Pedagogia della felicità - Figlie di Maria Ausiliatrice
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comunicare scaffale<br />
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dma damihianimas<br />
RIVISTA DELLE FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE<br />
VIDEO<br />
Alfonso Cuaron<br />
I FIGLI DEGLI UOMINI<br />
CHILDREN OF MEN<br />
USA 2006<br />
Dopo “Harry Potter e il prigioniero <strong>di</strong> Azkaban”<br />
del 2004, il noto regista messicano torna alla Mostra<br />
<strong>di</strong> Venezia 2006 con questo film, tratto da un<br />
racconto <strong>di</strong> P.D. James. La pellicola è un inquietante<br />
atto d’accusa dal punto <strong>di</strong> vista sociale e<br />
culturale, ma anche un film sul risveglio <strong>della</strong> speranza.<br />
La vicenda è ambientata a Londra devastata<br />
dalla violenza e dalle guerre <strong>di</strong> sette nazionalistiche.<br />
Siamo nel 2027 e l’umanità è condannata<br />
all’auto<strong>di</strong>struzione. Da 18 anni non nascono più<br />
bambini: la sterilità incombe come la più grave tra<br />
le minacce, mentre gli ultimi figli degli uomini si<br />
stanno massacrando. Un ex attivista intorpi<strong>di</strong>to<br />
dalla morte <strong>di</strong> suo figlio molti anni prima e dal <strong>di</strong>vorzio,<br />
viene rapito dall’ex moglie <strong>di</strong>ventata capo<br />
<strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> terroristi. L’intento <strong>della</strong> donna è<br />
coinvolgerlo in un piano che possa permettere a<br />
una giovane africana – l’unica rimasta incinta da<br />
vent’anni – <strong>di</strong> raggiungere una potente organizzazione<br />
pacifista e mettere in salvo il futuro dell’umanità.<br />
L’uomo non capisce e non sa, ma aiuta l’ex<br />
compagna <strong>di</strong> cui è ancora innamorato, nonostante<br />
il mondo che vede intorno si stia sgretolando<br />
sempre <strong>di</strong> più. Addolorato e cupo oltre che<br />
violento, il mondo raccontato da Cuaròn è soprattutto<br />
privo del sorriso dei bambini, <strong>della</strong> gioia<br />
<strong>della</strong> vita che - misteriosamente - ha smesso <strong>di</strong> nascere.<br />
Al tempo stesso però è luogo dove possono<br />
ancora accadere i miracoli: una ragazza nera può<br />
restare incinta e un eroe ‘riluttante’ può <strong>di</strong>ventare<br />
la sua guida per la salvezza. “Pur senza voler fare<br />
un film religioso – spiega il regista – abbiamo giocato<br />
su archetipi fortemente simbolici come ‘la<br />
fuga <strong>della</strong> madre (<strong>Maria</strong>) con il bambino’, in un<br />
contesto <strong>di</strong> folle <strong>di</strong>scriminazione”. Tra violenze e<br />
brutalità generate dalle paranoie <strong>della</strong> società postmoderna,<br />
ecco quin<strong>di</strong> rinascere lo spiraglio ad<br />
un cambiamento, grazie al miracolo <strong>della</strong> vita,<br />
unico rime<strong>di</strong>o al dolore dell’umanità. Pur drammatico<br />
ed emotivamente travolgente il film <strong>di</strong><br />
Cuaròn resta un “canto” potente alla sacralità <strong>della</strong><br />
vita umana e un’altra forte testimonianza <strong>di</strong> film<br />
fantascientifico con vocazione d’impegno.<br />
a cura <strong>di</strong> Adriana Nepi<br />
e Mariolina Perentaler<br />
VIDEO<br />
Zana Briski<br />
NATI NEI BORDELLI<br />
BORN INTO BROTHELS<br />
USA 2005<br />
Premiato in molti festival internazionali è un tributo<br />
all’infanzia negata ai tanti bambini del quartiere<br />
a luci rosse <strong>di</strong> Calcutta, molti dei quali sono<br />
figli delle prostitute del luogo. Circa novanta minuti<br />
<strong>di</strong> cinema importante, frutto del coraggio e<br />
dell’intraprendenza <strong>di</strong> Zana Briski, una giovane<br />
fotografa inglese <strong>di</strong> origine irachena che ha incominciato<br />
a occuparsi delle donne in<strong>di</strong>ane nel<br />
1995. All’inizio fotografava le spose e le vedove,<br />
poi spinta da un bisogno <strong>di</strong> solidarietà riesce a<br />
varcare la soglia <strong>della</strong> cosiddetta “Città proibita”,<br />
l’impenetrabile quartiere <strong>di</strong> Calcutta, dove più <strong>di</strong><br />
6000 donne si prostituiscono giorno e notte. Ottiene<br />
una stanza in affitto e vincendo la <strong>di</strong>ffidenza,<br />
riesce a viverci per tre anni. Utilizzando la<br />
sua competenza ha la felice intuizione <strong>di</strong> promuovere<br />
ed accompagnare un corso <strong>di</strong> fotografia<br />
per un gruppo <strong>di</strong> ragazzini. Ottiene una decina<br />
<strong>di</strong> macchine fotografiche dagli Stati Uniti e le regala<br />
perché possano ‘scoprirle’ ed usarle. Da questo<br />
semplice ma intelligente tentativo per tirarli<br />
fuori dal degrado e dallo squallore in cui vivono,<br />
da questo potente strumento per denunciare attraverso<br />
i loro «sguar<strong>di</strong> bambini» il vuoto <strong>di</strong> speranze<br />
delle loro madri e delle loro vite – costrette<br />
negli scantinati dell’umanità – è nato Born into<br />
Brothels. Un ‘documento’ straor<strong>di</strong>nario, privo <strong>di</strong><br />
retorica, autentico e “necessario”, frutto appunto<br />
<strong>della</strong> fotografia come mezzo d’espressione e <strong>di</strong><br />
emancipazione per ragazzini tra i 10 e i 14 anni i<br />
cui click hanno fatto il giro del mondo. Comincia<br />
con le prime lezioni, con i provini da controllare,<br />
gli errori da correggere. Poi arrivano le mostre per<br />
farli conoscere, per raccogliere fon<strong>di</strong> e soprattutto<br />
per ‘muovere’ le autorità. “I bambini mi<br />
hanno travolto – <strong>di</strong>chiara la Briski. Quando ho incominciato<br />
ad insegnare loro ho capito che dovevo<br />
assolutamente registrare ciò che stava succedendo.<br />
Adesso siamo arrivati all’Oscar ed è<br />
molto importante per loro, perché molte più persone<br />
vedranno il film e prenderanno coscienza<br />
dell’insospettata realtà in cui vivono e delle meravigliose<br />
potenzialità che hanno”.