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l'elenco dei vincitori, delle scuole di appartenenza - Conegliano 2000

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LIBRO: “TWILIGHT”, <strong>di</strong> Stephenie Meyer<br />

Concorso Libernauta 2007: le recensioni premiate<br />

1. Edward, ragazzo misterioso e intrigante. Bella, decisa e innamorata alla follia. Un romanzo che cattura il<br />

lettore, i suoi sentimenti, le sue emozioni e il suo cuore. Le pagine si girano trattenendo il respiro e<br />

assaporando inevitabilmente, a pieno, gli stati d’animo <strong>dei</strong> protagonisti: mistero, paura, amore che culminano<br />

in un sentimento incontrollabile. E come le labbra fredde <strong>di</strong> Edward che sfiorano il collo <strong>di</strong> Bella, Twilight<br />

sfiora il cuore <strong>di</strong> chi lo legge, anche il mio. Gloria Menegazzi, 15 anni, I.S.I.S.S. Da Collo<br />

2. Bella lo vede, è là, lui la guarda e lei è perduta. Perduta nell’oscuro vortice <strong>dei</strong> suoi occhi ipnotici.<br />

Edward la vede e si spaventa. Si spaventa <strong>di</strong> ciò che prova per lei, un’attrazione proibita che gli <strong>di</strong>vora<br />

l’anima. Un’anima che non ha.<br />

Come Bella sono perduta, perduta nell’intrigante storia <strong>di</strong> un amore proibito <strong>di</strong> questo libro. Come Edward<br />

sono spaventata, spaventata dalla fine le libro, una fine che vorrei non finire mai.<br />

Amanda Stiernspetz Falth, 16 anni, Liceo Scientifico Marconi<br />

3. Travolgente e appassionante! Da leggere tutto d’un fiato!<br />

What? (cosa?) Twilight!<br />

Il romanzo <strong>di</strong> Stephenie Meyer pubblicato dalla Fazi E<strong>di</strong>tore nel 2005.<br />

La storia tra Bella ed Edward, tra la ragazza nuova della scuola un po’ impacciata e il vampiro<br />

bellissimo e perfetto in ogni movimento, rapisce il lettore e lo accompagna nelle 412 trepidanti pagine.<br />

Il finale è anch’esso ricco <strong>di</strong> suspance ma possiamo scoprire come proseguirà l’amore tra Bella ed Edward<br />

leggendo New Moon, il seguito <strong>di</strong> Twilight.<br />

Giovanile e scorrevole è lo stile <strong>di</strong> Stephenie Meyer e intriganti sono le vicende narrate.<br />

Ha riscosso molto successo tra il pubblico giovanile, e non solo.<br />

Twilight nasce da un sogno fatto dall’autrice e riesce a far sognare anche il lettore!<br />

Camilla Dalla Cia, 15 anni, Liceo Scientifico Marconi<br />

LIBRO: “SCONTRO DI CIVILTA’ PER UN ASCENSORE A PIAZZA VITTORIO”, <strong>di</strong> Amara<br />

Lakhous<br />

1. Roma: Piazza Vittorio. Un losco personaggio viene assassinato nell’ascensore <strong>di</strong> un palazzo multietnico. Gli<br />

inquilini vengono chiamati a raccontare la loro versione <strong>dei</strong> fatti. Si scatena un vero e proprio monologo a più<br />

voci, che riesce a mettere in scena un incre<strong>di</strong>bile e commovente spaccato <strong>di</strong> vita <strong>di</strong> una società multietnica in<br />

cui la cultura della tolleranza e del <strong>di</strong>alogo tra realtà <strong>di</strong>verse stenta ad affermarsi e a vincere i pregiu<strong>di</strong>zi. Il<br />

romanzo è animato da storie d’immigrazione, <strong>di</strong> o<strong>di</strong>o, amore, amicizia, che hanno la forza <strong>di</strong> farci riflettere<br />

sorridendo. Piacevole, accattivante, ironico, vero, amaro e <strong>di</strong>sincantato, questo libro ci regala la preziosa<br />

possibilità <strong>di</strong> guardarci attraverso gli occhi <strong>di</strong> uno straniero. E ognuno ne tragga le sue conclusioni e provi a<br />

mettersi in <strong>di</strong>scussione! Grazie Amara Lakhous!<br />

Francesca Zanin, 18 anni, I.S.I.S.S. Casagrande - Pieve <strong>di</strong> Soligo<br />

2. Secondo voi cos’è la verità? E poi, ne esiste una soltanto? Non per Amara Lakhous.<br />

Ognuno, nel suo libro, ne possiede una. Particolare, unica e <strong>di</strong>versa dalle altre. In fondo, tante piccole storie.<br />

Storie che raccontano l’attualità, la spaccatura fra Nord e Sud, le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> integrarsi degli immigrati, i<br />

luoghi comuni e i pregiu<strong>di</strong>zi.<br />

Storie che raccontano <strong>di</strong> noi. E <strong>di</strong> come uno scontro <strong>di</strong> civiltà possa nascere per un ascensore.<br />

Alessia Sommaria, 17 anni, I.S.I.S.S. Casagrande – Pieve <strong>di</strong> Soligo<br />

1


3. E proprio <strong>di</strong> scontro <strong>di</strong> civiltà <strong>di</strong> parla in questo libro. Ogni personaggio si può guardare da prospettive<br />

<strong>di</strong>verse, grazie all’ironia e alla capacità dell’autore <strong>di</strong> raccontare e intrecciare la storia alle tante storie. Una<br />

realtà multiculturale che parla dell’Italia e del suo presente, degli italiani e degli stranieri, che sono costretti a<br />

con<strong>di</strong>videre la stessa aria. E così nascono le lotte psicologiche e non solo, dettate dall’implacabile voglia <strong>di</strong><br />

rimanere ancorati a tutto quello pensiamo sia nostro, senza riuscire a non aver paura del <strong>di</strong>verso, e a vedere<br />

quanto sarebbe bello e utile creare un ponte tra le culture.<br />

Anisa Cakani, 16 anni, I.S.I.S.S. Casagrande – Pieve <strong>di</strong> Soligo<br />

4. Pregiu<strong>di</strong>zi, <strong>di</strong>ffidenze, pettegolezzi, equivoci, <strong>di</strong>battiti, scontri……Questa è una routine nella nostra società,<br />

purtroppo … Tutto perché non sappiamo sorridere a noi stessi negli altri … Troppo presi dal nostro “io”<br />

superficiale.<br />

In questo romanzo Amara Lakhous, con un linguaggio semplice, scorrevole, ironico, racconta le vicende <strong>di</strong> un<br />

condominio e del suo ascensore in Piazza Vittorio, attraverso la voce <strong>dei</strong> suoi condomini e l’immancabile<br />

ululato <strong>di</strong> Amedeo. Anche la nostra società ulula troppe volte, ma chi ascolta, chi? Tutti cerchiamo <strong>di</strong> curarci<br />

da soli le nostre ferite…e intanto…Auuuuuuuuuuuuuuu…<br />

Katy Bertazzon, 16 anni, I.S.I.S.S. M. Fanno<br />

LIBRO: “L’ALLODOLA E IL CINGHIALE”, <strong>di</strong> Nico Orengo<br />

1. Tra Marco e suo padre le cose non vanno bene. Sua madre è morta, tra poco passeranno il primo Natale senza<br />

<strong>di</strong> lei ed inoltre un cinghiale minaccia le loro colture. Quin<strong>di</strong> il padre <strong>di</strong> Marco ritiene necessario abbattere<br />

l’animale. Si inoltrano nel bosco invernale, gelido quasi come il rapporto tra i due protagonisti. Ma un piccolo<br />

incidente e un grande spavento sembrano cambiare le cose tra loro, tanto che alla fine il cinghiale verrà<br />

risparmiato. Perché esso, pur rappresentando la natura cha ha tra<strong>di</strong>to il padre <strong>di</strong> Marco portandogli via il suo<br />

amore più grande, gli ha pur sempre lasciato il suo “cucciolo” Marco da accu<strong>di</strong>re. Allora non può che essere<br />

un nuovo segno dal bosco, il canto <strong>di</strong> un’allodola, a segnare l’alba <strong>di</strong> un nuovo giorno, <strong>di</strong> una riconciliazione<br />

tra padre e figlio, compagni dello stesso dolore.<br />

Irene Merotto, 16 anni, Liceo Scientifico Marconi<br />

2. Cercare un modo per<br />

Intrappolare la natura<br />

Non è una novità per l’uomo. Colui che<br />

Giace a terra, lì <strong>di</strong> fronte ad essa ora<br />

Ha timore che questa possa ribellarsi,<br />

Infuriarsi, caricare e<br />

Alzare la voce. Ma l’ingenuità,<br />

La bontà e il rispetto <strong>di</strong> un bimbo<br />

Ecco, questo ci può ancora salvare.<br />

Chiara Padovan, 17 anni, Collegio Immacolata<br />

3. L’allodola canta la vittoria e la gioia <strong>di</strong> Marco, perché è riuscito a far capire al padre che il cinghiale cacciato<br />

tanto bramosamente non è il cancro che ha ucciso sua madre! La sofferenza non va espiata con la violenza e<br />

Marco, con un umile gesto d’amore, ha liberato il padre dalla gabbia <strong>di</strong> dolore.<br />

Sofia Todero, 16 anni, Liceo Classico Marconi<br />

2


LIBRO: “IL PAESE DOVE NON SI MUORE MAI”, <strong>di</strong> Ornela Vorpsi<br />

1. Guerra in ogni angolo<br />

Dolore <strong>delle</strong> famiglie <strong>di</strong>strutte<br />

E sangue <strong>dei</strong> figli perduti.<br />

Figli, che per semplici giochi<br />

hanno scoperto l’inferno<br />

Figli, che hanno sempre donato<br />

il loro sangue per la patria.<br />

Beatrice Fusila, 16 anni, I.S.I.S.S. M. Fanno<br />

E donne, che sono oggetto <strong>di</strong> tutti<br />

Costrette ad andare in strada<br />

Donne, che non conoscono la felicità<br />

perché usate dagli uomini.<br />

Quegli uomini che non vogliono<br />

più saperne <strong>di</strong> terre promesse.<br />

Hanno capito che lì si muore,<br />

e loro morire non vogliono.<br />

2. SOGNO: ho paura <strong>di</strong> addormentarmi. FREDDO: una strana sensazione ricopre il mio corpo. RABBIA: vorrei<br />

tanto provarla ma non posso. Madre-Partito non mi perdonerebbe…SOLITUDINE: per gli altri non sono<br />

nessuno, gli uomini guardano solo il mio seno, le donne mi <strong>di</strong>sprezzano. VOGLIA: ho voglia <strong>di</strong> conoscere, ho<br />

voglia <strong>di</strong> imparare…leggere, ridere…sognare! PAURA: mi sento sola, in<strong>di</strong>fesa…vorrei scappare, ma non<br />

posso. AMORE: non so cosa sia; per me è solo una sensazione esterna, ed una parola vuota. SANGUE: il mio,<br />

quello degli “altri”…quel cristallo rosso col sangue <strong>di</strong> mia madre…MORTE: gli Albanesi non muoiono!<br />

LIBERTA’: ho voglia <strong>di</strong> volare…PARANOIA: “Sarai una puttana, lo <strong>di</strong>cono i tuoi occhi!” –<br />

Sogni e paure <strong>di</strong> una ragazzina che è dovuta maturare prima del proprio corpo, tra libri <strong>di</strong> favole e<br />

prostituzione. Eva, Ina, Ornela e tutte le bambine albanesi trasmettono al lettore la loro tristezza, la tristezza <strong>di</strong><br />

un popolo in cui la malattia è momento <strong>di</strong> gioia, la notte una male<strong>di</strong>zione e il rispetto si ottiene dopo la morte.<br />

Questa è l’Albania, il paese dove non si muore mai!<br />

Krzysztof Gos’, 17 anni, I.T.A. Cerletti<br />

3. Un paese così vicino. Così lontano come <strong>di</strong>ce qualcun altro. “Siamo in Albania. Qui non si scherza.” E’ la<br />

voce profonda e da troppo tempo soffocata <strong>di</strong> una bambina che ripercorre attraverso la propria infanzia la<br />

cruda esistenza del suo popolo. Ma qui è la con<strong>di</strong>zione femminile a chiedere spazio, a voler raccontare <strong>di</strong> una<br />

società chiusa e maschilista, dove la bellezza è quasi una male<strong>di</strong>zione, figlia <strong>di</strong> Madre-Partito, onnipossente e<br />

severo. E la stessa voce ci mostra che un orizzonte ha gli stessi colori in ogni paese. Però la vita, il potere,<br />

l’arroganza, i soprusi possono trasformare i colori dell’orizzonte creando <strong>dei</strong> destini in bianco e nero, dove la<br />

parola speranza perde <strong>di</strong> significato.<br />

Irene Todero, 18 anni, I.S.I.S.S. Casagrande – Pieve <strong>di</strong> Soligo<br />

LIBRO: “L’ULTIMO ELFO”, <strong>di</strong> Silvana De Mari<br />

Boschi cupi, folti, umi<strong>di</strong>. Nuvole e pioggia, in un clima <strong>di</strong> desolazione, tristezza e paura, avvolgono la Terra.<br />

Yorsh, l’ultimo elfo, chiuso nella sua bolla <strong>di</strong> ingenuità, spensieratezza e affetto verso gli altri, crescerà<br />

aiutato da due esseri umani, e imparerà ad amare senza pregiu<strong>di</strong>zi. Un piccolo eroe, che con coraggio, lealtà e<br />

determinazione, salverà il suo popolo mettendo in gioco la sua stessa vita.<br />

E quando capirà i misteri che lo turbano, il sole risplenderà <strong>di</strong> nuovo sulla Terra.<br />

Stefano Pederiva, 15 anni, I.T.A Cerletti<br />

LIBRO: “IL PONTE”, <strong>di</strong> Vitaliano Trevisan<br />

1. Thomas, da <strong>di</strong>eci anni all’estero, legge incredulo della morte in un incidente stradale <strong>di</strong> suo cugino Pinocchio;<br />

imme<strong>di</strong>ata la decisione <strong>di</strong> tornare a Vicenza. Il viaggio <strong>di</strong> ritorno è anche un viaggio interiore nel passato per<br />

cercare <strong>di</strong> “dare un senso al proprio frammento <strong>di</strong> presente, in cui il passato non smette <strong>di</strong> crollare”.<br />

Temi come il crollo <strong>dei</strong> valori, della società italiana e dell’amicizia infantile, arricchiscono la trama quasi<br />

inesistente, rendono il romanzo in<strong>di</strong>menticabile. Nonostante la struttura narrativa molto articolata che<br />

costringe a rileggere più volte alcuni passi, quello <strong>di</strong> V. Trevisan è un romanzo originale e coinvolgente,<br />

grazie soprattutto al mare <strong>di</strong> sentimenti che si affollano nella mente del protagonista!<br />

Maria Angela Narduzzo, 18 anni, I.S.I.S.S. Casagrande – Pieve <strong>di</strong> Soligo<br />

3


2. Partenza: Germania. Destinazione: Italia. Sì, ma che Italia? Purtroppo è quella che sotto vari aspetti si sta<br />

sgretolando, come un ponte durante il terremoto. Il motivo del viaggio è purtroppo la morte <strong>di</strong> un carissimo<br />

amico, <strong>di</strong> quelli che si trovano raramente; allora il viaggio <strong>di</strong>venta anche interiore, in mezzo a ricor<strong>di</strong> belli,<br />

brutti, misteriosi.<br />

Questa è la storia <strong>di</strong> Thomas, ma in realtà è la storia <strong>di</strong> tutti.<br />

Silvia Cifali, 18 anni, I.S.I.S.S. Da Collo<br />

LIBRO: “RITI DI MORTE”, <strong>di</strong> Alicia Gimenez-Bartlett<br />

Una ex avvocatessa, ex moglie due volte, ex addetta al reparto archivi della polizia, e convinta sostenitrice <strong>dei</strong><br />

<strong>di</strong>ritti <strong>delle</strong> donne, potrà mai risolvere il caso più importante della sua vita con l’unico aiuto <strong>di</strong> un<br />

viceispettore che dà l’impressione <strong>di</strong> essere un pasticcere?<br />

In questo caso spinoso <strong>di</strong> stupri seriali potranno contare solamente sul loro intuito e su un gioco <strong>di</strong> squadra<br />

che non li tra<strong>di</strong>rà.<br />

Diego Segato, 17 anni, I.T.I.S. Galilei<br />

LIBRO: “IN FONDO ALLA PALUDE”, <strong>di</strong> Joe R. Lansdale<br />

Nel drammatico teatro degli anni Trenta texani, gli anni della depressione, il sapiente regista Lansdale porta in<br />

scena, attraverso gli occhi audaci <strong>dei</strong> giovani Harry e Tom, uno spettacolo <strong>di</strong> inau<strong>di</strong>ta violenza: dagli omici<strong>di</strong><br />

alla prostituzione, dall’o<strong>di</strong>o per i neri americani all’ignoranza della gente, dalla povertà estrema alla<br />

<strong>di</strong>sgregazione familiare; una danza vorticosa <strong>di</strong> maschere variopinte, tra i razzisti incappucciati del Klan, il<br />

fragile padre dalla scorza dura, la nonna detective, e ad<strong>di</strong>rittura il leggendario Uomo-Capra. Ma nessuno<br />

immagina che, <strong>di</strong>etro la folle caccia al serial killer, il “Fantasma dell’opera”, il tema più profondo e ben<br />

nascosto fino alla fine, sia un altro: l’agghiacciante potere della guerra, che non destina il buio solo a chi<br />

muore, ma insinua persino nei sopravvissuti il seme del male e del dolore.<br />

Giulio Benacchio, 18 anni, Liceo Classico Marconi<br />

LIBRO: “UN CORPO SUL FONDO”, <strong>di</strong> Pietro Spirito<br />

1. Nell’agosto del <strong>2000</strong>, nei giorni della vicenda del sottomarino Kursk, un giornalista <strong>di</strong> Trieste riceve una<br />

strana telefonata: è la voce <strong>di</strong> un uomo anziano, che riporta alla luce un episo<strong>di</strong>o accaduto durante la seconda<br />

guerra mon<strong>di</strong>ale, quando l’equipaggio del sottomarino italiano Medusa, in acque istriane, fu lasciato, a suo<br />

<strong>di</strong>re, morire. Per interesse professionale (uno scoop, per quanto <strong>di</strong>slocato nel tempo) sia personale (è un sub<br />

appassionato), il giornalista decide <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re la questione e, nell’arco <strong>di</strong> due anni, compirà ricerche in<br />

archivi romani, si immergerà alla ricerca del relitto, incontrerà familiari <strong>dei</strong> marinai del Medusa, cercando <strong>di</strong><br />

far riaffiorare un passato <strong>di</strong>menticato e misterioso. La sua “impressione” sarà una vera e propria indagine, un<br />

viaggio a ritroso che gli farà però compiere un passo avanti nella vita, lasciando a chi legge il senso <strong>di</strong> uno<br />

sprofondamento nel passato, tra memoria, intersezioni del tempo, e oblio.<br />

Mattia Travaini, 15 anni, I.S.I.S.S. Casagrande – Pieve <strong>di</strong> Soligo<br />

2. L’Adriatico, nel gennaio del 1942, durante la guerra, fu luogo <strong>di</strong> una catastrofe: l’affondamento del<br />

sottomarino Medusa e la morte del suo equipaggio.<br />

Quattor<strong>di</strong>ci uomini rimasero intrappolati per tre giorni.<br />

Potevano essere salvati ma morirono.<br />

Oggi, un investigatore riapre la questione per cercare <strong>di</strong> capire se lo sfortunato decesso <strong>di</strong> quei ragazzi sia<br />

stato davvero “sfortunato” o frutto <strong>di</strong> incuranza.<br />

Un libro molto affascinante che presenta tutti i meto<strong>di</strong> e i segreti investigativi, li unisce e li trasforma in un<br />

unico personaggio che risolverà questo mistero.<br />

Edoardo Canonico, 14 anni, Collegio Immacolata<br />

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