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La Freccia Marzo 2020
La Freccia
Marzo 2020
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un mondo in cui i colori interagiscono con le emozioni. Di
particolare interesse una serie di paesaggi marini, dipinti
con tratti leggeri e avvolgenti, caratterizzati da atmosfere
rarefatte ma in movimento, squarciate dall’energia della
luce.
scerale
vicinanza. Attraverso il colore riesco a descrivere i
sentimenti. E la pittura è il linguaggio che più si presta alla
mia tecnica, quello attraverso il quale riesco a raccontare le
emozioni. Penso che la gestualità sia una parte integrante
dell’opera, un aspetto che incide sulla sua comprensione.
Ogni lavoro è frutto di un equilibrio delicato tra pensiero e
azione».
La passione dell’artista per le bellezze naturali non può che
condizionarne anche lo sguardo sulla società e proprio da
questa osservazione nasce il suo ultimo ciclo di dipinti che
indaga sul genere umano e, in particolare, sulla condizio-
stravolgendo la propria identità a causa delle imposizioni
di canoni di bellezza sempre più estremi», ha attirato l’at-
-
statazione
arricchita da un pizzico di ironia».
Il perdersi del particolare, del peculiare in favore di un’o-
visi di donne tutti uguali, senza espressione, dagli sguardi
dell’uniformità, caricaturando i soggetti stereotipati e contrastandoli
con una straordinaria varietà nella scelta del
colore.
L’elemento femminile è molto presente nella sua ricerca
artistica e questo perché è convinta che la pittura, come
la
mia serie di volti ho voluto rappresentare la condizione
della donna contemporanea. I molti cambiamenti storici e
sociali che hanno scandito la nostra era hanno contribuito
anche a scardinare i paradigmi dell’estetica e l’idealizzazione
femminile. Oggi l’immagine non è più il principale presupposto
della bellezza, soprattutto di quella della donna»,
racconta Eugenia.
per l’esempio che danno, per quello che rappresentano
nella società. Ed è per le loro azioni che vengono giudicate.
sto
tempo e non si è consolidata in modo uguale in tutte le
società. Trovo che sia un aspetto molto interessante su cui
misurare il livello di civiltà. Mi piace pensare a quale ruolo
avrà la donna tra 50 o 100 anni: un quesito che cerco di instillare
in chi osserva le tele», conclude l’artista.
Eugenia
Papaveri
Olio su tela
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