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In<strong>di</strong>ce<br />
Introduzione<br />
1<br />
Cos’è <strong>Instagram</strong><br />
2<br />
Funzionalità <strong>di</strong> <strong>Instagram</strong><br />
E<strong>di</strong>ting fotografico: strumenti<br />
Hashtag, tag e <strong>di</strong>dascalia<br />
3<br />
Più interazioni e seguaci<br />
Suggested: chi, cosa e perché<br />
Diventare “Influencer”<br />
4<br />
<strong>Instagram</strong> marketing<br />
Quattro casi <strong>di</strong> successo<br />
Creare engagement<br />
5<br />
<strong>Instagram</strong> del futuro<br />
1
Introduzione<br />
A oggi sono davvero tante le attività che si affidano al web,<br />
ai social e al marketing online, e come biasimarle! Oramai i<br />
tempi stanno cambiando è la frontiera della pubblicità e del<br />
marketing si sposta prevalentemente sulla comunicazione<br />
online e sui social network.<br />
Sono tanti i social network utilizzati per sponsorizzare attività,<br />
come negozi d’abbigliamento, ristoranti, negozi d’arredamento,<br />
<strong>di</strong> hi-tech e chi più ne ha più ne metta. Ovviamente i settori<br />
merceologici sono davvero tanti, e qualsiasi tipo (o quasi) <strong>di</strong><br />
attività può utilizzare i social per farsi conoscere.<br />
Oltre al conosciutissimo colosso Facebook, da un po’ <strong>di</strong> tempo anche<br />
gli altri social network si fanno strada cercando <strong>di</strong> tenergli testa.<br />
Ci sono alcuni settori merceologici che si adattano meglio a<br />
determinati social, ed è per questo che molti brand hanno<br />
creato delle strategie <strong>di</strong> marketing, generando veri e propri<br />
casi <strong>di</strong> successo, <strong>di</strong> cui parleremo nei capitoli <strong>di</strong> questo eBook.<br />
Uno tra i social che sta emergendo fortemente è proprio<br />
<strong>Instagram</strong>, si tratta <strong>di</strong> una forte community <strong>di</strong> appassionati <strong>di</strong><br />
fotografia, immagini e video, nonché i cosiddetti instagrammers,<br />
che si basa principalmente sulla con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> foto e video.<br />
Lo scopo <strong>di</strong> questo eBook è creare una panoramica generale<br />
sullo strumento. Principalmente sul suo utilizzo e sulle potenzialità<br />
2
che ne derivano.<br />
Quando parlo <strong>di</strong> potenzialità mi riferisco a più possibilità che<br />
offre <strong>Instagram</strong>, in più termini, come ad esempio alla forte<br />
appartenza <strong>di</strong> una community.<br />
<strong>Il</strong> forte interesse su cui si basano questi gruppi <strong>di</strong> persone è<br />
fondato sulla passione della fotografia, è forte e genuino.<br />
Grazie a questo social io in prima persona ho avuto il piacere <strong>di</strong><br />
conoscere bellissima gente, sia virtualmente ché fisicamente,<br />
sono nati nuovi rapporti d’amicizia, <strong>di</strong> collaborazione e anche<br />
<strong>di</strong> lavoro, perché no.<br />
Conoscendone poi le sue potenzialità dal lato più red<strong>di</strong>tizio,<br />
illustrerò alcuni casi <strong>di</strong> successo <strong>di</strong> brand molto famosi, i<br />
quali grazie a <strong>Instagram</strong> hanno saputo incrementare la loro<br />
brand awareness e soprattutto le conversioni reali, e cioè il<br />
corrispettivo in ven<strong>di</strong>te vere e proprie dei servizi e prodotti offerti<br />
e “sponsorizzati”.<br />
Ma non solo per le aziende, infatti, la forte presenza e attività<br />
<strong>di</strong> determinati utenti ha permesso a questi <strong>di</strong> farsi trovare e<br />
contattare dalle aziende per <strong>di</strong>ventare ambassador o influencer<br />
<strong>di</strong> marca.<br />
Buona lettura :)<br />
3
1. Cos’è <strong>Instagram</strong><br />
<strong>Instagram</strong> nasce il 6 ottobre 2010 e, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> tutti gli altri<br />
social più popolari, si tratta <strong>di</strong> un’applicazione mobile gratuita,<br />
che ha reso così conosciuta/creata la mobile photography,<br />
incitando sempre più persone a iscriversi e pubblicare i propri<br />
scatti, le proprie storie, creazioni, collezioni ecc. Ovviamente<br />
persone e aziende.<br />
La filosofia delle fotografie quadrate (1:1) nasce per omaggiare<br />
quello che era il vecchio formato delle antiche polaroid. Infatti,<br />
anche il logo è stato ispirato alle vecchie fotocamere che<br />
hanno lasciato un ricordo indelebile.<br />
Beh! Penso proprio che anche <strong>Instagram</strong> stia facendo<br />
altrettanto, infatti a oggi conta 300.000 milioni <strong>di</strong> utenti attivi<br />
ogni mese (dato aggiornato all’inizio 2015) in tutto il <strong>mondo</strong>, ed<br />
è in costante crescita.<br />
4
Come tutte le migliori scoperte degli ultimi anni ci ha messo un<br />
po’ prima <strong>di</strong> fare il vero “botto”, infatti la popolarità vera arriva<br />
nel 2012 quando viene acquisita da Zuckerberg, fondatore <strong>di</strong><br />
Facebook, che ci aveva visto ancora più lungo <strong>di</strong> chi l’aveva<br />
ideata.<br />
Attualmente <strong>Instagram</strong> è utilizzabile, al pieno delle sue<br />
funzionalità, esclusivamente su mobile, quin<strong>di</strong> smartphone<br />
e tablet. Per desktop esiste il sito, ma serve solamente per<br />
interagire, potendo commentare, lasciare like e seguire nuovi<br />
utenti. Bensì l’azione fulcro dell’app rimane prettamente mobile,<br />
cioè la pubblicazione <strong>di</strong> foto e video (introdotti a Giugno 2013).<br />
La grande potenza me<strong>di</strong>atica che ha creato <strong>Instagram</strong><br />
attorno a sé ha dato seguito alla nascita <strong>di</strong> ulteriori applicazioni<br />
correlate, dai nomi più simili, per assonanza, come:<br />
Statigr.am: app gratuita che fornisce statistiche personali<br />
come numero <strong>di</strong> followers, like e commenti;<br />
Repost: è il nome <strong>di</strong> varie app che consentono <strong>di</strong> ri-postare<br />
foto <strong>di</strong> altri instagramers sul proprio profilo. È il corrispettivo della<br />
funzione “re-tweet” <strong>di</strong> Twitter o “con<strong>di</strong>vi<strong>di</strong>” <strong>di</strong> Facebook;<br />
InstaMessage: app gratuita che ti permette <strong>di</strong> trovare gli<br />
instagramers più vicini a te geograficamente ma, soprattutto,<br />
inviare messaggi agli utenti. Quest’app è stata molto utile agli<br />
inizi, quando IG non aveva ancora la funzione dei <strong>di</strong>rect message<br />
all’interno dell’app ufficiale (introdotta a Dicembre 2013);<br />
5
Iconsquare: altro sito gratuito che ti permette <strong>di</strong> accedere a<br />
un’enorme quantità <strong>di</strong> dati e statistiche relative alle foto con<br />
più like, commenti ecc.<br />
Latergram: permette <strong>di</strong> schedulare e programmare le foto,<br />
inserendo hashtag e <strong>di</strong>dascalia e scegliendo data e ora (l’app<br />
ha bisogno della conferma finale per la pubblicazione);<br />
Socialblade: un sito che ti consente <strong>di</strong> verificare il numero<br />
<strong>di</strong> followers giornalieri e l’andamento settimanale <strong>di</strong> qualsiasi<br />
utente. Inoltre sono consultabili le classifiche dei top <strong>Instagram</strong><br />
members nel <strong>mondo</strong>;<br />
Totems: è uno strumento online basato su <strong>Instagram</strong>, molto<br />
utile per le aziende, ma non solo, che si <strong>di</strong>vide in due: da una<br />
parte totems analytics, che permette <strong>di</strong> controllare le varie<br />
statistiche <strong>di</strong> like, commenti, hashtag ecc; dall’altra parte<br />
totems connect, che serve per farsi trovare qualora si abbia<br />
un numero sostanzioso <strong>di</strong> followers (<strong>di</strong> solito sopra i 10mila), per<br />
avviare interessanti collaborazioni per progetti fotografici con<br />
brand, <strong>di</strong>ventando influencers.<br />
6
E molti altri ancora, come applicazioni dai nomi più <strong>di</strong>sparati<br />
(getfollower, morefollower, likeplus, ecc) per poter far crescere<br />
smisuratamente il numero <strong>di</strong> like e followers, che il più delle volte<br />
o quasi sempre sono utenti fake o inattivi, quin<strong>di</strong> sostanzialmente<br />
inutili ai fini della filosofia social <strong>di</strong> <strong>Instagram</strong>.<br />
2. Funzionalità<br />
Una tra le più importanti caratteristiche <strong>di</strong> <strong>Instagram</strong> sono i filtri<br />
delle foto. La possibilità <strong>di</strong> applicare dei filtri preimpostati che<br />
danno <strong>di</strong>verse tonalità <strong>di</strong> colore ed effetti alle foto che scattiamo<br />
in modalità normale. Oggi, dopo l’ultimo aggiornamento (Gen<br />
2015), sono 24 in tutto. Oltre ai filtri c’è la possibilità <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare i<br />
valori delle foto, come esposizione, ombre, contrasto, rotazione,<br />
inclinazione, saturazione, nitidezza ecc.<br />
7
I filtri sono applicabili anche ai video, qui però si riducono a 14 in<br />
totale. Per quanto riguarda i video, hanno una durata limitata<br />
<strong>di</strong> 15 secon<strong>di</strong>, è possibile registrare <strong>di</strong>rettamente dall’app<br />
tenendo premuto il tastino rosso sullo schermo e stoppando la<br />
registrazione quando lo rilasciamo. Inoltre è possibile scegliere il<br />
fotogramma che sarà quello <strong>di</strong> “copertina” del video.<br />
Andando nelle impostazioni <strong>di</strong> <strong>Instagram</strong> è possibile decidere<br />
se far partire in automatico la riproduzione dei video che ci<br />
appaiono nel feed, oppure ancora scegliere se attivare l’au<strong>di</strong>o<br />
appena si avvia la riproduzione. Inoltre dal pannello delle<br />
impostazioni è possibile mo<strong>di</strong>ficare le varie opzioni <strong>di</strong> notifica,<br />
per follow, like, commenti ecc.<br />
Come detto poc’anzi, una funzione che è stata implementata<br />
nel 2013 è quella dei <strong>di</strong>rect message che permette a due utenti<br />
<strong>di</strong> comunicare e scambiarsi messaggi privatamente, anche<br />
se le due persone in questione non si seguono a vicenda.<br />
Infatti, possiamo contattare chiunque vogliamo, aggiungendo<br />
solamente una foto come unico elemento obbligatorio per<br />
poter inviare il DM, questo perché trattasi sempre <strong>di</strong> un’app<br />
basata sull’essenzialità delle immagini.<br />
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Ovviamente la funzione predominante rimane sempre quella<br />
delle immagini e delle foto, che sono il contenuto con più<br />
alta percentuale <strong>di</strong> pubblicazione. Ed è proprio a proposito<br />
delle immagini e delle “belle” fotografie che voglio parlarti nel<br />
prossimo paragrafo.<br />
2.1. E<strong>di</strong>ting fotografico: strumenti<br />
Da appassionato fotografo e amante della perfezione grafica<br />
non potevo non amare questo social. Mi sono innamorato <strong>di</strong><br />
<strong>Instagram</strong> qualche anno dopo il suo lancio. Mi sono iscritto nel<br />
2011, ma ho iniziato ad amarlo solamente nel 2013.<br />
La forte passione per la fotografia mi ha dunque portato al<br />
voler fare sempre meglio e poter raccontare le mie foto anche<br />
tramite un social come <strong>Instagram</strong>. Pieno <strong>di</strong> persone con la<br />
stessa passione, che apprezzavano ciò che facevo.<br />
9
Ho capito sin da subito che la buona qualità delle foto premia,<br />
nel senso che anche l’occhio vuole la sua parte e quin<strong>di</strong> una foto<br />
ben fatta è certamente più apprezzata <strong>di</strong> una fatta a casaccio.<br />
Ecco perché mi sono avvicinato all’e<strong>di</strong>ting fotografico anche<br />
su smartphone, poiché ero già un photo re-toucher nella vita<br />
reale :D<br />
Ho smanettato un po’ tra le varie app più utili per mo<strong>di</strong>ficare<br />
le mie foto, non mi sono limitato a utilizzare gli effetti e<br />
i filtri <strong>Instagram</strong>, anche perché non mi fanno impazzire<br />
particolarmente. Li trovo un po’ troppo forti e finti, cioè<br />
rovinano quella naturalezza che alcune foto hanno.<br />
Così, tra un’app e l’altra, ne ho scoperte alcune che vorrei farti<br />
conoscere, ma che probabilmente già conoscerai, tra cui:<br />
Vsco Cam: è l’app (completamente gratuita) che uso<br />
maggiormente, forse al 99% la utilizzo sempre prima <strong>di</strong> postare<br />
una foto su IG. Si presenta con un’interfaccia grafica minimale<br />
ed elegante, ha a <strong>di</strong>sposizione uno shop personale con la<br />
possibilità <strong>di</strong> scaricare filtri, nominati con combinazioni <strong>di</strong> lettere<br />
e numeri (A6, SE3, HB2, ecc), sia a pagamento (la maggiorparte)<br />
che gratuiti.<br />
Oltre ai vari filtri da applicare, che io trovo molto eleganti ed<br />
equilibrati, è possibile anche qui decidere le varie impostazioni<br />
delle foto, come esposizione, saturazione, ombre ecc. Sfruttando<br />
sempre l’eccellente usabilità dell’app, che permette un’e<strong>di</strong>ting<br />
senza compromessi.<br />
10
Anche qui è presente una community <strong>di</strong> appassionati utilizzatori<br />
dell’app, ed è possibile seguire gli utenti che preferiamo, per<br />
vedere il loro feed nella nostra home. Inoltre c’è il VSCO Journal,<br />
dove vengono pubblicate le foto scelte da VSCO, tra le migliori<br />
pubblicate dagli utenti. iOS e Android.<br />
In questo articolo ti spiego attraverso alcuni esempi pratici<br />
come sfruttare VSCO Cam per mo<strong>di</strong>ficare al meglio le tue foto<br />
e ottenere effetti da vero Igers professionista :)<br />
Snapseed: un’altra app gratuita che utilizzo <strong>di</strong> tanto in<br />
tanto, ma che è tra le migliori secondo il mio modesto parere.<br />
Quest’app si presenta sicuramente con una UI inferiore a<br />
quella della precedente, ma con altrettanti effetti e possibilità<br />
<strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare, come ad esempio l’effetto drama, che rende la<br />
foto più definita e contrastata, giocando sull’esposizione.<br />
Tra le funzioni caratteristiche <strong>di</strong> quest’app c’è anche la<br />
possibilità <strong>di</strong> scegliere uno specifico punto/colore sulla foto<br />
e deciderne la luminosità, contrasto o saturazione (funzione<br />
selective adjust). iOS e Android.<br />
Over: è un’app a pagamento che permette <strong>di</strong> applicare<br />
del testo sulle foto. C’è la possibilità <strong>di</strong> personalizzare le foto<br />
con vari font (scegliendo anche tra quelli acquistabili). È<br />
possibile aggiungere anche dei <strong>di</strong>segnini creati da designer<br />
appositamente per l’app.<br />
Qui è possibile mo<strong>di</strong>ficarne il colore, grandezza, trasparenza dei<br />
vari oggetti che aggiungiamo sulle nostre foto. È molto intuitiva<br />
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e si presenta con una grafica molto semplice ed essenziale. iOS<br />
e Android.<br />
Photostein: app a pagamento, ma vale quanto costa. Dà la<br />
possibilità <strong>di</strong> creare collage fotografici in pochi semplice passi.<br />
Permette <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare la cornice e le <strong>di</strong>mensioni, cambiarne<br />
il colore, scegliere il formato dell’immagine e il numero <strong>di</strong><br />
quadranti in cui sud<strong>di</strong>viderla. Unica pecca, attualmente è<br />
<strong>di</strong>sponibile solo per sistema operativo iOS. In alternativa per<br />
Android è <strong>di</strong>sponibile Photo Collage.<br />
LensFlare: app a pagamento, ma con ottimi risultati. Offre<br />
effetti <strong>di</strong> luce particolari applicabili su foto. È possibile lavorare<br />
su <strong>di</strong>versi livelli, e aggiungere anche vari effetti particolari.<br />
Disponibile solo per iOS. Alternativa Android Optical Flares.<br />
Camera360: app gratuita e completa. È <strong>di</strong>sponibile per iOS,<br />
Android e Windowsphone. Si presenta con un’interfaccia grafica<br />
molto strutturata. Presenta un’ampia quantità <strong>di</strong> filtri ed effetti<br />
<strong>di</strong> ogni genere, come ad esempio la possibilità <strong>di</strong> applicare un<br />
cielo stellato, piuttosto che nuvoloso, o tramanto ecc; effetti con<br />
facce inquietanti per foto macabre; e tantissimi altri effetti, oltre<br />
alle varie mo<strong>di</strong>fiche <strong>di</strong> esposizione, nitidezza, highlights ecc.<br />
Photoshop Touch: per i più esigenti e coloro che si sentono<br />
competenti nell’uso <strong>di</strong> Photoshop Desktop, c’è anche la<br />
versione professionale per smartphone e tablet.<br />
Ovviamente mi limito a <strong>di</strong>re che, pur sembrando assurdo,<br />
ci sono davvero moltissime opzioni che sono presenti nella<br />
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versione desktop. L’app lavora su livelli anche qui, è possibile<br />
unirli, nasconderli, ecc. Curve, sostituzione colore, selezione<br />
strumento bacchetta magica, e tante tante altre funzioni<br />
che chi conosce PS può capire. A mio parere, da utilizzato <strong>di</strong><br />
Photoshop da più <strong>di</strong> 10 anni, posso <strong>di</strong>re che quest’app vale tuti<br />
gli euro che costa. iOS e Android.<br />
Queste sono le applicazioni che ritengo degne <strong>di</strong> nota per<br />
l’elaborazione <strong>di</strong> foto e l’applicazione <strong>di</strong> particolari effetti, in<br />
base al tipo <strong>di</strong> stile e <strong>di</strong> galleria che s’intende avere su <strong>Instagram</strong>.<br />
Poiché ognuno ha un proprio stile personale, e questo è uno dei<br />
criteri per cui <strong>Instagram</strong> seleziona, <strong>di</strong> settimana in settimana,<br />
alcuni profili da seguire, inserendoli nella sua lista <strong>di</strong> following<br />
e facendoli <strong>di</strong>ventare i tanto famosi utenti suggested. Ma <strong>di</strong><br />
questo parleremo più avanti.<br />
Per ulteriori dettagli sulle funzionalità e l’utilizzo <strong>di</strong> alcune<br />
app elencato qui, ti consiglio <strong>di</strong> leggere l’articolo sulle 5 app<br />
smartphone per scattare foto mozzafiato.<br />
2.2. Hashtag, tag e <strong>di</strong>dascalia<br />
Come sappiamo <strong>Instagram</strong> non è solo foto, video e <strong>di</strong>rect<br />
message, ma c’è dell’altro. Ovviamente avrai già sentito<br />
parlare <strong>di</strong> hashtag e <strong>di</strong>dascalia per ogni immagine o video che<br />
pubblichiamo, ma anche <strong>di</strong> tag e cioè la menzione <strong>di</strong> un profilo<br />
su una foto.<br />
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Gli hashtag sono quelle paroline simpatiche precedute dal<br />
simbolo del cancelletto # e servono a canalizzare determinate<br />
fotografie in una specie <strong>di</strong> contenitore. È come se tutte le foto<br />
che hanno un determinato hashtag finissero in un enorme<br />
stanza. Ecco perché il corretto utilizzo <strong>di</strong> queste parole è<br />
fondamentale per l’attività su <strong>Instagram</strong>.<br />
Ci sono tantissimi hashtag che vengono creati principalmente<br />
per dare il via a contest e concorsi a premi, o semplicemente<br />
per pubblicizzare dei profili <strong>di</strong> determinati progetti. Un<br />
esempio molto attuale è Huntgram, cioè un’applicazione<br />
relativa a IG, che seleziona i migliori contenuti presenti sulla<br />
piattaforma e lo fa anche invitando gli utenti a utilizzare<br />
l’hashtag #huntgram, con le realitive varianti, come<br />
#huntgramitaly, #huntgramspain, ecc, in base ai vari paesi,<br />
dando la possibilità <strong>di</strong> essere featured e cioè pubblicati sul<br />
loro profilo.<br />
Un altro progetto molto interessante è quello <strong>di</strong><br />
#myinstagramlogo che raggruppa tutte le foto che<br />
rappresentano in modo creativo il logo <strong>di</strong> <strong>Instagram</strong>. Questo<br />
è un progetto che io personalmente apprezzo molto, perché<br />
14
emerge la creatività grazie alla potenza <strong>di</strong> questo social.<br />
Questo era uno dei tantissimi esempi che si possono fare.<br />
Molte aziende utilizzano hashtag per creare concorsi a premi<br />
e invogliare gli utenti a partecipare attraverso la pubblicazione<br />
<strong>di</strong> foto o video che abbiano al loro interno l’hashtag specifico<br />
che porterà alla conoscenza della marca o <strong>di</strong> un evento<br />
particolare, e per l’utente alla vittoria.<br />
Io ad esempio ho partecipato ad alcuni instameet (incontri tra<br />
igers <strong>di</strong> varie parti del globo) e le foto pubblicate in quei giorni<br />
avevano un hashtag speciale ed esclusivo affinché fossero<br />
riconosciute come appartenenti a un evento particolare.<br />
Recentemente ho avuto un’idea per un progetto che riguarda<br />
il colore giallo. Siccome sono amante <strong>di</strong> questo colore,<br />
ho pensato <strong>di</strong> creare un profilo apposito dove pubblicare<br />
esclusivamente foto con dettagli gialli <strong>di</strong> ogni genere.<br />
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Questo profilo si chiama @ayellowmark e il suo hashtag è<br />
#ayellowmark :D<br />
Per far sì che fosse riconosciuto dagli igers, ho deciso <strong>di</strong> invitare<br />
gli utenti a utilizzare #ayellowmark nelle loro foto con il “giallo”,<br />
dando la possibilità <strong>di</strong> essere featured e quin<strong>di</strong> pubblicati sul mio<br />
profilo. In questo modo ho creato una sorta <strong>di</strong> passaparola, e sono<br />
riuscito a far conoscere il mio progetto, che cresce pian piano.<br />
Io ho già un profilo personale @markomorciano dove pubblico<br />
un’altra tipologia <strong>di</strong> fotografie, e cioè più variegata, che si basa<br />
su uno stile <strong>di</strong> foto contrastate e un po’ desaturate. Quin<strong>di</strong>,<br />
quando ho pensato <strong>di</strong> creare un nuovo profilo, l’ho fatto perché<br />
non volevo “rovinare” in qualche modo la linea grafica che<br />
seguivo in quello principale.<br />
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E <strong>di</strong> questo parleremo più approfon<strong>di</strong>tamente nei successivi<br />
capitoli.<br />
L’uso corretto <strong>di</strong> hashtag è necessario per far sì che se io cerco<br />
ad esempio #cava<strong>di</strong>bauxite piuttosto che #torre<strong>di</strong>pisa mi<br />
escano effettivamente le foto che rappresentano questi due<br />
luoghi e non foto fuori tema, come selfie, o altre cose che non<br />
sono appropriate all’hashtag in questione.<br />
Se ben utilizzato, l’hashtag, è uno strumento molto potente<br />
all’interno dei social network (perché non è presente solo in<br />
<strong>Instagram</strong>, ma ormai in tutti i social).<br />
Anche la <strong>di</strong>dascalia delle foto è utile per descrivere e<br />
creare engagement con le persone che ci seguono. Magari<br />
descrivendo in modo simpatico la foto, il luogo, piuttosto che il<br />
prodotto che un’azienda vuole vendere.<br />
È consigliato utilizzare gli hashtag inserendoli nella <strong>di</strong>dascalia e<br />
dandogli un senso. Ad esempio se voglio descrivere una breve<br />
storia su una foto in cui è presente una Fiat 500, nella <strong>di</strong>dascalia<br />
scriverò “#Fiat500 in #Rome”. Ovviamente è un esempio<br />
molto banale per farti capire l’importanza dell’ottimizzazione<br />
e della combinazione tra hashtag e <strong>di</strong>dascalia. Poi possiamo<br />
aggiungere anche altri hashtag tra i commenti e possiamo<br />
mo<strong>di</strong>ficare la <strong>di</strong>dascalia quando preferiamo (grazie a uno degli<br />
ultimi aggiornamenti <strong>di</strong> IG).<br />
Per quanto riguarda i tag, e cioè le menzioni <strong>di</strong> altri profili sulle<br />
17
nostre foto, sono interessanti poiché danno la possibilità <strong>di</strong> far<br />
conoscere nuova gente ai nostri followers e <strong>di</strong> conseguenza<br />
farci conoscere, e comunque creare interazioni tra gli utenti<br />
della community. Oltre al fatto che si possono menzionare le<br />
aziende attirando la loro attenzione attraverso una determina<br />
foto con all’interno un loro prodotto, ma qui c’è un capitolo<br />
sugli influencer e ambassador <strong>di</strong> cui <strong>di</strong>scuteremo più avanti.<br />
Infine, va detto che utilizzando la geolocalizzazione <strong>di</strong> <strong>Instagram</strong>,<br />
<strong>di</strong>amo la possibilità <strong>di</strong> raggruppare le foto in base al posto in cui<br />
sono state scattate, quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>vulghiamo informazioni riguardo<br />
al nome <strong>di</strong> un determinato posto, locale, museo, bar che<br />
abbiamo visitato.<br />
3. Più interazioni e seguaci<br />
Nel <strong>mondo</strong> social si <strong>di</strong>scute tanto, <strong>di</strong> tanti argomenti, <strong>di</strong> ogni<br />
genere, video, articoli, infografiche, post e pensieri vari. Ognuno<br />
ha il piacere o il dovere (per chi con i social ci lavora) <strong>di</strong><br />
con<strong>di</strong>videre contenuti <strong>di</strong> ogni genere. Ma chi sono i destinatari<br />
<strong>di</strong> tutti questi messaggi?<br />
Sono i cosiddetti followers o seguaci, cioè coloro che seguono<br />
i nostri aggiornamenti e leggono tutti i post che pubblichiamo<br />
sui social.<br />
Tra i primi apripista <strong>di</strong> questo “termini” troviamo Twitter, il social<br />
<strong>di</strong> microblogging e informazione con la caratteristica dei 140<br />
caratteri come limite per scrivere un post.<br />
18
Successivamente si sono accodati anche gli altri social,<br />
<strong>Instagram</strong>, Pinterest, Foursquare, e persino Facebook, che<br />
dapprima si basava solo sulla famosa “Amicizia”, aggiungendo<br />
poi l’opzione “segui” nei profili degli utenti. La <strong>di</strong>fferenza sta nel<br />
semplice fatto che per essere amici su Facebook bisogna che<br />
entrambi gli utenti A e B accettino la richiesta, o meglio se A invia<br />
la richiesta a B e B accetta, allora sono amici. Diversamente<br />
se B non accetta, A sarà un seguace <strong>di</strong> B, potrà vedere i suoi<br />
aggiornamenti “pubblici”, ma non quelli della cerchia “amici”.<br />
Per farla più semplice, i seguaci hanno libera scelta <strong>di</strong> vedere<br />
i tuoi contenuti pubblici sui social, ma se tu non li segui, quin<strong>di</strong><br />
non <strong>di</strong>ventano tuoi “following” (seguiti), non potrai vedere i loro<br />
aggiornamenti nella tua home, ma solo andando sul loro profilo<br />
(se non è privato). Ed è così che funziona su <strong>Instagram</strong>.<br />
Tra i vari <strong>Instagram</strong>ers c’è chi decide <strong>di</strong> attuare la tattica del<br />
“seguo poche persone così sono figo”, chi sceglie <strong>di</strong> seguire<br />
tutti i propri seguaci; e chi sceglie <strong>di</strong> fare una specie <strong>di</strong> selezione,<br />
per avere un feed interessante nella propria home, e quin<strong>di</strong><br />
seguire solo chi veramente ritiene <strong>di</strong> avere un bel progetto.<br />
Su <strong>Instagram</strong> ci sono molti utenti bravi e degni <strong>di</strong> essere seguiti.<br />
Sono tanti i creativi, gli illustratori, i fotografi professionisti e<br />
amatori che meriterebbero più notorietà, ma si sa non è facile<br />
raggiungere una certa popolarità. Come descrivevo prima,<br />
ci sono alcune app che servono ad aumentare il numero<br />
<strong>di</strong> followers e interazioni, ma restano pur sempre fittizie, cioè<br />
create da bot che sono utenti fake o completamente inattivi.<br />
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Quello che consiglio <strong>di</strong> fare per aumentare il numero <strong>di</strong> interazioni<br />
e <strong>di</strong> conseguenza followers e persone reali (interessate), è <strong>di</strong>:<br />
partecipare agli instameet e instawalk organizzati <strong>di</strong> tanto in<br />
tanto nelle città o nei piccoli paese <strong>di</strong> provincia;<br />
essere attivi su IG, non solo pubblicando foto, ma anche<br />
lasciando apprezzamenti e commenti alle foto che più ci<br />
piacciono;<br />
seguire utenti interessanti, quin<strong>di</strong> aprirsi a nuovi orizzonti, non<br />
aspettare <strong>di</strong> essere seguiti per prima;<br />
non eccedere col numero <strong>di</strong> foto o video pubblicati in un<br />
giorno, cerca <strong>di</strong> mantenerti massimo su 3 post giornalieri (se<br />
proprio vuoi strafare);<br />
sfrutta la sezione esplora, che ti consente <strong>di</strong> conoscere nuovi<br />
e interessanti profili in base ai like e commenti dei tuoi following;<br />
utilizza la funzione <strong>di</strong> ricerca per scoprire nuovi utenti degni <strong>di</strong><br />
nota.<br />
In questo modo vedrai che, pian piano, inizieranno a lievitare i<br />
numeri <strong>di</strong> like e commenti sulle tue foto, ma saranno reali, cioè<br />
<strong>di</strong> persone in carne e ossa, non solo account virtuali/fake.<br />
20
<strong>Il</strong> bello arriva quando si creano i legami reali e fisici con i tuoi<br />
seguaci e seguiti, iniziano a instaurarsi conoscenze e rapporti<br />
che vanno al <strong>di</strong> là del semplice social. Ed è proprio questo<br />
il filo conduttore che lega tutti gli instagramers appassionati<br />
a questa comunità, cioè il senso <strong>di</strong> appartenenza in base<br />
all’interesse per la fotografia. Tant’è che sono stati creati dei<br />
profili con logo ad hoc, per ogni regione, città o paese. A<br />
partire da @igersitalia - @igerspuglia - @igerslecce - @igersroma<br />
ecc. Fino a raggiungere anche l’appstore con una vera e<br />
propria app chiamata <strong>Instagram</strong>ers,<br />
dove sono presenti notizie, tutorials,<br />
tools e link relativi a questa super<br />
realtà virtuale. Anche su Facebook<br />
è presente il gruppo <strong>Instagram</strong>ers<br />
Italia, dove ci sono più <strong>di</strong> 3000<br />
utenti pronti a con<strong>di</strong>videre idee, suggerimenti e notizie sul<br />
<strong>mondo</strong> IG.<br />
3.1. Suggested: chi, cosa e perché<br />
Suggested è un termine inglese che significa suggerito, in<br />
questo caso suggerito da <strong>Instagram</strong>, e cioè come già detto,<br />
rientri nella lista <strong>di</strong> following del profilo ufficiale <strong>di</strong> IG, e dura per<br />
21
circa due settimane.<br />
Quando <strong>Instagram</strong> ti seleziona per entrare a far parte <strong>di</strong> questa<br />
fantastica lista <strong>di</strong> utenti suggeriti, ti arriva una mail all’in<strong>di</strong>rizzo<br />
specificato in fase <strong>di</strong> registrazione e, inoltre, un <strong>di</strong>rect message<br />
con all’interno un’immagine con scritto SUGGESTED (come<br />
quella in foto). E lì che comincia ad arrivare una sfilza <strong>di</strong> followers,<br />
che ogni giorno si aggira intorno ai mille (e più).<br />
Quella del suggested è una questione molto <strong>di</strong>namica, infatti<br />
tende a cambiare spesso. Inizialmente i suggested erano<br />
davvero pochissimi in tutto il <strong>mondo</strong> e venivano lasciati nella lista<br />
<strong>di</strong> following <strong>di</strong> IG per molto più tempo, permettendo <strong>di</strong> avere<br />
molta più visibilità e <strong>di</strong> conseguenza un numero <strong>di</strong> followers più<br />
elevato rispetto a quello attuale.<br />
Successivamente c’è stato un periodo in cui gli utenti italiani<br />
suggeriti erano 6-8 ogni due settimane, questi ricevevano circa<br />
22
15-20mila followers (questo fino a ottobre-novembre 2014).<br />
A Dicembre dello stesso anno, c’è stato un cambiamento<br />
notevole, in quanto IG ha eliminato i followers fake dagli<br />
account <strong>di</strong> tutti gli instagramers, e ha <strong>di</strong>minuito drasticamente<br />
il numero <strong>di</strong> utenti italiani suggeriti ogni due settimane, a volte<br />
scegliendo anche un solo italiano.<br />
Cosa è cambiato? È successo che gli utenti suggeriti dal<br />
mese <strong>di</strong> Dicembre, fino a oggi, stanno avendo un numero <strong>di</strong><br />
followers giornaliero decisamente più alto <strong>di</strong> chi lo era stato<br />
precedentemente, aggirandosi intorno ai 1000 e più seguaci<br />
giornalieri.<br />
Questo non è dato sapersi perché l’unico a conoscere il motivo<br />
è <strong>Instagram</strong>, ma c’è da <strong>di</strong>re che il concetto <strong>di</strong> utente suggested<br />
interessa un po’ tutti, perché porta vari “benefits”, se così si<br />
posson chiamare. Ad esempio avere un numero <strong>di</strong> seguaci<br />
elevato ti dà la possibilità <strong>di</strong> essere contattato da aziende e<br />
agenzie <strong>di</strong> marketing che ti fanno <strong>di</strong>ventare influencer <strong>di</strong> marca,<br />
in cambio <strong>di</strong> viaggi pagati, prodotti omaggio, ecc. Vedremo<br />
alcuni casi specifici nei prossimi paragrafi.<br />
In Italia sono molti gli utenti suggeriti che hanno dei bellissimi<br />
progetti fotografici e gallerie piene <strong>di</strong> foto stupende da ogni<br />
dove, ma tra i top in assoluto, che contano più <strong>di</strong> 500.000<br />
followers, sono solo due, nonché Nicolee Drake alias @<br />
cucina<strong>di</strong>gitale e Simone Bramante alias @brahmino.<br />
Altri nomi <strong>di</strong> utenti che sono stati suggeriti o che valga la pena<br />
23
seguire perché hanno dei progetti interessanti, sono:<br />
@oliverhl - @micagonewild - @nicolacarmignani - @daniele1586<br />
- @alessandroofiore - @da.vi.de - @neumarc - @markettoz<br />
- @davidpinto_ - @antoniomartiniello - @mformarica - @<br />
sherlockfall - @ayellowmak - @ruggero_falone - @sezer<strong>di</strong>l - @<br />
cedricdasesson - @illuridocane - @ruberry - @mighele_ - @pierlu_<br />
igi - @ilcavallopazzo - @peppecant - @luisades - @sguzzo1975<br />
- @seventhsoul - @mental_shot - @d_esda - @bellorophon -<br />
@benedettodemaio - @martalisboa - @unaqualunque - @<br />
saretta_mu e tanti tanti altri che trovi tra i miei following su @<br />
markomorciano :)<br />
Come si <strong>di</strong>venta utente suggested? Questa è una domanda da<br />
un milione <strong>di</strong> dollari, perché come già detto nessuno, all’infuori<br />
<strong>di</strong> IG, conosce la formula magica certa. Ci sono, però, alcuni<br />
parametri che accomunano tutti gli utenti che sono stati e sono<br />
suggested, tra cui:<br />
l’attivismo, meglio descritto in precedenza, cioè le interazioni<br />
ricevute ed effettuate, quin<strong>di</strong> il numero <strong>di</strong> like e commenti per<br />
foto/video dati e ricevuti;<br />
partecipazione alla #communityfirst, è cioè sentirsi parte<br />
integrante <strong>di</strong> un gruppo, partecipando a instameet e instawalk<br />
e ritrovarsi taggati tra le foto <strong>di</strong> altri utenti “<strong>di</strong> spessore”;<br />
essere suggeriti da altri utenti suggested, poiché dopo esser<br />
<strong>di</strong>ventati sugg. è possibile suggerire chi secondo te merita <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>ventarlo;<br />
24
ovviamente avere un progetto fotografico interessante,<br />
meglio se segue uno stile personale e originale. Quin<strong>di</strong> seguire<br />
una linea logica che può essere quella della creatività, dei<br />
colori, <strong>di</strong> argomento, ecc;<br />
oltre agli eventi cui partecipare, è utile anche partecipare ai<br />
progetti online <strong>di</strong> <strong>Instagram</strong>, tipo quelli del week-end hashtag<br />
project, in cui ogni fine settimana c’è da rappresentare un<br />
<strong>di</strong>verso argomento attraverso foto o video. <strong>Instagram</strong> poi<br />
sceglie 9 foto e le pubblica sul suo profilo, offrendo un’ampia<br />
visibilità;<br />
seguire gli utenti più influenti, magari trovandosi menzionati<br />
in qualche loro foto, oppure solamente commentando e<br />
apprezzando le loro foto;<br />
e infine un minimo <strong>di</strong> fortuna, che non fa mai male :D<br />
3.2. Diventare “Influencer”<br />
Non <strong>di</strong>sperare, l’utente suggested non è l’unico a trarre benefici<br />
da aziende e agenzie <strong>di</strong> marketing che offrono collaborazioni<br />
e prodotti in cambio <strong>di</strong> foto/pubblicità. Eh no. Infatti, anche<br />
chi ha un bel seguito, ma non è stato suggerito, quin<strong>di</strong> non<br />
necessariamente si ritrova ad avere 40mila followers, può<br />
comunque avere questa possibilità.<br />
25
Prima ti ho parlato <strong>di</strong> Influencer, cioè colui che ha il “potenziale”<br />
d’influenza sui suoi seguaci. Ecco. Quando si raggiunge un certo<br />
livello <strong>di</strong> followers e, soprattutto interazioni, ci si può addentrare<br />
in questo scenario.<br />
Premetto che la parola Influencer non mi fa impazzire, ecco<br />
perché la ritrovi in virgolette nel titolo del paragrafo, ma ahimè<br />
è quella più attinente all’argomento <strong>di</strong> cui parleremo qui.<br />
Ti ho detto che il numero <strong>di</strong> followers non dev’essere<br />
necessariamente altissimo, con questo voglio <strong>di</strong>re che può<br />
aggirarsi anche intorno ai 4/5mila, purché si abbiano molte<br />
interazioni.<br />
Perché? La risposta è molto semplice. Se le aziende vogliono<br />
che i loro prodotti siano conosciuti e sponsorizzati, sono<br />
più importanti le interazioni che si hanno con gli utenti della<br />
community, perché è sintomo <strong>di</strong> risultati reali.<br />
26
Ti faccio un esempio pratico: se io ho 10mila seguaci, ma ho<br />
interazioni me<strong>di</strong>e per foto <strong>di</strong> 70like e 3 commenti, probabilmente<br />
l’azienda se ne fregherà dei miei 10k <strong>di</strong> followers, perché sono<br />
per lo più inattivi. Lo scopo dell’azienda è <strong>di</strong> far conoscere il suo<br />
prodotto, e se tu hai 3 commenti e 70 like su 10mila followers, il<br />
risultato è un po’ bassino, non trovi?.<br />
A <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> questo c’è anche chi ha 3/4mila followers, ma<br />
interazioni me<strong>di</strong>e per post pari a 700 like e 100 commenti. Ecco,<br />
in questo caso l’azienda farà attenzione all’utente, perché ha<br />
un bel seguito in rapporto al numero <strong>di</strong> followers.<br />
Ovviamente le aziende non sono sempre pronte a ricercare,<br />
tra i 300.000 milioni <strong>di</strong> utenti più attivi, chi sia più idoneo alla loro<br />
strategia <strong>di</strong> comunicazione, quin<strong>di</strong> sta anche a te cercare <strong>di</strong><br />
farti trovare e farti scegliere tra la marea <strong>di</strong> utenti.<br />
Alcuni consigli utili per farti notare: scopri gli utenti che<br />
sponsorizzano i brand, per farlo basta sbirciare tra le varie foto<br />
e soffermarsi su quelle che rappresentano i prodotti. A questo<br />
punto se l’azienda ha attuato una strategia valida, avrà richiesto<br />
all’utente influencer <strong>di</strong> taggarla sulla foto, quin<strong>di</strong> basterà andare<br />
sul profilo dell’azienda e cercare il contatto, che solitamente è<br />
una mail. Qualora non ci fosse alcun contatto, il consiglio che<br />
ti do è quello <strong>di</strong> contattarla via <strong>di</strong>rect message oppure andare<br />
sul sito ufficiale e trovare il form o la mail nella sezione contatta.<br />
In questo modo sarai tu a farti notare, ovviamente vale sempre<br />
la regola dei followers e delle interazioni alte, perché se hai<br />
interazioni basse e pochi followers, o interazioni basse e molti<br />
27
followers, comunque le aziende avranno poco interesse a<br />
collaborare con te, poiché non troveranno sod<strong>di</strong>sfacente e<br />
profittevole omaggiarti <strong>di</strong> un prodotto per un pubblico basso<br />
<strong>di</strong> seguaci.<br />
4. <strong>Instagram</strong> marketing<br />
Come già abbiamo abbondantemente detto, negli ultimi<br />
anni c’è stata una forte evoluzione <strong>di</strong> <strong>Instagram</strong>, passando<br />
da semplice applicazione a un potente strumento <strong>di</strong><br />
comunicazione per molte aziende, piccole e gran<strong>di</strong>. Questo<br />
coincide soprattutto con il periodo seguente all’acquisizione<br />
dell’app da parte del grande Zuckerberg, che tutti conoscono<br />
tale fondatore <strong>di</strong> Facebook.<br />
I primi apripista dell’<strong>Instagram</strong> marketing, se così vogliamo<br />
chiamarlo, sono state sicuramente le aziende <strong>di</strong> fashion e<br />
moda, cioè quelle che avevano bisogno per prima <strong>di</strong> far<br />
vedere la bellezza dei propri prodotti. E cosa c’è <strong>di</strong> meglio <strong>di</strong><br />
una fotografia ben scattata per far conoscere il tuo nuovo<br />
prodotto? Soprattutto, poi, se la fascia <strong>di</strong> utenti in percentuale<br />
maggiore presente su IG è proprio quella che va dai 18 ai 25<br />
anni.<br />
Le strategie attuate dalle aziende sono tra le più <strong>di</strong>sparate,<br />
ma soprattutto originali ed efficienti. C’è chi ha puntato sulla<br />
creatività e <strong>di</strong>verso uso del mezzo, chi ha puntato ad avere un<br />
forte ritorno me<strong>di</strong>atico, chi invece ha cercato <strong>di</strong> incrementare la<br />
28
and awareness del proprio brand, chi ha introdotto l’uso della<br />
newsletter attraverso nuovi strumenti, riuscendo a raggiungere<br />
il proprio target, con ottimi risultati.<br />
Anche <strong>Instagram</strong> stesso si è reso conto <strong>di</strong> quanto le aziende<br />
abbiano “preso <strong>di</strong> mira” i social network ed è proprio per questo<br />
che è stata creata una sezione ad hoc, dove sono presenti tutti<br />
i casi più interessanti <strong>di</strong> aziende che lo hanno utilizzato.<br />
Da un articolo <strong>di</strong> Matteo Pogliani, leggiamo che:<br />
“Una ricerca <strong>di</strong>ffusa da Forrester ha preso in<br />
considerazione più <strong>di</strong> 3 milioni <strong>di</strong> interazioni degli utenti<br />
relative ai post pubblicati da 2.500 brand su 7 <strong>di</strong>versi<br />
social network. Se <strong>Il</strong> tasso <strong>di</strong> interazione sulle principali<br />
piattaforme sociali risultava basso (Facebook e Twitter<br />
registravano appena lo 0.1%), <strong>Instagram</strong> al contrario<br />
raggiungeva un sorprendente 4,21%.”<br />
<strong>Instagram</strong> si classifica come il social con il maggior tasso <strong>di</strong><br />
engagement, rispetto a tutti gli altri social network.<br />
4.1. Quattro casi <strong>di</strong> successo<br />
Ci sono quattro casi in particolare che mi hanno colpito e a cui<br />
ho prestato maggior attenzione, ed è per questo che voglio<br />
trattarli più nel dettaglio, esaminandoli uno per uno.<br />
29
Primo caso: Daniel Wellington<br />
L’azienda ha attuato una strategia <strong>di</strong> marketing molto naturale,<br />
o meglio, sicuramente appetibile per molti utenti con un numero<br />
<strong>di</strong> followers e interazioni elevato. Si tratta <strong>di</strong> una comunicazione<br />
che ha il suo effetto virale.<br />
La strategia, che ho conosciuto più da vicino con gli orologi<br />
Daniel Wellington, consiste nell’omaggiare gli utenti su <strong>Instagram</strong><br />
che hanno una forte influenza, quin<strong>di</strong> principalmente fashion<br />
blogger, ma anche utenti “più comuni”, quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>stanti dal<br />
fashion.<br />
In questo modo DW ha omaggiato <strong>di</strong> un orologio a scelta (del<br />
valore che si aggira tra i 150 e 180 euro) i followers più influenti,<br />
richiedendo in cambio la pubblicazione <strong>di</strong> 4/5 foto sul proprio<br />
account <strong>Instagram</strong>, in cui sia ben in vista il DW e sia menzionato<br />
nella <strong>di</strong>dascalia il loro profilo @DanielWellingtonWatches, con<br />
tag sulla foto.<br />
30
Inoltre offre un co<strong>di</strong>ce sconto personalizzato del 15% per chi<br />
volesse acquistare un orologio della vasta collezione Wellington.<br />
Infine, oltre ad avere omaggiato lo splen<strong>di</strong>do orologio dal<br />
design minimal ed elegante, il profilo <strong>di</strong> Daniel Wellington<br />
su IG sceglierà tra le foto scattate dagli utenti con hashtag<br />
#danielwellingtonwatches quelle ritenute più interessati, e le<br />
pubblicherà sul suo profilo, che a Febbraio 2015 conta 726 mila<br />
followers, in costante crescita. In questo modo si creerà un forte<br />
engagement, e gli utenti saranno invogliati a scattare belle foto<br />
affinché possano essere pubblicati sul profilo ufficiale del brand<br />
e acquisire visibilità.<br />
In questo specifico caso, l’azienda ha puntato a far crescere la<br />
brand awareness, ottenendo conversioni reali.<br />
Secondo caso: Chupa Chups - Get Lolli<br />
Chupa Chups è uno tra “ultimi” brand<br />
ad aver scoperto <strong>Instagram</strong> come<br />
strumento <strong>di</strong> storytelling. Possiamo <strong>di</strong>re<br />
che ne è valsa la sua attesa, visto che<br />
ha lanciato una super strategia basata<br />
su un uso sensazionale e super originale<br />
<strong>di</strong> IG.<br />
L’ha fatto lanciando una serie <strong>di</strong> canali<br />
satellite che raccontano storie legate ad<br />
Halloween.<br />
31
L’account Get Lolli raccoglie una serie <strong>di</strong> immagini e mini<br />
video <strong>di</strong>sposti a griglia, e ha sfruttato anche l’uso dei nuovi<br />
video Hyperlapse, introdotti da <strong>Instagram</strong> recentemente.<br />
Si tratta <strong>di</strong> un gioco in cui i giocatori, attraverso instagram,<br />
dovranno muoversi all’interno della casa infestata per cercare<br />
<strong>di</strong> trovare la Chupa Chups rapita, tutto questo in chiave horror,<br />
e basato sui tag delle foto che fungono da collegamenti tra<br />
account.<br />
Ovviamente l’utilizzo <strong>di</strong> questa strategia è stato utili ai fini<br />
me<strong>di</strong>atici, infatti c’è stato un ottimo riscontro.<br />
Terzo caso: Ikea Russia<br />
Un caso analogo è quello <strong>di</strong> Ikea, che ha saputo trasportare<br />
l’importanza del suo strumento principale <strong>di</strong> comunicazione, il<br />
catalogo, su <strong>Instagram</strong>. L’ha fatto in maniera super originale.<br />
È stato creato l’account @Ikea_ps_2014. La genialità sta nello<br />
sfruttare la tra<strong>di</strong>zionale griglia d’immagini, ciascuna per ogni<br />
quadrato, che insieme formano il catalogo online. Per accedervi<br />
basta semplicemente cliccare sulla fotografia e appariranno<br />
sulle immagini i tag corrispondenti a ogni prodotto presente su<br />
<strong>di</strong> esse, con la relativa <strong>di</strong>dascalia. Come possiamo vedere negli<br />
screenshots qui sotto.<br />
32
Cliccando su ogni tag si può accedere a ulteriori account ad<br />
hoc, con info su prezzi, misure, offerte e anche la possibilità <strong>di</strong><br />
guardare brevi video sul montaggio e sul corretto utilizzo del<br />
prodotto.<br />
Infine, su ogni foto è ripetuto il tag dell’account “iniziale”, che<br />
serve per ritornare <strong>di</strong>rettamente alla “Home” principale, se così<br />
si può simpaticamente definire.<br />
Questo è un modo davvero originale <strong>di</strong> comunicazione su<br />
<strong>Instagram</strong>, ma va detto che il canale ufficiale <strong>di</strong> IKEA Italia<br />
sfrutta comunque il social network, postando perio<strong>di</strong>camente<br />
e in modo tra<strong>di</strong>zionale fotografie dei nuovi prodotti e offerte,<br />
riuscendo a mantenere l’utente costantemente aggiornato.<br />
33
Quarto caso: Marc Jacobs<br />
Infine, ultimo, ma non ultimo, è il caso <strong>di</strong> Marc Jacobs il noto<br />
brand <strong>di</strong> occhiali, ma anche accessori e abbigliamento per<br />
uomo, donna e bambino, sta letteralmente facendo rivoluzione<br />
su <strong>Instagram</strong>.<br />
<strong>Il</strong> profilo conta 1.8 milioni <strong>di</strong> followers (Feb 2015) e una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />
likes per foto <strong>di</strong> 25mila.<br />
L’azienda ha saputo sfruttare bene il canale <strong>Instagram</strong>, ma<br />
non solo, infatti ha combinato due mezzi <strong>di</strong> comunicazione,<br />
nonché quello dell’email marketing e ovviamente quello della<br />
comunicazione visiva tramite immagini, per incrementare la<br />
percentuale <strong>di</strong> conversione reale.<br />
Questa strategia consiste nell’utilizzare determinati hashtag<br />
nelle foto che rimandano a dei servizi <strong>di</strong> iscrizione alla newsletter<br />
del brand. In questo modo l’utente che legge la descrizione con<br />
34
l’hashtag specifico, sa che facendo like sulla foto, riceverà una<br />
mail contenente il link <strong>di</strong> rimando allo shop online del brand.<br />
Esempio: Esiste un sito web chiamato LikeToKnow.it che<br />
permette all’utente <strong>di</strong> registrarsi me<strong>di</strong>ante log in <strong>Instagram</strong> e,<br />
ogni volta che inserisce un like su una foto con hashtag #likeTKit<br />
riceverà una mail con le informazioni del prodotto e i link <strong>di</strong><br />
riferimento per poterlo acquistare.<br />
<strong>Instagram</strong> sta <strong>di</strong>ventando, sempre più, un social moto appetibile<br />
per le aziende, sia fashion, ma anche <strong>di</strong> altri settori: come sport,<br />
arredamento, cosmesi, ecc.<br />
L’importante è saper trovare la giusta strategia, quella adatta<br />
per ogni settore merceologico.<br />
35
Questi sono solo alcuni dei casi in cui <strong>Instagram</strong> è stato utilizzato<br />
per il business aziendale. Ma sono altri e tanti i casi in cui<br />
viene utilizzato per far conoscere propri lavori. Come <strong>di</strong>cevo<br />
inizialmente i settori sono variegati, dalla cucina, alla fotografia,<br />
illustrazioni, <strong>di</strong>segni e quant’altro possa essere catturato e<br />
mostrato in una foto.<br />
4.2. Creare engagement<br />
I suggerimenti e i consigli che mi sento <strong>di</strong> dare alle aziende<br />
per migliorare la propria strategia <strong>di</strong> marketing, creando<br />
engagement e aumentando le interazioni con gli utenti sono i<br />
seguenti:<br />
cerca <strong>di</strong> conoscere bene il tuo target, capire quali sono i<br />
gusti, gli interessi, cosa lo appassiona e cosa non gli interessa<br />
(in modo da evitarlo se possibile);<br />
36
con<strong>di</strong>vi<strong>di</strong> esperienze e notizie in anteprima assoluta: ad<br />
esempio se è previsto il lancio <strong>di</strong> un nuovo prodotto, per una<br />
nuova collezione ecc, cerca <strong>di</strong> incuriosire i “follower”, il target,<br />
pubblicando delle foto che facciano intendere qualcosa, ma<br />
che non svelino completamente la novità;<br />
mantieni un tono <strong>di</strong> voce più vicino possibile ai clienti, quin<strong>di</strong><br />
non troppo istituzionale, né esageratamente frivolo, ma il giusto,<br />
amichevole;<br />
rispon<strong>di</strong> sempre ai commenti e alle domande che gli<br />
<strong>Instagram</strong>ers postano sotto le foto;<br />
pubblica con una frequenza regolare, rispettando un<br />
calendario e<strong>di</strong>toriale. In questo modo i seguaci sapranno già<br />
quando è l’ora della novità, della nuova foto e <strong>di</strong> chissà quale<br />
nuovo prodotto. Di solito su <strong>Instagram</strong> gli orari più ottimali sono<br />
in mattinata (8:30), ora <strong>di</strong> pranzo (13:45) e cena (20:15);<br />
scrivi una <strong>di</strong>dascalia appropriata che descriva bene il<br />
contenuto dell’immagine e che utilizzi hashtag attinenti al tema<br />
della foto;<br />
organizza minicontest per incrementare la brand awareness<br />
e <strong>di</strong>ffondere il valore del brand, che dev’essere sempre ben in<br />
linea con ciò che viene espresso tramite le immagini;<br />
non <strong>di</strong>menticare che anche i video sono un mezzo molto<br />
potente messo a <strong>di</strong>sposizione da <strong>Instagram</strong> da un po’ <strong>di</strong><br />
tempo ormai. Sicuramente anche la qualità <strong>di</strong> questi ultimi<br />
37
e delle immagini è rilevante ai fini <strong>di</strong> una buona strategia <strong>di</strong><br />
comunicazione;<br />
collega i tuoi account social, Facebook, Twitter, Tumblr, Flickr a<br />
<strong>Instagram</strong>, imposta la pubblicazione automatica sincronizzata,<br />
oppure puoi scegliere <strong>di</strong> utilizzare IFTTT il servizio che ti permette<br />
<strong>di</strong> collegare il tuo account <strong>Instagram</strong> ad altri social;<br />
infine, quello <strong>di</strong> cui volevo parlarti prima è l’uso creativo <strong>di</strong><br />
<strong>Instagram</strong> utilizzando una struttura basati sui tag, che fungono<br />
da collegamenti, dando la possibilità <strong>di</strong> navigare all’interno dei<br />
vari prodotti <strong>di</strong> un catalogo.<br />
5. <strong>Instagram</strong> del futuro<br />
Bene, siamo arrivati all’ultimo capitolo, e se tu sei qui, significa<br />
che in fondo un po’ ti è piaciuto questo eBook, e spero proprio<br />
sia così :D<br />
Devo confessarti un segreto, non ho la sfera magica che<br />
prevede il futuro, se è quello che stavi pensando, ma vorrei<br />
fare una breve panoramica su quelle che potrebbero essere le<br />
funzioni e i <strong>di</strong>versi utilizzi <strong>di</strong> <strong>Instagram</strong> in futuro.<br />
Molte <strong>di</strong> quelle che già avevo previsto in un post sul mio blog<br />
sono già state implementate. E con questo non voglio <strong>di</strong>re<br />
che è grazie a me, come qualcuno ha pensato bene <strong>di</strong> <strong>di</strong>re,<br />
accusandomi. Ma sicuramente in qualcosa ci avevo visto lungo.<br />
38
Tra le funzioni che sono state<br />
aggiunte recentemente, <strong>di</strong><br />
molto utile c’è la possibilità<br />
<strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare un post dopo<br />
la pubblicazione, cosa che<br />
prima non era possibile.<br />
Un esempio <strong>di</strong> funzione che<br />
avevo previsto, e che dopo<br />
un po’ <strong>di</strong> settimane è stata<br />
implementata quasi allo<br />
stesso modo. Ovviamente ottimizzandola.<br />
Ora cerchiamo <strong>di</strong> evidenziare quelle che ancora non sono<br />
presenti.<br />
Funzione “Ti Segue”<br />
Ecco uno screenshot <strong>di</strong><br />
esempio in cui ho preso il mio<br />
amico @nicolacarmignani,<br />
uno dei migliori <strong>Instagram</strong>ers<br />
che io conosca, che seguo<br />
con piacere e che vi consiglio<br />
vivamente ;)<br />
Come per esempio già<br />
accade per Twitter. Si tratterebbe solo <strong>di</strong> due parole su un<br />
profilo, sono sicuro che presto arriverà questa nuova feature.<br />
39
Funzione Foto altri formati<br />
(non quadrato)<br />
Sarebbe interessante poter<br />
applicare la foto nel formato<br />
originale, e scegliere poi se<br />
adattarla nel formato 1:1<br />
o no. NB: cosa che, se non<br />
ricordo male, <strong>Instagram</strong><br />
al principio permetteva <strong>di</strong><br />
fare.<br />
Funzione Salva foto prima<br />
<strong>di</strong> pubblicarla<br />
A volte mi ritrovo a voler<br />
e<strong>di</strong>tare una foto con gli<br />
strumenti <strong>di</strong> <strong>Instagram</strong>,<br />
ma per ritrovarla nella<br />
gallery del mio iPhone<br />
devo necessariamente<br />
pubblicarla. Per questo,<br />
una funzione come “salva”<br />
potrebbe risultare molto<br />
molto utile.<br />
40
Funzione Data <strong>di</strong><br />
pubblicazione<br />
Una cosa che quasi mi irrita è<br />
la data <strong>di</strong> pubblicazione delle<br />
foto/video su <strong>Instagram</strong>, che<br />
non c’è! Non è possibile che<br />
ci sia scritto quanto tempo<br />
sia passato da quando la<br />
foto è stata pubblicata.<br />
Basta inserire una data,<br />
anche solo giorno e mese, inserendo l’anno qualora non fosse<br />
quello attuale. Questa funzione è presente dal sito desktop <strong>di</strong><br />
<strong>Instagram</strong>, ma noi la vogliamo sull’app.<br />
Funzione Multiaccount<br />
C’è poi chi con <strong>Instagram</strong><br />
ci lavora, o ha bisogno<br />
<strong>di</strong> gestire più profili, ad<br />
esempio un social me<strong>di</strong>a<br />
manager potrebbe avere<br />
forte bisogno <strong>di</strong> questa<br />
funzione.<br />
A mio parere credo sia una<br />
tra quelle che più dovrebbe<br />
essere implementata. Soprattutto dal momento che <strong>Instagram</strong><br />
sembra stia crescendo a vista d’occhio.<br />
41
Funziona Ricerca Igers su<br />
mappa<br />
In ultimo e non meno<br />
importante, anzi, potrebbe<br />
incrementare il rapporto<br />
tra gli <strong>Instagram</strong>ers e far<br />
conoscere nuove persone,<br />
aumentando la portata<br />
sociale anche offline.<br />
Cioè la possibilità <strong>di</strong><br />
ricercare utenti su mappa: in questo modo sarà possibile<br />
conoscere gli <strong>Instagram</strong>ers nella propria zona e organizzare<br />
eventi, oppure semplicemente andare a bere una cosa, scattare<br />
foto insieme e tutto ciò che si potrebbe fare conoscendo nuove<br />
persone e aprendosi alla con<strong>di</strong>visione.<br />
Questo è tutto. Spero che tu abbia apprezzato il mio lavoro,<br />
non solo <strong>di</strong> ricerca delle funzionalità che ancora <strong>Instagram</strong><br />
non supporta, ma anche a livello <strong>di</strong> lavoro grafico. È stato<br />
interessante produrre degli screenshots che magari in un futuro<br />
potrebbero rivelarsi delle vere implementazioni <strong>di</strong> <strong>Instagram</strong>.<br />
Chi lo sa, mai <strong>di</strong>re mai :D<br />
42
Ora se ti va, con<strong>di</strong>vi<strong>di</strong><br />
l’eBook con tutti i tuoi<br />
amici, <strong>Instagram</strong>ers e non<br />
elementi immagini: © freepik.com<br />
© Produzione <strong>di</strong> <strong>Marko</strong> <strong>Morciano</strong><br />
www.markomorciano.com<br />
markomorciano@gmail.com