Giornalino Friburgo 2022/2023
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CULTURA
TOTÒ
GIANLUCA PALOPOLI E LUANA PERNICE
CORSO DI LINGUA E CULTURA ITALIANA DI VOLKERTSHAUSEN
DOCENTE: ROSSELLA PAULETTI
L'attore, sceneggiatore, cantautore
italiano e rampollo di una famiglia
nobile napoletana impoverita è
diventato l'attore folk italiano più
popolare negli anni '30 prima di
diventare noto come comico oltre
i confini italiani.
Totò si è affermato come brillante
intrattenitore nel cinema italiano
del dopoguerra. Con il suo
cappello a cilindro trasandato e
un'espressione facciale unica, ha
sempre portato sulla tela le
contraddizioni sociali della società
italiana del dopoguerra con la
raffigurazione di figure della gente
semplice di Napoli...
Veniva da una famiglia nobile
impoverita. Finita la scuola, Totò
era infatti destinato alla carriera
militare. Ma si è rivolto al
vaudeville, dove ha lavorato come
disegnatore veloce. Ben presto ha
scoperto il proprio talento
recitativo come comico.
Totò iniziò lui stesso ad esibirsi sui
palcoscenici delle riviste italiane. Il
costume comico, che consisteva in
un cappello a cilindro trasandato,
pantaloni oversize e calzini dai
colori vivaci, divenne il suo
marchio di fabbrica. A ciò si
aggiungevano le sue espressioni
facciali uniche, la cui commedia
l'attore è stato in grado di esaltare
ancora di più grazie al suo viso
asimmetrico.
Dal 1936 Totò iniziò a lavorare anche nel
cinema. Fu qui che celebrò la sua svolta
nazionale nel dopoguerra con il film "I
due orfanelli" (1947): il comico divenne
ora l'attore più popolare d'Italia. Totò è
apparso in un totale di 114 film, molti
dei quali hanno fatto conoscere il
mondo napoletano a un pubblico più
vasto per il loro soggetto. Il comico
incarnava per lo più personaggi della
gente comune, piccoli delinquenti e
mendicanti, in quanto appartenenti alla
tipica scena di strada napoletana. I film
popolari napoletani includono "Napoli
milionaria" (1950) e "La banda degli
onesti" (1956).
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