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Di che cosa discutono i veterinari? Allevamenti intensivi: stato dell’arte. Eva Rigonat

Libertà di stampa, di parole, di pensiero. Concetti sacrosanti e per cui impegnarsi, ogni giorno. Ma ci sono argomenti con i quali il pensiero scientifico non si vuole più misurare. Indietro nel tempo abbiamo dibattuto della superiorità intellettuale degli uomini sulle donne e dei bianchi su tutti gli altri fenotipi umani. Qualcuno sta rispolverando il terrapiattismo. uca Mercalli abbandona l’8 giugno la trasmissione Cartabianca dove il cambiamento climatico non è trattato come una verità scientifica, un dato di fatto, ma come oggetto di dibattito. Le verità scientifiche si fanno strada lentamente, ma quando si fanno strada inequivocabilmente riparlarne diventa una perdita di tempo e una complicità colpevoli.

Libertà di stampa, di parole, di pensiero.
Concetti sacrosanti e per cui impegnarsi, ogni giorno.
Ma ci sono argomenti con i quali il pensiero scientifico non si vuole più misurare.
Indietro nel tempo abbiamo dibattuto della superiorità intellettuale degli uomini sulle donne e dei bianchi su tutti gli altri fenotipi umani. Qualcuno sta rispolverando il terrapiattismo.
uca Mercalli abbandona l’8 giugno la trasmissione Cartabianca dove il cambiamento climatico non è trattato come una verità scientifica, un dato di fatto, ma come oggetto di dibattito.
Le verità scientifiche si fanno strada lentamente, ma quando si fanno strada inequivocabilmente riparlarne diventa una perdita di tempo e una complicità colpevoli.

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6. Alimentazione animale, ambiente, salute

Sempre dalla FAO 17 ci viene questo ammonimento: “La produzione di mangime e foraggio,

l'applicazione del concime sulle colture, e l'occupazione delle terre dei sistemi estensivi, sono

tra i principali fattori responsabili degli insostenibili carichi di nutrienti, fitofarmaci e

sedimenti nelle risorse d'acqua del pianeta”

7. Biodiversità

“È stato stimato che, per effetto delle attività dell’uomo

che stanno distruggendo gli habitat naturali per

convertirli in terreni agricoli a sfruttamento intensivo, la

varietà di animali e piante è scesa a livelli pericolosi in

oltre la metà delle terre emerse del mondo”. 18

“Un articolo del 2010 sulla rivista scientifica Science

rivela che gli indicatori dei principali fattori di pressione

della biodiversità (la distruzione degli habitat,

l’inquinamento da azoto dei suoli e delle acque, la

diffusione delle specie aliene invasive, i cambiamenti

climatici, il sovra-sfruttamento delle risorse naturali)

hanno mantenuto la loro intensità o l’hanno addirittura

aumentata.” 19

A scala globale, il principale fattore di perdita di

biodiversità animale e vegetale sono la distruzione, la

degradazione e la frammentazione degli habitat, a loro

volta causate:

ü calamità naturali (ad esempio: incendi, eruzioni

vulcaniche, tsunami, alluvioni, ecc.)

ü profondi cambiamenti del territorio condotti ad opera

dell’uomo: la distruzione della foresta tropicale per lasciare

il posto a coltivazioni di soia, canna da zucchero o palma

da olio

ü prelievo di piante o parti di piante per le industrie

farmaceutica o cosmetica

ü distruzione di habitat naturali o semi-naturali, per

costruire aeroporti, centri commerciali, parcheggi,

abitazioni.

ü prelievo di legname, dalla costruzione di miniere,

dighe, strade

A causa della distruzione delle foreste si liberano in

atmosfera enormi quantità di gas-serra, responsabili del

riscaldamento globale. Gli scienziati dell’IPCC ritengono

che circa il 20% dei gas-serra immessi ogni anno

nell’atmosfera derivano dalla distruzione e dalla

17

https://meteo.lcd.lu/globalwarming/FAO/livestocks_long_shadow.pdf

18

https://www.science.org/doi/10.1126/science.aaf2201 -https://www.omeovet.it/index.php/biologico/agricoltura/233-un-nuovo-studioconferma-che-la-perdita-di-biodiversita-e-troppo-alta-a-causa-dell-agricoltura-industriale.html

19

https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/biodiversita/le-domande-piu-frequenti-sulla-biodiversita/quali-sono-le-principali-minacce-allabiodiversita

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