Guida di Amandola
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
<strong>Guida</strong> della<br />
Città <strong>di</strong> <strong>Amandola</strong><br />
Porta Est del Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Situata sulla sinistra orografica del fiume Tenna, nella parte orientale del Parco<br />
Nazionale dei Monti Sibillini, <strong>Amandola</strong> rappresenta uno dei centri più importanti dell’area<br />
montana, sia per le ricchezze storico-culturali, sia per le valenze ambientali e<br />
paesaggistiche. Il centro storico, adagiato sui tre colli, Marrubbione, Castel Leone e<br />
Agello, con il suo comporsi <strong>di</strong> architetture civili e religiose, gli imponenti e sontuosi palazzi,<br />
i più nascosti e graziosi vicoli, raggiunge i 550 metri s.l.m. È proprio nel punto più alto,<br />
nell’o<strong>di</strong>erna Piazza Alta, che la tra<strong>di</strong>zione vuole si trovasse un grande mandorlo, scelto ad<br />
emblema del Comune. Il territorio <strong>di</strong> <strong>Amandola</strong> si incunea triangolarmente tra quello dei<br />
Comuni <strong>di</strong> Montefortino e Sarnano, andando a toccare al vertice la linea <strong>di</strong> cresta dei<br />
Monti Sibillini, alla quota <strong>di</strong> 1895 metri <strong>di</strong> altitu<strong>di</strong>ne, per poi aprirsi ed abbracciare l’alta<br />
Valle del Tenna e scendere attraverso un susseguirsi <strong>di</strong> colline fino a 300 metri s.l.m. È la<br />
molteplicità dei paesaggi che caratterizzano questo territorio che contribuisce a renderlo<br />
straor<strong>di</strong>nario: le creste aspre e selvagge della dorsale montuosa, le valli <strong>di</strong>segnate dalla<br />
forza dei fiumi, i piccoli borghi sapientemente incastonati, il centro storico in cui si<br />
mescolano in un unico respiro passato e presente. Tutto ricorda il millenario rapporto tra<br />
uomo e natura che, riuscendo ad adattarsi l’uno all’altro, hanno <strong>di</strong>segnato un <strong>di</strong>pinto a<br />
due mani <strong>di</strong> mirabile bellezza e fascino. Considerata a buon <strong>di</strong>ritto la “Regina dei Sibillini“<br />
e porta est <strong>di</strong> accesso al Parco Nazionale dei Monti Sibillini, con il suo ricco Museo del<br />
Paesaggio offre l’opportunità <strong>di</strong> conoscere tutti gli aspetti che ne caratterizzano l’ambiente<br />
e che è poi possibile rinvenire ed osservare nel territorio stesso. <strong>Amandola</strong>, in cui vivere<br />
natura e cultura, in cui recuperare il ritmo del tempo biologico, andando a ricercare quei<br />
valori custo<strong>di</strong>ti come tesori nelle <strong>di</strong>namiche della natura ed in quelle dell’antica storia<br />
dell’uomo.<br />
info :<br />
Città <strong>di</strong> <strong>Amandola</strong> // Ufficio Turistico <strong>Amandola</strong><br />
Ufficio Turistico 0736.840731<br />
comune.amandola@gmail.com / turismo.amandola@gmail.com<br />
www.comune.amandola.fm.it - www.amandola.eu
Le Cinque Fonti<br />
Delle sette fonti storiche presenti ad<br />
<strong>Amandola</strong> le Cinque Fonti sono sicuramente<br />
le più suggestive e meglio conservate.<br />
Posta davanti all’antico monastero<br />
delle Monache e Chiesa <strong>di</strong> San Pietro, era<br />
anticamente denominata “Fons Petronia”,<br />
proprio in riferimento al nome del Santo.<br />
Oggi è comunemente conosciuta come<br />
Cinque Fonti, dai suoi caratteristici 5<br />
archi a tutto sesto, che sono certamente<br />
resti dell’antico chiostro delle Benedettine.<br />
3 min<br />
Piazza Risorgimento<br />
Ponte Romanico<br />
Con delibera del 30 luglio 1402 il Consiglio<br />
comunale stanziava una somma<br />
<strong>di</strong> 100 ducati “pro refactione pontis<br />
Tennae”, forse in parte demolito dagli<br />
stessi amandolesi per impe<strong>di</strong>re il passaggio<br />
delle compagnie armate. Il ponte<br />
romanico-gotico, costruito a cavaliere<br />
sul fiume Tenna nell’antica via <strong>di</strong> accesso<br />
all’abitato, fu successivamente restaurato<br />
nel 1425 da mastro Savino <strong>di</strong> Stefano<br />
Pucci. La costruzione, principalmente in<br />
mattoni e pietre <strong>di</strong> fiume, ha la<br />
caratteristica struttura a schiena d’asino<br />
ad unica campata. Sotto <strong>di</strong> esso scorre<br />
il Tenna, ricco <strong>di</strong> trote fario il cui nome<br />
trae origine da una parola probabilmente<br />
picena, “Tinne”, che significa squillante,<br />
come appunto è il fiume nei giorni <strong>di</strong><br />
piena a causa delle numerose anse che<br />
caratterizzano il suo antico percorso.<br />
15 min<br />
Piazza Risorgimento
Lago <strong>di</strong> San Ruffino<br />
Risale al 1961 la realizzazione dell’imponente<br />
<strong>di</strong>ga che è andata ad interrompere<br />
il corso del fiume Tenna con l’intento <strong>di</strong><br />
creare un invaso per l’accumulo e la riserva<br />
<strong>di</strong> acqua durante le annate particolarmente<br />
povere <strong>di</strong> piogge. Questo evento<br />
ha portato alla nascita <strong>di</strong> questo lago<br />
artificiale. Tutt’intorno ad esso si snoda<br />
un percorso a carattere naturalistico che è<br />
possibile percorrere a pie<strong>di</strong>, a cavallo o in<br />
mountain bike e che offre la possibilità <strong>di</strong><br />
conoscere ed ammirare da vicino le varie<br />
specie <strong>di</strong> piante, alberi ed arbusti che si<br />
possono trovare lungo le sue sponde.<br />
Numerosi eventi legati al lago vengono<br />
organizzati ogni anno, come gite in canoa<br />
o regate a vela che richiamano numerosi<br />
turisti ed appassionati provenienti da<br />
tutta l’Italia e da <strong>di</strong>versi stati europei.<br />
10 min<br />
Piazza Risorgimento<br />
Abbazia dei SS.Ruffino e Vitale<br />
L’Abbazia dei SS. Ruffino e Vitale sorge lungo<br />
la sponda destra del fiume Tenna. L’attuale<br />
complesso, risalente all’epoca romanica, presenta<br />
al suo interno un tempio ipogeo molto<br />
più antico. Si tratta <strong>di</strong> una struttura primitiva,<br />
coperta a botte e scavata nel tufo, e sulle sue<br />
pareti è scritta una delle pagine artistiche più<br />
antiche della regione. Una lunga teoria <strong>di</strong><br />
santi, che incedono al centro dell’absi<strong>di</strong>ola,<br />
ossia verso la mano bene<strong>di</strong>cente dell’Eterno.<br />
L’assenza del Monastero in un documento del<br />
977 farebbe supporre una datazione intorno<br />
all’XI secolo. La chiesa romanica soprastante<br />
si articola in tre navate; un alto presbiterio è<br />
accessibile me<strong>di</strong>ante una scalinata centrale <strong>di</strong><br />
più recente realizzazione, mentre ai lati due<br />
aperture conducono alla cripta sottostante,<br />
caratterizzata da cinque navatelle. Nell’abside<br />
centrale sono collocati i resti umani <strong>di</strong> S. Ruffino,<br />
protettore dall’ernia. La torre quadrangolare<br />
del XIII secolo presenta sul lato est lo<br />
stemma del comune <strong>di</strong> <strong>Amandola</strong>.<br />
10 min<br />
Piazza Risorgimento
Santuario del Beato Antonio<br />
La planimetria dell’e<strong>di</strong>ficio che si affaccia su<br />
Piazza Risorgimento (del 1903) si compone<br />
<strong>di</strong> un’unica navata con copertura a volta. Il<br />
presbiterio affrescato da Francesco Ferranti<br />
è del ‘900. Della struttura originale rimane<br />
il portale opera <strong>di</strong> “MARINUS CEDRINUS<br />
VENETUS SCULTOR MCCCCLXVIII”. È<br />
pressoché impossibile in<strong>di</strong>viduare oggi l’originale<br />
tipologia della costruzione a seguito<br />
delle trasformazioni intervenute nel corso<br />
dei secoli. L’e<strong>di</strong>ficio fu dapprima ampliato<br />
sotto il priorato <strong>di</strong> Antonio Migliorati<br />
(1355-1450), beatificato poi nel 1759 e le cui<br />
spoglie sono ancora conservate in un’urna<br />
collocata nella nuova cappella laterale. Una<br />
vetrata policroma realizzata dall’Istituto <strong>di</strong><br />
pittura <strong>di</strong> Monaco nel 1900 raffigura il Beato<br />
Antonio. Sempre <strong>di</strong> Francesco Ferranti<br />
sono un “Esaltazione del B. Antonio” che<br />
campeggia al centro dell’abside, mentre una<br />
“Vocazione del Beato” ed una “Madonna<br />
della Cintura” ornano i primi due altari<br />
laterali (1906-8). Sempre nell’abside, alcune<br />
scene del pittore Orazio Orazi (1903- 6)<br />
rappresentano i “Miracoli del Beato”.<br />
Piazza Risorgimento<br />
1 min<br />
Chiesa <strong>di</strong> San Bernar<strong>di</strong>no<br />
I Cappuccini si stabilirono nell’area e<strong>di</strong>ficabile<br />
alla sommità del colle Marrubbione nel<br />
1623. L’ingresso al tempio è preceduto da<br />
una scalinata che conduce all’ampio portico<br />
a quattro campate. Il prospetto è a semplice<br />
”capanna”, con interno a navata unica ed abside<br />
piatta. La numerosa quadreria <strong>di</strong> cui era<br />
dotato il convento venne <strong>di</strong>spersa durante il<br />
periodo napoleonico, fra queste la tela firmata<br />
da Pietro Berrettini da Cortona (15971669)<br />
raffigurante la Madonna col Bambino fra i<br />
Santi Giovanni Battista, Felice da Cantalice,<br />
Andrea e Caterina. Il <strong>di</strong>pinto era presente in<br />
un inventario dei frati del 1728 ma nel 1811<br />
costituiva già la collezione d’opere d’arte della<br />
Galleria <strong>di</strong> Brera a Milano. Completano l’arredamento<br />
altre due pale d’altare, fra cui una<br />
Vergine col Bambino fra S. Francesco e Maria<br />
Maddalena ed una Madonna col Bambino fra<br />
S. Giuseppe, S. Anna e Santo. Ulteriori lavori<br />
<strong>di</strong> ampliamento furono eseguiti nel 1841.<br />
5 min<br />
Piazza Risorgimento
Chiesa <strong>di</strong> San Francesco<br />
La presenza dei Francescani ad <strong>Amandola</strong> è<br />
attestata in un documento del 1265. L’e<strong>di</strong>ficio,<br />
rie<strong>di</strong>ficato nel 1313, è ad unica navata e termina<br />
con un’abside poligonale. Sulla facciata<br />
rettangolare si apre il portale <strong>di</strong> tipo lombardo,<br />
sul cui architrave troviamo la scritta “MCCC-<br />
CXXIII FACTUM TEMPORE M.RI ANTON.<br />
(ius) EGIDIJ” che continua con “ANTON.<br />
(ius) (de) MILANO HOC OP. (us) FECIT”.<br />
Sul lato destro del presbiterio si apre l’originaria<br />
cappella dell’Annunciazione. Alcune<br />
tracce dell’originale decorazione pittorica si<br />
apprezzano sulla volta “a crociera” in cui sono<br />
raffigurati i quattro Evangelisti, mentre sulla<br />
parete sinistra campeggia l’Annunciazione. A<br />
completare la superficie una Crocefissione.<br />
Il ciclo <strong>di</strong> affreschi, opera degli Sparapane da<br />
Norcia, risalgono al 1476. Nell’ abside campeggia<br />
l’imponente statua lignea scolpita del<br />
Cristo “Triunphans”, proveniente dall’abbazia<br />
dei SS. Vincenzo ed Anastasio e datato verso<br />
la fine del ‘200. Nel 2007, a seguito <strong>di</strong> restauro,<br />
sono riapparsi due stupen<strong>di</strong> affreschi del XV<br />
sec.<br />
7 min<br />
Piazza Risorgimento<br />
Museo del Paesaggio<br />
Ospitato nei locali della Ex Chiesa la<br />
Collegiata, il Museo testimonia un<br />
legame ormai inscin<strong>di</strong>bile tra il Parco<br />
Nazionale dei Monti Sibillini ed <strong>Amandola</strong>.<br />
Aperto al pubblico dal 1989, al suo<br />
interno è possibile conoscere nei minimi<br />
dettagli tutti gli aspetti propri del Parco<br />
Nazionale: parole e immagini guidano<br />
ogni visitatore lungo un percorso alla<br />
scoperta dei vari ambienti, della flora,<br />
della fauna, delle leggende, dell’arte,<br />
della storia e della cultura popolare.<br />
Particolarmente affascinanti e precise<br />
le ricostruzioni delle attività dell’uomo,<br />
che con la sua presenza ha provveduto<br />
a modellare e mantenere una natura<br />
meravigliosa.<br />
3 min<br />
Piazza Risorgimento
Chiesa <strong>di</strong> S. Maria a Piè d’Agello<br />
La chiesa <strong>di</strong> Santa Maria alle falde del colle<br />
Agello ha, nella de<strong>di</strong>cazione alla Madonna<br />
della Misericor<strong>di</strong>a o del Soccorso, il motivo<br />
della sua costruzione: la popolazione cercava<br />
infatti <strong>di</strong> ottenere protezione contro la peste.<br />
Notizie catastali si rilevano fin dal 1403. Nel<br />
1437 si aggiungeva il loggiato esterno, mentre<br />
ulteriori riadattamenti si eseguivano nel 1570,<br />
nel 1617 e nel 1623. In seguito al <strong>di</strong>stacco<br />
fortuito dell’intonaco, nel 1814, tornarono alla<br />
luce nella zona absidale la Dormitio Virginis<br />
e il transito della Vergine. Ciò suggerì un<br />
restauro della struttura, eseguito nel 1820.<br />
Il risanamento completo degli affreschi e la<br />
riscoperta <strong>di</strong> altri sotto gli strati <strong>di</strong> calce è<br />
invece opera relativamente recente (1973).<br />
Diverse figurazioni <strong>di</strong> santi affollano le pareti<br />
del santuario, esperienze artistiche provinciali<br />
umbro-marchigiane del ‘400. Alcune<br />
immagini devozionali lungo la parete esterna<br />
sono invece attribuibili a Giovanni Sparapane<br />
intorno agli anni 1460-66.<br />
3 min<br />
Piazza Risorgimento<br />
Teatro la Fenice<br />
I primi documenti riguardanti la rappresentazione<br />
<strong>di</strong> S. Caterina sono datati 1588.<br />
Sembra che una sala a<strong>di</strong>bita a rappresentazioni<br />
teatrali fosse collocata all’interno del<br />
palazzo pretoriale. Un secolo dopo, nel 1698,<br />
si sentì l’esigenza <strong>di</strong> un nuovo e<strong>di</strong>ficio più<br />
capiente. Nel 1734 ulteriori restauri dovevano<br />
essere compiuti sull’e<strong>di</strong>ficio. L’attuale assetto<br />
del Teatro La Fenice ricalca le innovazioni<br />
mutuate dai gran<strong>di</strong> teatri italiani, verificatesi<br />
nell’800, con l’adozione <strong>di</strong> una pianta ellittica<br />
e tre or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> palchi sovrastati dal loggione<br />
a galleria con arcate definite da ringhiere<br />
a piastrini. Sulla volta, in prossimità del<br />
proscenio, stucchi raffiguranti festoni, putti e<br />
medaglioni in stile neoclassico con contaminazioni<br />
liberty, le allegorie della Comme<strong>di</strong>a e<br />
della Musica, mentre al centro la figura della<br />
Musica, sovrastata dal Genio, completano la<br />
originale decorazione dell’amandolese Vincenzo<br />
Pascucci. Il Teatro è rimasto chiuso dal<br />
1958 sino al suo restauro, iniziato nel 1991.<br />
8 min<br />
Piazza Risorgimento
Torrione del Podestà<br />
Il torrione del podestà venne collocato<br />
sul poggio <strong>di</strong> Castel Leone, colle più alto<br />
della città (550 s.l.m), nell’area a maggior<br />
concentrazione amministrativo-economica<br />
e religiosa, ossia la Platea Comunis<br />
(l’o<strong>di</strong>erna Piazza Alta) e lì completamente<br />
rie<strong>di</strong>ficato nel 1352. Non se ne conosce<br />
l’originaria ubicazione; è però documentato<br />
un ra<strong>di</strong>cale restauro della torre<br />
comunale con l’a<strong>di</strong>acente palazzo in data<br />
1518, mentre la torre venne completamente<br />
ricostruita nel 1547. Nel ‘700<br />
fu trasferito sulla sua facciata il grande<br />
orologio proveniente dal campanile della<br />
chiesa <strong>di</strong> S. Francesco.<br />
8 min<br />
Piazza Risorgimento<br />
Campolungo - Rifugio Città <strong>di</strong> <strong>Amandola</strong><br />
Il rifugio “Città <strong>di</strong> <strong>Amandola</strong>” (aperto<br />
tutto l’anno) è situato a Campolungo, ai<br />
pie<strong>di</strong> del monte <strong>Amandola</strong>, a 1.200 metri<br />
sul livello del mare. Da Campolungo è<br />
possibile ammirare un panorama superbo<br />
che abbraccia l’intera regione. Comodamente<br />
raggiungibile in auto, il rifugio<br />
“Città <strong>di</strong> <strong>Amandola</strong>” offre la possibilità<br />
<strong>di</strong> pernottare e <strong>di</strong> gustare l’ottima cucina<br />
locale. Campolungo è anche il punto<br />
<strong>di</strong> partenza per escursioni a pie<strong>di</strong> o in<br />
mountain bike verso le sorgenti dell’Ambro,<br />
il Monte Castel Manardo, il Pizzo<br />
Tre Vescovi e il Monte Priora. È anche il<br />
luogo ideale per trascorrere una giornata<br />
in relax e tranquillità. Nella stagione<br />
invernale potrete <strong>di</strong>vertirvi lungo i binari<br />
della pista <strong>di</strong> fondo e compiere anche<br />
gratificanti escursioni fino a Vallecaprina<br />
ed al suo incantevole bosco <strong>di</strong> faggi.<br />
20 min<br />
Piazza Risorgimento
Escursioni in Mountain Bike<br />
Il Bici Club Sibillini è una associazione<br />
cicloturistica che svolge la propria<br />
attività sul territorio amandolese da oltre<br />
25 anni. Ha promosso, <strong>di</strong> concerto con<br />
l’Amministrazione comunale, lo sviluppo<br />
<strong>di</strong> una sentieristica in GPS che consenta<br />
la scoperta dei nostri territori in MTB.<br />
Attraverso l’applicazione per smartphone<br />
ViewRanger GPS, scaricabile gratuitamente<br />
da Google Play ed App Store, è<br />
possibile visionare ed avere informazioni<br />
dettagliate su innumerevoli tracciati<br />
con in<strong>di</strong>cazioni sui luoghi <strong>di</strong> interesse<br />
artistico, storico e paesaggistico che verranno<br />
attraversati. I percorsi presentano<br />
<strong>di</strong>fferenti livelli <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà in modo da<br />
risultare adatti ad ogni tipo <strong>di</strong> cicloturista<br />
ed ad ogni fascia <strong>di</strong> età. Nei tracciati sono<br />
evidenziati tutti i possibili punti che necessitano<br />
<strong>di</strong> attenzione per un’escursione<br />
in sicurezza.<br />
info e prenotazioni<br />
www.mtbclubsibillini.it<br />
Kayak e Vele<br />
Ai pie<strong>di</strong> del Monti Sibillini, a poca <strong>di</strong>stanza<br />
da <strong>Amandola</strong>, si trova l’invaso artificiale<br />
del lago <strong>di</strong> San Ruffino, formato<br />
dal fiume Tenna. Si tratta <strong>di</strong> un prezioso<br />
ecosistema acquatico <strong>di</strong> 260.000 mq <strong>di</strong><br />
superficie. Qui la cooperativa Dimensione<br />
Natura svolge varie attività; escursioni<br />
naturalistiche in canoa per vedere luoghi<br />
meravigliosi da una prospettiva <strong>di</strong>versa;<br />
corsi base <strong>di</strong> kayak e canoa canadese con<br />
un esperto in modo da facilitare l’appren<strong>di</strong>mento;<br />
campi estivi per bambini<br />
e ragazzi dai 4 ai 14 anni coor<strong>di</strong>nati da<br />
alcuni animatori, in collaborazione con il<br />
maneggio San Lorenzo; noleggio canoe,<br />
sit-on-top, barche a remi e pedalò; raduni<br />
<strong>di</strong> barche a vela; bird-watching; pesca<br />
sportiva sul lago; nor<strong>di</strong>c walking e noleggio<br />
bici. Dimensione Natura collabora<br />
inoltre con Italian Cup nell’organizzazione<br />
dell’evento Vele <strong>di</strong> San Ruffino<br />
info e prenotazioni<br />
Marco Callegaro +39 348 3049659.
Trekking sui Sibillini<br />
La Sezione <strong>di</strong> <strong>Amandola</strong> del Club Alpino<br />
Italiano svolge attività in montagna<br />
durante tutto il corso dell’anno. In<br />
particolare, nella stagione estiva sono<br />
presenti attività <strong>di</strong> arrampicata libera in<br />
falesia e attività <strong>di</strong> escursionismo, con<br />
percorsi <strong>di</strong> varia <strong>di</strong>fficoltà, mentre nella<br />
stagione invernale sono previste attività e<br />
corsi <strong>di</strong> sci-escursionismo. La partecipazione<br />
agli eventi presenti nel programma<br />
sezionale è aperta a tutti i soci del Club<br />
Alpino Italiano e ai non soci che previa<br />
comunicazione dei propri dati personali<br />
abbiano attivato l’assicurazione personale<br />
prevista dal Club Alpino Italiano. Si fa<br />
presente inoltre che il Club Alpino Italiano<br />
non fa servizio <strong>di</strong> accompagnamento<br />
“a chiamata” ma può svolgere solo le<br />
attività previste nel programma annuale.<br />
Il programma annuale e le modalità <strong>di</strong><br />
partecipazione alle attività da parte dei<br />
non soci sono consultabili sul sito della<br />
Sezione <strong>di</strong> <strong>Amandola</strong> del Club Alpino<br />
Italiano.<br />
info<br />
www.caiamandola.it<br />
foto <strong>di</strong> Stefano Lucchetti<br />
Pesca Sportiva<br />
Di particolare interesse nei perio<strong>di</strong> feriali<br />
è l’attività <strong>di</strong> pesca sportiva lungo i due<br />
più importanti fiumi della zona, il Tenna<br />
e l’Ambro, dove è presente la pregiata<br />
Trota Fario dei Sibillini, molto ambita<br />
dagli appassionati <strong>di</strong> pesca. La presenza<br />
<strong>di</strong> questo pesce richiama numerosi<br />
turisti ed appassionati. Per questo<br />
stesso motivo da qualche anno è stato<br />
attivato un progetto “Life Europe” per la<br />
salvaguar<strong>di</strong>a e conservazione della Trota<br />
Fario autoctona.<br />
info e prenotazioni<br />
Club Altotenna a.s.d.<br />
www.altotenna.it<br />
Millozzi Maurizio +393383820927
Manifestazioni ed Appuntamenti<br />
Prende il suo nome da un antico epiteto con cui venivano chiamati nel<br />
Me<strong>di</strong>oevo gli amandolesi che si de<strong>di</strong>cavano alla tintoria delle stoffe (Panni).<br />
L’evento racchiude un insieme <strong>di</strong> iniziative, tra le quali la più importante è la<br />
sfilata per le vie della città dei carri allegorici e dei gruppi mascherati.<br />
Conosciuto come il Diamante Nero, il tartufo nero pregiato è il protagonista<br />
<strong>di</strong> questa festa che si tiene solitamente nella metà <strong>di</strong> marzo. Una delle maggiori<br />
particolarità dell’evento consiste nel fatto che solamente i “cavatori”<br />
(i cercatori <strong>di</strong> tartufo) possono avere uno spazio per vendere i loro tartufi.<br />
Oltre ai preziosi tuberi sono presenti i prodotti tipici locali, vere eccellenze<br />
del gusto. Nel Palatuber si ha la possibilità <strong>di</strong> degustare piatti prelibati a base<br />
<strong>di</strong> tartufo preparati da chef stellati.<br />
Marzo<br />
Manifestazione nazionale <strong>di</strong> vele sul lago <strong>di</strong> San Ruffino. Ogni anno l’evento<br />
raccoglie numerosi regatanti provenienti da ogni parte d’Italia, i quali si<br />
sfidano in rappresentanza dei 4 comuni del lago <strong>di</strong> San Ruffino.<br />
Fine Aprile<br />
Una due giorni no-stop per celebrare il famoso gelato artigianale amandolese,<br />
con l’ottima compagnia <strong>di</strong> spettacoli, musica ed eccellenti prodotti<br />
enogastronomici.<br />
Luglio<br />
Momento centrale della festa del Beato Antonio Patrono <strong>di</strong> <strong>Amandola</strong>.<br />
Manifestazione molto sentita e partecipata per il suo aspetto spirituale, la<br />
rievocazione storica con processione in costume della civiltà conta<strong>di</strong>na ricorda<br />
l’offerta del grano al Beato Antonio. Appuntamento <strong>di</strong> forte tra<strong>di</strong>zione<br />
popolare ricco <strong>di</strong> spettacoli con una grande partecipazione <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni e<br />
turisti.<br />
3a Domenica <strong>di</strong> Agosto<br />
Festival del Tartufo Bianco Pregiato<br />
e dei prodotti tipici dei Monti Sibillini<br />
Manifestazione de<strong>di</strong>cata al tartufo bianco pregiato dei Monti Sibillini e ai<br />
prodotti tipici locali. Anche in questa occasione a far bella figura sui banchetti<br />
sono i tartufi raccolti dai “cavatori” nei territori circostanti. Durante<br />
un’intera settimana vengono preparati piatti e degustazioni uniche nel suo<br />
genere con il vero tartufo bianco pregiato.<br />
1a Settimana <strong>di</strong> Novembre
Specialità Culinarie<br />
Fregnaccia<br />
Pasta sfoglia delle lasagne con<strong>di</strong>ta<br />
con sugo ed arrotolata, oppure semplicemente<br />
con<strong>di</strong>ta con pecorino<br />
grattugiato e pepe nero. La sagra si<br />
celebra ad <strong>Amandola</strong> verso la<br />
metà <strong>di</strong> Agosto.<br />
Tartufo<br />
Bianco pregiato, nero e scorzone,<br />
è presente tutto l’anno. Per due<br />
volte all’anno ad <strong>Amandola</strong> si<br />
celebra l’evento gastronomico<br />
denominato “Diamanti a Tavola”<br />
Lo ‘Ngriccio<br />
Una deliziosa minestra composta<br />
da patate e vari legumi. Lo si può<br />
assaggiare in occasione della festa <strong>di</strong><br />
“Santa Maria della Meta”.<br />
Coppa Maritata<br />
Fetta <strong>di</strong> pane raffermo imbevuta<br />
nell’uovo sbattuto come per fare la<br />
frittata e successivamente fritta in<br />
olio bollente e mangiata calda. È una<br />
originale prelibatezza.<br />
Pancetta<br />
Rinomata per la sua preparazione,<br />
è stata resa famosa in Italia dal<br />
motoclub “Aquile dei Sibillini” che ha<br />
esportato questo prodotto viaggiando<br />
<strong>di</strong> città in città e organizzando il<br />
“Motoraduno della Pancetta”.<br />
Lo Mistrà<br />
Liquore ottenuto dalla <strong>di</strong>stillazione<br />
del vino e dei semi <strong>di</strong> anice. Specialità<br />
dell’entroterra dei sibillini resa poi<br />
famosa dalla <strong>di</strong>tta Varnelli.<br />
Vino Cotto<br />
Specialità dell’entroterra marchigiano,<br />
anche in <strong>Amandola</strong> la produzione<br />
è ottima e <strong>di</strong> buon gusto.<br />
Crispella<br />
Molto simile ad una frittella ma dal<br />
gusto completamente <strong>di</strong>verso. Vi si<br />
può aggiungere sale o zucchero a<br />
seconda delle preferenze.<br />
Ciauscolo<br />
Preparato come un salame morbido<br />
in cui viene usata la stessa carne delle<br />
salsicce con l’aggiunta <strong>di</strong> un po’ <strong>di</strong><br />
aglio. Si consuma anche dopo una<br />
breve stagionatura.<br />
Gelato<br />
<strong>Amandola</strong> da oltre trent’anni è riconosciuta<br />
quale “città del gelato ” artigianale<br />
tra<strong>di</strong>zionale, famoso prodotto<br />
d’eccellenza servito tutto l’anno.<br />
Yogurt<br />
Nel rispetto della tra<strong>di</strong>zione, che<br />
nel corso dei secoli ha visto una<br />
produzione importante <strong>di</strong> formaggi<br />
<strong>di</strong> pecora, l’innovazione tecnologica<br />
ha dato corso ad esperienze eccellenti<br />
nella produzione <strong>di</strong> formaggi e yogurt<br />
con latte <strong>di</strong> mucca, prodotti che hanno<br />
ottenuto riconoscimenti <strong>di</strong> qualità<br />
a livello nazionale.<br />
Miele<br />
Le colline amandolesi sono un giacimento<br />
a cielo aperto <strong>di</strong> fiori <strong>di</strong> ogni<br />
tipo, dove le api possono rifornirsi<br />
senza sosta. Dalle infiorescenze <strong>di</strong><br />
acacia, castagno, sulla, tiglio ecc.<br />
si ottengono le <strong>di</strong>verse varietà <strong>di</strong><br />
miele, insieme ad altri prodotti<br />
dell’alveare, quali polline, propoli e<br />
pappa reale.
Strutture Ricettive<br />
B&B Borgo delle Fate<br />
328 4524349<br />
Via Guglielmucci, 2<br />
Agriturismo “Madonna <strong>di</strong> Piana”<br />
0736 848262 / 338 1606640<br />
C.da Madonna <strong>di</strong> Piana<br />
Antica Tenuta le Piane<br />
338 7307918<br />
Villa Piane, 21<br />
Agriturismo “I Gelsi”<br />
0734 750035 / 338 6530538<br />
C.da Francucci<br />
B&B Casa Friano<br />
331 4838228<br />
Via Friano<br />
Camper Club Sibillini<br />
333 3955548<br />
Piazzale Sandro Pertini<br />
Il Convento Affittacamere<br />
0736 847619<br />
Via Zoccolanti, 5<br />
Il Nascon<strong>di</strong>glio / The Hideaway<br />
0736 610904 / 346 9698482<br />
Villa Conti, 21<br />
Osteria del Lago<br />
0733 660477 / 339 8456083<br />
Loc. San Ruffino<br />
Rifugio Città <strong>di</strong> <strong>Amandola</strong><br />
347 1921635<br />
Località Campolungo<br />
Rifugio Garulla // Grande Anello dei Sibillini<br />
347 1921635<br />
Località Garulla<br />
Villa Flo<br />
0736 848814<br />
Via F. Filzi, 2<br />
La Querceta<br />
Località villa Marnacchia<br />
gio@laquerceta<strong>di</strong>marnacchia.it<br />
Terre <strong>di</strong> Magie<br />
333 8868723<br />
Contrada Cerrara
Dove Mangiare<br />
Rosticceria Mare & Monti<br />
0736 848551<br />
Via Cesare Battisti 116<br />
Rifugio Città <strong>di</strong> <strong>Amandola</strong><br />
347 1921635<br />
Località Campolungo<br />
Agriturismo “Madonna <strong>di</strong> Piana”<br />
0736 848262 / 338 1606640<br />
C.da Madonna <strong>di</strong> Piana<br />
Ristorante Bella Napoli<br />
0736 847619<br />
Piazzale Fratini, 1<br />
Ristorante La Gorbe e L’ua<br />
0736 848741<br />
Piazzale Pertini<br />
Ristorante Pizzeria Gusteau<br />
0736 848837<br />
Piazza Risorgimento, 31<br />
Osteria del Lago<br />
0736 848837<br />
San ruffino<br />
Trattoria Rist. Vecchio Moro sul<br />
Lago<br />
0733 1890916 / 333 3996387<br />
San Ruffino<br />
Rifugio Garulla // Grande Anello dei Sibillini<br />
347 1921635<br />
Località Garulla
1 Collegiata 3 Chiostro <strong>di</strong> San Francesco 5 Porta S.Giacomo<br />
2 Chiesa <strong>di</strong> S.Francesco 4 Teatro la Fenice 6 Torrione Podestà
7 Chiesa del B.Antonio 9<br />
Torrione Mura Castellane<br />
8<br />
5 Fonti Museo del Paesaggio Ufficio Turistico