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La fonderia nel 2018

Edizione 2018 del volume che ogni anno il Centro Studi Assofond realizza per riepilogare l'andamento dell'industria di fonderia nell'anno precedente. La relazione annuale traccia un profilo del settore a livello italiano e internazionale, con uno sguardo anche sui principali settori committenti.

Edizione 2018 del volume che ogni anno il Centro Studi Assofond realizza per riepilogare l'andamento dell'industria di fonderia nell'anno precedente.
La relazione annuale traccia un profilo del settore a livello italiano e internazionale, con uno sguardo anche sui principali settori committenti.

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ASSOFOND - LA FONDERIA NEL <strong>2018</strong><br />

Il quadro economico generale<br />

<strong>La</strong> produttività del lavoro <strong>nel</strong> settore privato ha ristagnato;l'andamento è stato fortemente eterogeneo<br />

tra imprese, risultando particolarmente favorevole per quelle di maggiore dimensione e più innovative.<br />

L'occupazioneè aumentata <strong>nel</strong>la media dell'anno, ma la crescita si è arrestata <strong>nel</strong> secondo semestre,<br />

risentendo della debolezza dell'economia; ha mostrato qualche segnale di ripresa <strong>nel</strong> primo trimestre<br />

del 2019. È cresciuta soprattutto l'occupazione dipendente a tempo indeterminato. Diversi fattori hanno<br />

favorito le trasformazioni di contratti a termine in rapporti permanenti: il numero elevato di posizioni a<br />

tempo determinato ereditate dal 2017, l'introduzione di sgravi contributivi per i giovani con meno di 35<br />

anni di età e, negli ultimi mesi dell'anno, i nuovi vincoli sui contratti temporanei introdotti dal "decreto<br />

dignità". Il tasso di disoccupazione è sceso in media d'anno(al 10,6 per cento, dall'11,2 <strong>nel</strong> 2017).<br />

<strong>La</strong> crescita dei prezzi al consumoin Italia è risultata debole,per via deimargini ancora significativi di<br />

capacità inutilizzata e, <strong>nel</strong>la seconda parte dell'anno, per il peggioramento delle condizioni cicliche; ne<br />

discende che l'inflazione di fondo è rimasta ancora molto bassa.<br />

L'apprezzamento del cambio effettivo dell'euro ha determinato un peggioramento della competitività di<br />

prezzodelle imprese italiane nei confronti dei concorrenti esterni all'area; in seguito alla più contenuta<br />

crescita dei prezzi, è invecemigliorata la competitività rispetto ai partner commerciali dell'area.<br />

Come in altri paesi dell'area dell'euro l'apprezzamento del cambio nominale e il rallentamento del<br />

commercio mondiale hanno frenato leesportazioni.<br />

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