ESCURSIONISMO A LIMONE PIEMONTE ... - Riserva Bianca
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Opuscolo sentieri Limone 20-06-2007 8:32 Pagina 1<br />
<strong>ESCURSIONISMO</strong> A<br />
<strong>LIMONE</strong> <strong>PIEMONTE</strong><br />
12 13 sentieri scelti<br />
e segnalati
Opuscolo sentieri Limone 20-06-2007 8:40 Pagina 2<br />
2<br />
<strong>LIMONE</strong> <strong>PIEMONTE</strong><br />
Sul nome di Limone, antico borgo situato in una bella<br />
conca alla confluenza dei torrenti Vermenagna<br />
e San Giovanni, gli studiosi di lingue e gli storici hanno<br />
fornito molte interpretazioni. Secondo alcuni deriverebbe<br />
dalla parola greca leimon (luogo erboso), il che<br />
proverebbe la penetrazione dei greci nella regione; secondo<br />
altri dalla voce dialettale li munt (i monti); per altri ancora<br />
– ma pare l’ipotesi meno probabile – dal frutto o dalla<br />
pianta del limone. La spiegazione più soddisfacente è tuttavia quella<br />
che fa derivare il nome dal termine celtico limos (olmo); di qui limonum,<br />
ossia «luogo degli olmi». Il nome di Limone compare per la prima volta<br />
in un documento ufficiale soltanto nel 1198, ma il paese certamente<br />
esisteva già in epoca romana, con la probabile funzione di stazione<br />
di sosta lungo la strada che scavalcava la dorsale alpina in corrispondenza<br />
del Colle di Tenda. Di questa strada permangono oggi alcuni<br />
tratti con l’originaria lastricatura romana, nei pressi della frazione di Limonetto.<br />
Sin dall’epoca romana, Limone Piemonte deve la sua importanza alla<br />
posizione geografica, sulla principale via di comunicazione tra il Piemonte<br />
e la Costa Azzurra. Ancora a metà del XIX secolo, una delle principali<br />
attività delle famiglie limonasche, oltre alla coltivazione dei campi<br />
e all’allevamento, era costituita proprio dal trasporto di persone e<br />
merci tra Limone e Tenda, reso più agevole nel 1782 dalla realizzazione<br />
della prima strada carrozzabile delle Alpi. L’apertura del traforo stradale<br />
(1882), il primo dell’arco alpino, e la costruzione della tratta ferroviaria<br />
Cuneo-Limone, inaugurata nel 1891, contribuirono a rendere noto<br />
il paese come località di soggiorno e villeggiatura estiva, tra le prime<br />
in Italia. Con il prolungamento della ferrovia fino a Nizza (servizi regolari<br />
a partire dal 1928), e soprattutto con lo sviluppo degli sport invernali,<br />
Limone divenne località nota a livello internazionale.<br />
Abitanti: 1549<br />
Superficie: 71,23 kmq<br />
Altitudine: 1010 m<br />
Denominazione abitanti: limonesi o limonaschi<br />
Festa patronale: San Pietro in Vincoli, prima domenica di agosto<br />
PRESENTAZIONE<br />
La quantità di sentieri che il territorio di Limone offre è notevole<br />
e questa guida vuole aiutare l’escursionista a conoscerli<br />
e percorrerli.<br />
Lo spirito di questa pubblicazione, destinata al vasto pubblico di turisti<br />
e famiglie che popolano il paese durante tutto l’anno, ha imposto<br />
una scelta ragionata sugli itinerari proposti.<br />
I 12 percorsi (di cui 5 percorribili anche con la mountain bike) descritti<br />
in questo primo volume sono escursioni facili che, attraverso la fitta<br />
rete di strade sterrate ex militari e sentieri segnalati, permettono<br />
di conoscere la realtà naturalistica e storico-culturale del territorio:<br />
i forti ottocenteschi del Colle di Tenda, il sentiero botanico «la Veuva»,<br />
la Via Romana e «lu viasol», che in limonese significa sentiero.<br />
Inizialmente con questo nome veniva indicato un percorso intorno<br />
a Limone diviso in otto tratti accessibili da più parti del paese, di facile<br />
percorrenza e breve dislivello, ma allo stesso tempo appagante<br />
per gli ampi panorami offerti.<br />
Nel corso degli anni, grazie al Comune e ad alcuni volontari,<br />
«lu viasol» è venuto a costituire una ragnatela di sentieri con partenza<br />
da Limone, Quota 1400 e Limonetto che, sfruttando tutti i boschi<br />
e i valloni, permette al turista di effettuare salubri passeggiate<br />
e raggiungere stupendi punti panoramici.<br />
L’autore<br />
3
Opuscolo sentieri Limone 20-06-2007 8:40 Pagina 4<br />
<strong>LIMONE</strong> <strong>PIEMONTE</strong><br />
4<br />
NOTE TECNICHE<br />
Partenza: Limone, piazza<br />
Risorgimento<br />
Lunghezza: 9 km<br />
Dislivello: 285 m<br />
Tempo di percorrenza: a piedi 3.30<br />
ore; con Mtb 2 ore (si consiglia<br />
di raggiungere la Cappella di San<br />
Giovanni lungo la strada<br />
asfaltata del Maneggio)<br />
Punti d’appoggio: località<br />
Maneggio (bar ristoranti,<br />
solarium, giochi per bambini);<br />
Centro Sportivo del Fantino<br />
(campi da tennis, arrampicata,<br />
bar ristorante)<br />
Panorama da Murin.<br />
1<br />
<strong>LIMONE</strong>-MURIN-CAPPELLA<br />
SAN GIOVANNI-FANTINO-<strong>LIMONE</strong><br />
Una piacevole e comoda passeggiata con percorso ad anello<br />
che tocca le rocce del Murin, la Cappella di San Giovanni, i<br />
Casali Brik, il Centro Sportivo del Fantino e rientra in paese sul<br />
tratto iniziale della Via Romana. Durante il percorso si trovano<br />
cartelli con su scritto «Limone»: sono da considerare vie di fuga<br />
che generalmente permettono di raggiungere il paese in meno<br />
di 30 minuti. Tutti i bivi che si incontrano nella prima parte<br />
dell’itinerario conducono alla zona del Maneggio dove, sia<br />
d’estate sia d’inverno, è possibile sedersi a tavola presso i locali<br />
tipici, prendere il sole nei campi e far giocare i bambini al parco<br />
giochi.<br />
Da piazza Risorgimento si sottopassa<br />
la ferrovia e si gira a sinistra nella<br />
via privata che conduce alla residenza<br />
Parco Murin. Giunti al tornante sotto<br />
il condominio, si prosegue diritto<br />
sulla sterrata, che con alcune svolte<br />
si alza di quota.<br />
Trascurata una prima diramazione<br />
del sentiero che porta alla palestra di<br />
roccia, si continua sulla rotabile che,<br />
con un breve tratto ombreggiato da<br />
una fitta copertura arborea e superata<br />
una brevissima impennata del sen-<br />
tiero, raggiunge la svolta successiva<br />
(15 minuti). Si abbandona la rotabile<br />
per proseguire sul sentiero che taglia<br />
un pendio prativo. Si passa poco sotto<br />
al traliccio della televisione (punto<br />
panoramico) e si continua alla base<br />
delle caratteristiche rocce del Murin,<br />
andando a terminare presso il rio Almellina<br />
all’altezza dei Tetti Barat (35<br />
minuti). Si risale leggermente la strada<br />
sterrata che porta al Cross, fino a<br />
raggiungere la palina indicatrice: da<br />
qui si imbocca il sentiero che si ad-<br />
V. n e G o r g i a Fo n s a<br />
1222<br />
1102<br />
T.i Gross<br />
1186<br />
1051<br />
T.i Mognin<br />
Cant.ra<br />
Bragard<br />
S. Maurizio<br />
1066<br />
T.i Camilla<br />
S.S. N.20<br />
T. Vermenagna<br />
1009<br />
Limone<br />
Piemonte<br />
Il Maneggio dalla<br />
palestra di roccia del<br />
Murin.<br />
1180<br />
Roccia<br />
del Murin<br />
I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I<br />
C. Astegiano 1201<br />
Maire<br />
Maschetta<br />
T.i Maschetta<br />
T.o Picat<br />
+<br />
V.ne Sottana<br />
C.ta Buffe<br />
I I I I I I I I I I I I I I I<br />
P.ta Buffe<br />
1531<br />
V.ne S. Giovanni<br />
La Grogia<br />
Gherra dentra nel bosco e con percorso un<br />
1351<br />
Borraccia<br />
Maire<br />
po’ sconnesso Buffein<br />
pochi minuti rag-<br />
Maire<br />
giunge i Tetti Astegiani. Maschetta<br />
1511<br />
Una strada sterrata ci collega all’anello<br />
lungo del Maneggio, che percorso<br />
in salita arriva presso il Ponte<br />
di Leru (1 ora). Si percorre in salita la<br />
V. n e G h e r r a<br />
Maire Galino<br />
Costa Serri<br />
Bec Cucco<br />
1435<br />
M. Murin<br />
1544<br />
1242<br />
Fontana<br />
Bec Carnigion<br />
1381 +<br />
1432<br />
C.li Barat<br />
S. Antonio<br />
1091<br />
1450<br />
Rif. Capanna<br />
Chiara<br />
C.le<br />
Milliborgo C.li Astegiani<br />
1224<br />
+<br />
C.li Brick<br />
+<br />
C.li Bernard<br />
1328<br />
+<br />
Maire Savoia<br />
1493<br />
1178<br />
C.li Magher<br />
S. Giovanni<br />
1221<br />
V.ne<br />
<strong>LIMONE</strong> <strong>PIEMONTE</strong><br />
strada asfaltata che porta alla Cappella<br />
di San Giovanni (fontana) e,<br />
1400<br />
successivamente, ai Casali Brick (fine<br />
della strada asfaltata).<br />
A questo punto ci si dirige a destra<br />
1264<br />
per il sentiero pianeggiante che raggiunge<br />
il rio, lo attraversa e con una<br />
breve salita giunge a una svolta (cartello);<br />
trascurata la diramazione di sinistra<br />
che sale al Pian del Sole si prosegue<br />
diritto nel bosco, su moderato<br />
saliscendi reso poco agevole dalle<br />
numerose radici, fino alla rotabile degli<br />
impianti di risalita a Punta Feit<br />
(1285 m, 2 ore).<br />
Si segue in discesa l’evidente strada<br />
sterrata, a tratti panoramica, che ci<br />
porta nelle vicinanze dei Tetti Maschetta<br />
e da qui al Centro Sportivo<br />
del Fantino (2.40 ore) con possibilità<br />
+ di ristoro presso il bar.<br />
Il rientro a Limone (20 minuti) si può<br />
effettuare sia sulla Via Romana sia<br />
sul sentiero che, tagliando a mezzacosta<br />
sotto la caratteristica Villa Rostagno,<br />
corre parallelo alla ferrovia fino<br />
ai campi da bocce e ai giardini<br />
pubblici di recente ristrutturazione.<br />
Almellina<br />
1586<br />
Bec Castellaccio<br />
d e l C r o s s<br />
5
Opuscolo sentieri Limone 20-06-2007 8:40 Pagina 6<br />
<strong>LIMONE</strong> <strong>PIEMONTE</strong><br />
6<br />
NOTE TECNICHE<br />
Partenza: Limone, piazza San<br />
Sebastiano<br />
Lunghezza: 11 km<br />
Dislivello: 300 m<br />
Tempo di percorrenza: a piedi<br />
3.30 ore; con Mtb 2 ore<br />
(si consiglia di raggiungere i Tetti<br />
Mecci lungo la Via Romana)<br />
Punti d’appoggio: Centro Sportivo<br />
del Fantino (bar ristorante)<br />
Sacrario degli alpini.<br />
Nella pagina a<br />
fianco, pezzo di<br />
artiglieria presso il<br />
sacrario.<br />
2<br />
Dal centro del paese si percorre il primo<br />
tratto della Via Romana fino al<br />
Centro Sportivo del Fantino (20 minuti).<br />
Da qui ci s’immette nel sentiero<br />
attraverso la scalinata di fianco al muro<br />
d’arrampicata e, con una breve impennata<br />
nel bosco, ci si porta sul traversone<br />
che, percorso verso destra,<br />
corre con dolce pendenza nel bosco,<br />
raggiungendo in breve i Tetti Mecci.<br />
Si procede per alcune centinaia di<br />
<strong>LIMONE</strong>-FANTINO-TETTI MECCI-<br />
SANT’ANNA-CAVA-SAN MAURIZIO-<strong>LIMONE</strong><br />
Un percorso misto fra ombreggiati boschi e assolati traversi<br />
che ci porta a visitare due delle undici cappelle presenti<br />
sul territorio (Sant’Anna e San Maurizio, sacrario degli Alpini)<br />
e alcuni Tetti caratteristici dove è ancora possibile ammirare<br />
stalle, fienili e forni in pietra utilizzati per fare il pane.<br />
metri sulla SS 20 fino alla curva del<br />
primo grande tornante dove, attraverso<br />
il diritto sentiero nel prato (poco<br />
segnalato), si raggiunge una mulattiera<br />
erbosa. Un lungo e ombroso<br />
traverso ci porta alla Cappella di<br />
Sant’Anna (1.10 ore).<br />
Si scende su asfalto fino all’incrocio<br />
(piccola cascatella) e imboccata la ripida<br />
salita si raggiunge la sommità<br />
del costone: dall’assolato piano si<br />
può ammirare un’ampio panorama.<br />
Si prosegue in salita, dapprima su<br />
strada asfaltata poi su sterrato duro<br />
fino a Tetti Ziton da dove, su sentiero,<br />
si raggiunge una palina indicatrice<br />
(1310 m, 2 ore).<br />
Una svolta a destra ci porta a una ripida<br />
discesa che, tra cespugli d’erica<br />
e ginestra, arriva al «Garp dei Camilla»<br />
(buon panorama sul Colle di Tenda<br />
e sulle opere fortificate che ne coronano<br />
i rilievi).<br />
Qui inizia la discesa su fondo erboso<br />
che termina nell’alveo della cava. Da<br />
questo punto si può rientrare a Limone<br />
passando nei pressi dell’ex albergo<br />
«La Soldanella», ora casa privata,<br />
da cui si gode una splendida vista sul<br />
paese, tanto da fare diventare questo<br />
scorcio uno dei più diffusi sulle cartoline.<br />
Per completare l’itinerario si risale<br />
verso la Cava e, con alcuni gradini di<br />
) (<br />
1577<br />
V. del Luber<br />
ermenagna<br />
M. Malaterra<br />
P.so Colette 1426<br />
+<br />
1400<br />
T.to Purin<br />
T.to Falabrin<br />
S. Maurizio<br />
1066<br />
) (<br />
V. n e G o r g i a Fo n s a<br />
M.re del<br />
Montevecchio<br />
Maira Volpigera<br />
1468<br />
V . n e T e m p i a<br />
T.i Catalin<br />
1255 1102<br />
V. n e C u n i s a r t<br />
T.i Ziton<br />
S.S. N.20<br />
T. Vermenagna<br />
T.i Mecci<br />
1300<br />
T.ti Gerb<br />
918<br />
1009<br />
Limone<br />
Piemonte<br />
S. Bernardo<br />
1180<br />
VEUVA<br />
993<br />
C o s t a<br />
S. Antonio<br />
T.i Ramondin<br />
1317<br />
T.i Gianet<br />
1186<br />
T.i Camilla<br />
T.i Gross C. Astegiano 1201<br />
1051<br />
Maire<br />
Maschetta<br />
S. Anna<br />
T.i Maschetta<br />
1222 T.i Mognin<br />
T.o Picat<br />
I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I<br />
V.ne Sottana<br />
M u r i n<br />
M. Murin<br />
1544<br />
Roccia<br />
del Murin<br />
Maire Galino<br />
+<br />
+<br />
C.ta Buffe<br />
V. n e G h e r r a<br />
1174<br />
1075 Casali Bottero<br />
Casali Barat<br />
Casali Giocet<br />
1120<br />
I I I I I I I I I I I I I I I<br />
C.le<br />
Milliborgo<br />
P.ta Buffe<br />
1531<br />
legno, si imbocca un sentiero in leggera<br />
salita in direzione di un evidente<br />
traliccio Enel, nei cui pressi una<br />
1435<br />
+ panchina permette di sostare per godere<br />
del panorama. Inoltrandosi nel<br />
bosco con percorso reso difficile dal-<br />
+<br />
le radici, si incrocia il sentiero che<br />
proviene da Limone e percorrendolo<br />
in salita conduce alla piazzola sottostante<br />
la Cappella di San Maurizio<br />
(1061 m, 3.15 ore).<br />
La cappella, posta su un cocuzzolo<br />
C.li Barat<br />
da 1091cui<br />
si domina tutto l’abitato, merita<br />
una visita; d’antica origine, distrutta,<br />
poi ricostruita nel 1833, è stata<br />
recentemente dedicata al Sacra-<br />
1224<br />
rio degli Alpini, che ne curano la<br />
manutenzione. All’esterno è presente<br />
un pezzo di artiglieria da monta-<br />
1178<br />
gna, a ricordo simbolico di una postazione<br />
alpina.<br />
Per il rientro a Limone si utilizza la rotabile<br />
sterrata che in circa 15 minuti<br />
consente di guadagnare il centro del<br />
V.ne S. Giovanni<br />
1328<br />
La Grogia Fontana<br />
Gherra 1351<br />
Borraccia<br />
Maire<br />
Buffe<br />
Maire<br />
Maschetta<br />
C.li Bernard<br />
paese.<br />
<strong>LIMONE</strong> <strong>PIEMONTE</strong><br />
7
Opuscolo sentieri Limone 20-06-2007 8:40 Pagina 8<br />
<strong>LIMONE</strong> <strong>PIEMONTE</strong><br />
8<br />
NOTE TECNICHE<br />
Partenza: Limone, piazza<br />
Risorgimento<br />
Lunghezza: 7,5 km<br />
Dislivello: 500 m<br />
Tempo di percorrenza: a piedi 3<br />
ore (1 ora per il sentiero<br />
botanico)<br />
Punti d’appoggio: nessuno<br />
La Conca del Cross<br />
dalle Maire Galino.<br />
3<br />
Da piazza Risorgimento si sottopassa<br />
la ferrovia e si gira a sinistra nella<br />
via privata che conduce alla residenza<br />
Parco Murin.<br />
Giunti al tornante sotto a un condominio,<br />
si prosegue diritto sulla strada<br />
sterrata che con alcune svolte si alza<br />
di quota. Trascurate due diramazioni<br />
del sentiero, si giunge dopo pochi<br />
minuti alla prima tabella che segna l’inizio<br />
del sentiero botanico.<br />
SENTIERO BOTANICO<br />
«LA VEUVA»-GIRO DEL MURIN<br />
Il sentiero botanico si pone l’obiettivo di valorizzare, con<br />
un’esplorazione guidata, un angolo poco frequentato, ma non<br />
per questo da trascurare. Prendendo avvio in una zona segnata<br />
da numerose e talvolta pesanti trasformazioni antropiche, il<br />
percorso conduce in breve verso luoghi che, pur denunciando<br />
l’influsso delle attività umane trascorse, appaiono naturali nella<br />
loro varietà di volumi, di forme e di colori. Le specie vegetali<br />
segnalate dalle tabelle botaniche sono quindici e si propone<br />
la prosecuzione della piacevole passeggiata attorno al Monte<br />
Murin per trasformarla in banco di prova nel riconoscimento<br />
delle piante avvicinate poco prima. (Testo Cati Caballo).<br />
Da qui in avanti il percorso risulta facilmente<br />
individuabile, anche grazie<br />
al susseguirsi delle edicole botaniche.<br />
Con un ripido traverso si giunge<br />
alle caratteristiche baite dei Tetti Veuva,<br />
che segnano il termine del sentiero<br />
botanico e offrono un superbo<br />
panorama sul paese e sul Colle di<br />
Tenda.<br />
A questo punto il sentiero con alcune<br />
svolte si alza sopra le casette,<br />
T. Vermenagna<br />
T.to Falabrin<br />
T.i Ziton<br />
T.i Gianet<br />
913<br />
Mad. di Loreto<br />
1066<br />
T.i Camilla<br />
Un momento<br />
di pausa lungo<br />
il sentiero.<br />
T.ti Gerb<br />
918<br />
1009<br />
S. Antonio<br />
S. Bernardo<br />
1180<br />
VEUVA<br />
993<br />
C o s t a<br />
Roccia<br />
del Murin<br />
+<br />
passa nel bosco e tagliando alcune<br />
lingue pietrose arriva alle Maire Galino<br />
(1318 m, 1.30 ore).<br />
Parte da questo punto una strada<br />
sterrata che in moderata salita attra-<br />
1170<br />
versa Tetto Marro Casali Ciocca<br />
Casali<br />
il costone del Murin degli Angeli<br />
1381 fino a rag-<br />
1329<br />
Casali Caccian<br />
giungere 1174 un bivio nei pressi di una<br />
1075 Casali Bottero<br />
bandiera occitana (1372 m, 1.40 ore;<br />
V.ne Sottana<br />
M u r i n<br />
Limone<br />
Piemonte<br />
C.ta Buffe<br />
Casali Barat<br />
Casali Giocet<br />
1120<br />
Maire Galino<br />
I I I I I I I I I I I I I I I<br />
Costa Serri<br />
Bec Cucco<br />
1435<br />
M. Murin<br />
1544<br />
+<br />
Bec Carnigion<br />
C.li Barat<br />
1091<br />
Casali Brozer<br />
Fonte Sutrus<br />
+ 1381<br />
1450<br />
Rif. Capanna<br />
Chiara<br />
C.le<br />
Milliborgo C.li Astegiani<br />
1224<br />
+<br />
V. n e A l m e l l i n a<br />
V. n e d e l P r a<br />
V . n e V i g n a<br />
Almellina<br />
1400<br />
C.li Braia<br />
1264<br />
Maire Gavel<br />
1432<br />
<strong>LIMONE</strong> <strong>PIEMONTE</strong><br />
bellissimo panorama). Si imbocca il<br />
sentiero che si dirige verso il lungo<br />
traversone assolato fino a inoltrarsi<br />
nel fitto bosco.<br />
All’uscita del faggeto si svolta a sinistra<br />
e con ripidi tornanti si raggiunge<br />
la cima del Colletto Almellina (1480<br />
m, 2.15 ore; possibilità di arrivare a<br />
San Gias Ghigiet Bernardo per il sentiero che<br />
1720<br />
scende nel prato con campo da golf<br />
e agriturismo).<br />
Si prosegue in direzione Limone nel<br />
fitto bosco e, lungo un percorso a saliscendi,<br />
si arriva a toccare la quota<br />
più elevata dell’itinerario (1524 m,<br />
punto panoramico); da qui una ripida<br />
discesa, trascurando una deviazione<br />
a destra, ci riporta alle Maire<br />
Galino.<br />
Passando in mezzo alle baite si imbocca<br />
il sentiero, caratterizzato da ripidi<br />
tornantini, che conduce sotto le<br />
rocce del Murin e va a terminare in<br />
via Almellina, a 20 minuti dal centro<br />
del paese.<br />
9
Opuscolo sentieri Limone 20-06-2007 8:40 Pagina 10<br />
<strong>LIMONE</strong> <strong>PIEMONTE</strong><br />
10<br />
NOTE TECNICHE<br />
Partenza: Limone, piazza San<br />
Sebastiano<br />
Lunghezza: 10 km<br />
Dislivello: 850 m (500 m ai prati di<br />
San Lorenzo)<br />
Tempo di percorrenza: a piedi 3.30<br />
ore (2.15 ore ai prati di San<br />
Lorenzo); con Mtb 2.30 fino ai<br />
prati di San Lorenzo (faticosa la<br />
salita al Colle)<br />
Punti d’appoggio: chalet<br />
«Arrucador» e chalet «La<br />
Frontiera» ai prati di San<br />
Lorenzo<br />
ALLA RICERCA DEL «V MILIARIO»<br />
Lungo le principali strade romane erano collocati, come<br />
punto di riferimento per i viaggiatori, i miliari. Il miliario è una<br />
colonna o un cippo in pietra eretto ai margini della strada e<br />
reca incisa la distanza di quel punto da Roma o da una<br />
località predefinita.<br />
Il «V Miliario» è situato a circa due terzi di cammino tra<br />
Limonetto e quota 1500 m. Il cippo è posto a livello della<br />
carreggiata in posizione abbastanza riparata da urti e da<br />
colpi, e su di esso si legge discretamente bene la cifra<br />
romana «V».<br />
4<br />
LA VIA ROMANA<br />
FINO AL COLLE DI TENDA<br />
Piacevole passeggiata lungo la strada che sin dall’epoca romana<br />
fu la via più breve tra Piemonte e Nizzardo e una delle più utilizzate<br />
per le sue caratteristiche plano-altimetriche. Nel III secolo a.C.<br />
Polibio, elencando i quattro passi alpini più noti al suo tempo,<br />
nominava per primo questo, che partiva dal Mar Tirreno e<br />
attraversava il territorio dei liguri. Inoltre, pare che Annibale, nella<br />
sua calata in Italia del 218 a.C., fosse a conoscenza di questa via<br />
e vi avesse rinunciato perché più facile ma meno sicura, data la<br />
bellicosità dei liguri. Oggi il tratto meglio conservato è quello che<br />
dalla statale conduce ai prati di San Lorenzo, mentre il tempo e<br />
l’incuria ne hanno pressoché cancellato le tracce a Limone.<br />
Da piazza San Sebastiano si segue<br />
la strada pedonale sulla destra orografica<br />
del Vermenagna, che attraversa<br />
i giardini pubblici e il parco giochi<br />
per bambini, recentemente ristrutturati<br />
dal Comune.<br />
Questo primo tratto di passeggiata è<br />
un facile e ombreggiato percorso, illuminato<br />
e attrezzato con panchine,<br />
inizialmente asfaltato, poi sterrato fino<br />
ai Tetti Mecci (40 minuti).<br />
Si percorre la statale per qualche<br />
centinaio di metri per poi imboccare<br />
al terzo tornante una gradinata che,<br />
attraverso un sentiero, ci porta nuovamente<br />
a imboccare la Via Romana<br />
fino a Limonetto.<br />
In quest’area in cui l’ambiente non è<br />
significativamente mutato rispetto al<br />
passato, è ancora possibile ammirare<br />
le tecniche costruttive romane di<br />
lastricatura e di muratura: la pavimentazione<br />
a grossi ciottoli rossastri<br />
si è conservata in estesi tratti.<br />
Con alcuni tornanti si raggiunge la<br />
strada provinciale per Limonetto nei<br />
pressi del condominio Milly (4 km,<br />
1.30 ore).<br />
La Via Romana riprende nuovamente<br />
il suo tracciato dopo aver percorso<br />
alcuni metri della strada asfaltata.<br />
Dopo un lungo traversone inerbito, la<br />
carrareccia guadagna quota con due<br />
tornanti (la curva superiore è scavata<br />
Nella pagina a<br />
fianco, la Via<br />
1716<br />
Romana tra Limone<br />
e Limonetto.<br />
) (<br />
1801<br />
1814<br />
M. Vecchio<br />
1920 +<br />
Croce di Baral<br />
1757<br />
V. n e M a t l a s<br />
C. Tetto<br />
Moretto<br />
1477<br />
V. n e<br />
S a l a u t a<br />
I I I I I I I I I I II I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I<br />
1505<br />
C. S. Lorenzo<br />
+ + + + + + ++ + + + + +++ + + + + ++ + +<br />
2119<br />
Fort Pernante<br />
Maira Volpigera<br />
1468<br />
V . n e A r p i o l a<br />
T.i Cortassa<br />
1447<br />
T.i Liset<br />
1377<br />
T.i Catalin<br />
1255<br />
1414<br />
I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I II I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I<br />
V.ne S. Lorenzo<br />
C.la Bassa<br />
1871<br />
V . n e T e m p i a<br />
V. n e C u n i s a r t<br />
1294<br />
Serra Conche<br />
1102<br />
Punta<br />
del Morel<br />
nella roccia come una trincea) e, con<br />
costante salita su fondo particolarmente<br />
sconnesso, si giunge ai prati<br />
di San Lorenzo (1505 m, 2.15 ore).<br />
In questo tratto la sede stradale è ancora<br />
parzialmente protetta da secolari<br />
muretti a secco.<br />
La parte finale del percorso si svolge<br />
I I I I I I I I I I I<br />
V.n e del Lis<br />
Maire Galino<br />
+<br />
<strong>LIMONE</strong> <strong>PIEMONTE</strong><br />
+ + + ++ + + + + +++ + + + + + + + + + + + + + + + + +++ + + + + + + + + + + + + + + + + ++ + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + +<br />
V. n R o m a ni n<br />
T. Vermenagna<br />
T.i Mecci<br />
1300<br />
1381<br />
1009<br />
Cantoniera<br />
1320<br />
1908<br />
Forte Alto<br />
Colle di Tenda<br />
I I I I I I I I I I I I I I I<br />
I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I<br />
in un paesaggio che appare oggi disboscato.<br />
Con una serie di lunghi tornanti tra rododendri,<br />
su fondo reso particolarmente<br />
difficile da numerosi acquitrini,<br />
si guadagna lentamente quota fino<br />
a raggiungere il Colle di Tenda<br />
(1871 m, 3.30 ore).<br />
I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I<br />
C.ta Buffe<br />
V.ne S. Giovanni<br />
I I I I I I I I I I II I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I<br />
V. n e G h e r r a<br />
V . n e C a b a n a i r a<br />
V.n de Becin<br />
V. n d e Fr i p o n<br />
P.ta Buffe<br />
1531<br />
Costa Serri<br />
1242<br />
Maire<br />
Borraccia<br />
1328<br />
La Grogia Fontana<br />
Gherra<br />
Borraccia<br />
1351 Maire<br />
Buffe<br />
Maire<br />
Maschetta<br />
1511<br />
I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I II I I I I I I I I I II I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I<br />
1861+<br />
Cima dei Gherra<br />
11<br />
+ 1381<br />
T.i Ziton<br />
C.le<br />
Milliborgo C.li Astegiani<br />
1224<br />
T.i Ramondin<br />
1317<br />
T.i Camilla<br />
T.i Gianet<br />
T.i Gross<br />
1186<br />
1051<br />
C. Astegiano 1201<br />
Maire<br />
Maschetta<br />
Maire Savoia<br />
1493<br />
S. Anna<br />
1222 T.i Mognin<br />
T.i Maschetta<br />
C.li Brick<br />
1178<br />
C.li Magher<br />
T.i Gigant<br />
T.i Bernigo<br />
1466 T.i Virola<br />
C.se Soprano<br />
M.re del Montevecchio<br />
PIARNAUD<br />
) (<br />
Cant.ra<br />
Bragard<br />
Limonetto<br />
+<br />
) (<br />
1804<br />
S.S. N.20<br />
C.la Caira<br />
Forte<br />
Centrale<br />
Limone<br />
Piemonte<br />
T.o Picat<br />
S. Pancrazio<br />
T.i Magnan<br />
S. Antonio<br />
BOSCO COMUNE<br />
BOSCO<br />
RONCHI<br />
+<br />
C.li Barat<br />
C.li Bernard<br />
2214<br />
+<br />
Cima<br />
Beccorosso<br />
1221<br />
1776<br />
Lagone<br />
V.n de Framoursoure<br />
1450<br />
) (
Opuscolo sentieri Limone 20-06-2007 8:42 Pagina 12<br />
<strong>LIMONE</strong> <strong>PIEMONTE</strong><br />
12<br />
NOTE TECNICHE<br />
Partenza: Colle di Tenda (1870 m)<br />
raggiungibile attraverso la<br />
rotabile asfaltata<br />
Lunghezza: 16 km<br />
Dislivello: 500 m alla Cima Pepino<br />
Tempo di percorrenza: a piedi 4.30<br />
ore; con Mtb 3 ore<br />
Punti d’appoggio: bar ristorante<br />
«Le Marmotte» e «Baita 2000»<br />
tipici chalet di montagna di<br />
recente costruzione<br />
5<br />
Dal Colle di Tenda si segue la diramazione<br />
a destra che in pochi minuti<br />
raggiunge la grande caserma, parzialmente<br />
in rovina, denominata Forte<br />
Centrale.<br />
La salita al vicinissimo Forte Alto<br />
(1908 m) avviene attraverso una stradetta<br />
che si stacca dal portale d’ingresso<br />
della caserma.<br />
Il complesso rappresentava sicura-<br />
FORTE CENTRALE-FORTE TABORDA-<br />
FORTE PEPINO<br />
L’itinerario, totalmente percorribile in mountain bike, si sviluppa<br />
con modesta pendenza su ex strade militari chiuse al traffico e<br />
comodi sentieri che attraversano assolate praterie, consentendo<br />
di godere in tutta calma di uno splendido paesaggio.<br />
Si possono ammirare verso ovest le cime del Parco Nazionale<br />
del Mercantour, tra cui il Monte Bego al centro della Valle delle<br />
Meraviglie e la Rocca dell’Abisso nel Parco delle Alpi Marittime;<br />
verso sud il solco della Valle Roya ammantato di dense foreste<br />
di pino silvestre sembra guidare lo sguardo verso il mare.<br />
mente il perno del sistema difensivo.<br />
Per i rifornimenti nel lungo periodo invernale<br />
fu edificata una teleferica che,<br />
dalle caserme della Panice, giungeva<br />
al Forte Alto e della quale oggi è<br />
ancora possibile notare i ruderi della<br />
stazione di arrivo (bellissimo panorama<br />
sulla valle). Si prosegue sulla strada<br />
che transita all’interno della caserma<br />
e raggiunge su fondo erboso<br />
+ + +<br />
Nella pagina a<br />
fianco e sotto,<br />
il Forte Centrale.<br />
1414<br />
la strada ex militare proveniente dal<br />
Colle (utile per il ritorno).<br />
Con un breve tratto contornato da<br />
ontani, rododendri e semprevivi ag-<br />
<strong>LIMONE</strong> <strong>PIEMONTE</strong><br />
++ + + + + + + + +++ + + + + + + + + + + + + + + + + +++ + + + + + + + + + + + + + + + + ++ + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + +<br />
) (<br />
I I I I I I I I I I II I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I<br />
) (<br />
C.la Bassa<br />
1871<br />
V. n R o m a n i n<br />
1804<br />
Gr.ges de Safre<br />
1492<br />
Forte<br />
Centrale<br />
1908<br />
Forte Alto<br />
Colle di Tenda<br />
RN 204<br />
Tu n n e l d e Te n d a<br />
la Ca<br />
1424<br />
1279<br />
I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I<br />
V.n de Cannelle<br />
V.n de Becin<br />
V. n d e Fr i p o n<br />
V. n d e Tu t e<br />
V.n de Tavan<br />
1861+<br />
Cima dei Gherra<br />
V . n e C a b a n a i r a<br />
Cime de Tavan<br />
1912<br />
+<br />
2215<br />
Forte Taborda<br />
1982<br />
+ 2214<br />
Cima<br />
Beccorosso<br />
V.n de Framoursoure<br />
2168<br />
Bric Campanin<br />
2262<br />
Colletto<br />
Campanin<br />
2142<br />
Cime de<br />
Pepin<br />
2344<br />
2284<br />
Forte Pepino<br />
V. n d e C h aoure<br />
grappati alle rocce, si giunge a un<br />
bivio e si svolta a destra lungo la<br />
strada chiusa al traffico da un’evidente<br />
sbarra.<br />
) (<br />
+<br />
+<br />
13
Opuscolo sentieri Limone 20-06-2007 8:42 Pagina 14<br />
<strong>LIMONE</strong> <strong>PIEMONTE</strong><br />
IL COLLE DI TENDA<br />
Il Colle di Tenda è un valico posto a 1870 m ed è il passaggio<br />
meno elevato del lungo spartiacque che costituisce la<br />
frontiera naturale tra la Francia e l’Italia. In un ambiente di<br />
magnifici paesaggi offerti dalle valli che si aprono ai piedi<br />
della catena montuosa e a pochi chilometri di distanza da<br />
due riserve naturali fondamentali per la regione, il Parco<br />
Nazionale del Mercantour in Francia e il contiguo Parco delle<br />
Alpi Marittime in Italia, si trovano i Forti Ottocenteschi del<br />
Colle di Tenda.<br />
Un’imponente serie di lavori di fortificazione interessò questa<br />
zona verso la fine del XIX secolo: i lavori iniziarono nel 1880<br />
e durarono dieci anni. Nel settembre 1947 l’entrata in vigore<br />
dei Trattati di Parigi spostò il confine tra Italia e Francia verso<br />
nord, consegnando a quest’ultima Briga, Tenda e la gran<br />
parte del Colle, tra cui l’intero complesso dei forti.<br />
Le costruzioni in pietra, con coperture spesso erbose, paiono<br />
ben inserirsi nel paesaggio e, insieme agli aperti panorami,<br />
rappresentano certo un motivo di interesse che spinge<br />
l’escursionista a percorrere i sentieri e ciò che resta delle<br />
strade ex militari.<br />
14<br />
Percorrendo un lungo mezzacosta<br />
con salita panoramica si raggiunge lo<br />
spiazzo antistante il Forte Taborda<br />
(1982 m, 1.30 ore).<br />
Del forte colpisce soprattutto la forma<br />
squadrata e i muri di rivestimento<br />
del fossato, tuttora quasi completamente<br />
intatti.<br />
Dal piazzale antistante il forte (notevole<br />
panorama sulle fortificazioni dell’altro<br />
versante) si diparte sulla destra<br />
l’ottocentesca rotabile, ormai trasformata<br />
dall’incuria e dal tempo in una<br />
mulattiera inerbita.<br />
Con spettacolare traverso completamente<br />
ciclabile si giunge alla biforcazione<br />
contrassegnata da un cippo di<br />
confine (a 5 minuti di cammino si raggiunge<br />
la croce del Becco Rosso,<br />
quota 2214 m, con uno splendido panorama<br />
sulle cime circostanti).<br />
Dal cippo si prosegue a destra in leggera<br />
salita e, con una serie di tornanti,<br />
la rotabile giunge al Forte Pepino<br />
(2263 m, 3 ore).<br />
Da qui si arriva facilmente sulla Cima<br />
Pepino (2344 m) superando circa 80<br />
metri di dislivello lungo la cresta erbosa:<br />
dalla vetta, nelle giornate più<br />
fresche e con cielo limpido, si può<br />
avere un’incantevole vista panoramica<br />
sulla pianura piemontese, sul Mar<br />
Ligure e sulla Corsica.<br />
Per il rientro é necessario portarsi al<br />
cippo precedente, da cui si stacca<br />
un’evidente mulattiera diretta verso la<br />
pietraia posta alla testa del Vallone<br />
Cabanaira, che in pochi minuti conduce<br />
al Colletto Campanino (punto<br />
panoramico; cippo in pietra con inciso<br />
«km 5»).<br />
Si prosegue sulla strada militare che<br />
in breve giunge allo chalet «Baita<br />
2000» (4 ore, stupenda terrazza panoramica)<br />
e all’arrivo della seggiovia.<br />
Da qui, percorrendo per 20 minuti<br />
una strada in discesa, si arriva comodamente<br />
al punto di partenza.<br />
NOTE TECNICHE<br />
Partenza: Colle di Tenda (1870 m)<br />
Lunghezza: 16 km<br />
Dislivello: 300 m<br />
Tempo di percorrenza: a piedi 4<br />
ore; con Mtb 3 ore (itinerario fin<br />
sotto il Forte Giaura e rientro)<br />
Punti d’appoggio: chalet «Le<br />
Marmotte» in cima al Colle di<br />
Tenda<br />
Strada militare sotto<br />
il Forte Giaura.<br />
Nella pagina a<br />
fianco, panorama<br />
sul Forte Centrale.<br />
6<br />
Dal Colle di Tenda si segue la carrareccia<br />
che volge a destra verso il Forte<br />
Centrale (da visitare se non si è<br />
percorso l’itinerario precedente) e,<br />
salendo con alcune svolte lungo la<br />
dorsale in direzione della Rocca dell’Abisso,<br />
si giunge al primo bivio.<br />
Si continua a camminare lungo la<br />
<strong>LIMONE</strong> <strong>PIEMONTE</strong><br />
FORTE GIAURA-FORTE<br />
PERNANTE-FORTE MARGHERIA<br />
Come il precedente, l’itinerario proposto si svolge quasi<br />
totalmente sulla strada ex militare in taluni punti ridotta a comodo<br />
sentiero e immersa in fioriture di epilobio. L’ambiente naturale<br />
attraversato è caratterizzato da vaste praterie sommitali e morbidi<br />
pendii erbosi. Soltanto il tratto che sale dal Forte Giaura mostra<br />
un aspetto aspro: impervie bastionate rocciose fanno da sfondo<br />
a vaste pietraie che paiono difendere la prima vetta di rilievo<br />
delle Alpi Marittime, la Rocca dell’Abisso.<br />
strada ex militare che si stacca a destra,<br />
chiusa da una sbarra e lentamente<br />
riconquistata da cespugli di<br />
rododendri e boschetti di ontani; con<br />
percorso panoramico, tra fioriture di<br />
epilobio, si raggiunge il bivio (2100<br />
m, 1 ora) che successivamente ci<br />
porterà al Forte Pernante.<br />
15
Opuscolo sentieri Limone 20-06-2007 8:42 Pagina 16<br />
2472<br />
<strong>LIMONE</strong> <strong>PIEMONTE</strong><br />
E.<br />
2422<br />
BOERO<br />
++ + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + ++ + + + + + + + + + + + + + + + + + ++ + + + + ++++<br />
2363<br />
Vista sul Forte<br />
Giaura.<br />
16<br />
2080<br />
1829<br />
Forte Giaura<br />
2254<br />
1993<br />
TERRA ROSSA<br />
1670<br />
Rio Prati della Chiesa<br />
P.ta Bussaia<br />
2101<br />
2052<br />
2075<br />
V. n e<br />
S a l a u t a<br />
+ + + + + + + ++ + + + + + + + + ++ +<br />
2176 +<br />
Cime de Salaute<br />
Monte Beccorosso<br />
+<br />
2025<br />
2130<br />
Bassa sovrana<br />
di Margheria<br />
) (<br />
PIAN MADORO<br />
2119<br />
+<br />
Eremo<br />
V.n de Caralaite<br />
1814<br />
2119<br />
Fort Pernante<br />
Si percorre un lungo traversone in co-<br />
C. Batocin<br />
sta sui resti della vecchia strada ex<br />
militare: è questo uno dei tratti più panoramici<br />
del territorio.<br />
Con l’ausilio di una splendida giornata<br />
si può ammirare il Vallone San Lorenzo,<br />
la Via Romana, tutte le montagne<br />
che contornano il complesso dei<br />
forti e, svoltato il tornante, l’imponente<br />
pietraia della Rocca dell’Abisso.<br />
Il percorso giunge in lieve discesa in<br />
prossimità di un tornante, a questo<br />
punto si consiglia l’abbandono della<br />
I I I I I I I I I I II I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I<br />
C. S. Lorenzo<br />
1505<br />
PIARNAUD<br />
V.ne S. Lorenzo<br />
+ + + + + + + ++ ++ + + +<br />
Forte Margheria<br />
1842<br />
+ + ++ + + + + + + + + + + + + + + + + +++ + + + + + + + + + + + + + + + + +++ + + + + + + + + + +<br />
1871<br />
C.la Bassa<br />
) (<br />
) (<br />
V. n R o m a n i n<br />
1804<br />
Gr.ges de Safre<br />
1492<br />
Forte<br />
Centrale<br />
1908<br />
Forte Alto<br />
Colle di Tenda<br />
la Ca<br />
1424<br />
1279<br />
V.n de Cannelle<br />
mulattiera (che poco oltre è in parte<br />
franata e percorribile con difficoltà in<br />
più punti) e, seguendo le evidenti segnalazioni,<br />
ci si inoltra in una pietraia<br />
che, costeggiando due laghetti, con<br />
una curva a sinistra si ricongiunge alla<br />
strada precedentemente abbandonata.<br />
Pochi minuti e si raggiunge il Forte<br />
Giaura (2253 m, 2 ore), il più alto e<br />
forse meglio conservato del sistema<br />
difensivo, che può essere ammirato<br />
in tutta la sua geometria risalendo di<br />
alcuni metri il pendio erboso dei Pra<br />
Giordano (ricca fioritura a giugno).<br />
Sempre da questa posizione è possibile<br />
osservare i resti dell’acquedotto<br />
che portava l’acqua dal lontano<br />
Vallone dell’Abisso, ma anche lo<br />
splendido panorama sulle Alpi Marittime<br />
e l’intero apparato difensivo.<br />
Nelle giornate più terse è possibile<br />
scorgere il Mar Ligure e la Corsica.<br />
Per raggiungere il Forte Pernante si<br />
ripercorre la strada fino al tornante<br />
nei pressi dei due laghetti e, attraverso<br />
una scorciatoia che si dirama sulla<br />
destra, si seguono le tracce del<br />
vecchio acquedotto sul versante meridionale<br />
della Cime de Salaute, dove<br />
sono ancora presenti resti di posta-<br />
RN 204<br />
Tu n n e l d e Te n d a<br />
V<br />
V.n de Becin<br />
V. n d e Fr i p o n<br />
V. n d e Tu t e<br />
.<br />
LA GALLERIA DI NAPOLEONE<br />
I sentieri che i mercanti di sale diretti in Piemonte e i pellegrini<br />
diretti a Santiago de Compostela batterono durante l’intero<br />
Medioevo videro il primo tentativo di ampliamento nel 1614,<br />
quando il duca Carlo Emanuele I di Savoia iniziò i lavori per<br />
un traforo nei pressi del colle.<br />
Il cantiere si bloccò dopo i primi scavi per mancanza di fondi.<br />
Nella seconda metà del Settecento, il re di Sardegna Vittorio<br />
Amedeo III diede nuovo impulso ai traffici tentando di riavviare<br />
i lavori per il tunnel, seguendo ciò che era stato fatto nel<br />
secolo precedente: eppure, nemmeno Vittorio Amedeo riuscì<br />
a consegnare un traforo ultimato.<br />
Ciò che rimane degli scavi è tuttora visibile, a quota 1750 m,<br />
lungo una deviazione della strada asfaltata sul versante<br />
italiano del colle: un antro buio e freddo, di forma biforcuta<br />
(dovuta al fatto che gli scavi andarono in un senso durante<br />
il XVII secolo e in un altro nel secolo successivo), oggi<br />
impropriamente conosciuto dai valligiani come Galleria di<br />
Napoleone.<br />
Vista dal Forte<br />
Pernante.<br />
Sotto, ruderi della<br />
telecabina.<br />
zioni militari. Dal bivio lasciato in precedenza<br />
si giunge al Forte Pernante<br />
(2119 m, 3 ore): l’opera a pianta pentagonale<br />
sorge su una vetta arrotondata<br />
del crinale ed è realizzata su<br />
due piani.<br />
Da qui un ripido sentiero piuttosto<br />
malconcio scende sul costone in direzione<br />
del sottostante Forte Mar-<br />
<strong>LIMONE</strong> <strong>PIEMONTE</strong><br />
gheria (1842 m, 3.30 ore) piazzato su<br />
un promontorio che domina il Vallone<br />
di Caramagna e interamente ricoperto<br />
di erba. Il ritorno al Colle avviene<br />
in circa 30 minuti risalendo la strada<br />
militare che collega il Colle di<br />
Tenda con le Basse di Peirafica e Casterino,<br />
passando in un vallonetto in<br />
cui sgorga la Fontana Irene.<br />
17
Opuscolo sentieri Limone 20-06-2007 8:42 Pagina 18<br />
<strong>LIMONE</strong> <strong>PIEMONTE</strong><br />
18<br />
NOTE TECNICHE<br />
Partenza: Limonetto, raggiungibile<br />
in auto o con bus di linea<br />
Lunghezza: 6 km<br />
Dislivello: 230 m<br />
Tempo di percorrenza: a piedi 2.30<br />
ore<br />
Punti d’appoggio: chalet<br />
«Arrucador» e la «Frontiera» ai<br />
prati di San Lorenzo; punti<br />
ristoro a Limonetto<br />
7<br />
<strong>LIMONE</strong>TTO-PRATI DI SAN LORENZO-<br />
ALPE DI PAPA GIOVANNI<br />
Limonetto è un antico borgo a soli 6 km da Limone,<br />
raggiungibile in auto con la SS 20 o a piedi percorrendo la Via<br />
Romana descritta nell’itinerario 4. Il piccolo nucleo di case che<br />
compone il centro storico (detto«´l Ga») mantiene ancora oggi la<br />
tipica architettura di montagna con i muri in pietra e i tetti in lose.<br />
Questo itinerario, particolarmente agevole, svela alcune delle<br />
bellezze del territorio: la cascata del torrente Vermenagna (il Piz),<br />
che si può osservare da vicino grazie a un ponte pedonale, la<br />
visita all’oasi spirituale dell’Alpe di Papa Giovanni e i prati di San<br />
Lorenzo.<br />
Dal piazzale antistante il cimitero di<br />
Limonetto si percorre in direzione Limone<br />
la strada provinciale fino all’ultimo<br />
condominio (condomino Milly,<br />
fermata del bus).<br />
Da qui parte un sentiero che si eleva<br />
nel bosco di faggi e raggiunge la<br />
«Serra Conche», una bella valletta<br />
prativa che fino ad alcuni anni fa veniva<br />
falciata e seminata.<br />
Con una piccola deviazione all’interno<br />
del prato si raggiunge la «Madonnina<br />
di Limonetto» (bella veduta su<br />
tutto l’abitato, Alpe di Papa Giovanni<br />
e Rocca dell’Abisso), mentre proseguendo<br />
sul sentiero si guadagna il<br />
crinale spartiacque e, con una ripida<br />
salita nel sottobosco, la Punta del<br />
Morel (1565 m, 1 ora).<br />
Da qui si percorre in discesa un tratto<br />
della pista da sci, fino a incrociare<br />
la Via Romana proveniente da Limonetto,<br />
per poi seguirla verso monte in<br />
leggera salita e arrivare infine alle<br />
porte dello chalet «Arrucador» (1500<br />
m, 1.30 ore).<br />
Ci troviamo nel mezzo del Vallone<br />
San Lorenzo, caratterizzato dai verdi<br />
prati che ospitano una ricca flora alpina<br />
e dominati dalla cima rocciosa<br />
della Rocca dell’Abisso. Pressoché<br />
immancabili sono le marmotte.<br />
I due caratteristici chalet sono ideali<br />
per trascorrere l’intera giornata con la<br />
1656<br />
BALLOR<br />
Eremo<br />
Costa dei Catalin<br />
1634<br />
Croce di Baral<br />
V. n e M a t l a s<br />
1814<br />
1757<br />
1477<br />
T.i Cortassa<br />
1447<br />
T.i Liset<br />
1377<br />
I I I I I I I I I I II I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I<br />
T.i Catalin<br />
1255<br />
1414<br />
T.i Gigant<br />
T.i Bernigo<br />
1466 T.i Virola<br />
C. Tetto<br />
Moretto<br />
C.se Soprano<br />
Via Romana<br />
nei pressi dei prati<br />
di San Lorenzo.<br />
Nella pagina a<br />
fianco, la cascata<br />
del Piz.<br />
C. S. Lorenzo<br />
1505<br />
1294<br />
I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I II I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I<br />
Serra Conche<br />
1102<br />
Punta<br />
del Morel<br />
T.i Mognin<br />
Cant.ra<br />
Bragard<br />
Limonetto<br />
+<br />
T.i Mecci<br />
1300<br />
C.la Caira<br />
T.o Picat<br />
1381<br />
Cantoniera<br />
1320<br />
famiglia o per ristorarsi 1804 durante la<br />
passeggiata.<br />
In 10 minuti di discesa lungo la strada<br />
di servizio degli impianti si raggiunge<br />
l’Alpe di Papa Giovanni. Da qui, un<br />
sentiero immerso in un ombroso faggeto<br />
porta, con ripidi tornanti, a un ti-<br />
I I I I I I I I I I I<br />
S. Pancrazio<br />
T.i Magnan<br />
<strong>LIMONE</strong> <strong>PIEMONTE</strong><br />
L’ALPE DI PAPA GIOVANNI<br />
Sorgeva qui uno sparuto gruppetto di<br />
Gherra<br />
costruzioni di alta montagna: povere<br />
case in pietra e legno, con i tetti<br />
ricoperti di paglia di segale.<br />
Un prete dalla grande sensibilità per la<br />
natura, don Francesco Brondello,<br />
«limonese» da oltre cinquant’anni,<br />
decise di trasformare questo bellissimo<br />
luogo in un’oasi di silenzio, di preghiera<br />
e di serenità.<br />
Nacque così l’Alpe di Papa Giovanni,<br />
senza che le vecchie strutture di pietra<br />
venissero sostanzialmente modificate<br />
e lasciando la paglia di segale a coprire<br />
il tetto della piccola cappella.<br />
Oltre alle costruzioni, sono stati risistemati<br />
con cura i gradini del sentiero<br />
e il ponticello di legno, su cui ancora<br />
oggi si cammina.<br />
BOSCO<br />
RONCHI<br />
+<br />
pico ponte di legno, da cui si può ammirare<br />
la stupenda cascata (20 minuti<br />
dai prati di San Lorenzo). Il centro<br />
del paese si raggiunge percorrendo<br />
la strada asfaltata a senso unico che<br />
parte dalla cascata (isola pedonale<br />
nel periodo estivo).<br />
19
Opuscolo sentieri Limone 20-06-2007 8:42 Pagina 20<br />
<strong>LIMONE</strong> <strong>PIEMONTE</strong><br />
20<br />
NOTE TECNICHE<br />
Partenza: Limone, cabinovia<br />
«Severino Bottero»<br />
Lunghezza: 12 km<br />
Dislivello: 750 m<br />
Tempo di percorrenza: a piedi 4<br />
ore<br />
Punti d’appoggio: chalet all’arrivo<br />
della cabinovia; Centro Sportivo<br />
del Fantino<br />
Due momenti del<br />
conterto sul Lago<br />
Terrasola.<br />
8<br />
Luogo di partenza è la nuova cabinovia<br />
«Severino Bottero»: il percorso<br />
classico sfrutta la strada di servizio<br />
degli impianti di risalita, mentre utilizzando<br />
la cabinovia si percorre quasi<br />
tutto l’itinerario in soli 30 minuti (10 di<br />
risalita e 20 di cammino).<br />
Dalla partenza della cabinovia si imbocca<br />
una carrareccia in terra battuta<br />
che, inoltrandosi nel suggestivo<br />
avallamento tra la Costa Serri e la Co-<br />
<strong>LIMONE</strong>-LAGO TERRASOLE (1760 M)-<br />
CENTRO SPORTIVO FANTINO<br />
Il Lago Terrasole, anche detto Lagone, è un pittoresco laghetto<br />
alpino situato in una splendida conca immersa nel verde e<br />
circondata da fiori, ai piedi del Monte Alpetta. È tradizione che<br />
tutti gli anni, nel mese di agosto, il laghetto ospiti una zattera<br />
galleggiante su cui un’orchestra sinfonica esegue un concerto,<br />
giunto ormai alla decima edizione.<br />
L’itinerario qui proposto prevede un giro ad anello che percorre<br />
in salita la strada di servizio degli impianti e in discesa un ripido<br />
ma fresco sentiero nel bosco fino al Centro Sportivo del Fantino.<br />
sta Buffe, si eleva fino al complesso<br />
residenziale «Villaggio del Sole». Con<br />
una svolta a destra si imbocca la<br />
strada sterrata di servizio degli impianti<br />
che con ripido pendio raggiunge<br />
prima la punta Feit e poi, con lunga<br />
salita sul costone assolato, la<br />
Punta Buffe (1531 m, 1.30 ore). È<br />
questo l’arrivo della vecchia seggiovia<br />
del Sole; dalla terrazza dell’ex ristorante<br />
si ha di fronte un meraviglio-<br />
1920 +<br />
Maira Volpigera<br />
1468<br />
T.i Cortassa<br />
1447<br />
T.i Liset<br />
1377<br />
I I I I I I I I I I II I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I<br />
1414<br />
1255<br />
T.i Bernigo<br />
1466 T.i Virola<br />
V . n e T e m p i a<br />
V. n e C u n i s a r t<br />
1294<br />
Serra Conche<br />
1102<br />
I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I<br />
Punta<br />
del Morel<br />
T. Vermenagna<br />
T.i Mecci<br />
1300<br />
1381<br />
so panorama su Limone, Rocca dell’Abisso<br />
e Colle di Tenda. Si prosegue<br />
sulla carrareccia che percorre la<br />
dorsale panoramica in direzione del<br />
Monte Alpetta fino a raggiungere la<br />
stazione di arrivo della cabinovia (2<br />
ore) con possibilità di ristoro presso<br />
lo chalet. Si prosegue con pendenza<br />
I I I I I I I I I I I<br />
1009<br />
1320<br />
C o s t a<br />
V.ne d el Lis<br />
Roccia<br />
del Murin<br />
T.i Gianet<br />
S. Anna 1186<br />
T.i Gross<br />
1051<br />
C. Astegiano 1201<br />
Maire<br />
Maschetta<br />
1222<br />
T.i Maschetta<br />
T.i Mognin<br />
Cant.ra<br />
Bragard<br />
T.i Ziton<br />
Limonetto<br />
+<br />
S.S. N.20<br />
C.la Caira<br />
T.i Camilla<br />
Limone<br />
Piemonte<br />
T.o Picat<br />
S. Pancrazio<br />
T.i Magnan<br />
Cantoniera<br />
I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I<br />
M u r i n<br />
C.ta Buffe<br />
I I I I I I I I I I I I I I I<br />
P.ta Buffe<br />
1531<br />
V.ne S. Giovanni<br />
I I I I I I I I I I II I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I<br />
V. n e G h e r r a<br />
Costa Serri<br />
C.li Brick<br />
1242<br />
Maire<br />
Maschetta<br />
1511<br />
M. Murin<br />
1544<br />
La Grogia Fontana<br />
Gherra 1351<br />
Borraccia<br />
Maire<br />
Buffe<br />
BOSCO COMUNE<br />
BOSCO<br />
RONCHI<br />
+<br />
Maire Galino<br />
Maire Borraccia<br />
1328<br />
<strong>LIMONE</strong> Bec Carnigion <strong>PIEMONTE</strong><br />
+ 1381<br />
Maire Savoia<br />
1493<br />
1178<br />
C.li Magher<br />
S. Giovanni<br />
1221<br />
1586<br />
Bec Castellaccio<br />
I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I<br />
1776<br />
Lagone<br />
Almellina<br />
1400<br />
1264<br />
C.li Braia<br />
Maire Gavel<br />
1432<br />
C.li Barat<br />
1091<br />
S. Antonio<br />
1450<br />
Rif. Capanna<br />
Chiara<br />
C.le<br />
Milliborgo C.li Astegiani<br />
1224<br />
+<br />
+<br />
C.li Bernard<br />
M. Alpetta<br />
+<br />
1927<br />
moderata sull’assolato costone fino<br />
1861+<br />
aCima giungere dei Gherranella<br />
conca del piccolo<br />
2168<br />
Lago di Terrasole (1760 m, 2.30 ore,<br />
30 minuti dalla cabinovia). Per il rientro<br />
si ridiscende per la stessa strada<br />
fino all’arrivo della seggiovia del Sole.<br />
Nei pressi dei ripetitori ci si inoltra nel<br />
bosco seguendo sempre il filo del<br />
costone, che in taluni punti è piuttosto<br />
ripido. Si raggiunge una zona pianeggiante<br />
ricca di betulle e, tralasciata<br />
la diramazione di sinistra che<br />
porta allo chalet «La Grogia», si procede<br />
a destra in ripida discesa fino a<br />
incontrare il sentiero che taglia il bosco.<br />
Una svolta a destra e una successiva<br />
a sinistra ci portano alle spalle<br />
del muro di arrampicata del Centro<br />
Sportivo del Fantino (1.30 ore dal lago;<br />
bar ristoro aperto tutto l’anno). Si<br />
raggiunge il centro del paese in 20<br />
minuti, percorrendo la Via Romana.<br />
21<br />
V . n e<br />
Il Crest<br />
1852 +<br />
Maire Rocca<br />
Rossa<br />
1398<br />
+<br />
Maire Valletta<br />
1529<br />
1651 +<br />
G o r g i a s s a<br />
V.ne S. Giovanni<br />
Minier<br />
Ubaie<br />
172<br />
Fonte<br />
Carlac<br />
1660<br />
Gias della<br />
Perla Sott.<br />
V . n e l a<br />
1
Opuscolo sentieri Limone 20-06-2007 8:42 Pagina 22<br />
<strong>LIMONE</strong> <strong>PIEMONTE</strong><br />
22<br />
NOTE TECNICHE<br />
Partenza: Limone<br />
Lunghezza: 12 km<br />
Dislivello: 900 m<br />
Tempo di percorrenza: a piedi 4<br />
ore<br />
Punti d’appoggio:<br />
Salita al Monte<br />
Vecchio.<br />
9<br />
Dal piazzale nord si percorre via San<br />
Maurizio e giunti al condominio Lo<br />
Scoglio si imbocca la mulattiera che<br />
sale tra caratteristiche rocce per poi<br />
addentrarsi nel fitto bosco. Trascurata<br />
una diramazione a sinistra (che<br />
raggiunge un punto panoramico e la<br />
cava) e un’altra a destra (che raggiunge<br />
la Cappella di San Maurizio)<br />
MONTE VECCHIO (1920 M)<br />
Escursione di eccezionale bellezza panoramica e paesaggistica.<br />
La massiccia sommità arrotondata che sovrasta tutta la valle<br />
offre un panorama particolarmente suggestivo che con cielo<br />
limpido permette di ammirare le punte di Monviso, Gran<br />
Paradiso, Monte Rosa e Cervino.<br />
L’itinerario proposto, con i suoi 900 m di dislivello, è oggi reso<br />
più agevole da una nuova strada sterrata privata che parte dal<br />
piazzale antistante la Cappella di San Maurizio.<br />
si prosegue diritto per una scorciatoia<br />
che in ripida salita ci porta a incrociare<br />
la carrareccia sterrata. Si<br />
tratta di una strada sterrata privata di<br />
nuova costruzione che con 5 km di<br />
percorso ombreggiato e fresco giunge<br />
prima al Passo Coletta (punto panoramico<br />
presso una croce di legno)<br />
e poi al Colletto di Cagera (1577 m, 2<br />
ore; splendido panorama sulla Val<br />
Grande e Palanfrè) rendendo più dolce<br />
il percorso sia d’estate che d’inverno.<br />
La strada sterrata continua ancora<br />
per alcuni tornanti fino al termine<br />
del bosco dove il percorso,<br />
seguendo il filo di cresta, guadagna<br />
con faticosa salita la vetta su cui è<br />
posta una croce e un pilone trigonometrico<br />
(1920 m, 3 ore). Per il rientro<br />
si prosegue sempre in cresta fino a<br />
raggiungere in ripida discesa la sella<br />
erbosa del Colle Arpiola (1700 m, 30<br />
minuti). Nei mesi di giugno e luglio<br />
merita fare una piccola deviazione<br />
per la vicina costa degli Artesin, termine<br />
che in limonese significa rododendro,<br />
per ammirare l’imponente<br />
fioritura e il superbo panorama.<br />
Dal Colletto un lungo e assolato traversone<br />
raggiunge prima le Maire<br />
Volpigera e poi una palina indicatrice<br />
sopra i Tetti Ziton (1310 m, 1 ore).<br />
Una svolta a destra ci immette in un<br />
sentiero che tra cespugli d’erica e gi-<br />
V.ne di Creusa<br />
T.to Fustin<br />
T.ti Firenzet<br />
T.to Rivoira<br />
Maria del Pino<br />
+ Roccia del Pino<br />
1598<br />
T.ti Bion <strong>LIMONE</strong> <strong>PIEMONTE</strong><br />
C.li del Bech<br />
T.ti<br />
954 Galleria<br />
1173<br />
Buglio<br />
Buglia 1291<br />
1170<br />
913<br />
Mad. di Loreto<br />
1075<br />
T.ti Maron<br />
1135<br />
Maira Massuche<br />
Colletto di Cagera<br />
1577<br />
M. Malaterra<br />
P.so Colette 1426<br />
+<br />
1400<br />
T.to Purin<br />
T.ti Gerb<br />
918 Casali Caccian<br />
993<br />
S. Bernardo<br />
1174<br />
Casali Barat<br />
1120<br />
T.to Chiaro<br />
1233<br />
T.to Falabrin<br />
S. Maurizio<br />
1066<br />
1180<br />
V. n e A d r i t<br />
V.ne dell`Arpiola<br />
C.ta d. Artesin<br />
Veduta del Monte<br />
Vecchio.<br />
V. n e A r p a s<br />
Colle Arpiola<br />
1716<br />
V.ne Fontana<br />
) (<br />
Bric Castea<br />
1801<br />
M. Vecchio<br />
1920<br />
Costa dei Catalin<br />
+<br />
) (<br />
1468<br />
V . n e A r p i o l a<br />
) (<br />
V. del Luber<br />
V. n e G o r g i a Fo n s a<br />
M.re del Montevecchio<br />
Maira Volpigera<br />
nestra termina al «Garp dei Camilla».<br />
Qui inizia la rapida discesa a sinistra<br />
su fondo erboso fino all’alveo della<br />
cava di silice (1.30 ore). In soli 10 mi-<br />
V . n e T e m p i a<br />
V. n e C u n i s a r t<br />
T.i Ziton<br />
T. Vermenagna<br />
V.ne Ceresole<br />
1009<br />
Costa Murin<br />
Roccia<br />
del Murin<br />
T.i Ramondin<br />
1317<br />
T.i Camilla<br />
T.i Gianet<br />
T.i Gross<br />
1186 1051<br />
C. Astegiano Maire<br />
Maschetta<br />
S. Anna<br />
T.i Maschetta<br />
1222 T.i Mognin<br />
S.S. N.20<br />
Limone<br />
Piemonte<br />
VEUVA<br />
S. Antonio<br />
nuti, con un nuovo sentiero che parte<br />
a fianco del piccolo ranch con cavalli,<br />
raggiungiamo il piazzale nord<br />
da dove si era partiti.<br />
+<br />
23<br />
Maire Galino<br />
I I I I I I I I I I I I I I I<br />
Costa Serri<br />
C.li Brick<br />
V.ne S. Giovanni
Opuscolo sentieri Limone 20-06-2007 8:45 Pagina 24<br />
<strong>LIMONE</strong> <strong>PIEMONTE</strong><br />
24<br />
NOTE TECNICHE<br />
Partenza: Limone<br />
Lunghezza: 12 km<br />
Dislivello: 850 m<br />
Tempo di percorrenza: a piedi 4<br />
ore<br />
Punti d’appoggio: bar ristoranti<br />
nella zona del Maneggio; bar<br />
«Capanna Chiara» con piscina<br />
(aperto periodo estivo)<br />
Nei pressi di<br />
Capanna Chiara.<br />
10<br />
Dal paese si percorre su asfalto via<br />
Almellina fino all’ultimo condominio<br />
(La Grangia), raggiungibile anche dal<br />
Maneggio con un nuovo ponte di legno<br />
che attraversa il fiume.<br />
Inizia qui la ripida carrareccia sterrata<br />
(fondo dissestato) che si inoltra<br />
nello stretto fondovalle dell’Almellina.<br />
Trascurando due deviazioni a sinistra<br />
si raggiungono prima i Casali Braia<br />
(fresca sorgente) e poi, con una serie<br />
di ripidi tornanti, le Maire Gavel (1432<br />
m, 45 minuti; punto panoramico).<br />
<strong>LIMONE</strong>-CAPANNA CHIARA-<br />
CIMA MARMORERA<br />
La conca del Cross, contornata da montagne che ricordano le<br />
Dolomiti, è sicuramente uno degli angoli più suggestivi e<br />
selvaggi del territorio. Ex comprensorio sciistico, il vallone offre<br />
sempre, sia in estate sia in inverno, stupendi panorami. Gli<br />
investimenti del paese si sono tuttavia concentrati sull’altro<br />
comprensorio (<strong>Riserva</strong> <strong>Bianca</strong>) e lo smantellamento di quasi tutti<br />
gli impianti ha restituito l’ambiente alla natura, rendendo questa<br />
conca dominio incontrastato degli escursionisti.<br />
L’itinerario propone un giro ad anello con salita lungo la comoda<br />
strada sterrata, caratterizzata da alcuni ripidi tratti, e la discesa<br />
nel bosco, per godere dell’ombra nelle giornate più calde.<br />
La carrareccia prosegue in una dolce<br />
conca pascoliva tra le ultime macchie<br />
di faggi, giungendo alla base della<br />
suggestiva conca del Cross e, con<br />
un’altra svolta, all’ex rifugio Capanna<br />
Chiara, in superba posizione panoramica<br />
(1462 m, 1 ora). Per raggiungere<br />
la Cima Marmorera si percorre la<br />
sterrata che dalla conca del Cross si<br />
alza verso il monte Jurin e si porta ai<br />
piedi della evidente pista dello skilift.<br />
Da qui una vecchia mulattiera si inerpica<br />
lungo la risalita dell’impianto a<br />
T. Vermenagna<br />
1009<br />
C o s t a<br />
Roccia<br />
del Murin<br />
T.i Gross C. Astegiano 1201<br />
1051<br />
Maire<br />
Maschetta<br />
T.i Maschetta<br />
S.S. N.20<br />
T.i Mecci<br />
Vallone San<br />
Giovanni dalla cima<br />
Marmorera.<br />
1300<br />
+<br />
I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I<br />
M u r i n<br />
Limone<br />
Piemonte<br />
C.ta Buffe<br />
Maire Galino<br />
I I I I I I I I I I I I I I I<br />
P.ta Buffe<br />
1531<br />
Costa Serri<br />
C.li Brick<br />
1242<br />
M. Murin<br />
Almellina<br />
1544<br />
+<br />
Bec Carnigion<br />
1381<br />
V.ne S. Giovanni<br />
Maire Savoia<br />
1493<br />
1178<br />
C.li Magher<br />
S. Giovanni<br />
1221<br />
V.ne Almellina<br />
Maire Gavel<br />
1432<br />
C.li Barat<br />
S. Antonio<br />
1091<br />
1450<br />
Rif. Capanna<br />
Chiara<br />
C.le<br />
Milliborgo C.li Astegiani<br />
1224<br />
C.li Bernard<br />
fune e con ripidi tornantini porta alla<br />
cima (1860 m, 2 ore). Ci troviamo in<br />
uno dei posti più suggestivi del territorio:<br />
stupendo il panorama che spazia<br />
dal Colle di Tenda al Monviso, abbracciando<br />
il sottostante Vallone San<br />
Giovanni. Guardando verso i paravalanghe<br />
si può scorgere una mulattiera<br />
erbosa che sale ripida sul costone<br />
e porta diritto nella cava di marmo rosa<br />
(da qui il nome Marmorera), ormai<br />
+<br />
+<br />
V.ne<br />
C.li Braia<br />
1264<br />
<strong>LIMONE</strong> <strong>PIEMONTE</strong><br />
Miniera<br />
Ubaiet<br />
V . n e<br />
d e l C r o s s<br />
Il Crest<br />
1852 +<br />
Maire Rocca Rossa<br />
1398<br />
G o r g i a s s a<br />
1723<br />
Fonte del<br />
Carlaccio<br />
1838<br />
Fonte<br />
Praciot<br />
Bec Rosso<br />
2154<br />
1975<br />
dismessa, da cui è stato estratto il<br />
marmo per i pilastri e la balaustra della<br />
Chiesa di San Pietro di Limone<br />
Per il rientro a Limone si percorre in<br />
discesa la strada fino alle Maire Gavel,<br />
già incontrate durante la salita;<br />
da qui, con un sentiero che ha inizio<br />
tra le case, ci si inoltra nel fitto e ombroso<br />
bosco fino a incontrare la sterrata<br />
percorsa in salita (1 ora dalla cima<br />
Marmorera).<br />
25<br />
+<br />
+<br />
) (<br />
2118
Opuscolo sentieri Limone 20-06-2007 8:45 Pagina 26<br />
<strong>LIMONE</strong> <strong>PIEMONTE</strong><br />
26<br />
NOTE TECNICHE<br />
Partenza: Limone<br />
Lunghezza: 14 km<br />
Dislivello: 400 m<br />
Tempo di percorrenza: a piedi<br />
3.30 ore<br />
Punti d’appoggio: bar ristoranti<br />
nella zona del Maneggio;<br />
bar «Capanna Chiara» con<br />
piscina (aperto periodo estivo)<br />
11<br />
Dal paese si raggiunge Capanna<br />
Chiara (1462 m, 1 ora) seguendo la<br />
prima parte dell’itinerario 10. Si lascia<br />
l’ex rifugio salendo sulla piccola sella<br />
alle spalle di un pilone votivo dedicato<br />
agli Alpini, dove il sentiero si inserisce<br />
nel fitto faggeto. Si passa sotto<br />
il roccioso costone del Crest e, con<br />
percorso a saliscendi e tratti panora-<br />
<strong>LIMONE</strong>-CAPANNA CHIARA-<br />
PIAN DEL SOLE-MANEGGIO<br />
L’ex rifugio Capanna Chiara è posto in impagabile posizione<br />
panoramica ai piedi dell’impervio canalone che si apre tra le<br />
Rocce del Cross e la Cima Fascia. Notevole la veduta sul<br />
gruppo della Rocca dell’Abisso e sui forti ottocenteschi.<br />
Edificata negli anni Cinquanta nei pressi della stazione terminale<br />
della seggiovia del Cross, era uno dei pochi rifugi alpini con<br />
piscina esterna a 1500 m di quota. È questa un’interessante<br />
escursione che, da Capanna Chiara, unisce con percorso in<br />
quota il Vallone del Cross e il Pian del Sole. Il rientro a Limone<br />
avviene attraverso un sentiero nel bosco chiamato «La Tirela», un<br />
tempo utilizzato per il trasporto del fieno su caratteristiche slitte.<br />
mici, si giunge alle Maire Savoia<br />
(1493 m, 1.15 ore), punto di decollo<br />
per gli appassionati di parapendio. È<br />
spettacolare la vista sulle lontane catene<br />
montuose delle Valli Maira e Varaita,<br />
che culminano con la vetta del<br />
Monviso. Si procede fino a incontrare<br />
una fontana, quindi, tagliando alcune<br />
lingue pietrose, si raggiunge un<br />
V . n e T e m p i a<br />
V. n e C u n i s a r t<br />
Vista sulla Conca<br />
del Cross. Pian del Sole.<br />
T. Vermenagna<br />
1300<br />
1009<br />
C o s t a<br />
T.i Gross C. Astegiano 1201<br />
1051<br />
Maire<br />
Maschetta<br />
T.i Maschetta<br />
S.S. N.20<br />
T.i Mecci<br />
T.i Camilla<br />
S. Pancrazio<br />
T.i Magnan<br />
V.ne d el Li s<br />
I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I<br />
M u r i n<br />
C.ta Buffe<br />
I I I I I I I I I I I I I I I<br />
V.ne S. Giovanni<br />
I I I I I I I I I I II I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I<br />
V. n e G h e r r a<br />
Costa Serri<br />
Maire<br />
Maschetta<br />
1511<br />
M. Murin<br />
1544<br />
ripido pendio erboso alla base di una<br />
giallastra parete strapiombante (Bec<br />
La Bucera). Trascurata l’evidente diramazione<br />
del sentiero che scende<br />
verso il torrente, si prosegue diritto<br />
nel tratto pianeggiante che raggiunge,<br />
superando a guado il rio, le Maire<br />
Valletta (1529 m, 1.30 ore).<br />
Si scende verso Limone fino alle vicine<br />
Maire Bulagnin da dove, sulla si-<br />
Bec Carnigion<br />
+ 1381<br />
Maire Savoia<br />
1493<br />
C.li Brick<br />
1178<br />
C.li Magher<br />
1242 S. Giovanni<br />
1221<br />
V.ne Almellina<br />
Almellina<br />
1400<br />
V.ne<br />
C.li Braia<br />
1264<br />
Maire Gavel<br />
1432<br />
C.li Barat<br />
S. Antonio<br />
1091<br />
1450<br />
Rif. Capanna<br />
Chiara<br />
C.le<br />
Milliborgo C.li Astegiani<br />
1224<br />
M. Alpetta<br />
+<br />
1927<br />
<strong>LIMONE</strong> <strong>PIEMONTE</strong><br />
Miniera<br />
Ubaiet<br />
V . n e<br />
d e l C r o s s<br />
Il Crest<br />
1852 +<br />
P.ta Buffe<br />
+<br />
1531<br />
C.li Bernard<br />
Maire Rocca<br />
Rossa<br />
Maire Borraccia<br />
1398<br />
1328<br />
Bec Castellaccio<br />
+<br />
Gherra<br />
La Grogia<br />
Fontana<br />
Borraccia<br />
1351 Maire<br />
Buffe<br />
1586<br />
Maire Valletta<br />
1529<br />
BOSCO<br />
RONCHI<br />
+<br />
Limone<br />
Piemonte<br />
Maire Galino<br />
+<br />
1651 +<br />
Bec Valletta<br />
G o r g i a s s a<br />
1723<br />
Fonte del<br />
Carlaccio<br />
1838<br />
Fonte<br />
Praciot<br />
Bec Rosso<br />
2154<br />
1975<br />
+<br />
Bec la Bucera<br />
nistra, parte il sentiero che si addentra<br />
nel bosco. Dopo circa 20 minuti<br />
di cammino nel ripido faggeto, si<br />
sbuca su un dosso erboso; il sentiero<br />
costeggia ora un laghetto detto<br />
Lago Secco, a quota 1600 m, e prosegue<br />
con dolce percorso verso il crinale<br />
su cui si incontra la rotabile di<br />
servizio degli impianti di risalita del<br />
Sole (1650 m, 2.30 ore) e, poco più in<br />
alto, l’arrivo della cabinovia. Utilizzando<br />
l’impianto a fune (aperto nel<br />
mese di agosto) si raggiunge il paese<br />
in 10 minuti, oppure si prosegue<br />
in discesa sulla sterrata fino alla dorsale<br />
pianeggiante della Punta Buffe.<br />
Nei pressi della stazione di partenza<br />
dello skilift, una mulattiera si inserisce<br />
a destra nel fitto bosco e, con alcuni<br />
tornanti, raggiunge in breve i Casali<br />
Brick (1242 m, 3 ore). Il ritorno in paese<br />
avviene in circa 30 minuti di cammino,<br />
utilizzando la strada asfaltata<br />
che passa dal Maneggio.<br />
27<br />
+<br />
+<br />
2069<br />
Guglia<br />
+<br />
2076<br />
2118<br />
2379<br />
+<br />
+ 2163<br />
V . n e l a B o a r i a<br />
+<br />
) ( ) (<br />
+ 2192
Opuscolo sentieri Limone 20-06-2007 8:45 Pagina 28<br />
<strong>LIMONE</strong> <strong>PIEMONTE</strong><br />
28<br />
NOTE TECNICHE<br />
Partenza: Quota 1400<br />
Arrivo: Limone Piemonte; Quota<br />
1400 con variante<br />
Lunghezza: 32 km<br />
Dislivello: 1000 m<br />
Tempo di percorrenza: con Mtb 4<br />
ore<br />
Punti d’appoggio: bar ristorante<br />
«Le Marmotte» e «Baita 2000»,<br />
tipici chalet di montagna di<br />
recente costruzione<br />
12<br />
Si parte da Quota 1400 e si percorre<br />
la bellissima strada che in circa 7 km<br />
porta fino al Forte Centrale (1871 m,<br />
1 ora), subito dopo il confine con la<br />
Francia. Nonostante il dislivello, la<br />
strada è abbastanza agevole e i tanti<br />
tornanti consentono di salire con<br />
pendenze non eccessive. Arrivati in<br />
cima e attraversato il Forte Centrale,<br />
si prosegue in direzione del Forte Taborda<br />
(1980 m, 1.30 ore; 10 km), su<br />
una strada bianca che offre una vista<br />
incredibile sulla Valle Roya. Poco prima<br />
del Forte Taborda si svolta a sinistra<br />
e inizia un fantastico single track<br />
a zig zag senza grandi pendenze,<br />
che porta prima al Cima du Bec Rouge<br />
e poi al Colle Pepino (2240 m;<br />
spettacolare, ma allo stesso tempo<br />
percorribile da tutti, con un minimo di<br />
attenzione). Raggiunto il Colle Pepino,<br />
il grosso della fatica è fatto. Qui il<br />
sentiero prosegue a saliscendi fino al<br />
Colle della Perla (2100 m, 2.30 ore;<br />
17 km) da cui, su un lungo tratto sterrato<br />
e in lieve salita, si raggiunge il<br />
Colle Campanino (2142 m, 3 ore; 20<br />
km). Inizia a questo punto una bella<br />
discesa di 12 km: su strada veloce,<br />
ma insidiosa a causa delle pietre sul<br />
tracciato, si raggiunge prima il bar ristorante<br />
«Baita 2000» (stupenda terrazza<br />
panoramica) e poi Capanna Nicolin.<br />
Da qui parte un impegnativo<br />
PERCORSO CICLOTURISTICO DELLA GARA<br />
MTB «LA VIA DEL SALE»<br />
La granfondo di mountain bike «La Via del Sale» è sicuramente<br />
uno degli eventi più attesi dell’estate limonese. Negli ultimi anni<br />
gli organizzatori hanno voluto proporre due percorsi 1801differenziati,<br />
di cui uno dedicato esplicitamente ai cicloturisti: questo è un<br />
tragitto totalmente pedalabile e di affascinante bellezza<br />
naturalistica. Il percorso si snoda su strade militari, discese<br />
tecniche, single track e sentieri boschivi, ma soprattutto è<br />
caratterizzato da un panorama mozzafiato un po’ piemontese,<br />
un po’ ligure e un po’ francese.<br />
Riportiamo di seguito la descrizione super partes dell’inviato Max<br />
Alloi (www.solobike.it).<br />
single track, non per le pendenze ma<br />
per il tipo di terreno, fino al 1757 Lago Terrasole<br />
(3.30 ore). Si percorre la strada<br />
sterrata degli impianti e, superato<br />
l’arrivo della cabinovia, ci si inoltra nel<br />
1447<br />
bosco che, attraverso lo spettacolare<br />
single track del Lago Secco, T.i porta Bernigo<br />
1466<br />
sulla strada sterrata della Valletta.<br />
Raggiunti i successivi casali Brik, il<br />
rientro a Limone avviene attraverso il<br />
C. Tetto<br />
sentiero che transita tra le Moretto case e, in<br />
1477<br />
costa, giunge Ciabot alla di Pedu` partenza della ca-<br />
C.se Soprano<br />
1656<br />
binovia «Severino Bottero» (4 ore).<br />
VARIANTE<br />
Chi intende compiere un percorso ad<br />
anello per tornare a Quota 1400 può<br />
1814<br />
eseguire questa variante di percorso.<br />
Giunti al Lago Terrasole si percorre in<br />
discesa la strada di servizio degli im-<br />
P.ta Bussaia<br />
pianti, fino a giungere al Pian del Sole,<br />
e in corrispondenza 2075 della partenza<br />
dello skilift si svolta a sinistra sulla mulattiera<br />
«Via del Fieno». Lunga e divertente<br />
diagonale in single track Fort Pernante fino al<br />
2119<br />
volano dello skilift Panice, da dove con<br />
alcuni tornanti se ne raggiunge la cima<br />
(30 minuti). Discesa nel prato e spettacolare<br />
single track nel bosco fino alla<br />
rotabile asfaltata che conduce al<br />
piazzale di Quota 1400 (6 km dal Lago<br />
Terrasole, 1 ora).<br />
+++++<br />
Colle Arpiola<br />
1716<br />
BALLOR<br />
Eremo<br />
) (<br />
V.ne Salauta<br />
+ + + + + + + ++ + + + + + + + + + + +<br />
V.n de Caralaite<br />
C. Batocin<br />
M. Vecchio<br />
1920 +<br />
Croce di Baral<br />
V . n e A r p i o l a<br />
T.i Liset<br />
1377<br />
I I I I I I I I I I II I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I<br />
1414<br />
C. S. Lorenzo<br />
1505<br />
I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I II I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I<br />
+ + + + + + + ++ ++ + + +<br />
V. n e G o r g i a Fo n s a<br />
T.i Catalin<br />
1255<br />
V.ne S. Lorenzo<br />
V . n e T e m p i a<br />
1294<br />
Serra Conche<br />
Punta<br />
del Morel<br />
I I I I I I I I I I I<br />
V.ne d el Lis<br />
I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I<br />
I I I I I I I I I I I I I I I<br />
I I I I I I I I I I II I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I<br />
I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I II I I I I I I I I I II I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I<br />
I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I<br />
V.ne S. Giovanni<br />
I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I<br />
<strong>LIMONE</strong> 1723 <strong>PIEMONTE</strong><br />
Fonte del<br />
Carlaccio<br />
+ + ++ + + + + + + + + + + + + + + + + +++ + + + + + + + + + + + + + + + + +++ + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + ++++ + + + + + + + + + + + ++ + + + + + + + + + + + + + + +<br />
1871<br />
C.la Bassa<br />
T. Vermenagna<br />
T.i Mecci<br />
1102<br />
1300<br />
1381<br />
Cantoniera<br />
1320<br />
1908<br />
Forte Alto<br />
Colle di Tenda<br />
V.n de Cannelle<br />
V.n de Becin<br />
V. n d e Fr i p o n<br />
V. n d e Tu t e<br />
V.n de Tavan<br />
C o s t a<br />
Roccia<br />
del Murin<br />
C.ta Buffe<br />
V. n e G h e r r a<br />
1861+<br />
Cima dei Gherra<br />
V . n e C a b a n a i r a<br />
1677<br />
Baisse de Lagouna<br />
Costa Serri<br />
Bec Cucco<br />
1435<br />
M. Murin<br />
1544<br />
Bec Carnigion<br />
+ 1381<br />
1776<br />
Lagone<br />
+ 2214<br />
Cima<br />
Beccorosso<br />
V.n de Framoursoure<br />
Fonte Sutrus<br />
M.re del Montevecchio<br />
Maira Volpigera<br />
1468<br />
1009<br />
Limone<br />
Piemonte S. Antonio<br />
Maire Gavel<br />
1432<br />
C.li Barat<br />
1091<br />
1450<br />
Rif. Capanna<br />
Chiara<br />
T.i Ziton<br />
C.le<br />
Milliborgo C.li Astegiani<br />
1224<br />
T.i Ramondin<br />
1317<br />
T.i Camilla<br />
T.i Gianet<br />
T.i Gross<br />
1186<br />
1051<br />
C. Astegiano 1201<br />
Maire<br />
Maschetta<br />
Maire Savoia<br />
1493<br />
S. Anna<br />
T.i 1222 Mognin<br />
T.i Maschetta<br />
C.li Brick<br />
1242<br />
1178<br />
C.li Magher<br />
S. Giovanni<br />
1221<br />
T.i Cortassa<br />
T.i Gigant<br />
T.i Virola<br />
PIARNAUD<br />
Forte Margheria<br />
1842<br />
Cant.ra<br />
Bragard<br />
Limonetto<br />
) (<br />
+<br />
) (<br />
1804<br />
Gr.ges<br />
de Safre<br />
1492<br />
S.S. N.20<br />
C.la Caira<br />
Forte<br />
Centrale<br />
RN 204<br />
Tu n n e l d e Te n d a<br />
la Ca<br />
1424<br />
T.o Picat<br />
S. Pancrazio<br />
T.i Magnan<br />
1279<br />
VEUVA<br />
Rocher du<br />
Cayron<br />
+<br />
1652<br />
2168<br />
V.ne<br />
Bric Campanin<br />
2262<br />
Colletto Campanin<br />
2142<br />
Cime de<br />
Pepin<br />
2344<br />
C.li Braia<br />
1264<br />
M. Alpetta<br />
+<br />
1927<br />
V.n d e C h a o ure<br />
V . n e<br />
d e l C r o s s<br />
Il Crest<br />
1852 +<br />
P.ta Buffe<br />
+<br />
1531<br />
C.li Bernard<br />
Maire Borraccia<br />
Maire Rocca Rossa<br />
1398<br />
1328<br />
Bec Castellaccio<br />
1586 +<br />
Gherra<br />
La Grogia Fontana<br />
Borraccia<br />
1351 Maire<br />
Buffe<br />
Maire<br />
Maschetta<br />
1511<br />
Maire Valletta<br />
1529<br />
1651 +<br />
Bec Valletta<br />
BOSCO COMUNE<br />
BOSCO<br />
RONCHI<br />
+<br />
Maire Galino<br />
1912<br />
+<br />
) (<br />
+<br />
2215<br />
Forte Taborda<br />
1982<br />
+<br />
) (<br />
+<br />
Almellina<br />
1400<br />
+<br />
2284<br />
Forte Pepino<br />
G o r g i a s s a<br />
V.ne S. Giovanni<br />
La Perla<br />
+ 2177<br />
Miniera<br />
Ubaiet<br />
V . n e l a P e r l a<br />
P.ta Melasso<br />
+<br />
2076<br />
Cima Baban<br />
2102<br />
Bec Rosso<br />
2154<br />
1660<br />
Gias della<br />
Perla Sott.<br />
1975<br />
+<br />
Bec la Bucera<br />
Cima del Becco<br />
2300<br />
M. Jurin<br />
2192<br />
V . n e l a B o a r i a<br />
Gias della Perla<br />
1914<br />
Col della<br />
Gias Perla<br />
Rochers de Gata<br />
+ 1559<br />
1838<br />
Fonte<br />
Praciot<br />
Colletto N. del Cros<br />
Cime Aurusi<br />
2054<br />
Rochers de Vallefre<br />
29<br />
R.ce d. Cros<br />
Colletto<br />
S. del Cros<br />
Bric Bassa del Carbo<br />
o Testa d. Bab<br />
+<br />
2063<br />
2019<br />
Colle del<br />
Carbone<br />
2495 +<br />
Gias Soprano<br />
della Fascia<br />
2069<br />
Colla Pi<br />
di Malabe<br />
2415 +<br />
Cap.<br />
Morgantini<br />
2<br />
Testa S. Salvatore<br />
2163<br />
2312<br />
+<br />
Testa Ciaudon<br />
+<br />
Guglia<br />
2386 +<br />
2028<br />
Gr.ges de Vallefreggia<br />
1581<br />
+<br />
+<br />
1955<br />
2141<br />
2379<br />
+<br />
+<br />
) (<br />
+<br />
Castel Tournou<br />
+<br />
) (<br />
Vaccarile<br />
) (<br />
2295<br />
2102<br />
Col della<br />
Boaria<br />
2086<br />
2359<br />
+<br />
+ 2397<br />
Cima<br />
del Cuni<br />
2259<br />
+<br />
) (<br />
) (<br />
) (<br />
1848<br />
) (<br />
Rocce della Fasc<br />
Camp Boaria<br />
1594<br />
1215<br />
Gias<br />
Vaccarile<br />
)<br />
R
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NOZIONI SU FLORA E FAUNA<br />
Estendendosi sui due versanti della catena alpina<br />
al suo estremo occidentale, quest’area<br />
transfrontaliera riassume in sé i tratti di ambienti<br />
da sempre considerati diametralmente opposti:<br />
il mediterraneo, caldo e secco e l’alpino, gelido<br />
e nevoso. Questa particolare localizzazione<br />
geografica favorisce la compresenza di specie<br />
vegetali e animali legate a distretti naturalisticamente<br />
piuttosto distanti tra loro e offre una prima<br />
spiegazione della spiccata diversità floristica e<br />
faunistica.<br />
L’abbondanza di pareti rocciose<br />
e macereti, tipici ambienti<br />
di rifugio per piante<br />
poco competitive, ha consentito,<br />
nonostante la verticalità<br />
delle prime e l’instabilità<br />
degli altri, la diffusione<br />
di fiori stupendi come le<br />
primule rosse e i papaveri<br />
alpini, che in ambienti «facili»,<br />
come per esempio i<br />
prati, sarebbero stati soffocati<br />
da specie più aggressive.<br />
Il ridotto effetto distruttivo<br />
esercitato localmente<br />
dai ghiacciai del<br />
Quaternario ha inciso favorevolmente<br />
anche sulla frequenza<br />
delle cosiddette<br />
specie endemiche. Tra di<br />
esse la più nota è senza<br />
dubbio la Saxifraga florulenta,<br />
densa pannocchia rosata<br />
che in piena estate fiorisce<br />
sulla nuda roccia silicatica<br />
dopo anni e anni<br />
trascorsi in forma di rosetta<br />
appiattita sulla parete.<br />
Le faggete dominano la fascia<br />
altimetrica intermedia<br />
del versante italiano, temperato<br />
e umido, mentre alle<br />
quote più elevate si estende<br />
il regno delle praterie<br />
che, nel periodo estivo,<br />
esplodono in fioriture senza<br />
30<br />
NOZIONI SU FLORA E FAUNA SEGNAVIA E INFORMAZIONI PRATICHE<br />
eguali di fritillarie e nigritelle, aconiti e genziane,<br />
astri e stelle alpine.<br />
Passando al ricco contingente faunistico tipico<br />
della fascia montana e alpina, tra gli esponenti<br />
di spicco vanno citati: lo stambecco, presente<br />
in piccoli branchi nelle conche pietrose ai<br />
piedi della Rocca dell’Abisso; il capriolo, ricomparso<br />
grazie a interventi di ripopolamento<br />
più recenti; il camoscio, preda ambita dei cacciatori,<br />
e ancora l’aquila reale, il gallo forcello, il<br />
fringuello alpino, la pernice<br />
bianca, la marmotta, la lepre<br />
variabile, tutti animali<br />
perfettamente adattati alle<br />
condizioni estreme dettate<br />
dalle alte quote. Prima di<br />
concludere accenniamo<br />
all’ultimo arrivato, il gipeto,<br />
curioso avvoltoio barbuto<br />
del tutto inoffensivo, tornato<br />
a perlustrare le nostre cime<br />
dopo quasi un secolo<br />
di assenza, grazie al progetto<br />
di reintroduzione, tuttora<br />
in corso, cui collaborano<br />
il Parco Naturale delle<br />
Alpi Marittime e il Parc National<br />
du Mercantour, aree<br />
protette confinanti e gemellate<br />
dal 1987.<br />
I sentieri sono segnalati con cartelli di legno e<br />
tacche di colore giallo-verde.<br />
In alcuni casi possono essere segnalati con<br />
tacche di colore rosso poste a livello stradale<br />
(si tratta dei vecchi segnavia adottati dalla provincia<br />
di Cuneo).<br />
SEGNAVIA E INFORMAZIONI PRATICHE<br />
L’ometto di pietre ben sovrapposte è il segnavia<br />
più antico e meglio integrato all’ambiente,<br />
ideale in quota e dove è frequente la nebbia:<br />
tutti gli escursionisti possono collaborare alla<br />
loro manutenzione, o costruirne alcuni nuovi<br />
(purché siano sull’itinerario giusto!).<br />
Le escursioni descritte sono di facile percorribilità. Sono comunque indispensabili abbigliamento<br />
e calzature adeguate, mappa dell’itinerario e buone condizioni meteorologiche.<br />
I termini «destra» e «sinistra» sono riferiti al senso di marcia; i tempi di marcia sono indicativi e non<br />
tengono conto di eventuali soste e visite.<br />
Editore e curatori non potranno comunque essere ritenuti responsabili per eventuali incidenti o errori<br />
di percorso.<br />
In mountain bike sulla strada militare.<br />
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12 itinerari, di cui 5 percorribili anche in mountain bike,<br />
che svelano i gioielli naturali e storico-culturali di Limone Piemonte.<br />
In questo opuscolo vengono proposte piacevoli passeggiate<br />
tra i forti ottocenteschi del Colle di Tenda e sulla Via Romana,<br />
tra rododendri e faggi secolari, nel silenzio e spiritualità dell’Alpe di Papa Giovanni<br />
e tra le rare specie botaniche del sentiero «la Veuva».<br />
Cervi, caprioli, poiane, scoiattoli, marmotte e gipeto<br />
accompagnano gli escursionisti estasiati dai panorami mozzafiato<br />
su Valle Vermenagna e alta Valle Roya,<br />
fino al Mar Ligure a alle cime della Corsica nelle giornate più terse.<br />
Limone Piemonte e la Contea di<br />
Tenda, BLU EDIZIONI<br />
Una guida completa per il villeggiante<br />
su Limone, Vernante, Tenda e Briga,<br />
comuni che compongono l’antica<br />
Contea di Tenda. Con cenni storici,<br />
informazioni, itinerari per le passeggiate,<br />
escursioni a piedi e in mountain bike.<br />
I forti sabaudi, le fortificazioni<br />
dei balconi di Marta, i parchi naturali,<br />
la gastronomia e gli itinerari in auto<br />
nella Valle Roya,<br />
oltre alle attività<br />
sportive praticabili.<br />
Recapiti utili per i<br />
vostri soggiorni nel<br />
cuore delle Alpi<br />
Marittime.<br />
€ 9,30<br />
© Blu Edizioni 2007<br />
Testi a cura di Piergiorgio Martino e Mauro Ballestra<br />
Foto di Piergiorgio Martino, Giancarlo Amberto, Simolimo, Corrado Ferri,<br />
Walter Revello, Simone Ghiazza<br />
Progetto grafico: Maria Beatrice Zampieri<br />
Disegno cartografico: Patricia Capone<br />
www.bluedizioni.it<br />
Finito di stampare a giugno 2007 presso Stargrafica srl, San Mauro (TO)<br />
Carta dei sentieri di Limone<br />
Piemonte e Vernante, BLU EDIZIONI<br />
Carta dei sentieri in scala 1:16.000<br />
aggiornata a giugno 2005,<br />
con indicazione dei percorsi MTB,<br />
delle tipologie di percorso, dei punti<br />
panoramici, dei rifugi e dei locali<br />
in quota,<br />
delle cascate,<br />
delle fortificazioni,<br />
degli impianti<br />
di risalita, dei<br />
percorsi adatti<br />
alle racchette<br />
da neve e altre<br />
indicazioni utili<br />
alle vostre<br />
escursioni.<br />
€ 3,50<br />
Le pubblicazioni sono in vendita presso le edicole e tabaccherie di Limone Piemonte.<br />
Per informazioni<br />
EDICOLA LIBRERIA AMBERTO E BALLESTRA snc, via Roma 11, Limone Piemonte<br />
(www.limonedicola.com)<br />
EDICOLA TABACCHERIA MARTINO PIERGIORGIO, via Roma 85, Limone Piemonte<br />
(piergiorgiomartino@tiscali.it)<br />
ISBN 978-88-7904-045-7<br />
88-7904-045-6