BresciaUp Ottobre 2020
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SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N°46) ART. 1 COMMA 1. DCB BRESCIA - LE COPIE DISTRIBUITE PRESSO I LOCALI PUBBLICI E AGLI SPONSOR SONO COPIE OMAGGIO.
OTTOBRE 2020
€ 3,00
N° 153
WWW.BRESCIAUP.IT
Cover Story
ROVETTA
TERMOIDRAULICA SRL
2007 - 2020
Tra tutte le foglie dell’autunno
so riconoscere l’unica che,
invece di cadere, ha provato a
volare.
Fabrizio Caramagna
ANCHE QUEST’ANNO CI SIAMO
di Manuela Prestini
Quella 2020 è un’edizione veramente
speciale, a causa della pandemia La 1000
Miglia si prepara a partire in una inedita
edizione, la gara più bella del mondo
in pieno autunno avrà luci e colori dei
paesaggi, diversi dai soliti che si sono visti
nelle passate edizioni di primavera.
Di certo, di speciale ci sarà sicuramente
un’emozione ancora più forte, non solo per
Brescia, città fra le zone più duramente
colpite dal coronavirus, che come una
vera leonessa ha rialzato la testa e ha
guardato avanti mostrando la forza che la
contraddistingue con volontà, la stessa
che ha portato gli organizzatori a credere
nella sfida ancora più grande di celebrare,
nonostante tutto, la bellezza dell’Italia, in
una libertà ritrovata insieme alla sfida e
alla competizione, in questa trentottesima
edizione della 1000 Miglia. Brescia la Grande
la Ferrea, Brescia che non si scoraggia che
cade ma si rialza, con il lavoro, la vita la
quotidianità ritrovata dopo mesi bui, dopo
tanto soffrire che ancora ci accompagna,
uomini, donne, famiglie intere coinvolte
nel più grande dolore…Brescia che non si
scoraggia che guarda avanti nel ricordo
ma con speranza, dove trova anche nelle
più piccole cose, qualcosa di grande.
BresciaUp sarà presente anche quest’anno,
insieme a voi, applaudendo questi bolidi
d’altri tempi, che con la loro corsa uniscono
simbolicamente in un grande abbraccio
tutti noi, con, se pur nei ricordi e nel dolore,
un applauso al passato al presente alla
vita.
Un abbraccio, Manuela
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OTTIMISTI O PESSIMISTI?
CIÒ CHE MANCA VERAMENTE È LA FIDUCIA IN NOI STESSI
di Emanuele Zarcone
Ottimisti o pessimisti che importanza ha
se non abbiamo fiducia in noi stessi?
Perché questa brutta faccenda sta
mettendo a dura prova tutti noi e spesso ci
troviamo a vagliare superficiali ipotesi tipo:
“Moriremo tutti… Non è nulla di grave…
Finirà presto… Non finirà mai “… E tanti
altri ossessivi dubbi che ci perseguitano.
Ma essere ottimisti o pessimisti non
cambia lo stato dei fatti. E non sono le
nostre ipotesi a concederci la possibilità
di un futuro, bensì la fiducia in ciò che è
innato nell’essere umano. E’ qualcosa che
fa parte del nostro DNA: è l’adattamento.
Quello che può salvarci è quindi la
capacità psicologica e biologica
dell’organismo umano di adattamento.
O più nello specifico, l’omeostasi che
mantiene l’equilibrio tra ciò che è dentro
e ciò che è fuori
L’omeostasi infatti rappresenta un
grandissimo potere da fruttare proprio in
drastiche situazioni come quella che stiamo
vivendo. Nel dettaglio, questa capacità
innata dà la passibilità a qualunque
organismo vivente, tra cui anche l’essere
umano, di autoregolarsi mantenendo il
giusto equilibrio con l’ambiente esterno.
Per fare ciò ogni aumento deve essere
compensato da una perdita di pari entità.
Questo è il motivo per cui riusciamo
ad adattarci gradualmente a qualsiasi
cambiamento a noi estraneo, sappiamo
abbracciare il nuovo e abbandonare
ciò che non è più necessario al nostro
sostentamento.
E’ certo che, essendo il COVID-19 un
organismo vivente, anch’esso sfrutterà
la regola dell’omeostasi
In tal caso la battaglia si fa ardua. L’ottimista
già l’ha vinta, il pessimista invece ha
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BRESCIAUP
scommesso COVID vs Uomo: 1 a 0.
Questo però è al di sopra di ogni nostra
previsione, perché qui l’arma non
è l’intelletto, ma la forza dei singoli
organismi. Pertanto, anziché scommettere
su vincenti o perdenti, dovremmo imparare
a potenziare il nostro senso d’adattamento.
E’ quindi necessario accettare il presente e
non ribellarsi, bensì agire con esso. Evitare
stati di sconforto o al contrario pericolose
leggerezze . Insomma, vivere questo
presente e farcelo alleato lasciandoci alle
spalle i vecchi schemi non più attuabili.
Solo in questo modo potremmo vincere,
perché l’omeostasi non sfrutta gli eccessi,
essa tende sempre all’equilibrio.
Pertanto perdere tempo ad accusarsi
di essere ottimisti o pessimisti riguardo
l’esito della Pandemia, al momento, è
alquanto superfluo
La vera cura, invece, sta nella fiducia in
noi stessi e le nostre innate capacità, che
in questo caso non sono solo intellettive,
ma anche – e soprattutto – biologiche.
Infatti l’adattamento è un processo sia
fisico che sociale e tramite esso siamo
in grado di modificare i nostri schemi di
comportamento e anche di trasformare in
opportunità ciò che il nuovo ambiente ci
propone.
Non servono congetture di nessun
genere, abbiamo invece bisogno di
fiducia e responsabilità sociale
Impariamo ad amare la nostra specie
e sapremo amare anche un po’ più noi
stessi. E’ vero che l’uomo di danni ne ha
fatti (e ne fa) molti, ma ciò non toglie che
potremmo impugnare le redini del nostro
futuro cercando di costruire valori più
solidi e sinceri. Già che conflitti e ostilità
si sono (in parte) attenuati è un segnale di
speranza che un pochino di bene, se tutti lo
vogliamo davvero, siamo in grado di farlo.
Qualcosa sta cambiando in noi, prima lo
percepiamo e meglio è.
E pensare che, concluso tutto, l’essere
umano dimenticherà e tornerà alla
vita di prima, è oggettivamente un
ragionamento errato
Poiché l’adattamento è anche un processo
di integrazione all’ambiente e a tutti i
cambiamenti che esso può apportare.
Prima di ogni cosa c’è l’apprendimento del
nuovo, dopodiché subentra l’acquisizione.
Quindi questa pandemia segnerà nel
nostro inconscio tracce indelebili che,
inevitabilmente, ci porteranno a percepire
il mondo circostante in modo del tutto
differente da come lo vedevamo prima.
Già oggi, anche se non ce ne rendiamo
conto, siamo cambiati
Pensiamo allo scrupolo igienico ormai
abituale nella nostra quotidianità, o
l’importanza del cibo a tal punto da evitarne
lo spreco, o il ritrovato tempo o anche la
riscoperta della noia. Stiamo ascoltando di
più il nostro corpo: un raffreddore, un mal
di testa o un po’ di tosse che, limitando i
farmaci, impariamo a monitorare. Sì, siamo
già cambiati e queste sono tracce che
resteranno stampate nel nostro inconscio
anche quando tutto finirà.
Sicuramente in questo scenario di
cambiamento ci saranno ancora ottimisti
o pessimisti. Anche se con un punto
di vista del tutto nuovo e magari più
propositivo verso il rispetto della natura
Prepariamoci dunque a sfoderare il
nostro potere arcaico di trasformazione e
miglioramento, in simbiosi con la terra che
ci ospita. Dovremmo impegnarci perciò ad
essere costruttivi, stavolta però – si spera –
nella giusta maniera. Perché di sfide ce ne
sono e ce ne saranno ancora, ma se siamo
i primi a non credere in noi stessi, allora
sono tutte già perse.
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SOMMARIO
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ROVETTA TERMOIDRAULICA
L’arte che diventa impresa
ATLANTIDE PALLAVOLO
Campionato al via il 18 Ottobre
EDUCAZIONE FINANZIARIA
Di Rigsave Capital
IL CLUB NON SI FERMA
I Performance Club
PIERO DRY GIN
Gianpiero Giuliano
Cover Story
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28
30
BRESCIA LOVE & SEX
Di Massimiliano Mori
MICHI MONGELLI DJ
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33
38
40
REMEMBER VINTAGE
RANGE ROVER EVOQUE
Ibrida Plug-In
CANDIDA LIVATINO
Maria Verderio
42
47
50
ANIMALI E IL GIRO DEL MONDO
Pietro Bazzoli
MODELLA DEL MESE
Valeria Neghin
IL SOGNO DELLA FRECCIA ROSSA
Stefano Bertazzoni
52
FITNESS O COACHING
Roberta Colico
55
ICIO FRANZONI
Lorenzo Tiezzi
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IL CANTO DELLE SIRENE
Tuly Sigalini
Piero Dry Gin
È un gin intenso, ricco di storia ma creato per essere equilibrato e morbido, ideale per completare qualsiasi cocktail.
Gustato in purezza mostra tutto il suo carattere e trova la sua più alta espressione.
L’intento è stato quello di creare un gin unico nel suo genere:
ripetute prove e sperimentazioni con decine di piante diverse, alla ricerca del distillatore ideale nell’Italia meno conosciuta.
Alla fine di un lungo percorso, la miscela si è materializzata, finalmente, su 6 differenti botanici,
esclusivamente freschi, dalla mistura alcolica perfetta: un’esperienza sensoriale per un nuovo incredibile sapore.
Botanici
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LO SCRITTORE DEL MESE
Laura Gorini
UMBRIA E TOSCANA
Motoavventure di Simone Mor
Ginepro
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La produzione di piccoli lotti, con l’aggiunta di botanici selezionati, ne esaltano la freschezza e gli aromi intensi:
cardamomo arancia maggiorana zenzero segreto
la dolcezza dell’arancia, l’amaro del ginepro, lo speziato del cardamomo, la piccantezza dello zenzero e la nota floreale data dall’ingrediente segreto.
Perché ogni vera ricetta ne custodisce uno.
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64
65
PET & PEOPLE MAGAZINE
Maria Verderio
HEM-KEEPER
Il blocca risvoltino alla moda
69
I CENTURIONI RUGBY
Zebre Family accoglie il club
BRESCIA UP, PERIODICO MENSILE DI INFORMAZIONE
LOCALE
ISCRIZIONE PRESSO IL TRIBUNALE DI BRESCIA
N° 37/2007 DELL’8 SETTEMBRE 2007
EDITORE DUESSE ADV
Manuela Prestini | info@duesseadv.it
DIRETTORE EDITORIALE
immense legacy of boldness and ingenuity that has
written unforgettable Emanuele Zarcone pages | info@bresciaup.it
of history.
MARKETING SPECIALIST
preserving Mauro the Bonometti automotive | info@bresciaup.it
tradition of Brescia and
that immense sporting, human and cultural patrimony
constituted ASSISTENTE by the competitions MARKETING that have been held
in the Brescia Lisa Tenca area | marketing@bresciaup.it
from 1899 to today. This year the
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Maria Verderio | Attilio Tantini | Chicca Baroni | Edward
Battisti | Rossano Caffi | Roberto Cappiello | Emanuele Lumini
| Simone Mor | Laura Gorini | Caterina Musciarelli | Roberto
Zarrillo | Lorenzo Tiezzi | Alessandro Arrighini | Roberta Colico
| Stefano Bertazzoni | Tully Sigalini | Ricky Modena
PHOTOGRAPHERS
Selene Zarcone | Cesare Palazzo | Attilio Feder
Riccardo Guerini | StudioUp | Aldo Pagani
Patrick Merighi | Filippo Venezia | Federica Scaroni
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LA CARICATURA DEL MESE
Alessandro Arrighini
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BRESCIAUP
ROVETTA TERMOIDRAULICA
L’ARTE CHE DIVENTA IMPRESA
Rovetta Termoidraulica nata nei primi anni
’60 su intuizione di Rodolfo Rovetta con
l’aiuto della moglie Elena, vanta oggi venti
dipendenti e quindici collaboratori esterni.
Verso la fine degli anni ’90 Rodolfo, padre
di Andrea e Marco, viste le capacità da questi
acquisite, decide di lasciare loro le redini
dell’azienda. Andrea assume il ruolo più
operativo, assieme al padre che per molto
tempo ancora da il proprio contributo fattivo
all’azienda. Marco, invece, ancora studente
di ragioneria, ne diviene il ragioniere
contabile. La passione per l’idraulica che
accomunava i due fratelli si congiungeva
alla loro capacità di visione strategica, che
ancor’ oggi distingue la famiglia Rovetta. L’idea
di voler portare la piccola azienda famigliare
ad un livello superiore è sempre stata
fissa nella mente dei due fratelli. La prematura
scomparsa di Marco non ha visto tramontare
quel sogno che Andrea ha voluto
ugualmente portare avanti, riuscendoci, in
memoria di suo fratello.
Andrea, hai preso in mano l’azienda quando
ancora era a conduzione famigliare e
l’hai fatta crescere portandola ad essere
quella che conosciamo oggi. Ti ritieni
soddisfatto?
«Tutta la famiglia ne è soddisfatta. Con mio
fratello Marco iniziammo a portare avanti
il desiderio che fu proprio di nostro padre,
quello di vedere crescere l’azienda, senza
snaturarla. Mio padre ha iniziato il lavoro
come puro artigiano. L’esperienza acquisita
e la capacità di mettersi in gioco lo hanno
portato ad avviare un percorso di vera
espansione, pur mantenendo inalterata la
capacità di eseguire ogni singolo lavoro con
l’arte resa del singolo artigiano».
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Come è avvenuta l’espansione aziendale?
«È stato un concentrato di tempi e capacità
giuste. Verso la fine degli anni ’90 mio padre
vide in me e mio fratello le giuste capacità
per portare avanti l’azienda. Quel periodo fu
caratterizzato da vari cambiamenti legislativi
che interessarono anche il nostro settore.
La voglia di crescere c’è sempre stata e l’intuizione
ci ha suggerito che quello era il momento
giusto per fare il salto di qualità. La
capacità di adeguarsi al mondo circostante,
in continua evoluzione, ha fatto il resto».
La scomparsa di tuo fratello Marco è stata
una grande perdita per la famiglia…
«Non abbiamo passato dei momenti semplici,
ma non potevamo fermarci. Gran parte
di ciò che l’azienda è oggi, è merito di mio
fratello, all’aiuto che mi ha dato prima ed
alla forza che mi ha infuso poi per superare
il terribile momento. Inoltre non potevo non
raggiungere l’obiettivo che insieme ci eravamo
prefissati: era il nostro obiettivo, e lo abbiamo
raggiunto. Non voglio fermarmi, ma
proseguire sempre oltre».
Siete una grande azienda, eppure vi distinguete
per professionalità anche nei
lavori più piccoli. Qual è il vostro segreto?
«Nessun segreto. È la nostra natura d’azienda.
Come dicevo poc’anzi, nonostante l’esponenziale
crescita aziendale, non ci siamo mai
snaturati rispetto all’origine del mestiere di mio
padre. L’arte dell’artigiano idraulico scorre nelle
vene di questa azienda, e questo ci dà la forza
di poter lavorare con lo stesso entusiasmo, sia
nei contesti più impegnativi delle grandi aziende
presenti sul nostro territorio, sia in quelli più
piccoli, come la signora del paese che necessita
di un intervento idraulico».
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Il vostro punto di forza?
«Nell’era del tutto alla portata di un clic, è
importante per un’azienda come la nostra far
sentire il cliente a casa. Per questo dedichiamo
grande attenzione non solo all’installazione
e alla messa in servizio, ma anche al
mondo dell’assistenza post vendita che, ampio
e complesso, permette al cliente di non
sentirsi mai solo».
Non solo termoidraulica, vi occupate anche
di cultura e sport…
«Essendo ben radicati sul territorio abbiamo
deciso di sostenere attività sportive e culturali
caratteristiche dello stesso, come la Società
Calcistica Italiana Feralpi Salò, la 1000
Miglia e l’ASD Olimpia Lumezzane. Inoltre
siamo promotori della gara ciclistica esordienti
Gs. S. Vigilio “Trofeo Memorial Marco
Rovetta”, in memoria di mio fratello Marco,
ed altre piccole realtà sportive amatoriali».
Rovetta Termoidraulica
Via Paolo Borsellino, 16/18 Concesio (BS)
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IMMAGINI DI ALCUNI LAVORI REALIZZATI DA ROVETTA TERMOIDRAULICA
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ATLANTIDE VOLLEY
CAMPIONATO AL VIA IL 18 OTTOBRE!
La Gruppo Consoli Centrale del latte McDonald’s
procede nella preparazione atletica
e affronta i test amichevoli prima e durante
il ritiro - quest’anno organizzato a Rimini -,
che ha permesso ai nuovi elementi di creare
l’amalgama indispensabile per lavorare
bene in palestra. Nella settimana romagnola
di fine settembre i Tucani hanno battuto la
Virtus Fano (A3), dopo avere ceduto le armi
– nel corso della settimana precedente - alla
nazionale juniores, ora finalista all’Europeo,
e ai cugini di Agnelli Tipiesse che si sono
imposti al PalaGeorge di Montichiari. In occasione
di quel match, la Federazione – per
mano dei presidenti di provincia e regione
- ha premiato Brescia e Bergamo in quanto
finaliste della Coppa Italia (prima finale con
due squadre lombarde), ultimo evento davanti
al pubblico della stagione passata, e,
in maniera simbolica, in quanto protagoniste
della successiva battaglia alla pandemia.
La voglia di mettere in scacco questo anno
sfortunato si fa sentire: a inizio settembre c’è
stata la presentazione della squadra agli sponsor,
organizzata presso il ristorante Cella 404
all’interno del Tennis Spalto san Marco Europa
Sporting Club, mentre con l’amichevole
tra Brescia e Reggio Emilia giocata il 3 ottobre
nell’ambito del Terzo Trofeo Città di Lumezzane,
Atlantide e Sferc Srl, dinamica società
valgobbina main sponsor dei Tucani, hanno
voluto dire che il volley bresciano è vivo e saprà
riprendere il suo cammino in sicurezza.
In attesa che la Federazione emani le linee guida
che regolamenteranno l’accesso del pubblico
ai palazzetti nel rispetto delle decisioni del
Governo, Atlantide propone i match in streaming
via Facebook per permettere ai suoi tifosi
di seguire le partite da casa e continua a lavorare
per garantire che i colori della città siano
ben rappresentati nel campionato di serie A2.
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La Regular Season partirà il 18 ottobre con la
trasferta a Taranto per concludersi il 28 marzo:
in palio una sola promozione in Superlega
assegnata tramite i play off tra le prime 8 classificate
che si giocheranno ad aprile e maggio.
“E’ una stagione particolare, quella che ci
stiamo preparando ad affrontare – afferma
coach Zambonardi –: le squadre affrontano
una ripartenza dopo mesi di stop; società e
atleti sono coinvolti in una gestione più complessa
del quotidiano e gli equilibri interni
saranno determinanti per affrontare al meglio
scenari inediti. Noi abbiamo puntato sul
gruppo di base che ha già lavorato bene lo
scorso anno, inserendo una pedina importante
al centro, Davide Esposito, un ragazzo
molto serio che già aveva giocato a Brescia
prima del lancio in Superlega. Stiamo gettando
le basi per un percorso importante
da compiere nel prossimo biennio: sarà
un’annata fondamentale per incrementare il
valore della società e del gruppo-squadra”.
Il 13 ottobre la squadra sarà presentata in
Loggia e si scoprirà la nuova divisa, impreziosita
da un particolare che è una dedica speciale
alla nostra città.
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EDUCAZIONE FINANZIARIA
di Rigsave Capital
Cosa è l’educazione finanziaria? Si tratta di sapere
e capire dove e come proteggere il proprio
patrimonio generato nella maggior parte
dei casi da attività lavorativa, in modo che nella
fase di vita del decumulo possa tranquillamente
vivere e avere lo stesso tenore di vita di
quando si è nella fase di vita di accumulo.
Le variabili in ambito finanziario sono molte e
spesso anche “ inspiegabili”, quindi il mercato
in qualche modo deve essere letto e capito.
In che modo? Diversificando gli investimenti,
costruendo un portafoglio ad hoc per gestire
ogni evenienza.
Perché costruire ad hoc? Perché ognuno di
noi ha esigenze differenti, a breve, medio e
lungo termine, quindi ogni investitore ha “ diritto
“ ad avere la propria analisi delle esigenze
ed il proprio portafoglio.
Un esempio che in Italia è molto diffuso, ma
che potrebbe avere effetti disastrosi, è la mancanza
di una corretta Pianificazione Successoria.
L’educazione finanziaria rientra nella “
scienza” della Finanza Comportamentale.
Essa è una branca di economia finanza e psicologia,
dove le persone non sono completamente
razionali e i mercati del tutto inefficienti
e quindi indaga gli schemi dei comportamenti
sociali e individuali nei mercati.
Si suddivide in 5 punti fondamentali:
Le emozioni:
Paura, insicurezza, avidità, orgoglio e rammarico
sono le emozioni principali sulle decisioni
degli investitori. Soprattutto nelle fasi più movimentate
dei mercati. Paura e insicurezza si
evidenziano durante un andamento di mercato
in forte discesa, l’investitore non ha le necessarie
conoscenze per bypassare le fasi di
mercato di forte turbolenza e quindi preso dalla
paura e dall’insicurezza vende generando
forti perdite, oppure l’esatto opposto quando
cioè i mercati spingono parecchio, non vende
e vince il sentimento di avidità e orgoglio,
sfociando spesso nel rammarico di non aver
venduto prima, quando i mercati si rigirano
improvvisamente.
L’ influenza:
Le decisioni che spesso vengono prese
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BRESCIAUP
dall’investitore sono influenzate dalle esperienze
passate. Questo errore di tipo induttivo
può appunto indurre a posizionarsi sul
mercato in momenti sbagliati e far perdere
molti soldi, altro esempio è l’effetto gregge,
fanno tutti così lo faccio anche io. L’influenza
spinge molto sulle scelte dell’investitore,
molto dipende come detto prima dalle esperienze
passate, ad esempio ha comprato
un fondo azionario anni prima e negli ultimi
anni ha avuto sempre performance negative,
quindi l’investitore farà fatica a riacquistare
fondi azionari a prescindere. E’ importante
anche da chi l’investitore riceve l’informazione,
capita che un investitore poco informato
accolga consigli più favorevolmente da amici
che dal proprio consulente, incappando in
grossi guai.
Errori cognitivi:
Spesso l’emotività agisce sulle scelte dell’investitore,
come eccessiva sicurezza e ottimismo,
avendo l’illusione di controllare il mercato.
Sono quegli investitori relativamente
informati sulla materia e che hanno avuto
successo in passato investendo sui mercati,
prendendosi alti rischi (overconfidence),
mettendosi nei guai nel momento in cui i
mercati si girano improvvisamente oppure
si necessita di un cambiamento del portafoglio.
Inefficienze di mercato:
Si hanno quando i mercati si muovono in
modo irrazionale e inefficiente per diverse
cause, ad esempio errata valutazione dei
prezzi. Sono quindi cambiamenti a livello
macro. Questo forse è il punto più complicato
da gestire e capire, in quanto l’andamento
dell’investimento è causato anche da fattori
esterni e tecnici e l’investitore tradizionale
non ha le opportune conoscenze per gestire
tale andamento.
Perdite VS Guadagni:
Avversione alle perdite, una teoria molto
praticata dice che l’avversione alla perdita è
2.5 volte maggiore di quella del guadagno.
Si possono avere in questo contesto acquisti
quando i mercati salgono e vendite quando i
mercati scendono, oppure rischiare di nuovo
su di un investimento in perdita ricomprandolo
(mediando) peggiorando la situazione.
L’avversione alle perdite credo sia fra tutti il
punto più “ praticato”, legato anche molto al
punto uno.
In conclusione, quindi, direi che l’educazione
finanziaria e la gestione del patrimonio non
è cosa semplice e l’unica arma vincente per
non avere cattive sorprese, soprattutto ora
dove il Covid19 ha generato altre instabilità,
è farsi seguire e gestire da Professionisti del
settore, i quali sono gli attori principali all’interno
del Mercato Finanziario.
Rigsave Capital SPA in quanto Società di
gestione ha la possibilità di creare qualsiasi
tipo di prodotto per ogni tipo di clientela,
come si suol dire dal produttore al consumatore
con tutti gli aspetti positivi del caso, dai
bassi costi alla costante gestione personalizzata
del cliente.
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Fotografie eventi precedenti al covid19
IL CLUB NON SI FERMA
L’atteso autunno con i suoi punti di domanda
è arrivato. In un attimo Settembre ci è volato
alle spalle tra progetti ripresi in mano e
idee nuove da sviluppare.
Con quell’indistruttibile voglia di futuro che
ci tiene legati, IPC Club si è riorganizzato
con nuovi soci e nuovi format di incontro.
Rispettando i protocolli abbiamo però anche
ritrovato fisicamente la possibilità di incontrarci,
guardarci negli occhi e parlare della
nostra vita. Non solo quella imprenditoriale
ma anche e soprattutto quella che viviamo
con le nostre famiglie e i nostri amici, perché
spesso è proprio da li che tutto può partire
in modo positivo.
Nel prima parte del mese di Ottobre sono
stati delineati gli obiettivi per il 2021. A partire
dalle modalità con le quali si può entrare
nel Club. Lo si potrà fare come simpatizzanti
per il periodo di un anno e poi valutare
se diventare soci a tutti gli effetti e quindi
di usufruire di tutti i servizi a partire dagli
spazi del Club per riunioni e incontri. Verrà
istituita anche una nuova divisione per attività
commerciale, con l’obiettivo di sviluppare
concretamente opportunità tra soci e
verso l’esterno. Saranno anche incrementate
le connessioni con altre associazioni sia
sul territorio locale che nazionale.
Dal 2021 sarà istituito anche un team di
professionisti a disposizione per incontri di
consulenza e strategia. Ne faranno parte un
fiscalista, un consulente del lavoro, un av-
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vocato civilista e contrattualista, un esperto
di marketing. A disposizione dei soci ci sarà
anche un ufficio stampa del Club.
Protocolli permettendo stiamo progettando
serate alle quali prenderanno parte tra
gli altri alcuni nostri amici giornalisti come
Stefano Salvi, opinionista ex Striscia la notizia,
Beppe Spatola del Bresciaoggi, Toni Capuozzo,
inviato di guerra e scrittore, Chiara
Giannini, inviata di guerra del Giornale e
scrittrice e Giuliano Noci Prorettore Politecnico
di Milanoe docente di strategia e marketing.
Con altri ospiti prenderanno parte al
nuovo format video IPC Focus e scriveranno
su IPC Magazine.
Oltre ai nostri tradizionali ma vincenti format
(Mangiaparole e Speed matching) verrà
introdotto un nuovo modello con cena e
business: verrà individuato un tema per il
Food in relazione allo sviluppo e al marketing.
Non appena sarà possibile riprenderemo
le semplici serate conviviali per incontrarci,
giocare e dialogare.
Tra le novità del 2021 prevista anche l’adesione
da parte del nostro Club al WWF Italia
con iniziative che coinvolgeranno testimonial
dell’associazione.
Fotografie eventi precedenti al covid19
Fotografie eventi precedenti al covid19
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BRESCIAUP
I performance Club è un luogo dedicato
alla formazione delle idee, un’area che
sviluppa il confronto con esperienze e
storie professionali diverse. Negli spazi
della sede di IPC, uno splendido palazzo
rurale restaurato in Via Parma a Brescia,
si sviluppa quotidianamente un percorso
di convivialità e di confronto tra imprenditori
e professionisti pronti a condividere
le proprie passioni, le proprie ambizioni
e i propri progetti.
“Together we are stronger” amava dire
Steve Jobs. Non è solo un modo di dire
o una citazione ad effetto. E mai come
in questo periodo post Covid così delicato,
siamo convinti che l’aiuto reciproco
e l’amicizia siano un punto di partenza
dal quale è impossibile prescindere. Non
solo business quindi ma relazioni profonde
basate sulla conoscenza reciproca
e su legami solidi costruiti incontro dopo
incontro, serata dopo serata.
La scelta del nome non è casuale, “I
performance Club”. Se la I può evocare
diversi significati, sicuramente “performance”
assume l’accettazione della sfida
contemporanea. Essere performanti
significa essere competitivi. Frequentare
il club significa dare Valore alla qualità
del tempo che si concede alla condivisione.
Questo è il senso più profondo della performance,
alla quale ci piace anteporre
una “I” in segno di Italia, un significato
Identificativo che dobbiamo sempre ricercare
ma anche per ricordare il contributo
fondamentale di ciascuno al cambiamento.
“I”, inteso come “io” in inglese,
è il senso di un inizio che esiste dentro
ciascuno di noi.
Per richiedere informazioni
info@iperformanceclub.it
iperformanceclub iperformanceclub ipcvideo
Stefano Salvi con Claudio Chiari
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PIERO DRY GIN
di Gianpiero Giuliano
Origini meticce, sudamericane e molisane,
una solida formazione bresciana, esperienza
internazionale e cultura hipster metropolitana,
i migliori botanici, un maestro artigiano
distillatore abruzzese e l’ingrediente segreto:
mescolate il tutto e otterrete GIN PIERO,
un gin da MBA, con una varietà di ingredienti
eterogenei e originali come il suo ideatore:
l’Export Manager Gianpiero Giuliano.
Gianpiero Giuliano nasce vicino al lago di
Garda a metà degli anni Settanta, erede di
dinastie da romanzo di Gabriel Garcia Marquez:
viaggiatori, capitani di ventura, imprenditori
visionari e manager passionari
che dal Molise, la “regione che non c’è”, perché
purtroppo poco conosciuta e tutta da
scoprire (seppure oggi sia stata riconosciuta
dal NY Times come meta da non perdere),
emigrano a Puerto la Cruz in Venezuela, a
Buenos Aires in Argentina e nelle principali
città d’Australia, per poi tornare in Italia.
Nel suo gin Gianpiero ha saputo così coniugare
lo spirito bresciano con quello più
creativo della sua famiglia d’origine. Dunque,
in primis etica del lavoro e rigore della
ragione, che l’hanno formato dalla nascita,
da inserviente al McDonald’s di Desenzano
fino a diventare Export Manager di un’azienda
leader mondiale nel proprio settore.
Insieme alla forza inventiva della tradizione
meridionale di nonni e bisnonni passionali,
inquieti giramondo, calzolai, commercianti,
camionisti e meccanici.
Fino al padre, ex portiere di serie B, manager
di multinazionali oggi, e pioniere venticinque
anni fa a fianco di un imprenditore
bresciano.
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BRESCIAUP
Negli ultimi vent’anni Gianpiero ha sempre
viaggiato, costruendo da zero una rete commerciale
di distributori, agenti e filiali. Nelle
sue centinaia di trasferte di lavoro, tra diversi
Paesi, culture e luoghi, ha assimilato lo
stile contemporaneo e hipster delle metropoli,
ma anche la ricchezza delle città multietniche
e interculturali, la contaminazione
tra i gusti più esotici e indigeni, senza mai
dimenticare l’amore per il bello, il design e
l’estetica tipicamente italiani.
“Una sera di maggio stavo passeggiando
lungo la Gran Via della capitale spagnola
quando fui richiamato dalle luci blu e dall’arredamento
minimal di un locale. Era il 2008
e mi trovavo a Madrid per l’ennesimo viaggio
di lavoro. Entrato nel locale mi sedetti al
bancone ad ammirare il bartender che con
dedizione e creatività stava preparando una
bevanda dall’altissimo senso estetico. È lì
che provai il mio primo Gin Tonic Premium”.
Quell’esperienza gli cambiò la mia vita: da
allora in ogni viaggio un gin bar da scoprire
e le bottiglie di gin locale da acquistare
per carpirne i segreti. Nel 2018 la tesi di
Gianpiero dopo un MBA internazionale, con
la University of Michigan – Dearborn, è addirittura
sulla creazione di un nuovo gin, in
tutte le sue fasi di business, aggiungendo
alle 4 P del Marketing Mix, Product, Price,
Place e Promotion, anche la quinta P di Passion,
così radicata nei sui geni famigliari.
Forte di una collezione di centinaia di bottiglie
e alla perenne ricerca del miscelato
perfetto, Gianpiero, con il tipico approccio
bresciano che non dimentica la parte tecnica
e produttiva, ha intrapreso uno studio
durato ben due anni, ripetendo numerose
prove e sperimentazioni con decine di piante
diverse, ricercando in tutta l’Italia il distillatore
ideale. Alla fine, trovandolo in un’al-
tra regione poco valorizzata: l’Abruzzo. La
produzione è solo in piccoli lotti, ogni volta
sorvegliata dall’occhio attento dell’ideatore,
con botanici esclusivamente freschi
combinati con l’antica sapienza alchemica
del maestro distillatore artigiano.
Gianpiero racconta il suo gin con la metafora
del disco di Newton: fatto di tanti
colori ma quando gira è completamente
bianco, perché in ogni momento l’insieme
deve restituire la ricchezza di tutte le sue
parti senza che nessuna prevalga.
Il risultato finale è un gusto che ricorda chi
l’ha ispirato e creato, un contrasto unico: la
dolcezza dell’arancia, l’amaro del ginepro,
lo speziato del cardamomo, la piccantezza
dello zenzero e la nota floreale dell’ingrediente
segreto. Perché ogni vera ricetta ne
custodisce uno.
E in effetti dentro un gin tonic, la bevanda
per eccellenza a base di gin, si mescolano
i sapori della tradizione, materie prime un
tempo considerate terapeutiche (compreso
il chinino dell’acqua tonica), che devono
essere perfettamente equilibrate tra loro: i
“botanicals”, il mix di erbe, spezie, piante e
radici va combinato a seconda delle sfumature
aromatiche che si vogliono ottenere.
Oggi tra l’altro il gin tonic è un vero e proprio
rito, segna per molti la fine di una
giornata lavorativa e il passaggio verso la
dimensione più intima e raccolta, riservata
alla famiglia, agli amici, alle proprie passioni
private.
La brand identity gioca sullo stile dandy e
hipster del fondatore, mentre l’esperienza
e il network internazionale di Gianpiero
stanno propiziando relazioni e partnership
in Italia e all’estero, in locali esclusivi ed
enoteche selezionate, per fare di Gin Piero
l’ambasciatore del miglior Made in Italy.
Per approfondimenti:
E-mail: GiulianoG@univet.it
Skype: giulianog6259
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BRESCIAUP
BRESCIA
Love & Sex
di Massimiliano Mori
Quali sono i benefici del sesso?
Una sana, e protetta, attività sessuale è sicuramente
molto piacevole ma porta con
sé anche una serie di vantaggi che rendono
il tutto ancora più gradevole. Come prima
cosa fare sesso permette di bruciare calorie.
Questa sana attività ci permette di consumare
energie come un semplice esercizio
fisico, nello specifico sembra che si possano
bruciare circa 3,6 calorie al minuto.
A conti fatti non è il metodo migliore per
perdere peso ma sicuramente è quello più
piacevole. Durante il rapporto sono prodotte
dal nostro organismo delle sostanze che
creano degli effetti benefici e positivi anche
sul nostro umore. Tra queste troviamo
la dopamina, un neurotrasmettitore legato
alle emozioni positive, che ci spinge a cercare
situazioni che ci fanno stare bene; la
serotonina, l’ormone del benessere e della
felicità, più ne abbiamo e più ci sentiamo
appagati, soddisfatti e di buon umore; l’ossitocina,
conosciuta come l’ormone dell’amore,
è prodotta dopo l’orgasmo e serve a
creare quella sensazione di intimità e attaccamento
con il proprio partner. Il sesso ha
anche un forte effetto analgesico, la produzione
di endorfine, infatti, aiuta ad alleviare
il dolore, nello specifico alcuni studi hanno
dimostrato questo effetto antidolorifico in
casi di emicrania e cefalea a grappolo, la
scusa del mal di testa adesso non è più attendibile.
Questa sensazione di benessere
generale, definita dai ricercatori afterglow,
sembra durare fino a 48 ore dopo il rapporto,
soprattutto nelle coppie che si sono appena
formate.
Con l’arrivo della stagione invernale è importante
sapere che praticare l’attività sessuale
almeno una o due volte la settimana
ci aiuta ad aumentare le nostre difese
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BRESCIAUP
immunitarie. Sembra che questa frequenza
possa portare un aumento nella produzione
di uno specifico anticorpo, l’immunoglobulina
A. Una sana e regolare vita sessuale aiuta
a mantenere in salute il nostro cuore, diminuendo
le possibilità di sviluppare disturbi
cardiaci (soprattutto negli uomini) o disturbi
della pressione arteriosa (soprattutto nelle
donne). Nell’uomo sembra aiuti anche a tenere
sotto controllo i livelli di colesterolo e
il diabete. Il rilascio di ossitocina, unito alla
prolattina, invece induce sonnolenza, se soffri
d’insonnia ora sai cosa devi fare.
Il sesso sembra avere un impatto positivo anche
sulla nostra memoria migliorandone le
prestazioni, anche in questo caso le donne
sembrano trarne maggior beneficio. Sempre
nelle donne sembra che l’attività sessuale
possa aiutare a sembrare più giovani, questo
effetto potrebbe essere causato dalla
produzione degli estrogeni che, tra le altre
loro funzioni, favoriscono il mantenimento
della brillantezza dei capelli e rendono la pelle
tonica ed elastica. In uno studio condotto
su varie coppie, venivano attribuiti mediamente
10 anni in meno a quelle che avevano
rapporti almeno 3 volte la settimana. Oltre a
tutti questi effetti e importante ricordare che
fare del buon sesso ha un importante impatto
sulla nostra autostima, migliorando il nostro
benessere emotivo e l’idea che abbiamo
di noi stessi.
sono del tutto chiare, da uno studio sembra
che un terzo delle donne intervistate abbia
provato questa sensazione. State attenti anche
a rapporti particolarmente vigorosi, nello
specifico se avete più di 50 anni. Invece che
migliorare le funzioni mnemoniche sembra
che possano causare amnesia globale transitoria,
cioè una perdita momentanea della
memoria causata da forte stress fisico o psicologico.
Fortunatamente questa condizione
dura poco tempo e svanisce senza lasciare
conseguenze.
E voi provate anche altre sensazioni dopo del
buon sesso?
Per le domande, necessità o consulenze private:
3207521466
morimassimiliano89@gmail.com
www.dottmassimilianomori.it
“ Questa vita si può chiamar vita, se
ne togli il piacere?”
Erasmo da Rotterdam
Se la semplice ricerca del piacere non basta
a giustificare questa attività, ora conoscete
anche altri validi motivi per apprezzare
ancora di più questo momento.
Non vi ritrovate in queste sensazioni? Nessun
problema.
Ogni persona è diversa dalle altre e quindi
anche le sensazioni possono essere differenti.
In alcuni casi sembra che l’atto sessuale
porti con sé un senso di tristezza, definita
disforia post-coitale. Anche se le cause non
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BRESCIAUP
MICHI MONGELLI DJ
La sua carriera inizia suonando al Papeete Beach
di Brescia, Rimbalzello di Salò, Dehor di
Desenzano del Garda e al Qi Clubbing di Rovato,
spostandosi poi a Milano Marittima allo
Zouk Santana, Bicio Papao, Papeete Beach,
Pineta e Baia Imperiale di Gabicce Mare.
A Formentera si suddivideva le serate tra gli
aperitivi del Maysi e le notti al Pineta e al Tipic.
Arrivando a Milano al Cost e al Toqueville per
il Formentera Party con gli amici Zeus.
Dj versatile alle 1000 occasioni, dal semplice
aperitivo, a un matrimonio ma anche a una
cena cantata come al Vita Privé, Coco Beach
di Lonato, arrivando ad oggi presso l’Atena
Restaurant (struttura importante) di via Codignole
a Brescia.
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BRESCIAUP
REMEMBER VINTAGE
IL VINTAGE A VILLA FENAROLI
Torna finalmente la nuova edizione di Remember
Vintage il 14 -15 Novembre 2020 a
Villa Fenaroli dove il tempo si cristallizza e
finalmente si respirerà ancora aria di altri
tempi nei saloni e nelle gallerie di questa
splendida Villa in Via Mazzini 14 a Rezzato
(BS) con la diciassettesima edizione della
mostra mercato dedicata al Vintage, modernariato
design, handmade e collezionismo
d’epoca che permetterà di fare un tuffo nel
passato a tutti i bresciani e non solo, ovviamente
con tutti i requisiti per la sicurezza dovuti
al Covid 19
In questa particolare edizione infatti per non
creare assembramenti sarà attivata una particolare
procedura con personale specializzato
per dare a tutto il pubblico una totale sicurezza
durante le due giornate di manifestazione.
Saranno attivate un’entrata e un’uscita separate
per il pubblico come da norme previste e
tutti gli stand saranno raggiungibili e visibili
dal pubblico in eguale misura tramite un percorso
obbligato e con tutti i distanziamenti
del caso.
Si osserverà l’obbligo di mascherine sia per il
pubblico che per gli espositori e tutti gli addetti
ai lavori. Tutti gli stand avranno a disposizione
gel sanificatore per le mani e cartelli
indicanti il distanziamento di almeno 1 MT e
dovranno fare osservare ai clienti le giuste
distanze nei pressi del proprio stand espositivo
Personale di sicurezza Bodyguard Italia controllerà
il flusso di persone all’entrata e alle
uscite e che siano osservate tutte le regole di
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BRESCIAUP
distanziamento anche all’interno della Villa.
Un evento che nelle scorse edizioni ha rispettato
il solito grande interesse da parte
del popolo del vintage e non solo.
Del resto come non ammirare gli abiti dei
più grandi stilisti che ancora oggi ispirano
lo stile e il modo di vestirsi, perchè i corsi
e ricorsi della moda sono come le onde del
mare ,tornano sempre.
Ecco allora sottogonne di tulle, pieghe
morbide di gonne a ruota, o i micro golf “
bon ton “ da portare sopra le spalle nude e
coprire le scollature vertiginose di abiti fascianti
le micro borse con i manici oppure i
guanti lunghi che ispirano sensualità.
Una Mostra mercato nelle sale di questa
prestigiosa dimora del ‘700 con il
meglio di abbigliamento e accessori
vintage, modernariato,
oggettistica,
arredamento d’epoca,
autoproduzioni
e remake con più
di settanta espositori
provenienti
da tutto il territorio
Nazionale.
Ma non solo sabato
pomeriggio
in Teatro Scalabrini
vi sarà il VINTAGE
SHOW a cura di Pin-Up
Italy in collaborazione con
Ferrara Pin Up School
Tutto il programma degli eventi collaterali
in teatro e anche la cena del sabato sera in
SAla Garibaldi sara’ secondo protocollo e a
numero limitato di posti
Il Vintage Show sarà uno spettacolo dedicato
alla donna, alla storia ed al costume
del 900, partendo dagli anni 20 fino ad arrivare
agli anni 90.
Diretto e presentato da Heloise Bow Flapper,
Pin-Up bresciana rinomata a livello
internazionale grazie al premio ricevuto a
Viva Las Vegas nel 2017, lo spettacolo prevede
comparse delle Pin-Up di Pin-Up Italy
che interpreteranno dei personaggi stavolta
in annate diverse dai soliti anni cinquanta
dando vita ad un mini spettacolo teatrale
accompagnato da una macchina del tempo
Sabato sera dalle ore 19.30 nella Sala Garibaldi
CENA VINTAGE Viva Las Brescia,
servita al tavolo dal personale della villa,
menù con antipasto, bis di primi, secondi di
carne, contorni, dolce, vino o drink al prezzo
esclusivo di soli € 28.00 La cena,
che quest’anno sarà esclusivamente
su prenotazione
e in piena sicurezza,
sarà allietata dal Dj
Set di Antico Domingo
con musica
revival e dalle
21.30 anche da
pillole di spettacoli
burlesque
grazie alle Pin-
Up di Pin-Up Italy
Jacqueline Fèline
e Dolores Monroe.
TUTTO SECONDO
PROTOCOLLO - POSTI LI-
MITATI - SOLO SU PRENOTA-
ZIONE - WHATSAPP 3285354555 HE-
LOISE
Il WORKSHOP DI PORTAMENTO PIN-UP
Domenica dalle 14.00 alle 15.00
In Teatro Scalabrini Racy Ros fondatrice
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BRESCIAUP
della Ferrara Pin Up School e insegnante di
portamento e stile terrà una lezione di portamento
e di camminata, importantissimo
e basilare movimento che permette ad ogni
donna di essere sensuale e sicura di sè anche
con i tacchi. Adatto a Pin-Up aspiranti
che vogliono migliorare la loro performance
sul palco ma anche a tutte le donne che desiderano
semplicemente migliorare la camminata
di tutti i giorni.
La lezione si terrà in Teatro e secondo protocollo.
LE DONNE NEL TEMPO domenica dalle
15.00 alle 16.00 Il workshop di hairstyle
trucco, parrucco e portamento , condotto da
Racy Ross e Lara Labiche uno spettacolo di
VINTAGE STYLE con tema l’Italia e l’America
degli anni ‘40 ’50 ’60 e’70 gli anni della liberazione
e del boom economico curato dalla
former Pin Up Heloise Bow Flapper.
L’angolo Arte e Fotografia sempre in Teatro
Scalabrini dove Fulvio Vivenzi e Mariella
Pasini presenteranno una serie di
immagini in musica dal titolo “Lo spettacolo
nello spettacolo” insieme alla mostra
fotografica in bianco e nero “La quotidianità
negli anni ‘80’90” Una mostra di auto
d’epoca nel cortile della villa.
Domenica durante tutta la giornata le Pin-
Up ed i Fotografi di Pin-Up Italy eseguiranno
un servizio fotografico d’altri tempi
nei cortili della Villa e con le auto d’epoca
di SLOW DRIVE, SCUDERIA PADENGHE ,
AMICI 500 BG PIANURA ed i mezzi militari
di ASSOCIAZIONE CULTURALE CENNI
STORICI e sembrerà di essere in un vero
e proprio set cinematografico italiano.
Per ricordare che nella mancata edizione
avrebbe dovuto svolgersi il secondo raduno
nazionale Pin-Up che quest’anno non
può essere svolto per ovvi motivi e sopratuttto
in onore a tutto ciò che è accaduto e
in nome al bisogno di lottare quotidiano, il
tema del servizio fotografico sarà Militare
e nel pomeriggio verrà svolta una sfilata
fotografie con Giacche Militari d’Epoca
originali: Rinomate Pin-Up scatteranno
capi vintage originali messi a disposizione
da un collezionista privato anonimo della
Val Trompia.
Una manifestazione di successo, che ancora
una volta dimostra quel legame inscindibile
con il passato che arriva intatto
ai giorni nostri e che permette a chi non
li ha vissuti di assaporare le atmosfere di
quegli anni indimenticabili.
Un magico week-end sul sottile filo della
nostalgia per trascorrere delle giornate
diverse, piacevoli in questo meraviglioso
contesto vintage! Ingresso al pubblico 6
euro con biglietto valido per una singola
giornata e possibilità di reingresso all’evento
nella giornata stessa ,ingresso gratis
per i bambini sotto i 12 anni e anche i
nostri amici cani sono i benvenuti se tenuti
al guinzaglio.
Progetto e organizzazione
Associazione Vinile Vintage Brescia
pickup@pickuprecords.com
Info Alberto Carretta
pickup@pickuprecords.com
fax 03046441 tel 338 2001012
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BRESCIAUP
ARTE E FINITURE
CARTONGESSO DA INTERNI ED ESTERNI, PROGETTAZIONE E
CONSULENZA, INTONACI, CAPPOTTI, PAVIMENTI TECNICI
Via Guido Rossa n 33, 25060 Cellatica (BS)
www.neweffesrl.it
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BRESCIAUP
RANGE ROVER EVOQUE IN VERSIONE
IBRIDA PLUG-IN CON AUTONOMIA
ALL-ELECTRIC DI 68 KM
Per la prima Evoque a propulsione ibrida ricaricabile.
Un 3 cilindri turbo benzina da 1,5
litri serie Ingenium da 200 cv, con un motore
elettrico da 109 cv integrato nell’asse posteriore,
alimentato da una batteria agli ioni di
litio da 15 kWh sistemata sotto i sedili di seconda
fila. Il cambio è automatico a 8 rapporti,
più leggero di quello a 9 rapporti che equipaggia
il resto della gamma Evoque. Grazie a
una potenza di sistema di 309 cv e una coppia
motrice di 540 Nm, l’accelerazione 0-100
km/h viene espressa in soli 6,4 secondi. Fino
a 135 km/h, inoltre, l’auto può avanzare anche
in modalità completamente elettrica.
AUTONOMIA: 66 km ad emissioni zero.
Sfruttando al 100% le proprietà ibride del suo
powertrain, la plug-in Evoque registra sulla
carta consumi di appena 1,4 l/100 km, per un
equivalente livello di emissioni CO2 di 32 g/km.
Tre sono le modalità di guida:
• in Hybrid Mode (la posizione predefinita),
il sistema combina automaticamente la potenza
del motore elettrico con quella del 3
cilindri a benzina, sempre calcolando sia la
carica residua della batteria, sia le caratteristiche
stesse del tragitto. L’immissione di
una destinazione nel sistema di navigazione
consente infatti alla funzione Predictive
Energy Optimization (PEO) di integrare in
modo intelligente i dati GPS e di percorso,
proprio per massimizzare il grado di efficienza.
• In Modalità EV il veicolo si avvale esclusivamente
della spinta del motore elettrico,
• la Modalità Save infine assegna la priorità
al motore termico, così da conservare più a
lungo lo stato di carica della batteria.
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BRESCIAUP
FAST CHARGE
Per quanto riguarda la ricarica: tempi stimati
in 6 ore e 40 minuti da presa di corrente
domestica, poco meno di 1 ora e 30 minuti
da wallbox e cavo da 7 kW di potenza. Da
colonnina pubblica da almeno 32 kW e corrente
continua, infine, i tempi per recuperare
l’80% della carica si comprimono in soli 30
minuti. Puoi monitorare il livello della batteria
anche a distanza, tramite smartphone e
l’applicazione di Land Rover InControl Remote.
Scopri di più da Brescia Motori
Via Orzinuovi, 38, 25125 Brescia BS
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BRESCIAUP
DUE CHIACCHIERE CON...
CANDIDA LIVATINO
di Maria Verderio
Qualche tempo fa, in occasione della presentazione
di uno degli splendidi libri di Candida
Livatino, mi sono trovata seduta ad ascoltare
l’autrice del libro mentre raccontava cosa
fosse la grafologia e cosa dicesse della persona.
Ammetto… con un po’ di scetticismo, quando
Candida ha chiesto chi volesse fare da volontario
per dimostrare la scientificità della
materia, mi sono alzata e ho cominciato a
scrivere una frase su un foglio bianco:
“Cara Candida,
ti ringrazio di cuore per questa tua splendida
presentazione. Maria”
Niente di ché per una giornalista… mi sarei
anche potuta inventare qualcosa di più
creativo e simpatico. Ma ciò che è accaduto
dopo mi è rimasto e mi resterà nel cuore
per sempre. Candida Livatino, analizzando
le curvature e le tipicità della mia grafia, ha
fatto un ritratto psicologico di Maria Verderio
che nemmeno il miglio psicanalista avrebbe
potuto fare.
Ebbene, se vi capitasse di vedere che c’è una
presentazione in qualsiasi libreria d’Italia,
approfittate. Andate ad ascoltare cosa ha da
dirvi Candida e trovate il riscontro nel suo ultimo
libro!
“La grafologia è una scienza meravigliosa
che aiuta a conoscere la nostra anima. Esiste
un significato che va oltre il segno che una
mano può tracciare su un foglio. Siano parole
scritte, scarabocchi o disegni, il risultato
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BRESCIAUP
di quel movimento parla di noi” dichiara
Candida Livatino, autrice del libro “Dagli
scarabocchi alla firma” ed Mursia, pagg. 180,
Euro 16,00. “Oggi, nel mondo delle comunicazioni
digitali, scrivere a mano è una delle
opzioni possibili, ma dovrebbe essere considerata
una pratica irrinunciabile a ogni età.
Per questo nel mio libro dedico un capitolo
all’importanza di scrivere a mano e ai benefici
che ne derivano in termini di sviluppo della
capacità di concentrazione, di selezione dei
concetti chiave, della memoria e di altre abilità
fondamentali. Ma questo mio libro contiene
tantissime altre novità, a partire da una
parte didattica nella quale prendo in esame
nuovi segni grafologici, a un capitolo curioso
che ci aiuta a capire perché scegliamo
un colore di penna piuttosto che un altro, a
un altro in cui analizzo i nostri scarabocchi,
fino alla parte dove spiego cosa nasconde la
firma e analizzo quelle di protagonisti della
scena politica italiana ed internazionale, di
campioni di calcio, di grandi maestri dell’arte,
reali, figure eroiche del nostro Paese e
persino di personaggi della cronaca nera”.
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BRESCIAUP
ANIMALI E IL GIRO DEL MONDO:
LA MOSTRA DI RADICI&RADICI DÀ VITA ALL’EX ENEL
di Pietro Bazzoli
Abbiamo spesso considerato come le logiche
del contemporaneo riescano a inserirsi
all’interno di spazi altrimenti abbandonati a
loro stessi, in una visione consapevole in cui
l’arte rivitalizza il luogo.
L’Ex Enel di Via Leonardo da Vinci a Brescia è
infatti un sito unico, un cantiere a cielo aperto
che sostituisce le prospettive del consolidato
white cube, e che rappresenta l’idea “dell’urgenza
creativa generata dalla pandemia”.
La mostra dei fratelli Radici, “Animals & Travels”,
racchiude in un unico colpo d’occhio
uno sguardo attento sul mondo, che si evince
da contrapposizione e riflessione, che generano
l’equilibrio dell’intera mostra.
Perché se da un lato la fantasia ha il sopravvento
sulle logiche naturali, dall’altro le tematiche
del viaggio riferiscono allo osservatore
la cronaca dell’esperienza.
È così che questa distanza tra immaginario e
reportistica conserva una sola interezza.
È pur vero che ciò che all’apparire è nettamente
diviso, seguendo strade parallele, in
realtà fa del rapporto dualistico la propria ragione
d’essere, al punto che solo dalla giunzione
si ha un discorso completo e articolato.
Allo stesso modo, ciò che gli artisti affrontano
con pittura e fotografia non può essere separato
in maniera netta e automatica.
Nelle opere di grandi dimensioni di Roberto
Radici, gli animali hanno il sopravvento sullo
spazio, in un divenire che contempla sia
l’allontanamento della figura umana che una
mescolanza di caratteristiche di specie, tali
da rendere inedita la stessa figura.
È un bestiario fantastico, che accende nella
memoria le prime immagini enciclopedie
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BRESCIAUP
e che - forse - proprio da queste prendono
spunto. Si ripensa allora ai tratti descrittivi
(Perché da descrizioni prendono spunto) del
Rinoceronte di Albrecht Dürer, un pachiderma
che suscitava stupore e un esotico mistero
nelle menti dell’Europa continentale.
Quelle di Radici sono figlie del medesimo
investimento fantastico: animali ben riconoscibili
assumono tratti anticonvenzionali, per
forma o dimensioni.
Api giganti, rane nate in un nido sul dorso di
un coccodrillo, lupi con code di pavone o giraffe
zebrate.
una personale enciclopedia moderna, dove
sono riscritti i parametri dell’esistenza.
A far da contraltare a questa visione (anche
in termini espositivi: le due sezioni sono intervallate
da un colonnato), negli scatti di
Giuliano Radici prevale la figura umana. Le
fotografie rappresentano diari di viaggio che
narrano gli spostamenti attraverso i volti e
le abitazioni delle popolazioni incontrate. Si
tratta di un lungo percorso che ha restituisce
frammenti di vita lontana. Si percepisce
un realismo intenso, eppure altamente sentimentale.
Sono chimere contemporanee, che fanno
riflettere sul presente e sulle alterazioni del
gene, per sondarne i risultati in termini stilistici.
Non è un caso che queste opere abbiano
visto la luce proprio nel periodo del
lockdown, in cui l’artista di è trovato a confrontarsi
con il virus e le sue implicazioni.
I colori, le campiture e la materia palpabile di
cui vivono le opere sono parte integrante di
La figura umana può essere considerata sì
rappresentazione della comunità, ma conserva
sempre una propria dimensione peculiare,
personale e unica. E, di fianco, vivono
oggetti quotidiani, tazze, letti, quaderni scritti
a mano, come a voler aggiungere elementi di
racconto a un quadro già riccamente decorato
(in termini umani, e non velleitari o edonistici).
Ecco che una donna del Ruanda, la
cui cicatrice sul volto non passa tristemente
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BRESCIAUP
inosservata, riesce a essere emblema di un
popolo da sempre squarciato da lotte intestine;
a essere simbolo della sofferenza femminile;
a essere donna: individuo unico che
conserva ancora in fondo agli occhi i propri
segreti e le aspettative del futuro. Oppure
una coppia di uomini sovietici, l’uno giovane
con braccio alzato, l’altro più anziano e stremato
su una sedia, raccontano le altalenanti
vicende di un popolo che ha vissuto con la
fantasia di spaccare il mondo e, insieme, con
le crepe che hanno portato al collasso del regime;
rappresentano il passato e il futuro, il
ricordo di una realtà scomparsa con la caduta
del Muro e l’attesa del domani, senza che
manchi il retrogusto inconsapevole e imprudente
tipico della giovinezza.
O, ancora, i luoghi vissuti: ognuno di essi è
testimonianza silente del passaggio di qualcuno,
senza indagine su chi sia stato ma
pur conservandone una scia inequivocabile.
Anche formalmente, le fotografie cambiano:
dove è presente una figura, questa è colta
nella sua spontanea realtà; i luoghi invisibili,
invece, possiedono un equilibrio formale tale
da renderli universali.
Un viaggio nell’anno dei non-viaggi, che si
tra dirama tra Cile, Bolivia, Hong Kong, Giappone,
India, Malawi, Cambogia in una memoria
che ha radici lontane.
Le due sezioni sono unite in un’unica narrazione
da un carteggio che occupa le pareti,
un collage di dettagli appartenenti a entrambi
gli artisti, che rappresenta senza dubbio le
pagine di un catalogo che è manifesto della
vita stessa.
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BRESCIAUP
Modella del mese
VALERIA NEGHIN
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Modella
DEL MESE
MODEL
VALERIA NEGHIN
PHOTOGRAPHER
CESARE PALAZZO
LOCATION
BRESCIA
HAIR STYLIST
HAIR CONCEPT BRESCIA
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IL SOGNO DELLA FRECCIA ROSSA
di Stefano Bertazzoni
Chi da bambino non ha mai sognato di sfrecciare
a tutta velocità su una di quelle preziose
auto, dal sapore storico, che annualmente sfilano
in passerella percorrendo mezza Italia? E
chissà quanti ancora oggi lo sognano. Beh, c’è
chi quei sogni li ha fatti (e li fa), e chi mente.
Poi c’è chi quei sogni li realizza, partecipando
a quella che è stata definita “la corsa più bella
del mondo”. Sì, perché quella gara di regolarità
è così amata dai cittadini di tutto il mondo
tanto da convincere decine di persone a prendere
un aereo e fare la traversata dell’Atlantico
solo per percorrere le famose 1000 miglia. Per
giunta su un’auto tutt’altro che confortevole.
Bisogna essere proprio matti.
Si dice che a Brescia siano tre le cose sacre:
il pota, la caccia e la macchina. Dicerie a parte,
che pure contengono un fondo di verità, è
indubbio che la passione per i motori scorre
nelle vene dei bresciani. Ed è proprio questa
passione, unita ad un pizzico di (sana) follia,
che, quasi cent’anni fa, ha spinto un gruppo
di piloti bresciano ad organizzare quella che è
poi diventata un’attrazione mondiale, della cui
storia ed evoluzione tutti conosciamo. La 1000
Miglia è per ogni cittadino bresciano, grande
o piccino che sia, un momento magico. Un mix
di sensazioni che inebriano il corpo difficili da
raccontare. Solo vivendole sulla propria pelle
si possono capire. La città si trasforma. Per
l’occasione veste i panni di un centro attrattivo
internazionale, con cittadini comuni e celebrità
di decine di paesi differenti che non vogliono
mancare all’appuntamento della “gara più
bella del mondo”.
Quest’anno il virus ha deciso che la gara non
si sarebbe dovuta fare. Ma la 1000 Miglia è più
forte anche di Covid-19, e la 38esima edizione
non è mai stata annullata, ma solo posticipata
a questo periodo d’ottobre. Un’edizione
particolare se si considera anche la disdetta
di alcuni dei concorrenti provenienti da paesi
che, oggi, vivono una situazione emergenziale
particolare, come India e Stati Uniti. Ma lo spirito
non è cambiato. La voglia di partecipare
alla corsa, in maniera diretta od indiretta, è immutata.
I motori rombano. Le folle scalpitano.
Che la 1000 Miglia abbia inizio!
50
BRESCIAUP
IL TUO
INTEGRATORE
CONTRO LA STANCHEZZA
FISICA E MENTALE
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BRESCIAUP 57
FITNESS O COACHING?
di Roberta Colico
Roberta Colico è Fitness Coach e Socia Fondatrice
del format Glutei UP - conosciutissima
nel panorama sportivo del basket bresciano
- sia per una fulgida carriera da giocatrice
in A/1 nel Basket Montichiari prima e più
recentemente nel Pontevico e nella Fortitudo
Basket, che come volto di commentatrice del
programma Pick&Roll dell’emittente televisiva
Well TV.
Cosa è Glutei Up?
Il progetto Glutei Up unisce la mia passione
per lo sport con la conoscenza specializzata
nel mondo del fitness. Ho desiderio di avere
mamme, donne, atlete più sicure di loro e per
loro immagino attività fisica ed una rete di servizi
che possano fornire risposte concrete per
il loro benessere e permettergli di raggiungere
i loro risultati più rapidamente.
Dove e quando?
Glutei Up opera a Brescia – presso la palestra
Dynatek – in Viale Italia 13A, palestra spaziosa,
pulita e dotata di ogni confort. I corsi
di Functional Training, Glutei Tonic e Total
Body si tengono il Lunedi, Mercoledì e Venerdì
di ogni settimana, dalle 12.45 alle 13.35. Glutei
UP opera anche come Personal Training
ed On-line realizzando percorsi su misura per
migliorare il benessere dei propri atleti.
Perché scegliere Glutei UP?
Perché troppo spesso quando si è in casa è
facile trovare una scusa per non fare esercizio,
perché è difficile darsi una disciplina che
possa portare a dei risultati rapidamente. Ma
soprattutto perché a Glutei UP l’atmosfera è
socievole, ci si può parlare e darsi sostegno, e
facile interagire con le altre ragazze e soprattutto
non hai nessuno a fissare chi fatica!
52
BRESCIAUP
Perché ti definisci un Coach?
Semplicemente perché con le mie atlete –
che non giudico ed a cui non posso dirgli il
potenziale che ci vedo (nonostante spesso mi
parlano dei loro limiti) – ci lavoro insieme affinché
ci arrivino, attraverso di me, da sole, per
ottenere risultati permanenti nel tempo che è
l’unica cosa che conta.
Quindi sei un mezzo?
Esatto. Per questo mi piace definirmi coach
che in inglese significa proprio carrozza, ciò
che ti porta da un punto ad un altro di un percorso.
Cosa è il Coaching?
Ti faccio un breve accenno storico. Socrate
è considerato il padre del Coaching. La Maieutica
(che significa arte della levatrice), da
lui fondata, è l’arte di far venire alla luce, ciò
che è già proprio della persona. Da sempre
il Coaching viene utilizzato in combinazione
con lo sport, e tipicamente perché quando un
giocatore ha un’immagine e una sensazione
del risultato che vuole ottenere, allora questo
migliora da solo, e cosa più importante, mantiene
nel tempo i risultati.
Cosa ti piace nel Coaching?
Penso che alla fine, sento che mi fa star bene
aiutare gli altri. E credo talmente tanto nello
Sport che non riesco ad immaginare come
farlo diversamente.
Facebook: @MensSanaGluteiUP
Instagram: @_gluteiup_fit_
www.menssanagluteiup.it
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1000Miglia 135
ICIO FRANZONI (ROYAL MANAGEMENT):
LA BELLEZZA EMOZIONA
di Lorenzo Tiezzi
Abbiamo fatto quattro chiacchiere con
Maurizio “Icio” Franzoni, 45 anni, di Verona.
Nel tempo, in circa 15 anni, è riuscito
a creare una delle realtà più solide dell’entertainment
italiano, Royal Management.
Le ragazze che ballando rendono unici gli
show dei locali italiani, spesso lavorano
con la sua agenzia. E oggi che le discoteche
sono in difficoltà, cosa fa Icio? Continua orgogliosamente
a definirsi ‘discotecaro’. “Per
me quello nei locali è sempre stato un lavoro
vero, serio”, racconta Icio. “Ho iniziato
a soli 16 anni, ovviamente un po’ per caso.
Nel 1991 ero in vacanza con i miei genitori
a Riccione e mi fermarono per strada. Ero
già patito di Jean Paul Gautier… Mi chiesero
se volevo fare il PR, termine che all’epoca
pochi usavano. Da allora di tempo ne è
passato molto. Ma resto della mia idea: l’intrattenimento
è un settore difficile. Si lavora
anche di giorno, non solo di notte. E dopo
una certa ora, quando tutti posso rilassarsi
il cervello deve continuare a girare”. Royal
management non fa la differenza solo con
modelle e modelli mozzafiato. Ha a disposizione
ciò che può fare centinaia di abiti e
costumi capaci di esaltare la bellezza delle
ragazze in modo sempre diverso in tanti
magazzini sparsi per l’Italia. Può sembrare
strano, visto che lo show biz sembra a molti
una faccenda di lustrini e dolce far niente,
ma in un lavoro di questo tipo, con tante
persone in giro ogni weekend, la logistica è
fondamentale.
55
BRESCIAUP
Come è nata Royal Management, la tua
agenzia?
Dopo tanti anni come PR, poi anche come
direttore e organizzatore, sono diventato un
punto di riferimento per le aziende che nei
primi anni 2000 volevano essere presenti in
discoteca con il loro brand. Erano gli anni
dei tour. Non è stato poi così difficile proporre
modelle e modelli per gli show dei locali.
La bellezza, anche di notte, come nella
moda, nel cinema, nella danza e in tanti altri
settori dello spettacolo, conta. Nel tempo,
che l’agenzia credo sia molto seria e curi
ogni dettaglio, è diventata un riferimento
e lavora con gran parte dei locali italiani di
riferimento... e non solo, visto che spesso
sconfiniamo in Svizzera e Francia e pure ad
Ibiza.
A molti sembra che muoversi su un palco,
per una bella ragazza, non sia così difficile...
Non è affatto così. Basterebbe provare una
sola volta per capirlo. La timidezza, per
ognuno di noi, può essere un problema
nella vita di ogni giorno, figuriamoci su un
palco. Credo addirittura che chi sa muoversi
con tutti gli occhi addosso possa poi iniziare,
magari, una vera carriera nello show
business. Per questo mi piace lavorare con
ragazze che siano alle prime esperienze.
Posso passare loro tutto quello che ho imparato.
Posso aiutarle a trovare il giusto atteggiamento
e farle progredire. Oltre che
bellissime e brave sul palco, le ragazze che
fanno sognare lo show business devono essere
puntuali, serie, gentili, spensierate…
Che consigli daresti a chi deve organizzare
il party perfetto?
La bellezza è fondamentale. Se collocata
nel giusto contesto, crea emozione.
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IL CANTO DELLE SIRENE
Poesia di
Tuly Sigalini
Metafora d’autunno
Succeda quel che succeda, anche questa
estate passerà,
lascerà il suo caldo peso greve e
luciferino,
arrendendosi al fresco dell’autunno,
alle brume nebbiose sui nostri campi ora
riarsi,
ai profumi dolciastri delle foglie sul
terreno,
all’aroma dei funghi sui greti dei fiumi,
ai frutti profumati delle viti e dei
castagni.
Succeda quel che succeda, tutto passerà,
nello scorrere del tempo dall’inizio
immemorabile,
il peso delle paure di oggi forgerà la
nostra tempra,
la forza dell’uomo animerà un futuro
diverso, colorato,
ancora, come la natura ci insegna e per
noi disegna,
ci disegna quel futuro a nostra insaputa,
disorientandoci,
rendendoci così consapevoli della nostra
fragilità,
che può essere la nostra forza, da cui
ripartire, ancora...
GIOVANNI DE ROSA
UNO SCRITTORE DA “TENERE D’OCCHIO”
di Laura Gorini
È certamente la “strada” del thriller e del noir,
quella prediletta ormai da un po’ di tempo da
Giovanni De Rosa, personal trainer e scrittore
di ragguardevole valore, con all’attivo quattro
bei romanzi, molto differenti tra di loro. Gli ultimi
due, usciti a pochi mesi di distanza, entrambi
pubblicati per Nulla Die Edizioni, dimostrano
in maniera piuttosto lampante, per chi
lo segue a livello di scrittura fin dai suoi esordi,
la crescita, assolutamente ingente – sia a livello
stilistico che narrativo – che De Rosa ha
messo in atto, in maniera del tutto inconsapevole,
complice certamente il lungo e assai
estenuante lockdown, durante il quale si è dedicato
alla sua grande passione. Ma c’è un filo
rosso che in qualche maniera lega le sue due
ultime “fatiche letterarie”?
Entrambe sono romanzi corali, dunque a più
voci, ove non esiste pertanto un solo protagonista,
ma piuttosto tanti e svariati protagonisti,
sia maschili che femminili, tutti quanti degni
di rispetto e di sincera curiosità nei loro confronti,
tant’è che – forse – meriterebbero degli
spin-off, oltre che una rappresentazione cinematografica.
Personaggi tutti molto particolari, che possiedono
svariate sfaccettature e che quando
ci vengono presentati per la prima volta, ci
appaiono in una maniera molto differente rispetto
a come risultano poi nelle parti finali,
lasciandoci letteralmente spiazzati.
Se Onice Nera, tra i vari argomenti trattati con
assoluta maestria da parte dell’autore, offre ai
lettori adulti anche lo scenario di una storia
d’amore malata, dove la giovane donna subisce
il compagno, che pressoché quotidianamente
esercita violenza psicologica nei suoi
confronti, in Questa È La Vita Che Voglio trova
-invece- ampio spazio la cosiddetta “Sindrome
di Stoccolma”.
Giovanni De Rosa è tornato, è cresciuto e maturato.
Uno scrittore pertanto da tenere d’occhio!
59
BRESCIAUP
La nostra tradizione nella ristorazione risale al 1963 con la trattoria “Le Pinpinele”. Nel 1971
sorgeva poi il “Portichetto” con le sue ampie sale fino a 400 posti, un cortile attrezzato per
attimi di svago all’aria aperta ed un parcheggio interno riservato.
Vi offriamo un locale accogliente con personale qualificato e cortese, con saloni decorati per
festeggiare momenti importanti della vita e con la possibilità di personalizzare le sale in base
alle proprie esigenze.
60
BRESCIAUP
LA RIUSCITA DI UN GRANDE EVENTO È AFFIDATA
ALL’AMBIENTAZIONE, ALLA RAFFINATEZZA ED ALLA
QUALITÀ DELLE PORTATE.
Ristorante “Al Portichetto” 25020 Flero (BS) Via XXV Aprile, 70
Infoline 030 2761219 - Cell. 335 6829707 - 335 315545
www.ristoranteportichetto.it - email: info@ristoranteportichetto.it - B Portichetto
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BRESCIAUP
UMBRIA E TOSCANA:
TODI IN SELLA
Motoavventure di Simone Mor
Ripartiamo. Come in un episodio del grande
personaggio di Paolo Villaggio, il rag. Fantozzi
:“ In sella, alla bersagliera !!!” risaliamo sulle nostre
due ruote anche con i racconti di viaggio.
Evitiamo naturalmente il dolore pazzesco del
ragioniere, anche perché le nostre moto hanno
delle sedute molto più comode della sua bici.
Tra l’altro, il discorso della comodità della sella
di una moto, è un dettaglio non di poco conto,
in particolare per chi utilizza le due ruote anche
per lunghi viaggi e per parecchi giorni di seguito.
Chi ha intenzione di farne principalmente
questo uso, di sicuro si orienterà sull’acquisto
di una moto da turismo, ma anche in questo
segmento di motociclette, ci sono alcune leggere
differenze di confort tra una marca e l’altra,
e tra un modello e l’altro. Altro dettaglio non
trascurabile, considerare se l’uso turistico della
moto è da soli o con passeggero. Quasi sempre
trattasi di una dolce compagnia femminile,
alla quale va giustamente riservata la massima
attenzione per fornirle l’adeguata comodità durante
il viaggio. Ne beneficerà la passeggera,
ma anche le vostre orecchie, perché eviterete
di sentire continue lamentele durante il viaggio,
a meno che stacchiate l’interfono tra i vostri caschi.
Stavo scherzando !!!! Viva le donne, perché
come dice un proverbio cinese: “ Le donne
sorreggono metà del cielo “
Torniamo a noi. Dove eravamo rimasti?
Siamo in viaggio tra l’Umbria e la Toscana, due
regioni del centro Italia con infiniti luoghi da visitare.
La giornata si apre ancora con un sole
magnifico che invita a ripartire, e la meta prevista
oggi è orientata verso il sud, verso quel
centro d’Italia anche geografico che ha il suo
apice nelle vicinanze della cittadina di Narni,
non Narnia quella del film, anche se volendo ci
sono aspetti curiosi tra le due realtà…
Via quindi. Prendiamo la superstrada direzione
Perugia (ricordo che noi siamo accampati al
camping Badiaccia sul lago Trasimeno ), e poi
giunti al capoluogo scendiamo per la SS3bis,
direzione Roma. Lo so che esiste il detto “tutte
62
BRESCIAUP
le strade portano a Roma “, ma qui in Umbria è
facile trovare indicazioni per l’Urbe. Durante il
tragitto, si è immersi in un “verde abbagliante”.
La Natura con la sua vegetazione è stata generosa
con questo territorio, che regala emozioni
e respiro salutare collina dopo collina.
Passiamo sopra monumenti di storia, come antichi
ponti romani, e ci vengono regalati scorci
di borghi antichi con case in pietra arroccate
armoniosamente sopra un colle.
Dopo circa due ore ( si in vacanza il tempo è
relativo ) anche se la distanza si potrebbe percorrere
in un’ora circa arriviamo alla cittadina
di Todi. Mi piace molto la breve descrizione del
sito Expedia che illustra così la città:
“Cittadina nel cuore dell’Umbria, definita addirittura
la “città ideale in cui vivere”: “Abbarbicata
su dolci colline, con una posizione strategica
e una vista mozzafiato, Todi ci catapulta direttamente
dentro a una lezione di storia, con le
sue cisterne romane, i reperti etruschi e i palazzi
medievali “.
Proprio così. Todi rappresenta in pieno lo spirito
medioevale che si respira appena entrati
in città. Gran parte delle cose da visitare sono
concentrate in centro, in Piazza del Popolo.
Attenzione!!! Con le moto si può arrivare quasi
fino in centro, ma fate attenzione a non trovarvi
bloccati nelle zone pedonali, perchè poi le deviazioni
transitabili vi portano su stradine sempre
più strette dove addirittura fate fatica poi a
girarvi con le moto.
Meglio quindi cercare parcheggio leggermente
fuori. Fate due passi, che fan sempre bene, e
così potete anche ammirare la bellezza urbanistica
della cittadina
Che dire, noi ci siamo fermati fino a tardo pomeriggio
anche perchè siamo rimasti a tavola
circa due ore alla locanda Pane e Vino, posto
originale dove assaporare le specialità umbre.
Quel giorno avevamo messo in programma altre
mete, ma è andata così. Le nostre vacanze
da motociclisti sono speciali anche per questi
continui cambiamenti di programma. Succede
spesso anche durante un tragitto. Si parte per
una meta, ma poi si scorge un’indicazione, un
luogo, un orizzonte che ci colpisce e che dobbiamo
per forza raggiungere.
ADUA DEL VESCO:
DOPO GABRIEL GARKO UN’ALTRA STORIA FALSA
di Maria Verderio
A dare inizio a tutto è stato Gabriel Garko
che, durante una delle prime puntate del
GF Vip aveva rilasciato delle imbarazzanti
dichiarazioni facendo coming out. Ciò che
però non ha convinto sono state le modalità
con cui l’attore lo ha fatto. Il famoso Segreto
di Pulcinella (che tutti conoscevano) è stato
dichiarato in diretta Tv (non fosse almeno
per alzare un audience che era fortemente
in bilico e, a quanto pare, l’obiettivo è stato
centrato perché le puntate successive sono
state seguite da più persone). Amori finti
e storie pubblicizzate a tavolino e dettate
dall’ufficio stampa dell’agenzia presso cui
l’attore lavorava. Sarà vero? Non si sa, ma
veri sono i soldi dell’ingaggio di Garko che,
per svelare questo segreto si sarebbe intascato
60,000 euro.
Ma la storia non finisce qui. Stando alle rivelazioni
che Adua Del Vesco (ex finta fidanzata
di garbo) ha fatto durante il GFVip, anche
la storia con Massimiliano Morra era finta.
Anzi, fintissima, come i sentimenti e gli scoop
che in queste prime puntate sono stati
utilizzati per alzare lo share (è la prima volta
che il GFVip riesce a reggere il braccio di ferro
con Io ti cercherò di Gassmann).
Adua del Vesco ha voluto raccontare tutta la
verità sulla sua storia con Massimiliano Morra
e così, dopo la finzione con Gabriel Garko,
Adua confessa che anche la relazione con
Morra era costruita a tavolino. Anche Massimiliano
ha avvallato la storia di Adua Del
Vesco ammettendo la verità. Morra, però,
avrebbe negato la sua presunta omosessualità.
Per questo scivolone, Adua ha chiesto
scusa a Massimiliano. Insomma, tra finzioni,
tavolette costruite a tavolino e un gossip che
convince sempre meno, Pet&People magazine
ha raccolto splendide immagini della
bellissima attrice in compagnia dei suoi animali.
Sull’amore per gli amici a 4 zampe è
impossibile mentire, non fosse altro che per
la capacità dei nostri amici di donare amore
incondizionatamente. Loro non sono capaci
di dire bugie, mai.
@petandpeople_magazine
64
BRESCIAUP
HEM-KEEPER
L’ACCESSORIO MODA CHE BLOCCA IL
RISVOLTINO ALLARGA I SUOI ORIZZONTI
Hem Keeper, dall’inglese “Guardiano dell’orlo”,
è il blocca risvoltino di cui avrete sentito
parlare attraverso i social media negli ultimi
tempi ed è l’idea, nata e brevettata da tre giovani
imprenditori bresciani.
Un progetto che prende forma dall’unione di
un rapporto di amicizia duraturo nel tempo
e dal mix vincente delle competenze di Luca
Montemurro, Andrea Martinelli e Davide Sabaini.
L’accessorio che non c’era, come amano definirlo
i suoi tre ideatori, unisce funzionalità,
versatilità essendo completamente combonibile
e resa estetica, per dare agli amanti del
risvoltino la giusta soluzione per completare
il proprio outfit, da uno stile più sportivo fino
a quello più elegante, e soprattutto sia per
Donna che per Uomo.
Come è nata la vostra idea ?
“L’idea è nata poco più di un anno fa, durante
un aperitivo, e da subito ci è sembrata una
sfida da prendere al volo, sia a livello personale
che professionale. L’obiettivo era quello
di provare a lasciare un nostro segno con
qualcosa che ci appartenesse e dare la giusta
rilevanza ad un elemento pressoché imprescindibile
all’interno del nostro modo di
vestire: il Risvoltino.”
Un’idea che avete brevettato, quindi Hem
Keeper è unico al mondo ?
“Esattamente, la cosa per noi fondamentale
è stata questa, verificare che l’idea, pensata
quasi per gioco, fosse effettivamente un oggetto
mai pensato da nessuno e soprattutto mai
commercializzato nel panorama mondiale.
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BRESCIAUP
In questo senso Isinnova (Azienda in cui Davide
ricopre il ruolo di Industrial Designer) è
stata un supporto fondamentale, assistendoci
durante tutto il processo brevettuale.
È il brevetto, infatti, che oggi ci dà la forza di
avere in mano un prodotto unico al mondo.
Quali sono ora i prossimi step di HK ?
“Ora il nostro obiettivo è quello di presentare
Hem Keeper in tutte le sfumature che abbiamo
creato e sviluppato, ma che soprattutto
non abbiamo ancora svelato al 100%.
Abbiamo tante novità per quanto riguarda la
varietà dei materiali, dei colori e degli abbinamenti
con i classici accessori della moda,
come possono essere le calze.
E poi non ci siamo fermati al solo orlo dei
pantaloni; chi di voi non si risvolta le maniche
della camicia?”
Siete partiti da Brescia, ma quali sono le
aspettative del vostro prodotto ?
“Il lancio di Hem Keeper ha generato una
certa curiosità, soprattutto in realtà sicuramente
più grandi e consolidate di noi in questo
settore, che hanno voluto scoprire più da
vicino il Blocca-risvoltino, made in Brescia.
Ma di più per ora non si può dire...
Incrociamo le dita per voi allora... in chiusura,
per i nostri lettori, dove possono
scegliere il loro Hem Keeper ?
“Direttamente sul nostro E-commerce, disponibile
sul sito hem-keeper.com, dove
sbirciare tutta la collezione e acquistare il
vostro modello. In più potrete trovare i nostri
attuali partner store in zona Brescia e Mantova.
”
In bocca al lupo a questa nuova start up.
“Grazie a voi di Brescia Up, ricordate keep
high your mood, keep high your style, keep
high your pants “
67
BRESCIAUP
MUSEO MILLE MIGLIA
Museo
Visitate il Museo Mille Miglia e farete un “viaggio nel tempo” alla
scoperta della “corsa più bella del mondo”, attraverso l’esposizione
di auto da collezione, oggetti, abbigliamento e filmati dell’epoca.
Ristorante & Bar
Nella Taverna Mille Miglia potrete assaporare i gusti ed i sapori
classici della buona cucina, in un’atmosfera tranquilla e familiare.
L’ambiente riservato ed accogliente della Taverna Mille Miglia è
ideale per pranzi e cene private o aziendali.
Sale Meeting
Il Museo offre inoltre sale per meeting per CDA, incontri direzionali,
convention, eventi e business room. Nella stupenda cornice di un
monastero del 1.008.
MUSEO
Tel. 030 3365631
TAVERNA
Tel. 030 3365680
Viale della Bornata, 123 - S.Eufemia - Brescia
segreteria@museomillemiglia.it - www.museomillemiglia.it
LA GRANDE “ZEBRE FAMILY” ACCOGLIE
L’IMPORTANTE CLUB BRESCIANO
Lumezzane, 15 ottobre 2020 – I Centurioni
Rugby hanno aderito ufficialmente al progetto
franchigia “Zebre Family”, iniziativa inclusiva
della franchigia federale dello Zebre Rugby
Club dedicata alle società alla base del movimento
ovale italiano attiva dal 2018.
Dopo più di due anni di attività sono ormai più
di 90 le società provenienti da tutta Italia che
si sono affiliate alla franchigia di base a Parma
che partecipa ai campionati internazionali del
Guinness PRO14 e della coppa europea EPCR
Challenge Cup.
Questo progetto di collaborazione tra le Zebre
e le squadre della franchigia Zebre Family
prevede, oltre a numerose iniziative aventi
come protagonisti gli atleti multicolor in eventi
quali tornei giovanili e attività del minirugby e
juniores, anche incontri dedicati a figure tecniche
e manageriali, sinergie commerciali e la
possibilità di visibilità permanente per i club
allo Stadio Sergio Lanfranchi di Parma, la casa
delle Zebre.
“Entrare a far parte delle Zebre Family è sicuramente
per noi fonte di grande prestigio”
commenta il General Manager Luca Raza, “e
siamo molto contenti della possibilità che ci
è stata data di entrare a far parte di questo
progetto, essendo essa un’opportunità sia per
la dirigenza della società sia per la crescita del
club grazie a tutti i servizi che le Zebre mettono
a disposizione delle squadre affiliate.”
69
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72
BRESCIAUP
QUALI SONO LE TENDENZE MODA PER
L’AUTUNNO INVERNO 2020/2021?
Terminate le fashion week di New York, Londra,
Milano e Parigi, è arrivato il momento
di definire le linee guida che caratterizzeranno
le collezioni moda Autunno Inverno
2020/2021.
L’immagine femminile che restituiscono le
principali maisons per il prossimo autunno-inverno
è quella di una donna eclettica,
fedele a se stessa, che passa con disinvoltura
da una mise hollywoodiana a look super
femminili ad outfit british-style. Le tendenze
viste sulle passerelle ci offrono una palette
di scelte davvero vasta.
Dopo l’invasione anni Settanta del velluto
a coste delle scorse stagioni, oggi la moda
non ha dubbi e eleva il velluto liscio a protagonista
del look da giorno e da sera.
Maglie e maglioni saranno i nuovi capisaldi
degli armadi invernali. La classica maglia
viene declinata in tante versioni: abiti, pullover,
gonne e persino cappotti e pantaloni.
Le gonne longuette segnano le tendenze
moda dell’inverno 2021: sono sempre di
tendenza e di modelli all’ultima moda ce ne
sono molti, da quelli ampi, svasati e a pieghe
fino a quelle a tubino, ovvero le pencil skirt
in tessuto e in pelle per look rock chic.
Per concludere, le scarpe. I cuissardes si allungano
fin sopra al ginocchio e sono i nuovi
protagonisti della scarpiera del prossimo
autunno inverno 2020/2021. Stretch o tubolari,
flat o col tacco, da indossare con gonne
e vestiti dallo spacco alto.
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BRESCIAUP
Piatto del mese
Piatti tipici, novità, classici rivisitati, piatti dello chef, verranno a rotazione ogni mese messi
sotto giudizio da noi, per assicurarvi che quando si mangia non si scherza.
TOUR del
La proposta dello Chef
Misto Sushi e zucchine
Descrizione:
Prepararazione gastronomica
a base di riso e pesce crudo
tipica della cucina giapponese,
confezionata con zucchine.
attesa: 8
qualità: 9
presentazione: 8
cordialità: 7
accoglienza: 8
il voto del nostro lettore: 9
... SE NON LO AVETE ANCORA PROVATO, PASSATE DA:
VICOLO SALNITRO, 9 - PALAZZOLO S/O (BRESCIA)
Seguici su
Se hai preso nota dei nostri voti o ti è venuta fame puoi considerarti già parte di queste visite a sorpresa! Quale sarà
il prossimo piatto vittima del nostro tour? Seguici sul profilo instagram @BRESCIAUP, tieni controllate le nostre
stories, se saremo in un ristorante che già conosci avrai la possibilità di dare il tuo giudizio, votando! A PRESTO!
74
BRESCIAUP
Cocktail del mese
APERIPIERO
DESCRIZIONE:
“Aperipiero“ è una rivisitazione
dell’intramontabile cocktail italiano
Negroni. Esso esalta a pieno le
caratteristiche di Piero Dry Gin.
Semplice, equilibrato ed allo stesso
tempo affascinante, per un risultato
morbido, aromatico, dolce e amaro
INGREDIENTI
• 4 cl di Piero Dry Gin
• 2,5 cl di Vermouth Rosso
• 1/2 cl Rabarbaro Zucca
• Cubotto di ghiaccio
• Guarnire con scorza d’arancia
TECNICA DI
PREPARAZIONE:
Stir & Strain
BICCHIERE
CONSIGLIATO:
Tumbler basso
DOVE LO TROVI?
Romina Roncadori del Cadillac
Bottega Cafe (Desenzano del
Garda – BS)
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attesa: 9
qualità: 9
presentazione: 10
cordialità: 10
accoglienza: 10
il voto del nostro lettore: 10
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BRESCIAUP
Un Piacere Inimitabile
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OROSCOPO
ARIETE
Un oroscopo all’insegna della grinta, quello
voluto dalle stelle per i nati nel segno
dell’Ariete. La vita di coppia non risulta
particolarmente romantica, tuttavia i partner
potrebbero essere spinti da una famelica
passione. In ufficio, invece è necessario
prestare attenzione alla comunicazione con
colleghi e superiori.
CANCRO
Un oroscopo intrigante, ma con qualche
sfida da superare, quello voluto dai pianeti
per i nati nel segno del Cancro. La sfera
amorosa offre grande malizia ai partner,
tuttavia potrebbero esservi degli ostacoli
nel tramutare il desiderio in realtà. In ambito
professionale, invece, spazio alla creatività.
TORO
Sette giorni promettenti, quelli voluti
dagli astri per i nati nel segno del Toro.
L’ambito amoroso è sostenuto da un ottimo
romanticismo, che permetterà ai partner
di vivere dei momenti di grande intimità.
Sul fronte lavorativo, nel frattempo, è utile
pensare a un nuovo progetto.
LEONE
Sette giorni mediamente stabili, quelli
previsti dalle stelle per i nati nel segno
del Leone. La vita di coppia può ancora
approfittare di momenti di grande grinta
fisica, tuttavia l’intesa mentale potrebbe
risultare più confusa. In ufficio, nel
frattempo, bisognerà cercare di evitare
battibecchi con colleghi e superiori.
GEMELLI
Settimana di alti e bassi, ma senza grandi
preoccupazioni, quella in arrivo per i nati
nel segno dei Gemelli. La vita di coppia
offre una buona sintonia fra i partner, pronti
a condividere anche intriganti momenti di
passione. In ufficio, però, la comunicazione
potrebbe risultare carente.
VERGINE
Una settimana appagante, quella prevista
dagli astri per i nati nel segno della Vergine.
L’ambito amoroso offre un grande slancio
romantico, che potrebbe tramutarsi
anche in una grande sperimentazione in
camera da letto. Sul lavoro, nel frattempo,
potrebbero giungere notizie in materia di
contratti.
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BRESCIAUP
BILANCIA
Sette giorni all’insegna della passione,
quelli voluti dai pianeti per i nati nel segno
della Bilancia. La sfera amorosa favorisce i
single, pronti a lanciarsi nel corteggiamento
oppure in passioni di una notte sola.
Più rallentato l’ambito professionale,
dove bisognerà prestare attenzione alla
comunicazione.
CAPRICORNO
Sette giorni soddisfacenti, quelli in arrivo
per i nati nel segno del Capricorno. L’ambito
amoroso offre una buona intesa fra i partner,
pronti a condividere importanti momenti
di romanticismo. Sul fronte professionale,
invece, potrebbero arrivare delle importanti
gratificazioni economiche.
SCORPIONE
Un oroscopo molto creativo, quello voluto
dalle stelle per i nati nel segno dello
Scorpione. La vita di coppia garantirà una
buona intesa fra i partner, pronti a risolvere
qualche piccolo battibecco recente. In
ambito professionale, nel frattempo, si
troveranno metodi innovativi per risolvere
dei noiosi problemi.
ACQUARIO
Un oroscopo di alti e bassi, quello
previsto dagli astri per i nati nel segno
dell’Acquario. L’ambito amoroso non offre
grande romanticismo agli innamorati,
ma non mancheranno momenti di
grande sperimentazione fisica. In ufficio,
nel frattempo, bisognerà stimolare
maggiormente la propria creatività.
SAGITTARIO
Settimana un po’ statica, ma non
preoccupante, quella in arrivo per i nati nel
segno del Sagittario. L’ambito amoroso offre
una buona grinta, che i partner sfrutteranno
per la sperimentazione fisica, ma il dialogo
dovrà essere migliorato. In ufficio, nel
mentre, non è ancora tempo di avanzare
troppe pretese.
PESCI
Settimana promettente, quella suggerita
dalle stelle per i nati nel segno dei Pesci.
La vita di coppia offre un grande slancio
passionale, tuttavia i partner dovranno
esercitarsi maggiormente sul romanticismo.
Sul fronte lavorativo, bel mentre, potrebbero
arrivare notizie in merito a un aumento.
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(g/km): ciclo combinato da 140 a 272 (NEDC 2), da 158 a 281 (WLTP). I valori sono indicati a fini comparativi.
Gamma E-PACE, valori di consumo carburante (l/100 km): ciclo combinato da 5,4 a 8,9 (NEDC 2), da 6,6 a 10,8 (WLTP).
Emissioni CO 2
(g/km): ciclo combinato da 143 a 203 (NEDC 2), da 174 a 244 (WLTP). I valori sono indicati a fini comparativi.