Liberitutti Bilancio Sociale 2021
Il bilancio sociale 2021 della Cooperativa Liberitutti
Il bilancio sociale 2021 della Cooperativa Liberitutti
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3.
Lettera del
Presidente
Liberitutti società in trasformazione, questo è il concetto
su cui vorrei ragionare nell’accompagnare il bilancio di
sostenibilità sociale di Liberitutti 2021.
Siamo innanzitutto un gruppo di persone unite
dall'ambizione di realizzare un vero cambiamento
sociale, che vivono costituzionalmente una condizione di
transizione, divenuta quasi il core business della nostra
cooperativa per il portato di riflessione teorica a cui si
accompagna.
Può apparire una contraddizione in termini, ma il
“cambiamento” è il concetto più coerente rispetto al
percorso di Liberitutti, caratterizzato da una perenne
tensione verso un’idea di economia sostenibile, ma anche
da un continuo impegno a rispondere alle esigenze di
trasformazione, come individui e come collettività. Il
cambiamento in Liberitutti, dunque, non è un processo
per cui si prevede un termine; la transizione non ha più un
carattere temporaneo, ma va considerata come il nostro
più distintivo prodotto di impatto.
Siamo capaci di creare impatto nei territori, nelle
comunità, nei rapporti con gli investitori e con i portatori
di interessi, proprio perché siamo aperti al cambiamento.
È questa la vera offerta di valore della nostra identità
imprenditoriale: creare economia ‘delle’ e ‘con le’
comunità.
Spesso ci troviamo ad implementare azioni e progetti
che si rivelano significativi non tanto per il risultato che
raggiungono, ma per come valorizzano “gli scostamenti”
nelle dinamiche sociali che siamo in grado di generare con
le nostre attività.
La sostenibilità sociale che perseguiamo è quella di
prossimità, che si rivela nelle aree di adiacenza tra
i contesti in cui operiamo attraverso processi quasi
alchimistici. La nostra tensione non è rivolta solo al
raggiungimento dei grandi obiettivi di sostenibilità
globale, ma piuttosto si preoccupa costantemente
di “spostare il boccino” nei confini del nostro agire,
aumentando competenze e know how, accompagnando
la comunità con sostegni di prossimità, in modo del tutto
sperimentale, pur partendo da una solida base teorica. I
risultati sono per loro stessa premessa non definitivi, ma
sempre aperti alla ricerca della contro prova fattuale per
valutarne la bontà degli effetti.
Il cambiamento che
perseguiamo vuole
favorire l’inclusione e
la comprensione delle
vulnerabilità, consapevoli
che queste segnano la
nostra società molto
profondamente, generando
cicatrici socio economiche
la cui guarigione richiede
tempi lunghi, ma le cui
conseguenze possono
essere rese meno
invalidanti e incisive
rispetto al futuro delle
giovani generazioni di fasce
di cittadinanza sempre più
importanti.
Liberitutti non si pone
l'obiettivo di essere
rilevante per le sue
dimensioni nel contesto
economico in cui opera,
ma cerca una proposizione
di scaling del proprio
operato nella convinzione
di non essere irrilevante
nel segno che le sue azioni
sanno generare. Per farlo,
progettiamo modelli di
sviluppo open source e
mettiamo a disposizione
il know how, consapevoli
della nostra capacità di far
progredire i progetti che
proponiamo alle comunità
in cui operiamo.
In un linguaggio
economicamente ultra
contemporaneo, potremmo
definirci una realtà pre
seed, che genera il suo
fatturato più nobile non
solo nella progettazione
di soluzioni di welfare, ma
nella continua ricerca di
attuabilità e scalabilità per
esse.
Riflessione, cambiamento,
transizione sono gli assi
cartesiani su cui generiamo
impatto, inteso come
bene comune al servizio
delle comunità, come
benessere per i territori
nel superamento delle
vulnerabilità, come
condizione per una
società sostenibile perché
scalabile nelle soluzioni
per la totalità dei suoi
componenti e secondo le
capacità di ognuno.
Restando più ancorati al
quotidiano, pensiamo ai
servizi di accoglienza e
integrazione che provano
a porre il beneficiario
al centro della nostra
attenzione. Liberitutti
vuole essere visionaria
nella proposizione della
sua sostenibilità e nella
comunicazione di questa
proposizione, perché oggi
solo le visioni possono
divenire buona governance,
in grado di superare
ostacoli imprevedibili quali
pandemie e guerre che di
recente hanno cambiato
lo scenario in cui viviamo,
riscrivendo il significato
di parole quali povertà e
disagio, ma anche delle
aspettative di successo
sociale della maggior parte
dei membri della nostra
comunità.
Siamo soggetti “nativi”
dell'impatto sociale, perché
impegnati da sempre
in azioni pensate per
facilitare un funzionamento
“socialmente attivo” delle
comunità territoriali,
ma soprattutto perché
riteniamo che l’impatto
delle nostre azioni
imprenditoriali sia
da conseguire prima
ancora del risultato. Una
visione di impresa che ci
rende protagonisti di un
cambiamento calibrato
parallelamente alle azioni
che proponiamo, non a
posteriori.
La mutualità di Liberitutti
sta progressivamente
considerando la
trasformazione generata
dal suo lavoro come il più
prezioso contributo alla
sostenibilità sociale ed
economica delle comunità
che incontra e alla
costruzione dello scenario
imprenditoriale in cui
sceglie di collocarsi.
Daniele Caccherano
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