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WEST AFRICAN SEASHELLS

Breve storia delle Ricerche Malacologiche lungo le Coste dell' Africa Occidentale

I primi studi sulla malacofauna delle coste dell'Africa occidentale furono condotti due secoli e mezzo

or sono dal grande naturalista e studioso Michel Adanson, che dal 1749 dopo aver soggiornato a Dakar

per quattro anni, scrisse, una volta tornato in Francia "Histoire Naturelle du Senegaf' della quale il

primo tomo pubblicato nel 1757, venne dedicato appunto alle conchiglie.

Nel 1795 il capitano di una nave recapitò allo studioso Chemnitz alcune conchiglie terrestri e marine

provenienti dalle coste del Marocco, che furono pubblicate su "Conchylea Cabinet"(vol. V, IX e XI).

Passarono molti anni finché l'inglese Mac Andrew nel 1854 effettuò alcuni dragaggi lungo le coste

antistanti la città di Mogador. Cinque anni dopo, sempre nella stessa città, un altro inglese R. T. Lowe

(Aprile 1859) ebbe modo di vedere e studiare la collezione di conchiglie appartenente alla moglie del

viceconsole, cosa che unitamente agli esemplari da lui raccolti, gli consentì di pubblicare una lista

abbastanza estesa di specie di quella località.

Ma le prime fruttuose esplorazioni scientifiche iniziarono nel 1870 con le crociere oceano grafiche del

"Lightning" e del "Porcupine", i cui resoconti vennero pubblicati dal Dr. J. Gwyn Jeffreys su

"Proceedings ofthe zoological Society ofLondon dal 1882 al 1885.

Dal 1880 al 1883 i francesi effettuarono una serie di spedizioni con le navi "Travellieur" e "Talisman"

effettuando dragaggi anche a considerevoli profondità (2000 m.), lungo le coste del Marocco e intorno

alle Isole Canarie, i cui risultati vennero pubblicati dal Dr. Amauld Locard in due volumi dal titolo

"Mollusques testacés" rispettivamente nel 1897 e nel 1898.

Di primaria importanza furono i viaggi condotti dal Principe Alberto I di Monaco a bordo dei suoi

yachts "Hirondelle" e "Princesse Alice" coadiuvato da studiosi di fama mondiale come J. Richard, P.

Dautzenberg e H. Fischer, che dal 1896 al 1906 hanno reso possibile la pubblicazione di una serie di

fascicoli che illustravano i risultati ottenuti dalle campagne scientifiche toccando le Isole Azzorre, il

Marocco, le Isole Canarie e le Isole di Capo Verde.

Nel 1900 il conte di Dalmas soggiornò per un breve periodo a Cape Blanc, i materiali riportati in quella

occasione vennero pubblicati da Philippe Dautzenberg.

Dal 1905 al 1910 A. Gruvel svolse una campagna di dragaggi lungo le coste della Mauritania e del

Senegal, i risultati di queste ricerche vennero pubblicati sempre da Dautzenberg dal 1910 al 1912

su gli Atti della Società Linneana di Bordeaux.

Dal 1902 al 1912 vennero condotti dal francese M. G. Pallary una serie di viaggi di ricerca che culminarono

con la pubblicazione del dodicesimo fascicolo di "Exploration Scientifique du Maroc", quello

riguardante appunto la Malacologia.

Grande importanza ebbe l'attività dell' I.F.A.N. di Dakar, che dal 1946 in poi, si avvalse della collaborazione

di studiosi come E. Fischer Piette e M.G. Ranson del Museo di Storia Naturale di Parigi, di

W.J. Rees del British Museum di Londra e di W. Adams e F. Leloup dell'Istituto Reale di Scienze

Naturali di Bruxelles, fu appunto grazie alla collezione dell'Istituto che nel 1950 il malacologo belga

Maurice Nicklès poté pubblicare il libro "Mollusques testacés marins de la cote occidentale d'Afrique"

che rimase per lungo tempo una pietra miliare.

Dal 1946 in poi anche i danesi compirono spedizioni lungo le coste dell' Africa occidentale, nell'ambito

del progetto "ATLANTIDE", che si protrasse per circa dieci anni e diede luogo alla pubblicazione

di vari "report" curati dal malacologo J. Knudsen.

Parallelamente nello stesso decennio venivano svolte altre crociere oceano grafiche dai francesi

"CALYPSO" e dai belgi "MERCATOR" e "MBIZI".

Nel 1958 Igor Marche Marchad pubblica il "Noveau Catalogue de la Collection de l'IFAN".

La prima monografia, illustrata e di buon livello si deve a P.A. Bernard, che nel 1984 pubblica

"Conquillages du Gabon".

Le ricerche nell'ultimo decennio si sono intensificate grazie a progetti a lunga durata (CANCAP,

METEOR & SEAMOUNT), ai quali hanno partecipato e collaborato, a vario titolo, molti studiosi e

ricercatori d'Europa, che hanno dato luogo a pubblicazioni specialistiche di alto livello scientifico, che

sono citate nella nostra bibliografia.

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Ardovini & Cossignani

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