Palermo Pubblicazione gratuita Copyright 2010 Verona.com Tutti i diritti riservati Hanno collaborato: Renato Groppo Paolo Groppo Simone Madinelli Marcella Bellavite Pietro Groppo Verona.com S.a.s. Via dei Mille, 5 37126 Verona P.I. IT 02875410231 Foto di Bernhard J. Scheuvens http://www.travelitalia.com/it/rss/ http://www.facebook.com/travelitalia http://twitter.com/travelitalia http://foursquare.com/user/travelitalia 2
Palermo Palermo Nel corso del suo celebre ”Viaggio in Italia“, Goethe scrisse: “Italien ohne Sizilien macht gar kein Bild in der Seele: hier ist erst der Schlüssel zu allem“ (L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine nell’animo: qui, solo qui, è la chiave di tutto). Il viaggio siciliano ha inizio con la sbarco a Palermo il 2 aprile 1787: la descrizione del Monte Pellegrino, definito il più bello di tutti i promontori del mondo, e di tutta la conca di Palermo colpisce per il profondo coinvolgimento emotivo dello scrittore tedesco. A Palermo Goethe ha modo di trascorrere la Pasqua e di ammirare le bellezze di una città per lui magica; è colpito dai colori e dai profumi della Villa Giulia e dall’austerità quasi primitiva del Santuario di Santa Rosalia. In Sicilia, Goethe lavorò al progetto del dramma Nausicaa (rimasto incompiuto), sotto l’influsso di colori e luci che gli parvero proprio quelli della giovane figlia di Alcinoo. Sotto la suggestione di un panorama che lascerà una profonda traccia nel suo animo, lo scrittore tedesco, anni dopo ricorderà l’amata Sicilia in una delle poesie più belle mai scritte: “Kennst du das Land, wo die Zitronen blühn?” (Conosci la terra ove fioriscono i limoni?) in cui trapela un incontenibile senso di nostalgia per la terra che, a giudizio del genio tedesco, era davvero la chiave di tutto. Leggenda vuole che il più antico nome di Palermo sia stato Tsits (o Ziz), che significa “splendida”, “fiore”; e veramente la città si mostra come un fiore gaio e odoroso, in una ridente spiaggia davanti al mare azzurro. Palermo oggi conta quasi 700.000 abitanti. La città - capoluogo della Regione Sicilia e della provincia omonima - è il centro principale dell’isola e fu sempre celebrata per la posizione pittoresca, sul margine della famosa Conca d’Oro, in mezzo ad una corona di monti magnifici. La città si estende, infatti, lungo il pendio della fertile zona agricola coltivata ad agrumi, tra il Monte Pellegrino e il Capo Mongerbino, mentre, verso l’interno, sale fino a Monreale, dal cui belvedere, sospesi nello spazio, si entra dentro la Conca d’Oro, se ne fa parte. I monti la incoronano, i giardini la vestono di verde, il mare l’accarezza, il cielo la ricopre con il suo velo azzurro e viene al cuore il lontano canto del poeta arabo Jhr Zaffir: Posa un fianco sul mare come su un divano di seta. Il sole le splende sul capo, aureola d’oro, frutti belli e saporiti. D’inverno gli alberi hanno il fuoco nelle foglie e l’acqua nelle radici. Palermo, la favorita di Dio! E Dio qui si fermò nel giorno della creazione! Dio clemente, abbi pietà, nei giorni dello sdegno e della giustizia, di Palermo che alzò cinquecento moschee a lodare la tua magnificenza! Palermo è la città della grande ricchezza d’arte di quattro momenti storici: l’architettura arabo-normanna, l’arte del basso medioevo e del Rinascimento, l’arte barocca del secolo XVII, l’arte decorativa del secolo XVIII. Posta al centro del Mediterraneo, culla delle più antiche civiltà, la città è da sempre crocevia di culture fra Oriente e Occidente. Luogo strategico di transito, scalo privilegiato di traffici mercantili, approdo di popoli di razze, lingue e religioni diverse, Palermo ha affascinato visitatori e stranieri per la sua felicissima posizione e la bellezza dei luoghi. Anche per questo, innumerevoli sono state, nei secoli, le dominazioni subite. Poche città, come Palermo, hanno conservato tante testimonianze della cultura dei conquistatori: dai Romani ai Bizantini, dagli Arabi ai Normanni, dagli Svevi ai Francesi, dagli Spagnoli agli Austriaci, tutti hanno lasciato l’inconfondibile traccia della loro permanenza; e quasi sempre si tratta di testimonianze di straordinario valore, perché la confluenza di forme e stili, dal Nord Europa all’Africa, dal Medioevo al Barocco, ha spesso dato vita ad originalissime creazioni artistiche, architettoniche e decorative.Ed è questa l’altra particolarità di Palermo: che, nonostante la commistione di culture, la città ha conservato la sua identità. Un’identità di città capitale che in ogni tempo ha saputo coniugare il meglio delle altre genti con la propria vocazione di libertà. Vagare per le vie di Palermo è come assistere ad una gigantesca parata di testimonianze appartenenti a civiltà disparate, ma intimamente fuse, che evocano i secoli nei 3