SABINA DICEMBRE 2019
Il magazine SABINA (diffuso nel CENTRO ITALIA da 96 anni ) è di nuovo in rete con interviste in esclusiva: Carlo Verdone racconta il suo rapporto con Cantalupo in Sabina, l'antropologo Mario Polia ci parla invece del misterioso popolo del NAR. E per il Natale E Capodanno 2019 il borgo consigliato dalla redazione è NARNI.
Il magazine SABINA (diffuso nel CENTRO ITALIA da 96 anni ) è di nuovo in rete con interviste in esclusiva: Carlo Verdone racconta il suo rapporto con Cantalupo in Sabina, l'antropologo Mario Polia ci parla invece del misterioso popolo del NAR. E per il Natale E Capodanno 2019 il borgo consigliato dalla redazione è NARNI.
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Il piccolo borgo
della Tuscia
viterbese
riserva molte
sorprese tra cui
un Museo del
Brigantaggio,
la mostra
permanente
del fabbro
Felton
Giustiniani,
la chiesa
dedicata al
patrono S. Egidio
Abate, la grotta
del brigante
Domenico
Tiburzi e il
piccolo borgo
di Pianiano
Panoramica del borgo
di Cellere, caratteristico
paesino della Tuscia
Viterbese, in piccolo
2 sculture del fabbro
Felton Giustiniani
Sabina e Tuscia
tornando poi sotto il dominio della Santa
Sede fino all’unità d’Italia. Tra i luoghi
più emozionanti di questo antico borgo
la Chiesa di Sant’Egidio Abate merita un
posto d’onore. Situata a circa 200 metri
dalle mura del paese, in una suggestiva
vallata, la chiesa è opera di Antonio
da Sangallo il Giovane, e risale ad una
commissione del Cardinale Alessandro
Farnese (papa Paolo III) intorno all’anno
1513. La pianta originaria si trova (n. U
1050 A - Gabinetto dei disegni della Galleria
degli Uffizi – Firenze), il complesso
religioso offre un mirabile spaccato
sulla prima arte rinascimentale: a croce
greca, con una cupola bassa e i tetti con
volta a crociera, la chiesa conserva ancora
pregevoli pavimenti cinquecenteschi.
Cellere viene ancora ricordata per il celebre
brigante dell’Ottocento: Domenico
Tiburzi (1836-1896) attorno alla sua
figura si sono create diverse leggende.
Proprio per ricordarlo è nato il “MUSEO
DEL BRIGANTAGGIO”, un museo tematico
che consente una lettura particolare
del territorio, del paesaggio e della
storia. Inaugurato nel 2007, il Museo racconta
la storia del brigantaggio dell’Alta
Tuscia, attraverso una serie di foto e
documenti che testimoniano la vita dei
briganti dell’epoca. L’ edificio presenta
un allestimento da ascoltare e da scoprire,
installazioni audio, video e informatiche,
cassetti, botole e nascondigli, libri
e schedari, testimonianze e racconti leggendari,
poesie e canti: il brigantaggio
maremmano restituito attraverso le testimonianze
dell’epoca. Altra tappa imperdibile
è la mostra del fabbro Felton
Giustiniani, brillante artista-artigiano
autodidatta oggi scomparso; un luogo
magico colmo di splendide creazioni in
ferro battuto: volatili, volpi, cavalli, monumenti
della cittadina riprodotti in scala.
Il palazzo Mazzariggi oggi sede del
Municipio di Cellere è di proprietà comunale
grazie ad un lascito dell’illustre patriota
Francesco Mazzariggi. L’edificio
fu costruito dalla famiglia Mazzariggi
della quale è ricordato in Cellere soprattutto
il garibaldino Francesco, definito
da un’epigrafe posta sulla facciata del
palazzo comunale come ultimo rampollo
di una famiglia illustre e che partecipò ai
moti rivoluzionari per la liberazione dallo
Stato Pontificio. Il palazzo si sviluppa
su quattro livelli di cui uno seminterrato,
l’ingresso principale è su Via Cavour (antica
via Maestra), è decorato e la facciata
principale è caratterizzata dal portale
d’ingresso bugnato e sormontato da un
balconcino con portabandiera. All’interno
mediante un’ampia scala in travertino
si giunge al piano primo, attraversando
un ambiente con il soffitto affrescato
si giunge alla sala di rappresentanza
dell’edificio, oggi adibita a sala consiliare.
La grande sala è caratterizzata su
due lati da quattro porte simmetriche
che la collegano ad altrettanti ambienti,
oggi adibiti ad uffici, e da una parete dotata
di tre finestre da dove si domina la
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