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STUSSY MAGAZINE / MILANO STORE / IMPRESSION EDITION

COLLECTION / BRAND COLLABORATION /

CONCEPT EDITORIAL DESIGN

FRANCESCA ARCARO

STUSSY C 2020



SSY


TABLE OF CONTENT

HISTORY 03

INTERNATIONAL STUSSY TRIBE 07

NIKE FOR STUSSY 11

DR. MARTENS FOR STUSSY 13

DIOR FOR STUSSY 15

NO VACANCY INN FOR STUSSY 17

COLLECTION 20/20 19


STUSSY C 2020

IT


3

HISTORY

La storia di Stussy inizia a Laguna Beach, in

California, nei primi anni ‘80, come brand da surf.

Era questa la prima passione di Shawn, nato nel

1954 e immerso nella cultura dei surfer californiani

degli anni ‘50. La produzione iniziale era

costituita soprattutto da tavole da surf, su cui

Stussy incideva il suo nome. La conversione

all’abbigliamento arriva - come spesso accade in

ogni storia americana che si ripete - per caso.

È successo tutto a

una fiera, nel 1981-82.

Facevo ancora tavole

da surf nel 1980, ci scarabocchiavo

il nome

Stussy. [...] Allora, mi

dico, ‘Stampiamo qualche

maglietta” e ci ho

stampato Stussy in

bianco sopra. Rimasi lì

per tre giorni e vendetti

circa 24 tavole.

È solo nel 1984 che Shawn Stussy entra in

contatto con Frank Sinatra Jr. (disclaimer: non c’è

nessuna parentela con quel Sinatra) per creare

una linea di abbigliamento. L’ispirazione proviene

dal mondo del surf e dello skate, dallo stile dei

giovani appartenenti a quelle subculture e, in

particolare, dai cappelli bianchi da pittore che

erano soliti indossare. Fu proprio quello infatti il

primo capo iconico di Stussy, reinterpretato

attraverso un logo composto da due linee che si

intrecciavano, un riferimento all’ l’iconico logo di

Chanel, rafforzato dalla caption “Stussy No. 4”. Da

quel momento in poi parte la scalata di Stussy

all’Olimpo di quello che diventa sempre più

conosciuto come “streetwear”. Nel 1990 Stussy

contava entrate per 17 milioni , e nel 1991 Shawn

Stussy e James Jebbia decidono di aprire il

primo negozio a New York City, in Prince Street.

Secondo la leggenda, fu proprio il futuro fondatore

di Supreme - che deve a Stussy più di qualche

credito - a convincere Stussy ad aprire lo store,

esperimento vincente che venne poco dopo

replicato con l’apertura in di Stussy - Union.

SHAWN STUSSY


STUSSY C 2020

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5

When you have

everything,

you have

everything

to lose


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7

INTERNATIONAL STUSSY TRIBE

Fu l’inizio di una visione nuova, che spostava

l’attenzione sul mondo wear e allo stesso tempo

accentuava l’interesse verso il pianeta surf,

analizzato in toto, nel suo splendido essere moda

oltre che sport. Quando si dice anticipare i tempi

In poco tempo tutta l’America indossava Stussy.

Ma il successo è tale solo se è planetario. Quindi

la colonizzazione dei bazar europei fu solamente

questione di (poco) tempo. Alla base di

quest’invasione ci furono i viaggi intercontinentali

di Shawn. Strinse contatti e amicizie con influencer

di vecchio stampo e artisti in rampa di lancio:

su tutti Micheal Kopelman di Gimme 5, Hiroshi

Fujiwara di Goodenough e il nostro Luca Benini,

padre della rivoluzione ferrarese di nome Slam

Jam. Solo alcuni nomi della “International Stussy

Tribe”, una sorta di Bildeberg della moda. Per

pochi e per ben vestiti.

Questa idea di unione, di obiettivo comune

modellato su t-shirt portò alla creazione di serie

leggendarie come le T-Shirt World Tour e le

varsity Jacket del 1989. Stussy girava il mondo in

cerca di idee e il mondo della moda ruotava

attorno al suo sguardo contemporaneo.

L’ “International Stussy Tribe” era un collettivo

anomalo, un concentrato di creatività senza una

linea comune: un po’ punk, un po’ reggae, un po’

surf. Ad ognuno la propria declinazione, al pubblico

l’idea di qualcosa di mai visto. Stussy era

avanti in tutto. Non solo nella crew ma anche

nell’idea di marketing avant-eighties, con

campagne fotografiche al primo impatto no

sense: bianco e nero, immagini retrò e brand

messo in bella vista.


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STUSSY C 2020

INTERNATIONAL STUSSY TRIBE - INDIA CHAPTER SALUTES THE FUTURE


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STUSSY COLLECTION


STUSSY C 2020

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1

NIKE FOR STUSSY

Stüssy e Nike sono tornate per una seconda

serie di silhouette incredibilmente pratiche e

dallo stile rilassato. Sempre ispirati alla natura,

questi irrinunciabili modelli up-to-date in

co-branding accendono l'immaginazione e

regalano una carica di energia positiva.

I capi di abbigliamento del secondo capitolo

sono ampi e complementari. I classici Stüssy

come il cappello, i pantaloni da spiaggia e gli

shorts da spiaggia sono leggeri, ad asciugatura

rapida e con doppi loghi. L'iconica giacca

Windrunner sfoggia un fit moderno e aggiornato,

con una zip a metà lunghezza.


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x


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DR. MARTENS FOR STUSSY

In questa collezione in edizione limitata, sono

state unite le forze per fondere lo spirito di

entrambi i brand. Realizzata pensando alle

condizioni climatiche invernali, questa collaborazione

vede l'estetica di Stüssy unita alla classica

innovazione industriale di Dr. Martens.

La robusta scarpa 8053 HY, unica nel suo

genere, è stata realizzata con la suola DM's

WinterGrip, che le conferisce una maggiore

aderenza sulle superfici scivolose. Disponibile in

nero e marrone, è rifinita con rivetti DM's, due set

di lacci da trekking e un colletto imbottito.


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DIOR FOR STUSSY

Con la collezione autunno 2020 da uomo, Kim

Jones ha voluto celebrare con ineguagliabile

maestria la grande influenza creativa delle

controculture e dell’abbigliamento sportivo.

Attraverso una stimolante collaborazione con

l’artista Shawn Stussy*, rinomato per il suo stile

iconoclastico, i codici tradizionali di Dior vengono

reinventati e rivisitati con grande libertà

espressiva. Nell’incontro tra varie epoche e fonti

d’ispirazione a trionfare è soprattutto la cura di

Dior per i dettagli, che in questa collezione

raggiunge la massima espressione.


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NO VACANCY INN FOR STUSSY

Stüssy si prepara a lanciare una nuova collaborazione,

questa volta il brand californiano ha scelto

di unire le proprie forze con No Vacancy INN,

agenzia creativa guidata da Tremain Emory, Ade

‘Acyde’ Odunlami e Brock Korsan, noti anche per

i suoi makeover sulle New Balance.

Il duo ha dato vita a una capsule collection

completa, composta da cappotti, giacche, felpe

con cappuccio, maglie a maniche lunghe, t-shirt,

pantaloni e borse. Lo stile adottato da questa

linea prende spunto dai decenni passati per

imporsi come il guardaroba odierno, poiché

essenzialmente incarna tutti i trend che stanno

emergendo nelle ultime stagioni, dai motivi

tie-dye a quel tanto discusso legame tra

streetwear e sartoriale. I capi in questione vantano

quindi un aspetto tanto elegante quanto

versatile accentuato dalle grafiche in co-branding

e per rappresentare al meglio questo tipo di

estetica i due marchi non potevano scegliere un

personaggio più adatto di AAP Nast come

protagonista del lookbook.


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STUSSY C 2020

x


Dalla Collezione 2020 emerge

l’intenzione da parte del brand

californiano di puntare sulla comodità

e su un design senza

tempo che viene espresso da un

tipo di streetwear molto sofisticato.

Troviamo dunque tonalità

calde e tessuti morbidi come il

mohair e il velluto a coste, che si

ispirano agli elementi della

natura con le loro molteplici

sfaccettature. Non mancano poi

alcuni imperdibili classici caratterizzati

dalla presenza costante

dei vari loghi del marchio, ma al

tempo stesso si notano anche gli

ultimi sprazzi d’estate, definiti da

una selezione di capi d’abbigliamento

dal mood spensierato,

come le camicie da bowling

ricche di grafiche.

9


STUSSY C 2020

20




3

STORES

AMSTERDAM

MILANO

MADRID

VANCOUVER

TORONTO

SEATTLE

NEW YORK

LOS ANGELES

TEL AVIV

TAIPEI

TAICHUNG

SYDNEY

SINGAPORE

SEOUL

OSAKA

LONDRA

KHUALA LUMPUR

GUAM


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STU



STUSSY C 2020

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