BIZ TRA VEL - Uvet American Express

Progetto grafico e impaginazione: Milano Consulenza editoriale: Newsteca srl
BIZ
TRA
NEWSLETTER
DEL BUSINESS VELLA TRAVELLER
Case History 2
Dal mondo Uvet Amex 3
Mondo Mice 4
Attualità 6
Sistemi di pagamento 7
Il viaggio che c’è 8
Tip-Off 10
Chicche dal mondo 10
Curiosità 11
Libri di viaggio 11
La nostra rete 12
Anno 8
Numero 2
Maggio 2006
MUTANO GLI SCENARI
Mesi “caldi” per il settore del business travel. Dall’inizio dell’anno
una serie di “divorzi eccellenti” e di nuove acquisizioni hanno completamente
trasformato il panorama internazionale. Mentre altre novità si
profilano all’orizzonte.
A dare l’avvio alla “rivoluzione”, la separazione tra Hogg Robinson
e Bcd Holding, i due azionisti di Bti, rimasta nelle mani del colosso inglese.
L’olandese Bcd Holding ha così iniziato lo shopping, rilevando
Tq3 Travel Solutions dal gruppo Tui e aumentando la propria partecipazione
nella società inglese The Travel Company (Ttc) fino ad assumerne
il controllo. E questa, a sua volta, ha siglato un accordo per l’acquisizione
del network Synergy. Il “cerino”, almeno per il momento, è
rimasto nelle mani di Navigant International che ha perso il suo partner
europeo Tq3. Ma i giochi non sono ancora conclusi. Dopo mesi di “rumors”,
il gruppo alberghiero Accor ha infatti confermato la possibilità
di dismettere la partecipazione (50%) - o almeno una parte di essa -
detenuta in Carlson Wagonlit Travel per razionalizzare le proprie attività
e focalizzarsi sul core business. A chi la prossima mossa?
Quali sono poi i riflessi dei nuovi scenari internazionali sul mercato
italiano? Se per Bti nulla dovrebbe cambiare nella sostanza (a parte
il nome), è troppo presto per capire quale sarà l’evoluzione della partnership
di Cisalpina Tours con Tq3. E il probabile cambio di proprietà
di Cwt rimescola le carte in tavola. Quello che è certo è che anche in
Italia è in atto un progressivo consolidamento - secondo l’ultima indagine
dell’autorevole rivista Mission i primi sei player controllano quasi
un terzo del mercato - e che Uvet American Express rappresenta la
realtà leader del settore. E intende continuare a esserlo.
Luca Patanè
«Non so dove i gabbiani abbiano il nido, ove trovino pace …
«Non so dove ove trovino i gabbiani pace abbianoil … nido
E come balenando forse anch'essi in burrasca»
ma il mio destino è viverebalenando amo la quiete,
burrasca». in
(Vincenzo Cardarelli)
…E come forse anch'essi amo la quiete, ma il mio destino è vivere

BIZ
TRA
VEL
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Conta 5600 dipendenti, di cui all’incirca 4500 in Italia, e
vanta una diffusione capillare sul territorio nazionale -
con sedi a Milano e Roma e in tutte le altre regioni - ma
è presente anche in Spagna e nelle maggiori capitali europee.
Stiamo parlando di Mediaset, gruppo privato leader in Italia nel
settore comunicazioni e media televisivi, che ha registrato nel
2005 ricavi netti pari a circa 3,7 miliardi di euro. La responsabilità
del travel management - funzione inquadrata nell’area della
Direzione del Personale - è affidata dal 1999 a Cinzia Sapienza,
che può contare sulla collaborazione di due risorse. Tra i suoi
compiti, la gestione e il controllo dell’intero processo relativo ai
viaggi aziendali, l’attività di trait d’union tra l’agenzia e l’utenza,
la continua ricerca di nuove opportunità di risparmio, compatibilmente
con la necessità di garantire i più alti livelli di servizio.
Obiettivi che vengono raggiunti attraverso un’attenta politica degli
acquisti e l’introduzione di strumenti appositamente studiati
per supportare il cliente interno. L’ultima novità a
questo proposito è la creazione di un sito Intranet
dove i viaggiatori possono reperire informazioni
sulla policy aziendale e sul servizio dell’agenzia,
numeri di emergenza, news ecc., oltre a una casella
di posta elettronica per comunicare direttamente
con il travel management, chiedere informazioni
aggiuntive e segnalare eventuali disservizi.
Quali sono le peculiarità di Mediaset rispetto ad
altri contesti aziendali in tema di travel?
«L’elemento distintivo è rappresentato dall’eterogeneità
della popolazione viaggiante. Si tratta di
circa 2000 persone, tra cui giornalisti e operatori
che devono “inseguire” la notizia, dipendenti che
hanno bisogno di raggiungere le località dove si
svolgono le produzioni, ospiti e Vip che necessitano di un trattamento
personalizzato. Esigenze diversificate, ma che hanno in
comune due caratteristiche: l’imprevedibilità - da un lato - e l’urgenza
- dall’altro -. Ecco allora che modificare, annullare, prolungare,
anticipare anche in corso di trasferta rappresenta per
noi la quotidianità. Le stesse destinazioni cambiano: buona parte
del traffico strutturato si sviluppa su Roma e Milano, alcune
città europee e gli Stati Uniti, ma il resto del business (spesso la
parte più rilevante) dipende da eventi mediatici, fatti di cronaca
o dalle location delle produzioni.
Inoltre, non è neppure pensabile che giornalisti, operatori e tecnici
possano rimandare una partenza per indisponibilità da parte
di vettori o albergatori: in questi casi si attiva quindi una ricerca
frenetica, in lotta contro il tempo, che coinvolge sia l’agenzia
sia il nostro ufficio».
Com’è organizzata operativamente la gestione dei viaggi?
«I dipendenti si rivolgono direttamente all’agenzia che provvede
a erogare i servizi solo dopo la ricezione dell’autorizzazione. I
flussi sono attualmente gestiti in modo tradizionale, ma ancora
per poco. Abbiamo infatti adottato Sap Travel: i tempi di imple-
Case history
SE A VIAGGIARE
È LA TV
Le modalità di gestione del travel in una realtà dove l’imprevedibilità
e l’urgenza sono all’ordine del giorno. Intervista a Cinzia Sapienza,
responsabile del travel management nel gruppo Mediaset.
mentazione sono lunghi perché le diverse esigenze dell’utenza
hanno richiesto interventi di personalizzazione del prodotto, ma
ritengo che entro fine anno tutta l’azienda utilizzerà il tool per inoltrare
le richieste all’agenzia e compilare la nota spese. Per quanto
riguarda la policy, gli utenti sono tenuti all’utilizzo di hotel convenzionati
e di tariffe corporate. A questo proposito è stata definita
una directory Hotel Italia, nonché una serie di accordi con diversi
vettori aerei e con le principali compagnie di car rental.
«Uvet American Express ci supporta attraverso due inplant
completamente dedicati, situati presso gli studi Mediaset di Cologno
Monzese e di Roma, che coprono le esigenze espresse
durante il normale orario di lavoro (dal lunedì al venerdì, dalle 9
alle 19). Ulteriore copertura oraria (dalle 7 alle 22 tutti i giorni -
week end compreso) è garantita telefonicamente dall’“Extended
Hours Service” - per noi estremamente importante -, prestato da
operatori Business Travel situati presso le sedi del fornitore».
Mediaset ha affidato a Uvet American Express la gestione
dei propri viaggi d’affari e di alcuni eventi. Come è stata
compiuta questa scelta? E quali sono, in base alla vostra
esperienza, i suoi principali punti di forza?
«Uvet American Express è stata selezionata attraverso una gara
che ha coinvolto le principali agenzie di bt presenti in Italia e in
questi anni di collaborazione ha sempre risposto alle nostre esigenze
in modo flessibile e dinamico. Particolarmente importante
per noi è stata la consulenza offertaci in tema di gestione dei
processi - grazie alla quale siamo giunti alla definizione di nuovi
flussi autorizzativi e informativi - e di ottimizzazione della spesa.
A questo proposito, Uvet American Express non solo ha partecipato
attivamente alle trattative con i principali vettori aerei e le
più importanti catene alberghiere, ma attraverso un continuo
confronto ci ha anche consentito di fotografare con chiarezza
l’attuale scenario di mercato e, conseguentemente, di agire in
modo consapevole nelle negoziazioni. E non dimentichiamo l’attività
di formazione/informazione che Uvet American Express
svolge nei confronti della clientela: dagli strumenti per segnalare
le ultime novità del mercato (infomail, newsletter ecc.) fino all’organizzazione
di eventi in Italia e all’estero. Basta pensare a
BizTravel Forum».
Come vengono pagate le spese di viaggio? E quali strumenti
utilizzate per tenere sotto controllo l’andamento dei
costi?
«I servizi di business travel sono tutti prepagati. Vengono utilizzate
carte lodge di American Express per il pagamento della biglietteria
aerea, mentre i restanti servizi sono addebitati dall’agenzia
tramite estratto conto. Per quanto riguarda il reporting -
attività essenziale dato che il bt in Mediaset genera costi per diversi
milioni di euro all’anno -, Uvet American Express ci ha
messo a disposizione un tool (WebReport) che ci consente di
monitorare online l’andamento delle spese di viaggio praticamente
in tempo reale e di disporre di un’ampia gamma di statistiche».
«Idipendentisirivolgonodiretamenteal’agenziacheprovvedeaerogareiservizisolodopolaricezionedel’autorizzazione.Iflussisonoatualmentegestitinmodotradizionale,
«I dipendenti si rivolgono direttamente all’agenzia che provvede a erogare
i servizi solo dopo la ricezione
maancoraperpoco.
dell’autorizzazione. I flussi sono attualmente gestiti
in modo tradizionale, ma ancora per poco.

Quanto conta per un’azienda la soddisfazione del cliente?
Secondo le teorie di marketing rappresenta un fattore critico
di successo: un cliente soddisfatto del servizio ottenuto,
infatti, non solo sarà propenso a costruire un rapporto di
lungo periodo ma in più costituirà una formidabile cassa di risonanza
della qualità delle performance offerte dal fornitore. E non
è certo un caso che proprio la soddisfazione del cliente venga
posta dalle norme Uni En Iso 9001:2000 (la certificazione di ultima
generazione, chiamata anche “Vision 2000”) al centro dei sistemi
di gestione per la qualità.
Uvet American Express - che proprio il mese scorso è passata
“sotto le forche caudine” delle verifiche ispettive, superandole
con successo, e ha riconfermato così la propria certificazione di
qualità “Vision 2000” per i viaggi d’affari (una tra le pochissime
agenzie in Italia, ndr.) - dedica ovviamente grande attenzione a
questo tema.
Ma chi è il cliente, quando si parla di business travel? L’accezione
è addirittura triplice: il travel manager, cioè colui che - indipendentemente
dalla sua qualifica - ha la responsabilità della gestione
delle trasferte dei dipendenti e della relativa spesa, nonché
dell’operato dell’agenzia; il viaggiatore, che sperimenta direttamente
“sulla sua pelle” la bontà delle scelte suggerite dai consulenti
di viaggio e l’efficienza del servizio; il travel arranger, infine,
ossia chi effettua le prenotazioni, anche per più colleghi e manager,
e si rapporta giornalmente con l’agenzia partner. È evidente
che le esigenze di queste tre tipologie di “cliente” saranno alquanto
diverse tra loro.
Per indagare e verificare il livello di soddisfacimento di questi diversi
target, Uvet American Express ha identificato differenti strumenti.
Per quanto riguarda il travel manager, il compito è demandato
agli account che, attraverso il continuo contatto, possono
cogliere e risolvere tempestivamente qualsiasi tipo di problematica.
La percezione del servizio fornito dall’agenzia da parte di viaggiatori
e travel booker è invece tenuta sotto controllo attraverso
l’indagine “Office Monitor”, svolta a livello internazionale all’incirca
una volta all’anno. «L’ultima edizione dell’indagine - spiega Orsola
Morpurgo, quality manager di Uvet American Express cui è
affidata anche la responsabilità di Office Monitor nel nostro Paese
- è stata effettuata tra settembre e ottobre 2005 in 16 nazioni
europee e ha coinvolto 105 uffici del gruppo per un totale di oltre
106mila contatti. La ricerca - realizzata dalla società Advanis, specializzata
in ricerche di mercato quali-quantitative - è stata condotta
attraverso un questionario online e si è conclusa con una redemption
media del 10,6%». Ai viaggiatori e travel booker veniva
richiesto di esprimere la propria percezione - rispetto a una scala
da 1 (basso) a 5 (eccellente) - del livello qualitativo offerto da Uvet
American Express sia in termini globali sia riguardo a una serie di
elementi specifici. Tra questi, l’esperienza e il know how dei consulenti
di viaggio; la rapidità di risposta; la conoscenza della travel
policy della specifica azienda; la competenza sui viaggi aerei;
la capacità di ricercare la tariffa più economica in funzione di una
determinata richiesta; l’efficienza nelle prenotazioni; la tempestività
nella consegna dei biglietti e dei documenti di viaggio.
I RISULTATI DI “OFFICE MONITOR 2005”
Quali i riscontri emersi dall’indagine per quanto riguarda l’Italia?
«Su 12.375 contatti - sottolinea Orsola Morpurgo - abbiamo ricevuto
1410 risposte con una redemption dell’11,4%, superiore alla
media europea. I risultati sulla qualità del servizio fornito dai nostri
Btc sono decisamente positivi ed evidenziano un miglioramento
su gran parte delle aree indagate, anche se ci sono anco-
Dal mondo Uvet American Express
FOCUS
SUL CLIENTE
Un’attenzione costante è dedicata da Uvet American Express
alla soddisfazione della clientela. I risultati dell’ultima ricerca effettuata
a livello internazionale, “Office Monitor 2005”.
ra aspetti su cui dobbiamo lavorare. Per quanto riguarda la qualità
globale, i “top 3” - ovvero le risposte buono, molto buono ed
eccellente - salgono al 91% ponendo il nostro servizio, secondo
gli standard internazionali di American Express, nella fascia di
“eccellenza”. Inoltre, ben il 18% degli intervistati ritiene migliorato
il livello di servizio, il 67% lo percepisce invariato e solo il 5% lo
considera in diminuzione.
«Quanto alle singole voci - continua Orsola Morpurgo - ve ne
sono diverse in cui i “top 3” hanno raggiunto quota 94% (cfr.
grafico), a testimonianza della continua attività di formazione
svolta sui nostri consulenti di viaggio. In leggero calo (da 93 a
90%) - pur restando all’interno del livello di “eccellenza” - è risultata
invece la percezione del “livello tecnologico e affidabilità
del sistema”. Su questo valore ha sicuramente influito, considerato
che il sondaggio è stato effettuato a settembre, l’introduzione
prima dell’estate della nuova tecnologia VoIp (Voice
over Internet protocol) che ha richiesto, come sempre avviene,
qualche mese di messa a punto per una ottimale taratura del
servizio.
«Office Monitor - conclude Orsola Morpurgo - rappresenta uno
strumento fondamentale per identificare le eventuali aree di miglioramento
e le metodologie d’intervento, così da offrire livelli
di qualità sempre più elevati e in linea con le aspettative del
cliente».
Proprio nell’ottica di un sempre migliore soddisfacimento dei bisogni
della clientela, Uvet American Express sta lavorando per
raccogliere informazioni complete e aggiornate sui viaggiatori e
sulle loro preferenze. A questo fine i traveller delle aziende clienti
verranno invitati a compilare online - attraverso un link a un sistema
la cui sicurezza è garantita da un accesso protetto - il proprio
“profilo”, come viene chiamato in gergo, rilasciando il consenso ai
sensi della legge sulla privacy. I dati verranno poi gestiti tramite
una piattaforma Crm (Customer relationship management) e consentiranno
di offrire alla clientela servizi ancora più personalizzati
attraverso la suite integrata multicanale “MyTravel”.
LA PERCEZIONE DEL SERVIZIO IN ITALIA
Qualità globale
Esperienza e know how dei
consulenti di viaggio
Pianificazione del viaggio in
conformità alla travel policy
Competenza
sui viaggi aerei
Spiegazione delle restrizioni
connesse a una certa tariffa
Ricerca tariffa più economica
rispetto alla richiesta (*)
Efficienza nell’effettuazione
delle prenotazioni
Capacità di gestire
con la stessa efficienza
itinerari semplici e complessi
Livello tecnologico
e affidabilità del sistema
Tempestività nella consegna
dei biglietti e dei documenti
di viaggio
91%
90%
93%
91%
94%
93%
94%
89%
91%
90%
87%
94%
91%
93%
90%
90%
93%
94%
94%
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� Office
Monitor
2005
� Office
Monitor
2003
Nota: le percentuali indicate rappresentano la somma dei “top 3”, ovvero delle risposte buono, molto buono
ed eccellente; (*) la domanda non era presente nell’edizione 2003 di Office Monitor
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Un modo completo di comunicare per molti versi alternativo
a quelli tradizionali, grazie anche a una straordinaria
flessibilità e versatilità; un mezzo di comunicazione
diretto, valido, incisivo e assai efficace perché - se ben gestito
- fornisce garanzia di spettacolarità e di suggestività; uno
strumento efficace di business, che consente di conoscere
meglio i clienti e/o la forza vendita, approfondendo i rapporti e
soddisfacendo alcuni bisogni. Queste le lusinghiere definizioni
di “evento” secondo i top manager italiani. Le risposte emergono
da una ricerca realizzata nel settembre-ottobre 2005 da
Astra per ADC Comunicazione, nel cui ambito sono stati interpellati
302 dirigenti di altrettante imprese che nel 2004 avevano
investito in advertising e below the line (l’attività promozionale
non pubblicitaria, ndr.). Il 35% del campione è costituito
da deboli investitori (meno di 250mila euro), il 23% da mediodeboli
(tra 250mila e un milione), il 32% da medio-forti (tra un
milione e 10 milioni) e il 10% da forti-fortissimi (oltre 10 milioni),
per una media di 4,1 milioni di euro. Emerge una correlazione
diretta tra dimensioni aziendali e investimenti in comunicazione,
almeno fino a una certa soglia: al di sotto dei 51 addetti
la media è di 1,5 milioni, tra i 51 e i 250 di 3,8 milioni, tra
251 e mille di 7,5 milioni, sopra i mille di 6,6 milioni.
Solo il 5% del campione non ha investito in eventi, e oltre due
terzi di questo 5% non avevano investito neppure nell’anno
precedente. Ciò comporta che meno del 2% delle imprese si
è “ritirato” dagli eventi nel 2004, e non per insoddisfazione ma
per banali riduzioni di budget. Per quanto riguarda il 95% che
dichiara di aver investito in eventi, il 20% non sa calcolare la
propria quota sul totale degli investimenti in comunicazione, il
43% afferma di avere dedicato agli eventi meno del 5% delle
proprie spese complessive in adv e below, il 27% dichiara di
aver investito tra il 5% e il 20%, mentre il 25% delle imprese
intervistate ha superato tale soglia.
Nell’insieme, solo il 13% del campione afferma d’aver diminuito
le spese per eventi; il 48% non le ha variate mentre il 39%
le ha incrementate: dunque gli investimenti in eventi sono in
crescita, essendo il saldo tra “crescenti” e “calanti” pari al
26%. E le previsioni sono anche più ottimistiche: nell’anno in
corso, infatti, il 9% del campione dice di voler ridurre le spese
in eventi, il 44% le ritiene stabili e il 47% in crescita. In definitiva
il mercato degli eventi continua a svilupparsi e anzi sta ulteriormente
accelerando.
Scendendo nel dettaglio dei tipi di eventi, i più frequenti sono
i lanci di prodotto (42%) e gli eventi interni alle singole imprese
(39%). Da oggi al 2007 i “lanci” manterranno la propria percentuale,
ma verranno superati dagli eventi che coinvolgono il
corpo aziendale; tutte le altre tipologie saranno in forte crescita
(l’aumento medio è del 22%). Generalmente prevale il ricorso
a strutture esterne (Pco o agenzie di comunicazione). Rilevante
e diffuso l’apprezzamento alle agenzie organizzatrici: il
voto medio è pari a 7,4 (da 1 a 10), con il rispetto del budget
come principale elemento di apprezzamento.
Mondo Mice
EVENTI
DI SUCCESSO
Crescono gli investimenti in eventi delle aziende italiane.
Una ricerca di Astra svela che nel 2006 quasi la metà delle imprese aumenterà
la spesa per questo mezzo di comunicazione. E l’industria farmaceutica ha ormai
raggiunto i 700 milioni di euro in sponsorizzazioni congressuali.
dediaumentarelapropriaspeNel’annoincorsoil47%prevesaineventi,eil44%diconfer
Nell’anno in corso il 47%
marlasuilivelidel2005.
prevede di aumentare la propria
spesa in eventi
e il 44% di confermarla sui livelli del 2005.
IL SETTORE FARMACEUTICO
I congressi medico-scientifici costituiscono da sempre un
mondo a parte nell’industria degli eventi. Tanto più da quando,
in seguito all’introduzione della Ecm (Educazione continua in
medicina), al personale sanitario è fatto obbligo di frequentarne
un certo numero ogni anno, così da assicurarsi aggiornamento
professionale. Le aziende farmaceutiche spendono circa
700 milioni di euro ogni 12 mesi per la formazione e l'aggiornamento
permanente dei medici. Nel 2004 con questa cifra
hanno finanziato qualcosa come 35mila eventi. Secondo la
ricerca “Sposa” (Sponsorizzazioni in sanità), curata da Vittorio
Lodolo D’Oria, medico ed esperto di comunicazione e marketing
sanitario, gli sponsor dell'Ecm sono quasi esclusivamente,
- cioè nel 92,75% dei casi - farmaceutiche. L'indagine è
stata condotta attingendo dalla banca dati del ministero della
Salute, nel primo semestre 2004, su sei regioni campione:
Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Puglia, Toscana, Veneto. A
un’altra ricerca condotta e pubblicata da Lodolo, che ha esaminato
corsi e convegni accreditati dalla Commissione Ecm
nel primo semestre 2004, hanno partecipato 31 aziende sanitarie,
per un totale di 367 eventi: 214 corsi organizzati dalle
aziende ospedaliere e 153 dalle Asl. Il 52% dei corsi (191 su
367) è stato finanziato al 100% dalle stesse aziende sanitarie
organizzatrici, mentre gli altri 106 sono sponsorizzati dall’industria
farmaceutica.
LA PREVISIONE DI EVENTI
NEL PROSSIMO TRIENNIO
Lancio
di nuovi
prodotti/servizi
Eventi interni
all’azienda,
all’organizzazione
Convention
aziendali
Congressi,
convegni
Eventi
itineranti,
roadshow
Eventi B2B
Eventi realizzati
dai “media”
(Tv, radio, giornali)
Eventi a valenza
sociale, a favore
di enti non profit
Celebrazioni,
ricorrenze
Incentive
Eventi online,
web event
16,1%
41,6%
39,2%
39,2%
38,1%
33,9%
31,1%
31,7%
30,4%
30,1%
27,6%
44%
62,9%
51,3%
51,7%
49%
47%
44,7%
42,4%
74,8%
74,8%
69,5%
� 2005
� 2006/2008
Fonte: “Monitor sul mercato degli eventi in Italia”, ricerca Astra per Adc

GLI EVENTI SECONDO
UVET AMERICAN EXPRESS
LA RESPONSABILE EVENTI FULVIA FERRO
RACCONTA L’ATTIVITA DI UVET AMEX
NEL MERCATO DEI CONGRESSI
E DEGLI INCENTIVE
La divisione Eventi di Uvet American Express si è sviluppata
in parallelo all’agenzia. Già negli anni Ottanta
realizzava importanti congressi medici, e dal 1996 è attiva
anche negli altri settori. Oggi impiega 42 persone in due
sedi (Milano e Firenze) e fattura 33 milioni di euro all’anno, al
67% derivanti dall’industria farmaceutica. È riconosciuta come
una delle agenzie Pco con la maggior esperienza e creatività,
ed è premiata dalla preferenza di molte aziende importanti,
nazionali e multinazionali, che le affidano in outsourcing
la gestione dei propri eventi. Questa dell’outsourcing
è un’esclusiva assoluta di Uvet Amex, ed è la miglior
soluzione per assicurare un’interfaccia costante con il middle
management delle aziende. Attraverso unit dedicate, la divisione
Eventi di Uvet si collega quotidianamente con i clienti,
interpretandone le esigenze e cercando di caso in caso le
migliori soluzioni.
Un esempio particolarmente efficace si riferisce a una multinazionale
farmaceutica, già cliente Uvet. «Per questa azienda
- illustra la responsabile Fulvia Ferro - abbiamo creato
una struttura in esclusiva, che organizza e gestisce eventi in
Italia e nel mondo. Questa unit si articola in un inplant, ossia
un gruppo di cinque persone distaccate presso la sede del
cliente dove svolgono funzioni di interfaccia con il cliente
stesso operando e svolgendo attività come un ufficio con-
Mondo Mice
gressi di una casa farmaceutica. Correlato all’inplant
c’è poi l’explant, nella sede di Milano, per gestire la
logistica. L’explant è organizzato in un contact center
per la gestione dell’ospite e in “operation” per lo
svolgimento delle attività legate alla logistica».
Un’attenzione particolare è dedicata alle ricerca di
soluzioni innovative. Un esempio: Uvet American Express
ha sviluppato un’applicazione per interfacciarsi
con la field force del cliente. Si chiama Easy Activation
for Conference & Events ed è strumento interattivo
web-based per inoltrare richieste di attivazione
evento ai rispettivi planning dedicati. «Attualmente
- continua Fulvia Ferro - stiamo lavorando ad altre
implementazioni tecnologiche, così da giungere a
una sempre maggior condivisione di dati tra noi e il
client via web».
E gli eventi di altre tipologie non pharma? «Gestiamo
qualsiasi tipologia di evento - afferma Fulvia Ferro -:
viaggi incentive, mini e maxi convention, lanci di prodotto,
meeting di zona per le reti vendita, cene di Natale.
Seguiamo una squadra nelle trasferte di Champions
League, curando il trasporto e l’alloggio di ospiti e giornalisti.
Abbiamo in esclusiva anche la partecipazione dei giornalisti
di un’emittente nazionale ai Gran Premi di Formula 1.
In generale concordiamo con il cliente le modalità di comunicazione:
dai teaser che precedono i viaggi incentive sino
alla scelta della location e agli allestimenti (per le convention).
Il nostro asso nella manica è rappresentato dalla partnership
con una delle più grandi agenzie europee specializzate
in eventi creativi, la tedesca Maxsense, una parte del
cui staff lavora qui con noi, nella sede di Milano». (Nelle foto:
due aspetti di un viaggio incentive recentemente organizzato
in Malesia).
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Sulla home page del sito Iata (www.iata.org), la federazione
internazionale delle compagnie aeree, c’è un conto alla rovescia
espresso in giorni, ore, minuti e secondi. Scandisce
il tempo che manca al 31 dicembre 2007, data in cui i biglietti aerei
cartacei spariranno per sempre. A sostituirli sarà il biglietto
elettronico (o e-ticket), l’invisibile titolo di viaggio già oggi adottato
da molte compagnie e destinato a cambiare le abitudini dei
passeggeri di tutto il mondo.
Come funziona l’e-ticket? Esattamente come un biglietto cartaceo,
con la sola differenza che appunto non viene più stampato
su carta. I dati della prenotazione vengono registrati nei sistemi
dell’agenzia viaggi che, una volta ricevuta la conferma dell’avvenuto
pagamento, “crea” il biglietto virtuale e lo immagazzina in un
database. Il passeggero riceve dall’agente di viaggio una sorta di
“memo” via fax oppure posta (elettronica od ordinaria). Questo
memo riporta il codice Pnr, il nome e cognome del viaggiatore, la
data e l’orario di partenza e di arrivo, notizie sul limite di bagaglio
a mano nonché alcune disposizioni giuridiche obbligatorie. In
partenza da alcuni paesi viene richiesto di comunicare gli estremi
di un documento (carta d’identità, patente di guida, passaporto,
carta di credito - anche se non utilizzata per pagare il biglietto - o
la fidelity card della compagnia) che dovrà essere esibito al momento
del check-in.
Il check-in è effettuabile in due
modalità alternative. Innanzitutto
attraverso le postazioni self-service,
consigliate a chi viaggia
con il solo bagaglio a mano. Basta
inserire la fidelity card o la
carta di credito usata per la prenotazione,
e la macchina stampa
la carta d’imbarco. L’altra opzione
è quella tradizionale dei banchi
check-in, obbligatoria se si
viaggia con bagaglio da imbarcare
in stiva o se l’aeroporto è
privo di postazioni self service.
Per ritirare il boarding pass in
questo caso è sufficiente comunicare
al personale il codice Pnr
o il proprio nome e cognome,
presentando contestualmente
un documento d’identità. La carta
d’imbarco e la conferma e-mail, fax o postale della prenotazione
costituiscono i documenti validi come giustificativi al fine del
rimborso spese, e vanno dunque presentati, una volta fatto ritorno
in azienda, al travel manager. Sono sempre più rare le imprese
che si accontentano della conferma della prenotazione, poiché
solo il boarding pass è in grado di dimostrare l’effettivo utilizzo
del volo.
Quali i vantaggi? Uno è intuitivo: il biglietto elettronico non può es-
Attualità
VERSO L’ERA
DELL’E-TICKETING
Entro il 31 dicembre 2007 tutti i biglietti aerei saranno elettronici.
L’addio al cartaceo implica minori costi e maggior facilità d’acquisto,
nonché più sicurezza e procedure più snelle. La Iata sta sorvegliando i tempi
di adozione, che le compagnie italiane rispettano molto bene.
italiana:al1°febbraioititolidiviag-
Buonalaperformance
compagnienel2006 gioemessidalenostre
Buona la performance italiana:
al 1° febbraio i titoli di viaggio emessi dalle
eranoal50,23%eletroni-
nostre compagnie
ci.
nel 2006 erano
al 50,23% elettronici.
sere né dimenticato, né perso, né rubato, proprio perché… non
esiste. In secondo luogo, la prenotazione è modificabile o annullabile
comodamente via Internet o con una semplice telefonata al
call center. Ancora, la convenienza economica: gli e-ticket sono
esenti dalla tassa supplementare di 15 euro applicata a molti biglietti
cartacei dal 1° maggio 2003. E dunque costano meno.
PRESENTE E FUTURO
Iata sta seguendo con grande attenzione i tassi di crescita del biglietto
elettronico in questo periodo transitorio. Nelle previsioni,
alla fine del 2005 doveva ammontare al 40% la quantità di e-ticket
sul totale dei biglietti emessi nel mondo. Per la fine del 2006
dovremmo essere al 70%, mentre il 100% è previsto, come detto,
per il capodanno 2008. In realtà, però, le cose stanno procedendo
più a rilento. A fine dicembre eravamo a 38,5%, ossia poco
sotto l’obiettivo. Ciò è dovuto a un lieve rallentamento nell’adozione
del biglietto elettronico nei mercati principali e soprattutto
al crollo nell’Africa (-8,2% in un mese), solo in parte compensato
dal +4% dell’Asia settentrionale. Ciò peraltro corrisponde alle
previsioni di Iata. E nei primi mesi del 2006 la situazione si è ripresa,
con il debutto dell’e-ticketing per 5 nuove compagnie, il
che fa salire a 129 il totale delle linee aeree che lo hanno adottato.
Per accelerare i tempi, Iata ha attivato una serie di steering
group (gruppi di direzione) in tutto il mondo, allo scopo di spiegare
ai vettori che cosa è l’e-ticket e aiutarli a convertire i loro sistemi
di prenotazione ed emissione di biglietti.
L’Italia è in linea con le previsioni. Al 1° febbraio i titoli di viaggio
emessi dalle nostre compagnie nel corso del 2006 erano al
50,23% elettronici (534.465 contro 529.533 cartacei). Valori ben
lontani dal 76% dell’Olanda o dal 63% della Germania, ma che
rappresentano una buona performance. Lo attesta anche l’attività
dei gds nel nostro paese. Sono recentemente salite a 43 le compagnie
per le quali le agenzie connesse a Sabre possono emettere
e-ticket, mentre a fine gennaio hanno raggiunto quota 46 le linee
aeree sulle quali è accessibile la biglietteria elettronica con
Amadeus. Quota 46 anche con Galileo Italia, che comunica fra
l’altro una fortissima crescita anno su anno dell’e-ticketing: dal
22% nel 2004 al 48% nel 2005.

Sistemi di pagamento
IL FUTURO
È NELLE “PLASTIC”
L’adozione della carta di credito consente di ridurre i costi sia diretti
che indiretti relativi ai viaggi d’affari.
I prodotti presenti sul mercato e i trend del settore.
Ottimizzare le spese di T&E rappresenta
senza dubbio l’obiettivo
di qualsiasi travel manager.
Ma come raggiungerlo? Molti i fronti
su cui agire: dalla negoziazione con i
fornitori a un maggior presidio delle
spese di hôtellerie - area ancor oggi poco
“governata” da molte aziende -, dalla compliance
alla travel policy al consolidamento dei dati, all’automazione
dei processi. Interventi, dunque, che riguardano
sia i costi diretti - relativi all’acquisto dei servizi di
viaggio - sia quelli indiretti, legati invece al tempo impiegato
dal personale dell’azienda nelle diverse fasi del “ciclo dei
viaggi d’affari”. Questi ultimi sono spesso sottovalutati - anche
perché “nascosti” e frammentati tra più funzioni - ma, secondo
un’indagine realizzata da At Kearney per American Express,
rappresentano in media il 5,6% del totale delle spese
di viaggio: tra le voci che incidono maggiormente, la prenotazione
del viaggio, la richiesta di rimborso spese e l’emissione
di anticipi di cassa.
L’“uovo di Colombo” per l’ottimizzazione delle spese è rappresentato
dall’adozione della carta di credito: essa costituisce
infatti un potente strumento per semplificare i processi di
acquisto, di pagamento e di rendicontazione all’interno delle
aziende e per eliminare - o almeno diminuire in modo sostanziale
- gli anticipi di cassa. Grazie alla “plastic”, le spese effettuate
nel corso del mese vengono pagate tutte insieme con
valuta posticipata e rendicontate in un unico documento, con
notevoli benefici sui processi amministrativi. Che vengono ulteriormente
snelliti dalla possibilità, offerta da diversi provider
di carte di credito, di trasferire i dati nei sistemi gestionali
aziendali in modo automatizzato, evitando così duplicazioni
di attività ed errori di digitazione. Se poi la card viene unita all’utilizzo
di un tool per la gestione delle note spese, i vantaggi
crescono ulteriormente: il dipendente trova la sua nota
spese già parzialmente precompilata e deve solo aggiungere
gli eventuali pochi esborsi in contanti. Ma non è tutto. Perché
la card permette anche di esercitare un maggior controllo sui
costi e sulla compliance alla travel policy attraverso la disponibilità
di estratti conto online e di report dettagliati per tipologia
di spesa, titolare e centro di costo. In questo modo si
potrà intervenire tempestivamente sui comportamenti dei
viaggiatori e migliorare l’efficacia nella negoziazione con i
supplier, ottenendo risparmi, quindi, anche sui costi diretti.
Come dimostra una ricerca condotta da Accenture per American
Express, secondo la quale - utilizzando in maniera completa
i dati catturati dalle carte di credito aziendali - è possibile
risparmiare fino al 9% sulle spese totali di T&E (addirittura
il 21,9% sulle spese alberghiere).
I PRODOTTI SUL MERCATO
Ma quali sono le carte oggi disponibili per il pagamento delle
spese di viaggio? Esse possono essere ricondotte a due tipologie:
da un lato le carte lodge - quali ad esempio Business
Travel Account (Bta) di American Express o AirPlus Company
Account di AirPlus International -, sistemi di pagamento centralizzati
che prevedono l’addebito su un unico conto corrente
aziendale di tutte le spese di travel o di specifiche tipologie
di servizi (quali la biglietteria aerea o le spese alberghiere).
Emesse a nome dell’azienda e appoggiate presso l’agenzia
di viaggio, esse non prevedono nessun supporto fisico
(per questo motivo sono definite anche
“virtuali”). Dall’altro lato, le carte corporate,
che vengono invece intestate al dipendente
e possono essere appoggiate
sia sul conto corrente aziendale sia
su quello personale.
Le aziende, comunque,
stanno acquisendo
sempre maggiore consapevolezza
sui benefici
offerti da questi
strumenti e il mercato è in
rapido sviluppo. «Negli ultimi
anni - conferma Maurizio Pettorino,
Vice President Commercial Card American
Express per l’Italia - le Carte Corporate American Express
hanno registrato nel nostro paese un costante trend di
crescita a doppia cifra, con una media del 15% annuo. Trend
confermato anche per il 2005 sia con riferimento al Bta (Business
Travel Account) sia alle carte, che si stanno diffondendo
su vasta scala anche nel segmento delle medie imprese.
Sono infatti oltre 700 le società del mid market - localizzate
soprattutto in Lombardia e Triveneto - che nell’ultimo anno
hanno scelto soluzioni American Express per ridurre i costi legati
alla gestione del business». «Anche per AirPlus il 2005 è
stato un anno di grande successo sul mercato italiano, con
tassi di crescita a due cifre - commenta Diane Laschet, Country
Manager AirPlus International per l’Italia -. L’azienda ha
ulteriormente rafforzato la propria presenza potenziando
la forza vendita sul territorio e aprendo,
a inizio 2006, la propria
sede italiana a Bologna. E
le prospettive per l'anno in
corso sono incoraggianti:
sempre più forte, da un lato,
la partnership con le agenzie
di viaggio e sempre più chiari
per le aziende - anche quelle
di piccole e medie dimensioni
- i benefici offerti dalle
soluzioni di pagamento e gestione
dei viaggi d’affari proposte
da AirPlus».
La dinamicità del mercato è testimoniata
anche dal continuo
lancio di nuovi prodotti. «Le soluzioni integrate American Express
per le imprese - spiega Pettorino - si sono arricchite nel
corso del 2005 con la Meeting Card (una carta di credito per
la completa gestione degli eventi aziendali, ndr.), che ha riscosso
particolare successo tra le società che desiderano
monitorare quest’area in modo strutturato e continuativo, così
da cogliere ulteriori opportunità di risparmio. Altra novità è
stata la presentazione della Carta Alitalia Corporate che - ai
tradizionali vantaggi insiti nelle nostre card - unisce ristorni
sulla spesa di biglietteria aerea e una serie di benefici aggiuntivi
rivolti sia all’azienda che al viaggiatore». Novità sono
attese nel corso del 2006 da AirPlus: «Ci apprestiamo a introdurre
anche in Italia - dichiara infatti Laschet - l’AirPlus Corporate
Card che ci permetterà di offrire alle aziende una soluzione
completa per la gestione delle spese associate ai viaggi
d’affari».
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Il viaggio che c’è
IN BRASILE
CON HOTELPLAN
Molte le nuove proposte per l’estate 2006 dai tre marchi Hotelplan.
Fra le novità assolute, il Brasile, offerto in catalogo monografico,
e da oggi disponibile nel più vasto repertorio delle sue risorse naturali,
storiche e architettoniche.
Hotelplan Italia si presenta
con un ricco carniere
di novità per l’estate
2006, novità che coinvolgono
tutti e tre i marchi: Hotelplan,
Turisanda e Tclub. In particolare
Hotelplan dedica un catalogo
monografico al Brasile, paese
divertente ma anche ricchissimo
di spunti culturali e naturalistici.
Il nuovo catalogo completa
la programmazione in Sud
America, una delle mete che
negli ultimi anni ha raccolto il
maggiore consenso. Anche le
destinazioni del Centro America
sono state totalmente riviste
con l’inserimento di Honduras,
Nicaragua, El Salvador e Panama
che si affiancano alla Costa
Rica. Chiude le grandi novità
il monografico su Bali, che
offre il meglio sia per la proposta
alberghiera - 25 boutique
hotel - sia per i mini tour alla
scoperta delle meraviglie dell’isola
degli dei.
Si presentano arricchiti i Caraibi
e gli Stati Uniti, che propongono
un programma di tour individuali
e di gruppo veramente interessante:
dai grandi parchi ai
tour in tenda, dai fly & drive (con
auto, camper o moto) ai soggiorni
nei ranch. E per le grandi
città alberghi di charme, di lusso
o di design.
Sul fronte Turisanda in generale
si potenzia tutto il bacino del
Mediterraneo; innanzitutto con
le mete balneari (Grecia, Cipro,
Portogallo e Spagna), ma anche
con il Medio Oriente, che
vede il grande ritorno di un catalogo
dedicato a Israele e la
seconda edizione del Portogallo.
Di contro la Russia (che
include in catalogo le Repubbliche
Baltiche) ripropone la motonave
Maxym Rylski, vari tour
individuali e un’ampia sezione
dedicata alla Transiberiana
con quattro itinerari che si spingono
fino in Cina e in Mongolia.
I TClub infine raddoppiano. Sei
nuove strutture distribuite in
Europa e nel mondo - in Sardegna
e a Mykonos, a Bali e in
Baja California, a Miami e Grenada
- si affiancano alle sette
presentate lo scorso autunno.
IL CATALOGO BRASILE
Con il monografico sul Brasile
Hotelplan intende offrire un
“occhio” su tutte le bellezze
del paese carioca, che grazie
alle sue dimensioni e alla sua
varietà architettonica e naturalistica
ha un’infinità di sfaccettature.
Il catalogo si apre
con una sezione dedicata alle
grandi città, ricche di un passato
prestigioso eppure moderne
e avveniristiche. Brasilia,
la capitale, creata dall’architetto
Oscar Niemeyer, è
una delle meraviglie del XX
secolo, considerata dall’Unesco
patrimonio dell’umanità.
Rio de Janeiro, la più famosa,
presenta un’inconsueta serie
di dicotomie: spiagge e montagne,
grattacieli e favelas.
Situata sulla sponda meridionale
della baia di Guanabara,
si estende per 20 km tra un
mare turchese e rigogliose
montagne ricoperte di giungla.
Al di là dei quartieri più visitati
(Copacabana, Ipanema
e Leblon), di grande interesse
sono il pittoresco sobborgo
coloniale di Santa Teresa, situato
su una collina che domina
il quartiere di Centro, e
la statua del Cristo redentore,
che veglia sulla città dalla cima
del Corcovado, affettuosamente
ribattezzato dai locali
“pan di zucchero”. San
Paolo infine, considerata il
motore dell’economia brasiliana,
rappresenta l’area urbana
più grande di tutto il Sud
America. Inebriante, vivace
nel campo delle arti e dei divertimenti
diurni e serali, rivendica
il proprio primato culturale
su Rio e ospita una folta
comunità artistica. Poco
distanti, si stendono immense
spiagge da cui si può partire
per visitare la bellissima isola
al largo della costa Paulista
(Ilhabela) o la foresta di Iporanga,
una delle più incontaminate
del paese.
La seconda sezione del catalogo
è dedicata al mare. E
che mare! Il Brasile ha oltre
8500 km di coste, centinaia di
isole coperte da foreste, verdi

litorali protetti da montagne riflesse su
acque cristalline. Le spiagge sono molto
varie: si va da quelle cittadine (le più celebri
si trovano a Rio), contornate da bar
e hotel; a quelle di località non metropolitane,
come ad esempio nella zona di
Costa do Sauipe, a 70 km a nord di Salvador
de Bahia. Qui è stato costruito il
resort più grande di tutto il Sud America;
distribuito su un’area protetta di
1.720.000 mq, offre un paesaggio di forme
e colori diversi: dune, distese di alberi
di cocco, vaste lagune. Altri lidi sono
lontani dai centri urbani e turistici, e
caratterizzati perciò dalla massima tranquillità,
come a Jericoacara, nella costa
nord-ovest, circa 300 km a nord di Fortaleza.
Questa spiaggia, in particolare,
dichiarata area protetta nel 1984 e dunque
preservata da urbanizzazioni selvagge,
è considerata una delle dieci più belle
del pianeta. Hotelplan propone un
soggiorno anche nell’arcipelago di Fernando
de Noronha, il cui mare verde-blu
offre punti di immersione e osservazione
dei fondali di incredibile bellezza.
Ma il Brasile offre anche altre bellezze: le
città coloniali per esempio, tutte concentrate
nel Minas Gerais, lo Stato centroorientale
del Brasile un tempo meta dei
cercatori di metalli, oro soprattutto. Oggi
l’oro non c’è più, ma rimangono edifici
storici, boschi, laghi, storie e leggende. I
maggiori centri storici sono Ouro Preto,
patrimonio dell’umanità Unesco, Mariana
e Sabarà, e, più fuori mano, Congonhas,
Sao Joao del Rei, Tiradentes e Diamantina.
Ouro Preto è un vero tesoro architettonico,
con le sue stradine strette e
tortuose, troppo ripide per essere percorse
in automobile, e le 23 chiese che
ne punteggiano i quartieri. Tra le altre città,
Diamantina è la più interessante: circondata
da montagne, perfette per
escursioni a piedi, ha pregevoli palazzi
d’epoca e si presenta ancor oggi esattamente
come due secoli fa. Un tuffo nell’inizio
Ottocento del Nuovo Mondo, tanto
più suggestivo quanto meno conosciuto.
Anche Belo Horizonte, la città più
famosa dello Stato (di cui è anche capitale),
pur non essendo località storica,
possiede alcune gemme nascoste, come
il Parque Municipal, il Palacio das Artes
- che racchiude un attivissimo centro
culturale dedicato allo spettacolo - e il
quartiere di Pampulha, disseminato lungo
un enorme lago artificiale. Da ricordare
che il Minas Gerais è noto anche per
la sua cucina, ritenuta la migliore del
Brasile.
Infine, la Natura, ultima sezione del catalogo.
Un tributo innanzitutto all’Amazzonia,
la foresta pluviale di oltre 6 milioni di
kmq che attraversa quasi l’intero Sud
America, luogo affascinante ed evocatore
di immagini leggendarie: tribù indigene
isolate dal mondo, alberi giganteschi,
specie animali rarissime, come giaguari,
Il viaggio che c’è
anaconda e piranha. Ma non si fermano
qui le meraviglie naturali del paese: c’è
anche lo stato del Paranà, a sud, dove
dall’omonima catena montuosa nasce il
rio Iguassù, che si snoda per 600 km pri-
ma di gettarsi fragorosamente in una serie
di precipizi di vario livello, dando vita
a un grande complesso di cascate. Si
trovano all’interno di un parco nazionale,
e in passato erano luogo sacro di sepoltura
per i tupi-guaranì e i paraguas. Nel
1986 l’Unesco le ha dichiarate Patrimonio
dell’umanità. Formate da 275 salti
d’acqua, per un’area di oltre 3 km di ampiezza
e 90 m di altezza, sono più larghe
delle cascate Vittoria, più alte di quelle
del Niagara e più spettacolari di entrambe
messe insieme. Lo sapevate?
Chi è Hotelplan Italia Fondata nel 1947 quale filiale italiana di Hotelplan International, la società opera attraverso le sedi di Milano
e Roma. Nel gennaio 2000 ha acquisito Turisanda; oggi le due società, con 232 milioni di euro di fatturato consolidato e circa
180.000 passeggeri movimentati, si posizionano tra i primi tre tour operator sul mercato, mantenendo ciascuna la propria identità
aziendale. Tra le novità più recenti, da ricordare il nuovo marchio Tclub, lanciato nel 2005: piccoli resort selezionati in tutto il mondo,
tra i più caratteristici per arredi, struttura architettonica e paesaggio circostante.
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Tip-Off
Consigli e suggerimenti per il viaggio
Lufthansa Private Jet
A un anno dal lancio di Lufthansa Private
Jet, il servizio di aerei privati della
compagnia tedesca, la rete si è estesa
verso molti più paesi. Oltre che per tutta
l’area Ue, i Private Jet sono oggi
disponibili per voli a/r verso Svizzera,
Norvegia e Islanda, Albania, Bulgaria,
Bosnia, Croazia, Romania, Serbia,
Macedonia e Montenegro, Caucaso,
Marocco, Algeria, Egitto, Israele,
Giordania, Libano, Turchia e Ucraina. È
inoltre allo studio la possibilità di
estendere le rotte anche alla Federazione
Russa. Ai consueti vettori Cessna
Citation Bravo e Cessna Citation Excel,
Lufthansa ha ora affiancato gli Hawker
800XP e i Falcon 2000, aeromobili con
un’autonomia rispettivamente maggiore
di 4600 e 5100 km. Il Falcon 2000 può
ospitare fino a dieci passeggeri (più
un’assistente di volo) e l’Hawker 800XP
fino a sei.
Nell’immediato futuro, per volare con
Lufthansa Private Jet basterà dare
mandato all’agenzia di prenotare con
poche ore di preavviso.
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I servizi di Park To Fly
La rete di parcheggi Park To Fly durante
il 2005 si è molto ampliata grazie
all’apertura, nel giro di sei mesi, di
quattro nuove strutture: in dettaglio, sono
stati inaugurati nuovi parcheggi presso il
Guglielmo Marconi di Bologna,
l’aeroporto di Bergamo Orio al Serio,
Milano Linate e Milano Malpensa, dove è
stata aperta una seconda rimessa. Il
network ha così raggiunto quota sette
(con Verona e Fiumicino), per un totale di
oltre 11mila posti auto. Obiettivo di tutti i
parcheggi della rete, che distano poche
centinaia di metri dagli aeroscali, cui
sono collegati da un servizio gratuito di
navetta 24 ore su 24, è di ridurre i tempi
di attesa e di trasferimento in aeroporto
degli utenti, garantire sicurezza alle loro
NOTIZIE BREVI
auto e ottimizzarne il periodo di
permanenza nei parcheggi offrendo
servizi opzionali quali lavaggio,
sostituzione dei cristalli e il tagliando.
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Online il nuovo sito di Orio al Serio
È in rete il nuovo sito web di Orio al Serio
(www.orioaeroporto.it). Con la nuova
veste grafica l’utente può consultare le
pagine relative ai voli, ai servizi
aeroportuali (dai parcheggi allo
shopping), alla rete di trasporti via terra
da e per l’aerostazione, ai servizi turistici
e all’area business. In evidenza le voci
riferite alla segnalazione bagagli smarriti,
al servizio meteorologico e al calendario
degli scioperi. Quanti intendono utilizzare
le aree parcheggio dello scalo possono
prenotare il posto auto via Internet, senza
dover effettuare pagamenti online,
ricevendo dal gestore un codice di
conferma da presentare alla cassa
parcheggi al momento dell’ingresso. Via
web è infine possibile anche prenotare la
Vip Card, ossia la carta riservata dallo
scalo ai propri passeggeri frequenti. Il
sito è consultabile anche da palmari e
telefonini wap.
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Aperture Sofitel
Sofitel prosegue la propria espansione
asiatica con due nuovi alberghi in
Thailandia e nelle Filippine. A fine 2005 è
stato inaugurato il Garden Cliff Resort &
Spa Pattaya, nella regione di Bangkok.
Dotato di 249 camere, dispone di sei
ristoranti e bar, due grandi piscine e un
lussuoso complesso benessere.
L’albergo è anche ben dotato per eventi
e congressi: la ballroom può ospitare fino
a 420 persone, e in più ci sono cinque
sale riunioni attrezzate.
Il 3 gennaio è poi stato inaugurato nella
storica Manila Bay The Philippine Plaza,
che fa parte del più grande centro
congressuale del paese. È l’unico hotel
business di Manila, destinazione adatta
anche per viaggi incentive. Dispone di
609 camere e suite, un ristorante, tre bar,
piscina e centro fitness con Spa. 17 gli
spazi multifunzione per eventi, fra cui una
ballroom senza pilastri e l’Harbour
Garden Tent, vasta area all’aperto
capace di accogliere fino a 2000
delegati.
MERIDIANA DA VERONA E MILANO
Dal 1° giugno verranno attivati da Meridiana due nuovi collegamenti nazionali da Verona.
Per la prima volta la compagnia opererà un volo con destinazione Brindisi, attivando un
servizio tre giorni alla settimana per la Puglia. A questo nuovo volo si aggiungerà anche un
collegamento operato quattro giorni su sette per Lamezia Terme.
STAYFIT@HYATT
Hyatt Hotels & Resorts ha recentemente lanciato StayFit@Hyatt, una selezione di
programmi di training sportivo, pensati appositamente per i viaggiatori d’affari e i turisti che
amano tenersi in forma e soggiornano negli Hyatt Hotels & Resorts in Nord America e nei
Carabi. Il programma fitness include alcune proposte di yoga.
Chicche dal mondo
La “prima” di Gentile da Fabriano
La mostra Gentile da Fabriano e l’altro Rinascimento,
in programma sino al 23 luglio proprio a
Fabriano, presso il quattrocentesco Spedale di
Santa Maria del Buon Gesù, è una prima assoluta,
nel senso che una rassegna sul
grande maestro marchigiano non era mai
stata organizzata sino a ora. Include ben
120 sue opere, oltre ad alcune
dei contemporanei e
seguaci, ed è un’occasione
unica per conoscere la
personalità di un pittore
che, con la sua originalità,
anticipò il Rinascimento.
Orari: dalle 9.30 alle
19.30 (ultimo ingresso ore
18.30), dal venerdì alla domenica fino alle
22 (ultimo ingresso ore 21). Info: tel.
199199111 - www.gentiledafabriano.it.
Antonello al Quirinale
La rassegna Antonello da Messina in programma alle Scuderie
del Quirinale fino al 25 giugno vede riunita per la prima volta la
quasi totalità delle opere di Antonello giunte sino a noi. Grazie al
lavoro svolto da un gruppo internazionale di specialisti e alla generosità
di alcuni tra i principali musei del mondo, le Scuderie
ospitano capolavori assoluti quali il “San
Gerolamo nello studio” della National
Gallery di Londra, le Crocifissioni di Anversa
e di Sibiu (Romania), il “Cristo alla
Colonna” del Louvre e il San Sebastiano
di Dresda. In mostra anche celebri ritratti
provenienti da Berlino, New York, Londra,
Washington e Madrid. Orari: dalle 10
alle 20 (ultimo ingresso ore 19), venerdì e
sabato fino alle 22.30 (ultimo ingresso
ore 21.30). Info: 0639967500 - www.mostraantonellodamessina.it.
Tutto su Matisse
Quella che si è aperta a metà marzo presso la fondazione Beyeler
di Riehen (Basilea), e che proseguirà sino al 9 luglio, è una retrospettiva
sul tema dominante dell’opera di Henri Matisse, ossia
il soggetto interno con figura. Henri Matisse: figure, color, space
racchiude circa 160 lavori: dipinti, sculture, disegni e stampe provenienti
dai musei di tutto il mondo, soprattutto americani ed europei,
e da molte collezioni private. La rassegna abbraccia l’intera
vita del maestro, dagli esordi sino agli ultimi lavori, che risalgono
alla metà del secolo scorso. Orari: dalle 10 alle 18, il mercoledì
sino alle 20. Info: 0041/61/6459700 - www.beyeler.com.
Le follie dell’amore
Sino all’11 giugno il Kunstforum di Vienna mette in mostra la collezione
privata berlinese di Ulla e Heiner Pietzsch, sino a oggi mai
esibita in pubblico. La raccolta - intitolata Crazy Love. From Dalì
to Bacon - si concentra su molti maestri del surrealismo a partire
dagli anni Venti del XX secolo. Si parte dai pionieri, tutti francesi,
come André Breton, Joan Mirò, Hans Arp e André Masson,
affiancati dai loro epigoni d’oltre frontiera (Pablo Ricasso, Julio
Gonzales e Salvador Dalì). Una parte significativa della mostra è
dedicata a Max Ernst e all’espressionismo astratto americano. Si
conclude con alcuni capolavori dall’Europa e dagli Stati Uniti del
secondo dopoguerra, sui quali primeggiano i nudi di Francis Bacon.
Orari: dalle 10 alle 19, il venerdì fino alle 21. Info:
0043/1/5373326 - www.kunstforumwien.at.
Le posate del Cinquecento
Il National Design Museum di New York mette in scena dal 5
maggio al 29 ottobre una rassegna davvero originale. S’intitola
Feeding Desire: Design and the tools of the table 1500-2005 e
mostra un vasto campionario di posate realizzate a partire dal XVI
Secolo. Forchette, coltelli, cucchiai e qualsiasi altro accessorio
da tavola. L’obiettivo è di dar conto delle innovazioni non solo
nelle forme ma anche nei materiali e nell’arte della mise en place,
attraverso disegni, illustrazioni e descrizioni d’epoca. Orari: dalle
10 alle 17, il venerdì sino alle 21, il sabato sino alle 18 e la domenica
dalle 12 alle 18. Chiuso il lunedì. Info: 001/212/8498400 -
www.cooperhewitt.org.

Un aereo per salvare il Duce
È un oceano diverso, quello che in
quest’avventura affrontano Marco Arnei e Sara
Morasky, personaggi consueti dei romanzi di
Folco Quilici. È il Bajkal, il lago più profondo della
terra, gelido e sconfinato nell’ancor più sconfinata
desolazione siberiana. Nei suoi abissi i due archeosub
vanno alla ricerca di un aereo italiano perduto nel
1945, preparato per far scappare Mussolini ma partito
“solo” con un misterioso contenitore dell’ambasciata
di Tokyo in Italia. Che cosa c’è al suo interno? I diari
del Duce? La verità sui rapporti con Hitler? Piani per
nuove armi? Folco Quilici - La fenice del Bajkal -
Mondadori editore - Collana Omnibus - 308 pagine -
18 euro
La Trinacria del passato
La scoperta dell’estremo sud d’Italia da parte
dei grandi viaggiatori della storia: un percorso affascinante,
descritto in un libro che riunisce le testimonianze di quanti
hanno raggiunto un’isola seducente ma spesso considerata
un enigma da interpretare. Da Brylone a Borch, da Goethe
a Münter, il libro riunisce i resoconti degli illustri pellegrini
che visitarono la Sicilia: vi si ritrovano gli incontri con la
gente, le osservazioni sui costumi, le descrizioni di una
regione senza strade e con pochi alloggi. Una finestra
aperta su un lontano passato. Giuseppe Quatriglio - Viaggio
in Sicilia. Da Ibn Giubair a Fernandez - Marsilio editore -
Collana Gli Specchi - 168 pagine - 13 euro
La vita di Woody Guthrie
È uscita la ristampa di Bound for glory, autobiografia del
folksinger americano Woody Guthrie. Il volume, che da
Curiosità
LO SAPEVATE CHE...
SEAN CONNERY
LUCIDAVA BARE
Il sito http://dmw.it pubblica, alla voce “cinema”,
l’elenco delle professioni esercitate
dalle più celebri stelle di Hollywood prima
di trovare successo come attori. Ne
emergono particolari al limite dello sconcertante.
Sean Connery per esempio era
un lucidatore di bare, mentre Pierce Brosnan
– suo successore nei panni di 007 –
era un umile tassista. Il grande Michael
Caine lavorava in una macelleria come
facchino, Gary Cooper vendeva spazi
pubblicitari mentre l’affascinante Joan
Crawford era commessa in una lavanderia.
La palma dell’incredibile spetta secondo
noi a Gregory Peck, imbonitore in un
parco giochi (ce lo vedete?), e a Jack Nicholson,
che molti anni prima di dar vita allo
snaturato genitore-killer di Shining lavorava
proprio… per i bambini, come impiegato
nel reparto animazione della Mgm.
Pochissimi, fra l’altro, quelli che hanno
consumato nel movie biz l’intera carriera:
Laureen Bacall e Genevieve Bujold da giovani
facevano le maschere in un cinema,
mentre il futuro premio Oscar Sidney Poitier
era barista presso una multisala. Ancor
meno quanti sono sempre stati fedeli ai
propri personaggi, anche ante litteram. Il
premio della coerenza va senz’altro a
Sylvester Stallone, Rambo da adulto e pulitore
di gabbie di leoni da ragazzo, ma si
difendono bene sia Debra Winger, che prima
di combattere gli extraterrestri in Alien
faceva l’acrobata in un parco divertimenti,
sia Humphrey Bogart, donnaiolo in celluloide
e dedito - immaginiamo - ad abbondanti
promesse da marinaio nella US
Navy, che ha servito come cadetto.
UN HOTEL SOTT’ACQUA
Entro la fine del 2008 a Dubai aprirà il primo
hotel subacqueo nel mondo. La struttura,
facente capo a Crescent Hydropolis
Group, costa 500 milioni di dollari, è in costruzione
dal febbraio di quest’anno e
sorgerà in uno specchio d’acqua poco
profondo. Progetti analoghi sono allo studio
anche in Oman, Principato di Monaco,
Rio de Janeiro e Cina, oltre che nell’immancabile
Las Vegas, capitale mondiale
delle stravaganze.
PAESE CHE VAI,
CAVIA CHE TROVI
Si chiama Sam e costa 250mila euro il robot-simulatore
introdotto in Italia per ad-
Libri di viaggio
destrare 15mila medici. Può denunciare
diverse patologie (alcune anche gravissime,
quali infarti o arresti respiratori), e attraverso
le sue risposte alle cure è possibile
stabilire l’efficacia e mettere a punto i
dosaggi delle medicine. Diversa la situazione
negli Usa, almeno per quanto riguarda
la sperimentazione dei farmaci. Lì sono
gli stessi cittadini a far da cavie: in tutto 3,7
milioni di persone, quasi l’1,4% della popolazione
americana. Il loro compenso varia
tra 1800 e 6900 dollari, a seconda della
durata e dei rischi del test.
SEI UBRIACO? L’AUTO
NON PARTE
Arriva dagli Stati Uniti ed è presentata come
la soluzione definitiva ai danni causati
dalla guida in stato d'ebbrezza. Si tratta di
un rivestimento speciale applicato al volante:
a contatto con le mani del conducente,
un microetilometro stabilisce se
bloccare oppure far avviare la vettura. Se
il tasso alcolico è superiore al consentito,
la macchina non parte. In questo modo i
guidatori dal bicchiere facile potranno
stare tranquilli, evitando di rischiare la vita.
Il prezzo del sistema si aggira attorno
ai 600 euro.
diversi anni era indisponibile in libreria, più che una
testimonianza - sia pur di prim’ordine - sulle origini del
folk, propone un graffito esemplare e spietato di una
certa America. Le vicende della famiglia Guthrie
(benestante prima, poi rovinata, poi ripartita da zero
in un’altra città fino alla malinconica scomparsa dei
genitori) danno la miglior chiave di lettura alla
vita di Woody, vagabondo con la propria
chitarra per gli Stati Uniti, su e giù dai treni in
cerca di fortuna e poi stella della musica
popolare, sino a ispiratore dell’opera di Bob
Dylan. Woody Guthrie - Questa terra è la mia
terra - Marcos y Marcos editore - Collana Gli
Alianti - 378 pagine - 16 euro
Il viaggio dei viaggi
«Onestamente, Folco, questo mondo è una
meraviglia. Non c’è niente da fare, è una meraviglia. E se
riesci a sentirti parte di questa meraviglia - ma non tu, con i
tuoi due occhi e i tuoi due piedi; se Tu, questa essenza di te,
sente d’essere parte di questa meraviglia - ma che vuoi di
più, che vuoi di più? Una macchina nuova?». Saggio e
romanzo, autobiografia e storia universale, questo racconto
postumo del grande Tiziano Terzani mostra come un uomo
possa trasformarsi negli anni, maturare, evolvere verso un
nuovo modo di concepire e immaginare la sua e le altrui
esistenze. Si narra la vita di un giornalista viaggiatore ma
anche il meraviglioso, invidiabile rapporto tra un padre e un
figlio e lo scorrere della storia che travolge quotidianamente
tutti noi. Tiziano Terzani - La fine è il mio inizio. Un padre
racconta al figlio il grande viaggio della vita - a cura di Folco
Terzani - Longanesi editore - Collana Il Cammeo - 466
pagine - 18,60 euro
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La nostra rete
LE FILIALI UVET AMERICAN EXPRESS CORPORATE TRAVEL
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Agrate Brianza (Mi) Via Cardano, 1 Ed. La Dialettica 039/654901
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Napoli - Aer. Capodichino Dusila 081/2311281
Ozzano dell’Emilia (Bo) Pomodoro Viaggi 051/799930
Ozzano dell’Emilia (Bo) Pomodoro Viaggi Affari 051/790415
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Palermo Sullivan Viaggi 091/6254086
Pavia Aloha Tour 0382/539565
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Pescara Ventur Viaggi 085/28903
Pisa New Taurus Viaggi 050/502090
Pozzuoli (Na) Emmetre Travel 081/8530746
Prato Alisped Viaggi 0574/5790
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S. Lazzaro di Savena (Bo) Pomodoro Viaggi 051/453411
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Sesto San Giovanni (Mi) Agenzia Viaggi e Turismo Rondò 02/2403141
Silla di Gaggio Montano (Bo) Emilia Viaggi 6 0534/30916
Siracusa Conigliaro Viaggi 0931/463909
Trapani Salvo Viaggi 0923/871242
Trento Viaggi Bolgia 0461/238333
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Olgiate Comasco (Co) Viaggi Mentasti 031/945757
Oggiono (Lc) Meridiani e Paralleli 0341/578677
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Pianoro (Bo) Dimensione Due di Millenium srl 051/774336
Pianoro (Bo) Millenium 051/774336
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Prato Loom Viaggi 0574/571514
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