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Biennale di Scultura di Roma

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oma: città aPerta<br />

senza confini<br />

e’ il grande amore per la Città <strong>di</strong> roma che ci ha spinto a organizzare questa 1^ e<strong>di</strong>zione della rassegna<br />

internazionale <strong>di</strong> scultura.<br />

roma la Città eterna, roma la città più bella del mondo. <strong>di</strong> sicuro roma, insieme ad atene, culla della storia,<br />

dell’arte e della cultura in occidente.<br />

Ma roma, rispetto ad atene, mostra una grande <strong>di</strong>fferenza. ad atene c’è l’acropoli e il Partenone. Poi più<br />

nulla. e’ una città moderna. roma no. a roma c’è stata una tale e pressoché continua fioritura <strong>di</strong> arte e <strong>di</strong><br />

architettura nel corso dei secoli, tanto da testimoniare un in<strong>di</strong>scusso primato lungo tremila anni.<br />

Gli artisti che si sono succeduti in questa grande, unica, opera d’arte che è la Città <strong>di</strong> roma, erano <strong>di</strong> volta<br />

in volta dei contemporanei. Michelangelo, raffaello, Mantegna, Bernini, Borromini, ecc. erano contemporanei<br />

dei Papi e dei car<strong>di</strong>nali loro committenti. Come spesso accade agli artisti contemporanei <strong>di</strong> ogni epoca,<br />

a volte anche loro risultavano, come <strong>di</strong>re, troppo audaci, come nel caso <strong>di</strong> Michelangelo e degli affreschi<br />

della sistina. Purtroppo poi, morto Michelangelo, un ottuso e bigotto personaggetto del Palazzo, amante<br />

dei bassi intrighi da corridoio e affetto da stizzoso protagonismo - anche <strong>di</strong> questi, purtroppo, ce ne sono in<br />

ogni epoca - riuscì a convincere le autorità vaticane dell’epoca a decretare la copertura delle pudenda dei<br />

personaggi <strong>di</strong>pinti nel Giu<strong>di</strong>zio Universale con i famigerati braghettoni rimasti tristemente a coprire l’arte <strong>di</strong><br />

Michelangelo fino all’ ultimo restauro terminato nel 1994, quando finalmente si decise <strong>di</strong> riportare alla luce<br />

l’originale michelangiolesco rimuovendo i braghettoni. l’arte per fortuna è un’altra cosa.<br />

s’impone allora una riflessione.<br />

noi dobbiamo certamente proteggere i nostri tesori. a roma esiste il 1° Parco archeologico del mondo.<br />

oltre a questa meraviglia ci sono tesori <strong>di</strong> inau<strong>di</strong>ta bellezza e <strong>di</strong> inestimabile valore stratificatisi, come si<br />

<strong>di</strong>ceva, nei secoli. in più nei sotterranei <strong>di</strong> quasi tutti i Musei ci sono opere d’ arte per riempirne almeno<br />

altrettanti. abbiamo tesori dappertutto. li dobbiamo proteggere.<br />

Ma che cosa vuol <strong>di</strong>re veramente proteggere? la funzione <strong>di</strong> “proteggere” può, deve avere due valenze. da<br />

un lato, senza dubbio, conservare e restaurare con competenza e rigore il meraviglioso patrimonio <strong>di</strong> cui<br />

<strong>di</strong>sponiamo. Ma accanto a questa, la funzione <strong>di</strong> “proteggere” ha anche una valenza <strong>di</strong>namica, attiva. si<br />

tratta <strong>di</strong> promuovere, stimolare, arricchire. Promuovere l’arte, stimolare la creatività, arricchire quel patrimonio<br />

con altre opere così come è sempre stato per secoli; ed è anzi proprio per questo motivo che roma, a<br />

<strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> atene e <strong>di</strong> ogni altra città del mondo, ha una bellezza che si è formata non in un solo periodo<br />

storico ma lungo un arco <strong>di</strong> tremila anni. se ci si limita alla sola valenza del conservare, doverosa peraltro,<br />

si fa torto alla nostra storia e alle generazioni future. Con questa rassegna internazionale <strong>di</strong> scultura abbiamo<br />

voluto innanzitutto offrire una possibilità in più in tal senso.<br />

Quattro sezioni: a) Gran<strong>di</strong> Maestri; b) internazionali; c) Contemporanei; d) sezione a.r.G.a.M.<br />

non a caso la scelta <strong>di</strong> esporre sculture a cielo aperto si sposa con quanto già nel ‘400 angelo Poliziano andava<br />

affermando quando sosteneva che l’architettura e la scultura, rispetto alle altre forme d’arte, godono<br />

<strong>di</strong> un indubbio vantaggio in più. Godono della “ricezione nella <strong>di</strong>strazione”. infatti – <strong>di</strong>ceva il Poliziano – il<br />

conta<strong>di</strong>no che ogni mattina porta il suo carretto <strong>di</strong> frutta e verdura dalla campagna al mercato citta<strong>di</strong>no, non<br />

10|11<br />

sa nulla <strong>di</strong> arte… ma ci<br />

passa in mezzo e l’ arte<br />

entra dentro <strong>di</strong> lui senza<br />

che se ne accorga e ne<br />

influenza, a lungo andare,<br />

la sensibilità. in un<br />

museo bisogna decidere<br />

<strong>di</strong> andarci, fare la fila,<br />

pagare un biglietto. la<br />

convinzione invece che<br />

delle sculture a cielo<br />

aperto possano essere<br />

fruite liberamente e continuativamente<br />

da tutti e<br />

che questa ricezione arrechi<br />

beneficio a sempre<br />

più larghe fasce <strong>di</strong> pub- laMBerto PetreCCa e Gloria PorCella dUrante la ConFerenza<br />

blico, ci ha spinto a su- staMPa inaUGUrale della <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> sCUltUra a Casina Vala<strong>di</strong>er<br />

perare i vari, inevitabili<br />

ostacoli che un’esposizione <strong>di</strong> tal genere sapevamo potesse comportare.<br />

soprattutto per questo motivo siamo felici <strong>di</strong> collaborare con Gloria Porcella, da molti considerata, e a ragion<br />

veduta, una pioniera della Street Art, arte in strada o a cielo aperto che <strong>di</strong>r si voglia. Già nel 1997<br />

veniva presentata la prima mostra en plein air a roma in Piazza <strong>di</strong> spagna, a Via Condotti, a trinità dei<br />

Monti e in Via Veneto e da quel momento la passione per l’arte in strada ha costituito un contrappunto<br />

costante <strong>di</strong> un percorso professionale <strong>di</strong>spiegato sia in italia che all’estero. sempre collaborando con le<br />

istituzioni, tanto italiane quanto straniere, sono state realizzate mostre e installazioni che hanno sempre raccolto<br />

consensi da Berlino a Gsaadt, da Hannover (per l’expo Universale del 2000) a Cortina, da Venezia<br />

alla Costa smeralda, da Milano a torino, da Montecarlo a Mondello, da Viterbo a riccione, da ancona<br />

a strasburgo, per finire con una delle mostre più importanti mai realizzate negli ultimi vent’anni a Miami<br />

Beach (Usa), città che da 10 anni è sede della famosa Fiera <strong>di</strong> arte Contemporanea Miami art Basel dove<br />

sono state esposte 45 chiocciole giganti del collettivo artistico europeo Cracking art Group. e ogni volta<br />

sono stati affrontati - e sempre superati - vari tipi <strong>di</strong> problemi, da quelli logistici e organizzativi a quelli,<br />

come <strong>di</strong>re, più squisitamente legati all’establishment, al sistema. Ma se è vero, come è vero, che il compito,<br />

la missione dell’ arte è quello <strong>di</strong> elevare le sensibilità, toccare e far vibrare quelle corde in fondo al cuore<br />

che altre cose non possono neanche sfiorare, rivitalizzare le coscienze, allora ne sarà sempre valsa la pena.<br />

e se è vero, come è vero, che il Bene Comune non è fatto solo <strong>di</strong> fattori economici, certo importanti, ma soprattutto<br />

<strong>di</strong> sviluppo umano, etico e morale e che proprio su questo terreno l’arte può svolgere il suo compito<br />

e dare il suo massimo contributo, allora l’arte o, ancor meglio, il Patrimonio artistico Comune devono per<br />

forza rinnovarsi sempre ed arricchirsi <strong>di</strong> continuo.<br />

allora forse cominceremo a pensare alla nostra terra, alle nostre Città, non come a un qualcosa che ci è<br />

stato lasciato in ere<strong>di</strong>tà dai nostri Padri, ma come a un qualcosa datoci in prestito dai nostri figli. abbiamo<br />

il dovere <strong>di</strong> restituirle migliori!<br />

lamberTo PeTrecca

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