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LA CARNE.

UNA

ALLEATA

DELLA

LONGEVITà

CHE COS’è LA SARCOPENIA

La perdita della massa muscolare con l’avanzare degli anni è un

processo fisiologico che può iniziare molto presto, già a partire da

30-40 anni. In età avanzata la perdita di massa muscolare può

divenire progressiva e generalizzata e può associarsi alla riduzione

della forza e della performance fisica. Questa sindrome geriatrica

si chiama sarcopenia, un termine che deriva da due parole greche:

“sarx” e “penia” che significano “scarsità di carne”. La sarcopenia

rappresenta una delle condizioni che maggiormente contribuiscono

alla fragilità dell’anziano, intesa quest’ultima come la riduzione della

capacità dell’organismo di fronteggiare eventi stressanti intrinseci

e/o ambientali, con conseguente aumento del rischio di eventi

avversi (disabilità, ospedalizzazione, perdita dell’autosufficienza,

istituzionalizzazione, morte). Pensate a come si trasformano le nostre

mani con il passare degli anni: appaiono sempre più magre e ossute.

Questo è anche conseguenza della perdita di massa muscolare,

dovuta alla riduzione nel numero e nelle dimensioni delle fibre

muscolari e i muscoli possono diventare pertanto anche meno forti.

La massa muscolare inizia a diminuire una volta raggiunta l’età adulta

e il tasso con cui diminuisce aumenta dopo i 50 anni: i

muscoli rappresentano circa il 45% del peso corporeo tra

i 20 e i 30 anni, ma solo il 27% all’età di 70 anni.

La sarcopenia ha numerose conseguenze negli

anziani: la perdita di forza e della capacità di

svolgere le attività di vita quotidiana, la perdita di

indipendenza, un aumentato rischio di cadute 1 ,

la fragilità, la disabilità, una cattiva salute e una minore longevità 2 .

Nello studio PURE, per esempio, che ha seguito 140mila adulti di età

compresa tra i 35 e i 70 anni in 17 Paesi, si è dimostrato che una

maggiore forza muscolare è collegata con la longevità e con un ridotto

rischio cardiovascolare 3 . Ma c’è una buona notizia! Si è scoperto che

la sarcopenia dell’anziano può essere rallentata e persino prevenuta

mantenendo attiva la massa muscolare, facendo quindi esercizio

fisico, e assumendo quantità sufficienti di proteine 4 . È molto

importante per gli anziani consumare ad ogni pasto una quantità

adeguata di proteine di alta qualità (ovvero facilmente digeribili e

con una composizione ricca in aminoacidi essenziali) e associarvi

un’adeguata “dose” di esercizio fisico. Gli amminoacidi essenziali sono

fondamentali per la stimolazione ottimale della sintesi delle proteine

del muscolo e l’aminoacido leucina è il principale mediatore di questo

processo. Le proteine provenienti da alimenti di origine animale

sono generalmente di buona qualità e possono fornire un’adeguata

quantità di leucina 5 .

1 Landi F, Calvani R, Tosato M, Martone AM, Ortolani E, Savera G, D’Angelo E, Sisto A, Marzetti E. Protein Intake and Muscle

Health in Old Age: From Biological Plausibility to Clinical Evidence. Nutrients. 2016 May 14;8(5).

2 Strasser B, Volaklis K, Fuchs D, Burtscher M. Role of Dietary Protein and Muscular Fitness on Longevity and Aging. Aging Dis.

2018 Feb 1;9(1):119-132.

3 Landi F, Liperoti R, Russo A, Giovannini S, Tosato M, Capoluongo E, Bernabei R, Onder G. Sarcopenia as a risk factor for falls in

elderly individuals: results from the ilSIRENTE study. Clin Nutr. 2012 Oct;31(5):652-8.

4 Landi F, Cruz-Jentoft AJ, Liperoti R, Russo A, Giovannini S, Tosato M, Capoluongo E, Bernabei R, Onder G. Sarcopenia and

mortality risk in frail older persons aged 80 years and older: results from ilSIRENTE study. Age Ageing. 2013 Mar;42(2):203-9.

5 Leong DP, Teo KK, Rangarajan S, Lopez-Jaramillo P, Avezum A Jr, Orlandini A, et al.; Prospective Urban Rural Epidemiology

(PURE) Study investigators (2015). Prognostic value of grip strength: findings from the prospective urban rural epidemiology

study. Lancet, 386: 266-73.

COME PREVENIRE LA SARCOPENIA

ATTIVITÀ FISICA

È risaputo che le persone di tutte le età traggono beneficio da

un’attività fisica regolare, perché muoversi riduce il rischio di malattia

coronarica, ipertensione, alcuni tipi di cancro, diabete di tipo 2 e

molte altre malattie croniche. L’inattività fisica invece rappresenta la

principale causa nella progressione della sarcopenia.

L’esercizio fisico del tipo aerobico è utile perché permette di usare

contemporaneamente un gran numero di gruppi muscolari. Esempi

di esercizio aerobico sono: camminare, salire le scale,

ballare oppure svolgere le comuni attività

casalinghe. Per poter trarre beneficio da questo

tipo di esercizio deve essere svolto per almeno 10

minuti senza interruzioni, preferibilmente tre volte

al giorno.

Anche l’esercizio fisico per aumentare la forza

e l’equilibrio è molto utile per contrastare la

sarcopenia. Si dovrebbe praticare attività di

rafforzamento muscolare almeno due volte

a settimana, con una intensità da moderata

ad elevata. Sia a casa che in palestra, l’attività

scelta dovrebbe essere per esempio piegare le

braccia utilizzando una banda elastica o usando

dei pesi, il Tai-chi, restare in equilibrio su una

gamba sola.

ALIMENTAZIONE

Anche se non esiste un alimento “elisir di lunga vita”, ci sono scelte

giuste che possono limitare l’invecchiamento muscolare.

La malnutrizione, in particolare non assumere abbastanza energia

e proteine, contribuisce allo sviluppo della sarcopenia. Infatti, i

muscoli contengono una percentuale elevata di proteine ed

assumerne la giusta quantità è fondamentale per il mantenimento

della massa muscolare. Oltre alla quantità, la qualità delle proteine

ha un’influenza rilevante. La qualità delle proteine è determinata dal

contenuto in aminoacidi essenziali e dalla loro digeribilità.

Le proteine derivanti da fonti di origine animale

hanno generalmente una buona qualità e un

effetto maggiore sulla sintesi proteica muscolare

nell’anziano rispetto per esempio alle proteine

della soia.

Alcuni studi hanno mostrato che la

vitamina D è utile per combattere la

sarcopenia. La carenza di vitamina D è

una delle carenze nutrizionali più diffuse,

in particolare nei soggetti anziani. Bassi

livelli di vitamina D sono associati a

bassa forza muscolare e l’integrazione in

individui con valori molto bassi di vitamina

D può aumentare la forza muscolare.

PERCHÉ GLI ANZIANI DEVONO MANGIARE CARNE

LA CARNE È PARTE

DI UNA DIETA EQUILIBRATA

La carne consumata nelle giuste quantità è

utile per garantire un buon apporto di energia,

proteine, vitamine e minerali nella dieta.

Il fabbisogno proteico in età anziana è

superiore a quello degli individui più giovani

per contrastare la perdita di massa e forza

muscolari che si accentua col passare degli anni.

LA CARNE È UNA FONTE PRIMARIA

DI MICRO NUTRIENTI INDISPENSABILI

Dopo i 70 anni alcune vitamine e minerali non

vengono più assorbiti con la stessa efficienza.

Una dieta variata, che comprenda anche la

carne, è in grado di soddisfare il maggior

fabbisogno di ferro, zinco e vitamina B12.

LA CARNE CONTIENE NUTRIENTI IN GRADO

DI CONTRASTARE IL DECLINO COGNITIVO

Diversi studi hanno suggerito che avere una dieta

che assicuri un adeguato apporto di vitamina

B12, selenio, folati e omega-3 può aiutare a

contrastare l’invecchiamento cerebrale. La

carne, consumata in moderate quantità, può

contribuire a soddisfare il fabbisogno di questi

nutrienti.

L’ASSUNZIONE DI ALIMENTI DI ORIGINE

ANIMALE RIDUCE IL RISCHIO DI PERDITA

DI MASSA MUSCOLARE

Le proteine derivate da alimenti di origine

animale hanno un effetto maggiore sulla

sintesi proteica muscolare nell’anziano rispetto

per esempio alle proteine della soia. Quantità

adeguate di proteine di alta qualità possono

quindi promuovere la salute muscolare e

la funzione fisica dopo i 65 anni e possono

essere utili per conseguire un miglior recupero

dalle malattie 1-2 .

% di abbassamento della massa muscolare

100

90

80

70

60

50

25

24% IN MENO

TRA I 40 E 70 ANNI

15%

IN

MENO

OGNI

DECADE

DOPO

I 70

ANNI

30 40 50 60 70

età

1 Nowson C, O’Connell S. Protein Requirements and Recommendations for

OlderPeople: A Review. Nutrients. 2015 Aug 14;7(8):6874-99.

2 Landi F, Calvani R, Tosato M, Martone AM, Picca A, Ortolani E, Savera G, Salini

S, Ramaschi M, Bernabei R, Marzetti E. Animal-Derived Protein Consumption Is

Associated with Muscle Mass and Strength in Community-Dwellers: Results from

the Milan EXPO Survey. J Nutr Health Aging. 2017;21(9):1050-1056.

LA CARNE È RICCA DI FERRO

La carne è un’ottima fonte di ferro facilmente

assorbibile ed utilizzabile dal nostro organismo.

Il ferro è necessario per la formazione

dell’emoglobina e della mioglobina, che

legano e trasportano l’ossigeno nell’organismo,

e come cofattore di alcuni enzimi coinvolti nella

trasformazione dell’energia. Negli anziani è

comune la carenza di ferro, che può causare

anemia e ridotta performance fisica.

LA CARNE È RICCA

DI VITAMINE DEL GRUPPO B

La carne contiene diverse vitamine del gruppo

B, in particolare la vitamina B12, che si può

trovare solo in alimenti di origine animale. In

generale le vitamine del gruppo B sono coinvolte

nel processo di trasformazione dell’energia,

mentre i folati (vitamina B9) e la vitamina B12

sono necessarie per la produzione dei globuli rossi.

LA CARNE È RICCA DI ZINCO

Lo zinco è importante per la crescita, la

costruzione, la riparazione dei tessuti

dell’organismo. In particolare nell’anziano la

sua carenza può contribuire al deterioramento

cognitivo e può causare problemi alla vista,

al processo di cicatrizzazione dei tessuti e

all’efficienza del sistema immunitario.

VITAMINE E MINERALI

VITAMINA A

essenziale per la

pelle, la vista, la

cicatrizzazione,

la crescita e la

difesa immunitaria

(presente nel fegato)

VITAMINE GRUPPO B

(B1, B2, B6)

per utilizzare l’energia derivante

da carboidrati, proteine e grassi,

essenziali per la crescita

VITAMINA B12

indispensabile per la

formazione dei globuli rossi

e il buon funzionamento del

sistema nervoso

VITAMINA D

necessaria per la formazione

delle ossa, promuove

l’assorbimento del calcio

(presente nel fegato)

POTASSIO

aiuta a regolare

l’equilibrio salino e

dei fluidi corporei,

influenza l’attività

muscolare,

specialmente

cardiaca

VITAMINA PP

coinvolta nella

trasformazione

dell’energia e

nella sintesi del

glicogeno

ACIDO

PANTOTENICO

essenziale nel

metabolismo

di carboidrati,

proteine e grassi

e per la sintesi di

composti vitali

VITAMINA K

per la

coagulazione

del sangue

FERRO (EME)

per la costituzione

dell’emoglobina,

per il trasporto

dell’ossigeno,

aumenta la

resistenza alle

infezioni e permette

la respirazione

delle cellule

SELENIO

antiossidante,

essenziale nella

respirazione

dei tessuti e nel

metabolismo

dei grassi

BIOTINA

componente

essenziale di

enzimi e coenzimi;

gioca un ruolo

essenziale nel

metabolismo

dei grassi e delle

proteine

FOSFORO

aiuta a mantenere

in salute denti e

ossa, componente

del DNA e delle

membrane cellulari

CROMO

necessario per il

metabolismo dei

carboidrati

ZINCO

per stimolare la crescita,

favorire la cicatrizzazione,

componente dell’insulina

GRASSI

fonti di energia,

mantenimento della

temperatura corporea,

fonti di acidi grassi

essenziali, veicolo delle

vitamine liposolubili

PROTEINE

ad alto valore biologico,

costituenti dei tessuti,

ormoni, enzimi,

immunoglobuline,

fonti di energia

LA CARNE NELLA DIETA MEDITERRANEA

UNA DIETA EQUILIBRATA E’ SOSTENIBILE ANCHE PER L’AMBIENTE

La dieta mediterranea è un modello

alimentare che si caratterizza per

la sua varietà, oltre che per uno

spiccato equilibrio nutrizionale.

Prevede il consumo di tutti

gli alimenti, senza nessuna

esclusione: suggerisce un

elevato consumo di verdura,

legumi, frutta fresca

e secca, olio d’oliva

e cereali (per un 50%

integrali); un moderato

consumo di

pesce, carne e

prodotti caseari

e un basso

consumo di

dolci.

LA PIRAMIDE

ALIMENTARE

PORZIONI

SETTIMANALI

carne, pesce, uova

legumi, salumi

latte, yogurt,

formaggi

condimenti,

olio, grassi

pane, pasta, riso

biscotti, patate

frutta,ortaggi

La Clessidra Ambientale rappresenta il carbon footprint (consumo di anidride carbonica)

settimanale di una persona che si alimenta seguendo le indicazioni del modello della dieta

mediterranea. È stata costruita moltiplicando la quantità di cibo suggerita settimanalmente

ad un consumatore adulto medio, per l’impatto ambientale dei singoli alimenti.

14

24

21

51

35

LA CLESSIDRA AMBIENTALE ©

CARBON FOOTPRINT kg CO 2

eq /SETTIMANA

6,7

5,8

1,0

4,5

6,0

TOTALE 24,0 kg CO 2

eq/settimana

www.sapermangiare.mobi

www.carnisostenibili.it

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