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Il Giornale dell'Handball - Marzo 2022

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Rivista mensile telematica a cura della FIGH - Federazione Italiana Giuoco Handball

DALL’URNA AL CAMPO

Le Nazionali senior, under 18 e

under 20 hanno scoperto le

loro avversarie europee

VERSO I PLAY-OFF

Focus sulla corsa verso lo

Scudetto della Serie A

Beretta maschile e femminile

UCRAINA

Da Chieti a Leno, la

pallamano italiana apre le

braccia verso l’Ucraina



Tutta la Pallamano Che Vuoi.

Il Giornale dell’Handball - Marzo 2022

Proprietà

Federazione Italiana

Giuoco Handball

Stadio Olimpico

00135 Roma

Tel: 06-87975901

Fax: 06-87975913

Pubblicazione

Telematica Mensile

Iscrizione Tribunale Civile

di Roma 30/2012

del 13.02.2012

Direttore Responsabile

Marcello Festa

Redazione

Matteo Aldamonte

Sabrina Alessio

Consiglio Federale

Pasquale Loria

Stefano Podini

Gianni Cenzi

Flavio Bientinesi

Vincenza Fanelli

Onofrio Fiorino

Giuseppa Napoletano

Massimo Petazzi

Giovanni Sorrenti

Lucia Verticelli

Marcello Visconti

SOMMARIO

Segretario Generale

Adriano Ruocco

Vice Segretario Generale

Daniele Sonego

04 A un passo dall’impresa

06 Photogallery: il meglio

di Italia - Slovenia

08 Dall’urna al campo

10 Scudetto? La parola ai

play-off!

12 Le mani sullo Scudetto

14 La Figh per l’Ucraina

Collegio Revisori dei Conti

Michele Turato

Paolo Spernanzoni

Paola Scialanga

Fotografie:

Isabella Gandolfii

Fabrizia Petrini

Leandro Zampieri

Archivio FIGH

Archivio EHF

3


A unpasso

dall’impresa

di Marcello Festa

C’è ancora un “maledetto”

gradino da salire. E’ questa

la sensazione forte, chiara,

che emerge dopo il doppio

confronto con la Slovenia.

C’è ancora un piccolo ma decisivo

sforzo da compiere,

probabilmente appellarsi

anche ad un pizzico di buonasorte

che è sempre mancata

nei grandi

appuntamenti, ma comunque

resta un lavoro da ultimare,

completare. Risultato a

parte, episodi a parte, la

doppia sfida contro Bombac

e compagni ha chiaramente

detto che l’Italia è sulla

buona strada, ha ormai imboccato

la via maestra e

dovrà solo accelerare il

passo per poter arrivare lì

dove vuole. E’ la conferma di

quanto, ad esempio, già visto

contro la Bielorussia anzi,

considerando il valore dell’avversario

di turno, è stato

fatto rispetto alle partite di

qualificazione agli Europei

anche un passo in avanti tenendo

conto del differente

valore degli avversari. All’epoca

registrammo una

onorevolissima sconfitta a

4

Minsk dopo una partita giocata

alla pari e una battuta

d’arresto di misura a Chieti

con un “settemetri” fallito a

tempo scaduto…Questa

volta, invece, il gol del pareggio

contro la Slovenia è pure

arrivato, ma a tempo scaduto,

e a casa loro per trequarti

di gara l’Italia è stata

totalmente in partita. Ma si

sa ogni partita fa storia a sè,

conta il risultato ed il risultato

ancora una volta castiga

gli Azzurri. Alla luce di

quanto fatto nell’ultimo periodo

sarebbe un errore gravissimo

gettare via “il


caso, per cui dobbiamo essere

fieri e contenti di come

ci siamo espressi nel doppio

confronto”. Ripartire dal doppio

confronto con gli sloveni

per alzare ulteriormente

l’asticella e puntare con decisione

alla qualificazione

agli Europei del 2024. “Per

poterci qualificare agli Europei

- prosegue Trillini - sappiamo

di dovere fare punti

con avversarie come la Slovenia,

quindi queste partite

servono anche sotto quel

profilo e devono servire per

aumentare la nostra consapevolezza.

Quando sai di potercela

fare, riesci ad

esprimerti anche meglio.

Sappiamo di avere dei problemi

con i tiri da fuori, che

dobbiamo ulteriormente rodare

alcuni meccanismi di

gioco sia difensivi che offensivi,

trovare qualche altra soluzione,

ma la base è buona,

forte, competitiva e di affidamento.

Ed è già tanto”.

Ciò che non potrà mai essere

allenato è invece il fattore

fortuna. L’Italia di Trillini ha

un ampio credito da riscuotere

dalla Dea Bendata ma

bisognerà dimostrare di essere

all’altezza anche in questo

caso. Ecco, meritarsi un

pizzico di fortuna, quella che

è puntualmente mancata a

Benevento (qualificazione ai

Mondiali in parte compromessa

dall’indisposizione di

alcuni giocatori alla vigilia

delle partite contro Kosovo e

Georgia) e ancora contro Bielorussia

e appunto Slovenia,

sarà un ulteriore elemento

sul quale poggiare il lavoro

dei prossimi mesi. L’audacia

non manca ed è già una

buona base di partenza.

bambino e l’acqua sporca”,

pensare di riavviare il nastro

e ripartire come se nulla

fosse accaduto. C’è, invece,

da fare tesoro di quanto

detto dal campo e premere

ancora più forte sull’acceleratore.

Chi la dura la vince…

“Questa Italia deve essere

consapevole di avere fatto

un grande passo in avanti -

dice il DT Riccardo Trillini -

perché i risultati vengono

con la crescita del gioco e

delle prestazioni. Sapevamo

tutti che la Slovenia è una

squadra di grande valore, capitata

nei play off solo per



Photogallery: il meglio di Italia - Slovenia


DALL’URNA AL

CAMPO

La sorte ha scritto il destino delle

Nazionali maschili senior, under 18

e under 20: tra fasi finali e qualificazioni,

gli Europei opporranno azzurri

e azzurrini alle migliori scuole

di pallamano d’Europa

di Matteo Aldamonte

L’estate per conoscere il proprio futuro, l’autunno

per scrivere la storia. Le Nazionali maschili

della pallamano si preparano a mesi

infiammati: due edizioni degli EHF EURO giovanili,

per le selezioni under 20 e under 18, seguite

dalle prime due partite di qualificazioni

agli EHF EURO del 2024, quelli senior, che per la

prima volta si svolgeranno in Germania. Nel

mezzo anche i Giochi del Mediterraneo in Algeria,

ma quelli fanno storia a sé.

Ci sono le partite e prima ci sono stati i sorteggi.

Fatti di casualità, buona o cattiva sorte,

in grado di influenzare nel bene o nel male destini,

percorsi, strade. E il feeling dell’Italia con

la dea bendata è quantomeno rivedibile.

Lasciando alle spalle lo sfortunato incrocio con

la Slovenia nei recenti play-off per i Mondiali

2023, anche nella corsa agli Europei gli azzurri

hanno trovato un’urna agrodolce. La terza fascia

ha detto Lettonia: due vittorie nelle ultime tre

partite ufficiali infondono la giusta fiducia. A

completare il Gruppo 8, però, ci sono Polonia e

Francia. Affascinante il confronto coi transalpini,

oro olimpico a Tokyo e sei volte campioni

del mondo. Un po’ meno quello coi polacchi, perché

se è vero – ed è vero – che per entrare tra

le qualificate come migliore terza bisognerà

fare punti contro le prime due della classifica,

la faccenda, articolata fra ottobre e aprile, non

è delle più semplici. Dal 2002 a oggi la Polonia

ha mancato una sola edizione degli Europei nel


2018 ed ha chiuso al 12° posto – quindi a metà

classifica – la più recente conclusa nel gennaio

scorso col successo della Svezia.

L’Italia ha dato ampia prova di potersela giocare.

“Dobbiamo essere ottimisti. La nostra

sola strada possibile è migliorare sempre di più

nel gioco”, ha detto Riccardo Trillini, il direttore

tecnico azzurro, nel commentare il sorteggio.

Questi sono dati innegabili e che faranno da

base alla preparazione che in questi mesi sarà

divisa tra amichevoli, il finale di stagione della

Serie A Beretta e i Mediterranei di Orano a fine

giugno.

Più vicini nel tempo, invece, gli Europei giovanili.

Anzi, se possibile l’estate azzurra sarà più calda

di quella precedente. Almeno al maschile visto

che, tra luglio e agosto, le selezioni under 20 e

under 18 saranno in campo. In questo caso la

sorte ha già dato il suo responso da un po’. E gli

occhi sono soprattutto sui più piccoli, sulla Nazionale

composta in larga parte dai talenti del

Campus Italia e che, dal 4 al 14 agosto a Podgorica

(Montenegro) sfiderà i balcanici di casa,

la Croazia e il Portogallo. Senza mezzi termini:

bisognerà evitare le ultime tre posizioni e per

farlo la storia insegna che sarebbe meglio, seppure

non determinante, fare almeno due punti

nella fase a gironi. I Campionati Mediterranei del

febbraio scorso hanno rivelato che non sarà impresa

semplice, ma il lavoro portato avanti ne

«La Casa della Pallamano», impagabile per qualità

e intensità, dovrà giungere qui alla sua sublimazione.

Il periodo estivo si aprirà con l’evento che

mette meno pressioni sulle spalle degli azzur-

rini e del movimento. Per gli M20 EHF EURO si

va in Portogallo dal 7 al 17 luglio – si gioca tra

Gondomar, Vila Nova de Gaia e Matosinhos –

contro Serbia e Islanda, già affrontate (coi serbi

anche vincendo) l’estate scorsa nella categoria

under 19, oltre alla Germania campione d’Europa.

Qui non si retrocede, ma si possono sognare

i Mondiali.

Il comune denominatore è uno: l’Italia si misurerà

con alcune delle realtà più forti ed evolute

d’Europa. Sorteggi e dea bandata a parte, è ciò

che tutti volevamo.

IL CALENDARIO DEGLI APPUNTAMENTI

M20 EHF EURO

dal 7 al 17 luglio 2022 in Portogallo

7 luglio | Germania – Italia

8 luglio | Italia – Islanda

10 luglio | Italia – Serbia

Le prime due accedono al main round; le restanti alle

gare di piazzamento

M18 EHF EURO

dal 4 al 14 agosto 2022 in Montenegro

4 agosto | Croazia – Italia

5 agosto | Italia – Portogallo

7 agosto | Italia – Montenegro

Le prime due accedono al main round; le restanti alle

gare di piazzamento

EHF EURO 2024 Qualifiers

Dall’ottobre 2022 al 30 aprile 2023

12/13 ottobre | Polonia – Italia

15/12 ottobre | Italia – Francia

8/9 marzo | Italia – Lettonia

11/12 marzo | Lettonia – Italia

26/27 aprile | Italia – Polonia

30 aprile | Francia – Italia

9


SCUDETTO? La parola ai play-off!

dalla redazione

Grande equilibrio, partite importantissime ancora

da giocare, assoluta incertezza. Mai come in questa

stagione si fa fatica ad indicare la grande favorita

per il successo finale, mai come in questa

stagione i play-off risulteranno decisivi per l’assegnazione

del titolo nazionale. Abbiamo, allora deciso

di formulare ai tecnici delle prime cinque

squadre della classifica cinque domande per immaginare,

comprendere, quale ruolo potrà giocare la

“roulette” dei play-off nell’economia della stagione.

Ecco le domande e a seguire le risposte dei tecnici:

1) Campionato equilibrato come non mai. I playoff

potranno regalare sorprese o il fattore campo

risulterà ancora decisivo?

2) Quale sarà il fattore determinante per l’assegnazione

del titolo?

3) Vincerà chi: avrà il miglior collettivo o i giocatori

più forti?

4) Quanto conterà l’esperienza?

5) Il dato o il giocatore più sorprendente della stagione.

Francesco Ancona

Junior Fasano

1)Campionato equilibratissimo,

ogni

partita puó riservare

sorprese e quindi

non sono ammessi

cali di concentrazione.

Sara importante

chiudere bene

la stagione regolare

e cercare di ottenere

il miglior piazzamento

in ottica

play off play out, in

modo da sfruttare al

meglio l´unico vantaggio

che i play off

assegnano: il fattore

campo nella eventuale Gara 3. Secondo me,

nell’equilibrio che stiamo vivendo, il fattore campo

sará importantissimo.

2) Come sempre ai fini del titolo ci vorrá anche

una grossa fortuna, vincerá la squadra che arriverá

nella migliore forma psico fisica.

3) sicuramente le squadre piú attrezzate saranno

le favorite e la classifica lo sta evidenziando in

modo importante.

4) Direi che oggi Conversano sia la squadra favorita,

abituata negli ultimi anni a stare li e a vincere

tanti titoli, ma attenzione non sempre vince la favorita

o la piu esperta.

5) Il dato piú importante della stagione secondo

10

me é che le squadre stanno facendo la differenza

e non i singoli giocatori, quindi mi aspetto un finale

di stagione decisamente incerto fino alla fine.

Alessandro Tarafino

Conversano

1) In passato è

quasi sempre stato

un fattore determinante,

quest’anno

però l’equilibrio tra

le squadre che lottano

per il titolo

rende tutto molto

incerto, compresi i

play off .

2) Le squadre vincenti

alla fine risultano

essere

migliori in diversi

aspetti tecnico/tattici

, ma anche fisici

e psicologici

..uno solo tra questi non fa la differenza ma piuttosto

una combinazione di fattori che insieme risultano

essere determinanti!!! Senza dubbio è

molto importante aver seguito una programmazione

atletica che consenta di giocare i play off

sani, con molte energie e all’apice della forma. E

inoltre conta molto la crescita che avuto il team

durante il campionato in termini di consapevolezza,

identità e di unione del gruppo!!

3) Per me le due cose camminano insieme, nel

senso che non puoi vincere con i migliori giocatori

se questi non si mettono al servizio della

squadra e non giocano per e con i compagni. Il

nostro è un gioco di squadra e la ricerca costante

dell’intesa migliore e la collaborazione fra

tutti le componenti del team sono indispensabili

per far rendere al massimo ogni giocatore della

rosa!

4) A mio avviso l’esperienza conta sempre moltissimo.

L’ideale è allenare un gruppo misto, i

giovani possono dare tantissimo in termini di

energia e compiere anche ottimi gesti tecnici, ma

a volte sono meno affidabili nei momenti difficili

del match o nei minuti finali delle partite, dove

occorre calma, lucidità e giocate sicure. In tal

senso il giocatore esperto, in genere dà maggiori

garanzie.

5) Aspetterei ancora qualche giornata a pronunciarmi

sulle vere sorprese del campionato. Mancano

le giornate decisive della stagione regolare

e possono esserci ancora molti cambiamenti. La

stagione inizia presto a Settembre e finisce a

Maggio dell’anno successivo, è molto importante

quindi essere costanti nel lavoro e con i risultati

durante tutto l’arco del campionato e su questo

la classifica credo parli chiaro.


Luigi Passino

Raimond Sassari

1) Fattore campo

decisivo ma la formula

dei playoff è

un po‘ anomala: chi

è meglio classificata

deve fare la prima

partita fuori casa e

c’è il rischio che la

serie possa prendere

una piega difficile

da rimettere in

assetto.

2) Credo che il fattore

determinante

sarà la capacità di

stare sempre coesi

e preparati senza perdere fiducia nei propri mezzi.

3) Vincerà chi avrà il miglior collettivo e chi dimostrerà

di essere più squadra.

4) L’esperienza sarà fondamentale. Chi ha l’abitudine

a giocare per il titolo si muoverà in un terreno

conosciuto e saprà muoversi con meno stress e

difficoltà.

5) Sicuramente il giocatore che ad oggi fà la differenza

è Demis Radovicic del Conversano perché

ha esperienza e carattere. Anche Jarlstram del Fasano

è un elemento che può spostare gli equilibri.

Davor Cutura

Brixen

1)Siamo nella migliore

situazione

possibile, al quarto

posto e in zona

play-off, un obiettivo

storico per la

società. Siamo in

piena corsa nel migliore

momento

possibile, proprio a

fine stagione

quando ci si gioca

tutto. Sappiamo

che non finisce

ora: mancano

quattro finali con

avversarie dirette,

tutte partite molto difficili e dobbiamo arrivare nel

modo migliore possibile.

2) In Coppa Italia abbiamo visto che i piccoli dettagli

fanno la differenza. Nei play-off poi può incidere

la singola giornata di un giocatore o di una

squadra e per questo è importante arrivare con

fiducia, con carica agonistica. Arrivare mentalmente

pronti è ancora più importante che arrivarci

dal punto di vista fisico. Il fattore-campo

incide fino a un certo punto perché se perdi la

prima partita, anche avendo la seconda in casa,

devi affrontare tanta pressione e questo può limitare

il beneficio del fattore-campo.

3) Il collettivo vince sempre. La qualità individuale

può decidere una partita, certo, ma è sempre

la squadra che va a vincere ed è la squadra

11

che esalta il talento individuale. La pallamano è

uno sport collettivo, dove ognuno lavora per l’altro

in attacco e soprattutto in difesa. È importante

che ogni giocatore sappia individualmente

cosa può fare e qual è il suo compito in camp,

ma io dico sempre che la pallamano è bella se

fai felice l’altro, il tuo compagno.

4) L’esperienza sicuramente incide, ma la cosa

più importante è che ci sia fame di vincere, voglia,

ambizione. Una stagione così lunga, poi, ti

aiuta ad acquistare esperienza, ad imparare a

gestire i momenti difficili. Ma la voglia di vincere

e di ottenere il risultato, di superare l’avversario,

conta tanto a mio avviso.

5) Parlando della mia squadra, che conosco più

da vicino, posso dire che quando cerco un giocatore

tanti fattori contano: l’aspetto personale, le

capacità di adattamento in campo e fuori e poi

ovviamente l’aspetto tecnico e tattico. Posso dire

che i fratelli Ardian ed Endrit Iballi in questo non

è che mi abbiano sorpreso, ma mi hanno dato la

sensazione di essere da sempre parte della nostra

squadra e del nostro sistema. Anche Christian

Mitterutzner è cresciuto tanto: si allena con

noi solo tre volte a settimana perché studia a Insbruck

ma può crescere tanto su tutti i fronti, è

un giocatore completo e vedo tanto di me in lui.

Guardando oltre la mia squadra, mi sento di citare

due giocatori del Pressano: Gabriele Sontacchi

e Nicola Fadanelli. Li avevo già seguiti

questa estate con la Nazionale agli Europei in

Croazia e devo dire che loro trasmettono una fiducia

e una maturità che, per la loro età, sono

veramente incredibili.

Alessandro Fusina

Pressano

1) I play off regalano

sempre sorprese

l’equilibrio del campionato

è la dimostrazione

che tutti

possono vincere

ovunque e contro

tutti.

2) Il fattore determinante

per l’assegnazione

del titolo sarà

arrivare alla serie

delle semifinali e finali

nel miglior stato

dì forma senza infortuni

e con i collettivi

al completo.

3) Dal mio punto di vista vista chi ha i migliori giocatori

deve aver obbligatoriamente a fine stagione,

nei play off scudetto, anche il miglior collettivo perché

ha avuto il tempo per assemblare l’intero organico.

4) L’esperienza come la preparazione e la fortuna

sono componenti che vanno dì pari passo difficilmente

senza una dì queste condizioni unite si può

ottenere il successo.

5) Faccio quattro nomi a cui sono personalmente

legato Loizos-Fadanelli-Sontacchi-Bronzo, Scusatemi

per essere leggermente dì parte...


Le MANI

sullo SCUDETTO

dalla redazione

Quando mancano appena 120’ al termine della stagione

regolare è ancora tutto in gioco nel massimo

campionato femminile. In testa come in coda. Mai

come in questo campionato si deciderà tutto al fotofinish.

Ci sono ancora da assegnare le posizioni

nella griglia play off, al momento si conoscono solo

i nomi delle quattro squadre che prenderanno parte

ai play off scudetto, è ancora da stabilire la squadra

che retrocederà direttamente in A2, sono ancora

in ballo le posizioni play out. Insomma tutto

aperto. Ben venga! Poche certezze, allora, e tra le

poche certezze le squadre che prenderanno parte

alla post season che assegnerà il titolo italiano.

Brixen Sud Tirol, Jomi Salerno, Ali Best Espresso

Mestrino e Cassa Rurale Pontinia hanno già staccato

con anticipo il biglietto per accedere alla seconda

e decisiva fase della stagione. Una volta

dentro ai play off scudetto, poi, potrà succedere di

tutto come in parte è già successo nel corso del

campionato perché sono state minime, quasi impercettibili

a considerare l’esito degli scontri diretti,

le differenze tecniche emerse nei confronti

che hanno messo una contro l’altra le 4 aspiranti al

titolo. Vincerà chi avrà più forza, maggiore organizzazione,

anche più fame…Peseranno e tanto le prestazioni

collettive e quelle individuali, le grandi

giocate dei singoli, i gol...le parate. Serviranno, allora,

mani sicure come quelle di Prunster, Ilic, Luchin

e Ramazzotti, i portieri delle quattro squadre

candidate al titolo. Due italiane, un’oriunda e una

serba-croata; le grandi ambizioni di Brixen, Salerno,

Mestrino e Pontinia passeranno necessariamente

attraverso le prestazioni dei Numeri Uno. Esperienza

da vendere, già tanti titoli conquistati in carriera

con la Jomi Salerno, il desiderio fortissimo di

regalare uno scudetto al suo Brixen, Monika Prunster

proverà a far sentire forte tutto il suo blasone

nelle sfide che decideranno la stagione. In campio-


nato ha confermato una volta ancora di essere al

top in Italia, ma il meglio deve ancora venire. Al suo

fianco l’affidabile Melanie Perenthaler, ideale compagna

di viaggio del capitano Azzurro. Ha avuto alti

e bassi come era normale che accadesse alla sua

prima esperienza lontano da casa ma nei momenti

importanti ha sempre saputo tirar fuori il meglio la

serba-croata Mariana Ilic, guardiano della Jomi Salerno,

che ora promette un finale di stagione in crescendo.

Mezzi atletici eccezionali ed una invidiabile

serenità, le qualità del giocatore arrivata in estate

dalla Stella Rossa, al suo fianco l’effervescente

Elisa Ferrari, un mix di capacità tecniche e personalità

tracimante: un tandem ben assortito sul

quale ha scommesso tanto il team Campione in carica.

E’ il portiere meno battuto del massimo campionato

e, probabilmente, basta questo semplice

ma significativo dato per comprendere bene quanto

abbia inciso sul rendimento del Mestrino il rendimento

di Francesca Luchin da due stagioni stabilmente

al top. Raggiunta la completa maturità,

trovata la giusta alchimia con il sistema difensivo

della sua squadra, l’estremo difensore del team veneto

promette una post season di grandissima qualità.

I sogni del team allenato da Lucarini

passeranno, in buona parte, dalle parate di Luchin.

Sorpresa tra le sorprese è anche il rendimento di

Romina Ramazzotti del Pontinia. Chiamata, dopo

stagioni di sofferenza, di salvezze strappate sul filo

di lana, a cambiare radicalmente la propria visuale

Romina Ramazzotti, in coppia con la giovane Sara

Di Giugno, ha dato vigore ed affidabilità alle prestazioni

del team laziale. L’alto livello non l’ha spaventata

anzi, se possibile, l’ha migliorata notevolmente

tanto da renderla una garanzia. Prunster, Ilic, Luchin

e Ramazzotti. Chi stenderà le proprie mani sullo

scudetto 2022?


LA FIGH PER L’UCRAINA

La pallamano italiana si mobilita. Federazione e Leno in prima fila.

di Sabrina Alessio

Ritrovare il pallone e il

40x20 per lasciarsi alle

spalle paure e orrori. Da nord

a sud, le storie di accoglienza

da parte dei club e

della Federazione per aiutare

atleti, allenatori e arbitri in

cerca di un luogo dove ritrovare

un barlume di normalità.

Ne «La Casa della Pallamano»

di Chieti hanno fatto

il loro arrivo Mykyta, Oleg e

Kateryna, tre atleti di 16

anni accolti all’interno del CX

Chieti Student Place, la

struttura che ospita ogni

giorno i ragazzi del Campus

Italia. Con loro anche Anastasia

Zemliana, allenatrice

28enne. Provenienti da

Vyšhorod, circa 20 chilometri

più a nord della capitale

Kiev, tre anni fa avevano

tutti partecipato alla Interamnia

World Cup a Teramo.

Una volta acquisire tutte le

certificazioni mediche, Kateryna,

Mykyta e Oleg potranno

allenarsi all’interno del Centro

Tecnico Federale: i ragazzi

con i coetanei della

squadra federale Campus

Italia, mentre Kateryna con

le atlete della Pallamano

Chieti. “Non ci aspettavamo

lo scoppio di una situazione

così terribile come la

guerra”, dice Anastasia Zemliana,

allenatrice di 28 anni

che ha accompagnato in Italia

i tre giovani atleti. “In

Ucraina ora la situazione è

difficile e molto pericolosa,

soprattutto nella regione di

Kiev dalla quale proveniamo.

Non sapevamo cosa fare: abbiamo

solo pregato di sopravvivere.

I ragazzi che sono

fuggiti qui a Chieti erano rimasti

nelle zone di conflitto,

ma molti giovani di talento,

che in questo momento si

trovano in altre città, sarebbero

felici di unirsi a noi e di

vivere in un luogo tranquillo e

sicuro. La Federazione - prosegue

- ci ha dato ospitalità,

fornito tutta

l’assistenza necessaria.

Siamo davvero molto grati.

Ora stiamo cercando di ambientarci,

ma non ci fermiamo.

Siamo molto

contenti dell’accoglienza ricevuta

da Kateryna, Mykyta

e Oleg nelle squadre e coi

loro coetanei. È difficile per

chiunque abituarsi in un’altra

nazione, ma fortunatamente


l’accoglienza è stata fantastica

e questo è molto positivo”.

Chi, invece, è già

operativo è Volodymyr Filonenko,

arbitro di 31 anni fuggito

da Kryvyj Rih, città

situata nel sud-est del

paese, e giunto a Leno, dove

ha potuto riabbracciare Valeriia

Kyryllova, sua moglie e

atleta che il pubblico della

pallamano ha imparato a conoscere

a suon di gol nelle

ultime due stagioni con la

maglia dell’Handball Leno.

“Non volevo lasciare il mio

paese in un momento così

difficile – dice – e nelle ultime

due settimane mi ero

attivato come volontario,

aiutando ad attrezzare i

checkpoint e in generale cercando

di rendermi utile. Mia

moglie era molto provata da

questa situazione e ho deciso

di raggiungerla. Di questo

ringrazio Antonio Bravi, il

presidente dell’Handball

Leno, che ha accettato di

ospitarmi e di farmi rimanere

qui”. Da subito la FIGH ha lavorato

per integrare Volodymyr

all’interno dei quadri

arbitrali e riportarlo sul

campo al più presto. La sua

ultima partita diretta risale

al 19 febbraio scorso nella

Superleague ucraina, cinque

giorni prima dell’invasione

russa. “Sono molto felice

che mi sia stata data questa

opportunità. Arbitrare e vivere

la pallamano per me

vuol dire emozione. Grazie

alla Federazione italiana, a

tutte le persone che mi

hanno aiutato a rendere possibile

tutto questo. Farò del

mio meglio per essere all’altezza

di far parte della famiglia

della pallamano

italiana”.

A sinistra e in basso i giovani atleti

Mykyta, Oleg, Kateryna e

l’allenatrice Anastasia Zemliana

ospiti de “La Casa della Pallamano”

e coinvolti nelle attività del Campus

Italia.

In alto, l’arbitro Volodymyr Filonenko


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