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confronto - Gsx naked

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CONFRONTO NAKED<br />

KAWASAKI ZR-7 - SUZUKI GSX 750<br />

QUALCHE VOLTA UN PO’DI SCENA NON GUASTA<br />

Le <strong>naked</strong> nascono tradizionalmente come moto da “numeri”, ma si<br />

può andare in giro tranquillamente anche col passeggero. Sicuramente<br />

l’aspetto del grosso motore a quattro tempi incoraggia a dare gas...<br />

mostrate<br />

110 TUTTOMOTOi i muscoli


di Massimo Temporali - foto Carrstudio e Alessio Barbanti<br />

La moto <strong>naked</strong> è sempre più di moda grazie alla perfetta combinazione tra fascino, funzionalità e<br />

prezzo. Tre importanti valori che sono racchiusi anche nelle nuove settemmezzo 4 cilindri di<br />

Kawasaki e Suzuki, Suzuki due marche che hanno seguito due strade parallele nella realizzazione delle<br />

rispettive ZR-7 e GSX 750 e che offrono un’immagine diversa. La Kawasaki ZR-7, in vendita da<br />

quest’anno, mette in risalto un disegno moderno ed elegante, curato nei particolari e<br />

nell’anatomia delle sue curve; la Suzuki GSX mostra uno stile tipico degli anni 70/80, grazie alla linea<br />

di netta divisione fra meccanica e parte alta della moto e<br />

alla colorazione classica, rimarcando l’espressione<br />

aggressiva tipica delle moto nude. Sono moto<br />

adatte a chi vuole fare colpo e per chi è alla<br />

ricerca di una moto equilibrata, capace di offrire<br />

sensazioni forti, sia a ritmo di trotto che con il<br />

gas spalancato. I motori hanno<br />

equipaggiato altre versioni<br />

già note come la<br />

Zephyr 750 e la<br />

sportiva GSX<br />

raffreddata ad aria:<br />

nessun dubbio<br />

sull’affidabilità. Sono<br />

in vendita a meno di 13<br />

milioni chiavi in mano.


CONFRONTO NAKED<br />

KAWASAKI ZR-7 - SUZUKI GSX 750<br />

Suzuki è la più anziana delle<br />

due e anche quella che asso-<br />

Smiglia<br />

maggiormente alle moto di fine<br />

anni 70, grazie al caratteristico<br />

serbatoio a goccia (sagomato per le<br />

ginocchia), al manubrio alto e all’enorme<br />

sellone. Le tinte monocolore<br />

nero e argento metallizzato risaltano<br />

112 TUTTOMOTO<br />

DUE MOTORI AD ARIA DI VECCHIA CONOSCENZA<br />

l’aspetto rétro della GSX e la rendono<br />

particolarmente grintosa. Un aggettivo<br />

che la Kawasaki sostituisce<br />

con “eleganza”, sottolineata da un<br />

aspetto più curato nelle forme e nei<br />

particolari, tanto da farla sembrare<br />

più che a una <strong>naked</strong>, a una “mancata”<br />

sport-touring. Soltanto se viste di<br />

CURATA NEI PARTICOLARI COME<br />

UNA MOTO PIÙ COSTOSA<br />

Alle estremità del manubrio risaltano gli<br />

eleganti contrappesi cromati antivibrazioni. I<br />

pulsanti sono ergonomici e facili da azionare.<br />

Le leve di freno e frizione sono<br />

regolabili per mezzo di una rotella a scatti.<br />

fronte si può notare la profonda somiglianza<br />

tra i due musi “scoperti”,<br />

dovuta alla presenza del grosso faro<br />

circolare, dei quattro collettori di<br />

scarico in linea e del parafanghino<br />

anteriore avvolgente; la ZR-7 si riconosce<br />

dai due piccoli parasteli sulla<br />

forcella e dall’impostazione più<br />

sportiva del manubrio.<br />

La strumentazione della GSX è<br />

concentrata in due custodie cromate<br />

anni 70 che, a parte il trattamento<br />

esterno, sono pressoché identiche a<br />

quelle della ZR-7. Ci sono il tachimetro<br />

e il contagiri e, oltre lo sfondo<br />

dei quadranti, il resto sembra dise-<br />

UNA CODA<br />

MODERNA E<br />

SLANCIATA<br />

Il cruscotto è<br />

composto da due<br />

elementi circolari<br />

dove alloggiano<br />

tachimetro e<br />

contagiri; al<br />

centro c’è il livello<br />

carburante. Linea<br />

appuntita per il<br />

posteriore nel<br />

quale spicca il<br />

tocco moderno<br />

del doppio faro.


gnato dalla stessa mano, modificato<br />

solo in qualche piccolo dettaglio. Sistemato<br />

tra i due elementi circolari<br />

c’è il piccolo indicatore del livello<br />

carburante che si aggiunge al classico<br />

rubinetto situato nel fianco sinistro<br />

del serbatoio. Tra le normali spie<br />

di controllo c’è quella dell’olio,<br />

mentre quella di riserva benzina è<br />

presente solo sulla Suzuki.<br />

I comandi elettrici hanno un design<br />

moderno come quello delle moto<br />

più sportive e costose; gli specchietti<br />

sono eleganti e allo stesso tempo<br />

robusti, integrandosi molto bene<br />

con la linea della moto. Sulla Kawasaki<br />

è regolabile la corsa di entrambe<br />

le leve al manubrio per mezzo<br />

della classica rotella, con 5 posizioni<br />

per quella della frizione e 4 per<br />

quella del freno anteriore. Sulla GSX<br />

si può regolare solo la leva del freno<br />

davanti, su 4 posizioni, mentre l’attacco<br />

della frizione è protetto da un<br />

cappuccio in plastica che ripara dall’acqua<br />

e dalla polvere riparando il<br />

rinvio a cavo.<br />

Il rivestimento in gomma delle pedane<br />

non serve solo a migliorare l’aderenza<br />

delle scarpe, ma riduce<br />

È LA “NAKED”PER ECCELLENZA E HA<br />

GRINTA DA VENDERE<br />

Lo stile della GSX è quello dei primi anni 80.<br />

La sella ampia e la sua linea regolare<br />

migliorano il comfort del passeggero, che<br />

può contare sulle pedane in gomma e sul<br />

robusto maniglione posteriore.<br />

considerevolmente le vibrazioni tipiche<br />

di questi motori un po’ anziani.<br />

A dire il vero, sulla GSX, avremmo<br />

apprezzato due pedane dalla<br />

forma più sportiva, come possono<br />

essere quelle montate dalla TL 1000,<br />

più snelle e raffinate. La sella Suzuki<br />

è molto ampia e ha una linea squadrata,<br />

presentando nella zona d’appoggio<br />

un rivestimento antiscivolo<br />

C’È ANCHE LA<br />

SPIA DELLA<br />

RISERVA<br />

Al bel faro<br />

circolare si<br />

aggiungono gli<br />

altrettanto<br />

luccicanti<br />

strumenti cromati<br />

che ,come la ZR-7,<br />

presentano<br />

tachimetro,<br />

contagiri e livello<br />

benzina al centro.<br />

TUTTOMOTO 113


CONFRONTO NAKED<br />

KAWASAKI ZR-7 - SUZUKI GSX 750<br />

che la rende più accattivante.<br />

Sulla Kawasaki è stato curato in<br />

modo particolare l’aspetto anatomico<br />

e confortevole del posto di<br />

guida, grazie al leggero prolungamento<br />

della sella sui fianchi del serbatoio<br />

e alla più delineata separazione<br />

tra pilota e passeggero. Il codone<br />

delle due giapponesi rappresenta<br />

la massima espressione stilisti-<br />

114 TUTTOMOTO<br />

ca delle due Case, per via della forma<br />

originale e moderna. Il design<br />

del faro tradisce infatti l’impronta<br />

classica seguita inizialmente, soprattutto<br />

quello della Suzuki dove risalta<br />

ancor di più la differenza di età<br />

tra gli stili. Sulla Kawasaki ci sono<br />

due comode maniglie per il passeggero<br />

e un grintoso faro sdoppiato in<br />

due elementi circolari che spicca<br />

IL MOTORE<br />

DERIVA DALLA<br />

ZEPHYR 750<br />

dalla coda, quest’ultima è appuntita<br />

come il muso di uno squalo. La GSX<br />

prevede un’unica grande maniglia<br />

dietro al sellino, dove c’è anche un<br />

bel faro lasciato bene in vista che favorisce<br />

la visibilità per chi segue.<br />

Sotto le fiancatine, integrate al telaietto<br />

posteriore, ci sono due maniglie<br />

provviste dei piolini, comode<br />

quando bisogna parcheggiare la<br />

Il freno posteriore<br />

è a disco con<br />

pinza flottante a<br />

doppio<br />

pistoncino. La<br />

sospensione posteriore è la collaudata Uni Track, con<br />

monoammortizzatore regolabile. I quattro carburatori sono<br />

dotati di dispositivo TPS per migliorare l’erogazione ai bassi.<br />

moto sul cavalletto centrale o si deve<br />

fissare il bagaglio con le corde elastiche.<br />

Sul lato sinistro di entrambe le<br />

moto è situata la serratura per alzare<br />

la sella, sotto le quali c’è un piccolo<br />

vano dove sistemare i guanti e l’antifurto<br />

meccanico.<br />

Per il parcheggio ci sono sia il cavalletto<br />

centrale sia la stampella laterale,<br />

comodi da azionare e inte-


grati con la linea della moto, anche<br />

se per un’impronta più aggressiva<br />

conserveremmo solo il laterale.<br />

Racchiuso nel telaio Kawasaki c’è<br />

l’imponente 4 cilindri 750 in linea<br />

che, come testimoniano le generose<br />

dimensioni, è un progetto che risale<br />

a diversi anni fa, prima ancora della<br />

Zephyr, sebbene nel frattempo sia<br />

stato aggiornato. È anziano, ma di<br />

impostazione più sportiva, anche il<br />

4 cilindri Suzuki che deriva dalle ottime<br />

GSX-R degli anni 80. È una<br />

scelta dettata dal risparmio, ma ben<br />

venga visto che rappresenta un adeguato<br />

abbinamento col tipo di moto,<br />

tanto che il motore è stato addolcito<br />

nella potenza massima a favore della<br />

coppia. Il raffreddamento è ad aria/olio<br />

e il piccolo radiatore che si<br />

vede nella parte frontale delle moto<br />

è quello dell’olio. Dai cilindri spuntano<br />

i quattro collettori cromati di<br />

scarico che terminano nel singolo silenziatore.<br />

Il terminale della GSX è<br />

smussato nella parte più bassa per evitare<br />

che nelle inclinazioni più accentuate<br />

strisci a terra.<br />

Le forcelle, non regolabili, cambiano<br />

soltanto nel diametro degli<br />

C’È QUALCOSA<br />

DELLA<br />

MITICA GSX-R<br />

Il quattro<br />

cilindri in linea,<br />

quello con<br />

raffreddamento<br />

misto aria-olio, è<br />

lo stesso che equipaggiava la sportivissima GSX-R fino al ’94. La potenza è stata ridotta e la<br />

coppia addolcita a vantaggio dell’erogazione. Al retrotreno ci sono due ammortizzatori<br />

Showa regolabili nel precarico molla. Dal frontale spiccano il piccolo radiatore<br />

dell’olio e i quattro collettori di scarico che terminano in un unico silenziatore.<br />

steli. Dietro è previsto il tradizionale<br />

doppio ammortizzatore per la Suzuki,<br />

che conferma la personalità<br />

<strong>naked</strong> classica. La ZR-7 monta invece<br />

un più moderno mono centrale.<br />

L’impianto frenante è a disco su tutti<br />

e due i modelli e le ruote da 17”<br />

montano i Bridgestone Battlax BT-<br />

54, ottimi nella durata chilometrica<br />

e nella tenuta di strada.


CONFRONTO<br />

KAWASAKI ZR-7 - SUZUKI GSX 750<br />

L<br />

QUAND’È LA<br />

VERSATILITÀ A<br />

FARE COLPO<br />

La moto “nuda”, soprattutto se di<br />

grossa cilindrata, fa sempre un<br />

certo effetto da guardare e una volta<br />

impugnato il manubrio non è difficile<br />

sentirsi frenati dal timore reverenziale<br />

tipico di chi è alle prime armi<br />

con le due ruote. La causa è da ricercare<br />

nel suo aspetto selvaggio nel<br />

quale spicca l’imponente quattro cilindri<br />

che, viste le dimensioni, sembra<br />

essere pesante e potente. È la<br />

stessa sensazione che offrono la<br />

GSX 750 e la ZR-7, ma si può essere<br />

rassicurati sulla loro docilità ancora<br />

prima di avviare i motori, spostandole<br />

a mano. Già così ci si accorge<br />

della corretta distribuzione dei pesi<br />

tra l’anteriore e il posteriore, una<br />

condizione semplificata dall’avere<br />

pochi accessori a sbalzo come carenature<br />

o altre.<br />

CURATA NEL<br />

MINIMO DETTAGLIO<br />

La ZR-7 è una <strong>naked</strong><br />

dalla linea moderna,<br />

dalla quale risalta più<br />

l’eleganza che la grinta<br />

tipica delle “nude”.<br />

Offre una perfetta<br />

posizione di guida, ma i<br />

lunghi viaggi sono<br />

penalizzati dalle<br />

vibrazioni percettibili<br />

sui tre punti<br />

d’appoggio, manubrio,<br />

sella e pedane.<br />

116 TUTTOMOTO<br />

La sella è bassa da terra e soddisfa<br />

chi solitamente sulle moto tocca terra<br />

con la sola punta dei piedi: costoro<br />

apprezzeranno i fianchi più snelli<br />

della Kawasaki. Tra le due<br />

giapponesi c’è ben poco<br />

di simile per quanto riguarda la posizione<br />

di guida. Sulla GSX l’impugnatura<br />

stretta del manubrio oltre ad<br />

appesantire i movimenti<br />

dello sterzo, costringe il<br />

pilota a stare con le<br />

braccia distese in avanti, il che, inizialmente,<br />

è un po’ innaturale. L’ampio<br />

sellone favorisce la comodità sia<br />

del pilota che del passeggero, ma la<br />

sua forma piatta è un limite per le<br />

manovre brusche, poiché si tende a


scivolare indietro o sul serbatoio.<br />

Quest’ultimo, infatti, essendo poco<br />

rialzato rispetto alla sella non consente<br />

di essere utilizzato come appoggio.<br />

Le pedane sono un poco alte<br />

e arretrate rispetto a sella e manubrio<br />

e, dopo un po’ di chilometri, si<br />

avverte la voglia di stendere le ginocchia.<br />

Sulla ZR-7 sembra che pilota e<br />

moto siano una cosa sola, grazie alla<br />

perfetta ergonomia. Il manubrio<br />

più basso e angolato rispetto a Suzuki<br />

porta a stare leggermente inclinati<br />

in avanti col busto, scaricando<br />

il peso più favorevolmente sui polsi<br />

che sulla colonna vertebrale. Nonostante<br />

la sua forma concava, la sella<br />

non impedisce di arretrare leggermente<br />

col fondoschiena e di sfruttare<br />

l’appoggio posteriore soprattutto<br />

quando si viaggia “col mento sul<br />

serbatoio” a 200 all’ora. Ottima la<br />

distanza delle pedane che consentono<br />

di sistemarsi comodamente<br />

anche ai più alti di statura.<br />

Una volta assestate gambe e braccia<br />

si può girare la chiave e accendere<br />

i motori, ricordandosi che per<br />

avviare la Suzuki si deve tirare la frizione,<br />

onde evitare di partire con la<br />

marcia inserita. Le dimensioni gene-<br />

PRATICA E MANEGGEVOLE, IDEALE ANCHE IN CITTÀ<br />

Anche sulla Suzuki c’è la serratura per aprire la sella e accedere<br />

al piccolo vano portaoggetti, che aggiunta alla praticità del<br />

“manubrio alto” si può considerare la GSX una perfetta moto<br />

da città. Solo le pedane sono un po’ troppo<br />

alte per viaggiare comodi a lungo.<br />

rose e gli oltre 200 chili di peso non<br />

rappresentano un limite per chi la<br />

moto la usa principalmente in città,<br />

magari viaggiando in due. Il passeggero<br />

dispone di una comoda posizione<br />

in sella e di una robusta presa<br />

sulla quale fare affidamento, che<br />

sulla Kawasaki si sdoppia in due ergonomiche<br />

maniglie. Sulle 750 non<br />

si sentono un granchè gli spostamenti<br />

del passeggero e anche marciando<br />

a 10 km all’ora tra due file di<br />

TUTTOMOTO 117


CONFRONTO<br />

KAWASAKI ZR-7 - SUZUKI GSX 750<br />

automobili in coda, si mantiene facilmente<br />

la linea senza oscillare.<br />

La taratura morbida delle sospensioni<br />

Kawasaki diventa efficace se si<br />

guida con accortezza, poiché spingendo<br />

un po’ il peso della seconda<br />

persona si fa sentire soprattutto sullo<br />

sterzo. L’altro elemento importante<br />

che facilita l’uso delle due 750 è l’erogazione<br />

del motore, molto lineare<br />

e “pastoso” fin dai bassi regimi.<br />

La Suzuki può essere adoperata<br />

da 500 giri nel rapporto più lungo e<br />

si può accelerare da quella soglia<br />

senza dover scalare le marce; Kawasaki,<br />

superata l’incertezza tra gli 800<br />

e i 2000 giri, riprende a marciare regolarmente<br />

, ma con meno vigore<br />

della GSX. Dopo aver portato a regime<br />

il motore della ZR-7 scalando le<br />

marce, magari per effettuare una<br />

curva, si accusa un fastidioso buco<br />

di carburazione quando si accelera,<br />

il che a volte riesce a mettere in crisi<br />

anche la tenera regolazione delle sospensioni.<br />

Ma è soprattutto durante<br />

l’inversione di marcia che questa ir-<br />

KAWASAKI SUZUKI<br />

Caratteristiche ZR-7 GSX 750<br />

Prezzo L. 12.180.000 f.c. L. 11.880.000 f.c.<br />

Colori blu/rosso/gold champagne/silver<br />

Garanzia 2 anni, chilometraggio illimitato 2 anni, chilometraggio illimitato<br />

Costruttore/Importatore KMI, tel. 02/48301500 Suzuki, tel. 011/9213711<br />

Motore 4 cilindri in linea a 4 tempi<br />

Raffreddamento ad aria misto aria-olio<br />

Distribuzione bialbero catena centrale e 8 valvole bialbero catena centr. e 16 valvole<br />

Ales. x corsa/cilindrata 66 x 54 mm/739 cc 70 x 48,7 mm/750 cc<br />

Potenza max 76 cv a 9500 giri 86 cv a 9500 giri<br />

Rapp. compressione 9,5 : 1 10,7 : 1<br />

Carburatore Keihin CVK 32 x 4 (K-TRIC) Keihin CVK 32 x 4<br />

Lubrificazione forzata a carter umido con olio nel carter<br />

Accensione elettronica digitale TCBI elettronica<br />

Avviamento elettrico<br />

Cambio a 5 marce a 6 marce<br />

Frizione a dischi multipli in bagno d’olio, comando meccanico<br />

Telaio tubolare in acciaio a doppia culla doppia culla chiusa in tubi d’acciaio<br />

Forcella/esc. telescopica da 41 mm/130 mm telescopica da 43 mm/130 mm.<br />

Sosp. posteriore/esc. UNI TRAK/130 mm 2 ammortizz. a gas/120 mm<br />

Freno anteriore doppio disco da 300 mm doppio disco da 300 mm<br />

Freno posteriore disco da 240 mm disco da 240 mm<br />

Pneumatici ant./post. Bridgestone,120/70-17” e 160/60 17” Bridgestone,120/70-17” e 170/60-17”<br />

Lungh.x largh. (mm) 2.105 x 755 2.145 x 750<br />

Interasse (mm) 1.455 1.470<br />

Altezza sella (mm) 815 785<br />

Capacità serbatoio (litri) 22 18<br />

Peso dich a secco (kg) 202 222<br />

118 TUTTOMOTO<br />

KAWASAKI ZR-7<br />

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● POSIZIONE DI GUIDA<br />

● RIFINITURE<br />

● COMFORT<br />

DIFETTI<br />

● EROGAZIONE AI BASSI<br />

● SOSPENS. SFRENATE<br />

● VIBRAZIONI MOTORE<br />

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I DATI TECNICI A CONFRONTO<br />

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LE PRESTAZIONI RILEVATE<br />

KAWASAKI SUZUKI<br />

ZR-7 GSX 750<br />

POTENZA MAX ALLA RUOTA<br />

cv/giri 71,2/9270 78,0/9640<br />

COPPIA MAX ALLA RUOTA<br />

kgm/giri 6,4/6160 6,5/7450<br />

ACCELERAZIONE DA FERMO 0-400 m<br />

t-km/h 13”2/162 12”0/169<br />

RIPRESA DA 50 km/h 0-400 m ULTIMA MARCIA<br />

t-km/h 14”2/151 14”1/152<br />

VELOCITA MASSIMA<br />

km/h 206 208,5<br />

CONSUMO MEDIO<br />

km/litro 16 15<br />

PESO SENZA CARBURANTE<br />

kg 210 209


egolarità può dare veramente fastidio,<br />

poiché per una frazione di secondo<br />

si ha la sensazione di perdere<br />

l’equilibrio; il problema non si verifica<br />

se il motore rimane ai giri.<br />

Per una bella scampagnata in<br />

compagnia della fidanzata è consigliabile<br />

percorrere le strade normali<br />

anziché le autostrade, naturalmente<br />

distanza e tempo permettendo. È il<br />

modo migliore per gustarsi il volto<br />

turistico della GSX e della ZR-7. A<br />

cent’all’ora si viaggia completamente<br />

in relax, senza il fastidio dell’aria<br />

e del rumore della moto, e indossando<br />

il casco jet si riesce a<br />

scambiare due battute con la propria<br />

compagna senza dover togliere<br />

SUZUKI GSX 750<br />

gli occhi dalla strada.<br />

Durante i tragitti più lunghi, quando<br />

la velocità rimane costante per<br />

lungo tempo, la mancanza di protezioni<br />

si avverte una volta superati i<br />

130 orari. Sulla ZR-7 le vibrazioni<br />

cominciano ad aumentare su tutti e<br />

tre gli appoggi, manubrio, sella/serbatoio<br />

e pedane, tanto che dopo un<br />

centinaio di chilometri si ha la sensazione<br />

di avere le mani come anestetizzate<br />

dal classico formicolio. A<br />

circa 160 orari sulla GSX le gambe<br />

tendono ad aprirsi e i muscoli dell’interno<br />

coscia compiono un certo<br />

sforzo per resistere all’aria. La colpa<br />

è forse nei fianchi del serbatoio poco<br />

scavati, che lasciano le ginocchia<br />

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● LINEA GRINTOSA<br />

● CAMBIO/FRIZIONE<br />

● GUIDA VELOCE<br />

DIFETTI<br />

● PEDANE ALTE<br />

● VIBRAZIONI MOTORE<br />

● AERODINAMICA<br />

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troppo scoperte. Non si può resistere<br />

per molto tempo a questa situazione<br />

neanche arretrando leggermente<br />

dalla sella.<br />

Proiettandosi a testa bassa e gomiti<br />

stretti l’ago del tachimetro arriva<br />

rapidamente ai duecento e se si<br />

insiste col gas si possono raggiungere<br />

i 210 orari a 10.300 giri con la<br />

GSX e, pur essendo inferiore nel rilevamento<br />

effettivo, si toccano i 215<br />

a 9.500 con la ZR-7. Nei percorsi<br />

più guidati, soprattutto nei tratti più<br />

lenti, risalta l’importanza di cambio<br />

e frizione, caratterizzati dall’estrema<br />

precisione e scorrevolezza dei<br />

comandi. Nella scalata, e quindi in<br />

rilascio del gas, si registrano nuova-<br />

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LA NOSTRA<br />

PAGELLA<br />

KAWASAKI SUZUKI<br />

ZR-7 GSX 750<br />

POSIZIONE DI GUIDA<br />

Ottimo Discreto<br />

MANEGGEVOLEZZA<br />

Discreto Buono<br />

STABILITA<br />

Buono Buono<br />

TENUTA DI STRADA<br />

Ottimo Ottimo<br />

FRENATA<br />

Ottimo Ottimo<br />

SOSPENSIONI<br />

Discreto Buono<br />

COMPORTAMENTO IN CITTA<br />

Buono Buono<br />

COMPORTAMENTO FUORI CITTA<br />

Discreto Buono<br />

EROGAZIONE MOTORE<br />

Discreto Ottimo<br />

mente le vibrazioni che raggiungono<br />

il picco massimo tra i 5000 e i<br />

6000 giri, avvertibili soprattutto sulle<br />

pedane. Solo partendo da fermo e<br />

lasciando la frizione della ZR-7 molto<br />

dolcemente questa tende a strappare<br />

un poco, pare una questione di<br />

modulabilità più che di resistenza.<br />

Come suggeriscono la mole e la<br />

natura <strong>naked</strong> di Kawasaki e Suzuki,<br />

queste 750 vanno guidate con “mano<br />

leggera”, pennellando le curve e<br />

mantenendo sempre quel margine<br />

di sicurezza che non mette in crisi le<br />

sospensioni con una frenata all’ultimo<br />

metro e un ingresso in curva<br />

troppo violento. La GSX dimostra di<br />

digerire meglio la condotta sportiva<br />

grazie alla maggior rigidità soprattutto<br />

del posteriore che al contrario<br />

sulla ZR-7 è troppo morbido in compressione<br />

e sfrenato in estensione.<br />

Il miglior comfort di guida della<br />

Kawasaki è penalizzato in questo<br />

caso anche dalla forcella estremamente<br />

morbida, tanto che anche aprendo<br />

e chiudendo il gas con una<br />

certa rapidità (per cambiare la marcia)<br />

si innescano leggeri beccheggi<br />

della moto. A risolvere i problemi di<br />

assetto ci pensa la sostanziosa coppia<br />

e la fluidità dei due propulsori,<br />

che consentono di passare alla marcia<br />

successiva senza dover tirare il<br />

collo al motore. Bastano 6-7000 giri<br />

per ottenere il meglio da questi due<br />

collaudati 4 cilindri. ■<br />

TUTTOMOTO 119

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