<br />

rende conto nel presente documento.<br />

In particolare, infatti, si sono ravvisati recentemente alcuni mutamenti<br />

significativi, in negativo, nella entità dei contributi previsti per le aziende<br />

agricole dalle Politiche Agricole Comunitarie e un incremento del costo del<br />

lavoro dovuto alla sottoscrizione dei Contratti collettivi di lavoro per il<br />

comparto non preventivato in tale misura. Entrambi i mutamenti, dovuti a<br />

fattori assolutamente esogeni alla gestione dell’impresa, non possono<br />

ovviamente non essere tenuti in considerazione nella stesura della Relazione<br />

Previsionale e Programmatica per l’anno 2009.<br />

Le relazioni che accompagnano i bilanci preventivi dell’Azienda Regionale<br />

Agricola di Alberese e della controllata Agricola Alberese srl, danno conto nel<br />

dettaglio della situazione delle singole Aziende e delle previsioni per il 2009. Il<br />

piano colturale individua le scelte produttive in modo dettagliato.<br />

L’Amministratore intende, con la presente relazione, evidenziare queste<br />

variazioni.<br />

* * *<br />

Contributi<br />

Parimenti a tutte le imprese agricole private, anche l’Azienda Regionale<br />

Agricola di Alberese e la sua controllata Agricola Alberese, possono<br />

beneficiare per la gestione in conto esercizio di alcune provvidenze, e più<br />

nello specifico dei titoli PAC, delle misure che prevedono specifici impegni<br />

gestionali da <strong>parte</strong> degli agricoltori, come ad esempio l’agroambiente, e di<br />

alcune misure a favore dell’allevamento di razze animali autoctone.<br />

A seguito di una riduzione generalizzata delle risorse destinate al comparto,<br />

anche a livello provinciale, di una contrazione dell’importo unitario dei premi<br />

collegati alla gestione delle produzioni biologiche (Agroambiente), nonché,<br />

1<br />

11<br />

ALLEGATO A


12 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

inoltre, della modulazione dei contributi stessi che penalizzano le aziende di<br />

grandi dimensioni con riduzioni progressive sull’erogato, anche Alberese,<br />

come molte imprese private, sarà fortemente penalizzata.<br />

Nel 2009 Agricola Alberese, rispetto alle previsioni del Piano pluriennale di<br />

sviluppo approvato dal Consiglio regionale non percepirà alcun contributo<br />

rispetto ai 50.680,00 € previsti per le misure agroambientali in quanto non<br />

rientrante tra i soggetti beneficiari per carenza di risorse.<br />

Sempre nel corso dell’esercizio 2009 l’Azienda Regionale Agricola Alberese,<br />

per quanto sopra descritto, avrà una riduzione di ben 167.000,00 € rispetto<br />

alle previsioni.<br />

Nel complesso si è prevista, rispetto al piano pluriennale di sviluppo, una<br />

riduzione di oltre 217.000,00 € di contributi. Tale valore è stato stimato sulla<br />

base di verifiche effettuate attraverso l’organismo pagatore regionale ARTEA.<br />

Costo del lavoro<br />

I rinnovi dei Contratti Collettivi di Lavoro del comparto agricolo (operai e<br />

impiegati) nel corso del 2008 sono stati sottoscritti con aumenti che hanno<br />

superato quanto previsto dal Piano pluriennale di sviluppo 2007/2010.<br />

Quindi, nonostante l’Azienda non abbia aumentato il numero dei dipendenti,<br />

ma anzi abbia solo parzialmente sostituito alcune figure andate in quiescenza,<br />

il costo complessivo del lavoro si prevede subirà un incremento di 102.000,00<br />

€ circa.<br />

Convegnistica<br />

A seguito del ritardo nell’ultimare i lavori di restauro conservativo del<br />

Granaio Lorenese, anche come conseguenza del rovinoso evento atmosferico<br />

dell’agosto 2008, cautelativamente si sono dimezzati a 40.000,00 € i ricavi<br />

previsti dalla nuova attività di convegnistica che si intende lanciare nel corso<br />

del 2009. Si prevede infatti che tutti i lavori tesi a rendere funzionale il<br />

granaio non termineranno prima del 30 giugno 2009.<br />

Punto vendita<br />

Così come meglio spiegato nella nota esplicativa si prevede per l’esercizio<br />

2009 un incremento di ricavi ottenuti dal punto di vendita aziendale di<br />

Alberese che si dovranno posizionare a circa 390.000,00 € (+ 20.000,00 €<br />

rispetto alle Previsione del Piano aziendale 2007/2010).<br />

Performance Test Unire<br />

L’importante attività aziendale che prevede l’organizzazione del Performance<br />

Test del Cavallo da Sella Italiano per conto dell’ UNIRE, Ente Tecnico<br />

controllato dal Ministero dell’Agricoltura, nel corso del 2009 prevede ricavi 2<br />

superiori di 20.000,00 rispetto alle Piano Aziendale, attestandosi a circa<br />

480.000,00 €<br />

Distribuzione prodotti alimentari Alberese<br />

Nel corso del 2009 si prevedono incrementi di ricavi di circa 100.000,00 €<br />

rispetto alle previsioni del Piano pluriennale 2007/2010. Tale considerazione


Test del Cavallo da Sella Italiano per conto dell’ UNIRE, Ente Tecnico<br />

controllato dal Ministero dell’Agricoltura, nel corso del 2009 prevede ricavi<br />

superiori di 20.000,00 rispetto alle Piano Aziendale, attestandosi a circa<br />

15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

480.000,00 €<br />

Distribuzione prodotti alimentari Alberese<br />

Nel corso del 2009 si prevedono incrementi di ricavi di circa 100.000,00 €<br />

rispetto alle previsioni del Piano pluriennale 2007/2010. Tale considerazione<br />

deriva dal fatto che, supportati dall’andamento 2008, il settore grazie allo<br />

sviluppo di nuovi progetti e accordi ha generato già dall’anno in corso<br />

consistenti incrementi di ricavi rispetto alle previsioni.<br />

L’analisi dei dati sopra esposti mette in evidenza che, nell’Azienda Regionale<br />

Agricola di Alberese, la somma tra i minori ricavi per la convegnistica (-<br />

40.000,00 €) e i maggiori costi per il personale (+100.000,00 €), pari quindi a<br />

circa 140.000,00 €, è perfettamente compensata dal miglioramento<br />

gestionale/commerciale che prevede maggiori ricavi per la stessa cifra. Tutto<br />

ciò conferma la buona gestione aziendale, la validità e l’attualità delle scelte<br />

del Piano pluriennale di sviluppo, approvato nel 2007 dal Consiglio<br />

Regionale.<br />

Tuttavia, questo recupero dovuto al miglioramento gestionale non è però in<br />

grado di compensare il previsto “crollo” dei contributi comunitari stimati in<br />

oltre 217.000,00 € a livello consolidato.<br />

Tale valore, si precisa, è da considerarsi orientativo in quanto la Politica<br />

Agricola Comunitaria è in corso di revisione sia nelle sedi europee che a<br />

livello regionale.<br />

Nella presente Relazione Previsionale e Programmatica, si precisa, è stato<br />

considerato che nel corso del 2009 l’Azienda Regionale Agricola di Alberese<br />

possa accedere ai finanziamenti nel nuovo programma del Piano di Sviluppo<br />

Rurale sulle misure agroambientali. Il 2008 infatti è l’ultima annualità del<br />

precedente bando. Questo aspetto merita di essere sottolineato perché,<br />

qualora non vi siano le risorse necessarie a livello provinciale o l’Azienda<br />

Regionale, in seguito alla definizione dei parametri e dei relativi punteggi<br />

assegnati, non rientri tra i beneficiari dei contributi che comunque, come<br />

abbiamo sopra spiegato, saranno inferiori di 167.000,00 € rispetto all’attuale<br />

bando, andrà certamente fatto uno specifico approfondimento sulla stessa<br />

sostenibilità economica dell’Azienda, così come, purtroppo dovranno farlo<br />

molti altri imprenditori privati.<br />

In base a quanto sopra esposto si prevede che il Bilancio consolidato 2009<br />

chiuda con una perdita di esercizio pari a € - 340.708,00 rispetto a quanto 3<br />

previsto dal Piano pluriennale e cioè a € - 80.830,00 €. Il peggioramento del<br />

risultato, pari a 259.878,00 € è quindi, come sopra illustrato, solo da<br />

imputarsi alla riduzione dei contributi comunitari (217.000,00 €) e dallo<br />

slittamento dei ricavi previsti dalla attività convegnistica del Granaio Lorenese<br />

(- 40.000,00 €). Altre voci in passivo in aumento, come il costo del lavoro (+<br />

102.000,00 €) risultano completamente assorbiti da miglioramenti gestionali, a<br />

conferma comunque di un assetto sano aziendale.<br />

Rapporti Ente Parco della Maremma<br />

L’Azienda Regionale Agricola di Alberese è di fatto la proprietà più grande<br />

che insiste sul territorio del Parco della Maremma e con i suoi 4.600 ettari<br />

rappresenta quasi il 40% dell’intera superficie dell’area protetta. Attualmente<br />

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slittamento dei ricavi previsti dalla attività convegnistica del Granaio Lorenese<br />

(- 40.000,00 €). Altre voci in passivo in aumento, come il costo del lavoro (+<br />

102.000,00 €) risultano completamente assorbiti da miglioramenti gestionali, a<br />

conferma comunque di un assetto sano aziendale.<br />

14 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Rapporti Ente Parco della Maremma<br />

L’Azienda Regionale Agricola di Alberese è di fatto la proprietà più grande<br />

che insiste sul territorio del Parco della Maremma e con i suoi 4.600 ettari<br />

rappresenta quasi il 40% dell’intera superficie dell’area protetta. Attualmente<br />

la Convenzione che regolava i rapporti tra Parco e Azienda è scaduta ed è<br />

indispensabile addivenire, quanto prima, ad un nuovo accordo che riconosca<br />

all’Azienda Regionale il suo ruolo determinante per la fruizione da <strong>parte</strong> dei<br />

visitatori dell’area protetta. Sin dalla costituzione dell’Ente Parco, l’Azienda<br />

Regionale Agricola di Alberese ha reso disponibili a titolo gratuito tutti gli<br />

itinerari, molti dei quali risultano poi a pagamento generando ovviamente,<br />

ricavi per il Parco della Maremma. Non è certo intenzione dell’Azienda<br />

Regionale rimettere in discussione questa prassi ormai consolidata nel tempo,<br />

ma crediamo si debbano impostare nuove relazioni che pongano sullo stesso<br />

piano Azienda e Parco come elementi, ognuno con le proprie peculiarità e<br />

funzioni, che garantiscano nello stesso tempo la tutela dell’ambiente e del<br />

paesaggio e la valorizzazione delle produzioni tipiche e delle tradizioni locali,<br />

in un contesto di sostenibilità economica del sistema. Al riguardo in corso di<br />

elaborazione una prima bozza di nuova convenzione.<br />

Fauna selvatica e danni alle coltivazioni e all’allevamento<br />

Un approfondimento specifico appare necessario rispetto alla forte presenza<br />

di animali selvatici, in particolare ungulati (daini e cinghiali), che provocano<br />

continui danni in tutte le fasi vegetative delle colture agricole (dalla semina al<br />

raccolto) riducendo così in modo sensibile le rese produttive e costringendo<br />

spesso a modificare il piano di coltivazione aziendale per evitare alcune<br />

colture nelle zone più soggette alla presenza di selvatici. La presenza di questi<br />

animali, che ci pare in forte incremento, interessa anche la competizione che<br />

gli stessi selvatici fanno al bestiame allevato (bovini ed equini di razza<br />

maremmana) allo stato brado, riducendo quindi la produzione foraggera del<br />

pascolo a causa di sovrapascolamento e consumando lo stesso fieno e l’acqua<br />

potabile destinata al bestiame aziendale. Oltre ad impostare modalità che<br />

prevedano la liquidazione da <strong>parte</strong> dell’Ente Parco della totalità di questi<br />

danni sistematici (anche prevedendo, diversamente da oggi, un risarcimento<br />

di danni subiti dal bestiame aziendale a causa della competizione alimentare),<br />

è opportuno realizzare e attivare, come tra l’altro avveniva in passato, forme<br />

attive di contenimento della fauna selvatica (specifiche recinzioni, catture,<br />

idonei cancelli ecc).<br />

Lotta all’erosione marina e gestione dell’acqua dolce<br />

Così come già riportato nelle note esplicative, il fenomeno dell’erosione<br />

costiera ha creato notevoli danni all’Azienda Regionale, di fatto sottraendo<br />

più di 100 ettari di pascolo e compromettendo in maniera definitiva altre<br />

importanti superfici un tempo occupate da boschi di pino domestico,<br />

utilizzate anche per la raccolta degli strobili da pinoli. Anche il nuovo argine,<br />

previsto dall’accordo di programma, sarà costruito completamente su terreno<br />

aziendale e, di fatto, escluderà una superficie più ampia rispetto al profilo<br />

dell’argine stesso in quanto l’area antistante la barriera stessa sarà comunque<br />

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costiera ha creato notevoli danni all’Azienda Regionale, di fatto sottraendo<br />

più di 100 ettari di pascolo e compromettendo in maniera definitiva altre<br />

importanti 15.07.2009 superfici - BOLLETTINO un tempo UFFICIALE occupate DELLA da REGIONE boschi TOSCANA di pino - N. <strong>28</strong> domestico,<br />

utilizzate anche per la raccolta degli strobili da pinoli. Anche il nuovo argine,<br />

previsto dall’accordo di programma, sarà costruito completamente su terreno<br />

aziendale e, di fatto, escluderà una superficie più ampia rispetto al profilo<br />

dell’argine stesso in quanto l’area antistante la barriera stessa sarà comunque<br />

occupata o interessata dalla presenza di acqua di mare. Fatta questa premessa<br />

si ritiene opportuno precisare che appare da approfondire la validità tecnica<br />

delle metodologie di bonifica dei terreni oggi interessati dalla presenza di<br />

acque salmastre e un tempo destinate a pascolo. Si tratterà comunque di<br />

intervenire in maniera sistematica per un numero di anni che sarà<br />

presumibilmente superiore a quello previsto nell’accordo di programma. Si<br />

evidenzia pertanto la necessità che anche a livello regionale si proceda a<br />

valutare l’efficacia degli interventi proposti, anche da un punto di vista<br />

agronomico, e a garantire le necessarie risorse per bonificare nel tempo<br />

l’area.<br />

Resta chiaro comunque che anche quando saranno realizzate le prime opere<br />

di contenimento del fenomeno erosivo e si procederà con le prime azioni di<br />

bonifica, l’Azienda Regionale si troverà con una non trascurabile diminuzione<br />

della superficie aziendale, occupata, come si è detto, sia dalle opere di<br />

protezione dal mare che dalle aree di rispetto. In tale situazione l’Azienda<br />

Regionale subirà una limitazione alla possibile crescita della mandria bovina<br />

non disponendo di sufficienti superficie a pascolo.<br />

Sempre con la finalità di mantenere l’allevamento con sistema brado della<br />

vacca e del cavallo maremmano, una peculiarità che rappresenta quasi un<br />

simbolo di questo territorio, l’Azienda Regionale Agricola di Alberese ha in 5<br />

progetto di realizzare un acquedotto aziendale per razionalizzare l’uso<br />

dell’acqua dolce per l’abbeverata del bestiame <strong>parte</strong>ndo dalle tradizionali<br />

pompe a vento. Questo intervento, che richiede un investimento consistente<br />

di oltre 40.000,00 €, è stato inserito in una domanda di aiuto sul PZR (Piano<br />

Zootecnico Regionale). Non si conosce ancora l’esito dell’istruttoria.<br />

Tromba d’aria e Patrimonio immobiliare<br />

In seguito all’evento calamitoso del 15 agosto 2008 l’Azienda Regionale<br />

Agricola di Alberese e, in particolare, il centro aziendale di Spergolaia sono<br />

stati investiti da una rovinosa tromba d’aria che ha procurato notevoli danni<br />

al patrimonio immobiliare. Alberi sradicati, tetti divelti sono solo i più<br />

evidenti segni del passaggio del fortunale. La stessa pompa a vento, simbolo<br />

stesso di accesso al territorio aziendale, è stata completamente distrutta,<br />

letteralmente accartocciata, come pure danneggiato è stato il tetto del granaio<br />

Lorenese appena posto in opera nell’ambito dei lavori di restauro della<br />

importante struttura. Complessivamente i danni subiti sono stati stimati in<br />

oltre 200.000,00 €. Regolarmente l’Azienda, oltre a comunicare formalmente<br />

alla Provincia di Grosseto l’entità dei danni nell’ambito delle procedure per la<br />

richiesta dello stato di calamità, ha attivato la richiesta di risarcimento danni<br />

alla propria assicurazione nominando al riguardo un apposito perito di<br />

fiducia. Il possibile indennizzo assicurativo non appare certo ed è oggi presto<br />

stimare l’entità dello stesso; certamente anche a seguito delle numerose<br />

accezioni sollevate dalla Compagnia assicurativa, l’indennizzo sarà comunque<br />

solo parziale e conseguente a una lunga trattativa al riguardo. In attesa di ciò,<br />

l’Azienda, anche per mettere in sicurezza i locali e adempiere alle ordinanze di<br />

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alla Provincia di Grosseto l’entità dei danni nell’ambito delle procedure per la<br />

richiesta dello stato di calamità, ha attivato la richiesta di risarcimento danni<br />

alla propria assicurazione nominando al riguardo un apposito perito di<br />

16 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

fiducia. Il possibile indennizzo assicurativo non appare certo ed è oggi presto<br />

stimare l’entità dello stesso; certamente anche a seguito delle numerose<br />

accezioni sollevate dalla Compagnia assicurativa, l’indennizzo sarà comunque<br />

solo parziale e conseguente a una lunga trattativa al riguardo. In attesa di ciò,<br />

l’Azienda, anche per mettere in sicurezza i locali e adempiere alle ordinanze di<br />

ripristino emesse dal Comune di Grosseto, ha già realizzato diversi interventi<br />

per un ammontare di € 57.829,87 e impegnato l’Azienda per altri 67.700,00 €<br />

(Tetto granaio Lorenese).<br />

In seguito a questo evento l’Azienda Regionale ha fatto alcune riflessioni in<br />

merito allo stato di conservazione del patrimonio immobiliare assegnato. Già<br />

prima del 15/8/2008 l’Azienda ha dovuto intervenire con urgenza presso un<br />

immobile sito nell’Azienda di Cernaia, con opere di puntellatura e messa in<br />

sicurezza del costo di 4.600,00 euro + iva, al fine di evitare fatali crolli nella<br />

palazzina composta da due appartamenti, assegnati in conformità al contratto<br />

degli operai agricoli a due famiglie di dipendenti aziendali, e da una sala di<br />

riposo/spogliatoio per gli operai. Si rammenta che tali beni (Azienda Cernaia<br />

e Azienda Cemivet) sono condotti dall’Azienda Regionale a seguito di 6<br />

specifiche convenzioni e quindi non sono di proprietà di Alberese. Nello<br />

specifico Cernaia è passata all’Azienda direttamente dalla <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> e<br />

la stessa dovrebbe farsi carico della manutenzione straordinaria.<br />

Molti altri fabbricati aziendali sono stati invece, anche recentemente,<br />

interessati da consistenti interventi di restauro. Tra essi da ricordare la villa<br />

Granducale, le torri costiere, l’abbazia di S. Rabano e , come già sopra<br />

ricordato, il granaio Lorenese.<br />

In linea generale appare evidente compiere un intervento straordinario,<br />

opportunamente programmato nel tempo, da un lato per rendere utilizzabili<br />

per le attività agricole tutti i fabbricati, o porzioni di essi, in precario stato di<br />

manutenzione, e dall’altro per recuperare consistenti volumetrie ricadenti in<br />

azienda attualmente inutilizzate, in alcuni casi anche di pregio architettonico<br />

(complesso ex Enaoli). Ciò consente di arrestare il processo di degrado in<br />

atto e di dotare il settore agricolo di ulteriori immobili ad esso necessari. Non<br />

c’è dubbio che tale operazione sarà resa possibile solo a fronte di risorse<br />

finanziarie adeguate che dovranno essere opportunamente reperite.<br />

Nella realizzazione degli investimenti sopra descritti dovranno essere previsti<br />

interventi nell’ambito delle energie rinnovabili e della bioedilizia.<br />

* * *<br />

Sulla base di quanto esposto l’Amministratore invita il Consiglio Regionale<br />

della <strong>Toscana</strong> ad approvare la Relazione Previsionale e Programmatica per<br />

l’anno 2009 ed i documenti allegati.<br />

Alberese, novembre 2008<br />

IL COMMISSARIO<br />

Dott. Stefano Barzagli


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

PIANO COLTURALE - PREVISIONE ANNO 2009<br />

Azienda Regionale Agricola di Alberese<br />

Ente Agricola Parziali Totali<br />

Economico Alberese<br />

Ha Ha<br />

Grano duro 255,1 255,1<br />

Avena 110,2 110,2<br />

Farro 6,0 42,2 48,2<br />

Girasole 56,0 56,0<br />

Orzo 75,0 75,0<br />

Grano tenero <strong>28</strong>,0 <strong>28</strong>,0<br />

Lino - -<br />

PARZIALI CEREALI 530,3 42,2 572,5<br />

-<br />

546,3<br />

Lupino granella -<br />

Erbaio Avena Veccia -<br />

Sulla foraggio -<br />

Favino granella 33,2 33,2<br />

Medica 116,5 116,5<br />

Erbaio Avena - trifoglio 331,3 44,0 375,3<br />

Erbaio pascolo 157,6 157,6<br />

Lupino granella -<br />

Pascolo naturale 1.074,3 1.074,3<br />

Sorgo foraggio -<br />

Set aside 14,0 14,0<br />

PARZIALI ERBACEE 1.726,8 44,0 1.770,8<br />

-<br />

1.797,0<br />

Pomodoro irriguo -<br />

Carciofi 1,5 1,5<br />

Patate irrigue -<br />

PARZIALI ORTIVE 1,5 - 1,5<br />

-<br />

1,5<br />

Vigneto 52,1 52,1<br />

Oliveto produttivo 112,5 112,5<br />

Oliveto in allevamento 4,0 4,0<br />

Bosco ceduo 29 29,0<br />

Pineta da pinoli (corpo 1) 600,0 600,0<br />

PARZIALI ARBOREE 745,5 52,1 797,6<br />

-<br />

797,6<br />

Vivaio 5,0 5,0<br />

PARZIALI VIVAIO - 5,0<br />

Alberese, Novembre 2008<br />

TOTALE HA 3.147,4<br />

TARE E SUPERFICIE BOSCHIVA 1.446,2<br />

TOTALE HA 4.593,6<br />

ALLEGATO B<br />

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18 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Gruppo<br />

AZIENDA REGIONALE AGRICOLA DI ALBERESE<br />

COMITATO CONSULTIVO<br />

PARERE BILANCIO PREVENTIVO ANNO 2009<br />

Il Comitato consultivo dell’Azienda agricola Regionale di Alberese si è riunito per<br />

esaminare il bilancio preventivo relativo all’anno 2009 .<br />

Il Bilancio è stato illustrato dal Commissario dottor Stefano Barzagli con la<br />

collaborazione del direttore dottor Marco Locatelli.<br />

Il Comitato consultivo ha apprezzato la chiarezza del documento e l’esame puntuale<br />

delle varie problematiche che hanno portato all’impossibilità del conseguimento degli<br />

obiettivi indicati nel Piano Pluriennale 2007-2010.<br />

In particolare sono stati chiesti chiarimenti relativamente ai finanziamenti comunitari per<br />

il settore agricoltura che verranno a mancare nel prossimo anno ed in merito ai maggiori<br />

oneri derivanti dal rinnovo del Contratto di Lavoro per il personale dell’agricoltura. Le<br />

risposte fornite dal Commissario sono state considerate esaurienti e chiarificatrici in<br />

quanto i mancati introiti da contributi per il settore agro-biologico sono stati in <strong>parte</strong><br />

compensati dalla previsione di maggiori ricavi dal settore vendite. Eventuali nuove<br />

strategie da intraprendere per contenere gli effetti negativi del calo dei contributi<br />

comunitari saranno inserite in una revisione del Piano di risanamento e di sviluppo.<br />

Il Comitato ha nuovamente evidenziato la necessità di procedere al rinnovo della<br />

convenzione con l’Ente Parco della Maremma ormai scaduta dal 2005 .<br />

Per quello che riguarda il rinnovo della convenzione con l’Ente Parco il Comitato ha<br />

preso atto che un primo appuntamento tra Commissario e Presidente del Parco ha già<br />

avuto luogo.<br />

In definitiva è stata apprezzato lo sforzo in atto mirato ad aumentare gli introiti<br />

relativamente al settore commercializzazione, in attesa di conoscere l’eventuale revisione<br />

del Piano di risanamento e di rilancio che conterrà i provvedimenti che l’Azienda<br />

intenderà adottare per compensare gli effetti negativi relativi della riduzione dei<br />

contributi comunitari insieme all’aumento del costo del lavoro, preso atto che le<br />

previsioni per il 2009 non sono in linea con il piano industriale per i motivi sopraesposti.<br />

Il Comitato consultivo esprime parere favorevole al bilancio preventivo per l’anno 2009.<br />

Alberese, 20 novembre 2008 IL PRESIDENTE<br />

Marco Stefanini<br />

ALLEGATO C


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

AGRICOLA ALBERESE S.r.l.<br />

Società Agricola<br />

sede: fraz. Alberese – loc. Spergolaia<br />

c.f./p.Iva 01180400531<br />

ALLEGATO D<br />

Bilancio di previsione 2009 – Note esplicative allegate alla Relazione<br />

dell’Amministratore<br />

Agricola Alberese S.r.l.<br />

Agricola Alberese è la società del Gruppo che si occupa delle attività vitivinicole,<br />

agrituristiche e vivaistiche.<br />

Attività vitivinicole – La superficie viticola aziendale, integralmente nell’area DOCG del<br />

Morellino di Scansano, localizzata in località Rispescia e Banditella, si estende su una<br />

superficie di oltre 52 ettari, in incremento rispetto al 2008, avendo acquisito anche la<br />

gestione delle piccole superfici a vigneto prima condotte dall’Azienda Regionale. Nel<br />

corso dell’esercizio 2009, in conformità al Reg. CE 1493/99 e più recentemente al Reg.<br />

CE 479/08 (reimpianto con estirpazione successiva), dopo le sistemazioni, i drenaggi e le<br />

lavorazioni profonde dei terreni avvenute nel secondo semestre 2008, saranno a messe a<br />

dimora le barbatelle di vitigno sangiovese per 5 ettari e predisposta la necessaria<br />

armatura per realizzare un vigneto specializzato ad alta densità (6.500 ceppi ad ettaro)<br />

nella zona di Banditella. Connesso all’intervento, oltre alla realizzazione di un impianto<br />

di irrigazione di soccorso, saranno anche intraprese le necessarie cure colturali tese a<br />

garantire un buon attecchimento delle piante stesse.<br />

Il Piano pluriennale di sviluppo 2007-2010, prevede il posticipo della realizzazione della<br />

nuova cantina in attesa del consolidamento commerciale dell’Azienda. L’Azienda<br />

attualmente ricorre all’utilizzo di alcuni fabbricati di fortuna, alcuni appositamente<br />

predisposti, ubicati presso il centro aziendale di Rispescia per le operazioni di<br />

vinificazione ed invecchiamento dei vini in barriques. I disagi che con una simile<br />

situazione si presentano quotidianamente sono molti e non di poco conto, considerando<br />

che il potenziale viticolo aziendale porta alla lavorazione di un quantitativo annuo di uve<br />

e di vino indicativo, rispettivamente di oltre ql. 2.500 e oltre Hl 1.700, di cui quasi il 70<br />

1<br />

19


20 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

% circa a DOCG, oltre ovviamente ai quantitativi di prodotto delle annate precedenti in<br />

giacenza.<br />

L’ipotesi che sta maturando è che un utilizzo dei molti fabbricati esistenti e non più<br />

utilizzati, e quindi in forte stato di degrado, nel centro aziendale di Rispescia possa da un<br />

lato risolvere le problematiche della cantina e dall’altro recuperare un patrimonio edilizio<br />

in <strong>parte</strong> anche di pregio architettonico, altrimenti non utilizzato e destinato nel tempo a<br />

degradarsi irrimediabilmente. Tali ipotesi saranno prospettate alla <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> e<br />

qualora la proprietà decida di destinare all’operazione di recupero del patrimonio edilizio<br />

esistente specifiche risorse si potranno rendere disponibili anche i volumi necessari per<br />

tutte le fasi post raccolta dell’uva, dalla vinificazione, allo invecchiamento,<br />

all’imbottigliamento, allo stoccaggio delle materie prime e del prodotto finito oltre a un<br />

locale di esposizione e degustazione dei vini. Attualmente il Piano pluriennale di<br />

sviluppo prevede per investimenti produttivi nel settore del vino una capacità di<br />

sostenere la spesa di circa 300.000,00 €, somma che si valuta insufficiente comunque al<br />

recupero e messa in sicurezza del Centro aziendale di Rispescia. E’ inoltre prevista<br />

l’acquisizione di una linea di imbottigliamento idonea alla capacità ed esigenze aziendali,<br />

per un importo presunto di 120.000,00 €; tale linea sarà posizionata, nel corso<br />

dell’esercizio 2009 presso alcuni locali nel medesimo centro appositamente ristrutturati.<br />

Nel corso del 2009 pertanto l’Azienda continuerà a vinificare tutta la produzione<br />

aziendale presso l’attuale cantina aziendale e utilizzerà, per il confezionamento le stazioni<br />

mobili di imbottigliamento fino al momento dell’acquisizione della linea di<br />

imbottigliamento. Nel corso del 2009 sono previsti acquisti di barriques per un importo<br />

presunto di circa 30.000,00 €. Inoltre all’interno della voce Investimenti di sostituzione che il<br />

Piano pluriennale prevede per un importo di 50.000,00 €, nel corso del 2009 si prevede<br />

anche l’acquisto di alcuni tini contenitori in cemento e in legno, in modo tale da<br />

aumentare la capacità di cantina, oltre che sostituire macchinari e attrezzature aziendali.<br />

Nel corso del 2009 è previsto uno sviluppo ulteriore della distribuzione commerciale dei<br />

vini aziendali sia sul mercato interno che estero. Per il 2009 si prevedono le seguenti<br />

forme di commercializzazione dei vini:<br />

2


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Docg Morellino di Scansano:<br />

- Barbicato Canale Horeca<br />

- Pellegrone Canale Horeca<br />

- Villa Fattoria Granducale Canale GDO<br />

- Serrata dei cavalleggeri Canale Horeca<br />

- Poggio del Collegio biologico Canale Horeca e specializzati<br />

IGT <strong>Toscana</strong>:<br />

- Vermentino Castelmarino Canale Horeca<br />

- Rosato Scoglietto Canale Horeca/GDO<br />

E’ prevista inoltre la commercializzazione di vino da tavola e di Morellino Docg sfuso.<br />

A supporto dell’azione commerciale è previsto un investimento in azioni di marketing e<br />

promozione di circa 70.000,00 € con il preciso obiettivo di aumentare la notorietà dei<br />

vini dell’Alberese comunicando le nostre tipicità.<br />

Seminativi<br />

Agricola Alberese conduce alcuni seminativi in località Rispescia condotti con il metodo<br />

dell’agricoltura biologica. Oltre alla presenza di un erbaio della superficie di oltre 40 ettari<br />

sono programmati 42 ettari di farro che saranno in <strong>parte</strong> utilizzati nella produzione di<br />

una nuova referenza a marchio Alberese che, dopo l’orzo, implementerà la linea dei<br />

cereali a marchio aziendale e commercializzati dall’Ente Economico.<br />

Attività Agrituristica<br />

Agricola Alberese gestisce tutte le attività agrituristiche del gruppo. Nel corso<br />

dell’esercizio si prevede per questo settore ricavi per circa 132.000,00 €, obiettivo che si<br />

ritiene raggiungibile anche se sarà necessario rendere sempre più flessibile la proposta<br />

aziendale in termini di accoglienza collegandola sempre più ad eventi aziendali e<br />

ricercando nuovi canali commerciali. Tali ricavi, ad esempio, si ritiene possano<br />

beneficiare dello sviluppo del settore della Convegnistica svolto dell’Ente.<br />

Attività vivaistica –<br />

In seguito al contratto di affitto siglato nel 2007 dall’Ente Economico con i Vivai Barbini<br />

di Grosseto che aveva per oggetto il Garden di Rispescia, Agricola Alberese si solleverà<br />

dell’ammortamento della struttura per circa 23.000,00 € e tale onere passerà all’Azienda<br />

Regionale che compenserà questo passivo però con l’incasso del canone pattuito.<br />

Nel corso del 2009 continuerà l’accordo pluriennale di coltivazione attivo dal 2004 con<br />

Vannucci Piante, primaria azienda del vivaismo pistoiese. Il lavoro connesso a questo<br />

accordo, che prevede coltivazioni e i rinvasi, nel corso del 2009 occuperà la totale<br />

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di Grosseto che aveva per oggetto il Garden di Rispescia, Agricola Alberese si solleverà<br />

dell’ammortamento della struttura per circa 23.000,00 € e tale onere passerà all’Azienda<br />

Regionale che compenserà questo passivo però con l’incasso del canone pattuito.<br />

Nel corso del 2009 continuerà l’accordo pluriennale di coltivazione attivo dal 2004 con<br />

Vannucci Piante, primaria azienda del vivaismo pistoiese. Il lavoro connesso a questo<br />

accordo, che prevede coltivazioni e i rinvasi, nel corso del 2009 occuperà la totale<br />

superficie a piazzale e la forza lavoro. Tale attività oltre a garantire una collocazione certa<br />

del prodotto finito sul mercato, ha dimostrato di incrementare la professionalità del<br />

personale impiegato e di portare l’equilibrio tra costi e ricavi. Per quanto riguarda i ricavi,<br />

cautelativamente e in seguito all’andamento dei precedenti esercizi, sono stati ridotti di<br />

15.000,00 € rispetto a quanto previsto dal Piano Pluriennale di Sviluppo 2007/2010<br />

stabilizzandosi su 130.000,00 €.<br />

Settore oleario<br />

Nel corso del 2009 e con l’obiettivo di razionalizzare e semplificare l’operatività<br />

aziendale, l’intera gestione del frantoio passerà all’Azienda Regionale Agricola di<br />

Alberese in quanto già proprietario dell’immobile e degli impianti e conduttore della<br />

totalità degli oliveti.<br />

22 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

PIANO COLTURALE AGRICOLA ALBERESE – ANNO 2009<br />

Agricola<br />

Alberese<br />

Ha<br />

Grano duro<br />

Avena<br />

Farro 42,2<br />

Girasole<br />

Orzo<br />

Grano tenero<br />

Lino<br />

Triticale<br />

PARZIALI CEREALI 42,2<br />

Lupino granella<br />

Erbaio Avena Veccia<br />

Favino granella<br />

Erba medica<br />

Erbaio Avena – trifoglio 44,0<br />

Erbaio pascolo<br />

Pascolo naturale<br />

Set aside<br />

PARZIALI ERBACEE 44,00<br />

Vigneto 52,1<br />

PARZIALI ARBOREE 52,10<br />

Vivaio 5<br />

Alberese 11/2008<br />

4


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

AZIENDA REGIONALE AGRICOLA DI ALBERESE<br />

Ente Pubblico Economico<br />

sede: fraz. Alberese – loc. Spergolaia<br />

c.f./p.Iva 00316400530<br />

Bilancio di previsione 2009 – Note esplicative allegate alla Relazione<br />

dell’Amministratore<br />

Azienda Regionale Agricola di Alberese<br />

ALLEGATO E<br />

L’Azienda Regionale Agricola di Alberese, Ente Pubblico Economico della <strong>Regione</strong><br />

<strong>Toscana</strong>, gestisce direttamente, oltre 3.400 ettari di terreni situati interamente nel Parco<br />

Regionale della Maremma attuando l’allevamento brado, in purezza di razza, dei bovini<br />

e degli equini di razza maremmana. Sono inoltre condotte le aziende denominate<br />

“Cernaia”, “Cemivet”, “ e “Casotto Pescatori” per una superficie di oltre 630 ettari e alcuni<br />

terreni a seminativo tra cui il “Podere Gorizia”. Tra le superfici sopra ricordate, l’Azienda<br />

Regionale coltiva oltre 100 ettari di oliveto produttivo, mentre molto più ampia è l’area<br />

occupata da piante di olivo che hanno ormai perso funzione economica a causa della<br />

localizzazione in aree impervie e assolutamente non meccanizzabili e questi alberi hanno<br />

assunto una prevalente funzione paesaggistica.<br />

In conformità alle direttive della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, l’intera superficie aziendale e<br />

l’allevamento dei bovini e degli equini è gestito con i metodi dell’agricoltura biologica<br />

(Reg. UE 2092/91), facendo dell’Azienda Regionale Agricola di Alberese una delle più<br />

grandi aziende europee condotte con metodo biologico. In considerazione<br />

dell’organizzazione del lavoro, l’Azienda Regionale conterrà nel 2009 le superficie<br />

investite a orticole industriali mantenendo la coltivazione del carciofo per una estensione<br />

di circa 1,5 ettari.<br />

L’Orzo e il Farro saranno inseriti nei progetti di trasformazione a tracciabilità garantita<br />

dei cereali Alberese e proposti, insieme agli altri prodotti dell’Azienda (derivati<br />

pomodoro e Olio extravergine d’oliva, Vino Morellino di Scansano), nel corso del 2009,<br />

nei diversi canali commerciali, in particolare attraverso l’accordo con la PROBIOS, una<br />

primaria azienda di distribuzione <strong>Toscana</strong>, che si prevede potenzierà la penetrazione di<br />

ALBERESE nei mercati esteri e italiani nel canale negozi specializzati.<br />

Alberese conduce con metodi di agricoltura biologica gli oliveti dell’Azienda di Rispescia<br />

e tutti quelli localizzati nelle aree del Parco (Collelungo, Strada degli Ulivi, Romitorio).<br />

1<br />

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primaria azienda di distribuzione <strong>Toscana</strong>, che si prevede potenzierà la penetrazione di<br />

ALBERESE nei mercati esteri e italiani nel canale negozi specializzati.<br />

24 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Alberese conduce con metodi di agricoltura biologica gli oliveti dell’Azienda di Rispescia<br />

e tutti quelli localizzati nelle aree del Parco (Collelungo, Strada degli Ulivi, Romitorio).<br />

Rispetto alla scarsissima produzione della campagna di raccolta olive del 2007, la<br />

produzione 2008, ad oggi si presenta abbondante e di discreta qualità tale, quindi, da<br />

potenziare il programma commerciale di Olio extravergine IGP e BIO nei diversi canali<br />

commerciali.<br />

L’Ente sospenderà la gestione della piccola superficie coltivata a vigneto biologico,<br />

attualmente posizionata nell’area aziendale vitata pianeggiante a Rispescia per una serie<br />

di problematiche qualitative, nonchè di certificazione e di gestione in cantina delle uve<br />

bio. A medio periodo non si esclude che, in aree più adatte (zona collinare di Banditella),<br />

tale esperienza si possa riprendere.<br />

Per quanto riguarda il settore zootecnico l’obiettivo del Piano è quello di incrementare la<br />

mandria bovina, diminuire la mandria equina, sviluppare attività che valorizzino la carne<br />

di razza maremmana. In questo contesto si prevede il consolidamento e lo sviluppo delle<br />

forniture di capi interi di bovini maremmani aziendali destinate all’Azienda per il Diritto<br />

allo Studio Universitario di Firenze. Particolarmente positivo appare il fatto che anche le<br />

Aziende per il Diritto allo Studio di Pisa e Siena abbiano manifestato interesse per il<br />

Progetto di Alberese che oltre a fornire derrate alimentari aziendali di qualità e da<br />

agricoltura biologica si propone di fare conoscere il luogo di produzione e di connotare,<br />

in un processo di filiera corta e diretta, il prodotto al territorio attraverso la formula della<br />

“Degustazione Ambientale”.<br />

La consistenza prevista al 1/01/2009 della mandria di bovini è di 504 capi, mentre la<br />

consistenza degli equini è di 63 capi.<br />

Una criticità che occorre evidenziare è che la crescita della mandria bovina è comunque<br />

connessa alla disponibilità di superficie a pascolo per attivare nuovi gruppi di monta e<br />

sostenere l’intero carico del bestiame. Purtroppo, come è già noto agli Enti preposti, si<br />

evidenzia negli ultimi anni invece una consistente perdita della superficie pascolativa sia<br />

per le limitazioni degli interventi colturali posti dal Parco, sia a seguito all’allagamento dei<br />

prati pascoli nella zona limitrofa alla foce del Fiume Ombrone con acqua salmastra 2<br />

dovuto alla rottura dell’argine di protezione dal mare. Tale fenomeno di intrusione di<br />

acqua marina superficiale ad oggi non è ancora arginato. Nel corso dei primi mesi del<br />

2009, a seguito alla prevista firma dell’Accordo di Programma, dovrebbe avviarsi una<br />

prima soluzione con una azione tesa a interrompere questo disastro ambientale. E’ infatti<br />

previsto l’avvio dei lavori, coordinati dall’Ente Parco della Maremma e realizzati dal<br />

Consorzio della Bonifica Grossetana, per la costruzione di un argine arretrato rispetto a<br />

quello oggi completamente eroso, interamente realizzato su terreno aziendale, a<br />

protezione dei retrostanti terreni orami salmastri ed un tempo pascoli per il bestiame


2009, a seguito alla prevista firma dell’Accordo di Programma, dovrebbe avviarsi una<br />

prima soluzione con una azione tesa a interrompere questo disastro ambientale. E’ infatti<br />

15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

previsto l’avvio dei lavori, coordinati dall’Ente Parco della Maremma e realizzati dal<br />

Consorzio della Bonifica Grossetana, per la costruzione di un argine arretrato rispetto a<br />

quello oggi completamente eroso, interamente realizzato su terreno aziendale, a<br />

protezione dei retrostanti terreni orami salmastri ed un tempo pascoli per il bestiame<br />

aziendale. La realizzazione di questi lavori, pur interrompendo il fenomeno, non<br />

permetterà all’Azienda di recuperare la produttività dei terreni. Si avvieranno infatti<br />

lavori (previsti nell’accordo di Programma) che dovranno essere ripetuti per diversi anni<br />

che prevedono il dilavamento del terreno aziendale salmastro, immettendo l’acqua dolce<br />

accumulata nel canale essiccatore a seguito della realizzazione delle “porte vinciane”.<br />

L’efficacia di questa azione dovrà comunque essere valutata nei fatti non solo dal punto<br />

di vista fisico della “desalinizzazione”, ma anche della fertilità agronomica e comunque<br />

della struttura del terreno. Connessa al fenomeno dell’ingressione dell’acqua marina vi è<br />

anche la gestione del patrimonio forestale, in particolare composto da Pini domestici,<br />

completamente morti a causa del sale. Una corretta gestione forestale prevederebbe che<br />

le piante morte debbano essere abbattute, ma soprattutto smaltite in modo adeguato in<br />

modo tale da escludere la sopravvivenza di fitofagi nel legno che possono pregiudicare<br />

l’intera salubrità della pineta. Si precisa che questa specifica azione non è minimamente<br />

prevista dall’Accordo di Programma e potrebbe quindi costringere l’Azienda ad una<br />

bonifica delle piante morte con un fortissimo peso economico (non previsto nel conto<br />

economico) non sostenuto da nessuna contropartita economica, non avendo valore<br />

commerciale tale legname. Appare opportuno che a livello regionale venissero<br />

approfonditi maggiormente anche gli aspetti di bonifica dell’area agricolo-zootecnica e<br />

venisse garantita la necessaria copertura economica di questi interventi straordinari che,<br />

per essere efficaci, hanno bisogno di un arco temporale di intervento ben più lungo di<br />

quanto previsto dall’Accordo di Programma in fase di sottoscrizione.<br />

Sul piano commerciale anche se la situazione congiunturale riteniamo limiterà la generale 3<br />

capacità di acquisto dei consumatori verso prodotti di qualità di fascia alta, prevediamo,<br />

confortati dalle previsioni di fatturato 2008, invece un incremento dei ricavi di vendita<br />

nel canale GDO e similari come la distribuzione specializzata e le forniture alle mense<br />

universitarie rispetto a quanto previsto del Piano pluriennale di sviluppo 2007/2010. Tali<br />

ricavi si prevede si attesteranno intorno ai 150.000,00 € beneficiando di una crescita<br />

dovuta alla migliore e ad una più ampia distribuzione dei prodotti Alberese.<br />

Anche i ricavi previsti per l’anno 2009 presso il punto vendita di Alberese sono stati<br />

innalzati di 20.000,00 € rispetto alla iniziale previsione del Piano Aziendale 2007-2010<br />

approvato dalla <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, che prevedeva ricavi per € 370.000,00; tale previsione<br />

è a nostro parere sostenibile in funzione degli investimenti effettuati nel negozio<br />

aziendale nel corso del 2008 che hanno portato una razionalizzazione delle superfici dei<br />

locali di vendita ed un incremento delle referenze trattate. Confortano questa previsione<br />

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Anche i ricavi previsti per l’anno 2009 presso il punto vendita di Alberese sono stati<br />

innalzati di 20.000,00 € rispetto alla iniziale previsione del Piano Aziendale 2007-2010<br />

approvato dalla <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, che prevedeva ricavi per € 370.000,00; tale previsione<br />

è a nostro parere sostenibile in funzione degli investimenti effettuati nel negozio<br />

aziendale nel corso del 2008 che hanno portato una razionalizzazione delle superfici dei<br />

locali di vendita ed un incremento delle referenze trattate. Confortano questa previsione<br />

anche i dati di chiusura per il 2008 (250.000,00 € di ricavi), ottenuti nonostante oltre un<br />

mese di mancate vendite a causa della chiusura dei locali per lavori di ristrutturazione.<br />

Il Programma di interventi di ristrutturazione sul patrimonio immobiliare storico,<br />

attualmente in gestione all’Azienda ed in <strong>parte</strong> di proprietà regionale prevede il<br />

completamento delle opere programmate alla Villa Granducale e al Granaio Lorenese. I<br />

lavori previsti alla Villa Granducale si prevede verranno conclusi entro la fine del 2008<br />

anche se nel corso del 2009 andranno reperite risorse ancora da individuare presso la<br />

<strong>Regione</strong>, proprietaria dell’immobile, al fine di realizzare tutte quelle opere di<br />

completamento esterno tese a garantire una adeguata funzionalità come conseguenza<br />

dell’aumento della recettività.<br />

I lavori al Granaio Lorenese invece, anche a seguito dei forti danni alla copertura<br />

provocati dalla tromba d’aria del 15/08/2008 hanno subito un sensibile ritardo e si<br />

prevede si concluderanno entro il primo semestre 2009. In funzione di ciò e a livello<br />

cautelativo i ricavi 2009 previsti per il settore convegnistica sono stati ridotti del 50% e<br />

contenuti quindi in € 40.000,00.<br />

Relativamente alle Convenzioni nel corso del 2009, sarà data continuità al Performance<br />

Test Unire a Grosseto, l’importante evento tecnico nazionale che si svolge con il 4<br />

consueto supporto dell’Azienda Regionale nell’ambito dell’accordo pluriennale con<br />

l’UNIRE. La continuità del Performance Test presso il compendio Cemivet gestito<br />

dall’Azienda ha preso avvio da un Protocollo d’intesa firmato nell’estate 2006 tra<br />

UNIRE, <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> e Azienda Regionale Agricola di Alberese dove si prevede lo<br />

svolgimento per nove edizioni della manifestazione presso le strutture in convenzione e<br />

l’avvio di una collaborazione per la realizzazione del Centro di Eccellenza del Cavallo da<br />

Sella Italiano. Nel corso dell’esercizio 2009 anche in base ad uno studio di<br />

approfondimento commissionato dall’Azienda Regionale con il supporto della Provincia<br />

di Grosseto si ritiene possano essere definite le basi per la successiva realizzazione del<br />

Centro di Eccellenza del cavallo da Sella italiano.<br />

26 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Investimenti<br />

Nel corso dell’esercizio 2009 l’Azienda Regionale valuterà di fare investimenti di<br />

sostituzione, nell’ambito della disponibilità di 180.000,00 € previsti dal Piano pluriennale<br />

di sviluppo 2007/2010, nel potenziamento della meccanizzazione in particolare con<br />

l’acquisizione di una mietitrebbia e nel potenziamento e nella razionalizzazione della<br />

gestione dell’acqua dolce destinata all’abbeverata del bestiame aziendale brado.


Investimenti<br />

Nel corso dell’esercizio 2009 l’Azienda Regionale valuterà di fare investimenti di<br />

15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

sostituzione, nell’ambito della disponibilità di 180.000,00 € previsti dal Piano pluriennale<br />

di sviluppo 2007/2010, nel potenziamento della meccanizzazione in particolare con<br />

l’acquisizione di una mietitrebbia e nel potenziamento e nella razionalizzazione della<br />

gestione dell’acqua dolce destinata all’abbeverata del bestiame aziendale brado.<br />

PIANO COLTURALE AZIENDA REGIONALE AGRICOLA DI ALBERESE –<br />

ANNO 2009<br />

Ente<br />

Economico<br />

Ha<br />

Grano duro 255,1<br />

Avena 110,2<br />

Farro 6,00<br />

Girasole 56,00<br />

Orzo 75,00<br />

Grano tenero <strong>28</strong>,00<br />

Lino 0,00<br />

Triticale<br />

PARZIALI CEREALI 530,3<br />

Lupino granella<br />

Erbaio Avena Veccia<br />

Favino granella 33,2<br />

Erba medica 116,5<br />

Erbaio Avena – trifoglio 331,3<br />

Erbaio pascolo 157,6<br />

Pascolo naturale 1.074,3<br />

Set aside 14,0<br />

PARZIALI ERBACEE 1.726,8<br />

Pomodoro irriguo<br />

Patate irrigue<br />

Carciofo 1,5<br />

PARZIALI ORTIVE 1,5<br />

Vigneto in produzione 0<br />

Vigneto nuovo impianto<br />

Oliveto produttivo 112,5<br />

Oliveto in allevamento 4,0<br />

Bosco ceduo 29,0<br />

Pineta da pinoli (corpo 1) 600,0<br />

PARZIALI ARBOREE 745,5<br />

Alberese, Novembre 2008<br />

5<br />

27


<strong>28</strong> 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

ALLEGATO F<br />

Relazione Previsionale e Programmatica per l'anno 2009 dell'Azienda Regionale Agricola di Alberese<br />

ELENCO IMMOBILI DA ALIENARE<br />

DESCRIZIONE IMMOBILE IDENTIFICAZIONE CATASTALE NOTE<br />

Fabbricato urbano in Loc. Ex Enaoli - Rispescia Foglio 147 part. 65 sub. 4<br />

Foglio 147 part. 65 sub. 5<br />

Foglio 147 part. 65 sub. 6<br />

Terreno (pineta) Loc. Ex Enaoli - Rispescia Foglio 147 part. 103 per una superficie<br />

indicativa di 16.000 mq.<br />

Terreno in Loc. Alberese Scalo<br />

Foglio 164 part. 41<br />

Foglio 164 part. 338<br />

Foglio 164 part. 337<br />

Fabbricato rurale in Loc. Alberese via dell'Artigliere Foglio 156 part. 76<br />

porzione di area urbana (pertinenza fabbricati già alienati Fg. 157 part. 149 e part. 431 cessione previo frazionamento<br />

agli ex affittuari) agli acquirenti degli immobili<br />

Piazza del Combattente - Alberese ex Azienda Regionale<br />

e al Comune di Grosseto<br />

Terreno in località Casotto Pescatori Fg. 99 Part. 104 <strong>parte</strong>, 105 <strong>parte</strong><br />

84 <strong>parte</strong>, per una superf. di circa 10 ha<br />

Terreno in località Alberese ex orti Fg. 156 part. 10 Concessione trentennale<br />

superf. Ha 00.73.32 per orti sociali<br />

Novembre 2008 IL COMMISSARIO<br />

Dott. Stefano Barzagli


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

DELIBERAZIONE 1 luglio 2009, n. 35<br />

Parere ai sensi dell’articolo 11, comma 5, dello<br />

Statuto. Bilancio di previsione per l’anno 2009<br />

dell’Azienda regionale agricola di Alberese.<br />

Il Presidente mette in approvazione la seguente<br />

proposta di deliberazione:<br />

IL CONSIGLIO REGIONALE<br />

Visto l’articolo 11, comma 5, dello Statuto, che<br />

prevede l’espressione del parere del Consiglio regionale<br />

alla Giunta regionale sui bilanci preventivi degli enti,<br />

delle aziende e degli altri organismi dipendenti dalla<br />

<strong>Regione</strong>;<br />

Vista la legge regionale 27 luglio 1995, n. 83<br />

(Istituzione dell’Azienda regionale agricola di<br />

Alberese);<br />

Vista la proposta di deliberazione al Consiglio<br />

regionale 25 maggio 2009, n. 2, con cui la Giunta<br />

regionale, ai sensi dell’articolo 37, comma 2 dello<br />

statuto, richiede il parere sul bilancio di previsione per<br />

l’anno 2009 dell’Azienda regionale agricola di Alberese;<br />

Visti gli allegati <strong>parte</strong> integrante e sostanziale della<br />

richiesta di parere della Giunta regionale;<br />

DELIBERA<br />

1. di esprimere parere favorevole in merito al<br />

bilancio di previsione per l’anno 2009 dell’Azienda<br />

regionale agricola di Alberese;<br />

2. di trasmettere il presente parere alla Giunta<br />

regionale.<br />

Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino<br />

Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> ai sensi dell’articolo 5,<br />

comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti<br />

del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma<br />

2, della medesima l.r. 23/2007.<br />

IL CONSIGLIO APPROVA<br />

con la maggioranza prevista dall’articolo 26 dello<br />

Statuto.<br />

Il Presidente<br />

Angelo Pollina<br />

I Segretari<br />

Giuseppe Del Carlo<br />

Bruna Giovannini<br />

- Mozioni<br />

MOZIONE 1 luglio 2009, n. 795<br />

In merito all’emergenza in Somalia.<br />

IL CONSIGLIO REGIONALE<br />

29<br />

Ricordata la mozione n. 624 approvata nella seduta<br />

del 23 luglio 2008 a sostegno alla strategia di pace della<br />

“Somali Woman Agenda”;<br />

Considerato che la guerra civile in Somalia,<br />

scoppiata nel 1991, non ha mai trovato una soluzione<br />

definitiva nonostante le due missioni ONU (Unosom<br />

I-1991 e Unosom <strong>II</strong>-1993) e successivamente a causa<br />

della regionalizzazione del conflitto con l’intervento<br />

dell’Etiopia nel 2006;<br />

Tenuto conto che la Somalia, a causa della lunga<br />

guerra, versa in una situazione di grave emergenza<br />

umanitaria con un elevato numero di vittime, sfollati e<br />

profughi soprattutto tra la popolazione civile;<br />

Tenuto conto che in questi ultimi giorni si è riaperto<br />

lo scenario di guerra (bombardamenti e duri scontri a<br />

Mogadiscio) che minaccia la caduta del Presidente in<br />

carica eletto il 31 gennaio 2009 che aveva portato un senso<br />

di speranza e di grandi aspettative nel popolo somalo:<br />

Sheikh Sharif Ahmed, esponente dei moderati islamici,<br />

a capo di un governo di unità nazionale e impegnato a<br />

portare la Somalia alle elezioni entro il 2010;<br />

Tenuto conto, infine, che l’insicurezza della<br />

popolazione civile, sempre più in balia della violenza<br />

dei “signori della guerra”, è crescente anche per il<br />

rischio dell’allargarsi del conflitto alla regione del Corno<br />

d’Africa;<br />

IL CONSIGLIO REGIONALE<br />

SI IMPEGNA<br />

A sostenere ogni iniziativa di solidarietà col popolo<br />

somalo come risposta all’emergenza umanitaria in cui<br />

versa, facendo chiarezza sul concetto di emergenza<br />

perché non sia intesa solo come emergenza immediata<br />

collegata a cibo/medicine/disarmo, ma includa la<br />

continuità dell’erogazione di tutta una serie di servizi<br />

tra loro integrati in un intreccio costruttivo capace di<br />

trovare uno sbocco alle condizioni che hanno prodotto<br />

l’emergenza stessa;<br />

A sostenere quelle azioni politiche finalizzate al<br />

raggiungimento di una pace giusta e durevole fra tutte<br />

le fazioni in lotta, attraverso la soluzione negoziale,<br />

condivisa e non violenta, senza alcun intervento<br />

militare;


30 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

A promuovere il coordinamento delle regioni che<br />

aderiscono alla strategia di pace della Somali Woman<br />

Agend.<br />

Il presente atto è pubblicato integralmente sul<br />

Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> ai sensi<br />

dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella<br />

banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi<br />

dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007<br />

MOZIONE 1 luglio 2009, n. 799<br />

Solidarietà con la lotta democratica del popolo<br />

iraniano.<br />

IL CONSIGLIO REGIONALE<br />

Esprime viva apprensione e forte preoccupazione per<br />

quanto sta avvenendo in Iran, dove, dopo lo svolgimento<br />

delle elezioni presidenziali, che hanno registrato un<br />

massiccio afflusso alle urne, e in seguito all’unilaterale<br />

proclamazione del conseguimento della vittoria da<br />

<strong>parte</strong> dell’ex Presidente Ahmadinejad e la conseguente<br />

contestazione del risultato, considerato non credibile e<br />

viziato da gravi irregolarità, da <strong>parte</strong> dell’opposizione<br />

e da un ampio e determinato movimento di opinione<br />

pubblica, sono andate maturando gravi tensioni e si è<br />

andato creando un clima di grave instabilità;<br />

Ritiene inaccettabile e assolutamente condannabile il<br />

ricorso alla violenza contro i manifestanti, cui più volte,<br />

in forme talora crude ed efferate, hanno fatto ricorso sia<br />

le forze regolari di polizia sia le squadre paramilitari dei<br />

cosiddetti “Basij”;<br />

Condanna in particolare, le uccisioni di uomini e donne<br />

inermi (che i filmati che giungono dell’Iran, sia pure in un<br />

momento di inaccettabile oscuramento dell’informazione<br />

giornalistica, documentano in modo inoppugnabile) e<br />

l’arresto e la detenzione dei dimostranti;<br />

Manifesta viva e convinta solidarietà a coloro che<br />

in Iran si impegnano per il rispetto della legalità, per la<br />

trasparenza della dimensione pubblica, per la democrazia<br />

e i diritti umani, in piena coerenza con le posizioni più<br />

volte unanimemente espresse e votate dall’Assemblea<br />

consiliare;<br />

Conferma pieno appoggio e sostegno alla comunità<br />

iraniana di Firenze e della <strong>Toscana</strong> ed in particolare ai<br />

giovani e agli studenti che si vanno esemplarmente<br />

impegnando in un’opera attiva di informazione<br />

dell’opinione pubblica su quel che nel loro Paese sta<br />

avvenendo e per sostenere la battaglia di libertà dei loro<br />

connazionali in patria;<br />

Assume un coerente impegno di vicinanza e di fattiva<br />

solidarietà con le famiglie delle vittime, impegnandosi ad<br />

attivarsi per studiare e mettere a punto forme di concreto<br />

sostegno alle loro istanze di carattere umano ed etico ed<br />

alle loro necessità di ordine materiale<br />

IMPEGNA<br />

LA GIUNTA REGIONALE<br />

Ad impegnarsi, in tutti gli ambiti e nelle forme<br />

possibili, nel sostenere la lotta per il rispetto dei diritti<br />

umani dei democratici e del popolo iraniano e a mettere<br />

in atto forme concrete di sostegno e di solidarietà con la<br />

società civile di quel Paese e con la comunità iraniana di<br />

Firenze e della <strong>Toscana</strong>;<br />

CHIEDE<br />

AL GOVERNO NAZIONALE<br />

Di non riconoscere la presidenza di Mahmoud<br />

Ahmadinejad finché non siano sciolti i dubbi sulla<br />

legittimità del risultato elettorale, o non si siano svolte<br />

nuove elezioni (come richiesto dal candidato Moussavi<br />

e dall’opposizione democratica), non sia cessata la<br />

repressione e non sia ristabilito un clima di dialogo e di<br />

rispetto della legalità;<br />

AUSPICA<br />

Che l’Unione europea e la comunità internazionale,<br />

pur nel mantenimento della disponibilità al dialogo e al<br />

confronto con la Repubblica islamica iraniana, tengano<br />

ferma la richiesta esigente del ripristino di un clima<br />

di serenità che solo il rilascio degli arrestati, la fine<br />

della repressione e l’apertura reale di un confronto con<br />

l’opposizione può assicurare in quel grande e travagliato<br />

Paese.<br />

Il presente atto è pubblicato integralmente sul<br />

Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> ai sensi<br />

dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella<br />

banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi<br />

dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007<br />

MOZIONE 1 luglio 2009, n. 803<br />

In merito al tragico incidente ferroviario di<br />

Viareggio.<br />

IL CONSIGLIO REGIONALE<br />

Premesso che in data 29 giugno 2009, presso la<br />

stazione ferroviaria di Viareggio, si è verificato un grave<br />

incidente che ha visto uno o più vagoni del treno merci<br />

50325 Trecate-Gricignano contenenti gas GPL deragliare<br />

e poi esplodere, creando così una potente onda d’urto che


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

ha investito molto violentemente la zona circostante,<br />

provocando il crollo di due palazzine, e che ha causato,<br />

secondo il primo e provvisorio bilancio dei vigili del<br />

fuoco, la morte di almeno quindici persone e decine di<br />

feriti, tra cui alcuni attualmente in gravi condizioni;<br />

Considerato che la nota ufficiale di Ferrovie dello<br />

Stato diramata il 30 giugno attribuisce tale tragico evento<br />

al “cedimento del carrello di uno dei primi carri cisterna” e<br />

che “a causa di ciò il carro sarebbe deragliato trascinando<br />

altri quattro carri cisterna (…). Lo svio avrebbe provocato<br />

la fuoriuscita del gas GPL contenuto nella cisterna che si<br />

sarebbe incendiato al di fuori di questa e afferma inoltre<br />

che il treno, che come detto era composto da quattordici<br />

carri cisterna, era trainato da una locomotiva di Trenitalia.<br />

Il primo carro è immatricolato presso la compagnia<br />

ferroviaria polacca PKP, mentre gli altri tredici presso le<br />

ferrovie tedesche (Deutsche Bahn)”;<br />

Rilevato come lo scorso 22 giugno nel tratto Prato-<br />

Bologna due carri di un treno merci contenenti sostanze<br />

chimiche sono deragliati e hanno urtato un intercity,<br />

fortunatamente senza conseguenze per i passeggeri,<br />

provocando però il blocco totale della circolazione lungo<br />

la Firenze-Bologna per ore in entrambe le direzioni e<br />

che inoltre il 6 giugno u.s. sulla linea Genova-Pisa, fra<br />

Migliarino e Pisa-S.Rossore, un carro in composizione<br />

a un treno merci è deragliato e che solo per fortuite<br />

coincidenze non ha prodotto danni a persone;<br />

Considerato come questa sequenza di episodi così<br />

ravvicinati sul territorio toscano e tutti riguardanti<br />

il trasporto merci comporti un’attenta analisi della<br />

situazione e degli investimenti effettivamente posti in<br />

essere da Ferrovie dello Stato in termini di sicurezza e di<br />

manutenzione del materiale rotabile;<br />

Considerato che il decreto legislativo 10 agosto 2007,<br />

n. 162 (Attuazione delle direttive 2004/49/CE e 2004/51/<br />

CE relative alla sicurezza e allo sviluppo delle ferrovie<br />

comunitarie) attribuisce i compiti di vigilanza e di<br />

controllo sulla sicurezza della rete ferroviaria all’Agenzia<br />

nazionale per sicurezza ferroviaria;<br />

Considerato che, alla luce dei fatti avvenuti, il<br />

Presidente della Sesta Commissione consiliare permanente<br />

ha convocato l’Amministratore delegato delle Ferrovie<br />

dello Stato Mauro Moretti per un’audizione urgente in<br />

Commissione sul tema della sicurezza dei trasporti merci<br />

pericolose e in generale sulla scarsa manutenzione dei<br />

trasporti regionali e del materiale rotabile;<br />

Preso atto che il Ministro delle Infrastrutture e dei<br />

trasporti ha già attivato una specifica commissione<br />

d’inchiesta;<br />

31<br />

Esprime la più sentita solidarietà e vicinanza alle<br />

vittime dell’incidente ferroviario di Viareggio, ai loro<br />

congiunti e all’intera città in un momento così doloroso e<br />

difficile ed un sincero ringraziamento ai vigili del fuoco<br />

e ai volontari delle associazioni di protezione civile per<br />

la preziosa opera messa in atto in queste ore a sostegno<br />

delle vittime dell’incidente e della popolazione;<br />

IMPEGNA<br />

LA GIUNTA REGIONALE<br />

Ad attivarsi per quanto di sua competenza, al fine di:<br />

- intervenire presso il Parlamento e l’Agenzia<br />

nazionale per la sicurezza ferroviaria per verificare lo stato<br />

della sicurezza, le procedure di controllo e le modalità<br />

di certificazione del trasporto merci pericolose sulla rete<br />

ferroviaria regionale e nazionale, con particolare riguardo<br />

alle tratte interessanti centri abitati e per intensificare<br />

l’attività di controllo e verifica degli standard di sicurezza<br />

del materiale rotabile dedicato al trasporto merci;<br />

- intervenire su Governo e Parlamento al fine di<br />

sollecitare la massima attenzione relativamente allo<br />

svolgimento di rapide ed esaustive inchieste che,<br />

limitatamente agli aspetti extragiudiziari, accerti le<br />

dinamiche del tragico fatto di Viareggio, le eventuali<br />

inefficienze e responsabilità ad ogni livello e, a seguito<br />

di tali accertamenti, vengano adottate le misure<br />

conseguenti e doverose;<br />

- intervenire su Governo e Parlamento affinché<br />

l’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria venga<br />

dotata degli strumenti e delle risorse originariamente<br />

previsti dal d.lgs. 162/2007 e siano stanziate le risorse<br />

pari a 1,3 miliardi di euro per il rinnovo dei carri merci<br />

previste dal piano dei trasporti;<br />

- intervenire su Ferrovie dello Stato affinché<br />

implementi gli investimenti in termini di sicurezza e di<br />

manutenzione del materiale rotabile;<br />

- intervenire su Governo, Parlamento e Ferrovie dello<br />

Stato affinché:<br />

a) si proceda alla revisione di tutti i carri che<br />

trasportano merci pericolose almeno ogni due anni,<br />

promuovendo altresì la modifica delle norme europee;<br />

b) fino al momento in cui non si sia proceduto alla<br />

revisione, si ponga un limite di velocità<br />

nell’attraversamento dei centri abitati non superiore ai 30<br />

km/h;<br />

c) si riveda il divieto di trasporto di GPL, gas e merci<br />

pericolose sui traghetti nelle “autostrade del mare”;<br />

INPEGNA ALTRESÌ<br />

LA GIUNTA REGIONALE<br />

Ad assumere tutte le iniziative urgenti finalizzate<br />

a dare sostegno alle vittime del tragico incidente<br />

e all’amministrazione comunale di Viareggio per<br />

fronteggiare l’emergenza e per il ripristino delle<br />

condizioni di normalità dell’area e delle infrastrutture


32 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

interessate, a costituirsi <strong>parte</strong> civile nei procedimenti<br />

giudiziari riguardanti l’incidente di Viareggio e, infine,<br />

a riferire al Consiglio regionale in una seduta tematica,<br />

entro trenta giorni, su tutti gli impegni richiesti dalla<br />

presente mozione.<br />

Il presente atto è pubblicato integralmente sul<br />

Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> ai sensi<br />

dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella<br />

banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi<br />

dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007<br />

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO<br />

REGIONALE<br />

- Decreti<br />

DECRETO 2 luglio 2009, n. 14<br />

Fidi <strong>Toscana</strong> s.p.a. Consiglio di amministrazione.<br />

Nomina componenti.<br />

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE<br />

DELLA TOSCANA<br />

Vista la legge regionale 5 giugno 1974, n. 32<br />

(Istituzione di una società di diritto privato a prevalente<br />

<strong>parte</strong>cipazione regionale Fidi <strong>Toscana</strong> S.p.A.);<br />

Visto lo statuto di Fidi <strong>Toscana</strong> s.p.a., di seguito<br />

denominata Società, ed in particolare l’articolo 20 che,<br />

nel disciplinare il consiglio di amministrazione, prevede<br />

che duri in carica un triennio e sia composto, tra gli<br />

altri, da cinque amministratori nominati dal Consiglio<br />

regionale;<br />

Visto l’articolo 32 dello statuto della Società che<br />

prevede i requisiti degli amministratori da nominarsi<br />

nel rispetto dei criteri di onorabilità, professionalità e<br />

competenza definiti dal decreto legislativo 1° settembre<br />

1993, n. 385 (Testo unico delle leggi in materia bancaria<br />

e creditizia);<br />

Richiamato l’articolo 109 del d.lgs. 385/1993 che<br />

definisce i requisiti di professionalità, onorabilità ed<br />

indipendenza degli esponenti aziendali, stabiliti con<br />

il decreto del Ministro del tesoro, del bilancio e della<br />

programmazione economica 30 dicembre 1998, n. 516<br />

(Regolamento recante norme per la determinazione dei<br />

requisiti di professionalità e di onorabilità dei soggetti<br />

che svolgono funzioni di amministrazione, direzione<br />

e controllo presso gli intermediari finanziari, ai sensi<br />

dell’articolo 109 del decreto legislativo 1° settembre<br />

1993, n. 385);<br />

Considerato che il consiglio di amministrazione della<br />

Società è scaduto alla data dell’assemblea convocata per<br />

l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio sociale<br />

chiuso al 31 dicembre 2008;<br />

Vista la legge regionale 8 febbraio 2008, n. 5 (Norme<br />

in materia di nomine e designazioni e di rinnovo degli<br />

organi amministrativi di competenza della <strong>Regione</strong>);<br />

Visto l’elenco degli incarichi pubblicato sul Bollettino<br />

Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> del 24 settembre 2008,<br />

n. 39, ai sensi dell’articolo 5, della l.r. 5/2008, costituente<br />

avviso pubblico per la presentazione delle candidature<br />

per le nomine di cui trattasi;<br />

Viste le indicazioni di candidature pervenute entro<br />

il termine del 14 febbraio 2009 previsto dal suddetto<br />

avviso;<br />

Rilevato che, con nota prot. n. 5040/2.12 del 9 aprile<br />

2009, la documentazione a corredo delle candidature<br />

pervenute nel termine di cui sopra è stata trasmessa ai<br />

soggetti titolari del potere di iniziativa di cui all’articolo<br />

7, comma 5, della l.r. 5/2008;<br />

Ricordato che il consiglio di amministrazione della<br />

Società è scaduto alla data dell’assemblea convocata per<br />

l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio sociale<br />

chiuso al 31 dicembre 2008;<br />

Preso atto che il Consiglio regionale non ha proceduto<br />

alla nomina dei rappresentanti regionali nel predetto<br />

organo nei termini previsti e che ricorrono, quindi, ai<br />

sensi dell’articolo 21 della l.r. 5/2008, le condizioni per il<br />

trasferimento della relativa competenza al Presidente del<br />

Consiglio regionale;<br />

Ritenuto di dover procedere alla nomina dei<br />

rappresentanti regionali nell’organo di cui trattasi per<br />

consentirne il rinnovo;<br />

Viste le proposte di nomina effettuate ai sensi<br />

dell’articolo 7, comma 5, della l.r. 5/2008 dai soggetti<br />

titolari del potere di iniziativa;<br />

Accertata l’idoneità dei signori Bevilacqua Carlo,<br />

Blandi Andrea, Spagnoli Paolo, Valente Luca e<br />

Viciconte Gaetano a ricoprire l’ufficio, in ordine al<br />

possesso dei requisiti nonché della competenza ed<br />

esperienza professionale richiesti in relazione alla natura<br />

dell’incarico;<br />

Preso atto delle dichiarazioni sostitutive dell’atto<br />

di notorietà rese dai signori Bevilacqua Carlo, Blandi<br />

Andrea, Spagnoli Paolo, Valente Luca e Viciconte<br />

Gaetano sotto la propria responsabilità ai sensi<br />

dell’articolo 47 del decreto del Presidente della<br />

Repubblica <strong>28</strong> dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle<br />

disposizioni legislative e regolamentari in materia di<br />

documentazione amministrativa) concernenti l’assenza<br />

delle cause di esclusione, incompatibilità e conflitto di<br />

interesse previste dagli articoli 10, 10 bis, 11 e 12 della<br />

l.r. 5/2008, nonché il possesso dei requisiti di onorabilità,


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

professionalità e competenza definiti dal d.lgs. 385/1993<br />

e stabiliti con il d.m. 516/1998;<br />

Rilevato, dalla documentazione presentata, che tutti i<br />

nominandi sono in regola con le limitazioni per l’esercizio<br />

degli incarichi di cui all’articolo 13 della l.r. 5/2008;<br />

Ritenuto, pertanto, di nominare componenti del<br />

consiglio di amministrazione della Società i signori<br />

Bevilacqua Carlo, Blandi Andrea, Spagnoli Paolo, Valente<br />

Luca e Viciconte Gaetano che, dalla documentazione agli<br />

atti, sono risultati tutti in possesso dei requisiti nonché<br />

della competenza ed esperienza professionale richiesti in<br />

relazione alla natura dell’incarico;<br />

Visto l’articolo 2, comma 2, lettera c), della legge<br />

regionale 8 gennaio 2009, n. 1 (Testo unico in materia di<br />

organizzazione e ordinamento del personale)<br />

DECRETA<br />

1. di nominare componenti del consiglio di<br />

amministrazione di Fidi <strong>Toscana</strong> s.p.a. i signori:<br />

- Bevilacqua Carlo,<br />

- Blandi Andrea,<br />

- Spagnoli Paolo,<br />

- Valente Luca,<br />

- Viciconte Gaetano.<br />

Il presente atto è pubblicato integralmente sul<br />

Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, ai sensi<br />

dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca<br />

dati degli atti del Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo<br />

18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007.<br />

DECRETO 7 luglio 2009, n. 15<br />

Il Presidente<br />

Riccardo Nencini<br />

Fondazione <strong>Toscana</strong> Life Sciences. Consiglio di<br />

indirizzo. Nomina componente.<br />

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE<br />

DELLA TOSCANA<br />

Premesso che:<br />

- in data 2 dicembre 2004 è stata costituita, dinanzi<br />

al notaio Magi, la fondazione denominata “Fondazione<br />

<strong>Toscana</strong> Life Sciences”, con sede in Siena, che si prefigge<br />

di perseguire finalità di ricerca scientifica in vari ambiti<br />

tra cui quello della prevenzione, diagnosi e cura di tutte<br />

le patologie dell’essere umano;<br />

- la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> è uno dei soci fondatori;<br />

Visto lo statuto della “Fondazione <strong>Toscana</strong> Life<br />

Sciences”, di seguito denominata Fondazione, allegato<br />

“B” all’atto del notaio Magi, repertorio n. 34799, raccolta<br />

n. 8009;<br />

33<br />

Visto l’articolo 9 dello statuto che tra gli organi della<br />

Fondazione prevede anche il consiglio di indirizzo che, ai<br />

sensi dell’articolo 11 dello statuto, dura in carica quattro<br />

esercizi ed è costituito da quattordici componenti, uno<br />

dei quali nominato dalla <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>;<br />

Considerato che il mandato del consiglio di indirizzo<br />

in carica, che è stato nominato in sede di costituzione della<br />

Fondazione, è terminato con la riunione convocata per<br />

l’espressione del parere sul bilancio relativo all’esercizio<br />

2008;<br />

Vista la legge regionale 8 febbraio 2008, n. 5 (Norme<br />

in materia di nomine e designazioni e di rinnovo degli<br />

organi amministrativi di competenza della <strong>Regione</strong>);<br />

Visto l’elenco integrativo degli incarichi pubblicato<br />

sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> in data<br />

8 gennaio 2009, n. 1, ai sensi dell’articolo 5, comma<br />

5, della l.r. 5/2008, costituente avviso pubblico per la<br />

presentazione delle candidature per la nomina di cui<br />

trattasi;<br />

Vista l’indicazione di candidatura pervenuta entro<br />

il termine del 14 febbraio 2009 previsto dal suddetto<br />

avviso;<br />

Rilevato che, con nota prot. n. 2737/2.12 del 26<br />

febbraio 2009, la documentazione a corredo della<br />

candidatura pervenuta nel termine di cui sopra è stata<br />

trasmessa ai soggetti titolari del potere di iniziativa di cui<br />

all’articolo 7, comma 5, della l.r. 5/2008 ;<br />

Ricordato che il mandato del consiglio di indirizzo<br />

in carica è terminato con la riunione convocata per<br />

l’espressione del parere sul bilancio relativo all’esercizio<br />

2008;<br />

Preso atto che il Consiglio regionale non ha proceduto<br />

alla nomina del rappresentante regionale nel predetto<br />

organo nei termini previsti e che ricorrono, quindi, ai<br />

sensi dell’articolo 21 della l.r. 5/2008, le condizioni per il<br />

trasferimento della relativa competenza al Presidente del<br />

Consiglio regionale;<br />

Ritenuto di dover procedere alla nomina del<br />

rappresentante regionale per consentire il rinnovo del<br />

predetto organo;<br />

Vista la proposta di nomina effettuata ai sensi<br />

dell’articolo 7, comma 5, della l.r. 5/2008;<br />

Accertata, sulla base della competenza ed esperienza<br />

professionale, l’idoneità della signora Pallini Rita a<br />

ricoprire l’incarico nel consiglio di indirizzo della<br />

Fondazione;


34 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Rilevato, dalla documentazione presentata, che la<br />

signora Pallini Rita è in regola con le limitazioni per<br />

l’esercizio degli incarichi di cui all’articolo 13 della l.r.<br />

5/2008;<br />

Preso atto della dichiarazione sostitutiva dell’atto di<br />

notorietà resa dalla signora Pallini Rita sotto la propria<br />

responsabilità ai sensi dell’articolo 47 del decreto del<br />

Presidente della Repubblica <strong>28</strong> dicembre 2000, n. 445<br />

(Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari<br />

in materia di documentazione amministrativa) con la<br />

quale è attestata l’inesistenza delle cause di esclusione,<br />

incompatibilità o conflitto di interesse previste dagli<br />

articoli 10, 11 e 12 della l.r. 5/2008;<br />

Ritenuto, pertanto, di nominare componente del<br />

consiglio di indirizzo la signora Pallini Rita che, dalla<br />

documentazione agli atti, è risultata in possesso della<br />

competenza ed esperienza professionale richiesti in<br />

relazione alla natura dell’incarico;<br />

Visto l’articolo 2, comma 2, lettera c), della legge<br />

regionale 8 gennaio 2009, n. 1 (Testo unico in materia di<br />

organizzazione e ordinamento del personale)<br />

DECRETA<br />

1. di nominare componente del consiglio di<br />

indirizzo della “Fondazione <strong>Toscana</strong> Life Sciences”, in<br />

rappresentanza della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, per il quadriennio<br />

2009/2012, la signora Pallini Rita.<br />

Il presente atto è pubblicato integralmente sul<br />

Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, ai sensi<br />

dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca<br />

dati degli atti del Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo<br />

18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007.<br />

GIUNTA REGIONALE<br />

- Deliberazioni<br />

DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 574<br />

Il Presidente<br />

Riccardo Nencini<br />

L.R. 79/98 art. 21. Parere Giunta Regionale al<br />

Ministero dell’Ambiente in merito al Progetto di<br />

adeguamento tecnico funzionale del Molo di Levante<br />

del Porto di Marina di Carrara. Proponente Autorità<br />

Portuale di Marina di Carrara.<br />

LA GIUNTA REGIONALE<br />

Vista la Direttiva della Comunità Europea 85/337/<br />

CEE, concernente la valutazione dell’impatto ambientale<br />

di determinati progetti pubblici e privati, così come<br />

integrata e modificata dalla Direttiva 97/11/CE;<br />

Visto il D.Lgs152/06 e successive modifiche e<br />

integrazioni;<br />

Visto il D. Lgs. 4/08;<br />

Visti il D.P.C.M. 10.8.1988, n. 377, concernente<br />

la regolamentazione operativa delle pronunce di<br />

compatibilità ambientale, ed il successivo D.P.C.M.<br />

27.12.1988, concernente le norme tecniche per la<br />

redazione degli studi di impatto ambientale e la<br />

formazione del giudizio di compatibilità ambientale,<br />

nonché le successive modifiche ed integrazioni ai<br />

medesimi decreti;<br />

Vista la L.R. 3 novembre 1998, n. 79 concernente<br />

“Norme per l’applicazione della valutazione di impatto<br />

ambientale” ed in particolare l’articolo 21 che disciplina<br />

la <strong>parte</strong>cipazione della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> alle procedure<br />

di valutazione di impatto ambientale di competenza<br />

statale, attribuendo alla Giunta Regionale la competenza<br />

ad esprimere il previsto parere regionale;<br />

Richiamate le proprie Deliberazioni n. 356 del<br />

2.4.2001 e n. 816 del 04.08.2003, relative rispettivamente<br />

alla attribuzione alla Giunta Regionale della competenza<br />

in ordine all’espressione del presente parere ed<br />

all’istituzione del Nucleo di valutazione dell’impatto<br />

ambientale;<br />

Vista la Deliberazione G.R. n. 87 del 9.2.2009 in<br />

merito agli indirizzi transitori applicativi del D.Lgs.<br />

152/06 nelle more dell’approvazione della legge regionale<br />

in materia di VIA e VAS;<br />

Visto che, con nota del 14.12.2007 assunta al<br />

Protocollo Regionale in data 18.12.2007, la Autorità<br />

Portuale di Carrara ha depositato presso il Ministero<br />

dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, il Ministero<br />

per i Beni e le Attività Culturali e la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> il<br />

Progetto e lo Studio di impatto ambientale (SIA) relativi<br />

all’opera di cui trattasi;<br />

Dato atto che il Proponente ha provveduto in data<br />

14.12.2007 alla pubblicazione sui giornali quotidiani “Il<br />

Tirreno” e “La Repubblica” dell’avviso dell’avvenuto<br />

deposito del progetto in esame, nonché in data 1.2.2008<br />

di un avviso di rettifica sui medesimi quotidiani;<br />

Dato atto che il progetto e lo studio di impatto<br />

ambientale sono messi a disposizione del pubblico dal<br />

1.12.2008 al 17.3.2008 presso l’U.R.P. della Giunta<br />

Regionale;


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Dato atto che il procedimento regionale per<br />

l’espressione di un parere al Ministero dell’Ambiente è<br />

stato avviato in data 1.2.2008;<br />

Dato atto che una proposta di richiesta di integrazioni<br />

è stata avanzata dalla <strong>Regione</strong> al Ministero dell’Ambiente<br />

in data 11.4.2008;<br />

Dato atto che il 18.11.2008 si è tenuto un sopralluogo<br />

tecnico presso il sito di progetto;<br />

Dato atto che il proponente, con nota del 1.10.2008<br />

pervenuta al protocollo regionale il 3.10.2008, ha<br />

trasmesso la documentazione integrativa richiesta;<br />

Dato atto che il Proponente ha provveduto a depositare<br />

anche presso le altre Amministrazioni interessate al<br />

procedimento regionale la documentazione presentata<br />

all’avvio del procedimento e la documentazione<br />

integrativa;<br />

Dato atto che, alla data odierna, non risultano<br />

pervenute agli uffici della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> osservazioni<br />

e memorie scritte da <strong>parte</strong> del pubblico relative al progetto<br />

depositato, a seguito della pubblicazione sui quotidiani<br />

del 14.12.2007 e 1.2.2008;<br />

Rilevato che l’intervento di progetto presenta le<br />

seguenti caratteristiche:<br />

- realizzazione di una nuova scogliera con un nucleo<br />

in pietrame scapolo di cava rivestito da una mantellata di<br />

massi naturali e relativo massiccio di coronamento;<br />

- asse della nuova scogliera disposto a circa 40<br />

m dall’attuale muro paraonde al fine di garantire un<br />

adeguato ridosso della strada e del fascio binari (di<br />

successiva realizzazione) rispetto agli eventuali fenomeni<br />

di tracimazione del moto ondoso incidente lungo la<br />

scogliera di protezione;<br />

- demolizione e salpamento della scogliera e del muro<br />

paraonde esistenti;<br />

- demolizione e messa a discarica delle tubazioni<br />

del vecchio “oleodotto FIAT” e del relativo edificio di<br />

servizio in muratura e c .a.;<br />

- rinfianco a tergo della nuova opera a gettata con<br />

materiale inerte di cava;<br />

- realizzazione della rete di smaltimento delle acque<br />

meteoriche;<br />

Visto il parere n. 66 espresso dal Nucleo VIA<br />

nella seduta del 27 aprile 2009, allegato al presente<br />

provvedimento quale <strong>parte</strong> integrante e sostanziale<br />

(Allegato A);<br />

Ritenuto di condividere le conclusioni espresse nel<br />

parere di cui sopra dal Nucleo di valutazione dell’impatto<br />

ambientale, per quanto riguarda le condizioni al cui<br />

rispetto subordinare il parere favorevole della <strong>Regione</strong>;<br />

A voti unanimi;<br />

DELIBERA<br />

35<br />

1) di esprimere, ai sensi dell’art. 21 della L.R. 79/98,<br />

ai fini della pronuncia di compatibilità ambientale del<br />

Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e<br />

del Mare, parere favorevole sul Progetto di adeguamento<br />

tecnico funzionale del Molo di Levante del porto di<br />

Marina di Cararra, proposto dall’Autorità Portuale di<br />

Carrara, subordinatamente alle condizioni riportate<br />

nel parere n. 66 espresso dal Nucleo di valutazione<br />

dell’impatto ambientale nella seduta del 27 aprile 2009,<br />

parere allegato al presente atto quale <strong>parte</strong> integrante e<br />

sostanziale (Allegato A);<br />

2) di trasmettere, a cura del Settore “Valutazione<br />

Impatto Ambientale”, la presente deliberazione al<br />

Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e<br />

del Mare ed al Ministero per i Beni e le Attività Culturali,<br />

per gli adempimenti di rispettiva competenza;<br />

3) di comunicare altresì, a cura del Settore “Valutazione<br />

Impatto Ambientale”, il presente atto all’Autorità Portuale<br />

di Carrara, per opportuna conoscenza, alla Provincia di<br />

Massa Carrara, al Comune di Carrara, all’ARPAT, e agli<br />

uffici regionali (Settore Energie e Risorse Minerarie,<br />

Ufficio Tecnico del Genio Civile di Massa e di Grosseto,<br />

Settore Tutela e Valorizzazione delle Risorse Ambientali<br />

, Settore Tutela del Territorio e della Costa territorio ,<br />

Settore Tutela delle Acque Interne e del Mare Servizi<br />

Idrici, Settore Viabilità di Interesse Regionale, Settore<br />

Logistica, Porti e Aeroporti, Settore Infrastrutture di<br />

Trasporto Strategiche per lo Stato e la <strong>Regione</strong>, Settore<br />

Aspetti di Governo del territorio nella Pianificazione<br />

e Cave, Settore Indirizzi per il Governo del Territorio,<br />

Settore Tutela dall’Inquinamento Elettromagnetico ed<br />

Acustico e Radioattività Ambientale, Settore Qualità<br />

dell’Aria, Rischi Industriali, Prevenzione e Riduzione<br />

Integrata dell’ Inquinamento, Settore Rifiuti e Bonifiche,<br />

Settore Foreste e Patrimonio agro-forestale, Settore<br />

Sicurezza e Salute sui Luoghi di Lavoro, Settore<br />

Strumenti della Valutazione Integrata e dello Sviluppo<br />

Sostenibile, Settore Programmazione Negoziata e<br />

Controlli Comunitari).<br />

Il presente atto è pubblicato integralmente sul<br />

B.U.R.T. ai sensi dell’art. 5 comma 1 lettera g) della<br />

LR 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi<br />

della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della<br />

medesima LR 23/2007.<br />

Segreteria della Giunta<br />

Il Direttore Generale<br />

Valerio Pelini<br />

SEGUE ALLEGATO


36 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Allegato A<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong><br />

Direzione Generale della Presidenza<br />

Area di Coordinamento Programmazione e Controllo<br />

Settore Valutazione Impatto Ambientale<br />

Nucleo di Valutazione dell’Impatto Ambientale<br />

L.R.79/98 - Deliberazioni della G.R. n. 356 del 2/4/2001, n. 1358 del 10.12.2001 e<br />

n. 816 del 04/08/2003<br />

Seduta del 27 aprile 2009<br />

Parere n. 66<br />

per l’espressione del parere della Giunta Regionale al Ministro dell’Ambiente<br />

ai sensi dell’art.21 della L.R.79/98<br />

Adeguamento tecnico funzionale del Molo di Levante del<br />

porto di Marina di Cararra<br />

Proponente: Autorità Portuale di Marina di Carrara


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Il giorno 27 aprile 2009, alle ore 10.00, nei locali degli uffici della Giunta Regionale in via R. Bardazzi 19,<br />

in Firenze, si è riunito il Nucleo di Valutazione dell’impatto ambientale per l’espressione del parere tecnico<br />

alla Giunta Regionale in merito alla compatibilità ambientale del Progetto di Adeguamento tecnico<br />

funzionale del Molo di Levante del porto di Marina di Cararra, proposto dall’Autorità Portuale di Marina di<br />

Carrara, parere da esprimersi ai fini degli adempimenti regionali di cui all’art.21 della L.R. 79/98, per il<br />

procedimento di V.I.A. di competenza dello Stato.<br />

Sono presenti, oltre al Presidente del Nucleo di Valutazione Arch. Fabio Zita e al Segretario Arch. Alberto<br />

Ugolini, quali componenti del Nucleo stesso, tecnici in rappresentanza degli Uffici di seguito elencati:<br />

della Direzione Generale Politiche Territoriali e Ambientali – A.C. Trasporti e logistica:<br />

- Settore Sistema integrato dei porti, degli aeroporti e della logistica;<br />

della Direzione Generale Politiche territoriali e ambientali - A.C. Prevenzione integrata degli inquinamenti<br />

e programmazione ambientale:<br />

- Settore Tutela dall’inquinamento elettromagnetico ed acustico e radioattività ambientale;<br />

della Direzione Generale Politiche Territoriali e Ambientali - A.C. Tutela dell’acqua e del territorio:<br />

dell’ARPAT:<br />

- Area VIA/VAS/Grandi Infrastrutture di Mobilità.<br />

Sono presenti altresì, in qualità di invitati, i rappresentanti dell’Autorità portuale di Carrara.<br />

Alle ore 11.00, il Presidente del Nucleo, dopo la verifica delle presenze, apre la riunione e, su suo invito, un<br />

rappresentante della Autorità Portuale riassume sinteticamente caratteristiche e finalità del progetto in<br />

esame. La riunione prosegue poi, in assenza dei rappresentanti dell’Autorità Portuale proponente, con<br />

contributi da <strong>parte</strong> degli altri invitati e con la discussione da <strong>parte</strong> del Nucleo, a seguito della quale viene<br />

condiviso il seguente Parere.<br />

IL NUCLEO DI VALUTAZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE<br />

VISTO il D.Lgs.152/06 e successive modifiche;<br />

VISTO il D. Lgs. 4/2008;<br />

VISTA la L.R. 79/98 “Norme per l’applicazione della valutazione di impatto ambientale” ed in particolare<br />

l’art. 21 che disciplina la <strong>parte</strong>cipazione della <strong>Regione</strong> alla procedura di competenza dello Stato;<br />

VISTE le Deliberazioni della G.R. n. 356 del 2/4/2001, n. 1358 del 10.12.2001 e n. 816 del 04/08/2003,<br />

che danno attuazione al citato art .21 della L.R. 79/98, e riguardano l’attribuzione alla Giunta Regionale<br />

della competenza in ordine all’espressione del Parere della <strong>Regione</strong> nei procedimenti di V.I.A. di<br />

competenza dello Stato, nonché l’istituzione del Nucleo di Valutazione dell’impatto ambientale;<br />

VISTA la Deliberazione G.R. n. 87 del 9.2.2009 in merito agli indirizzi transitori applicativi nelle more<br />

dell’approvazione della legge regionale in materia di VAS e VIA;<br />

VISTO che, con nota del 14.12.2007 assunta al Protocollo Regionale in data 18.12.2007, la Autorità<br />

Portuale di Carrara ha depositato presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, il<br />

Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> il Progetto e lo Studio di impatto<br />

ambientale (SIA) relativi all’opera di cui trattasi;<br />

DATO ATTO che il Proponente ha provveduto in data 14.12.2007 alla pubblicazione sui giornali<br />

quotidiani “Il Tirreno” e “La Repubblica” dell’avviso dell’avvenuto deposito del progetto in esame, nonché<br />

in data 1.2.2008 di un avviso di rettifica sui medesimi quotidiani;<br />

DATO ATTO che:<br />

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38 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

- il progetto e lo studio di impatto ambientale sono rimasti a disposizione per la consultazione da <strong>parte</strong> del<br />

pubblico da 1.2.2008 fino al 17.3.2008 e non risultano pervenute agli uffici della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong><br />

osservazioni e memorie scritte relative al progetto depositato;<br />

- il procedimento regionale è stato avviato in data 1.2.2008;<br />

- una proposta di richiesta di integrazioni è stata avanzata dalla <strong>Regione</strong> al Ministero dell’Ambiente in data<br />

11.4.2008;<br />

- il 18.11.2008 si è tenuto un sopralluogo tecnico presso il sito di progetto;<br />

- il proponente, con nota del 1.10.2008 pervenuta al protocollo regionale il 3.10.2008, ha trasmesso la<br />

documentazione integrativa richiesta;<br />

- il Proponente ha provveduto a depositare anche presso le altre Amministrazioni interessate al<br />

procedimento regionale sia la documentazione presentata all’avvio del procedimento, sia i chiarimenti<br />

richiesti;<br />

ESAMINATI gli elaborati tecnici comunicati dal Proponente di seguito elencati:<br />

- Progetto approvato dal Consiglio Sup. dei LL.PP.;<br />

- Studio di impatto ambientale articolato nei Quadri programmatico, progettuale ed ambientale;<br />

- Sintesi non tecnica;<br />

- Integrazioni;<br />

RILEVATO che l’intervento di progetto presenta le seguenti caratteristiche:<br />

- realizzazione di una nuova scogliera con un nucleo in pietrame scapolo di cava rivestito da una mantellata<br />

di massi naturali e relativo massiccio di coronamento;<br />

- asse della nuova scogliera disposto a circa 40 m dall’attuale muro paraonde al fine di garantire un<br />

adeguato ridosso della strada e del fascio binari (di successiva realizzazione) rispetto agli eventuali<br />

fenomeni di tracimazione del moto ondoso incidente lungo la scogliera di protezione;<br />

- demolizione e salpamento della scogliera e del muro paraonde esistenti (comprese eventuali armature,<br />

tubazioni, cavidotti e quanto altro presente all’interno e/o al margine del predetto muro), con cernita del<br />

materiale di risulta al fine di recuperare elementi idonei per la costruzione della nuova scogliera e della<br />

zona di colmata (tutto il materiale verrà utilizzato previa verifica del rispetto, relativamente alla sola<br />

frazione granulometrica < 2 mm, dei limiti indicati dalla colonna A della normativa vigente in materia di<br />

bonifica, e previa esecuzione di determinazioni analitiche dell’eluato ottenuto nel test di cessione di durata<br />

24 ore che utilizzi come eluente acqua deionizzata satura di CO2, realizzato sulla frazione > 2 mm, e<br />

successiva verifica della conformità ai limiti della Tabella Acque sotterranee allegata alla vigente<br />

normativa in materia di bonifiche);<br />

- demolizione e messa a discarica delle tubazioni del vecchio “oleodotto FIAT” e del relativo edificio di<br />

servizio in muratura e c .a.;<br />

- rinfianco a tergo della nuova opera a gettata con materiale inerte di cava (tutto il materiale verrà utilizzato<br />

previa verifica del rispetto, relativamente alla sola frazione granulometrica < 2 mm, dei limiti indicati dalla<br />

colonna A della normativa vigente in materia di bonifica e previa esecuzione di determinazioni analitiche<br />

dell’eluato ottenuto nel test di cessione di durata 24 ore che utilizzi come eluente acqua deionizzata satura<br />

di CO2, realizzato sulla frazione > 2 mm, e successiva verifica della conformità ai limiti della Tabella<br />

Acque sotterranee allegata alla vigente normativa in materia di bonifiche);<br />

- realizzazione della rete di smaltimento delle acque meteoriche contraddistinta da caditoie/pozzetti (in c.a.<br />

con griglia in acciaio) allacciate ad una tubazione di raccolta, disposta lungo l’asse longitudinale del molo;<br />

- realizzazione della pavimentazione stradale, al fine di raccordarsi all’attuale quota (+2.50 m l.m.m.) del<br />

piano stradale della “banchina Fiorillo”; nella previsione di procedere alla realizzazione di un pacchetto<br />

stradale definitivo solo dopo la costruzione del fascio binari, detta pavimentazione, del tipo flessibile, è<br />

contraddistinta da uno strato in conglomerato bituminoso su uno strato di fondazione di misto granulare in<br />

stabilizzato di cava compattato;<br />

DATO ATTO che:<br />

- il Settore Valutazione di Impatto Ambientale ha richiesto, con note del 4.2.2008, il parere della Provincia<br />

di Massa e del Comune di Carrara, nonché il contributo tecnico dell’ ARPAT, dell’ Ufficio Genio Civile di<br />

Massa, del Bacino <strong>Toscana</strong> Nord degli altri Uffici regionali interessati;<br />

- sono pervenuti, a seguito delle richieste di cui sopra, pareri e contributi tecnici da <strong>parte</strong> dei seguenti Enti e<br />

Uffici: Comune di Carrara, Provincia di Massa, ARPAT, Settore Sicurezza e salute luoghi di lavoro che


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

trasmette il contributo ASL, Bacino Regionale <strong>Toscana</strong> Nord, Ufficio del Genio Civile di Massa Carrara,<br />

Settore Beni paesaggistici; Settore Foreste e patrimonio agroforestale, Settore Tutela e valorizzazione<br />

risorse ambientali, Settore Infrastrutture di trasporto strategiche, Settore Servizio sismico regionale, Settore<br />

Rifiuti e bonifiche, Settore Tutela dall’inquinamento acustico e elettromagnetico;<br />

- sulla documentazione integrativa, il Settore Valutazione di Impatto Ambientale ha richiesto, con note del<br />

16.10.2008 il parere della Provincia di Massa e del Comune di Carrara, nonché il contributo tecnico dell’<br />

ARPAT, dell’ Ufficio Genio Civile di Massa, del Bacino <strong>Toscana</strong> Nord degli altri Uffici regionali<br />

interessati;<br />

- a seguito delle richieste di tali richieste, sono pervenuti pareri e contributi tecnici da <strong>parte</strong> dei seguenti<br />

Enti ed Uffici: Comune di Carrara, Provincia di Massa Carrara, ARPAT, Settore Sicurezza e salute luoghi<br />

di lavoro che trasmette il contributo ASL, Bacino Regionale <strong>Toscana</strong> Nord, Settore Beni paesaggistici;<br />

Settore Foreste e patrimonio agroforestale, Settore Infrastrutture di trasporto strategiche, Settore Tutela<br />

dall’inquinamento acustico e elettromagnetico.<br />

CONSIDERATA l’approfondita discussione avvenuta nel corso della seduta odierna, nella quale sono stati<br />

affrontati tutti gli aspetti relativi agli impatti previsti per l’opera e le relative misure di mitigazione;<br />

DATO ATTO che il proponente è tenuto all’acquisizione degli atti autorizzativi previsti dalla vigente<br />

normativa, che la progettazione e l’attuazione degli interventi previsti deve conformarsi alle norme tecniche<br />

di settore nonché alla disciplina normativa degli atti di pianificazione territoriale, relativamente alle opere<br />

in esame, e che altresì, in relazione alla presenza del SIN, la realizzazione dell’intervento è subordinata alla<br />

certificazione liberatoria o alla certificazione di avvenuta bonifica da <strong>parte</strong> del soggetto competente;<br />

RITENUTO che l’opera di progetto sia da valutarsi compatibile con l’ambiente in cui viene a collocarsi,<br />

previa l’adozione delle misure che sono emerse nel corso dell’istruttoria, e sono state altresì ulteriormente<br />

definite, modificate ed integrate da <strong>parte</strong> del Nucleo nel corso della seduta odierna;<br />

RITENUTO pertanto di proporre alla Giunta Regionale l’espressione di parere favorevole sul progetto in<br />

questione, subordinatamente al rispetto delle prescrizioni e con la formulazione delle raccomandazioni<br />

sotto elencate:<br />

1. Indicazioni degli Enti Locali:<br />

- si ricorda che non potranno essere previste deroghe in riferimento al contingentamento dei viaggi di mezzi<br />

pesanti, almeno per quanto riguarda l’esecuzione di essi durante il periodo invernale;<br />

- per quanto riguarda la fase di cantiere, dovranno essere predisposte bagnature e periodica pulizia del<br />

piazzale interessato dalla movimentazione dei mezzi e dei materiali al fine di ridurre l’emissione di polveri<br />

in atmosfera;<br />

- dovrà essere prevista l’idonea copertura di tutti i mezzi destinati al trasporto di materiale inerte e<br />

polverulento e l’installazione di un apposito sistema di lavaggio dei mezzi in entrata ed in uscita dall’area<br />

di cantiere;<br />

- si ricorda che l’area di interesse dell’intervento previsto dalla realizzazione dell’adeguamento tecnicofunzionale<br />

del Porto di Marina di Carrara rientra nell’area del Sito di Interesse Nazionale, per la quale si<br />

rimanda al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, competente in materia;<br />

- in merito allo svolgimento del monitoraggio della qualità dell’aria, deve essere sentita anche la Provincia<br />

di Massa e Carrara;<br />

- nelle successive fasi progettuali, il Proponente, sentita la Provincia di Massa e Carrara, deve definire nel<br />

dettaglio le misure che saranno adottate in fase di costruzione al fine di evitare la contaminazione delle<br />

acque superficiali da correlarsi a potenziali sversamenti di olii ed idrocarburi dai mezzi di trasporto del<br />

materiale e delle macchine operatrici.<br />

2. Il Proponente, nelle successive fasi progettuali, deve verificare l’idoneità delle strade interessate al<br />

passaggio dei mezzi pesanti con gli Enti proprietari delle stesse in relazione all’accessibilità ed alla<br />

fruibilità.<br />

3.<br />

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40 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

3a. Per quanto riguarda i certificati analitici relativi alla caratterizzazione marina dell’area di intervento, si<br />

rimanda all’Autorità competente (Ministero dell’Ambiente) la valutazione di tali dati ai fini dell’eventuale<br />

esclusione della necessità di bonifica per l‘area interessata dall’intervento di adeguamento tecnico<br />

funzionale del molo di levante.<br />

3b. Relativamente all’oleodotto FIAT, si ricorda che i rifiuti prodotti durante tutte le operazioni (anche per<br />

eventuali operazioni di riutilizzo) dovranno essere gestiti a norma di legge.<br />

3c. E’ necessario che nell’area di cantiere siano a disposizione panne assorbenti in grado di essere utilizzate<br />

prontamente in caso di necessità. Riguardo alla torpidità, si richiede che l’intervento sia effettuato<br />

preferibilmente lontano dal periodo di balneazione, per cui si consiglia che le operazioni vengano effettuate<br />

nel periodo autunno-inverno evitando il periodo (1 aprile - 30 settembre) interessato dal monitoraggio delle<br />

acque di balneazione.<br />

3d. Per quanto riguarda il rumore, premesso che vi sono varie parti del porto che consentono una<br />

schermatura efficace, nel caso durante i lavori fossero ravvisate fasi particolarmente critiche dal punto di<br />

vista acustico (a priori non ipotizzabili), si deve intervenire con barriere mobili utilizzando gli spazi a<br />

disposizione nel porto.<br />

3e. Per quanto riguarda in particolare il rumore derivante dal traffico indotto, nelle successive fasi<br />

progettuali devono essere definite le caratteristiche dei mezzi di trasporto da e per l’area e gli orari di<br />

conferimento, tenendo conto dell’attuale situazione di congestione delle strade in funzione degli orari. La<br />

spalmatura del numero di viaggi/giorno sul turno lavorativo può consentire una frequenza massima tale da<br />

permettere il rispetto di tutti i limiti applicabili. Per evitare che, in assenza di specifiche indicazioni, si<br />

abbiano concentrazioni di traffico in determinati orari, la frequenza oraria massima ammissibile deve essere<br />

concordata con il Comune di Carrara e con l’ARPAT.<br />

3f. In considerazione delle incertezze nell’applicazione dei modelli di simulazione utilizzati per la<br />

valutazione dell’impatto acustico, legate sia ai dati di sorgente (potenza sonora, tempo di funzionamento,<br />

localizzazione, ecc..), sia ai dati di propagazione del rumore in un ambiente tipicamente urbanizzato e<br />

quindi molto complesso, si prescrive la presentazione, da <strong>parte</strong> del Proponente l’opera, di un opportuno<br />

piano di monitoraggio del clima acustico nelle varie fasi di cantiere, per la verifica dell’effettivo rispetto<br />

dei limiti di legge, quale si desume dallo studio acustico. Tale piano deve essere concordato con il<br />

Dipartimento Provinciale ARPAT competente per territorio, unitamente ad un protocollo di intervento da<br />

attuare nel caso di evidenziazione, da <strong>parte</strong> del sistema di monitoraggio installato, di un superamento dei<br />

limiti.<br />

3g. Si ricorda che l’eventuale ricorso alle procedure di richiesta di deroga al rispetto dei limiti, di cui alla<br />

Delibera del Consiglio <strong>Regione</strong> n.77/2000 <strong>parte</strong> 3, per particolari fasi dei lavori, deve essere giustificato<br />

(dal Proponente l’opera) e valutato (dall’Amministrazione Comunale competente) caso per caso in<br />

relazione alla durata della deroga stessa e alla possibilità di messa in opera di opportuni interventi di<br />

mitigazione per la protezione dei ricettori eventualmente interessati.<br />

4.<br />

4a. Si ricorda che la gestione degli inerti da costruzione e demolizione dovrà avvenire nel rispetto della<br />

vigente normativa nazionale e regionale.<br />

4b. Per quanto riguarda il riutilizzo dei materiali risultanti dal salpamento dell’esistente scogliera, i<br />

materiali non idonei e qualsiasi tipo di rifiuto eventualmente rinvenuto devono essere rimossi e trasportati a<br />

recupero o smaltimento.<br />

4c. Si ricorda che i rifiuti prodotti in fase di cantiere e di esercizio devono essere recuperati e/o smaltiti<br />

secondo le norme di legge. Devono essere previste aree di servizio per la raccolta dei rifiuti e la raccolta<br />

differenziata proporzionalmente ai rifiuti prodotti. Devono inoltre essere previste eventuali aree di<br />

stoccaggio temporaneo dei materiali provenienti dalle operazioni di demolizione e salpamento.<br />

4d. Relativamente all’utilizzo di materiali recuperabili, si ricordano le disposizioni della L.R. 25/1998 art. 4<br />

e della D.C.R. n. 265/1998.<br />

4e Si ricorda che, qualora in corso d’opera di dovessero presentare problematiche inerenti il ritrovamento di<br />

terreno e/o acque inquinati, devono essere attivate le procedure di messa in sicurezza e bonifica ai sensi del<br />

D. Lgs. 152/2006.<br />

5. Per quanto riguarda gli aspetti sismici, in fase di progettazione esecutiva il Proponente dovrà<br />

implementare il programma di indagini attraverso la realizzazione di indagini geofisiche in foro (prove<br />

down-hole in onde P ed SH), necessarie per la determinazione della categoria di suolo di fondazione, al fine


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

di una corretta stima dell’azione sismica di progetto, in ottemperanza a quanto previsto dalle Norme<br />

tecniche per le costruzioni. Si raccomanda la realizzazione delle suddette indagini geofisiche secondo gli<br />

standard di qualità previsti nelle Istruzioni tecniche regionali, Volume 1B, consultabili sul sito web della<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>.<br />

6. Il proponente, in fase esecutiva, è tenuto a seguire le disposizioni speciali di cui all’Allegato 1, facente<br />

<strong>parte</strong> integrante del presente Parere.<br />

per le motivazioni di cui sopra;<br />

ESPRIME<br />

parere tecnico favorevole sulla compatibilità ambientale del Progetto di adeguamento tecnico funzionale<br />

del Molo di Levante del porto di Marina di Cararra, proposto dall’Autorità Portuale di Carrara,<br />

subordinatamente al rispetto delle prescrizioni e raccomandazioni indicate in premessa.<br />

Alle ore 12.00, non essendovi altro da discutere, il Presidente dichiara conclusi i lavori e scioglie la seduta.<br />

Allegati costituenti <strong>parte</strong> integrante del parere:<br />

Allegato 1 “Disposizioni speciali per le imprese”.<br />

IL SEGRETARIO IL PRESIDENTE<br />

(Arch. Alberto Ugolini) (Arch. Fabio Zita)<br />

41


42 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Allegato 1<br />

1 - Generalità<br />

DISPOSIZIONI SPECIALI PER IMPRESE<br />

Le presenti disposizioni costituiscono una integrazione alla vigente normativa a cui l’Impresa dovrà<br />

attenersi per lo svolgimento dei lavori e per ogni attività di cantiere.<br />

2 - Disposizioni generali per la prevenzione dell’inquinamento ambientale<br />

Fatte salve le responsabilità civili e penali previste dalla vigente normativa in caso di inquinamento<br />

ambientale, al fine di prevenire al massimo le possibilità di incorrere in tali situazioni eventualmente<br />

connesse alle attività dei cantieri, l’impresa appaltatrice è tenuta al rispetto della normativa vigente in<br />

campo ambientale ed acquisire le autorizzazioni ambientali necessarie allo svolgimento delle attività,<br />

dovrà, inoltre, redigere, preventivamente all’installazione del cantiere, tutta la documentazione informativa<br />

che verrà richiesta dalla Direzione Lavori.<br />

In particolare, l’impresa sarà tenuta a sottoporre alla D.L. una planimetria dettagliata relativa alla<br />

distribuzione interna dell’area di cantiere comprensiva di una descrizione precisa (ubicazione,<br />

dimensionamento e modalità di gestione) degli impianti fissi e di tutti i sistemi necessari per lo smaltimento<br />

controllato degli inquinanti provenienti dalle lavorazioni previste garantendone, nel tempo, la verifica della<br />

capacità e dell’efficacia.<br />

L’impresa sarà, peraltro, tenuta a recepire tutte le osservazioni che deriveranno dalle attività di<br />

monitoraggio ambientale, apportando i necessari correttivi per la riduzione preventiva degli impatti<br />

(ubicazione degli impianti rumorosi, modalità operative nel periodo notturno, ecc..).<br />

L’apertura di ogni area di lavoro dovrà essere preceduta da una valutazione dell’impatto acustico, redatta<br />

secondo le indicazioni del DGR n° 788 del 13.07.99.<br />

Qualora per alcune lavorazioni acusticamente più impattanti sia ritenuto opportuno richiedere<br />

l’autorizzazione in deroga ai limiti di pressione sonora, la ditta non dovrà iniziare tali lavorazioni fino a che<br />

il Comune non avrà rilasciato tale autorizzazione.<br />

Inoltre, l’impresa dovrà, in fase di costruzione, adottare tutti gli accorgimenti atti a ridurre la produzione e<br />

la propagazione di polveri; a tal fine sarà necessario garantire:<br />

� una costante bagnatura delle strade utilizzate, pavimentate e non, entro 100 m da edifici o<br />

fabbricati. Le bagnature non devono provocare fenomeni di dilavamento da <strong>parte</strong> delle acque,<br />

dovuti a dispersione o dilavamento incontrollati;<br />

� un lavaggio dei pneumatici di tutti i mezzi in uscita dal cantiere e dalle aree di approvvigionamento e<br />

conferimento materiali prima dell’inserimento sulla viabilità ordinaria;<br />

� una bagnatura e copertura con teloni dei materiali trasportati con autocarri;<br />

� una costante bagnatura dei cumuli di materiale stoccati nelle aree di cantiere.<br />

Inoltre al fine i limitare i rischi di inquinamento delle falde, l’impresa dovrà adottare i seguenti<br />

accorgimenti:<br />

� eseguire rifornimenti di carburante e lubrificanti ai mezzi meccanici su pavimentazione<br />

impermeabile;<br />

� controllare giornalmente i circuiti oleodinamici dei mezzi operativi;<br />

� adottare idonei sistemi di deviazione delle acque con apposite casseformi al fine di evitare<br />

rilasci di miscele cementizie e relativi additivi per i getti in di calcestruzzo in alveo;<br />

� adottare, per campi e cantieri, apposte vasche di sedimentazione per prevenire possibili<br />

apporti di inerti ai corsi d’acqua o alle falde acquifere.<br />

3 – Disposizioni per l’approvvigionamento idrico


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Per usi potabili, ove previsti, non è possibile l’approvvigionamento idrico con autobotti in quanto l’art. 48<br />

del D.P.R. 303/46 lo consente solo in caso di emergenza idrica.<br />

Con la definizione di un dettagliato bilancio idrico dell’attività di cantiere, l’Impresa dovrà gestire ed<br />

ottimizzare l’impiego della risorsa, eliminando o riducendo al minimo l’approvvigionamento<br />

dall’acquedotto e massimizzando, ove possibile, il riutilizzo delle acque impiegate nelle operazioni di<br />

cantiere.<br />

Per l’impiego di acqua somministrata dall’Ente Acquedotto, l’Impresa dovrà preventivamente comunicare<br />

a tale Ente il proprio fabbisogno; sarà poi tenuta ad osservare le indicazioni e prescrizioni del caso che<br />

l’Ente stesso provvederà a fornire.<br />

In relazione alla eventuale realizzazione di pozzi e depositi di accumulo per l’acqua piovana ed al<br />

pompaggio da un corso d’acqua, l’impresa è tenuta a fornire all’Amministrazione locale competente la<br />

precisa indicazione delle caratteristiche di realizzazione, funzionamento ed ubicazione delle fonti di<br />

approvvigionamento idrico di cui l’Impresa stessa intende avvalersi durante la esecuzione dei lavori.<br />

4 - Disposizioni per la scelta e delle attrezzature<br />

L’impresa è tenuta ad impiegare macchine e attrezzature che rispettano i limiti di emissione sonora previsti,<br />

per la messa in commercio, dalla normativa regionale, nazionale e comunitaria, vigente entro i tre anni<br />

precedenti la data di esecuzione dei lavori.<br />

In particolare si dovrà tenere conto:<br />

della normativa regionale in vigore per l’attività di cantieri stradali di durata superiore a 5 giorni:<br />

� Deliberazione del Consiglio Regionale della <strong>Toscana</strong> n° 77 del 22/2/2000;<br />

� della normativa nazionale per le macchine da cantiere in vigore:<br />

� Decreto Legislativo 4 settembre 2002, n° 262 – Attuazione della Direttiva 2000/14/CE concernente<br />

l’emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all’aperto.<br />

In ogni caso l’impresa dovrà contenere i rumori sui ricettori entro il limite di 70 dB (A) per il periodo<br />

diurno (dalle ore 6.00 alle 22.00) e di 60 dB (A) per quello notturno (dalle ore 22.00 alle 6.00) o secondo i<br />

limiti imposti dal Piano Comunale di Classificazione Acustica approvato dai comuni.<br />

L’impresa dovrà altresì privilegiare, ove possibile, l’utilizzo di:<br />

o macchine movimento terra ed operatrici gommate, piuttosto che cingolate, con potenza<br />

minima appropriata al tipo di intervento;<br />

o impianti fissi, gruppi elettrogeni e compressori insonorizzati.<br />

5 - Distribuzione interna dell’area di cantiere<br />

L’impresa dovrà predisporre, prima dell’inizio dei lavori, un piano, da concordare con gli Enti interessati,<br />

che sviluppi soluzioni atte a minimizzare l’impatto associato alle attività di cantiere (comprese eventuali<br />

limitazioni delle attività) in particolare per quanto riguarda l’emissioni di polveri e l’inquinamento acustico.<br />

L’Impresa stessa, inoltre, è tenuta a seguire le seguenti indicazioni per quanto riguarda l’organizzazione del<br />

cantiere:<br />

� occorrerà localizzare gli impianti fissi più rumorosi (betonaggio, officine meccaniche,<br />

elettrocompressori, ecc.) alla massima distanza dai ricettori esterni;<br />

� occorrerà orientare gli impianti che hanno un emissione direzionale in modo da ottenere, lungo<br />

l’ipotetica linea congiungente la sorgente con il ricettore esterno, il livello minimo di pressione<br />

sonora;<br />

� dovranno essere limitate le sottrazioni dirette di vegetazione compensando eventuali tagli con opere<br />

di ripristino. Per tutti i siti di cantiere posti nelle vicinanze di torrenti o canali si dovranno<br />

prevedere adeguate barriere arboree.<br />

6- Modalità operative<br />

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44 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

L’impresa è tenuta a seguire le seguenti indicazioni:<br />

� preferenza per le lavorazioni nel periodo diurno;<br />

� imposizione di direttive agli operatori tali da evitare comportamenti inutilmente rumorosi;<br />

� per il caricamento e la movimentazione del materiale inerte, preferenza dell’uso di pale caricatrici<br />

piuttosto che escavatori in quanto quest’ultimo, per le sue caratteristiche d’uso, durante l’attività<br />

lavorativa viene posizionato sopra al cumulo di inerti da movimentare, facilitando così la<br />

propagazione del rumore, mentre la pala caricatrice svolge la propria attività, generalmente, dalla<br />

base del cumulo in modo tale che quest’ultimo svolge una azione mitigatrice sul rumore emesso<br />

dalla macchina stessa;<br />

� rispetto della manutenzione e del corretto funzionamento di ogni attrezzatura;<br />

� nella progettazione dell’utilizzo delle varie aree del cantiere venga privilegiato il deposito<br />

temporaneo degli inerti in cumuli da interporre fra le aree dove avvengono lavorazioni rumorose ed<br />

i ricettori;<br />

� uso di barriere acustiche mobili da posizionare di volta in volta in prossimità delle lavorazioni più<br />

rumorose tenendo presente che, in linea generale, la barriera acustica sarà tanto più efficace quanto<br />

più vicino si troverà alla sorgente sonora;<br />

� per una maggiore accettabilità, da <strong>parte</strong> dei cittadini, di valori di pressione sonora elevati,<br />

programmare le operazioni più rumorose nei momenti in cui sono più tollerabili evitando, per<br />

esempio, le ore di maggiore quiete o destinate al riposo;<br />

� le operazioni di carico dei materiali inerti siano effettuate in zone dedicate sfruttando anche<br />

tecniche di convogliamento e di stoccaggio di tali materiali diverse dalle macchine di movimento<br />

terra, quali nastri trasportatori, tramogge, ecc.;<br />

� i percorsi destinati ai mezzi, in ingresso e in uscita dal cantiere, siano rigorosamente individuati e<br />

delimitati in maniera da minimizzare l’esposizione al rumore dei ricettori. E’ importante che<br />

esistano delle procedure a garanzia della qualità della gestione delle quali il gestore dei cantieri si<br />

dota al fine di garantire il rispetto delle prescrizioni impartite e delle cautele necessarie a mantenere<br />

l’attività entro i limiti fissati dal progetto. A questo proposito è utile disciplinare l’accesso di mezzi<br />

e macchine all’interno del cantiere mediante procedure da concordare con la Direzione Lavori;<br />

� la movimentazione di cantiere di materiali in entrata ed uscita deve essere ottimizzata, con<br />

obbiettivo di minimizzare l’impiego di viabilità pubblica.<br />

7 - Disposizioni generali circa i siti di lavorazione.<br />

L’impresa è tenuta a prestare maggiore attenzione in corrispondenza dei siti dove si concentrano le<br />

lavorazioni che possono produrre effetti inquinanti (cantieri mobili) gestendo con la massima cura le varie<br />

lavorazioni che comportano per loro natura i maggiori impatti (movimentazioni di materiali, scavi,<br />

perforazioni, getti di miscele cementizie, formazione puntuale e provvisoria di depositi).<br />

Per quanto concerne il rumore prodotto dai cantieri mobili, l’Impresa dovrà richiedere la deroga ufficiale<br />

prevista in tali casi per i cantieri che dovessero superare i limiti di normativa e recepire gli eventuali<br />

correttivi che si renderanno necessari a seguito delle previste attività di monitoraggio sia acustico che<br />

atmosferico.<br />

Particolare attenzione dovrà essere posta a tutte le eventuali lavorazioni che riguardano perforazioni e getti<br />

di calcestruzzo in prossimità delle falde idriche sotterranee, che dovranno avvenire a seguito di preventivo<br />

intubamento ed isolamento del cavo al fine di evitare la dispersione in acque sotterranee del cemento a di<br />

altri additivi.<br />

Altresì i medesimi lavori dovranno essere condotti con tutte le cautele necessarie ad evitare sversamenti e<br />

dispersioni di sostanze inquinanti nelle acque superficiali e sul suolo.<br />

8 - Disposizioni circa l’inquinamento da acque reflue<br />

Per l’intera durata dei lavori dovranno essere adottate a cura, carico e sotto la diretta e completa<br />

responsabilità dell’Impresa tutte le precauzioni e messi in atto gli interventi necessari ad assicurare la tutela


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

dall’inquinamento da <strong>parte</strong> dei reflui originati, direttamente e indirettamente, dalle attività di cantiere, delle<br />

acque superficiali e sotterranee e del suolo, nel rispetto delle vigenti normative comunitarie, nazionali e<br />

regionali, nonché delle disposizioni che potranno essere impartite dalle Autorità competenti in materia di<br />

tutela ambientale.<br />

Nei prezzi di appalto l’Impresa dovrà, quindi, considerare i costi provenienti dalla costruzione,<br />

manutenzione e gestione di tutti gli interventi di tutela delle acque, compresi gli impianti di trattamento in<br />

oggetto e di tutti i loro accessori.<br />

In particolare le acque reflue dei cantieri e delle aree di lavorazione, andranno sottoposte a processi di<br />

chiarificazione e depurazione che consentano la loro restituzione in conformità al Decreto Legislativo<br />

152/06. In ogni caso qualsiasi scarico o sversamento dovrà essere autorizzato dall’Autorità competente in<br />

materia.<br />

Al fine di evitare inquinamenti delle acque sia superficiali che sotterrane e del suolo occorrerà tener conto<br />

delle seguenti specifiche:<br />

acque di lavorazione: tutti questi fluidi, ove presenti, risultano gravati da diversi agenti inquinanti di<br />

tipo fisico quali sostanze inerti finissime (filler di perforazione, fanghi, etc.) o chimico (cementi,<br />

idrocarburi e olii provenienti dai macchinari, schiumogeni, etc.) dovranno pertanto essere trattati<br />

con impianti di decantazione o quant’altro necessario per il rispetto della normativa nazionale e<br />

regionale vigente.<br />

acque di piazzale: i piazzali del cantiere, le aree di deposito / accumulo temporaneo dei materiali di<br />

scavo e le aree di sosta delle macchine operatrici dovranno essere dotati di una regimazione<br />

idraulica che consenta la raccolta delle acque di qualsiasi origine (piovane, di dilavamento o<br />

provenienti da processi produttivi) per convogliarle nell’unità di trattamento generale previo<br />

trattamento di disoleatura o a qualsiasi altro trattamento necessario per il rispetto della normativa<br />

nazionale e regionale vigente.<br />

acque di officina: che provengono dal lavaggio dei mezzi meccanici o dei piazzali dell’officina e sono<br />

ricche di idrocarburi e olii, oltre che di sedimenti terrigeni, dovranno essere sottoposti ad un ciclo<br />

di disoleazione prima di essere immessi nell’impianto di trattamento generale. I residui del<br />

processo di disoleazione dovranno essere smaltiti come rifiuti speciali in discarica autorizzata.<br />

acque di lavaggio betoniere e acque di supero dei cls: che contengono una forte componente di<br />

materiale solido, che dovrà essere separato dal fluido mediante una vasca di sedimentazione, prima<br />

della loro immissione nell’impianto di trattamento generale. La componente solida ha una<br />

granulometria che non ne consente il trattamento nei normali impianti di disidratazione<br />

(nastropresse o filtropresse): dovrà essere, quindi previsto, il convogliamento dei residui ad un letto<br />

di essiccamento e prevista una destinazione finale ai sensi della normativa nazionale e regionale<br />

vigente.<br />

Acque nere: dovranno essere presenti, nei cantieri collocati non vicino ai campi, un congruo numero di<br />

servizi igienici e potranno essere utilizzate, per lo smaltimento delle acque nere, fosse Imhoff in<br />

aggiunta ad una subirrigazione (anche fitoassistita) e drenaggio (D.L. 152/06, L.R.T. 5/86 e<br />

D.C.I.M. 4/2/77, L.R. 64/2001) o quant’altro stabilito dall’Autorità competente al rilascio<br />

dell’autorizzazione allo scarico.<br />

L’unità di trattamento generale di acque ed, eventualmente, dei fanghi, dovrà essere adeguatamente<br />

dimensionata per le portate previste in entrata, consentendo l’assorbimento di eventuali picchi di adduzione<br />

e dovrà garantire:<br />

- lo scarico delle acque sottoposte al trattamento secondo i requisiti richiesti dal Decreto Legislativo<br />

152/06;<br />

- la disidratazione dei fanghi dovuti ai sedimenti terrigeni che saranno classificati “rifiuti” e, quindi,<br />

indirizzati verso una destinazione finale in linea con la loro classificazione;<br />

- la separazione degli oli ed idrocarburi eventualmente presenti nelle acque che saranno classificati “rifiuti<br />

speciali” e, quindi, smaltiti a discarica autorizzata.<br />

Occorrerà, inoltre, garantire:<br />

� l’impermeabilizzazione delle aree di sosta delle macchine operatrici e degli automezzi nei cantieri<br />

che dovranno, inoltre, essere dotate di tutti gli appositi sistemi di raccolta del liquidi provenienti da<br />

sversamento accidentale e dalle acque di prima pioggia;<br />

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46 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

� per quanto riguarda gli eventuali getti in calcestruzzo in prossimità delle falde idriche sotterranee si<br />

sottolinea la necessità di attuare tutte le precauzioni al fine di evitare la dispersione sui corsi<br />

d’acqua e sul suolo del cemento e degli additivi.<br />

9 – Rifiuti e bonifiche<br />

L’impresa dovrà garantire la messa in sicurezza degli eventuali materiali di scavo, qualora previsto ed<br />

autorizzato un loro successivo riutilizzo secondo quanto previsto dalla normativa vigente, utilizzando<br />

basamenti pavimentati realizzati in stabilizzato opportunamente rullato e ben compattato di spessore non<br />

inferiore a 20 cm in aree non soggette a bonifica ai sensi del Decreto Legislativo 152/06; l’eventuale<br />

deposito preliminare non deve superare l’anno ed i tre anni la messa in riserva, entrambi debitamente<br />

autorizzati dalla provincia competente.<br />

La messa in riserva di altri rifiuti recuperabili dovrà essere effettuata conformemente ai dettami impartiti<br />

dal D.M. 5/2/98 e s.m.i; mentre i materiali derivanti dall’attività di demolizione e costruzione dovranno<br />

essere gestiti nel rispetto dell’art. n° 4 comma 7 della L.R. 25/98.<br />

Le aree di stoccaggio di materiali inquinanti, intesi come impianti di deposito preliminare e/o messa in<br />

riserva di rifiuti speciali anche pericolosi, dovranno essere progettate sulla base della potenzialità massima<br />

di esercizio prefissata sulla base delle tipologie dei rifiuti che si intende gestire e con gli accorgimenti<br />

necessari.<br />

Durante lo svolgimento dei lavori di manutenzione della viabilità esistente e/o nel caso di dismissione di<br />

strade si servizio, per il ripristino ambientale, la pavimentazione bituminosa (unitamente al suo sottofondo)<br />

dovrà essere completamente rimossa e portata a discarica autorizzata.<br />

10 - Movimentazione dei mezzi ed attività di cantiere<br />

Per la movimentazione dei mezzi di trasporto, l’impresa è tenuta ad utilizzare esclusivamente la rete della<br />

viabilità di cantiere indicata nel progetto fatta eccezione, qualora indispensabile, l’utilizzo della viabilità<br />

ordinaria previa autorizzazione da <strong>parte</strong> delle amministrazioni locali competenti da richiedersi a cura e<br />

spesa dell’Impresa.<br />

Per ridurre al minimo i disagi che si possono creare per effetto del passaggio di tali mezzi, in uscita dai<br />

campi e dai siti di lavorazione dovranno essere installate apposite vasche di lavaggio dei pneumatici.<br />

L’Impresa dovrà assumere tutte le scelte atte a contenere gli impatti associati alle attività di cantiere in<br />

particolare per ciò che concerne la emissione di polveri (PTS), di inquinanti (tipo gli N0x, IPA, fumo nero),<br />

di macroinquinanti (NO2, CO, SO2, HC, PM10) e l’inquinamento acustico.<br />

L’impresa sarà, altresì, vincolata a recepire i correttivi che verranno individuati dalle attività di<br />

monitoraggio ambientale e consentire l’agevole svolgimento delle stesse.<br />

11 – Lavori in prossimità dei corsi d’acqua<br />

Al fine di non interferire con il libero deflusso delle acque che scorrono nei corsi d’acqua interferenti con i<br />

lavori di che trattasi, l’Impresa dovrà garantire la funzionalità di tutti i corsi d’acqua eventualmente<br />

interessati dai lavori.<br />

Nell’eventualità in cui si verifichi la suddetta interferenza, l’impresa dovrà inoltre garantire la funzionalità<br />

degli argini esistenti, anche in situazioni transitorie, sia per quanto riguarda le caratteristiche di<br />

impermeabilità che per quanto attiene alla quota di sommità arginale che dovrà rimanere sempre la<br />

medesima.<br />

L’Impresa dovrà altresì osservare le seguenti prescrizioni:<br />

o si dovrà evitare qualsiasi danno di qualunque natura che possa compromettere il buon regime<br />

dei corsi d’acqua. In particolare, per la salvaguardia della fauna ittica e dell’ambiente<br />

fluviale, dovrà essere limitato al massimo durante i lavori il deflusso a valle dei sedimenti, e


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

dovranno essere previsti accorgimenti finalizzati ad evitare che eventuali malte cementizie, o<br />

materiali equivalenti utilizzati, entrino in contatto con le acque defluenti. In ogni caso,<br />

nell’ottica di prevenire gli effetti di eventi accidentali, si dovranno individuare gli<br />

accorgimenti finalizzati ad eliminare la torbidità indotta dalle lavorazioni;<br />

o nel corso dei lavori si dovranno attuare tutte le precauzioni necessarie affinché l’interferenza<br />

con la dinamica fluviale, dei canali e dei corsi d’acqua, non determini aggravi di rischio<br />

idraulico e pericoli per l’incolumità delle persone e danni ai beni pubblici e privati; l’alveo<br />

non dovrà essere occupato da materiali, né eterogenei, né di cantiere;<br />

o nella realizzazione e nell’esercizio delle opere viarie occorrerà tenere in debito conto<br />

dell’osservanza di tutte le leggi e regolamenti vigenti in materia di acque pubbliche ed<br />

all’eventuale parere ed autorizzazione di altre Autorità ed Enti interessati;<br />

o dovrà, a propria cura e spese, eseguire le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria<br />

delle opere realizzate ed interferenti con la rete idraulica fino al positivo collaudo delle<br />

opere.<br />

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48 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 577<br />

Disposizioni alle Aziende sanitarie toscane<br />

riguardo le modalità di apertura e accesso dei punti<br />

prelievo presenti nel proprio territorio.<br />

LA GIUNTA REGIONALE<br />

Visto il DPCM 29 novembre 2001, recante<br />

“Definizione dei livelli essenziali di assistenza”, come<br />

modificato dal DPCM <strong>28</strong> novembre 2003, e dal DPCM<br />

5 marzo 2007;<br />

Visto il Nomenclatore tariffario delle prestazioni<br />

specialistiche ambulatoriali di cui alla D.G.R. n.229/1997<br />

e successive modificazioni e integrazioni;<br />

Visto il P.S.R. approvato con D.C.R. n. 53/2008 che<br />

in particolare al paragrafo 3 “Valori, principi e obiettivi<br />

generali” riporta:<br />

“La salute deve essere considerata un diritto per il<br />

singolo cittadino e un dovere della collettività. Questo<br />

concetto richiede una costante interrelazione tra<br />

individuo, sistema delle cure e comunità, sia nella sua<br />

accezione di “istituzione” che nell’ambito più generale<br />

di “convivenza” con conseguente assunzione collettiva<br />

di responsabilità nei vari ambiti del vivere sociale, ivi<br />

inclusi quelli connessi al rispetto dell’ambiente nel quale<br />

viviamo.”;<br />

Ritenuto che la ricerca di buone pratiche, individuali<br />

e collettive, richiede la condivisione di un piano di azioni<br />

e regole per il rafforzamento della volontà collettiva<br />

verso migliori stili comportamentali e verso la qualità dei<br />

servizi erogati;<br />

Valutato che la complessità del percorso assistenziale,<br />

la multidisciplinarietà che caratterizza la maggior <strong>parte</strong><br />

degli atti sanitari, la diversità dei luoghi di cura e di presa<br />

in carico, impongono un forte sistema di relazioni in<br />

grado di presidiare i passaggi di cura e le integrazioni se<br />

non vogliamo che questi diventino elementi di criticità e<br />

frammentazione.”;<br />

Al fine di garantire equità ed accesso ai servizi di<br />

Diagnostica di laboratorio attraverso una omogenea<br />

diffusione sul territorio regionale di buone pratiche legate<br />

all’organizzazione dei punti prelievo;<br />

Considerato che diverse indagini di laboratorio<br />

possono essere effettuate anche su soggetti non a digiuno<br />

o a distanza di poche ore da una colazione leggera,<br />

consentendo un accesso diversificato alla diagnostica<br />

di laboratorio, previa informazione al cittadino da<br />

<strong>parte</strong> dei medici prescrittori e dei servizi di medicina di<br />

laboratorio;<br />

Ritenuto opportuno prevedere che in ciascuna<br />

Azienda sanitaria, uno o più punti prelievo, protraggano<br />

l’apertura e consentano il prelievo ai cittadini interessati,<br />

almeno fino alle ore 11.00 della mattina dei giorni feriali,<br />

fermo restando, in ragione della numerosità degli accessi,<br />

la possibilità dell’azienda di disporre diversamente,<br />

fornendo motivata e formale comunicazione alla<br />

Direzione Generale del Diritto alla Salute e Politiche di<br />

Solidarietà entro e non oltre il 30 luglio 2009;<br />

Considerato, altresì necessario, e dovere della Azienda<br />

sanitaria, garantire l’effettuazione del prelievo a tutti i<br />

cittadini pervenuti nelle strutture dedicate entro l’orario di<br />

apertura previsto per i punti prelievo, indipendentemente<br />

dalla numerosità degli accessi;<br />

Ritenuto inoltre opportuno prevedere che ciascuna<br />

Azienda sanitaria, a partire dal giorno 30 luglio 2009,<br />

provveda a fornire idonea comunicazione agli utenti, in<br />

ordine all’orario di aperture dei punti prelievo;<br />

A voti unanimi;<br />

DELIBERA<br />

1. di disporre, che a decorrere dal 1 luglio 2009, le<br />

Aziende sanitaria toscane prevedano che , uno o più<br />

punti prelievo, presenti nel proprio territorio protraggano<br />

l’apertura e consentano il prelievo ai cittadini interessati,<br />

almeno fino alle ore 11.00 della mattina dei giorni feriali,<br />

fermo restando, in ragione della numerosità degli accessi,<br />

la possibilità dell’azienda di disporre diversamente,<br />

fornendo motivata e formale comunicazione alla<br />

Direzione Generale del Diritto alla Salute e Politiche di<br />

Solidarietà entro e non oltre il 30 luglio 2009;<br />

2. le Aziende sanitarie toscane prevedano che uno o<br />

più punti prelievo presenti nel proprio territorio, anche<br />

in ragione della numerosità degli accessi, protraggano<br />

l’apertura, e consentano il prelievo ai cittadini interessati,<br />

almeno fino alle ore 11.00 della mattina dei giorni feriali,<br />

fermo restando l’onere a carico dell’azienda stessa di<br />

fornire motivata e formale comunicazione alla Direzione<br />

Generale del Diritto alla Salute e Politiche di Solidarietà<br />

in ordine ai residui punti prelievo per i quali l’azienda<br />

dispone diversamente;<br />

3. di disporre che venga sempre garantito<br />

l’effettuazione del prelievo a tutti i cittadini pervenuti<br />

nelle strutture dedicate entro l’orario di apertura previsto<br />

per i punti prelievo, indipendentemente dalla numerosità<br />

degli accessi;<br />

4. di prevedere che ciascuna Azienda sanitaria, a<br />

partire dal giorno 30 luglio 2009, provveda a fornire<br />

idonea comunicazione agli utenti, in ordine all’orario di<br />

aperture dei punti prelievo;


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Il presente atto è pubblicato integralmente sul<br />

B.U.R.T. ai sensi dell’art. 5 comma 1 lett.f della LR<br />

23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della<br />

Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della<br />

medesima LR 23/2007.<br />

DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 578<br />

Segreteria della Giunta<br />

Il Direttore Generale<br />

Valerio Pelini<br />

Linee di indirizzo per il governo e lo sviluppo<br />

dell’assistenza specialistica ambulatoriale e per<br />

l’adozione dei programmi attuativi aziendali al fine<br />

di promuovere il diritto di accesso del cittadino e<br />

garantire tempi di attesa definiti.<br />

Premesso che:<br />

LA GIUNTA REGIONALE<br />

Il Piano Sanitario Regionale 2008/2010, punto 6.9<br />

“Visite specialistiche :un obiettivo di qualità”, definisce<br />

il tema dei tempi di attesa un indicatore della qualità del<br />

sistema sanitario regionale;<br />

La gestione delle liste d’attesa costituisce uno dei<br />

problemi più spinosi nell’organizzazione dei servizi<br />

sanitari e che si tratta di un problema che non può<br />

essere compreso e affrontato isolatamente. Una politica<br />

settoriale sulle liste d’attesa non è in grado di risolvere il<br />

problema, tanto è vero che la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> ha voluto<br />

inquadrare la problematica delle liste di attesa in quella<br />

più complessiva della riorganizzazione dell’assistenza<br />

specialistica ambulatoriale, ponendo l’attenzione su<br />

alcuni elementi caratterizzanti, che sono :<br />

- Il governo della domanda di prestazioni sanitarie<br />

con il fine di collocare il cittadino/a al centro<br />

dell’azione, potenziarne i diritti, la consapevolezza e la<br />

<strong>parte</strong>cipazione.<br />

- Le linee guida ed il Governo clinico che rispondono<br />

all’obiettivo fondamentale del miglioramento della<br />

qualità nel sistema sanitario regionale e rappresentano:<br />

a) lo strumento di governo clinico teso al miglioramento<br />

della pratica clinica e della scelta della massima efficacia<br />

come criterio di erogazione delle prestazioni;<br />

b) un fondamentale percorso informativo/formativo a<br />

supporto di tutte le professionalità.<br />

- La razionalizzazione dell’offerta e la gestione del<br />

sistema degli accessi con l’obiettivo:<br />

a) della semplificazione dei livelli istituzionali e la<br />

migliore definizione dei rispettivi ruoli;<br />

b) dell’effettiva integrazione fra soggetti responsabili<br />

del governo territoriale e della erogazione di servizi,<br />

finalizzata ad obiettivi di salute per la comunità locale;<br />

c) dell’ampliamento delle potenzialità di soddisfazione<br />

49<br />

dei bisogni attraverso il coinvolgimento di nuovi<br />

soggetti;<br />

d) del maggiore radicamento e consenso degli<br />

interventi nelle comunità locali;<br />

- Il centro unificato di prenotazione (CUP) che con<br />

varia intensità nella nostra regione registra attualmente<br />

la presenza di tutte le strutture di erogazione collocate<br />

sul territorio di ogni singola azienda sanitaria siano esse<br />

pubbliche o private accreditate.<br />

- La informazione, la comunicazione e la<br />

<strong>parte</strong>cipazione dei cittadini con la promozione di<br />

strumenti di comunicazione moderni quali i siti web,<br />

il potenziamento di quelli tradizionali come gli Uffici<br />

relazioni con il pubblico, o i cosiddetti “Punti salute” e la<br />

diffusione delle Carte dei servizi.<br />

- I tempi massimi regionali di attesa e gli ambiti<br />

territoriali di garanzia, impegnando le Aziende unità<br />

sanitarie locali a rispettare il tempo massimo previsto<br />

dalla D.G.R. n. 245/2000 (30 giorni) e in una fase<br />

successiva, per le sette visite specialistiche individuate<br />

dalla D.G.R n.143 del febbraio 2006, quello, ridotto, di<br />

quindici giorni; con quest’ultima deliberazione, inoltre, si<br />

è stabilito che, in caso di mancato rispetto di tale termine,<br />

il cittadino ha diritto di essere indennizzato dalla Azienda<br />

sanitaria di residenza. Nel novembre dello stesso anno<br />

la <strong>Regione</strong> ha esteso, con la D.G.R n. 867, l’impegno<br />

delle Aziende Sanitarie al rispetto del tempo di attesa di<br />

30 giorni per le prestazioni di Radiologia scheletrica e<br />

diretta d’organo, di Radiologia tradizionale e di Ecografia,<br />

elencate nell’allegato alla delibera stessa .<br />

Considerato che nelle Aziende sanitarie i<br />

provvedimenti citati, pur nella diversità dei risultati<br />

conseguiti, hanno favorito una crescita significativa,<br />

e progressiva nel tempo, della percentuale delle visite<br />

specialistiche e delle prestazioni radiologiche garantite<br />

rispettivamente entro 15 e 30 giorni dalla richiesta,<br />

con una contestuale diminuzione delle segnalazioni<br />

dei cittadini per il mancato rispetto dei tempi di attesa<br />

previsti;<br />

Rilevato che è invece sempre più frequente, sia da<br />

<strong>parte</strong> di singoli cittadini che delle varie associazioni<br />

degli utenti, la richiesta di prevedere modalità di accesso<br />

semplificate, nel percorso o nei tempi di attesa, anche<br />

per altre visite specialistiche e prestazioni diagnostico-<br />

strumentali quali, nell’area clinica: la visita allergologica,<br />

la visita reumatologica, la visita endocrinologica, la<br />

visita pneumologica, la visita urologica, la visita di<br />

chirurgia generale e nella area diagnostica strumentale:<br />

le prestazioni di Risonanza magnetica, di Tomografia<br />

assiale computerizzata e di Ecocolor-doppler;


50 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Considerato altresì che il monitoraggio continuo<br />

dei tempi di attesa attivato nella nostra regione per<br />

le prestazioni specialistiche cliniche e diagnosticostrumentali<br />

ricordate, evidenzia ancora, in alcune<br />

aziende, criticità più o meno marcate, anche per alcune<br />

delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, visite<br />

specialistiche e diagnostica per immagini comprese nei<br />

provvedimenti regionali sopra citati;<br />

Ricordato che per le prestazioni di Risonanza<br />

magnetica con Delibera n. 655 del 04-08-2008 “<br />

Interventi in materia di governo clinico della domanda<br />

e della offerta delle prestazioni di Risonanza magnetica<br />

“ il Sistema Sanitario toscano si è impegnato a<br />

promuovere l’appropriatezza d’uso della tecnologia<br />

con un progetto originale di governo clinico che da un<br />

lato tendeva a favorire comportamenti “virtuosi” nel<br />

prescrittore, superando la logica di limitazioni “forzose”<br />

della domanda, dall’altro promuoveva, in sinergia,<br />

l’ottimizzazione del sistema di offerta, aumentando sia la<br />

produttività delle tecnologie RM in uso che l’efficienza<br />

economica delle stesse adeguando, con l’introduzione di<br />

RM a bassa intensità di campo, il parco delle tecnologie<br />

disponibili alla complessità della domanda clinica;<br />

Ritenuto che per dare adeguate risposte alle criticità<br />

segnalate, occorra un intervento complessivo e organico<br />

che consolidi le esperienze in atto, già avviate con le<br />

deliberazioni della Giunta regionale n. 143 e n.867<br />

del 2006, per le prestazioni radiologiche cosiddette di<br />

base, e impegni le Aziende sanitarie in un progetto in<br />

grado di agevolare l’accesso dei cittadini ad ulteriori<br />

visite specialistiche ed alle prestazioni di Rm, TC e di<br />

Ecocolodoppler;<br />

Ritenuto che le azioni da realizzare siano raggruppabili<br />

in tre aree di intervento:<br />

a) quella degli interventi finalizzati al consolidamento<br />

dei risultati raggiunti in attuazione delle delibere di<br />

Giunta nn. 143 e 867 del 2006, anche con riferimento al<br />

diritto del cittadino all’indennizzo da <strong>parte</strong> della Azienda<br />

Sanitaria di residenza, qualora non sia rispettato il tempo<br />

di attesa massimo di 15 giorni per alcune specifiche visite<br />

specialistiche e di 30 giorni relativamente alle prestazioni<br />

di Radiologia scheletrica e diretta d’organo, di Radiologia<br />

tradizionale e cardiovascolare con contrasto e di Ecografia<br />

internistica;<br />

b) quella degli interventi dei Comitati di Area Vasta<br />

finalizzati ad assicurare l’ accesso dei cittadini, entro<br />

tempi definiti, alle seguenti ulteriori visite specialistiche:<br />

visita allergologica, visita reumatologica, visita<br />

endocrinologica, visita pneumologica, visita urologica,<br />

visita di chirurgia generale;<br />

c) quella degli interventi dei Comitati di Area<br />

Vasta nella area della diagnostica strumentale per<br />

assicurare l’accesso dei cittadini, entro tempi definiti,<br />

alle prestazioni di Risonanza magnetica, di Tomografia<br />

assiale computerizzata e di Ecocolor-doppler;<br />

Rilevato che dai ripetuti incontri con le aziende sanitarie,<br />

nel corso dei quali sono state attentamente valutate le<br />

specifiche difficoltà riscontrate, è risultato che per far<br />

fronte agli interventi indicati alla lettera a) è necessario<br />

un contributo finanziario regionale di euro 1.500.000, da<br />

ripartire secondo le indicazioni contenute nell’allegato 1,<br />

<strong>parte</strong> integrante e sostanziale del presente atto;<br />

Considerato, con riferimento agli interventi indicati<br />

alla precedente lettera b), che le visite specialistiche<br />

di chirurgia generale e di urologia, in quanto funzioni<br />

specialistiche afferenti alla dimensione aziendale,<br />

debbano essere assimilate alle sette visite specialistiche<br />

previste dalla delibera n.143/ 2006, che pertanto anche<br />

queste debbano essere effettuate entro il tempo massimo<br />

di attesa di 15 giorni almeno in un presidio, pubblico<br />

o privato accreditato, della Azienda di riferimento<br />

dell’assistito e che in caso di impossibilità da <strong>parte</strong><br />

delle Azienda di effettuare la prestazione nei tempi<br />

previsti, debba essere corrisposto al cittadino il relativo<br />

indennizzo;<br />

Considerato, altresì che le visite allergologica,<br />

reumatologica, endocrinologica e pneumologica afferiscono,<br />

per la maggior <strong>parte</strong>, ad attività cliniche proprie<br />

di specialità/funzioni operative, che i piani sanitari da<br />

sempre qualificano di livello regionale e che pertanto<br />

è il livello di Area vasta che rappresenta la dimensione<br />

ottimale di offerta;<br />

Osservato altresì che per quest’ultimo tipo di<br />

prestazioni si registra una domanda in continua crescita<br />

in ragione sia della transizione demografica che<br />

epidemiologica e che pertanto le aziende unità sanitarie<br />

locali incontrano difficoltà nell’organizzare una adeguata<br />

offerta territoriale;<br />

Atteso che la peculiare organizzazione toscana delle<br />

competenze specialistiche, in rete ed in continuità tra<br />

il livello aziendale e regionale, assicura un percorso<br />

assistenziale nel quale questi particolari bisogni trovano,<br />

di norma, una prima risposta clinica all’interno delle cure<br />

primarie e/o della componente specialistica aziendale<br />

consentendo, quindi, di modulare l’efficacia del tempo<br />

di attesa per il primo accesso entro 30 giorni dalla<br />

richiesta;<br />

Ritenuto, quindi, opportuno che la programmazione<br />

dell’offerta delle prestazioni richiamate alla precedente<br />

lett.b) avvenga nell’ambito dell’area vasta di riferimento,<br />

secondo il principio dell’integrazione delle diverse<br />

competenze specialistiche e di quella, in rete, di tutti i<br />

professionisti coinvolti (medici di medicina generale,


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

specialisti ospedalieri e distrettuali, specialisti di<br />

riferimento delle Aziende ospedaliero-universitarie);<br />

Valutato altresì che la programmazione dell’offerta<br />

delle prestazioni richiamate alla precedente lett.b) può<br />

essere anche assicurata, promuovendo, ove necessario,<br />

le opportune relazioni sindacali, con un riorientamento<br />

della medicina internistica ospedaliera delle Aziende<br />

sanitarie locali verso gli ambiti specialistici di interesse,<br />

reumatologico, pneumologico, endocrinologico, allergologico,<br />

o costituendo, ove possibile per la disponibilità<br />

delle competenze specialistiche specifiche nelle<br />

forme associate della Medicina generale, gli stessi<br />

ambiti specialistici nel livello assistenziale distrettuale<br />

o, infine, con l’introduzione della specifica competenza<br />

specialistica nelle dotazioni organiche aziendali;<br />

Considerato, infine, che per gli interventi previsti alla<br />

precedente lettera c) la soluzione emersa dagli incontri è<br />

quella di costituire dei poli radiologici ad alta produttività,<br />

con la disponibilità di almeno una tecnologia Rm ad alta<br />

ed una a bassa intensità di campo, in funzione secondo un<br />

calendario di continuità annuale, festività comprese, con<br />

un orario di servizio che superi le 12 ore giornaliere, di<br />

norma dalle 7 del mattino alle 23 serali;<br />

Atteso che per il raggiungimento degli obiettivi<br />

indicati precedentemente i Comitati di Area vasta sono<br />

stati invitati a produrre specifici progetti di adeguamento<br />

funzionale e tecnologico che a decorrere dal 1 settembre<br />

p.v dovranno assicurare la piena funzionalità dei<br />

Poli radiologici ad alta produttività e la disponibilità,<br />

a decorrere dal 30 dicembre 2009, della rete delle<br />

competenze specialistiche necessaria ad assicurare il<br />

primo accesso per le visite specialistiche di allergologia,<br />

reumatologia, endocrinologia e pneumologia entro trenta<br />

giorni dalla richiesta;<br />

Ritenuto di dover prevedere, per il finanziamento dei<br />

progetti previsti al capoverso precedente, un contributo<br />

massimo di Euro 1.000.000 ripartito tra le diverse aree vaste<br />

secondo le specifiche contenute nella tabella allegata e di<br />

assegnare la responsabilità dell’attuazione, monitoraggio e<br />

verifica dei Progetti alla Direzione generale della Azienda<br />

USL 10 di Firenze per l’Area vasta centro, alla Direzione<br />

generale della Azienda USL 5 di Pisa per l’Area vasta<br />

Nord-Ovest, alla Direzione generale della Azienda USL<br />

8 di Arezzo per l’Area vasta Area vasta Sud-est, secondo<br />

le indicazioni contenute nell’allegato 2, <strong>parte</strong> integrante e<br />

sostanziale del presente atto;<br />

Vista la L.R. n. 71 del 24 dicembre 2008 “Bilancio di<br />

previsione 2009 e bilancio pluriennale 2009/2011”;<br />

Vista la D.G.R. n. 1162 del 29 dicembre 2008 “Bilancio<br />

gestionale 2009 e bilancio pluriennale 2009/2011”;<br />

A voti unanimi;<br />

DELIBERA<br />

51<br />

1. di stabilire che a decorrere dal 30 ottobre 2009, il<br />

tempo massimo di attesa per le visite di chirurgia generale<br />

e di urologia non può superare i quindici giorni;<br />

2. di impegnare i Comitati di Area vasta a presentare<br />

alla Direzione generale Diritto alla salute e Politiche di<br />

Solidarietà, entro il 30 di luglio 2009, specifici progetti<br />

per costituire e rendere operativo, a decorrere dal 1<br />

settembre 2009, in ciascuna Area vasta almeno un Polo<br />

radiologico ad alta produttività, che disponga nello stesso<br />

contesto strutturale di tecnologie Rm ad alta e a bassa<br />

intensità di campo, in funzione secondo un calendario di<br />

continuità annuale, festività comprese, con un orario di<br />

servizio che superi le 12 ore giornaliere, di norma dalle 7<br />

del mattino alle 23 serali;<br />

3. di impegnare i Comitati di Area vasta a presentare<br />

alla Direzione generale diritto alla salute, entro il 30<br />

di luglio 2009, specifici progetti che, con riferimento<br />

alle indicazioni contenute in premessa, prevedano la<br />

costituzione entro la fine dell’anno della rete delle<br />

necessarie competenze specialistiche, per assicurare,<br />

a partire dall’1 gennaio 2010, il primo accesso alle<br />

visite specialistiche di allergologia, reumatologia,<br />

endocrinologia e pneumologia;<br />

4. di attribuire la responsabilità dell’attuazione,<br />

monitoraggio e verifica dei Progetti prodotti alla<br />

Direzione generale della Azienda USL 10 di Firenze<br />

per l’Area vasta centro, alla Direzione generale della<br />

Azienda USL 5 di Pisa per l’Area vasta Nord-Ovest, alla<br />

Direzione generale della Azienda USL 8 di Arezzo per<br />

l’Area vasta Area vasta Sud-est;<br />

5. di assegnare a sostegno delle iniziative di cui ai<br />

punti precedenti l’importo di euro 1.500.000,00 per le<br />

iniziative di cui all’allegato 1) da destinare all’acquisizione<br />

di competenze tecnologiche e professionali nelle forme<br />

contrattualmente previste, dando atto che, a decorrere dal<br />

2010, tali attività dovranno essere garantite attraverso<br />

processi di riorganizzazione di ciascuna Azienda<br />

Sanitaria, e di euro 1.000.000,00 per le iniziative di<br />

adeguamento funzionale e tecnologico di cui all’allegato<br />

2), per complessivi euro 2.500.000,00;<br />

6. di prenotare la spesa complessivamente prevista,<br />

pari ad euro 2.500.000,00, per euro 1.500.000,00 sul<br />

capitolo 24047 del bilancio gestionale 2009 e per euro<br />

l.000.000,00 sul capitolo 24047 del bilancio pluriennale<br />

2009/2011, esercizio finanziario 2010.<br />

Il presente atto è pubblicato integralmente sul<br />

B.U.R.T. ai sensi dell’art. 5, comma 1, lett. f) della L.R.<br />

23/2007, e sulla banca dati degli atti amministrativi della<br />

Giunta Regionale ai sensi dell’art.18, comma 2, della<br />

medesima L.R. 23/2007.<br />

Segreteria della Giunta<br />

Il Direttore Generale<br />

Valerio Pelini<br />

SEGUE ALLEGATO


52 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Allegato 1<br />

RIPARTIZIONE CONTRIBUTO REGIONALE PER LE SINGOLE AZIENDE SANITARIE<br />

AL FINE DI ASSICURARE:<br />

A) Interventi per il consolidamento dei risultati di cui alle Delibere di Giunta n. 143 ( accesso alle 7 visite<br />

specialistiche entro 15 gg o diritto di rimborso) e n. 867 ( RX Scheletrica e diretta d’organo, RX tradizionale,<br />

Ecografia, accesso entro 30 gg o diritto di rimborso ) entrambe dell’anno 2006 ed estensione del diritto di accesso<br />

entro 15 giorni, o diritto all’indennizzo, per le prime visite specialistiche: visita di Chirurgia generale e visita di<br />

Urologia.<br />

Area vasta Nord- Ovest<br />

Azienda Criticità Interventi Contributo assegnato<br />

Azienda USL 1 di<br />

Radiologia Risorse aggiuntive<br />

Massa/Carrara<br />

professionali<br />

€ 83..000<br />

Azienda USL 2 di Visita Ortopedica<br />

Risorse aggiuntive<br />

Lucca<br />

Radiologia<br />

professionali<br />

€ 91.000<br />

A.O.U. Pisana * Ecografia Risorse aggiuntive<br />

professionali<br />

€ 35.000<br />

Azienda USL 5 di Ecografia ed Radiologia Risorse aggiuntive<br />

Pisa<br />

professionali<br />

€ 100.000<br />

Azienda USL 6 di<br />

Radiologia Risorse aggiuntive<br />

Livorno<br />

professionali<br />

€ 143.000<br />

Azienda USL 12 di Visita Ginecologica<br />

Risorse aggiuntive<br />

Viareggio<br />

Ecografia e Radiologia professionali e tecnologie<br />

€ 69.000<br />

Totale AVNO Euro 521.000


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Area vasta centro<br />

Azienda Criticità Interventi Contributo assegnato<br />

Azienda USL 3 di Visita Ortopedica<br />

Risorse aggiuntive<br />

Pistoia<br />

Ecografia<br />

professionali<br />

€ 117.000<br />

Azienda USL 4 di Visite specialistiche Risorse aggiuntive<br />

Prato<br />

professionali<br />

€ 99.000<br />

A.O.U. Meyer * Visita di Ortopedia,<br />

Risorse aggiuntive<br />

Oculistica, Cardiologia<br />

professionali<br />

€ 35.000<br />

ISPO * Mammografia Risorse aggiuntive<br />

professionali<br />

€ 120.000<br />

Azienda USL 10 di Visita Oculistica Risorse aggiuntive<br />

Firenze<br />

professionali<br />

€ 176.000<br />

Azienda USL 11 di Visita ortopedica<br />

Risorse aggiuntive<br />

Empoli<br />

Rx Tradizionale<br />

professionali<br />

€ 94.000<br />

Totale AV Centro Euro 641.000<br />

Area vasta Sud-est<br />

Azienda Criticità Interventi Contributo assegnato<br />

A.O.U. Senese * Radiologia Risorse aggiuntive<br />

professionali<br />

€ 35.000<br />

Azienda USL 7 di<br />

Radiologia Risorse aggiuntive<br />

Siena<br />

professionali<br />

€ 73.000<br />

Azienda USL 8 di<br />

Radiologia Risorse aggiuntive<br />

Arezzo<br />

professionali<br />

€ 138.000<br />

Azienda USL 9 di<br />

Radiologia Risorse aggiuntive<br />

Grosseto<br />

professionali<br />

€ 92.000<br />

Totale AVSE Euro 338.000<br />

Totale complessivamente assegnato: euro 1.500.000<br />

* I contributi erogati alle Aziende Ospedaliero-universitarie ed ISPO ( contrassegnati con asterisco ) sono finalizzati<br />

ad assicurare le prestazioni nell’area specialistica indicata per gli assistiti delle Aziende territoriali di riferimento<br />

secondo la programmazione del fabbisogno concordata con le stesse.<br />

53


54 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Allegato 2<br />

RIPARTIZIONE CONTRIBUTO REGIONALE FINALIZZATO ALLA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI DI<br />

AREA VASTA PER:<br />

B)- Interventi ed iniziative per contenere entro 30 gg il tempo di attesa per l’accesso alla prima visita specialistica<br />

relativamente alla:<br />

Visita allergologica, reumatologica, endocrinologica e pneumologica;<br />

C)- Interventi per l’abbassamento dei tempi di attesa delle prestazioni di RM, TC ed Ecocolor-doppler.<br />

Area vasta Nord- Ovest<br />

Azienda USL 1 di Massa e Carrara; Azienda USL 2 di Lucca; A.O.U. Pisana; Azienda USL 5 di Pisa; Azienda USL 6 di<br />

Livorno; Azienda USL 12 di Viareggio.<br />

Importo complessivamente assegnato Euro 300.000<br />

Il contributo verrà assegnato alle singole aziende sanitarie secondo gli importi specifici previsti<br />

nel Progetto presentato dal Comitato di Area Vasta.<br />

Area vasta centro<br />

Azienda USL 3 di Pistoia; Azienda USL 4 di Prato; A.O.U. Meyer; A.O.U. Careggi; Azienda USL 10 Fir;enze; ISPO;<br />

Azienda USL 11 di Empoli.<br />

Importo complessivamente assegnato Euro 400.000<br />

Il contributo verrà assegnato alle singole aziende sanitarie secondo gli importi specifici previsti<br />

nel Progetto presentato dal Comitato di Area Vasta.<br />

Area vasta Sud-est<br />

A.O.U Senese; Azienda USL 7 di Siena; Azienda USL 8 di Arezzo; Azienda USL 9 di Grosseto.<br />

Importo complessivamente assegnato Euro 300.000<br />

Il contributo verrà assegnato alle singole aziende sanitarie secondo gli importi specifici previsti<br />

nel Progetto presentato dal Comitato di Area Vasta.


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 579<br />

Approvazione schema di protocollo di intesa tra<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> e Federsanità Anci <strong>Toscana</strong> per<br />

attività di Osservatorio sulle Società della Salute.<br />

LA GIUNTA REGIONALE<br />

Vista la L.R. 24 febbraio 2005, n. 40 come modificata<br />

dalla L.R. 60/2008 recante “Disciplina del servizio<br />

sanitario regionale” ed in particolare il titolo V capo <strong>II</strong>I<br />

bis “Società della Salute”;<br />

Vista la L.R. 24 febbraio 2005 n. 41 “Sistema<br />

integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di<br />

cittadinanza sociale”;<br />

Visto il Programma Regionale di Sviluppo 2006-<br />

2010 (PRS), approvato con risoluzione del Consiglio<br />

Regionale n. 13 del 19 luglio 2006, ed in particolare il<br />

paragrafo .2.3 “Coesione e integrazione socio-sanitaria<br />

nella società della salute”;<br />

Richiamato inoltre il Piano Sanitario Regionale<br />

2008-2010 (PSR) approvato con delibera del Consiglio<br />

Regionale n. 53 del 16 luglio 2008, ed in particolare il<br />

paragrafo .3.1;<br />

Richiamato altresì il Piano Integrato Sociale Regionale<br />

2007-2010 (PISR) approvato con delibera del Consiglio<br />

Regionale 31 ottobre 2007, n. 113, ed in particolare il<br />

paragrafo 2.2.1 “Coesione e integrazione socio-sanitaria<br />

nelle Società della Salute”;<br />

Considerato che la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, nell’ambito<br />

della normativa sopra citata, intende perseguire azioni<br />

specifiche di osservazione sulle attività delle Società<br />

della salute, finalizzate a valorizzare le innovazioni<br />

organizzative introdotte con la messa a regime delle<br />

Società della Salute, attraverso la produzione di strumenti<br />

conoscitivi e di supporto per la programmazione delle<br />

politiche socio-sanitarie a livello locale, per la costruzione<br />

di una rete di diffusione delle buone pratiche emerse e<br />

per la <strong>parte</strong>cipazione consapevole delle comunità locali,<br />

delle parti sociali e del terzo settore alla programmazione<br />

dei servizi integrati di salute;<br />

Visti inoltre gli esiti della Conferenza Regionale<br />

delle Società della Salute di cui all’art. 11 della L.R<br />

40/2005, tenutasi il 23 febbraio 2009 ed in particolare<br />

il punto 3 del verbale della suddetta Conferenza, agli<br />

atti di quest’amministrazione, relativo alla Costituzione<br />

dell’Osservatorio sulle Società della Salute toscane<br />

presentata da Federsanità Anci <strong>Toscana</strong>;<br />

Ritenuto opportuno stipulare un Protocollo di Intesa<br />

tra la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> e Federsanità Anci <strong>Toscana</strong>,<br />

55<br />

finalizzato alla realizzazione di azioni progettuali<br />

secondo lo schema allegato “A”, <strong>parte</strong> integrante e<br />

sostanziale del presente atto;<br />

Considerato che per la realizzazione delle finalità e<br />

delle azioni di cui al suddetto protocollo relativamente<br />

all’annualità 2009, la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> contribuirà ai sensi<br />

della delibera della Giunta regionale n. 261 del 6/4/2009<br />

inerente i “Criteri specifici per la concessione di contributi<br />

relativi ai settori attinenti il sistema integrato di interventi<br />

e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale,<br />

in attuazione della delibera G.R. n. 30 del 22 gennaio<br />

2009 “Criteri generali per la concessione di contributi<br />

finanziari in materia sanitaria e sociale e modifica D.G.R.<br />

n. 447/2006 e n. 35/2007”.<br />

A voti unanimi<br />

DELIBERA<br />

1. di approvare lo schema di Protocollo d’Intesa<br />

tra <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> e Federsanità Anci <strong>Toscana</strong>, di<br />

cui all’allegato “A” che costituisce <strong>parte</strong> integrante e<br />

sostanziale del presente provvedimento, per perseguire<br />

azioni specifiche di osservazione sulle attività sulle<br />

Società della salute, finalizzate a valorizzare le innovazioni<br />

organizzative introdotte con la messa a regime delle<br />

Società della Salute, attraverso la produzione di strumenti<br />

conoscitivi e di supporto per la programmazione delle<br />

politiche socio-sanitarie a livello locale, per la costruzione<br />

di una rete di diffusione delle buone pratiche emerse e<br />

per la <strong>parte</strong>cipazione consapevole delle comunità locali,<br />

delle parti sociali e del terzo settore alla programmazione<br />

dei servizi integrati di salute;<br />

2. di dare mandato al Presidente della <strong>Regione</strong><br />

<strong>Toscana</strong> o suo delegato di sottoscrivere, per conto della<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, il Protocollo suddetto;<br />

3. di dare mandato alla competente struttura regionale<br />

di provvedere all’espletamento dei successivi atti<br />

necessari per l’attuazione del protocollo di intesa sopra<br />

citato.<br />

Il presente atto è pubblicato integralmente sul<br />

B.U.R.T. ai sensi dell’articolo 5, comma 1, lettera f)<br />

della legge regionale 23/2007 e sulla banca dati degli atti<br />

amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’articolo<br />

18, comma 2, della medesima legge regionale 23/2007.<br />

Segreteria della Giunta<br />

Il Direttore Generale<br />

Valerio Pelini<br />

SEGUE ALLEGATO


56 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

PROTOCOLLO DI INTESA<br />

TRA REGIONE TOSCANA E FEDERSANITA’ ANCI TOSCANA<br />

La <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> (di seguito denominata <strong>Regione</strong>) con sede in Firenze, Piazza Duomo 10,<br />

Palazzo Sacrati Strozzi, nella persona di ……………………………<br />

e<br />

Federsanità Anci <strong>Toscana</strong> (di seguito denominata “Federsanità”) con sede in Via Roma 99, 59100<br />

Prato, nella persona del legale rappresentante Simone Naldoni;<br />

PREMESSO CHE<br />

a) la L.R. 60/2008 “Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 “Disciplina del servizio<br />

sanitario regionale” disciplina al titolo V capo <strong>II</strong>I bis le finalità, funzioni, organizzazione e<br />

finanziamento delle Società della Salute;<br />

b) la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, nell’ambito della normativa sopra citata, intende perseguire azioni<br />

specifiche per l’attivazione di un Osservatorio sulle Società della salute, finalizzato a valorizzare<br />

le innovazioni organizzative introdotte con la messa a regime delle Società della Salute,<br />

attraverso la produzione di strumenti conoscitivi e di supporto per la programmazione delle<br />

politiche socio-sanitarie a livello locale, per la costruzione di una rete di diffusione delle buone<br />

pratiche emerse e per la <strong>parte</strong>cipazione consapevole delle comunità locali, delle parti sociali e del<br />

terzo settore alla programmazione dei servizi integrati di salute;<br />

c) Federsanità è interessata al conseguimento degli obiettivi di salute del Servizio Sanitario<br />

Regionale Toscano perché coinvolta in tema di responsabilità sociale, e, soprattutto, perché<br />

impegnata, con il livello nazionale, a sostenere l’efficienza complessiva del SSN anche attraverso<br />

iniziative di integrazione che trovano luoghi privilegiati di attivazione proprio presso i suoi<br />

associati (aziende sanitarie e Comuni).<br />

d) Federsanità proporrà alla <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> progetti annuali da ricondursi ai contenuti del<br />

precedente punto b) da attuare anche con il contributo della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>;<br />

CONSIDERATO CHE<br />

- la messa a regime delle Società della Salute prevista dalla L.R. 40/2005 e succ. mod. e int.<br />

costituisce un importante elemento di innovazione organizzativa al servizio dei cittadini quali<br />

portatori di diritti individuali e collettivi;<br />

- la <strong>Regione</strong> e Federsanità, attraverso l’attivazione di progetti aventi per oggetto l'attività di<br />

Osservatorio sulle Società della salute toscane (di seguito denominato “Osservatorio”),<br />

condividono l’obiettivo di valorizzare le innovazioni prodotte e far emergere le relative buone<br />

pratiche e punti di criticità;<br />

TUTTO QUANTO SOPRA PREMESSO E CONSIDERATO<br />

LE PARTI CONVENGONO QUANTO SEGUE:<br />

Art. 1<br />

La premessa è <strong>parte</strong> integrante e sostanziale del presente protocollo d’intesa.


58 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

- indirizzo delle azioni progettuali dell’Osservatorio SdS;<br />

- comunicazione dei risultati dei progetti in ambito regionale e interregionale;<br />

- raccordo tra l'attività dell'Osservatorio SdS e gli altri soggetti che, a vario titolo, operano<br />

nel settore dei servizi sociali e socio-sanitari.<br />

Art. 6<br />

Comitato paritetico<br />

I soggetti firmatari istituiscono il Comitato Paritetico per la valutazione delle azioni progettuali<br />

dell'Osservatorio sulla Società della Salute. Il Comitato si riunirà con cadenza semestrale o dietro<br />

richiesta di uno dei soggetti componenti.<br />

Il Comitato paritetico si occupa della verifica del presente protocollo, sovrintende allo svolgimento e<br />

all’eventuale implementazione delle attività, ne analizza i risultati ed esprime i relativi pareri sulla<br />

qualità delle stesse.<br />

ll Comitato, che resta in carica per la validità del presente protocollo ed è coordinato dal<br />

Responsabile dell’Area di Coordinamento “Politiche Sociali Integrate” della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> ed è<br />

composto da due dirigenti della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> e da due rappresentanti/amministratori di<br />

Federsanità e da due Direttori Generali di Aziende Sanitarie Locali aderenti a Federsanità.<br />

Art. 7<br />

Disposizione finanziaria<br />

Per la realizzazione delle finalità e delle azioni di cui al presente protocollo relativamente<br />

all’annualità 2009, la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> contribuirà ai sensi della delibera della Giunta regionale n.<br />

261 del 6/4/2009 inerente i “Criteri specifici per la concessione di contributi relativi ai settori<br />

attinenti il sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale, in<br />

attuazione della delibera G.R. n. 30 del 22 gennaio 2009 "Criteri generali per la concessione di<br />

contributi finanziari in materia sanitaria e sociale e modifica D.G.R. n. 447/2006 e n. 35/2007".Le<br />

risorse a carico della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> saranno erogate a Federsanità attraverso successivi atti<br />

amministrativi.<br />

Art. 8<br />

Durata<br />

Il presente Protocollo di Intesa è valido per un anno e potrà essere rinnovato, espressa volontà delle<br />

parti, alla sua scadenza.<br />

Letto, approvato e sottoscritto:<br />

Per la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> Per Federsanità Anci <strong>Toscana</strong><br />

Firenze, lì ………………………<br />

________________________________ ____________________________<br />

________________________________ _____________________________


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 580<br />

Nomenclatore degli interventi e dei servizi sociali<br />

della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>: approvazione dello strumento<br />

di classificazione e avvio del percorso di applicazione.<br />

LA GIUNTA REGIONALE<br />

Vista la legge 8 novembre 2000, n. 3<strong>28</strong> “Legge quadro<br />

per la realizzazione del sistema integrato di interventi e<br />

servizi sociali”;<br />

Vista la legge regionale 24 febbraio 2005, n. 41<br />

“Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei<br />

diritti di cittadinanza sociale” ed in particolare gli artt.<br />

26, 27, 29, 40, 41;<br />

Vista la L.R. 40/05 che, così come modificata con L.R.<br />

60/08, prevede, nell’ambito della zona sociosanitaria, la<br />

costituzione di organismi consortili denominati società<br />

della salute ai fini dell’esercizio delle attività sanitarie<br />

territoriali, socio-sanitarie e sociali integrate;<br />

Visto il Regolamento di attuazione dell’articolo 62<br />

della legge regionale 24 febbraio, n. 41 approvato con<br />

Decreto del Presidente della Giunta regionale 26 marzo<br />

2008, n. 15/r;<br />

Considerato che, per lo svolgimento delle funzioni<br />

di programmazione, di osservazione e di conoscenza<br />

definite e descritte negli articoli della L.R. 41/05 sopra<br />

citati ed anche al fine di realizzare la gestione unitaria e<br />

integrata delle materie indicate dalla L.R. 40/05, il sistema<br />

regionale integrato degli interventi e servizi sociali<br />

necessita di un nomenclatore comune e condiviso;<br />

Considerato inoltre che il nomenclatore degli<br />

interventi e dei servizi sociali risulta necessario per<br />

definire gli ambiti di gestione e di intervento degli<br />

organismi denominati società della salute per quanto<br />

riguarda la materia socioassistenziale;<br />

Rilevata la necessità di dare unitarietà ad alcuni<br />

percorsi avviati sul territorio toscano per iniziativa<br />

dei soggetti locali e volti a classificare il sistema degli<br />

interventi e dei servizi sociali affinchè sia possibile una<br />

gestione informatizzata degli utenti del sistema stesso;<br />

Visto che nell’anno 2004, a seguito del Protocollo<br />

d’Intesa firmato in data 5 febbraio 2004 tra l’Istituto<br />

Nazionale di Statistica e le Regioni e Province Autonome<br />

di Trento e Bolzano, ha avuto avvio l’indagine sulla spesa<br />

relativa ad interventi e servizi sociali dei comuni singoli<br />

o associati:<br />

Dato atto che tale indagine si svolge annualmente<br />

attraverso un questionario concordato tra Istat, Ragioneria<br />

59<br />

Generale dello Stato e Cisis (Centro interregionale per<br />

i sistemi informatici, geografici e statistici) e che tale<br />

questionario offre una classificazione degli interventi e<br />

dei servizi sociali;<br />

Considerato che, nell’ambito del Cisis- Gruppo<br />

Politiche Sociali e a partire dalla classificazione utilizzata<br />

nell’indagine sulla spesa sociale, si sono svolti gli incontri<br />

tra le Regioni per definire uno strumento denominato<br />

“nomenclatore interregionale degli interventi e dei<br />

servizi sociali” che potrà essere di riferimento per tutte le<br />

rilevazioni effettuate in ambito sociale;<br />

Dato atto che la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> ha contribuito<br />

in maniera significativa all’elaborazione, nell’ambito<br />

del Cisis, del documento sopra citato denominato<br />

“nomenclatore interregionale degli interventi e dei servizi<br />

sociali” ed ha attivato all’interno degli uffici competenti<br />

un gruppo di lavoro al fine di garantire il raccordo tra<br />

quanto elaborato a livello nazionale e il contesto operativo<br />

regionale toscano;<br />

Dato atto che il documento elaborato dal Cisis -<br />

Gruppo di lavoro Politiche Sociali è stato approvato in<br />

Commissione politiche sociali il <strong>28</strong>/11/2007 per le parti<br />

“interventi e servizi” e “trasferimenti” ed il 08/10/2008<br />

per la terza e ultima <strong>parte</strong> “centri e strutture”;<br />

Premesso che tale documento risponde all’esigenza<br />

presente sia a livello nazionale sia a livello regionale<br />

e locale di definire in maniera quanto più condivisa ed<br />

omogenea concetti ricorrenti riconducibili al sistema<br />

degli interventi e prestazioni sociali che si configura come<br />

sistema complesso e verso il quale esiste una molteplicità<br />

di approcci che non hanno mai condotto ad una unica<br />

classificazione;<br />

Rilevata la necessità di non apportare sostanziali<br />

modifiche al documento elaborato nell’ambito del Cisis<br />

al fine di garantire uniformità negli strumenti e nel<br />

linguaggio che dovranno essere utilizzati nelle rilevazioni<br />

nazionali;<br />

Rilevato inoltre che il nomenclatore è coerente e<br />

raccordabile con quanto previsto dalla normativa regionale,<br />

nei casi in cui questa stabilisce una classificazione;<br />

Ritenuto utile integrare il “nomenclatore interregionale<br />

degli interventi e dei servizi sociali” nella <strong>parte</strong> dedicata<br />

alla classificazione delle strutture con una scheda di<br />

raccordo tra la classificazione delle strutture prevista<br />

dalla normativa regionale toscana e la classificazione<br />

stabilita nel nomenclatore interregionale;<br />

Premesso anche che, a partire dal nomenclatore e<br />

in una fase successiva all’approvazione e alla prima


60 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

applicazione dello stesso, si potrà avviare un ulteriore<br />

lavoro che produca una classificazione di maggiore<br />

dettaglio delle prestazioni sociali;<br />

Considerato quindi opportuno procedere all’approvazione<br />

del documento, allegato A al presente atto,<br />

denominandolo “Nomenclatore degli interventi e dei<br />

servizi sociali della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>”;<br />

Dato atto che il “Nomenclatore degli interventi e dei<br />

servizi sociali della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>” diventa riferimento<br />

per tutti gli enti convolti nel sistema regionale dei servizi<br />

e degli interventi sociali;<br />

Ritenuto opportuno inoltre individuare nell’elenco<br />

che segue le funzioni che il nomenclatore, in quanto<br />

documento che stabilisce una classificazione di<br />

riferimento, potrà supportare:<br />

- sistema informativo e programmazione,<br />

- rilevazioni e statistiche<br />

- monitoraggio e verifica<br />

Visto che il nomenclatore, nella sua versione<br />

interregionale, è stato presentato ufficialmente con<br />

il seminario svoltosi a Fiuggi nelle giornate del 19<br />

e 20 maggio 2009, con la <strong>parte</strong>cipazione di Istat e del<br />

Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali;<br />

Visto che il documento denominato “Nomenclatore<br />

degli interventi e dei servizi sociali della <strong>Regione</strong><br />

<strong>Toscana</strong>” è stato presentato in sede di Conferenza delle<br />

Società della Salute ed è stato da questa approvato il 27<br />

aprile 2009;<br />

A voti unanimi<br />

DELIBERA<br />

- di approvare il documento allegato A avente titolo<br />

“Nomenclatore degli interventi e dei servizi sociali della<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>” come <strong>parte</strong> integrante e sostanziale del<br />

presente atto quale strumento con cui definire in maniera<br />

condivisa ed omogenea concetti ricorrenti riconducibili<br />

al sistema degli interventi e prestazioni sociali;<br />

- di procedere all’applicazione del “Nomenclatore<br />

degli interventi e dei servizi sociali della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>”<br />

nell’ambito dello svolgimento delle funzioni di:<br />

1. sistema informativo e programmazione,<br />

2. rilevazioni e statistiche<br />

3. monitoraggio e verifica<br />

- di avviare, anche con eventuali ulteriori atti,<br />

iniziative mirate a monitorare l’applicazione del<br />

“Nomenclatore degli interventi e dei servizi sociali della<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>” nel sistema regionale toscano;<br />

- di aggiornare periodicamente il “Nomenclatore degli<br />

interventi e dei servizi sociali della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>”<br />

sulla base degli elementi che potranno emergere dal suo<br />

utilizzo operativo.<br />

Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T.<br />

ai sensi dell’art. 5, comma 1, lett. F della L.R. 23/2007<br />

e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta<br />

regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima<br />

L.R. 23/2007<br />

Segreteria della Giunta<br />

Il Direttore Generale<br />

Valerio Pelini<br />

SEGUE ALLEGATO


Allegato A -<br />

15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

IL NOMENCLATORE DEGLI INTERVENTI E<br />

SERVIZI SOCIALI DELLA REGIONE TOSCANA<br />

VERSIONE I – 2009<br />

Parte I Introduzione: identità e finalità<br />

Parte <strong>II</strong> Il contenuto informativo<br />

� caratteristiche dei servizi e degli interventi<br />

� caratteristiche delle aree di intervento<br />

Parte <strong>II</strong>I Le categorie del nomenclatore<br />

Parte IV Le schede per la classificazione di centri diurni e strutture residenziali:<br />

� scheda 1 classificazione dei centri diurni<br />

� scheda 2 classificazione delle strutture residenziali<br />

� scheda 3 raccordo tra la classificazione del nomenclatore e le tipologie di struttura previste dalla L.R.<br />

41/05 e dal regolamento di attuazione dell'art. 62<br />

61


62 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

I – INTRODUZIONE: IDENTITA' E FINALITA'<br />

IDENTITA’<br />

Il Nomenclatore è proposto quale strumento di mappatura degli interventi e dei servizi sociali, attraverso la descrizione e definizione<br />

di tutte le voci desunte confrontando, integrando e raccordando le classificazioni previste per gli interventi e servizi sociali nelle<br />

Regioni.<br />

FINALITA’<br />

Il Nomenclatore si propone di dare un linguaggio comune utilizzabile dai programmatori e dagli operatori, finalizzato anche a<br />

facilitare l’identificazione dei livelli essenziali di assistenza sociale, rendendo possibile il confronto su voci omogenee tra i diversi<br />

sistemi di welfare regionali. Esso costituirà anche la base di riferimento per il Glossario utilizzato nella ”Rilevazione sugli Interventi e<br />

Servizi Sociali dei Comuni singoli e associati”.


<strong>II</strong> - IL CONTENUTO INFORMATIVO<br />

CARATTERISTICHE dei servizi e degli interventi<br />

15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

La gamma dei servizi e interventi previsti nel Nomenclatore fa riferimento alle prestazioni a finalità sociale erogate dai Comuni singoli<br />

e associati, così come previsto dalla Legge 3<strong>28</strong>/00. Essa è suddivisa in tre macrocategorie, conformi con quelle previste nella<br />

classificazione europea SESPROS:<br />

� Interventi e Servizi: comprendono le attività relative alla predisposizione di interventi e servizi sociali, realizzati sul territorio o a<br />

domicilio attraverso l'opera di personale del settore sociale.<br />

� Trasferimenti monetari: comprendono sia i contributi economici erogati direttamente agli utenti, sia i contributi erogati ad altri<br />

soggetti perché forniscano servizi con agevolazioni sui ticket, sulle tariffe o sulle rette a particolari categorie di utenti. Rientra in<br />

questa categoria anche l’integrazione (o il pagamento per intero) delle rette per prestazioni residenziali o semiresidenziali<br />

� Centri e strutture residenziali, semi-residenziali o diurne: rientrano in questa categoria le attività e le prestazioni realizzate nei<br />

centri diurni e nelle strutture residenziali o semiresidenziali.<br />

CARATTERISTICHE delle aree di intervento<br />

Nel definire le caratteristiche delle aree di intervento si è fatto riferimento alle indicazioni sull’utenza dei servizi sociali contenute nella<br />

3<strong>28</strong>/2000<br />

Al momento non esiste una classificazione consolidata come quelle usate in sanità per definire il problema-bisogno. Si è scelto quindi<br />

di non modificare sostanzialmente la classificazione proposta per la ”Rilevazione sugli Interventi e Servizi Sociali dei Comuni singoli e<br />

associati” che unisce la variabile età “minori, anziani” con la variabile problema “disabili, adulto in difficoltà ecc.” proponendo solo<br />

alcune modifiche.<br />

63


64 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Le aree sono state così definite:<br />

Famiglia In quest’area rientrano gli interventi e i servizi di supporto alla crescita dei figli e alla tutela dei minori. I beneficiari<br />

degli interventi e dei servizi possono essere donne sole con figli, gestanti, giovani coppie, famiglie con figli, famiglie<br />

monoparentali compresi gli interventi e servizi erogati a famiglie immigrate.<br />

Minori In quest’area rientrano gli interventi e i servizi per i minori mirati sia a supportare adeguatamente la famiglia di<br />

origine sia ad individuare, qualora necessario, forme alternative alla famiglia in collaborazione con l’Autorità<br />

giudiziaria.<br />

Giovani In quest’area rientrano gli interventi e i servizi per i giovani mirati a prevenire i percorsi di devianza, per contrastare<br />

l’emarginazione giovanile e a favorirne la <strong>parte</strong>cipazione alla vita delle comunità locali.<br />

Anziani In quest’area rientrano gli interventi e i servizi mirati a migliorare la qualità della vita delle persone anziane,<br />

autosufficienti e non, nonché a favorire la loro mobilità, l’integrazione sociale e lo svolgimento delle funzioni primarie.<br />

Disabili In quest’area rientrano gli interventi e i servizi a cui possono accedere utenti con problemi di disabilità fisica,<br />

psichica.<br />

Le prestazioni rivolte agli anziani non autosufficienti rientrano nell’area “anziani”.<br />

Dipendenze In quest’area rientrano gli interventi e i servizi rivolti a persone dipendenti da alcool e droghe o per i quali è stato<br />

avviato un percorso di recupero e reinserimento.<br />

Salute mentale In quest’area rientrano gli interventi e i servizi rivolti a persone con problemi di salute mentale.<br />

Immigrati In quest’area rientrano gli interventi e i servizi finalizzati espressamente all’integrazione sociale, culturale ed<br />

economica degli stranieri immigrati in Italia, dei richiedenti asilo e gli interventi per la lotta alla tratta e le vittime dello<br />

sfruttamento della prostituzione (prostituzione coatta).<br />

Emarginazione e disagio In quest’area rientrano gli interventi e i servizi per detenuti, ex detenuti, donne maltrattate, persone senza fissa<br />

adulti<br />

dimora, indigenti, nomadi, e altre persone in difficoltà non comprese nelle altre aree:<br />

senza fissa dimora<br />

detenuti ed ex-detenuti<br />

nomadi<br />

donne vittime di violenza<br />

adulti con grave disagio socio-economico.<br />

Multiutenza In quest’area rientrano interventi e servizi per l’organizzazione e lo sviluppo del sistema (Piani di Zona, Sistemi<br />

Informativi, Formazione, ecc…), nonché le attività di segretariato sociale e le azioni di prevenzione e<br />

sensibilizzazione rivolte a tipologie indifferenziate di utenza.


<strong>II</strong>I – LE CATEGORIE DEL NOMENCLATORE<br />

15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Le voci (categorie) che costituiscono l’elenco del nomenclatore sono potenzialmente applicabili a tutte le aree di intervento. Si è scelto<br />

di non fornire una griglia di combinazioni tra le voci (categorie) del nomenclatore che seguono e le aree di intervento precedentemente<br />

elencate poiché le varie possibili combinazioni vengono operate a livello di ambito territoriale con un appropriato adeguamento ai<br />

singoli sistemi organizzativi e di erogazione. Altre combinazioni sono possibili su specifici obiettivi, dalla rilevazione della spesa sociale<br />

alla definizione dei flussi informativi.<br />

CODICE DENOMINAZIONE DESCRIZIONE<br />

A Segretariato sociale, informazione e consulenza per l'accesso alla rete dei servizi<br />

Servizio di informazione rivolto a tutti i cittadini, fornisce notizie sulle risorse locali e sulle prassi<br />

per accedervi, in modo da offrire un aiuto per la corretta utilizzazione dei servizi sociali<br />

A1 Segretariato sociale/porta<br />

unitaria per l'accesso ai<br />

servizi<br />

A2 Sportelli sociali tematici Attività di consulenza e orientamento per specifici target e aree di interventi sociali compresa<br />

tutela legale<br />

A3 Telefonia sociale Servizio di aiuto telefonico rivolto ai cittadini per orientare , informare e favorire la comunicazione<br />

con il sistema dei servizi territoriali<br />

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66 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

A4 Centri di ascolto tematici Servizio a bassa soglia per attività di primo ascolto, informazione e orientamento (es. senza fissa<br />

dimora, persone che si prostituiscono, stranieri con problemi di integrazione, problematiche di<br />

disagio sociale … )<br />

B Prevenzione e sensibilizzazione<br />

Interventi di informazione e di sensibilizzazione rivolti a tutti i cittadini, per favorire la conoscenza<br />

dei potenziali rischi sociali<br />

B1 Attività di informazione e<br />

sensibilizzazione:<br />

campagne informative etc.<br />

B2 Attività di prevenzione Interventi di prevenzione di possibili forme di disagio dei cittadini, con lo scopo di assicurare un<br />

miglior livello di vita sul piano fisico ed emozionale<br />

B3 Unità di strada Servizi continuativi finalizzati alla prevenzione del rischio erogati in situazioni che si svolgono in<br />

strada<br />

C Pronto intervento sociale<br />

C1 Pronto intervento sociale Interventi attivati per offrire sostegno a specifici target in situazioni di emergenza sociale, anche<br />

attraverso una unità mobile<br />

D Attività di servizio sociale di supporto alla persona, alla famiglia e alla rete sociale<br />

Interventi di valutazione, ricerca, counseling, presa in carico e progettazione in favore di persone<br />

singole, di famiglie, di gruppi e di comunità, per la prevenzione, il sostegno ed il recupero di<br />

situazioni di bisogno, per la promozione di nuove risorse sociali e per la diffusione di informazione<br />

sui servizi e sui diritti degli utenti.<br />

Interventi finalizzati a garantire a persone singole o a nuclei familiari in stato di bisogno l'accesso<br />

ad una abitazione. In questa categoria rientrano le attività del settore sociale per l'assegnazione di<br />

D1 Servizio sociale<br />

professionale<br />

D2 Interventi di supporto per il<br />

reperimento di alloggi


case di edilizia residenziale pubblica e i servizi di intermediazione per il reperimento alloggi<br />

D3 Servizio per l'affidamento<br />

dei minori<br />

15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Attività di supporto per favorire l'accoglienza di un minore in un nucleo familiare qualora la famiglia<br />

di origine sia momentaneamente impossibilitata a provvedervi in modo adeguato, anche in<br />

esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria<br />

Attività volta a proteggere e tutelare la crescita del minore in stato di abbandono attraverso<br />

l'accoglienza definitiva in un nucleo familiare<br />

D4 Servizio per l'adozione<br />

nazionale e internazionale<br />

Servizio di sostegno alla coppia in fase di separazione o già separata, anche con figli minori<br />

Interventi di sostegno alle funzioni genitoriali (anche attraverso colloqui, incontri, titoli sociali..)<br />

Attività di intermediazione e supporto per favorire l'accoglienza, alternativa al ricovero in strutture<br />

residenziali, per individui che non possono essere adeguatamente assistiti nell'ambito della propria<br />

famiglia<br />

di minori<br />

D5 Servizio di mediazione<br />

familiare<br />

D6 Interventi di sostegno alla<br />

genitorialità<br />

D7 Servizio di accoglienza di<br />

adulti e anziani<br />

E Integrazione sociale<br />

E1 Interventi per l'integrazione Interventi finalizzati alla piena integrazione sociale dei soggetti deboli o a rischio di emarginazione.<br />

sociale dei soggetti deboli o Sono incluse per esempio le borse lavoro pensionati e le attività per l’attivazione del servizio di<br />

a rischio<br />

“nonno vigile” se considerato nell’ambito sociale, i corsi di lingua italiana per gli immigrati, ecc.<br />

E2 Attività ricreative di Interventi di utilizzo del tempo libero organizzati per rispondere a bisogni di socializzazione e<br />

socializzazione<br />

comunicazione delle persone in stato di disagio e per promuovere occasioni di incontro e<br />

conoscenza tra italiani e stranieri. Vi è compresa l'organizzazione di soggiorni climatici o termali<br />

rivolte in particolare ai soggetti fragili.<br />

E3 Servizi di mediazione Interventi atti a garantire l’accesso paritario in ambito scolastico, sociale e lavorativo delle persone<br />

culturale<br />

straniere e nomadi<br />

E4 Servizio di mediazione Interventi atti a favorire la gestione di conflitti sociali tra cittadini, a favorire la tolleranza,<br />

sociale<br />

l'integrazione e il vivere civile<br />

F Interventi e servizi educativo-assistenziali e per il supporto all'inserimento lavorativo<br />

Interventi mirati a favorire il processo di integrazione nelle strutture educative e scolastiche dei<br />

minori con problemi sociali (in particolare dei ragazzi disabili e dei minori stranieri)<br />

Interventi di sostegno destinati ai soggetti a rischio di emarginazione e alle relative famiglie, erogati<br />

a domicilio, in strutture o in luoghi di aggregazione spontanea, per il raggiungimento della massima<br />

autonomia personale e sociale<br />

F1 Sostegno socio-educativo<br />

scolastico<br />

F2 Sostegno socio-educativo<br />

territoriale o domiciliare<br />

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68 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

F3 Supporto all'inserimento Interventi mirati a incentivare l'inserimento e il reinserimento lavorativo di soggetti disabili o a<br />

lavorativo<br />

rischio di emarginazione<br />

G Interventi volti a favorire la domiciliarità<br />

Servizio rivolto a persone con ridotta autonomia, o a rischio di emarginazione, che richiedono<br />

interventi di cura e di igiene della persona, di aiuto nella gestione della propria abitazione, di<br />

sostegno psicologico, di assistenza sociale e/o educativa a domicilio<br />

Prestazioni socio-assistenziali e sanitarie (cure mediche o specialistiche, infermieristiche,<br />

riabilitative) erogate “a domicilio” a persone non autosufficienti o di recente dimissione ospedaliera,<br />

per evitare ricoveri impropri e mantenere il paziente nel suo ambiente di vita<br />

Forme di solidarietà (anche associative) fra persone fragili (anziani soli, coppie di anziani, disabili<br />

adulti, migranti), ap<strong>parte</strong>nenti allo stesso contesto (condominio, strada, quartiere), finalizzate al<br />

reciproco sostegno da <strong>parte</strong> delle persone medesime nella risposta ai disagi e problemi quotidiani<br />

Interventi tempestivi 24 ore su 24 rivolti a utenti in situazione di emergenza o di improvvisa<br />

difficoltà<br />

Si considerano i benefici economici a favore delle persone non autosufficienti o disabili secondo<br />

l’area di ap<strong>parte</strong>nenza degli utenti. Tra gli altri sono individuabili: VOUCHER = provvidenza<br />

economica a favore di anziani non autosufficienti e disabili, versata solo nel caso in cui le<br />

prestazioni siano erogate da “care giver” professionali. ASSEGNO DI CURA = incentivazione<br />

economica finalizzata a garantire a soggetti anziani non autosufficienti e a disabili gravi o<br />

gravissimi, la permanenza nel nucleo familiare o nell'ambiente di ap<strong>parte</strong>nenza, evitando il<br />

ricovero in strutture residenziali. BUONO SOCIO-SANITARIO = sostegno economico a favore di<br />

persone in difficoltà erogato nel caso in cui l'assistenza sia prestata da un "care giver" familiare.<br />

ASSEGNAZIONI PER PROGETTI finalizzati alla vita indipendente o alla promozione<br />

dell'autonomia personale<br />

G1 Assistenza domiciliare<br />

socio-assistenziale<br />

G2 A.D.I.- Assistenza<br />

domiciliare integrata con<br />

servizi sanitari<br />

G3 Servizi di<br />

prossimità/buonvicinato/gr<br />

uppi di auto-aiuto<br />

G4 Telesoccorso e<br />

teleassistenza<br />

G5 Assegnazioni economiche<br />

per il sostegno della<br />

domiciliarità e<br />

dell'autonomia personale<br />

Interventi rivolti a persone parzialmente non autosufficienti o a rischio di emarginazione<br />

G6 Distribuzione pasti e/o<br />

lavanderia a domicilio<br />

H Servizi di supporto<br />

H1 Mensa sociale Erogazione di pasti caldi a soggetti con un reddito inferiore al minimo vitale e che si trovano in<br />

condizioni disagiate


H2 Trasporto sociale Mezzi di trasporto (pubblici o privati) volti a garantire lo spostamento di persone a ridotta mobilità<br />

15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Sono interventi organizzati abitualmente in luoghi prefissati (es, stazione, ecc) dove avviene la<br />

distribuzione, da non confondersi con gli interventi per l'emergenza. (Possono essere effettuati<br />

anche con una unita' mobile)<br />

H3 Distribuzione beni di prima<br />

necessità (pasti, medicinali,<br />

vestiario ecc.)<br />

H4 Servizi per l'igiene personale Disponibilità di docce o locali per provvedere a l'igiene personale di soggetti senza fissa dimora o<br />

che si trovano in condizioni particolarmente disagiate.<br />

I Trasferimenti in denaro<br />

IA Trasferimenti per il pagamento di rette<br />

IA1 Retta per asili nido Interventi per garantire all'utente in difficoltà economica la copertura della retta per asili nido.<br />

Sono compresi i contributi erogati per la gestione degli asili nido al fine di contenere l’importo<br />

delle rette<br />

Interventi per garantire all'utente in difficoltà economica la copertura della retta per i servizi<br />

integrativi. Sono compresi i contributi erogati per la gestione dei servizi al fine di contenere<br />

l’importo delle rette<br />

Interventi per garantire all'utente in difficoltà economica la copertura della retta per centri diurni<br />

IA2 Retta per servizi integrativi o<br />

innovativi per la prima<br />

infanzia<br />

Interventi per garantire all'utente in difficoltà economica la copertura della retta per l’accoglienza<br />

in strutture semi-residenziali.Sono compresi i contributi per il servizio di “Tagesmutter”, qualora si<br />

tratti di un trasferimento a un privato per il servizio offerto<br />

Interventi per garantire all'utente bisognoso la copertura della retta per l’accoglienza in strutture<br />

residenziali.Sono compresi i contributi erogati a strutture residenziali al fine di contenere l’importo<br />

delle rette e, per l’area Famiglia e minori, l’integrazione delle rette per minori ospitati in centri<br />

residenziali<br />

IA3 Retta per accesso a centri<br />

diurni<br />

IA4 Retta per accesso ai servizi<br />

semi-residenziali<br />

IA5 Retta per accesso a servizi<br />

residenziali<br />

IB Trasferimenti per attivazione di servizi<br />

IB1 Contributi per servizi alla Sostegno economico rivolto a persone parzialmente non autosufficienti o a rischio di<br />

persona<br />

emarginazione, che richiedono interventi di cura e di igiene della persona<br />

IB2 Contributi economici per cure Sostegno economico alle persone in difficoltà per spese mediche o, più in generale, per<br />

o prestazioni sanitarie prestazioni sociali a rilevanza sanitaria.<br />

IB3 Contributi economici per Sostegno economico erogato a persone a ridotta mobilità (disabili, anziani), inclusi i contributi per<br />

69


70 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

servizio trasporto e mobilità i cani guida<br />

Sostegno economico finalizzato all'attivazione di percorsi di transizione al lavoro o di servizi<br />

dell'inserimento lavorativo. In questa categoria rientrano borse lavoro, tutoraggio e altre forme di<br />

sostegno.<br />

Contributi in denaro alle famiglie che accolgono temporaneamente minori con problemi familiari<br />

IB4 Contributi economici per<br />

l'inserimento lavorativo<br />

Contributi in denaro alle famiglie che accolgono temporaneamente disabili, adulti in difficoltà e<br />

anziani<br />

IB5 Contributi economici per<br />

l'affidamento familiare di<br />

minori<br />

IB6 Contributi economici per<br />

l'accoglienza di adulti e<br />

anziani<br />

IB7 Contributi per favorire Trasferimenti in denaro, non destinati alla realizzazione di uno specifico servizio, erogati a enti<br />

interventi del Terzo Settore e/o associazioni del privato sociale<br />

IC Integrazioni al reddito<br />

IC1 Buoni spesa o buoni pasto Sostegni economici che consentono di acquistare generi alimentari o consumare pasti negli<br />

esercizi in convenzione<br />

IC2 Contributi economici per i Sostegno economico per garantire all’utente in difficoltà economica il diritto allo studio<br />

servizi scolastici<br />

nell'infanzia e nell’adolescenza; comprese le agevolazioni su trasporto e mensa scolastica<br />

riconosciute alle famiglie bisognose<br />

IC3 Contributi economici erogati Prestiti destinati a fronteggiare situazioni transitorie di lieve difficoltà economica, concessi da<br />

a titolo di prestito/prestiti istituti di credito convenzionati con gli enti pubblici, a tasso zero per il beneficiario, basati<br />

d'onore<br />

sull'impegno dello stesso alla restituzione<br />

IC4 Contributi economici per Sussidi economici ad integrazione del reddito individuale o familiare per sostenere le spese per<br />

alloggio<br />

l'alloggio e per l'affitto e per le utenze<br />

IC5 Contributi economici a Sussidi economici, anche una tantum, ad integrazione del reddito di persone bisognose.<br />

integrazione del reddito<br />

familiare<br />

L Centri e Strutture semi-residenziali<br />

LA -Centri<br />

LA1 Ludoteche / laboratori Le ludoteche sono centri di attività educative e ricreative rivolte a bambini/ragazzi in età prescolare<br />

e di scuola dell'obbligo. I laboratori sono spazi attrezzati per l'integrazione di disabili, anziani,<br />

bambini in difficoltà o persone con disagio<br />

Centri di aggregazione per giovani e anziani nei quali promuovere e coordinare attività ludicoricreative,<br />

sociali, educative, culturali e sportive, per un corretto utilizzo del tempo libero<br />

LA2 Centri di aggregazione /<br />

sociali


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

LA3 Centri per le Famiglie Il centro per le famiglie è un servizio a sostegno dello scambio d’esperienze tra famiglie con figli.<br />

Esso si configura come un contenitore ed un catalizzatore d’opportunità e di risorse della<br />

comunità, per l’assistenza “tra e alle famiglie”. Il personale impegnato nel Centro ha solo un ruolo<br />

di regia, con il compito di coordinare e coadiuvare le attività , che sono svolte con il protagonismo<br />

attivo delle famiglie. Le attività di mediazione familiare e di sostegno alla genitorialità<br />

eventualmente organizzate nel Centro sono classificate nelle voci D5 e D6<br />

LB - Strutture semiriesidenziali<br />

LB1 Asilo Nido Servizio rivolto alla prima infanzia (0-3 anni) per promuovere lo sviluppo psico-fisico, cognitivo,<br />

affettivo e sociale del bambino e offrire sostegno alle famiglie nel loro compito educativo, aperto<br />

per almeno 5 giorni e almeno 6 ore al giorno per un periodo di almeno 10 mesi all’anno. Rientrano<br />

sotto questa tipologia gli asili nido pubblici, gli asili nido aziendali e i micro-nidi e le sezioni 24-36<br />

mesi aggregate alle scuole dell’infanzia.<br />

LB2 Servizi integrativi per la In questa categoria rientrano i servizi previsti dall’art. 5 della legge <strong>28</strong>5/97 e i servizi educativi<br />

prima infanzia<br />

realizzati in contesto familiare. In particolare: spazi gioco per bambini dai 18 ai 36 mesi (per max 5<br />

ore) ; centri per bambini e famiglie; servizi e interventi educativi in contesto domiciliare,<br />

LB3 Centri diurni estivi Centri organizzati per attività ricreative, sportive, educative che si svolgono nel periodo estivo<br />

LB4 Centri diurni Scheda 1 CLASSIFICAZIONE DEI CENTRI DIURNI e SCHEDA 3<br />

M Strutture comunitarie residenziali<br />

Strutture comunitarie comprendenti le colonie, i campeggi, i centri ricreativi a carattere stagionale, i<br />

soggiorni climatici o termali<br />

M1 Centri estivi o invernali con<br />

pernottamento<br />

M2 Area attrezzata per nomadi Area di insediamento per nomadi dotata delle necessarie infrastrutture e dei servizi.<br />

M3 Strutture residenziali Scheda 2 - CLASSIFICAZIONE DELLE STRUTTURE RESIDENZIALI e SCHEDA 3<br />

71


72 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

SCHEDA 1 – CLASSIFICAZIONE DEI CENTRI DIURNI<br />

Tabella 1.A<br />

SCHEDA 1 – CLASSIFICAZIONE DEI CENTRI DIURNI<br />

Codi Denominazione ASSISTENZA Raccordo con la nomenclatura<br />

TARGET UTENZA<br />

Tabella ce 1.A categoria<br />

SANITARIA<br />

delle<br />

M<br />

asse<br />

STRUTTURE SOCIO-SANITARIE MI A IM AN A D U D SAL<br />

gnat Codi Denominazione ASSISTENZA Raccordo DEFINITE con NEL la nomenclatura<br />

Mattone 1 N D MI TARGET ZIA NUTENZA<br />

IS L IP UTE<br />

ce<br />

O U GR<br />

o<br />

categoria<br />

SANITARIA<br />

delle<br />

NI ZI A TI E ME<br />

RI L ATI A/P A BI UM<br />

N NTA<br />

asse<br />

STRUTTURE SOCIO-SANITARIE MI TI A IM AN A NA<br />

LI D TU<br />

D SAL LE<br />

gnat<br />

DEFINITE NEL Mattone 1 N D MI ZIA N IS<br />

I<br />

EL<br />

IP E UTE<br />

O U GR<br />

o<br />

NI NZI<br />

A NTI<br />

NE<br />

ME<br />

RI L ATI A/P A BI ZU<br />

ZN<br />

NTA<br />

TI<br />

A N LI AT<br />

ED<br />

LE<br />

1 Centro diurno socio-educativo 1. NO x<br />

I<br />

E E<br />

per bambini e adolescenti<br />

N<br />

N N<br />

2 Centro diurni socio-sanitario 3.MEDIO- ALTA 8.11. 8.15. 8.3. Servizi 8.19.<br />

x A<br />

Z Z<br />

x A x E x<br />

Centri Centro semiresi- Centro<br />

1 Centro diurno socio-educativo 1. NO diurni per diurno per denziali diurno per x<br />

per bambini e adolescenti<br />

anziani persone per terapia malati<br />

2 Centro diurni socio-sanitario 3.MEDIO- ALTA 8.11. non 8.15. con 8.3. riabilitativa Servizi psichiatrici 8.19.<br />

x x x x<br />

autosuffici Centri disabilità Centro dipendensemiresi- Centro<br />

diurni entiper<br />

diurno per denzialize diurno per<br />

3 Centri diurni con funzione di 2. BASSA anziani persone per terapia malati<br />

x x<br />

non con riabilitativa psichiatrici<br />

protezione sociale<br />

autosuffici disabilità dipenden-<br />

enti<br />

ze<br />

8.3. 3Servizi Centri semiresidenziali diurni con funzione per terapia di riabilitativa 2. BASSA dipendenze<br />

x x<br />

Ha finalità protezione di accoglienza sociale semiresidenziale, trattamento socio-riabilitativo. Accoglie persone tossicodipendenti e alcoldipendenti, anche in presenza di<br />

problematiche psichiche, che abbisognano di una gestione intensiva e, in caso di bisogno, anche specialistica e psico-terapeutica.<br />

8.11.<br />

8.3. Servizi<br />

Centri<br />

semiresidenziali<br />

diurni per anziani<br />

per<br />

non<br />

terapia<br />

autosufficienti<br />

riabilitativa dipendenze<br />

È<br />

Ha<br />

un<br />

finalità<br />

servizio<br />

di<br />

complesso<br />

accoglienza<br />

a<br />

semiresidenziale,<br />

ciclo diurno che fornisce<br />

trattamento<br />

interventi<br />

socio-riabilitativo.<br />

a carattere socio-sanitario<br />

Accoglie persone<br />

agli anziani.<br />

tossicodipendenti<br />

Ha la finalità<br />

e alcoldipendenti,<br />

di prevenire l’istituzionalizzazione<br />

anche in presenza<br />

e<br />

di<br />

il<br />

decadimento<br />

problematiche<br />

psicofisico<br />

psichiche,<br />

dell’anziano,<br />

che abbisognano<br />

di fornire<br />

di una<br />

sostegno<br />

gestione<br />

e<br />

intensiva<br />

sollievo agli<br />

e, in<br />

anziani<br />

caso di<br />

e/o<br />

bisogno,<br />

alle loro<br />

anche<br />

famiglie.<br />

specialistica<br />

È rivolto<br />

e<br />

ad<br />

psico-terapeutica.<br />

anziani con diversi profili di autonomia, in stato<br />

di<br />

8.11.<br />

disagio<br />

Centri<br />

socio-sanitario,<br />

diurni per anziani<br />

residenti<br />

non autosufficienti<br />

presso il proprio domicilio.<br />

8.15.<br />

È un<br />

Centro<br />

servizio<br />

diurno<br />

complesso<br />

per persone<br />

a ciclo<br />

con<br />

diurno<br />

disabilità<br />

che fornisce interventi a carattere socio-sanitario agli anziani. Ha la finalità di prevenire l’istituzionalizzazione e il<br />

È<br />

decadimento<br />

un servizio<br />

psicofisico<br />

territoriale<br />

dell’anziano,<br />

a carattere diurno<br />

di fornire<br />

rivolto<br />

sostegno<br />

a persone<br />

e sollievo<br />

con disabilità<br />

agli anziani<br />

con<br />

e/o<br />

diversi<br />

alle loro<br />

profili<br />

famiglie.<br />

di autosufficienza,<br />

È rivolto ad anziani<br />

che fornisce<br />

con diversi<br />

interventi<br />

profili<br />

a<br />

di<br />

carattere<br />

autonomia,<br />

educativo-<br />

in stato<br />

riabilitativo-assistenziale.<br />

di disagio socio-sanitario,<br />

Ha<br />

residenti<br />

finalità<br />

presso<br />

riabilitativa,<br />

il proprio<br />

educativa,<br />

domicilio.<br />

di socializzazione, di aumento e/o mantenimento delle abilità residue.<br />

8.19.<br />

8.15.<br />

Centro<br />

Centro<br />

diurno<br />

diurno<br />

per<br />

per<br />

malati<br />

persone<br />

psichiatrici<br />

con disabilità<br />

È un servizio territoriale a carattere diurno rivolto a persone con disabilità con diversi profili di autosufficienza, che fornisce interventi a carattere educativoriabilitativo-assistenziale.<br />

Ha finalità riabilitativa, educativa, di socializzazione, di aumento e/o mantenimento delle abilità residue.<br />

8.19. Centro diurno per malati psichiatrici<br />

Struttura territoriale (semiresidenziale) per trattamenti terapeutici, riabilitativi occupazionali e di gruppo della malattia mentale (normalmente ubicato in CSM o<br />

CeSaM)<br />

Struttura territoriale (semiresidenziale) per trattamenti terapeutici, riabilitativi occupazionali e di gruppo della malattia mentale (normalmente ubicato in CSM o<br />

CeSaM)


SCHEDA 2 – CLASSIFICAZIONE DELLE STRUTTURE RESIDENZIALI<br />

Le strutture residenziali sono state raggruppate secondo alcune caratteristiche previste nel DM 308/2001 e integrate con quanto emerso dalle definizioni fornite<br />

dalle Regioni. Esse sono state classificate secondo tre livelli: carattere della residenzialità, funzioni di protezione sociale, assistenza sanitaria. A questi tre criteri<br />

è inoltre associato il descrittore del target di utenza.<br />

15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Definizioni di primo livello: Carattere della residenzialità<br />

1• Struttura familiare: di piccole dimensioni, caratterizzata dalla organizzazione di tipo familiare, che riproduce le caratteristiche della vita in famiglia. In caso di<br />

strutture per minori vi è la presenza di una coppia o di uno o due adulti che svolgono funzioni genitoriali.<br />

2• Struttura comunitaria: di dimensioni variabili a secondo dell’area di utenza (di norma superiore a 6-10 posti) è caratterizzata dalla presenza di operatori<br />

assistenziali, socio-sanitari o educatori e da una organizzazione di tipo comunitario.<br />

Definizioni di secondo livello: Funzioni di protezione sociale<br />

1• Accoglienza di emergenza: ha la funzione di rispondere con immediatezza ai bisogni urgenti e temporanei di ospitalità e tutela per evitare l'esposizione a<br />

particolari fattori di rischio, in attesa dell'individuazione di soluzioni più adeguate da <strong>parte</strong> dei servizi sociali territoriali. Vi sono comprese anche le strutture ad<br />

accesso diretto da <strong>parte</strong> dell’utenza.<br />

2• Prevalente accoglienza abitativa: Offre ospitalità ed assistenza, occasioni di vita comunitaria. Può essere rivolta all’accoglienza di immigrati o adulti in<br />

condizioni di disagio o a anziani autosufficienti. In relazione al tipo di utenza fornisce aiuto nelle attività quotidiane, e stimoli e possibilità di attività occupazionali<br />

e ricreativo-culturali, di mantenimento e riattivazione.<br />

3• Prevalente funzione tutelare: comprende Osservazione sociale (Il tipo di protezione da <strong>parte</strong> dei servizi è leggero ed è finalizzato all'osservazione. Ad<br />

esempio: strutture per adulti che, pur non prevedendo un progetto individuale, oltre ad offrire prestazioni specifiche, fungono anche da punto di osservazione per<br />

monitorare ed arginare lo sviluppo della marginalità), Accompagnamento sociale (accoglienza rivolta a utenti che hanno concordato un Progetto di assistenza<br />

individuale e sono in fase di ri-acquisizione dell'autonomia. I tempi di permanenza sono strettamente correlati e funzionali al progetto individuale) e Supporto<br />

all’autonomia (accoglienza in alloggi privi di barriere architettoniche e attrezzati con tecnologie e servizi per offrire una permanenza sicura e funzionale<br />

finalizzata al mantenimento dell’autonomia dell’utente. Ad esempio: alloggi protetti con servizi per anziani o disabili con una buona condizione di autosufficienza)<br />

4• Socio-educativa: tutela ed assistenza educativa di carattere professionale a minori temporaneamente allontanati dal nucleo familiare<br />

5• Educativo- psicologica: assistenza educativa, terapeutica e riabilitativa per i minori in situazione di disagio psico-sociale e con disturbi di comportamento. Ha<br />

finalità educative, terapeutiche e riabilitative volte al recupero psico-sociale ed e’ ad integrazione sanitaria.<br />

6• Integrazione socio-sanitaria: Offre ospitalità ed assistenza, occasioni di vita comunitaria, aiuto nelle attività quotidiane, stimoli e possibilità di attività<br />

occupazionali e ricreativo-culturali, di mantenimento e riattivazione. Viene garantita l'assistenza medica, infermieristica e trattamenti riabilitativi per il<br />

mantenimento ed il miglioramento dello stato di salute e di benessere. Destinata ad accogliere temporaneamente o permanentemente persone anziane non<br />

autosufficienti o adulti disabili.<br />

Definizioni di terzo livello: Assistenza sanitaria<br />

• Assente<br />

• Bassa<br />

• Medio-alta<br />

Target di utenza: MINORI, ADULTI, IMMIGRATI, ANZIANI A/PA: anziani autosufficienti o parzialmente autosufficienti, ANZIANI NA: anziani non autosufficienti,<br />

DISABILI, MULTIUTENZA, DIPENDENZE, SALUTE MENTALE<br />

73


74 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Tabella 2.A – Categorie delle strutture residenziali<br />

Target utenza<br />

Funzione di protezione sociale Assistenza sanitaria<br />

Carattere della<br />

residenzialita'<br />

Codice<br />

categoria<br />

SALUT<br />

E<br />

MENT<br />

ALE<br />

DIPE<br />

NDE<br />

NZE<br />

MUL<br />

TIUT<br />

ENZ<br />

A<br />

DISA<br />

BILI<br />

ANZIA<br />

NI NA 2<br />

ANZIA<br />

NI<br />

A/PA 1<br />

IMMI<br />

GRA<br />

TI<br />

ADU<br />

LTI<br />

MIN<br />

ORI<br />

A 1. familiare 2. prevalente accoglienza 1. ASSENTE x x x x<br />

abitativa<br />

B 1. familiare 3. prevalente funzione 1. ASSENTE x x x x x x x<br />

tutelare<br />

C 1. familiare 4. socio-educativa 1. ASSENTE x x x<br />

D 2. comunitario 1. accoglienza di emergenza 1. ASSENTE x x x<br />

E 2. comunitario 2. prevalente accoglienza 1. ASSENTE x x x<br />

abitativa<br />

F 2. comunitario 3. prevalente funzione 1. ASSENTE x x x x x x x<br />

tutelare<br />

G 2. comunitario 4. socio-educativa 1. ASSENTE x<br />

H 2. comunitario 5. educativa-psicologica 2. BASSA x x<br />

2. BASSA x x x x x<br />

3. MEDIO-ALTA x x x x x<br />

I 2. comunitario 6. integrazione sociosanitaria<br />

L 2. comunitario 6. integrazione sociosanitaria<br />

1<br />

ANZIANI A/PA= autosufficienti o parzialmente autosufficienti<br />

2<br />

ANZIANI NA = non autosufficienti


Tabella 2.B – Categorie delle strutture residenziali raccordate con altre nomenclature di servizi residenziali<br />

Funzione di protezione sociale Assistenza<br />

sanitaria<br />

Carattere della<br />

residenzialita'<br />

Codice<br />

categoria<br />

15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Raccordo con la<br />

NOMENCLATURA<br />

DELLE<br />

STRUTTURE PER<br />

MINORI<br />

Raccordo con la NOMENCLATURA DELLE<br />

STRUTTURE SOCIO-SANITARIE DEFINITE NEL<br />

MATTONE 1<br />

A 1. familiare 2. prevalente accoglienza abitativa 1. ASSENTE<br />

3- Alloggio ad alta autonomia<br />

4- Servizi di accoglienza per<br />

B 1. familiare 3. prevalente funzione tutelare 1. ASSENTE<br />

bambino genitore<br />

1- Comunità Familiari<br />

C 1. familiare 4. socio-educativa 1. ASSENTE<br />

6- Comunità multiutenza<br />

D 2. comunitario 1. accoglienza di emergenza 1. ASSENTE 5- Strutture di pronta accoglienza<br />

3- Alloggio ad alta autonomia6-<br />

E 2. comunitario 2. prevalente accoglienza abitativa 1. ASSENTE<br />

Comunità multiutenza<br />

F 2. comunitario 3. prevalente funzione tutelare 1. ASSENTE<br />

G 2. comunitario 4. socio-educativa 1. ASSENTE 2- Comunità socio educative<br />

8.1.<br />

Comunità<br />

educativo<br />

7- Comunità educativo e<br />

riabilitative<br />

psicologica<br />

per<br />

minori/ado<br />

H 2. comunitario 5. educativa-psicologica 2. BASSA lescenti<br />

8.13.<br />

8.18. Residenza<br />

8.23.<br />

Comunità Assistita<br />

8.24.<br />

Comunità<br />

alloggio per<br />

Comunità<br />

alloggio<br />

per anziani<br />

alloggio<br />

AIDS<br />

persone non<br />

per malati<br />

(postconcl<br />

con autosuffici<br />

psichiatrici<br />

amato)<br />

disabilità enti<br />

I 2. comunitario 6. integrazione socio-sanitaria 2. BASSA<br />

(RASS)<br />

8.4.<br />

8.20.<br />

Servizi 8.7. RSA<br />

8.23.<br />

8.14.<br />

8.24. Comunità<br />

residenzial Casa per<br />

Comunità<br />

Residenza<br />

Comunità terapeutic<br />

i per anziani<br />

alloggio<br />

sanitaria<br />

alloggio a<br />

terapia non<br />

AIDS<br />

assistita<br />

per malati residenzial<br />

riabilitativa autosuffici<br />

(postconcl<br />

3. MEDIO-<br />

per disabili<br />

psichiatrici e protetta<br />

dipendenz enti<br />

amato)<br />

(CTRP)<br />

L 2. comunitario 6. integrazione socio-sanitaria<br />

ALTA<br />

e<br />

75


76 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

NOMENCLATURA DELLE STRUTTURE SOCIO-SANITARIE DEFINITE NEL MATTONE 1<br />

8.1. Comunità educativo-riabilitative per minori/adolescenti<br />

Servizio educativo-assistenziale con il compito di accogliere temporaneamente il minore qualora il nucleo familiare sia impossibilitato o incapace di assolvere al<br />

proprio compito. Ha finalità educative e assistenziali volte alla supplenza temporanea del nucleo familiare.<br />

8.4. Servizi residenziali per terapia riabilitativa dipendenze<br />

Ha finalità di accoglienza, trattamento terapeutico-riabilitativo. Accoglie persone tossicodipendenti e alcoldipendenti, anche in presenza di problematiche<br />

psichiche, che abbisognano di una gestione intensiva e, in caso di bisogno, anche specialistica e psico-terapeutica.<br />

8.7. RSA Casa per anziani non autosufficienti<br />

Struttura residenziale per anziani con ridotta autonomia. Ha come finalità l'accoglienza, il supporto alla vita quotidiana, orientata alla tutela dell’autonomia della<br />

persona. Accoglie anziani con ridotta autonomia residua caratterizzati da un bisogno sanitario prevalente.<br />

8.13. Residenza assistita (RASS)<br />

Intensità: bassa<br />

8.14. Residenza sanitaria assistita per disabili<br />

È un servizio residenziale per disabili con limitazioni di autonomia sia fisiche che mentali che sociali, nella cui valutazione multidimensionale (SVAMA / RUG’S /<br />

SOSIA …) risulti comunque inequivocabile l’impossibilità dell’assistenza domiciliare o dell’inserimento in altra struttura per disabili. La struttura è finalizzata a<br />

fornire accoglimento, prestazione sanitaria, assistenza, recupero funzionale a persone prevalentemente non autosufficienti, nonché a perseguire una migliore<br />

capacità di gestione della vita quotidiana e un miglioramento/mantenimento delle abilità residue della persona accolta. È rivolta a soggetti adulti con gravi<br />

limitazioni di autonomia, caratterizzati da un bisogno sanitario prevalente.<br />

8.18. Comunità alloggio per persone con disabilità<br />

È un servizio che accoglie persone adulte con disabilità prive di nucleo familiare o per le quali la permanenza nel nucleo familiare sia temporaneamente o<br />

permanentemente impossibilitata. Ha finalità di accoglienza e gestione della vita quotidiana, orientata alla tutela della persona e allo sviluppo delle abilità residue,<br />

o anche alla realizzazione di esperienze di vita autonoma dalla famiglia. È rivolto a persone disabili adulte.<br />

8.20. Comunità terapeutica residenziale protetta (CTRP)<br />

Strutture territoriali specialistiche residenziali con assistenza continuativa per trattamenti terapeutici/ riabilitativi prolungati e personalizzati della malattia mentale<br />

con un ciclo di erogazione intensivo.<br />

8.21 Comunità alloggio AIDS (postconclamato)<br />

È una struttura territoriale, semiresidenziale e residenziale, per la prosecuzione di assistenza sanitaria e sociale di persone affette da AIDS e patologie correlate,<br />

che presentano rilevanti limitazioni dell’autosufficienza.<br />

8.24. Comunità alloggio per malati psichiatrici<br />

È una struttura territoriale, semiresidenziale e residenziale, per la prosecuzione di assistenza sanitaria e sociale di persone con problematiche psichiatriche che,<br />

terminato il percorso riabilitativo-protetto, presentano parziali livelli di autonomia, e necessitano di sostegno per la gestione della propria autosufficienza, oppure<br />

sono prive di nucleo familiare o sono temporaneamente o permanentemente impossibilitate a permanere nel nucleo familiare.


NOMENCLATURA DELLE STRUTTURE PER MINORI<br />

15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

1. Comunità Familiari per minori<br />

Presidio residenziale che accoglie minori di anni 18 e che si caratterizza per la convivenza continuativa e stabile di un piccolo gruppo di minori con due o più<br />

operatori specializzati, che assumono ruoli identificabili con figure genitoriali di riferimento in un percorso socio-educativo, nel rispetto dei bisogni e delle<br />

esigenze rispondenti alle varie fasce di età.<br />

2. Comunità socio educative per minori<br />

Presidio residenziale a carattere educativo, rivolto prevalentemente a preadolescenti e adolescenti sprovvisti di figure parentali idonee a seguirli nel processo<br />

formativo. L’assistenza è fornita da educatori professionali che esercitano in quel contesto la loro specifica professione in forma di attività lavorativa. Ogni<br />

educatore esercita la propria funzione su un piccolo gruppo di ospiti (generalmente inferiore a 12) ed è tenuto a rispettare dei turni lavorativi che garantiscano la<br />

presenza costante di almeno un adulto per ogni gruppo di minori.<br />

3. Alloggio ad alta autonomia<br />

Presidio residenziale di ridotte dimensioni, a bassa intensità assistenziale, accoglie ragazzi con gravi problemi di relazione con le famiglie, o privi delle stesse,<br />

senza valide figure di riferimento e bisognosi di un nuovo rapporto affettivo ed educativo. Accoglie minorenni alle soglie della maggiore età, o giovani adulti (fino<br />

a 21 anni) che presentano disagi esistenziali e nevrosi del carattere, (disturbo alimentare, disturbo comportamentale, disturbo del carattere, alcoolismo,<br />

invalidità, cronicità...), sintomatologia che evidenzia la necessità di un programma di emancipazione dalla famiglia di origine<br />

4. Servizi di accoglienza per bambino genitore<br />

E’ una struttura di accoglienza a tutela del nascituro o del bambino e del suo genitore. Ospita di norma nuclei formati dal bambino e dal suo genitore. E’<br />

caratterizzata dalla presenza di educatori professionali e dalla presenza di spazi idonei per i nuclei accolti.<br />

5. Strutture di pronta accoglienza per minori<br />

E’ una struttura residenziale, per minori in situazioni di emergenza, che provvede alla tempestiva e temporanea accoglienza di essi quando si trovano in<br />

situazione di abbandono o di urgente bisogno di allontanamento dall'ambiente familiare. Il limite massimo dei minori può essere temporaneamente elevato<br />

qualora sia necessario accogliere ragazzi per i quali non sia momentaneamente possibile una alternativa.<br />

6. Comunità multiutenza<br />

È una struttura residenziale con il compito di accogliere persone prive di ambiente familiare idoneo, tra cui temporaneamente anche bambini ed adolescenti di<br />

età compresa tra zero e diciassette anni.<br />

7. Comunità educativo e psicologica<br />

Comunità caratterizzata per la capacità di accoglienza di minori in condizioni di disagio, con gravi problemi comportamentali o patologie di carattere psichiatrico.<br />

La Comunità fornisce prestazioni psico-terapeutiche. Si caratterizza per essere ad integrazione socio-sanitaria.<br />

77


78 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

SCHEDA 3 – RACCORDO* TRA LA CLASSIFICAZIONE DEL NOMENCLATORE E LE TIPOLOGIE DI<br />

STRUTTURA PREVISTE DALLA L.R. 41/05 E DAL REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL'ART. 62<br />

*Di seguito è riportato l’elenco delle tipologie di strutture residenziali, semi residenziali e diurne previste dalla normativa regionale.<br />

Ad ogni tipologia è assegnato un codice (nella colonna codice categoria) che corrisponde a quello della categoria del nomenclatore<br />

interregionale con la quale la tipologia regionale risulta raccordabile.<br />

Le categorie del nomenclatore interregionale a cui si fa riferimento riguardano le voci LB4 (centri diurni) e M3 (strutture residenziali) e<br />

sono definite attraverso propri criteri di classificazione e riportate nella scheda 1 – tabella 1.A e nella scheda 2 - tabella 2.A sopra<br />

descritte.<br />

STRUTTURE SEMI-RESIDENZIALI o DIURNE<br />

Tabella<br />

3.A<br />

normativa per<br />

autorizzazione al<br />

funzionamento<br />

Area di<br />

utenza<br />

Tipologia della struttura Descrizione funzioni<br />

Codice<br />

Categoria<br />

Regolamento regionale<br />

sulle strutture di cui all'art.<br />

21 della L.R. 41/2005<br />

Minori<br />

Struttura semiresidenziale per minori che, per contingenze<br />

familiari e sociali, hanno bisogno di essere sostenuti nel<br />

processo di socializzazione, allo scopo di prevenire o<br />

contrastare esperienze di emarginazione o devianza; fornisce<br />

supporto anche la famiglia del minore, sostenendola nello<br />

svolgimento dei compiti educativi e di cura quotidiani.<br />

Struttura semiresidenziale<br />

per minori<br />

1<br />

Regolamento regionale<br />

sulle strutture in attuazione<br />

della L.R. 41/2005<br />

Disabili<br />

Struttura che accoglie persone con disabilità psicofisica o<br />

plurima per più ore al giorno e per più giorni alla settimana<br />

che necessitano di interventi integrati di carattere<br />

educativo/riabilitativo per il mantenimento e lo sviluppo delle<br />

capacità residue e dei livelli di autonomia raggiunti.<br />

Strutture semiresidenziali<br />

per persone disabili<br />

2


STRUTTURE SEMI-RESIDENZIALI o DIURNE<br />

Tabella<br />

3.A<br />

15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

normativa per<br />

autorizzazione al<br />

funzionamento<br />

Area di<br />

utenza<br />

Tipologia della struttura Descrizione funzioni<br />

Codice<br />

Categoria<br />

Regolamento regionale<br />

sulle strutture in attuazione<br />

della L.R. 41/2005<br />

Adulti<br />

Anziani<br />

A/PA<br />

Struttura per accoglienza diurna o notturna di persone senza<br />

fissa dimora con esigenza di soddisfacimento dei bisogni<br />

primari di vita che versano in gravi condizioni di disagio<br />

economico<br />

Strutture di accoglienza<br />

notturna o diurna soggette al<br />

solo obbligo di<br />

comunicazione di avvio<br />

attività<br />

3<br />

Regolamento regionale<br />

sulle strutture in attuazione<br />

della L.R. 41/2005<br />

Anziani<br />

A/PA<br />

Struttura che assicura attività assistenziali diretta a gruppi di<br />

persone anziane in situazioni di disagio o a rischio di<br />

isolamento e di perdita di autonomia o non autosufficienza<br />

per più ore al giorno e per più giorni alla settimana e<br />

garantisce l'alta integrazione fra l'assistenza sanitaria e<br />

l'assistenza sociale<br />

Strutture semiresidenziali<br />

per persone anziane<br />

3<br />

79


80 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

STRUTTURE RESIDENZIALI<br />

Tabella<br />

3.B<br />

normativa per autorizzazione<br />

al funzionamento<br />

Area di<br />

utenza<br />

Tipologia della struttura Descrizione funzioni<br />

Codice<br />

Categoria<br />

Regolamento regionale sulle<br />

strutture in attuazione della<br />

L.R. 41/2005<br />

Anziani NA<br />

Struttura residenziale, che eroga prestazioni socioassistenziali<br />

e ad integrazione socio-sanitaria, destinata<br />

ad accogliere temporaneamente o permanentemente<br />

persone anziane non autosufficienti.<br />

Accoglie persone anziane non autosufficienti<br />

impossibilitate a rimanere presso il proprio domicilio,<br />

che necessitano di protezione diretta ad integrare o<br />

sostituire la limitazione totale e stabilizzata delle loro<br />

capacità.<br />

Strutture residenziali per anziani<br />

non autosufficienti (RSA)<br />

L<br />

Regolamento regionale sulle<br />

strutture in attuazione della<br />

L.R. 41/2005<br />

Struttura residenziale per persone disabili<br />

prevalentemente gravi, con attestazione di gravità, che<br />

eroga prestazioni socio-assistenziali e ad integrazione<br />

socio-sanitaria.<br />

Accoglie persone con disabilità stabilizzata, compresi<br />

gli adolescenti, con riconoscimento di handicap, Disabili<br />

prevalentemente in situazione di gravità, non assistibili<br />

a domicilio, che necessitano di una risposta continuativa<br />

residenziale tesa a mantenere i livelli di autonomia<br />

raggiunti e a garantire un adeguato intervento socio<br />

sanitario di riabilitazione estensiva.<br />

Strutture residenziali per disabili<br />

gravi, con attestazione di gravità<br />

(RSD)<br />

L


STRUTTURE RESIDENZIALI<br />

Tabella<br />

3.B<br />

15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

normativa per autorizzazione<br />

al funzionamento<br />

Area di<br />

utenza<br />

Tipologia della struttura Descrizione funzioni<br />

Codice<br />

Categoria<br />

Regolamento regionale sulle<br />

strutture in attuazione della<br />

L.R. 41/2005<br />

Adulti<br />

Struttura residenziale a carattere comunitario per<br />

l’accoglienza di persone a rischio psico-sociale e/o in<br />

condizioni di disagio relazionale, con limitata<br />

autonomia personale, che necessitano di una<br />

collocazione abitativa protetta.<br />

Accoglie persone caratterizzate da disturbi di tipo<br />

relazionale e comportamentale, anche con<br />

problematiche psicopatologiche e ancora interessate, in<br />

via non prevalente, da trattamento a carattere<br />

terapeutico riabilitativo, che non possono essere<br />

adeguatamente assistite presso il loro domicilio e che<br />

necessitano di accoglienza temporanea o permanente, al<br />

fine di favorire il loro graduale reinserimento sociale e<br />

l’acquisizione di progressivi livelli di autonomia.<br />

Strutture residenziali a carattere<br />

comunitario per persone con<br />

rischio psico-sociale o in<br />

condizioni di disagio relazionale<br />

I<br />

81


82 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

STRUTTURE RESIDENZIALI<br />

Tabella<br />

3.B<br />

normativa per autorizzazione<br />

al funzionamento<br />

Area di<br />

utenza<br />

Tipologia della struttura Descrizione funzioni<br />

Codice<br />

Categoria<br />

Regolamento regionale sulle<br />

strutture in attuazione della<br />

L.R. 41/2005<br />

Disabili<br />

Struttura residenziale a carattere comunitario, ad alta<br />

integrazione socio-sanitaria, per l’accoglienza di<br />

persone adulte disabili in stato di dipendenza,<br />

prevalentemente non in situazione di gravità,<br />

denominata Comunità alloggio protetta.<br />

Accoglie persone disabili prevalentemente non in<br />

situazione di gravità, con disabilità stabilizzata e<br />

riconoscimento di situazione di handicap, che, al<br />

termine del percorso assistenziale riabilitativo non sono<br />

in grado di rientrare al proprio domicilio e che<br />

necessitano di assistenza temporanea o continuativa<br />

volta a supportare le parziali capacità di autonomia e di<br />

autogestione, relazionali, sociali e di inserimento<br />

lavorativo.<br />

Strutture residenziali a carattere<br />

comunitario per persone adulte<br />

disabili prevalentemente non in<br />

situazione di gravità (comunità<br />

alloggio protetta)<br />

I<br />

Struttura residenziale per l’accoglienza ed il trattamento<br />

Regolamento regionale sulle<br />

strutture in attuazione della<br />

L.R. 41/2005<br />

Dipendenze<br />

di persone dipendenti da sostanze da abuso.<br />

Accoglie persone che, a seguito del percorso<br />

Strutture per persone con<br />

terapeutico-riabilitativo intrapreso per stati di<br />

dipendenza da sostanze da abuso<br />

dipendenza, presentano condizioni di fragilità<br />

psicologica tali da richiedere adeguato sostegno<br />

relazionale e accoglienza abitativa.<br />

F


STRUTTURE RESIDENZIALI<br />

Tabella<br />

3.B<br />

15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

normativa per autorizzazione<br />

al funzionamento<br />

Area di<br />

utenza<br />

Tipologia della struttura Descrizione funzioni<br />

Codice<br />

Categoria<br />

Comunità di tipo familiare, compresi i gruppi<br />

appartamento e le aggregazioni di comunità, con<br />

Regolamento regionale sulle<br />

strutture in attuazione della<br />

L.R. 41/2005<br />

Adulti<br />

Disabili<br />

Multiutenza<br />

Comunità familiari soggette al funzioni di accoglienza a bassa intensità assistenziale, in<br />

solo obbligo di comunicazione di cui sono ospitati fino ad un massimo di otto soggetti<br />

avvio attività<br />

maggiori di età, per i quali la permanenza nel nucleo<br />

familiare sia temporaneamente o permanentemente<br />

impossibile o contrastante con il percorso individuale.<br />

F<br />

Regolamento regionale sulle<br />

strutture di cui all'art. 21 della<br />

L.R. 41/2005<br />

Centro di pronta accoglienza per minori, con funzione<br />

prevalentemente assistenziale e tutelare.<br />

Accoglie persone minori di età, in situazione di<br />

abbandono o in condizione di urgente bisogno di pronto<br />

Minori<br />

accoglimento e protezione da rischi per l’integrità psicofisica,<br />

accolti sulla base di provvedimento e/o intervento<br />

disposto dall’autorità giudiziaria, dalle forze dell’ordine<br />

o dai servizi sociali del comune competente.<br />

Centri di pronta accoglienza per<br />

minori<br />

D<br />

83


84 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

STRUTTURE RESIDENZIALI<br />

Tabella<br />

3.B<br />

normativa per autorizzazione<br />

al funzionamento<br />

Area di<br />

utenza<br />

Tipologia della struttura Descrizione funzioni<br />

Codice<br />

Categoria<br />

Regolamento regionale sulle<br />

strutture di cui all'art. 21 della<br />

L.R. 41/2005<br />

Casa di accoglienza e gruppo appartamento, con<br />

funzione assistenziale ed educativa<br />

Accoglie donne in difficoltà, gestanti e/o madri con figli<br />

minori, che necessitano di tutela e di appoggio nel<br />

Minori<br />

periodo della gravidanza e/o durante i primi anni di vita<br />

Adulti<br />

del figlio e padri in difficoltà con i propri figli. I minori<br />

sono accolti sulla base di provvedimento e/o intervento<br />

disposto dall’autorità giudiziaria, o dai servizi sociali<br />

del comune competente.<br />

Casa di accoglienza e gruppo<br />

appartamento<br />

F<br />

Regolamento regionale sulle<br />

strutture di cui all'art. 21 della<br />

L.R. 41/2005<br />

Minori<br />

Comunità familiare, con funzione socio-educativa,<br />

caratterizzate dalla presenza e dall’attività di due o più<br />

adulti che convivono in modo continuativo e stabile con<br />

bambini o ragazzi fuori dalla propria famiglia di origine<br />

Accoglie persone minori di età per le quali la<br />

permanenza nella famiglia di origine sia<br />

temporaneamente impossibile, con i quali è instaurata<br />

una relazione di tipo familiare da <strong>parte</strong> delle figure<br />

adulte di riferimento che assumono funzioni genitoriali.<br />

I minori sono accolti sulla base di provvedimento e/o<br />

intervento disposto dall’autorità giudiziaria, o dai servizi<br />

sociali del comune competente.<br />

C Comunità familiare


STRUTTURE RESIDENZIALI<br />

Tabella<br />

3.B<br />

15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

normativa per autorizzazione<br />

al funzionamento<br />

Area di<br />

utenza<br />

Tipologia della struttura Descrizione funzioni<br />

Codice<br />

Categoria<br />

Regolamento regionale sulle<br />

strutture di cui all'art. 21 della<br />

L.R. 41/2005<br />

Comunità a dimensione familiare, con funzione socioeducativa.<br />

Accoglie persone minori di età per le quali la<br />

permanenza nella famiglia di origine sia<br />

Minori<br />

temporaneamente impossibile, accolti sulla base di<br />

provvedimento e/o intervento disposto dall’autorità<br />

giudiziaria, o dai servizi sociali del comune competente.<br />

Comunità a dimensione<br />

familiare<br />

G<br />

Regolamento regionale sulle<br />

strutture di cui all'art. 21 della<br />

L.R. 41/2005<br />

Accoglie adolescenti di età non inferiore a 16 anni e<br />

giovani fino ai 21 anni, che non possono rimanere o<br />

tornare nella propria famiglia, già accolti in<br />

Minori<br />

affidamento, inseriti nella struttura sulla base di<br />

provvedimento e/o intervento disposto dall’autorità<br />

giudiziaria, o dai servizi sociali del comune competente.<br />

Gruppo appartamento per<br />

adolescenti e giovani<br />

G<br />

85


86 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 581<br />

Modifica alla delibera GR 385/2009 recante<br />

atto d’indirizzo regionale per le modalità di com<strong>parte</strong>cipazione<br />

al costo delle prestazioni di cui all’art.<br />

14 della LR66/2008 “Istituzione del fondo regionale<br />

per la non autosufficienza”.<br />

LA GIUNTA REGIONALE<br />

Vista la legge regionale 41/2005 (Sistema<br />

integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti<br />

di cittadinanza sociale) e in particolare l’articolo 47,<br />

relativo alla com<strong>parte</strong>cipazione degli utenti al costo delle<br />

prestazioni;<br />

Vista la legge regionale 66/2008 (Istituzione del fondo<br />

regionale per la non autosufficienza) e in particolare l’art<br />

7 comma 2 lettera b);<br />

Vista la delibera G.R. n. 385 dell’11 maggio 2009 con<br />

la quale è stato approvato l’Atto di indirizzo regionale<br />

per le modalità di com<strong>parte</strong>cipazione al costo delle<br />

prestazioni, di cui all’art. 14 della L.R. 66/08 ;<br />

Visto in particolare il paragrafo “Soglia di non<br />

esenzione dalla com<strong>parte</strong>cipazione oltre la quale è dovuto<br />

il 100% del costo della prestazione” del citato Atto<br />

d’Indirizzo, che, al secondo punto dell’elenco contenuto<br />

al primo capoverso, prevede: “4 volte l’ammontare del<br />

trattamento minimo della pensione INPS per i servizi<br />

domiciliari di cui alle lettere a) e b) dell’art. 7 comma 2,<br />

(per il 2009 pari a euro 23.826,40)” ;<br />

Visto che nel sopra citato art. 7 comma 2 lettera<br />

b) si parla di interventi per la vita indipendente cioè<br />

di interventi che salvaguardano l’autonomia in senso<br />

generale delle persone;<br />

Considerato necessario precisare che nelle prestazioni<br />

previste dall’art. 7 comma 2 lettera b) non rientrano<br />

i “progetti di vita indipendente”, in quanto trattasi di<br />

progetti che :<br />

- sono funzionali, come previsto dal PISR vigente<br />

(delibera C. R. 113 del 31/10/2007) al punto 7.8.2., al<br />

sostegno dell’indipendenza delle persone con disabilità<br />

grave in situazioni di autonomia di vita o di convivenza<br />

familiare e comunitaria;<br />

- non rivestono carattere assistenziale;<br />

- non richiedono la valutazione dell’UVM di cui all’art.<br />

11 della L.R. 66/08 e di conseguenza l’elaborazione del<br />

Piano di assistenza personalizzato;<br />

Ritenuto necessario modificare l’Atto d’indirizzo,<br />

approvato con la citata delibera GR 385/2009, al fine di<br />

evitare eventuali incertezze in fase della sua attuazione,<br />

sostituendo nel paragrafo “Soglia di non esenzione dalla<br />

com<strong>parte</strong>cipazione oltre la quale è dovuto il 100% del<br />

costo della prestazione” il secondo punto dell’elenco,<br />

contenuto al primo capoverso, con il seguente:<br />

“- 4 volte l’ammontare del trattamento minimo<br />

della pensione INPS per i servizi domiciliari di cui<br />

alle lettere a) e b) dell’art. 7 comma 2 (per il 2009 pari<br />

a euro 23.826,40), fatta eccezione per i progetti di vita<br />

indipendente”;<br />

A voti unanimi<br />

DELIBERA<br />

1. di modificare l’Atto d’indirizzo, approvato con la<br />

delibera GR 385/2009, al fine di evitare eventuali incertezze<br />

in fase della sua attuazione, sostituendo nel paragrafo<br />

“Soglia di non esenzione dalla com<strong>parte</strong>cipazione oltre<br />

la quale è dovuto il 100% del costo della prestazione” il<br />

secondo punto dell’elenco, contenuto al primo capoverso,<br />

con il seguente:<br />

“- 4 volte l’ammontare del trattamento minimo<br />

della pensione INPS per i servizi domiciliari di cui<br />

alle lettere a) e b) dell’art. 7 comma 2 (per il 2009 pari<br />

a euro 23.826,40), fatta eccezione per i progetti di vita<br />

indipendente”;<br />

2. di dare mandato alla competente struttura della<br />

Direzione generale Diritto alla salute di provvedere a dare<br />

la più ampia diffusione alla modifica di cui al precedente<br />

punto 1.<br />

Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T.<br />

ai sensi dell’art. 5 comma 1 lettera f)della L.R. 23/2007<br />

e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta<br />

regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima<br />

L.R. 23/2007.<br />

DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 582<br />

Segreteria della Giunta<br />

Il Direttore Generale<br />

Valerio Pelini<br />

Disposizioni in materia farmaceutica relative<br />

all’applicazione dell’articolo 13 della legge 24 giugno<br />

2009, n. 77.<br />

LA GIUNTA REGIONALE<br />

Visto l’articolo 13 della legge 24 giugno 2009, n. 77<br />

“Conversione in legge, con modificazioni, del decretolegge<br />

<strong>28</strong> aprile 2009, n. 39, recante interventi urgenti<br />

in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici<br />

nella regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e ulteriori


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

interventi urgenti di protezione civile, pubblicata sul<br />

Supplemento ordinario alla “Gazzetta Ufficiale” n. 147<br />

del 27 giugno del 2009 – Serie generale;<br />

Rilevato che il succitato articolo 13 al punto 1, lettera<br />

a), ultimo capoverso, dispone che le Regioni e le province<br />

autonome di Trento e di Bolzano devono adottare le<br />

disposizioni necessarie alle modalità di recupero del<br />

valore degli extra-sconti praticati alle farmacie dalle<br />

industrie farmaceutiche nel corso dell’anno 2008;<br />

Preso atto che il penultimo capoverso, lettera a), punto<br />

1 del succitato articolo 13, dispone che tale recupero<br />

dovrà essere effettuato nell’anno 2009 in due rate annuali<br />

e che detta trattenuta non si applica alle farmacie rurali<br />

con fatturato annuo in regime SSN , al netto dell’imposta<br />

sul valore aggiunto, inferiore a Euro 258.2<strong>28</strong>,45;<br />

A voti unanimi<br />

DELIBERA<br />

Sulla base di quanto in premessa specificato:<br />

1. Le farmacie convenzionate con il Servizio<br />

Sanitario Regionale sono tenute a ridurre l’importo di<br />

loro spettanza, a carico del SSR, derivante dalla Distinta<br />

Contabile Riepilogativa di cui al DPR 371/98, relativa al<br />

mese di ottobre 2009, di una quota pari al 1,4% del valore<br />

derivante dalla somma della spesa lorda per medicinali<br />

erogati, riportata nella Distinta Contabile Riepilogativa<br />

presentata alla Azienda USL nei mesi di maggio, giugno,<br />

luglio, agosto, settembre ed ottobre dell’anno 2009;<br />

2. Le farmacie convenzionate con il SSR sono tenute<br />

a ridurre l’importo di loro spettanza a carico del SSR,<br />

derivante dalla Distinta Contabile Riepilogativa di cui<br />

al DPR 371/98, relativo al mese di dicembre 2009, di<br />

una quota pari a quella riportata nella Distinta Contabile<br />

Riepilogativa del mese di ottobre 2009 di cui al precedente<br />

punto 1;<br />

3. Le farmacie convenzionate con il SSR sono tenute<br />

a rideterminare, in aumento o in diminuzione, l’importo<br />

di loro spettanza a carico del SSR derivante dalla Distinta<br />

Contabile Riepilogativa di cui al DPR 371/98, relativo al<br />

mese di aprile 2010 di una quota pari al 1,4% del valore<br />

derivante dalla somma della spesa lorda per medicinali<br />

erogati, riportato nella Distinta Contabile Riepilogativa<br />

presentata alla Azienda USL relativa ai mesi da maggio<br />

2009 ad aprile 2010 compresi a cui devono detrarre<br />

l’importo delle quote già recuperate di cui precedenti<br />

punti 1 e 2;<br />

4. Le farmacie convenzionate con il SSR riconosciute<br />

rurali che nell’anno 2008 hanno fatto registrare un<br />

87<br />

fatturato annuo in regime di SSN, al netto dell’imposta<br />

sul valore aggiunto, inferiore a Euro 258.2<strong>28</strong>,45, sono<br />

escluse dall’applicazione delle disposizioni di cui alla<br />

presente deliberazione. Le farmacie convenzionate che<br />

intendono avvalersi di quanto disposto dal presente punto,<br />

devono produrre, all’atto della consegna alla Azienda<br />

USL della Distinta Contabile Riepilogativa del mese di<br />

ottobre 2009, autocertificazione attestante il possesso del<br />

requisito per l’esonero.<br />

Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T.<br />

ai sensi dell’art. 5 comma 1 lettera f della L.R. 23/2007<br />

e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta<br />

Regionale ai sensi dell’art.18 comma 2 della medesima<br />

L.R. 23/2007.<br />

DELIBERAZIONE 6 luglio 2009, n. 584<br />

Segreteria della Giunta<br />

Il Direttore Generale<br />

Valerio Pelini<br />

Modifica D.G.R. n. 487/09 - “Approvazione Piano<br />

Regionale dei corsi di istruzione e formazione tecnica<br />

superiore (I.F.T.S.) 2009”.<br />

LA GIUNTA REGIONALE<br />

Vista la L.R. n. 32/2002 “Testo unico della normativa<br />

della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> in materia di educazione,<br />

istruzione, orientamento formazione professionale e<br />

lavoro”<br />

Visto il Regolamento di esecuzione della L.R. n.<br />

32/2002, ed in particolare gli artt. 81, 82 ed 87;<br />

Vista la D.G.R. n. 137/2003 Approvazione Piano di<br />

Indirizzo Generale integrato ex art. 31 Legge Regionale<br />

26 luglio 2002, n. 32 (Testo Unico della normativa della<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> in materia di educazione, istruzione,<br />

orientamento, formazione professionale e lavoro);<br />

Visti gli artt. 8 e 27 della L.R. n. 44/2003;<br />

Vista la D.G.R. n. 980/2008 con cui si approvano le<br />

modalità territoriali triennali di intervento nel sistema<br />

di Istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) e<br />

costituzione degli istituti tecnici superiori (ITS) nella<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, di cui all’Allegato A) e le Linee guida<br />

per la programmazione dei percorsi del sistema dell’<br />

Istruzione e della Formazione Tecnica Superiore (IFTS)<br />

per il triennio 2007-2010 di cui all’All. B);<br />

Vista la D.G.R. n. 487/2009 “Approvazione piano<br />

regionale dei corsi di Istruzione e Formazione Tecnica<br />

Superiore (I.F.T.S.) 2009” e relativa tabella Allegato A);


88 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Preso atto che è stata rilevata la presenza di errori<br />

materiali nella tabella Allegato A) della succitata<br />

Deliberazione;<br />

Ritenuto necessario pertanto procedere alla modifica<br />

della suddetta tabella Allegato A) disponendone la<br />

sostituzione per intero;<br />

A voti unanimi<br />

DELIBERA<br />

- di modificare la Deliberazione della Giunta regionale<br />

n. 487/2009 (1) “Approvazione piano regionale dei corsi<br />

di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (I.F.T.S.)<br />

2009”;<br />

- di procedere all’ approvazione della tabella allegato<br />

A) <strong>parte</strong> integrante e sostanziale del presente atto<br />

disponendone la sostituzione di quella approvata con la<br />

suddetta delibera;<br />

(1) N.d.r.: Pubblicato sul B.U. n.4 del 24/2009<br />

- di ritenere l’unita tabella Allegato A) <strong>parte</strong> integrante<br />

e sostanziale della presente deliberazione;<br />

- di dare atto che le modifiche apportate alla tabella<br />

Allegato A) non hanno rilievo da un punto di vista<br />

finanziario, non comportando variazione degli importi;<br />

- di inviare il presente atto, a cura della Direzione<br />

Generale Politiche formative, Beni e Attività culturali, al<br />

Ministero dell’Istruzione ed alle singole Amministrazioni<br />

Provinciali per gli spettanti adempimenti;<br />

- di dichiarare che il presente provvedimento è soggetto<br />

a pubblicità ed è pubblicato per intero sul Bollettino<br />

Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> ai sensi dell’art. 5, comma<br />

1 lettera F) della L.R. n. 23/2007 e sulla Banca dati degli<br />

atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art.<br />

18 comma 2 della medesima legge.<br />

Segreteria della Giunta<br />

Il Direttore Generale<br />

Valerio Pelini<br />

SEGUE ALLEGATO


ALLEGATO Tabella A)<br />

PROGETTI IFTS 2009<br />

15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

TOTALE<br />

Finanziamento<br />

attività corsuali<br />

Finanziamento<br />

stage estero<br />

Settore Titolo Progetto/Figura professionale Soggetto gestore<br />

Capofila ATS<br />

N°<br />

ord.<br />

Provincia/<br />

Circondario<br />

FSE<br />

ASCOM AREZZO 40.200,00 120.000,00 160.200,000<br />

1 TURISMO Tecnico superiore per organizzazione<br />

e il marketing del turismo integrato<br />

AREZZO<br />

ASSOSERVIZI s.r.l. 57.000,00 120.000,00 177.000,00<br />

Tecnico superiore per<br />

l’amministrazione economico-<br />

2 INDUSTRIA E<br />

ARTIGIANATO<br />

finanziaria e il controllo di gestione<br />

2 97.200,00 240.000,00 337.200,00<br />

Totale<br />

AREZZO<br />

41.600,00 120.000,00 161.600,00<br />

Agenzia per lo<br />

sviluppo Empolese<br />

1 INDUSTRIA E Tecnico superiore per il disegno e la<br />

ARTIGIANATO progettazione industriale<br />

Circondario<br />

Empolese<br />

Valdelsa<br />

2 TURISMO Tecnico superiore per la ristorazione e Agenzia per lo 41.600,00 120.000,00 161.600,00<br />

la valorizzazione dei prodotti territoriali e sviluppo Empolese<br />

delle produzioni tipiche<br />

Valdelsa<br />

2 83.200,00 240.000,00 333.200,00<br />

Valdelsa<br />

Circondario<br />

Empolese<br />

Valdelsa<br />

Totale<br />

Circondario<br />

Empolese<br />

Valdelsa<br />

50.000,00 120.000,00 170.000,00<br />

1 TRASPORTI Tecnico esperto della logistica integrata ISIS “Einaudi-<br />

Ceccherelli”<br />

Circondario<br />

Val di Cornia<br />

1 50.000,00 120.000,00 170.000,00<br />

Totale<br />

Circondario<br />

Val di<br />

Cornia<br />

89


90 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

119.000,00 119.000,00<br />

ASSOCIAZIONE SAN<br />

COLOMBANO<br />

Tecnico superiore per il disegno e<br />

la progettazione industriale<br />

1 INDUSTRIA-<br />

ARTIGIANATO-<br />

MANIFATTURE<br />

2 INDUSTRIA-<br />

ARTIGIANATO-<br />

MANIFATTURE<br />

FIRENZE<br />

Tecnico superiore per la COSEFI 118.000,00 118.000,00<br />

programmazione della produzione e<br />

la logistica<br />

2 237.000,00 237.000,00<br />

Totale<br />

FIRENZE<br />

ASSOCIAZIONE CORALI 10.000,00 120.000,00 130.000,00<br />

1 AGRICOLTURA Tecnico superiore per la sicurezza<br />

e il controllo di qualità delle<br />

produzioni alimentari<br />

GROSSETO<br />

120.000,00 120.000,00<br />

GIANO<br />

AMBIENTE<br />

2 AMBIENTE Tecnico superiore per i sistemi<br />

idrici<br />

2 10.000,00 240.000,00 250.000,00<br />

Totale<br />

GROSSETO<br />

50.000,00 119.500,00 169.500,00<br />

C.I.O.F.S.-<br />

F.P. <strong>Toscana</strong><br />

1 AGRICOLTURA Tecnico superiore della gestione<br />

del territorio rurale<br />

LIVORNO<br />

64.000,00 120.000,00 184.000,00<br />

CSL (Cooperativa Scuola<br />

Lavoro)<br />

2 TURISMO Tecnico superiore per<br />

l'organizzazione e il marketing del<br />

turismo integrato<br />

2 114.000,00 239.500,00 353.500,00<br />

Totale<br />

LIVORNO


I.T.I.S. “E.Fermi” 31.965,00 120.000,00 151.965,40<br />

Tecnico superiore per l'ambiente,<br />

l'energia e la sicurezza in azienda<br />

1 INDUSTRIA E<br />

ARTIGIANATO<br />

LUCCA<br />

Istituto Nautico “Artiglio” 120.000,00 120.000,00<br />

15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Tecnico superiore per la produzione<br />

delle navi da diporto<br />

2 INDUSTRIA E<br />

ARTIGIANATO<br />

2 31.965,00 240.000,00 271.965,00<br />

Totale<br />

LUCCA<br />

EUROFORM 40.000,00 120.000,00 160.000,00<br />

1 TURISMO Tecnico superiore per<br />

l'organizzazione e il marketing del<br />

turismo integrato<br />

MASSA<br />

CARRARA<br />

ITALIAINDUSTRIA 60.000,00 120.000,00 180.000,00<br />

2 AGRICOLTURA Tecnico superiore per la gestione<br />

del territorio rurale<br />

2 100.000,00 240.000,00 340.000,00<br />

Totale<br />

MASSA-<br />

CARRARA<br />

I.P.S.I.A. “G.Fascetti” 120.000,00 120.000,00<br />

Tecnico superiore per<br />

l’industrializzazione del prodotto e<br />

del processo/<br />

Tecnico esperto per l’innovazione<br />

1 INDUSTRIA E<br />

ARTIGIANATO<br />

PISA<br />

I.T.C. “C. Cattaneo” 41.600,00 120.000,00 161.600,00<br />

Tecnico superiore per<br />

l’industrializzazione del prodotto e<br />

del processo/<br />

Tecnico qualificato di operazioni di<br />

concia delle pelli<br />

2 INDUSTRIA E<br />

ARTIGIANATO<br />

Totale PISA 2 41.600,00 240.000,00 <strong>28</strong>1.6000,00<br />

91


92 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

1 AMBIENTE Tecnico superiore per i sistemi I.T.S.G. “E. Fermi” 120.000,00 120.000,00<br />

informativi per la gestione<br />

antropica del territorio e<br />

dell’ambiente<br />

1 120.000,00 120.000,00<br />

PISTOIA<br />

Totale<br />

PISTOIA<br />

120.000,00 210.000,00<br />

90.000,00<br />

Istituto Professionale<br />

“Datini”<br />

Tecnico superiore commerciale<br />

per il marketing e per<br />

1 INDUSTRIA E<br />

ARTIGIANATO<br />

PRATO<br />

120.000,00 120.000,00<br />

CSL (Cooperativa Scuola<br />

Lavoro )<br />

l’organizzazione delle vendite<br />

Tecnico superiore per<br />

l'innovazione nel settore moda<br />

2 INDUSTRIA E<br />

ARTIGIANATO<br />

2 90.000,00 240.000,00 330.000,00<br />

Totale<br />

PRATO<br />

EUROBIC TOSCANA SUD 39.600,00 120.000,00 159.600,00<br />

Tecnico superiore per l'ambiente,<br />

l'energia e la sicurezza<br />

1 INDUSTRIA E<br />

ARTIGIANATO<br />

SIENA<br />

CESCOT 39.600,00 120.000,00 159.600,00<br />

2 TURISMO Tecnico superiore per l’assistenza<br />

alla direzione di strutture ricettive<br />

2 79.200,00 240.000,00 319.200,00<br />

Totale<br />

SIENA<br />

TOTALE 22 697.165,00 2.636.500,00 3.333.665,00


CONSIGLIO REGIONALE<br />

- Dirigenza-Decreti<br />

DECRETO 2 luglio 2009, n. 17<br />

15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Posizioni organizzative del Consiglio regionale:<br />

Costituzione e indizione avviso interno per<br />

l’attribuzione delle responsabilità degli incarichi di<br />

posizione organizzativa.<br />

IL SEGRETARIO GENERALE<br />

Vista la legge regionale 5 febbraio 2008, n. 4<br />

(Autonomia dell’assemblea legislativa regionale);<br />

Visto il regolamento 11 novembre 2008, n. 7<br />

(Regolamento interno di organizzazione del Consiglio<br />

regionale);<br />

Vista la deliberazione dell’Ufficio di presidenza 14<br />

gennaio 2009, n. 4 con la quale il sottoscritto, ai sensi<br />

dell’articolo 15 dello Statuto, è stato nominato Segretario<br />

generale del Consiglio regionale;<br />

Vista la deliberazione dell’Ufficio di presidenza<br />

20 novembre 2003, n. 30, con la quale, in attuazione<br />

della legge regionale 44/2003 (ora abrogata dalla legge<br />

regionale 8 gennaio 2009 n.1 “Testo unico in materia<br />

di organizzazione e ordinamento del personale ): è stata<br />

confermata la Direzione generale del Consiglio regionale;<br />

sono state costituite, all’interno della Direzione stessa,<br />

quattro aree di coordinamento (area amministrativa;<br />

area per la comunicazione e la rappresentanza; area per<br />

l’assistenza alle commissioni e agli organi consiliari;<br />

area per l’assistenza professionale); sono stati stabiliti i<br />

criteri per la costituzione e la differenziazione delle altre<br />

strutture dirigenziali;<br />

Visto il decreto del Segretario generale 19 dicembre<br />

2003, n. 59 e successive modifiche e integrazioni,<br />

“Articolazione organizzativa della Direzione generale<br />

del Consiglio regionale: costituzione dei settori,<br />

individuazione posizioni dirigenziali individuali nonché<br />

definizione delle relative declaratorie. Attribuzione delle<br />

funzioni/attività alle strutture dirigenziali. Assegnazione<br />

delle posizioni organizzative e modifica delle relative<br />

declaratorie”;<br />

Visto e richiamato l’articolo 9 del Contratto collettivo<br />

nazionale di lavoro del comparto “Regioni – Autonomie<br />

locali”, in data 31 marzo 1999, relativo al conferimento ed<br />

alla revoca degli incarichi per le posizioni organizzative;<br />

Visto e richiamato il verbale di concertazione relativo<br />

allo “Sviluppo e revisione del sistema delle posizioni<br />

organizzative” sottoscritto in data 27 febbraio 2008,<br />

93<br />

che stabilisce, tra l’altro, le modalità di costituzione e<br />

le nuove regole per il conferimento degli incarichi di<br />

posizione organizzativa e prevede, inoltre, la possibilità<br />

di modificare le posizioni organizzative, a seguito di<br />

verifica della coerenza fra la declaratoria della posizione<br />

organizzativa e le funzioni effettivamente svolte, da<br />

effettuarsi nell’ambito della definizione del piano di<br />

lavoro o a seguito di modifiche organizzative;<br />

Visto e richiamato il decreto del Segretario generale<br />

24 aprile 2008, n. 27 recante “Definizione assetto<br />

delle posizioni organizzative del Consiglio regionale<br />

e indizione avviso interno per l’attribuzione delle<br />

relative responsabilità”, con il quale è stato definito<br />

l’assetto complessivo delle posizioni organizzative del<br />

Consiglio regionale, è stato indetto un avviso interno<br />

per l’attribuzione della responsabilità di n. 51 incarichi<br />

di posizione organizzativa ed è stata avviata la relativa<br />

procedura per il conferimento degli stessi;<br />

Richiamato il decreto del Segretario generale 30<br />

maggio 2008, n. <strong>28</strong> recante “Attribuzione degli incarichi<br />

di posizione organizzativa del Consiglio regionale”, con<br />

il quale sono stati attribuiti n. 50 incarichi di posizione<br />

organizzativa;<br />

Richiamati inoltre i decreti del Segretario generale<br />

in data 24 luglio 2008, n. 32 “Avviso interno per il<br />

conferimento della posizione organizzativa ‘Nomine<br />

e assistenza alla Giunta delle elezionì” e in data 8<br />

settembre 2008, n. 33 con il quale è stato attribuito il<br />

relativo incarico;<br />

Richiamati altresì i decreti del Segretario generale<br />

in data 30 marzo 2009, n. 11 “Posizioni organizzative:<br />

modifica della graduazione e conferma dei relativi<br />

incarichi di responsabilità” e in data 14 maggio 2009,<br />

n. 14 “Direzione generale del Consiglio regionale:<br />

Integrazione denominazioni e declaratorie posizioni<br />

organizzative”;<br />

Considerate le innovazioni organizzative derivanti<br />

dalla costituzione di nuovi organismi consiliari, anche<br />

in attuazione dello statuto, dalla citata legge regionale<br />

n. 4/2008 (Autonomia dell’assemblea legislativa), dalla<br />

legge regionale 8 gennaio 2009 n.1 “Testo unico in<br />

materia di organizzazione e ordinamento del personale”;<br />

Ritenuto di dover procedere, a seguito delle citate<br />

innovazioni organizzative, alla costituzione di n. 20 nuove<br />

posizioni organizzative nella direzione del Consiglio<br />

regionale, così come descritte nelle schede costitutive<br />

allegate al presente decreto allegato A1, <strong>parte</strong> integrante<br />

e sostanziale;<br />

Dato atto, altresì, che ad oggi risultano vacanti n.<br />

5 posizioni organizzative e che, a seguito di verifica di


94 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

coerenza della declaratoria e tenuto conto delle modifiche<br />

organizzative derivanti dal riassetto organizzativo in atto,<br />

si rende necessario integrare la declaratoria della posizione<br />

organizzativa vacante “Assistenza per la valutazione<br />

degli atti normativi e delle politiche regionali” (n. 40),<br />

così come descritto nell’allegato A2, che costituisce <strong>parte</strong><br />

integrante del presente atto;<br />

Ritenuto di riepilogare le schede delle n. 5 posizioni<br />

organizzative vacanti, così come descritto nel citato<br />

allegato A2, che costituisce <strong>parte</strong> integrante del presente<br />

atto;<br />

Ritenuto altresì di dover procedere, in applicazione<br />

di quanto riportato in precedenza, all’indizione di un<br />

avviso interno per l’attribuzione delle citate posizioni<br />

organizzative (n. 20 di nuova costituzione e n. 5 vacanti),<br />

allegati A1 e A2 che costituiscono <strong>parte</strong> integrante del<br />

presente atto;<br />

DECRETA<br />

1. di costituire, per i motivi esposti in narrativa, n.<br />

20 nuove posizioni organizzative nella direzione del<br />

Consiglio regionale, così come descritte nelle schede<br />

costitutive allegate al presente decreto allegato A1, <strong>parte</strong><br />

integrante e sostanziale del presente atto;<br />

2. di prendere atto che ad oggi risultano vacanti n.<br />

5 posizioni organizzative e di integrare, a seguito di<br />

verifica di coerenza della declaratoria e tenuto conto<br />

delle modifiche organizzative derivanti dal riassetto<br />

organizzativo in atto, la declaratoria della posizione<br />

organizzativa vacante “Assistenza per la valutazione<br />

degli atti normativi e delle politiche regionali” - così<br />

come descritto nel citato allegato A2, che costituisce<br />

<strong>parte</strong> integrante del presente decreto;<br />

3. di indire, per i motivi esposti in narrativa, un<br />

avviso interno, allegato B, <strong>parte</strong> integrante e sostanziale<br />

del presente atto, per l’attribuzione della responsabilità<br />

delle n. 25 posizioni organizzative, di cui n. 20 posizioni<br />

organizzative di nuova costituzione e n. 5 vacanti ;<br />

4. di precisare che gli incarichi verranno conferiti<br />

con atto del Segretario generale con decorrenza 1 agosto<br />

2009 e avranno durata fino al 31 maggio 2013, fatto salvo<br />

quanto previsto dal verbale di concertazione relativo<br />

allo “Sviluppo e revisione del sistema delle posizioni<br />

organizzative”, sottoscritto in data 27 febbraio 2008.<br />

Il presente atto è pubblicato integralmente sul<br />

Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, compresi gli<br />

allegati A(1 e 2) e B, ai sensi dell’articolo 5, comma 1,<br />

della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti amministrativi<br />

del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma<br />

2, della medesima l.r. 23/2007 (PB.U.R.T.<strong>II</strong>/BD).<br />

Il Segretario Generale<br />

Alessandro Mazzetti<br />

SEGUE ALLEGATO


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

CONSIGLIO REGIONALE<br />

AREA DI COORDINAMENTO<br />

ASSISTENZA PROFESSIONALE<br />

SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 53<br />

SETTORE<br />

ANALISI DELLA NORMAZIONE. BIBLIOTECA DEL CONSIGLIO REGIONALE.<br />

TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />

ORGANICA<br />

DENOMINAZIONE:<br />

Assistenza per la valutazione degli atti normativi e delle politiche regionali (2)<br />

Decr_09_17_avviso_po_All_A1<br />

DECLARATORIA<br />

Assistenza per la verifica dell’attuazione degli atti normativi e per la valutazione delle politiche<br />

regionali. Collaborazione per l’elaborazione di documenti progettuali relativi all’analisi di fattibilità ed<br />

alla valutazione delle politiche settoriali, per la stesura delle schede preliminari e delle analisi di<br />

fattibilità ex ante sulle proposte di legge e di atti a rilevante contenuto normativo e per lo sviluppo di<br />

ricerche ed analisi valutative ex post sull’attuazione delle leggi e sugli effetti delle politiche regionali.<br />

CONFINI CONTENUTISTICI<br />

Costituita per lo svolgimento di attività riferite ad un complesso omogeneo di competenze inerenti<br />

la valutazione delle politiche ed il supporto legislativo non giuridico<br />

COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />

Normativa<br />

Ordinamento regionale di riferimento<br />

Programmazione, monitoraggio e valutazione<br />

Analisi e valutazione ex ante - Modelli, strumenti e tecniche per la definizione del quadro conoscitivo<br />

e la comprensione dei trend evolutivi macro e microeconomici, sociali, territoriali, ….<br />

Analisi e valutazione ex ante - Modelli, strumenti e tecniche di rilevazione, analisi e valutazione<br />

esigenze del territorio (a scala territoriale)<br />

Analisi e valutazione ex ante - Modelli, strumenti e tecniche di analisi degli impatti delle politiche<br />

pubbliche<br />

Tecniche e strumenti analisi di fattibilità e valutazione alternative<br />

Tecniche di progettazione di ricerche valutative<br />

Tecniche e strumenti di monitoraggio e valutazione<br />

95


96 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

CONSIGLIO REGIONALE<br />

SEGRETARIO GENERALE<br />

SETTORE<br />

ASSISTENZA AL CORECOM<br />

SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 54<br />

TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />

ORGANICA<br />

DENOMINAZIONE:<br />

Gestione delle attività del Corecom in materia di risoluzione delle controversie tra utenti e gestori di<br />

comunicazioni elettroniche.<br />

DECLARATORIA<br />

Cura degli adempimenti in materia di conciliazione, ai sensi della Delibera Agcom in materia e<br />

delle ulteriori funzioni delegate connesse, con riferimento alle pratiche assegnate, compresa la<br />

gestione della definizione delle controversie e la redazione delle proposte dei relativi provvedimenti<br />

decisori. Svolgimento delle udienze di conciliazione e produzione dei verbali. Gestione della procedura<br />

informatica e cura di report statistici e di relazioni quali-quantitative sulle attività svolte in materia di<br />

controversie. Cura dei rapporti con l’utenza e con i gestori dei servizi di telecomunicazione. Cura dei<br />

rapporti con l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Attività di raccordo operativo per gli<br />

adempimenti previsti dalle procedure in materia di conciliazioni regolate con delibera Agcom.<br />

CONFINI CONTENUTISTICI<br />

Costituita per lo svolgimento di attività riferite ad un complesso omogeneo di competenze inerenti<br />

la conciliazione delle controversie in materia di telecomunicazioni<br />

COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />

Normativa<br />

Ordinamento comunitario di riferimento<br />

Ordinamento nazionale di riferimento<br />

Ordinamento regionale di riferimento<br />

Principi e tecniche di interpretazione delle norme<br />

Comunicazione e informazione<br />

Tecniche di comunicazione, presentazione e gestione riunioni<br />

Tecniche e strumenti di CRM (Customer relationship management)<br />

Tecnica amministrativa<br />

Tecniche e strumenti di controllo tecnico-amministrativo e auditing su procedure/processi<br />

Tecnologie comunicazione e informazione<br />

Strumenti applicativi informatici di base<br />

Strumenti web (internet e intranet)<br />

Tecniche e strumenti di supporto<br />

Analisi e gestione documentale


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

CONSIGLIO REGIONALE<br />

AREA DI COORDINAMENTO<br />

AMMINISTRATIVA<br />

SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 55<br />

SETTORE<br />

BILANCIO, FINANZE E PROVVEDITORATO<br />

TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />

ORGANICA<br />

DENOMINAZIONE:<br />

Assistenza e consulenza per l’attività contrattuale e le procedure di gara<br />

DECLARATORIA<br />

Attività di assistenza e consulenza amministrativa, giuridica e procedurale alle articolazioni del<br />

Consiglio Regionale in merito all’attività contrattuale e alle procedure di gara, anche tramite la<br />

predisposizione di schemi ed atti tipo. Predisposizione del piano annuale degli appalti, con attività di<br />

raccordo con le articolazioni, in riferimento agli strumenti di programmazione strategica, gestionale ed<br />

economico-finanziaria, con attività di monitoraggio sullo stato di realizzazione e sui costi relativi. Attività<br />

istruttoria, tenuta, aggiornamento e gestione dell’elenco dei fornitori. Gestione delle procedure di gara<br />

del settore di riferimento in materia di lavori inerenti la manutenzione ordinaria e straordinaria, con<br />

attività di raccordo degli adempimenti tecnici e amministrativi volti ad assicurare l’unicità delle<br />

procedure di gara. Cura degli adempimenti inerenti le informazioni dovute agli organismi di controllo e<br />

vigilanza in materia di appalti.<br />

CONFINI CONTENUTISTICI<br />

Costituita per lo svolgimento di attività riferite ad un complesso omogeneo di competenze inerenti<br />

l’attività contrattuale e le procedure di gara.<br />

COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />

Normativa<br />

Ordinamento comunitario di riferimento<br />

Ordinamento nazionale di riferimento<br />

Ordinamento regionale di riferimento<br />

Tecnica amministrativa<br />

Metodi e strumenti di tecnica amministrativa<br />

Tecnica di gestione degli appalti, delle forniture e dei contratti<br />

Tecniche e strumenti di controllo tecnico-amministrativo e auditing su procedure/processi<br />

Contabilità<br />

Contabilità pubblica<br />

Programmazione monitoraggio e valutazione<br />

Tecniche e strumenti di monitoraggio e valutazione<br />

Organizzazione del lavoro<br />

Organizzazione e programmazione delle attività<br />

Tecniche e strumenti di supporto<br />

Analisi e gestione documentale<br />

97


98 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

CONSIGLIO REGIONALE<br />

SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 56<br />

AREA DI COORDINAMENTO<br />

ASSISTENZA ALLE COMMISSIONI E AGLI ORGANI CONSILIARI<br />

TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />

PRESIDIO<br />

DENOMINAZIONE:<br />

Supporto alle attività dei Settori di assistenza alle Commissioni (1)<br />

DECLARATORIA<br />

Supporto al Dirigente per il raccordo delle attività di assistenza alla Commissione di riferimento<br />

funzionale. Collaborazione all’assistenza e supporto di segreteria alle Commissioni speciali e/o<br />

d’inchiesta e per lo svolgimento delle indagini conoscitive di competenza dell’articolazione di<br />

riferimento.<br />

CONFINI CONTENUTISTICI<br />

Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente il supporto di segreteria alla<br />

Commissione di riferimento funzionale.<br />

COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />

Normativa<br />

Ordinamento regionale di riferimento<br />

Tecnica legislativa<br />

Tecniche di drafting<br />

Organizzazione del lavoro<br />

Organizzazione e programmazione delle attività<br />

Comunicazione e informazione<br />

Organizzazione e gestione eventi<br />

Tecniche e strumenti di supporto<br />

Analisi e gestione documentale


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

CONSIGLIO REGIONALE<br />

SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 57<br />

AREA DI COORDINAMENTO<br />

ASSISTENZA ALLE COMMISSIONI E AGLI ORGANI CONSILIARI<br />

TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />

PRESIDIO<br />

DENOMINAZIONE:<br />

Supporto alle attività dei Settori di assistenza alle Commissioni (2)<br />

DECLARATORIA<br />

Supporto al Dirigente per il raccordo delle attività di assistenza alla Commissione di riferimento<br />

funzionale. Collaborazione all’assistenza e supporto di segreteria alle Commissioni speciali e/o<br />

d’inchiesta e per lo svolgimento delle indagini conoscitive di competenza dell’articolazione di<br />

riferimento.<br />

CONFINI CONTENUTISTICI<br />

Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente il supporto di segreteria alla<br />

Commissione di riferimento funzionale.<br />

COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />

Normativa<br />

Ordinamento regionale di riferimento<br />

Tecnica legislativa<br />

Tecniche di drafting<br />

Organizzazione del lavoro<br />

Organizzazione e programmazione delle attività<br />

Comunicazione e informazione<br />

Organizzazione e gestione eventi<br />

Tecniche e strumenti di supporto<br />

Analisi e gestione documentale<br />

99


100 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

CONSIGLIO REGIONALE<br />

SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 58<br />

AREA DI COORDINAMENTO<br />

ASSISTENZA ALLE COMMISSIONI E AGLI ORGANI CONSILIARI<br />

TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />

PRESIDIO<br />

DENOMINAZIONE:<br />

Supporto alle attività dei Settori di assistenza alle Commissioni (3)<br />

DECLARATORIA<br />

Supporto al Dirigente per il raccordo delle attività di assistenza alla Commissione di riferimento<br />

funzionale. Collaborazione all’assistenza e supporto di segreteria alle Commissioni speciali e/o<br />

d’inchiesta e per lo svolgimento delle indagini conoscitive di competenza dell’articolazione di<br />

riferimento.<br />

CONFINI CONTENUTISTICI<br />

Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente il supporto di segreteria alla<br />

Commissione di riferimento funzionale.<br />

COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />

Normativa<br />

Ordinamento regionale di riferimento<br />

Tecnica legislativa<br />

Tecniche di drafting<br />

Organizzazione del lavoro<br />

Organizzazione e programmazione delle attività<br />

Comunicazione e informazione<br />

Organizzazione e gestione eventi<br />

Tecniche e strumenti di supporto<br />

Analisi e gestione documentale


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

CONSIGLIO REGIONALE<br />

SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 59<br />

AREA DI COORDINAMENTO<br />

ASSISTENZA ALLE COMMISSIONI E AGLI ORGANI CONSILIARI<br />

TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />

PRESIDIO<br />

DENOMINAZIONE:<br />

Supporto alle attività dei Settori di assistenza alle Commissioni (4)<br />

DECLARATORIA<br />

Supporto al Dirigente per il raccordo delle attività di assistenza alla Commissione di riferimento<br />

funzionale. Collaborazione all’assistenza e supporto di segreteria alle Commissioni speciali e/o<br />

d’inchiesta e per lo svolgimento delle indagini conoscitive di competenza dell’articolazione di<br />

riferimento.<br />

CONFINI CONTENUTISTICI<br />

Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente il supporto di segreteria alla<br />

Commissione di riferimento funzionale.<br />

COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />

Normativa<br />

Ordinamento regionale di riferimento<br />

Tecnica legislativa<br />

Tecniche di drafting<br />

Organizzazione del lavoro<br />

Organizzazione e programmazione delle attività<br />

Comunicazione e informazione<br />

Organizzazione e gestione eventi<br />

Tecniche e strumenti di supporto<br />

Analisi e gestione documentale<br />

101


102 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

CONSIGLIO REGIONALE<br />

SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 60<br />

AREA DI COORDINAMENTO<br />

ASSISTENZA ALLE COMMISSIONI E AGLI ORGANI CONSILIARI<br />

TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />

PRESIDIO<br />

DENOMINAZIONE:<br />

Supporto alle attività dei Settori di assistenza alle Commissioni (5)<br />

DECLARATORIA<br />

Supporto al Dirigente per il raccordo delle attività di assistenza alla Commissione di riferimento<br />

funzionale. Collaborazione all’assistenza e supporto di segreteria alle Commissioni speciali e/o<br />

d’inchiesta e per lo svolgimento delle indagini conoscitive di competenza dell’articolazione di<br />

riferimento.<br />

CONFINI CONTENUTISTICI<br />

Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente il supporto di segreteria alla<br />

Commissione di riferimento funzionale.<br />

COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />

Normativa<br />

Ordinamento regionale di riferimento<br />

Tecnica legislativa<br />

Tecniche di drafting<br />

Organizzazione del lavoro<br />

Organizzazione e programmazione delle attività<br />

Comunicazione e informazione<br />

Organizzazione e gestione eventi<br />

Tecniche e strumenti di supporto<br />

Analisi e gestione documentale


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

CONSIGLIO REGIONALE<br />

SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 61<br />

AREA DI COORDINAMENTO<br />

ASSISTENZA ALLE COMMISSIONI E AGLI ORGANI CONSILIARI<br />

TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />

PRESIDIO<br />

DENOMINAZIONE:<br />

Supporto alle attività dei Settori di assistenza alle Commissioni (6)<br />

DECLARATORIA<br />

Supporto al Dirigente per il raccordo delle attività di assistenza alla Commissione di riferimento<br />

funzionale. Collaborazione all’assistenza e supporto di segreteria alle Commissioni speciali e/o<br />

d’inchiesta e per lo svolgimento delle indagini conoscitive di competenza dell’articolazione di<br />

riferimento.<br />

CONFINI CONTENUTISTICI<br />

Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente il supporto di segreteria alla<br />

Commissione di riferimento funzionale.<br />

COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />

Normativa<br />

Ordinamento regionale di riferimento<br />

Tecnica legislativa<br />

Tecniche di drafting<br />

Organizzazione del lavoro<br />

Organizzazione e programmazione delle attività<br />

Comunicazione e informazione<br />

Organizzazione e gestione eventi<br />

Tecniche e strumenti di supporto<br />

Analisi e gestione documentale<br />

103


104 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

CONSIGLIO REGIONALE<br />

SEGRETARIO GENERALE<br />

SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 62<br />

SETTORE<br />

ASSISTENZA AL PROCEDIMENTO DEGLI ATTI CONSILIARI E AI LAVORI D’AULA; ASSISTENZA<br />

AL DIFENSORE CIVICO<br />

TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />

PRESIDIO<br />

DENOMINAZIONE:<br />

Attività generali di segreteria e di supporto amministrativo per il Difensore Civico<br />

DECLARATORIA<br />

Attività inerenti la segreteria, l’istruttoria e la predisposizione degli atti amministrativi e contabili.<br />

Assistenza e supporto organizzativo per le relazioni esterne, le attività di rappresentanza e le funzioni<br />

di coordinamento regionale, nazionale e internazionale di competenza del Difensore Civico. Rapporti<br />

con gli uffici del Consiglio e della Giunta regionale. Supporto all’attività di comunicazione istituzionale e<br />

per i rapporti con i media<br />

CONFINI CONTENUTISTICI<br />

Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente il supporto di segreteria e<br />

amministrativo per il Difensore Civico<br />

COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />

Normativa<br />

Ordinamento comunitario di riferimento<br />

Ordinamento nazionale di riferimento<br />

Ordinamento regionale di riferimento<br />

Principi e tecniche di interpretazione delle norme<br />

Tecnica amministrativa<br />

Metodi e strumenti di tecnica amministrativa<br />

Organizzazione del lavoro<br />

Organizzazione e programmazione delle attività<br />

Comunicazione e informazione<br />

Comunicazione interna e comunicazione organizzativa<br />

Tecniche e strumenti di supporto<br />

Analisi e gestione documentale


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

CONSIGLIO REGIONALE<br />

SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 63<br />

AREA DI COORDINAMENTO<br />

COMUNICAZIONE E RAPPRESENTANZA<br />

TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />

PRESIDIO<br />

DENOMINAZIONE:<br />

Attività di supporto all’Autorità regionale per la garanzia e la promozione della <strong>parte</strong>cipazione<br />

DECLARATORIA<br />

Collaborazione all’attività di supporto e assistenza all’Autorità regionale per la garanzia e la<br />

promozione della <strong>parte</strong>cipazione, per l’organizzazione delle attività, la segreteria, l’istruttoria e la<br />

predisposizione dei provvedimenti di competenza e degli atti amministrativi e contabili. Cura dei<br />

rapporti con i competenti uffici della Giunta Regionale.<br />

CONFINI CONTENUTISTICI<br />

Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente il supporto e l’assistenza<br />

all’Autorità regionale per la garanzia e la promozione della <strong>parte</strong>cipazione.<br />

COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />

Normativa<br />

Ordinamento nazionale di riferimento<br />

Ordinamento regionale di riferimento<br />

Principi e tecniche di interpretazione delle norme<br />

Comunicazione e informazione<br />

Tecniche di comunicazione, presentazione e gestione riunioni<br />

Tecniche e strumenti di CRM (Customer relationship management)<br />

Tecnologie comunicazione e informazione<br />

Strumenti applicativi informatici di base<br />

Strumenti web (internet e intranet)<br />

Tecniche e strumenti di supporto<br />

Analisi e gestione documentale<br />

105


106 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

CONSIGLIO REGIONALE<br />

SEGRETARIO GENERALE<br />

SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 64<br />

SETTORE<br />

ASSISTENZA ALLA COMMISSIONE PER LA PARI OPPORTUNITA'. STUDI E RICERCHE<br />

LEGISLATIVE PER LA DIFESA DELLE CATEGORIE SOCIALI DEBOLI<br />

TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />

PRESIDIO<br />

DENOMINAZIONE:<br />

Attività di supporto alla Commissione per le pari opportunità<br />

DECLARATORIA<br />

Collaborazione all’attività di supporto e assistenza alla Commissione per le pari opportunità, per<br />

l’organizzazione delle attività, la segreteria, l’istruttoria e la predisposizione dei provvedimenti di<br />

competenza e degli atti amministrativi e contabili. Attività di studio, ricerca, elaborazione di documenti.<br />

Attività istruttoria, predisposizione e formazione d’atti, pareri e provvedimenti.<br />

CONFINI CONTENUTISTICI<br />

Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente il supporto e l’assistenza alla<br />

Commissione per le pari opportunità.<br />

COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />

Normativa<br />

Ordinamento nazionale di riferimento<br />

Ordinamento regionale di riferimento<br />

Principi e tecniche di interpretazione delle norme<br />

Tecnica amministrativa<br />

Metodi e strumenti di tecnica amministrativa<br />

Organizzazione del lavoro<br />

Organizzazione e programmazione delle attività<br />

Comunicazione e informazione<br />

Comunicazione interna e comunicazione organizzativa<br />

Tecniche e strumenti di supporto<br />

Analisi e gestione documentale


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

CONSIGLIO REGIONALE<br />

SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 65<br />

AREA DI COORDINAMENTO<br />

ASSISTENZA ALLE COMMISSIONI ED AGLI ORGANI CONSILIARI<br />

SETTORE<br />

ASSISTENZA GENERALE ALLA COMMISSIONE DI CONTROLLO, AL CDAL E ALLA CONFERENZA<br />

PERMANENTE DELLE AUTONOMIE SOCIALI<br />

TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />

PRESIDIO<br />

DENOMINAZIONE:<br />

Attività di supporto alla Conferenza permanente delle Autonomie sociali<br />

DECLARATORIA<br />

Supporto al Dirigente per le attività di assistenza agli organismi di riferimento funzionale.<br />

Collaborazione all’attività di supporto e assistenza alla Conferenza permanente delle Autonomie<br />

sociali, per l’organizzazione delle attività, la segreteria, l’istruttoria e la predisposizione dei<br />

provvedimenti di competenza e degli atti amministrativi e contabili. Attività di studio, ricerca,<br />

elaborazione di documenti. Attività istruttoria, predisposizione e formazione d’atti, pareri e<br />

provvedimenti.<br />

CONFINI CONTENUTISTICI<br />

Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente il supporto agli organismi di<br />

riferimento del settore, con particolare riguardo all’assistenza alla Conferenza permanente delle<br />

Autonomie sociali.<br />

COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />

Normativa<br />

Ordinamento nazionale di riferimento<br />

Ordinamento regionale di riferimento<br />

Principi e tecniche di interpretazione delle norme<br />

Tecnica amministrativa<br />

Metodi e strumenti di tecnica amministrativa<br />

Organizzazione del lavoro<br />

Organizzazione e programmazione delle attività<br />

Comunicazione e informazione<br />

Comunicazione interna e comunicazione organizzativa<br />

Tecniche e strumenti di supporto<br />

Analisi e gestione documentale<br />

107


108 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

CONSIGLIO REGIONALE<br />

AREA DI COORDINAMENTO<br />

AMMINISTRATIVA<br />

SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 66<br />

SETTORE<br />

BILANCIO, FINANZE E PROVVEDITORATO<br />

TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />

PRESIDIO<br />

DENOMINAZIONE:<br />

Supporto alla gestione della cassa economale<br />

DECLARATORIA<br />

Attività inerenti la gestione della cassa economale e la tenuta delle relative scritture, per la<br />

gestione del partitario dei fornitori e per la registrazione delle fatture. Gestione degli anticipi e dei<br />

recuperi di missione a consiglieri e dipendenti.<br />

CONFINI CONTENUTISTICI<br />

Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente la gestione della cassa<br />

economale.<br />

COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />

Normativa<br />

Ordinamento regionale di riferimento<br />

Tecnica amministrativa<br />

Tecnica di gestione degli appalti, delle forniture e dei contratti<br />

Rendicontazione<br />

Tecniche e strumenti di controllo tecnico-amministrativo e auditing su procedure/processi<br />

Contabilità, finanza e controllo<br />

Contabilità Pubblica<br />

Gestione economica del patrimonio


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

CONSIGLIO REGIONALE<br />

AREA DI COORDINAMENTO<br />

ASSISTENZA PROFESSIONALE<br />

SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 67<br />

SETTORE<br />

ANALISI DELLA NORMAZIONE. BIBLIOTECA DEL CONSIGLIO REGIONALE<br />

TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />

PRESIDIO<br />

DENOMINAZIONE:<br />

Supporto alla gestione della Biblioteca dell’Identità <strong>Toscana</strong><br />

DECLARATORIA<br />

Gestione delle raccolte e cura delle attività finalizzate all’organizzazione e diffusione<br />

dell’informazione bibliografica riguardante i fondi documentari della sezione Biblioteca dell’identità<br />

toscana, in rapporto agli indirizzi generali di gestione della Biblioteca del Consiglio regionale.<br />

CONFINI CONTENUTISTICI<br />

Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente la gestione della Biblioteca<br />

dell’Identità <strong>Toscana</strong>.<br />

COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />

Normativa<br />

Ordinamento nazionale di riferimento<br />

Ordinamento regionale di riferimento<br />

Comunicazione e informazione<br />

Promozione, informazione ed educazione<br />

Tecniche e strumenti di CRM (Customer relationship management)<br />

Tecnologie comunicazione e informazione<br />

Strumenti applicativi informatici di base<br />

Strumenti applicativi professionali<br />

Tecniche e strumenti di supporto<br />

Analisi e gestione documentale<br />

Gestione e amministrazione del patrimonio<br />

109


110 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

CONSIGLIO REGIONALE<br />

AREA DI COORDINAMENTO<br />

ASSISTENZA PROFESSIONALE<br />

SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 68<br />

TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />

PRESIDIO<br />

DENOMINAZIONE:<br />

Supporto procedurale e documentale alla direzione dell’Area<br />

DECLARATORIA<br />

Supporto alla direzione dell’Area in ordine alle procedure e alle attività interne; cura della<br />

documentazione e degli adempimenti connessi all’archiviazione. Supporto al responsabile dell’Area per<br />

la consulenza e la collaborazione inerente ai profili di legittimità degli atti dirigenziali. Supporto<br />

operativo all’attività di coordinamento dell’Area; cura degli adempimenti di raccordo con i settori interni<br />

all’Area.<br />

CONFINI CONTENUTISTICI<br />

Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente il supporto procedurale e<br />

documentale all’articolazione di riferimento.<br />

COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />

Normativa<br />

Ordinamento nazionale di riferimento<br />

Ordinamento regionale di riferimento<br />

Tecnica amministrativa<br />

Rendicontazione<br />

Organizzazione del lavoro<br />

Organizzazione e programmazione delle attività<br />

Tecniche e strumenti di supporto<br />

Tecniche di segreteria direzionale<br />

Archivistica<br />

Analisi e gestione documentale


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

CONSIGLIO REGIONALE<br />

SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 69<br />

AREA DI COORDINAMENTO<br />

COMUNICAZIONE E RAPPRESENTANZA<br />

TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />

PRESIDIO<br />

DENOMINAZIONE:<br />

Assistenza amministrativa per la comunicazione e la rappresentanza<br />

DECLARATORIA<br />

Assistenza amministrativa per le funzioni inerenti l’articolazione di riferimento; predisposizione atti<br />

amministrativi e loro attuazione; attività istruttoria, di monitoraggio, di verifica e liquidazione<br />

relativamente a progetti ed altre iniziative sostenute dal Consiglio regionale.<br />

CONFINI CONTENUTISTICI<br />

Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente l’assistenza amministrativa per<br />

le funzioni inerenti l’articolazione di riferimento.<br />

COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />

Normativa<br />

Ordinamento nazionale di riferimento<br />

Ordinamento regionale di riferimento<br />

Principi e tecniche di interpretazione delle norme<br />

Tecnica amministrativa<br />

Metodi e strumenti di tecnica amministrativa<br />

Tecniche e strumenti di controllo tecnico-amministrativo e auditing su procedure/processi<br />

Contabilità, finanza e controllo<br />

Contabilità Pubblica<br />

Organizzazione del lavoro<br />

Organizzazione e programmazione delle attività<br />

Comunicazione e informazione<br />

Comunicazione interna e comunicazione organizzativa<br />

Tecniche e strumenti di supporto<br />

Analisi e gestione documentale<br />

111


112 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

CONSIGLIO REGIONALE<br />

SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 70<br />

AREA DI COORDINAMENTO<br />

COMUNICAZIONE E RAPPRESENTANZA<br />

SETTORE<br />

SERVIZI GENERALI DI SUPPORTO<br />

TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />

PRESIDIO<br />

DENOMINAZIONE:<br />

Presidio servizi logistici<br />

DECLARATORIA<br />

Supporto amministrativo ed organizzativo per le funzioni dell’articolazione di riferimento,<br />

relativamente ai servizi di trasporto agli organi consiliari e di vigilanza diurna e notturna e gestione degli<br />

accessi alle sedi consiliari.<br />

CONFINI CONTENUTISTICI<br />

Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente il supporto amministrativo ed<br />

organizzativo per le funzioni inerenti i servizi logistici.<br />

COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />

Normativa<br />

Ordinamento nazionale di riferimento<br />

Ordinamento regionale di riferimento<br />

Principi e tecniche di interpretazione delle norme<br />

Tecnica amministrativa<br />

Metodi e strumenti di tecnica amministrativa<br />

Tecniche e strumenti di controllo tecnico-amministrativo e auditing su procedure/processi<br />

Contabilità, finanza e controllo<br />

Contabilità Pubblica<br />

Organizzazione del lavoro<br />

Organizzazione e programmazione delle attività<br />

Comunicazione e informazione<br />

Comunicazione interna e comunicazione organizzativa<br />

Tecniche e strumenti di supporto<br />

Analisi e gestione documentale<br />

Logistica


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

CONSIGLIO REGIONALE<br />

SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 71<br />

AREA DI COORDINAMENTO<br />

COMUNICAZIONE E RAPPRESENTANZA<br />

SETTORE<br />

COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE, EDITORIA E PROMOZIONE DELL'IMMAGINE<br />

TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />

PRESIDIO<br />

DENOMINAZIONE:<br />

Assistenza per le attività di comunicazione e di promozione dell’immagine<br />

DECLARATORIA<br />

Attività istruttoria e predisposizione degli atti amministrativi e contabili per le materie di<br />

competenza del settore. Supporto al dirigente per la redazione di documenti relativi al personale, alla<br />

privacy, per la definizione dei piani di lavoro, per il raccordo con le strutture interne ed esterne, per la<br />

gestione degli aspetti organizzativi relativi alla realizzazione dei progetti e degli interventi di<br />

competenza del settore, con particolare riferimento alle attività di promozione dell’immagine e di<br />

promozione dei diritti statutari.<br />

CONFINI CONTENUTISTICI<br />

Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente l’assistenza amministrativa ed<br />

organizzativa alla struttura di riferimento.<br />

COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />

Normativa<br />

Ordinamento nazionale di riferimento<br />

Ordinamento regionale di riferimento<br />

Principi e tecniche di interpretazione delle norme<br />

Tecnica amministrativa<br />

Metodi e strumenti di tecnica amministrativa<br />

Tecniche e strumenti di controllo tecnico-amministrativo e auditing su procedure/processi<br />

Contabilità, finanza e controllo<br />

Contabilità Pubblica<br />

Organizzazione del lavoro<br />

Organizzazione e programmazione delle attività<br />

Comunicazione e informazione<br />

Comunicazione interna e comunicazione organizzativa<br />

Tecniche e strumenti di supporto<br />

Analisi e gestione documentale<br />

113


114 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

CONSIGLIO REGIONALE<br />

SEGRETARIO GENERALE<br />

SETTORE<br />

ASSISTENZA AL CORECOM<br />

SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 72<br />

TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />

PRESIDIO<br />

DENOMINAZIONE:<br />

Supporto per lo svolgimento delle attività del Corecom in materia di risoluzione delle controversie<br />

tra utenti e gestori di comunicazioni elettroniche.<br />

DECLARATORIA<br />

Svolgimento delle udienze di conciliazione e produzione dei verbali. Verifica istruttorie relative ai<br />

provvedimenti temporanei in materia di sospensione del servizio. Gestione della procedura informatica,<br />

e produzione di report statistici e relazioni quali-quantitative sulle attività svolte<br />

CONFINI CONTENUTISTICI<br />

Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro inerente la conciliazione delle<br />

controversie in materia di telecomunicazioni<br />

COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />

Normativa<br />

Ordinamento comunitario di riferimento<br />

Ordinamento nazionale di riferimento<br />

Ordinamento regionale di riferimento<br />

Principi e tecniche di interpretazione delle norme<br />

Comunicazione e informazione<br />

Tecniche di comunicazione, presentazione e gestione riunioni<br />

Tecniche e strumenti di CRM (Customer relationship management)<br />

Tecnica amministrativa<br />

Tecniche e strumenti di controllo tecnico-amministrativo e auditing su procedure/processi<br />

Tecnologie comunicazione e informazione<br />

Strumenti applicativi informatici di base<br />

Strumenti web (internet e intranet)<br />

Tecniche e strumenti di supporto<br />

Analisi e gestione documentale


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

CONSIGLIO REGIONALE<br />

SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. <strong>28</strong><br />

AREA DI COORDINAMENTO<br />

COMUNICAZIONE E RAPPRESENTANZA<br />

SETTORE<br />

COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE, EDITORIA E PROMOZIONE DELL'IMMAGINE<br />

TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />

ORGANICA<br />

DENOMINAZIONE:<br />

Ufficio relazioni con il pubblico<br />

Decr_09_17_avviso_po_All_A2<br />

DECLARATORIA<br />

Gestione della comunicazione istituzionale. Rapporti con l'utenza in relazione agli atti e all'attività<br />

del Consiglio regionale. Redazione e diffusione di strumenti informativi, anche telematici, ad uso<br />

interno ed esterno. Gestione e coordinamento redazionale del sito web del Consiglio regionale.<br />

Supporto per il coordinamento organizzativo e procedurale, e per la programmazione delle attività<br />

settoriali di comunicazione e informazione. Gestione dell'indirizzario per la comunicazione degli atti<br />

consiliari di particolare rilevanza.<br />

CONFINI CONTENUTISTICI<br />

Costituita per lo svolgimento di attività riferite ad un complesso omogeneo di competenze inerenti<br />

la comunicazione istituzionale ed i rapporti con l'utenza del Consiglio regionale anche mediante<br />

strumenti informatici<br />

COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />

Normativa<br />

Ordinamento regionale di riferimento<br />

Organizzazione del lavoro<br />

Organizzazione dell’Amministrazione regionale e regolamenti<br />

Organizzazione - Gestione dei progetti<br />

Comunicazione e informazione<br />

Comunicazione istituzionale<br />

Comunicazione interna e comunicazione organizzativa<br />

Promozione, informazione ed educazione<br />

Comunicazione con i diversamente abili o a soggetti con particolari difficoltà<br />

Tecniche e strumenti di CRM (Customer relationship management)<br />

Semplificazione del linguaggio<br />

Tecnologie comunicazione e informazione<br />

Strumenti web (internet e intranet)<br />

Strumenti e tecniche di web communication<br />

Modelli e tecniche di sviluppo di sistemi informativi tramite internet<br />

115


116 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

CONSIGLIO REGIONALE<br />

SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 34<br />

AREA DI COORDINAMENTO<br />

ASSISTENZA ALLE COMMISSIONI E AGLI ORGANI CONSILIARI<br />

SETTORE<br />

ASSISTENZA GENERALE ALLE COMMISSIONI 1^-2^-5^: AFFARI ISTITUZIONALI; AGRICOLTURA;<br />

ATTIVITÀ CULTURALI E TURISMO<br />

TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />

ORGANICA<br />

DENOMINAZIONE:<br />

Assistenza alle commissioni 3<br />

DECLARATORIA<br />

Collaborazione all'assistenza alle Commissioni nelle materie di competenza della stessa. Attività di<br />

studio, ricerca, elaborazione di documenti. Attività istruttoria, predisposizione e formazione d'atti e<br />

provvedimenti per le materie di competenza delle Commissioni. Supporto di segreteria agli organi delle<br />

Commissioni, ivi compresa la verbalizzazione delle sedute.<br />

CONFINI CONTENUTISTICI<br />

Costituita per lo svolgimento di attività riferite ad un complesso omogeneo di competenze inerenti il<br />

supporto organizzativo e l'assistenza alla commissione consiliare di riferimento funzionale.<br />

COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />

Normativa<br />

Ordinamento regionale di riferimento<br />

Tecnica legislativa<br />

Tecniche di drafting<br />

Organizzazione del lavoro<br />

Organizzazione e programmazione delle attività<br />

Comunicazione e informazione<br />

Organizzazione e gestione eventi<br />

Tecniche e strumenti di supporto<br />

Analisi e gestione documentale


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

CONSIGLIO REGIONALE<br />

SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 39<br />

AREA DI COORDINAMENTO<br />

ASSISTENZA ALLE COMMISSIONI E AGLI ORGANI CONSILIARI<br />

SETTORE<br />

ASSISTENZA GENERALE ALLA COMMISSIONE DI CONTROLLO, AL CDAL E ALLA CONFERENZA<br />

PERMANENTE DELLE AUTONOMIE SOCIALI.<br />

TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />

ORGANICA<br />

DENOMINAZIONE:<br />

Assistenza alle commissioni 8<br />

DECLARATORIA<br />

Collaborazione all'assistenza alle Commissioni nelle materie di competenza della stessa. Attività di<br />

studio, ricerca, elaborazione di documenti. Attività istruttoria, predisposizione e formazione d'atti e<br />

provvedimenti per le materie di competenza delle Commissioni. Supporto di segreteria agli organi delle<br />

Commissioni, ivi compresa la verbalizzazione delle sedute<br />

CONFINI CONTENUTISTICI<br />

Costituita per lo svolgimento di attività riferite ad un complesso omogeneo di competenze inerenti il<br />

supporto organizzativo e l'assistenza alla commissione consiliare di riferimento funzionale.<br />

COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />

Normativa<br />

Ordinamento regionale di riferimento<br />

Tecnica legislativa<br />

Tecniche di drafting<br />

Organizzazione del lavoro<br />

Organizzazione e programmazione delle attività<br />

Comunicazione e informazione<br />

Organizzazione e gestione eventi<br />

Tecniche e strumenti di supporto<br />

Analisi e gestione documentale<br />

117


118 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

CONSIGLIO REGIONALE<br />

AREA DI COORDINAMENTO<br />

ASSISTENZA PROFESSIONALE<br />

SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 40<br />

SETTORE<br />

ANALISI DELLA NORMAZIONE. BIBLIOTECA DEL CONSIGLIO REGIONALE.<br />

TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />

ORGANICA<br />

DENOMINAZIONE:<br />

Assistenza per la valutazione degli atti normativi e delle politiche regionali (1)<br />

DECLARATORIA<br />

Assistenza per la verifica dell’attuazione degli atti normativi e per la valutazione delle politiche<br />

regionali. Collaborazione per l’elaborazione di documenti progettuali relativi all’analisi di fattibilità ed<br />

alla valutazione delle politiche settoriali, per la stesura delle schede preliminari e delle analisi di<br />

fattibilità ex ante sulle proposte di legge e di atti a rilevante contenuto normativo e per lo sviluppo di<br />

ricerche ed analisi valutative ex post sull’attuazione delle leggi e sugli effetti delle politiche regionali.<br />

CONFINI CONTENUTISTICI<br />

Costituita per lo svolgimento di attività riferite ad un complesso omogeneo di competenze inerenti<br />

la valutazione delle politiche ed il supporto legislativo non giuridico<br />

COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />

Normativa<br />

Ordinamento regionale di riferimento<br />

Programmazione, monitoraggio e valutazione<br />

Analisi e valutazione ex ante - Modelli, strumenti e tecniche per la definizione del quadro conoscitivo<br />

e la comprensione dei trend evolutivi macro e microeconomici, sociali, territoriali, ….<br />

Analisi e valutazione ex ante - Modelli, strumenti e tecniche di rilevazione, analisi e valutazione<br />

esigenze del territorio (a scala territoriale)<br />

Analisi e valutazione ex ante - Modelli, strumenti e tecniche di analisi degli impatti delle politiche<br />

pubbliche<br />

Tecniche e strumenti analisi di fattibilità e valutazione alternative<br />

Tecniche di progettazione di ricerche valutative<br />

Tecniche e strumenti di monitoraggio e valutazione


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

CONSIGLIO REGIONALE<br />

AREA DI COORDINAMENTO<br />

AMMINISTRATIVA<br />

SCHEDA DI COSTITUZIONE E CLASSIFICAZIONE PO N. 48<br />

SETTORE<br />

BILANCIO, FINANZE E PROVVEDITORATO<br />

TIPOLOGIA POSIZIONE ORGANIZZATIVA<br />

PRESIDIO<br />

DENOMINAZIONE:<br />

Assistenza amministrativa per le procedure di gara<br />

DECLARATORIA<br />

Assistenza amministrativa e giuridica per la gestione delle procedure di gara; istruttoria, cura dei<br />

controlli, cauzioni e polizze; esecuzione di appalti e servizi di competenza; responsabilità del<br />

procedimento per l'istruttoria degli atti di competenza, da sottoporre all'approvazione del dirigente della<br />

struttura di riferimento.<br />

CONFINI CONTENUTISTICI<br />

Costituita per presidiare uno specifico processo di lavoro in relazione all'assistenza per le<br />

procedure di gara<br />

COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE<br />

Normativa<br />

Ordinamento comunitario di riferimento<br />

Ordinamento nazionale di riferimento<br />

Ordinamento regionale di riferimento<br />

Tecnica amministrativa<br />

Metodi e strumenti di tecnica amministrativa<br />

Tecnica di gestione degli appalti, delle forniture e dei contratti<br />

Tecniche e strumenti di controllo tecnico-amministrativo e auditing su procedure/processi<br />

Organizzazione del lavoro<br />

Organizzazione e programmazione delle attività<br />

Tecniche e strumenti di supporto<br />

Analisi e gestione documentale<br />

119


120 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Decr_09_17_avviso_po_All_B<br />

Avviso interno per il conferimento degli incarichi relativi a n. 25 posizioni<br />

organizzative del Consiglio regionale<br />

Art. 1<br />

OGGETTO<br />

Il Segretario generale del Consiglio regionale indice un avviso interno per il conferimento degli<br />

incarichi relativi a n. 25 posizioni organizzative del Consiglio regionale.<br />

Gli incarichi di responsabilità di posizione organizzativa decorrono dal giorno 1 agosto 2009 e<br />

avranno durata fino al 31 maggio 2013, fatto salvo quanto previsto dal verbale di concertazione<br />

relativo allo “Sviluppo e revisione del sistema delle posizioni organizzative” del 27 febbraio 2008.<br />

Il personale del Consiglio regionale e il personale regionale di ruolo assegnato alle strutture speciali<br />

di supporto al Presidente, ai componenti dell’Ufficio di presidenza, al Portavoce dell’ Opposizione<br />

e ai gruppi consiliari, in possesso dei requisiti, può <strong>parte</strong>cipare alle procedure per l’attribuzione di<br />

tali posizioni organizzative.<br />

Art. 2<br />

REQUISITI<br />

Per <strong>parte</strong>cipare alla procedura di attribuzione dell’incarico è necessario il possesso dei seguenti<br />

requisiti al momento della scadenza dell’avviso (21 luglio 2009):<br />

1) essere inquadrati a tempo indeterminato nella categoria D nei ruoli della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> ed<br />

essere in servizio, o in aspettativa ai sensi del d.lgs. 151/2001, presso il Consiglio regionale o<br />

nelle strutture speciali di supporto di cui all’articolo 1;<br />

2) essere inquadrati nei ruoli della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> nella categoria D da almeno due anni, fatti<br />

salvi precedenti inquadramenti presso altri enti pubblici con incarichi di responsabilità analoghi.<br />

Il personale che, in presenza dei suddetti requisiti, ha un rapporto di lavoro a tempo parziale, deve<br />

avere una forma di part-time che garantisca almeno il 70% dell’orario d’obbligo e tale condizione<br />

deve persistere per tutta la durata dell’incarico di posizione organizzativa eventualmente attribuito.<br />

Art. 3<br />

MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA<br />

Gli interessati in possesso dei requisiti devono presentare domanda di <strong>parte</strong>cipazione e curriculum<br />

professionale rivolti al Segretario generale del Consiglio regionale, redatti in carta semplice<br />

utilizzando esclusivamente i moduli allegati (domanda e curriculum), anche in copia fotostatica.<br />

La domanda deve essere presentata a mano alla segreteria del Segretario generale entro e non oltre<br />

le ore 13.00 del giorno 21 luglio 2009.<br />

Le domande presentate oltre il termine di scadenza sopra indicato sono irricevibili.<br />

Per la consegna delle domande, tenuto conto della scadenza di cui sopra, si fa presente che le<br />

domande sono ricevute esclusivamente dalle ore 9.00 alle ore 13.00 dal lunedì al venerdì,<br />

rilasciando apposita ricevuta.<br />

In calce alla domanda l’interessato deve apporre la propria firma davanti al dipendente incaricato a<br />

riceverla. Anche il curriculum deve essere sottoscritto.


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

In caso di impossibilità di consegnare personalmente la domanda, questa dovrà pervenire alla<br />

segreteria del Segretario generale, entro gli stessi termini, anche a mezzo del servizio postale,<br />

debitamente firmata e corredata di fotocopia di un documento di identità .<br />

I candidati possono presentare, così come previsto nell’accordo del 27 febbraio 2008, domanda<br />

relativamente ad una sola posizione organizzativa tra quelle bandite dal presente avviso. In caso di<br />

presentazione di ulteriori domande si terrà conto esclusivamente della prima, le successive sono<br />

considerate irricevibili.<br />

La domanda è considerata altresì irricevibile nel caso in cui nella stessa si faccia riferimento a più<br />

di una posizione organizzativa o nel caso in cui non sia corredata del curriculum professionale<br />

redatto secondo lo schema allegato all’Avviso.<br />

La domanda e l’allegato curriculum non sono integrabili decorso il termine di scadenza di cui sopra.<br />

Art. 4<br />

ATTRIBUZIONE DELL’INCARICO<br />

Gli incarichi di responsabilità di P.O. sono conferiti dal Segretario generale con atto motivato cui è<br />

allegata la valutazione del curriculum dell’incaricato, tenuto conto dei seguenti elementi :<br />

a) possesso delle competenze tecniche individuate nella scheda di costituzione della PO;<br />

b) esperienza e competenze possedute in rapporto alle attività ed alle funzioni caratterizzanti la<br />

PO in questione nel modo che segue:<br />

� esperienza maturata in <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>;<br />

� esperienza maturata presso altri enti pubblici;<br />

� eventuali precedenti incarichi di responsabilità di PO presso la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> o altri<br />

enti (si deve tener conto sia del fatto che il dipendente abbia già svolto il ruolo di<br />

responsabile, sia delle specifiche tecniche riconducibili alla PO posseduta);<br />

� eventuali precedenti incarichi di responsabilità di struttura presso altri enti;<br />

c) valutazione positiva delle prestazioni previste nell’ultimo piano di lavoro.<br />

In caso di mancanza di domande, oppure nel caso in cui le candidature siano motivatamente ed<br />

oggettivamente ritenute inadeguate, il Segretario generale, sentiti i dirigenti delle strutture, può<br />

decidere di non assegnare l’incarico o di ripetere la procedura.<br />

Art. 5<br />

DISPOSIZIONI FINALI<br />

Il responsabile del procedimento per la procedura relativa al presente avviso è il Dirigente<br />

responsabile dell’Area di coordinamento amministrativa.<br />

Il presente avviso è portato a conoscenza del personale inquadrato nella categoria D a cura della<br />

segreteria del Segretario generale, ed è disponibile presso la segreteria medesima, unitamente alle<br />

schede delle posizioni organizzative per le quali è possibile presentare domanda di incarico.<br />

Il presente avviso è disponibile, oltre che presso la segreteria del Segretario generale, nella banca<br />

dati degli atti del Consiglio regionale.<br />

121


122 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Al Segretario generale<br />

del Consiglio regionale<br />

Il/la sottoscritto/a<br />

MODULO DI DOMANDA<br />

cognome ______________________ nome ________________________<br />

numero di matricola ________________<br />

data e luogo di nascita _________________________________________<br />

comune di residenza ___________________________________________<br />

C.A.P.__________ prov. __________<br />

via/piazza ___________________________________ n. ______________<br />

telefono ________ / ___________________<br />

CHIEDE<br />

di <strong>parte</strong>cipare alla procedura per l’attribuzione della seguente:<br />

P.O. “_________________________________________________________________”<br />

Area __________________________________________________________________________<br />

Settore_________________________________________________________________________<br />

A tal fine, ai sensi degli articoli 46 e 47 del d.p.r. <strong>28</strong> dicembre 2000, n. 445, consapevole delle<br />

sanzioni penali per dichiarazioni mendaci, falsità in atti ed uso di atti falsi ai sensi dell’art. 76 del<br />

citato d.p.r. 445/00, sotto la propria responsabilità<br />

DICHIARA<br />

1) di essere inquadrato a tempo indeterminato nella categoria D da almeno 2 anni nei ruoli<br />

della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, fatti salvi precedenti inquadramenti presso altri enti pubblici con<br />

analoghi incarichi di responsabilità;<br />

2) di essere:<br />

� in servizio (o in aspettativa ai sensi del d.lgs. 151/2001) presso il Consiglio<br />

regionale;<br />

ovvero<br />

� in servizio presso una delle strutture speciali di supporto al Presidente, ai<br />

componenti dell’Ufficio di presidenza, al Portavoce dell’opposizione o ai gruppi<br />

consiliari.<br />

DICHIARA altresì


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

di essere consapevole che per tutta la durata dell’incarico, nel caso abbia un rapporto di lavoro a<br />

tempo parziale, deve essere garantito almeno il 70% dell’orario d’obbligo e che, in caso contrario,<br />

sarà disposta la decadenza dall’incarico.<br />

Si allegano:<br />

- curriculum professionale<br />

- eventuale fotocopia del documento di riconoscimento (qualora il candidato non firmi<br />

la presente domanda davanti al dipendente incaricato a riceverla)<br />

data _________________<br />

firma<br />

_________________________<br />

Firma apposta in presenza<br />

del dipendente incaricato______________________________________<br />

(nome e cognome)<br />

123


124 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

INFORMAZIONI PERSONALI<br />

Cognome e Nome<br />

Matricola<br />

ISTRUZIONE 2<br />

Diploma di maturità<br />

Diploma di Laurea<br />

Abilitazione<br />

Specializzazione<br />

ESPERIENZA LAVORATIVA<br />

NELLA CATEGORIA D 3<br />

Periodo (da – a)<br />

Ente 4<br />

Descrizione delle attività svolte<br />

Competenze tecniche e<br />

comportamentali esercitate 5<br />

CURRICULUM PROFESSIONALE 1<br />

1 Le dichiarazioni rese nel curriculum devono essere effettuate in modo tale da consentirne la puntuale verifica presso<br />

gli enti /soggetti detentori delle informazioni oggetto delle dichiarazioni<br />

2 Per ogni titolo di studio posseduto, indicare nome e sede dell’istituto presso cui è stato conseguito, anno di<br />

conseguimento e votazione riportata. Indicare il diploma di scuola media inferiore solo nel caso in cui sia il più elevato<br />

titolo di studio posseduto, altrimenti tralasciare.<br />

3 Compilare un gruppo per ogni periodo. Riportare tutte quelle esperienze lavorative che hanno attinenza con la<br />

P.O. per cui si presenta domanda, descrivendo l’attività nei suoi punti essenziali e specificandone le relative<br />

competenze tecniche e comportamentali.<br />

4 Nel caso di esperienze lavorative in <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> specificare la struttura dirigenziale di riferimento.<br />

5 Vedi elenco delle competenze comportamentali allegate; Le competenze tecniche sono quelle descritte nella scheda di<br />

costituzione delle P.O.


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

MODALITÀ ORGANIZZATIVE<br />

CARATTERIZZANTI LE<br />

ATTIVITÀ SVOLTE 6<br />

ULTERIORI INFORMAZIONI 7<br />

Data_____________<br />

__________________________________________<br />

(Firma)<br />

6<br />

Indicare la <strong>parte</strong>cipazione a gruppi di lavoro, a progetti ecc, specificandone la materia di interesse e l’eventuale atto<br />

di costituzione.<br />

7<br />

Indicare qualsiasi altra informazione curriculare, solo se pertinente con l’incarico da attribuire.<br />

125


1<strong>28</strong> 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Visti gli artt. 6 e 9 della richiamata L.R. n. 1/2009,<br />

inerenti le competenze dei responsabili di Settore;<br />

Visto il Decreto dirigenziale del Direttore Generale<br />

del 13 novembre 2007 n. 5407, con il quale il sottoscritto<br />

è stato nominato responsabile del Settore infanzia e<br />

diritto agli studi;<br />

Vista la Legge Regionale 26 luglio 2002, n. 32 “Testo<br />

unico della normativa della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> in materia<br />

di educazione, istruzione, orientamento, formazione<br />

professionale e lavoro”, il relativo Regolamento di<br />

esecuzione, emanato con D.P.G.R. del 08.08.2003, n.<br />

47/R, nonché il relativo Piano di Indirizzo Generale<br />

Integrato, approvato con deliberazione del Consiglio<br />

Regionale 20 settembre 2006, n. 93, nei quali vengono<br />

definiti, nell’ambito dell’obiettivo specifico 1.1, gli<br />

obiettivi, le azioni, le priorità e gli strumenti degli<br />

interventi regionali nell’ambito dei servizi educativi per<br />

la prima infanzia;<br />

Visto il proprio Decreto Dirigenziale 27 giugno 2008,<br />

n. 2983, con il quale è stato emanato uno specifico Bando<br />

per l’erogazione di voucher per servizi all’infanzia<br />

accreditati (fascia di età 3-36 mesi) destinati alle famiglie<br />

residenti nei comuni toscani dove è presente la lista di<br />

attesa per l’anno educativo 2008/2009;<br />

Ricordato il proprio Decreto Dirigenziale 29 dicembre<br />

2008, n. 6773, come rettificato dal Decreto Dirigenziale<br />

25 marzo 2009, n. 1410, nel quale è stato stabilito che,<br />

sulle 1119 richieste di voucher presentate dalle famiglie:<br />

• 916 sono state valutate ammissibili;<br />

• 203 sono state valutate inammissibili;<br />

Ricordato che con il sopra citato Decreto Dirigenziale<br />

n. 6773/2008:<br />

- si approvavano l’allegato A, quale elenco delle<br />

richieste di voucher valutate ammissibili, l’allegato<br />

B, quale elenco delle richieste di voucher valutate<br />

inammissibili, e l’allegato D quale elenco dei bambini per<br />

i quali le famiglie hanno richiesto e ottenuto il voucher;<br />

- si prevedeva l’impegno di spesa a favore dei Comuni<br />

presso i quali le famiglie avevano presentato la domanda<br />

di voucher;<br />

Dato atto che con il sopra citato Decreto Dirigenziale<br />

n. 6773/2008, per mero errore materiale, è stata valutata<br />

ammissibile la richiesta di voucher di euro 3.000,00<br />

presentata dalla famiglia del bambino Olivieri Luca<br />

Massimo, nato il 9/4/2006 (Comune di Firenze - numero<br />

progressivo della domanda 67) per la frequenza del<br />

nido d’infanzia “Maghe Magò”, servizio che, da una<br />

successiva verifica, è risultato privo del requisito<br />

dell’accreditamento;<br />

Ricordato come, ai sensi dell’articolo 5 del Bando<br />

di cui al Decreto Dirigenziale n. 2983 del 27/6/2008,<br />

le domande di voucher, per essere valutate ammissibili,<br />

dovevano prevedere il ricorso a servizi educativi per la<br />

prima infanzia (nidi o centri gioco educativi) in possesso<br />

del requisito dell’accreditamento;<br />

Ricordato che con nota del 29/04/2009 (ns. prot.<br />

AOO-GRT 114990/S.50.30) è stato comunicato alla<br />

famiglia del bambino Olivieri Luca Massimo l’avvio del<br />

procedimento di revoca del voucher sopra richiamato, ai<br />

sensi della Legge n. 241/1990 e della L.R. 9/1995, a cui<br />

non è stata data risposta nei tempi ivi previsti;<br />

Ritenuto opportuno pertanto provvedere alla revoca<br />

del voucher di euro 3.000,00 assegnato alla famiglia<br />

del bambino Olivieri Luca Massimo, nato il 9/4/2006<br />

(Comune di Firenze - numero progressivo della domanda<br />

67) e alla relativa dichiarazione di economia sugli<br />

impegni assunti con D.D. n. 6773/2008 così suddivisa:<br />

- capitolo n. 61385 del bilancio regionale 2008 per un<br />

importo pari a euro 1.413,00, con conseguente riduzione<br />

parziale dell’impegno n. 8220;<br />

- capitolo n. 61386 del bilancio regionale 2008 per un<br />

importo pari a euro 1.247,40, con conseguente riduzione<br />

parziale dell’impegno n. 8221;<br />

- capitolo n. 61387 del bilancio regionale 2008 per un<br />

importo pari a euro 258,95, con conseguente riduzione<br />

parziale dell’impegno n. 8222;<br />

- capitolo n. 61387 del bilancio regionale 2009 per<br />

un importo pari a euro 80,65, con conseguente riduzione<br />

parziale dell’impegno n. 8223;<br />

Vista altresì la nota inviata allo scrivente Settore<br />

(ns. Prot. AOO-GRT 136897/S.50.30) da Santoriello<br />

Alfonso, genitore del bambino Santoriello Cristiano,<br />

nato il 23/6/2007, (Comune di Grosseto - numero<br />

progressivo della domanda 43) nella quale si contestava<br />

la motivazione di non ammissibilità della domanda di<br />

voucher riportata nell’allegato B al sopra citato Decreto<br />

Dirigenziale n. 6773/2008, che qui di seguito si riporta:<br />

“La busta nella quale è contenuta la documentazione<br />

del Comune di Grosseto riporta come data del timbro<br />

postale il 17/12/2008; la relativa richiesta di voucher<br />

deve pertanto essere dichiarata non inammissibile ai<br />

sensi dell’art. 7 del bando”;<br />

Ricordato come, sulla base dell’istruttoria operata<br />

dallo scrivente Settore, è risultato che la richiesta di<br />

voucher relativa al bambino Santoriello Cristiano,<br />

trasmessa a mezzo del Comune di Grosseto, riportasse<br />

come data del timbro postale il 17 dicembre 2008;<br />

Ricordato altresì come, ai sensi dell’articolo 7 del<br />

Bando di cui al Decreto Dirigenziale n. 2983/2008, il<br />

plico contenente la documentazione richiesta doveva


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

pervenire allo scrivente Settore a pena di esclusione<br />

entro e non oltre il giorno 22 ottobre 2008, facendo fede<br />

il timbro postale;<br />

Dato atto che, per mero errore materiale, nell’allegato<br />

B sopra citato, nella colonna nella quale è stata motivata<br />

la non ammissibilità di tale richiesta di voucher, sia stato<br />

riportato un testo non corretto, nella <strong>parte</strong> in cui viene<br />

scritto che “la relativa richiesta di voucher deve pertanto<br />

essere dichiarata non inammissibile ai sensi dell’art. 7 del<br />

bando”;<br />

Ritenuto opportuno pertanto confermare la non<br />

ammissibilità della domanda di voucher relativa al<br />

Santoriello Cristiano, nato il 23/6/2007, (Comune di<br />

Grosseto - numero progressivo della domanda 43),<br />

sostituendo il testo riportato nell’allegato B al sopra<br />

citato Decreto Dirigenziale n. 6773/2008 nella colonna<br />

della motivazione come segue:<br />

“La busta nella quale è contenuta la documentazione<br />

del Comune di Grosseto riporta come data del timbro<br />

postale il 17/12/2008; la relativa richiesta di voucher<br />

deve pertanto essere dichiarata inammissibile ai sensi<br />

dell’art. 7 del bando”.<br />

Vista la L.R. n. 70 del 24 dicembre 2008 che approva<br />

il bilancio 2009 e il bilancio pluriennale 2009-2011;<br />

Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 1162<br />

del 29 dicembre 2008 che approva il bilancio gestionale<br />

per l’esercizio finanziario 2009 e pluriennale 2009/11;<br />

DECRETA<br />

- di procedere, per le motivazioni espresse in narrativa,<br />

alla revoca del voucher di euro 3.000,00 assegnato con<br />

il Decreto Dirigenziale n. 6773/2008 alla famiglia del<br />

bambino Olivieri Luca Massimo, nato il 9/4/2006 (Comune<br />

di Firenze - numero progressivo della domanda 67);<br />

- di procedere conseguentemente alla dichiarazione<br />

di economia di spesa per la somma di euro 3.000,00 sui<br />

seguenti capitoli di bilancio:<br />

- capitolo n. 61385 del bilancio regionale 2008 per un<br />

importo pari a euro 1.413,00, con conseguente riduzione<br />

parziale dell’impegno n. 8220;<br />

- capitolo n. 61386 del bilancio regionale 2008 per un<br />

importo pari a euro 1.247,40, con conseguente riduzione<br />

parziale dell’impegno n. 8221;<br />

- capitolo n. 61387 del bilancio regionale 2008 per un<br />

importo pari a euro 258,95, con conseguente riduzione<br />

parziale dell’impegno n. 8222;<br />

- capitolo n. 61387 del bilancio regionale 2009 per<br />

un importo pari a euro 80,65, con conseguente riduzione<br />

parziale dell’impegno n. 8223;<br />

129<br />

- di dare atto per le motivazioni espresse in narrativa,<br />

relativamente alla domanda di voucher presentata dalla<br />

famiglia del bambino Santoriello Cristiano, nato il<br />

23/6/2007, (Comune di Grosseto - numero progressivo<br />

della domanda 43), che, per mero errore materiale,<br />

nell’allegato B al D.D. 6773/2008, nella colonna nella<br />

quale è stata motivata la non ammissibilità di tale<br />

richiesta, sia stato riportato un testo non corretto;<br />

- di confermare la non ammissibilità della domanda<br />

di voucher relativa al Santoriello Cristiano, nato il<br />

23/6/2007, (Comune di Grosseto – numero progressivo<br />

della domanda 43);<br />

- di sostituire il testo riportato nell’allegato B al sopra<br />

citato Decreto Dirigenziale n. 6773/2008 nella colonna<br />

della motivazione come segue:<br />

“La busta nella quale è contenuta la documentazione<br />

del Comune di Grosseto riporta come data del timbro<br />

postale il 17/12/2008; la relativa richiesta di voucher<br />

deve pertanto essere dichiarata inammissibile ai sensi<br />

dell’art. 7 del bando”;<br />

- di trasmettere copia del presente atto alle famiglie dei<br />

bambini Olivieri Luca Massimo e Santoriello Cristiano.<br />

Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T.<br />

ai sensi dell’art. 5 bis comma 1 lett. c) della L.R. 23/2007<br />

e successive modifiche e integrazioni e sulla banca dati<br />

degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi<br />

dell’art. 18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007.<br />

Il Dirigente<br />

Vilmo Chiasserini<br />

Direzione Generale Politiche Formative, Beni e<br />

Attività Culturali<br />

Area di Coordinamento Orientamento, Istruzione,<br />

Formazione e Lavoro<br />

Settore Formazione<br />

DECRETO 22 giugno 2009, n. 3132<br />

Data visto contabile 01-07-2009<br />

certificato il 06-07-2009<br />

Ristrutturazione enti di formazione - DD.<br />

6100/2008 Avviso pubblico per la realizzazione di<br />

forme di concentrazione - Valutazione ammissibilità<br />

domande per assegnazione contributi - impegno di<br />

spesa.<br />

IL DIRIGENTE<br />

Visto quanto disposto dall’art. 2 della LR 1/09 “Testo<br />

unico in materia di organizzazione e ordinamento del


130 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

personale” che definisce i rapporti tra organi di direzione<br />

politica e dirigenza;<br />

Visti gli artt. 6 e 9 della richiamata LR 1/09, inerenti<br />

le competenze dei responsabili di settore;<br />

Visto il decreto del Direttore Generale n. 1959 del<br />

04/05/2009 con il quale il sottoscritto è stato nominato<br />

responsabile del Settore Formazione;<br />

Vista la Legge Regionale 26.07.2002, n. 32 (Testo<br />

Unico della normativa della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> in materia<br />

di educazione, istruzione, orientamento, formazione<br />

professionale e lavoro) e sue successive modifiche;<br />

Visto il Regolamento di esecuzione della LR 32/2002,<br />

approvato con decreto del Presidente della Giunta<br />

Regionale n. 47/R dell’8 agosto 2003 e sue successive<br />

modifiche;<br />

Richiamato il Decreto del ministero del lavoro n.<br />

173/01 con il quale sono stati stanziati finanziamenti<br />

finalizzati alla ristrutturazione degli enti di formazione;<br />

Visto il Decreto Direttoriale n. 95/V/06 del 4 maggio<br />

2006 emanato dal Ministero del lavoro e delle Politiche<br />

Sociali pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 23 maggio<br />

2006, n. 118 relativo alla Ristrutturazione degli Enti di<br />

Formazione e con il quale sono assegnate le risorse alle<br />

Regioni;<br />

Vista la Delibera della Giunta Regionale del 17 marzo<br />

2008, n. 203 avente ad oggetto “ Ristrutturazione degli<br />

enti di formazione. Indirizzi regionali per l’attuazione del<br />

D.D. n. 95/V/2006 emanato dal Ministero del Lavoro e<br />

delle Politiche Sociali. Approvazione”;<br />

Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 968 del<br />

17/12/2007 con la quale si approva il nuovo Sistema<br />

regionale di accreditamento degli organismi che svolgono<br />

attività di formazione in <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>;<br />

Visto il Decreto Dirigenziale n. 6100/2008 che<br />

approva l’avviso pubblico per la realizzazione di forme<br />

di concentrazione tra enti di formazione;<br />

Preso atto che è stata presentata una sola domanda,<br />

in risposta all’avviso pubblico di cui sopra, da <strong>parte</strong> del<br />

nuovo organismo formativo denominato “Astir Forma”;<br />

Viste le risultanze dell’istruttoria di ammissibilità<br />

eseguita dal nucleo di valutazione costituito con ordine<br />

di servizio del Dirigente responsabile del settore;<br />

Visto l’articolo 10 dell’avviso in oggetto che prevede<br />

l’approvazione entro 90 giorni dalla data di scadenza<br />

dell’avviso, un elenco dei soggetti ammessi al contributo<br />

e aventi tutti i requisiti previsti.<br />

Ritenuto di dover procedere all’approvazione delle<br />

risultanze finali del nucleo di valutazione del bando<br />

citato, e verificata la regolarità delle autocertificazioni<br />

prodotte dai soggetti interessati;<br />

Considerato che il contributo deve essere erogato in<br />

un’unica soluzione agli Organismi formativi che abbiano<br />

assolto gli obblighi previsti dall’articolo 12 dell’avviso<br />

pubblico per le forme di concentrazione tra enti;<br />

Ritenuto di impegnare la somma di Euro 20.000,00<br />

sul capitolo 61059 del bilancio regionale 2009, a favore<br />

dell’organismo formativo denominato “Astir Forma”,<br />

a valere sulla prenotazione n. 1 assunta con decreto<br />

dirigenziale 6100 del 09/12/2008, cancellando la<br />

prenotazione della restante somma pari a euro 514.875,11 ,<br />

contestualmente si consideri cancellata la prenotazione n.<br />

1, assunta con decreto dirigenziale 6100 del 09/12/2008,<br />

sul cap. 61304 per l’intera somma di Euro 821.360,26;<br />

Considerato che Trattasi di contributi da inserire<br />

nell’elenco dei beneficiari previsti dal D.P.R. 118/2000;<br />

Vista la Legge Regionale n. 70 del 24/12/2008 che<br />

approva il Bilancio di Previsione 2009 e Pluriennale<br />

2009/2011;<br />

Vista la DGR 1162 del 29/12/2008 che approva il<br />

Bilancio Gestionale 2009 e Pluriennale 2009/2011;<br />

Vista la griglia degli indicatori finanziari inviata<br />

dal controllo di gestione al fine del completamento del<br />

Cruscotto di Governo, se ne deduce per l’attività del<br />

presente decreto il codice nr. 5.1.C.3.;<br />

Vista la LR 23/2007 e s.m.i.;<br />

DECRETA<br />

- di approvare le risultanze finali del nucleo di<br />

valutazione incaricato a svolgere la valutazione delle<br />

domande di Organismi formativi per le forme di<br />

concentrazione;<br />

- di procedere all’erogazione dei contributi assegnati,<br />

previo controllo e verifica della documentazione<br />

necessaria come previsto dall’articolo 12 del bando;<br />

- di impegnare la somma di Euro 20.000,00 a favore<br />

dell’organismo formativo denominato “Astir Forma”,<br />

sul capitolo 61059 del bilancio regionale 2009 a valere<br />

sulla prenotazione n. 1 assunta con decreto dirigenziale<br />

6100/2008, cancellando la prenotazione della restante


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

somma pari a euro 514.875,11 , contestualmente si<br />

consideri cancellata la prenotazione n. 1, assunta con<br />

decreto dirigenziale 6100/2008, sul cap. 61304 per<br />

l’intera somma di Euro 821.360,26;<br />

- di liquidare successivamente con nota di liquidazione<br />

il contributo assegnato al soggetto beneficiario<br />

ammissibile previo controllo e verifica della<br />

documentazione necessaria come previsto dall’articolo<br />

12 del bando.<br />

Il presente atto è pubblicato integralmente sul<br />

B.U.R.T. ai sensi dell’art. 5 comma 1 lettera f) della<br />

LR 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi<br />

della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della<br />

medesima LR 23/2007.<br />

Direzione Generale Presidenza<br />

Settore Sistema Regionale di Protezione Civile<br />

DECRETO 6 luglio 2009, n. 3178<br />

certificato il 08-07-2009<br />

Il Dirigente<br />

Gianni Biagi<br />

Iscrizione organizzazioni all’Elenco Regionale del<br />

Volontariato approvato con Decreto Dirigenziale n.<br />

2127/08.<br />

IL DIRIGENTE<br />

Visto quanto disposto dell’art. 2 della LR 1/09 “Testo<br />

unico in materia di organizzazione e personale” che<br />

definisce i rapporti tra gli organi di direzione politica e<br />

dirigenza;<br />

Visti gli artt. 6 e 9 della richiamata LR 1/09, inerenti<br />

le competenze dei responsabili di settore;<br />

Visto il decreto del Direttore Generale della Presidenza<br />

n. 7087 del <strong>28</strong>.11.2003 con il quale nell’ambito della<br />

Direzione Generale della Presidenza è stato costituito il<br />

settore Sistema regionale di protezione civile;<br />

Visto il decreto del Presidente della Giunta regionale<br />

n. 112 del 04.07.2005 con il quale sono state confermate<br />

le competenze della Direzione Generale della Presidenza<br />

già previste nel decreto P.G.R. n. 203/2003;<br />

Visto il decreto del Direttore Generale della Presidenza<br />

n. 5738 del 27 Ottobre 2005 con il quale alla sottoscritta<br />

è stata attribuita la responsabilità del Settore Sistema<br />

regionale di protezione civile;<br />

131<br />

Vista la legge regionale 29 dicembre 2003 n. 67<br />

“Ordinamento del sistema regionale della protezione<br />

civile e disciplina della relativa attività;<br />

Richiamati rispettivamente l’art. 13 che ha istituito<br />

l’elenco regionale e l’art. 15 della L.r. n. 67/2003 che<br />

rinvia ad apposito regolamento le modalità ed i criteri<br />

per l’iscrizione all’elenco regionale del volontariato in<br />

questione;<br />

Visto il “Regolamento sulle organizzazioni di<br />

volontariato che svolgono attività di protezione civile”<br />

emanato, in attuazione dei citati artt. 13 e 15 della L.r. n.<br />

67/2003, con Decreto del Presidente della Giunta regionale<br />

il 3 marzo 2006, n.7/R e richiamati in particolare:<br />

- l’art. 4 comma 1 e 2, in cui sono specificati i requisiti<br />

che le organizzazioni di volontariato devono possedere al<br />

fine di iscriversi all’elenco;<br />

- l’art. 5 comma 1 che disciplina la struttura dell’elenco<br />

articolandola in una <strong>parte</strong> regionale, ove sono raccolte le<br />

organizzazioni che esercitano attività di rilievo regionale,<br />

e in dieci parti provinciali dove sono riportate le altre<br />

organizzazioni;<br />

- l’art. 5 comma 2 con il quale sono stati indicati i<br />

criteri che dovranno contraddistinguere le attività di<br />

rilievo generale, la cui definizione è comunque rinviata<br />

ad un apposito decreto dirigenziale;<br />

- l’art. 5 comma 3 ai sensi del quale ove l’organizzazione<br />

abbia sezioni operative in più province, ogni sezione è<br />

inserita nella <strong>parte</strong> provinciale di competenza;<br />

Visto il decreto 3 luglio 2006, n. 3232 con il quale è<br />

stata approvata la modulistica per l’iscrizione all’elenco<br />

delle sezioni operative delle organizzazioni di volontariato<br />

di protezione civile e sono state individuate le seguenti<br />

attività di rilievo regionale: attività di soccorso sanitario<br />

riportate all’allegato 2/B del citato decreto n. 3232 e<br />

attività di soccorso e salvataggio di cui alla convenzione<br />

sottoscritta tra <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> e S.A.S.T.;<br />

Visto il decreto dirigenziale n. 2127 del 20/05/08 con<br />

il quale è stato approvato la prima volta l’Elenco regionale<br />

del volontariato di cui all’art. 13 della L.r. 67/2003 e del<br />

DPGR n. 7/R/2006 composto di un Allegato A - Elenco<br />

<strong>parte</strong> regionale e un Allegato B - Elenco <strong>parte</strong> provinciale<br />

diviso per le dieci province di cui si compone la <strong>Regione</strong><br />

<strong>Toscana</strong>;<br />

Viste le domande di iscrizione all’Elenco regionale<br />

presentate dalle Organizzazioni di Volontariato dopo<br />

l’approvazione dello stesso, pervenute all’ufficio e<br />

acquisite agli atti;<br />

Preso atto che a ciascuna organizzazione di<br />

volontariato al momento dell’istruttoria della domanda


132 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

è stato attribuito, così come ad ogni singola sezione<br />

operativa dell’organizzazione, un numero identificativo<br />

riportato rispettivamente nella I colonna (identificativo<br />

della organizzazione) e nella IV colonna (identificativo<br />

della sezione operativa) che dovrà essere riportato nella<br />

richiesta di autorizzazione inviata dagli Enti locali alla<br />

<strong>Regione</strong> ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 14 della<br />

L.r. n. 67/2003;<br />

Preso atto dell’istruttoria svolta sulle domande<br />

presentate dalle Organizzazioni di Volontariato;<br />

Ritenuto di indicare nell’allegato “1” quale <strong>parte</strong><br />

integrale e sostanziale del presente atto le Organizzazioni<br />

di volontariato che hanno positivamente superato<br />

l’istruttoria ai fini dell’iscrizione nell’Elenco regionale<br />

del volontariato ai sensi del citato decreto n. 323/2006;<br />

Ritenuto di procedere all’iscrizione delle Organizzazioni<br />

di Volontariato indicate nell’allegato”1” del<br />

presente atto nell’Elenco regionale del volontariato<br />

approvato con decreto n. 2127 del 20/05/08<br />

rispettivamente:<br />

- nella <strong>parte</strong> regionale dell’elenco del volontariato<br />

(allegato A del decreto n. 2127 del 20/05/08) le<br />

Organizzazioni di volontariato che svolgono attività di<br />

rilievo regionale ai sensi del decreto n. 3232/2006;<br />

- nella <strong>parte</strong> provinciale dell’elenco del volontariato<br />

(allegato B del decreto n. 2127 del 20/05/08 ) le<br />

Organizzazioni di Volontariato che svolgono altre<br />

attività;<br />

DECRETA<br />

1) di procedere all’iscrizione delle Organizzazioni<br />

di Volontariato di cui all’allegato “1” <strong>parte</strong> integrante e<br />

sostanziale del presente atto nell’Elenco regionale del<br />

volontario approvato con decreto n. 2127 del 20/05/08<br />

(1) rispettivamente:<br />

- nella <strong>parte</strong> regionale dell’elenco del volontariato<br />

(allegato A del decreto n. 2127 del 20/05/08) le<br />

Organizzazioni di Volontariato che svolgono le attività di<br />

rilievo regionale ai sensi del decreto n. 3232/2006;<br />

- nella <strong>parte</strong> provinciale dell’elenco del volontariato<br />

(allegato B del decreto 2127 del 20/05/08 le Organizzazioni<br />

di Volontariato che svolgono altre attività.<br />

Il presente atto, soggetto a pubblicazione ai sensi<br />

dell’articolo 18, comma 2 , lett. A) della L.R. 23/2007,<br />

in quanto conclusivo del procedimento amministrativo<br />

regionale, è pubblicato integralmente sulla banca dati<br />

degli atti amministrativi regionali.<br />

Il Dirigente<br />

Cristina Francini<br />

SEGUE ALLEGATO<br />

(1) N.d.r.: Pubblicato sul B.U. n. 25/2008.


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

133


134 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong>


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135


136 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong>


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Direzione Generale Politiche Territoriali e<br />

Ambientali<br />

Area di Coordinamento Tutela dell’Acqua e del<br />

Territorio<br />

Settore Ufficio Tecnico del Genio Civile di Area Vasta<br />

FI-PO-PT-AR. Coord.Reg.le Prevenzione Sismica<br />

DECRETO 6 luglio 2009, n. 3192<br />

certificato il 08-07-2009<br />

Delega funzioni all’ing. Maurizio Micillo - Ufficio<br />

Tecnico Genio Civile di Prato.<br />

IL DIRIGENTE DELL’UFFICIO<br />

Visto l’art. 9 della legge regionale 8 gennaio 2009<br />

n. 1 recante “Testo unico in materia di organizzazione e<br />

ordinamento del personale”;<br />

Visto il decreto n. 3441 del 01/08/2008 con il quale<br />

il sottoscritto Ing. Giancarlo Fianchisti è stato nominato<br />

Dirigente Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Genio<br />

Civile di Area Vasta Firenze - Prato - Pistoia e Arezzo -<br />

Coordinamento regionale prevenzione sismica;<br />

Visto il contratto collettivo decentrato per il personale<br />

ap<strong>parte</strong>nente alle categorie della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> per il<br />

quadriennio normativo 2002-2005, sottoscritto in data<br />

11.09.2008;<br />

Richiamate la delibera G.R.T. n. 417 del 12 giugno<br />

2006 e la delibera G.R.T. n. 549 del 21 luglio 2008<br />

con le quali la Giunta Regionale ha stabilito i criteri<br />

per l’applicazione dell’istituto della delega di funzioni<br />

dirigenziali di cui all’art. 10 della citata L.R. n. 1/2009;<br />

Dato atto della sussistenza di comprovate ragioni di<br />

servizio, consistenti nella complessità e nell’articolazione<br />

dei procedimenti amministrativi facenti capo al<br />

sottoscritto che suggeriscono l’opportunità ed anche<br />

l’urgenza di utilizzare detto istituto per poter continuare<br />

a garantire la funzionalità dell’ufficio di Prato per quanto<br />

riguarda la firma degli atti amministrativi connessi ai<br />

procedimenti relativi alla difesa del suolo;<br />

Visto il decreto dirigenziale n. 1878 del 30 aprile<br />

2008 con il quale è stato conferito al dipendente Maurizio<br />

Micillo, matricola n. 14<strong>28</strong>5 l’incarico per la posizione<br />

organizzativa n. 68 denominata “Difesa del suolo - sede<br />

di Prato”;<br />

Considerato pertanto opportuno , per quanto sopra<br />

esposto, delegare all’ing. Maurizio Micillo le funzioni per<br />

la firma degli atti amministrativi connessi ai procedimenti<br />

relativi alla difesa del suolo;<br />

137<br />

Preso atto del nulla osta del Direttore Generale delle<br />

Politiche Territoriali e Ambientali;<br />

Ritenuto di conferire la presente delega dalla data<br />

di approvazione del presente atto fino alla data del 30<br />

giugno 2010;<br />

Dato atto che il delegato è in possesso della<br />

competenze professionali e dell’esperienza necessario<br />

per lo svolgimento delle funzioni pertinenti la delega;<br />

DECRETA<br />

1. di delegare al dipendente ing. Maurizio Micillo<br />

matr. 14<strong>28</strong>5, per i motivi espressi in narrativa, le funzioni<br />

relative alla firma degli atti amministrativi connessi ai<br />

procedimenti relativi alla difesa del suolo;<br />

2. di dare atto che la delega di cui al presente<br />

provvedimento a seguito di <strong>parte</strong>cipazione all’interessato<br />

avrà durata dall’approvazione del presente atto fino al 30<br />

giugno 2010;<br />

3. di disporre la <strong>parte</strong>cipazione del presente<br />

decreto a cura del sottoscritto alla Direzione Generale<br />

Organizzazione e Sistema Informativo;<br />

4. di disporre che il presente atto sia pubblicato<br />

integralmente sul B.U.R.T. ai sensi dell’art. 5 comma<br />

1 lett. e) della L.R. 23/2007 e successive modifiche e<br />

integrazioni e sulla banca dati degli atti amministrativi<br />

della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della<br />

medesima L.R. 23/2007.<br />

Il Dirigente<br />

Giancarlo Fianchisti<br />

Direzione Generale Politiche Formative, Beni e<br />

Attività Culturali<br />

Area di Coordinamento Orientamento, Istruzione,<br />

Formazione e Lavoro<br />

Settore Formazione<br />

DECRETO 3 luglio 2009, n. 3195<br />

certificato il 08-07-2009<br />

Accreditamento degli organismi formativi - Approvazione<br />

degli esiti dell’istruttoria di accreditamento.<br />

IL DIRIGENTE<br />

Visto quanto disposto dall’art. 2 della LR 1/09 “Testo<br />

unico in materia di organizzazione e ordinamento del<br />

personale” che definisce i rapporti tra organi di direzione<br />

politica e dirigenza;


138 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Visti gli artt. 6 e 9 della richiamata LR 1/09, inerenti<br />

le competenze dei responsabili di settore;<br />

Visto il decreto del Direttore Generale n. 1959 del<br />

04/05/2009 con il quale il sottoscritto è stato nominato<br />

responsabile del Settore Formazione;<br />

Vista la legge regionale 26 luglio 2002, n. 32 (Testo<br />

unico della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> in materia di educazione,<br />

istruzione, orientamento, formazione professionale e<br />

lavoro);<br />

Visto il decreto del Presidente della Giunta regionale<br />

08 agosto 2003, n. 47/R e modificazioni successive, con<br />

il quale si approva il Regolamento di esecuzione della<br />

legge regionale n. 32/2002;<br />

Vista la delibera della Giunta regionale n. 968 del<br />

17/12/2007 e successive modificazioni, con la quale si<br />

approva la direttiva volta a disciplinare il funzionamento<br />

del sistema regionale di accreditamento degli organismi<br />

che svolgono attività di formazione in <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>;<br />

Visto il decreto dirigenziale n. 1168 del 20/03/2008,<br />

come modificato con decreto n. 5880 del 10/12/2008,<br />

con il quale è stato approvato l’avviso regionale per la<br />

presentazione delle domande di accreditamento;<br />

Richiamato il decreto dirigenziale n. 1206 con il quale<br />

è stato approvato l’avviso pubblico per la realizzazione<br />

di forme di concentrazione tra enti di formazione;<br />

Visto il decreto dirigenziale n. 1868 del 21/04/2008<br />

con il quale è stata indetta la gara per l’affidamento della<br />

gestione del servizio per l’accreditamento degli organismi<br />

di formazione;<br />

Visto il decreto dirigenziale n. 4684 del 25/09/2008<br />

con il quale la suddetta gara è stata aggiudicata alla<br />

società S.C.I. Servizi di consulenza imprenditoriale Sas<br />

di Domenico Ivano Tienforti;<br />

Preso atto degli esiti delle verifiche in loco condotte<br />

da SCI sas sugli organismi formativi le cui domande di<br />

accreditamento, presentate a valere sull’avviso regionale<br />

di cui al citato decreto n. 1168/08, sono risultate<br />

ammissibili;<br />

Dato atto che gli esiti delle suddette verifiche in loco<br />

sono registrati nei verbali sottoscritti dai componenti del<br />

team di valutazione della SCI sas e dal rappresentante<br />

dell’organismo formativo valutato (agli atti dell’ufficio);<br />

Ritenuto con il presente decreto di approvare l’elenco<br />

riportante gli esiti di concessione dell’accreditamento e<br />

relativi punteggi (allegato A) conseguiti da un gruppo di<br />

organismi formativi a seguito dell’istruttoria documentale<br />

e della visita in loco;<br />

Visto il decreto dirigenziale n. 1663 del 20.04.2009<br />

che approva gli esiti dell’istruttoria di accreditamento di<br />

alcuni organismi formativi;<br />

Considerato che nell’allegato A al decreto 1663/2009<br />

sopra citato, è stato riportato, per mero errore materiale,<br />

in corrispondenza del codice accreditamento MS0358<br />

la denominazione errata “Ass.ne Vol. Comunità Monte<br />

Brugiana - Onlus” anziché di quella corretta “Monte<br />

Brugiana Società Cooperativa Sociale - Onlus”;<br />

Ritenuto, pertanto, necessario correggere l’allegato A<br />

al decreto 1663/2009 nel seguente modo:<br />

- codice accreditamento MS0358, organismo<br />

formativo “Monte Brugiana Società Cooperativa Sociale<br />

- Onlus”;<br />

Dato atto che l’ottenimento dell’accreditamento<br />

permette all’organismo formativo di pubblicizzare<br />

se stesso come organismo accreditato dalla <strong>Regione</strong><br />

<strong>Toscana</strong>;<br />

Richiamati infine tutti gli obblighi, divieti, condizioni<br />

contenuti nell’allegato A della DGR n. 968/07, cui sono<br />

soggetti e cui devono attenersi gli organismi formativi<br />

accreditati;<br />

Vista la LR 23/07 e s.m.i.;<br />

DECRETA<br />

- di approvare l’elenco riportante gli esiti di<br />

accreditamento e relativi punteggi conseguiti da un<br />

gruppo di organismi formativi a seguito dell’istruttoria<br />

documentale e della visita in loco;<br />

- di concedere pertanto l’accreditamento agli<br />

organismi formativi che hanno dimostrato di soddisfare<br />

tutti i requisiti minimi previsti dal dispositivo operativo,<br />

così come risultante dall’elenco allegato (allegato A);<br />

- di considerare approvato come <strong>parte</strong> integrante e<br />

sostanziale del presente decreto l’allegato A;<br />

- di correggere l’allegato A al decreto 1663/2009 nel<br />

seguente modo:<br />

- codice accreditamento MS0358, organismo<br />

formativo “Monte Brugiana Società Cooperativa Sociale<br />

- Onlus”;<br />

- di dare atto che solo gli organismi formativi<br />

accreditati dalla <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> possono pubblicizzare<br />

se stessi come tali;


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

- di dare atto che in ogni caso gli organismi formativi<br />

accreditati sono soggetti e tenuti ad attenersi a tutti gli<br />

obblighi, divieti, condizioni contenuti nell’allegato A<br />

della DGR n. 968/07.<br />

Il presente atto è pubblicato integralmente sul<br />

B.U.R.T. ai sensi dell’articolo 5 comma 1, lett.f) della<br />

L.R. 23/2007 e successive modifiche e integrazioni e<br />

139<br />

sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta<br />

regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima<br />

L.R. 23/2007.<br />

Il Dirigente<br />

Gianni Biagi<br />

SEGUE ALLEGATO


140 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Allegato A<br />

MONTE CREDITI<br />

Esito<br />

Codice Denominazione Data audit<br />

Punteggio Punteggio Punteggio<br />

Form. Fin. Form. Ric.<br />

Standard Aggiuntivo Totale<br />

AR0313 LABOR CHMICA SRL 17/02/2009 RA RA 20,00 4,50 24,50<br />

AR0548 Comunità Montana Casentino 01/04/2009 RA RA 20,00 5,00 25,00<br />

FI0506 NUOVA ACEA DI NICOLA BINA S.N.C. 05/03/2009 NR RA 20,00 3,00 23,00<br />

FI0536 IPSSAR "Aurelio Saffi" di Firenze (FI) 15/06/2009 RA RA 20,00 7,50 27,50<br />

FI0549 S.M.S. "Maria Maltoni" di Pontassieve (FI) - Centro Territoriale Permanente 18/06/2009 RA RA 20,00 7,50 27,50<br />

Centro Territoriale Permanente c/o S.M.S. "Arnolfo di Cambio-Beato Angelico" di<br />

FI0553 10/06/2009 RA RA 20,00 7,50 27,50<br />

Firenze (FI)<br />

FI0567 Solosoluzioni 04/06/2009 RA RA 20,00 0,00 20,00<br />

FI0570 I.T.C. "A. Volta" di Bagno a Ripoli (FI) 22/06/2009 RA RA 20,00 10,50 30,50<br />

FI0573 I.S.I.S. "G. Vasari" di Figline Valdarno (FI) 11/06/2009 RA RA 20,00 10,50 30,50<br />

FI0579 I.P.S.S.C.T. "Sassetti Peruzzi" di Firenze (FI) 04/06/2009 RA RA 20,00 10,50 30,50<br />

FI0582 I.I.S. "Ferraris Brunelleschi" di Empoli (FI) 16/06/2009 RA RA 20,00 12,00 32,00<br />

FI0585 I.S.I.S. "A. Checchi" di Fucecchio (FI) 16/06/2009 RA RA 20,00 12,00 32,00<br />

FI0586 Istituto Statale d'Arte di Firenze (FI) 19/06/2009 RA RA 20,00 14,00 34,00<br />

FI0604 Istituto Statale di Istruzione Superiore "N. Macchiavelli" di Firenze (FI) 19/06/2009 RA RA 20,00 10,50 30,50<br />

FI0670 I.T.I.S. - I.P.S.I.A. "Leonardo da Vinci" di Firenze (FI) 10/06/2009 RA RA 20,00 12,00 32,00<br />

GR0590 Istituto Magistrale Statale "A. Rosmini" di Grosseto (GR) 15/06/2009 RA RA 20,00 15,00 35,00<br />

GR0595 Centro Territoriale Permanente di Grosseto (GR) 15/06/2009 RA RA 20,00 15,00 35,00<br />

Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali, Turistici, Grafici,<br />

GR0603 18/06/2009 RA RA 20,00 15,00 35,00<br />

Alberghieri e Sociali "L.Einaudi" Grosseto (GR)<br />

GR0629 Istituto di Istruzione Superiore "B. Lotti" di Massa Marittima (GR) 18/06/2009 RA RA 20,00 7,50 27,50<br />

GR0630 I.S.I.P. "L.da Vinci" - I.S.I.S. "E. Balducci" di Arcidosso - S.Fiora (GR) 17/06/2009 RA RA 20,00 13,50 33,50<br />

LI0581 I.T.N.S. "A. Cappellini" di Livorno (LI) 11/06/2009 RA RA 20,00 7,50 27,50<br />

LI0616 Liceo Scientifico Statale "Federigo Enriques" di Livorno (LI) 11/06/2009 RA RA 20,00 10,50 30,50<br />

LI0652 Istituto Professionale per l'Industria e l'Artigianato "L. Orlando" di Livorno (LI) 12/06/2009 RA RA 20,00 6,00 26,00<br />

LI0662 I.T.I.S. "G. Galilei" di Livorno (LI) 10/06/2009 RA RA 20,00 10,50 30,50<br />

LU0117 Auser Filo d'Argento Viareggio 23/03/2009 RA RA 20,00 0,00 20,00<br />

LU0542 ALERR FOUNDATION 16/02/2009 RA RA 20,00 0,00 20,00<br />

LU0563 I.S.I. "M.Civitali" di Lucca (LU) 12/06/2009 RA RA 20,00 15,00 35,00<br />

LU0564 I.S.I. "S. Pertini" di Lucca (LU) 12/06/2009 RA RA 20,00 15,00 35,00<br />

LU0646 I.T.C. "F. Carrara" di Lucca (LU) 10/06/2009 RA RA 20,00 9,00 29,00<br />

1


Allegato A<br />

15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Esito<br />

MONTE CREDITI<br />

Codice Denominazione Data audit<br />

Punteggio Punteggio Punteggio<br />

Form. Fin. Form. Ric.<br />

Standard Aggiuntivo Totale<br />

LU0648 I.T.I.S. "E.Fermi" Lucca (LU) 08/06/2009 RA RA 20,00 9,00 29,00<br />

LU0649 Centro Territoriale Permanente di Lucca (LU) 08/06/2009 RA RA 20,00 9,00 29,00<br />

LU0658 I.P.S.I.A. "G. Giorgi" di Lucca (LU) 08/06/2009 RA RA 20,00 9,00 29,00<br />

PI0<strong>28</strong>9 Formula 27/02/2009 RA RA 20,00 0,00 20,00<br />

PI0340 CASARTIGIANI SERVICE Società Cooperativa 23/02/2009 RA RA 20,00 5,00 25,00<br />

PI0572 I.T.I.S. "Leonardo da Vinci" di Pisa (PI) 09/06/2009 RA RA 20,00 3,00 23,00<br />

PI0583 C.T.P. c/o Istituto Comprensivo "L. Fibonacci" di Pisa (PI) 08/06/2009 RA RA 20,00 7,50 27,50<br />

PI0591 I.P.S.S.A.R. "G. Matteotti" di Pisa (PI) 08/06/2009 RA RA 20,00 10,50 30,50<br />

PI0664 C.T.P. c/o Istituto Comprensivo "A. Pacinotti" di Pontedera (PI) 12/06/2009 RA RA 20,00 12,00 32,00<br />

PO0676 I.S.I.S. Gramsci - Keynes di Prato (PO) 17/06/2009 RA RA 20,00 15,00 35,00<br />

PT0601 I.T.A.S. "D. Anzilotti" di Pescia (PT) 22/06/2009 RA RA 20,00 9,50 29,50<br />

PT0671 I.T.C.S. "F. Marchi" di Pescia (PT) 16/06/2009 RA RA 20,00 9,00 29,00<br />

Università degli Studi di Siena - Centro Universitario per l'Innovazione e la Qualità<br />

SI0559 09/06/2009 RA RA 20,00 5,00 25,00<br />

nelle PP.AA.<br />

SI0562 Università per Stranieri di Siena 09/06/2009 RA RA 20,00 7,50 27,50<br />

SI0587 Centro Territoriale Permanente c/o Istituto Comprensivo Piancastagnaio (SI) 19/06/2009 RA RA 20,00 7,50 27,50<br />

SI0674 I.I.S.S. "A. Poliziano" di Montepulciano (SI) 17/06/2009 RA RA 20,00 7,50 27,50<br />

Legenda: Esiti:<br />

Form.Fin. Formazione Finanziata RA Rilascio di accreditamento<br />

Form.Ric. Formazione Riconosciuta NA Riggetto dell'accreditamento<br />

141<br />

2


142 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Direzione Generale Organizzazione e Sistema<br />

Informativo<br />

Area di Coordinamento Reti di Governance del<br />

Sistema Regio.le e Ingegneria dei S. Inf. e Comunic.<br />

Settore Sistemi Informativi Documentari e Servizi<br />

per l’Accesso al Pubblico<br />

DECRETO 11 giugno 2009, n. 3197<br />

Data visto contabile 01-07-2009<br />

certificato il 08-07-2009<br />

Programma regionale di e-government: e.<strong>Toscana</strong><br />

- Linea 3. Finanziamento di progetti a sostegno<br />

dello sviluppo di attività e servizi offerti nei PAAS.<br />

Variazione enti beneficiari del contributo, relativa<br />

assunzione di impegno ed economizzazione impegni<br />

erroneamente assunti.<br />

IL DIRIGENTE<br />

Vista la Legge Regionale 8 gennaio 2009, n. 1 “Testo<br />

unico in materia di organizzazione e ordinamento del<br />

personale”, articoli 2 e 9;<br />

Visto il decreto n. 7108 dell’1 dicembre 2003, con il<br />

quale il Direttore Generale dell’Organizzazione e sistema<br />

informativo individuava i criteri di differenziazione delle<br />

strutture dirigenziali della propria Direzione Generale<br />

e procedeva alla costituzione e alla differenziazione<br />

dei settori, nonchè alla individuazione delle posizioni<br />

dirigenziali individuali, all’interno della stessa Direzione,<br />

definendone l’articolazione organizzativa e individuando<br />

fra gli altri il Settore Sistemi informativi documentari e<br />

servizi per l’accesso al pubblico;<br />

Visto il decreto n. 5823 del <strong>28</strong> ottobre 2005, con il<br />

quale il Direttore Generale dell’Organizzazione e sistema<br />

informativo definiva l’assetto organizzativo complessivo<br />

delle strutture della Direzione generale Organizzazione e<br />

Sistema Informativo e attribuiva la responsabilità delle<br />

strutture dirigenziali costituite all’interno della propria<br />

Direzione Generale, conferendo fra l’altro al sottoscritto<br />

la responsabilità del Settore “Sistemi informativi<br />

documentari e servizi per l’accesso al pubblico”;<br />

Dato atto che, con delibera n. 917 dell’11 dicembre<br />

2006, la Giunta Regionale definiva i nuovi interventi<br />

volti al consolidamento e all’ampliamento del progetto<br />

originario “e.<strong>Toscana</strong> per l’accesso”;<br />

Premesso che, con Delibera del Consiglio<br />

Regionale n. 68 del 11 luglio 2007, veniva approvato il<br />

Programma regionale per la promozione e lo sviluppo<br />

dell’amministrazione elettronica e della società<br />

dell’informazione e della conoscenza nel sistema<br />

regionale 2007/2010 e che uno dei risultati attesi è il<br />

“potenziamento e qualificazione dell’infrastruttura<br />

organizzativa dei PAAS per l’inclusione digitale”;<br />

Considerato che, con il decreto dirigenziale n. 4045<br />

del 14 agosto 2007, si procedeva ad attuare l’intervento<br />

n. 3 - “Gli utenti ed il portafoglio servizi” previsto nella<br />

delibera n. 917 dell’11 dicembre 2006 sopra citata,<br />

indicendo un “avviso per il finanziamento di progetti a<br />

sostegno dello sviluppo di attività e servizi offerti nei<br />

PAAS con particolare riferimento a categorie di utenze<br />

che soffrono maggiormente del divario digitale e che<br />

necessitano di interventi di inclusione”;<br />

Richiamato il decreto dirigenziale n. 3958 del 27<br />

agosto 2008 con il quale si procedeva ad approvare la<br />

graduatoria contenente l’indicazione di 84 progetti di<br />

tipologia AIL/ATU meritevoli di finanziamento, in risposta<br />

all’avviso indetto con decreto n. 4045 del 14 agosto 2007<br />

per il finanziamento di azioni volte al sostegno e sviluppo<br />

di attività e servizi offerti nei PAAS;<br />

Accertato che, effettuati ulteriori controlli, si rilevava<br />

una errata trascrizione nei nominativi degli enti titolari<br />

del progetto che hanno presentato il progetto stesso, così<br />

come indicato nel verbale allegato sotto la lettera “A”<br />

al presente atto del quale costituisce <strong>parte</strong> integrante e<br />

sostanziale;<br />

Atteso che l’errata trascrizione di cui al precedente<br />

capoverso ha causato l’errata attribuzione del contributo<br />

a comuni non titolari dei progetti presentati, ma<br />

semplicemente partner dei comuni titolari per i progetti<br />

“Paas per tutti” e “Trame di Confine”;<br />

Verificato pertanto:<br />

• che il progetto “Paas per tutti”, presentato dalla<br />

Comunità Montana Media Valle del Serchio e da svolgersi<br />

nei PAAS dei Comuni di Barga, Borgo a Mozzano e<br />

Fabbriche di Vallico, è stato erroneamente associato al<br />

Comune di Barga, mentre doveva risultare la Comunità<br />

Montana Media Valle del Serchio in quanto titolare del<br />

progetto medesimo;<br />

• che il progetto “Trame di Confine” non è stato<br />

presentato dal Comune di Sinalunga, al quale è stato<br />

erroneamente associato, ma dal Comune di Campiglia<br />

Marittima, titolare del progetto medesimo, che,<br />

pertanto, deve essere individuato quale beneficiario del<br />

relativo contributo decretato con il sopra citato decreto<br />

dirigenziale n. 3958 del 27 agosto 2008;<br />

Stimato dunque che occorre, al fine di procedere<br />

all’adeguato e dovuto finanziamento del progetto “Paas<br />

per tutti” presentato dalla Comunità Montana Media<br />

Valle del Serchio e del progetto “Trame di Confine”<br />

presentato dal Comune di Campiglia Marittima, per il<br />

primo, assumere il necessario impegno di spesa per la


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

somma di Euro 4.000,00 sul capitolo 14044 del Bilancio<br />

gestionale per l’esercizio 2009, che presenta la necessaria<br />

disponibilità, e per il secondo rimodulare l’impegno n.<br />

4369/2008 per la quota <strong>parte</strong> di Euro 4.000,00 assegnata<br />

erroneamente al Comune di Sinalunga in favore del<br />

Comune di Campiglia Marittima;<br />

Ravvisata inoltre l’opportunità di procedere<br />

ad economizzare la somma di Euro 4.000,00,<br />

derivante dalla erronea destinazione di tale somma<br />

finalizzata all’erogazione del contributo al Comune<br />

di Barga, per il progetto “Paas per tutti”, diminuendo<br />

contemporaneamente a tal fine l’impegno n. 4369/2008<br />

assunto con il decreto dirigenziale n. 3958 del 27 agosto<br />

2008 dello stesso importo;<br />

Confermato, peraltro, per quanto riguarda gli<br />

stanziamenti finalizzati al finanziamento di progetti<br />

presentati dal Comune di Sinalunga, l’impegno di Euro<br />

4.000,00 destinato al finanziamento del progetto “La<br />

scatola dei servizi!”, così come indicato nell’Allegato<br />

“F” al decreto n. 3958 del 27 agosto 2008;<br />

Vista la L.R. 24 dicembre 2008, n. 70, con la quale<br />

si approvavano il Bilancio di previsione per l’anno<br />

finanziario 2009 e il bilancio pluriennale 2009/2011;<br />

Vista la delibera della Giunta Regionale n. 1162 del 29<br />

dicembre 2008, con la quale si approvavano il Bilancio<br />

Gestionale per l’esercizio 2009 e il bilancio pluriennale<br />

2009/2011;<br />

Vista la L.R. 6 agosto 2001, n. 36 e successive<br />

modificazioni ed integrazioni, che detta norme<br />

sull’ordinamento contabile della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, nonché<br />

il Regolamento n. 61 del 19 dicembre 2001, regolamento<br />

di attuazione della suddetta legge regionale;<br />

DECRETA<br />

- di procedere, per le motivazioni espresse<br />

ed esplicitate in narrativa, all’adeguato e dovuto<br />

finanziamento del progetto “Paas per tutti” presentato<br />

dalla Comunità Montana Media Valle del Serchio e del<br />

progetto “Trame di Confine” presentato dal Comune<br />

di Campiglia Marittima, assumendo, per il primo, il<br />

necessario impegno di spesa per la somma di Euro<br />

4.000,00 (codice gestionale 223600) sul capitolo 14044<br />

del Bilancio gestionale per l’esercizio 2009, che presenta<br />

la necessaria disponibilità, e, per il secondo, provvedendo<br />

all’opportuna rimodulazione dell’impegno n. 4369/2008<br />

per la quota <strong>parte</strong> di Euro 4.000,00 (codice gestionale<br />

223400) assegnata erroneamente al Comune di Sinalunga<br />

in favore del Comune di Campiglia Marittima;<br />

- di procedere altresì ad economizzare la somma di<br />

Euro 4.000,00, derivante dalla erronea destinazione di<br />

143<br />

tale somma finalizzata all’erogazione del contributo<br />

al Comune di Barga, per il progetto “Paas per tutti”,<br />

diminuendo contemporaneamente a tal fine l’impegno n.<br />

4369/2008 assunto con il decreto dirigenziale n. 3958 del<br />

27 agosto 2008 dello stesso importo;<br />

- di confermare, infine, per quanto riguarda gli<br />

stanziamenti finalizzati al finanziamento di progetti<br />

presentati dal Comune di Sinalunga, l’impegno di Euro<br />

4.000,00 destinato al finanziamento del progetto “La<br />

scatola dei servizi!”, così come indicato nell’Allegato<br />

“F” al decreto n. 3958 del 27 agosto 2008.<br />

Il presente atto è pubblicato integralmente sul<br />

B.U.R.T. ai sensi dell’art. 5, comma 1, lett. j), della L.R.<br />

23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della<br />

Giunta regionale ai sensi dell’art. 18, comma 2, della<br />

medesima L.R. 23/2007. È escluso dalla pubblicazione<br />

integrale l’allegato “A”, ai sensi dell’art. 6, comma 2,<br />

della L.R. 23/2007 e della Direttiva approvata con D.G.R.<br />

167/2007.<br />

Il Dirigente<br />

Andrea Castagnini<br />

Direzione Generale Sviluppo Economico<br />

Area di Coordinamento Politiche Industriali,<br />

Innovazione e Ricerca, Artigianato, Resp.Soc.<br />

Imprese<br />

Settore Artigianato e Politiche di Sostegno alle<br />

Imprese<br />

DECRETO 29 giugno 2009, n. 3202<br />

Data visto contabile 01-07-2009<br />

certificato il 08-07-2009<br />

Dlgs 112/98 Fondo Unico Regionale per<br />

l’industria Art.11 L598/94 “Aiuti agli investimenti<br />

per l’innovazione tecnologica, organizzativa e<br />

commerciale, per la tutela ambientale e per la sicurezza<br />

sui luoghi di lavoro” Revoca totale all’Impresa “S.D.P.<br />

Srl in liquidazione”.<br />

IL DIRIGENTE<br />

Visto l’art. 2, comma 4 della legge regionale 8 gennaio<br />

2009, n. 1 “Testo unico in materia di organizzazione ed<br />

ordinamento del personale”;<br />

Vista la legge regionale 8 gennaio 2009 n. 1, sopra<br />

citata, ed in particolare l’art. 9;<br />

Visto il decreto del Direttore Generale n. 5740 del 27<br />

ottobre 2005, con il quale il sottoscritto è stato nominato<br />

responsabile del Settore “Artigianato e politiche di<br />

sostegno alle imprese”;


144 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Vista la Legge 15 marzo 1997, n. 59, recante delega<br />

al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle<br />

regioni e agli enti locali, per la riforma della pubblica<br />

amministrazione;<br />

Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n.<br />

112 concernente conferimento di funzioni e compiti<br />

amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali,<br />

in attuazione del capo I della predetta legge 15 marzo<br />

1997, n. 59;<br />

Visto il decreto legislativo 29 ottobre 1999, n.<br />

443, recante disposizioni correttive ed integrative del<br />

menzionato decreto legislativo n. 112 del 1998;<br />

Vista la L.R. 1 dicembre 1998, n. 87 che recepisce<br />

il citato D.lgs. 112 e in particolare l’articolo n. 16 che<br />

istituisce il “Fondo unico regionale per l’industria” nel<br />

quale confluiscono le risorse statali trasferite, e che al<br />

comma 2 individua nel Piano Regionale dello Sviluppo<br />

Economico l’atto con cui determinare la destinazione<br />

delle risorse del Fondo unico;<br />

Vista la L.R. 20 marzo 2000, n. 35 relativa a<br />

“Disciplina degli interventi regionali in materia di attività<br />

produttive”;<br />

Visto l’art. 11 del decreto legge 29 agosto 1994, n. 516,<br />

convertito in legge, con modificazioni, dall’articolo 1,<br />

comma 1, della legge 27 ottobre 1994, n. 598, che prevede<br />

la concessione di contributi a favore di investimenti per<br />

la ricerca industriale e lo sviluppo precompetitivo, per<br />

l’innovazione tecnologica,organizzativa e commerciale,<br />

per la tutela ambientale e per la sicurezza sui luoghi di<br />

lavoro;<br />

Vista la convenzione del 2 marzo 1995, e successive<br />

modifiche e integrazioni, tra il Ministero dell’Economia<br />

e delle Finanze (già Ministero del Tesoro Bilancio e<br />

Programmazione) e MCC spa che disciplina, tra gli altri,<br />

gli interventi agevolativi di cui alla legge 598/94;<br />

Vista la deliberazione della Giunta regionale n.<br />

1430 del 20 dicembre 1999, che determina i criteri e le<br />

modalità di subentro della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> al Ministero<br />

dell’Economia e delle Finanze (già Ministero del Tesoro)<br />

nella convenzione di cui al capoverso precedente;<br />

Visto il Decreto 4881 del 24 agosto 2004, con il quale<br />

si approva l’atto di transazione tra <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong><br />

e MCC spa, per la gestione della L. 598/94 art. 11<br />

“Aiuti agli investimenti per l’innovazione teconologica,<br />

organizzativa e commerciale, per la tutela ambientale<br />

e per la sicurezza sui luoghi di lavoro” e “Aiuti allo<br />

sviluppo precompetitivo” - bandi 2003 e 2004;<br />

Visto il decreto n. 3137 del 30 maggio 2003, con<br />

il quale si approva il bando per la presentazione delle<br />

domande a valere sull’art. 11 della L. 598/94 “ Aiuti agli<br />

investimenti per l’innovazione tecnologica, organizzativa<br />

e commerciale, per la tutela ambientale e per la sicurezza<br />

sui luoghi di lavoro”;<br />

Visto il decreto n.. 3023 del 19/05/04, con il quale si<br />

approva la graduatoria delle domande ammesse - Altre<br />

aree - a valere sull’art. 11 della L. 598/94 “Aiuti agli<br />

investimenti per l’innovazione tecnologica, organizzativa<br />

e commerciale, per la tutela ambientale e per la sicurezza<br />

sui luoghi di lavoro”;<br />

Visto il decreto n. 1320 del 21/03/2006 , con il quale si<br />

approva la richiesta di erogazione del contributo presentata<br />

dall’impresa “S.D.P. S.r.l”, di cui all’agevolazione di<br />

seguito specificata:<br />

• bando 2003, pos. n. 19300, contributo concesso pari<br />

ad Euro 50.750,00, a fronte di investimenti ammessi pari<br />

ad Euro 178.562,50;<br />

Preso atto che, con nota protocollo n. 14798 del 02<br />

aprile 2009, il soggetto gestore UniCredit MedioCredito<br />

centrale. comunica alla <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> che l’impresa<br />

“S.D.P. S.r.l in liquidazione” come identificata<br />

nell’allegato A, <strong>parte</strong> integrante e sostanziale del presente<br />

atto, non ha pagato la prima rata del piano di rimborso<br />

scaduta il 31/10/2008 relativa al contributo concesso<br />

a valere sulla L. 598/94 di cui al decreto 3137 del 30<br />

maggio 2003 ;<br />

Atteso che da successiva visura camerale, effettuata<br />

dall’ufficio scrivente in data 27.04.2009, risulta che<br />

l’impresa “S.D.P. S.r.l in liquidazione” è stata posta in<br />

liquidazione in data 06/08/08 ed è stato nominato quale<br />

Liquidatore il sig “Cattaneo Giovanni Alberto”, come<br />

identificato all’allegato A, <strong>parte</strong> rilevante e sostanziale<br />

del presente atto;<br />

Visto l’art. 9 del decreto legislativo 31 marzo 1998,<br />

n. 123, il cui comma 1 prevede, in caso di assenza di uno<br />

o più requisiti, ovvero di documentazione incompleta o<br />

irregolare, per fatti comunque imputabili al richiedente<br />

e non sanabili, che il soggetto competente provveda alla<br />

revoca degli interventi;<br />

Visto che il paragrafo Misura dell’agevolazione<br />

dell’allegato A del bando prevede che ai sensi dell’art<br />

72 della legge finanziaria 2003 il 50% del contributo<br />

concesso ed erogato è soggetto a rimborso a partire dal<br />

primo triennio della concessione del contributo stesso<br />

secondo un piano triennale di rientro in rate semestrali<br />

posticipate;<br />

Considerato che ai sensi del paragrafo “Modalità<br />

di rimborso del 50% del contributo in conto capitale


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

concesso ed erogato” dell’allegato A del bando il<br />

mancato pagamento di una rata entro il trentesimo<br />

giorno successivo alla scadenza provoca l’avvio del<br />

procedimento di revoca, per la revoca del beneficio del<br />

termine, con richiesta di rimborso immediato dell’intero<br />

credito residuo del fondo agevolativo;<br />

Considerato che il paragrafo “Revoca dei contributi”<br />

dell’Allegato A del bando prevede la Revoca dei contributi<br />

“nel caso di alienazione, cessazione o distrazione dei<br />

beni oggetto dell’agevolazione nei 5 anni successivi<br />

alla concessione ovvero prima che abbia termine quanto<br />

previsto dal progetto ammesso all’intervento, a meno che<br />

detti beni non siano ceduti nell’ambito di operazioni di<br />

cessione d’azienda o di ramo d’azienda”;<br />

Considerato che il contributo concesso a valere sul<br />

bando 2003 della L. 598/94 è stato finanziato con le<br />

risorse del fondo unico regionale per l’industria;<br />

Ritenuto di applicare gli interessi, ai sensi del comma<br />

4 dell’art. 9 del citato decreto legislativo n. 123/98;<br />

PERIODO TUS GG IMPORTI<br />

Dal al % capitale interessi<br />

07.04.06 14.06.06 2,50 69 50.750,00 239,85<br />

15.06.06 08.08.06 2,75 55 50.750,00 210,30<br />

09.08.06 10.10.06 3,00 63 50.750,00 262,79<br />

11.10.06 12.12.06 3,25 63 50.750,00 <strong>28</strong>4,69<br />

13.12.06 13.03.07 3,50 91 50.750,00 442,85<br />

14.03.07 12.06.07 3,75 91 50.750,00 474,48<br />

13.06.07 08.07.08 4,00 392 50.750,00 2.180,16<br />

09.07.08 14.10.08 4,25 98 50.750,00 579,11<br />

15.10.08 11.11.08 3,75 <strong>28</strong> 50.750,00 145,99<br />

12.11.08 09.12.08 3,25 <strong>28</strong> 50.750,00 126,53<br />

10.12.08 20.01.09 2,50 42 50.750,00 145,99<br />

21.01.09 10.03.09 2,00 49 50.750,00 136,26<br />

11.03.09 07/04/09 1,50 <strong>28</strong> 50.750,00 58,40<br />

08/04/09 12/05/09 1,25 35 50.750,00 60,83<br />

13/05/09 29/06/09 1,00 48 50.750,00 66,74<br />

Vista la deliberazione di Giunta regionale n. 1162<br />

del 29 dicembre 2008 che approva il bilancio gestionale<br />

2009 e pluriennale 2009/2011;<br />

DECRETA<br />

1. di revocare totalmente, per le motivazioni espresse<br />

in narrativa, il contributo concesso con decreto n 1320 del<br />

21 marzo 2006, all’impresa “S.D.P. S.r.l. in liquidazione”,<br />

come identificata nell’allegato A, <strong>parte</strong> integrante e<br />

sostanziale del presente atto, a valere sul bando 2003<br />

della L. 598/94, per un importo pari a euro 50.750,00;<br />

145<br />

Vista la nota prot. n. 114357 del 29/04/09, con la<br />

quale la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, sulla base delle motivazioni<br />

di cui ai punti precedenti, ha avviato il procedimento di<br />

revoca per un importo pari ad euro 50.750,00;<br />

Vista la nota di UniCredit Medio Credito Centrale<br />

di cui sopra con la quale ci viene comunicata che il<br />

contributo è stato erogato con valuta 07/04/2006;<br />

Ritenuto pertanto di dover procedere al la revoca<br />

totale dell’agevolazione concessa sul bando 2003<br />

all’impresa “S.D.P. S.r.l. in liquidazione” per l’importo<br />

di euro 50.750,00;<br />

Ritenuto di dover procedere al recupero del contributo<br />

per euro 50.750,00, relativo al bando 2003,indebitamente<br />

fruito, maggiorato degli interessi per euro 5.414,97,<br />

calcolati secondo le disposizioni vigenti a decorrere dalla<br />

data del 07/04/2006 - giorno di valuta di accredito del<br />

contributo - fino alla data del presente decreto, come di<br />

seguito indicato:<br />

2. di recuperare il contributo indebitamente fruito<br />

dall’impresa “ S.D.P. S.r.l. in liquidazione” accertando la<br />

relativa entrata di euro 50.750,00 sul capitolo 32050/E<br />

del bilancio di previsione 2009;<br />

3. di accertare sul capitolo 32049/E del bilancio di<br />

previsione 2009 le somme dovute a titolo di interessi, per<br />

un importo complessivo pari ad euro 5.414,97 calcolata<br />

per ogni giorno a decorrere dalla data del 07/04/2006 fino<br />

alla data del presente decreto;<br />

4. di incaricare il Settore Contabilità a inviare<br />

all’impresa “S.D.P. Srl in liquidazione” e al liquidatore


146 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

sig. “Cattaneo Giovanni Alberto”, come identificati<br />

nell’allegato A <strong>parte</strong> integrante e sostanziale del presente<br />

atto, apposito avviso, nel quale verrà indicata la somma<br />

totale da restituire, il termine entro il quale provvedere al<br />

pagamento e le relative modalità di versamento;<br />

5. di autorizzare il Settore Contabilità, trascorso<br />

inutilmente il termine di cui al capoverso precedente<br />

senza che le somme siano state incassate, di procedere<br />

al recupero coattivo del credito ai sensi dell’art. 24 del<br />

Regolamento di attuazione della legge di contabilità n.<br />

61/R del 19.12.2001 e s.m.i;<br />

6. di notificare, a cura del Settore “Artigianato e<br />

politiche di sostegno alle imprese” della Direzione<br />

Generale dello Sviluppo Economico, il presente decreto<br />

all’Impresa “S.D.P. S.r.l. in liquidazione” e al liquidatore<br />

sig. “Cattaneo Giovanni Alberto” così come identificati<br />

nell’allegato A, <strong>parte</strong> rilevante e sostanziale del presente<br />

atto;<br />

7. che il presente atto, soggetto a pubblicazione ai<br />

sensi dell’art. 18, comma 2, lett. a) della L.R. 23/2007,<br />

in quanto conclusivo del procedimento amministrativo<br />

regionale, è pubblicato integralmente sulla banca dati<br />

degli atti amministrativi della Giunta regionale.<br />

È escluso dalla pubblicazione integrale l’allegato A<br />

ai sensi dell’art. 6 comma 2 della L.R. 23/2007 e della<br />

Direttiva approvata con DGR 167/2007.<br />

Il Dirigente<br />

Alessandro Compagnino<br />

Direzione Generale Sviluppo Economico<br />

Area di Coordinamento Politiche Industriali,<br />

Innovazione e Ricerca, Artigianato, Resp.Soc.<br />

Imprese<br />

Settore Artigianato e Politiche di Sostegno alle<br />

Imprese<br />

DECRETO 29 giugno 2009, n. 3203<br />

certificato il 08-07-2009<br />

Reg. CE 1260/99 Docup Ob. 2 Anni 2000/2006<br />

Misura 1.2 “Aiuti agli investimenti di piccole imprese<br />

artigiane di produzione e coop.ve di produzione”.<br />

Variazione investimento Ditta Pacchini Andrea<br />

(elenco 5316) e approvazione rendicontazione finale<br />

di spesa (elenco 5314).<br />

IL DIRIGENTE<br />

Visto quanto disposto dall’art. 2 della legge<br />

regionale 8 gennaio 2009 n. 1 “Testo unico in materia<br />

di organizzazione e ordinamento del personale” che<br />

definisce i rapporti tra gli organi di direzione politica e<br />

dirigenza;<br />

Visti gli artt. 6 e 9 della richiamata L.R. 1/09, inerenti<br />

le competenze dei responsabili di settore;<br />

Visto il decreto della Direzione Generale Sviluppo<br />

Economico 5740/2005, successivamente modificato dal<br />

decreto 1446/2007, con il quale al sottoscritto è stata<br />

attribuita la responsabilità del Settore Artigianato e<br />

Politiche di sostegno alle imprese;<br />

Vista la deliberazione della Giunta Regionale n. 1091<br />

dell’8.10.2001 “Regolamento (CE) n. 1260/99 - Presa<br />

d’atto del Docup Ob. 2 Anni 2000/2006 approvato dalla<br />

Commissione europea con decisione C2001 n. 2725 del<br />

27 settembre 2001;<br />

Vista la deliberazione della G.R. 19.11.2001 n. 1257<br />

con la quale sono stati approvati i criteri prioritari per<br />

la valutazione delle domande di ammissione ai benefici<br />

relativi alla Misura 1.2. del Docup Ob. 2 anni 2000/2006<br />

“Aiuti agli investimenti di piccole imprese artigiane di<br />

produzione e cooperative di produzione”;<br />

Preso atto che i Complementi di Programmazione della<br />

Misura 1.2 prevedono quale responsabile della gestione,<br />

attuazione, controllo e pagamenti Artigiancredito<br />

Toscano;<br />

Visto il decreto n. 1237 del 21.3.2002, integrato con<br />

decreto n. 1483 del 5.4.2002, che definisce, a seguito<br />

dell’approvazione dei complementi di programmazione,<br />

il regolamento di accesso alla Misura 1.2. “Aiuti agli<br />

investimenti di piccole imprese artigiane di produzione<br />

e cooperative di produzione” del Docup Ob. 2 Anni<br />

2000/2006, e successive modifiche;<br />

Visto il Reg. CE 800/2008 della Commissione, relativo<br />

all’applicazione degli artt. 87 e 88 del Trattato CE agli<br />

aiuti compatibili con il mercato comune, pubblicato sulla<br />

G.U.C.E. L 214/3 del 9.8.2008;<br />

Visto il decreto dirigenziale 609/2009, che modifica<br />

il bando approvato con decreto dirigenziale 1237/2002<br />

e s.m.i. sopra citato, adeguandolo al dettato del Reg.<br />

CE 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008,<br />

che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con<br />

il mercato comune, in applicazione degli artt. 87 e<br />

88 del Trattato (regolamento generale di esenzione<br />

per categoria), pubblicato sulla G.U.C.E. L 214/3 del<br />

9.8.2008;<br />

Visto il decreto 4063 dell’1.8.2002, con il quale<br />

viene approvata la bozza di convenzione tra la <strong>Regione</strong>


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

<strong>Toscana</strong> ed Artigiancredito Toscano e costituito il fondo<br />

di rotazione previsto dalla Misura 1.2, e successive<br />

modifiche e integrazioni;<br />

Visto il decreto dirigenziale 6503 del 27.12.2007, con<br />

il quale si dispone, tra l’altro, la concessione dell’aiuto<br />

rimborsabile alla Ditta Pacchini Andrea;<br />

Vista la comunicazione di Artigiancredito Toscano<br />

prot. 2009/5316/09/14 del 23.6.2009, agli atti del<br />

settore, con la quale il Responsabile della Gestione<br />

della Misura 1.2 trasmette, a seguito della valutazione<br />

tecnica positiva dei competenti Uffici di Artigiancredito<br />

Toscano sui documenti presentati dai soggetti beneficiari,<br />

atto di variazione per riduzione di investimento della<br />

ditta sopracitata, che passa da euro 451.944,85 a euro<br />

299.836,90, con la conseguente riduzione dell’aiuto<br />

rimborsabile, che passa da euro 271.166,90 a euro<br />

179.902,14, come risulta dall’allegato A al presente atto;<br />

Vista la comunicazione di Artigiancredito Toscano<br />

prot. 2009/5314/09/14 del 23.6.2009, agli atti del settore,<br />

con la quale il Responsabile della Gestione della Misura<br />

1.2 trasmette, a seguito della valutazione tecnica dei<br />

documenti presentati dai soggetti beneficiari e sulla<br />

base di quanto disposto dal Regolamento di accesso al<br />

bando in oggetto, un elenco di rendicontazioni finali di<br />

spesa istruite positivamente, ai fini della erogazione del<br />

contributo in assenza della garanzia fidejussoria, come<br />

previsto dai Bandi in oggetto, come risulta dall’allegato<br />

B al presente atto;<br />

DECRETA<br />

147<br />

- di approvare, per le motivazioni indicate in narrativa,<br />

la variazione dell’investimento della Ditta Pacchini<br />

Andrea, che passa da euro 451.944,85 a euro 299.836,90,<br />

con la conseguente riduzione dell’aiuto rimborsabile, che<br />

passa da euro 271.166,90 a euro 179.902,14, come risulta<br />

dall’allegato A al presente atto;<br />

- di approvare, per le motivazioni indicate in narrativa,<br />

la rendicontazione finale di spesa istruita positivamente<br />

per l’accesso al Regime di aiuto Misura 1.2 “Aiuti agli<br />

investimenti di piccole imprese artigiane di produzione<br />

e cooperative di produzione” - Reg. CE 1260/99 - Ob.<br />

2 e Phasing Out - Anni 2000/2006 - della Ditta Pacchini<br />

Andrea, di cui all’allegato B, che forma <strong>parte</strong> integrante<br />

e sostanziale del presente atto;<br />

- di trasmettere il presente decreto ad Artigiancredito<br />

Toscano per i provvedimenti consequenziali previsti,<br />

compresa la informazione ai soggetti interessati.<br />

Il presente atto, soggetto a pubblicazione ai sensi<br />

dell’articolo 18, comma 2, lett. a) della L.R. 23/2007,<br />

in quanto conclusivo del procedimento amministrativo<br />

regionale, è pubblicato integralmente sulla banca dati<br />

degli atti amministrativi della Giunta Regionale.<br />

Il Dirigente<br />

Alessandro Compagnino<br />

SEGUONO ALLEGATI


148 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Allegato A<br />

Reg. 1260/99 Docup Ob. 2 Anni 2000-2006 Misura1.2 "Aiuti agli Investimenti di imprese artigiane e cooperative di produzione e lavoro"<br />

Aiuto Rimborsabile<br />

modificato<br />

Investimento<br />

modificato<br />

Aiuto Rimborsabile<br />

concesso<br />

Investimento<br />

ammesso<br />

Provvedimento di<br />

concessione<br />

N. Prot. Ragione Sociale Prov. Data presentazione<br />

domanda<br />

€. 179.902,14<br />

1 12/19AR/B PACCHINI ANDREA LI <strong>28</strong>/09/2007 DD. 6503 del 27/12/2007 €. 451.944,85 €. 271.166,90 €. 299.836,90


Allegato<br />

15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Reg. 1260/99 Docup Ob. 2 e Phasing Out Azione 1.2 Anni 2000-2006 "Aiuti agli Investimenti di imprese<br />

artigiane e cooperative di produzione e lavoro"<br />

Elenco rendicontazioni finali istruite positivamente<br />

Data di completamento della<br />

rendicontazione Inv. ammesso Inv. rendicontato Aiuto rimb. da erogare<br />

N. Prot. Denominazione Sociale<br />

1 12/19AR/B PACCHINI ANDREA 22/06/2009 € 299.836,90 € 299.836,90 €. 179.902,14<br />

149


150 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

ALTRI ENTI<br />

ALAMEDA S.R.L. FIRENZE<br />

Valutazione di Impatto Ambientale - Verifica<br />

di assoggettabilità art. 20 D. Lgs 152/2006 e s.m.i. -<br />

realizzazione di un Impianto Fotovoltaico connesso<br />

alla rete elettrica di distribuzione, in loc. Campo al<br />

Pozzo nel Comune di Suvereto (LI).<br />

Ai sensi dell’art. 20 comma 2 del D.Lgs 152/2006<br />

e s.m.i. (Norme in materia ambientale), la Società<br />

ALAMEDA srl con sede in Via Caduti di Cefalonia, 76 –<br />

50127 Firenze (FI) informa che:<br />

1. in data 03 luglio 2009 ha presentato presso la<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> – Struttura Operativa Regionale per<br />

la Valutazione d’Impatto Ambientale – la Relazione<br />

Generale di Valutazione Ambientale ed il Progetto<br />

Preliminare relativo alla realizzazione di un Impianto<br />

Fotovoltaico connesso alla rete elettrica di distribuzione,<br />

in loc. Campo al Pozzo nel Comune di Suvereto in<br />

provincia di Livorno;<br />

2. il progetto riguarda la realizzazione di un impianto<br />

a terra, di potenza pari a 1350,30 kWp, che occupa una<br />

superficie di area 2,6 ha circa, e delle necessarie opere a<br />

servizio a rete di servizio per il collegamento della rete<br />

elettrica di distribuzione esistente;<br />

3. la documentazione di cui al capoverso 1 è depositata<br />

presso l’Albo Pretorio del Comune di Suvereto per la<br />

consultazione al pubblico;<br />

4. entro quarantacinque giorni dalla pubblicazione<br />

del presente avviso, chiunque abbia interesse può far<br />

pervenire le proprie osservazioni presso <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong><br />

– Settore V.I.A., via Bardazzi 19/21.<br />

Il Legale Rappresentante<br />

Giacomo Tinti<br />

AUTOSTRADE PER L’ITALIA S.P.A. - ROMA<br />

Avviso di invio istanza di verifica di assoggettabilità<br />

ai sensi del D.lgs 152/06 così come modificato dal<br />

D.lgs. 4/08, art. 20 per la realizzazione di un impianto<br />

fotovoltaico della potenza di 201,30 kWp sito presso<br />

via G.Bovio 23, Comune di Calenzano (FI).<br />

Dati del proponente:<br />

Autostrade per l’Italia S.p.A.<br />

Via Bergamini 50<br />

00159 – Roma<br />

Oggetto:<br />

Impianto fotovoltaico (pensilina parcheggio) da<br />

201,30 kWp c/o Centro Elaborazione Dati - Via G.Bovio<br />

23, Comune di Calenzano (FI)<br />

La documentazione inerente il progetto (progetto<br />

preliminare, definitivo e relazione paesaggistica) è stata<br />

inviata a:<br />

- <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong><br />

- Provincia di Firenze<br />

- Comune di Campi Bisenzio<br />

Eventuali osservazioni dovranno pervenire entro 45<br />

gg dalla pubblicazione del presente avviso a:<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong><br />

Direzione Generale Presidenza A.C. Programmazione<br />

e Controllo<br />

Settore Valutazione di Impatto Ambientale<br />

Via Bardazzi 19<br />

50127 Firenze<br />

Il Responsabile del Procedimento<br />

Alessandro Senatori<br />

AUTOSTRADE PER L’ITALIA S.P.A. - ROMA<br />

Avviso di invio istanza di verifica di assoggettabilità<br />

ai sensi del D.lgs 152/06 così come modificato dal<br />

D.lgs. 4/08, art. 20 per la realizzazione di un impianto<br />

fotovoltaico della potenza di <strong>28</strong>0,50 kWp sito presso<br />

via Limite, Comune di Campi Bisenzio (FI).<br />

Dati del proponente:<br />

Autostrade per l’Italia S.p.A.<br />

Via Bergamini 50<br />

00159 – Roma<br />

Oggetto:<br />

Impianto fotovoltaico (pensilina parcheggio e copertura<br />

edifici) da <strong>28</strong>0,50 kWp c/o Sede Direzionale Palazzo<br />

Fagnoni - Via Limite, Comune di Campi Bisenzio (FI)<br />

La documentazione inerente il progetto (progetto<br />

preliminare, definitivo e relazione paesaggistica) è stata<br />

inviata a:<br />

- <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong><br />

- Provincia di Firenze<br />

- Comune di Campi Bisenzio<br />

Eventuali osservazioni dovranno pervenire entro 45<br />

gg dalla pubblicazione del presente avviso a:<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong><br />

Direzione Generale Presidenza A.C. Programmazione<br />

e Controllo


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Settore Valutazione di Impatto Ambientale<br />

Via Bardazzi 19,<br />

50127 Firenze<br />

Il Responsabile del Procedimento<br />

Alessandro Senatori<br />

AUTOSTRADE PER L’ITALIA S.P.A. - ROMA<br />

Avviso di invio istanza di verifica di assoggettabilità<br />

ai sensi del D.lgs 152/06 così come modificato dal<br />

D.lgs. 4/08, art. 20 per la realizzazione di un impianto<br />

fotovoltaico della potenza di 1136,72 kWp sito presso<br />

via di Mollaia, Comune di Campi Bisenzio (FI).<br />

Dati del proponente:<br />

Autostrade per l’Italia S.p.A.<br />

Via Bergamini 50<br />

00159 – Roma<br />

Oggetto:<br />

Centrale FV (pensiline parcheggio, coperture edifici<br />

ed impianto a terra) da 1136,72 kWp c/o Nuovo Centro<br />

Direzionale Firenze - Via di Mollaia, Comune di Campi<br />

Bisenzio (FI)<br />

La documentazione inerente il progetto (progetto<br />

preliminare, definitivo e relazione paesaggistica) è stata<br />

inviata a:<br />

- <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong><br />

- Provincia di Firenze<br />

- Comune di Campi Bisenzio<br />

Eventuali osservazioni dovranno pervenire entro 45<br />

gg dalla pubblicazione del presente avviso a:<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong><br />

Direzione Generale Presidenza A.C. Programmazione<br />

e Controllo<br />

Settore Valutazione di Impatto Ambientale<br />

Via Bardazzi 19,<br />

50127 Firenze<br />

ENER FREE SAS - Pescia (PT)<br />

Il Responsabile del Procedimento<br />

Alessandro Senatori<br />

Avviso di attivazione procedura di Verifica<br />

come previsto dall’art. 20 D.Lgs. 152/2006 così<br />

come modificato dal D.Lgs. 16 Gennaio 2008 n. 4<br />

per la realizzazione di un impianto fotovoltaico di<br />

potenza pari a 49,<strong>28</strong> kWp posto su terreno, sito in<br />

151<br />

via Squarciabocconi 83, località Veneri, Comune di<br />

Pescia Provincia di Pistoia, di proprietà di Ener Free<br />

s.a.s. di Betti Massimo & C.<br />

Dati del proponente:<br />

Betti Massimo<br />

Via delle Puzzole, 4 località Veneri Comune di Pescia -<br />

51012 PISTOIA<br />

Dati del progettista:<br />

Simoni Massimo<br />

Via dei Masini, 24/A località Marlia Comune di Capannori<br />

– 55014 LUCCA<br />

La documentazione inerente il progetto (progetto<br />

preliminare e studio ambientale) è stata inviata a:<br />

- <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong><br />

- Provincia di Pistoia<br />

- Comune di Pescia<br />

- Comunità Montana Appennino Pistoiese<br />

- A.R.P.A.T:<br />

Eventuali osservazioni dovranno pervenire entro 45 gg<br />

dalla pubblicazione del presente avviso all’indirizzo :<br />

Settore Valutazione di Impatto Ambientale<br />

Direzione Generale e Presidenza Area di Coordinamento<br />

Programmazione e Controllo<br />

c.a. Fabio Zita<br />

Via Bardazzi, 19<br />

50127 Firenze (FI)<br />

FERMET SERVIZI S.L.R. (MASSA)<br />

Il Responsabile<br />

Betti Massimo<br />

Verifica di assoggettabilità a Valutazione di<br />

Impatto Ambientale (art. 20, D.Lgs. n. 152/2006 e<br />

s.m.i.) - Ditta FERMET S.r.l. Via Casellotto di Sopra,<br />

7 54100 Massa (MS); Località Via Frassina n. 51<br />

Carrara (MS).<br />

Ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs n. 152/2006 così come<br />

modificato dal D.Lgs n. 4/2008, si comunica il deposito<br />

c/o la Provincia di Massa-Carrara (MS) Settore Servizi<br />

di Staff della Presidenza, Garante per l’informazione<br />

della documentazione per l’attivazione della Verifica di<br />

assoggettabilità alla Procedura di Valutazione d’Impatto<br />

Ambientale del seguente progetto:<br />

Proponente:<br />

FERMET S.r.l. – Via Casellotto di Sopra, 7 - 54100<br />

Massa (MS) - Localizzazione:<br />

Descrizione sintetica del Progetto:<br />

“centro di raccolta, di trattamento e recupero di<br />

rifiuti costituiti da metalli in genere e veicoli fuori uso,


152 15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

commercio di rottami metallici, nonché recupero di<br />

apparecchiature elettriche e di altre tipologie di rifiuti<br />

Luogo di deposito documentazione”:<br />

Provincia di Massa-Carrara (MS) – Settore Servizi<br />

di Staff della Presidenza – Garante per l’informazione dei<br />

Preocedimenti di V.I.A – Piazza Aranci, Palazzo Ducale<br />

– 54100 MASSA (MS)<br />

Termini per la presentazione di osservazioni: 45 gg<br />

dalla data di pubblicazione del presente avviso.<br />

LINEA COLOR S.R.L. - Vernio (PO)<br />

N° DITTE SOGGETTE AD ESPROPRIO<br />

Nel comune di Vecchiano (PI)<br />

1 BARSANTI GIULIANO nato a Pisa il<br />

21/10/1949 CF BRSGLN49R21G702E<br />

Il Legale Rappresentante<br />

Realizzazione impianto per la produzione di<br />

energia idroelettrica ad acqua fluente in loc. Fiume<br />

Bisenzio, Comune di Vernio, Loc. Fondagnana.<br />

Il proponente del progetto è il Sig. Fabrizi Fabrizio.<br />

L’oggetto del progetto è: Realizzazione impianto per<br />

la produzione di energia idroelettrica ad acqua fluente<br />

La localizzazione del progetto è: Fiume Bisenzio,<br />

Comune di Vernio, Loc. Fondagnana<br />

Gli atti della pratica in oggetto nella loro interezza<br />

possono essere consultati presso il Servizio Ambiente<br />

della Provincia di Prato, via Pisano 12 e presso l’Albo<br />

Pretorio del Comune di Vernio, piazza del Comune 20,<br />

per 45 (quarantacinque) giorni consecutivi decorrenti<br />

dalla data di pubblicazione sul B.U.R.T. del presente<br />

avviso.<br />

Entro tale termine chiunque può prenderne visione,<br />

presentando le osservazioni che ritenga opportune<br />

POSSENTI DORETTA nata a Vecchiano il<br />

01/02/1951 CF PSSDTT51B41L702Q<br />

Il Responsabile<br />

Marco Risaliti<br />

RETE FERROVIARIA ITALIANA S.p.A.<br />

- Direz. Compart.le Infrastruttura - FIRENZE<br />

FOGLIO<br />

N°<br />

27<br />

Ordine di pagamento diretto delle indennità di<br />

espropriazione (art. 26 dpr 327/2001) - Ditte soggette<br />

ad esproprio nel comune di Vecchiano (PI) - Barsanti<br />

Giuliano e Possenti Doretta.<br />

DATI CATASTALI<br />

PARTIC.<br />

N°<br />

1810 (ex<br />

1675p)<br />

1808 (ex<br />

1566p)<br />

SUPERFICIE<br />

MQ.<br />

158<br />

127<br />

IL DIRIGENTE<br />

Visto l’Atto di Concessione ministeriale di cui al DM<br />

n. 138-T del 31.10.2000 così come integrato dal DM n.<br />

60-T del <strong>28</strong>.11.2002, con il quale sono stati delegati a<br />

RFI S.p.A., concessionaria dell’infrastruttura ferroviaria<br />

nazionale, i poteri espropriativi ai sensi dell’art. 6 comma<br />

8 del DPR 327/2001 e s.m.i.;<br />

Vista la Delibera n° 79 in data 29 luglio 2004 del<br />

Referente di progetto con la quale è stato approvato il<br />

progetto definitivo e dichiarata la P.U. dei lavori per la<br />

costruzione di un Sottovia carrabile al Km 106+538, di<br />

una strada di collegamento e di un ponte sul fosso della<br />

Bufalina, compresi i raccordi alle viabilità esistenti,<br />

per la soppressione dei Passaggi a Livello posti ai Km<br />

110+221, 111+946 e 113+538 della linea Pisa - La Spezia,<br />

in Comune di Vecchiano (PI);<br />

Vista la richiesta del Responsabile del Procedimento<br />

Espropriativo n° 490 in data 12/05/2009 intesa ad<br />

ottenere l’ordinanza di pagamento diretto delle indennità<br />

d’esproprio;<br />

Viste le dichiarazioni di piena ed esclusiva proprietà,<br />

nonché l’assunzione di ogni e qualsiasi responsabilità in<br />

ordine ad eventuali diritti di terzi prodotte dai proprietari<br />

dei beni da espropriare e la relativa documentazione<br />

comprovante;<br />

Visto il Verbale degli Accordi in data 11/06/2009<br />

con i quali i proprietari hanno condiviso le indennità di<br />

espropriazione;<br />

ORDINA<br />

il pagamento delle indennità definitive di esproprio di<br />

cui al seguente elenco:<br />

SOMME DA PAGARE<br />

Indennità totale € 23.000,00<br />

€ 15.039, per indennità base<br />

€ 1.504,00 per maggiorazioni<br />

€ 6.457, per occ. temp.<br />

Totale da corrispondere: € 23.000,00


15.07.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Dispone inoltre che agli eventuali terzi titolari di diritti<br />

sia data comunicazione del presente provvedimento e<br />

che un estratto venga pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale<br />

della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong><br />

nel cui territorio si trovano i beni da espropriare. Decorsi<br />

30 giorni da tale formalità, senza che siano prodotte<br />

opposizioni da terzi, la presente ordinanza diventerà<br />

esecutiva.<br />

Il Dirigente dell’ufficio per le Espropriazioni<br />

Calogero Di Venuta<br />

RETE FERROVIARIA ITALIANA S.p.A.<br />

- Direz. Compart.le Infrastruttura - FIRENZE<br />

Ordine di pagamento diretto delle indennità di<br />

espropriazione (art. 26 dpr 327/2001) - Ditte soggette<br />

a servitù di elettrodotto nel comune di Vecchiano (PI)<br />

- Cantore Ada - Guidoni Laura - Guidoni Michele.<br />

IL DIRIGENTE<br />

Visto l’Atto di Concessione ministeriale di cui al DM<br />

n. 138-T del 31.10.2000 così come integrato dal DM n.<br />

60-T del <strong>28</strong>.11.2002, con il quale sono stati delegati a<br />

RFI S.p.A., concessionaria dell’infrastruttura ferroviaria<br />

nazionale, i poteri espropriativi ai sensi dell’art. 6 comma<br />

8 del DPR 327/2001 e s.m.i.;<br />

Vista la Delibera n° 461 in data 12 luglio 2005 del<br />

Referente di progetto con la quale è stato approvato il<br />

N° DITTE SOGGETTE A SERVITU’ DI<br />

ELETTRODOTTO<br />

Nel comune di Vecchiano (PI)<br />

1 CANTORE ADA nata a Milano il 04/01/45<br />

C.F. CNTDAA45A44F205J,<br />

GUIDONI LAURA nata a Livorno il 21/11/1973<br />

CF. GDNLRA73S61E625Z<br />

Guidoni Michele nato a Pisa il 18/02/1969<br />

C.F. GDNMHL69B18G702U<br />

Dispone inoltre che agli eventuali terzi titolari di diritti<br />

sia data comunicazione del presente provvedimento e<br />

che un estratto venga pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale<br />

della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong><br />

nel cui territorio si trovano i beni da espropriare. Decorsi<br />

30 giorni da tale formalità, senza che siano prodotte<br />

FOGLIO<br />

N°<br />

DATI CATASTALI<br />

PARTIC.<br />

N°<br />

SUPERFICIE<br />

MQ.<br />

3 20 576<br />

SOMME DA PAGARE<br />

Indennità totale € 1.500,00<br />

Totale da corrispondere: € 1.500,00<br />

153<br />

progetto definitivo e dichiarata la P.U. dei lavori per<br />

la “Costruzione sottostazione elettrica di conversione<br />

a seguito dell’elettrificazione della linea Vada –<br />

Collesalvetti – Pisa. Costituzione servitù di Elettrodotto,<br />

in Comune di Fauglia (PI);<br />

Vista la richiesta del Responsabile del Procedimento<br />

Espropriativo n°504 in data 22/06/2009 intesa ad<br />

ottenere l’ordinanza di pagamento diretto delle indennità<br />

d’esproprio;<br />

Viste l’atto preliminare di costituzione di servitù<br />

di elettrodotto con conduttori aerei firmato in data<br />

30/04/2009 con i quali i proprietari hanno condiviso le<br />

indennità di servitù di elettrodotto;<br />

Viste le dichiarazioni di piena ed esclusiva proprietà,<br />

nonché l’assunzione di ogni e qualsiasi responsabilità in<br />

ordine ad eventuali diritti di terzi prodotte dai proprietari<br />

dei beni da espropriare e la relativa documentazione<br />

comprovante.<br />

ORDINA<br />

Il pagamento delle indennità definitive di esproprio di<br />

cui al seguente elenco:<br />

opposizioni da terzi, la presente ordinanza diventerà<br />

esecutiva.<br />

Il Dirigente dell’ufficio per le Espropriazioni<br />

Calogero Di Venuta


154 15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

SEZIONE <strong>II</strong><br />

- Statuti<br />

COMUNE DI CASTELFRANCO DI SOTTO<br />

(Pisa)<br />

Modifi ca degli artt. 16 e 70 dello Statuto comunale<br />

(deliberazione C.C. n. 44 del 26 giugno 2009).<br />

Art. 16<br />

Composizione<br />

1 - La Giunta è composta dal Sindaco, che la convoca<br />

e la presiede, e da un numero di Assessori che potrà<br />

variare da un minimo di quattro a un massimo di sette, su<br />

decisione del Sindaco. Omissis.<br />

Art. 70<br />

Revisore Contabile Unico<br />

1- Presso il Comune è istituita la fi gura del Revisore<br />

Contabile Unico eletto dal Consiglio Comunale a<br />

maggioranza assoluta dei membri e scelto fra i soggetti<br />

di cui al comma 2 dell’art. 234 del D.Lgs 267/2000.<br />

COMUNE DI CAVRIGLIA (Arezzo)<br />

Modifi ca all’art. 19, comma 1, dello Statuto comunale<br />

(deliberazione C.C. n. 26 del 26 giugno 2009).<br />

IL RESPONSABILE<br />

DELL’AREA AMMINISTRATIVA<br />

AVVISA<br />

che con delibera di Consiglio Comunale n. 26 del<br />

26.06.2009, dichiarata immediatamente eseguibile, l’art.<br />

19, comma 1, dello Statuto Comunale è stato modifi cato<br />

nella maniera che segue:<br />

“La Giunta è composta dal Sindaco, che la convoca<br />

e la presiede, e da un numero di assessori sino al limite<br />

massimo previsto dall’art. 47, comma 1, del D.Lgs. n.<br />

267/2000”;<br />

La disposizione così modifi cata entrerà in vigore,<br />

così come previsto dall’art. 6, comma 5, del D.Lgs. n.<br />

267/2000, decorsi trenta giorni dall’affi ssione all’albo<br />

pretorio dell’ente<br />

Il Responsabile<br />

Donatella Renzi<br />

- Decreti<br />

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE<br />

DI AREZZO<br />

DECRETO DEL SEGRETARIO PROVINCIALE<br />

3 luglio 2009, n. 320<br />

Costituzione di servitù ed occupazione temporanea<br />

di terreni occorrenti per i lavori relativi alla<br />

rete irrigua del distretto 21 sistema Montedoglio interessante<br />

aree agricole nel comune di Civitella in Val<br />

di Chiana e di Monte san Savino. 1^ lotto 2^ stral cio<br />

4^ raggruppamento - pagamento diretto indennità di<br />

asservimento e di occupazione.<br />

IL SEGRETARIO<br />

GENERALE DELLA PROVINCIA DI AREZZO<br />

Omissis<br />

DECRETA<br />

1) Di provvedere al pagamento della somma di Euro<br />

2.006,01= a favore di Biliotti Antonio;<br />

2) Di dare atto che su tale somma non dovrà essere<br />

effettuata la ritenuta del 20% di cui all’art. 11 - comma 7<br />

- della L. 413/91, in quanto trattasi di terreni non ricadenti<br />

nelle zone urbanistiche di cui al comma 5 dello stesso<br />

articolo di legge.<br />

3) Di dare immediata notizia - ai sensi dell’art. 26<br />

comma 7 del D.P.R. 327/2001 - del presente provvedimento<br />

ad eventuali terzi che risultino titolari di un<br />

diritto e di provvedere alla pubblicazione per estratto nel<br />

B.U.R.T. Il provvedimento diverrà esecutivo nel termine<br />

di 30 giorni dal compimento delle predette formalità se<br />

non è proposta da terzi opposizione per l’ammontare<br />

dell’indennità.<br />

- Determinazioni<br />

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE<br />

DI AREZZO<br />

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />

6 aprile 2009, n. 43<br />

Il Segretario Generale<br />

Gabriele Chianucci<br />

T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche -<br />

variante della concessione di derivazione di acqua<br />

pubblica dal torrente Gravena in Comune di Subbiano


15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

155<br />

in loc. Il Molino per uso irrigazione attrezzature - La quantità di acqua da derivare è fi ssata in misura<br />

sportive e verde privato - Ditta Gentili Rita - pratica non superiore alla portata massima di 2,13 litri/sec.<br />

n. CSU1991_00003<br />

destinati ad uso irrigazione, irrigazione attrezzature<br />

sportive, verde privato e servizi igienici;<br />

IL DIRIGENTE<br />

DEL SERVIZIO ACQUE E DEMANIO IDRICO<br />

- La società concessionaria corrisponderà an nualmente<br />

il canone annuo di Euro 92,96 (Euro novanta-<br />

DETERMINA<br />

duevirgolanovantaseicentesimi) calcolato sulla base delle<br />

Deliberazioni di Giunta Provinciale in materia, l’addizionale<br />

regionale istituita con L.R. n. 92/94 di Euro 9,3<br />

(Euro novevirgolatrecentesimi), pari ad 1/10 del canone.<br />

- La quantità di acqua da derivare è fi ssata in misura<br />

non superiore alla portata massima di 1 litri/sec. destinati<br />

ad uso irrigazione attrezzature sportive e verde privato;<br />

- La società concessionaria corrisponderà annualmente<br />

il canone annuo di Euro 92,96 (Euro novantaduevirgolanovantaseicentesimi)<br />

calcolato sulla base delle<br />

Deliberazioni di Giunta Provinciale in materia, l’addizionale<br />

regionale istituita con L.R. n. 92/94 di Euro 9,3<br />

(Euro novevirgolatrecentesimi), pari ad 1/10 del canone.<br />

Estratto del Disciplinare del 25/02/2009 Rep. n. 1145<br />

Omissis<br />

Art. 4<br />

Garanzie da osservarsi<br />

Saranno a carico della Ditta concessionaria eseguite e<br />

mantenute tutte le opere necessarie, sia per attraversamenti<br />

di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese della<br />

proprietà e tutela delle risorse idriche, in dipendenza della<br />

concessa derivazione, in qualunque tempo si manifesti la<br />

necessità delle dette opere.<br />

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE<br />

DI AREZZO<br />

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />

6 aprile 2009, n. 44<br />

Il Dirigente<br />

Leandro Radicchi<br />

T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche -<br />

rinnovo con variante della concessione di derivazione<br />

di acqua pubblica dal torrente Gravena in comune di<br />

Subbiano in loc. Il Molino della Gravena - Castelluccio<br />

per uso irrigazione, irrigazione attrezzature sportive,<br />

verde privato e servizi igienici - Ditta Gentili Rita -<br />

pratica n. CSU1994_00008.<br />

IL DIRIGENTE<br />

DEL SERVIZIO ACQUE E DEMANIO IDRICO<br />

DETERMINA<br />

Estratto del Disciplinare del 25/02/2009 Rep. n. 1144<br />

Omissis<br />

Art. 4<br />

Garanzie da osservarsi<br />

Saranno a carico della Ditta concessionaria eseguite e<br />

mantenute tutte le opere necessarie, sia per attraversamenti<br />

di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese della<br />

proprietà e tutela delle risorse idriche, in dipendenza della<br />

concessa derivazione, in qualunque tempo si manifesti la<br />

necessità delle dette opere.<br />

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE<br />

DI AREZZO<br />

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />

7 aprile 2009, n. 45<br />

Il Dirigente<br />

Leandro Radicchi<br />

T.U. sulle acque pubbliche - concessione di derivazione<br />

di acqua pubblica dal torrente Sova in comune<br />

di Bibbiena in loc. La Fornace ad uso industriale -<br />

Ditta Agnolozzi S.r.l. - pratica CSU2005_00011.<br />

IL DIRIGENTE<br />

DEL SERVIZIO ACQUE E DEMANIO IDRICO<br />

DETERMINA<br />

- La quantità di acqua da derivare è fi ssata in misura<br />

non superiore alla portata massima di 33,34 litri/sec.<br />

destinati ad uso industriale;<br />

- La società concessionaria corrisponderà annualmente<br />

il canone annuo di Euro 1889,16 (Eurotocentoottantanovevirgolanovantasedicicentesimi)<br />

calcolato sulla base<br />

delle Deliberazioni di Giunta Provinciale in materia e<br />

l’addizionale regionale istituita con L.R. n. 92/94 di Euro


156 15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

188,92 (Euro centoottantottovirgolanovantaduecentesimi)<br />

pari ad 1/10 del canone.<br />

Estratto del Disciplinare del 09/03/2009 Rep. n. 1159<br />

Omissis<br />

Art. 4<br />

Garanzie da osservarsi<br />

Saranno a carico della Ditta concessionaria eseguite e<br />

mantenute tutte le opere necessarie, sia per attraversamenti<br />

di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese della<br />

proprietà e tutela delle risorse idriche, in dipendenza della<br />

concessa derivazione, in qualunque tempo si manifesti la<br />

necessità delle dette opere.<br />

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE<br />

DI AREZZO<br />

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />

7 aprile 2009, n. 46<br />

Il Dirigente<br />

Leandro Radicchi<br />

T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche -<br />

rinnovo con variante della concessione di derivazione<br />

di acqua pubblica dal canale maestro della Chiana<br />

in comune di Arezzo in loc. Policiano ad uso irriguo<br />

- Ditta Azienda Agricola Policiano di Orietta Carpi<br />

Bono C. S.a.s. - pratica csu1958_00008.<br />

IL DIRIGENTE<br />

DEL SERVIZIO ACQUE E DEMANIO IDRICO<br />

DETERMINA<br />

- La quantità di acqua da derivare è fi ssata in misura<br />

non superiore alla portata massima di 0,025 mod. destinati<br />

ad uso irrigazione;<br />

- La società concessionaria corrisponderà annualmente<br />

il canone annuo di Euro 12,00 (Euro dodicivirgolazerozero)<br />

calcolato sulla base delle Deliberazioni di Giunta Provinciale<br />

in materia, l’addizionale regionale non è da richiedere,<br />

a norma dell’art. 1 della L.R. n. 92/94, in quan to<br />

inferiore al minimo di legge.<br />

Estratto del Disciplinare del 6/03/2009 Rep. n. 1158<br />

Omissis<br />

Art. 4<br />

Garanzie da osservarsi<br />

Saranno a carico della Ditta concessionaria eseguite e<br />

mantenute tutte le opere necessarie, sia per attraversamenti<br />

di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese della<br />

proprietà e tutela delle risorse idriche, in dipendenza della<br />

concessa derivazione, in qualunque tempo si manifesti la<br />

necessità delle dette opere.<br />

Le condotte per il prelievo dell’acqua potranno essere<br />

sistemate a cavaliere dell’argine ovvero sottopassare questo<br />

in corrispondenza degli esistenti manufatti in muratura.<br />

In ogni caso la ditta concessionaria resta obbligata<br />

ad effettuare a sue spese ed in qualsiasi momento lo<br />

spo stamento delle condotte stesse a semplice richiesta<br />

dell’Autorità Idraulica competente e nel termine da questo<br />

assegnato. In occasione poi della esecuzione di particolari<br />

lavori che interessino l’alveo e gli argini del Canale<br />

Maestro della Chiana la ditta concessionaria è tenuta,<br />

sempre su ordine della predetta Autorità ed a proprio<br />

totale carico, ad allontanare dalle rispettive postazioni sia<br />

le pompe che le condotte ed a sospendere di conseguenza<br />

l’esercizio della derivazione per il tempo strettamente<br />

necessario alla esecuzione dei lavori medesimi.<br />

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE<br />

DI AREZZO<br />

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />

7 aprile 2009, n. 47<br />

Il Dirigente<br />

Leandro Radicchi<br />

T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche<br />

- con cessione di derivazione di acqua pubblica dal<br />

fosso del Cerfone in comune di Caprese Michelangelo<br />

in loc. Pantano per uso irriguo - Ditta: Busi Maria<br />

Assunta. - pratica n. CSU2005_00001.<br />

IL DIRIGENTE<br />

DEL SERVIZIO ACQUE E DEMANIO IDRICO<br />

DETERMINA<br />

- La quantità di acqua da derivare è fi ssata in misura<br />

non superiore alla portata massima di 0,06 litri/sec. destinati<br />

ad uso irrigazione;<br />

- La società concessionaria corrisponderà annualmente<br />

il canone annuo di Euro 12,00 (Euro dodicivirgolazerozero)<br />

calcolato sulla base delle Deliberazioni di Giunta Pro vinciale<br />

in materia, l’addizionale regionale non è da richiedere,<br />

a norma dell’art. 1 della L.R. n. 92/94, in quanto<br />

inferiore al minimo di legge.<br />

Estratto del Disciplinare del 25/02/2009 Rep. n. 1146


15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Omissis<br />

Art. 4<br />

Garanzie da osservarsi<br />

Saranno a carico della Ditta concessionaria eseguite e<br />

mantenute tutte le opere necessarie, sia per attraversamenti<br />

di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese della<br />

proprietà e tutela delle risorse idriche, in dipendenza della<br />

concessa derivazione, in qualunque tempo si manifesti la<br />

necessità delle dette opere.<br />

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE<br />

DI AREZZO<br />

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />

14 aprile 2009, n. 50<br />

Il Dirigente<br />

Leandro Radicchi<br />

T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche -<br />

concessione di derivazione di acqua pubblica sotterranea<br />

da due pozzi in comune di Bucine in loc. Selvaccia<br />

ad uso consumo umano - Ditta Poggio Cennina Immobiliare<br />

S.r.l. - pratica n. ACS2007_00035.<br />

IL DIRIGENTE<br />

DEL SERVIZIO ACQUE E DEMANIO IDRICO<br />

DETERMINA<br />

- La quantità di acqua da derivare è fi ssata in misura<br />

non superiore alla portata massima di 5 litri/sec. destinati<br />

ad uso consumo umano;<br />

- La società concessionaria corrisponderà annualmente<br />

il canone annuo di Euro 320,00 (Euro trecentoventivirgolazerocentesimi)<br />

calcolato sulla base delle<br />

Deliberazioni di Giunta Provinciale in materia e l’addizionale<br />

regionale istituita con L.R. n. 92/94 di Euro 32<br />

(Euro trentaduevirgolazerocentesimi) pari ad 1/10 del<br />

canone.<br />

Estratto del Disciplinare del 17/03/2009 Rep. n. 1166<br />

Omissis<br />

Art. 4<br />

Garanzie da osservarsi<br />

Saranno a carico della Ditta concessionaria eseguite e<br />

mantenute tutte le opere necessarie, sia per attraversamenti<br />

di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese della<br />

157<br />

proprietà e tutela delle risorse idriche, in dipendenza della<br />

concessa derivazione, in qualunque tempo si manifesti la<br />

necessità delle dette opere.<br />

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE<br />

DI AREZZO<br />

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />

14 aprile 2009, n. 51<br />

Il Dirigente<br />

Leandro Radicchi<br />

T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche -<br />

concessione di derivazione di acqua pubblica sot terranea<br />

da un pozzo in comune di Terranuova Bracciolini<br />

in loc. Stranuzzoni ad uso consumo umano e<br />

zootecnico - Ditta Benedetti Ruggero - pratica n. CSA<br />

2007_00001.<br />

IL DIRIGENTE<br />

DEL SERVIZIO ACQUE E DEMANIO IDRICO<br />

DETERMINA<br />

- La quantità di acqua da derivare è fi ssata in misura<br />

non superiore alla portata massima di 0,60 litri/sec.<br />

destinati ad uso consumo umano e zootecnico;<br />

- La società concessionaria corrisponderà annualmente<br />

il canone annuo di Euro 320,00 (Euro trecentoventivirgolazerocentesimi)<br />

calcolato sulla base delle<br />

Deliberazioni di Giunta Provinciale in materia e l’addizionale<br />

regionale istituita con L.R. n. 92/94 di Euro 32,00<br />

(Euro trentaduevirgolazerocentesimi) pari ad 1/10 del canone.<br />

Estratto del Disciplinare del 17/03/2009 Rep. n. 1165<br />

Omissis<br />

Art. 4<br />

Garanzie da osservarsi<br />

Saranno a carico della Ditta concessionaria eseguite e<br />

mantenute tutte le opere necessarie, sia per attraversamenti<br />

di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese della<br />

proprietà e tutela delle risorse idriche, in dipendenza della<br />

concessa derivazione, in qualunque tempo si manifesti la<br />

necessità delle dette opere.<br />

Il Dirigente<br />

Leandro Radicchi


158 15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE<br />

DI AREZZO<br />

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />

8 giugno 2009, n. 66<br />

T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche -<br />

concessione di derivazione acqua pubblica sotterranea<br />

da un pozzo in comune di Sansepolcro in loc. zona<br />

industriale Alto Tevere ad uso servizi igienici - Ditta<br />

Pastina Marmi - pratica n. ACS2005_00002.<br />

IL DIRIGENTE<br />

DEL SERVIZIO ACQUE E DEMANIO IDRICO<br />

DETERMINA<br />

- La quantità di acqua da derivare è fi ssata in misura<br />

non superiore alla portata massima di 0,0038 litri/sec.<br />

destinati ad uso servizi igienici;<br />

- La società concessionaria corrisponderà annualmente<br />

il canone annuo di Euro 92,96 (Euro novantaduevirgolanovantaseicentesimi)<br />

calcolato sulla base delle<br />

De liberazioni di Giunta Provinciale in materia e dell’addizionale<br />

regionale istituita con L.R. n. 92/94 di Euro 9,3<br />

(Euro novevirgolatrecentesimi) pari ad 1/10 del canone.<br />

Estratto del Disciplinare del 15/05/2009 Rep. n. 1202<br />

Omissis<br />

Art. 4<br />

Garanzie da osservarsi<br />

Saranno a carico della Ditta concessionaria eseguite e<br />

mantenute tutte le opere necessarie, sia per attraversamenti<br />

di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese della<br />

proprietà e tutela delle risorse idriche, in dipendenza della<br />

concessa derivazione, in qualunque tempo si manifesti la<br />

necessità delle dette opere.<br />

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE<br />

DI AREZZO<br />

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />

8 giugno 2009, n. 67<br />

Il Dirigente<br />

Leandro Radicchi<br />

T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche<br />

- concessione di derivazione di acqua pubblica sotterranea<br />

da un pozzo in comune di Terranuova Bracciolini<br />

in loc. Penna ad uso irrigazione verde privato e<br />

servizi antincendio - Ditta Jefi l S.r.l. - pratica n. ACS<br />

2004_000058.<br />

IL DIRIGENTE<br />

DEL SERVIZIO ACQUE E DEMANIO IDRICO<br />

DETERMINA<br />

- La quantità di acqua da derivare è fi ssata in<br />

misura non superiore alla portata massima di 0,25 litri/<br />

sec. destinati ad uso irrigazione verde privato e servizi<br />

antincendio;<br />

- La società concessionaria corrisponderà annualmente<br />

il canone annuo di Euro 92,96 (Euro novantaduevirgolanovantaseicentesimi)<br />

calcolato sulla base delle Deliberazioni<br />

di Giunta Provinciale in materia e dell’addizionale<br />

regionale istituita con L.R. n. 92/94 di Euro 9,3<br />

(Euro novevirgolatrecentesimi) pari ad 1/10 del canone.<br />

Estratto del Disciplinare del 15/05/2009 Rep. n. 1203<br />

Omissis<br />

Art. 4<br />

Garanzie da osservarsi<br />

Saranno a carico della Ditta concessionaria eseguite e<br />

mantenute tutte le opere necessarie, sia per attraversamenti<br />

di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese della<br />

proprietà e tutela delle risorse idriche, in dipendenza della<br />

concessa derivazione, in qualunque tempo si manifesti la<br />

necessità delle dette opere.<br />

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE<br />

DI AREZZO<br />

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />

8 giugno 2009, n. 68<br />

Il Dirigente<br />

Leandro Radicchi<br />

T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche<br />

- concessione di derivazione di acqua pubblica sotterranea<br />

da un pozzo in comune di Terranuova<br />

Bracciolini in loc. Poggio Martino ad uso servizi igienici.<br />

- Ditta Prebeton Calcestruzzi S.r.l. - pratica n.<br />

ACS2006_00016.<br />

IL DIRIGENTE<br />

DEL SERVIZIO ACQUE E DEMANIO IDRICO<br />

DETERMINA


15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

- La quantità di acqua da derivare è fi ssata in misura<br />

non superiore alla portata massima di 0,8 litri/sec.<br />

destinati ad uso servizi igienici;<br />

- La società concessionaria corrisponderà an nualmente<br />

il canone annuo di Euro 92,96 (Euro novantaduevirgolanovantaseicentesimi)<br />

calcolato sulla base<br />

delle Deliberazioni di Giunta Provinciale in materia e<br />

dell’addizionale regionale istituita con L.R. n. 92/94 di<br />

Euro 9,3 (Euro novevirgolatrecentesimi) pari ad 1/10 del<br />

canone.<br />

Estratto del Disciplinare del 15/05/2009 Rep. n. 1204<br />

Omissis<br />

Art. 4<br />

Garanzie da osservarsi<br />

Saranno a carico della Ditta concessionaria eseguite e<br />

mantenute tutte le opere necessarie, sia per attraversamenti<br />

di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese della<br />

proprietà e tutela delle risorse idriche, in dipendenza della<br />

concessa derivazione, in qualunque tempo si manifesti la<br />

necessità delle dette opere.<br />

Il Dirigente<br />

Leandro Radicchi<br />

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA<br />

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE<br />

26 giugno 2009, n. 1064<br />

S.R. 429 “di Val d’Elsa” - variante alla strada regionale<br />

n. 429 di Val d’Elsa per il collegamento dei<br />

centri abitati di Certaldo e Poggibonsi. Liquidazione<br />

indennità di esproprio e occupazione temporanea a<br />

titolo di saldo alla Ditta catastale espropriata “Azi-<br />

- Indennità di Esproprio Base €. 65.457,84<br />

- Indennità Triplicata per Cessione Volontaria (I.A.P.) € . 196.373,52<br />

- Indennità per Occupazione Temporanea di<br />

aree preordinate ad esproprio €. 19.546,44<br />

- Indennità di Occupazione Temporanea<br />

di aree non soggette ad esproprio €. 735,78<br />

- Indennità di Occupazione Temporanea<br />

di aree di lavorazione €. 547,23<br />

-Indennità di Occupazione Temporanea<br />

per aree di cantiere €. 42.117,60<br />

- Indennità Integrativa Automatica per divisione dei fondi €. 38.440,92<br />

- Interessi al tasso legale €. 22.796,57<br />

Totale Indennità da liquidare a titolo di saldo €. 320.558,06<br />

159<br />

ende Agricole Lorenzo Gori e fi gli S.r.l. con sede in<br />

Firenze” proprietaria dei terreni occupati per la realizzazione<br />

dei lavori in oggetto, preventiva all’emissione<br />

del decreto di esproprio per cessione volontaria dei<br />

terreni.<br />

IL DIRIGENTE<br />

Omissis<br />

DETERMINA<br />

ai sensi del DPR 327/01 art. 20 co. 11, e art. 24, di<br />

defi nire la procedura espropriativa per la realizzazione dei<br />

lavori di cui all’oggetto mediante emissione di Decreto<br />

di Esproprio con cessione volontaria degli immobili e<br />

di provvedere con quanto previsto dall’art. 26 co. 7 e 8<br />

nei confronti della Ditta Catastale Espropriata dei terreni<br />

occorrenti ai lavori di seguito indicata;<br />

di impegnare la spesa complessiva di Euro. 320.558,06<br />

come di seguito riportato:<br />

quanto a Euro. 320.558,06 in favore della Ditta -<br />

“Aziende Agricole Lorenzo Gori e Figli S.r.l. con sede<br />

in Firenze” proprietà per 1000/1000, C.F. 04029770486,<br />

via delle Bagnese angolo Via delle Romite - CAP 50124<br />

Firenze, al Capitolo 96240 “Lavori S.R. 429 - R.T.” R.P.<br />

dell’anno 2004;<br />

di liquidare previa apposita comunicazione scrit ta<br />

di questo Servizio che non vi è stata proposta l’opposizione<br />

di terzi per il pagamento delle indennità nei 30<br />

giorni successivi alla pubblicazione della presente Determinazione<br />

sul B.U.R.T., in favore delle sopraindicata<br />

Ditta Espropriata la cifra pari a Euro. 320.558,06 come<br />

sotto dettagliata quale totale dell’Indennità di Esproprio,<br />

Occupazione Temporanea di aree preordinate e non ad<br />

esproprio, interessi nella misura del tasso legale,


160 15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

c) di provvedere ai sensi dell’art. 26 co. 7,8 DPR<br />

327/01, alla pubblicazione per estratto della presente<br />

Determinazione sul B.U.R.T., specifi cando che la medesima<br />

diverrà esecutiva con il decorso di 30 giorni dal<br />

compimento delle relative formalità se non è proposta dai<br />

terzi l’opposizione per l’ammontare delle indennità o per<br />

la garanzia;<br />

d) di conferire in relazione al Disciplinare di Incarico<br />

Repertorio n. 563 del 21.12.2007, alla Società di Ingegneria<br />

“Sansone S.r.l. con sede in Firenze” l’incarico inerente<br />

la Trascrizione, Registrazione e Voltura Catastale<br />

presso gli Uffi ci competenti del Decreto di Esproprio in<br />

relazione all’art. 3) Fase 4) del predetto Disciplinare;<br />

e) di prendere atto che l’Amministrazione Provinciale,<br />

pagherà il corrispettivo entro novanta giorni dalla data<br />

della Notula, e che in caso di ritardato pagamento, gli<br />

interessi moratori decoreranno a partire dal 90° giorno<br />

successivo a quello della data della notula;<br />

f) di prendere altresì atto che tali condizioni di pagamento<br />

sono state accettate dal professionista interessato,<br />

come da nota debitamente sottoscritta e conservata<br />

in atti;<br />

g) di precisare che il Decreto di Esproprio sarà emesso<br />

in rappresentanza dell’Ente a fi rma dell’Ing. Galli Fabio,<br />

Direttore d’Area Politiche del Territorio.<br />

h) di prendere atto del Certifi cato di Destinazione<br />

Urbanistica dei terreni interessati dai lavori di cui all’oggetto<br />

rilasciato, dal Comune di Poggibonsi in relazione al<br />

quale si informa l’Uffi cio Finanziario che non trattandosi<br />

di terreni ricadenti all’interno delle zone omogenee<br />

A,B,C,D di cui al D.M. 2.04.1968 defi nite dagli strumenti<br />

o comunque, anche se rientranti nelle predette zone<br />

omogenee, ma all’interno della fascia di rispetto stradale<br />

le Indennità di Esproprio e delle somme equipollenti non<br />

sono soggetti alla ritenuta a titolo di Imposta del 20%<br />

prevista dall’art. 11, comma 7 Legge 30.12.1991 n. 413;<br />

- Il Servizio Finanziario di questo Ente pagherà le<br />

indennità spettante al soggetto interessato dalla procedura<br />

espropriativa in questione subordinandola al decorso di<br />

giorni 30 a partire dalla pubblicazione per estratto della<br />

presente determinazione sul B.U.R.T.<br />

- Il Servizio Finanziario dell’Ente pagherà le indennità<br />

spettanti con le modalità specifi cate dall’interessato riportate<br />

nella dichiarazione di accettazione che sarà inviata<br />

in copia da questo servizio unitamente alla nota<br />

di procedibilità dopo aver ottemperato con quanto previsto<br />

dall’art. 26 co. 7,8 D.P.R. 327/01, al fi ne di poter<br />

procedere con l’emissione del Decreto di Esproprio<br />

attestante già l’avvenuta liquidazione:<br />

Il presente provvedimento è esecutivo dalla data di<br />

apposizione del visto di regolarità contabile da <strong>parte</strong> del<br />

responsabile del servizio fi nanziario, ai sensi dell’art.<br />

151, comma 4, del D.Lgs. 267/2000.<br />

Il presente provvedimento, ai sensi dell’art. 6 del<br />

Regolamento per la disciplina del diritto di accesso ai<br />

documenti amministrativi e della deliberazione G.P. n. 13<br />

del 20.01.2004, è reso pubblico mediante inserimento sul<br />

sito internet dell’Amministrazione Provinciale di Siena<br />

(www.provincia.siena.it), con procedura automatizzata.<br />

Avverso il presente provvedimento può essere proposto<br />

ricorso al TAR della <strong>Toscana</strong> o, in alternativa, al<br />

Presidente della Repubblica entro i termini, rispettivamente<br />

di 60 e 120 giorni dalla data di notifi cazione o<br />

della comunicazione in via amministrativa del presente<br />

atto o da quando l’interessato ne abbia avuto piena conoscenza.<br />

Di impegnare le somme come di seguito dettagliate:<br />

Impegno n. dell’anno Capitolo Articolo Cod. Siope Imp. €<br />

12295 2004 96240 01 2102 € 320.558,06<br />

- Disposizioni<br />

Il Dirigente<br />

Fabio Galli<br />

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA<br />

DISPOSIZIONE DIRIGENZIALE<br />

13 maggio 2009, n. 632<br />

T.U. 11/12/1933 n. 1775 - acqua sotterranea - Ditta<br />

Agricola Villa Cerna S.s. società agricola - concessione<br />

di derivazione acqua sotterranea ad uso aziendale, in<br />

loc. Montauto nel comune di San Gimignano - domanda<br />

in data 03.06.2008.<br />

IL DIRIGENTE<br />

Omissis<br />

DISPONE<br />

- di concedere, salvo i diritti di terzi, alla Ditta Soc.<br />

Agricola Villa Cerna S.s. Società Agricola di Cecchi<br />

Andrea di derivare acqua sotterranea tramite pozzo (Foglio<br />

n. 125 Particelle n. 106) in loc. Montauto del Comune<br />

di San Gimignano (SI) la portata totale di mod. 0,0008


15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

(litri secondo 0,08) di acqua, per una quantità massima di<br />

mc. 2500 annui per uso aziendale.<br />

- La concessione è accordata per la durata di anni 15<br />

successivi e continui decorrenti dal 13.05.2009 subordinatamente<br />

alla osservanza delle condizioni contenute<br />

nel citato disciplinare n. 489 in data 06.04.2009 e verso il<br />

pagamento del canone annuo di Euro 122,16 a decorrere<br />

dal 01.01.2008.<br />

- L’Uffi cio Difesa del Suolo e Risorse Idriche dell’Amministrazione<br />

Provinciale di Siena è incaricato dell’esecuzione<br />

della presente Disposizione.<br />

-il presente provvedimento, soggetto a pubblicazione<br />

ai sensi della L.R. n. 9/95 in quanto conclusivo del procedimento<br />

amministrativo, è pubblicato per estratto sul<br />

Bollettino Uffi ciale della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, ai sensi dell’art.<br />

3 comma 2 della L.R. n. 18/96.<br />

- Avvisi<br />

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI<br />

AREZZO<br />

Il Responsabile<br />

Lorenzo Conti<br />

T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche - domanda<br />

in data 19/01/2005 per rinnovo in sanatoria della<br />

concessione di derivazione di acqua pubblica dal corso<br />

d’acqua canale maestro della Chiana in comune di Arezzo<br />

loc. Pratantico per uso idroelettrico - Ditta I.G.I.E.R. -<br />

pratica n. 411/Arno csu2005_00010 id. I0000569.<br />

La Ditta I.G.I.E.R., con sede in Loc. La Lama in<br />

Comune di Subbiano - ha presentato in data 19/01/2005<br />

domanda per il rinnovo in sanatoria della concessione di<br />

derivazione di acqua pubblica dal corso d’acqua Canale<br />

Maestro Della Chiana in località Pratantico in Comune di<br />

Arezzo per uso idroelettrico, per una portata massima di<br />

moduli 100 di acqua per produrre, col salto di m. 15,70,<br />

la potenza nominale di Kw 596,25.<br />

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI<br />

AREZZO<br />

Il Dirigente<br />

Leandro Radicchi<br />

T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche - domanda<br />

in data 30/06/2009 per rinnovo della concessione<br />

di derivazione di acqua pubblica dal corso d’acqua<br />

borro Argella in comune di Cortona loc. Mon-<br />

161<br />

tanare per uso irriguo - Ditta Az Agr. Frattesi Patrizia<br />

- pratica n. CSU1951_00005.<br />

La Ditta Az. Agr. Frattesi Patrizia con sede in<br />

loc. Montanare (S10) Cortona ha presentato in data<br />

30/06/2009 domanda di rinnovo della concessione di<br />

derivazione di acqua pubblica dal corso d’acqua Borro<br />

Argella in località Montanare in Comune di Cortona per<br />

uso irriguo, per una portata massima di 2 litri/secondo.<br />

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI<br />

FIRENZE<br />

Il Dirigente<br />

Leandro Radicchi<br />

Domanda in data 01/07/2009 per il rilascio della<br />

nuova concessione di derivazione di acqua pubblica<br />

mediante un pozzo ubicato nel comune di Barberino<br />

di Mugello località Case Spedaletto ad uso industriale<br />

- richiedente: ICAP - Sira Chemicals and Polymers<br />

S.p.A. - pratica: concessione nuova n. 3037.<br />

Il Richiedente Mariano Medini in qualità di legale<br />

rappresentante della ICAP- Sira Chemicals and Polymers<br />

S.p.A., con sede in via di Bellavalle 1/2 - Barberino di<br />

Mugello (Codice fi scale 7134250153) ha presentato domanda,<br />

per ottenere la concessione Nuova a prelevare<br />

un quantitativo di 0,8 l/sec pari a 25.229 mc / anno di<br />

acqua ad uso industriale mediante n. 1 pozzo ubicato in<br />

terreno di sua proprietà, posto nel Comune di Barberino<br />

di Mugello, località Case Spedaletto e individuato nei<br />

mappali del N.C.T al pozzo ICAP 4 BIS foglio 124<br />

particella 6;<br />

Presso l’Uffi cio Direzione “Difesa del Suolo e Protezione<br />

Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati<br />

progettuali.<br />

Le osservazioni e opposizioni dovranno pervenire in<br />

forma scritta alla suddetta Direzione entro 30 giorni dalla<br />

data di pubblicazione sul B.U.R.T ovvero entro il termine<br />

indicato nell’atto di pubblicazione all’albo pretorio del<br />

comune di Barberino di Mugello.<br />

Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento<br />

è l’istruttore tecnico Gori Maurizio.<br />

Il Dirigente<br />

Luigi Brandi<br />

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA<br />

Domanda di rinnovo e subentro della concessione<br />

di derivazione acqua da un pozzo in loc. Castello di


162 15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Capraia nel comune di Sovicille - Ditta Sansoni Riccardo<br />

- pratica PC266.<br />

La Ditta Sansoni Riccardo ha presentato in data<br />

05/03/2007 domanda per ottenere il rinnovo ed il subentro<br />

della concessione di derivazione di acqua da 1 pozzo in<br />

loc. Castello di Capraia nel Comune di Sovicille (Fg. 150<br />

P.lla 17) per moduli 0,05 pari a 5 l/sec ad uso Aziendale.<br />

Pratica PC266<br />

COMUNE DI BIENTINA (Pisa)<br />

Il Responsabile<br />

Lorenzo Conti<br />

Piano di recupero di area urbana con contestuale<br />

variante al R.U. di fabbricato denominato “scuola<br />

parifi cata Maria Assunta Pacini” - adozione.<br />

Visti gli atti di uffi cio;<br />

IL RESPONSABILE<br />

DEL SERVIZIO<br />

Vista la L.R.T 3 gennaio 2005, n. 1;<br />

RENDE NOTO<br />

- che con atto consiliare n. 38 del 30 giugno 2009,<br />

dichiarato immediatamente eseguibile, è stato adottato,<br />

ai sensi della L.R.T. n. 1/2005, il Piano di Recupero con<br />

contestuale variante urbanistica al R.U.;<br />

- che la deliberazione sopra citata, unitamente agli elaborati<br />

e ai suoi allegati, resterà depositata presso l’Uffi cio<br />

Urbanistica - Edilizia Privata, posto in p.zza Vittorio Emanuele<br />

<strong>II</strong> n. 53, per 45 (quarantacinque) giorni consecutivi<br />

decorrenti dal giorno di pubblicazione del presente avviso<br />

sul Bollettino Uffi ciale della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>;<br />

- che, nel periodo suddetto, la documentazione potrà<br />

essere consultata dagli interessati presso l’Uffi cio Urbanistica<br />

- Edilizia Privata dal lunedì al venerdì nell’orario<br />

d’uffi cio;<br />

- che chiunque potrà presentare osservazioni scritte,<br />

in carta libera e in triplice copia, che dovranno essere<br />

indirizzate al Responsabile del Servizio Urbanistica -<br />

Edilizia Privata e che dovranno pervenire all’uffi cio protocollo<br />

del Comune di Bientina nel termine perentorio<br />

di 45 (quarantacinque) giorni dalla data di pubblicazione<br />

del presente avviso sul B.U.R.T.<br />

Il Responsabile<br />

Luca Buti<br />

COMUNE DI CAMAIORE (Lucca)<br />

Approvazione del piano di recupero in località<br />

Lido di Camaiore, proprietà Soc. Helvetia di Carrai<br />

Claudio & C. S.a.s.<br />

Vista la delibera di Consiglio Comunale n. 41 del<br />

09.06.2009 con la quale è stato adottato il piano di recupero<br />

in località Lido di Camaiore, via Perasso n. 27,<br />

proprietà Soc. Helvetia di Carrai Claudio & C. S.a.s. con<br />

sede in Lido di Camaiore.<br />

RENDE NOTO<br />

che la deliberazione consiliare di adozione e gli atti<br />

allegati sono depositati nella segreteria generale del<br />

Comune e presso l’Uffi cio del Cittadino piazza S. Bernardino<br />

n. 1, a libera visione del pubblico per un periodo<br />

di 45 giorni consecutivi dalla data di pubblicazione del<br />

relativo avviso sul Bollettino Uffi ciale della <strong>Regione</strong><br />

<strong>Toscana</strong>.<br />

Entro e non oltre tale termine, chiunque può prendere<br />

visione, presentando le osservazioni che ritenga opportune.<br />

Il Dirigente<br />

Roberto Lucchesi<br />

COMUNE DI CAMPAGNATICO (Grosseto)<br />

Approvazione piano di recupero dell’area denominata<br />

“Casa di Carletto”.<br />

IL RESPONSABILE<br />

DELL’AREA URBANISTICA<br />

Vista la L.R.T. n. 1 del 3 Gennaio 2005 e s.m.i. ed in<br />

particolare l’articolo 69;<br />

RENDE NOTO<br />

Che ai sensi dell’art. 69, c. 5 della L.R.T. 1/05, con<br />

deliberazione di C.C. n. 19 del 27/05/09 è stato approvato<br />

il Piano di Recupero dell’Area denominata “Casa di<br />

Carletto” sito in Frazione di Marrucheti.<br />

COMUNE DI CAMPORGIANO (Lucca)<br />

Il Responsabile<br />

Alessio Bruni<br />

Approvazione lottizzazione in Camporgiano capoluogo<br />

ai sensi della legge regionale n. 1 del 3 gennaio<br />

2005 art. 17.


15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

Che con Deliberazione del Consiglio Comunale n.<br />

21 del <strong>28</strong>.4.2009, è stato approvato defi nitivamente la<br />

lottizzazione nel Capoluogo.<br />

COMUNE DI CAPALBIO (Grosseto)<br />

Il Responsabile<br />

Fabio Caproni<br />

Approvazione variante al P.R.G. vigente relativa<br />

ad aree correlate al progetto di ampliamento dello<br />

svincolo tra la S.P. Pedemontana e la S.P. Valmarina.<br />

IL RESPONSABILE<br />

DEL SETTORE TECNICO<br />

Vista la L.R.T. 1/2005 e s.m.i.;<br />

AVVISA<br />

Che con delibera C.C. n. 2 del 09/01/2009 è stata<br />

approvata, ai sensi dell’art. 17 della L.R.T. n. 1/2005<br />

e s.m.i., la variante al P.R.G. vigente relativa ad aree<br />

correlate al progetto di ampliamento dello svincolo tra la<br />

S.P. Pedemontana e la S.P. Valmarina.<br />

Tutti gli elaborati costituenti la variante approvata<br />

sono disponibili presso l’Uffi cio Tecnico Comunale.<br />

Il Responsabile<br />

Giancarlo Pedreschi<br />

COMUNE DI CASTIGLION FIBOCCHI (Arezzo)<br />

Controdeduzioni alle osservazioni al piano strutturale<br />

e parziale ripubblicazione delle modifi che introdotte<br />

ai sensi dell’art. 17 della L.R.T. n. 1/05 e successive<br />

modifi che ed integrazioni.<br />

IL RESPONSABILE<br />

UFF. TECNICO - URBANISTICA<br />

RENDE NOTO<br />

- Che con deliberazione Consiliare Comunale n. 15<br />

dello 14/05/2009 il Comune di Castiglion Fibocchi ha<br />

approvato le controdeduzioni alle osservazioni al Piano<br />

Strutturale;<br />

- Che le modifi che che riguardano le aree di tutela dei<br />

centri antichi e degli aggregati del P.T.C. della Provincia di<br />

Arezzo e, quindi, le modifi che apportate alla tavola C5.4<br />

“attitudine alla trasformazione” nonché agli artt. 51 e 52<br />

delle “Norme Tecniche” sono depositate presso l’Uffi cio<br />

163<br />

Urbanistica, Piazza Municipio n. 1, a libera visione del<br />

pubblico per la durata di 45 giorni consecutivi dalla data<br />

di pubblicazione del presente avviso sul B.U.R.T. ai sensi<br />

dell’art. 17, comma 2 della L.R.T. n. 1/05 e ss.mm.ii.<br />

- Che entro e non oltre tale termine, chiunque può<br />

prenderne visione, presentando le osservazioni che ritenga<br />

più opportune;<br />

- Che la predetta deliberazione in oggetto ed i relativi<br />

allegati sono trasmessi in copia alla Provincia di Arezzo<br />

ed alla <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> ai sensi dell’art. 17, comma<br />

1 della L.R.T. n. 1/05, per le parti sopra richiamate da<br />

sottoporre ad osservazione;<br />

Che garante della comunicazione è il geom. Aldo<br />

Mancini, dipendente del Comune di Castiglion Fibocchi,<br />

uffi cio edilizia, il quale sotto l’allegato “E” della delibera<br />

ha relazionato gli adempimenti compiuti ai sensi dell’art.<br />

20 della L.R.T. n. 1/05.<br />

Il Responsabile<br />

Silvia Parigi<br />

COMUNE DI CASTIGLION FIBOCCHI (Arezzo)<br />

Adozione del piano di recupero di iniziativa Pubblica<br />

“Orti Occhini”.<br />

IL RESPONSABILE<br />

DELL’AREA TECNICA<br />

RENDE NOTO<br />

Che con deliberazione del Consiglio Comunale n. 21<br />

del 02/07/2009 è stato adottato il Piano di Recupero di<br />

iniziativa pubblica inerente l’area di proprietà comunale<br />

denominata “Orti Occhini”, e che lo stesso è depositato,<br />

ai sensi dell’art. 69 L.R. n. 1 del 03.01.2005, presso<br />

l’Uffi cio Tecnico Comunale, per n. 45 giorni dalla data di<br />

pubblicazione del presente avviso.<br />

Chiunque ne abbia interesse potrà prenderne visione<br />

entro e non oltre tale termine, presentando le osservazioni<br />

che riterrà opportune<br />

COMUNE DI GAVORRANO (Grosseto)<br />

Adozione piano di recupero Poderi Alti.<br />

LA RESPONSABILE<br />

DEL SETTORE “URBANISTICA”<br />

Il Responsabile<br />

Silvia Parigi


164 15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

RENDE NOTO<br />

- Che con delibera del Consiglio Comunale n. 13 del<br />

22/04/2009 è stato adottato il piano di Recupero Poderi<br />

Alti, ai sensi dell’art. 69 della legge regionale 03 Gennaio<br />

2005 n. 1;<br />

- che tale delibera, con i relativi elaborati progettuali, è<br />

depositata, nella sede comunale, presso l’Uffi cio Urbanistica,<br />

per quarantacinque giorni consecutivi, decorrenti<br />

dalla data del 15 Luglio 2009, data di affi ssione del presente<br />

avviso all’Albo Pretorio dell’Ente, durante i quali<br />

chiunque ha facoltà di prenderne visione;<br />

- che tutti gli interessati entro il termine perentorio<br />

di 45 (quarantacinque) giorni dalla data del deposito<br />

suddetto, possono presentare a questa Amministrazione<br />

Comunale le proprie osservazioni in triplice copia.<br />

COMUNE DI GAVORRANO (Grosseto)<br />

La Responsabile<br />

Elisabetta Lenzi<br />

Adozione seconda variante al piano di lottizzazione<br />

I Bacini.<br />

LA RESPONSABILE<br />

DEL SETTORE “URBANISTICA”<br />

RENDE NOTO<br />

- Che con delibera del Consiglio Comunale n. 14 del<br />

22/04/2009 è stata adottata la seconda variante al piano<br />

di lottizzazione i Bacini, ai sensi dell’art. 69 della legge<br />

regionale 03 Gennaio 2005 n. 1;<br />

- che tale delibera, con i relativi elaborati progettuali, è<br />

depositata, nella sede comunale, presso l’Uffi cio Urbanistica,<br />

per quarantacinque giorni consecutivi, decorrenti<br />

dalla data del 15 Luglio 2009, data di affi ssione del presente<br />

avviso all’Albo Pretorio dell’Ente, durante i quali<br />

chiunque ha facoltà di prenderne visione;<br />

- che tutti gli interessati entro il termine perentorio<br />

di 45 (quarantacinque) giorni dalla data del deposito<br />

suddetto, possono presentare a questa Amministrazione<br />

Comunale le proprie osservazioni in triplice copia.<br />

COMUNE DI GAVORRANO (Grosseto)<br />

La Responsabile<br />

Elisabetta Lenzi<br />

Adozione variante al piano di recupero Costa dei<br />

Pentiti a Giuncarico.<br />

LA RESPONSABILE<br />

DEL SETTORE “URBANISTICA”<br />

RENDE NOTO<br />

- Che con delibera del Consiglio Comunale n. 12<br />

del 22/04/2009 è stata adottata la variante al piano di<br />

Recupero Costa dei Pentiti a Giuncarico, ai sensi dell’art.<br />

69 della legge regionale 03 Gennaio 2005 n. 1;<br />

- che tale delibera, con i relativi elaborati progettuali, è<br />

depositata, nella sede comunale, presso l’Uffi cio Urbanistica,<br />

per quarantacinque giorni consecutivi, decorrenti<br />

dalla data del 15 Luglio 2009, data di affi ssione del presente<br />

avviso all’Albo Pretorio dell’Ente, durante i quali<br />

chiunque ha facoltà di prenderne visione;<br />

- che tutti gli interessati entro il termine perentorio<br />

di 45 (quarantacinque) giorni dalla data del deposito<br />

suddetto, possono presentare a questa Amministrazione<br />

Comunale le proprie osservazioni in triplice copia.<br />

COMUNE DI GAVORRANO (Grosseto)<br />

La Responsabile<br />

Elisabetta Lenzi<br />

Adozione variante al piano di recupero Santa<br />

Chiara.<br />

LA RESPONSABILE<br />

DEL SETTORE “URBANISTICA”<br />

RENDE NOTO<br />

- Che con delibera del Consiglio Comunale n. 11<br />

del 22/04/2009 è stato adottata la variante al piano di<br />

Recupero Santa Chiara, ai sensi dell’art. 69 della legge<br />

regionale 03 Gennaio 2005 n. 1;<br />

- che tale delibera, con i relativi elaborati progettuali,<br />

è depositata, nella sede comunale, presso l’Uffi cio Urbanistica,<br />

per quarantacinque giorni consecutivi, de correnti<br />

dalla data del 15 Luglio 2009, data di affi ssione del presente<br />

avviso all’Albo Pretorio dell’Ente, durante i quali<br />

chiunque ha facoltà di prenderne visione;<br />

- che tutti gli interessati entro il termine perentorio<br />

di 45 (quarantacinque) giorni dalla data del deposito<br />

suddetto, possono presentare a questa Amministrazione<br />

Comunale le proprie osservazioni in triplice copia.<br />

La Responsabile<br />

Elisabetta Lenzi


15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

COMUNE DI LUCIGNANO (Arezzo)<br />

Adozione e di pubblicazione della adozione variante<br />

n. 23/R.U. variante al R.U. con contestuale variante al<br />

di piano di recupero loc. La Selva precedentemente<br />

convenzionato, del comune di Lucignano.<br />

IL RESPONSABILE<br />

DEL SERVIZIO UFFICIO URBANISTICA<br />

Vista la Deliberazione di C.C. n. 17 del 16.04.2009<br />

con la quale il Consiglio Comunale adottava, ai sensi<br />

del combinato disposto degli artt. 16, 17 e 69 della L.R.<br />

01/05, quanto in oggetto;<br />

RENDE NOTO<br />

che la variante n. 23/R.U. variante al R.U. con contestuale<br />

variante al di piano di recupero loc. La Selva<br />

precedentemente convenzionato è depositata presso la<br />

Segreteria Comunale in libera visione al pubblico per<br />

quarantacinque giorni consecutivi, decorrenti dalla data<br />

di pubblicazione del presente avviso sul B.U.R.T., ovvero<br />

dal 15/07/2009 al <strong>28</strong>/08/2009 in orario di apertura<br />

al pubblico.<br />

Durante il sopradetto periodo chiunque ha la facoltà<br />

di prendere visione degli atti e fare osservazioni.<br />

Possono presentare osservazioni, le Associazioni Sindacali,<br />

gli Enti Pubblici, le Istituzioni interessate ed i<br />

privati cittadini.<br />

COMUNE DI LUCIGNANO (Arezzo)<br />

Il Responsabile<br />

Alessio Bartolozzi<br />

Adozione e di pubblicazione della adozione variante<br />

n. 26/R.U. per un P.D.R. in loc. La Vescina<br />

con contestuale variante al R.U., del comune di Lucignano.<br />

IL RESPONSABILE<br />

DEL SERVIZIO UFFICIO URBANISTICA<br />

Vista la Deliberazione di C.C. n. 20 del 16.04.2009<br />

con la quale il Consiglio Comunale adottava, ai sensi<br />

del combinato disposto degli artt. 16, 17 e 69 della L.R.<br />

01/05, quanto in oggetto;<br />

RENDE NOTO<br />

che la variante n. 26/R.U. per un P.D.R. in loc. La<br />

Vescina con contestuale variante al R.U. è depositata<br />

165<br />

presso la Segreteria Comunale in libera visione al pubblico<br />

per quarantacinque giorni consecutivi, decorrenti dalla<br />

data di pubblicazione del presente avviso sul B.U.R.T.,<br />

ovvero dal 15/07/2009 al <strong>28</strong>/08/2009 in orario di apertura<br />

al pubblico.<br />

Durante il sopradetto periodo chiunque ha la facoltà<br />

di prendere visione degli atti e fare osservazioni.<br />

Possono presentare osservazioni, le Associazioni<br />

Sindacali, gli Enti Pubblici, le Istituzioni interessate ed<br />

i privati cittadini.<br />

Il Responsabile<br />

Alessio Bartolozzi<br />

COMUNE DI MARCIANO DELLA CHIANA<br />

(Arezzo)<br />

Avviso di approvazione defi nitiva e di deposito del<br />

regolamento urbanistico.<br />

Vista la deliberazione n. 60 del 12.12.2008 con cui il<br />

Consiglio Comunale ha adottato il Regolamento Urbanistico<br />

ai sensi dell’art. 17, comma 1 della L.R. 1/2005;<br />

Vista la deliberazione n. 18 del 22.04.2009 con cui il<br />

Consiglio Comunale ha controdedotto alle osservazioni<br />

pervenute e ha approvato defi nitivamente il Regolamento<br />

ai sensi dell’art. 17, commi 4 e 5 della L.R. 1/2005;<br />

Visto l’art. 17, comma 6 della L.R. 1/2005;<br />

SI RENDE NOTO<br />

che la documentazione relativa al Regolamento<br />

Urbanistico resterà depositata presso l’Uffi cio Tecnico<br />

comunale a partire dalla data di inserzione del presente<br />

avviso sul B.U.R.T.<br />

Chiunque ne abbia interesse può prenderne visione.<br />

COMUNE DI MONTALCINO (Siena)<br />

Il Responsabile<br />

Pierfrancesco Prosperi<br />

Adozione del P.A.P.M.A.A. con valore di P.A. dell’Azienda<br />

Agricola Martoccia di Brunelli Luca in loc.<br />

Podere Martoccia (deliberazione C.C. n. 41 del 26<br />

giu gno 2009).<br />

IL RESPONSABILE<br />

DEL PROCEDIMENTO


166 15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

ai sensi dell’art. 69 c. 3 della L.R. <strong>Toscana</strong> 03.01.2005<br />

n. 1 con s.m.,<br />

RENDE NOTO CHE<br />

- con Delibera di Consiglio Comunale n. 41 in data<br />

26.06.2009 immediatamente eseguibile è stato adottato<br />

Programma Aziendale Pluriennale di Miglioramento<br />

Agricolo Ambientale (P.A.P.M.A.A.) con valore di Piano<br />

Attuativo (P.A.) dell’Azienda Agricola Martoccia di Brunelli<br />

Luca in loc. Podere Martoccia;<br />

- gli atti ed elaborati relativi al suddetto P.A. -<br />

P.A.P.M.A.A. saranno depositati presso la Segreteria Comunale<br />

per 45 (quarantacinque) giorni consecutivi, dalla<br />

data di pubblicazione del presente avviso sul B.U.R.T.;<br />

- entro e non oltre il termine suddetto, del 45^ (quarantacinquesimo)<br />

giorno consecutivo dalla pubblica zione<br />

sul B.U.R.T. del presente Avviso, chiunque può prenderne<br />

visione, presentando le osservazioni che riten ga<br />

opportune;<br />

- ai sensi dell’art. 69 comma 2 della L.R.T. n. 1/2005<br />

con s.m., copia degli atti ed elaborati relativi al suddetto<br />

P.A. - P.A.P.M.A.A. sono stati trasmessi alla Provincia di<br />

Siena, Soggetto istituzionale competente di cui all’art. 7<br />

della stessa L.R. n. 1/2005.<br />

Il Responsabile<br />

Fausto De Andreis<br />

COMUNE DI MONTECATINI VAL CECINA (Pisa)<br />

Variante al P.R.G per l’apertura di una intersezione<br />

a raso sulla S.R.T. n. 439 in prossimità dell’abitato di<br />

Saline di Volterra. Approvazione.<br />

IL RESPONSABILE<br />

DEL SERVIZIO<br />

Dato atto che ai sensi dell’art. 208, comma 2, della<br />

L.R. 1/2005 a tutti gli strumenti della pianifi cazione<br />

territoriale che alla data di entrata in vigore della L.R.<br />

1/2005 risultano adottati, continuano ad applicarsi, ai fi ni<br />

della loro formazione, le norme previste dalla L.R. 5/95<br />

così come anche esplicitato dalla deliberazione di G.R. n.<br />

<strong>28</strong>9/2005, punto 1;<br />

Vista la deliberazione di Consiglio Comunale n. 23<br />

del 29.04.2009, immediatamente eseguibile, con la quale<br />

ai sensi dell’art. 40, comma 2, lettera a, della L.R. 5/1995<br />

è stata approvata la Variante al P.R.G. per l’apertura di<br />

una intersezione a raso sulla S.R.T. n. 439 in prossimità<br />

dell’abitato di Saline di Volterra;<br />

Visto l’art. 40, comma 7, della L.R. n. 5/95 e successive<br />

modifi che ed integrazioni;<br />

RENDE NOTO<br />

Che con deliberazione consiliare n. 23 del 29.004.2009<br />

la variante al P.R.G. per l’apertura di una intersezione<br />

a raso sulla S.R.T. n. 439 in prossimità dell’abitato di<br />

Saline di Volterra, è defi nitamene approvata.<br />

L’effi cacia della variante decorrerà dalla data di pubblicazione<br />

sul B.U.R.T. del presente avviso.<br />

COMUNE DI MONTEPULCIANO (Siena)<br />

Il Responsabile<br />

Paolo Di Carlo<br />

Piano di recupero Villa Buschetti Ditta Pia Arciconfraternita<br />

di Misericordia - approvazione ai sensi<br />

della L.R. 1/05 art. 69.<br />

IL DIRIGENTE<br />

Ai sensi dell’art. 69, della L.R. 1/2005 e succ. m.i.<br />

RENDE NOTO<br />

che con deliberazione del Consiglio Comunale n. 59<br />

del 30 giugno 2009, esecutiva ai sensi di legge, è stato<br />

approvato il Piano di Recupero in oggetto.<br />

COMUNE DI MURLO (Siena)<br />

Il Dirigente<br />

Claudia Neri<br />

Variante al piano strutturale ed al regolamento<br />

urbanistico - adozione ai sensi della L.R. 01/2005.<br />

IL RESPONSABILE<br />

DEL PROCEDIMENTO<br />

Vista la Legge Regionale n. 1 del 03.01.2005 e<br />

s.m.i.;<br />

RENDE NOTO<br />

- Che con deliberazione di Consiglio Comunale n.<br />

39 del 30/03/2009 è stata adottata, ai sensi della Legge<br />

Regionale n. 1 del 03.01.2005 e s.m.i., la Variante al<br />

Piano Strutturale ed al Regolamento Urbanistico.<br />

- Che gli atti e gli elaborati relativi alla suddetta<br />

variante sono depositati presso la Segreteria Comunale,


15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

a libera visione del pubblico, per quarantacinque ( 45<br />

gg.) consecutivi, a partire dal giorno di pubblicazione del<br />

presente avviso sul B.U.R.T.<br />

- Chiunque ha facoltà di prendere visione e presentare<br />

osservazioni entro il termine sopra indicato.<br />

COMUNE DI PISA<br />

Il Responsabile<br />

Piero Moricciani<br />

L.R. n. 1 del 03.01.2005 art. 15 e successivi - variante<br />

al regolamento urbanistico fi nalizzata alla semplifi<br />

cazione, razionalizzazione ed adeguamento del le<br />

nor me tecniche di attuazione - approvazione defi nitiva.<br />

Ricordato che con delibera di C.C. n. 77 del 04.12.08,<br />

divenuta esecutiva ai sensi di Legge, è stata adottata la<br />

variante in oggetto.<br />

Accertata la regolarità delle procedure attuate, così<br />

come previste dall’art. 17 della L.R. n. 1/2005;<br />

RENDE NOTO<br />

- che con delibera di C.C. n. 32 del <strong>28</strong>.05.2009, esecutiva<br />

ai sensi di Legge, il suddetto atto è stato ap provato<br />

defi nitivamente;<br />

- gli atti relativi sono stati inoltrati alla <strong>Regione</strong><br />

<strong>Toscana</strong> ed all’Amministrazione Provinciale di Pisa e<br />

restano depositati presso la Direzione Urbanistica, per la<br />

consultazione al pubblico.<br />

COMUNE DI PISA<br />

Il Direttore<br />

Gabriele Berti<br />

L.R. n. 1 del 03.01.2005 art. 15 e successivi - adozione<br />

di variante al regolamento urbanistico a seguito della<br />

decadenza delle previsioni a carattere espropriativo<br />

e della perdita di effi cacia delle previsioni di piani<br />

attuativi.<br />

Accertata la regolarità delle procedure attuate, così<br />

come previste dall’art. 17 della L.R. n. 1/2005;<br />

RENDE NOTO<br />

- che con delibera di C.C. n. <strong>28</strong> del 06.05.2009, esecutiva<br />

ai sensi di Legge, il suddetto atto è stato adottato;<br />

167<br />

- gli atti relativi sono stati inoltrati alla <strong>Regione</strong><br />

<strong>Toscana</strong> ed all’Amministrazione Provinciale di Pisa e<br />

restano depositati presso la Direzione Urbanistica, per la<br />

consultazione al pubblico.<br />

COMUNE DI POMARANCE (Pisa)<br />

Il Direttore<br />

Gabriele Berti<br />

Adozione del regolamento urbanistico ai sensi dell’art.<br />

17 della L.R. n. 1/2005. Proroga termini di deposito,<br />

pubblicazione e per la presentazione delle osservazioni<br />

di cui all’art. 17 comma 2 della L.R. 1/2005.<br />

IL RESPONSABILE<br />

DEL PROCEDIMENTO<br />

Arch. Roberta Costagli, Direttore del Settore Gestione<br />

del Territorio<br />

RENDE NOTO CHE<br />

Con deliberazione consiliare n. 24 in data 16/04/2009,<br />

dichiarata immediatamente eseguibile, è stato adottato il<br />

Regolamento Urbanistico del Comune di Pomarance;<br />

Con deliberazione consiliare n. 45 in data 26/06/2009,<br />

dichiarata immediatamente eseguibile, è stata approvata<br />

la pro roga dei termini di deposito, pubblicazione e per la<br />

pre sentazione delle osservazioni al Regolamento Urbanistico,<br />

per i motivi tutti esposti nella delibera stessa;<br />

In conseguenza di quanto sopra, il suddetto Regolamento<br />

ed i suoi allegati rimarranno depositati pres so<br />

il Servizio Urbanistica ed Edilizia Privata del Co mune<br />

di Pomarance, Via Roncalli, 38 per la durata di 45<br />

(quarantacinque) giorni decorrenti dalla data di pubblicazione<br />

del presente avviso sul B.U.R.T., affi nché<br />

chiunque possa prenderne visione; durante detto periodo<br />

gli interessati possono presentare osservazioni, redatte in<br />

carta semplice, facendole pervenire al Protocollo del Comune.<br />

COMUNE DI PRATO<br />

Il Responsabile<br />

Roberta Costagli<br />

D.Lgs 152/06 e smi, art. 20 procedimento di verifi ca<br />

di assoggettabilità sul progetto preliminare per la<br />

realizzazione di una centrale fotovoltaica presso via<br />

Alessandro Manzoni - via Castruccio con potenza di<br />

picco 993.60 KWp.


168 15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

IL DIRIGENTE<br />

DEL SETTORE MOBILITÀ, AMBIENTE<br />

E GRANDI INFRASTRUTTURE<br />

Visto l’art. 20 del D.Lgs 152/06, come modifi cato dal<br />

Decr. Legisl. 4/2008<br />

AVVISA<br />

Che in esecuzione della del. G.M. n. 232 del 20.05.08<br />

il Comune di Prato propone la realizzazione di una<br />

centrale per la produzione di energia fotovoltaica con<br />

potenza di picco 993.60 Kwp. In Comune di prato, loc. “<br />

Casale” via delle Pantanelle<br />

Il Progetto è consultabile presso il Comune di Prato,<br />

Settore Mobilità, Ambiente e Grandi Infrastrutture, p.za<br />

Mercatale 31 Prato ( tel. 0574-1835625 ).<br />

Il Comune di Prato ha inoltrato alla <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>,<br />

Settore VIA, istanza di avvio di un procedimento di<br />

verifi ca di assoggettabilità del progetto di cui sopra, ai<br />

sensi del citato art. 20 del D.Lgs 152/06, come modifi cato<br />

dal del Decr. Legisl. 4/2008;<br />

Gli atti relativi al procedimento sono consultabili<br />

presso il Settore VIA della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, in Firenze,<br />

Via R. Bardazzi 19/21.<br />

Entro 45 giorni dalla pubblicazione del presente<br />

avviso, chiunque abbia interesse può far pervenire le proprie<br />

osservazioni al Settore VIA della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>,<br />

via Bardazzi 19/21 - 50127 Firenze.<br />

COMUNE DI RIPARBELLA (Pisa)<br />

Il Dirigente<br />

Lorenzo Frasconi<br />

Adozione il piano attuativo di iniziativa privata<br />

per realizzazione di un complesso turistico ricettivo in<br />

Riparbella località Mandriacce.<br />

IL GARANTE<br />

DELLA COMUNICAZIONE<br />

Visto l’articolo 20 della L.R. 3 Gennaio 2005, n. 1<br />

RENDE NOTO E INFORMA<br />

Che con deliberazione consiliare n. 15 del 19 marzo<br />

2009, dichiarata immediatamente eseguibile, è stato<br />

adottato il piano attuativo di iniziativa privata per realizzazione<br />

di un complesso turistico ricettivo in Riparbella<br />

località Mandriacce ai sensi dell’articolo 69 della L.R. 3<br />

Gennaio 2005 n. 1.<br />

Il suddetto piano attuativo rimarrà depositato presso<br />

l’Uffi cio Tecnico Comunale, Piazza del Popolo 1, per 45<br />

(quarantacinque) giorni interi e consecutivi decorrenti<br />

dalla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino<br />

Uffi ciale della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, a disposizione di<br />

chiunque desideri prenderne visione; durante detto periodo<br />

gli interessati possono presentare o far pervenire<br />

al protocollo generale del Comune le proprie eventuali<br />

osservazioni.<br />

COMUNE DI RIPARBELLA (Pisa)<br />

Il Garante<br />

Serena Modric<br />

Approvazione del piano attuativo per l’ampliamento<br />

struttura turistico ricettiva esistente in Riparbella<br />

- località Nocolino.<br />

IL GARANTE DELLA COMUNICAZIONE<br />

Visto l’articolo 20 della L.R. 3 Gennaio 2005, n. 1<br />

RENDE NOTO<br />

E INFORMA<br />

Che con deliberazione consiliare n. 14 del 19 Marzo<br />

2009, dichiarata immediatamente eseguibile, è stato<br />

defi nitivamente approvato il Piano Attuativo per<br />

“am pliamento struttura turistico ricettiva esistente in<br />

Riparbella - località Nocolino” ai sensi dell’articolo 69<br />

della L.R. 3 Gennaio 2005 n. 1.<br />

COMUNE DI SCANSANO (Grosseto)<br />

Il Garante<br />

Serena Modric<br />

Procedura di VAS ai sensi della L. 152/2006 e s.m.i.<br />

(in conformità della del. G.R.T. 87 del 9 febbraio 2009<br />

- indirizzi transitori applicativi in materia di Vas e<br />

Via) ai fi ni degli atti di cui alla L.R. 1/05 “avvio del<br />

procedimento di variante ai sensi dell’art. 15 della<br />

L.R. 1/05” per la localizzazione di una struttura sanitaria<br />

in località Pancole ai sensi dell’art. 4 comma<br />

6 piano strutturale art. 17 ins 2 _ Collacchie nord -<br />

Montorgiali - Pancole - Preselle _ approvato con del.<br />

C.C. 33 del <strong>28</strong> maggio 2008 - presa d atto del rapporto<br />

preliminare e richiesta contributi (delibera C.C. n. 35<br />

del 13/05/2009).<br />

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO<br />

- Vista la Legge Regionale n. 152/2006.


15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

- Vista la deliberazione della Giunta Comunale n. 64 del<br />

05/05/2009, esecutiva, con la quale è stato preso atto del<br />

Rapporto Preliminare redatto dal Responsabile del Servizio<br />

n. 4 per il Territorio, ai fi ni del processo di valutazione integrata<br />

relativo a strumenti e atti di pianifi cazione comunale.<br />

RENDE NOTO<br />

- Che con Deliberazione del Consiglio Comunale n.<br />

35 del 13/05/2009, esecutiva, è stato deliberato di inviare<br />

il Rapporto Preliminare e chiedere contributi ai seguenti<br />

Enti competenti:<br />

- <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>;<br />

- Provincia di Grosseto settore pianifi cazione<br />

- Ato per la risorsa idrica<br />

169<br />

- Che il tempo utile per l’invio dei contributi richiesti<br />

è stato fi ssato in 45 giorni dalla data di pubblicazione<br />

Il Responsabile<br />

Fabio Detti


170 15.7.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. <strong>28</strong><br />

AVVISI DI RETTIFICA<br />

Parte <strong>II</strong>, la notizia di approvazione del Regolamento<br />

Urbanistico.<br />

- Avvisi<br />

COMUNE DI CAPANNOLI (Pisa)<br />

Approvazione del piano strutturale del Comune<br />

di Capannoli adottato con delibera di Consiglio<br />

Comunale n. 72/2008 (pubblicato sul B.U. n. 26 del<br />

01/07/200 9 n. 26).<br />

IL COMUNE<br />

DI CAPANNOLI<br />

HA RESO NOTO<br />

con pubblicazione sul B.U.R.T. n. 26 del 01/07/2009,<br />

All’oggetto dell’avviso, erroneamente, si leg ge “approvazione<br />

del piano strutturale” anziché “approvazio ne del<br />

Regolamento Urbanistico” mentre nel seguito del testo<br />

di tale avviso viene correttamente ripor tato il riferimento<br />

all’atto di Governo del Territorio interessato.<br />

Pertanto il nuovo oggetto dell’avviso è:<br />

Approvazione del regolamento urbanistico del Comune<br />

di Capannoli adottato con delibera di Consi glio<br />

Comunale n. 72/2008.<br />

Il Responsabile<br />

Maria Antonietta Vocino


MODALITÀ TECNICHE PER L’INVIO DEGLI ATTI DESTINATI ALLA<br />

PUBBLICAZIONE IN VIGORE DAL 1 GENNAIO 2008<br />

Con l’entrata in vigore dal 1 gennaio 2008 della L.R. n. 23 del 23 aprile 2007 “Nuovo ordinamento del Bollettino<br />

Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> e norme per la pubblicazione degli atti. Modifiche alla legge regionale 20 gennaio<br />

1995, n. 9 (Disposizioni in materia di procedimento amministrativo e di accesso agli atti)”, cambiano le tariffe e le<br />

modalità per l’invio degli atti destinati alla pubblicazione sul B.U.R.T.<br />

Dal 17 dicembre 2007 tutti gli Enti inserzionisti dovranno inviare i loro atti per la pubblicazione sul B.U.R.T. in<br />

formato esclusivamente digitale. Le modalità tecniche per l'invio elettronico degli atti destinati alla pubblicazione sono<br />

state stabilite con Decreto Dirigenziale n. 5615 del 12 novembre 2007. La trasmissione elettronica delle richieste di<br />

pubblicazione che hanno come allegato digitale l'atto da pubblicare deve essere inoltrata all’indirizzo:<br />

redazione@regione.toscana.it.<br />

Successivamente l'invio elettronico avverrà mediante interoperabilità dei sistemi di protocollo informatici (DPR<br />

445/2000 artt. 14 e 55) nell'ambito della infrastruttura di Cooperazione Applicativa Regionale <strong>Toscana</strong>..<br />

Il materiale da pubblicare deve pervenire all’Ufficio del B.U.R.T. entro il mercoledì per poter essere pubblicato il<br />

mercoledì della settimana successiva.<br />

Il calcolo per le tariffe di inserzione è determinato in base al numero complessivo dei caratteri, spazi,simboli di<br />

interlinea ecc. di cui è composto il testo da pubblicare. La tariffa unitaria per carattere, spazi ecc. è di Euro 0,010, il<br />

costo per la pubblicazione di tabelle, elenchi, prospetti diversi sarà computato moltiplicando la tariffa unitaria per 2.000<br />

per ogni pagina di formato A/4 anche se le dimensioni delle tabelle, ecc. non dovessero occupare interamente la pagina<br />

A/4 (Euro 20).<br />

Per le inserzioni a pagamento il versamento dovrà essere fatto sul C/C postale n. 14357503 intestato a: <strong>Regione</strong><br />

<strong>Toscana</strong> - Bollettino Ufficiale - via F. Baracca, 88 - 50127 Firenze.<br />

L’attestazione del pagamento dovrà essere inviata via fax al n. 0554384620 contestualmente al materiale da<br />

pubblicare inviato in formato digitale.<br />

L’art. 16, comma 2, della L.R. n. 23/2007 stabilisce che gli atti degli enti locali e degli altri enti pubblici la cui<br />

pubblicazione è obbligatoria per previsione di legge o di regolamento è effettuata senza oneri per l’interessato, in<br />

tal caso nella richiesta di pubblicazione deve essere indicata la norma che la rende obbligatoria.<br />

L’art. 16, comma 3, della L.R. n. 23/2007, stabilisce viceversa che sono soggetti a pagamento gli atti di cui all’art.5,<br />

comma 1, lettere h),i),j),e k), ed in particolare:<br />

1) bandi ed avvisi di concorso e relativi provvedimenti di approvazione;<br />

2) bandi ed avvisi per l’attribuzione di borse di studio, contributi, sovvenzioni, benefici economici e i relativi<br />

provvedimenti di approvazione;<br />

3) i provvedimenti di approvazione delle graduatorie relativi ai procedimenti di cui sopra;<br />

4) gli avvisi di conferimento di incarichi esterni o di collaborazione coordinata e continuativa, ove previsto dalla<br />

disciplina della materia.<br />

Si ricorda che l’art 20, comma 2, della L.R. n. 23/2007 stabilisce che per gli anni 2008 e 2009 i comuni e le<br />

comunità montane della <strong>Toscana</strong> beneficiano di una riduzione del cinquanta per cento delle tariffe di inserzione dei loro<br />

atti sul B.U.R.T.<br />

I testi da pubblicare, trasmessi unitamente alla istanza di pubblicazione, devono possedere i seguenti requisiti<br />

formali:<br />

• testo - in forma integrale o per estratto (ove consentito o espressamente richiesto);<br />

• collocazione fuori dai margini del testo da pubblicare di firme autografe, timbri, loghi o altre segnature;<br />

• utilizzo di un carattere chiaro tondo preferibilmente times newroman, corpo 10;<br />

• indicazione, all’inizio del testo, della denominazione dell’ente emettitore e dell’oggetto dell’atto sintetizzato nei<br />

dati essenziali;<br />

• inserimento nel testo di un unico atto o avviso; più atti o avvisi possono essere inseriti nello stesso testo se<br />

raggruppati per categorie o tipologie omogenee.<br />

Per ogni eventuale chiarimento rivolgersi alla redazione del B.U.R.T. tel. n. 0554384622

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